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I bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki furono due attacchi nucleari operati sul finire della

seconda guerra mondiale dagli Stati Uniti in Giappone, che segnarono l'epilogo del conflitto. Il mattino del 6
agosto 1945 alle ore 8:15 l'aeronautica militare statunitense sganciò la bomba atomica "Little Boy" sulla
città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell'ordigno "Fat Man" su Nagasaki. Il
numero di vittime dirette è stimato da 100 000 a 200 000[2], quasi esclusivamente civili. Per la gravità dei
danni diretti e indiretti causati dagli ordigni e per le implicazioni etiche comportate dall'utilizzo di un'arma
di distruzione di massa, si è trattato del primo e unico utilizzo in guerra di tali armi.
Negli Stati Uniti prevale la posizione secondo cui i bombardamenti atomici sarebbero potuti servire ad
accorciare la seconda guerra mondiale di parecchi mesi, risparmiando le vite dei soldati (sia alleati, sia
giapponesi) e dei civili, destinati a perire nelle operazioni di terra e d'aria nella prevista invasione del
Giappone. In Giappone l'opinione pubblica tende invece a sostenere come i bombardamenti siano crimini di
guerra perpetrati per accelerare il processo di resa del governo militare giapponese.
Hitler invade la Polonia scatenando la guerra.
IL 1° settembre del 1939, Hitler invase con il suo esercito la Polonia, scatenando la seconda guerra mondiale.
Invece il 3 settembre 1939, Inghilterra e Francia definite come “alleati”, dichiararono guerra alla Germania.
L’esercito nazista travolse la resistenza polacca, senza difficoltà ed entrò a Varsavia.
Poco dopo i Russi di Stalin in base al patto Molotov invadevano la Finlandia. (fu un patto di non aggressione di durata
decennale stipulato a Mosca il 23 agosto 1939 fra la Germania nazista e l'Unione Sovietica e firmato rispettivamente
dal ministro degli Esteri sovietico Vjačeslav Molotov e dal ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop. I
contraenti si impegnavano a non aggredirsi reciprocamente, a non appoggiare potenze terze)

Hitler dilaga in Europa e conquista la Francia.


Il 30 settembre 1939, Stalin invase la Finlandia, invece nel giugno 1940, Hitler aggirando le truppe franco-inglesi,
entrò con il suo esercito a Parigi; la Francia era sconfitta.
Hitler governava il nord della Francia, invece il resto apparteneva a Philippe Pètain.

La Gran Bretagna sola vince contro Hitler.


Hitler dopo la conquista della Francia, vuole occupare anche l’URSS, ma prima di raggiungere questo obbiettivo
doveva concludere la guerra con la Gran Bretagna, quindi nell’ estate del 1940, Hitler scatenò una battaglia aerea
contro gli inglesi, però i tedeschi furono sconfitti.

L’Italia entra in guerra.


Nel 1939 l’Italia non entrò in guerra vista l’impreparazione militare.
Ma l’anno successivo, alla vista del crollo della Francia, Benito Mussolini il 10 giugno 1940, davanti ad una folla
entusiasta radunata a piazza Venezia (Roma), dichiara l’entrata in guerra da parte dell’Italia.

Il 1941 è un anno cruciale per le sorti del conflitto.


Nel 1941 i fronti si moltiplicarono e il numero delle vittime cominciava a salire.
Il 1941 fu un anno cruciale perché avvenne:
• L’invasione italo-tedesca in Iugoslavia e Grecia
• L’aggressione tedesca in URSS, che determinò la sua entrata in guerra.
• Lo scontro tra inglesi - Tedeschi e italiani in Africa.
• L’entrata in guerra da parte degli Stati uniti.
• L’inizio della distruzione di massa del popolo ebreo nei lager.
Tedeschi-giapponesi-italiani formavano le potenze dell’Asse.
Francesi-inglesi-americani formavano le potenze degli alleati.

L’Olocausto è la “soluzione finale” del “problema ebraico.”


I nazisti a partire dal 1941 volevano portare a termine il loro progetto di distruzione della popolazione ebraica.
I nazisti credendo che gli ebrei fossero la potenza più forte al mondo, diedero inizio al loro rastrellamento.
Più di 6 milioni di ebrei furono deportati nei lager, dove venivano privati della loro identità, morivano di fame,
dormivano su dei tavolacci senza materassi e cuscini e venivano costretti a svolgere lavori pesantissimi.
Man mano che arrivavano, gli ebrei all’esaurimento venivano portati a fare una “doccia”, pero dalle doccie dei lager
non usciva acqua, ma un gas letale che sterminava tutti all’istante.
Vicino ai lager sorgeva la residenza del comandante, che viveva in “felicità” con la sua famiglia.

Hitler invade la Polonia


Calpestando il patto Molotov, Hitler nel 1941 diede inizio all’ operazione Barbarossa, che determinò l’invasione in
URSS; la Russia impreparata, subì una forte avanzata da parte delle truppe naziste.
Infine i soldati tedeschi riuscirono ad arrivare al fronte, però i russi non davano loro tregua e furono fermati da Stalin
prima di invadere Stalingrado, Mosca e Leningrado; forse la stella del Fuhrer cominciava a tramontare.

Il Giappone attacca gli Stati Uniti.


Nel 1941 entrò in guerra anche l’America, perché nel dicembre 1941 il Giappone bombardò la base navale di Pearl
Harbor.
In sole due ore, i Giapponesi distrussero 18 navi da guerra, 230 aerei e uccisero più di 4000 persone.

Nel 1943 gli alleati avanzano e le potenze dell’asse retrocedono.


Il 1943 fu l’anno della svolta perché si rovesciarono i fronti, sul fronte Russo le truppe italo-tedesche si ritirarono e
furono sconfitte sul fronte africano.
Così, i Russi diedero inizio all’avanzata verso la Germania da est.
Invece sul fronte americano, il 6 giugno 1944, il generale Eisenhower ordinò l’inizio dell’operazione dello sbarco in
Normandia per poter occupare la Germania.
Infine pochi mesi dopo la Germania, fu costretta dalle truppe americane ad abbandonare la Francia, il Belgio e la
Iugoslavia.

La fine del Nazismo e la bomba atomica su Hiroshima.


Nel marzo 1945, le forze americane liberano il Belgio e l’Olanda e invadono la parte orientale della Germania.
Nel maggio 1945, Hitler si suicidò nel bunker dove si era nascosto, assieme alla compagna Eva Braun; la Germania
ormai distrutta, firmò la “resa senza condizioni”.
IL 25 Aprile 1945 gli alleati liberarono l’Italia, la guerra in Europa finisce.
Pochi mesi dopo il presidente degli Stati Uniti, Truman ordinò di sganciare le prime bombe atomiche su Hiroshima e
Nagasaki (Giappone/agosto 1945), perché il Giappone non voleva arrendersi; solo allora il presidente Hirohito
dichiarò la resa.
La Seconda guerra mondiale fini il 2 Settembre 1945.

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