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Fase di ignizione
Infiammabilità del combustibile
Possibilità di propagazione della fiamma
Grado di partecipazione al fuoco del combustibile
Geometria e volume degli ambienti
Ventilazione dell'ambiente
Fase di propagazione
Produzione di gas tossici e corrosivi
Riduzione visibilità per i fumi di combustione
Rapido aumento delle temperature
Aumento dell'energia di irraggiamento
Parametri misurabili
Va = Velocità aria (m/s)
Tr = Temperatura media radiante (°C)
Ta = Temperatura dell’aria (°C)
RH = Umidità relativa (%)
TU = turbolenza aria (%)
PMV
Il PMV è un indice che predice il valore medio dei voti di un consistente gruppo di persone sulla seguente
scala di sensazione termica 7 punti:
Molto caldo +3
Caldo +2
Leggermente caldo +1
Neutrale 0
Leggermento freddo -1
Freddo -2
Molto freddo -3
La condizione di PMV comprese tra -0.5 e più 0.5 rappresenta una condizione necessaria ma non sufficiente
per il comfort.
Devono infatti essere assenti anche disuniformità delle variabili ambientali, in grado di dare disagio dargli
localizzate nel corpo, quali:
Elevato gradiente verticale di temperatura
Pavimento troppo caldo o troppo freddo
Correnti d'aria
Elevata assimetria media radiante
Ambiente devero caldo
Quando i meccanismi di termoregolazione non sono più sufficienti a mantenere l'equilibrio termico, la
temperatura del nucleo corporeo si innalza provocando manifestazioni patologiche anche gravi che
possono avere conseguenze fatali.
Ambiente severo freddo
Quando i meccanismi di termoregolazione non sono più sufficienti a mantenere l'equilibrio termico, la
temperatura del nucleo corporeo si abbassa provocando manifestazioni patologiche anche gravi
(assideramento) che possono avere conseguenze fatali.
Raccomandazioni (ACGIH):
• Nelle sale frigorifere velocità dell’aria max 1m/s
• Gli indumenti devono essere scelti anche in funzione della velocità dell’aria
• Possono essere necessari DPI per gli occhi (terreni ghiacciati e UV)
• I lavoratori con patologie o in cura con farmaci che possono alterare la normale termoregolazione
non possono essere adibiti a temperature
VIDEOTERMINALI
Apparecchiatura dotata di schermo alfanumerico oh grafico a prescindere dal tipo di procedimento di
visualizzazione utilizzato
Definizione di postazione videoterminalista
Insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, con tastiera, accessori opzionali, le
apparecchiature connesse, il telefono, il modem, la stampante, la sedia e il piano del lavoro
Definizione di lavoratore videoterminalista
Il lavoratore che utilizza un'attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico e abituale, per 20
ore settimanali dedotte le previste interruzioni.
Problemi e rischi:
I rischi per la vista e per gli occhi
I problemi legati alla postura ed all'affaticamento fisico o mentale
Le condizioni ergonomiche e di igiene ambientale
Disturbi visivi
Il lavoro al computer può sottoporre i muscoli agli occhi ed uno sforzo notevole
se contassi luminosi tra schermo, documento e tastiera sono eccessivi (possono avvenire fino a
25.000 movimenti al giorno di adattamento alla luce)
se gli occhi fissano a lungo oggetti molto vicini come uno schermo (i muscoli degli occhi sono in
posizioni di riposo servono oggetti distanti più di 6 m)
sei monitor e documenti da legge non sono posti all'incirca la stessa distanza (i muscoli degli occhi
sono costretti ad una continua variazione di messa a fuoco)
Cause:
Alcuni muscoli ed articolazioni sono sottoposti a posture fisse, mentre i muscoli delle mani delle
braccia si muovono incessantemente
Le tensioni muscolari impediscono il normale afflusso di sangue ai muscoli, tendini, nervi e dischi
intervertebrali
Errata disposizione e regolazione di arredi e computer
postura fissa e scorretta per lunghi periodi
capo e tronco protese in avanti
spalle contratte nella digitazione o nella postura
ricevitore dal telefono tenuto a lungo tra la testa e spalla
attività extra lavorative come hobby
Possibili cause di disturbi a braccia polsi e mani:
Movimenti rapidi ripetitivi e prolungati su tastiere mouse
forza eccessiva nel digitare nello stringere il mouse
polsi piegati verso l'alto e non allineati agli avambracci
Sintomi muscolo – scheletrici
Tendenti: dolore a livello delle articolazioni del braccio della mano durante i movimenti
sindrome del tunnel carpale: indolenzimento, torpore, formicolio alle mani e perdita di forze delle
mani
artrosi cervicale: indolenzimento, senso di peso, dolori al collo e alle bracci
Tastiera e mouse
Tastiera davanti allo schermo
tastiera gola bile al fine di mantenere i polsi in linea con gli avambracci
ma il più possibile vicino al corpo
tastiere mouse posti in modo da poter appoggiare gli avambracci sul piano di lavoro
Piano di lavoro
Dotato di superficie ampia per disporre i materiali necessari e per consentire l'appoggio degli
avambracci
sufficientemente profondo da assicurare una corretta distanza visiva dallo schermo
di colore chiaro non riflettente
dotato di spazio idoneo per l'allargamento degli arti inferiori
Ambiente
Microclima: ridurre velocità di circolo dell'aria e mantenere un’umidità soddisfacente
Calore: evitare fonti di calore radiante in vicinanza della posizione di lavoro
Rishci psicosociali
i rischi psicosociali sono l'insieme delle variabili organizzative, gestionali, ambientali e relazionali che
possono causare un danno psicologico sociale o fisico alle persone e determinare effetti negativi in termini
di efficienza e di immagine a livello organizzativo economico sociale e ambientale.
I rischi che hanno origine da situazioni stressanti in ambito lavorativo fanno parte dalla più ampia categoria
dei rischi di natura ergonomica e per tipo di conseguenza cui possono portare vengono classificate
all'interno dei rischi psicosociali
Fattori di sichio pscicosociale
Aspetti ambientali:
Rumorosità
Vibrazioni
variazione di temperatura ventilazione umidità
carenza nell’igene ambientale
Contesto del lavoro
Funzione cultura organizzativa
Ruolo nell'organizzazione
sviluppo di carriera
modalità di presa di decisione stili di gestione e di controllo
relazioni interpersonali
mobilità e trasferimenti
equilibrio tra lavoro e vita privata
Contenuto del lavoro
Tipi di compito
carico ritmi errori di lavoro
STRESS
Definizione: lo stress dovuto al lavoro può essere definito come un insieme di reazioni fisiche ed emotive
dannose che si manifesta quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità risorse o
esigenze del lavoratore.
lo stress è uno stato caratterizzato da livelli elevati di di recitazione anzi è spesso accompagnati da senso di
inadeguatezza
lo stress potenzialmente può colpire in qualunque luogo di lavoro e qualunque lavoratore a prescindere
dalla dimensione dell'azienda del campo di attività del tipo di contratto o di rapporto di lavoro
Stress secondo Selye
Stress è la risposta non specifica dell'organismo a uno stimolo negativo
sindrome generale di adattamento e la risposta che l'organismo mette in atto quando è soggetto agli effetti
prolungati di svariati tipi di stimoli negativi quali stimoli fisici sociali e ambientali
Burnout
Forma particolare di stress lavorativo che fa sentire chi ne è colpito senza via d'uscita bruciato consumato
dal proprio lavoro, colpisce principalmente le professioni d'aiuto come infermieri, medici, insegnanti,
assistenti sociali, poliziotti e operai di ospedali psichiatri
Determinanti del burnout
Aspetti soggettivi:
caratteristiche della personalità (idealismo, ansia nervotica, competizioni, rigidità e introversione)
aspettative professionali
organizzazione del lavoro:
C'è Panza tra ruolo e capacità e/o sovraccarico lavorativo
inadeguatezza della retribuzione, difficoltà di carriera la mancanza di autonomia decisionale
clima relazionale dell'organizzazione
Sintomi del burnout
Sintomi somatici:
Senso di stanchezza ed esaurimento, tachicardia, cefalee, nausea e insonnia
sintomi psicologici:
depressione, bassa stima di sé senso di colpa, sensazione di fallimento, rabbia e risentimento, alta
resistenza ad andare al lavoro ogni giorno indifferenza negativismo isolamento sospetto e paranoia
rigidità di pensiero e il resistenza al cambiamento, cinismo, atteggiamento colpevolizzante nel
confronti degli utenti. frequente abuso di alcol o di farmaci
Cos’è il burnout
La carica emotiva ma elaborata emerge sotto forma di ansia, depressione virgola in terza, stanchezza,
irritabilità, apatia, disimpegno, noia, relazioni negative, chi rappresenta un'esperienza sintomatica di uno
stato di stress che, come fase ultima di un processo difensivo reattivo, può assumere le caratteristiche noi
avere proprio sindrome, quella da burnout
Si distinguono 4 fasi:
Dell'entusiasmo idealistico e delle nobili aspirazioni
dallo stress lavorativo virgola in cui si avverte un progressivo squilibrio tra richieste e risorse
di esaurimento, in cui si cominci a pensare di non aiuta realmente nessuno, e in cui compare la
tensione emotiva, l'irritabilità ed ansia
della conclusione difensivo dell'alimentazione, con totale disinvestimento emotivo nel lavoro,
apatia, rigidità e cinismo
Come prevenirlo
Prevede come obiettivo formativo l'acquisizione di maggiori competenze relazionali
gruppi di supporto
riunioni ed incontri periodici
Tratti caratteristici dell’insegnante a rischio:
Anzianità di servizio
Aggressività
mania di persecuzione
trasferimenti frequenti
assenze
accanimento verso eventuali studenti disabili
RISCHIO RUMORE
Il rumore lo possiamo definire come un effetto acustico sgradevole, indesiderato che ci provoca
fastidio se fosse piacevole anziché a chiamarlo rumore lo chiameremmo suono melodioso,
armonioso o rilassante
come facciamo a percepire il suono?
Con il suono sia una vibrazione della pressione dell'aria che il nostro vecchio riesce a percepire
infatti del suono è un'energia che nasce da una sorgente che poi si propaga in un mezzo, sia esso
solido, liquido o gassoso
Queste violazioni producono delle onde che si propagano in tutte le direzioni vengono e percepito
dalla membrana del timpano che si trova nel nostro orecchio.
Il numero delle vibrazioni cioè delle vibrazioni di pressione al secondo si chiama frequenza si misura
in hertz (Hz)
L'intensità e la pressione sono ha provocato dall'onda sonora sulla membrana del nostro vecchio
Il suono è caratterizzato da:
Frequenza: che è il numero delle variazioni di pressione che si verifica in un secondo. le frequenze
udibili dell'orecchio umano sono comprese tra 20 e 20.000 Hz
lunghezza d'onda: che a distanza tra due vertici dell'onda sonora
intensità: che l'ampiezza delle variazioni della pressione e l'unità di misura è il decibel (dB) la soglia
dell' udito uguale a 0 dB quella del dolore è uguale a 130 o 140 dB
I rumori definiti acuti hanno alte frequenze cioè oltre 2000 Hz, mentre i rumori definiti gravi hanno basse
frequenze e cioè meno di 250 Hz
Il rimuove può essere definito nelle seguenti tipologie:
stabile se per tutto il tempo sono lo stesso
variabile se è discontinuo
impulsivo quando è formato da eventi di breve durata ma di grande intensità
Il rumore causa di danno e provoca danni uditivi o danni extra uditivi
Danni uditivi (diretti): cioè che incidono negativamente a carico dell'organo dell' udito, provocando
all'inizio fischi e ronzii nell'orecchio con una iniziale transitoria riduzione della capacità uditiva e
successiva sordità
danni extra uditivi (indiretti): quali insonnia, facile irritabilità, diminuzione della capacità di
concentrazione sino a raggiungere una sindrome ansio depressiva, aumento della pressione
arteriosa, difficoltà digestiva, gastrite, ulcera, alterazioni tiroidee