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Oggi parliamo dei verbi riflessivi nella lingua italiana. Ma prima ricordiamo cosa sono i verbi.
Allora, il verbo è una parola che descrive un’azione che compie o subisce un soggetto.
I verbi che descrivono un’azione che il soggetto compie su se stesso (on himself) si chiamano i
verbi riflessivi, per esempio: lavarsi ( lavare se stesso), nascondersi (nascondere se stesso), vestirsi
(vestire se stesso) e così via.
Esistono anche dei verbi dove l’azione è reciproca e avviene tra due o più persone, per esempio
sposarsi (una persona sposa l’altra), conoscersi (es. io conosco te e tu conosci me) etc. Questi verbi
si chiamano i verbi reciproci.
Nella lingua italiana tutti questi verbi finiscono in “–si”, per esempio: lavarsi, nascondersi, alzarsi,
amarsi etc.
chiamarsi
(io) mi chiamo (noi) ci chiamiamo
(tu) ti chiami (voi) vi chiamate
(lui, lei, lei) si chiama (loro) si chiamano
prima = Domani mi devo alzare alle 6.
NB! Con i verbi modali “potere”, “dovere”, “volere” l’ausiliare cambia con la posizione del
pronome riflessivo. Se il pronome riflessivo si trova prima del verbo modale si usa l’ausiliare
“essere” ; se il pronome riflessivo è dopo l’infinito si usa l’ausiliare “avere”.