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persona sfugge alla sofferenza del mondo e si rende conto della sua unione con
l'universo. Il Nirvana può riferirsi all'atto d'estinguere, gradualmente o rapidamente
(come soffiare una candela). Lo scopo finale del Buddismo è il Nirvana, quando
l'"estinzione" di tutti i desideri viene completata, e la persona viene trasformata in un
altro stato. Immaginate una candela che brucia e poi viene spenta. La sua energia non
viene distrutta, si trasforma in un altro tipo di energia. Si tratta di un esempio basilare
di quello che accade quando un'anima raggiunge il Nirvana.
Sono tre i "fuochi" che il buddista cerca di estinguere per trovare il Nirvana.
Essi sono la passione, l'avversione (odio) e l'ignoranza (delusione).
il Buddismo insegna che una persona che giunge allo stato del Nirvana perde ogni
identità personale, desiderio, e persino il proprio corpo.
4 nobili verità:
Nel suo primo discorso dopo l'Illuminazione, il Buddha fece un discorso a quelli che
poi sarebbero diventati i suoi primi 5 discepoli. In quel discorso il Buddha espose
quello che costituisce il cuore del suo insegnamento, il messaggio che ha lasciato
all'umanità. Questa è l'esposizione delle Quattro Nobili Verità che sono parte
integrante della vita di ogni essere vivente.
Il Buddha nacque in India circa 2560 anni fa in una famiglia reale, in un ambiente
culturalmente sviluppato. Il giovane principe godette di circostanze estremamente
privilegiate e fino all’età di ventinove anni conobbe solo situazioni piacevoli.
Quando lasciò il palazzo per la prima volta, il suo mondo venne travolto e scosso. In
tre giorni vide una persona gravemente malata, una persona anziana ed un cadavere.
Riconobbe l’inevitabilità della vecchiaia, della malattia, della morte e
dell’impermanenza di ogni cosa e ne rimase profondamente turbato. Il mattino
seguente si imbatté in uno yogi in meditazione profonda e le loro menti si
incontrarono.
Ispirato da questo evento il principe lasciò il palazzo reale e la famiglia e vagò per il
paese in cerca di insegnamenti che potessero andare oltre la morte e la sofferenza.
Studiò con vari insegnanti ma nessuno di loro fu in grado di condurlo verso la meta
finale. All’età di trentacinque anni, dopo sei anni di intenso pratica, realizzò la vera
natura della mente e realizzò l’illuminazione.
Riconobbe la vera natura di tutti i fenomeni, lo spazio onnisciente che rende ogni
cosa possibile, la sua luminosa chiarezza che giocosamente esprime la ricchezza e
l’amore illimitato della mente, una mente ricca di ogni possibilità. Per i seguenti
quarantacinque anni il Buddha insegnò i metodi per raggiungere la meta
dell’illuminazione a migliaia di brillanti studenti.
Il buddhismo potrebbe essere ritenuto una filosofia visto che i suoi insegnamenti
rappresentano una visione logica e completa, ma non è propriamente una filosofia.
La filosofia può spiegare le cose su un livello formale, di parole e idee, mentre gli
insegnamenti del Buddha lavorano con la nostra totalità.
Sia la filosofia che la pratica buddhista portano verso una chiarezza del pensiero ma
solo quest’ultima può guidare verso una trasformazione definitiva perché dà una
soluzione pratica agli eventi, sia interiori che esteriori, sperimentati nel quotidiano.
Proprio per questa capacità degli insegnamenti di trasformare le persone che li
praticano, alcuni considerano il buddhismo come una sorta di psicologia.
*testo sacro è il canone buddista (triptaka)
*luogo culto è il tempio
1) Chi è il Buddha?
-un essere mitologico
-una divinità
-un uomo
-eroe fantastico
3) Completa:
I fondamenti della dottrina buddista sono le …………