1. Con il termine spazio si intende un’estensione o un’area espressa in termini di superficie
terrestre. La posizione è un punto particolare nello spazio, solitamente sulla superficie terrestre. Il sito (o luogo) è un particolare punto sulla superficie identificabile per mezzo di determinati valori attribuitagli. 2. La posizione assoluta di una persona rappresenta il punto in cui si trova quest’ultima all’interno di un sistema di riferimento arbitrario (reticolato cartografico). La posizione relativa è, invece, il punto in cui egli si trova in relazione alla posizione di altri individui. 3. Con il termine analisi spaziale si intende una particolare suddivisione attuata dai geografi al fine di individuare delle particolari zone caratterizzate da determinati elementi peculiari. Tale processo è utilizzato dagli studiosi per definire insiemi di regioni. 4. Lo studio della posizione relativa permette di comprendere la distribuzione e l’organizzazione di una certa popolazione in un territorio. Edward Hall ha individuato quattro campi d’azione basati sulla distanza tra individui: - Spazio intimo: riservato alle interazioni fisiche; - Spazio personale: per la conversazione. Tra questo e il precedente campo ci sono dei confini di circa mezzo metro; - Spazio sociale: è lo spazio per i contatti sociali. È caratterizzato da distanze superiori a 1,5 mt; - Spazio pubblico: spazio in cui si può operare con distanze superiori a 4,5 mt. Questi quattro campi individuati da Hall possono variare da individuo a individuo e da cultura a cultura. 5. Esistono svariate ipotesi relative all’origine dell’uomo moderno, le più importanti sono le due seguenti: - Teoria multiregionale (del candelabro), secondo cui l’uomo ha avuto origine parallelamente in Africa, Europa e Asia. - Teoria dell’“Out of Africa”, secondo cui l’uomo moderno è emerso unicamente dall’Africa e, in seguito alla migrazione, ha sostituito le altre specie. 6. La prima ipotesi è quella di Sauer, essa riguarda i nuclei agricoli. I nuclei agricoli originari sono quelle aree in cui si pensa abbia avuto origine la pratica della coltivazione e dell’addomesticamento degli animali. I nuclei originari vengono localizzati nell’Asia meridionale e nella catena montuosa andina. Con il passare del tempo l’impatto dell’agricoltura sull’organizzazione spaziale portò alla formazione di agglomerati urbani, eliminando quasi del tutto l’effetto dispersivo della popolazione. La seconda ipotesi di urbanizzazione è, invece, stata formulata da Jacobs, il quale ritiene che il commercio e lo scambio siano i fattori responsabili dei primi stadi di urbanizzazione. Sempre secondo Jacobs, la fondazione delle città sia alla base dello sviluppo dell’agricoltura stabile. 7. La popolazione in un’area rappresenta un punto di equilibrio tra il movimento naturale e il movimento migratorio. - Il movimento naturale è il cambiamento della popolazione conseguentemente al bilancio delle nascite e dei decessi. - Il movimento migratorio è, invece, l’aumento o la diminuzione della popolazione di una data area in seguito alla migrazione di individui da un’area verso un’altra. 8. Thomas Malthus è il nome del demografo inglese che “inventò” la moderna analisi della popolazione. Secondo lui, vi è una sproporzione di crescita tra la popolazione (crescita in proporzione geometrica) e le risorse alimentari (crescita in proporzione aritmetica). Secondo Malthus la crescita della popolazione trova come limite la capacità di popolamento di una certa area. Quando la popolazione arriverà al limite massimo di crescita, è possibile prevedere tre diverse situazioni: - Adattamento immediato: il tasso di incremento raggiungerà tale livello per poi ricadere bruscamente a zero; - Adattamento progressivo: il tasso di incremento diminuirà man mano che ci si avvicina al limite massimo, per poi arrivare a zero; - Avvicinamento progressivo: la popolazione oscillerà al di sopra e al di sotto del livello massimo. Considerando, però, che la capacità di popolamento non è fissa, è possibile affermare che quest’ultima può subire modifiche naturali nel tempo. I cambiamenti possono essere non periodici, periodici regolari e periodici irregolari. 9. La popolazione mondiale viene spesso frantumata dalle grandi differenze culturali che la rendono un mosaico di regioni complesso ed intricato. Il termine “cultura” possiede numerose definizioni, sia positive che negative. - Non significa razza; - Non significa specie; La cultura descrive tutti quei modelli comportamentali attraverso cui diventa possibile tramandare concetti, immagini da una generazione all’altra. 10. La geografia del linguaggio e delle religioni; - Il linguaggio rappresenta una delle più importanti peculiarità culturali, può essere, infatti, considerato un elemento di connessione tra le culture umane. Sotto altri punti di vista esso può essere considerato una forte barriera contro la comunicazione. Le lingue vengono suddivise in mondiali e locali a seconda della grandezza delle popolazioni che le impiegano. Metà della popolazione terrestre parla lingue di origini indoeuropee. Le lingue sono, inoltre, un importante strumento per la comprensione dei movimenti migratori. - Ognuna delle principali credenze religiose possiede dei particolari caratteri geografici. Il cristianesimo è diffuso soprattutto in Europa, nelle Americhe, nel vicino Oriente e in Australia. L’Islam nella penisola arabica, in Africa, in India e in Indonesia. Ognuna delle principali religioni può essere a sua volta suddivisa in sottogruppi. Lo studio della geografia delle religioni è fondamentale, considerando lo stretto legame che nel corso della storia si è instaurato tra polita e religione, diritto ed etica, ecc. Una particolare concezione religiosa modella il pattern spaziale nella diffusione delle malattie. Le credenze religiose influiscono indirettamente sullo sviluppo agricolo attraverso, ad esempio, particolari restrizioni alimentari. 11. Meinig ha analizzato un certo numero di casi in cui le aree occupate da una data cultura si sono sviluppate in successione a partire da una località centrale. Uno dei casi più importanti analizzati da Meinig è sicuramente quello relativo alla religione dei mormoni. Tale religione culturale, sviluppatasi nel nord degli Stati Uniti ha una struttura quadripartita: - Nucleo centrale: area con densità abitativa maggiore (Wasatch Oasis, Salt Lake City); - Dominio: area in cui si estende la cultura mormone e in cui risulta essere più dominante; - Sfera d’influenza: area esterna in cui i mormoni costituiscono delle importanti minoranze locali; - Appendici: aree discontinue che contengono la restante parte di popolazione mormone. 12. Il termine urbanizzazione sta a significare il processo, in parte progettato, in parte conseguenza incontrollata di miriadi di decisioni individuali, di diffusione e crescita delle città. Nel corso del tempo i numeri relativi all’urbanizzazione sono profondamente cambiati: - 1800: 1 abitante su 40 è urbanizzato; - 1980: 1 abitante su 4 è urbanizzato. I motivi principali per cui le città crescono, oltre l’incremento naturale, sono i fattori di “allontanamento” e i fattori di pull. 13. Il modello di Lowry permette di simulare l’uso del suolo urbano in un dato istante. La sua logica interna prevede l’integrazione di due ipotesi teoriche, la teoria della base economica e il principio di interazione spaziale. La prima permette di stimare l’entità della popolazione residente. La seconda permette di determinare l’allocazione residenziale e l’allocazione dei servizi. Lowry suddivide la città in aree e suppone che in ognuna di esse siano stabilite attività di base. La popolazione verrà localizzata in funzione di questa occupazione iniziale. La presenza di questa popolazione stimolerà poi lo svilupparsi di attività di servizio le quali richiederanno nuovi lavoratori con conseguenti effetti sull'allocazione residenziale. L' aumento di popolazione indurrà un'ulteriore richiesta di servizi. Questa teoria suppone che le attività di base siano allo stesso tempo indipendenti economicamente dal resto del sistema urbano e indipendenti anche nella localizzazione. Partendo dall’occupazione di base Li b per zona il modello ricava, attraverso il modello di base economica, l’occupazione totale Li t= (Li b + Li s) per zona. 14. Con il termine regione nodale si intende un’area che circonda un insediamento umano e che è legata ad esso mediante la sua organizzazione spaziale. La City-Region è l’area di influenza di una città. Le città-regioni sono ecosistemi che necessitano di un continuo flusso di energia per mantenersi. I flussi che collegano molteplici città tra di loro possono essere di due tipi: - Flussi di trasporto: spostamento fisico di una certa entità da un luogo all’altro; - Flussi di comunicazione: comunicazione come condivisione di informazione. 15.
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