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S. DONATO MILANESE, 24/02/2021

Impianti elettrici nei locali medicii


Sergio Giacomo Carrara, Formazione

INDICE

1. Introduzione
2. Carichi
3. Tipologia della rete
4. Cenni alla CEI 0-16
5. Trasformatore MT-BT
6. Commutazione Rete-Gruppo
7. Dimensionamento Gruppo elettrogeno
8. UPS
9. Funzioni avanzate
11. Protezione – scaricatori di tensione
12. Protezione - selettività
13. Sistemi TN, TT ed IT
14. Protezione delle persone

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INDICE

15. Sistemi di controllo


16. CEI 64-8 7.710
17. Prescrizioni per i locali gruppo 1
18. Prescrizioni per i locali gruppo 2
19. Prodotti ABB H-line
20. Verifiche
21. Cenni ai locali veterinari
22. Contatti

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Novità 2021

Novità 2021

Alcuni corsi
avranno un test
finale + 3CFP Nuove modalità
Corsi nuovi
extra (leggere di esecuzione
(monitorare il
locandina dei ed interazione
sito della
corsi). (chat, aula
formazione)
Almeno 80% virtuale,
domande esatte. microfono).
No crediti senza
test.

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Introduzione

Edifici Aumentati: oltre la building automation

Un ecosistema completo ..per tutti i tipi di edifici


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Impianti elettrici nei locali medici
Struttura strategica e critica

Gli ospedali sono strutture “critical power” dove sono vitali:


• Disponibilità continua per la cura degli utenti.

• Affidabilità. Le persone «credono» nel loro funzionamento.

• Sicurezza. Mantenimento di alti livelli di standard di sicurezza, assicurando


integrità e funzionalità degli equipaggiamenti medici ed in generale dei
dispositivi elettrici e meccanici (filtraggio dell’aria, impianti di sicurezza,
strutture….).

• Efficienza. L’energia è decisamente il valore emergente degli anni duemila e


poterla usare in modo efficiente è una necessità.

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Impianti elettrici nei locali medici
Legislazione

Legge 186 del 1 marzo 1968:


Garantire la sicurezza contro i pericoli derivanti dagli impianti elettrici. La legge impone che tutti gli
impianti elettrici e i relativi componenti siano realizzati “a regola d’arte” (ovvero realizzati secondo le
norme CEI). Con l’entrata in vigore della legge 186/68, il conformarsi alle Norme CEI assicura il rispetto
delle prescrizioni (aperta sempre la strada a soluzioni alternative, la cui validità antinfortunistica
richiede però di essere ogni volta dimostrata tecnicamente).

DM 37/2008:
Oltre l’ordinaria manutenzione, per modifica, ampliamento, trasformazione ecc. si richiede la
predisposizione di un progetto (come da Legge 11.2.1994 n. 109 “Legge quadro per lavori pubblici”,
Legge 2.6.1995 n. 216 e successivo D. Lgs. 12/4/2006 n. 163) di un professionista iscritto all’albo e
l’affidamento dei lavori di installazione ad imprese abilitate, che al loro termine devono rilasciare una
dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola dell’arte (DICO).

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Impianti elettrici nei locali medici
Legislazione

DLgs 81/2008: testo unico sicurezza luoghi di lavoro:

- 13 capitoli e 306 articoli


- Abroga e ingloba 10 importanti leggi precedenti

Decreto 462/01:

…semplificazione del procedimento per la denuncia e verifica di dispositivi di protezione contro le


scariche atmosferiche, messa a terra e impianti elettrici pericolosi (ambiente di lavoro).

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Impianti elettrici nei locali medici
Legislazione: Decreti ministeriali DM 18/9/2002

DM 18/9/2002 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e
l'esercizio delle strutture sanitarie, pubbliche e private”.

Articolo 1: Scopo e campo di applicazione


1. Il presente decreto ha per scopo l'emanazione di disposizioni di prevenzione incendi riguardanti la progettazione, la
costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie di seguito elencate e classificate sulla base di quanto riportato all’art.
4 … in relazione alla tipologia delle prestazioni erogate in:

a) strutture che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno;
b) strutture che erogano prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo e/o diurno;
c) strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative,
di diagnostica strumenti e laboratorio

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Impianti elettrici nei locali medici
Legislazione

Chiarisce l’81/08

Rischi
sul lavoro

Ambienti medici
particolari

Prevenzione incendi
nei luoghi medici

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Carichi

Raccolta dei dati: carichi e potenze

Necessità del cliente, continuità di sevizio


richiesta, sicurezza e dettami del capitolo 132
della CEI 64/8:
1. Natura dei carichi
2. Circuiti di sicurezza / riserva
3. Conduttori adottati (temperatura massima,
caduta di tensione…)
4. Dispositivi di protezione
5. ……..
Se si segue l'andamento nel tempo della potenza
assorbita da un impianto elettrico e la si
rappresenta su un grafico Potenza-tempo si ottiene
il diagramma di carico. Per uno stesso impianto si
possono avere diagrammi di carico diversi a
seconda del periodo di osservazione.

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Raccolta dei dati: carichi e potenze

Per dimensionare invece gli impianti, si fa


riferimento ad intervalli più piccoli (secondi o
qualche minuto) che definiscono PM, la potenza
massima, molto vicina al picco istantaneo di
potenza dell'impianto. La potenza richiesta sulle
24 ore è la potenza media usata per valutare i
consumi energetici dell'impianto.

Per determinare il diagramma di carico ci si può


riferire a diagrammi di impianti simili. Ed è quello
che un progettista fa, adattandoli alle esigenze
specifiche.
Potenza contrattuale:
Potenza massima PM in un intervallo di tempo
dell’impianto (che tiene conto dei coefficienti Ku e
Kc) maggiorata di un valore di sicurezza (es. 20%).

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Raccolta dei dati: carichi e potenze

Disponendo del diagramma di carico si individua subito la potenza massima cui riferirsi per dimensionamento dell'alimentazione. Però, in
fase di progetto, non lo si ha. Ci si può allora riferire ad impianti simili.

La somma delle potenze nominali di tutte le apparecchiature andrebbe sicuramente bene, ma il valore sarebbe eccessivo per due ragioni:
alcune apparecchiature possono non essere utilizzate alla loro piena potenza
quasi certamente le apparecchiature non funzioneranno tutte insieme
Di ciò si tiene conto con due coefficienti: rispettivamente il fattore di utilizzazione ed il fattore di contemporaneità

fattore di utilizzazione Guida CEI 64-50


fattore di contemporaneità e specifiche

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Raccolta dei dati: carichi e potenze

VA/m2

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Raccolta dei dati: carichi e potenze
Quali carichi ci sono e quanto consumano

Trattamento aria per sale operatorie: 40 m3/h e per m² fino a 250 kW


Lampade scialitiche 160.000 lux , 120 W (25 V)

60 Ospedali

Guida CEI 64-50

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Tipologia della rete

Scelta della configurazione
Alcune possibilità

Semplice, economica, ma non flessibile Semplice, abbastanza economica, flessibile

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2021

Scelta della configurazione
Alcune possibilità

Semplice, abbastanza economica, flessibile. Necessaria gestione carichi. Semplice, abbastanza economica, flessibile. Necessaria gestione carichi.
Probabile «alto» valore di c.to c.to se Vcc piccola . «Basso».c.to c.to

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2021

Scelta della configurazione
Rete singolo radiale

Semplice, economica, non flessibile

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2021

Scelta della configurazione
Rete doppio radiale

Abbastanza semplice, non molto economica, flessibile.

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2021

Scelta della configurazione
Rete ad anello

Complessa, costosa, molto flessibile

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2021

Scelta della configurazione
Rete ad anello

Talvolta si può ottenere una seconda


alimentazione. In questo caso
l’affidabilità, la flessibilità e la continuità
di servizio sono massimi.

Massima continuità, costi alti.

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2021

Scelta della configurazione
Anello

REF 615

67-67N
REF 601

50-51-50N-51N

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Impianti elettrici nei locali medici
Doppio radiale con generatore d’emergenza

60 Ospedali Quaderni tecnici ABB il N° 2 si occupa


di cabine MT/BT

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CEI 0-16
Cenni

Impianti elettrici nei locali medici
CEI 0-16 ed. 04-2019

60 Ospedali

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Impianti elettrici nei locali medici
CEI 0-16

Il quadro MT NON deve essere certificato


I TA/TV oppure i TA-NI/TV-NI NON devono essere certificati.

Quanto sopra è solo oggetto di prescrizione.

I TO NON devono essere certificati, ma devono essere testati insieme all’SPG durante le prove
funzionali e vanno dichiarati sia il costruttore che il modello.
60 Ospedali
Le protezioni SPG o SPI DEVONO essere certificate.

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CEI 0-16 Aprile 2019
CEI 0-16 Aprile 2019- SPG integrato (TA-NI/TV-NI)

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2021

CEI 0-16 Aprile 2019
CEI 0-16 Aprile 2019- SPG non integrato (TA/TV)

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2021

Impianti elettrici nei locali medici
CEI 0-16

L’utente non può installare trasformatori avente una potenza complessiva superiore a tre volte i
valori indicati dal Distributore per ciascun livello di tensione, anche con sbarre BT separate.

Pmax ≤ 1600 kVA a 15 kV


Pmax ≤ 2000 kVA a 20 kV

Nel caso in cui la potenza totale sia superiore della potenza limite è necessario utilizzare dei
60che evitino
dispositivi Ospedali
la contemporanea energizzazione dei trasformatori.
I dispositivi intervengono in caso di mancanza di tensione >5s e provvedono alla riergizzazione dei
trasformatori secondo quantità complessive ≤ ai limiti indicati, con tempi di rientro intervallati di
almeno 1 s.

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Scelta dei trasformatori
Alcune possibilità

Attenzione: nei casi, soprattutto di trasformatori in parallelo, è necessario rispettare


il vincolo imposto dalla CEI 0-16:

Normalmente si deve avere per singola taglia:


Pmax ≤ 2000 kVA a 20 kV
Pmax ≤ 1600 kVA a 15 kV

Ciò è dovuto essenzialmente a evitare che l’elevate correnti d’inserzione sul lato di
media facciano scattare il relè sul dispositivo generale, le cui soglie sono imposte
(I>>> lato MT)

Analogamente per il c.to c.to lato BT visto da M.T


(I>> lato BT)

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Impianti elettrici nei locali medici
CEI 0-16

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Impianti elettrici nei locali medici
CEI 0-16

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Sgancio PG
Alcune possibilità

Bobina di minima tensione Inoltre, per il comando di apertura del DG per azione della PG, deve essere impiegata
una bobina a mancanza di tensione(69).

Qualora infatti venisse a mancare la tensione di alimentazione della PG, (nonostante


la presenza di UPS o batterie in tampone) per un qualsiasi motivo, si verifica
l’apertura del DG anche in assenza di comando proveniente dalla PG (senza tale
accorgimento, il SPG potrebbe rimanere inefficiente a tempo indefinito lasciando
l’onere della selezione dei guasti interni all’Utente all’interruttore della linea di
Distribuzione, con ovvie conseguenze negative per tutti gli altri Utenti alimentati
dalla linea stessa).(70)

La protezione deve essere munita di un contatto NA in assenza di alimentazione


ausiliaria. Tale contatto, qualora associato a un circuito di comando a mancanza di
tensione, deve risultare chiuso in presenza di tensione ausiliaria.

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Sgancio PG
Alcune possibilità

Bobina a lancio di corrente In alternativa alla bobina di apertura a mancanza di tensione, è possibile impiegare
(per il comando del DG da parte della PG) una bobina di apertura a lancio di corrente,
purché la PG sia dotata di un opportuno sistema di controllo e registrazione atto a
consentire le verifiche del caso. (DATA LOGGER) Le caratteristiche di tale sistema di
controllo e registrazione sono riportate in Allegato C e D. In questo caso (circuito di
comando a lancio di corrente), il contatto NA della PG deve essere aperto in presenza
di alimentazione ausiliaria.
I comandi di apertura degli interruttori devono essere di tipo elettrico.

1. Presenza del collegamento tra PG e LOGGER (quando distinti);

2. presenza dell’alimentazione del LOGGER (quando distinti);

3. presenza dell’alimentazione della PG;

4. presenza e continuità del circuito di comando

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Impianti elettrici nei locali medici
Quadro Unisec

UniSec JTI
Quadri di distribuzione secondaria a consegna rapida

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Impianti elettrici nei locali medici
Quadro Unisec

Quadro JTI A1_F_DL – RLC + HBC Quadro JTI A1_F_DL – RRC + HBC
N° 1 unità HBC con apparecchio N° 1 unità HBC con apparecchio
multifunzionale HySec + N° 1 multifunzionale HySec + N° 1
unità RLC ingresso cavi a unità RRC ingresso cavi a destra
sinistra

1. Interruttore in vuoto (BA o


BC)
2. Sezionatore in SF6
3. Relé di protezione REF 601
con Data Logger (51, I>; 51,
I>>; 50, I>>>; 51N, Io>; 50N,
Io>>, 68)
4. con 3 sensori di corrente e
toroide per guasto a terra,
conformi alla norma CEI 0-16.

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Trasformatore MT-BT

Impianti elettrici nei locali medici
Scelta ottimale dei trasformatori Hi-T Plus

I trasformatori hi-T Plus in resina


possono essere sovraccaricati
permanentemente del 15% senza
riduzione di vita.

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Impianti elettrici nei locali medici
Scelta ottimale dei trasformatori Hi-T Plus

Perdite ridotte A0AK (a vuoto e a carico) Il progettista ha più possibilità di scelta, in quanto, se lo ritiene
possibile, può ridurre la taglia del trasformatore. Mantiene la
prestazione, riducendo le perdite.

Ad esempio, se i calcoli dei carichi richiedono 1.100 kVA progettista


dovrebbe scegliere la taglia 1.250 kVA Con l’hi-T Plus, invece, può scegliere
il trasformatore da 1.000 kVA
Questa scelta comporta almeno due vantaggi:
- Il risparmio sul costo d’acquisto del trasformatore (tra la taglia 1.250 ed il
1.000), qualche centinaia di euro.
- Il risparmio di perdite a vuoto all’anno può essere di circa 400 € (v.
esempio corso Edificio NZEB).

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Commutazione Rete-GE

Impianti elettrici nei locali medici
Classifica dei locali medici-tempi d’emergenza

Note:
1) Lampade ed apparecchi
ed
elettromedicali con funzione di
supporto vitale che richiedono
un’alimentazione < 0,5 s.

2) Se non è una sala per


operazioni chirurgiche.

3) Se viene praticata anestesia


pedali generale.

4) Se ospita pazienti nella fase di


risveglio da anestesia generale.

5) Solo per locali gruppo.

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Impianti elettrici nei locali medici
Possibile schema unifilare e logico-funzionale per la commutazione

Il procedimento logico:

Si devono individuare
- le utenze ordinarie
- le privilegiate da alimentare in emergenza
- le vitali che devono essere alimentate per la sicurezza dei pazienti

Sotto UPS i carichi vitali e a breve interruzione, mentre sotto GE i


restanti.

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Impianti elettrici nei locali medici
Possibile schema unifilare e logico-funzionale per la commutazione

ATS-022
• No alimentazione ausiliaria (solo per la
comunicazione via Modbus) Frequenze di rete ATS-022
50, 60 o 400 Hz.
• Modbus RS485
• Interfaccia con display grafico
• Diverse configurazioni di rete
Si commuta se
• l’abbassamento di tensione al quadro di
distribuzione supera in uno o più cavi di fase
il 12% della tensione nominale, per una
durata superiore a 3 s; una sorgente
d’alimentazione dei servizi di sicurezza, deve
provvedere automaticamente alla
alimentazione dei circuiti di cui in 710.562.2.2

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Impianti elettrici nei locali medici
Possibile schema unifilare e logico-funzionale per la commutazione
Meccanismo e Modulo indicazione
elettronica posizione
Poli di potenza
TruONE
– Il nuovo ATS compatto di ABB Truone si presenta come
prima e unica soluzione integrata per la commutazione
di potenza tra due reti, grazie a una centralina di
controllo integrata.
– Funzionalità di connettività avanzate garantiscono
scalabilità e lo rendono pronto per applicazioni future.
– Manutenzione predittiva e costruzione modulare
semplificano le procedure di service.
– Il design è compatto e riduce al minimo il numero di
connessioni necessarie velocizzando significativamente i
tempi e gli spazi di installazione.
– Le performance che superano i requisiti previsti dalla
normativa garantiscono disponibilità di energia elettrica
nelle applicazioni critiche.
– Il suo design unico consente operazioni manuali, anche
sotto carico. IEC 60947-6-1

May 25, 2019 Slide 49


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Impianti elettrici nei locali medici
Commutazione (Rete e GE)

Cade la tensione Ritorno tensione su linea di rete


V-N ok normale di rete

T1 apertura Chiusura
T1 circuito linea interruttore di linea
CB-N on

T2 Attesa prima di avviare T3 T3 arresto


GE Start il generatore generatore

Tensione su linea
emergenza
V-Eok

pedali T5 T4
T4 attesa per apertura
interruttore d’emergenza
CB-Eon
T5 chiude interruttore
d’emergenza
Riconnessione
LOAD off carichi secondari

Sgancio carichi secondari

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Dimensionamento Gruppo elettrogeno

Impianti elettrici nei locali medici
Commutazione Rete e GE

Scelta del generatore

5 classi d’intervento: da no-break a oltre 15 s.


In teoria la classificazione è per l’alimentazione di sicurezza, però nulla
vieta usarla anche per l’alimentazione di carichi prioritari.

May 25, 2019 Slide 19



Impianti elettrici nei locali medici
Commutazione Rete e GE

Scelta del generatore


Si analizza l’impianto e la necessità di avere un
certo livello di continuità d’esercizio.

GE è dimensionato anche fino a 80% (talvolta


oltre) della potenza dei trasformatori e deve
partire in genere entro 15 s. Si alimentano tutti i
carichi ritenuti prioritari.

May 25, 2019 Slide 19



UPS

Impianti elettrici nei locali medici
Perché un UPS

Per una continuità d’alimentazione delle apparecchiature


(computer, medical equipment, industrial process …)

Protegge dai disturbi, fornendo una tensione pulita e


sinusoidale.
Proteggono da fluttuazioni di tensione (picchi e cali), o di
frequenza, fornendo inoltre un’alimentazione temporanea
(data dalle batteria) per superare il tempo di commutazione
su un GE di backup.
Gli UPS di nuova generazione offrono la «massima e totale»
protezione da fluttuazioni, disturbi e interruzioni di rete sono
detti «on-line double conversion».
Gli UPS tradizionali con meno garanzie sono spesso single
3h riduz. a 1 1h
conversion («off-line» e «line-interactive»).

May 25, 2019 Slide 19



UPS portfolio trifase di ABB (on-line doppia conversione)

Stand-alone UPS
POWERSCALE 10-50kVA POWERWAVE 60-500kW – 5MW

UPS Modulari DPA


UPSCALE ST: 10 – 200kW DPA: 30 – 1500kVA DPA 500: 100 – 3MW

Potenza modulo:10- Potenza modulo: 30-40-


50kVA Potenza modulo:
20kW
100kW

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Impianti elettrici nei locali medici
Perché un UPS

Vantaggi Transformless (ABB):

Efficienza > 97% e quindi meno perdite da dissipare


Meno perdite = meno spese per il raffreddamento
Peso e ingombri ridotti: Es. 300 kVA = 410 kg
• Ingombro; 300 kVA = 0.85 m2 e non necessario quadro addizionale
• Bassa impedenza (< 1%) - eccellente risposta dinamica e prestazioni con carichi
sbilanciati (miglior controllo di tensione)
• Bassa distorsione per tutti i tipi di carico
• Ampio range di tensione in ingresso: -40 +15% @ <60% load; -23 +15% @ 100% load
• Distorsione di corrente in ingresso < 3% - inutili filtri in ingresso addizionali
• Cos alto e vicino all’1 (0.99) – non necessario sovradimensionare GE

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Impianti elettrici nei locali medici
Perché un UPS

50 kW power in one UPS module 97,6 % module efficiency


Truly scalable power featuring DPA Top-of-the market performance

> 30 % reduced power losses


300 kW or 250 kW N+1 redundant Compared to similar products in the market
power, Increasing the power capacity by 15%
one UPS frame cabinet
< 10 min service time
All it takes to exchange one UPS module
1500 kW power in one system
By paralleling up to 5 frames reducing the Optimized CAPEX up to 20%
foot print by 15% By reducing the number of UPS in parallel

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Impianti elettrici nei locali medici
La continuità e la ridondanza del servizio

Il D.M. 18 settembre 2002 del Ministero degli


interni, aggiornato con decreto del 19 marzo
2015 (Regola tecnica prevenzione incendi
strutture sanitarie), richiede che il quadro di
distribuzione principale dell’edificio (QDP) ed i
quadri di reparto e di zona (Qn), alimentati
direttamente dal quadro di distribuzione
principale, siano ubicati in posizione protetta
dall’incendio.

È raccomandabile ubicare il quadro di


distribuzione dell’edificio (QDP) in locali
appositi, non direttamente comunicanti con gli
ambienti destinati al pubblico e non in
prossimità di strutture combustibili né di
depositi di materiale combustibile.

24 febbraio 2021 Slide 59



Funzioni avanzate

Impianti elettrici nei locali medici
Funzioni avanzate: Doppia S

Continuità nell’alimentazione

Doppia S
La possibilità di un ulteriore taratura fine alle
alte correnti di corto .

May 25, 2019 Slide 61



Impianti elettrici nei locali medici
Funzioni avanzate: continuità nell’alimentazione con doppia S

Continuità nell’alimentazione

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Impianti elettrici nei locali medici
Funzioni avanzate Doppio Settaggio

Continuità nell’alimentazione

Doppio Settaggio
Permette di avere due coppie di set di parametri per
2 configurazioni di rete

Esempio:

rete alimentata dal distributore o da un generatore


d’emergenza.
Si garantiscono la selettività e la protezione in
entrambe le configurazioni.

May 25, 2019 Slide 63



Funzioni avanzate
Continuità alimentazione: controllo e gestione carichi

Previsione consumi:
Ekip Power Controller con adatto algoritmo, decide sul distacco
carichi o generatori. Si tollerano picchi di avviamento senza
interventi.

Fino a 15 carichi gestiti dall’interruttore generale.

24 febbraio 2021 Slide 64



Ekip Power Controller
Algoritmo

La linea arancione indica l’energia totale effettivamente assorbita


EA dall’impianto partendo dal tempo t=0.

La disconnessione di un carico causa un decremento della


pendenza della curva, mentre la riconnessione determina l’effetto
opposto.

Le tre regioni sono separate da curve polinomiali ottimizzate dal


S/W in base al numero di carichi ed in modo da consentire alla
potenza consumata di superare il livello massimo consentito,
purché il totale dell'energia consumata nel periodo non rischi di
superare il limite (il valore medio della potenza sia inferiore al
limite contrattuale).

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Protezione
Protezione sovratensione

Impianti elettrici nei locali medici
Quale SPD

Tensione nominale Un
Tensione nominale dell’impianto verso terra.

Massima tensione continuativa di esercizio Uc


V c.a. Massima tensione verso terra che lo OVR sopporta permanentemente senza
Uw = 2500V
intervenire.

Up = 1400V
Sovra-tensione temporanea UT
Uc = 275V Massima tensione verso terra sopportata
Un = 230V

Livello di protezione Up
PE
Massima tensione ai morsetti dello OVR durante il funzionamento quando avviene la
scarica.
Si raccomanda che il livello di protezione della tensione fornito dagli SPD non superi l’80 % del valore della
tensione nominale di tenuta all’impulso richiesta per l’apparecchiatura.

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Impianti elettrici nei locali medici
Quale SPD

SPD basati su spinterometri (innesco)

SPD a varistori (limitazione)

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Impianti elettrici nei locali medici
Tipo 1

Gli scaricatori di sovratensioni di Tipo 1

24 febbraio 2021 Slide 69



Impianti elettrici nei locali medici
Tipo 2

Gli scaricatori di sovratensioni di Tipo 2

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Protezione
Selettività

Impianti elettrici nei locali medici
Continuità di servizio

Selettività: quando salva, serve e ci vuole

Se il gruppo elettrogeno non è dedicato Unico GE d’emergenza


esclusivamente ai circuiti di sicurezza, i
dispositivi a protezione dei circuiti "non di A
sicurezza” devono essere selettivi verso il
dispositivo generale del gruppo.

[CEI 64-8, art. 562.5] (Selettività B


obbligatoria).

Circuiti
"non di sicurezza" di sicurezza

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Impianti elettrici nei locali medici
Continuità di servizio (cap. 53 CEI 64-8)

Selettività in corrente (amperometrica)

Selettività in corrente (amperometrica):


Interruttori anche senza tabelle di
coordinamento.

Interruttori senza Icw

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Impianti elettrici nei locali medici
Continuità di servizio (cap. 53 CEI 64-8)

Selettività in tempo (cronometrica)

Selettività in tempo (cronometrica):


Interruttori con adeguata Icw

Interruttori con relè elettronico Interruttori


senza tabelle di coordinamento

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Impianti elettrici nei locali medici
Continuità di servizio (cap. 53 CEI 64-8)

Selettività energetica

Selettività energetica
Tensione 400 V
Da software specifico.
No tra diversi costruttori.

https://applications.it.abb.com/SOC/Selectivity

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Impianti elettrici nei locali medici
Continuità di servizio (cap. 53 CEI 64-8)

Selettività energetica

Selettività energetica
Tensione 400 V
Da software specifico.
No tra diversi costruttori.

https://applications.it.abb.com/SOC/Selectivity

24 febbraio 2021 Slide 76



Impianti elettrici nei locali medici
Continuità di servizio (cap. 53 CEI 64-8)

Selettività di zona

Selettività di zona:
limitatori senza tabelle di coordinamento
Tensione fino a 1000 V
A

24 febbraio 2021 Slide 77



Impianti elettrici nei locali medici
Continuità di servizio (cap. 53 CEI 64-8)

Selettività di zona

Selettività di zona:
limitatori senza tabelle di coordinamento
Tensione fino a 1000 V
A

24 febbraio 2021 Slide 78



Impianti elettrici nei locali medici
Continuità di servizio (cap. 53 CEI 64-8)

Selettività di zona

Selettività di zona:
limitatori senza tabelle di coordinamento
Tensione fino a 1000 V
A

24 febbraio 2021 Slide 79



Impianti elettrici nei locali medici
Continuità di servizio (cap. 53 CEI 64-8)

G
. Vn = 400 V
Curva Tempo-Corrente
1E4s

E3N 2500 PR122/P-LSI


1E3s
E3 2500
Ik = 16.7 kA
100s

10s
E1B 800 PR122/P E1B 800 E1B 800
PR122/P PR122/P
WC 1s

Ib = 700.0 A
Iz = 1017.0 A 0.1s

1E-2s
T4N 250 PR223EF

0.1kA 1kA 10kA

24 febbraio 2021 Slide 80



Impianti elettrici nei locali medici
Un solo trasformatore

Quadro Unisec

Tipico di arrivo e protezione con 1 solo


trasformatore in cabina.

Settaggio delle protezioni

February 24, Slide 81


2021

Impianti elettrici nei locali medici
Un solo trasformatore e generale

Quadro Unisec

Tipico di arrivo e protezione con 1


solo trasformatore in cabina e con
un generale a distanza.

Settaggio delle protezioni

24 febbraio 2021 Slide 82



Sistemi TN, TT ed IT

Impianti elettrici nei locali medici
Effetti della corrente

Per correnti alternate:


fino a 0,5 mA (soglia di percezione), il passaggio di corrente non provoca nessuna
reazione qualunque sia la durata;
0, 5 mA-10 mA (limite di rilascio - durata qualsiasi), non si hanno in genere effetti
pericolosi;
>10 mA, non pericolosa se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di
corrente.
Zona 1 - Normalmente non si hanno effetti dannosi;
Zona 2 - Non si hanno normalmente effetti fisiopatologici pericolosi;
Zona 3 - Soglia di fibrillazione ventricolare. Possono verificarsi effetti quasi
sempre reversibili che possono divenire pericolosi se a causa del fenomeno della
tetanizzazione, che impedisce il rilascio, ci si porta nella zona 4 ;
Zona 4 - La pericolosità aumenta allontanandosi dalla curva “c1”. Si può innescare
la fibrillazione con conseguente arresto cardiaco, arresto della respirazione e
Fonte Voltimum ustioni.

24 febbraio 2021 Slide 84



Impianti elettrici nei locali medici
Sistemi TN, TT ed IT

Sistema TT
Sistemi TT Per domestico, similare e piccole industrie.
Nel TT, terra separata e differenziale per la protezione delle
persone dai contatti indiretti.

24 febbraio 2021 Slide 85



Impianti elettrici nei locali medici
Sistemi TN, TT ed IT

Sistema TN

Sistemi TN Per industrie e/o impianti con Sistema TN


L1
consegna attraverso cabina MT/BT. Nel TN il neutro è connesso a terra e le L2
masse sono connesse allo stesso L3
Nel TN le utenze hanno una propria cabina impianto di terra del neutro TN-S; PE
N
MT/BT (è semplice garantire a terra il Il conduttore neutro N e di protezione
conduttore PE. PE sono separati TN-C:
le funzioni di neutro e di protezione
sono combinate in un unico interruttore
La Idn dell’interruttore differenziale se definito PEN.
installato, dev’essere < 30 mA sulla
porzione terminale delle linee.

24 febbraio 2021 Slide 86



Impianti elettrici nei locali medici
Sistemi TN, TT ed IT

Sistema TN

Nei locali medici, di gruppo 1 e 2, e negli Sistema TN


edifici ad medici, il sistema TN-C non è Nei TN la corrente di guasto a terra ritorna al nodo d’alimentazione in un
ammesso a valle del quadro di cavo metallico diretto (conduttore PE o PEN), senza interessare il
distribuzione principale (QDP). dispersore di terra.

TN-C
Vietato il TN-C nel Differenziale:
In caso di rischio incendio o contatti diretti
luogo medico

24 febbraio 2021 Slide 87



Impianti elettrici nei locali medici
Sistemi TN, TT ed IT

Sistema IT

Sistemi IT Per utenti speciali (ospedali, Sistema IT


sale operatorie, industrie). L’IT non ha parti attive a terra, se non con un’impedenza elevate. Tutte le
La continuità al 1° guasto a terra è vitale. masse sono connesse a un impianto di terra indipendente.
La corrente di guasto a terra ritorna al nodo d’alimentazione attraverso
Gli interruttori aprono la linea da l’impianto di terra delle masse e le capacità verso terra dei cavi di linea.
proteggere solo in caso di 2° guasto.

24 febbraio 2021 Slide 88



Protezione delle persone

PG3133 – Dispositivi differenziali
Parametri di scelta

Tipi di forme d’onda rilevate

§ Tipo AC: solo per correnti alternate sinusoidali. Esempio: impianti illuminazione (non a
led)
§Tipo A: per correnti alternate sinusoidali e pulsanti dirette. Sono indicati per proteggere
ad esempio dispositivi elettronici.
§Tipo A APR: Elevata resistenza ai disturbi di rete e agli interventi intempestivi
§ Tipo F: per correnti di dispersione a frequenza variabile (fino a 1 K Hz) non rilevabili dai
tipo AC e A. Sono caratterizzati da un’elevata resistenza ai disturbi e agli scatti
intempestivi. Idonei per la protezione di inverter monofase.
§ Tipo B: per corrente alternata, pulsante e componenti continue .Sono consigliati per
l’impiego con azionamenti e inverter per l’alimentazione di motori di pompe, ascensori,
macchine tessili etc.

February 24, 2021 Slide 90



Impianti elettrici nei locali medici
Soluzione ABB: differenziale tipo F

I tipo F si usano, per esempio, per la protezione dei Gli UPS trifase in assenza di doppio isolamento,
convertitori di frequenza
possono avere problemi
Normativa di riferimento IEC EN 62423 d’isolamento o guasti verso terra sul
• Funzionamento da 1 Hz a 1 kHz lato c.c. (lato a valle del raddrizzatore).

• 10 ms di ritardo Principali applicazioni:

• 3 kA di tenuta all’impulso - Ospedali


Telecomunicazioni
- Data Center
- Sistemi di sicurezza
- Interventi intempestivi

24 febbraio 2021 Slide 91



Impianti elettrici nei locali medici
Soluzione ABB: se le correnti a terra sono continue

…………… differenziali di tipo B:


• Apparecchi elettromedicali con
dispositivi alimentati in c.c. da un
convertitore c.a./c.c. interno
all’apparecchio.

• Impianti FV senza una separazione tra il


lato c.a. ed il lato c.c.

Es. apparecchi medici:


• Stazioni di ricarica per veicoli elettrici
- Generatori di raggi X
con alimentazione trifase.
- Risonanza magnetica
- TAC

24 febbraio 2021 Slide 92



Impianti elettrici nei locali medici
Soluzione ABB: interventi intempestivi

Continuità è sicurezza e vita


Con perturbazioni, i differenziali possono intervenire indebitamente. 8 ms durata fronte di risalita
Secondo la CEI 23-98 le soluzioni raccomandate sono di tipo: 20 ms tempo fino all’emivalore
250 A valore di picco della
“installativo“: suddividere l’impianto in molti circuiti generica corrente di prova
differenti, ognuno dei quali protetto da un differenziale; 3000 A corrente di picco
“di prodotto”: utilizzare dei differenziali per AP-R
5000 A valore di picco della
con maggior resistenza agli scatti intempestivi
corrente di prova per gli
interruttori selettivi
La gamma di differenziali anti-perturbazione
APR di ABB è stata pensata per risolvere
il problema degli scatti intempestivi

February 24, Slide 93


2021

Impianti elettrici nei locali medici
Soluzione ABB: differenziali selettivi

I differenziali selettivi hanno un’azione


ritardata di sgancio e si trovano a monte
di altri differenziali istantanei per
garantire la selettività. In questo modo, in
caso di guasto si limita il disservizio
soltanto alla porzione di rete interessata
dal guasto.

Nelle norme CEI EN 61008 e 61009 sono


stabiliti i tempi d’intervento in relazione al
differenziale utilizzato e alla I∆n .

24 febbraio 2021 Slide 94



Impianti elettrici nei locali medici
Soluzione ABB: Diagramma esemplificativo per applicazioni APR e Selettivi

Un 30 mA APR sgancia
Selettivo 300 mA a 25 mA in 100-120 ms,
scende a 20 ms
al crescere della corrente,
APR 30 mA rimanendo nella zona
d’intervento di un istantaneo
da 30 mA.
Istantaneo 30 mA standard

February 24, Slide 95


2021

Impianti elettrici nei locali medici
Sgancio d’emergenza, soluzione ABB: DDA200 AE

.
Il blocco AE
permette di avere
una vera sicurezza
positiva con
sgancio
d’emergenza,
senza scatti
intempestivi.!

Il blocco AE è dotato di due terminali


addizionali per realizzare circuiti
d’emergenza a sicurezza positiva

24 febbraio 2021 Slide 96



Impianti elettrici nei locali medici
Placche antibatteriche

Serie civile Chiara

24 febbraio 2021 Slide 97



Sistemi di controllo

Impianti elettrici nei locali medici
Sistema Clinos

Il sistema Clinos consente comunicazioni a distanza tra i singoli pazienti e il personale medico ed
infermieristico presente. Inoltre svolge le tradizionali funzioni di segnalazione acustico-luminosa e la
comunicazione vocale con i pazienti, rendendo disponibili informazioni dettagliate e complete
attraverso unità di gestione dotate di display alfanumerici o touch screen.

Norme di riferimento:
DIN VDE 0834 :Impianti di chiamata, impianti di chiamata luminosa, installazione dispositivi
DIN VDE 0834, Parte 1 e 2: Impianti di chiamata in ospedali e istituzioni analoghe.

Clinos offre:
• informazioni dettagliate su livello di priorità e provenienza delle chiamate
• informazioni facilmente comprensibili grazie a display alfanumerici e terminali video
• diffusione automatica delle informazioni in tutti i locali dove sia registrata la presenza di personale di
servizio
• immediata localizzazione del personale di servizio, individuabile separatamente come appartenente
alla categoria dei medici o degli infermieri

24 febbraio 2021 Slide 99



Impianti elettrici nei locali medici
Sistema Clinos

Tutti i dispositivi del sistema sono


connessi tra loro attraverso una linea bus. 1 centrale fino a 6 zone e 200 posti letto
1. bus di zona: collega tra loro i (ovvero 1 zona con circa 20 camere).
concentratori di zona e le
apparecchiature comuni a tutto il 64 zone.
sistema (es. interfacce )
2. bus di corridoio: collega i moduli Bus max 1 km, 24 V.
elettronici delle camere e dei locali di
presidio, le lampade di corridoio, i
dispositivi di segnalazione e i display al
concentratore di zona cui
appartengono
3. bus di camera: collega tutti i dispositivi
che si trovano nella camera al modulo
elettronico della camera.

24 febbraio 2021 Slide


100

Impianti elettrici nei locali medici
Sistema Clinos

• Decentralizzato: le informazioni
vengono riportate solo all’unità di 1 centrale fino a 6 zone e 200 posti letto
presidio e ai terminali appartenenti alla (ovvero 1 zona con circa 20 camere).
stessa zona (ad esempio, un reparto, un
piano, un padiglione, ecc.) 64 zone.
• Centralizzato: le informazioni vengono
trasmesse e riportate alle unità di Bus max 1 km, 24 V.
presidio e ai terminali di tutte le zone.
• Sistema combinato per soddisfare
specifiche esigenze (es. si può avere un
funzionamento decentralizzato di
giorno ed uno centralizzato di notte,
quando il personale presente è ridotto).

24 febbraio 2021 Slide


101

Impianti elettrici nei locali medici
Sistema Clinos

• Possibilità di interfacciarsi con sistemi


antincendio (protocollo Notifier). 1 centrale fino a 6 zone e 200 posti letto
• Possibilità di interfacciarsi con sistemi (ovvero 1 zona con circa 20 camere).
DECT (comunicazione full duplex tra
paziente ed infermiere). 64 zone.
• In caso di guasto ad una centrale di
Bus max 1 km, 24 V.
zona, la parte interessata funzionerà in
“modalità emergenza” (garantite: invio
di chiamate normali e di emergenza,
annullamento delle chiamate e
rilevamento delle presenze, indicazione
visiva lampada spia attiva…VDE).

24 febbraio 2021 Slide


102

Impianti elettrici nei locali medici
Sistema Clinos, per passi IP – LAN
Storico chiamate
Verifica stato oggetti

camere corridoi e
locali infermiere locali infermiere
ESPA 4.4

24 febbraio 2021 Slide


103

Impianti elettrici nei locali medici
Sistema Clinos
Locale
Tecnico
Corridoio

Locale
Caposala

Camera
degente

Locale
Comune

24 febbraio 2021 Slide


104

Impianti elettrici nei locali medici
Sistema Clinos

• Centrale SMCc
• Scheda per le connessioni al reparto
• Scheda per le licenze oltre 200 camere
fino a 1000
• controllo e sincronizzazione dell‘intero
traffico dati e le connessioni audio
• Coordinamento della comunicazione
con altri concentratori di zona tramite
comunicazione IP

24 febbraio 2021 Slide


105

Impianti elettrici nei locali medici
Sistema Clinos

24 febbraio 2021 Slide


106

Impianti elettrici nei locali medici
Sistema Clinos

24 febbraio 2021 Slide


107

Impianti elettrici nei locali medici
Sistema Clinos

24 febbraio 2021 Slide


108

Edifici Aumentati ABB – Building management
Sicurezza

Efficienza Accessi

Building management:
Un sistema digitale che controlla e
monitora l’equipaggiamento
Connettività elettrico e meccanico al fine di
Comfort
ottimizzare la vivibilità ed il ciclo di
vita di un edificio.

Analisi Facilità di utilizzo

Remotizzazione

10
Sept 28, 2018
9

HVAC
BMS – Heating Ventilation Air Conditioning

GENERAZIONE UTILIZZO
HVAC

DISTRIBUZIONE

24 febbraio 2021 Slide


110

HVAC
Sistema UTA + Fancoil

Aria UTA
espulsa
Aria ripresa Open space piano n+1 Ufficio n+1

Aria Aria primaria


esterna trattata
Aria Open space piano n Ufficio n
Aria ripresa
espulsa
Temperatura gestita dall’uta.
Non modificabile localmente
Aria Aria primaria
esterna trattata
Termostato:
Centrale termica Regola il
fancoil
Locale pompe Fancoil: aspirano e
riscaldano/raffreddano
l’aria nelle stanze
modificando localmente
la temperatura imposta
Boiler Chiller
dall’UTA

11
Sept 28, 2018
1

HVAC
BMS – HVAC Distribuzione

CO2 Aria ripresa


Aria
espulsa Raffreddamento e CO2
deumidificazione

Aria nuova
Aria trattata

Filtro Pre
riscaldo Post-riscaldo

Umidificazione

Sept 28, 2018 112



HVAC UTA

Aria ripresa

Aria trattata

Fan Coil 1 Fan Coil 2 Fan Coil n

Acquisizione Acquisizione
altri segnali altri segnali

11
Sept 28, 2018
3

Impianti elettrici nei locali medici
Distribuzione meccanica dell’aria (es. reparto degenze)

24 febbraio 2021 Slide


114

Impianti elettrici nei locali medici
Punti di comando

24 febbraio 2021 Slide


115

Impianti elettrici nei locali medici
Punti di comando

24 febbraio 2021 Slide


116

BMS

Com’è fatto un sistema


completo per gli smart
building?
Gli impianti elettrici e meccanici
vengono interconnessi fra loro al
fine di ottimizzarne il
funzionamento e di poterli gestire
POTENZA HVAC COMFORT&LIVING SICUREZZA E-MOBILITY da una piattaforma unica
ED
ENERGIA

February 24, 2021 Slide 117



BMS

ANTIFIRE
SYSTEM

KNX

TVCC

Power Management HVAC Illuminazione Terze parti


(protocolli aperti)

11
Sept 28, 2018
8

CEI 64-8 7.710

Impianti elettrici nei locali medici
La Guida ABB

La guida agli impianti elettrici medici di ABB

Soluzioni complete per la corretta realizzazione


dell’impianto elettrico nei luoghi medici secondo le
Norme e le leggi, dall’ambulatorio di "gruppo 0”
alla sala operatoria di "gruppo 2”, dall’impianto
ordinario a quello ad alta sicurezza e continuità dei
sistemi IT-M.

24 febbraio 2021 Slide


120

Impianti elettrici nei locali medici
La norma CEI e la Guida CEI 64-56

La parte 710 della norma CEI 64-8 VII edizione.


L’incipit della sez. 710 Locali medici (V2 Vedi)

………………………….
Nella maggior parte dei casi, la sicurezza può essere raggiunta soprattutto mediante provvedimenti sull’impianto.
L’uso di apparecchi elettromedicali su pazienti, che si trovino sottoposti a cure intensive (di importanza critica),
richiede un’elevata affidabilità e sicurezza degli impianti elettrici e questo si ottiene applicando la presente Norma
con le prescrizioni delle norme degli apparecchi elettromedicali.

La guida CEI 64-56:


Criteri particolari per locali medici

24 febbraio 2021 Slide


121

Impianti elettrici nei locali medici
La variante V2 alla norma impianti

Data pubbl.: 1 Aug 2015 Lingua: italiano


Pagine: 56 N° Fascicolo: 14291

La Variante V2 alla CEI 64-8 VII contiene un aggiornamento integrale


della Sezione 710 unitamente all'inserimento di alcune
prescrizioni relative a Parti già esistenti della Norma CEI 64-8.
In particolare la Variante contiene in totale:
- Parte 5: modifica all'articolo 512.1.5
- Parte 5: nuova Sezione 557 "Circuiti ausiliari";
- Parte 7: modifica art. 701.55: apparecchi in bagni e docce
- Parte 7: nuova Sezione 710 «Locali medici»

24 febbraio 2021 Slide


122

Impianti elettrici nei locali medici
La variante V2 alla norma impianti

CEI 64/8 Sez. 710


ex “Impianti elettrici nei locali ad uso
medico”, ora (2015 Var V2) solo

«Locali medici» (non basata un


apparecchio medicale a trasformare un
normale locale in uno medico). 710.1.1 Campo d’applicazione Le prescrizioni particolari della presente
sezione si applicano agli impianti elettrici nei locali medici, in modo
d’assicurare la sicurezza dei pazienti e del personale medico.

«Locali medici»

- Parte 7: nuova sezione 710 «Locali Medici»

24 febbraio 2021 Slide


123

Impianti elettrici nei locali medici
Dove si applica la sezione 710?

Camera di degenza
- Studi medici e dentistici
- Camere di degenza
- Ospedali e cliniche Apparecchio
- Locali uso estetico elettro-medicale
(la persona sottoposta a trattamento
estetico è un paziente)

Si può applicare anche


per cliniche veterinarie:
Il progettista propone, Sistema elettro-medicale
il veterinario dispone

24 febbraio 2021 Slide


124

Impianti elettrici nei locali medici
La norma CEI e la Guida 64-56: salvare il paziente

Paziente + Apparecchio elettromedicale =

Locale ordinario Condizione di maggior rischio: Locale medico (V2): luogo per
scopi diagnostici, terapeutici, chirurgici, sorveglianza o
riabilitazione dei pazienti (inclusi i trattamenti estetici).
Locale
ordinario non medico:
(es. corridoio, bar,
mensa, magazzino)
Locale
medico

50 V Massima tensione verso terra


25 V Massima tensione verso terra

24 febbraio 2021 Slide 125



Impianti elettrici nei locali medici
La norma CEI e la Guida 64-56

Apparecchio elettrico per uso estetico Locali medici:


Sicurezza pazienti e personale
- Apparecchi elettromedicali
- Per i trattamenti estetici la Guida CEI 62-39 è abrogata

Per apparecchio elettrico per uso estetico s’intende un apparecchio


elettrico, munito di non più di una connessione ad una particolare rete
d’alimentazione, destinato al trattamento estetico utilizzato
dall’operatore estetico, e che entra in contatto fisico o elettrico col
soggetto trattato e/o trasferisce energia verso o dal soggetto trattato. E’
in vigore il DM n. 110 del 12-5-2011 “Regolamento d’attuazione dell’articolo
10, comma 1, legge 4-1-1990, n.1 relativo agli apparecchi elettromeccanici
per l’attività estetista.”

24 febbraio 2021 Slide


126

Impianti elettrici nei locali medici
Apparecchio elettromedicale

Apparecchi
Apparecchio elettromedicale (vedere 3.63 della Norma CEI EN 60601-1): elettromedicali
Apparecchio elettrico, dotato di una parte applicata o che trasferisce energia o
rileva tale trasferimento di energia verso il o dal paziente e che è:

a) dotato di non più di una connessione ad una particolare alimentazione di


rete

b) previsto dal suo fabbricante per essere impiegato

1) nella diagnosi, trattamento o monitoraggio di un paziente; oppure


Apparecchi solo
2) per compensare, lenire una malattia, le lesioni o menomazioni medicali

24 febbraio 2021 Slide


127

Impianti elettrici nei locali medici
Sistema elettromedicale

Sistema elettromedicale: combinazione, specificata dal fabbricante, di


più apparecchi, almeno uno dei quali deve essere un apparecchio
- elettromedicale e interconnessi mediante una connessione funzionale o
mediante una presa multipla.

- CEI 64-56 art 3.0.5


Il fabbisogno di energia elettrica dei reparti di bio-immagini s’avvicina a
quello dei reparti operatori, in particolare per quanto riguarda:
- 1) Le diagnostiche radiologiche interventistiche (angiografie)
- 2) Le diagnostiche TAC
- 3) Le diagnostiche RMI

24 febbraio 2021 Slide


128

Impianti elettrici nei locali medici
I confini e le competenze della sessione 710

Apparecchi
elettromedicali
Rischio medico:
la sezione 710 non può fare nulla Norma di prodotto
CEI 62-5

La sezione 710 "parla" di impianto e tratta di:


Protezione differenziale
Nodo EQS
Trasformatore d’isolamento (sistema IT-M)
Altro relative alle line e all’impianto fisso

24 febbraio 2021 Slide


129

Impianti elettrici nei locali medici
Rischi per le persone con macchinari e parti applicate

Parte applicata nuova definizione (V2): Esempio di apparecchio


elettromedicale con parte
parte di un apparecchio elettromedicale che applicata in "contatto
fisico" col paziente.
nell’uso normale
viene necessariamente in contatto fisico
col paziente per svolgere la sua funzione.

Esempio di apparecchio
elettromedicale con
parte applicata all'interno
del corpo

24 febbraio 2021 Slide


130

Impianti elettrici nei locali medici
Lo shock e lo macroshock

Il macroshock è l’elettrocuzione, la circolazione di corrente nel corpo se


due porzioni cutanee sono soggette ad una differenza di potenziale
(mano-mano o piede-piede).

In tal caso la corrente si ripartisce in più percorsi e solo una parte può
interessare la regione toracica e il cuore, per cui è pericolosa, per persone
normali, quando raggiunge intensità prossime a 40 ÷ 60 mA

Macroshock = circa 40 mA
solo una parte della corrente entra nel cuore, il resto passa nelle altre parti
del corpo.

24 febbraio 2021 Slide


131

Impianti elettrici nei locali medici
Lo shock e lo macroshock

Il microshock si ha quando una differenza di potenziale, anche


piccolissima, è applicata direttamente al cuore (sonda, catetere, metallo
conduttore in tensione accidentalmente).

La corrente sollecita il cuore con un’alta probabilità d’innesco della


fibrillazione. La corrente è pericolosa tra 10 ÷ 60 μA, migliaia di volte meno
del macroshock .

Microshock = circa 30 ÷ 50 μA (l’intera corrente del dispositivo medico)


caratteristica del gruppo 2.

24 febbraio 2021 Slide


132

Impianti elettrici nei locali medici
Definizione della zona paziente e l’obbligo normativo

CEI 64-56
art. 2.7 Classificazione dei locali medici e zona paziente
…….
La “zona paziente” è definibile nei locali di gruppo 1 e 2, quindi solo se il
paziente è sottoposto a cura od esami mediante apparecchi
elettromedicali con parti applicate.

Gli apparecchi elettromedicali alimentati da sorgente elettrica interna


quali batterie di pile o di accumulatori sono da considerare nella
determinazione della zona paziente solo se sussiste pericolo di micro-
shock durante il loro utilizzo.

24 febbraio 2021 Slide


133

Impianti elettrici nei locali medici
Nuova zona paziente secondo la variante V2

Zona paziente: qualsiasi volume dove un paziente, con


parti applicate, può venire in contatto intenzionale, o
non intenzionale, con altri apparecchi o sistemi
elettromedicali o con masse estranee o con altre
persone in contatto con tali elementi (Locali 1 e 2)

Collegamento al nodo equipotenziale EQS delle masse


estranee poste entro la zona paziente.

24 febbraio 2021 Slide


134

Impianti elettrici nei locali medici
Nuova zona paziente secondo la variante V2

Se la posizione del paziente non è


determinata si devono calcolare le
possibili posizioni del paziente.

24 febbraio 2021 Slide


135

Impianti elettrici nei locali medici
Il nodo equipotenziale ed i contatti indiretti

Posizionamento del nodo equipotenziale


Il nodo EQS deve stare nel o vicino al locale
medico ed essere collegato al PE
principale, con un cavo di sezione almeno
equivalente a quella del conduttore di
sezione più elevata, collegato al nodo
stesso.
Le connessioni devono essere
chiaramente identificabili ed accessibili e
in grado di essere scollegate
individualmente.

24 febbraio 2021 Slide


136

Impianti elettrici nei locali medici
Il collegamento al nodo equipotenziale delle masse estranee

Verifica resistenza verso terra per masse I puntali si collegano tra


estranee.
il nodo EQP e le strutture
Si verifica se una parte metallica è una massa metalliche in esame
estranea mediante misura della resistenza verso
terra. E’ considerata massa estranea (es. tubi
gas) se il valore di resistenza misurato è:

Rterra< 0,5 M in locali di Gruppo 2


Rterra < 200 in locali di gruppo 1
Rterra < 1000 in locali ordinari
Per gruppo 2

Ohmmetro con presa a spina da inserire in una


presa e di una sonda da porre in contatto con
l’eventuale massa estranea.

24 febbraio 2021 Slide


137

Impianti elettrici nei locali medici
Prescrizioni per la sicurezza

Il locale medico termina convenzionalmente


a 2,5 m dal pavimento?

Abbiamo lettini che portano il paziente in


quota (v. zona paziente)?

24 febbraio 2021 Slide


138

Impianti elettrici nei locali medici
I livelli di sicurezza nei locali medici di gruppo 0, 1 e 2
E’ un locale medico

Locale
no
ordinario Ci sono macchinari
elettrici?
no sì

Gruppo 0 C’è qualche rischio per microshock o il paziente


è sotto trattamento vitale o anestesia generale?

no sì
non si utilizzano apparecchi Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 2:
elettromedicali con parti Gruppo 1: impianti medici “con” pericolo di
applicate impianti Medici “senza” pericolo microshock o trattamenti vitali
di microshock (no zona con necessità di alimentazione
cardiaca) e trattamenti anche elettrica.
invasivi

24 febbraio 2021 Slide


139

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «0» – rischio quasi nullo

Locale gruppo 0: non si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate e la discontinuità (il guasto)
dell’alimentazione non può causare rischio per la vita del paziente NON si applica la sezione 710 ma si progetta (DM
37/08) e si usa la norma CEI 64-8.

Massaggiatrice
Ambulatorio solo manale
del medico
di famiglia

No micro,
no macroshock

24 febbraio 2021 Slide


140

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «1» – il rischio sale

Locale di gruppo 1: Locale di gruppo 0 (non si applica la zona paziente in


le parti applicate sono utilizzate : quanto non si utilizzano apparecchi elettromedicali
- Esternamente con parti applicate).
- Invasivamente entro qualsiasi parte
del corpo, salvo la zona cardiaca Locale di gruppo 1 (si applica la zona paziente perché
macroshock si utilizzano apparecchi elettromedicali (sotto rete).

fisioterapia dentisti Centri estetici Degenza Ecografia

I locali per più attività mediche si classificano in base al rischio.


Il CEI «consiglia» che le camere di degenza siano di gruppo 1

24 febbraio 2021 Slide


141

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: rischio massimo

Locale di gruppo 2: qui le parti applicate sono utilizzate:


- per interventi intracardiaci
- operazioni chirurgiche
- trattamenti vitali, dove la mancanza d’alimentazione può comportare pericolo per la vita.

- NOTA: In un intervento intracardiaco un cavo elettrico è posto entro la zona cardiaca


ed è probabile che entri in contatto con il cuore, mentre tale cavo è accessibile all’esterno del
corpo del paziente.
- Si considerano conduttori elettrici i fili isolati, quali gli elettrodi di un pacemaker
o gli elettrodi di un ECG, od i cateteri riempiti di fluidi conduttori.

rischio microshock

February 24, Slide


2021 142

Impianti elettrici nei locali medici
L’ospedale come insieme di zone

Ospedale Per i locali medici:


Gruppo 0
Gruppo 1 Di gruppo "0" non si fa «quasi niente»
Gruppo 2

Di gruppo "1" si fa «già qualcosa»

La classificazione dei locali e


l’individuazione della zona paziente devono
essere effettuate dal personale medico o in
Di gruppo "2" si fa «molto di più»
accordo con l’organizzazione sanitaria.

24 febbraio 2021 Slide


143

Impianti elettrici nei locali medici
Esempi finali di locali medici – allegato 710B

NOTA Una guida alla 1) Apparecchi di


classificazione dei illuminazione ed apparecchi
locali e dei servizi di elettromedicali con
sicurezza dei locali funzione di supporto vitale
medici è mostrata che richiedono una
nell’allegato B. alimentazione entro 0,5 s o
meno.
2) Se non è una sala per
operazioni chirurgiche
3) Se viene praticata
anestesia generale.
4) Se ospita pazienti nella
fase di risveglio da
anestesia generale.
5) Solo per locali di gruppo 1

24 febbraio 2021 Slide


144

Impianti elettrici nei locali medici
La continuità e la ridondanza del servizio

Sorgenti d’alimentazione di sicurezza con un periodo di commutazione ≤


0,5 s
Se si manifesta un abbassamento di tensione a livello del quadro di
distribuzione principale, deve essere prevista una sorgente di sicurezza,
che possa alimentare i seguenti carichi per un periodo minimo di 3 h e che
ripristini l’alimentazione entro un periodo di commutazione non superiore
a 0,5 s:

– apparecchi di illuminazione dei tavoli operatori,


– apparecchi elettromedicali contenenti sorgenti luminose essenziali per
l’applicazione dell’apparecchiature, endoscopi; incluse apparecchiature
associate ritenute essenziali (es. monitor);
– apparecchi elettromedicali essenziali per il supporto vitale

24 febbraio 2021 Slide


145

Impianti elettrici nei locali medici
La continuità e la ridondanza del servizio

Sorgenti d’alimentazione di sicurezza con commutazione ≤ 15 s


L’illuminazione di sicurezza deve essere collegata entro 15 s ad una sorgente
d’alimentazione con autonomia minima di 24 h quando l’abbassamento di tensione al
quadro di distribuzione principale di uno o più conduttori attivi supera i limiti indicati

- 12 % della tensione nominale


- per una durata > 3 s. --------OK 1 h se si evacua il locale in tempo

Sorgenti d’alimentazione di sicurezza con commutazione > 15 s


I componenti elettrici diversi dall’illuminazione di sicurezza necessari per mantenere
in funzione i servizi ospedalieri devono essere collegati, manualmente o
automaticamente ad una sorgente di alimentazione di sicurezza capace di
alimentarli per un periodo minimo, ad es. di 24 h.

24 febbraio 2021 Slide


146

Impianti elettrici nei locali medici
Illuminazione di sicurezza

(1) Solo per locali di gruppo 1.

(2) Apparecchi di illuminazione ed apparecchi


elettromedicali con funzione di supporto
vitale che richiedono un’alimentazione entro
0,5 s o meno.

February 24, Slide


2021 147

Prescrizioni per i locali gruppo 1

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «1»: variazioni «significative» sui contatti diretti ed indiretti

24 febbraio 2021 Slide


149

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «1» : Per il paziente solo differenziali della class A in su

Nei locali medici di gruppo 1 e 2 il differenziale tipo AC è vietato

Tipo A per i circuiti monofase

Tipo B per taluni circuiti trifase (TAC, risonanza, ecc)

Per ambienti ordinari è raccomandato il tipo A

24 febbraio 2021 Slide


150

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «1» : le prescrizioni per la sicurezza

Interruzione automatica dell'alimentazione


TN-S
- Fusibili o interruttori +
- Dispositivi differenziali

In gruppo 1 max. 30 mA obbligatorio per circuiti terminali fino a


32 A e meglio ovunque.

In gruppo 2 max. 30 mA ovunque (tranne nel sistema IT-M).


Attenzione all’estensione dei cavi, tipo di carichi collegati per il
guasto, sensibilità del RCD, intensità del primo guasto ecc.).

Di tipo A o (meglio un) tipo B (es. UPS trifase).

TT (Re . Idn ≤ 25 V)

24 febbraio 2021 Slide


151

Impianti elettrici nei locali medici
64-8-VII-710 Locale gruppo «1» Differenziale obbligatorio ma non per tutti i carichi

Differenziale da 30 mA (almeno classe A) per tutti i circuiti che


alimentano presa spina fino a 32A.

Per il resto vale la regola generale, se non serve non ci vuole, se


serve ci vuole, se c'è e non serve male non fa!

TANTI circuiti con POCHI differenziali = Scatti Intempestivi


- Correnti dispersione totale superiore a Idn / 2
- Assenza di selettività verso guasto fase-massa

24 febbraio 2021 Slide


152

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «1»: Le prescrizioni per la sicurezza

Nei locali di gruppo 1 e gruppo 2, al nodo equipotenziale si collegano queste


parti, se situate (o se possono entrare) nella zona paziente:
• masse (col PE)
• masse estranee (cavi EQS > 6 mm2)
• se presenti, schermi metallici per interferenze;
• eventuali griglie conduttrici a pavimento.

Deve essere collegato al nodo EQS l’eventuale schermo metallico del


trasformatore IT-M. La sezione dei cavi EQP deve essere > 6 mm2 in
rame.

710.1.1 Campo di applicazione: La presenza di un apparecchio elettromedicale in ambiente di tipo


diverso da quello medico (es. residenziale o similari), non comporta in modo l’applicazione di questa
Sezione.

24 febbraio 2021 Slide


153

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «1»: Il nodo potenziale a regola d’arte

PE 10 mm 2
Nel nodo le connessioni devono essere:
EQS 6 mm 2
- identificabili
EQS 6 mm 2
- accessibili
PE 2,5 mm 2
- individualmente scollegabili 6 mm 2 Sub-nodo
PE 10 mm 2

Massimo 1 nodo intermedio (sub-nodo)


6 mm 2
2,5 mm 2

Sub-nodo
6 mm 2 4 mm 2

Terra e EQS nel 10 mm 2 Nodo


locale medico equipotenziale

24 febbraio 2021 Slide


154

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «1» : La misura dell’EQS serve?

Nei locali gruppo 1 la misura di


resistenza dei collegamenti EQS non
serve … quindi non è richiesta!

(prima la CEI 64-4 III, la prescriveva


anche per gli ambulatori di tipo A e di
tipo B e per le camere di degenza)
NO (non più)

24 febbraio 2021 Slide


155

Impianti elettrici nei locali medici
Le protezioni per i locali medici di gruppo «1» e «2»: Sintesi delle misure di protezione contro i contatti
indiretti Rete elettrica in una sala operatoria

24 febbraio 2021 Slide


156

Impianti elettrici nei locali medici
Illuminazione di sicurezza

Requisiti generali per le sorgenti di sicurezza dei locali di gruppo 1 e 2

Vietato utilizzare pile come sorgenti di sicurezza.


Un’ulteriore linea di alimentazione esterna (POD), non è considerata come una sorgente di
sicurezza.

Se si utilizza un gruppo elettrogeno a combustione interna a pistoni come sorgente di sicurezza


si considera la potenza prima (PRP) secondo la norma ISO 8258-1:2005

La disponibilità delle sorgenti di alimentazione dei servizi di sicurezza deve essere monitorata ed
evidenziata in locali adatti.

24 febbraio 2021 Slide


157

Impianti elettrici nei locali medici
La continuità tra impianto ordinario e di sicurezza in sale di degenza (gruppo 1) senza IT-M (CEI 64-56)

Linea Impianto
sicurezza ordinario

Attacco Illuminazionedi
sicurezza (lampade
di terra con sorgente
autonoma
incorporata

24 febbraio 2021 Slide


158

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «1» : Esempio di planimetria di locale estetico (gruppo 1)

I locali estetici sono nella legge


4/1/1990

La legge elenca i relativi apparecchi,


completati poi in DM 12/5/2011 n° 110
(che entrano in contatto fisico ed
elettrico col soggetto e trasferiscono
energia verso o dal soggetto trattato)

DECRETO 15 ottobre 2015, n. 206


rogata guida CEI 62-39 dal 1-3-’16
Apparecchiature utilizzabili
nell’attività di estetista

24 febbraio 2021 Slide


159

Prescrizioni per i locali gruppo 2

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2» : Definizione della zona paziente

710.2.8 Zona paziente


Qualsiasi volume dove un paziente con
parti applicate può venire in contatto
intenzionale o non intenzionale, con altri
apparecchi o sistemi elettromedicali, con
masse estranee o con persone in contatto
con tali elementi. (Vedi Figura)

NOTA
Questa definizione si applica quando la
posizione del paziente è predeterminata;
altrimenti devono essere esaminate tutte
le possibili posizioni del paziente.

24 febbraio 2021 Slide


161

Impianti elettrici nei locali medici
Il sistema IT-M

Rete elettrica in una sala operatoria

IT-M
TN-S
o
TT

Gruppo 2

Circuiti luci e prese (RX) Apparecchi medicali

24 febbraio 2021 Slide


162

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2» : il sistema IT-M

Sistema IT-M (IT medicale) Sistema elettrico coi requisiti dell’articolo


710.413.1.5 per i locali medici di gruppo 2

710.413.1.5 Sistema IT-M: Un sistema IT-M deve essere alimentato con


trasformatore di isolamento di tipo medicale e deve essere dotato di un
dispositivo di controllo continuo dell’isolamento, che sia in accordo con la Norma
CEI EN 61557-8 (CEI 85-28) e avente perciò i seguenti requisiti:

• l’impedenza interna deve essere almeno 100 kΩ


• la tensione di prova non deve superare 25 V c.c
• la corrente di prova, anche in guasto, deve essere < 1 mA
• l’indicazione di cedimento isolamento deve attivarsi quando la resistenza
d’isolamento scenda sotto 50 kΩ. Un dispositivo di prova deve essere presente
per questa verifica
• il dispositivo di controllo dell’isolamento non deve essere disinseribile.
Il trasformatore d’isolamento medicale deve disporre di un dispositivo per la
sorveglianza della sovratemperatura (V. V2)

24 febbraio 2021 Slide


163

Impianti elettrici nei locali medici
Contatti indiretti e sistema IT-M

Il sistema IT-M (V.) deve essere Un sistema IT-M deve essere:


utilizzato nei locali medici di gruppo 2 • alimentato con trafo d’isolamento
per i circuiti che alimentano apparecchi uso medicale
elettromedicali, sistemi elettromedicali • deve essere dotato di un
o altri apparecchi utilizzatori situati o dispositivo di controllo
che possono entrare nella zona paziente, permanente dell’isolamento
ad esclusione dei circuiti per apparecchi
con una potenza nominale maggiore di 5 I cavi del IT-M devono essere
kVA. separati dagli altri cavi.

I circuiti del locale non sotto IT-


M, devono essere protetti con
interruttore differenziale di tipo A
o B con Idn ≤ 30 mA

February 24, Slide


2021 164

Impianti elettrici nei locali medici
Dinamiche elettriche nel sistema IT-M (gruppo «2») : caso normale, primo guasto, secondo guasto

Nel sistema IT-M il circuito alimentato dal


trasformatore d’isolamento è separato.

Al 1° guasto a massa in un utilizzatore, la corrente


continua a fluire nei cavi. Tutte le apparecchiature
risultano ancora funzionanti.

Il guasto non deve permanere, perché con un


secondo guasto la sicurezza del sistema sarebbe
compromessa.

Quindi il trasformatore d’isolamento permette di


garantire la continuità di funzionamento in caso
di guasto a terra e di ridurre entro i limiti di
sicurezza la tensione cui può essere sottoposto il
paziente, evitando il rischio di microshock.

24 febbraio 2021 Slide


165

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: il QSO (Quadro Sala Operatoria) alimenta carichi……..

….. situati o che possono entrare in zona paziente Apparecchi radiologici


- Apparecchi elettromedicali
Apparecchi di potenza > 5 kVA
- Sistemi elettromedicali
- apparecchi per radiologia
- Apparecchi utilizzatori

Nel locale: prese a spina


IT-M….NO

24 febbraio 2021 Slide 166



Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: Il sistema IT-M

Massa estranea??

Nodo equipotenziale
Megaohmetro (500 Vcc)

Se Rterra > 0,5 M ( = 25 V/50 mA)


non è necessario il collegamento EQS

24 febbraio 2021 Slide


167

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: Resistenza del cavo EQS verso il nodo (e/o sub nodo)

Prima, apparecchio a 4 morsetti, Vn a vuoto tra 4


e 24 V in c.a. o in c.c. corrente di almeno 10 A.

Adesso, Var. V2:


per la misura basta
un normale ohmmetro

Misura resistenza dei cavi di collegamento tra massa estranea


e nodo (e/o sub nodo) EQP RE < 0,2 Ω solo per locali di gruppo 2

24 febbraio 2021 Slide


168

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2» : importanza della resistenza dei cavi di collegamento

Riepilogo

Si ricordi che:

- uso medico senza pericolo di


microshock se la resistenza verso terra
è < 200 Ω (gruppo 1) V2 basta
- uso medico con pericolo di microshock un tester
se la resistenza verso terra è < 0,5 MΩ
(gruppo 2).
- Nei locali di gruppo 2 la misura di
resistenza dei cavi degli EQS è
importante, serve e quindi va fatta
(con semplice tester)

24 febbraio 2021 Slide


169

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2» : Sistema elettromedicale complesso con presa multipla

Spina
coperchio
Con apparecchi elettrici al tavolo per
evitare fasci di cavi, si può ricorrere al
spessori
Prese multipli mobili
“sistema elettromedicale”, una sorta di
carrello mobile con unica «ciabatta» Base fissa
medica, secondo le norme CEI 62-51.
contenitore
Tale presa ha un’opportuna base
d’appoggio e di piastra di chiusura per
le spine inserite. Può avere un Cavo
trasformatore di separazione contro i alimentazione
disturbi, tanto sgraditi agli apparecchi
informatici o di trasmissione. A
E’ a valle del trasformatore IT-M.

24 febbraio 2021 Slide


170

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2» : le prescrizioni per la sicurezza

Interruzione automatica dell'alimentazione


TN-S
- Fusibili o interruttori +
- Dispositivi differenziali

In gruppo 1 max. 30 mA obbligatorio per circuiti terminali fino a


32 A e meglio ovunque.

In gruppo 2 max. 30 mA ovunque (tranne nel sistema IT-M).


Attenzione all’estensione dei cavi, tipo di carichi collegati per il
guasto, sensibilità del RCD, intensità del primo guasto ecc.).

Di tipo A o (miglio un) tipo B (es. UPS trifase).

TT (Re . Idn ≤ 25 V)

24 febbraio 2021 Slide


171

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: Le prescrizioni per la sicurezza

Nei locali di gruppo 1 e gruppo 2, al nodo equipotenziale si collegano queste


parti, se situate (o se possono entrare) nella zona paziente:
• masse (col PE)
• masse estranee (cavi EQS > 6 mm2)
• se presenti, schermi metallici per interferenze;
• eventuali griglie conduttrici a pavimento.

Deve essere collegato al nodo EQS l’eventuale schermo metallico del


trasformatore IT-M. La sezione dei cavi EQP deve essere > 6 mm2 in rame.

710.1.1 Campo di applicazione: La presenza di un apparecchio elettromedicale in ambiente di tipo


diverso da quello medico (es. residenziale o similari), non comporta in modo l’applicazione di questa
Sezione.

24 febbraio 2021 Slide


172

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: Le prescrizioni per la sicurezza

Rete equipotenziale:

- Collegamenti equipotenziali principali (EQP) alla base


dell’Edificio più le connessioni equipotenziali
supplementari (EQS) negli spazi a maggior rischio
(gruppo 1 e gruppo 2)
- Ogni stanza per uso medico deve essere equipaggiata
con la sua propria barra equipotenziale (nodo).
Per il gruppo 2 i collegamenti non devono superare 0,2 Ω
di resistenza.

Lunghezza massima del conduttore di protezione ed equipotenziale,


affinché la sua resistenza RE non sia superiore a 0,2 Ω

24 febbraio 2021 Slide


173

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: Le prescrizioni per la sicurezza

Conduttori equipotenziali ≥ 6 mm2,


ogni cavo deve essere separato ed avere propria etichetta
EQS 6 mm2 Il PE almeno uguale a quelli di fase
PE 2,5 mm2 Il cavo che connette un sub-nodo deve essere almeno uguale al
6 mm2
Sub-nodo
cavo con la sezione maggiore uscente
PE 10 mm2
Il conduttore principale di protezione deve essere uguale almeno al più
grande dei conduttori uscenti ai carichi.
6 mm2

2,5 mm2

Sub-nodo

6 mm2 4 mm2

10 mm2 Nodo
equipotenziale

24 febbraio 2021 Slide


174

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: Le prescrizioni per la sicurezza

Sub nodi
corretto

La cascata non è ammessa


Solo un sub-nodo può esserci nella connessione
equipotenziale (EQS).
E’ possibile avere numerosi nodi intermedi negli stessi
luoghi nel rispetto della regola di cui sopra.
vietato

La connessione in-out tra le prese deve essere considerata


come un sub-nodo, perciò non può interessare più di due
prese.

24 febbraio 2021 Slide


175

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: Ciò che è comodo non è sempre sicuro

Anche nei locali gruppo 2


Massimo 1 nodo intermedio (sub-nodo)
attenzione ai sub-nodi "misti“…"IT-M e non" ...

24 febbraio 2021 Slide


176

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2» : le prescrizioni per la sicurezza

Sistema IT-M

a. Separazione dei circuiti ordinari dai circuiti in sistema IT-M


b. Solo circuiti per ambienti gruppo 2
c. No cavi colorati in blu (IT-M NO neutro).
d. Cavi unipolari (con doppio isolamento se con altri circuito!).

Nota: le prese almeno a 20 cm dalle tubazioni del gas ad uso


medicale.

24 febbraio 2021 Slide


177

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2» : la selettività d’intervento è vitale

Nel sistema IT-M la protezione da sovracorrenti deve essere ottenuta


con interruttori automatici… se possibile selettivi rispetto ai
dispositivi a monte.

L’intercambiabilità non è più vietata, a patto che ciascuna presa sia


chiaramente definita (colore, forme o cartelli indicatori).
Derivata da IT-M Diretta da rete

IEC 309-1

24 febbraio 2021 Slide


178

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: I differenziali dove?

Differenziale da 30 mA per tutti i circuiti che non sono derivati sotto IT-M
Es. apparecchi radiologici, apparecchi di potenza > 5 kVA, illuminazione generale

DS 202

NO

DDA

24 febbraio 2021 Slide


179

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2» : la selettività d’intervento è vitale

Nota – Si raccomanda di collegare i tavoli operatori, a posa fissa e non


elettrici, al conduttore equipotenziale, a meno che essi non siano
destinati ad essere isolati da terra.

TANTI circuiti
e
POCHI differenziali
=
Scatti intempestivi
Nei locali medici il differenziale tipo AC è VIETATO

24 febbraio 2021 Slide


180

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: Sezionamento, comandi e protezione

Protezione nei locali Gruppo 2

La protezione contro le sovracorrenti deve essere ottenuta con interruttori automatici.

Essi devono essere per quanto possibile selettivi, rispetto ai dispositivi di protezione a
monte.
Tuttavia i fusibili possono essere usati contro i cortocircuiti.

Vietato proteggere i trasformatori dal sovraccarico (Var. V2).

Per la sola protezione contro il cortocircuito, possono essere utilizzati dispositivi


di protezione conto le sovracorrenti sul primario del trasformatore.

Ogni circuito finale deve essere protetto contro il sovraccarico e il cortocircuito.

La protezione contro sovracorrenti di circuiti bipolari in IT-M può essere unipolare.

24 febbraio 2021 Slide


181

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: Attenzione alle prese spina del sistema IT

Per la continuità le prese in locali gruppo 2 sotto IT-M:


almeno 2 circuiti prese o prese protette a gruppi (almeno 2) o prese protette individualmente.

Selettività
orizzontale

24 febbraio 2021 Slide


182

Impianti elettrici nei locali medici
Le protezioni per i locali medici di gruppo «1» e «2»: Sintesi delle misure di protezione contro i contatti
indiretti Rete elettrica in una sala operatoria

24 febbraio 2021 Slide


183

Impianti elettrici nei locali medici
CEI 64-56: Esempio di schema finale di potenza della distribuzione elettrica prima del blocco operatorio

T < 15 s

Q1 quadro reparto
chirurgia

Q3 quadro
blocco operatorio T < 0,5 s

24 febbraio 2021 Slide


184

Impianti elettrici nei locali medici
CEI 64-56: Esempio di schema finale di potenza della distribuzione elettrica a valle del blocco operatorio

Quadro chirurgia 2

Quadro chirurgia 1

Non IT-M
IT-M

24 febbraio 2021 Slide


185

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2»: Il QSO (Quadro Sala Operatoria) esempio completo

V2: No protezione del trafo IT-M da sovraccarico per


avere più selettività. Protezione si contro corto circuito
Dalla CEI 64-56

24 febbraio 2021 Slide


186

Prodotti H-line

Impianti elettrici nei locali medici
I prodotti H-line: l’insieme dei componenti ABB per luoghi medici

Trasformatore
IT-M

Monitor d’isolamento
Isoltester

Pannello con rinvio


segnali a distanza (QSD)

24 febbraio 2021 Slide


188

Impianti elettrici nei locali medici
I prodotti H-line: Generalità

Monitor d’isolamento Trasformatore d’isolamento Accessori

ISOLTESTER

QSD

SELVTESTER

February 24, 2021 Slide 189



Impianti elettrici nei locali medici
I prodotti H-line Il trasformatore d’isolamento «ordinario»

Trasformatori d’isolamento uso generale Sistema IT

Trasformatori a rapporto 1:1 con isolamento tra gli avvolgimenti assai curato.
Servono per disaccoppiare la massa d’un apparecchio di misura dalla massa del circuito in esame, quando sono a terra
La separazione tra avvolgimenti è di solito assicurata con doppio isolamento o per mezzo di uno schermo metallico a
terra.

CEI EN 61558-2-4 (Norma di prodotto)


Sicurezza trasformatori, unità d’alimentazione
Parte 2-4: Prescrizioni per trasformatore d'isolamento con raffreddamento ad aria, fissi o mobili, monofase o polifase,
con Vn < 1000 V in alternata e frequenza minore a 500 Hz, di potenza < 25 kVA monofase e 40 kVA polifase

Targa: Molti parametri di funzionamento dei trasformatori sono nei dati di targa sul corpo del trasformatore; i dati
principali sono:
Potenza nominale (in VA o kVA); Tensione primaria (in V), tensione secondaria (in V), frequenza nominale (in Hz);
il segno grafico indicante la funzione del trasformatore; il costruttore o marchio di fabbrica; la temperatura ambiente
massima (ta) se diversa da 25°C

24 febbraio 2021 Slide


190

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2» : il trasformatore d’isolamento per IT-M

Trasformatore monofase per IT-M applicazioni.

Conformità alla IEC EN 61558-2-15 (CEI 96-16):


Potenza: 3 - 5 - 7,5 - 10 (max) kVA
Vcc < 3%
Icc0 < 3%
Corrente di inrush (avvio): < 12 volte IN
Sulla targa Corrente di dispersione: < 0,5 mA
Tensione: < 250 V
Isolamento doppio o rinforzato F-F e F-PE
Raffreddamento: ad aria
Schermatura: protezione disturbi di rete
Sensori temperatura: PT100 (prima facoltativo)
Per carichi trifase, Vn secondaria: < 250 V
Vietato metterli in parallelo e vietato usare capacità

24 febbraio 2021 Slide


191

Impianti elettrici nei locali medici
Locale gruppo «2» : il trasformatore d’isolamento «medicale»

Si richiede, per il trasformatore d’isolamento IT-M un dispositivo per la


sorveglianza del sovraccarico e della sovratemperatura.
Il sistema di allarme dev’essere ottico e acustico con:
• una spia di segnalazione a luce verde per indicare un funzionamento regolare;
• una spia di segnalazione a luce gialla che si illumini quando sia raggiunto il
valore minimo per la resistenza di isolamento; non deve essere possibile
spegnere questa spia o staccarla dalla sua alimentazione.
Sulla targa • un allarme acustico che suoni quando sia raggiunto il valore minimo fissato per
la resistenza di isolamento; questo segnale acustico può essere interrotto;
• il segnale giallo deve spegnersi quando il problema si è risolto.

Ancora dalla variante V2


- Trasformatori trifase possono essere usati solo per alimentare carichi trifase.
- Vietato proteggere i trasformatori dal sovraccarico.

24 febbraio 2021 Slide


192

Impianti elettrici nei locali medici
I prodotti H-line Il trasformatore d’isolamento «medicale» di ABB

…se un solo trasformatore non basta

Solo protezione c.to

Protezione sovraccarico e c.to

24 febbraio 2021 Slide


193

Impianti elettrici nei locali medici
I prodotti H-line Il trasformatore d’isolamento «medicale» di ABB

24 febbraio 2021 Slide


194

Impianti elettrici nei locali medici
I prodotti H-line Il trasformatore d’isolamento «medicale» di ABB

TI X - S Sensori di temperatura PT100


3 KVA
5 KVA Non più ammessi dalla V2
Potenza nom. 7,5 KVA
10 KVA
Trasformatore d’isolamento

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Impianti elettrici nei locali medici
Il monitor d’isolamento ISOLTESTER DIG-PLUS

ISOLTESTER-DIG-PLUS inietta nella rete un segnale codificato rilevabile e


riconoscibile anche in caso di disturbi elevati in rete.
• Porta seriale RS485:

• per collegamento a PLC o a un PC

• Max/Min management: completo e preciso

• monitoraggio dell’alimentazione

• compatibilità: si può collegare fino a 4 QSD diversi


Vantaggi derivanti utilizzando ISOLTESTER-DIG-PLUS:
§ affidabilità di monitoraggio
§ integrazione con i sistemi di supervisione
§ completo controllo sui parametri
§ completo controllo sui parametri di rete

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Impianti elettrici nei locali medici
Il monitor d’isolamento ISOLTESTER DIG-PLUS

1. Display a 3 digit
2. Indicazione del programma settato
3. LED giallo Allarme per sotto soglia
4. LED rosso Uscita del rele ausiliario
5. LED rosso Guasto interno, errore cablaggio o sonda termica
6. LED rosso resistenza d’isolamento
7. LED rosso impedenza d’isolamento
8. LED rosso T1 Temperatura trasformatore 1°
9. LED rosso T2 Temperatura trasformatore 2°
10. LED rosso Corrente di linea (I)
11. Su e giù, selezione parametri, max e min
12. Reset/Set programmazione, tacitazione
13. TEST | ENTER: prova dello strumento e dei pannelli
di segnalazione a distanza e conferma impostazioni SETUP

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Impianti elettrici nei locali medici
Il monitor d’isolamento ISOLTESTER

Impedenza interna: non


inferiore a 100 kΩ
(misurata tra terminali
di sistema e terra).
Quando la resistenza
d’isolamento verso terra
scende sotto i 50 kΩ il
dispositivo segnala il
guasto.

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Impianti elettrici nei locali medici
Il monitor d’isolamento SELVTESTER

SELVTESTER-24

controlla l’isolamento del circuito SELV a 24 V a.c./d.c. (normalmente


per le lampade scialitiche delle sale operatorie)

Gli allarmi possono essere remotati grazie al pannello QSD.

Conformità alla IEC 60364-7-7100


Type ABB Code
SELVTESTER-24 2CSM211000R1511

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Impianti elettrici nei locali medici
Il monitor d’isolamento SELVTETER

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Impianti elettrici nei locali medici
Il monitor d’isolamento SELVTESTER

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Impianti elettrici nei locali medici
Il pannello di segnalazione remota QSD

QSD permette di vedere da remoto le


indicazioni di allarme trasmessa dal
monitor d’isolamento.

Conformità alla IEC 60346-7-710 e


dotazione del pulsante di test per
periodiche operazioni di verifica del
dispositivo.

• lampada spia verde (funzionamento


normale);
• lampada spia gialla (isolamento che
scende sotto i 50 kΩ);
• una segnalazione acustica

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Impianti elettrici nei locali medici
Il pannello di segnalazione remota QSD

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Verifiche

Impianti elettrici nei locali medici
Verifiche……Prima e durante

Le verifiche le può fare chiunque ... purché qualificato.

Tecnico qualificato: sa cosa fare, come farlo, ha gli strumenti necessari a farlo, e sa annotare cosa ha
fatto.
Al responsabile sanitario la scelta del verificatore: attenzione alla culpa in eligendo.

La verifica periodica degli impianti medici è ogni 2 anni (DPR 462/01).

Poi……………

710.6 Verifiche nei locali di gruppo 1 e 2


Devono essere registrate le date ed i risultati delle prove e delle misure di ciascuna verifica, la quale
deve essere effettuata da un tecnico qualificato

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Impianti elettrici nei locali medici
Verifiche : Quelle di legge a cura dell’ASL o di Enti Verificatori

INAIL

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Impianti elettrici nei locali medici
Verifiche….prima e durante (V2)

Verifiche iniziali Verifiche periodiche


Alla messa in servizio e, dopo modifiche o riparazioni. Da aggiungersi alle verifiche della guida CEI 64-14
Da aggiungersi alle verifiche dalla norma CEI 64-8/6: a) prova funzionale controllo dell’isolamento: 1 anno;

a) prova funzionale del controllo dell’isolamento per IT-M e b) esame a vista tarature dispositivi regolabili: 1 anno
dei sistemi d’allarme ottico e acustico c) verifica del EQS (locali gruppo 1 e 2): 2 anni;
d) prova dell’alimentazione dei servizi di sicurezza con motori
b) misure per verificare il collegamento equipotenziale
a combustione:
supplementare (710.413.1.2.2.2 gruppo 2);
- a vuoto: 1 mese; - a carico per 30 min: 4 mesi;
c) misure delle correnti di dispersione dell’avvolgimento
secondario a vuoto e sull’involucro dei trasformatori per e) prova dell’alimentazione dei servizi di sicurezza a batteria
uso medicale; secondo le istruzioni del costruttore: 6 mesi;
d) esame a vista per controllare che siano state rispettate le f) prova dell’intervento, con Idn, dei differenziali: 1 anno
altre prescrizioni della presente Sezione.

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Impianti elettrici nei locali medici
Verifiche iniziali aggiuntive per locali gruppo 1 e 2 (V2)

Verifiche iniziali dei locali medici di gruppo 1 e di gruppo 2.

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Impianti elettrici nei locali medici
Verifiche periodiche (V2)

Verifiche periodiche che devono essere effettuate sugli impianti elettrici dei locali medici di gruppo 1 e di gruppo 2.

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Impianti elettrici nei locali medici
Verifiche iniziali - a) prova funzionale del controllo d’isolamento per IT-M e dei sistemi d’allarme ottico e
acustico;

Scopo della prova: verificare il corretto funzionamento del


dispositivo di controllo dell’isolamento, ossia che si attivi
l’indicazione di allarme quando il valore di resistenza d’isolamento
scende sotto i 50 kOhm.

Procedura: dopo aver scollegato le utenze, si pone in collegamento


tramite un reostato, ciascun conduttore del circuito alimentato dal
secondario del trasformatore d’isolamento – uno alla volta – col
nodo equipotenziale (V. fig. a lato).

La simulazione del guasto si attua riducendo la resistenza del


reostato a un valore R < 50 kΩ. Ciò deve attivare il sistema
d’allarme ottico e acustico. Quindi, aumentando R fino a valori
superiori a 50 k, si verifica se l’allarme e in grado di disattivarsi
automaticamente.

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Impianti elettrici nei locali medici
Verifiche iniziali - b) verificare del collegamento equipotenziale supplementare (710.413.1.2.2.2 gruppo 2);

Nei locali medici di gruppo 2, la resistenza dei conduttori


e delle connessioni, fra il nodo equipotenziale e i
morsetti previsti per il conduttore di protezione delle
prese a spina e degli apparecchi utilizzatori fissi o per
qualsiasi massa estranea, non deve superare 0,2 Ω.

Con la variante V2 (2015) è sufficiente la misura dello


0,2Ω con semplice tester a due morsetti (normale
multimetro che possa misurare con due puntali una
resistenza dell'ordine dei decimi di Ω.

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Impianti elettrici nei locali medici
Verifiche iniziali - c) misura correnti di dispersione del secondario a vuoto e sull’involucro dei trafo IT-M

Scopo della prova: Verificare che la corrente di dispersione del


secondario e dell’involucro del trafo IT-M non sia superiore a 0,5 mA.
Procedura:
1. la misura di dispersione verso terra dell’avvolgimento secondario si
effettua con il trasformatore alimentato a vuoto alla tensione
nominale, con il monitor d’isolamento disinserito e collegando il
milliamperometro tra nodo equipotenziale e ciascun polo del
trasformatore uno alla volta.
2. la misura della corrente di dispersione sull’involucro si esegue sulle
parti metalliche accessibili non collegate a terra, (ad esempio rivetti,
viti ecc.), e sulle parti isolanti applicando su di esse un foglio
metallico. Questa prova non è necessaria se è già stata eseguita dal
costruttore del trasformatore per uso medicale.

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Locali veterinari

Impianti elettrici nei locali medici
Locali veterinari

Come indicato in 710.2.2 della CEI 64/8, la Norma può essere utilizzata anche per ambulatori veterinari
per quanto praticamente applicabile.

Alle strutture veterinarie individuate nell’accordo del 26/11/03 tra: - Ministero della salute - Regioni -
Province autonome

L’accordo tratta i requisiti minimi, strutturali ed organizzativi per le prestazioni veterinarie in ogni struttura.
L’accordo tra Ministero della salute, Regioni, Province autonome è un accordo amministrativo
e non si occupa del rischio elettrico e definisce quattro tipologie di ambienti:
- studio veterinario con o senza ingresso animali;
- ambulatorio veterinario;
- clinica veterinaria;
- ospedale veterinario.

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Impianti elettrici nei locali medici
Locali veterinari

§ Gli ambienti veterinari hanno una ampia diversificazione con locali con
lo stesso rischio; è il direttore medico sanitario veterinario che decide
l’attività svolta e sarà questa che definirà gli impianti da realizzare.
§ Le scelte del veterinario risultano da una dichiarazione scritta, redatta
prima del progetto dell’impianto elettrico
§ Se si applica la sezione 710 c’è il progetto obbligatorio.
§ Gli animali presentano nei confronti dell’elettrocuzione rischi diversi
da specie a specie e dai tipi di trattamenti a cui vengono sottoposti.
§ Definizioni: esiste il locale di Gruppo 2? Negli studi e laboratori
veterinari non c’è microshock, per motivi legati all’incolumità
dell’animale, giacché le funzioni vitali non dipendono da apparecchi
cui l’animale è collegato, non sono quindi previsti i locali di gruppo 2.

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Impianti elettrici nei locali medici
Locali veterinari

I locali di gruppo 0

– Sono le cliniche diagnostiche senza strumenti.


– I locali di degenza ad uso veterinario sono in genere considerati locali di gruppo 0

I locali di Gruppo 1

– Clinica e diagnostica strumentali e terapia chirurgica


– Si considerano di gruppo 1 tutti i locali dove gli animali vengono sottoposti a diagnosi o a trattamenti
con l’ausilio di apparecchi elettromedicali con parti applicate

• Si possono fare interventi chirurgici in anestesia generale


• Si consiglia di garantire la continuità dell’alimentazione, in mancanza di rete, almeno per la lampada
scialitica

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Impianti elettrici nei locali medici
Locali veterinari

Tutti gli altri servizi non specificati o richiamati negli articoli 710.564.1 e 710.564.2 possono essere
rialimentati con periodi più lunghi di 15 s, ma in accordo con le decisioni scritte del veterinario.

Si raccomanda che il veterinario sia informato mediante segnalazione ottica ed acustica quando
l’alimentazione ordinaria viene a mancare.

Le tipologie delle sorgenti destinate ad alimentare i servizi di sicurezza e i tempi di autonomia delle
stesse, devono essere definite dal veterinario, in quanto è lui che conosce i tipi e i tempi delle cure o il
tipo di intervento, che intende effettuare, con la collaborazione del progettista.

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Impianti elettrici nei locali medici
Locali veterinari

Locali ordinari (non medici):


– il servizio igienico;
– il locale dove è ubicato l’UPS che, solo a titolo di esempio, è
direttamente aerato dall’esterno;
– il locale, aerato direttamente dall’esterno, dove è ubicata la
sviluppatrice delle pellicole radiografiche;

Locali di gruppo 0:
- la sala visite

Locali gruppo 1:
- la sala radiologica
- la sala operatoria

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Impianti elettrici nei locali medici
Locali veterinari

Molto simile, se non identico,


ad un normale ambulatorio
per «umani» di gruppo 1

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Edifici Aumentati: progettiamoli insieme

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Incontro dedicato per capire Analizziamo insieme i
come ABB può aiutarti sulle tue dettagli del tuo progetto
opportunità per diventare partner

Aumentiamo!
Ideiamo e costruiamo insieme
gli edifici del futuro

24 febbraio 2021 224



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Promozione Tecnica

Sul territorio nazionale è presente una struttura di Promotori Tecnici che hanno
come compito principale di seguire gli studi di progettazione, offrendo:

. Supporto tecnico e consulenza sui prodotti/soluzioni


. Preventivazione budgetaria
. Schemistica
. Calcoli tecnici
. Specifiche
. …..

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al sabato dalle ore 9:00 alle
Attivo tutti i giorni:
ore 19:00
– Dal lunedì al venerdì dalle
ore 8:00 alle ore 18:00
– Sabato e Domenica dalle
ore 9:00 alle ore 17:00

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