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Riforma protestante e cattolica

->Tra umanesimo e rinascimento troviamo affermata una cultura già marcatamente laica,
soffocata nell’età delle riforme religiose.

->Federico Chabod: I ricchi si pentivano di aver accumulato ricchezze e facevano lasciti ai poveri
per paura dell’inferno.

->Nella prima metà del 500 l’Europa fu percorsa da numerosi fermenti che miravano a moralizzare
la cristianità.

->Riforma cattolica: movimento di riforma interno alla Chiesa

->Concilio di Trento: “La sola fede non salva l’essere umano” si cerca di lottare per il bene comune,
ci fu un’azione educativa da parte della chiesa con il fine di educare il popolo

I Gesuiti: la nascita dell’ordine

Nuovi ordini religiosi orientati all’educazione

Compagnia di Gesù per fini missionari, fondata da Ignazio di Loyola, i Gesuiti avevano una profonda cultura

Per prendere i voti si doveva fare un corso di: filosofia, teologia e un corso sul terzo ramo del sapere unito a
un percorso di preghiera.

I collegi portavano alla formazione dell’ordine, aprirono inizialmente a Roma e successivamente in tutta
Europa. Il collegio più famoso è quello di Messina che era aperto anche ai giovani laici.

__Ratio Studiorum(1599) ->documento di 30 capitoli(regole scolastiche), creato dai Gesuiti che non
dipendevano dai vescovi.

Scolari divisi in ESTERNI(laici) e SCOLASTICI(coloro che volevano entrare nell’ordine)


Formato da tre corsi: umanistico, filosofico e teologico

Modello indiscusso(punto di riferimento), equivale a una legge scolastica.

I COLLEGI: -> scuola transnazionale

->lingua parlata: latino

->diretto da: rettore

->struttura scuola: piramidale


Le scuole di dottrina cristiana

->La necessità di combattere l’ignoranza era già stata percepita da Castellino da Castello.

->Per convincere i ragazzini a partecipare alle lezioni dava loro un “premio”, una mela, dovevano imparare
le preghiere e partecipare alle messe.

->Castellino nel 1546 fondò la Compagnia dei servi de’ Puttini in carità, che si dedicava appunto
all’istruzione di bambini e bambine poveri di Milano.

L’organizzazione di queste scuole era precisa.


->I docenti erano:
Il priore, che dirigeva la scuola e insegnava la dottrina
Un altro sotto priore che insegnava a leggere e scrivere
E un terzo sotto priore che si occupava di mantenere il silenzio
->Il portinaio che si occupava di aprire e chiudere la scuola e pulirla
->Il cancelliere che si occupa di tutti i documenti della scuola
->I confessori che confessavano i bambini
->Pescatori che raccoglievano i bambini per strada

->Ai ragazzi venivano insegnate le preghiere, i comandamenti, i fondamenti della dottrina cristiana ma
anche alle regole principali delle buone maniere.

->Per la scuola di dottrina cristiana non era necessario saper scrivere, ma saper leggere e le preghiere.
Giuseppe Calasanzio e le scuole pie

->Giuseppe Calasanzio fondò a Roma, nel 1592, una scuola popolare gratuita; che aprì in due stanze della
chiesa di Santa Dorotea. Divenne molto popolare e in pochi anni gli studenti erano già 1315.

->Nel 1617 fonda l’Ordine dei chierici regolari poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie, Calasanzio aveva
un duplice fine, di ordine religioso-morale e di integrazione sociale; quindi mirava a fornire a tutti i bambini
una educazione religiosa.

->Le scuole Pie si diffusero presto in tutta Italia e anche in Europa, perché presentavano tratti innovativi e
caratteristiche di organizzazione destinate a diventare un modello da seguire.

->L’intero percorso scolastico era suddiviso in due livelli di quattro anni ciascuno, quindi nel percoso
scolastico si frequentava per circa 8 anni, e si iniziava verso i 6 e si finiva verso i 14 anni; nel primo livello, il
livello base, si insegnava a leggere, scrivere e a contare.

->Ogni classe aveva un maestro unico, le classi erano costituite da 60-70 alunni ma, al loro interno si
suddividevano in tre gruppi, tra chi leggeva, scriveva e contava.

->Il passaggio da una classe all’altra prevedeva un esame; nel primo livello si faceva tutto in lingua volgare,
mentre nel livello successivo si apprendeva la lingua latina.

L’opera di Silvio Antoniano

->Silvio Antoniano è nato nel 1540 ed è morto nel 1603. Era un uomo colto e dotato di intelligenza precoce
e, per questo motivo, è stato molto apprezzato dalla nobiltà del tempo. Rifiutò molti incarichi poiché dotato
di modestia e umiltà, ma nel 1599 venne ugualmente eletto cardinale.

->Nel corso della sua vita venne influenzato dall'amicizia instaurata con Filippo Neri (il quale si prese cura di
poveri, infermi, pellegrini e ragazzi poveri) e Carlo Borromeo (che costituì il modello ideale di vescovo
pastore e vero cristiano).

->Fu proprio Borromeo a richiedere la stesura di un trattato sull'educazione dei fanciulli, denominato "TRE
LIBRI DELL'EDUCATIONE CHRISTIANA DEI FIGLIUOLI" (pubblicato nel 1584).

->Nel testo vengono esposti tre principi chiavi, che sono:


La centralità della famiglia
Il valore sacramentale del matrimonio
Consigli per educare i figli al fine di diventare buoni cristiani

->Tale trattato rappresentò per circa tre secoli un modello di riferimento per famiglie ed educatori cattolici.

->Nello scritto risaltano soprattutto i tratti pessimistici del peccato originale che, secondo Antoniano, il
bambino possedeva. Egli, infatti, era orientato al peccato e, per questo motivo il cardinale non
comprendeva alcune caratteristiche dell'infanzia mettendo alla luce un pessimismo antropologico. In primo
luogo, giudicava negativamente il gioco infantile in quanto era considerato una perdita di tempo e
indirizzava verso l'ozio. Successivamente, indicava agli adulti di allevare i bambini con pratiche di vita come
le loro (pedagogia dell'Habitus, cioè dell'abitudine) e sosteneva che la curiosità fosse un'inclinazione
pericolosa alla superbia.

->In secondo luogo, l'ambito sessuale era considerato una bestia ribelle da domare.
Riprendendo il pessimismo antropologico, Silvio Antoniano esplicita a padri e maestri di "medicare" l'anima
del ragazzo e di prestare un'alfabetizzazione di base anche a coloro che erano poveri.

->A questo proposito è possibile vedere come non vi fosse una conoscenza dello sviluppo della mente
infantile

Un’educazione differenziata secondo il genere

->Silvio Antoniano riteneva necessaria l'educazione differenziata secondo il genere mentre sa che i bambini
poveri dovevano essere alfabetizzati, alle ragazze con le insegnanti di meno.

->In particolare per le bambine povere era sufficiente saper leggere qualche libro, per quelle Borghesi
sapere un po' scrivere e solo per quelle nobili erano previste le prime operazioni.

->Questa distinzione si rifletteva nella definizione di una funzione sempre subalterna della donna,
considerata, inoltre, debole per natura, intellettualmente inferiore all'uomo e incline al peccato.

->La chiesa Tridentina impose la clausola come unica possibilità della donna di prendere voti a causa di un
timone Nel disordine sessuale e il desiderio di moralizzare i conventi, anche se singolare fu l'esperienza di
Angela Merici. Ella proponeva un modello pedagogico amorevole mettendo alla luce il richiamo alla
dolcezza è un tipico atteggiamento materno.

Scuole e istituti educativi

->Le fanciulle Nobili potevano essere educate solo all'interno di monasteri o istituti religiosi, passando tutta
la loro fanciullezza all'interno di essi.

->istruzione basata sulla religione


->le donne non potevano essere colte
->per 3 motivi del pensare comune: 1) la donna si sarebbe potuta intromettere negli affari familiari
2)la donna colta poteva non portare più ubbidienza
3)avrebbero posto troppe domande infastidendo i mariti
Riforma protestante e alfabetizzazione

->In campo educativo e scolastico ci fu, fin dagli anni della riforma una violenta concorrenza tra i cattolici e
protestanti.

->La teologia luterana si affidava a una concezione dell’uomo alquanto pessimista. Infatti, Lutero credeva
che il peccato originale, ossia il tradimento di Adamo ed Eva verso Dio, avesse corrotto l’essere umano, che
era stato salvato dal sacrificio di Cristo il quale rinunciò alla sua vita per cancellare l’esistenza di questo
peccato.

->A differenza dei cristiani, i quali credevano che per salvarsi dai propri peccati fosse necessario non solo
avere una fede ma anche compiere delle opere di bene, Lutero sosteneva che l’essere umano si dovesse
salvare solo ed esclusivamente con la fede, a questo proposito si è creato un nuovo rapporto tra il fedele e
Dio stesso.

->Quindi rinunciando sia al sacramento dell’ordine che alla confessione, l’uomo attua ciò che Lutero chiama
principio del sacerdozio universale, in base al quale ogni credente è sacerdote di se stesso (Responsabilità
dei singoli).

->Pertanto l’opera di salvezza dell’anima non è più riconosciuta dalla chiesa poiché il fedele deve
confessare interiormente le proprie colpe ed entrare in contatto con Dio attraverso la lettura delle sacre
scritture.

->Per favorire l’alfabetismo, è stata fatta una traduzione della Bibbia da parte di Lutero ed altri paesi ad
esempio l’Inghilterra, compiendo così un’operazione di enorme importanza per l’unificazione linguistica
dato che ogni persona era costretta a imparare a leggere autonomamente la Bibbia senza l’aiuto dei
sacerdoti.

->Oggi Questo fenomeno viene chiamato semi alfabetismo perché nell’ 800 le persone sapevano leggere
ma non scrivere.

->Molto importanti erano le scuole familiari poiché era compito dei genitori insegnare a leggere ai figli per
far sì che si avvicinassero alla Bibbia.

->Mentre in campo educativo veniva impartita un’educazione rigida ai bambini perché venivano visti come
delle creature volte al peccato.

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