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FONDAZIONE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI,

PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI


DELLA PROVINCIA DI MILANO Cp.366/itinerari

Aldo Rossi e la Triennale di Milano / 1960-1991 /


con: L. Meda, G. Polesello (XII); L. Meda, (XIII); G. Braghieri e F. Raggi
(XV); L. Meda (XVI); M. Scheurer (XVII); L. Meda, M. Scheurer (XVIII) Aldo Rossi e la Triennale di Milano / 1960-1991

viale Alemagna 6, Milano


che li ha immaginati allentandone il legame scheletri bianchi o di colori intensi, rosso,
immediato, pensiamo al progetto per la azzurro Madonna, “pareti quasi non finite
“Si realizza così quella fusione delle alimentato senza riserve il suo rapporto zona Farini a Milano, con Luca Meda e dove appoggiare altre cose”.
diverse discipline o mestieri (architettura, con l’istituzione culturale milanese ancora Gianugo Polesello per la XII Triennale; al Solo i capitoli più importanti di questo
pittura, grafica, design) che è compito oggi dedicata al felice dialogo tra industria, contrario spesso alcuni luoghi del Palazzo lungo racconto: 1964, Ponte in ferro e
istituzionale della Triennale. Come nei mondo produttivo e arti applicate. dell’Arte e di Parco Sempione conservano allestimento nel parco per la XIII Triennale
musei, riteniamo che l’architetto non Progetti, mostre, pubblicazioni, un ancora oggi nella memoria collettiva, di Milano; 1973, Sezione internazionale
debba sovrapporsi all’opera esposta ma film-documentario, allestimenti sono stati quell’immagine fissa, quasi sospesa di architettura della XV Triennale di
semplicemente creare le condizioni per la sua il materiale concreto di questa relazione “predisposta all’avvenimento”, l’improvvisa Milano con la Mostra “Architettura
valorizzazione. Spesso questo compito non trentennale, che ha lasciato un’importante scoperta e il quieto spiazzamento di fronte Razionale”; 1981, allestimento per la mostra
è facile, è certamente più difficile di qualche eredità culturale, ma ancor di più un a spazi non convenzionali per esporre, scelti “Architettura-Idea” per la XVI Triennale
“invenzione” formale. Difficile fermarsi: esempio concreto, possibile, positivo oggi da Aldo Rossi: il ponte in ferro e la strada di Milano; 1986, Teatro domestico, mostra
ma spesso l’architettura è come la regia, la raccontato da pochi disegni, molti scritti e da archeologica nel parco della XIII Triennale, “Progetto domestico” XVII Triennale di
regia di una vicenda che dovrà svolgersi. Ed incisive immagini d’epoca che ne ricordano il teatro domestico sullo scalone d’onore alla Milano; 1991, allestimento della XVIII
è bene che gli attori siano liberi di muoversi in modo ancora esemplare la qualità XVII Triennale ad esempio. Triennale di Milano.
e costruire la propria vicenda/commedia ideativa, spaziale e soprattutto la spinta Poco più che schemi, gli allestimenti
MASSIMO FERRARI
modificando essi stessi lo spazio” (1). spesso rivoluzionaria capace di oltrepassare immaginati per la Triennale, denunciano
gli schemi. La vita successiva di questo sempre una ricerca sottesa già in atto che
(1) Aldo Rossi, Allestimento della XVIII Triennale di Milano, 1991
Tra il 1960 e il 1991 Aldo Rossi in materiale, di questi progetti, in alcuni casi ha trova la sua concreta realizzazione in altri
in: Alberto Ferlenga (a cura di), Aldo Rossi. Architetture 1988-1992,
diverse occasioni e in differenti modi ha proseguito in modo indipendente l’occasione progetti contemporanei o appena successivi, Electa, Milano 1996.

PONTE IN FERRO ALLESTITO PER LA XIII TRIENNALE, 1964 MOSTRA “ARCHITETTURA-IDEA” ALLA XVI TRIENNALE, 1981 TEATRO DOMESTICO ALLA XVII TRIENNALE, 1986 ALLESTIMENTO ALLA XVIII TRIENNALE, 1991

ALDO ROSSI E MILANO ALDO ROSSI E MILANO

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