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Lezione 2

Corso di demografia 2021-2022

Crescita della popolazione. Indici di struttura


2 Crescita della popolazione

 Abbiamo visto come il saldo


migratorio ed il saldo naturale ci
danno una misura del fatto che una
popolazione cresca o decresca e
anche un’idea della velocità di
crescita (o della decrescita)
 Ma il tasso di incremento non è
costante nel tempo e quindi
dobbiamo trovare un valore medio
per il periodo considerato
3 Crescita della popolazione

Il tasso di incremento demografico è la misura


che permette di calcolare il ritmo di crescita
delle popolazioni.

È possibile definire tre diverse misure del tasso


di incremento medio annuo a seconda delle
ipotesi sottostanti il modello di accrescimento
di una popolazione
Crescita della popolazione
4
Come prima ipotesi, supponiamo che
P0 = l’ammontare della popolazione ad un tempo 0
Per ogni anno t, P0 aumenti di una quantità
proporzionale al suo valore iniziale, cioè
r * P0
=> la consistenza della popolazione alla fine del
primo anno sarà data da
P1 = P0 + r  P0
=> la consistenza della popolazione alla fine del
secondo anno sarà data da
P2 = P1 + r  P0 = P0 + r  P0 + r  P0 = P0 + 2  r  P0
Tasso di incremento aritmetico
5

la consistenza della popolazione alla fine del t-esimo


anno sarà
Pt = P0 + t  r  P0

Esplicitando rispetto ad r 𝑃𝑡 −𝑃0 𝑆𝑛 +𝑆𝑚


𝑟= =
𝑡⋅𝑃0 𝑡⋅𝑃0

Dove r è il tasso di incremento aritmetico medio annuo,


che corrisponde ad una funzione di sviluppo della
popolazione di tipo lineare.
Cosa notate nel numeratore nel caso t=1?
Problemi con il tasso di incremento aritmetico
6

La stima del tasso di incremento così effettuata


risulta però distorta soprattutto se l’intervallo
di tempo considerato è lungo.
La popolazione iniziale P0 contribuisce
all’aumento della popolazione mentre gli
individui che, durante l’intervallo di tempo, si
aggiungono via via alla popolazione non
partecipano all’incremento
La seconda misura è il tasso geometrico non
molto usato in demografia
Crescita della popolazione
7

L’altro modello di sviluppo estende la definizione di


tasso di incremento composto al caso in cui si ipotizzi
che la popolazione, che concorre a determinare
l’accrescimento, vari continuamente nel corso del
periodo considerato. Formalmente, ciò equivale a
presupporre che la popolazione segua una legge di
sviluppo esponenziale per cui

t r
Pt = P0  e
Tasso di incremento continuo
8
dove e è la costante di Nepero pari a 2,718 da cui,
passando ai logaritmi, segue Pt
ln
P0
r=
t
che fornisce l'espressione per la terza misura del tasso di
incremento demografico noto come tasso di incremento
continuo medio annuo. Il tasso di incremento continuo è
quello più comunemente utilizzato poiché rispecchia un
modello di accrescimento della popolazione più
aderente alla realtà.
Un confronto fra i tre tassi
9
Calcoliamo i tassi di incremento medio annuo aritmetico, e
continuo per la popolazione italiana tra il 1971 ed il 1991:

Popolazione al censimento del 1971 (in migliaia) 54137


Popolazione al censimento del 1991 (in migliaia) 56778

56778 − 54137
r= = 0,002392 = 2,4  1000
Tasso di incremento aritmetico 20  54137

56778
ln
r= 54137 = 0,002382 = 2,4  1000
Tasso di incremento continuo 20
A cosa servono gli indici di crescita
10

 Stima della popolazione fra due periodi

Estrapolazione dell’ammontare della popolazione


in una data futura

Tempo di raddoppio
Tasso di crescita totale EU 2018
11
Tasso di crescita naturale EU 2018
12
Tasso di crescita migratoria EU 2018
13
Indici di crescita naturale in Europa (n-m) o sn relativo
14

1960-64 1965-69 1970-74 1975-79 1980-84 1985-89 1990-94 1995-99 2012 2018
D 6,0 4,1 -0,7 -2,0 -1,2 -0,7 -1,0 -1,0 -2,4 -2,0
EL 10,3 9,9 7,4 6,8 5,0 1,6 0,6 0,0 -1,5 -3,2
F 6,7 6,0 5,8 3,6 4,3 4,2 3,7 3,4 3,6 2,2
IRL 10,0 10,0 11,2 10,9 10,6 7,2 5,5 5,4 9,5 6,1
I 9,1 8,5 6,7 3,8 1,2 0,4 0,1 -0,6 -1,3 -3,2
P 13,3 11,6 9,4 8,3 5,5 2,8 1,1 0,6 -1,7 -2,5
S 4,5 4,7 3,4 1,0 0,3 1,5 2,9 -0,1 2,2 2,3
UK 6,4 5,8 3,0 0,4 1,3 2,0 2,3 1,5 3,8 1,7
IS 19,2 15,5 13,8 12,8 11,7 10,2 10,9 8,7 8,0 5,6
Indici di crescita migratoria in Europa (i-e) o saldo
migratorio relativo
15

1960-64 1965-69 1970-74 1975-79 1980-84 1985-89 1990-94 1995-99 2012 2018
D 2,2 2,9 2,2 0,2 0,0 4,2 7,0 2,5 4.9 4.8
EL -4,9 -4,1 -2,8 6,1 1,8 2,4 5,7 2,1 -4,0 1.4
F 6,5 1,9 2,2 0,6 1,0 0,9 0,4 0,0 0,8 -0,6
IRL -7,4 -5,1 3,4 3,1 -1,9 -9,3 -0,4 4,3 -7,6 9.0
I -1,8 -1,8 -0,8 0,1 -0,5 0,0 1,9 2,1 6,2 1.1
P -8,7 -19,1 -5,2 9,7 0,5 -4,5 0,7 3,1 -3,6 1.1
S 1,4 3,1 0,9 2,0 0,6 2,9 3,7 1,1 5,4 8.5
UK 1,1 -0,8 -0,6 -0,2 -0,2 1,1 1,3 2,3 2,6 3.9
IS -1,1 -1,9 -1,8 -3,6 0,0 0,4 -0,8 0,1 3,6 18.6
Indici di crescita totale in Europa (n-m)+(i-e)
16

1960-64 1965-69 1970-74 1975-79 1980-84 1985-89 1990-94 1995-99 2012 2018
D 8,2 7,0 1,6 -1,8 -1,2 3,6 6,0 1,5 2,4 2,7
EL 5,4 5,8 4,6 12,9 6,8 4,0 6,3 2,1 -5,5 -1,8
F 13,2 7,9 8,0 4,3 5,2 5,1 4,1 3,4 4,4 1,5
IRL 2,6 4,9 14,5 14,0 8,8 -2,1 5,1 9,7 1,8 15,2
I 7,4 6,7 5,9 3,9 0,7 0,4 2,0 1,4 4,9 -2,1
P 4,5 -7,5 4,1 18,0 6,0 -1,8 1,9 3,7 -5,2 -1,4
S 5,9 7,9 4,3 3,1 1,0 4,4 6,7 1,0 7,7 10,8
UK 7,5 5,0 2,5 0,2 1,1 3,0 3,6 3,8 6,4 5,6
IS 18,1 13,6 12,0 9,2 11,7 10,7 10,1 8,8 7,1 24,2
Tempo di raddoppio (riferito al tasso di
incremento
17 continuo)
r t
Pt = P0e
Vogliamo determinare quando
Pt = 2P0
r t r t
2P0 = P0e  2 = e

ln 2 0.693
ln 2 = r  t  t = t =
r r
Tempo di raddoppio
18
Approssimando 70
t=
Con r espresso in percentuale r
Tempo di raddoppio
19

70
t=
r
Data la formula precedente osservare il tempo di
raddoppio per le seguenti popolazioni con i seguenti
tassi di incremento

Italia (Sn) 1960/64 0.91


Irlanda (T) 2004 2.00

Grecia (T) 2012 -0,55


Germania (Sn) 1975/79 -0.20
Tempo di raddoppio
20

70
t=
r
Data la formula precedente osservare il tempo di
raddoppio per le seguenti popolazioni con i seguenti
tassi di incremento

Italia (Sn) 1960/64 0.91 76.9


Irlanda (T) 2001 2.00 35.0
Grecia (T) 2012 -0,55 127.2
Germania (Sn) 1975/79 -0.20 350.0
21 La struttura della
popolazione
 Abbiamo visto come cambia una
popolazione nel tempo nel suo insieme.
 Adesso osserviamo come cambia la
composizione della popolazione per
certe particolari caratteristiche (ad
esempio per sesso ed età)
22 Struttura per sesso della
popolazione
 Come si misura il rapporto fra i sessi?

 Cosa determina un rapporto fra i sessi diversi nei


vari paesi?
Struttura per sesso della popolazione
23

Il rapporto fra i sessi si misura con il rapporto


fra il numero degli uomini ed il numero delle
donne ed è chiamato tasso di mascolinità

Nu
Is = *100
Nd
Struttura per sesso della popolazione 2015
24
Tasso di
Paese mascolinità

Emirati Arabi 223


Qatar 302
Saudi Arabia 137
Cina 105
India 108
Egitto 102
Hong Kong 85
Grecia 96
Svezia 100
UK 98
USA 98
Brasile 97
Italia 95
Giappone 95
Lituania 86
Russia 86
Lettonia 85
Struttura per sesso della popolazione 2019
25
2019 Sex ratio by broad age group (males per 100
females by age group)
Country Total 0-1 1-14 15-64 65+

Egypt 102 105 106 102 82


Qatar 302 103 106 377 254
Saudi Arabia 137 103 103 153 113
United Arab Emirates 224 104 104 262 198
India 108 110 110 109 93
China 105 112 115 106 88
China, Hong Kong SAR 85 106 111 80 87
Japan 95 106 106 103 77
Brazil 97 105 104 98 76
Russian Federation 86 105 105 93 49
Latvia 85 109 108 96 49
Lithuania 86 105 106 96 51
Sweden 100 106 106 104 87
United Kingdom 98 105 105 100 85
Greece 96 106 107 101 79
Italy 95 106 106 100 77
United States of America 98 105 105 101 81
26 Stuttura per sesso: analisi delle
differenze fra paesi
La struttura per sesso dipende:
Alla nascita e all’età giovanili:
Aborto selettivo, discriminazione delle bambine
Alle età adulte:
Alla migrazione e allo status femminile
Alle età anziane:
Mortalità differenziale per sesso, status femminile
Eventi trasversali:
Guerre (mortalità maschile), epidemie
La struttura per età della popolazione
27

 Le dinamiche e la struttura della popolazione sono


fortemente interrelate fra loro.

 Graficamente (es. Piramidi della popolazione)

 Percentuale o proporzione di coloro in certi classi di


età

 Indici di dipendenza strutturale

 Media, mediana, moda dell’età


Piramidi delle età
28

Le piramidi delle età sono degli


istogrammi che hanno:

Le donne a destra e gli uomini a sinistra

La scala verticale comprende le età della


popolazione o l’anno di nascita

La scala orizzontale può avere o l’ammontare


assoluto di ciascuna classe di età o la
distribuzione percentuale delle varie classi sul
totale della popolazione
Piramidi delle età
29

 Se rappresentiamo il valore assoluto di ciascuna


classe è utile per capire quante persone
entreranno nelle classi successive con il passare
del tempo

 Se rappresentiamo il valore percentuale è utile


per confronti spazio-temporali

 L’AREA DI CIASCUNA BARRA DEVE ESSERE


PROPORZIONALE ALL’AMMONTARE DELLA
CLASSE DI ETÁ

 Le classi di età possono comprendere 1 o 5 anni


Piramidi dell’età
30

Italy 1950
100+ Males Females
95-99
90-94
85-89
80-84
75-79
70-74
65-69
60-64
55-59
50-54
45-49
40-44
35-39
30-34
25-29
20-24
15-19
10-14
5- 9
0- 4

6 4 2 0 2 4 6
% Total Population
The oldest age group is open-ended. Population 47.1m

La percentuale di giovani è diminuita e quindi la


percentuale di anziani aumentata
31 Piramide dell’età dinamica

 Piramide dell’età dal 1972 al 2060


Piramidi dell’età
32
Piramidi delle età comparate di alcune città

Tolosa (Francia)

Sun City (Arizona)

comune di
Fiuminata
(Macerata-Italia)

Fonte: G. Caselli, J. Vallin e G. Wunsch (2001), “Demografia. La dinamica delle popolazioni”, Carocci editore, Roma.
Esercizio
34

Quali sono le differenze nella struttura per età e per sesso delle
2 popolazioni?
Cosa mostra la piramide egiziana negli ultimi anni?

Egypt 2000
100+ Males
Italy 2000
Females
95-99 100+ Males Females
90-94 95-99
85-89 90-94
80-84 85-89
75-79 80-84
70-74 75-79
70-74
65-69
65-69
60-64
60-64
55-59
55-59
50-54
50-54
45-49
45-49
40-44
40-44
35-39 35-39
30-34 30-34
25-29 25-29
20-24 20-24
15-19 15-19
10-14 10-14
5- 9 5- 9
0- 4 0- 4
8 6 4 2 0 2 4 6 8 5 4 3 2 1 0 1 2 3 4 5
% Total Population % Total Population
The oldest age group is open-ended. Population 67.9m The oldest age group is open-ended. Population 57.5m
Piramidi dell’età bidimensionali
35 Docenti universitari per ruolo – Italia 2007
36 Altri indici per età

 Ci sono altri indici per osservare la struttura per età


della popolazione che riguardano la proporzione di
certi particolari gruppi di età sul totale della
popolazione.
Struttura per età
37
Cambiamenti nella struttura per età della popolazione 1955 to 2025: World
Regions (1955-1995 estimates; 2025 medium-variant projection)

Regioni 1955 1975 2000 2025


Europa
<15 25.5 23.7 17.5 14.7
65 8.6 11.4 14.7 21.0
Asia
<15 38.1 39.9 29.9 22.1
65 4.1 4.2 5.9 10.1
Africa
<15 42.8 45.0 42.5 34.6
65 3.0 3.1 3.2 4.0

Source: World Population Prospects, 1998 Revision, UN.


Indice di dipendenza totale
38

Indice di dipendenza

 Numero di bambini e di persone anziane per cento persone in


età lavorativa

P0−14 + P65 +
Id = *100
P15 −64
39 Rapporti di dipendenza
 Rapporto di dipendenza  Rapporto di
degli anziani dipendenza infantile

P65 + P0−14
I da = *100 I di = *100
P15 −64 P15 −64

Ne consegue che: I d = I da + I di
Indici di dipendenza: Europa
40
Età mediana
41

L’età mediana rappresenta quel valore


che divide la popolazione nella metà più
giovane e nella metà più anziana.
Età mediana
42
43 Conclusioni sulla struttura per
età
L’attuale struttura per età della popolazione è il risultato di almeno un
secolo di eventi demografici
La struttura per età di una popolazione fornisce importanti informazioni al
mondo politico (es. numero di votanti pensionati), sociale (es. numero di
scolari di 1a elementare), commerciale (consumatori di certi prodotti
legati all’età)
44 La transizione demografica

 Abbiamo visto come definire il tasso di accrescimento


della popolazione. Ma come è cambiata la
popolazione storicamente?
45 La transizione demografica
Tasso di
Popolazione incremento
Epoca in milioni r*1000

2 milioni AC primi abitanti -


8000 AC 8 0,008
0 300 0,45
1750 DC 800 0,56
1800 1000 4,5
1850 1300 5,2
1900 1650 4,8
1950 2521 8,5
1990 5292 18,5
2025 8030 11,9
Quante persone?
46
47 La transizione demografica
 La velocità di accrescimento è cambiata nel corso della storia
 Lenta all’inizio
 Fino al 1800 più veloce
 Rapida fino al 1950
 Esplosione demografica fino al 1970
 Successiva riduzione
48 La transizione demografica

 La velocità di accrescimento diversa anche rispetto ai


diversi paesi
 Veloce nell’Africa sub-sahariana e in alcuni paesi arabi
 Più lenta in America Latina ed Asia
 Debole in Nord America e Australia
 Nulla o negativa in Europa e in URSS
Il tasso di incremento della popolazione
49
Cos’è la transizione demografica?
50

 Schema empirico di evoluzione della popolazione che


descrive la storia demografica della maggior parte
dei paesi

 Proposta nel 1945 da Notestein negli US


51 La transizione demografica
52 Gli stadi della transizione demografica
1 fase

 La popolazione cresce ad un ritmo


lento, con alta fecondità
accompagnata da alta mortalità
 Grandi oscillazioni dovute a crisi di
mortalità legate a carestie ed epidemie
 Viene definita una fase di demografia
“naturale” perché l’uomo esercita un
controllo minimo sugli eventi
demografici
 Continuo ricambio degli individui,
famiglie instabili.
53 Gli stadi della transizione demografica
1 fase

 Livelli della prima fase:

 Indice di natalità: 35‰


 Indice di mortalità: 25 ‰
 Incremento della popolazione: 10‰

 Es. La peste bubbonica uccide nel 14


sec. un terzo della popolazione di
Europa e Cina
Gli stadi della transizione demografica
2 fase
54

La fase più dinamica ed espansiva


della transizione.
La salute e le condizioni di vita
(igiene,nutrizione, condizioni di
lavoro) migliorano in Europa a
partire dal 17-18 secolo, la
mortalità comincia ad abbassarsi.
Gli stadi della transizione demografica
2 fase
55

 La caduta della mortalità ha avuto


trends differenti in vari paesi (Italia in
ritardo rispetto ad altri paesi europei,
industrializzazione). Differenze anche
all’interno dell’Italia stessa
 Altrettanto diversa è stata la caduta
della mortalità sperimentata dai paesi in
via di sviluppo (nel 20 sec.)
56 Gli stadi della transizione demografica
2 fase

 Livelli della seconda fase primo periodo:


Indice di natalità: 32‰
Indice di mortalità: 12 ‰
Incremento della popolazione: 20‰
Gli stadi della transizione demografica
3 fase
57

La fecondità comincia a diminuire


Perché la fecondità non è
diminuita contestualmente alla
mortalità?
Gli stadi della transizione demografica
3 fase
58

Fattori che riducono la mortalità sono


più accettati dei fattori che riducono
la fecondità
Ha richiesto tempo capire come la
riduzione della mortalità (soprattutto
infantile) faceva sopravvivere un
numero più alto di figli
Gli stadi della transizione
59 demografica 3 fase

 Livelli della terza fase :


Indice di natalità: 25‰
Indice di mortalità: 10 ‰
Incremento della popolazione: 15‰
60 Gli stadi della transizione demografica
4 fase

 La fecondità e la mortalità si stabilizzano


a bassi livelli. L’uomo esercita un
notevole controllo su entrambe. Le
famiglie sono più stabili e lunghe.
 Questa fase è fortemente legata a
caratteristiche socio-economiche
61 Gli stadi della transizione demografica
4 fase

Livelli della terza fase:

Indice di natalità: 10‰


Indice di mortalità: 11 ‰
Incremento della popolazione: -0.1‰

Tassi di incremento naturale


negativo nell’Europa meridionale
e orientale, Germania.
62 Gli stadi della transizione demografica
4 fase

 Tutti i paesi europei hanno fecondità al


di sotto del livello di sostituzione
 La struttura per età invecchiata della
popolazione alza il tasso di mortalità
 Anche in presenza di debole ripresa
della fecondità la popolazione
diminuisce per effetto della struttura per
età
63 Gli stadi della transizione demografica
forma della piramide dell’età

Diminuzione
mortalità infantile
64 La transizione demografica nei paesi
in via di sviluppo

 In Europa la transizione demografica è iniziata più di 2


secoli fa mentre nei paesi in via di sviluppo dalla metà
dello scorso.

 I livelli iniziali della transizione erano più bassi in Europa


che nei paesi in via di sviluppo.
65 La transizione demografica nei paesi
in via di sviluppo
66 Differenze nella transizione
demografica fra PS e PVS
PS PVS
Alta proporzione di Matrimonio pressoché
persone che non si universale
sposavano
Bassa età al matrimonio
Alta età media al
Contraccezione moderna
matrimonio
Riduzione della mortalità
Contraccezione
e fecondità veloce
tradizionale
(grazie all’assorbimento
Riduzione della mortalità dei miglioramenti in
e fecondità lenta campo medico dai PS
67 Conclusioni

 La teoria della transizione demografica si


può riscontrare nella maggior parte
delle popolazioni
 Alcuni fattori hanno influenzato il corso
della transizione:
 Politica del figlio unico in Cina
 Innalzamento della mortalità nell’Europa
orientale
 Innalzamento della mortalità in Africa dovuta
ad AIDS (ora la situazione è migliorata)

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