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per le quinte
degli Istituti professionali
LORENZO PANTIERI
Questo la- voro spiega
il programma di matematica degli
Istituti professionali italiani. Ringrazio i
miei studenti per l’aiuto fornito: il libro
è più loro che mio. Se avete idee su argo-
menti da aggiungere o modificare, o se vi
dovesse capitare di notare un errore, di
battitura o di sostanza, mi fareste un
favore comunicandomelo. Spero
che possiate studiare la ma-
tematica con il mio
stesso piacere.
♥
Lorenzo Pantieri
Matematica per gli Istituti professionali
Copyright
c 2015-2020
+ lorenzo.pantieri@gmail.com
INDICE
1 introduzione all’analisi 1
1.1 Funzioni 1
1.2 Classificazione 5
1.3 Dominio 6
1.4 Intersezioni con gli assi 13
1.5 Segno 17
1.6 Simmetrie 24
1.7 Esercizi 27
2 limiti 37
2.1 Concetto di limite 37
2.2 Calcolo dei limiti 41
2.3 Continuità 49
2.4 Asintoti 53
2.5 Grafico probabile 55
2.6 Esercizi 59
3 derivate 67
3.1 Concetto di derivata 67
3.2 Derivate delle funzioni elementari 72
3.3 Algebra delle derivate 73
3.4 Funzioni crescenti e decrescenti 77
3.5 Funzioni convesse e concave 86
3.6 Esercizi 97
4 studio di funzione 103
4.1 Funzioni intere 103
4.2 Funzioni fratte 108
4.3 Esercizi 117
5 prove invalsi 127
5.1 Algebra 127
5.2 Geometria 134
5.3 Probabilità e statistica 144
5.4 Esercizi 148
1 I N T R O D U Z I O N E A L L’A N A L I S I
1.1 funzioni
Facciamo alcuni richiami al concetto di funzione, uno dei più importanti della
matematica.
Per esempio, le relazioni nella figura 1 sono funzioni, mentre le relazioni nella
figura 2 non lo sono.
A B A B
(a) (b)
Figura 1: Funzioni
A B A B
(a) (b)
A B A B
(a) Una funzione iniettiva ma non suriettiva (b) Una funzione suriettiva ma non iniettiva
A B A B
Una funzione si può rappresentare, oltre che con un diagramma a frecce, anche
con un diagramma cartesiano.
y
9
8
7 x y = x2
6
−3 9
5 −2 4
4 −1 1
3 0 0
2 1 1
2 4
1
x 3 9
−3 −2 −1 1 2 3
(a) Grafico (b) Alcuni valori
Figura 4: La funzione y = x2
Data una curva nel piano cartesiano, si può stabilire se essa è il grafico di una
funzione facendo il test delle rette verticali:
y y
x x
• la curva 5b non è il grafico una funzione, perché c’è almeno una retta verti-
cale che la interseca due volte.
Proposizione 2.
• la funzione 6d è biunivoca.
1.2 classificazione 5
y y
(a) Una funzione iniettiva ma non (b) Una funzione suriettiva ma non
suriettiva iniettiva
y y
1.2 classificazione
• lineari y = mx + q
• quadratiche y = ax2 + bx + c
2x − 4 √
• y = x2 − 4x + 3 • y= • y= 4 − x2
x−1
2x − 4 √
• y = x2 − 4x + 3 • y= • y= 4 − x2
x−1
1.3 dominio
Quando si assegna l’equazione che definisce una funzione senza specificarne il
dominio, si sottintende che esso sia quello più ampio possibile.
• y = x2 − 4x + 3 • y = x3 − 3x • y = x4 − 2x2
Soluzione. Sono tre funzioni intere: il loro dominio è R (figure 7a, 7b e 7c).
2x − 4
Esercizio 4. Trova il dominio della funzione y = .
x−1
dom f = R \ { 1 }
x2
Esercizio 5. Trova il dominio della funzione y = .
x−1
dom f = R \ { 1 }
x2 − 4
Esercizio 6. Trova il dominio della funzione y = .
x2 − 1
8 introduzione all’analisi
y y
(a) y = x2 − 4x + 3 (b) y = x3 − 3x
y y
x
1
x
y y
x
x
−1 1
1
x2 x2 − 4
(e) y = (f) y =
x−1 x2 − 1
dom f = R \ { −1, 1 }
√
Esercizio 7. Trova il dominio della funzione y = x2 − 4x + 3.
x2 − 4x + 3 > 0
x2 − 4x + 3 = 0 =⇒ (x − 1)(x − 3) = 0
x=1 ∨ x=3
1 3 x
dom f = { x 6 1 ∨ x > 3 }
√
Esercizio 8. Trova il dominio della funzione y = 4 − x2 .
10 introduzione all’analisi
y y
x x
1 3 −2 2
√ √
(a) y = x2 − 4x + 3 (b) y = 4 − x2
y y
x x
−1
√
3 x
(c) y = x2 + x (d) y = 2 x+1
y y
x x
−2 2 4
4 − x2 > 0
4 − x2 = 0 =⇒ x2 = 4 =⇒ x = ±2
−2 2
x
dom f = { −2 6 x 6 2 }
√
3 2
Esercizio 9. Trova il dominio della funzione y = x + x.
x
Esercizio 10. Trova il dominio della funzione y = 2 x+1 .
x + 1 6= 0 =⇒ x 6= −1
dom f = R \ { −1 }
12 introduzione all’analisi
x−2
Esercizio 12. Trova il dominio della funzione y = log .
4−x
• Denominatore:
4−x > 0 =⇒ x64
4
x
F − + −
dom f
1.4 intersezioni con gli assi 13
Soluzione.
x2 − 4x + 3 = 0 =⇒ (x − 1)(x − 3) = 0
da cui
x=1 ∨ x=3
Quindi il grafico della funzione interseca l’asse x nei punti (1, 0) e (3, 0).
f(0) = 02 − 4 · 0 + 3 = 3
Esercizio 14. Trova le intersezioni con gli assi della funzione y = x3 − 3x.
Soluzione.
14 introduzione all’analisi
x3 − 3x = 0 =⇒ x(x2 − 3) = 0
x=0 ∨ x2 − 3 = 0
da cui √
x=0 ∨ x=± 3
per cui il grafico della funzione interseca l’asse x nei punti:
√ √
(− 3, 0) (0, 0) ( 3, 0)
f(0) = 03 − 3 · 0 = 0
Quindi il grafico della funzione interseca l’asse y nel punto (0, 0).
Vedi la figura 9b.
Esercizio 15. Trova le intersezioni con gli assi della funzione y = x4 − 2x2 .
Soluzione.
• Troviamo le intersezioni con l’asse x:
x4 − 2x2 = 0 =⇒ x2 (x2 − 2) = 0
x2 = 0 ∨ x2 − 2 = 0
da cui √
x=0 ∨ x=± 2
Quindi il grafico della funzione interseca l’asse x nei punti:
√ √
(− 2, 0) (0, 0) ( 2, 0)
f(0) = 04 − 2 · 02 = 0
Quindi il grafico della funzione interseca l’asse y nel punto (0, 0).
Vedi la figura 9c.
1.4 intersezioni con gli assi 15
y y
3
x
√ √
− 3 3
x
1 3
(a) y = x2 − 4x + 3 (b) y = x3 − 3x
y y
x
1 2
x
√ √
− 2 2
y y
x
x
−2 −1 1 2
1
x2 x2 − 4
(e) y = (f) y =
x−1 x2 − 1
2x − 4
Esercizio 16. Trova le intersezioni con gli assi della funzione y = .
x−1
Soluzione.
• Troviamo le intersezioni con l’asse x:
2x − 4
=0
x−1
da cui, eliminando il denominatore,
2x − 4 = 0 =⇒ x=2
valore accettabile in quanto appartiene al dominio della funzione. Ciò signi-
fica che il grafico della funzione interseca l’asse x nel punto (2, 0).
• Troviamo le intersezioni con l’asse y.
2·0−4
f(0) = =4
0−1
Quindi il grafico della funzione interseca l’asse y nel punto (0, 4).
Vedi la figura 9d.
x2
Esercizio 17. Trova le intersezioni con gli assi della funzione y = .
x−1
Soluzione.
• Troviamo le intersezioni con l’asse x:
x2
=0
x−1
da cui, eliminando il denominatore,
x2 = 0 =⇒ x=0
valore accettabile in quanto appartiene al dominio della funzione. Quindi il
grafico della funzione interseca l’asse x nel punto (0, 0).
• Troviamo le intersezioni con l’asse y.
02
f(0) = =0
0−1
Quindi il grafico della funzione interseca l’asse y nel punto (0, 0).
Vedi la figura 9e.
1.5 segno 17
x2 − 4
Esercizio 18. Trova le intersezioni con gli assi della funzione y = .
x2 − 1
Soluzione.
x2 − 4 = 0 =⇒ x2 = 4 =⇒ x = ±2
(−2, 0) (2, 0)
02 − 4
f(0) = =4
02 − 1
Quindi il grafico della funzione interseca l’asse y nel punto (0, 4).
1.5 segno
Studiare il segno di una funzione significa trovare i valori di x per cui f(x) > 0,
f(x) = 0 e f(x) < 0. Si risolve la disequazione f(x) > 0, che individua gli intervalli
dove la funzione è positiva o nulla, cioè dove il suo grafico «sta sopra» l’asse x o
lo interseca: la funzione è negativa dove non è positiva o nulla, nel suo dominio.
x2 − 4x + 3 > 0
1 3 x
Quindi la funzione è:
• nulla se x = 1 o x = 3
• negativa altrimenti
• Primo fattore:
x>0
0
x
• Secondo fattore:
x2 − 3 > 0
√
Le soluzioni dell’equazione associata x2 − 3 = 0 sono x = ± 3. Disegniamo
la parabola associata.
√ √ x
− 3 3
y y
3
x
√ √
− 3 3
x
1 3
(a) y = x2 − 4x + 3 (b) y = x3 − 3x
y y
x
1 2
x
√ √
− 2 2
y y
x
x
−2 −1 1 2
1
x2 x2 − 4
(e) y = (f) y =
x−1 x2 − 1
√ √
− 3 0 3
x
F1 − − + +
F2 + − − +
f − + − +
Quindi la funzione è:
√ √
• positiva se − 3 < x < 0 o x > 3
√ √
• nulla se x = − 3 o x = 0 o x = 3
• negativa altrimenti
• Primo fattore:
x2 > 0
L’unica soluzione dell’equazione associata x2 = 0 è x = 0. Disegniamo la
parabola associata.
0 x
• Secondo fattore:
x2 − 2 > 0
√
L’equazione associata x2 − 2 = 0 ha per soluzioni x = ± 2. Disegniamo la
parabola associata.
1.5 segno 21
√ √ x
− 2 2
f + − − +
Quindi la funzione è:
√ √
• positiva se x < − 2 o x > 2
√ √
• nulla se x = − 2 o x = 0 o x = 2
• negativa altrimenti
2x − 4
Esercizio 22. Studia il segno della funzione y = .
x−1
2x − 4
>0
x−1
Studiamo il segno del numeratore e del denominatore.
• Numeratore:
2x − 4 > 0 =⇒ x>2
2
x
• Denominatore:
x−1 > 0 =⇒ x>1
1
x
22 introduzione all’analisi
f + − +
Quindi la funzione:
x2
Esercizio 23. Studia il segno della funzione y = .
x−1
x2
>0
x−1
Studiamo il segno del numeratore e del denominatore.
• Numeratore:
x2 > 0
L’unica soluzione dell’equazione associata x2 = 0 è x = 0.
0 x
• Denominatore:
x−1 > 0 =⇒ x>1
1
x
0 1
x
N + + +
D − − +
f − − +
Quindi la funzione:
x2 − 4
Esercizio 24. Studia il segno della funzione y = .
x2 − 1
x2 − 4
>0
x2 − 1
Studiamo il segno del numeratore e del denominatore.
• Numeratore:
x2 − 4 > 0
Risolviamo l’equazione associata:
x2 − 4 = 0 =⇒ x2 = 4 =⇒ x = ±2
−2 2 x
• Denominatore:
x2 − 1 > 0
Risolviamo l’equazione associata:
x2 − 1 = 0 =⇒ x2 = 1 =⇒ x = ±1
−1 1 x
f + − + − +
Quindi la funzione:
• è nulla se x = −2 o x = 2
• non è definita se x = −1 o x = 1
• è negativa altrimenti
1.6 simmetrie
Il grafico di una funzione può avere alcune particolari simmetrie: queste caratte-
ristiche vengono formalizzate dalle definizioni di funzione pari e dispari.
Poiché quest’ultima espressione non coincide né con f(x) né con −f(x), la funzione
non è né pari né dispari.
La funzione è pari.
2x − 4
Esercizio 28. La funzione y = è pari o dispari?
x−1
y y
P0 P P
x
x P0
x2
Esercizio 29. La funzione y = è pari o dispari?
x−1
(−x)2 x2 x2
f(−x) = = =−
−x − 1 −x − 1 x+1
Perciò la funzione non è né pari né dispari.
x2 − 4
Esercizio 30. La funzione y = è pari o dispari?
x2 − 1
(−x)2 − 4 x2 − 4
f(−x) = = = f(x)
(−x)2 − 1 x2 − 1
La funzione è pari.
1.7 esercizi 27
1.7 esercizi
√ r
5x − x2 1
33 y= [0 6 x 6 5 ∧ x 6= 3] 40 y= 1+ [x 6 −1 ∨ x > 0]
x−3 x
1 √ x2 − 3x − 3
34 y= 2 + 3x [R \ { −1, 0 }] 41 y= √ [−8 < x < 2]
3x + 3x 16 − x2 − 6x
s √ √
x2 + 4 x x−1
35 y= [x > −3] 42 y= + [x > 1]
x+3 x−1 x
√
x x+1
36 y= √ [x > 4] 43 y= [x > −1, x 6= 3]
x−4 2x − 6
√ √ √
3
44 y= x [R]
37 y = 5−x+ x−2 [2 6 x 6 5]
√ √ 1
38 y = x+2+ 1−x [−2 6 x 6 1] 45 y= √
3
[R \ { 0 }]
x
r
x−3 3
39 y= [x < −4 ∨ x > 3] 46 y= √ [x < 4]
x+4 8 − 2x
x4 − 1
47 y= [R \ { −4, 1, 2 }]
x3
+ x2 − 10x + 8
x+3
48 y= 3 [R \ { 1, 3, 4 }]
x − 8x2 + 19x − 12
s
x2 − 4x
49 y= [−1 < x 6 0 ∨ 1 < x 6 4]
1 − x2
r
1 1 1
50 y = 4x2 − x − x6− ∨ x>
2 4 2
s
x2 + 2x
51 y= [−2 6 x 6 0 ∨ x > 1]
x−1
s
x2 − 8 h √ √ i
52 y= x < −2 2 ∨ −2 < x < 2 ∨ x > 2 2
x2 − 4
√
2x2 − 7x − 22
11
53 y= x < −2 ∨ x >
4 2
r
x−1 1
54 y= + [−2 < x 6 1 ∨ x > 2]
x2 − 4 x − 2
√ √ √ h √ √ √ √ i
55 y = x2 − 1 − x2 − 2 − 3 − x2 − 36x6− 2 ∨ 26x6 3
62 Trova il dominio della funzione rappresentata nella figura 12a (il tratteggio indica
che il grafico prosegue indefinitamente).
1.7 esercizi 29
y y
x x
2
(a) (b)
Soluzione. Il dominio è l’insieme delle ascisse dei punti che appartengono al grafico del-
la funzione. Per individuare il dominio per via geometrica immaginiamo di proiettare
tutti i punti del grafico sull’asse x (figura 12b): otteniamo la semiretta costituita dai pun-
ti dell’asse x di ascissa minore o uguale a 2, compresa l’origine della semiretta che ha
coordinate (2, 0). Perciò il dominio della funzione è l’insieme
dom f = { x 6 2 }
y y y
x x x
y y y
x x x
Trova il dominio, i punti di intersezione con gli assi cartesiani e il segno delle seguenti
funzioni:
dom f = R
64 y = (x − 1)(x − 2)(x − 3) intersezioni con gli assi: (1, 0), (2, 0), (3, 0), (0, −6)
è positiva per 1 < x < 2 ∨ x > 3
dom f = R
65 y = (x − 1)(x − 2)(3 − x) intersezioni con gli assi: (1, 0), (2, 0), (3, 0), (0, 6)
è positiva per x < 1 ∨ 2 < x < 3
dom f = R
66 y = x3 + 10x2 − 11x intersezioni con gli assi: (−11, 0), (0, 0), (1, 0)
è positiva per −11 < x < 0 ∨ x > 1
dom f = R
7
intersezioni con gli assi: − , 0 , (0, 0), (2, 0)
67 y = 4x3 − x2 − 14x 4
7
è positiva per − < x < 0 ∨ x > 2
4
dom f = R
68 y = x4 − 5x2 + 4 intersezioni con gli assi: (±1, 0), (±2, 0), (0, 4)
è positiva per x < −2 ∨ −1 < x < 1 ∨ x > 2
dom f = R
5 1 1 1
intersezioni con gli assi: ± , 0 , (±1, 0), 0,
y = x4 − x2 +
69 2 4
4 4
1 1
è positiva per x < −1 ∨ − < x < ∨ x > 1
2 2
dom f = R
dom f = R
x−1 intersezioni con gli assi: (1, 0), (0, −1)
76 y= 2
x +x+1
è positiva per x > 1
dom f = R \ { 1 }
x2 + x + 1 intersezioni con gli assi: (0, −1)
77 y=
x−1
è positiva per x > 1
dom f = R \ { 5 }
x2 − 10x + 21
intersezioni con gli assi: (3, 0), (7, 0), 0, − 21
78 y=
x−5 5
è positiva per 3 < x < 5 ∨ x > 7
dom f = R \ { ±1 }
x2 + x + 1 intersezioni con gli assi: (0, −1)
79 y=
x2 − 1
è positiva per x < −1 ∨ x > 1
dom f = R \ { 1 }
12x − 3x2 intersezioni con gli assi: (0, 0), (4, 0)
80 y=
x2 − 2x + 1
è positiva per 0 < x < 1 ∨ 1 < x < 4
dom f = R \ { 1, 2 }
x2 + 3x + 2 intersezioni con gli assi: (−2, 0), (−1, 0), (0, 1)
81 y=
x2 − 3x + 2
è positiva per x < −2 ∨ −1 < x < 1 ∨ x > 2
dom f = R \ { ±1 }
x2 − 4x + 4 intersezioni con gli assi: (2, 0), (0, −4)
82 y=
x2 − 1
è positiva per x < −1 ∨ x > 1
dom f = R \ { 2, 4 }
x2 − 4x + 3
intersezioni con gli assi: (1, 0), (3, 0), 0, 3
83 y=
x2 − 6x + 8 8
è positiva per x < 1 ∨ 2 < x < 3 ∨ x > 4
dom f = R \ { 0, 1 }
x2 + 1 non interseca gli assi
84 y=
x2 − x
è positiva per x < 0 ∨ x > 1
dom f = R \ { 0 }
x intersezioni con gli assi: (0, 0)
85 y=
x3 − 1
è positiva per x < 0 ∨ x > 1
dom f = R
x3 intersezioni con gli assi: (0, 0)
86 y=
x2 +x+1
è positiva per x > 0
dom f = R \ { −1, 3 }
2x + 3 3
intersezioni con gli assi: − , 0 , (0, −1)
87 y= 2
x2 − 2x − 3
3
è positiva per − < x < −1 ∨ x > 3
2
√
dom f = { x 6 −1 ∨ 1 6 x < 2 ∨ x > 2 }
x· x2 − 1 intersezioni con gli assi: (±1, 0)
88 y=
x−2
positiva per x < −1 ∨ x > 2
32 introduzione all’analisi
y y y
x x x
y y y
x x x
dom f = { 0 6 x < 4 }
r
x passa per l’origine
89 y=
4−x
è positiva per 0 < x < 4
90 Le funzioni seguenti sono pari, dispari o né pari né dispari?
x x2 + 4 2x 1
a. y = c. y = e. y = g. y =
x2 +1 x2 + 1 x4 − 1 x2 − x
b. y = x8 − x5 d. y = x8 − x6 f. y = x5 − x3 h. y = x4
92 In riferimento al grafico della funzione f rappresentato nella figura 15, rispondi alle
seguenti domande.
x+2
a. La funzione y = è definita:
x−2
A ∀x ∈ R C per nessun valore di x
x2 − 1
c. La funzione y = è definita:
x2 + 1
A per tutti i valori di x diversi da ±1 C ∀x ∈ R, x 6= 0
d. Quale delle seguenti rappresenta una funzione f tale che f(−2) = 3 e f(3) = −2?
x+2
e. La funzione y = è definita per:
log(x − 1)
A 1<x62 C x > 1 con x 6= 2
2 · f(x) + 2
g. Data la funzione f(x + 1) = e f(1) = 2 quanto vale f(2)?
2
34 introduzione all’analisi
A 0 B 1 C 2 D 3
ln(ex − 1) 1
h. Il dominio di f(x) = √ + √
3
è:
x−2 x−3
A x>2 B x<0 ∨ x>2 C x > 2 e x 6= 3 D x>3
2x
i. Data la funzione y = si può affermare che:
x2 + 1
A per x = −1 non è definita C per x = 5 è definita
5x
c. Data la funzione y = log indica quale affermazione è vera:
x2 + 1
A il suo dominio è x > 0 C il suo dominio è R
x2 − 4x + 3
e. Data la funzione f(x) = , il suo dominio è:
x3
A R\{0} C {x < 1 ∨ x > 3}
B R D R\{1}
1 p
3
p
A y= p B A(x) C y = ln A(x) D y= A(x)
A(x)
√
g. Il dominio della funzione y = x 9 − x2 è:
1
h. Il dominio della funzione y = √ è:
2
x + 5x
A R C x>0
x+3
i. La funzione f(x) = interseca l’asse delle ascisse nel punto:
x2 + 4
A (0, −3) B (2, 0) C (−3, 0) D (3, 0)
x−4
j. Il dominio della funzione y = √ è:
2
x − 5x + 6
A R C R \ { 2, 3 }
95 Vero o falso?
Soluzione. Poiché
f(x) = x2 − 4x + 3 = (x − 1)(x − 3) =⇒ f(1) = f(3) = 0
ci sono due valori distinti del dominio (1 e 3) che hanno la stessa immagine (0): la funzione
non è iniettiva.
Soluzione. Poiché x2 > 0 per ogni x ∈ R, non esiste alcun x tale che f(x) = −1: la funzione
non è suriettiva.
2 LIMITI
x2 − 9
Data la funzione y = studiamo il suo comportamento quando x assume
x−3
valori sempre più vicini a 3.
Vediamo che quando la variabile x assume valori sempre più vicini a 3, i corrispon-
denti valori di y si avvicinano sempre più a 6. Per esprimere questo comportamen-
to della funzione in prossimità del valore x = 3 scriviamo
lim f(x) = 6
x→3
y y
6
lim f(x) = 1
lim f(x) = 6 1 x→+∞
x→3 x
−1
x
3
(a) Limite finito quando x (b) Limite finito quando x tende a
tende a un valore finito infinito
y y
lim f(x) = +∞ lim f(x) = +∞
x→0 x→+∞
x x
(c) Limite infinito quando x tende a (d) Limite infinito quando x tende a
un valore finito infinito
x−1
Data la funzione y = studiamo il suo comportamento quando x assume
x+1
valori positivi via via sempre più grandi.
1
2.1 concetto di limite 39
Vediamo così che quando la variabile x assume valori positivi sempre più grandi
(si dice «tendenti a più infinito»), i corrispondenti valori di y si avvicinano sempre
più a 1. Per esprimere questo comportamento della funzione scriviamo
lim f(x) = 1
x→+∞
che si legge «il limite della funzione f(x) per x che tende a più infinito è 1».
x−1
interpretazione grafica Il grafico della funzione y = f(x) = ha la retta
x+1
y = 1 come asintoto orizzontale (vedi la figura 16b e il paragrafo 2.4).
i valori di y
diventano sempre più grandi
Vediamo così che quando x assume valori sempre più vicini a 0, i corrispondenti
valori di y diventano sempre più grandi, cioè «tendono a più infinito». Scriveremo
lim f(x) = +∞
x→0
che si legge «il limite di f(x) per x che tende a 0 è più infinito».
1
interpretazione grafica Il grafico della funzione y = f(x) = ha l’asse y
x2
come asintoto verticale (vedi la figura 16c e il paragrafo 2.4).
y
lim f(x) = 1
x→0+
1
x
−1
lim f(x) = −1
x→0−
x 10 15 20 25
y 1024 32 768 1 048 576 33 554 432
Vediamo così che quando la variabile x assume valori positivi via via più grandi
(«tendenti a più infinito»), anche i corrispondenti valori di y diventano sempre più
grandi (cioè tendono anch’essi a più infinito). Scriveremo allora
lim f(x) = +∞
x→+∞
che si legge «il limite di f(x) per x che tende a più infinito è più infinito».
• lim f(x) indica il limite destro • lim f(x) indica il limite sinistro
x→a+ x→a−
1 se x > 0
f(x) =
−1 se x < 0
Non c’è invece il limite dalla funzione per x → 0, perché i due limiti destro e
sinistro sono diversi tra loro. Il limite di una funzione per x → a, con a ∈ R, esiste
se e solo se i due limiti, destro e sinistro, esistono e sono uguali.
Definizione di limite
Definizione 10. Data una funzione f(x), supponiamo che a e l siano due
numeri, oppure +∞ o −∞. Il limite della funzione f(x) per x che tende
ad a è l, in formule
lim f(x) = l
x→a
se f(x) assume valori vicini quanto si vuole a l tutte le volte che i valori di x
sono abbastanza vicini ad a (tranne il punto x = a, dove la funzione può
non essere definita).
In base alla definizione di limite, si può dimostrare che valgono i limiti riassunti
nella tabella 1.
Tabella 1: Limiti di alcune funzioni elementari (a è un numero reale)
Risultati analoghi valgono per le radici di indice (intero positivo) qualsiasi, e per
le funzioni esponenziali e logaritmiche di base qualsiasi (purché > 0 e 6= 1).
Nel caso delle funzioni elementari il calcolo del limite per x → a, con a ∈ R
appartenente al dominio della funzione, si riduce quindi a effettuare una semplice
sostituzione. Per esempio:
lim x2 = 32 = 9
x→3
lim x3 = ±∞ lim x4 = +∞
x→±∞ x→±∞
A partire dai limiti mostrati nella tabella 1, si possono calcolare i limiti di fun-
zioni più complicate? Per esempio, sappiamo che lim x2 = 4 e che lim x3 = 8;
x→2 x→2
possiamo dire che lim (x2 + x3 ) = 12 è la loro somma?
x→2
In altre parole, vogliamo studiare il comportamento dell’operazione di limite
rispetto alle operazioni tra funzioni. Cominciamo dal caso più semplice, in cui i
limiti delle funzioni in gioco sono finiti.
y = c, c ∈ R y=x
y y
x
x
y y
Figura 18: Limiti della funzione costante e delle funzioni potenza agli estremi del dominio
f(x) l
• lim [f(x) ± g(x)] = l1 ± l2 • lim = 1 , se l2 6= 0
x→a x→a g(x) l2
√ √
3
y= x y= x
y y
√ √ √
3
√
3
(a) lim x=0 lim x = +∞ (b) lim x = −∞ lim x = +∞
x→0+ x→+∞ x→−∞ x→+∞
y = 2x y = (1/2)x
y y
1 1
x x
x x
(c) lim 2x = 0 lim 2x = +∞ 1 1
x→−∞ x→+∞ (d) lim = +∞ lim =0
x→−∞ 2 x→+∞ 2
y = log2 x y = log 1 x
2
y y
x
1
x
1
(e) lim log2 x = −∞ lim log2 x = +∞ (f) lim log 1 x = +∞ lim log 1 x = −∞
x→0+ x→+∞ x→0+ 2 x→+∞ 2
Figura 19: Limiti di alcune funzioni elementari agli estremi del dominio
2.2 calcolo dei limiti 45
Soluzione.
lim (x2 + x3 ) = lim x2 + lim x3 = 4 + 8 = 12
x→2 x→2 x→2
Soluzione.
lim 2x = 2 · lim x = 2 · 3 = 6
x→3 x→3
Regole di calcolo nel caso in cui uno dei due limiti è infinito
La proposizione 3 non contempla i casi in cui uno dei due limiti l1 o l2 sia infi-
nito, o se l2 = 0 nel limite del quoziente tra f(x) e g(x). Valgono i risultati seguenti
(a è un numero reale oppure ∞, che indica genericamente +∞ oppure −∞).
f(x)
Se lim f(x) è e lim g(x) è allora lim è
x→a x→a x→a g(x)
l∈R ∞ 0
l ∈ R con l 6= 0 0 ∞
∞ l∈R ∞
46 limiti
Nelle tabelle 3 e 4 il segno del limite del prodotto e del quoziente si trova con la
consueta regola dei segni, tenendo conto che si attribuisce un segno anche a 0: lo 0
è considerato positivo, e indicato con 0+ , se una funzione tende a 0 per eccesso, cioè
assumendo valori positivi, mentre è considerato negativo, e indicato con 0− , se una
funzione tende a 0 per difetto, cioè assumendo valori negativi. Per esempio:
2 +∞ −∞
+
= +∞ −
= −∞ = +∞
0 0 0−
I casi esclusi dalla proposizione 3 e dalle tabelle precedenti sono chiamati forme di
indecisione (o forme indeterminate) e si possono sintetizzare con le scritture compatte:
+∞ − ∞ 0·∞ ∞/∞ 0/0
Si parla di forme di indecisione perché non si può stabilire una volta per tutte se il
limite esista, sia finito o infinito, ma bisogna procedere caso per caso, in quanto il
risultato dipende dalle particolari funzioni implicate.
1
Esercizio 33. Calcola lim .
x→+∞ x2
Soluzione.
1 1
lim = =0
x→+∞ x2 +∞
1
Esercizio 34. Calcola lim x+ .
x→1+ x−1
Soluzione.
lim (x2 − 4x + 3) = lim x2 = +∞
x→+∞ x→+∞
Soluzione.
lim (x4 − 2x2 ) = lim x4 = +∞
x→−∞ x→−∞
Soluzione.
lim (x3 + x2 + x + 1) = lim x3 = −∞
x→−∞ x→−∞
Funzioni fratte
Consideriamo ora una funzione fratta, cioè una funzione del tipo
P(x)
f(x) =
Q(x)
dove P e Q sono polinomi. Le funzioni fratte hanno come dominio l’insieme R
privato dei valori di x che annullano il denominatore. Nel calcolo dei limiti di
queste funzioni si possono trovare due forme di indecisione: ∞/∞ nel calcolo dei
limiti per x → ±∞ oppure 0/0 nel calcolo dei limiti per x → a, dove a ∈ R è un
punto in cui la funzione non è definita. Analizziamo separatamente i due casi.
48 limiti
2x − 4
lim
x→+∞ x−1
Sia il numeratore che il denominatore tendono a +∞ per x → +∞, quindi il
limite ha la forma indeterminata ∞/∞. La soluzione della forma di indecisio-
ne si basa sul seguente ragionamento. Raccogliamo anzitutto al numeratore e al
denominatore i termini di grado massimo:
2
2x 1 −
2x − 4 x
lim = lim
x→+∞ x − 1 x→+∞ 1
x 1−
x
L’addendo dopo 1, sia all’interno delle parentesi al numeratore che all’interno delle
parentesi al denominatore, tende a 0 per x → +∞, quindi i due fattori tra parentesi
tendono a 1. Ne segue che:
2x − 4 2x
lim = lim = lim 2 = 2
x→+∞ x − 1 x→+∞ x x→+∞
Un ragionamento simile può ripetersi per tutti i limiti di funzioni fratte nella for-
ma ∞/∞. Per calcolare il limite del rapporto tra due polinomi per x → ±∞ basta calcolare
il limite del rapporto dei loro termini di grado massimo.
x2
Esercizio 38. Calcola lim .
x→+∞ x − 1
Soluzione.
x2 x2
lim = lim = lim x = +∞
x→+∞ x − 1 x→+∞ x x→+∞
x
Esercizio 39. Calcola lim .
x→+∞ x2 − 1
Soluzione.
x x 1
lim = lim 2 = lim =0
x→+∞ x2 − 1 x→+∞ x x→+∞ x
3x2 + 1
Esercizio 40. Calcola lim .
x→+∞ 2x2 − 1
2.3 continuità 49
Soluzione.
3x2 + 1 3x2 3
lim = lim =
x→+∞ 2x2 − 1 x→+∞ 2x2 2
I tre esempi precedenti mostrano i tre diversi casi che si possono presentare
P(x)
calcolando il limite lim , dove P(x) e Q(x) sono polinomi di gradi rispetti-
x→±∞ Q(x)
vamente n ed m:
P(x)
• se n > m, allora lim = ±∞
x→±∞ Q(x)
P(x)
• se n < m, allora lim =0
x→±∞ Q(x)
P(x) coefficiente di xn
• se n = m, allora lim =
x→±∞ Q(x) coefficiente di xm
forme di indecisione del tipo 0/0 Se il limite del rapporto di due polinomi P
e Q ha la forma indeterminata 0/0 per x → a ∈ R, deve essere P(a) = Q(a) = 0,
quindi i due polinomi P e Q devono essere divisibili per (x − a). L’indetermina-
zione si rimuove scomponendo P e Q in fattori e semplificando la frazione P/Q. Il
limite della funzione ottenuta dopo la semplificazione del fattore (x − a) coincide
con quello della funzione originaria: infatti le due funzioni sono uguali se x 6= a e,
per il calcolo del limite, è ininfluente il valore della funzione in a.
x2 − 3x + 2
Esercizio 41. Calcola lim .
x→2 x2 − 4
x2 − 3x + 2 (x − 2)(x − 1) x−1 1
lim 2
= lim = lim =
x→2 x −4 x→2 (x − 2)(x + 2) x→2 x + 2 4
2.3 continuità
Intuitivamente, una funzione è continua se per tracciare il suo grafico «non si
stacca mai la penna dal foglio». Il concetto di limite permette di definire questa
nozione in modo preciso.
50 limiti
y y
f(b)
f(b)
f(a) f(a)
x x
a b ab
Continuità in un punto
La condizione lim f(x) = f(a) si può interpretare dicendo che «se x è vicino
x→a
ad a, allora f(x) è vicino a f(a)» (figura 20a).
Funzioni continue
Per esempio:
y
y y
1 6
x x
−1 x
3
(a) Prima specie (b) Seconda specie (c) Terza specie
Poiché i limiti dalla destra e dalla sinistra di f per x → 0 esistono e sono finiti
ma sono diversi tra loro, la funzione ha in x = 0 un punto di discontinuità di prima
specie.
lim f(x) = 6
x→3
che coincide con f eccetto che per x = 3, è continua in 3 perché lim g(x) = g(3).
x→3
2.4 asintoti
Consideriamo i grafici di funzione nella figura 22: ciascuno di essi, per opportuni
valori di x, «si avvicina sempre di più» alle rette tratteggiate.
y y y
x l y = mx + q
a
x
x
(a) Grafico di una funzione (b) Grafico di una funzione (c) Grafico di una funzione
che ha la retta x = a che ha la retta y = l come che ha la retta y = mx +
come asintoto verticale asintoto orizzontale q come asintoto obliquo
Le funzioni intere non hanno asintoti; quelle fratte possono averne. Per cercare
gli asintoti del grafico di una funzione bisogna analizzarne il comportamento agli
estremi del dominio: al finito per gli asintoti verticali e all’infinito per gli altri.
Asintoti verticali
2x − 4
Esercizio 45. Trova gli asintoti verticali della funzione y = .
x−1
2x − 4 −2 2x − 4 −2
lim = + = −∞ lim = − = +∞
x→1+ x−1 0 x→1− x−1 0
Asintoti orizzontali
2x − 4
Esercizio 46. Trova gli asintoti orizzontali della funzione y = .
x−1
2x − 4 2x
lim = lim =2
x→±∞ x−1 x→±∞ x
Asintoti obliqui
x2
Esercizio 47. Trova gli asintoti obliqui della funzione y = .
x−1
Soluzione. Il grado del numeratore supera di 1 il grado del denominatore, per cui
la funzione ha un asintoto obliquo y = mx + q. Abbiamo:
f(x) x2 x x
m = lim = lim = lim = lim =1
x→±∞ x x→±∞ x(x − 1) x→±∞ x − 1 x→±∞ x
Inoltre:
x2
q = lim [f(x) − mx] = lim [f(x) − 1 · x] = lim −x
x→±∞ x→±∞ x→±∞ x−1
x2 − x(x − 1) x2 − x2 + x
= lim = lim =1
x→±∞ x−1 x→±∞ x−1
Quindi l’asintoto obliquo ha equazione y = x + 1 (figura 23e).
• trovane il dominio
• studiarne il segno
• individuare le simmetrie
Esercizio 48. Trova gli asintoti e traccia il grafico probabile delle funzioni
• y = x2 − 4x + 3 • y = x3 − 3x • y = x4 − 2x2
Soluzione. Calcoliamo i limiti agli estremi del dominio e troviamo gli asintoti.
• Per trovare gli asintoti verticali calcoliamo i limiti della funzione agli estremi
finiti del dominio. In questo caso, quindi, calcoliamo i limiti per x → 1:
x2 1 x2 1
lim = + = +∞ lim = − = −∞
x→1+ x−1 0 x→1− x−1 0
quindi x = 1 è un asintoto verticale.
y y
3
x
√ √
− 3 3
x
1 3
(a) y = x2 − 4x + 3 (b) y = x3 − 3x
y y
4
2
x
1 2
x
√ √
− 2 2
y y
y = x+1
4
1 x
x
−2 −1 1 2
1
x2 x2 − 4
(e) y = (f) y =
x−1 x2 − 1
Soluzione. Calcoliamo i limiti agli estremi del dominio e troviamo gli asintoti.
• Per trovare gli asintoti verticali calcoliamo i limiti della funzione agli estremi
finiti del dominio. In questo caso, quindi, calcoliamo i limiti per x → 1 e
per x → −1.
x2 − 4 −3 x2 − 4 −3
lim 2
= ± = ∓∞ lim 2
= ∓ = ±∞
x→1± x −1 0 x→−1± x −1 0
• Per trovare gli asintoti orizzontali calcoliamo i limiti della funzione per x →
±∞.
x2 − 4 x2
lim 2 = lim 2 = 1
x→±∞ x − 1 x→±∞ x
2.6 esercizi
Chi non risolve esercizi
non impara la matematica.
1 Dal grafico della funzione y = f(x) nella figura seguente deduci, se esistono, i limiti:
A 0 B 1 C −∞ D +∞ A 0 B 1 C −∞ D +∞
A 0 B 1 C −∞ D +∞ A 0 B 1 C −∞ D +∞
A 0 B 1 C −∞ D +∞ A 0 B 1 C −∞ D +∞
x
f. Quanto vale lim 10 ? l. Quanto vale lim log5 x?
x→+∞
x→25
A 0 B 1 C −∞ D +∞
A 0 B 2 C −∞ D +∞
−x
g. Quanto vale lim 10 ? [Due risposte A, due B, due C e sei D]
x→+∞
60 limiti
y y y
x x x
y y y
x x x
5 5
9 lim [+∞] 13 lim [−∞]
x→0 x2 x→5− x−5
2x2 − 1
10 lim (x2 + x3 ) [+∞] 14 lim 3
1
x→+∞
x→1 x + 1 2
1
11 lim x2 + [+∞] 15 lim
1
+ 2
1
[0]
x→−∞ x x→+∞ x x +2
1 1 2x
12 lim 3 + − 2 [3] 16 lim [0]
x→−∞ x x x→−∞ x
x2 − 1 x4 + 6x + 5
17 lim [+∞] 25 lim [+∞]
x→+∞ x + 1 x→+∞ x2 + 4
2x2 − 1 6x2 − x + 1
3
18 lim [2] lim
x→+∞ x2 + x 26
x→−∞ 4x2 − x − 1 2
1 − x2
19 lim [+∞] x2 − 16
x→−∞ 2x + 1 27 lim [0]
x→+∞ 5x3 + 1
1 − x3
20 lim [0]
x→+∞ 2x4 + 1 x3 + 6x + 5
28 lim [+∞]
1 − x2 x→−∞ x+4
21 lim [−∞]
x→+∞ x x2 + 6x + 5
2
x −x+1 29 lim [0]
22 lim [1] x→−∞ x5 + 4
x→+∞ x2 − 3x + 2
1 − 10x2
5
x2 + 6x + 5 30 lim −
23 lim [−∞] x→+∞ 4x2 − 1 2
x→−∞ x+4
10x4 − x3 + 1 (x + 1)2
24 lim [2] 31 lim [+∞]
x→+∞ 5x4 − x − 1 x→+∞ x + 4
x2 − 25 4x − x3
32 lim [2] 33 lim [−8]
x→5 x2 − 5x x→2 x − 2
62 limiti
x2 − 3x + 3 x2 − 25
a. Quanto vale lim ? f. Quanto vale lim ?
x→0 x2 − 2x + 1 x→+∞ x2 + x − 30
A 1 B 3 C +∞ D −∞ 10 11
A 1 B 10 C D
11 10
x2 − 3x + 3
b. Quanto vale lim
x→+∞ x2 − 2x + 1
? g. Quanto vale lim 6x ?
x→−∞
A 1 B 3 C +∞ D −∞ A 0 B 1 C +∞ D −∞
A 0 B 1 C +∞ D −∞ A 0 B 1 C +∞ D −∞
x2 + 1 x+6
e. Quanto vale lim ? j. Quanto vale lim ?
x→+∞ x + 6 x→+∞ x2 + 1
A 0 B 1 C +∞ D −∞ A 0 B 1 C +∞ D −∞
2.6 esercizi 63
x
1 g. lim x−10 = +∞ V F
x→0+
b. lim = −∞ V F
x→−∞ 4
h. lim x10 = +∞ V F
√ x→−∞
c. lim x = +∞ V F
x→+∞
i. lim x10 = +∞ V F
x→+∞
d. lim log 1 x = +∞ V F
x→+∞ 2
j. lim log x = 0 V F
x→1
√
e. lim x non ha senso V F [7 uguaglianze vere e 3 false]
x→−∞
x2 + x + 1
57 lim (x2 − 48x − 100) [+∞] 1
x→+∞ 67 lim
x→0 x2 + 2x + 3 3
58 lim (x3 − 5x − 1) [−∞] x+1
x→−∞
68 lim 2 [0]
x→+∞ x + 6
59 lim (x4 − 5x2 − 1) [+∞]
x→+∞
2x − 6 2
lim (x2 − 5x3 − 1) [−∞] 69 lim
60
x→+∞ x→3 x2 + 3x − 18 9
1 3x5 + x2
61 lim [−∞] 70 lim [+∞]
x→1+ 1−x x→+∞ x3 + 1
x2 − 6x + 9 x2 − 1
2
62 lim [0] 71 lim
x→3 2x2 − 6x x→1 x2 + 3x − 4 5
x2 − 1
1 lim (2x2 − x − 1) [+∞]
63 lim 72
x→+∞
x→+∞ 3x2 3
x2 − 9
6
1 1 lim
64 lim − 2 [0] 73
x→+∞ x x x→3 x2 + x − 12 7
x
x − x2
1 1
65 lim [0] 74 lim −
x→+∞ 5 x→+∞ 2x2 + x + 1 2
x
1 3x4 + 1
66 lim [+∞] 75 lim [−∞]
x→−∞ 5 x→−∞ x3 − 1
76 Vero o falso?
1 − 10x2 + 2x4
c. A che cosa è uguale lim ?
x→−∞ 4x2 + 3
1 10x2 2x 5
A lim B lim C lim D
x→−∞ 4x2 x→−∞ 3 x→−∞ 4x2 2
A 0 B +∞ C −∞ D non si sa
P(x)
e. Se P(x) è un polinomio di grado 4 e Q(x) è un polinomio tale che lim = +∞,
x→+∞ Q(x)
allora il grado di Q(x) è:
10x3
c. lim =0 V F
x→+∞ x5 + 1 x2 + 4
e. Il limite lim ha la forma di
x2 − 1 x→2 x − 2
d. Il limite lim , che hanno la indecisione 0/0. V F
x→1 x3 − 1
2.6 esercizi 65
A 0 B 1 C +∞ D −∞
c. Quanto vale lim x4 ?
x→−∞
x2 − 1
A 0 B 1 C +∞ D −∞ g. Quanto vale lim ?
x→−∞ x + 1
x2 − 3x A 0 B 1 C +∞ D −∞
d. Quanto vale lim ?
x→0 x2 − 2x + 1
x2 + x + 1 x
y= [x = ±1, y = 1] 106 y= [x = 1, y = 0]
101
x2 − 1 x3 − 1
x2 − 1 x3
102 y= [x = 0, y = 1] 107 y= 3
[x = 1, y = 1]
x2 x −1
2
x +1 (x + 1)3
103 y= [x = 0, x = 1, y = 1] 108 y= [x = 0, y = 1]
x2 − x x3
2
x2 x +1
104 y= [x = 1, y = 1] 109 y= [x = 0, y = 1]
(x − 1)2 x2
1 x2
105 y= [x = 0, y = 0] 110 y= 3
[x = 1, y = 0]
x3 x −1
x2 − 7x + 10 (x2 − 1)2
111 y= [x = 1, y = x − 6] 116 y= [x = 0, y = x]
x−1 x3
2
x +x+1 x3
112 y= [x = 1, y = x + 2] 117 y= 2 [y = x − 1]
x−1 x +x+1
2
x − 10x + 21 x3
113 y= [x = 5, y = x − 5] 118 y= [x = 1, y = x + 2]
x−5 (x − 1)2
2x2 − 8 (x + 1)3
114 y= [x = 1, y = 2x + 2] 119 y= [x = 1, y = x + 5]
x−1 (x − 1)2
x2 − 5x + 4 x3
115 y= [x = 5, y = x] 120 y= [x = ±1, y = x]
x−5 x2 − 1
3 D E R I VAT E
Nello studio della geometria la retta tangente a una circonferenza in un suo punto
è l’unica retta passante per quel punto che non interseca la circonferenza in altri
punti. Ma che cos’è la retta tangente a una curva in un suo punto P? Come primo
tentativo, potremmo essere portati a rispondere: è l’unica retta passante per P che
non interseca la curva in altri punti. Tuttavia questa definizione non si adatta, per
esempio, alle curve disegnate nelle figure 25a e 25b.
P y
x
O
(a) La retta tangente alla curva in P (b) Ci sono infinite rette passanti per O
interseca la curva in un altro punto che intersecano la curva in un solo
punto, ma intuitivamente tali rette
non sono tangenti alla curva
y
y = f(x) rette secanti
Q
f(a + h)
f(a + h) − f(a)
retta tangente
P
f(a)
x
a a+h
h
f(a + h) − f(a)
lim mPQ = lim
h→0 h→0 h
Se questo limite tende a un valore finito, possiamo definire la retta tangente come
la retta passante per P e avente questo coefficiente angolare.
Grazie al concetto di limite, siamo così finalmente riusciti a trovare una buona
definizione di retta tangente a una curva.
3.1 concetto di derivata 69
y
y = x2
9 P
x
3
y = 6x − 9
Figura 27: Il coefficiente angolare della tangente alla funzione f(x) = x2 in x = 3 è f 0 (2) = 6
Derivata in un punto
f(a + h) − f(a)
lim (1)
h→0 h
esiste ed è finito. Questo limite prende il nome di derivata prima (o
semplicemente derivata) di f in a e si indica con il simbolo f 0 (a).
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente analizzando il problema della ret-
ta tangente, il rapporto incrementale rappresenta il coefficiente angolare di una ret-
ta secante, mentre la derivata della funzione in un punto rappresenta il coefficiente
angolare della retta tangente al grafico della funzione in quel punto.
x
O
Figura 28: Non c’è alcuna retta tangente al grafico della funzione f(x) = |x| nell’origine
Continuità e derivabilità
La proposizione precedente non è invertibile: non è vero cioè che se una funzione
è continua in a allora è ivi derivabile.
Esercizio 53. Prova che la funzione f(x) = |x| è continua ma non derivabile
in x = 0.
|h| h |h| −h
lim = lim =1 mentre lim = lim = −1
h→0+ h h→0+ h h→0− h h→0− h
y y
f(x) = c f(x) = x
x x
(a) La derivata di una funzione costante (b) La derivata della funzione f(x) = x
f(x) = c è f 0 (x) = 0 è f 0 (x) = 1
Funzione derivata
Soluzione.
f(x + h) − f(x) c−c
f 0 (x) = lim = lim = lim 0 = 0
h→0 h h→0 h h→0
Soluzione.
f(x + h) − f(x) (x + h) − x h
f 0 (x) = lim = lim = lim = lim 1 = 1
h→0 h h→0 h h→0 h h→0
Anche questa volta potevamo intuire il risultato precedente dal significato geo-
metrico della derivata: la retta tangente al grafico della funzione f(x) = x coincide
in ogni punto con il grafico stesso, quindi ha coefficiente angolare uguale a 1,
dunque f 0 (x) = 1 per ogni x ∈ R (figura 29b).
Derivata seconda
Per esempio:
Soluzione.
f 0 (x) = 10x10−1 = 10x9
Il legame fra la derivata del prodotto e le derivate dei fattori è espresso nella
seguente proposizione.
In parole povere: «la derivata del prodotto di due funzioni è uguale alla de-
rivata della prima funzione moltiplicata per la seconda, più la prima funzione
moltiplicata per la derivata della seconda».
Soluzione.
1
f 0 (x) = (x3 ) 0 · ln x + x3 · (ln x) 0 = (3x2 ) · ln x + x3 · = 3x2 ln x + x2
x
Anche la derivata del quoziente di due funzioni non è il quoziente delle derivate
(sai trovare un controesempio?).
Il legame tra le derivate di f e di g e la derivata di f/g è espresso nella prossima
proposizione.
x
Esercizio 62. Calcola la derivata di f(x) = .
x−1
Soluzione.
x 0 · (x − 1) − x · (x − 1) 0 1 · (x − 1) − x · 1 x−1−x 1
f 0 (x) = 2
= 2
= 2
=−
(x − 1) (x − 1) (x − 1) (x − 1)2
76 derivate
Consideriamo la funzione:
y = (x3 + 1)4
Le regole di derivazione che abbiamo imparato finora non permettono di calco-
larne la derivata in modo semplice. Per calcolare la derivata è utile la seguente
formula, che generalizza la regola di derivazione di una potenza nel caso in cui la
base è diversa da x:
D[f(x)]n = n · [f(x)]n−1 · f 0 (x)
La derivata della funzione si calcola dunque nel modo seguente:
Soluzione.
Riepilogo
y y
f(b) f(a)
f(a) f(b)
x x
a b a b
(a) Una funzione crescente: per ogni (b) Una funzione decrescente: per ogni
a < b risulta che f(a) < f(b) a < b risulta che f(a) > f(b)
Vedi la figura 30. Cominciamo a evidenziare un legame tra il segno della derivata
di una funzione e gli intervalli in cui la funzione cresce o decresce.
y y
max
f(a)
f(x)
f(x)
min
f(a)
x x
a x a x
(a) La funzione ha un massimo in a (b) La funzione ha un minimo in a
3x2 − 3 > 0
3x2 − 3 = 0 =⇒ 3x2 = 3 =⇒ x2 = 1 =⇒ x = ±1
−1 1 x
dove abbiamo indicato con una freccia rivolta verso l’alto gli intervalli in cui la
funzione è crescente e con una freccia rivolta verso il basso l’intervallo in cui la
funzione è decrescente. Quindi la funzione:
Definizione 20.
−1 1
x
f0 + − +
max min
Quindi la funzione:
Esercizio 68. Data la funzione f(x) = x4 − 2x2 trova gli intervalli in cui è
crescente e quelli in cui è decrescente, e i massimi e minimi.
y y
max
3 2
x
√ √
− 3 −1 1 3
x −2
min
1 2 3
−1
min
(a) y = x2 − 4x + 3 (b) y = x3 − 3x
y y
4
2
x
1 2
max x
√ √
− 2 −1 1 2
−1
min min
(c) y = x4 − 2x2 (d) y =
2x − 4
x−1
y y
4 y = x+1
min 4
min
1 x
max x
−2 −1 1 2
1 2
x2 x2 − 4
(e) y = (f) y =
x−1 x2 − 1
• Primo fattore:
x>0
0
x
• Secondo fattore:
x−1 > 0 =⇒ x>1
1
x
• Terzo fattore:
x+1 > 0 =⇒ x > −1
−1
x
−1 0 1
x
F1 − − + +
F2 − − − +
F3 − + + +
f0 − + − +
min max min
Quindi la funzione:
• ha un massimo in x = 0
2x − 4
Esercizio 69. Data la funzione f(x) = trova gli intervalli in cui è
x−1
crescente e quelli in cui è decrescente, e i massimi e minimi.
2
>0
(x − 1)2
• Numeratore:
2>0
• Denominatore:
(x − 1)2 > 0
1
x
1
x
N + +
D + +
f0 + +
Quindi la funzione:
x2
Esercizio 70. Data la funzione f(x) = trova gli intervalli in cui è
x−1
crescente e quelli in cui è decrescente, e i massimi e minimi.
0 2 x
• Denominatore:
(x − 1)2 > 0
1
x
f0 + − − +
max min
f
3.4 funzioni crescenti e decrescenti 85
Quindi la funzione:
• ha un massimo in x = 0
• ha un minimo in x = 2
• non è definita in x = 1
02 22
f(0) = =0 f(2) = =4
0−1 2−1
La figura 32e riporta il grafico della funzione con le nuove informazioni.
x2 − 4
Esercizio 71. Data la funzione f(x) = trova gli intervalli in cui è
x2 − 1
crescente e quelli in cui è decrescente, e i massimi e minimi.
6x
>0
(x2 − 1)2
• Numeratore:
6x > 0 =⇒ x>0
0
x
• Denominatore:
(x2 − 1)2 > 0
−1 1
x
−1 0 1
x
N − − + +
D + + + +
f0 − − + +
min
Quindi la funzione:
02 − 4
f(0) = =4
02 − 1
Vedi la figura 33. La proposizione seguente, che enunciamo solo, fornisce una
condizione sufficiente per stabilire se una funzione è concava o convessa in un
intervallo studiandone il segno della derivata seconda.
3.5 funzioni convesse e concave 87
y y
f(b) f(a)
f(a) f(b)
x x
a b a b
y y
flex x flex x
(a) (b)
dove abbiamo indicato con una parabola con la concavità rivolta verso l’alto l’in-
tervallo in cui la funzione è convessa e con una parabola con la concavità rivolta
verso il basso l’intervallo in cui la funzione è concava. Quindi la funzione:
• è concava se x < 0
• è convecssa se x > 0
Dalla proposizione 14 segue un importante criterio per la ricerca dei flessi di una
funzione.
Quindi per trovare i punti di flesso di una funzione è sufficiente trovare gli inter-
valli in cui la funzione è convessa o concava risolvendo la disequazione f 00 (x) > 0:
se esistono dei punti intorno ai quali f 00 cambia segno, questi sono punti di flesso.
y y
max
3 2
flex x
√ √
− 3 −1 1 3
x −2
min
1 2 3
−1
min
(a) y = x2 − 4x + 3 (b) y = x3 − 3x
y y
4
2
x
1 2
max x
√ flex flex 1 √
− 2 −1 2
−1
min min
(c) y = x4 − 2x2 (d) y =
2x − 4
x−1
y y
4 y = x+1
min 4
min
1 x
max x
−2 −1 1 2
1 2
x2 x2 − 4
(e) y = (f) y =
x−1 x2 − 1
0
x
f 00 − +
flex
f(0) = 03 − 3 · 0 = 0
f 0 = 2x − 4 f 00 = 2
2>0
x
f 00 +
Quindi la funzione:
f 0 = 4x3 − 4x f 00 = 12x2 − 4
− √1 √1 x
3 3
− √1 √1
3 3
x
f 00 + − +
flex flex
Quindi la funzione:
1 1
• è convessa se x < − √ ∨ x > √
3 3
1 1
• è cobcava se − √ < x < √
3 3
92 derivate
1 1
• ha due flessi, uno in − √ e l’altro in √
3 3
1 4 1 2 1
1 1 1−6 5
f ±√ = ±√ − 2 · ±√ = −2· = =−
3 3 3 9 3 9 9
2x − 4
Esercizio 77. Data la funzione y = , trova gli intervalli in cui è
x−1
convessa o concava, e i flessi.
2
f0 = (vedi l’esercizio 69)
(x − 1)2
0 · (x − 1)2 − 2 · 2(x − 1) −4(x − 1) −4
f 00 = 4
= 4
=
(x − 1) (x − 1) (x − 1)3
−4
>0
(x − 1)3
• Numeratore:
−4 > 0
• Denominatore:
1
x
1
x
N − −
D − +
f 00 + −
Quindi la funzione:
• è convessa se x < 1
• è concava se x > 1
• non ha flessi
x2
Esercizio 78. Data la funzione y = , trova gli intervalli in cui è convessa
x−1
o concava, e i flessi.
x2 − 2x
f0 = (vedi l’esercizio 70)
(x − 1)2
2
>0
(x − 1)3
• Numeratore:
2>0
• Denominatore:
1
x
1
x
N + +
D − +
f 00 − +
Quindi la funzione:
• è concava se x < 1
• è convessa se x > 1
• non ha flessi
x2 − 4
Esercizio 79. Data la funzione y = , trova gli intervalli in cui è
x2 − 1
convessa o concava, e i flessi.
−18x2 − 6
>0
(x2 − 1)3
• Numeratore:
• Denominatore:
(x2 − 1)3 > 0 =⇒ x2 − 1 > 0
−1 1 x
−1 1
x
N − − −
D + − +
f 00 − + −
Quindi la funzione:
• non è definita se x = ±1
• non ha flessi
3.6 esercizi
a. Per calcolare in base alla definizione la derivata della funzione y = f(x) nel pun-
to a = 2, quale dei seguenti limiti occorre calcolare?
b. Per calcolare in base alla definizione la derivata della funzione y = f(x) nel pun-
to a = 0, quale dei seguenti limiti occorre calcolare?
c. Per calcolare in base alla definizione la derivata della funzione y = x2 nel pun-
to a = −2, quale dei seguenti limiti occorre calcolare?
98 derivate
h2 + 4 (−2 + h)2 − 4
A lim C lim
h→0 h h→0 h
(−2 + h)2 + 4 h2 − 4
B lim D lim
h→0 h h→0 h
d. Per calcolare in base alla definizione la derivata nel punto x = 0 di una funzione y =
f(x) tale che f(0) = 0, quale dei seguenti limiti occorre calcolare?
3 Ciascuno dei limiti riportati nella prima colonna rappresenta la derivata di una
funzione f in un punto a indicato. Fai le associazioni corrette.
(2 + h)3 − 8
a. lim A. f(x) = x2 , a = 4
h→0 h
(−2 + h)3 + 8
b. lim B. f(x) = x2 , a = −4
h→0 h
(4 + h)2 − 16
c. lim C. f(x) = x3 , a = 2
h→0 h
(−4 + h)2 − 16
d. lim D. f(x) = x3 , a = −2
h→0 h
4 Vero o falso?
a. La derivata di y = x2 è 2x V F e. La derivata di y = 2 è 0 V F
b. La derivata di y = 5x è 5 V F 1 1
f. La derivata di y = è V F
x x2
c. La derivata di y = 5 è 5x V F
g. La derivata di y = x è 0 V F
d. La derivata di y = 2x è x2 V F [3 affermazioni vere e 4 false]
Calcola la derivata delle seguenti funzioni, usando la proprietà di linearità della deriva-
ta.
y = x3 + 1
3x2
2
5 10 y = x2 − 2 ln x + ex 2x − + ex
x
6 y = x + x2 [1 + 2x]
−3x2 + x4 −6x + 4x3 2
7 y= 11 y= x3 − 2 ln x 3x2 −
x
y = 4x3 − 3x2 12x2 − 6x
8
1 1
9 y = ln x + x +1 12 y = ex − ln x ex −
x x
Calcola la derivata delle seguenti funzioni, usando la formula della derivata del prodot-
to.
3.6 esercizi 99
Calcola la derivata delle seguenti funzioni, usando la formula della derivata del quo-
ziente.
x+1 2 x3 + 1 2x3 − 6x2 − 1
23 y= − 30 y=
x−1 (x − 1)2 x−2 (x − 2)2
x 2 2x2 − 3
y= − 14x
24
x−2 (x − 2)2 31 y=
3x2 − 1 (3x2 − 1)2
x2 + 1
2x3
4
10x 2x + 6x2
25 y= 2 − 2 32 y=
x −4 (x − 4)2 x2 + 1 (x2 + 1)2
1 2x
ln x 1 − 3 ln x
26 y= 2 − 2 33 y= 3
x +1 (x + 1)2 x x4
x3 x2 (x2 + 3) ex ex
27 y= 2 − 2 34 y= x − x
x +1 (x + 1)2 e −1 (e − 1)2
x2
2
2x − 1 7 x − xex (x − 2)
28 y= 35 y=
x+3 (x + 3)2 x + ex (x + ex )2
x2 x2 + 6x ex
x
e (x ln x − x − 1)
29 y= 36 y=
x+3 (x + 3)2 ln x − 1 x(ln x − 1)2
Calcola la derivata delle seguenti funzioni, usando la formula della derivata della poten-
za di una funzione.
ex
x
e (x − 1)2
x2
2
2x − 2x
43 y= 49 y=
2x − 1 (2x − 1)2 x2 + 1 (x2 + 1)2
x3 + 1 6x2 y = x2 (x3 + 1)
4
50 5x + 2x
44 y= − 3
x3 − 1 (x − 1)2
x2 + x3
x+2
51 y= − 3
(x − 1)2 (x + 1)
2
45 y= 3x − 2x − 1 x4 x
ln x 1 − 2 ln x 55 y = x3 (x2 + 2)
5x4 + 6x2
53 y=
x2 x
x2 2x2 + 2x x3 + 1 2x3 − 1
54 y= 56 y=
2x + 1 (2x + 1)2 2x 2x2
Trova gli intervalli dove le seguenti funzioni sono crescenti o decrescenti, e i massimi e
minimi (nelle risposte sono indicati gli intervalli in cui ciascuna funzione è crescente e le
ascisse dei massimi e minimi).
3 3
57 y = x2 − 3x + 2 x > ; minimo per x =
2 2
58 y = x3 − 3x [x < −1 ∨ x > 1; massimo per x = −1 e minimo per x = 1]
59 y= x4 − 2x2 [−1 < x < 0 ∨ x > 1; minimi per x = ±1, massimo per x = 0]
60 y= 2x3 + 3x2 + 6x [crescente per ogni x ∈ R]
2 3 1 2 1 1
61 y= x − x −x x < − ∨ x > 1; massimo per x = − e minimo per x = 1
3 2 2 2
62 y = −x4 − 2x2 [x < 0; massimo per x = 0]
63 y= 4x3 − x4 [x < 3; massimo per x = 3]
64 y= x3 − 3x2
+ 3x [crescente per ogni x ∈ R]
1 4
65 y = x − 2x2 [−2 < x < 0 ∨ x > 2; minimi per x = ±2, massimo per x = 0]
4
x3 h √ √ √ √ i
66 y= 2 x < −2 3 ∨ x > 2 3; massimo per x = −2 3, minimo per x = 2 3
x −4
x2 − 1
67 y= 2 [x > 0; minimo per x = 0]
x +1
x2 − 4
68 y= 2 [x > 0, con x 6= 1; minimo per x = 0]
x −1
1 3 3
69 y= 2 x < 0 ∨ 0 < x < ; massimo per x =
x − 3x 2 2
1 − x2 h √ √ √ √ i
70 y= x < − 3 ∨ x > 3; massimo per x = − 3, minimo per x = 3
x3
x
71 y= 2 [−3 < x < −3; massimo per x = 3, minimo per x = −3]
x +9
2x + 3
72 y= 2 [−4 < x < 1; minimo per x = −4, massimo per x = 1]
x +4
x2 − 4
73 y= [x < −4 ∨ x > −1; massimo per x = −4]
(x + 1)2
x3 h √ √ √ √ i
74 y= 2 x < − 3 ∨ x > 3; massimo per x = − 3, minimo per x = 3
x −1
75 y = x4 − 4x3 [x > 3; minimo per x = 3]
(x − 1)2
76 y= [1 < x < 5; minimo per x = 1; massimo per x = 5]
(x + 1)3
x
77 y= 2 [−2 < x < 2; massimo per x = 2; minimo per x = −2]
x +4
3.6 esercizi 101
x2
78 y= [x < −6 ∨ x > 0; minimo per x = 0; massimo per x = −6]
x+3
1 1
79 y = x(x − 1)2 x < ∨ x > 1; massimo per x = , minimo per x = 1
3 3
3 3
80 y = x3 (x − 1) x > ; minimo per x =
4 4
7 7
81 y = 4x3 − x2 − 14x x < −1 ∨ x > ; massimo per x = −1 e minimo per x =
6 6
Studia la concavità delle seguenti funzioni e trovane i flessi (nelle risposte sono indicati
gli intervalli in cui ciascuna funzione è convessa e le ascisse dei flessi).
82 y = x3 − 3x2 [x > 1; flesso per x = 1]
83 y = x3 + 2x + 1 [x > 0; flesso per x = 0]
84 y= x3 − 6x2 [x > 2; flesso per x = 2]
85 y= 6x2 − x4 [−1 < x < 1; flessi per x = ±1]
1 1
86 y = x(x − 1)3 x < − ∨ x > 1; flessi per x = ∨ x = 1
2 2
87 y = x4 − 4x3 [x < 0 ∨ x > 2; flessi per x = 0 ∨ x = 2]
88 y= 3x5 + 5x4 − 20x3 [−2 < x < 0 ∨ x > 1; flessi per x = −2 ∨ x = 0 ∨ x = 1]
1 4 1 3 1 2
89 y= x − x + x [convessa per ogni x ∈ R]
12 3 2
2
x −1
1 1 1
90 y= 2 − √ < x < √ ; flessi per x = ± √
x +1 3 3 3
91 y = x4 − 6x2 [x < −1 ∨ x > 1; flessi per x = ±1]
92 y= x3 + 3x2 −1 [x > −1; flesso per x = −1]
h √ √ √ i
93 y = x4 − 12x2 x < − 2 ∨ x > 2; flessi per x = ± 2
3 4 3 4
A x= B x= C x=− D x=−
4 3 4 3
x2 + 2
La funzione y = presenta per x = 0:
x2 − 4
A un minimo B un massimo C un flesso D uno zero
1
Quale dei seguenti è un punto di flesso per la funzione y = f(x) = 2x2 − x3 ?
3
A x=0 B x=1 C x=2 D f non ha flessi
Dominio
Si tratta di una funzione intera, quindi il suo dominio è R. Vedi la figura 36a.
f(0) = 04 − 2 · 02 = 0
Quindi il grafico della funzione interseca l’asse y nel punto (0, 0).
Segno
• Primo fattore:
x2 > 0
0
x
• Secondo fattore:
x2 − 2 > 0
Risolviamo l’equazione associata:
√
x2 − 2 = 0 =⇒ x=± 2
√ √ x
− 2 2
f + − − +
Quindi la funzione:
4.1 funzioni intere 105
y y
x x
√ √
− 2 2
(a) (b)
y y
x x
√ √ √ √
− 2 2 − 2 2
(c) (d)
y y
max x max x
√ √ √ flex flex √
− 2 −1 1 2 − 2 −1 1 2
−1 −1
min min min min
(e) (f)
√ √
• è positiva se x < − 2 ∨ x > 2
√ √
• è nulla se x = − 2 ∨ x = 0 ∨ x = 2
• è negativa altrimenti
Simmetrie
Massimi e minimi
f 0 (x) = 4x3 − 4x
• Primo fattore:
x>0
0
x
• Secondo fattore:
x−1 > 0 =⇒ x>1
1
x
4.1 funzioni intere 107
• Terzo fattore:
x+1 > 0 =⇒ x > −1
−1
x
−1 0 1
x
F1 − − + +
F2 − − − +
F3 − + + +
f0 − + − +
min max min
Quindi la funzione:
Concavità e flessi
f 0 = 4x3 − 4x f 00 = 12x2 − 4
− √1 √1 x
3 3
− √1 √1
3 3
x
f 00 + − +
flex flex
Quindi la funzione:
1 1
• volge la concavità verso l’alto se x < − √ ∨ x > √
3 3
1 1
• volge la concavità verso il basso se − √ < x < √
3 3
1 1
• ha due flessi, uno in − √ e l’altro in √
3 3
Calcoliamo l’ordinata dei flessi:
1 4 1 2 1
1 1 1−6 5
f ±√ = ±√ − 2 · ±√ = −2· = =−
3 3 3 9 3 9 9
Le figure 36f e 37 riportano il grafico della funzione con tutte le informazioni
trovate.
x2
Esercizio 81. Studia la funzione y = .
x−1
Dominio
È una funzione fratta, definita purché il suo denominatore sia diverso da zero:
x − 1 6= 0 =⇒ x 6= 1
4.2 funzioni fratte 109
max x
√ √
− 2 −1 − √1 √1 1 2
3 3
− 59
flex flex
−1
min min
dom f = R \ { 1 }
x2
=0
x−1
da cui, eliminando il denominatore,
x2 = 0 =⇒ x=0
02
f(0) = =0
0−1
Quindi il grafico della funzione interseca l’asse y nel punto (0, 0).
Segno
x2
>0
x−1
Studiamo il segno del numeratore e del denominatore.
• Numeratore:
x2 > 0
0
x
• Denominatore:
x−1 > 0 =⇒ x>1
4.2 funzioni fratte 111
y y
x x
1 1
(a) (b)
y y
y = x+1
x x
1 1
(c) (d)
y y
4 y = x+1 4 y = x+1
min min
max x max x
1 2 1 2
(e) (f)
x2
Figura 38: La funzione y =
x−1
112 studio di funzione
1
x
f − − +
Quindi la funzione:
• Calcoliamo i limiti agli estremi del dominio. Cominciamo dai limiti per x → ∞.
x2 x2
lim = lim = lim x = +∞
x→+∞ x − 1 x→+∞ x x→+∞
Inoltre:
x2
q = lim [f(x) − mx] = lim [f(x) − 1 · x] = lim −x
x→±∞ x→±∞ x→±∞ x−1
x2 − x(x − 1) x2 − x2 + x
= lim = lim =1
x→±∞ x−1 x→±∞ x−1
Quindi l’asintoto obliquo ha equazione y = x + 1 (figura 38d).
4.2 funzioni fratte 113
Massimi e minimi
x2 − 2x
>0
(x − 1)2
Studiamo il segno di numeratore e denominatore.
• Numeratore:
x2 − 2x > 0
Risolviamo l’equazione associata:
x2 − 2x = 0 =⇒ x(x − 2) = 0
da cui
x=0 ∨ x=2
Disegniamo la parabola associata.
0 2 x
• Denominatore:
(x − 1)2 > 0
1
x
f0 + − − +
max min
Quindi la funzione:
114 studio di funzione
02 22
f(0) = =0 f(2) = =4
0−1 2−1
La figura 38e riporta il grafico della funzione con tutte le informazioni trovate.
Concavità e flessi
• Denominatore:
1
x
4.2 funzioni fratte 115
y = x+1
4
min
max x
1 2
x2
Figura 39: La funzione y =
x−1
116 studio di funzione
1
x
N + +
D − +
f 00 − +
Quindi la funzione:
• non ha flessi
4.3 esercizi
y y
x
flex x
2
−4
(a) y = 2x − 4 (b) y = x3
y y
min x
(c) y = x4 (d) y =
1
x
y y
max
1
3
flex 4 flex
flex x
−1 1
x
− √1 √1
3 3
1 x
(e) y = (f) y =
x2 + 1 x2 − 1
dom f = R
intersezioni con gli assi: (3, 0), (1, 0), (0, −3)
13 y = −x2 + 4x − 3
è positiva per 1 < x < 3
max(2, 1), non ha né minimi né flessi
dom f = R
intersezioni con gli assi: (0, 0), (±2, 0)
14 y = x3 − 4x
è positiva
per −2< x < 0 ∨ x>2
2 16 2 16
max − √ , √ , min √ , − √ , flex(0, 0)
3 3 3 3 3 3
dom f = R
intersezioni con gli assi: (0, 0), (1, 0)
15 y= 9x(x − 1)2 è positiva per x > 0 ∧ x 6= 1
1 4 2 2
max , , min(1, 0), flex ,
3 3 3 3
dom f = R
intersezioni con gli assi: (1, 0), (4, 0), (0, −4)
16 y = x3 − 6x2 + 9x − 4
è positiva per x > 4
max(1, 0), min(3, −4), flex(2, −2)
dom f = R
intersezioni con gli assi: (−1, 0), (5, 0), (0, −5)
17 y = x3 − 3x2 − 9x − 5
è positiva per x > 5
max(−1, 0), min(3, −32), flex(1, −16)
dom f = R
intersezioni con gli assi: (2, 0), (5, 0), (0, −20)
18 y = x3 − 9x2 + 24x − 20
è positiva per x > 5
max(2, 0), min(4, −4), flex(3, −2)
dom f = R
intersezioni con gli assi: (±2, 0), (0, 4)
1 3
19 y= x − x2 − 2x + 4 è positiva x > −2 ∧ x 6= 2
per
2
2 128 2 64
max − , , min(2, 0), flex ,
3 27 3 27
dom f = R
intersezioni con gli assi: (0, 0), (−1, 0)
20 y= x3 (x + 1)
è positiva per x < −1 ∨ x > 0
3 27 1 1
non ha massimi, max − , − , flex − , − , flex(0, 0)
4 256 2 16
dom f = R
intersezioni con gli assi: (±2, 0), (0, 16)
21 y= (x2 − 4)2 è positiva per x 6= ±2, è pari
2 64
max(0, 16), min(±2, 0), flex ± √ ,
3 9
120 studio di funzione
dom f = R
intersezioni con gli assi: (±2, 0)
22 y= x4 − 2x2 −8
è positiva per x < −2 ∨ x > 2,è pari
1 77
max(0, −8), min(±1, −9), flex ± √ , −
3 9
dom f = R
intersezioni con gli assi: (0, 0), (1, 0)
23 y= 25x3 (x − 1)2 è positiva per x > 0 ∧ x 6= 1
3 108
max , , min(1, 0), flex(0, 0)
5 125
dom f = R \ { 2 }
intersezioni con gli assi: (0, 1)
2
24 y= è positiva per x < 2
2−x
asintoti: x = 2, y = 0
non ha né massimi né minimi né flessi
dom f = R \ { 1 }
intersezioni con gli assi: (−1, 0), (0, −3)
3x + 3
è positiva per x < −1 ∨ x > 1
25 y=
x−1
asintoti: x = 1, y = 3
non ha né massimi né minimi né flessi
dom f = R \ { 0 }
intersezioni con gli assi: (3, 0)
3−x
26 y= è positiva per 0 < x < 3
x
asintoti: x = 0, y = −1
non ha né massimi né minimi né flessi
dom f = R \ { 2 }
intersezioni con gli assi: (1, 0), (0, −1)
2 − 2x
27 y= è positiva per 1 < x < 2
x−2
asintoti: x = 2, y = −2
non ha né massimi né minimi né flessi
dom f = R \ { 1 }
intersezioni con gli assi: (2, 0), (0, 2)
2−x
è positiva per x < 1 ∨ x > 2
28 y=
1−x
asintoti: x = 1, y = 1
non ha né massimi né minimi né flessi
dom f = R \ { 0 }
non interseca gli assi
1
29 y= 2 è positiva per ogni x ∈ dom f
x
asintoti: x = 0, y = 0
non ha né massimi né minimi né flessi
4.3 esercizi 121
dom f = R
intersezioni con gli assi: (0, 1)
4 è sempre positiva, è pari
30 y=
x2 + 4
asintoti: y = 0
2 3
max(0, 1), non ha minimi, flex ± √ ,
3 4
dom f = R \ { ±2 }
intersezioni con gli assi: (0, −1)
4 è positiva per x < −2 ∨ x > 2
31 y=
x2 − 4
asintoti: x = ±2, y = 0
max(0, −1), non ha né minimi né flessi
dom f = R \ { 2 }
intersezioni con gli assi: (0, 1)
4
32 y= 2 è positiva per ogni x ∈ dom f
x − 4x + 4
asintoti: x = 2, y = 0
non ha né massimi né minimi né flessi
dom f = R \ { 0, 3 }
non interseca gli assi
è positiva per x < 0 ∨ x > 3
2
33 y= 2
x − 3x
asintoti:
x =0, x = 3, y = 0
3 8
max , − , non ha né minimi né flessi
2 9
dom f = R \ { 0 }
intersezioni con gli assi: (−1, 0)
x+1 è positiva per x > −1 e x 6= 0
34 y= 2
x
asintoti:
x = 0, y = 0
1 2
max −2, − , non ha minimi, flex −3, −
4 9
dom f = R
intersezioni con gli assi: (0, 0)
4x
35 y= 2 è positiva per x > 0, è dispari
x +1
asintoti: y = 0 √ √
max(1, 2), min(−1, −2), flex(0, 0), flex(± 3, ± 3)
dom f = R \ { −1 }
intersezioni con gli assi: (3, 0), (0, 3)
è positiva per x < −1 ∨ −1 < x < 3
3−x
36 y=
(x + 1)2 asintoti: x = −1, y = 0
1 1
min 7, − , flex 11, −
16 18
dom f = R \ { 1 }
intersezioni con gli assi: (2, 0), (5, 0), (0, −10)
x2 − 7x + 10
è positiva per 1 < x < 2 ∨ x > 5
37 y=
x−1
asintoti: x = 1, y = x − 6
max(−1, −9), min(3, −1), non ha flessi
122 studio di funzione
dom f = R \ { 1 }
intersezioni con gli assi: (±2, 0), (0, 8)
2x2 − 8
è positiva per −2 < x < 1 ∨ x > 2
38 y=
x−1
asintoti: x = 1, y = 2x + 2
non ha né massimi né minimi né flessi
dom f = R \ { 5 }
4
intersezioni con gli assi: (1, 0), (4, 0), 0, −
x2
− 5x + 4 5
39 y=
è positiva per 1 < x < 4 ∨ x > 5
x−5
asintoti: x = 5, y = x
max(3, 1), min(7, 9), non ha flessi
dom f = R \ { −1 }
intersezioni con gli assi: (±2, 0), (0, −4)
x2 − 4 è positiva per x < −2 ∨ x > 2
40 y=
(x + 1)2 asintoti: x = −1, y = 1
4 11 35
max −4, , flex − ,
3 2 27
dom f = R
intersezioni con gli assi: (±1, 0), (0, 1)
1 − x2
è positiva per −1 < x < 1, è pari
41 y= 2
asintoti: y = −1
x +1
1 1
max(0, 1), flex ± √ ,
3 2
dom f = R \ { 0 }
intersezioni con gli assi: (±1, 0)
x2 − 1
è positiva per x < −1 ∨ x > 1, è pari
42 y=
x2
asintoti: x = 0, y = 1
non ha né massimi né minimi né flessi
dom f = R \ { 0 }
intersezioni con gli assi: (0, 0)
x2 è positiva per x 6= 0 ∧ x 6= 1
43 y=
(x − 1)2 asintoti: x = 1, y = 1
1 1
non ha massimi, min(0, 0), flex − ,
2 9
dom f = R \ { 0 }
non interseca gli assi
1
è positiva per x > 0, èdispari
44 y= 3
x
asintoti: x = 0, y = 0
non ha né massimi né minimi né flessi
dom f = R \ { 0 }
intersezioni con gli assi: (±1, 0)
(x2 − 1)2
è positiva per x > 0, è dispari
45 y=
x3 asintoti: x = 0, y = x
√ 4√
max(−1, 0), min(1, 0), flex ± 3, ± 3
9
4.3 esercizi 123
y y
1
2 1 flex x 4
max 27 max
2
−1 x
flex
− 27
16 −1 − √1 √1 1
min 3 3
y
y
x 1 x
−2 −1 1 2
(c) y = [(x − 2)(x − 1)x(x + 1)(x + 2)]2 x2 + 1
(d) y =
x2
y y
min y = x
√ flex x
−32 max 1 x
−1 1
max
√
min 3
4
− 3
x2 x3
(e) y = (f) y =
x3 − 1 x2 − 1
dom f = R \ { 1 }
intersezioni con gli assi: (0, 0)
x3 è positiva per x > 0 ∧ x 6= 1
46 y=
(x − 1)2
asintoti: x = 1, y = x
+2
27
non ha massimi, min 3, , flex(0, 0)
4
dom f = R \ { 1 }
intersezioni con gli assi: (−1, 0), (0, 1)
(x + 1)3 è positiva per x > −1 ∧ x 6= 1
47 y=
(x − 1)2
asintoti: x = 1, y = x
+5
27
non ha massimi, min 5, , flex(−1, 0)
2
dom f = R \ { 0 }
intersezioni con gli assi: (−1, 0)
(x + 1)3 è positiva per x < −1 ∨ x > 0
48 y=
x3
asintoti: x = 0, y = 1
1
non ha né massimi né minimi, flex(−1, 0), flex −2,
8
− 1
57 y = e−x (figura 42c) 59 y=e x2 (figura 42e)
ex − e−x
58 y= (figura 42d) 60 y = x ln x (figura 42f)
2
4.3 esercizi 125
y
max y = −x y y=x
x x
−2 2 −2 2
√ √
(a) 4 − x2 (b) y = x2 − 4
y y
flex x
1
x
y y
1
1
flex flex e x
1
x − e1
min
1
(e) y = e
−
x2 (f) y = x ln x
5.1 algebra
Esercizio 83. Baseball e softball hanno campi da gioco simili (vedi la figura
seguente), ma con misure diverse. L’area di un campo da softball è circa 3/5
di quella di un campo da baseball. L’area di un campo da baseball misura
circa 12 000 m2 . Quanto misura circa l’area di un campo da softball?
3
· 12 000 m2 = 7200 m2
5
La risposta esatta è la C.
100 m · 50 m = 5000 m2
Per trovare il numero di persone presenti nella piazza basta una moltiplicazione:
5000 · 3 = 15 000
La risposta esatta è la B.
5.1 algebra 129
La risposta esatta è la B.
Esercizio 86. Una linea di produzione automatizzata lavora con orario con-
tinuato dalle 6 alle 20 e produce pezzi meccanici. Per realizzare ogni pezzo
ci vogliono:
Esercizio 87. Alberto e Carlo lavorano in un bar della loro città. Oggi Al-
berto ha servito 16 tavoli e Carlo 24. Al termine del servizio hanno incassa-
to 20 euro di mance. Il proprietario del bar ha stabilito che i 20 euro di man-
cia vengano suddivisi tra Alberto e Carlo in parti direttamente proporzionali
al numero di tavoli serviti. Quanto spetta ad Alberto?
A 4e B 5e C 8e D 10 e
16 · 20
16 : 40 = x : 20 =⇒ 40x = 16 · 20 =⇒ x= =8
40
La risposta esatta è la C.
Esercizio 88. Un negozio di articoli per la casa vende dei vassoi rettangolari
di diverse dimensioni. Il prezzo (in euro) di un vassoio dipende dalle sue
dimensioni L1 e L2 (in cm) secondo la formula:
L1 · L2
p=
20
Il prezzo di un vassoio è 20 euro e L1 = 40 cm. Quanto misura L2 ?
A 10 cm B 15 cm C 20 cm D 25 cm
L1
L2
La risposta esatta è la A.
5.1 algebra 131
Esercizio 89. La distanza media tra la Terra e il Sole è circa 1,5 · 1011 m,
mentre la distanza media tra la Terra e la Luna è circa 3,8 · 108 m. La distanza
media tra la Terra e il Sole è quindi circa:
A il doppio della distanza media tra la Terra e la Luna
B il triplo della distanza media tra la Terra e la Luna
C 1000 volte la distanza media tra la Terra e la Luna
D 400 volte la distanza media tra la Terra e la Luna
Rosa deve fare un viaggio all’estero e parcheggia l’auto per 22 giorni. Quale
espressione permette di calcolare in euro quanto spende?
A 13 + 5 · 18 + 3 · 2 C 3 · 22
B 5 · 20 + 3 · 2 D 13 + 3 · 20 + 3 · 2
Soluzione. La spesa di Rosa è pari a 13 euro (per i primi due giorni) più 5 eu-
ro per 18 (i giorni dal terzo al ventesimo) più 3 euro per 2 (il ventunesimo e il
ventiduesimo giorno). La risposta esatta è la A.
132 prove invalsi
La tabella seguente riporta i voti dei primi tre esami sostenuti da Giovanna.
Quale voto deve prendere Giovanna nel prossimo esame (esame 4) per avere
una media pesata uguale a 25?
A 20 B 23 C 25 D 28
Soluzione. Se x è il voto del quarto esame, scriviamo la media pesata dei voti degli
esami e poniamola uguale a 25:
25 · 12 + 20 · 6 + 23 · 3 + x · 12
= 25
12 + 6 + 3 + 12
Risolviamo l’equazione nell’incognita x:
489 + 12x
= 25 =⇒ 489 + 12x = 825 =⇒ 12x = 336 =⇒ x = 28
33
La risposta esatta è la D.
A 3 B 2/5 C 5/2 D 10
5.2 geometria
B B
70 m
A A C
106 m
Campo da calcio dello stadio Bernabeu Rettangolo di gioco
La risposta esatta è la C.
Esercizio 97. L’area del quadrato AECD nella figura seguente misura x2 e
il segmento EB misura 5 cm Quale tra le espressioni seguenti indica l’area
del triangolo ECB?
1 2 5 5 5
A x B x2 + x C x D x2 − x
2 2 2 2
D C
A E 5 cm B
Soluzione. Poiché l’area del quadrato AECD misura x2 , il lato EC misura x. L’area
del triangolo ECB misura quindi 5x/2. La risposta esatta è la C.
5.2 geometria 135
finestra finestra
porta porta
Soluzione. La spesa per tinteggiare le pareti di una stanza dipende dalla loro su-
perficie, che è uguale al prodotto fra il perimetro della stanza per la sua altezza.
Poiché il perimetro e l’altezza della stanza sono gli stessi per il signor Bianchi e
per il signor Rossi, la risposta esatta è la A.
A x2 + 20 B x2 − 20 C x2 + 20x D x2 − 20x
136 prove invalsi
D C
x
G F
A 10 E x B
Soluzione. L’area del poligono EBCDGF è la differenza tra l’area del quadrato più
grande e l’area del quadrato più piccolo:
La risposta esatta è la C.
h i
f
g
x
Soluzione. Il coefficiente angolare di una retta indica la sua pendenza: quanto più
la retta è ripida, tanto più il suo coefficiente angolare è grande. Delle quattro rette
mostrate, quella meno ripida è la retta i. La risposta esatta è la D.
5.2 geometria 137
3 y
2
1
f
x
−5 −4 −3 −2 −1 1 2 3 4 5 6 7
−1
−2
g
−3
Soluzione. La disequazione f(x) < g(x) è verificata quando il grafico della funzio-
ne f «sta sotto» al grafico della funzione g. Ciò si verifica quando x è compresa
fra −5 e −1 o fra 4 e 7. La risposta esatta è la A.
A r B r C r D r
A 3/4 B 1 C 4/3 D 3
y
P
O x
3
A 2/3 B 1 C 3/2 D 2
f r
1 P
x
2
A y = 2x B y = 2−x C y = 2x + 1 D y = 2−x + 1
1
x
A 21 L2 B 39 L2 C 42 L2 D 60 L2
2 2 1
3 1
2 2 1
Figura 1 Figura 2
y y x yx y
x x
A B C D
f
x
C
O r
A
12
20
B
s
4 y (m)
1
x (m)
2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
1 3
y=− 202 + 20 = −4 + 6 = 2
100 10
C (e)
160
140
120
100
A
80 B
60 C
40
D
20
x (km)
50 100 150 200 250 300
Soluzione. Il grafico che corrisponde alla proposta del comune deve essere com-
posto da due segmenti, di cui il primo (relativo a una percorrenza fino a 100 km
e con un costo al chilometro maggiore) più ripido del secondo (relativo a una
percorrenza superiore a 100 km). La risposta esatta è la A.
A 16 B 24 C 48 D 56
D x F C
x
E
A B
Soluzione. L’area del triangolo AEF è la differenza tra l’area del quadrato ABCD e
la somma delle aree dei tre triangoli ABE, ECF e AFD. L’area del quadrato ABCD
è 12 · 12 = 144 e
12 · 8 8·4 4 · 12
area ABE = = 48 area ECF = = 16 area AFD = = 24
2 2 2
Quindi:
area AEF = 144 − (48 + 16 + 24) = 56
La risposta esatta è la D.
5.2 geometria 143
1 2
f(x) = x − 6x + 72
2
Indica se ciascuna delle affermazioni seguenti è vera o falsa.
Soluzione.
a. Sostituendo x = 0 nell’espressione f(x) dell’area si ottiene 72, che è la metà
di 144 (l’area del quadrato), quindi l’affermazione è vera.
Esercizio 113.
Il rettangolo AFED è formato da due quadrati congruenti ABCD e BFEC
con un lato in comune. Il perimetro di ciascuno dei quadrati misura 36 cm.
Quanto misura il perimetro del rettangolo AFED?
A 48 cm B 50 cm C 52 cm D 54 cm
D C E
A B F
Soluzione. Il lato dei quadrati congruenti ABCD e BFEC misura 36 cm/4 = 9 cm.
Il rettangolo rettangolo AFED è costituito da sei segmenti lunghi ciascuno 9 cm,
quindi il suo perimetro è 6 · 9 cm = 54 cm. La risposta esatta è la D.
144 prove invalsi
y y
y = x+1
y=2
x x
y = 1−x
y = x−1
Figura 1 Figura 2
Soluzione. Basta disegnare le quattro rette sul piano cartesiano (figura 2) per capire
che le prime tre affermazioni sono vere e che la quarta è falsa.
Soluzione. Indicando con T testa e con C croce, scriviamo tutti i casi possibili che
si possono presentare lanciando una moneta tre volte:
TTT TTC TCT TCC CTT CTC CCT CCC
La probabilità di ottenere esattamente 2 volte testa è il rapporto tra il numero di
casi favorevoli (3: TCC, CTC e CCT) e il numero di casi possibili (8). La risposta
esatta è la A.
5.3 probabilità e statistica 145
Esercizio 116. Aldo ha messo in un sacchetto tre foglietti di carta. Sul pri-
mo ha scritto la lettera E, sul secondo la lettera R e sul terzo la lettera T.
Dopo aver mischiato i foglietti esegue tre estrazioni a caso senza rimettere i
foglietti estratti nel sacchetto. Qual è la probabilità che escano nell’ordine le
lettere T, R, E in modo da formare la parola TRE?
2 3 3
· = = 30%
5 4 10
La risposta esatta è la D.
146 prove invalsi
b. Nel 2016 a Rovigo ci sono stati meno giorni di pioggia che a Venezia.
Giorni di pioggia
30
25
20
15
Soluzione.
a. Per ciascuna città, la colonna relativa al 2016 è più bassa di quella del perio-
do 1960-1991: la prima affermazione è vera.
c. Fra tutte le città, quella con la differenza maggiore tra la colonna del perio-
do 1992-2015 e quella del 2016 è Padova: la terza affermazione è vera.
5.3 probabilità e statistica 147
Soluzione. Le persone che hanno partecipato al test sono 1000 (100 malati e 900 sa-
ni). I falsi positivi sono 105. La probabilità che una persona che ha partecipato al
test sia un falso positivo è quindi 105/1000. La risposta esatta è la C.
148 prove invalsi
5.4 esercizi
Quale delle seguenti circonferenze genera il solido con una rotazione intorno all’as-
se x?
y y y y
x x x x
A B C D
è verificata per:
e. Considera la disequazione
log2 x < k
dove k è un numero reale. Quali sono le soluzioni per k = 0?
f. Considera la disequazione
log2 x < k
dove k è un numero reale. Quali sono le soluzioni per k = −2?
3 Una pentola piena d’olio viene messa a raffreddare per 15 minuti all’interno di un
abbattitore (uno strumento usato per il raffreddamento rapido). La figura seguente mostra
l’andamento della temperatura T (in ◦ C) dell’olio in funzione del tempo t (in minuti).
Qual è la temperatura iniziale dell’olio? Qual è la temperatura dell’olio dopo 5 minuti? Di
quanto diminuisce la temperatura dell’olio negli ultimi 5 minuti? [80◦ ; 60◦ ; 20◦ ]
◦
80 T ( C)
70
60
50
40
30
20
10 t (minuti)
5 10 15
a
b
b
d d
a
c c
Soggiorno Camera
A Per tinteggiare il soggiorno si spende di più che per tinteggiare la camera.
c. Quale delle seguenti funzioni non è definita in 1 ed è tale che lim f(x) = 2 e
x→∞
che f(0) = −3?
5.4 esercizi 151
2x − 3 x2 + 3 2x + 3 2x
A f(x) = B f(x) = C f(x) = D f(x) =
x−1 x−1 x−1 x−1
y y y y
x x x x
A B C D
e. Francesco ha dimenticato il codice PIN del suo cellulare. Si ricorda che ha usa-
to quattro cifre tutte diverse tra loro e che la prima di esse è il numero 4. Che
probabilità ha Francesco di scoprire la password al primo tentativo?.
x+7
f. Il dominio della funzione f(x) = è costituito dall’insieme dei numeri reali:
x(x − 5)
A diversi da 0 C diversi da 5
B diversi da 0 e da 5 D maggiori di 5
g. Qual è l’equazione della retta r passante per il punto P(0, −2) e parallela alla biset-
trice del primo e terzo quadrante?
A y = −x − 2 B y = x+2 C y = x−2 D y = −x + 3
a. x = 0 è una soluzione. V F
2,5 cm
5,5 cm
volume
temperatura (◦ C)
4 8 12 16
8 È dato un quadrato ABCD con lato lungo 8 cm. Al suo interno è inscritto il qua-
drilatero EFBG. La posizione dei punti E, F, G può variare lungo i lati, ma i segmenti AE,
DG e FB hanno sempre uguale lunghezza x. Al variare della lunghezza x tra 0 e 8, l’a-
rea del quadrilatero è descritta dall’espressione A = x2 − 4x + 32. Indica per ciascuna
affermazione se è vera o falsa.
5.4 esercizi 153
A x E D
x
G
F
x
B C
e. Andrea ha una valigia che si apre inserendo una combinazione di tre cifre. Andrea
però non la ricorda e procede per tentativi. Qual è la probabilità che Andrea indovini
la combinazione esatta al primo tentativo?
f. L’arcata inferiore del ponte rappresentato nella figura seguente è assimilabile a una
parabola. Questa parabola ha il vertice sull’asse y e interseca l’asse x nei punti A e B.
I punti A, B e C in figura hanno coordinate A(−2; 0), B(2; 0) e C(0; 2). Quale delle
seguenti può essere l’equazione della parabola che rappresenta l’arcata inferiore del
ponte?
y
A O B x
1 1 1 1
A y = − x2 + 1 B y = − x2 + 2 C y = − x2 + 2 D y = − x2 + 1
4 2 4 2