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ARCOBALENO NOIR

Genesi, diaspora e nuove cittadinanze


del nair fra cinema e letteratura

A cura di

Alessandra Calanchi

Galaad Edizioni
Sommario

I ntroduzione. Ii noir c'e 9


Alessandra Calanchi

PARTE PRIMA

II :mrgenere noir. Contamina'.?Joni, occultamenti, modelli 27


Alessandro Agostinelli

I I malessere dell'identita: film noir e psicoanalisi 61


Pasquale Pede

l~iI'edere L'infernale Quinlan oggi 89


Leonardo Gandini

PrilJlitil!i alia vigilia dell'Apocalisse, 0 della modernita secondo


Ililcbcock 101
Antonio Tricomi

,\'rlJ(~lte e scienifl: il procedural nero dalla HollYwood


dr/,rJica alia serialita televisiva contemporanea 131
Massimo Locatelli

1IIIIJiolle d'ombra. Come inquadrare I'oscurita? 151


Andrea Laquidara
PARTE SECONDA
Introduzione. II noir c'e

Una Black Dahlia medievale? La Storia delle tre mele nelle


Mille e una notte 179
Roberta Denaro Ricordo che anni fa si era diffuso un tipo particolare di
graffito, urbano ed extraurbano, che riportava a lettere cu-
II cuore nero del!'India: omicidi rituali e stereotipi letterari 203 bitali questa informazione: «Dio c' e», Lo si trovava spe-
Bruno Lo Turco cialmente sui ponti delle autostrade, ma anche sui muri dei
palazzi; era scritto in grande, era ben visibile e comprensibi-
Doppio gioco e jiniJone nella Shanghai degli anni '30. le a tutti. Quel graffito ha accompagnato per anni la mia
Zujie di Xiao Bai e il noir storico anese 231 generazione, durante i viaggi fuori citra e le passeggiate me-
Paolo Magagnin tropolitane; parlava agli autostoppisti e ai turisti, ai giovani e
ai meno giovani. Eppure, nonostante la sua apparente chia-
Ombre e fantasmi: i noir scozzesi di Ian Rankin 257 rezza, la sua interpretazione non era univoca.
Maurizio Ascari Per alcuni, certamente, il messaggio suonava rassicuran-
teo La grossa parte della nazione che crede in una divinita
Retaggi inquietanti. II sensa tragico del noir centroeuropeo 277 superiore non poteva che sentirsi rincuorata: «Dio c'e», e
David Levente Palatinus* quindi pazientiamo, sopportiamo le avversita, la provviden-
za in qualche modo ci verra in aiuto. Per altri, tuttavia, il
''Dire l'indicibile':' Bel Paese noir 311 messaggio non poteva che suonare provocatorio: gli agno-
Giacomo Brunetti stici, gli atei, e perche no, i politeisti, ammesso che ve ne
fossero, non potevano sentirsi ugualmente sollevati. Idem
per i seguaci di altre religioni che adorano altre divinita di
Filmografia 355 nome diverso. E che dire dei peccatori, dei ladri, degli as-
sassini: tutte persone a cui quel graffito ricordava con pe-
Note sul curatore e sugli autori 363 rentoria severita che il Giudizio divino, prima 0 poi, sareb-
be arrivato? Infine, ci fu la posizione dietrologica, 0 dei
complottisti, che lessero nel messaggio un codice cifrato
per gli spacciatori e i consumatori di droga: in quei punti,
segnalati da quella sorta di payoff senza logo, «Dio c'e», a-
vresti trovato la roba buona.
Perche questa premessa? Perche, a rischio di sembrare
blasfema (del resto anche il sottotitolo del volume utilizza
, Traduzione dall'inglese di Luca Sartori. un lessico religioso) trovo che il noir funzioni un po' allo

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Ii cuore nero dell'India: omicidi rituali e stereotipi letterari

Bruno Lo Turco

Nel 1839 il romanzo Confessioni di un Thug me popolare in


Occidente 10 stereotipo di una setta indiana di assassini, adoratori di
Kali, che agivano dopo aver carpito la jiducia delle future vittime. Da
allora i Thug apparvero in molti romani!, per poi approdare al cine-
ma. Nell'India ottocentesca esisteuano realmente bande di predoni, che
pero uccidevano i viaggiatori al solo scopo di derubarli, senza alcuna
implicaifone religiosa, contrariamente a quanto solitamente creduto.
Tuttavia, quanti coniarono 10 stereotipo del Thug erano forse consape-
voli dell'esistenza di culti tantrici segreti che attribuivano uno speciale
valore religioso ad aifoni contrarie alia morale comune, come I'omi-
cidio.

In 1839, thanks to the novel Confessions of a Thug, the stereo-


type of a Hindu sect of murderers, alleged worshippers of Kali, who ac-
ted qfter gaining the confidence of their future victims, spread in the
West. Since then the Thugs appeared in ma1!Y novels as well as later
on in ma1!Y jilms. In nineteenth-century India there reallY existed
gangs of marauders, who nevertheless killed travellers onlY in order to
rob them, without a1!Y religious implications, contrary to popular be-
lief But those who invented the stereotype were mqybe aware of the e-
xistence of secret tantric cults, which attributed a special religious value
to actions opposed to public morals, such as murder.

Nei secoli XVI e XVII gli dei indiani erano spesso assi-
milati a diavoli. I loro adoratori erano creduti vittime della
seduzione del demonio. Da una parte questo e ovvio: la
Chiesa considerava diavoli tutti gli dei pagani. D'altra parte

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esisteva una fonte autorevole che giustificava tale credenza: ritenne di non potersi esimere dall'assimilareil dio pagano
l'Itinerario di Ludovico di Vartema, viaggiatore bolognese, al diavolo, a dispetto del fatto che non dimostrava alcuna
s~ampato nel 1510 a Roma. In fatto di cose indiane l'opera animosita contro la cultura indiana. La descrizione del-
nmase un punto di riferimento per due secoli. Vartema fu a l'idolo che dominava la cappella reale, inclusa tra l'altro in
Calicut nel 1505 e racconto la sua visita in dettaglio. So- un classico universalmente noto come le NavigaiJoni del
stenne, con dovizia di particolari, che il sovrano locale os- Ramusio", divenne un modello per le successive rappresen-
servasse un culto diabolico: tazioni di divinita indiane".Dunque, i ritratti di presunte di-
vinita indiane che circolavano in Europa erano del tutto in-
EI. re de Calicut e gentile, e adora e! diavolo [ ... J EI qual loro 10 fedeli, e rispecchiavano pili che altro un immaginario con-
chiamano e! Deumo, [ ... J et questo Deumo el Re de Calicut in la nesso all'inferno della tradizione cristiana. La descrizione
soa capella ne! palazo suo 10 tiene in questo modo. La capella sua si dettagliata di Vartema ha un solo illustre precedente, di cui
e larga dui passi per ogni quadro, e alta tre passi con una porta di
legno tutta intagliata de diavoli de rilievo. In mezo de questa capella
si era pen) persa la memoria: Bardesane di Edessa delineo
sta un diavolo fatto de metallo, a sedere in una sedia pur de metallo. in dettaglio la statua di una divinita hindu, basandosi sul
EI ditto diavolo si tiene una corona fatta a modo de! regno papale racconto dell'ambasceria indiana presso Eliogabalo. La
con tre corone; e tiene ancora quatro coma e quatro denti con una scultura appare come un androgino, rna di la da qualche
grandissima bocca, naso e occhi terribilissimi; e Ie mani sono fatte a generica analogia, non ricorda, di nuovo, alcun dio indiano
modo de un rarpino, li piedi a modo de un gallo, per modo che a
'fi 4
specllco.
vederlo e una cosa molto spaurosa. Intomo alia ditta capella Ie
pltture soe sonno tutte diavoli. E per ogni quadro de essa sta uno A ogni modo, quella sorta d'imprinting rappresentato
satanas a sedere in una sedia. La qual sedia e posta in una fiamma de dall'idolo di Vartema aiuta a spiegare come mai ancora a di-
foco, in e! qual sta gran quantita de anime longhe mezzo dito e uno stanza di secoli si attribuissero culti sostanzialmente diabo-
deto della mano. E e! detto satanas con la man dritta tiene una lici a particolari gruppi sociali indiani come quello dei thug.
anima in bocca, e con I' altra mana ne piglia una anima dalla banda
Costoro e la suttee, l'autoimmolazione della vedova sulla pira
de sotto. Ogni marina li bramini, zoe sacerdoti, vanno a lavare e!
ditto idolo tutto quanto con acqua odorifera, e poi 10 perfumano; funeraria del marito - regolarmente ritenuta dalle autorita
perfumato che e, 10 adoranol. coloniali un mero omicidio perpetrato dai parenti -, costi-
tuivano i caratteri universalmente distintivi della narrativa e
Al dio e destinata quale principale, inquietante materia
sacrificale il sangue di gallo. L'idolo non sembra riflettere
direttamente l'iconografia di alcuna divinita indiana. Si puo, 2 G. B. Rarnusio, Primo voimne delle tlavigatio1Ji et viaggi ... , Heredi di Lv-
se non altro, ipotizzare che Vartema avesse in mente un dio cantonio Giunti, Venezia 1550, p. 169.
3 V. Partha Mitter, Much Maligmd Monsters. A History oj European Rtac-
hindu in forma irata. Fatto sta che l'autore bolognese, sia
tions to Indiau Art, Clarendon, Oxford 1977 (University of Chicago
che non fosse in realta mai entrato nel tempietto del re e, Press, Chicago 1992), pp. 18-19. Mitter sfortunatamente non fa specifi-
dunque, inventasse di sana pianta, sia che ricordasse male, ca menzione di Kiili.
4 Incluso Ardhanansvara, a dispetto del convincimento del curatore
dell'edizione dell'opera porfiriana che contiene il frammento di Barde-
1 Ho riportato qui il pas so relativo da un'edizione assai recente e accu-
sane; v. Porfirio, 511110 Stige, a cura di Cristiano Castelletti, Bompiani,
rata: L. de Vartema, Itiueratio, edizione e commento a cura di V. Marti-
no, Edizioni dell'Orso, Alessandria 2011, pp. 338-339. Milano 2006, pp. 128, 245 sgg.

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dei reportage d'ambientazione indiana. Non e un
caso che l'impotenza, grazie all'uso di approver, "collaboratori" di giu-
se Jules Verne impernia l'episodio indiano de Le tour du stizia, quelli che il gergo giornalistico italiano chiama "pen-
monde en 80 jours (tr. it. Giro del mondo in ottanta giornl) sulla titi", e a leggi speciali. Nel 1836 la realta dei thug fu sancita
suttee, nella stesso episodio siano menzionati anche i thug e il dal primo comma del Thuggee and Dacoiry Suppression Act: «It
101'0 pres unto capo Feringhea. Verne, infatti, congegna iro- is hereby enacted, that whoever shall be proved to have be-
nicamente le avventure dei protagonisti giocando consape- longed, either before or after the passing of this Act, to any
volmente con i luoghi comuni dell'esotismo - a sua volta, gang of Thugs, either within or without the Territories of
del resto, Phileas Fogg incarna l'inglese stereotipico del- the East India Company, shall be punished with imprison-
l'irnmaginario francese dell' epoca. ment for life, with hard labour», La legge, significativamen-
Si credeva che i thug carpissero la fiducia dei viaggiatori te, rinunciava a definite che cosa fosse un thug 0 la thuggee,
lungo la strada, li strangolassero e ne depredassero ogni a- ossia quella forma di associazione tipica dei thug, facendo
vere. A quanto sembrava, uccidevano in onore della dea mostra cosi di dare per scontata la definizione". Non e dif-
Ka:lf e i loro omicidi avevano un carattere spiccatamente ri- ficile vedere quanto una simile formulazione desse adito
tuale. Il credo che 101'0 si attribuiva era un equivalente in- all'arbitrio.
diano del genere di quelli che in Europa erano stati nel pas- Fu Sleeman a rilevare, per primo e ripetutamente, la cir-
sato ascritti a presunti assassini di massa come Gilles de Ra- costanza che le azioni dei thug avevano un perverso sfondo
is 0 Erzsebet Bathory. Un thl'!" Behram (0 Buhram), avreb- religioso. N el 1936 scriveva:
be ammesso di essere responsabile, da solo, di novecento-
[ ... ] Non v'e alcuno tra loro [i Ihl@ che dubiti dell'origine divina del
trentuno omicidi - superando addirittura la pressoche inar-
sistema di Thuggee, ne alcuno di quanti si sono dedicati all'omicidio
rivabile Erzsebet che, con l'aiuto di complici, si era fermata con i riti prescritti e le osservanze che dubiti di aver agito sotto il di-
a seicenrocinquanta'. retto comando e l'auspicio della Dea Devee [Devi], Durga [Durga],
Poiche i thug sembravano svanire nel nulla, ne lasciavano Kalee [Kali], Bhawanee [Bhavanf], come ella e indifferentemente
mai dietro di se tracce dei 101'0 misfatti, e meno che mai i denominata, sicche non v'e alcuno che provi il minimo rimorso per
gli omicidi che possa, facendo il suo mestiere, aver perpetrato 0 aiu-
corpi delle vittime, l'amministrazione britannica non riusci-
tate a perpetrare. Un Thug vede la persona assassinata precisamente
va a reagire efficacemente. Fu solo negli anni '30 del- come vittima offerta in sacrificio alia Dea [ ... ]9.
l'Ottocento che l'ufficiale britannico William Henry Slee-
man, incaricato di combattere la setta, pore ridurla al- Certamente, nella sua ricerca di fondi e mezzi, Sleeman
ebbe tutto l'interesse a presentare i fatti nella suddetta lu-
5 J. Verne, Le 101lr dn monde ell qtfatre-viltglsfours, in «Le Temps», 6 no-
vembre-22 dicembre 1872. 8 V. Radhika Singh a, Providelltial' Circumstances. The Thtlggee Campaiglt of
6 V., per esempio, M. Van Woerkens, The Strallgled Traseler. Co/ouial Irs- the 1830s and Legal Innovation, in Modem .Asiao S tudies, 27 (1), Special Is-
agi/lillgs aud the Thltgs of India, The University of Chicago Press, Chicago sue: How Social, Political and Cltltura! Iliformatioll Is Collected, Defined, Used
2002, pp. 1-2 e passi»: a1JdA1Ia!yzed, 1993, pp. 83-146: 84.
7 V. Michael Newton, The ElIIyclopedia rif Seria! Killers, 2nd ed., Facts On 9 William H. Sleeman, Ra,naSeeallCl or a Vocabulary of the Peculiar LClItgllClge

File, New York 2006, p. 117; Mike Dash, Thttg. The True Story of India's Used f:y the Thugs, G.H. Huttmann - Military Orphan Press, Calcutta
Mmderolfs ClIlt, Granta, London 2005, p. 284. 1836, p. 7, traduzione mia.

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ce10: faceva cosi perno sugli ormai radicati sentimenti evan- tro braccia. Non poteva che rappresentare un'entita demo-
gelicalisti, che imponevano ai britannici di civilizzare l'India niaca. E i suoi fedeli non potevano che essere adepti di un
grazie alla conversione, Nell'ambito di un ampio movimen- culto diabolico. Tra questi fedeli, erano i thug a essere i piu
to di riforma sociale che perseguiva l'abolizione della schia- zelanti, cioe i piu sanguinari, 0 almeno cosi credevano gli
vitu e l'innovazione del sistema penale, Charles Grant, alto europel.
funzionario della Compagnia delle Indie, aveva promosso Sara quasi inutile ricordare, poiche gia piu volte ripetuto
quell'evangelizzazione dell'India che in precedenza, dal da diversi studiosi, come tutta la storiografia, i reportage e
1760, era stata invece scoraggiata, perche considerata con- la narrativa che si occupano di thug si basino in ultima anali-
traria agli interessi economici della Compagnia stessa. La si su un solo autore: Sleeman". Fu perc Meadows Taylor
societa indiana era, perc, sempre piu di frequente descritta con il suo Confessions of a Thui4 a rendere proverbiale la fi-
come corrotta e arretrata, visione che fu infine sancita dalla gura di questi banditi. II successo del libro fu tale che il
monumentale storia dell'India dell'influente economista e termine thug entre nell'uso comune, almeno in inglese, as-
storico James Millll, che si era peraltro ben guardato dal sumendo il senso di "soggetto violento" 0 "criminale abitu-
mettere piede nel subcontinente di persona. Grazie all'in- ale" - ando persa, invece, l'accezione di "simulatore".
fluenza di Grant e Mill, il Charter Act del 1813 permise una Col fiorire del feuilleton i thug, grazie alla fama conferita
buona volta ai missionari protestanti di svolgere la 101"0 atti- 101"0 dalle Corfessions, divennero uno stereotipo letterario".
viti nei territori sotto il controllo della Compagnia". In Francia ci fu Eugene Sue con Le Juif errant (tr. it. L'ebreo
Assai probabilmente la reazione dei primi evangelizzato- errantel6), un romanzo che ai suoi tempi fu straordinaria-
ri britannici che s'imbatterono in immagini della dea xsn fu mente popolare, ove uno dei protagonisti e un principe in-
di sbigottimento, e forse anche di puro raccapriccio. La dea diano, capo dei thug, che entrera al servizio dei Gesuiti.
doveva apparire quale genuina incarnazione di tutto cio che L'ovvia implicazione era l'esistenza di un'affinita tra questi
i missionari si proponevano di combattere. Innanzitutto, ultimi e i thug stessi. Come scrive Eco, Le Juif «scatena on-
aveva un avvenente corpo di giovane nuda. Al piu una
gonnella di braccia mozzate le copriva il bacino. Poi, aveva
la pelle blu 0 addirittura nera. E, a dispetto del corpo attra- 13 Scrive K. Wagner nel suo articolo The Decoustructed Strallglers; «Slee-
ente, aveva Ie zanne, tra le quali pendeva una lunga lingua man's many books have made up an almost canonical foundation upon
lorda di quel sangue di cui era sempre assetata. Aveva, poi, which all the later literature has been based and all general accounts of
una collana di teste umane recise. Un'altra testa tagliata, piu thuggee in standard works and works of reference are also mere repeti-
tion of his writings» (Op. cit., p. 932).
grande, levava trionfalmente in alto con una delle sue quat-
14 P. Meadows Taylor, Cosfessions of a Thill" Richard Bentley, London
1839,3 voll.
10 Kim A. Wagner, The Deamstrnaed Strallglers. A Reassessment ofTJJ1Iggee, 15 Forse 10 stesso Dickens si stava preparando a introdurre il tema dei
in Modem .Asian S tudies; 38(4), 2004, pp. 931-963: 932-933. thtlg nella sua narrativa; v. W. S. Jacobson, [ob« Jasper and Thuggee, The
11 James Mill, The History of British India, Baldwin, Cradock, and Joy, Modem Lallgtlage Review, 72(3), 1977, pp. 526-537.
London 1817. 16 lnizialmente pubblicato in appendice a «Le Constitutionnel» da! giu-
12 Sulla questione dei missionari v. Stanley Wolpert, A New History of gno 1844 all'agosto 1845, fu subito dopo presentato in volume: E. Sue,
Illdia, 8th ed., Oxford University Press, New York 2009, pp. 213-214. Ls Jui] errant. Editioll illtlstrfe par Gauarn: ... , Paulin, Paris 1845.

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date ill gesuitofobia»17. Ci fu poi Rene de Pont-Jest con Ls crudeli in The Adventure of the Crooked Man (tr. it. Ii caso del-
Proces de Thugs, romanzo d'appendice presentato come il re- i'uomo deforme)21.
portage giornalistico di un processo'", Queste opere inaugu- Anche in Italia i thug furono adottati, sia pure un po' tar-
ravano quell'inclinazione verso vicende di sette segrete e divamente, dalla letteratura popolare, e in particolare da
complotti glob ali che continua ancora oggi ad alimentare la Salgari (peraltro molto conosciuto in traduzione anche nei
narrativa popolare". Ls Proces e, inoltre, anche una sorta ill paesi ill lingua spagnola): il suo I misteri deliajungia nera, una
capostipite del romanzo giudiziario. La figura dei thug con- lettura pressoche indispensabile per i ragazzi italiani fino a-
tribui a forgiare un modello ill crimine e ill criminale che gli anni '60 del Novecento, e appunto incentrato sui thttg. II
entre stabilmente nella letteratura popolare d'epoca vitto- titolo del romanzo richiamava l'epiteto fisso associato a
riana, e post-vittoriana, contagiando rapidamente l'intera Tremal-Naik, "il cacciatore di serpenti della jungla nera",
Europa'", ossia le Sundarbans, il delta del Gange, considerate un tipi-
La fama dei thug si riverberera, poi, sull'India nel suo co rifugio ill tigri, coccodrilli e thug. L' aggettivo "nera", in
complesso, facendone un'inesauribile generatrice di trame a ambito geografico solitamente riservato all'Africa sub-saha-
base di macchinazioni, tradimenti, supplizi, omicidi e rivol- riana, doveva a ogni modo suonare ai lettori un ovvio rife-
teo Conan Doyle, per esempio, non menziona direttamente rimento alia passione per l'omicidio coltivata dai thug e,
i thug, ma l'India che traspare da almeno due delle storie ill dunque, alla loro depravazione. Infatti, in origine I misteri
Sherlock Holmes i: la stessa che ill solito fa da sfondo alle era un romanzo d'appendice intitolato, anche pili esplicita-
imprese criminali della setta, ed e bene esemplificata da mente, Gli strangolatori del Gangi2• Le Sundarbans sono in
Tonga, il piccolo sicario delle isole Andamane in The Sign of realta notevolmente distanti dalia zona ill norma storica-
Four (tr. it. Ii segno dei quattro) 0 dai ribelli prodigiosamente mente associata all'attivita dei thugs, che ha per centro il ill-

17 U. Eco, II sttpem01JJO di ssassa. Retorica e ideologia ne! rotIJallZO popolare,


Bompiani, Milano 1978, ed. Kindle, pos. 705. 21 A. Conan Doyle, The SigH oj the Four; in «Lippincott's Monthly Maga-
18 R. de Pont-Jest, Ls prods des Thugs, Bunel, Paris 1877. zine», February 1890, pp. 145-223; The AdvCIltufeS oj Sherlock Haimes. XX
19 Sue aveva individuato una formula che a distanza di centocinquanta - The Advellture oj the Crooked 1\10/1, in «The Strand Magazine», vol. 6, Ju-
anni e rimasta efficace in una produzione romanzesca di consumo: eso- ly to December 1893, pp. 22-32.
terismo, vaste cospirazioni, sicari, implicita celebrazione della tolleranza 22 Un recente, pregevole articolo sui thtJg prende appropriatamente
religiosa. Sono gli stessi elementi su cui si basa un romanzo d'ap- spunto da Salgari: F. Benigno, II ritoruo dei Thttgs. .Ancora Sit traiformaifoui
pendice contemporaneo come The Da Villci Code di Dan Brown (Dou- discorsive e idmtitd socioli, in «Storica», 50, 2011, pp. 1-25. Gli strOlJgolotori
bleday, New York 2003), il cui successo e appunto paragonabile a quel- del GOIJge fu inizialmente pubblicato in settantasette puntate dal gennaio
10 di Le Jui] errant. Il complotto dei gesuiti nel romanzo di Sue e ripetu- all'aprile 1887 in appendice al quotidiano livomese della sera da cui de-
to da quello dell' Opus Dei nel romanzo di Brown e, in generale, le ana- rivo «Il Tirreno», ossia «Il Telegrafo» (e non «Il Telefono», come ripor-
logie tra le due opere sono molte. Peraltro, chi e il Silas del pedestre tate da Benigno). Negli anni 1893-1894 il romanzo fu ripresentato co-
Code se non un thllg in vesti di monaco? me L'a1JJ01"1! di tf11 selvaggio in appendice a «La Provincia di Vicenza» (che
20 V. Maire Ni Fhlathuin, The Maki1Jg oj a Master Crillti11aL The "Chief oj ora e «Il giomale di Vicenza»). L'anno successivo fu pubblicato, con
the Thugs" ill Victorian Writi1JgS 011 Crime, in Victorian Crime, Madness and modifiche sostanziali, in un volume il cui titolo e quello poi divenuto
Sensation (eds V.A. Maunder, G. Moore), Ashgate, Aldershot 2004, pp. celeberrimo (I misteri della j1f1Jgla nero. RaCC011to, A. Donath, Genova
31-44. 1895).

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stretto di Etawah in Uttar Pradesh. Tuttavia, si dava per avventura: Kali- Yug, la dea della vendetta (I talia, Francia, RFT
scontato che le ramificazioni della setta pervadessero I'in- 1963) e II mistero del tempio indiano (Italia 1963f5.
tero subcontinente: l'idea dell'onnipresenza dei thug risaliva Proprio perche divenuti un cliche, i thug si sono prestati
agli stessi Sleeman e Meadows Taylor. a rappresentazioni parodistiche, come in Indiana Jones e il
I thug divengono anche uno stereotipo cinematografico, tempio maledetto (Indiana Jones and the Temple of Doom, USA
comparendo in molti film, In quasi tutti i casi sono rappre- 1984) di Steven Spielberg. 11 centro d'interesse del film e
sentati come aderenti a un culto di Kill celebrato da un proprio costituito dalla convulsa e ironica riproposizione
gran sacerdote in un tempio ove si praticano sacrifici uma- degli stereotipi dei romanzi, dei film d'avventure e dei primi
ni, Sia nel celeberrimo Gunga Din (USA 1939) di George serial cinematografici d'ambientazione esotica'", per i quali
Stevens sia nel quasi dimenticato Gli strangolatori di Bombqy l'India ha assai spesso rappresentato uno sfondo perfetto.
(The Stranglers ofBombqy, GB 1960) di Terence Fisher i thug In seguito Nicholas Meyer con Sui filo dell'inganno (The Decei-
sono al centro della narrazione, Nel film di Stevens preval- vers, GB, India 1988) ha tentato, senza particolare successo,
gono i toni dell'avventura e della commedia sofisticata, di restituire ai thug uno spessore tragico".
mentre l'opera di Fisher, come c'era da aspettarsi da un po- La setta dei thug fad da modello a varie spietate organiz-
polare regista di classici della Hammer, mette in scena vi- zazioni letterarie e cinematografiche: dalla Spectre, cui si
cende alquanto cruente, senza sfociare pero nell'horror so- oppone James Bond28, all'Hydra dell'universo dei fumetti
vrannaturale vero e proprio tipico del regista. Secondo Me- Marvel, combattuta dal colonnello Nick Fury29. Esse sono
reghetti il film sarebbe, poi, storicamente accurato'", del che dipinte come incentrate su un progetto di dominio del
ci permettiamo di dubitare. I thug compaiono anche nel ci- mondo e un esercizio della malvagita animato da uno zelo
nema italiano: innanzitutto, com'era scontato, con alcuni
adattamenti di Salgari, non indimenticabili a quanto sem-
2S II Mereghetti (cit., s.v. Il mistero ... ) segnala giustamente che il modello
bra24. Ma, poi, e addirittura Mario Camerini, verso la fine del dittico cameriniano dev'essere quello indiano di Fritz Lang, forma-
della sua Iunga carriera, a occuparsene in ben due pellicole, to da II sepolao indiana (Das Itldische Gmbtnal, RFT, Francia, Italia 1959) e
girate insieme, che costituiscono due episodi della stessa La tigre di Eschnapnr (Der Tiger uo« Eschllapllr, RFT, Francia, Italia 1960).
Qui, se la vicenda non mota attorno alla setta dei thug, ritornano pen)
tutti gli altri stereotipi indianistici, specie iconologici, al punto che Ie
scenografie sembrano piu operistiche che cinematografiche, facendo
23 P. Mereghetti, II Mereghetti. Dizjollario dei film 2006, Baldini Castoldi
venire alla mente un allestimento dei Pescatori di perle 0 della Lakmc.
Dalai, Milano 2005, 2 voll., s. v. 26 Tra i serial vale la pena di ricordare The .Adoentures of KathfyIJ (USA
2~ I tnisteri della gilwgla uera di Gian Paolo Callegari (Italia 1953); La Ve!J-
1913) di Francis J. Grandon, ambientato, appunto, in India.
detta dei TlIghs [sic] di Gian Paolo Callegari, Ralph Murphy (Italia 1953); I 27 II film e basato su di un romanzo di John Masters (The Deceivers, Vi-
misteri della gilf11gla sera di Luigi Capuano (Italia 1965). Il primo, la cui king, New York 1952), ufficiale dell'esercito britannico nato in India da
regia e attribuita dall'Intemet Movie Database anche a Ralph Murphy, e famiglia inglese.
l'ultimo sono considerati da Mereghetti film meno che trascurabili. Il 28 Ian Fleming introduce l'organizzazione criminale in Thtmderball G.
secondo non e menzionato da Mereghetti, comparendo nel solo Cape, London 1961, tr. it. Operazjolle tlI0110).
IMDb. V. II Mmghetti cit., S.v.; IMDB, http://www.imdb.com. s.v. (ac- 29 V. Gina Renee Misiroglu, D. Roach (a cura di), The SlIperhero Book.
cesso 17 maggio 2013). Non ho potuto prendere visione di nessuna di The Ultimate ElIryclopedia of Co/nic-Book Icons aud Holfywood Heroes, Visible
queste tre pellicole italiane. Ink, Detroit 2004, s.u: Nick Fttry.

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fanatico e pressoche religioso. Illoro capo supremo non fa mento. Se cosi non fosse, la setta non si distinguerebbe da
che rispecchiare quello dei thug, Feringhee (0 Feringeea). 11 una comune banda di pre doni 0, nelle sue versioni pili raf-
F eringhee della realta non fu diverso da molti altri thug, se finate, da un'associazione per delinquere ben dissimulata.
non pili abile a rivendicare per se un immaginario ruolo Cia impone di soffermarsi sulla figura della dea. Ora, se e
centrale nell'organizzazione, dopo che fu catturato e diven- lecito semplificare una questione in realta molto complessa,
ne un collaboratore di giustizia. Prevedeva, naturalmente, di i devoti hindu tendono a considerare idealmente tutte le
avere particolari vantaggi, se si fosse presentato come un d ee come una32. S'iCC hee e come se rosse
c sempre la stessa es-
capo. A sua volta Sleeman aveva bisogno di esibire risultati senza divina femminile a possedere molteplici aspetti e in
straordinari, per giustificare metodi altrimenti intollerabili particolare a presentarsi talora in forma materna, talora in
anche a occhi britannici, come la presa in ostaggio di mo- forma terrifica. Dunque, Kali non e l'incarnazione del male,
glie e figli dei presunti thug. Dopo che Feringhee fu sfrutta- come i rnissionari cristiani avranno probabilmente creduto.
to come "pentito" nel corso di alcuni anni, spari nel nulla, In effetti, il variegato panorama delle divinita hindu non
finendo probabilmente i suoi giorni in un bagno penale. prevede affatto una radicale opposizione tra bene e male. 11
Ciononostante, con Confessions if a Thug, dove e chiamato male e compreso come parte inevitabile di un'armonia pili
Ameer Ali, inizio per lui una fortunata carriera di personag- generale. Non e, insomma, un doloroso enigma, come quel-
gio letterario. Comparve, infatti, sia nel romanzo di Sue sia 10 generato in occidente dall'idea di un Dio onnipotente,
in quello di Pont-Jest. Da meta Ottocento il tema dei thug, e che da una parte e infinitamente buono, e dall'altra lascia
quello del loro capo, tanto malvagio quanto abile, assieme inspiegabilmente che in terra si manifesti anche il male pili
crirninale ed eroe, divenne parte della cultura popolare", radicale. Kali e piuttosto l'incarnazione di un male specifico,
Feringhee ha dunque fatto da prototipo alia versione mal- ossia l'impurita rituale.
vagia di quello che potremmo definite, con Umberto Eco, La devozione per Kali, nonostante l'aspetto inquietante
«superuomo di massax". Lo stereotipo dell'assassino seriale della divinita, non implica, fa va sans dire, una particolare
intelligentissimo e senza sentimenti umani, che ha complici propensione al perseguimento di una condotta malvagia 0
insospettabili ovunque, ed e spesso caratterizzato da tratti alla pratica dell'ornicidio rituale. L'icona divina esemplifica
esotici, si reincarnera infinite volte in libri e film di genere. in realta la relazione simbolica tra donna, sangue e morte.
In tutta questa produzione romanzesca e cinematografi- Va ricordato che nella cultura indiana, come in altre culture
ca, come pure nei resoconti di Sleeman che ne sono alla ba,- tradizionali, tutto cia che e collegato, materialmente e meta-
se, il carattere distintivo dei thugs e la loro fede religiosa. E foricamente, all'irruzione della natura bruta nell'ambito so-
Kali che ordina loro di uccidere, di norma per strangola- ciale - come i liquidi e le secrezioni del corpo, a cominciare
dal sangue, oppure la nascita, l'accoppiamento, la morte - e
30V. Ni Fhlathuin, The Making of a Master Crimina/, cit., p. 32.
31U. Eco, II s1lpemomo di massa, cit., pos. 2102 sgg. Eco si occupa pili del
superuomo altruista che eli quello criminale; tuttavia appare chiaro co- 32V. A. Padoux, Tal/Ira, a cura eli R. Torella, Einaueli, Torino 2011, pp.
me i due abbiano caratteristiche che, nella loro eccezionalita, sono 80-81. Questa innegabile concezione di un'unita sottostante alle varie
complementari: per esempio, se il primo e un virtuoso dell'improv- divinita femminili non significa che non vi siano elifferenze nei culti e
visazione, il secondo e un impeccabile organizzatore ecc. nei riti. Cfr. Wagner, The Deconstructed Strallglers, cit., p. 954.

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considerato fonte d'impurita. E siccome la donna e sogget- D. - Nel Duckun [Deccan] presentate offerte ai Brahman del tem-
ta a manifestazioni particolarmente evidenti di questa natu- pio di Davey [DeviJ?
ra bruta, come mestruazioni e parto, con il versamento di Feringeea. - Mai; non presentiamo offerte ai suoi templi ne consul-
sangue e liquidi corporei che questi implicano, il femminino tiamo mai alcuno dei suoi preti 0 quelli di alcun altro tempio=.
e inteso come ineluttabilmente connesso all'impurita. Se al-
lora il femminino non puo sfuggire all'impurita, tanto vale Come si vede, qui e implicitamente negata una connes-
che assuma su di se il fardello di tutte le attivita contami- sione specifica tra la setta e la divinita femminile. Tuttavia,
nanti. Infatti, alla dea sono idealmente demandate funzioni Sleeman si sforza visibilmente di stabilire un nesso, e la sua
sociali quali punizione, guerra e riti sacrificali,mansioni im- idea fini per imporsi.
pure che, nondimeno, rimangono ovviamente necessarie al- E innegabile che i thttg abbiano fatto sempre un tutt'uno
Ia sopravvivenza della comunita33• Inoltre, ksn rappresenta con un immaginario romanzesco dello spaventoso - non e
anche la violenza della natura nel suo complesso, a comin- certo un caso che la loro figura emerga in coincidenza con
ciare dall'inevitabilita della morte. In altre parole, e proprio la fase matura e fantastica del romanzo gotico. Di conse-
perche la cultura hindu tende ad allontanare la violenza e la guenza, applicato un procedimento decostruttivo, alcuni
morte che la dea se ne deve assumere simbolicamente la re- studiosi hanno confutato in toto la realta dei thug. Subito do-
sponsabilita, Di conseguenza, Kali ha in sostanza una fun- po, pero, altri, accusando i primi di scolasticismo post-
zione catartica, e di norma non richiede l' omicidio, ma, al coloniale, hanno avvertito l'esigenza di riaffermarla".
pili, sacrifici animali". D'altronde, la dea ha, di fatto, milio- Benigno nota giustamente che qui siamo di fonte al
ni di devoti, non pili inclini a compiere crimini del resto de- «conflitto tra una visione postmoderna ispirata a principi
gli indiani. decostruzionisti e la pili recente prospettiva del New Rea-
Ramaseeana, fortunata opera dello stesso Sleeman sul lism, tanto in voga 0ggi»37. A dispetto della scarsa simpatia
gergo segreto dei thug, nota come ramasi, reca indicazioni che suscita il New Realism - i cui seguaci, sostenendo di es-
contraddittorie sullegame tra costoro e la dea. Di per se il sere depositari di verita non negoziabili, tornano alla meta-
gergo non sembra richiamare alcun culto specifico. Inoltre, fisica e al positivismo, giustificando implicitamente cosi va-
negli interrogatori presentati a corredo del dizionario, gli rie forme di autoritarismo -, e forse possibile salvare am-
approver talora fanno affermazioni che gettano pili un' ombra bedue i punti di vista. Ora, i thug rappresentano probabil-
di dubbio sulla questione. Per esempio, Sleeman riporta mente l'incontro tra due immaginazioni, non solo quella 0-
questa risposta di Feringeea, semplicisticamente presentato rientalistica, ma anche la locale, ambedue basate su di un
come capo, 0 re, dei thug. Jatto ragionevolmente accertato, ossia sulla circostanza che

33 V. Malgorzata Sacha, Kiili. L'ira della dea, in Passioni d'Orimte. Eros ed


35 Sleeman, Ramaseeasa; cit., p. 150. Cfr. \Vagner, The Deconstmcted Strall-
etJlo'(jolli ill India e Tibet, a cura di Giuliano Boccali e Raffaele Torella, glers, cit., p. 953. Traduzione mia.
Einaudi, Torino 2007, pp. 93-124: 105 sgg.
36 v., per, esempio, Sadhana Naithani, ree. The Strangled Traveler di Mar-
34 V. D. Kinsley, Hiuds Goddesses. Visions of the Divine Femilline ill the Hill-
tine Van Woerkens, «Asian Folklore Studies», 62(2), Topics i1l japanese
d« Religio1ls Tradition. With a New Preja«, University of California Press, Folklore St1ldies, 2003, pp. 354-355.
Berkley 1997, pp. 128-129. 37 Benigno, II ritomo dei Thtlgs, cit., p. 8.

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in India esistevano bande ben organizzate di predoni assas- tivita, cosi come la religione cattolica, in cui molti mafiosi
sini - e data l'epoca e le condizioni socio-politiche sarebbe italiani si riconoscono, non ne giustifica i delitti.
stato strano il contrario. Gli approver, incalzati dalle domande degli inquirenti e,
n fatto e che sin dalla sua apparizione iniziale nell'opera anzi, col contributo decisivo delle aspettative di quelli, for-
di Sleeman la figura dei thug si mostra, per cosi dire, viziata. mularono prontamente una mitologia pseudo-pural)ica che
La descrizione che ce ne da l'ufficiale, infatti, e basata suile facesse da sfondo alle loro imprese criminali. Non essendo,
dichiarazioni degli approver. Costoro, pen), avevano tutto com'e ovvio, esperti pundit ne storici delle religioni, fecero
l'interesse a esibire una conoscenza dettagliata della presun- forse qualche confusione, inf11ando a forza nel mito ele-
ta setta , confermandone cosi intrinsecamente l'esistenza, menti della storia islamica". In questo modo cercavano di
perche cia li rendeva letteralmente preziosi agli occhi degli soddisfare Ie attese di Sleeman, il quale, come molti occi-
inquirenti. In questo modo i "pentiti" accrescevano il loro dentali a quel tempo, credeva che la corruzione dei costumi
potere contrattuale, tenendo a distanza sia la forca sia la indiani fosse dovuta all'influsso musulmano.
vendetta di quanti, a torto 0 a ragione, erano oggetto della Alia mitopoiesi locale si aggiungevano i significati pura-
loro chiamata in correita, mente proiettivi associati ai thug da parte occidentale. Da
Del resto, gli approver, poco avvezzi sia agli interrogatori, questo punto di vista i thug furono l'ombra, in senso jungia-
e in generale alle caratteristiche della procedura penale bri- no, del dominio britannico. In altre parole , i britannici , su-
tannica, sia alle interviste, non rifuggivano dalla vanteria e perficialmente certi della loro missione civilizzatrice, proiet-
dalla drammatizzazione, considerandosi talora una sorta di tavano la responsabilirs dell' esercizio della brutalira e della
cantastorie pili che degli interrogati. Insomma, erano in una coercizione sui "civilizzandi". Pili specificamente, era in-
posizione quasi ideale - salvo che preludeva a un lungo nanzitutto la questione della propriera privata della terra
soggiorno in un penitenziario -, per dare sfogo a quella ca- che aveva tormentato gli inglesi.
ratteristica tendenza alla mitopoiesi che e ancora vigorosa Tradizionalmente, sia i coltivatori sia gli zamindar, ossia
nell'India odierna, come giustamente nota Giuliano Bocca- gli aristocratici che controllavano la terra e rappresentavano
li38, e a maggior ragione era fiorente a quei tempi. Alcuni localmente il governo centrale, erano considerati inamovibi-
tratti essenziali della figura del thug furono certamente fab- Ii. Tuttavia, con il permanent settlement (1793), valido per il
bricati da essi stessi in risposta alle attese dei loro interlocu- Bengala, il Bihar e l'Orissa, era stato introdotto in India un
tori. Non c' e nessun rapporto causale tra credenze religiose regime di proprieta della terra analogo a quello europeo. n
specifiche e l'attivita dei thug, anche se costoro elaborarono governo coloniale aveva dunque spogIiato tanto gli zamindar
con elementi preesistenti un contesto religioso entro il qua- quanto i contadini dei loro diritti consuetudinari: i prirni
le situare le loro attivita criminose. In nessun modo, tutta- potevano essere rimossi dalloro incarico, i secondi cacciati
via, le credenze religiose preesistenti ne giustificavano I'at-

39 V. W. H. Sleeman, Thug .Approoers. Extracts }rom Captaill w.H. S /ee-


38 G. Boccali, Viaggio Ilell'IlIdia di Gauesba, ne «Il Sole 24 Ore», «Dome- =: 11Ivestigatiolls into the Custoln aud Beliefs of Thtlgge, in Archives 0/ Em-
nica», 9 elicembre 2012, p. 33 (recensione eli L. Cangemi, L'elefa1lte e la pire, vol. I: From The East I1Idia C01JJpa/!y to the Stlez Caua! (ed. M. Carter,
metropoli, Dedalo, Bari 2012). B.Harlow), Duke University Press, Durham 2003, pp. 322-336: 323.

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dalle terre che avevano lavorato per innumerevoli genera- ralmente restii a riconoscere la loro volonta predatoria, chc
zioni. Il che puntualmente avvenne. Furono~ in~atti, prev~- era in ovvio contrasto con gli emergenti sentimenti evange-
ste tasse troppo alte, che gli zamindar non nuscrvano a,.tl- licalisti. Divennero del pari riluttanti ad ammettere di pro-
scuotere dai contadini e a versare al governo. In caso d m- vare una fascinazione verso l'India e i suoi costumi, man
solvenza da parte di uno iflmindar, in applicazione della co- mana che in Europa l'indomania illuministica e proto-ro-
siddetta sunset law, le terre da quello controllate erano messe mantic a si mutava nell'indofobia tardo-romantica.
immediatamente all'asta (al tramonto del giorno stesso in La deprecazione si avviava a sostituirsi a uno spropor-
cui era dichiarata l'esposizione debitoria, appunto). zionato entusiasmo, L'India, infatti, era stata, per cosi dire,
Di fatto, nello spazio di pochi decenni, buona p~rte ~elle riscoperta nel XVIII secolo ed era entrata a far parte del di-
proprieta terriere fu riassegnata. I nuovi pro~rietatl, c~un- scorso illuministico. A dire il vero, le prime avvisaglie del-
que essi fossero, erano estranei al tessuto sociale preeslste~- l'infatuazione britannica per l'India risalgono al XVII seco-
te e interessati solo a massimizzare il profitto. A questa tl- 10. L'astronomo e matematico John Holwell arrive a crede-
forma si accompagno l'istituzione del monopolio sul sale e re che le scritture hindu fossero portatrici di una rivelazione
sull'oppio, per tacere della guerra d'espansione a danr:o de- superiore e pili antica a quella cristiana, essendo anteriori al
gli stati indiani ancora, in parte ~ d.el tutto~ au~~no~. ~ll~ diluvio, e che le mitologie classiche, oltre a quella egiziana,
stesso periodo rimonta l'estroffilSSlOne del ~~an .mdia.m. derivassero dall'indiana, In seguito 10 stesso Voltaire, che
dal rango di ufficiale 40. Progressivamente, .anzl, .1 ~l1.ta~rucl menziono spesso l'India, dedicandole anche un'opera speci-
precluderanno agli indiani ogni accesso ai ve~~C1 dell am- fica", si convinse che la civilta indiana fosse la pili antica,
ministrazione, tagliandoli fuori dal potere politico ed eco- perfino pili della cinese. Questo sarebbe stato dimostrato
nomico. dal fatto che i cinesi stessi erano andati in cerca delle anti-
Pili precisamente, il divieto valeva anc~e ~er gli anglo- chita indiane, come nel caso di Xuanzang, mentre non era
indiani: costoro finirono per essere emarginan da ambedue vero il contrario. Per Voltaire, anzi, i Greci dovevano le 10-
le comunita. Queste calamitose innovazioni contribuirono a ro idee filosofiche all'India.
convertire lande di risaputa prosperita in un paese altretran- Il suo pili giovane contemporaneo William Jones, oltre a
to proverbialmente indigente. Nella prima meta de~'Ot- teorizzare una relazione tra il sanscrito, le lingue classiche, il
tocento commercio e industria si contrassero, determinan- persiano, e alcune lingue europee, fondando cosi la lingui-
do una devastazione dell'economia. I britannici erano natu- stica storica, ritenne che il sanscrito fosse «more perfect
than the Greek, more copious than the Latin, and more e-
xquisitely refined than eithero'". Queste idee d'origine illu-
40V. S. Wolpert, A New History of India, cit., pp. 202 s~. Altri auto~
ministica erano ancora vitali a meta del XIX secolo, quando
non credono pero che in questo periodo siano intervenutl :amblamen?
radicali nel sistema di proprieta della terra. Cfr., per ese~plo, M.,Torn,
Storia dell'IlIdia Laterza Roma 2000, pp. 366 sgg. In realta, quest ultima
non appare ~a posizi~ne sostenibile: la concezione tradizional~ india~ 41 Voltaire, Fragmmts stir quelqttes revolutiolls dans l'Inde, sur le General Lalli
na di proprieta della terra (e non solo) ha sempre una ~onn~tazlOn~ ~ et stir Ie Comte de MoralJgies, S.II., Paris 1773.
collettivita, mentre i britannici intesero mtrodurre un tlpo di propneta 42 W. ] ones, The Works of Sir ... With the Life of the .Anthor, ~ Lord Teigll-
privata individuale pili familiare al mondo contemporaneo. mOllth, vol. III,]. Stockdale and]. Walker, London 1807, p. 34.

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si sosteneva che la civilta europea rimontasse a quella degli considerare quella lingua il frutto di un'elaborazione pro-
Arii. La nascente disciplina della linguistica storica corrobo- grammata e consapevole: «May I be allowed to conjecture
rava tali posizioni, poiche, estremizzando le scoperte di farther, that the Sanscrit was not formed in consequence of
William Jones, si arrive a credere che il sanscrito fosse iden- any deep and systematical design, but began in a sort of
tico tout court all'antico indoeuropeo; sicche le lingue euro- slang, or Gipsry Jargon, (a sort of kitchen Greek) in which the
pee sarebbero derivate dal sanscrito". . . . priests conversed with one another on topics not fit for
Eppure, il pendolo stava oscillando. La poslZlOne di Ja- profane ears?»44.
mes Mill, che sosteneva che la cultura indiana fosse domi- Inutile dire che la politica britannica poneva Ie basi di
nata da ignoranza e superstizione e i costumi indiani fosse- uno spaventoso tracollo. II quale arrive perfino tardivamen-
ro incivili, ebbe un effetto che non e possibile sottovalutare te, nel 1857, con quella che la storiografia indiana definisce
sulla politica della Compagnia. Nel 1793 Cornwallis, Gover- Prima guerra d'indipendenza, e che i britannici definirono
nor-General, diede inizio a quella strategia razzista cui si e gia piuttosto mutif!Y dei sepoy, i soldati indiani della Compagnia.
fatto cenno. Col passare degli anni, anzi, le teorie razziali La rivolta culmina in una serie di terribili fatti di sangue. A
prevarranno: non si disconoscera l' origine aria degli indiani, ogni modo i moti ebbero fine grazie a una repressione da
ma s'immaginera il sangue ario irrimediabilmente corrotto parte della Compagnia cosi disumana - per esempio, I'ese-
dalla mescolanza con quello indigeno, 0 con quello musul- cuzione dei rivoltosi avveniva legandoli aile bocche di can-
mano. La connessione tra sanscrito e lingue classiche co- none - da scavare un soleo tra nativi e britannici che non
mincio a essere fonte d'imbarazzo. All'inizio dell'Otto- sarebbe mai pili stato colmato. Da una parte i britannici
cento, con un'acrobazia intellettuale rimasta ineguagliata, il prevalsero solo grazie alle infinite divisioni locali e rivalita
filosofo scozzese Dugald Stewart arrive a ipotizzare che il di etnie e caste dell'India, dall'altra parte fu proprio grazie a
sanscrito fosse stato ideato dai brahmani sulla base del gre- questi avvenimenti che si genera l'embrione di una coscien-
co, che era stato portato in India da Alessandro. Come se za nazionale indiana unitaria. In conseguenza della rivolta i
cia non bastasse, suggeri anche che sarebbe stato eccessivo britannici cominciarono a sospettare la presenza di thug 0-
vunque, sebbene la setta, ufficialmente, fosse stata estirpata
da decenni.
+3 Sull'Inelia intesa come sede originaria della civilta, si veda innanzitut-
to il lavoro enciclopeelico eli E. Bryant, The Quest for the Origills of Vedic
Contrariamente a quanto ritiene Wagner, dunque, l'idea
CII/tllre. The Indo-Aryan Migratioll Debate, Oxford University Press, New di associazione tra i thug e la dea non dovra la sua fortuna al
York 2001 (paperback 2003), pp. 18 sgg. Tuttavia si noti che Bryant at- fatto che successivi movimenti di rivolta anti-britannica si
tribuisce, tra gli altri, l'idea della ramificazione degli Ani nella "grande richiameranno a KiiIts. E probabilmente vero I'opposto. La
famiglia indoeuropea" a Lord George Nathaniel Curzon, vicere dell'In-
elia. 11 riferimento e a un articolo del 1855 - 011 the Origillal Extension of
the S allskrit Lallguage over Certain POrtiOIlS of Asia and Enrop«; .And Oil the 44 D. Stewart, The Works of ... , voL III, Hilliard and Brown, Cambridge
.Andeut .Aryans, Indians, or Hindus of India: Proper pub blicato dal «Joumal 1829, p. 85.
45 Wagner, The Decoustruaed Stranglers cit., pag. 954, n. 63. Wagner fa ri-
of the Royal Asiatic Society», 16, pp. 172-201 -, che pero e a firma eli
un certo A. Curzon, privo eli specifici titoli accademici 0 nobiliari (co- ferimento a Valentine Chirol, IIJdia!1 UIJreSt, Macmillan, London 1910
me si evince dal fatto che il nome dell'autore dell'articolo e fatto segui- (The Echo-Library, Teddington 2007), pp. 22, 73. Cfr. H. B. Urban,
re da Esq.). Nel1855 George Curzon non era neppure nato. Tantra. Sex, Secrery, Politics, and Power ill the Sttf4Y of ReligiOIl, 2nd ed., Uni-

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dea si era gia trasformata in un simbolo identitario. Gli in- d .tti highwqy men. II contributo coloniale fu piuttosto d'in-
sorti invocavano Kill perche, oltre a essere una scelta ovvia v .stire inconsapevolmente questi fenomeni sociali di nuovi
in luoghi ove e
la divinita tutelare, la dea era gia prover- significati. I quali, sia pure negativamente connotati in una
bialmente connessa ai nativi in conflitto con i britannici, e prospettiva morale, erano cosi marcati e immediatamente
dunque il perfetto emblema di un'identita nazionale che sa- riconoscibili da fornire un appoggio ideale alia nascente, fa-
rebbe dovuta emergere da una cruenta lotta di liberazione. t icosa ricerca di un'identita comune indiana. II tessuto so-
Probabilmente accadde qualcosa di simile con la suttee. La iale locale, infatti, era straordinariamente frammentario;
controversia sul sacrificio delle vedove raggiunse l'acme e- per consolidarsi in unita aveva bisogno di emblerni tanto
sattamente negli anni in cui veniva alia luce la questione dei violentemente anti-britannici quanto facilmente riconosci-
thug. Ambedue i problemi furono interpretati come prove bili da tutti. E probabile che l'interpretazione britannica dei
dell'intrinseca tendenza al crimine degli hindu, 0 almeno di /bug quali membri di una setta religiosa sia stata rapidamen-
certe caste, divenendo, come menzionato, luoghi comuni te adottata dagli stessi indiani, e che questo processo identi-
della narrativa d'ambientazione esotica. La suttee fu inizial- tario sia gia visibile nei resoconti dello stesso Sleeman. La
mente limitata, nel 1817, aile vedove nel pieno possesso thuggee inizia realmente solo dopo la sconfitta ufficiale dei
delle proprie facolta men tali, ossia che non fossero sotto thug da parte di Sleeman.
l' effetto di droghe, ed escludeva le donne incinte, 0 con E pur vero che certi testi tantrici 0 d'ispirazione tantrica,
bambini piccoli, 0 bambine esse stesse. Cio provoco 10 sde- promuovendo la ricerca consapevole dell'impuricl, preve-
gno dei conservatori hindu e aspre discussioni tra partiti 10- devana l'omicidio rituale. Questi testi potrebbero aver ispi-
cali contrapposti. rato i thug. A questo proposito, per esempio, l'illustre indo-
In seguito, ne11929, la suttee fu totalmente proibita. Tut- logo Wilhelm Halbfass menziona il ventesimo capitolo del
tavia, i britannici, vietando il sacrificio delle vedove, ne fe- Netratantra e il Capitolo del sangue (rudhirddf?y4Ja) del Kdii-
cero involontariamente al tempo stesso un simbolo identi- kapurd(la46• Quanto al Netratantra si potrebbe notare che nel
tario, rendendo cosi il rita gradito anche a coloro che, in primo caso l'omicidio rituale doveva essere eseguito trarnite
circostanze normali, non 10 avrebbero approvato. La politi- incantesirni 0 mantra, e non strangolando materialmente la
ca della Compagnia fini, dunque, per incrementare il ricorso vittima sacrificale con un laccio, come fanno i thul7• Quan-
alia suttee. Inoltre, come nel caso dei thug, tanto pili esecrabi- to al Kdlikdpurd(la, pili ancora del fatto che le modalita di
le appariva il sacrificio delle vedove sulla pira del marito, soppressione della vittima prescritte non coincidono con
quanto pili rifletteva segretamente la cattiva coscienza bri- quelle tipiche dei thug, non si puo non rilevare che il Capito-
tannica. la del sangue era ben noto ai britannici da ben prima delle
Certamente i thug, proprio come la suttee, non furono un
puro frutto d'immaginazione. Anche in India, come in 46 W. Halbfass, Tradition and Reflectioll. E>.ploratio1lS ill Indian Tho1lght, Sta-
buona parte del mondo, esistevano bande ben arganizzate te University of New York Press, Albany 1991 (Sri Sat-Guru, Delhi
di pre doni di strada - nelle isole britanniche questi erano 1992), pp. 101, 106. Cfr. M. Guidolin, cs strallgolatori di Ka/i. II CIt/to thag
tra immagillmio e realtil storica, Aurelia, Asolo 2012, pp. 108-111.
47 V. Helene Brunner, UlI Taillra dll Nord: Ie Netra Talltra in «Bulletin de
versity of California Press, Berkeley 2003, pp. 87 sgg. l':Ecole Francaise d'Extreme-Orient», 61, 1974, pp. 125-197: 185.

224 225
imprese di Sleeman, poiche fu tradotto gia nel 179948• Cia I iibliografia
induce a sospettare che i britannici si siano lasciati influen-
zare da tale lettura nella "scoperta" della setta dei thug.
Benigno, Francesco, II ritorno dei Thtrgs. .Ancora Sit tra,iforlna;do1li di-
Ma non e tanto questo cia che importa, quanto altre due
scorsiue e idelt!ita sociali, in «Storica», 50, 2011, pp. 1-25.
circostanze. Innanzitutto, in India esiste una caratteristica Hlaquiere, W.c., The Rildhirddf?yqya, or Sa1Jgttillary Chapter. Transla-
spaccatura tra teoria e pratica, 0 tra testi e USi49• II fatto che tedfrom the Calica Puran, in «Asiatic Researches», 5, 1799, pp.
un testo contemplasse certi rituali non significa che neces- 371-391.
sariamente qualcuno li eseguisse, specie quando erano di Boccali, Giuliano, Viaggio IJell'India di Ganesba, ne «Il Sole 24 O-
difficile attuazione come un ornicidio. D'altronde, il dharma- re», «Domenicas 9 dicembre 2012, p. 33 (rec. L. Cangemi,
idstra; la giurisprudenza tradizionale, traboccava d'ingiun- L'elefalIte e la metropoli, Dedalo, Bari 2012).
zioni ovviamente inapplicabili 0, comunque, inapplicate. In Brown, Dan, The Da Vi1lci Code, Doubleday, New York 2003.
secondo luogo, le pratiche tantriche estreme erano di carat- Brunner, Helene, t» Tantra dtt Nord' Ie Netra Tatltra, in « Bulletin
tere esoterico, tradizionalmente abbracciate da poche cer- de l'Ecole Francaise d'Extreme-Orient», 61, 1974, pp. 125-
197.
chie ristrette di soggetti colti e di alta casta, che non avreb-
Bryant, Edwin, The Quest for the Origim of Vedic Ctt/tltre. The Indo-
bero certo avuto bisogno di abbinare all'ornicidio rituale il
Aryatl Migratioll Debate, Oxford University Press, New York
saccheggio - a ogni modo era espressamente proibito usare 2001 (Oxford University Press Paperback 2003).
l'assassinio in ambito religioso per scopi mondani immedia- Chirol, Valentine, India» Unrest, Macmillan, London 1910 (The
ti, come derubare la vittima. Tali pratiche erano inoltre ri- Echo-Library, Teddington 2007).
servate ad adepti qualificati da iniziazioni di alto livello. II Conan Doyle, Arthur, The Advetlttlres of Sherlock Holmes. XX - The
che mal si concilia con la descrizione di base che 10 stesso AdvC1ltllre of the Crooked Man, in «The Strand Magazine», vol. 6,
Sleeman diede dei thug: una costellazione di nutrite bande di July to December 1893, pp. 22-32.
predoni di strada, il cui principale interesse "esoterico" era Conan Doyle, Arthur, The Sign of the Four, in «Lippincott's
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Zujie (2011) di Xiao Bai e /117 sin.,golare esempio di combinaiJo1te


Ira crime fiction e doaosento storico. Sttllo sfondo minuiJosamente
ricostruito della Shanghcli del 1931, il romanzo mescola cospiraiJone
politica, collasione tra poliiJa e crimine, contrabbando, speadaiJone ed
erotismo. Questo saggio si propone di analizzare come !'intreccio di
narratiua e Storia dia vita a un testa proJondamente origina!e ne! pa-
norama narrativo cinese, cbe scardina generi e modelli solleuando temi
uatora di scottante attttalita ill Cina - il colonialisrso, I'identita lla-
iJona!e, il rapporto tra capitalismo e puls-ioni rivoltfiJonarie e la cor-
"':donepoli#ca.
Z ujie (2011) ~y Xiao Bai is a unique combination o] crime novel
and historical doaosent. Set il1 a painstakingly reconstructed 1931
Shanghai, the novel mingles politic-a! conspirary, collusion between po-
lice and crime, weapon trafficking, speculation and erotism. The aim
oj this esse!) is to analYse how the intertwining oj fiction 'and History
oiies birth to an extremelY original text in Chinese fiction writing,
which redefines models and genres, raising topics still widelY controver-
sial in today's China - colonialism, nationa! identity, the relationship
between capitalism and reioiutionaryforces, andpolitical corruption.

Un terzo tipo nella narrativa cinese?

Se in Cina il 2011 ha segnato un vero e proprio boom

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