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SALUTE E BENESSERE

Testo di Mabel Morsiani – counselor sportiva

SCIVOLONI,
INCIAMPI
E CADUTE:
ATTENZIONE
ALLA FATICA
MENTALE

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per rifocillarci e riposarci. Tuttavia regolare le proprie emozioni e com-
l’obiettivo è raggiungere la meta, portamenti allo scopo di raggiungere
spesso rispettando orari predefiniti, determinati obiettivi (Baumeister, Vohs
per esempio se ci sono mezzi pubblici e Tice, 2007; Morsiani, 2018; Wagstaff,
da prendere, o per sfruttare appieno 2014), nello specifico anche di tipo re-
le ore di luce. Resistere e continuare lazionale. Alcuni esempi: il passo del
a camminare, nonostante la fatica, il gruppo a volte può essere più veloce o
dolore muscolare, il disagio termico più lento rispetto al mio; un comporta-
(siamo in ambiente naturale e le tem- mento di un compagno di escursione mi
perature sono soggette a variazioni, fa innervosire, ma sbottare in pubblico
anche repentine) e dopo tanti chilo- non è consigliabile; di fronte a un guado
metri, è possibile grazie al controllo come comunicare ai miei compagni che
inibitorio. Il controllo inibitorio è un’a- sono in difficoltà? L’autoregolazione è
bilità cognitiva che consiste nell’inibire un’attività cognitiva di base del nostro
reazioni, impulsi e bisogni impellenti cervello, ma anch’essa molto affaticante
allo scopo di perseguire un obiettivo da un punto di vista mentale (Marcora,
in questo caso continuare a cammi- 2015).
nare nonostante il forte e crescente 3) L’escursionismo infine si svolge in am-
desiderio di mollare (Marcora, 2019; biente naturale, a volte lungo percorsi
Morsiani, 2019). È un processo men- accidentati e/o in condizioni meteo non
tale molto affaticante: col passare del ottimali o avverse. Dunque una della
tempo, lo sforzo mentale richiesto per caratteristiche mentali di chi pratica
camminare può apportare fatica men- escursionismo è la capacità di assumere

D
tale (Marcora, 2019). rischi [risk assumption], capacità che –
a alcune settimane l’at- prestazione cognitiva (Boksem e Tops, 2) L’escursionismo di solito si svolge in assenza di sufficiente consapevolezza
tività escursionistica 2008; Marcora, 2015). in gruppo. È perciò richiesto a tutti e razionalità in alcuni casi estremi può
in ambiente è ripartita, Senza considerare l’affaticamento men- i partecipanti di sapere interagire e costare la vita, in altri, più ordinari, può
dopo lo stop forzato do- tale che ognuno di noi può portare con relazionarsi in modo funzionale, cioè, procurare infortuni o incidenti (Dosil,
vuto all’emergenza COVID-19. sé da casa, per motivi personali, che in primis di autoregolarsi, vale a dire 2006). L’autoregolazione, l’orientamento
In questo momento, più che mai, è im- possono essersi amplificati in quest’ul-
portante ed essenziale contenere quanto timo periodo, a causa del COVID-19;
possibile i fattori di rischio per gli in- l’escursionismo, in quanto attività mo-
fortuni. Infatti, “in caso di incidente, toria di resistenza [endurance], svolta
l’eventuale soccorso, già impegnativo in gruppo e in ambiente naturale di per
per i luoghi, è reso ulteriormente critico sé può essere mentalmente affaticante
dalle necessità di proteggere chi viene (Morsiani e Mazzoli, 2019).
soccorso e quanti soccorrono, dal peri-
colo di contagio” (CAI, 2020).
La ricerca evidenza che vari fattori, sia VEDIAMO PERCHÉ
fisici – considerati prominenti che men-
tali, possono predisporre agli infortuni 1) In quanto attività motoria di resi-
(Weinberg e Gould , 2015). In quest’arti- stenza, nell’escursionismo è prevista la
colo prendiamo in considerazione la fatica tolleranza all’esercizio [exercise tole-
mentale come fattore di rischio per pos- rance], cioè la capacità dell’organismo
sibili infortuni, specificamente per cadute di sostenere un esercizio muscolare ge-
dovute a scivoloni ed inciampi. neralizzato in condizioni aerobiche, per
Per fatica mentale intendiamo uno stato un tempo protratto (Coyle et al., 1988,
psicobiologico causato da prolungati Marcora e Staiano, 2010). Ed in effetti
periodi di intensa attività cognitiva e camminare è un esercizio fisico aero-
caratterizzato da sensazioni soggettive bico e durante le escursioni lo facciamo
di stanchezza e mancanza di energie per ore, anche con consistenti dislivelli.
(umore), avversione verso ulteriori sforzi Certo, durante il trekking sono previste
(motivazione) e impoverimento della delle soste, di cui perlopiù approfittiamo

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Nel primo studio, Lew e Qu (2014) si fo- possibilità di inciampo impreviste, la
calizzano sugli scivoloni. Dimostrano che flessione del tronco in avanti tende ad
in presenza di fatica mentale è più facile essere più ampia e vi è un peggioramento
perdere l’equilibrio posturale e quindi nell’arresto e che, dopo l’inciampo, si ri-
scivolare e cadere. Infatti il controllo po- duce la lunghezza del primo passo per
sturale proprio dello stare in equilibrio il recupero dell’equilibrio, risultando
impatta notevolmente a livello cognitivo. perlopiù inadeguata. La spiegazione
Ma se c’è fatica mentale c’è anche un potrebbe essere che la fatica mentale si
impoverimento delle risorse cognitive associa ad una minore attivazione delle
disponibili. Dunque la fatica mentale può cortecce prefrontali, area del cervello
compromettere le risposte posturali per correlata alle funzioni esecutive, com-
il mantenimento dell’equilibrio e per il re- plesso sistema di processi cognitivi e
cupero dalle perturbazioni dell’equilibrio. comportamentali necessari per azioni
Nello specifico la fatica mentale aumenta efficaci e dirette allo scopo e per il con-
infatti la probabilità di iniziare a scivolare, trollo delle risorse attentive. Vi rientra il
diminuisce il rilevamento di assenza di controllo posturale proprio del cammi-
adesione al terreno e la reattività di rispo- nare. Funzioni esecutive meno efficienti
sta per il recupero dell’equilibrio. potrebbero tradursi in minore autocon-
Nel secondo, Qu e collaboratori (2019) sapevolezza delle eventuali limitazioni
si concentrano sugli inciampi e con- fisiche ed inoltre indurre valutazioni
fermano che la fatica mentale aumenta inappropriate dei pericoli ambientali,
la probabilità di perdita di equilibrio quali, per esempio, inciampi inaspettati.
e quindi di inciampi e cadute, per le Visto quanto emerge da questi studi
stesse ragioni emerse dallo studio pre- e considerato quanto l’escursionismo
cedente (Lew e Qu, 2014): in presenza possa essere mentalmente affaticante,
di fatica mentale, il controllo posturale potrebbe essere importante ancora di
dell’attenzione, prendere decisioni, a può contare su minori risorse cogni- più in questa fase di ripresa delle attività
volte, in tempi molto rapidi sono abilità tive disponibili e, a causa di ciò, vi può e di “convivenza” col COVID-19 -, lavo-
mentali che possono migliorare l’assun- essere un impoverimento del recupero rare su di noi e formarci, come singoli e
zione razionale dei rischi, ma anch’esse dell’equilibrio dopo l’inciampo. Inoltre, come gruppi di trekker, anche con l’aiuto
sono mentalmente affaticanti (Marcora, i ricercatori riscontrano che, in caso di professionisti, per contenere e ridurre
2015; Mazzoli, 2018-2019). di affaticamento mentale, di fronte a il più possibile la fatica mentale.
Inoltre, aspetto che ci riguarda partico-
larmente dopo mesi di lockdown, meno
siamo allenati meno possiamo fare leva
sulle reazioni automatiche e diviene Mabel Morsiani, laureata in Filosofia all’Università di Bologna, Professional
necessario prestare molta attenzione. Counselor, diplomata presso la Società Italiana di Biosistemica di Bologna.
Questo è ulteriormente mentalmente Accreditata presso AssoCounseling, ambiti di intervento: Benessere personale e
affaticante (Marcora, 2018). relazionale – Sport. Iscritta all’Aips (Associazione Italiana Psicologia dello Sport e
dell’Esercizio), per le cui riviste ufficiali, “ilGips” (il Giornale Italiano di Psicologia
dello Sport) e “PSE” (Psicologia dello Sport e dell’esercizio), ha scritto articoli.
I RISULTATI DI DUE Appassionata escursionista, da anni studia e si forma sui benefici fisici, mentali e
RECENTI STUDI relazionali del camminare in gruppo e nella natura e più in generale sul rapporto
fra attività motoria e well-being. Dal 2016 collabora con associazioni, enti pubblici
Interessante è quanto emerso da due e privati legati all’escursionismo e al camminare in gruppo, per incontri pubblici sui
recenti studi che hanno preso in consi- benefici del camminare in gruppo e per interventi di counseling di gruppo, allo scopo
derazione la fatica mentale come fattore di migliorare il clima relazionale, contenere la percezione della fatica e assumere
di rischio per cadute dovute a scivoloni consapevolmente i rischi legati all’attività in ambiente naturale. Da anni collabora
e inciampi. Il contesto di riferimento è per la pubblicazione di articoli con “Sul Monte”, Notiziario ai Soci del Club Alpino
quello lavorativo e quindi non di attività Italiano Sezione di Bologna, con il “Notiziario” del Club Alpino Italiano Sezione di
motoria, tuttavia qualche spunto di ri- Lugo di Romagna, con la rivista online TrekMagazine di Trekking Italia e più di recente
flessione forse può arrivare anche a noi con Trekking.it.
escursionisti.

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