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Comunque, Lawrence ricordava di aver sentito parlare di cose simili una volta.
“Eh?”
“Pensaci bene, quale metodo permetterebbe alla Chiesa di incrementare i suoi seguaci?
“Creando miracoli?”
“Esattamente. Comunque, molti miracoli, come i frutti che contengono ben nascosti i semi
all’interno, hanno i loro segreti.”
“Se dev’essere qualcosa che poi si potrà osservare con gli occhi, allora…aspetta, dov’è il mio
grano?”
Lawrence indicò il bagaglio che era caduto dietro di lui, quando era stato spinto a terra.
Holo però non aveva intenzione di spostarsi dalla sua posizione sulle sue gambe.
Questa impressione raggiunse Lawrence, e pensato che sarebbe stato inutile lamentarsi, cercò di
arrivarci con le sue forze. Riuscì ad afferrare il bagaglio e a tirarlo vicino a se, per poi estrarre la
piccola sacca che conteneva il grano nel quale viveva Holo.
“Ecco.”
Holo tolse un chicco di grano, lo mise nel palmo della sua mano, e fece un respiro profondo.
E, l’istante successivo…
Lawrence non fece in tempo a notare che il piccolo chicco aveva iniziato a tremare, che
improvvisamente un lungo e sottile filo verde stava crescendo a più non posso dallo stesso. Le
foglie si espandevano in tutte le direzioni, mentre quel filo continuava a crescere verso il cielo ad
una velocità impressionante.
Subito dopo, ecco finalmente arrivare i ‘frutti’. Iniziarono a formarsi poco a poco, mentre il grano
assumeva un colorito più scuro. E in cima alla pianta ecco i nuovi chicchi, pronti per essere raccolti.
In un semplice battito di ciglia, un nuovo stelo di grano era cresciuto dalla mano di Holo.
“Questo è il massimo che riesco a fare, e non posso farne crescere troppi in una volta.”
“Anche se volessi ridere alla tua battuta, non riuscirei a farlo a dovere.”
Sentite queste parole, Holo lanciò il grano verso Lawrence e disse, con un volto che mostrava tutto
tranne la felicità:
“Allora non è sufficiente? Questo insieme alla mia forma di lupo è tutto quello che l’occhio umano
potrebbe osservare.”
“No, è sufficiente.”
“C’è qualcos’altro?”
“Quando sarà il momento, arriverà il mio turno di dimostrarlo, con le mani di un mercante. Non
penso che avremo problemi in questo.”
Anche dopo aver determinato quale grano fosse avvelenato tra quello riportato indietro da
Emberch e aver convinto gli abitanti di quel fatto, non voleva certo dire che il villaggio di Teleo
sarebbe stato fuori pericolo.
Dati i risultati approssimati di Semu, la perdita sarebbe stata intorno ai settanta Lima.
Era necessario, per il villaggio, di risolvere questo problema, oppure sarebbe stato nuovamente
facile preda di Emberch.
E ancora, se Emberch aveva avvelenato il grano sin dall’inizio, per prendere il controllo di Teleo,
anche con la prova che il miracolo fosse stato giudicato reale, non avrebbero mai comprato
nuovamente il grano riportato indietro.
Questo significava che in qualche modo si doveva vendere ancora una volta il grano.
Comunque, se la situazione si fosse sviluppata fino a quel punto, dopo sarebbero stati i mercanti
ad occuparsene.
Con un sorriso Holo si alzò, e con un rapido movimento della coda aveva bloccato la visuale di
Lawrence. In un momento, ecco di nuovo la sua forma di lupo.
Disse Holo, mostrando i suoi denti affilati. Scuotendo le spalle, Lawrence le disse.
Forse aveva capito che la sola determinazione senza uno straccio di piano non sarebbe servita a
nulla.
Ma, se fosse stata la stessa Elsa del giorno precedente, allora non sarebbe riuscita a comprendere
a fondo questa situazione.
“Comunque, anche se il piano andrà bene, io credo ancora nel Dio che è nel mio cuore. Il Dio è la
guida di tutti, e Colui che ha creato l’intero mondo.”
Non era passato molto tempo dal momento nel quale Elsa aveva visto la vera forma di Holo per la
prima volta, ma era ancora capace di dire queste cose di fronte alla stessa Holo.
Di fronte a qualcuno che avrebbe potuto ridurla in pezzi con il solo movimento di una sua zampa, o
ingoiarla in un solo boccone, Elsa non aveva mostrato alcun segno di paura.
Mostrando una lunga fila di denti affilati, Holo fissò Elsa per qualche tempo.
Anche se Ivan continuava ad essere nervoso, Holo sapeva che naturalmente il mondo era vasto,
insieme al fatto che lei non era un’esistenza posta in cima a questo mondo.
“Quindi, dobbiamo solo decidere quale metodo adottare per realizzare la nostra dimostrazione a
tutto il paese e i suoi abitanti.”
Horo si era presa il compito di sorvegliare la zona, mentre Lawrence e gli altri discutevano sui loro
piani per il prossimo futuro riguardo Teleo. Erano sulla cima di una collina non troppo lontani dal
mulino di Ivan.
“Non importa quale sia la merce, comprare al prezzo di base è sempre garanzia di buoni profitti.”
“Da quello che abbiamo visto stamane, sembra che ci sia anche il Vescovo Van.”
“Anche il Vescovo..:”
La sua presenza indicava che Emberch pianificava di far arrivare Teleo in un vicolo cieco, non solo
finanziariamente ma anche religiosamente.
Tuttavia, anche se l’apparizione del Vescovo faceva apparire la situazione del piccolo villaggio
ancora più disperata, ora forse sarebbe stato possibile sfruttare questa opportunità per ribaltare
completamente gli eventi.
No, forse era più appropriato dire che la situazione era una delle più favorevoli dato che la persona
in carica della Chiesa di Emberch sarebbe stata presente.
Questo perché, se dovevano davvero far avvenire un miracolo, allora il Vescovo Van stesso sarebbe
stata la persona più adatta a riconoscerlo.
“Le persone inviate da Emberch faranno di tutto per sistemare le proprie cose senza dare a Teleo
spazio per controbattere. Hanno addirittura portato con loro guardie armate di lance, e questo fa
pensare che non vogliano condurre le trattative in modo gentile.” Disse Lawrence.
“Io non penso che il Capo Semu vorrà far prendere agli abitati le loro spade per difendersi.”
Visto che era questo il caso, il momento perfetto per intervenire per Lawrence e la sua compagnia
era chiaramente ovvio.
“Allora dovremo solamente aspettare fino a quando il Capo Semu si inchinerà a loro, giusto?”
“Il metodo che useremo è quello che ho spiegato appena un momento fa.” Disse Lawrence.
Dopo aver annuito, Elsa diresse il suo sguardo verso Ivan e disse:
Nel piano che avevano creato, Ivan era responsabile di qualcosa di davvero importante, a metà tra
la vita e l amorte.
“Non ci saranno problemi. Se sarò avvelenato, potreste uccidermi prima che qualcuno scopra che
efettivamente il veleno ha causato la mia morte.”
Anche se tutti sapevano che aveva detto queste parole per agire da uomo di fronte ad Elsa, Holo
apprezzò questo comportamento.
“Allora, dopo che il miracolo sarà avvenuto, possiamo lasciare lei, Mr. Lawrence, in carica delle
negoziazioni monetarie?”
“La situazione ideale sarebbe ovviamente quella in cui Emberch riprendesse il grano
immediatamente. In ogni caso, lasciate fare a me.” Rispose sicuro Lawrence.
“Sono arrivati.”
Tutti fissarono il piccolo villaggio in quel momento.
· Capitolo 6
I carri che entrarono in Teleo erano sedici in totale. E ognuno portava un carico variabile da tre a
quattro sacchi di grano.
C’erano 23 lancieri. E oltre a questi, le guardie avevano scudi, elmetti e protettori per le braccia in
metallo. Questo li faceva apparire come soldati in un gruppo di cavalieri.
I membri del clero che avevano camminato erano quattro. Sebbene fosse incerto il numero delle
persone nella carrozza coperta, secondo Elsa vi erano solamente il Vescovo Van e i suoi assistenti.
Inoltre, c’era un uomo grasso che sembrava essere il mercante assegnato a quella processione.
Nell’istante nel quale Lawrence lo vide, esclamò un debole “Oh.”
Si diceva che in Emberch il più ricco mercante di farina fosse Riendo. Se quello era lui, allora non
c’era sorpresa nel pensare che avesse comprato tutta la farina inviata da Teleo. In questo caso,
l’argomento d’accusa “La persona che è morta mangiando pane fatto con questa farina” sarebbe
stato sicuramente molto convincente.
Detto questo, se Riendo era la figura principale nel loro piano, allora non aveva comprato di
proposito il grano da Lawrence, quando era passato alla compagnia dello stesso, ad Emberch.
Forse Riendo aveva pensato di portare a termine questo piano sin da allora.
Si diceva che un solo errore avrebbe fatto precipitare una persona negli abissi oscuri della
disperazione, e nessuno era capace di dire dove era nascosto il male negli esseri umani.
Disteso sulla collina continuava ad osservare la processione di Emberch che entrava in Teleo. Holo
afferrò questa opportunità per ritrasformarsi nel suo aspetto umano, e per rivestirsi.
Quindi, prendendo la strada più lunga, le quattro persone avanzarono verso la cava di Toyerre.
Anche se era possibile che Ilma avesse bloccato gli ingressi, c’erano le stesse possibilità che avesse
chiuso il passaggio senza bloccarlo.
Dato che Elsa ed Ivan erano scappati, la chiesa non era più interesse degli abitanti, e quindi era
naturale che fosse completamente vuota.
Lawrence spinse con forza il piedistallo della statua che nascondeva l’ingresso, e poco dopo si udì
la statua stessa cadere a terra. In quel momento un brivido percorse la schiena di Lawrence, ma a
quanto pare la chiesa era effettivamente deserta. Con un’ultima spinta riuscirono ad aprire
l’ingresso segreto ed uno dopo l’altro uscirono dal sotterraneo.
“Allora…hmm, preparate una falce e un calice.”
Lawrence si stava ovviamente riferendo alle cose che si sarebbero rese necessarie di lì a poco.
Sorridendo leggermente, Lawrence si voltò verso Holo, che era rimasta nel sotterraneo.
“Se tutto andrà bene, sarai in grado di leggere tutto quel che vorrai.”
Sentendo queste parole, Holo salì le scale con uno sguardo di sottomissione e disse.
“Fortunatamente, la finestra non è stata rotta. Saremo in grado di vedere tutto chiaramente.”
Ilma aveva trovato anche l’opportunità di aprire la porta principale della chiesa, dopo che
Lawrence e compagnia erano scappati.
E il blocco in ferro che l’aveva tenuta chiusa era ora appoggiato ad un muro, ancora in perfetto
stato.
Guardando dalla finestra, Lawrence scoprì che la processione di carri era già arrivata nella piazza
del villaggio. Un uomo di mezza età vestito di abiti di alta qualità sembrava essere il Vescovo Van, e
accanto a lui ecco Riendo. Insieme erano di fronte al Capo Semu e ai rappresentati del villaggio.
“Mr. Lawrence.”
Nelle sue mani Elsa aveva una coppa, che non sembrava realizzata di puro argento, insieme ad una
falce piena di ruggine.
Ma dato che dovevano servire a creare un miracolo, più antichi sembravano e meglio era.
Lawrence aveva intuito che il Capo Semu stava cercando di spiegare qualcosa al Vescovo Van
gesticolando a più non posso. Ma le sue orecchie non riuscivano a percepire alcun suono.
Ogni tanto il Capo Semu puntava verso la chiesa, e ogni volta che lo faceva, gli abitanti si riunivano
nella piazza e tutti dirigevano i loro sguardi verso l’edificio. E ogni volta Lawrence diventava molto
nervoso e agitato.
Comunque, nessuno si avvicinò, indicando che tutti pensavano ancora che la chiesa fosse vuota.
Il Vescovo Van rispondeva con calma, ogni tanto chiedendo consigli ai suoi più anziani assistenti.
Forse agli occhi del Vescovo Van le opinioni del Capo Semu non importavano più del rumore che
una mosca produceva volando.
Infatti, dopo che il Vescovo aveva mostrato dei nuovi fogli di carta, il Capo Semu era rimasto
letteralmente senza parole.
Dopo aver chiesto questo ad Holo, Lawrence si sentì rispondere: “Richiedono un pagamento.”
In quel momento si udì un grande boato di voci, e un abitante del villaggio era scattato verso il
Vescovo Van, solo per essere fermato da una lancia qualche momento dopo.
Anche se non avevano una propria uniforme, come una banda di soldati scoordinata, sembrava che
le persone con la lancia avessero ricevuto un qualche allenamento. Le guardie si disposero
disordinatamente, ma andando a creare una foresta di lance.
Grazie a questo, anche se erano inferiori, sarebbe stato molto difficile per gli abitanti di invertire la
situazione a loro vantaggio.
Nel primo momento di disattenzione, il destino voleva che uno sarebbe stato attaccato in
continuazione, senza sosta.
Il Vescovo Van non si sarebbe di certo risparmiato fino a quando per il villaggio di Teleo non ci
fosse stata più via d’uscita.
“Chi è quello?”
In quel momento apparve dal nulla un altro abitante e prese parte ai negoziati. Dopo aver
scambiato qualche parola con Riendo, quell’abitante divenne molto nervoso e il Capo Semu
dovette fare del suo meglio per trattenerlo.
E come aveva già fatto il Vescovo Van, Riendo mostrò un nuovo pezzo di carta tirandolo fuori dal
suo vestito e mostrandolo con arroganza in aria. Dopo quel gesto tutti rimasero in silenzio.
Giudicando dall’espressione felice di Riendo, costui era contento che finalmente quei paesani si
fossero finalmente zittiti, piuttosto che pensare che lui fosse abituato a vedere persone in silenzio.
“Forse Padre Francis è stato fin troppo perfetto.”
Ascoltando questa osservazione di Lawrence, Elsa non potè che essere d’accordo.
In quel momento, Semu si inginocchiò di fronte a tutti. Gli abitanti corsero immediatamente da lui,
per cercare di supportare il vecchio Capo del villaggio.
Mentre guardava questo ultimo sviluppo, Lawrence udì un suono come di qualcuno che serrava i
pugni con rabbia.
Guardando dietro di lui, scoprì che era stata Elsa ad averlo fatto.
Sebbene la sua espressione appariva calma, non servivano parole per capire quanto forti erano in
quel momento le emozioni che provava.
“La trattativa è al termine. L’altra parte in questione ha già proclamato la sua decisione finale.”
All’improvviso Holo pronunciò queste parole, e Lawrence e gli altri capirono immediatamente cosa
volesse dire e cosa questo implicava per loro.
In quel momento, Semu e gli altri iniziarono a dirigersi in direzione opposta a quella della chiesa, in
altre parole, verso la casa del Capo.
Nelle loro mani tenevano la figura di Toyerre, che Lawrence aveva visto nella casa di Semu.
“Se brucerete questa cosa e accetterete la giusta fede, tutto può essere risolto facilmente.
Altrimenti Teleo sarà accusato di eresia.”
Ascoltate queste parole da Holo, Lawrence penso che quella fosse la dichiarazione del Vescovo.
E allo stesso momento tutti si voltarono verso la chiesa, come se l’avessero sentita parlare.
“Questi sono gli umani, dipendono dagli altri ogni volta che ci sono problemi.”
Holo fece un passo indietro dalla finestra, incrociò le braccia sul petto e sospirò.
“Comunque ci sono momenti nei quali anche io dipendo da degli umani. Allora, facciamo la nostra
mossa ora?”
Le parole, “Non posso perdonare gli abitanti del villaggio” erano scritte sul volto di Ivan.
E disse:
“Come serva di Dio che ha accettato la giusta fede, non posso abbandonare gli abitanti.”
“Allora, andiamo.”
La zona cadde in un improvviso silenzio, come se tutta la polvere presente nell’aria fosse caduta a
terra in quel preciso istante.
Probabilmente non avrebbe mai dimenticato lo sguardo di supplica di Semu e degli altri, che ora
era rivolto verso di loro.
“Elsa!”
Forse perché l’aveva protetta prima, a lei non era stato permesso salire sulla grande roccia, e
quindi aveva osservato gli sviluppi dal basso, insieme agli altri. Appena vide Elsa, corse subito da
lei, non prestando la minima attenzione agli sguardi delle altre persone.
“Guardate chi è arrivato ora. Non è proprio Miss Elsa, che ha preso il posto di Padre Francis?”
Prima che Lawrence avesse potuto dire qualcosa ad Ilma, si udì la voce del Vescovo Van.
“Avevo sentito che era fuggita dal villaggio. Quale è il problema? Potrebbe essere che non poteva
sopportare la sua coscienza colpevole ed è tornata per pentirsi?”
Sebbene sul volto del Vescovo fosse apparsa una espressione di codardia per un attimo, dopo aver
sentito le parole di Elsa pensando che stesse bluffando, tornò immediatamente calmo e composto,
e sussurrò qualcosa al prete vicino a lui.
Dopo questo bisbiglio, che durò per qualche minuto, il prete tossì brevemente e alzò un foglio
dichiarando a tutti i presenti:
“Noi, la Chiesa di Emberch di San Rio, crediamo che il villaggio di Teleo abbia pregato dei pagani, ed
abbia intenzionalmente aggiunto del vino di Kapass al loro grano per infliggere volontariamente
dolore alle persone di fede ortodossa. Anche se le nostre persone stanno soffrendo da questa
maledizione, nessuno di voi ne è rimasto coinvolto, anche mangiando lo stesso grano. Questa è
una chiara indicazione che il villaggio di Teleo è sotto la protezione di entità malvagie.”
“Secondo le clausole del contratto siglato con Padre Francis, noi restituiamo il grano a Teleo.
Inoltre, dovremo ristabilire una chiesa meritevole e sacra in questo posto. E riguardo alla falsa e
malvagia serva di Dio che si nascondeva, come un serpente velenose in un vestito di pecora,
questa dovrà subire il giudizio di Dio.”
Dopo aver ascoltato il discorso del Vescovo Van, attraverso le parole del prete, le guardie con gli
scudi sfoderarono le loro spade e le puntarono al gruppo di Lawrence.
Ma anche con questo gesto non ottennero nulla. Elsa non indietreggiò.
“E’ vero il fatto che io non abbia capito a fondo finora la mia fede. Ma l’onnipotente Dio mi ha
indicato la giusta strada. Perché Lui mi ha permesso di incontrare un messaggero divino”
Ancora una volta, una espressione di codardia si dipinse sul volto del Vescovo.
“Affermare che si è incontrato un messaggero divino con tanta leggerezza è prova di eresia! Se
desidera che revochiamo questa accusa, presenti le sue prove ora!”
Con un cenno del suo capo, il mietitore di grano e il lupo incarnato corsero in avanti.
Appena visti Ivan e Holo correre verso i carri pieni di grano, le guardie puntarono le loro lance nella
direzione dei due, ma il Vescovo Van disse balbettando “L-Lasciateli passare!”
Nella sua mano Ivan aveva un chicco di grano che Holo gli aveva consegnato.
Dopo aver lasciato che il suo sguardo li seguisse per un po’, Elsa raggiunse la base della grande
roccia, ignorando le parole di Ilma che suggerivano il contrario.
Dopo queste parole della ragazza, agli abitanti del villaggio sembrò di aver ingoiato una pietra.
Salì le scale vicine alla roccia, passò di fronte al Vescovo Van, e si inginocchiò davanti alla figura di
Toyerre che era stata presa dalla casa del Capo.
Nella chiesa, Elsa non voleva assolutamente dire menzogne, anche dopo essere caduta nella
trappola che Lawrence ed Holo avevano escogitato per vedere i diari di Padre Francis.
Era la stessa Elsa quella che si era inginocchiata, un membro del clero in tutto e per tutto.
In quel caso, perché non aveva denunciato il fatto che quella statua era un simbolo pagano, e si era
addirittura inginocchiata di fronte ad essa?
Elsa continuò:
Però il Vescovo Van, dopo una piccola risata, disse in tono sarcastico:
“Le cose che le persone dicono sono sempre vicine alla menzogna. Puoi provare che quel che ha
appena detto non è stato ispirato dal diavolo?”
“Il messaggero di Dio mi ha promesso di rivelare la luce che guiderà gli agnelli perduti verso il
giusto percorso.”
Holo ed Ivan guardarono nella direzione di Elsa, segnalandole che erano pronte.
Anche se sapeva che le cose sarebbero andate bene, Lawrence non poteva fare a meno di sentirsi
estremamente nervoso in quel momento.
Sicuramente però, Elsa, che aveva attirato su di se gli sguardi di tutti i presenti, avvertiva una
pressione ancora più grande.
La voce del Vescovo Van sparì grazie alle grida delle persone che circondavano i vari carri.
“Il… Il grano!”
“Wow…….!”
Moltissimi steli di grano stavano emergendo dai chicchi contenuti nei carri, e continuavano ad
estendersi sempre più verso il cielo.
Come delle marionette, Semu e gli altri avevano espressioni assolutamente non descrivibili mentre
osservavano il grano continuare a crescere. E per quanto riguardava il Vescovo Van, il suo volto era
rimasto scioccato dallo sviluppo di quel miracolo.
“Dio si è mostrato! Questo è un miracolo di Dio!” Le grida si estesero come un incendio. Alla fine,
anche i membri del clero si erano inchinati.
Era rimasto solamente il Vescovo Van, immobile e paralizzato mentre osservava quel fenomeno.
Quando i verdi steli mutarono in grano maturo, un’altra ondata di grida e preghiere venne udita.
Tra tutti gli steli nei sedici carri che erano stati fatti maturare, solo uno non divenne una spiga di
grano dorato, ma appassì immediatamente, cadendo a terra come polvere.
Ma mentre tutti continuavano a guardare il grano, Lawrence fissò lo sguardo in un’altra direzione.
Naturalmente, quelli che avevano avvelenato il grano non potevano non prendere in
considerazione una cosa così seria come quel miracolo.
“Vescovo Van.”
Elsa parlò in tono freddo e composto:
“La prego, verifichi che questo non sia un atto del diavolo.”
“La prego, benedica questa coppa. Una volta che sarà stata benedetta, Ivan, il mietitore di grano di
questo villaggio ci mostrerà un esempio concreto degli insegnamenti di Dio.”
Il Vescovo Van prese la coppa, e quindi cercò di dire qualcosa, molto nervosamente:
“Anche i poveri hanno il diritto di essere battezzati. La prego, benedica questa coppa, Vescovo.”
Non potendo opporsi alle argomentazioni imposte da Elsa, e impossibilitato a ribattere in qualche
modo, il Vescovo Van diresse il suo sguardo verso il prete con una espressione sofferta. Il prete
quindi ordinò ai membri del clero lì presenti di andare a prendere dell’acqua.
La coppa, purificata dalla stessa acqua, splendette per un istante, nelle mani del Vescovo Van.
“Ora per favore, dia la coppa nelle sue mani, insieme all’acqua, ad Ivan.”
Il fatto che Elsa non avesse ripreso la coppa stava a significare per il Vescovo Van che non avrebbe
potuto trovare una scusa per opporsi.
L’essere nel giusto, qualità che apparteneva ai membri del clero (o che forse mancava loro),
avrebbe trovato la sua strada dalle mani del Vescovo a quelle di Ivan, con il passaggio della coppa.
Tutti gli occhi degli abitanti si focalizzarono sul giovane mietitore di grano.
Ivan tolse farina a quindici dei sedici sacchi, e la versò nel calice. Dopodichè la alzò al cielo,
contenente ora una mistura di acqua santa e farina.
Come se fossero stati posseduti da qualcosa, anche i membri del clero fissarono il loro sguardo
sulla coppa mentre mormoravano qualcosa, probabilmente preghiere a Dio.
Ivan aveva prova del vero aspetto di Holo, e aveva capito che Holo stessa era una presenza
straordinaria. Non solo, aveva anche visto con i suoi occhi un anno di crescita di grano in pochi
secondi. Un vero miracolo.
Il momento successivo lo vide bere tutto il contenuto del calice in una sola volta.
Ivan, che aveva ancora della farina agli angoli della bocca, spinse la coppa verso i membri del clero
e spiegò con queste parole. Allora i membri pulirono il calice e lo purificarono nuovamente.
Una volta eseguita questa operazione, Ivan saltò sull’ultimo carro, quello che non aveva ancora
toccato, e da lì prese un piccolo ammontare di farina, versandolo nel calice.
Elsa allora disse brevemente al Vescovo Van, che aveva iniziato a tremare:
“Supponiamo che questo sia un falso miracolo, sicuramente lei potrebbe farcene vedere uno vero.”
Dato che il grano era stato dichiarato avvelenato, l’unico modo per verificarlo era mangiarlo tutto.
Ma questa era la semplice teoria. Dopotutto, un miracolo sorpassava i confini della logica.
Se una persona, quindi, desiderava provare che quello non era un miracolo creato dal diavolo,
l’unico modo era provarlo con un miracolo dovuto a Dio.
“Vescovo Van.”
Il corpo del Vescovo Van era immobile e rigido come una tavola.
Il Vescovo Van non riusciva a trovare parole, e neanche un miracolo con il quale rispondere ad Elsa.
Solo allora Elsa mostrò un sorriso amabile e sereno, e diresse il suo sguardo verso Semu e gli altri
abitanti, prendendo da terra la figura di Toyerre con rispetto.
A guardare le azioni di Elsa, naturalmente il Vescovo Van non poteva né lamentarsi né chiedere agli
abitanti di rinunciare alla loro adorazione di Toyerre. E per il villaggio, era qualcosa di cui essere
sicuramente contenti.
Eppure, nonostante fosse riuscita ad affrontare il Vescovo Vane e gli altri senza la minima codardia
e fosse riuscito a completare la sua missione, sicuramente al di sotto del sottile strato dell'aspetto
coraggioso di Elsa, dentro di lei si agitavano intense emozioni di nervosismo e di apprensione e
queste si trasformarono in fuoco.
Elsa inspirò profondamente e dopo essersi asciugata delicatamente gli angoli degli occhi, unì le
mani ed abbassò la testa in preghiera, come se si stesse affidando alle mani di qualcuno.
Anche se non era chiaro se Elsa stava pregando Dio o Padre Francis, a chiunque fosse diretta la
preghiera, probabilmente aveva elogiato Elsa.
In quel momento, Holo corse accanto a Lawrence, che stava guardando Elsa come uno spettatore.
Holo disse orgogliosamente. Il suo atteggiamento poteva essere considerato l'esatto opposto di
quello di Elsa, che non mostrava nemmeno un po' d'orgoglio nonostante venisse smentita
terribilmente dal Vescovo Van.
Tuttavia, la differenza dei comportamenti delle due poteva forse essere spiegata con precisione
dalla differenza tra Lawrence ed Ivan.
Dopo aver riempito la tazza nelle mani di uno dei membri del clero, immediatamente Ivan si
precipitò verso Elsa e l'abbracciò.
Appena lo sguardo di Lawrence, come quello degli abitanti del villaggio, si diresse verso quei due,
accanto a lui, Holo fece un suono “Hmph hmph” con il suo naso.
Mentre diceva questo, Holo mostrava un sorriso di sfida, Lawrence poteva soltanto stringersi nelle
spalle per la paura.
Eppure, Lawrence pronunciò parole che erano completamente in contraddizione con il suo modo
di fare. Sentendole, Holo sbatté gli occhi, come se fosse stata colta di sorpresa.
“Perché ero totalmente dietro le quinte questa volta. La performance sul palcoscenico è stata fatta
da Elsa ed Ivan, e tu eri quella che ha preparato la trappola.”
“Ma, ma la questione dei soldi non è stata ancora negoziata. Questo è il tuo lavoro, non è vero?”
“Già. Ma...”
Visto che il topo, grazie ad un grande sforzo, era riuscito a mordere per una volta il gatto, durante il
processo sarebbe stato ancora meglio chiedere un pezzo di carne al gatto.
Una volta che la scena davanti ai suoi occhi fosse cambiata, anche le idee che gli venivano in mente
sarebbero cambiate naturalmente.
Nella sua testa, Lawrence, che sentiva di essere diventato piuttosto crudele, organizzò un piano
che non avrebbe avuto il coraggio di eseguire in un'altra città.
Disse, accarezzandosi inconsciamente la barba e facendo un suono irto, prima di rendersi conto
che Holo lo stava guardando.
Come se lo stesse spiando, Holo sollevò lo sguardo e lo fissò, i suoi occhi sembravano stupiti.
Vedendo Holo che mostrava un'espressione cosi rara, Lawrence si sentì a disagio, e cosi aprì la
bocca per chiedere:
“Cosa c'è?”
“Mm...Potrebbe essere che anche tu in realtà sia un lupo?”
Nel momento in cui Lawrence sentì quelle parole, che sembravano cosi tanto fuori argomento, non
poteva fare a meno di rispondere con un suono umoristico “Huh?” Vedendo un Lawrence cosi,
Holo mostrò un'espressione di sollievo e disse, mostrando i suoi affilati canini in un sorriso:
“...”
Preoccupandosi che se avesse detto qualcos'altro, sarebbe potuto cadere in un'altra delle trappole
di Holo, Lawrence decise di chiudere l'argomento lì. Holo aveva in mente di prendere un po’ in giro
Lawrence, ma non disse nulla.
In ogni caso, gustarsi le gioie di argomenti del genere era qualcosa che poteva attendere fino alla
sera.
Perché c'era ancora un lavoro incompiuto di cui Lawrence si doveva prendere cura, che
comprendeva anche un ritorno verso i suoi nemici.
Forse per l'intenzione di andare alla residenza di Semu per firmare alcune carte, il Vescovo Van ed
il resto dei membri del clero scesero dalla grande roccia. Percependolo, Lawrence li raggiunse con
un piccola corsa e disse:
“Pochi si dirigeranno alla casa di Semu per discutere di cose importanti relative a Dio. Come per
voi, Signor Riendo, la vostra responsabilità è rimanere qui a discutere di cose importanti.”
L'espressione che in quel momento mostrò Riendo, era come quella di un criminale che non
riusciva a sfuggire allo sceriffo.
Il Vescovo Van, non avendo idea di chi Lawrence fosse, mostrò un'espressione che sembrava che
chiedesse, “Chi sei in questo mondo?” ma gli venne sussurrato qualcosa nell'orecchio da Elsa e gli
venne spiegato dolcemente, il Vescovo Van esclamò con vigore.
Dopo aver ascoltato la spiegazione di Semu, gli abitanti del villaggio che avevano guardato
Lawrence allo stesso modo, con sospetto, mostrarono evidenti espressioni piene di sorpresa che
sembravano un po' diverse da quella del Vescovo Van, ma alla fine annuirono con le loro teste, a
malincuore.
Horo sussurrò dolcemente nelle orecchie di Lawrence: “Pare che sia disposto a lasciare tutto il
potere di decidere a te.”
Lawrence era passato dall'essere il sospettato, che come criminale aveva avvelenato il grano,
all'essere quello che avrebbe condotto i negoziati per il villaggio.
Riendo sembrava molto consapevole del fatto che aveva di fronte Lawrence, mostrando
un'espressione come se stesse sul punto di scoppiare in lacrime.
La roccia era ancora circondata su tutti i lati dagli abitanti. Anche quelli che erano venuti da
Emberch stavano discutendo sul miracolo con molto entusiasmo.
“Huh, si!”
Riendo rispose con una voce rauca. Lawrence non riusciva a capire se la sua era una risposta vera o
se si stava comportando intenzionalmente pietosamente.
Eppure, vedendo che Holo diede un colpo di tosse prima di fissare con forza Riendo, Lawrence capì
che si stava semplicemente comportando cosi.
Rendendosi conto dello sguardo di Holo, Riendo immediatamente chiuse la bocca. Sul suo viso
iniziò ad affiorare la sudorazione oleosa che nessuno livello di recitazione poteva rappresentare.
“La signorina Elsa ed il Capo hanno affidato a me l'incarico di portare a termine tutti i negoziati
relativi al denaro. Mi chiedo se ogni abitante qui presente sia disposto ad accettare questa
decisione.” disse Lawrence.
“...il Capo ha dato il suo consenso. Non possiamo fare niente se non accettarlo.”
Disse un abitante a malincuore. Grattandosi la testa, quello che sembrava l'impaziente proprietario
del negozio del pane, parlò:
“Dopo tutto, abbiamo sempre lasciato che il Capo si prendesse cura degli affari sul denaro.”
“Esatto. Allora, inizierò facendo la domanda più grande – vi prego di annullare la decisione di
rimandare indietro il grano.”
“Che razza di scherzo è questo...! Cough cough*...Io...come potrei farlo?” rispose Riendo.
*(il suono della tosse)
“Perché no?”
“Per colpa della valutazione del grano.... no, in ogni caso, qualcuno mangiando il grano è morto! Il
nostro negozio di farina è stato influenzato da questo incidente ed ha perso molta fiducia come
risultato!”
Il modo in cui le cose si sono presentate, l'aspetto di una vittima morta probabilmente era una
grande bugia, Lawrence pensò tra sé e sé.
Lawrence guardò Holo, che gli lanciò uno sguardo come se stesse chiedendo, “Come affronterai
questa cosa?” Solo questo lo spingeva a credere che l'idea che qualcuno era morto fosse
effettivamente una grande menzogna.
Comunque, non sarebbe ideale esporla, perché farlo sarebbe stato un errore fatale.
“Inoltre, è scritto nel contratto con Padre Francis che con la comparsa del vino di Kapass, tutto il
grano deve essere restituito.”
Riendo si era aggrappato ad una posizione che per lui era facile sostenere. Di sicuro a questo
punto, gli abitanti del villaggio non potevano obiettare nulla in contrario.
Perché anche se sospettavano che lo stesso Riendo avesse piantato il grano avvelenato, non
avevano nessuna prova.
“Capito allora. Supponiamo che il nostro lato accettasse la restituzione del grano, allora il prezzo
sarebbe...?”
Sentendo l'agevole discorso di Lawrence, Riendo fece un profondo respiro, come se stesse per
emergere in superficie per la prima volta dopo essere stato gettato in un pozzo d'acqua, poi disse:
Colui che prese per il petto Riendo e gli gridò contro era il proprietario del negozio del pane.
Infatti, visto che Riendo doveva aver venduto almeno un po' del grano, non poteva essere possibile
avere quel prezzo.
Per di più, se il grano fosse stato riconsegnato ad un prezzo del genere, secondo le stime del Capo,
Teleo sarebbe finita con debito di settanta Lima.
Eppure, vedendo che Riendo aveva avuto il coraggio di proporre una somma simile anche in un
momento del genere, Lawrence non poteva fare altro che ammirare il suo spirito da mercante.
“Allora..a...a...al...allora, cento...novanta.”
Sentendo questo, il proprietario del negozio del pane strinse ancora di più la presa sul petto di
Riendo, ma Lawrence lo fermò.
Anche se gli abitanti del villaggio non sembravano capire cosa voleva dire Lawrence, grazie ad
Holo, resasi conto della sua bugia, Lawrence riuscì a capire cosa aveva più paura Riendo.
Quello che lui temeva di più era che venisse a galla la verità dietro questo incidente auto-diretto ed
auto-recitato.
“Ce...Cento...sessanta...”
Convertendoli in Torenni d'argento, Riendo aveva fatto una concessione di 800 monete.
In quel momento, il proprietario del negozio del pane finalmente allentò la presa.
Questo prezzo era su limite assoluto di quanto Riendo poteva permettersi per compromesso,
pensò Lawrence, appena notò la tosse incessante di Riendo.
Visto che i contenuti del contratto tra Teleo ed Emberch non erano normali per iniziare.
“Allora, per quanto riguarda il prezzo della restituzione, cerchiamo di stabilizzarci a questo importo.
Tutti intorno a questo posto siano testimoni,” disse Lawrence.
Dopo che ogni singola persona aveva annuito in risposta, Riendo finalmente sollevò il viso.
Anche se era riuscito ad ottenere una concessione del genere da Riendo, la somma non era ancora
stata ridotta ad una somma accessibile per gli abitanti del villaggio.
Più che altro, per evitare che accada di nuovo qualcosa di simile in futuro, bisogna mettere in atto
un contratto un po' normale.
“Huh, si.”
“Per quanto riguarda la restituzione del grano, non sarebbe possibile persuaderla per riacquistarlo,
giusto?”
Riendo scosse la testa subito. Se avesse acquistato di nuovo lo stesso grano, la compagnia di
Riendo sarebbe finita per cessare le attività come conseguenza.
“Capisco. Tuttavia, il Capo Semu mi ha informato e mi ha detto che Teleo non possiede denaro a
sufficienza per pagare la restituzione del grano. Anche se abbassate il prezzo a 160 Lima, non è
ancora abbastanza.”
Gli abitanti del villaggio esclamarono scioccati.
Forse il Capo aveva nascosto intenzionalmente la verità agli abitanti per evitare che cadessero nel
panico.
Lawrence si fermò prima che gli abitanti potessero coalizzarsi contro Riendo.
“E’ un compito molto semplice. Potrei chiedere il permesso del Vescovo di Teleo per vendere il
grano con il suo riconoscimento?”
Sentendo questo, Riendo sprofondò in una profonda riflessione, come se stesse cercando
disperatamente di immaginarsi l'obiettivo dietro il piano di Lawrence.
“Perché?”
Sentendo il proprietario del negozio del pane che urlò in quel modo, anche se Riendo aveva
momentaneamente ritratto il collo per la paura, rispose presto con un aspetto come se stesse
dicendo, “Per questo non ci si può far nulla”:
“P...perché non importa dove lo vendiate, quest'anno è stato un’annata di abbondante raccolto.
Avendo un'eccedenza di segale, è impossibile per qualsiasi altra città accettare l'intero ammontare
che il villaggio è in grado di offrire. Per non perdere la fiducia, abbiamo già comprato quello che
potevamo...”
Inoltre, nonostante l'incidente del grano avvelenato era un pezzo di una “verità costruita”, il grano
era, dopo tutto, controverso. Come mercante, dovrebbe evitare di comprare del grano con ogni
probabilità.
“No, anche se è questo il caso, non importa. Quindi, state dicendo che siete disposto a combinare
l’affare?” Lawrence chiese di nuovo.
Riendo guardò Lawrence con uno sguardo supplicante, e poi annuì lentamente.
I suoi occhi sembravano star supplicando la grazia di Dio, ed eppure allo stesso tempo sembrava
che stessero pregando che non accadesse un miracolo. La vista era abbastanza incredibile per gli
occhi di Lawrence.
“S...Se questo è tutto che di cui avete bisogno..s...suppongo che non ci sia problema...” rispose
Riendo.
“Allora, c'è una cosa di più.”
“Huh?”
“Per quanto riguarda l'attività che sto pianificando di condurre, la gente di Emberch potrebbe
trovare degli inganni o incappare in dei guai. Tuttavia, vorrei che voi rimaniate per noi quando
verrà il momento.”
“La vostra risposta è molto vicina, ma non è cosi. Dopo tutto, non possiamo fare quello che non
importa, no? I negozi di pane non l'avrebbero mai permesso, vero?”
Nonostante l'ostruzione per l'eccesso di carne sul suo mento, Riendo riusciva ancora a fare un
cenno.
Tuttavia, Lawrence stava pianificando di condurre un'attività che era molto simile a quella del
negozio del pane.
“Inoltre, per quanto riguarda la restituzione del grano, il pagamento dovrà aspettare fino a quando
questa attività non sia sulla buona strada.”
“Certamente non farò richieste irragionevoli. Aggiungerò anche una condizione di scambio a voi
favorevole.”
Dopo aver guardato in giro a cerchio tutti gli abitanti, Lawrence riportò il suo sguardo su Riendo e
disse:
“Abolire la regola che Emberch deve incondizionatamente comprare il grano di Teleo, in altre
parole abolire il contratto lasciato da Padre Francis. Che ne dite?”
L'annotazione di Lawrence causò la protesta unita degli abitanti:
“Hey! Anche se il Capo vi ha affidato di chiudere questo incarico, non potete prendere
semplicemente decisioni del genere da solo!”
“Ma fino a quando rimane questo contratto, Teleo continuerà ad avere del risentimento verso
Emberch in futuro, non è cosi?”
Anche se questa era una domanda difficile da chiedere, il proprietario del più grande negozio di
farina di Emberch annuì timidamente.
“Dopo tutto, questo non è mai stato un contratto normale. Normalmente, un villaggio dovrebbe
avere qualcuno che è in familiarità con il denaro specialmente indicato per le negoziazioni, perché
è questo quello che veramente dovrebbe essere un affare.”
Sentendo questo, Riendo annuì vigorosamente in risposta ma, ricevendo degli sguardi pieni di
rabbia dagli abitanti, immediatamente ritirò il collo.
“Signor. Riendo, qual'è la vostra opinione? Vorreste accettare la mia proposta?” Lawrence chiese
ancora una volta.
“Hey! Ma!”
Nonostante gli abitanti protestassero vicino a lui, Lawrence non si tirava indietro.
Perché Lawrence era convinto che sarebbe stato in grado di creare un profitto immenso per quel
luogo.
“Se il signor Riendo ed il Vescovo Van sono disposti a venirci incontro, posso rivelarvi un'attività
che sarà molto più proficua per Teleo,”
Lawrence disse con un sorriso sul volto. Essendo stato spinto in basso dalle sue maniere fiduciose,
gli abitanti tacquero.
Dopo aver giocato un po' a fare il misterioso, finalmente Lawrence aprì la bocca per parlare:
“Suppongo che vi rivelerò un segreto. Quest'attività richiederà l'assistenza del negozio del pane.”
“Allora, per favore potete preparare un po' di uova e del burro? Anche un po' di miele andrebbe
bene.”
· Epilogo
Dopo aver finito di impacchettare l'occorrente per il viaggio, ed appena tornò nel salone della
Chiesa, Lawrence sentì un forte scricchiolio.
Il suono era come quello di qualcuno che camminava su dei ciottoli frantumati, molto
probabilmente era il suono di Holo che mangiava.
Lawrence non riusciva a ricordare quante volte le aveva detto di non mangiare e l eggere allo stesso
tempo, ma non l'aveva mai ascoltato.
Ogni volta che Elsa vedeva Ivan che mangiava e faceva cadere le briciole dappertutto, sgridava
anche i suoi modi di fare sciatti e scuoteva la testa facendo un sospiro.
In quei momenti, se gli occhi di Lawrence e di Elsa si fossero incontrati, avrebbero rivelato dei
sorrisi all'unisono.
Questo era il terzo giorno dopo che la disputa tra Emberch e Teleo era giunta al termine.
Basandosi sui risultati, l'accordo finale di cui Lawrence era stato responsabile poteva essere
considerato un grande successo.
Alla fine, l'ammontare del debito del villaggio di Teleo era di 37 Lima, convertiti in Torenni
d'argento, erano oltre 700 monete.
Comunque, sulla base dell'accordo con Riendo, Teleo non sarebbe riuscita a pagare tutta la
somma, probabilmente però avrebbe ottenuto ancora più soldi da Riendo.
Quello che Lawrence aveva fatto usando il grano del villaggio e con l'assistenza del proprietario del
negozio del pane, erano i biscotti.
Anche se i biscotti erano simili al pane azzimo, fatti impastando la farina e l'acqua senza aggiungere
lo “spirito del pane” – lievito, l'aggiunta semplicemente del burro e delle uova rendeva i biscotti un
regalo incredibilmente delizioso.
I biscotti erano molto comuni nel Sud, ma per qualche ragione, Lawrence non li aveva mai visti al
Nord.
Perché Lawrence, durante una cena nella Chiesa, aveva scoperto che Ivan ed Elsa non conoscevano
i vari tipi di pane, era pienamente convinto che la gente di questa regione non sapeva
dell'esistenza dei biscotti, e la verità era proprio come quella che aveva previsto.
Inoltre, non importa come uno li guardi, i biscotti non sembrano affatto come il pane. Anche se
c'era una rigida regola all'interno dei negozi del pane che affermava che “nessun venditore
indipendente doveva usare la farina per fare e vendere il pane senza permesso,” la regola non si
applicava ai prodotti che non erano il pane.
Anche se la gilda del negozio del pane stava sicuramente per protestare, fino a quando Riendo ed il
Vescovo Van avrebbero tratto dei profitti, ci sarebbe stato un rapporto chiamato “collegamento-
stretto”.
Visto che i biscotti erano un cibo raro e delizioso prodotto a Emberch, li avrebbero venduti molto
bene. Infatti, le vendite erano cosi buone che quello che prima era un avanzo di segale ed di grano
alla fine poteva non essere abbastanza, cosi che si dovrebbe acquistarne dell'altro.
Comunque, attività di questo genere sarebbero diventate presto soggetti di imitazione, quindi
soltanto nei primi stadi dell'attività sarebbe stato possibile trarre dei profitti immensi senza sforzi.
Considerato questo, Lawrence non aveva chiesto sconsideratamente la condivisione dei profitti
provenienti dall'attività dei biscotti. Invece, aveva chiesto agli abitanti di comprare il grano che
aveva nel suo carrello ad un prezzo che includeva una quota di scuse.
Se Teleo stava pianificando di fare una specialità locale e trasformarla in un'attività a lungo
termine, sicuramente avrebbe lavorato sodo per un bel po' di tempo a venire.
Solo dal fatto che, durante i tre giorni seguenti alla fine del conflitto, Holo era rimasta a mangiare
biscotti e nient'altro senza sosta; era ovvio di quanto fossero deliziosi.
Per quelli che li provavano la prima volta, la consistenza ed il gusto erano estremamente attrattivi.
Dopo aver ricevuto un colpetto dietro la testa da Lawrence, Holo, che stava leggendo uno dei libri
di Padre Francis e stava facendo cadere le briciole dei biscotti dappertutto, chiuse il libro con un
aspetto seccato.
Elsa in quel momento si trovava fuori la chiesa pronunciando delle ferventi preghiere verso il carro
trainato dal cavallo per un viaggio sicuro, ed il Capo Semu aveva deciso di sua volontà di pregare
Toyerre che Lawrence ed Holo avessero un'attività fiorente.
Comunque, il comportamento del Capo verso la chiesa ed Elsa aveva subito un cambiamento. Tra
gli abitanti, ce ne erano anche alcuni che avevano iniziato a frequentare la chiesa con sentimenti di
gratitudine.
Sicuramente in futuro, Teleo avrebbe continuato ad adorare due dei, proprio come ora.
Holo si lazò dalla sedia e prese un biscotto dal mucchio che si trovava sul tavolo e se lo porto tra i
denti.
“Seriamente, ci sono montagne di biscotti anche nel carrello. Se le cose andranno come sono
andate quando comprammo cosi tante mele, riusciremo a malapena a finirli, dovrai mangiare
biscotti ad ogni pasto,” disse Lawrence.
Dando un morso al biscotto con uno scricchiolio, Holo rispose con un'espressione di dispiacere:
“Seriamente, chi è che ha riconosciuto il buon grano da quello avvelenato ed ha fatto un miracolo
huh? Se non fossi stata presente, probabilmente saresti stato gettato nudo in un calderone anni
fa.”
Anche sentendo questo, Lawrence non riusciva ad evitare un'espressione amareggiata, parlando
del modo folle con cui Holo aveva mangiato i biscotti, anche il viso degli abitanti, che avevano
generosamente offerto il loro aiuto, considerando Holo la loro grande benefattrice per aver salvato
il villaggio, si irrigidì con il tempo.
Non era che se avvertendo Holo solo un po', avrebbe portato su di lui la punizione divina, pensò
Lawrence.
“Mm. Comunque, siamo sicuri che questa volta siamo passati attraverso una piega di brutti eventi
davvero immeritati.”
Anche se Holo aveva cambiato forzatamente argomento, Lawrence era d'accordo con lei.
“Per quanto riguarda la mia fine, anche se non è tanto quanto mi aspettavo, sono stata soddisfatta,
quindi penso che si possa dire che i nostri sforzi siano stati ripagati.” Lei continuò.
Guardando il libro sul tavolo con le annotazioni delle leggende dell'Orso che Cacciava la Luna, che
aveva già letto tre volte, Holo si lasciò sfuggire un profondo respiro e disse con un'espressione
stanca:
Anche se Lawrence aveva capito bene che in verità, Holo desiderava soltanto raggiungere il Nord il
più in fretta possibile, appena considerava il viaggio davanti a loro, anche lui riusciva a capire i
sentimenti di Holo di voler soffermarsi sul piacere di questo confortevole villaggio.
Quindi, Lawrence era un po' sorpreso che Holo volesse partire dopo soli tre giorni.
“Si, andiamo?” disse Holo.
“Già.”
Appena si resero conto che Lawrence ed Holo stavano uscendo dalla chiesa, gli abitanti del
villaggio si affollarono per salutarli in una volta.
Vennero dette a lungo parole deprimenti del tipo “Ci dispiace di aver sospettato di voi ragazzi”.
Il volto sorridente era una di quelle cose che avrebbe reso felice il cuore di un uomo, e per questo
motivo, il piede di Lawrence venne calpestato da Holo.
“Signor Lawrence.”
“Grazie per tutto quello che mi avete insegnato. Rimarrò nel villaggio e lavorerò sodo.”
Era a causa del fatto che era stato trattato freddamente dagli abitanti del villaggio che Ivan disse
che voleva andarsene dal villaggio e diventare un mercante.
Con il passaggio di questo incidente, Ivan, che era arrivato a pensare con un comportamento
diverso, aveva scelto di rimanere nel villaggio ed essere il responsabile dei futuri negoziati con
Emberch.
Le mani di Elsa e di Ivan erano bloccate assieme strettamente, e chiunque poteva dire che Ivan
aveva preso la decisione più adatta.
“In un villaggio, un viaggiatore non si lascia dietro dei ricordi di una separazione restia, ma ricordi
cari e felici. Addio.”
Avvolto dalla luce delicata del sole che stava per precedere un rigido inverno, il carro produsse uno
scricchiolio appena partì dal villaggio di Teleo.
Elsa, Ivan, Semu e gli altri agitavano senza sosta le mani davanti alal chiesa. Non solo Holo, ma
anche Lawrence si voltò due volte.
Quando la primavera stava per arrivare alla fine, o almeno, prima dell'arrivo dell'estate,
probabilmente sarebbero arrivati nel luogo in cui c'era Yoitsu.
Da quando Lawrence fece una previsione del genere, Holo già aveva tirato fuori i biscotti dalla
borsa ed aveva iniziato a mangiarli.
Proprio in quel momento ed in quel posto, l'atmosfera piuttosto solenne che c'era in origine a
seguito della partenza e dell'inizio del nuovo viaggio venne completamente distrutta dal suono che
Holo emetteva masticando i biscotti.
“Mm?”
Eppure, vedendo Holo che mostrava uno sguardo interrogativo, con la bocca piena di biscotti,
Lawrence non riusciva a non sentire che non c'era nulla di sbagliato su entrambi.
Anche cosi, Lawrence ritirò presto il sorriso che aveva mostrato quando guardò l'aspetto innocente
di Holo. “Prima dell'Estate huh”, mormorò nel suo cuore.
All'improvviso, Lawrence si rese conto di qualcosa che si avvicinava al suo viso e, concentrando il
suo sguardo su quel qualcosa, si rese conto che era un biscotto.
Anche dopo che Lawrence disse cosi, Holo non ritirò il biscotto.
Dopo averlo ripetuto, Holo spinse con forza il biscotto verso Lawrence.
Per colpa di una particolare grande quantità di miele che era stata aggiunta ai biscotti dati in regalo
ad Holo, il dolce sapore era molto ricco.
“Ogni tanto non è male mangiare qualcosa di cosi dolce,” Lawrence pensò tra sé e sé, e prense un
altro piccolo morso.
Ed eppure, anche dopo che aveva mangiato il biscotto, Holo lo stava ancora fissando con uno
sguardo insoddisfatto.
“Cosa...cosa c'è?”
“Niente.”
Apparendo dispiaciuta, Holo guardò davanti e diede un piccolo morso al suo biscotto.
Anche se ovviamente Holo voleva dire qualcosa, Lawrence non riusciva a capire cosa fosse.
Dopo aver pensato un po', all'improvviso Lawrence si rese conto cosa Holo voleva dire.
E era proprio per questo, sentiva che Holo era troppo furba.
Horo voleva farlo dire a Lawrence, come se stesse facendo una trappola furbescamente ed
intenzionalmente.
Eppure, se Lawrence non fosse caduto volontariamente nella trappola, di sicuro avrebbe affrontato
l'ira di Holo.
Dopo aver pensato fino a quel punto, Lawrence prese una decisione, e mettendo quello che
rimaneva del biscotto in bocca, disse:
“Dillo.”
“Hmm?”
E cosi, Lawrence stando al gioco, fece un'azione che era stupida alle estreme conseguenze.
“Oh?”
Sentendo questo, Holo mostrò un'espressione di profondo rancore e si lasciò sfuggire un sospiro.
Anche cosi, Holo non chiese i dettagli, ma disse, mostrando un vago sorriso:
Sicuramente, Holo non voleva che il loro viaggio arrivasse alla fine.
Lawrence era profondamente convinto di questo, e credeva che fosse proprio perché Holo non
voleva che il loro viaggio finisse che si comportava cosi.
Masticando il biscotto nella sua bocca, Lawrence iniziò a ringraziare in cuor suo il dio di qualche
luogo per avergli permesso di sperimentare una sensazione cosi agrodolce.