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di tecniche articolari
osteopatiche degli arti
DELLO STESSO EDITORE
(con CD-1<01r1)
Grelsamer R.P., McConnell J. - La rotula. Approccio d'équipe
Lewit K. Terapia iiianipolativa nella riabilitazioiir drll'apparato locomotore
-
Atlante
di tecniche articolari
osteopatiche degli arti
MARCO TESTA
MASSON
I (liriiii di Irndiizioiic~.t l i iiic~iiioi.izznzir~~~(~ driti.oiiic.;i. (li i-il~roiluzioiir c :i<I;itt;iiiic~ritoiol;ilr o pai'zi;il(~,( Y H I
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(~iialsiasii i i ~ z z o((.oiiil~i'c=+i 1 . i Piiwi.
MARCO TESTA
' GREEN C,. MARTINC.W.. B A S S K..~UA?ANJLWA,-A,. Sysfernaflc Review and Critica1Appraisal of lhe Scientific Evi-
dente on Craniosacral Therapy. Vancouver. British Columbia Office of Health Technolow Assessment: 1999.
i HARTMAN S.E.. Nonm J.M.. Inferexaminerreliability and cranial osfeopafhy. "SccentihcReview of Alterna
tive Medicine". 2002:6:23-40.
" MORANA R.W.. Gisso~sP.. Intraexaminer and inlerexaminer reliability for palpation of fhe cranial rhyfhmic im
pulse at fhe head and sacruni. "Journalof Manipulative and Physcological Therapeutics". 2001:24:183190.
" HANTEN W.P.. DAWSON D.D.. IWATA M.. SEIDEN N ZINI< T.. Craniosacral rhyfhm: reliahilily and
M.. W H I ~ EF.G..
relafionships wifh cardiac and respirafory rafes. 'J. Orthop. Sports Phys. Ther.". 1998:27(3):213-218.
refatio
In modo chiaro ed esaustivo, Serge Tixa e Bernard Ebenegger, presentandoci qui le tec-
niche articolari osteopatiche delle articolazioni degli arti, contribuiscono a vari livelli alla
loro evoluzione.
Innanzitutto, questo volume viene pubblicato in un momento cruciale di riconoscimento
dell'osteopatia in Europa, e non può quindi che incoraggiare questo processo. Infatti, la
struttura della presentazione e la ricchezza dell'iconografia contribuiscono a dimostrare
il carattere rigoroso dell'osteopatia, per lo meno nei campi della diagnosi e del tratta-
mento delle disfunzioni articolari. Il presente atlante concorre da una parte al processo
di istituzionalizzazione dell'osteopatia, e dall'altra non mancherà di promuovere il suo ri-
conoscimento ufficiale, in modo assoluto, da parte delle legislazioni nazionali e persino
di quelle europee.
Il presente volume, inoltre, costituirà d'ora in avanti un essenziale mezzo pedagogico.
Una caratteristica di base di tutti gli insegnamenti nell'ambito della medicina consiste
nel mettere a disposizione degli studenti una materia strutturata, logica e coerente,
fondata su processi rigorosi d'acquisizione delle conoscenze, prendendo largamente
spunto dalle scienze naturali e, in questo caso, dalle scienze biomediche. Nel campo
dell'osteopatia sussistono numerose domande, sia nelle conoscenze fondamentali sia
nell'applicazione clinica, a proposito di aspetti che, noi crediamo, non sono specifici di
questa materia. Esistono tuttavia delle condizioni essenziali prima di formulare qualsia-
si domanda sulla validità delle tecniche osteopatiche: da una parte, I'esistenza di una
lista, di un inventario di queste tecniche, e dall'altra I'esistenza di una nomenclatura
delle stesse. Questa nomenclatura crea non solo un quadro pedagogico rigoroso, ma
incita anche alla messa in discussione della validità delle tecniche riconosciute.
La presente opera contribuisce ampiamente allo sviluppo di questi due aspetti essenzia-
li. Dal punto di vista pedagogico, anche se è evidente l'impossibilità di acquisire una
buona tecnica e la manualità necessarie a un'esecuzione perfetta delle manovre anche
con il migliore dei libri, questo volume rappresenta tuttavia un mezzo che facilita molto
questo apprendimento.
L'opera si indirizza, per la chiarezza e la facilità di consultazione, a tutti coloro che si inter-
rogano sul contenuto tecnico dell'osteopatia. Rappresenta, inoltre, uno stimolo per tutte le
persone che nutrono interesse verso I'osteopatia e per tutti i colleghi specialisti di altre di-
scipline nel campo medico.
In altri termini, il volume invita il lettore a porsi nuove domande o per lo meno a riformu-
larle, cosa che rappresenta di per sé un prerequisito di qualunque progresso.
Infine, tutti i professionisti del campo troveranno in questo atlante di tecniche osteopati-
che un prezioso aiuto mnemonico. La consultazione del volume costituisce così un pri-
mo passo essenziale alla formazione continua alla quale chiunque eserciti una profes-
sione di grande responsabilità nel campo della medicina non può sottrarsi.
PAUL KLEIN
Direttore dell'Unità di ricerca in Terapie Manuali
Libera Università di Bruxelles
Premessa
Awertimenti
Nessuno dei quattro paragrafi esposti in seguito (Cause dirette, Cause secondarie. A propo~
sito dell'esame obiettivo, Da ricordare prima della manipolazione) è di per sé esaustivo. Cia-
scuno deve essere considerato come una "scatola delle idee", un filo rosso, che permette
al terapista di porre quelle basi sulle quali costruirà le sue riflessioni - questo procediinen-
to ha come unico obiettivo quello di ricostruire il meccanismo "lesivo" e di mettere in prati-
ca il trattamento manuale più adeguato. Si tenga presente che i quattro paragrafi contengo^
no anche elementi anamnestici che permettono al terapista di costruire questo meccani-
smo "lesivo" - questo punto importante è ricordato sistematicamente nel volume.
Le cause secondarie qui esposte non sono state oggetto di nessuna verifica scientifica
(al momento attuale). Devono essere quindi considerate dal lettore come un motivo di
riflessione da sottoporre al suo libero arbitrio.
X PREMESSA
-
te riflessione riguardo la limitazione dei movimenti articolari (o disfunzione articolare):
la ricluzione dell'articolarità fa parte di coiiiplessi quadri clinici da cui einergono
numerosi sintoilii:
il trattamento man~ialedella limitazioiie articolare si rivela non solamente efficace.
iiia sufficiente; verosimilmente perché la correzioiie si estende all'insieme dell'orga~
nizzazione patogena;
il rLiolo delle strutture articolari è quello di trasmettere all'ambiente. attraverso I ' a p ~
parato capsulo-legamentoso. muscolo~tendlneoed einatico. le variazioni elaborate e
auspicate dal sisteiiia nervoso:
l'apparato scheletrico articolare. per la sua ubicazione, è lo specchio delle patologie
situate a nioiite o a valle dello stesso;
l'articolazione. in quanto ultimo eleinento adattabile e pertinente al iiieccanismo razio~
nale. subisce una molteplicità di coritrazioni che riflettono la somnia di una cascata di
awenimenti locali e a distaiiza (a inorite o a valle). L'articolazione appare dunque come
un insieine degno di interesse e quindi la correzione delle variazioni si nscrive logica^
mente nella condotta di iind telaoia olistica.
Ringraziamenti
Vogliamo maiiifestare la nostra più viva ricorioscenza all'équipe che si è costituita spori~
taiieamente intorno a questo progetto. Vogliamo ringraziare ciascmo di loro per avere
impegnato molto tempo ed energie iri quell'esercizio fastidioso che è rappresentato dal-
la rilettura di questo volume.
Hanno partecipato alla rilettura: Sieghilde Péquay e Alain Michaudon dell'lstituto superiore
cli osteopatia di Lione; Jean~LouisEstrade della Scuola Europea di Osteopatia Maidstone,
Gran Bretagria: Stéphanie Bernhard. Nicolas Kaufmann. Sandrine Locatelli, Pascal Michaud.
Jeaii~BaptistePellissier e Paul Vaucher della Scuola svizzera di osteopatia a Losanna.
Ringraziamo inoltre Claude Tititurier, direttore accademico della Scuola svizzera di osteo~
patia, e Paiil Klein. direttore dell'unità di ricerca in terapie inanuali della libera Università
di Bruxelles. che ci hanno omaggiato geiitilmente delle loro attenzioni e dei lori consigli.
GLI AUTORI
Indice
La spalla
Estremità laterale della clavicola in posizione anteriore rispetto all'acromion ......... 3
Estremità laterale della clavicola in posizione posteriore rispetto all'acromion ....... 8
Testa omerale in posizione anteriore e in posizione superiore .............................. 1 2
Testa omerale in posizione inferiore .................................................................... 16
Estremità mediale della clavicola in posizione anteriore
rispetto al manubrio dello sterno 20
Estremità mediale della clavicola in posizione alta rispetto al manubrio dello Sterno .... 24
Estremità laterale della clavicola denominata "tasto di ~iarioforte"....................... 2 8
Il gomito
Testa posteriore del radio 33
Ulna in abduzione (cubitus valgus) ..................................................................... 37
Ulna in adduzione ( c ~ ~ b i t uvarus)
s 43
Ulna in rotazione interna 46
Ulna in rotazione esterna 49
Supinazione forzata nell'adulto 52
Pronarione dolorosa nel bambino .............. ........................................................ 5 6
Il polso e la mano
Testa dell'ulna in posizione anteriore e posteriore rispetto al radio ........................
Ossa del carpo
Ossa prossimali del carpo
Polso in abduzione o in adduzione
Osso scafoide anteriore o posteriore
OSSO semilunare anteriore o posteriore ...............................................................
Osso piramidale anteriore o posteriore
. .
Osso pisifornie ..................................................................................................
Osso trapezio anteriore o posteriore ......................... ................... .............
XII INDICE
Canca
Introduzione alle tecniche articolari dell'anca 99
Testa femorale anteriore rispetto all'acetabolo 102
Testa femorale posteriore rispetto all'acetaiiolo 106
Testa femorale in abduzione o in adduzioiie rispetto all'acetabolo ......................... 112
Testa feinorale in rotazione esterna 117
Testa feniorale in rotazione interna 121
Il ginocchio
Tibia anteriore 127
Tibia posteriore 132
Tibia in rotazione esterna 137
Tibia in rotazione interna 141
Tibia in adduzione (genu varuiii) 144
Tibia in abduzione (genu valgum) 149
Lesione del rnenisco mediale .............................................................................1 5 4
Lesione del menisco laterale 161
Testa del perone anteriore 168
Testa del perone posteriore ................................................................................ 1 7 2
La caviglia e il piede
Malleolo laterale in posizione anteriore o in posizione posteriore .......................... 1 8 0
Compattamento dell'astragalo nel mortaio peroneo~tibiale.................................... 1 8 7
Tibia anteriore 193
Astragalo aiitero~medialerispetto al mortaio peroneo-tibiale ................................. 200
Astragalo posterokxerale rispetto al calcagno 204
Calcagno in posizione anteriore (calcagno orizzontale) ...................
. . ............... . 208
Calcagno in posizione posteriore (calcagno verticale] 214
INDICE XIII
Bibiografia ........................................................................................................
261
)II la spalla
Estremità laterale della clavicola in posizione anteriore rispetto all'acromion:
limitazione dell'articolarità negli spostamenti posteriori dell'estremità laterale
della clavicola rispetto all'acromion ............................................................ da Fig. 2 a 8
DIAGNOSI
Nota: La diagnosi della mobilità integra i test con i dati ananinestici e clinici propri della storia di cia-
scun ~ a z i e n t e .
I 1 4 L4 SPALLA
n CAUSE -. -
- L'esame è comparativo con il lato sano. Prima del trattamento bisogna. come sempre
quando si tratta di una disfunzione che colpisce
- Dolore aspecifico a livello della spalla.
un complesso articolare della spalla, esaminare e
- Il soggetto prova dolore quando si corica sulla trattare la regione cervico-dorsale e il resto del
spalla. complesso articolare della spalla.
- Dolore a livello del muscolo deltoide quando il
soggetto porta il braccio in abduzione.
- L'anteropulsione della spalla è diminuita perché
I'estremità laterale della clavicola non può ef-
fettuare il suo movimento di rotazione posterio-
re (è "bloccata" in posizione anteriore): tale mo-
vimento è bloccato sia durante la mobilizzazio-
ne attiva sia durante quella passiva.
- Dal momento che l'estremità laterale della cla-
vicola "bascula" in avanti. la rima articolare si
apre in avanti e alla palpazione si riscontra una
rima articolare acromio-claveare più aperta,
maggiormente apprezzabile al tatto. Si ha I'im-
pressione che la convessità della clavicola "sia
affossata" in avanti.
- L'interlinea acromio-clavicolare può essere do-
lente alla palpazione.
1 1 6 LA SPALLA
'
I
Fig. 6. Manipolazione, fase 2
Consiste nel mettere in tensione il segmento, manovra realiz-
zabile aumentando I'abduzione (1) contro i punti di contatto
claveari (2). Questo movimento di abduzione è associato a una
leggera retropulsione del braccio (3).
DIAGNOSI
Nota: La diagnosi della mobilità integra i test con i dati anamnestici e clinici propri della storia di c i 3
I scun paziente.
Cause dirette Cause secondarie
Sport e hobby, attività lavorative, altre Esempio: una disfunzione che colpisce l'estremità
Mettere una giacca, un cappotto. cioè infilare una mediale della clavicola può portare per compensa-
manica, può causare questo tipo di problema. zione a una limitazione dell'articolarità nei movimen-
Questo gesto della vita quotidiana di abbassare il ti posteriori dell'estremità laterale della clavicola.
braccio verso i l basso e posteriormente porta nor-
malmente I'estremità laterale della clavicola in ro-
tazione anteriore (o in posizione anteriore).
Se tale movimento del braccio è molto veloce, la
clavicola può non seguirlo e , in questo caso. al
suo termine rimanere bloccata posteriormente.
TECNICA DI MANIPOLAZIONE
Ld
Dopo aver ottenuto la congruenza articolare, la
tecnica prosegue con un inovimento ondulato-
rio da posteriore ad anteriore (1).
DIAGNOSI
Nota: La diagnosi della mobilità integra i test con i dati anamnestici e clinici propri della storia di c i a
scun paziente.
Testa omerale In posizione anteriore e in posizione superiore 13 1 1
Esaininando di fronte i l soggetto posto in posizio- La limitazione dell'articolarità della testa omerale
ne eretta davanti al terapista, lo spostamento del- raramente è un problema isolato.
la testa omerale appare nettamente in posizione
Bisogna dunque (prima del trattamento) verifica-
superiore e anteriore. Questa posizione descritta
re l'insieme del complesso articolare della spal-
è altrettanto riscontrabile alla palpazione.
la e i gruppi muscolari che vi si inseriscono.
Bisogna inoltre verificare la cerniera cervico-dor-
sale e cioè i l tratto da C 5 a T 4 , perché molto
spesso le cause secondarie a questo tipo di pro-
blema sono delle alterazioni della sinergia rnusco-
lare con punto di partenza cervicale e toracico.
Bisogna distendere la muscolatura della regione
scapolare. Questo aspetto del trattamento non
viene indicato perché esula dagli argomenti di
questo volume.
u 14 LA SPALLA
TECNICA DI MANIPOLAZIONE
1
Fig. 17. Applicazione dei parametri
La mano sinistra del terapista blocca il gomito del soggetto, la
mano destra si pone sulla parte anteriore della testa omerale
, attraverso la parte intermedia della prominenza ipotenar; le ul-
time tre dita di questa mano si distendono sulla parte supero-
posteriore della testa.
i
Testa omerale in posizione anteriore e in posizione superiore 15 1 1
-PER
i - UNA MANIPOLAZIONE OTTIMALE
--
DIAGNOSI
- La pratica di certi sport conle il rugby i l calcio. - Caduta a pelle di leone con le braccia in fles
lo sci predispone a questo tipo di disfunzione sione massima
- Caduta sull'estreinita della spalla - Frequente nei bambini che vengono tirati per
le braccia
- Particolarmente frequente nelle persone anzia
ne che portano o tentano di sollevare cariclii
TECNICA DI MANIPOìAZIONE
DIAGNOSI
Nota: La diagnosi della mobilità integra i test con i dati anamnestici e clinici propri della storia di cia-
scun paziente.
Estremit. mediale della clavicola in posizione anteriore rispetto al manubrio dello sterno 21 1 1
iCAUSE
i A PROPOSITO m DA RICORDARE
DELL'ESAME OBIETTIVO PRIMA DELLA MANIPOLAZIONE
L"'anteriorità" dell'estremità mediale della cla- - Rilevare preliminarmente la compensazione pri-
vicola rispetto al manubrio dello sterno può in- ma di cominciare il trattamento.
durre una limitazione in flessione della spalla.
- La maggior parte delle disfunzioni sono croniche;
Nella maggior parte dei casi questa disfunzione bisognerà dunque rieseguire la manipolazione.
è cronica e non dolorosa.
- Prima di cominciare il trattamento manipolativo
Si può avere fastidio nel movimento d'abduzio- bisogna esaminare tutto ciò che potrà favorire
ne e nel movimento che consiste nel portare la le recidive. Per esempio, le contratture che si
mano sulla spalla opposta attraverso una addu- possono evidenziare a livello dello SCOM (ster-
zione orizzontale. nocleido-occipito-mastoideo), del grande petto-
rale attraverso la parte media del capo claveare
e dei muscoli scaleni.
- Trattare se necessario le articolazioni costo-
sternali prossimali.
I 1 22 LA SPALLA
TECNICA DI MANIPOLAZIONE
DIAGNOSI
Nota: La diagnosi della mobilità integra i test con i dati anamnestici e clinici propri della storia di cia-
scun paziente.
L1
Cause dirette Cause secondarie
Sport e hobby, attività lavorative, altre Le possibili contratture croniche dei muscoli che
Le cause sono identiche a quelle descritte a pro- si inseriscono sulla clavicola possono ugualmente
posito dell'estremità mediale della clavicola in po- generare questo tipo di disfunzioni.
sizione anteriore rispetto al manubrio sternale
(P%. 31).
In modo più specifico si può dire che sollevare un
carico di cui si è sottovalutato il peso (soprattut-
to nel caso di un braccio posizionato in lieve fles-
sione e abduzione) può portare a questo tipo di
disfunzione.
iA PROPOSITO W DA RICORDARE
-.p-
DELL'ESAME
- - -OBIETTIVO
-- p-.-
PRIMA DELLA MANIPOLAZIONE
p
p
.~...~
. ~
- Non necessariamente viene lamentato dolore. - L'obiettivo del trattamento manipolativo non
sarà raggiunto se non si considereranno preli-
- Nella maggior parte dei casi si tratta di lesioni
minarmente le compensazioni.
croniche e per lo più non dolorose.
- La maggior parte di queste disfunzioni sono cro-
- Ci può essere fastidio nel movimento d'abduzione
niche: il trattamento manipolativo dovrà dunque
della spalla e nel gesto che consiste nel portare il
essere rieseguito.
braccio in un movimento di adduzione orizzontale.
- Bisogna esaminare prima di cominciare il tratta-
mento tutto ciò che può favorire le recidive. in
particolare valutare le eventuali contratture che
possono verificarsi a livello dei muscoli che si
inseriscono sulla clavicola.
TECNICA DI MANIPOLAZIONE
-
7
L'indice del terapista identifica l'estremità mediale della clavi-
cola in cui si posizionerà la base dell'eminenza ipotenar. Il sog-
getto è supino, il terapista è seduto su uno sgabello posto die-
tro la testa del soggetto.
Nota: La diagnosi della mobilità integra i test con i dati anamnestici e clinici propri della storia di cia-
scun paziente.
Estremità laterale della clavicola denominata "tasto di pianoforte" 29
TECNICA DI MANIPOLAZIONE