Attualmente l’universo è in fase di espansione, sulla spinta dell’esplosione
iniziale e dei processi di fusione nucleare che si verificano nelle stelle, ma è anche soggetto all’azione contraria della forza di gravità originata dall’enorme quantità di materia presente in esso. Si possono ipotizzare 3 diversi scenari UNIVERSO APERTO: se la densità dell’universo fosse inferiore ad un certo valore, detto densità critica , esso continuerebbe a espandersi per sempre, diventando sempre più freddo, rarefatto ed oscuro.
UNIVERSO PIATTO: se la densità dell’universo fosse uguale alla densità
critica, esso continuerebbe ad espandersi ma con velocità decrescente (tendente a zero).
UNIVERSO CHIUSO: se la densità dell’universo fosse superiore alla
densità critica, l’attrazione gravitazionale “vincerebbe” contro la spinta all’espansione, l’universo cesserebbe di espandersi e comincerebbe a contrarsi, diventando sempre più denso e caldo, per tornare a concentrarsi in un punto (processo della “grande implosione” detto anche Big Crunch)
La teoria del Big Bang
La teoria dell’espansione dell’universo ha una logica conseguenza: negli anni 40 del secolo scorso lo studioso di astrofisica George Gamow ipotizzò che l’universo avesse avuto origine da un piccolissimo punto di densità e temperatura praticamente infinite, in seguito una violentissima esplosione cui fu dato il nome di Big Bang, che secondo questa teoria, in quel momento il tempo iniziò a scorrere e l’universo a espandersi. 1 secondo dopo la creazione dell’universo: formazione particelle subatomiche 10 secondi dopo: formazione dei nuclei atomici 300.000 anni dopo: formazione degli atomi 1 miliardo di anni dopo: formazione delle galassie 9 miliardi di anni dopo: formazione sistema solare 13-14 miliardi di anni dopo: universo di oggi