Sei sulla pagina 1di 908

Hail The King

Unknown - 2020 - Web novel - Italian

Web novel

Unknown

lightnovelpdf.com
Ciao a tutti, ho deciso di iniziare questa serie e non appena prenderò il ritmo ne inizierò un’altra.
Pubblicherò due capitoli a settimana, mercoledì e giovedì.
È un genere diverso da quelli che ho tradotto finora, ma spero che Hail The King vi piaccia
comunque ■ Non voglio dire altro per non fare spoiler, buona lettura!
-Schadenfreude

“Pericolo! Proteggete il re!”

Qualcuno stava gridando freneticamente come una gallina che aveva perso le uova. Fei lo sentì. Si
forzò ad aprire gli occhi assonnati e vide un oggetto brillante volare verso di lui. Fei capì
lentamente che era una freccia e il dardo si stava avvicinando così velocemente che l’aria
sembrava lacerarsi lungo il suo passaggio.

‘Dannazione, cosa sta succedendo? Chi è lo str***o sta cercando di uccidermi?’

Fei si svegliò di colpo, i suoi capelli si erano rizzati per lo spavento.

Tuttavia la freccia lo colpì prima che potesse reagire.

Clang!

La freccia si scontrò contro il suo elmo, facendolo tremare, e disorientò Fei. Il giovane sentì
ronzare le orecchie e iniziò a vedere le stelle. Fu scaraventato all’indietro come una bambola di
pezza colpita da un fucile.

“Ah… Me**a!”

Gridò di dolore mentre veniva scagliato via.

“Oh cielo! Il re è ferito! Aiuto!”

“Soldati! Salvate il re!”

“Andy! Andy!! Perché sei rimasto fermo lì? Vai a chiamare i sacerdoti e i maghi!”

“Ehi! Quei figli di pu***na laggiù stanno cercando di nuovo di assalire il castello!” Un soldato
indicò l’esercito vestito di nero che circondava il castello.

“Me**a! Me**a! Qualcuno mi dica perché hanno delle scale d’assedio!”

“Arceri, pronti! …Fuoco!”


Fei sentì qualcuno gridare degli ordini e dei passi frettolosi mentre veniva scaraventato via. Era
confuso. Re? Maghi? Sacerdoti? Arceri? Assedio? Dov’era? Stavano facendo un film? Cosa
diavolo stava succedendo?

Immediatamente sentì il suo corpo impattare contro il freddo pavimento di pietra.

Il suo sedere entrò per primo in contatto con il suolo e poi batté la testa contro il muro.

Vide ancora più stelle danzare di fronte ai suoi occhi. Mentre c’erano sempre più rumori attorno a
lui, la sua vista si stava di nuovo offuscando.

“Quale re? Perché ho la sensazione che stiano parlando di me?”

‘Ca**! Chi se ne fotte di re o regine! Farete meglio a non farmi sapere chi ha scagliato quella
freccia o ucciderò quello str***o!’ Pensò confuso Fei.

Quando si era appena svegliato, una freccia gli aveva quasi infilzato la testa. Si era spaventato così
tanto, ma al tempo stesso si era infuriato, così non poté che imprecare.

All’improvviso la sensazione di dolore inondò tutto il suo corpo. Crollò a terra, come un cane che
aveva mangiato una montagna di cioccolata, il suo respiro si strozzò un paio di volte e svenne.

…..

…..

Dopo chissà quanto tempo, Fei si svegliò una seconda volta. Si sentiva intorpidito e poteva a stento
percepire l’ambiente attorno.

Si sentiva come se fosse appoggiato ad una morbida nuvola, ma quando cercò di muoversi, fitte
acute di dolore e di tormento gli impedirono di spostarsi. Si sentiva la testa pesante, come se
qualcuno lo avesse preso a bastonate. Non poteva nemmeno aprire gli occhi. Tutto ciò che poté
sentire furono due voci di donne che sussurravano tra loro.

“Angela, sei così sciocca. Non mi preoccuperei così tanto di lui se fossi in te. Se morirà, tutto il
regno di Chambord apparterrà a te e non dovrai nemmeno sposare questo idiota reale.”

Dalla voce vivace e le risatine dolci, Fei capì che dovevano essere delle giovani di circa quindici
anni.

“Attenta a cosa dici!”


Un’altra voce gentile la interruppe un po’ arrabbiata. Dopo qualche secondo di pausa, come se si
stesse contenendo, continuò: “Emma, mia sciocca sorella, sai cosa stai dicendo? Non dire più cose
del genere… Dopotutto Alexander è il mio fidanzato!”

‘Alexander? Chi diavolo è Alexander?’ Pensò Fei. Non aveva proprio idea di cosa stesse
succedendo.

All’improvviso sentì del profumo. La dolce fragranza del corpo di una donna.

Fei si sforzò di aprire gli occhi e mentre le sue palpebre pesanti finalmente si aprirono, fu sorpreso
da ciò che vide.

Si ritrovò in un quello che sembrava un lussuoso palazzo europeo medievale, con porte
magnifiche, mobilio reale e permeato da profumo di lavanda; ebbe la sensazione di essere in un
sogno.

Era scioccato. Iniziò a guardarsi attorno dopo che riuscì a muovere il collo.

Due donne composte apparirono nel suo campo visivo.

Quella più lontana era una giovane vestita come una domestica, i suoi capelli biondi erano legati a
coda di cavallo in modo semplice. La giovane si imbronciò. Chiaramente non era contenta di
vederlo sveglio.

‘Dev’essere lei a non preoccuparsi di Alexander.’ Pensò Fei. ‘Anche se è giovane, è troppo
crudele.’

Quando spostò lo sguardo verso il basso, si rese conto di essere su un letto molto grande dalle
coperte rosso scuro e i motivi dorati. La sua testa era posata su un morbido cuscino rosa di velluto.
Una splendida ragazza era accanto al letto e aveva un’espressione preoccupata.

I suoi capelli neri setosi sembravano delle nuvole cupe legate da un laccio viola. La sua pelle era
più pallida della neve e più liscia del ghiaccio. La sua tunica viola metteva in risalto le sue curve,
facendola sembrare una dea. Era proprio perfetta.

“Coff coff coff…” Fei tossì intenzionalmente per attirare la loro attenzione.

“Sei sveglio?!” Angela si chinò verso di lui. La sua espressione presto divenne sorpresa e contenta.
“Alexander, come stai? Provi ancora dolore? Il Sacerdote Evan ha detto che devi riposare per
bene…”
“Io… emh… Cos’è successo?” Fei non sapeva cosa dire. Rimase scioccato non appena aprì bocca!

Scoprì qualcosa di incredibile.

Angela stava usando una lingua antica e strana.


Nonostante Fei si fosse specializzato in lingue, non aveva mai sentito delle parole del genere.
Tuttavia, stranamente, non solo poteva capirle, ma poteva anche comunicare con loro.

“Alexander, te lo sei dimenticato? Quando stavi conducendo i soldati per proteggere il regno, un
nemico ha scagliato una freccia contro di te. Grazie al cielo indossavi un elmo, altrimenti avresti
pagato un caro prezzo.” Spiegò Angela.

Posò gentilmente la mano sinistra sulla fronte di Fei. Non la sentì calda e mostrò uno sguardo
sorpreso. “Ottimo! La tua temperatura è tornata alla normalità. Il sacerdote Evan ha detto che
finché non hai la febbre, andrà tutto bene. Alexander, sei un re coraggioso!”

“Io? Alexander? Un re?” Fei non sapeva cosa stava succedendo.

“Esatto, il nostro giovane e coraggioso re di Chambord. È tutto grazie a te! Sei apparso tra le mura
della fortezza appena in tempo e hai incoraggiato i nostri soldati, così che potessero parare un’altra
ondata di attacchi dell’esercito nemico!” Disse Angela con un sorriso.

Fei ebbe una strana sensazione. Per qualche motivo, sentiva che il tono della ragazza assomigliava
a quella di una maestra d’asilo che cercava di confortare un bambino piangente.

“Non è un re coraggioso.”

Disse con ostilità Emma, la ragazza bionda. “Se non fosse stato per le richieste ripetute del
generale Bizzer, sarebbe andato lì volontariamente? Mi ricordo che si è quasi pisciato addosso
quando ha indossato la sua armatura. Incoraggiare i soldati? Se vedere il proprio re inchiodato dal
muro non appena si è mostrato al nemico conta come un incoraggiamento, allora immagino di sì.”

Nonostante Fei non sapesse se Emma avesse detto la verità o no, non aveva il tempo di scoprirlo.

Era sconvolto.

‘Che diavolo. Non ho picchiato la testa contro la porta del mio appartamento? Poi quando mi sono
svegliato mi sono ritrovato in questo regno di Chambord di cui non ho mai sentito parlare e sono il
re Alexander? E questa bellezza di fronte a me è la mia fidanzata?‘

Fei si diede dei colpetti sulla fronte.


‘È uno scherzo? O sono in un altro universo?’ Pensò Fei.
“Non sembra uno scherzo. La bellezza di Angela è fuori da questo mondo, chi la pagherebbe per
farmi uno scherzo? E anche quella Emma è molto carina.”

‘Cosa più importante, posso capire e parlare questo strana lingua che non ho mai sentito…’ Fei
analizzò velocemente la situazione.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Angela strinse il bordo del letto, i suoi occhi spalancati si riempirono di preoccupazione.

‘Povero Alexander, spero che la caduta non abbia danneggiato il suo cervello. Anche se non era
molto brillante prima, almeno poteva parlare.

In quel momento una voce forte e arrogante riecheggiò da oltre la porta.

“Alexander! Ho sentito che sei rimasto ferito.” Le due ragazze fecero delle smorfie mentre si
voltavano. La voce sembrava avere un tono sarcastico mentre esprimeva la sua preoccupazione.

“Va tutto bene?”

Fei alzò lo sguardo e vide che un uomo paffuto e ben vestito era entrato nella camera da letto. Una
risata gelida sfuggì dalle sue labbra curve.

“Gill, cosa stai facendo qui?” Disse freddamente Angela. Fei sentì la tensione che c’era tra questo
nuovo arrivato losco e obeso, e la bellezza accanto a lui.

Era chiaro che non fossero in buoni rapporti.

“Ahah… Angela, mio angelo, cosa intendi? Ho sentito che il mio caro amico Alexander è rimasto
ferito e mi sono preoccupato. Cosa c’è di male nel venirlo a trovare?”

Il grasso nobile si avvicinò con noncuranza e si sedette su un lato del letto, come se fosse a casa
sua.

“Gill, cosa stai facendo?! Come osi sederti sul letto del re!” Esclamò con rabbia Emma.

Gill scoccò un’occhiata verso Emma. Lussuria e malignità trapelarono dal suo sguardo. Si leccò le
sue labbra a salsiccia e rimbeccò: “Sta zitta schiava di bassa classe. Non dire nulla che potresti
rimpiangere.” Si girò con tranquillità e guardò Fei. La sua espressione non sembrava quella
compassionevole di una persona che guardava un amico ferito, ma quella di qualcuno che
gongolava mentre guardava un animale azzoppato. Allo stesso tempo Fei lo guardò a sua volta.

Percepì il disprezzo e il sarcasmo nei suoi occhi; Gill non stava nascondendo minimamente la sua
malignità.

Fei era confuso. Questa brutta palla di lardo è davvero l’amico di Alexander? Ha così tanti menti,
eppure è così coraggioso da mostrarsi perfino di fronte al re? Proviene da una famiglia molto
potente anche lui?’

Mentre Fei stava riflettendo, Gill iniziò a pizzicargli il viso con le sue mani oleose, come se fosse
un giocattolo. Il suo movimento era così naturale che pareva lo avesse fatto migliaia di volte.

“Alexander, sembra che tu stia bene. Ahah. Ho un po’ di ospiti importanti da intrattenere questo
pomeriggio, che ne dici di venire con me?” Gill stava sorridendo, ma il tono con cui stava parlando
non sembrava quello di un invito, ma di un ordine.

Pizzicò un altro po’ il viso di Fei e gli diede uno schiaffetto. Gill adorava questa sensazione,
trattare il re come un animaletto.

Poi iniziò a pensare, com’era possibile che qualcuno come Alexander fosse diventato un re. ‘Ha
l’intelligenza di un bambino di tre anni all’età di diciassette anni, eppure perché gli dei lo
adorano così tanto da avergli dato il trono.‘

Mentre Gill si stava divertendo, accadde qualcosa di inaspettato.

“Slap!”

Gill si coprì la guancia sinistra con la mano. Sulla sua guancia era apparso un marchio rosso come
della pittura gettata su un dipinto astratto. Nella sua faccia ora c’era l’esempio perfetto di
un’espressione scioccata.

Sia Angela che Emma si erano sentite a disagio quando era arrivato Gill, ma lo schiaffo aveva
scioccato anche loro. Non potevano credere a cosa avevano visto.

Alexander si comportava in modo docile e sottomesso e così era sempre stato stuzzicato da Gill
visto che non reagiva.

‘Ha appena schiaffeggiato Gill! È successo davvero?’ Nonostante fosse scioccante, erano molto
contente. Avevano sopportato Gill per così tanto tempo.
“Come… come osi?!”

“Finocchio, se mi tocchi di nuovo con le tue mani disgustose, ti darò un calcio dritto in culo!”
Disse Fei.

Gill gli aveva provocato molta frustrazione e Fei non era il tipo da tollerare le persone che lo
provocavano.

Gill indicò Fei con le sue dita a salsiccia e urlò. Era così arrabbiato che tutto il suo grasso stava
tremando come un budino affetto da Parkinson.

“Come osi schiaffeggiarmi, bastardo!” Gridò più e più volte Gill.

Fei non rispose. Stava cercando di alzarsi.

‘Come osa gridare a palazzo?’ Fei era perplesso. Nessuna guardia stava accorrendo come
succedeva normalmente. ‘Che sia davvero una persona così importante che nemmeno un re può
punirla?’

Mentre Fei stava riflettendo, Gill fece una decisione folle. Si precipitò su Fei, sembrava che
volesse vendicarsi.

“Fermo!” Ordinò Angela. “Gill, sei solo il figlio di un ministro, come osi fare una cosa del
genere?!”

Non importava quanto Angela stesse gridando, Gill aveva lo sguardo incollato su Fei. Angela ed
Emma fecero del loro meglio per proteggere Fei tirando Gill per l’abito.

Tuttavia era impossibile che potessero trattenerlo.

“Slap!”

Frustrato, Gill schiaffeggiò Emma così forte da scaraventarla lontano due metri. Il suo bel viso si
gonfiò e le lacrime riempirono i suoi occhi.

Gill poi afferrò Angela per il polso e la trasse a sé. Abbassò la testa verso il suo collo, la annusò un
paio di volte con godimento e disse lascivamente: “Bellissima Angela, questo ritardato non sarai
mai abbastanza degno di te. Guardalo, non assomiglia affatto ad un re. Ha combinato dei disastri
nel regno di Chambord subito dopo aver ereditato il trono. Eheh, Angela; che ne dici di diventare
la mia donna.”
Stava stringendo il polso della giovane; la sensazione calda e morbida della sua pelle gli fece
perdere il suo ultimo briciolo di razionalità. Si dimenticò di essere nel palazzo del re e che Angela
era la futura regina. Così provò a baciare di forza Angela.

All’improvviso…

Peng!

Un elmo di metallo “baciò” la sua fronte, ma l’impatto che ebbe sulla sua testa aveva più la forza
di un martello.

Questo attacco fu così improvviso che Gill non riuscì nemmeno a prevederlo. Sorpreso dal sangue
che uscì dalla sua ferita, urlò e lasciò il polso di Angela per poi ritirarsi.

Angela aveva assistito di nuovo a qualcosa di incredibile ed era rimasta senza parole.

Quando Fei raccolse l’elmo da terra, sogghignò: “Come osi toccare la mia donna, figlio di putt**a!
Come osi toccare il re! Ti picchierò finché non diventerai tetraplegico o, giuro su dio, non sono il
re!”

Si sentiva meglio mentre imprecava e pensò: ‘Cavolo, ero spaventato da questo sacco di lardo.
Pensavo che fosse una figura importante, ma a quanto pare è solo il figlio di un ministro. Posso
picchiarlo e insultarlo quanto voglio ca**o!’

La camera divenne mortalmente silenziosa. Si sarebbe potuto sentire il rumore di uno spillo che
cadeva a terra.

Nonostante Angela ed Emma fossero state scioccate già molte volte dagli interventi di Fei, stavolta
ebbero la sensazione che qualcosa fosse cambiato. “Non è possibile! Come può essere?” Fissarono
Fei. “Sembra che Alexander il ritardato che ha sempre ascoltato Gill sia… cambiato.”

Gill giaceva a terra immobile. Era stordito. Aveva la sensazione che la personalità di Alexander
fosse cambiata un po’ troppo.

Gill si era stato spaventato dal comportamento atipico di Alexander. Quel colpo di prima era stato
molto forte e gli diede la sensazione che Fei stesse davvero cercando di ucciderlo.

Dopo un paio di secondi si calmò. Pensò al perché era venuto al palazzo oggi e decise
di mettercela tutta.
Sollevò la mano sinistra e iniziò a pronunciare un incantesimo strano e misterioso. Una palla di
fuoco si stava formando nella sua mano e una sensazione di calore bruciante avvolse l’intera
stanza.

Gill si dimenticò del dolore che aveva provato e all’improvviso diventò molto più coraggioso.
Derise Fei: “Tu, il re? Ah. Chi ti considera il nostro re nell’intero regno di Chambord? Osi
colpirmi? Alexander, preparati a ricevere l’ira di un grande mago!”

Fei stava ancora sporgendo il petto con orgoglio cercando di fare una buona impressione su Angela
ed Emma, ma quando vide la sfera di fuoco, le sue pupille si contrassero un po’: ‘Ma… mago?
Me**a, questo cretino è un mago? Sembra che non sia del tutto inutile. Cosa dovrei fare? Cavolo,
non avrei dovuto agire d’impulso. Se l’avessi saputo, avrei provato a dissuaderlo a parole invece
che usare la forza…‘

Fei stava cercando di pensare ad una soluzione a questo casino.

Guardò la palla di fuoco di Gill e l’elmo ammaccato che aveva in mano e pensò: ‘Che diavolo sta
succedendo? Se dobbiamo combattere, almeno datemi una spada o qualche tipo di arma.’ Poi
iniziò a gridare: “Guardie… guardie! Assassini! Qualcuno sta cercando di assassinarmi!”

“Ahah, è inutile!”

Gill rise mentre mosse la mano e la sfera rossa volò veloce come un proiettile verso la faccia di
Fei.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“AAAHHHHHH!!!”

Angela urlò. Mentre le fiamme nel palmo di Gill crescevano, la giovane cercò freneticamente di
trovare dei modi per fermarlo. Tuttavia fu tutto inutile.

“Me**a!” Fei non poté fare altro che tentare di bloccarlo con l’elmo che stava tenendo in mano.

Boom! La palla di fuoco si scontrò con l’elmo, producendo scintille e fumo. L’elmo iniziò a
diventare rosso incandescente e cominciò a sciogliersi.

“Ssii…” Fei sentì l’odore di carne bruciata e cercò di lasciare la presa. Nonostante avesse reagito il
più velocemente possibile, si era già bruciato il palmo.
La sfera di fuoco sembrò aver esaurito la sua energia, sibilò e alla fine si spense.

Fei non ebbe tempo di rilassarsi che vide un’altra palla di fuoco accendersi nella mano di Gill.

A giudicare dalla sua faccia sudata, era ovvio che Gill si stesse concentrando duramente per
eliminare Fei con questo colpo.

Stavolta Fei non aveva nulla con cui bloccarla.

“Non è giusto!” Fei gridò: “Ti sfido ad un incontro di lotta libera! I tuoi genitori non ti hanno
insegnato che i bambini si pisciano sotto dalla paura a giocare con il fuoco?!”

“Cosa??” Angela ed Emma erano senza parole. “Da quando c’è questo detto?”

‘Sembra che Alexander sia ancora un idiota.’ Pensarono entrambe con delusione.

Tuttavia non notarono che Fei si stava spostando verso l’altra parte del letto ed era riuscito a
prendere la corazza che aveva indossato sulle mura. Iniziò ad avvicinarsi lentamente a Gill
tenendola nascosta dietro la schiena.

“Aspetta e vedrai! Una volta che sarai sotto tiro, ti darò una lezione al posto dei tuoi genitori!” Fei
calcolò la distanza tra di loro e si preparò ad usare degli sporchi trucchi per sistemare Gill.

Ma…

“Sarai tu a pisciarti sotto!”

Gill era furioso, non avrebbe trattenuto l’ira di un “grande mago”. Ormai aveva deciso di punire
questo re ritardato per l’affronto che aveva commesso.

“Hu!!”

Lanciò la seconda palla di fuoco verso Fei.

Angela reagì velocemente. Nonostante fosse così spaventata da essere impallidita, era pronta a
salvare Fei bloccando la sfera di fuoco con il suo corpo.

Vedendola apparire di fronte a Fei, Gill sussultò e cercò di ritirare la sua palla di fuoco. Ma era
troppo tardi.

Fei reagì immediatamente. “Me**a!” Senza esitare, afferrò Angela per la spalla, se la premette
contro il petto e si girò. All’improvviso sentì un calore ardente bruciargli la schiena.
“Me**a! Morirò!!”

Proprio in quel momento…

“Pu!!”

Una grossa mano apparì dal nulla e afferrò la palla di fuoco. La strinse lievemente, sembrando
completamente indifferente al calore che irradiava. Fei guardò ad occhi spalancati la palla di fuoco
spegnersi come un gelato sotto il sole estivo.

Fei si riempì di speranza e lasciò andare Angela.

‘Un esperto!’ Pensò.

Allo stesso tempo, l’espressione di Gill si irrigidì. Fissò l’uomo entrato nella stanza, impallidì e
iniziò a tremare incontrollabilmente.

Come un topo che aveva visto un gatto, Gill si spaventò così tanto che la sua voce assunse un tono
completamente diverso: “Signor L-L-Lampard, p-p-perché è qui? I-i-io…”

Gill iniziò a sudare come un pazzo mentre cercava di giustificarsi.

Questo “Signor Lampard” non guardò nemmeno Gill. Si girò e si inchinò lievemente verso
Angela, poi guardò Fei con freddezza e disse: “Alexander, sua maestà.”

Fei guardò con attenzione questo esperto.

Era un bell’uomo caucasico alto sei piedi dalla corporatura robusta. I suoi capelli erano così
rossi e vividi che sembravano aver preso fuoco.

Ciò che risaltava di più era l’enorme spada lunga cinque piedi che stava portando in spalla. Era
nera come il carbone e sembrava pesare circa cento chili.

Ciò che confuse Fei era che, nonostante questo esperto sembrasse forte, pareva un po’ pallido.
Immaginò che fosse stato ferito durante l’assedio.

Fei ebbe anche una strana sensazione. Lampard l’aveva salvato, ma non aveva un atteggiamento
molto amichevole nei suoi confronti. Fei percepì un po’ di tristezza e disperazione nel suo
sguardo. Il giovane non sapeva chi era davvero, così si limitò ad annuire in risposta.

“Signor Lam-Lampard, posso andare ora?” Gill era proprio spaventato.


L’uomo non lo guardò nemmeno: “Andare? Non spiegherai il tuo comportamento offensivo?”

“Ah, spiegare? Beh… sa… stavo solo scherzando. Sì! Scherzando! Sa che sono cresciuto con lui,
vero? Non ho controllato appropriatamente la mia magia. Sono solo un novizio, non sono
nemmeno arrivato al primo grado stellare…”

Fill trovò velocemente una scusa.

Stava sparando caz***e con tale scioltezza che lui stesso iniziò quasi a credere a ciò che stava
dicendo.

Mentre stava tirando fuori delle scuse, percepì lo sguardo freddo e tagliente come una lama di
Lampard puntare sul suo collo. Sapeva che quest’uomo poteva schiacciarlo facilmente come se
fosse una formica. Non riuscì a dire più nulla per la paura, così si zittì e sorrise con ritrosia.

Lampard mostrò un’espressione disgustata.

Chiuse la mano e tutti nel palazzo sentirono una pressione invisibile.

Ma sembrò che gli fosse venuto in mente qualcosa. Esitò per un po’; poi aprì il palmo e la
pressione si allentò: “Vattene via! Che non accada un’altra volta!” Disse Lampard come se stesse
scacciando via un insetto.

“Va bene va bene…” Gill era sollevato come un condannato a morte che era stato appena
perdonato. Sospirò e si inchinò di fronte all’uomo.

“Aspetta!”

Proprio mentre il grassone si stava preparando ad uscire, Fei lo fermò all’improvviso.

Gill guardò Lampard, ma il vecchio non disse una parola. Doveva fermarsi e ascoltare ciò che
aveva da dire il re.

Fei sorrise in modo selvaggio mentre si avvicinava sempre di più.

Mise una mano sulla spalla di Gill. Tutti pensarono che il re stesse per dirgli qualche parola di
conforto vista il suo atteggiamento amichevole ma…

Iniziò a schiaffeggiare come un pazzo Gill. “Non farlo mai più! Non farlo mai più ca**o!”
Continuò a gridare mentre lo colpiva.

“Paf paf paf paf paf!”


Il rumore dei schiaffi quasi formavano una sinfonia.

Le azioni di Fei scioccarono di nuovo Angela ed Emma. Anche il “freddo” Lampard ne fu


sorpreso.

‘Quest’uomo brutale e folle è il re? È davvero Alexander l’idiota?’

Il povero Gill non sapeva cosa fare. La presenza di Lampard lo aveva scoraggiato dall’usare i
suoi poteri e ora aveva perfino paura di difendersi dall’assalto di Fei.

Gill si riempì di rimpianto mentre Fei si vendicava: ‘Se avessi saputo che Alexander è diventato
così spudorato dopo essere stato colpito da una freccia, non sarei mai venuto qui!’

Fei si fermò solo quando la sua mano iniziò ad intorpidirsi.

Gill pensò che questo incubo fosse finito e smise di piagnucolare come una pu***nella.

Chi si sarebbe immaginato che Fei si sarebbe sfregato le mani e gli avrebbe dato un calcio
proprio nelle parti basse? Gill urlò di dolore e si raggomitolò subito come un gamberetto fritto.
Piegò la schiena e iniziò a strisciare disperatamente fuori dal palazzo come se stesse cercando di
scappare dall’inferno.

Aveva finalmente imparato la lezione e non voleva più vedere questo re folle.

“Sei stato fortunato stavolta!” Gridò Fei a Gill.

Era un uomo semplice. Non avrebbe sopportato nessun tipo di umiliazione e non avrebbe fatto
finta di niente quando succedeva. Si era vendicato sul posto.

Dopo essersi sfogato, si sentì molto meglio.

Quando si girò, Fei vide le espressioni scioccate di Angela, Emma e Lampard. Lo stavano
fissando come se fosse un mostro.

‘Me**a! Ho esagerato?’ Pensò Fei.

“Oh! Ho il capogiro, sto svenendo!” Cadde a terra.

Angela ed Emma, che aveva ancora il viso gonfio per lo schiaffo, si preoccuparono e pensarono
che le ferite di Fei si stessero aggravando. Lo trascinarono a letto.
Lampard guardò il giovane. Non era stato convinto dalle pessime capacità di recitazione di Fei,
ma non disse nulla. Chiese ad Angela com’erano le condizioni del re, confortò le due giovani e poi
se ne andò pieno di domande.

“Maestà, i nemici ci stanno ancora assediando, sembra che i suoi soldati non potranno difendere
il castello ancora a lungo.” Queste furono le ultime parole che Lampard disse prima di
andarsene.

Angela ed Emma rimasero accanto a Fei per un po’. Dopo che videro che il re non si stava
risvegliando, Angela mandò la domestica a chiamare il sacerdote per fare curare le ferite di
Emma.

Solo dopo che Fei fu lasciato da solo nel palazzo si calmò e iniziò a pensare alla situazione in cui
si trovava.

Ovviamente era finito in un altro universo.

Non lo avevano dimostrato solo Angela ed Emma, ma anche la magia di quella palla di lardo e le
potenti tecniche di quel misterioso esperto.

Fei era cresciuto in un orfanotrofio. Era in una situazione disperata al momento perché non
riusciva a trovare un lavoro per ripagare il debito che aveva accumulato per potersi laureare.
Dopo averci pensato, Fei concluse che diventare il re di un altro universo non era negativo.

‘Visto che sono un re, probabilmente posso fare ciò che voglio!’ Pensò. Non vedeva l’ora di usare
i suoi poteri.

Iniziò ad esaminare la sua situazione.

“Sembra che lungo la strada di ritorno al mio appartamento, sia stato colpito da un qualche tipo
di disco brillante. Probabilmente sono morto sul posto, ma in qualche modo la mia anima è finita
in questo universo e ha posseduto il corpo di questo Alexander.”

Da ciò che era successo, Fei giunse alla conclusione che questo giovane re doveva avere
l’intelligenza di un bambino di tre anni. Non sapeva cosa fosse accaduto al re precedente, ma il
trono era stato ereditato da questo Alexander. Ovviamente tutti i ministri si sarebbero opposti a
questo giovane re.

Fei ricordò di essere stato preso di mira da una freccia e poi di essersi risvegliato in questo letto.
“Probabilmente quando ero alle mura, la mia anima si era appena impossessata di questo corpo.
Non sono sicuro di dove sia andato l’Alexander di prima, ma ora sono io il nuovo Alexander!”

L’Alexander di prima era davvero un idiota.

Fei si era impossessato del suo corpo e così acquisì anche i suoi ricordi. Tutto ciò che capì furono
informazioni elementari come la lingua parlata da questo regno e alcuni semplici passatempi di
cui il proprietario di questo corpo si occupava. A parte questo, Fei non aveva idea di quanto fosse
grande questo regno e come funzionava. Conosceva solo Angela, la sua fidanzata e non si
ricordava di Gill, né di Lampard.

“Grazie al cielo questo tipo era stupido, se fingessi di essere lui, nessuno potrebbe capire che
sono un’altra persona.” Fei si toccò il mento e annuì.

Ma all’improvviso si ricordò di qualcos’altro: “Prima di andarsene, Lampard ha menzionato che


i soldati non possono più difendersi dai nemici!”

“Dannazione!”

Fei quasi balzò dal letto: “Diventerò uno schiavo subito dopo essere diventato un re?”

Questo rischio spaventò Fei.

“Forse dovrei fare i bagagli e scappare da qui? Me**a! Come posso scappare quando i nemici
hanno già circondato il castello. Quel Lampard non può ucciderli? Aspetta, è solo un uomo, come
può affrontare un esercito? Inoltre anche i nemici probabilmente avranno degli esperti!”

Fei non aveva idea di come uscire da questa situazione.

Era solo uno studente. Non aveva nessun talento nelle arti militari, né nel combattimento. Il
meglio che poteva fare era gestire un tipo ubriaco al bar. Non avrebbe avuto nemmeno
abbastanza forza per indossare un’armatura anche se avesse voluto condurre un esercito.

Fei si infuriò: “Perché non posso continuare a vivere normalmente sulla terra, non voglio più
essere un re!”

In quel momento…

“Raccolta delle informazioni del giocatore… 20%… 50… 88%… 100%. Inizio dell’installazione…
Scan della capacità cerebrale… requisiti soddisfatti… installazione…”
Una misteriosa voce meccanica risuonò all’improvviso e quasi spaventò a morte Fei.

Questa voce era apparsa direttamente nella sua mente.

“Me**a, cos’è? Un fantasma?” Non ricevette risposta.

“Installazione completa. Accesso al mondo di Diablo tra 3… 2… 1…!”

Come i personaggi nella serie di Stargate che viaggiavano attraverso il portale, Fei provò
stordimento e una strana ondata di energia misteriosa attraversò il suo corpo.

[Campo delle Ranger]

Fei rimase fermo come uno zombie nell’accampamento, il primo scenario dove apparivano i nuovi
giocatori. Il suo sguardo era assente.

Era rimasto fermo sul posto per cinque minuti.

Dopo che aveva sentito il conto alla rovescia della voce; la sua visuale si era sfocata ed era
atterrato qui.

Questo era il vero mondo di Diablo.

Un mondo perfetto e animato.

Questa fu la conclusione a cui giunse Fei dopo cinque minuti.

Il cielo era cupo e pioveva. Delle briofite verde scuro crescevano per tutto il suolo. Il terreno
sembrava più scuro in lontananza. L’accampamento era vuoto.

“Cluck, cluck, cluck.” Vide solo un po’ di galline affamate che cercavano cibo sotto la pioggia.

Una brezza fredda soffiò su Fei, che tremò per il freddo.

La sensazione vivida che provava gli ricordò che questo era un mondo vero e proprio, non uno
schermo computerizzato 2D.

Nota traduzione: nel caso certi termini non coincidessero con quelli usati nel gioco, segnalatemelo
pure. Ci ho giocato e sto controllando che corrispondano le traduzioni, ma potrei fare degli errori
di distrazione.
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Perché sono qui? Cos’è successo?”

Fei divenne ancora più confuso. Di una cosa era sicuro, era apparso magicamente in questo
mondo simile al gioco di Diablo dopo che una voce misteriosa e fredda aveva usato un qualche
gergo familiare mentre parlava di un’installazione. Guardandosi attorno, Fei notò che era
diventato un “barbaro”, uno dei personaggi del gioco.

Un’ascia arrugginita apparì nella sua mano destra e un brocchiero di pessima qualità nella sua
sinistra. Fei non ci mise molto tempo per capire la situazione.

Un secondo dopo, uno schermo di alta tecnologia comparì di fronte a lui dal nulla, simili a quelli
della tenuta di Iron Man.

Giocatore: Fei

Classe: Barbaro

Livello: 1

Esperienza: 0/5.000

Forza: 30
Destrezza: 20
Intelligenza: 10
Vitalità: 20
Attacco danno: 3-7
Precisione: 102
Armatura: 11
Resistenza: 92
Vita: 45
Risorsa (furia): 10
Resistenza al fuoco: 0
Resistenza al freddo: 0
Resistenza al fulmine: 0
Resistenza al veleno: 0


“Queste sono le mie statistiche di gioco?”

Fei vide il nome sullo schermo: “Che diamine! Sono appena diventato un re e ora sono in un
gioco? E un barbaro? NO! Almeno lascia che abbia un po’ più di classe e sia un mago o un
crociato.”

In quel momento un uomo con l’armatura vestito di blu si avvicinò.

“Saluti straniero. Non sono sorpreso di vedere qui un membro della tua razza: molti avventurieri
si sono recati in questo luogo, in questi tempi difficili.

Senza dubbio hai saputo della tragedia che si è abbattuta su Tristram: alcuni dicono che Diablo, il
Signore del Terrore, cammini ancora sulla terra…”

L’uomo continuò a parlare. Fei rimase a bocca spalancata.

Dato che era appassionato di Diablo, riconobbe subito quest’uomo dal modo in cui vestiva e dalle
sue parole; era Warriv, un NPC del [Campo delle Ranger]. Ogni volta che compariva un nuovo
giocatore, questo tipo si sarebbe avvicinato al giocatore mostrando grosso punto interrogativo
dorato sulla testa.

Fei lo osservò mentre ascoltava.

I suoi movimenti e la sua espressione non assomigliavano a quelle di un NPC. Se Fei non avesse
riconosciuto quest’uomo, avrebbe pensato che fosse una persona vera. Mentre parlava, si poteva
vedere il suo respiro che formava nuvole di vapore per il freddo. Il suo alito gli sembrò perfino
umido.

‘Non sono sicuro se gli NPC di questo mondo hanno una loro intelligenza.’

Dopo che Warriv finì il suo lungo discorso, Fei fece apposta alcune domande.

“Ehi, qual è il nome di tua madre da nubile? In che strada sei cresciuto?”

Tuttavia Warriv non si disturbò a rispondergli. Si allontanò dopo aver finito di parlare e lasciò
Fei disorientato.

Dopo aver riflettuto per un po’, Fei decise di andare a trovare un’altra persona, la Sacerdotessa
Akara.
Se ricordava bene, la prima missione della prima mappa del campo delle Ranger era di quella
donna, una grande sacerdotessa della Sorellanza dell’Occhio Invisibile. Inoltre era anche il capo
dell’accampamento, se avesse voluto capire cosa stava succedendo, Fei avrebbe dovuto cercarla.

Le strade erano silenziose e senza vita.

Fei superò un po’ di tende e recinzioni e finalmente vide la tenda della sacerdotessa Akara dietro
un vagone-gabbia di legno. C’erano molte bottiglie dalla forma strana e delle giare attorno alla
tenda. Fei era piuttosto lontano e poteva già sentire lo strano odore che emanavano.

Akara, che indossava un saio viola, era di fronte alla tenda.

Fei si avvicinò e un punto interrogativo dorato apparì sopra la testa della donna.

“Io sono Akara, Grande Sacerdotessa della Sorellanza dell’Occhio Invisibile e ti do il benvenuto
nel nostro campo, viandante…” Akara iniziò a presentarsi proprio come nel gioco.

Come previsto, dopo la conversazione, diede a Fei una missione.

“L’Abisso del Male”, uccidere tutte le creature malvagie nella caverna nelle [Lande
Insanguinate] appena fuori dal [Campo delle Ranger]. Era proprio come si ricordava Fei. Un
bottone rosso apparì sul lato sinistro del campo visivo di Fei.

Lo premette e uscì fuori una descrizione dettagliata. Sembrava che non avesse altra scelta che
compiere questa missione, così accettò.

Fei cercò di esprimersi in modo più sofisticato: “Onorabile Akara, potrei avere più informazioni
riguardo a questo posto?”

Voleva sapere se questi NPC avessero una loro intelligenza e sperava di poter ottenere qualche
indizio sul perché fosse capitato in questo mondo.

“Giovane viandante, devi completare la tua missione prima di sapere di più…”

Questa risposta sorprese Fei.

Queste parole non erano comprese nel gioco originale. Questo dimostrava che gli NPC qui
dovevano avere un certo grado di libertà e che non erano parte di un codice rigidamente
programmato.

Fei voleva fare altre domande, ma Akara si girò ed entrò nella sua tenda.
Il giovane cercò di seguirla, ma fu bloccato da una forza misteriosa e non riuscì ad avvicinarsi a
meno di un metro di distanza dall’entrata.

“Sembra che dovrò completare la missione prima…”

Dopo che non riuscì ad ottenere risposte da un altro paio di NPC del [Campo delle Ranger], Fei
passò per l’uscita sorvegliata da una ranger ed entrò nelle pericolose [Lande Insanguinate] piene
di mostri.

“Avviso!! Giocatore Fei, sei entrato nelle [Lande Insanguinate]. Uccidere mostri ti darà delle
sorprese inaspettate… Ma se fallirai la tua missione, riceverai delle penalità misteriose!” Disse
una voce che iniziò a ridere come un pazzo.

Fei riconobbe la voce che era risuonata nella sua mente prima. Era accaduto così velocemente
che Fei aveva sentito solo il primo paio di frasi. La risata era divertita; molto più umana rispetto
al tono freddo e da macchina che aveva prima.

…..

Dopo tre ore.

“Crack!

Fei fece a pezzi il dodicesimo [Ratto di Quill] con la sua ascia. Un raggio di luce bianca discese
dal cielo e avvolse Fei.

Nota traduzione: Quill significa aculeo, ma visto che nel gioco è stato tradotto con “di Quill” lo
terrò così.

“Un aumento di livello!”

Non era la prima volta che accadeva e Fei se lo aspettava. La luce gli diede una sensazione molto
confortevole e quasi gemette. Tutte le ferite che aveva accumulato mentre combatteva si chiusero e
guarirono nel giro di tre secondi.

Dopo quattro o cinque secondi, il bagliore scomparì.

Due bottoni rosso scuro apparirono di fronte a Fei. Quello a sinistra diceva “Nuove Statis.” e in
quello destro c’era scritto “Nuova Abilità”. Queste erano le ricompense che si ottenevano ogni
volta che si saliva di livello.
Nota traduzione: “Nuove statis.” sta per “nuove statistiche”.

Fei aprì prima i “Nuove statis.”.

Ogni volta che aumentava di livello, avrebbe avuto a disposizione cinque punti per migliorare il
suo fisico. Distribuì tre punti a [Forza] e due punti a [Vitalità] senza nemmeno pensarci. Questi
erano gli attributi principali di un “Barbaro”.

Poi aprì l’altro menù e distribuì il punto che aveva ottenuto nella categoria [Abilità con Armi].

Fei ora era un Barbaro di quinto livello. Aveva distribuito tutti e venticinque i punti che aveva
ottenuto in Forza e Vitalità. I cinque punti delle abilità li aveva distribuiti nell'[Abilità con le
Armi] e due nella tecnica [Ululato] della categoria [Urla di guerra].

Il motivo per cui l’aveva fatto era perché non era un semplice gioco per lui.

In quanto giocatore, rimaneva ferito quando combatteva contro i mostri. Non perdeva solo vita,
sentiva anche dolore.

Ciò che era degno di essere menzionato era che tutto in questo mondo era vero, anche i mostri. Le
loro grida, il sangue che schizzava e i loro corpi squartati stavano pesando sui suoi nervi di Fei
ogni secondo che passava.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei si abituò velocemente alla situazione. Quando aveva ucciso il suo primo mostro ne era stato
così nauseato da vomitare, ma ora era diventato freddo e indifferente nonostante il massacro che
stava lasciando lungo la sua strada. Tutto il sangue caldo sul suo corpo gli dava la sensazione di
stare sopportando una prova infernale.
Dopo solo un paio di ore, Fei si acclimatò. Era quasi diventato una macchina da guerra spietata.

Questo gioco esisteva letteralmente per lo scopo di uccidere.

Era così reale.

Perfino l’indolenzimento dei suoi muscoli.

Fei non sapeva se, dopo essere morto in questo gioco, sarebbe riapparso nel punto di partenza
come nel gioco originale; ma non osò provare. C’era troppo in gioco.
Nelle ultime tre ore, Fei aveva notato che la sua conoscenza del gioco non era completamente
applicabile a questo mondo. Stava facendo del suo meglio per capire l’ordine naturale di questo
ambiente.

In questo mondo crudele e sanguinoso, la Forza e la Vitalità erano gli attributi più importanti di
un Barbaro. Molta forza Avrebbe permesso di attaccare con più potenza e una maggiore vitalità
non solo l’avrebbe fatto resistere di più in battaglia, ma gli avrebbe dato più energia per scappare
dai mostri assetati di sangue.

Il motivo per cui Fei aveva distribuito punti all’Abilità con le Armi e ad Ululato perché non aveva
idea di come usare un’ascia appropriatamente visto che era solo un normale studente e l’Ululato
gli avrebbe permesso di spaventare i mostri una volta che fosse stato circondato.

Le minacce dei mostri e il rischio di morire aveva costretto a Fei a dare la priorità alla sua
sopravvivenza rispetto al futuro sviluppo del suo personaggio.

Dopo aver distribuito tutti i punti, Fei aprì la scheda del suo personaggio.

Giocatore: Fei

Livello: 5

Esperienza: 14949/22680

Forza: 45 Destrezza: 20
Intelligenza: 11 Vitalità: 30
Attacco danno:10-27 Precisione: 102
Armatura: 31 Resistenza: 107
Vita: 105 Risorsa (furia): 16
Resistenza al fuoco: 0 Resistenza al freddo: 0
Resistenza al fulmine: 5 Resistenza al veleno: 0

Le statistiche erano molto più impressionanti rispetto a quelle con cui era partito. Si poteva quasi
dire… che fossero ad un livello completamente diverso.

Non tutti questi miglioramenti provenivano dall’accumulo di esperienza visto che Fei aveva un po’
di oggetti speciali.
Aveva ottenuto un po’ di equipaggiamento dopo aver ucciso dei mostri e li aveva indossati già
tutti. C’era un Elmo Tangerine che gli dava +1 di intelligenza e un +5% di resistenza al fulmine.

Dopo aver controllato il menù, aprì il suo inventario.

In questo mondo, l’inventario di Fei era contenuto da un anello che portava al dito. Aveva
quaranta blocchi per contenere i suoi oggetti. Ogni blocco poteva immagazzinare oggetti come
una pozione di cura minore. Tuttavia lo spazio che si occupava era proporzionato e armi come
asce o spade potevano occupare da quattro ad otto blocchi, a seconda di quanto erano grandi.

L’inventario di Fei era pieno.

Pensò a cosa fare e decise di tornare al Campo delle Ranger. Usò il Portale Cittadino che aveva
con sé da quando era comparso in questo mondo.

“Buzzzzzz…”

Un ovale alto tre metri composto da fulmini blu apparì sibilando lievemente. Fei esitò un po’ e poi
ci passò attraverso.

Come previsto, Fei era stato teletrasportato nel Campo delle Ranger.

All’improvviso sentì un po’ di nausea. Ebbe l’impressione di essere appena sceso da delle
montagne russe particolarmente veloci con molte curve e giri. Fei chiuse gli occhi per un po’ di
secondi per farsi passare questa “nausea da portale”.

Dopo che si sedette e si riprese, Fei si guardò attorno e vide la sacerdotessa Akara.

Questa grande sacerdotessa non solo forniva missioni, ma era anche un’astuta mercante. Vendeva
bastoni, pozioni, e anche pergamene e chiavi. Fei voleva prepararsi molto bene per la sua prima
missione “Abisso del Male”, così da non rimanere ucciso dai mostri nella caverna. Da quello che
ricordava, c’era un boss zombie di nome Cadavere Infuocato lì.

Nonostante fosse importante scoprire cosa lo aveva portato in questo strano mondo, doveva
almeno sopravvivere finché non avesse potuto scoprirlo.

Fei vendette tutti gli oggetti come guanti, bacchette rotte e lance, roba che aveva ottenuto dai
mostri, ma di cui non aveva bisogno e ricevette circa 800 monete d’oro. Insieme ai soldi che aveva
ricevuto uccidendo quelle creature, aveva un totale di 1.400 monete d’oro.

Sfruttò tutto questo denaro e comprò un po’ di oggetti da Akara.


Un’ascia bipenne con danno 6-15 e un’armatura di cuoio con difesa 13. Li equipaggiò entrambi e
comprò un paio di pozioni di cura minori, quattro pergamene del portale cittadino e tre
pergamene di identificazione, per riconoscere le armi e le armature che avrebbe ottenuto dai
mostri.

Fei si sentì sempre più rassicurato dall’aumento di forza dovuto al suo nuovo equipaggiamento.
Tornò con sicurezza nel portale creato da lui prima.

“Buzzzzzzz…”

Dopo essere tornato nelle pericolose Lande Insanguinate accompagnato da un lieve ronzio, Fei
trovò l’Abisso del Male nella sua mappa e si diresse verso di esso con cautela. Dopo aver
osservato la situazione nella caverna, Fei fu contento di essersi preparato con tale cautela.

In questo mondo, i mostri nelle caverne e nelle grotte sembravano più aggressivi e brutali di quelli
all’esterno. Non solo c’erano i Ratti di Quill, gli Zombie, gli Sciamani Caduti e i Vampiri che
potevano lanciare sfere di fuoco che erano mostri comuni che aveva visto nelle Lande
Insanguinate, ma c’era anche il Leviatano, una creatura che assomigliava ad uno scimmione.
Potevano effettuare dei potenti attacchi e avevano una pelle spessa come difesa.

Fei iniziò a sbaragliare i suoi nemici.

Dato che era al quinto livello, il suo attacco e la sua difesa erano sufficientemente alti per
uccidere con facilità i mostri normali.

Il sangue schizzava, i mostri stavano gridando e Fei menò si fece strada con furia per la caverna.

Era diventato un cupo mietitore, ricoperto di sangue mentre falciava orde di mostri che si
precipitavano su di lui. La sua ascia bipenne divise le creature a metà come una katana che
tagliava del burro caldo. Anche quando c’erano folle di mostri, Fei si sarebbe precipitato al
centro del loro gruppo e avrebbe usato Ululato, così da poterli finire uno per uno mentre erano
spaventati e stavano scappando via.

Vide anche molti cadaveri umani fatti a pezzi nella caverna.

Alcuni erano a terra, altri erano incatenati a pilastri, i loro intestini sporgevano dalle ferite e alle
loro teste mancavano gli occhi. Alcune ranger erano state stuprate da questi orribili mostri. Gli
insetti volavano in cerchio attorno ai corpi putrefatti, erano davvero scene terrificanti.

Fei era infuriato.


Nonostante Fei sapesse che questo scenario proveniva da un gioco, non poteva che identificarsi
come un umano di questo mondo. Pieno di furia, entrò in modalità berserk e iniziò a sbaragliare i
mostri.

Alla fine, dopo chissà quanto tempo, quando l’ultimo mostro morì di fronte a Fei urlando in una
pozza del suo stesso sangue, raggi di luce dorata caddero dal cielo e illuminarono ogni angolo
della grotta.

Poco dopo una voce familiare risuonò nella mente di Fei.

“Congratulazioni giocatore Fei. Hai completato la missione della sacerdotessa Akara e hai
superato la prima prova di questo mondo di Diablo. Ora tornerai nel campo delle Ranger e
riceverai le tue ricompense da Akara…”

Questa voce aiutò Fei a recuperare lucidità.

Il giovane ansimò pesantemente e si guardò attorno. Fu sorpreso nel vedere tutti i mostri che
aveva ucciso. Anche il boss di questo covo, il Cadavere Infuocato, era a terra. Una pila di monete
d’oro e vari oggetti giacevano a terra attorno alla poltiglia in cui era stato ridotto.

“Sono impazzito?”

Fei pensò a ciò che era successo. Non poteva credere che ciò che aveva visto lo avesse fatto
infuriare così. Tuttavia non era colpa sua; questo mondo era troppo reale. Chiunque si sarebbe
sentito nello stesso modo. Rimase fermo sul posto per un po’ e poi iniziò a ripulire il campo di
battaglia.

Le monete d’oro non occupavano nessun blocco dell’inventario, così le raccolse per prime. Poi
iniziò a prendere gli oggetti più preziosi dal Cadavere Infuocato. Due oggetti magici attirarono la
sua attenzione. Fei iniziò a salivare quando vide che i due oggetti brillavano di una debole luce
blu.

Ma…

“Me**a! Il Bastone Tetro e un Giavellotto??? Sul serio??? Perché non ci sono oggetti da
barbaro???”

Dopo aver esaminato i due oggetti, Fei rimase molto deluso. Era come scorgere un lato nel bel
mezzo del deserto mentre si moriva di sete, per poi rendersi conto che era solo un miraggio.

“Ca**o che sfiga!”


Non poteva farci nulla. Fei raccolse i due oggetti magici non identificati e decise che li avrebbe
venduti ad Akara.

Dopo aver raccolto tutto, usò un Portale Cittadino.

Era pronto a tornare nel Campo delle Ranger e ottenere le sue ricompense da Akara. Voleva
anche chiederle come e perché era apparso in questo mondo.

Questa domanda lo stava tormentando da molto tempo.

In quel momento per la voce misteriosa e fredda parlò di nuovo!

“Attenzione! Hai raggiunto il tempo massimo di gioco per oggi. Conto alla rovescia d’uscita: 3…
2… 1. Uscita….”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei sussultò.

“Tempo massimo di gioco per oggi? Cosa sarebbe?”

Non si aspettava che sarebbe accaduta una cosa del genere proprio mentre si stava preparando a
tornare nel Campo delle Ranger.

La visuale di Fei si offuscò un secondo dopo. Il mondo iniziò a deformarsi e a scomparire. Poi
rimase solo oscurità.

…..

…..

Fei riaprì gli occhi e scoprì di essere di nuovo nel palazzo del re.

Decorazioni magnifiche, splendido mobilio e il grande letto rosso scuro dai motivi dorati erano in
netto contrasto con il mondo cupo e sanguinoso di Diablo.

“Cos’è successo? Ho… appena avuto un incubo?” Fei era confuso.

Era ancora a letto. La sola differenza rispetto a prima del cosiddetto “incubo” era che ora aveva
molto caldo ed era sudaticcio; sembrava che fosse appena uscito da una sauna.
Si alzò e sorprendentemente scoprì che il torpore che aveva sentito quando si era svegliato in
questo mondo era scomparso e così aveva fatto il dolore delle sue ferite alla testa e al petto.

‘Come… non era un sogno?’

Fei ebbe la sensazione che gli fosse accaduto qualcosa di speciale, ma non capiva bene cos’era
cambiato. Il palazzo era silenzioso. Non c’era nessuno attorno. Fei si alzò dal letto e si stiracchiò
un po’.

‘Zipp!!‘

Il rumore di vestiti che si strappavano.

La maglia da cavaliere di fei si era strappata all’improvviso in diversi punti. Se qualcuno l’avesse
visto in quelle condizioni, si sarebbe immaginato che fosse un barbone a giudicare dalla camicia e
i pantaloni strappati.

“Dannazione, cosa succede?”

Fei si spaventò un po’.

Tutto quello che gli era accaduto aveva messo a dura prova i suoi nervi. Si sentiva sull’orlo di un
crollo mentale.

Guardò giù e, dopo un esame più accurato, si rese conto che gli abiti che stava indossando erano
un po’ troppo piccoli. Quando si era stiracchiato, aveva strappato facilmente i vestiti così poco
confortevoli.

“Che è questa misera qualità? Chi produce degli abiti del genere per un re?”

Il vento soffiò per il palazzo e Fei rabbrividì. Era quasi nudo.

“Me**a, devo trovare qualcosa da indossare.”

Fei si guardò attorno e vide un guardaroba. Lo aprì e trovò molti abiti lussuosi. Scelse una maglia
da cavaliere nera e dei pantaloni. Li indossò e si avvicinò allo specchio.

L’uomo nello specchio scioccò Fei.

Era alto sei piedi. I suoi capelli neri che gli arrivavano fino alle spalle erano legati da una fascia
rosso rubino. Il suo viso bello e mascolino e il suo corpo muscoloso avrebbe fatto innamorare
qualsiasi donna.
“Dannazione! Questo maledetto figlio di pu***a nello specchio sono io???”

Fei non ci avrebbe creduto, era assurdo per lui. Dopo aver danzato in modo buffo e dopo aver
visto che l’uomo nello specchio seguiva i suoi movimenti, alla fine lo accettò.

“Ahahah, cavolo, oh cavolo. Nonostante quell’Alexander fosse un ritardato, ha proprio un bel


viso! Ahah, è molto più bello di me.”

Fei continuò a mettersi in posa di fronte allo specchio, come se avesse appena scoperto un nuovo
continente.

“D’ora in poi sono Alexander!” Disse tra sé e sé contento.

Dopo questa sua nuova scoperta, si avvicinò alla fila di armature medievali da cavaliere al centro
del palazzo. Ne prese una della sua altezza ed estrasse la spada a due mani che l’armatura stava
tenendo. Mentre menava un fendente, cercò di mostrare un’aura potente e regale.

Poi però mostrò un’espressione strana.

“Come mai è così leggera? Non è un giocattolo di plastica, vero?”

Una maestosa spada a due mani lunga cinque piedi doveva pesare almeno quindici o venti chili,
ma Fei aveva la sensazione di stare tenendo una piuma, gli sembrava priva di peso. Era strano.

“Tink!”

Fei colpì l’armatura con l’arma per vedere se era davvero un giocattolo.

Ma accadde l’imprevisto…

L’armatura era spessa un centimetro. La lama la trapassò facilmente, come se Fei stesse
tagliando un pezzo di carta. Il colpo tranciò in due l’armatura e la metà superiore
dell’equipaggiamento cadde a terra con un “tink”.

“Cavolo!”

Nonostante Fei non credesse al soprannaturale, non c’era altro modo per spiegare cos’era
successo.

“Perché sono così forte ora?”

Fei menò un altro fendente, ma non sentì ancora nessun peso.


L’arma a due mani era chiaramente un’arma vera.

“Questa sensazione…”

Fei chiuse gli occhi cercando di ricordare il modo in cui si brandiva una spada. Ebbe la stessa
sensazione di quando era stato un barbaro nel “sogno”, mentre usava l’ascia bipenne per
attaccare i mostri.

“Io…”

Fei era scioccato.

“Ho portato con me il potere del personaggio del barbaro dal sogno?”

Non poteva togliersi questo pensiero dalla testa e iniziò subito a mettere alla prova questa ipotesi
improbabile. Ripose la spada nell’armatura danneggiata e guardò le altre armi del palazzo.

Qualcosa attirò presto l’attenzione di Fei.

Lontano nell’angolo del palazzo c’era un’enorme ascia bipenne dalla forma strana. La sua lama
enorme era lunga almeno cinque piedi e sembrava pesare circa cinquanta chili. Era insieme ad
una pesante armatura nera. Il suo peso aveva incrinato in parte il pavimento di piastrelle.

Una bizzarra incisione sulla lama rendeva ancora più minacciosa l’arma.

Fei si avvicinò velocemente e la raccolse. All’improvviso ebbe la sensazione di diventare tutt’uno


con l’ascia, come se l’arma facesse parte del suo corpo.

Chiuse di nuovo gli occhi e si concentrò su questa sensazione.

“Ecco, questa è la sensazione del mio terzo livello nell’Abilità con le Armi che avevo nel sogno’.
Specialmente con le asce, perché sono un barbaro.”

L’ascia bipenne era come un mulino a vento nelle mani di Fei. Tutte le tecniche che fece erano al
livello di un maestro, come se avesse usato questo tipo di armi da diverse decine di anni.

Fei poté concludere che la sua ipotesi era corretta.

Aveva ottenuto tutte le abilità, i punti di forza e gli attributi del barbaro di livello cinque del
“sogno”.

Il suo nuovo potere gli diede un profondo senso di sicurezza.


“Così è questa la sensazione nell’essere potenti, mi chiedo a che livello corrisponde in questo
mondo magico?”

Mentre Fei era sorpreso dal suo nuovo potere, si ricordò all’improvviso che quel “maestro”
Lampard aveva parlato di nemici che stavano assediando il castello.

‘Forse dovrei andare a dare un’occhiata.’ Pensò sempre di più Fei.

“Forse potrei aiutarli con il mio potere.”

Fei decise di andare. Per sicurezza, prese l’armatura più pesante e spessa nel palazzo e la
indossò.

L’armatura aveva coperto Fei da capo a piedi, lasciando solo dei buchi per i suoi occhi.

Fei si sentì come se stesse indossando la prima armatura da Iron Man, quella che Robert Downey
aveva costruito in Iraq.

Questa armatura da venticinque chili avrebbe letteralmente ancorato Fei a terra; ma ora aveva la
sensazione di indossare una tuta ultra sottile della Nike.

Fei diede un colpetto all’elmo con l’ascia.

“Tink! Tink!”

Fei fu soddisfatto di questo suono: “Ahah, nessuna maledetta freccia mi colpirà ora!”

“Re Alexander! Andiamo!”

Fei si guardò attorno mentre lasciava silenziosamente il palazzo.

Aveva intenzione di vantarsi di fronte alle guardie, ma chi si sarebbe immaginato che non c’era
nessuno a guardia del re. Il palazzo era silenzioso. Mentre continuava a camminare, vide due
soldati gravemente feriti che dormivano accanto alle porte principali del palazzo.

Sembrava che questi due soldati stanchi provenissero dalla prima linea.

“Me**a! Il mio palazzo è sorvegliato solo da due soldati feriti, la battaglia dev’essere al suo
picco.”

Le grida dello scontro stavano diventando sempre più rumorose mentre Fei si avvicinava alle
porte principali del castello.
‘Non c’è tempo da perdere!’ Pensò Fei mentre iniziava a correre ancora più velocemente.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Castello di Chambord.

Risuonavano urla di dolore e grida di battaglia.

Sia gli assalitori che i difensori stavano lottando con tutte le loro forze. Era uno scontro all’ultimo
sangue.

Ondate di nemici che indossavano armature leggere di colore nero stavano caricando verso il
castello come uno tsunami cupo. Le tre enormi scale da assedio sembravano dei mostri da guerra;
i barbigli erano agganciati sui parapetti, mandando costantemente altri nemici a combattere
contro i difensori delle mura. Gli uncini impedivano di sbarazzarsi facilmente delle scale
d’assedio e una squadra di circa tenta nemici stava combattendo con ferocia per proteggere le
scale.

Con il passare del tempo, sempre più nemici erano saliti sulle mura del castello.

Si metteva male per il castello; c’era un numero di nemici dieci volte superiore a quello dei soldati
di Chambord.

“Pierce? Pierce… dove sei? Figlio di put***a!” Un uomo enorme alto sei piedi dai capelli neri
che portava una maglia metallica si girò e gridò mentre menava un fendente contro un nemico:
“Pierce! Porta con te un po’ di tipi robusti e sbarazzati di quelle fottute scale. Presto!”

“Sì signore!”

Non troppo lontano, Pierce, un uomo dai capelli bianchi, era ricoperto di sangue. Era già difficile
determinare quale fosse il suo e quale appartenesse ai nemici che aveva ucciso. Quando sentì
l’ordine, fece un cenno ad un paio di soldati vicini a lui: “Avanti ragazzi, andiamo! Dobbiamo
uccidere quei figli di putt**a e distruggere quelle scale!”

Pierce era conosciuto a Chambord per la sua forza brutale.

Mentre le vene sulle sue braccia sporgevano, iniziò a colpire con il suo enorme martello di ferro
delle dimensioni di due palle da basket. Come un leggendario guerriero, spazzò via i nemici lungo
la sua strada come se fossero delle mosche. Nessuno poteva fermarlo.
Si stava avvicinando velocemente alle scale d’assedio, lasciando dietro di lui una scia di morte e
sangue. Altri venti soldati circa lo seguirono. Erano decisi a completare la missione.

I nemici che stavano difendendo le scale avevano erano stati allertati.

“Attenzione! Avanti! Formazione a semi arco!”

Il capo della squadra nemica gridò!

Kata, kata, kata, kata!

La trentina di nemici si mise in formazione accanto al muro e protesse le tre scale d’assedio. Con
le loro lame dentate da cui stava ancora colando sangue, sembravano dei ricci metallici, in attesa
che i nemici facessero un errore per approfittarsene e ucciderli.

Questi avversari sicuramente si erano allenati di più rispetto ai soldati di Chambord.

Dieci metri…

Sei metri…

Tre metri…

Un metro…

La distanza tra i soldati guidati da Pierce e i nemici si stava accorciando in pochi secondi.

Alla fine…

“Hoooo! Andate all’inferno!”

Gridò all’improvviso Pierce. Lanciò il martello come se fosse un giavellotto, scagliandolo verso la
formazione nemica.

Il gigantesco martello insanguinato tracciò uno splendido arco mortale nell’aria e impattò sulla
formazione difensiva con una forza devastante.

“Thump!”

Causò enormi danni ai nemici. Versò sangue, spezzo delle lame e degli arti schizzarono via.
Il nemico sicuramente non si aspettava un tipo di manovra simile. Il martello volante aveva creato
un’apertura sanguinosa al centro della formazione.

I nemici non avrebbero avuto modo di entrare nel castello di Chambord se le tre scale d’assedio
fossero state distrutte. Dopo aver ucciso i nemici che erano saliti sul muro difensivo, i difensori
avrebbero potuto avere il tempo di riposare al sicuro. Sennò, il castello sarebbe stato assediato e
tutti i loro amici e le loro famiglie sarebbero diventati schiavi di guerra, senza nessuna speranza
di tornare liberi per generazioni.

Così tutti i soldati erano motivati a sconfiggere il nemico, il loro morale era così alto che il loro
sangue stava quasi ribollendo nei loro corpi.

Non potevano permettere che il nemico assediasse il castello. Non si sarebbero ritirati nemmeno a
costo di morire.

“Carica!!”

“Carica!!!!!!”

I soldati seguirono Pierce, caricando con furia contro i nemici.

Pierce si precipitò in avanti, raccogliendo il martello che aveva lanciato prima che i nemici
potessero reagire, e iniziò a seminare distruzione. I suoi potenti colpi respinsero tutti i nemici
attorno e il più vicino non ebbe nemmeno il tempo di reagire prima che Pierce lo decapitasse.
Nessuno di loro poteva fermarlo.

“Smash! Crush!”

“Bang!”

“Clank!”

Armi, armature e nocche nude si stavano scontrando.

Il sangue che schizzava e gli arti mutilati davano la sensazione di essere in un inferno.

“Boom!”

Pierce scagliò via il nemico armato di spada dalle mura del castello. Alzò lo sguardo e vide la
scala proprio di fronte a lui. Menò il martello ancora una volta per respingere i nemici in
avvicinamento.
“Dang! Dang! Dang!”

Fece uno scatto in avanti e spaccò tutti i ganci della scala.

“Fuori dai cog***ni!”

Pierce diede un forte calcio alla scala. Sentì molte urla. I nemici che erano ancora sulla scala
caddero a terra come sacchi di patate. Furono ridotti in poltiglia all’istante dalla pesante scala.

“Grande!”

Gridò il comandante dai capelli neri che aveva visto cosa aveva fatto.

“Pierce! Ottimo lavoro! Altre due! Distruggile tutte e ti offrirò la birra migliore stasera! Potete
bere tutti!” Stava duellando con un nemico magro, ma alto mentre urlava. Questo avversario era
molto capace. Anche se era il comandante, stavano lottando da dieci secondi e nessuno dei due
era entrato in vantaggio.

“Ahah! Brook, Bossman! Offrite voi la birra stasera!”

Rispose con entusiasmo Pierce. Nonostante stesse parlando, non rallentò l’attacco. Il suo martello
era veloce come un fulmine; si avvicinò alla seconda scala.

“Dang! Dang! Dang!

Spaccò tutti gli agganci della seconda scala e quando fu sul punto di spingerla via dalle mura.

All’improvviso…

“Muori verme!”

Un’ombra nera volò su per il muro difensivo. Lo stocco che stava usando questo nemico puntò
dritto alla testa di Pierce. Stava cercando di ucciderlo all’istante.

Pierce non ebbe molto tempo per reagire. Poté solo proteggere la testa con il martello.

“Ding! Ding! Ding!

Gli attacchi colpirono il centro del martello e fecero schizzare alcune scintille.

Una forza inarrestabile trapassò il martello e scioccò Pierce.


Anche se Pierce era dotato di una forza sovrumana fin dalla nascita, non riuscì a resistere.
L’impatto lo spinse indietro di quattro passi. Gli ruppe anche un paio di dita e quasi non riuscì più
a tenere il martello.

“Me**a! Un esperto!” Pierce ne fu sorpreso.

Tuttavia questo nemico smise di attaccarlo. Quando sollevò di nuovo lo stocco, Pierce sentì
innumerevoli urla. Il nemico si stava muovendo così velocemente che ridiventò un’ombra nera. Gli
altri soldati che erano venuti con Pierce caddero tutti a terra. Quando l’uomo li osservò meglio,
vide che avevano tutti dei buchi nelle loro teste. Liquidi bianchi e rossi stavano scorrendo dalle
loro ferite, erano i loro cervelli.

“Bender! Bond! Tony! …I miei fratelli!!!” Urlò Pierce.

Non riuscì a sopportare ciò che aveva visto, quasi svenne per lo shock.

I suoi migliori amici con cui si era divertito la scorsa notte al bar e per cui provava affetto erano
stati uccisi proprio di fronte a lui. Era sconvolto.

“Muori demone!”

Gridò Pierce. Si dimenticò delle ferite sul suo corpo. Fissò il nemico, non badò a difendersi e
caricò in avanti. Questo avversario gli aveva inferto brutte ferite ed era praticamente intoccabile
per lui, ma a Pierce non importava, continuò a menare il martello.

“Ahah, è inutile!” Il nemico rise. Sembrava un corvo.

Lo stocco era troppo rapido e il nemico troppo forte.

L’ombra nera si spostò di nuovo, puntò di nuovo la lama verso la testa di Pierce.

Pierce si spostò di scatto, come se stesse cercando di schivare il colpo, ma lo stocco trapassò
facilmente la sua spalla destra. Il nemico sorrise con sdegno, aveva intenzione di tirare via la
lama e uccidere Pierce.

Ma…

Fu sorpreso nello scoprire che non riusciva più a tirare via lo stocco?!

Il sangue schizzò dalla bocca di Pierce.

Ma quest’uomo dai capelli bianchi iniziò a ridere.


Stava ridendo contento!

Il nemico non capiva cosa stava succedendo, ma ebbe la sensazione di aver sottovalutato il
nemico.

Ma non ebbe più tempo di reagire.

Pierce afferrò con forza la lama a mani nude; come se non sentisse nessun dolore, si avventò sul
nemico. Questo colse di sorpresa l’esperto, che dovette iniziare ad arretrare.

Ci erano voluti solo tre secondi per raggiungere l’orlo delle mura difensive.

Se questo nemico fosse arretrato ulteriormente, sarebbe caduto da questo muro alto duecento
piedi. Anche se era potente, non sarebbe riuscito a sopravvivere se fosse caduto da un’altezza del
genere.

“Ca**o!”

Il nemico era furioso, ma non ebbe altra scelta che lasciare la presa sullo stocco.

Si vergognò per essere costretto ad abbandonare la sua arma preferita da un misero soldato. Era
un prestigioso guerriero ad una stella.

Dopo aver lasciato lo stocco, iniziarono ad apparire delle fiamme rosse attorno al suo corpo.
Pugni così bollenti da poter sciogliere il ferro atterrarono sulla schiena di Pierce. Avrebbe
divorato vivo quest’uomo dai capelli bianchi se avesse potuto.

“Pu… Ahahah. Ho vinto questo giro, figlio di put***a!”

Pierce vomitò una boccata di sangue, ma stava ridendo orgogliosamente.

Pierce lasciò andare lo stocco e caricò verso la seconda scala. Visto che aveva già distrutto gli
agganci, la spinse via dal muro caricando con la spalla sinistra. Anche tutti i nemici su questa
scala caddero a terra e furono ridotti in poltiglia.

“Me**a! Spregevole schiavo! Giuro che ucciderò tutte le persone in questo castello!”

Il nemico si infuriò. Ora aveva capito che fin dall’inizio l’intento di quest’uomo non era stato di
spingerlo via dal muro, ma di distruggere la seconda scala; ed era riuscito ad ingannarlo!

Il nemico colpì con tutte le sue forze Pierce usando lo stocco. Pierce era svenuto a causa delle
ferite e di tutto il sangue che aveva perso.
“Me**a! Attento!”

Gridò con ansia il comandante, Brook. Non poteva intervenire, stava ancora combattendo contro
l’altro esperto nemico.

Questa battaglia d’assedio durava da quasi un intero giorno. A Chambord c’erano alcuni potenti
individui, ma erano concentrati sul comandante nemico. Anche il guerriero a tre stelle Larmbard
era impegnato ad affrontare un esperto nemico.

In quel momento non c’era nessuno che potesse salvare la vita a Pierce!

Lo stocco ricoperto di fiamme era ad un solo pollice di distanza dal collo di Pierce!

Capitolo regolare,
6 capitoli in coda Zangetsus, 0/5
-Schadenfreude

Tutti si aspettavano che Pierce sarebbe morto visto che non c’era nessuno nella posizione di
poterlo salvare.

“Ehi, cretino! Prova a schivare la mia arma ultra-nascosta!”

Risuonò una voce sicura dall’altra parte del campo di battaglia. Tuttavia, anche se l’uomo con lo
stocco non la sentì, ebbe la sensazione che qualcosa stesse mirando alla sua nuca. Un oggetto
stava volando velocemente verso di lui.

Sorpreso, ritirò lo stocco e parò il proiettile.

“Pu!”

“L’arma nascosta” fu tranciata a metà e del liquido rosso schizzò sulla sua testa.

“Che ca**o era?!”

Vista la sua posizione, non aveva capito affatto cosa fosse “l’arma nascosta”. Aveva menato un
fendente per creare una zona di protezione e si era chinato per evitare che altro liquido rosso
cadesse su di lui. Dopo che si ricompose, guardò verso l’alto e vide cosa lo aveva colpito.
Immediatamente si infuriò ancora di più.

“L’arma nascosta” era uno dei suo solati. Qualcuno aveva afferrato e lanciato questo poveraccio
e, a causa della sua imprudenza, non aveva guardato e lo aveva tranciato a metà.
“Ahah, hai paura ora? Pollo!”

Una risata gongolante riattirò l’attenzione dell’uomo con lo stocco. Guardò verso l’alto e vide un
uomo con una pesante armatura che aveva aperture solo per gli occhi. Alla luce del tramonto,
questo guerriero sembrava maestoso come un dio.

L’uomo non perse tempo e iniziò subito a caricare; il suo slancio creò delle onde d’urto così
potenti che buttò giù i nemici dalle mura.

Aveva intenzione di uccidere il guerriero con lo stocco con la sua enorme ascia bipenne.

“Te la sei cercata idiota!” Il nemico sogghignò quando vide che armatura stava indossando il
nemico.

L’equipaggiamento pesante era usato dai soldati di cavalleria, mai dalla fanteria. Era stupido
portare un’armatura di venticinque chili per fare un combattimento ravvicinato dato che avrebbe
rallentato i tuoi attacchi e sarebbe stata di gran peso. Quest’uomo gli sembrava proprio un idiota.

“Vai a passare il tempo con il cupo mietitore!”

Il guerriero con lo stoccò spostò tutte le sue energie nella sua arma. Le fiamme riapparirono di
nuovo attorno alla lama, puntando verso l’uomo dall’armatura enorme che stava caricando verso
di lui.

Il colpo fu veloce come un fulmine. Lo stocco straripava di energia. Questo nemico aveva
scatenato tutto il suo potere di guerriero ad una stella. Era sicuro di poter uccidere quest’uomo
dall’armatura pesante con questo attacco.

Invece “l’iron man” con l’armatura stava continuando a caricare senza mostrare segno di
rallentare. Agli occhi del nemico sembrava proprio un idiota, non stava nemmeno assumendo una
posizione di carica appropriata. Quando i soldati caricavano, avrebbero piegato le schiene e
tenuto basso il loro peso. Quell’uomo invece era a petto in fuori e in posizione dritta, stava
letteralmente per infilzarsi da solo.

Il nemico iniziò a ridere.

“Ahah, non ne uscirai vivo!”

Ma…

“Tink!” Schizzarono scintille.


La risata si troncò all’improvviso e il sorriso del guerriero si irrigidì.

L’enorme ascia che l’uomo stava trascinando era apparsa di fronte a lui da un angolo impossibile
e si scontrò con lo stocco proprio sulla punta.

“Co… come”

Il nemico ci rimase di sasso.

Ha colpito la punta del mio stocco mentre ci stiamo muovendo entrambi così velocemente? Può
essere solo la tecnica del dio della guerra? Me**a, quest’uomo si sta prendendo gioco di me!’

Questo nemico rimpianse immediatamente la sua decisione e cercò di ritirarsi.

Ma era troppo tardi!

“Boom!”

Lo stocco non riuscì a resistere all’impatto e si spaccò. Lo slancio dell’ascia non si fermò lì; la
mano del guerriero con lo stocco quasi esplose. Ora la sua mano era irriconoscibile. Lo slancio
continuò a salire verso l’alto, le vene del braccio destro dell’uomo con lo stocco si gonfiarono e la
sua pelle si spaccò.

L’enorme rumore attirò l’attenzione di tutti i soldati sul campo di battaglia. I combattenti di
Chambord e i nemici smisero di combattere per un secondo e diedero un’occhiata a ciò che era
successo.

‘Cazzarola! Cielo! Ha spaccato lo stocco dalla punta, che potere è quello?’ Pensarono tutti.

Ma la parte più sorprendente doveva ancora arrivare.

L’enorme ascia si era trasformata in un’ombra nella mano dell’uomo; si stava muovendo così
velocemente che nessuno poteva seguirne i movimenti. In estremo pericolo, questo guerriero che
ormai era disarmato era finito in una posizione in cui non era mai stato prima d’ora. Era il solo
nel campo di battaglia che vide l’ascia puntare verso la sua vita. Quell’uomo stava cercando di
tranciarlo a metà con un fendente orizzontale!

“Me**a!”

Questo nemico era devastato. Non aveva più un’arma ed era finito all’improvviso in netto
svantaggio.
Balzò verso l’alto cercando di schivare il feroce attacco. Fece un salto di cinque piedi, sembrava
quasi che avesse spiccato il volo.

Ma l’ascia sembrò piegare le leggi della fisica. Non seguì più la traiettoria orizzontale di prima,
invece seguì il nemico dritto nell’aria.

L’uomo era a mezz’aria, così non poteva fare nulla per schivare o bloccare questo colpo.

“Ciiiii!!”

Ci fu il rumore di uno strappo.

L’ascia aveva diviso a metà il nemico dal cavallo dei pantaloni fino alla testa. Visto che era
accaduto così velocemente, l’uomo non ebbe il tempo di reagire e cadde a terra ancora intero.

Dopo un breve momento, il nemico cercò di sporgere la mano. La sua espressione era assente
come quella di un cadavere.

Questo piccolo movimento sembrava la chiamata del cupo mietitore…

All’improvviso una linea rossa apparì sul suo corpo.

L’uomo guardò il suo corpo, non credeva a ciò che stava accadendo.

Non ebbe il tempo di fare il suo ultimo urlo. Il sangue iniziò a schizzare. Il suo corpo si separò
simmetricamente da cima a fondo. Gli intestini bianchi, gli organi interni divisi e il suo cervello
viscido si sparsero attorno.

Questo prestigioso guerriero ad una stella, che stava decimando i difensori del castello meno di
cinque minuti fa, non poteva essere più morto di così.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Zangetsus! Lieta che ti piaccia ■


5 capitoli in coda Zangetsus, 0/5
-Schadenfreude

Un attacco!

Un guerriero ad una stella era stato annientato in un solo colpo! Sia i soldati di Chambord che il
nemico rimasero scioccati. Guardarono tutti quell’uomo come se fosse un drago in forma umana.

I clangori delle armi e le urla che risuonavano nel campo di battaglia qualche minuto fa si erano
interrotte di colpo. I soldati di Chambord e i nemici si guardarono l’un l’altro, rendendosi conto
velocemente che dovevano combattere e tornarono ad uccidersi a vicenda.

“Ahahah! Ha funzionato davvero! Sono così intelligente! Ahahah.” Quell’uomo rise


esageratamente.

…..

Nell’area vicina al castello di Chambord, a metà miglia di distanza dal fossato di nome “Zuli”,
cento tende militari erano state montate in modo da bloccare la sola uscita della struttura.

Questa era la base dell’esercito nemico.

La gente di Chambord non sapeva da dove provenissero questi nemici con l’armatura nera. Tre
giorni fa, dopo che la nebbia del mattino si era dispersa, una sentinella era stata abbastanza
fortunata da scoprire i guerrieri in avvicinamento. Avevano serrato le porte del castello e avevano
guadagnato tempo per le difese di Chambord.

C’erano circa duemila soldati nell’esercito di invasori.

Dopo aver fallito l’attacco a sorpresa, si erano accampati accanto al fossato Zuli. I guerrieri
avevano assediato le mura ogni giorno, mandando moltissimi ricognitori per bloccare ogni
comunicazione tra Chambord e il resto del mondo.

Oggi era il quarto giorno.

“Questo piccolo castello ha un territorio complesso che poteva frustrare ogni invasore. Se non
fosse stato per questo fossato pericoloso e quelle difese alle mura, avrei già conquistato questo
castello per mio padre, e quella Angela sarebbe già diventata il mio giocattolo…”

Brontolò un cavaliere con un’armatura nera e la maschera d’argento sull’orlo del fossato Zuli.

Sulla maschera d’argento che copriva solo la metà superiore del suo viso, era inciso un demone
feroce. Era a bordo di un cavallo da guerra nero, una bestia alta e robusta, che aveva proprio
un’atmosfera maestosa. Anche la bestia portava un’armatura, che lasciava esposti solo gli arti e
gli occhi. L’uomo era circondato da una forza enigmatica, come un campo di forza.

Dietro di lui c’erano altri diciannove cavalieri fermi dietro di lui.

Indossavano anche loro armature scure e avevano cavalcature dello stesso colore. Perfino le loro
maschere raffiguravano un demone, ma erano nere anziché color argento. Dalle corazze dei
cavalli emergevano degli spuntoni che li faceva sembrare un plotone di cavalieri infernali.
“È stato davvero inaspettato! Questo regno è solo un mero affiliato di sesto livello di un piccolo
impero di primo livello, eppure ha un fosso con una forte corrente e delle solide mura difensive.
Ha perfino un guerriero a tre stelle!”
Disse un cavaliere nero nel plotone. Poi ridacchiò e rassicurò l’uomo con l’armatura argentata.
“Non si preoccupi signore! I difensori sono ad un punto critico e sicuramente potranno resistere
solo per altri venti minuti. Dopodiché, questo castello cadrà!”

“Eh… Dopo che conquisteremo questo castello, lascia pure fare ai soldati ciò che vogliono.
Eccetto quella Angela, non c’è bisogno che gli altri sopravvivano.” Ordinò crudelmente questo
cavaliere con la maschera d’argento, come se stesse menzionando il tempo. “Ricordate! Non
potete appiccare fuoco al castello, ne abbiamo bisogno.”

“Sì signore!” Dissero all’unisono tutti e diciannove i cavalieri neri. Lo avevano già fatto
centinaia di volte e non era sorprendente per loro.

Il cavaliere nero che aveva appena parlato disse: “Signore, il loro re…”

“Uccidetelo e basta! Per i prossimi tre giorni, mettete tutte le femmine nel castello a disposizione
dei soldati e dopo uccidetele.”

“Agli ordini!” Tutti i cavalieri erano entusiasti, adoravano questo tipo di ordini.

“Numero venti ha quasi finito, dovreste prepararvi…” Il cavaliere con la maschera d’argento fece
un cenno ai suoi sottoposti: “Quando avremo ottenuto il controllo del castello e apriremo il
cancello, potrete precipitarvi dentro e uccidere i nemici il più presto possibile! Voglio sedermi sul
trono del loro re nel più breve tempo possibile…”

“Boom!”

Non finì nemmeno la sua frase prima che risuonasse un forte rumore dal campo di battaglia.

Il boato era stato forte come un tuono.

Tutti i cavalieri erano guerrieri stellari e, date le loro abilità, videro chiaramente cos’era appena
successo sulle mura difensive di Chambord.

I cavalieri neri dietro il capo con la maschera d’argento quasi perse il controllo: “Oh dio! Questo
è… Numero venti è stato appena tagliato in due da un nemico?! Ca**o! Hanno un dio della
guerra nei loro ranghi?”

Questi cavalieri neri si fissarono l’un l’altro, scioccati.


Erano tutti guerrieri stellari abili, così avevano visto “l’Iron Man” che aveva tranciato in due
numero venti usando solo la forza bruta. Non avevano visto nessuna traccia di energia nel suo
attacco. Questo era spaventoso considerando che numero venti era già un guerriero ad una stella!

“Signore, mi permetta di decapitare quel bas***do per vendicare numero venti!”

Alcuni dei cavalieri neri stavano diventando davvero nervosi e impazienti.

Nonostante questi uomini venissero chiamati solo per numero, negli ultimi quattro o cinque anni
erano rimasti al comando del cavaliere con la maschera d’argento. Avevano mangiato e dormito
insieme, erano affiatati come veri fratelli. Tuttavia nessuno si aspettava che numero venti sarebbe
morto in questo modo orribile, specialmente in questo assedio apparentemente facile.

Questo aveva stimolato il loro bisogno di vendicarsi.

“È solo nato con una forza inumana?”

Il cavaliere con la maschera d’argento sorrise con fare misterioso. Fece un cenno ai suoi uomini e
disse: “Interessante, Questa persona mi intriga… trasmetti l’ordine di fermare l’assedio. Dì ai
soldati di ritirarsi per ora!”

“Signore, questo…”

“Ci sono problemi?” Rispose freddamente l’uomo con la maschera argentata.

“Agli ordini signore!”

“La nostra rete di informazioni, l’Aquila, ha menzionato che il re di questo regno affiliato di sesto
livello è ritardato. Ahah, cambierò l’ordine! Circondate il castello per ora, mandate qualcuno a
chiedere che si arrendano. Se lo faranno, il re, i ministri, Angela e quell’uomo di ferro può
sopravvivere, gli altri invece moriranno comunque!”

Disse il cavaliere con la maschera argentata, il suo sorriso tradiva i suoi pensieri astuti.

“Sì mio signore!”

I cavalieri neri si girarono subito e iniziarono ad eseguire gli ordini.

…..

“Avanti, portate questo coraggioso soldato nel reparto medico. Presto!”


Naturalmente quest’uomo di ferro era Fei.

L’ascia di Fei sembrava la falce del cupo mietitore. Mieté le vite di tutti i soldati nemici vicini alle
scale sulle mura difensive. Nessuno dei nemici riuscì a resistere ad un solo colpo di Fei. Dopo
aver spazzato via tutti i guerrieri attorno a PIerce, si girò e gridò. Un paio di soldati si
avvicinarono frettolosamente e portarono via dalle mura Pierce.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Zangetsus!


4 capitoli in coda Zangetsus, 0/5
-Schadenfreude

Fei aveva visto Pierce rischiare la vita per distruggere le scale, così che i difensori potessero
scacciare via gli invasori. Era rimasto profondamente commosso dalle sue azioni.
Fortunatamente, all’ultimo secondo, era riuscito a salvargli la vita usando una tattica “poco
ortodossa” lanciando una persona viva come un’arma.

“Hu!! Hu!! Hu!!”

Fei distrusse i guerrieri nemici ovunque andava con la sua enorme ascia bipenne.

“Ottimo lavoro! Signore. Sono il secondo comandante delle guardie del re. Chi sei? Non l’ho mai
vista prima…” Gridò sorpreso Brook quando vide che Pierce era stato salvato. Non era nemmeno
lui in una buona situazione, stava ancora lottando contro l’esperto nemico di prima.

Il salvatore inaspettato aveva distrutto il sottile equilibrio sul campo di battaglia. Finalmente era
arrivata la speranza dei soldati di Chambord.

“Comandante Brook? Ahah, presto lo scoprirai!”

Fei non voleva che i soldati sapessero della sua identità.

Si era abituato agli assassini, alle urla, alla violenza e al sangue nel mondo di Diablo. Non
c’erano differenze tra i due combattimenti per Fei. Quando scese nel campo di battaglia, aveva
iniziato a lottare immediatamente senza avere bisogno di ambientarsi.

Inoltre Fei era pieno di entusiasmo.

Tutti da giovani sognano di diventare supereroi e salvare la situazione; proteggendo i cittadini dei
loro paesi. Ora Fei stava vivendo il suo sogno d’infanzia. Nonostante la sua ascia stesse falciando
le vite di molte persone, non provava nessun rimorso.
Uccidere gli altri lo avrebbe salvato da una brutta fine. Era semplice.

Fei arretrò mentre proteggeva i soldati che stavano portando via Pierce e poi tornò in prima
linea.

I nemici ordinari non potevano rivaleggiare con la forza brutale e le tecniche sofisticate di un
barbaro di livello 5. I nemici urlarono mentre Fei si avvicinava all’ultima scala d’assedio. La sua
ascia sibilò nell’aria, un bagliore sanguigno si rifletté nella sua lama.

Gli ultimi due nemici che stavano proteggendo la scala gridarono quando furono spinti via dalle
mura difensive e picchiarono terra a causa di un colpo di Fei.

Quell’attacco era così potente che non si fermò lì.

“Slam!”

L’ascia di Fei impattò sul parapetto delle mura.

La polvere e le scintille schizzarono ovunque.

Uno spesso parapetto di un piede (30 cm) si ruppe e schiacciò i nemici fuori dal castello,
sollevando un’ondata di polvere.

Anche la scala d’assedio fissata al parapetto fu sbalzata via, girò su sé stessa a mezz’aria con i
nemici ancora aggrappati attorno e cadde nel fossato Zuli a centinaia di iarde (metri) di distanza.

“Che forza!”

Tutti nel campo di battaglia furono di nuovo scioccati da Fei.

Il morale dei soldati di Chambord era di nuovo aumentato grazie al nuovo “rinforzo”. La loro
speranza di vincere era aumentata drasticamente. I nemici inoltre erano stati spaventati a morte
da Fei. Nessuno sano di mente avrebbe voluto affrontarlo.

Ma Fei non si fermò lì. La sua prossima mossa aveva massimizzato il potere e l’effetto del suo
eroismo sul campo di battaglia.

“Soldati del re, fatevi forza! Per il nostro regno! Per i nostri padri e madri! Per le nostre mogli e
bambini!”

Dopo il suo tentativo riuscito di distruggere la scala d’assedio, sollevò la sua enorme ascia.
Illuminato da un debole bagliore lucente che avvolgeva la sua armatura, ruggì come un dio
invincibile.

All’improvviso, una forza invisibile, eppure veemente si espanse dalla gola di Fei. Con la forza di
uno tsunami, spazzò via le folle di nemici.

Come se avessero visto qualcosa di terrificante, tutti i nemici nel raggio di cinque iarde (metri) da
Fei, lasciarono cadere le armi a terra e iniziarono ad urlare e a scappare più velocemente che
potevano. Alcuni di loro erano così spaventati che saltarono dal muro alto duecento piedi (60
metri).

L’urlo di guerra del barbaro: “Ululato”.

Questo ruggito spaventò la maggior parte dei nemici vicini a Fei. I poteri misteriosi del mondo di
Diablo erano finalmente apparsi in questo mondo. Naturalmente solo Fei sapeva cosa stava
accadendo.

Tutti gli altri rimasero sbalorditi.

“Che tipo di potere era quello?!”

“Divino.”

Le mura difensive si ammutolirono.

Sotto la luce del tramonto, tutti sentirono una forza incontenibile scatenarsi dai soldati di
Chambord.

Alla fine…

Qualcuno gridò dopo Fei: “Combattiamo! Per il nostro regno e le nostre famiglie!”

Questo urlo fu come una piccola scintilla in una pozza di gasolio.

All’improvviso, il sangue dei difensori di Chambord si accese, bruciando come una fiamma
inarrestabile.

“Combattiamo!!”

“Difendiamo la nostra terra!”

“Attacchiamo!! Uccidiamoli!! Combattiamo!!!”


I ruggiti erano davvero spettacolari. Come una magia inimmaginabile, si diffusero velocemente
nel campo di battaglia.

Quasi ogni soldato di Chambord aveva iniziato a ruggire.

Il morale stava aumentando precipitosamente!

Un soldato ferito estrasse una freccia con dei barbigli dalla sua spalla. Un contadino a cui era
stata tagliata la gamba strisciò verso un nemico e gli morse la coscia. Un vecchio a cui era stato
trafitto il cuore infilzò il suo coltello nella testa del nemico usando l’ultimo briciolo delle sue forze
e del suo respiro.

Il ruggito di Fei aveva incoraggiato ogni difensore di Chambord, dando loro una forza senza
precedenti.

Velocemente i difensori iniziarono ad entrare in vantaggio.

Dopo aver perso le scale d’assedio, i soldati nemici sulle mura difensive non ricevevano più
rinforzi e non avevano più vie di fuga. Questi guerrieri quasi si cagarono addosso. Urlarono e
iniziarono a scappare via dalle lame dei soldati di Chambord. Balzare già dalle mura non
sembrava una cattiva idea ora…

Almeno saltare già avrebbe dato loro una lieve possibilità di sopravvivere.

Se fossero rimasti lì, questi difensori impazziti non avrebbero dato loro nessuna possibilità.
Sarebbero stati ridotti in una condizione peggiore della morte. Uno degli invasori fu letteralmente
morso a morte da un paio di soldati gravemente feriti.

Era la guerra.

Questo nuovo arrivo doveva essere un eroe!

I guerrieri stellari, quelli lunari e i maghi potevano uccidere molti nemici, ma alcuni si riferivano
a loro come eroi. Potevano motivare tutti i loro alleati. Ogni azione, parola e loro sguardo
potevano portare speranza e incoraggiare i loro seguaci.

Fei era diventato per caso un eroe per loro.

Dopo aver ruggito, Fei tornò ad uccidere. Spade spezzate, lance e armature distrutte. Ovunque
Fei andasse, i nemici urlavano, venivano mutilati e morivano.
Con uno slancio invincibile, Fei si avvicinò al centro della battaglia.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Zangetsus!


3 capitoli in coda Zangetsus, 0/5
-Schadenfreude

Brook stava affrontando il nemico con l’armatura nera. Questo altro guerriero era molto simile a
quello aveva combattuto contro Fei.

Usavano entrambi la stessa tecnica di combattimento e armi. Lo stocco era molto veloce in
confronto alla spada a due mani di Brook.

“Lo finisco io, tu vai e guida i soldati per annientare il resto dei nemici sulle mura difensive.”
Gridò Fei a Brook.

Fei si intromise nel combattimento e scontrò colpì la punta dello stocco accuratamente. Questo
costrinse il nemico ad arretrare un po’ e rivalutare la situazione.

“Stai attento, questo bastardo è difficile da gestire!”

In quanto secondo comandante delle guardie del re, Brook era una delle persone dotate di
autorità ed influenza nel castello di Chambord. Ma a causa delle azioni eroiche di quest’uomo di
ferro, dalla faccia completamente coperta, non esitò ad ascoltare i suoi ordini.

‘Strano, mi pare di aver visto quest’armatura da qualche parte…’ Pensò Brook.

Tuttavia non c’era tempo da sprecare, così Brook si girò e iniziò a dare ordini ai soldati di
Chambord.

Fei invece si preparò a combattere.

“Sei tu ad aver ucciso numero venti?”

Questo nemico sembrava molto solenne. Si stava concentrando e l’energia nel suo corpo stava
circolando sempre più velocemente. Era pronto a scatenarla in ogni momento.

Era nervoso visto che Fei aveva ucciso numero venti in un solo colpo e non era più forte del suo
compagno. Doveva mettercela tutta per ottenere anche una sola possibilità di sopravvivere.

“Non posso competere in pura forza!”

Questo nemico elaborò un piano.


Lo stoccò sfrecciò all’improvviso. I suoi attacchi erano più aggressivi e veloci rispetto a quando
stava affrontando Brook. Visto che era più sottile e piccolo di Fei, e la sua arma era più leggera e
flessibile, aveva intenzione di sfruttare la sua rapidità per stancare Fei ed effettuare un colpo
mortale una volta che Fei avesse mostrato un punto debole nelle sue difese.

Fei presto aveva scoperto la strategia di questo nemico.

“Ahahah…” La sua risata era piena di compassione.

Questo nemico era come uno Sciamano Caduto nel mondo di Diablo. Era un umano mostruoso
che teneva una lama in una mano e una torcia nell’altra. Lo Sciamano Caduto era astuto e
crudele, si muoveva e attaccava velocemente. Quando era in svantaggio, avrebbe fatto di tutto per
scappare.

Dopo che Fei era arrivato al livello 5, la sua soluzione per mostri come questo era semplice, un
colpo e via. Questa tattica non era utile contro di lui. Qualsiasi trucco e strategia erano
insignificanti di fronte al potere assoluto; sarebbero distrutte facilmente.

Cos’era un barbaro? Il dio del combattimento ravvicinato.

Sia in quanto a forza che a tecnica, i barbari sarebbero sempre stati i migliori nel mondo di
Diablo. Se un barbaro fosse stato sconfitto così facilmente da una strategia del genere, Fei
sarebbe morto già migliaia di volte nel mondo di Diablo.

“Clang!”

Di nuovo, un solo colpo di Fei aveva danneggiato gli organi interni di questo nemico, che dovette
ritirarsi mentre vomitava sangue.

Il suo stocco venne fatto a pezzi. Alcuni frammenti si infilzarono nel corpo del nemico a causa
dell’impatto.

“No!”

Questo nemico era terrorizzato. Non era nemmeno vicino a sconfiggere Fei. Dopo il primo
contatto, aveva capito che le tecniche d’ascia di quest’uomo erano più spaventose della sua forza.
Non aveva nessuna possibilità di vincere in questo scontro.

“T’chi!”
Questo nemico lanciò un uncino dalla forma strana. Ad esso era attaccato un filo così da poterlo
controllare. Dopo che atterrò e si fissò ad uno dei parapetti, balzò giù dal muro difensivo e cercò
di scappare via da Fei in un modo simile a quello di Spider man.

Tuttavia…

“Ora che sei venuto qui, devi rimanere!”

Disse Fei dando un calcio ad una spada a due mani a terra, non avrebbe dato l’opportunità di
scappare al nemico.

“Shiiiin!”

La spada inseguì il nemico, veloce come un fulmine.

Lo trafisse nella schiena a mezz’aria e lo uccise in un istante. Poi agganciò il suo cadavere nel
terreno sotto le mura difensive.

“Prego!” Disse con ferocia Fei al corpo.

Mentre stava per prendere di mira i nemici rimanenti…

“Moo!! Moo!!!!”

Dalla base nemica risuonarono gli strani rumori di un corno e presto si diffusero per tutto il
campo di battaglia.

Il nemico si ritirò dal muro difensivo attorno a Chambord e tornò velocemente nella sua base,
come una marea dalla spiaggia.

“I nemici si sono ritirati!!!”

I difensori di Chambord esultarono quando videro cos’era successo.

In contrasto, i nemici rimasti invece capirono che il comandante aveva già rinunciato a loro e il
loro morale sprofondò. Dopo un po’ gettarono via le armi, si inginocchiarono e si arresero.

I soldati di Chambord avevano ripreso velocemente il controllo delle mura difensive.

Ma la battaglia non era ancora finita a duecento iarde (metri) di distanza del centro delle mura.
Il primo comandante delle guardie del re, il guerriero a tre stelle Frank Lampard stava facendo
un combattimento all’ultimo sangue con uno spadaccino nemico di nome Landes. Le energie di
entrambi si stavano scontrando, una rossa e una blu, e stavano creando onde d’urto che stavano
distruggendo ogni cosa attorno a loro, inclusi i soldati di Chambord e le mura difensive attorno a
loro.

Nessuno poteva nemmeno avvicinarsi entro dieci iarde (3 metri) da loro.

Fei aveva spazzato via un altro paio di nemici che stavano ancora resistendo lungo la strada.
Strizzò gli occhi verso Landes mentre stava pianificando come aiutare Lampad.

Le battaglie che aveva affrontato avevano rinsaldato la sua sicurezza, facendolo sentire
invincibile.

Tuttavia…

Fei presto scoprì che questa battaglia era fuori dalle sue aspettative.

Dopo che si avvicinò, sentì un’enorme pressione. L’energia rossa e blu che si stava diffondendo
dai due aveva lasciato dei segni scioccanti sulle mura difensive. Il suo istinto gli suggerì che era in
un posto estremamente pericoloso.

L’esperienza derivata da numerose battaglie contro i mostri nel mondo di Diablo lo avevano
allenato. Fei capì immediatamente che non poteva rivaleggiare con Lampard, né con lo
spadaccino nemico. Erano entrambi almeno due volte più forti rispetto a lui.

Mentre Fei stava rifelttendo, qualcuno nel campo di battaglia gridò:

“Ahahah! Il mio signore ci ha ordinato di ritirarci. Vi lasceremo vivere per un’altra notte. Dopo
che conquisteremo il vostro castello, nessuno di voi sopravvivrà!”

Le energie di Landes iniziarono a coprire il suo corpo, sembrava che fosse coperto da un’enorme
fiamme ardente. Spinse via Lampard con un forte attacco, si girò e tranciò in due un po’ dei
soldati di Chambord più vicini. Poi saltò dalle mura difensive mentre rideva fragorosamente tra le
urla di dolore dei soldati.

Fei non poteva più sopportarlo.

“Ca**o! Come osi uccidere i miei soldati per vantarti?!”

Usò la stessa tattica di prima e lanciò un’arma con un calcio.


“T’chi!”

Una lancia di ferro volò a gran velocità verso Landes, come un’enorme freccia scagliata da una
balestra militare.

“Esaudirò il tuo desiderio!”

Lo spadaccino Landes scoprì con rabbia che, a parte il guerriero a tre stelle Lampard, una
formica aveva osato attaccarlo.

Ruggì mentre si voltava a mezz’aria e calpestò la lancia in volo. Poi balzò verso il muro difensivo
usando l’arma come appoggio, sembrava un’aquila in volo.

“Muori!!!” Colpo del Sole Esplosivo!”

Un flusso di energia rossa, intenso come la lava in eruzione, irradiò un calore letale, e si avventò
su Fei.

“Attento!”

Avvertì Lampard.

Aveva intenzione di salvare quest’uomo di ferro, ma il combattimento aveva riacutizzato la ferita


interna che aveva subìto dieci anni fa e fu costretto a rimanere immobile mentre vomitava boccate
di sangue.

Lampard fu sorpreso da quanto erano gravi le sue condizioni, ma non poteva farci nulla.

“Vediamo quanto sei davvero forte!”

Nonostante il nemico fosse due volte più forte di lui, Fei si era riempito ancora di più di spirito
combattivo. L’orgoglio di un barbaro aveva influenzato inconsciamente la personalità di Fei, che
non si sarebbe ritirato. La sua enorme ascia bipenne si trasformò in una nuvola di ombre nere e
picchiò contro il Colpo del Sole Esplosivo con enorme forza.

“Boom!”

La collisione fece schizzare attorno l’energia rossa e danneggiò ancora di più le mura difensive.

Fei fu costretto ad arretrare di trenta, quaranta passi dall’energia finché non poté riprendersi.
“Pu…”

Il sangue uscì dalla sua bocca e tinse di rosso l’armatura pesante. Fei si sentì stordito e iniziò a
barcollare.

I soldati erano scioccati.

Il potere di questa collisione aveva determinato chi era il più potente.

L’invincibile guerriero di metallo di Chambord… aveva perso.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Zangetsus!


2 capitoli in coda Zangetsus, 0/5
-Schadenfreude

Nonostante nessuno sapesse la sua identità, quest’uomo si era sicuramente guadagnato la fiducia
e il rispetto dei soldati. Dopo averlo visto perdere, Brook e altri coraggiosi soldati scattarono
verso di lui, pronti a sacrificare la vita per proteggere quest’uomo che aveva salvato il castello di
Chambord.

Anche lo spadaccino Landes era un guerriero a tre stelle, ma sapeva che Fei aveva un certo
vantaggio. La forza mostruosa dell’avversario lo aveva colpito durante la collisione. Il suo
braccio destro si era intorpidito e il suo respiro si era mozzato. Ciò che lo preoccupava di più era
che la collisione lo aveva respinto via, così non aveva nessun punto d’appoggio per riprendere lo
slancio.

Ma…

“Muori!!”

Landes non si fermò lì. Il suo polso sinistro scattò e lanciò un uncino. Era simile all’uncino che
aveva usato l’altro nemico. Dopo averlo fissato in un parapetto, tirò e gli permise di tornare dal
muro difensivo.

Brook e gli altri soldati che stavano cercando di aiutarlo non riuscirono ad avvicinarsi nemmeno
di un pollice a causa dell’energia esplosive e della pressione.

L’energia di Landes rafforzò di nuovo la sua arma. La lama piena di fuoco rosso si avventò su
Fei! Aveva deciso di dargli una lezione, non avrebbe dovuto provocare un guerriero a tre stelle.

I soldati e i difensori furono colti dal terrore. Tutti pensarono che Fei sarebbe morto.
Tuttavia…

“Ahahah! Tutto qui bastardo?”

Fei inclinò lievemente il corpo, non cercò di schivare. Sembrava che fosse così spaventato che si
fosse dimenticato di muoversi, così la spada trapassò facilmente la sua spalla. Tuttavia Fei ruggì
immediatamente come un leone ferito.

“Roaaaar!!!”

L’urlo di guerra del barbaro: Ululato.

Il potere misterioso riapparì di nuovo.

Lampard rimase sbalordito. Stava provando una paura che non aveva mai sentito prima. Fece
immobilizzare per un secondo la sua energia. Anche gli occhi di Landes che si potevano scorgere
tra l’elmo si riempirono di follia.

Questo terrore avrebbe causato la sua fine.

“Muori idiota!”

Fei concentrò la sua forza in un pugno e mirò al petto del nemico.

Landes non era lucido perché era stato influenzato dall’Ululato. Nonostante fosse in pericolo, non
riuscì a schivare questo pugno. L’enorme forza non gli diede nessuna possibilità. Fu respinto
all’istante e il sangue schizzò dalla bocca. Il suo corpo si schiantò con il parapetto e lo ruppe.
Entrambi caddero dalle mura difensive, la sua spada era ancora infilzata nella spalla di Fei.

Nonostante Landes avesse l’energia di un guerriero a tre stelle, aveva subìto un grave danno a
causa del pugno. Pieno di shock e incredulità, iniziò a cadere. Cercò di usare di nuovo il suo
uncino e dopo averlo fissato ad una delle pietre del puro. Lo tirò, annullando l’accelerazione della
sua caduta e atterrò illeso.

Anche se era ferito, cadere dalle mura difensive non era sufficiente ad ucciderlo. Alzò lo sguardo,
esitò per un po’, poi decise di ritirarsi temporaneamente.

Quando era stato colpito, aveva sentito la chiamata del cupo mietitore. Anche se la forza
dell’uomo era inferiore alla sua, la follia e la determinazione di quel guerriero gli aveva fatto
perdere il coraggio di affrontarlo di nuovo.
…..

Sulle mura difensive.

I soldati stavano guardando Fei in modo completamente diverso.

Rispetto, incredulità, follia, venerazione…

Lo stavano guardando come se fosse un dio della guerra. Anche il guerriero a tre stelle, Lampard,
che si era ripreso un po’, fissò Fei con rispetto e serietà.

Dopo la serie di attacchi tra Fei e Landes, solo Lampard aveva capito chiaramente che tipo di
guerriero era questo “uomo di ferro”!

…..

A questo punto, la domanda nella mente di tutti era:

“Chi è?”

“Chi poteva essere?”

Tutti si stavano chiedendo: “Che volto c’è sotto l’elmo sporco di sangue?”

Fei alzò il braccio.

Ogni sua piccola azione fu osservata con attenzione dalla gente di Chambord.

Posò la mano sinistra sull’impugnatura della spada che era ancora infilzata nella sua spalla
destra. Strinse i denti e tirò.

“Pu!”

Una freccia di sangue schizzò dall’armatura metallica.

Alcuni non riuscirono a trattenersi e gridarono come se fossero stati loro ad essere trafitti.

Fei non tremò e non fece nessun rumore, facendolo sembrare un gesto semplice e indolore,
sbalordendo di nuovo i numerosi osservatori.

Fei fece un respiro profondo dopo aver tirato via la spada. Il dolore gli provò un po’ di
stordimento, ma mantenne la sua compostezza e così nessuno riuscì a notarlo. Dopo che il dolore
e lo stordimento passarono, si tolse lentamente l’elmo.

Questa scena sembrò ancora più lenta agli occhi dei soldati. Sembrava che lo stesse facendo a
rallentatore per loro.

Ci mise un solo secondo, ma parve una decade per i presenti. Alla fine il mistero era stato svelato.

Videro il volto sotto quell’elmo, i suoi capelli neri erano fradici ed erano appiccati alla sua fronte
e le sue sopracciglia folte e il suo sorriso brillante lo rendevano ancora più bello.

“È…”

I soldati delle mura difensive si dimenticarono come respirare e parlare, sembrava che avessero
incontrato lo sguardo di Medusa.

Il guerriero a tre stelle Lampard era una persona molto seria, ma ora era rimasto a bocca aperta,
incapace di parlare. Il secondo comandante del re, Brook, e altre figure importanti continuarono
a stropicciarsi gli occhi; non riuscivano a crederci. Pensavano di essere troppo stanchi e di stare
avendo allucinazioni.

Era… il re Alexander!

Impossibile!

A dire la verità, prima che Fei si togliesse l’elmo, tutti avevano fatto ipotesi sulla sua identità. Ma
dopo aver considerato tutti quanti, inclusi perfino i mendicanti di Chambord, nessuno si sarebbe
mai aspettato di vedere la faccia del loro re.

Il famoso ritardato, il re Alexander!

Questo era l’uomo che era stato la vergogna assoluta per Chambord negli ultimi tre anni!

È lui!

Ma come poteva essere?

Un silenzio mortale si diffuse per le mura difensive.

Lo shock che Fei aveva dato ai soldati era dieci volte superiore a quando li aveva sorpresi
uccidendo i due guerrieri ad una stella e aveva ferito Landes!
Dopo tre, quattro minuti di silenzio, qualcuno accettò finalmente la realtà e gridò: “È il re
Alexander… Alexander! È il re Alexander!”

Questo grido svegliò tutti quanti.

Tutti accettarono la verità e gridarono con entusiasmo:

“Cielo! È davvero il re Alexander!”

“È davvero il re Alexander!”

“Il re Alexander ci ha salvato!”

“Lunga vita al re Alexander!”

“Lunga vita al re Alexander!”

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Zangetsus!


1 capitoli in coda Zangetsus, 0/5
-Schadenfreude

…..

I soldati erano sconvolti. Era fin troppo sorprendente!

L’atmosfera era diventata animata, come quando si versava un bicchier d’acqua su una padella di
olio bollente. Ogni difensore provò una sensazione bruciante nel petto, come se contenessero un
fuoco pronto a divampare. Scaricarono tutto l’entusiasmo e la gloria di aver combattuto a fianco
del re con un solo grido:

“Lunga vita al re Alexander!”

Le urla risuonarono in lontananza e attirarono perfino l’attenzione dei nemici nella loro base,
dall’altra parte del fosso Zuli.

Fei stava gridando insieme ai soldati. Era sicuro di averli impressionati tutti. Per rendere il suo
“ritorno” più epico, fece un cenno per zittire la folla.

I soldati si ammutolirono velocemente. Seguivano gli ordini di Fei come se lo considerassero un


dio. Fei si avvicinò al centro delle mura difensive. Fissando i soldati, sollevò il suo trofeo, la
spada del guerriero a tre stelle Landes e gridò: “Lunga vita a Chambord!”
La spada sanguinosa, l’eroe invincibile, i resti dei nemici, la luce dorata del tramonto e il re
divino…

Tutto questo stimolò ancora di più i soldati. Alzarono le armi ed esultarono:

“Lunga vita a Chambord! Lunga vita al re Alexander!”

“Lunga…”

Fei si girò all’improvviso e indicò con la spada la base nemica e gridò: “Guerrieri, gridate con
me! Che il vostro padrone si fotta!”

“Ahahah!” I soldati scoppiarono a ridere.

Si resero conto velocemente che non solo il re era degno del loro rispetto, poteva anche
identificarsi con loro, suscitando ancora più ammirazione in loro. I soldati si precipitarono al
confine delle mura difensive e gridarono verso la base nemica: “Che il vostro padrone si fotta!
Bastardi… Ahahah!”

La paura e la tristezza provocata dalla guerra erano diminuite all’improvviso.

In quel momento…

“Alexander, come sei arrivato qui?”

Una voce sorpresa, eppure preoccupata risuonò da dietro Fei, che si girò.

Vide Angela con un lungo abito viola. Stava sollevando l’orlo del suo abito mentre stava salendo
frettolosamente per le scale delle mura difensive.

La bionda Emma stava gridando e la stava inseguendo. Sembrava un po’ arrabbiata.

Fei gettò via la spada sporca e si girò per asciugarsi il sangue dalle labbra. Dopo che pensò che il
suo aspetto non avrebbe spaventato quel bellissimo angelo, si girò e camminò verso di lei.

Ad un certo punto scattò all’improvviso quando vide che Angela stava per cadere dalle scale e la
prese al volo appena in tempo. La sensazione di morbido che sentì gli fece venire voglia di
abbracciare la sua bellissima fidanzata.

“Questo posto è troppo pericoloso! Torna indietro!”


Angela non aveva visto cos’era accaduto nel campo di battaglia. Il suo viso era sudato e le sue
guance erano rosse per la corsa. Mentre parlava, i suoi occhi si erano inumiditi.

Venti minuti fa, Angela era tornata nella camera da letto del palazzo insieme alla sua domestica
dopo aver curato il viso di Emma con un unguento. Erano rimaste sorprese nello scoprire che
Alexander era scomparso e che c’era un’armatura tagliata a metà nel palazzo. Erano davvero
preoccupate di dove fosse Alexander.

Angela si era biasimata per aver lasciato Alexander da solo.

Lo avevano cercato ovunque, compresi i posti in cui Alexander amava andare, ma non avevano
trovato nessun indizio. Quando stavano per disperarsi, avevano sentito dei soldati gridare:
“Lunga vita ad Alexander!” sulle mura difensive. Angela non aveva badato alla sua sicurezza e,
senza ascoltare i consigli di Emma, si era precipitata più velocemente che poteva verso il campo
di battaglia.

Fortunatamente, la battaglia era già finita da un po’ ed era stata individuata subito da Alexander.

“Sei ferito?” Angela vide tutto il sangue sull’armatura di Fei.

Fei rise con orgoglio e indicò i cadaveri dei nemici: È tutto il loro sangue… Eh, non guardare,
questi tipi sembrano disgustosi.” Bloccò la visuale di Angela. Non voleva che la sua fidanzata
pura vedesse tutto questo sangue e violenza.

Questa semplice premura fece emozionare Angela.

In quel momento…

“Alexander, hai quasi diciotto anni! Puoi smetterla di causare guai per Angela? Sai quanto è
pericoloso questo posto? Hai quasi fatto piangere Angela…”

Emma li aveva raggiunti. Nonostante non avesse idea di cosa fosse accaduto, aveva iniziato ad
accusare Fei non appena aveva ripreso fiato; le scale l’avevano davvero stancata.

Quando Alexander era ancora un ritardato, Angela ed Emma lo trattavano come un fratello
minore, così, quando provava frustrazione, Emma si dimenticava di stare parlando con un re e lo
rimproverava come una sorella maggiore.

Tuttavia Fei non si arrabbiò minimamente. Sapeva che erano davvero preoccupate per lui, così
decise di stuzzicare un po’ Emma.
Fece finta di niente e, come se fosse contrariato, disse: “Non ho combinato nessun guaio… sono
qui per uccidere i nemici… Guardami se non ci credi, sono forte e ho anche ucciso molti
nemici…”

Emma si arrabbiò ancora di più.

“Chi stai prendendo in giro? È stato già imbarazzante quando sei stato sbalzato via dalle mura
difensive con una freccia. Vuoi causare altri guai? Uccidere i nemici? Sarebbe già ottimo se non
intralciassi i difensori! Torniamo indietro! Se causerai altri guai, ti farò sculacciare da Angela!”

“Sculacciare?”

L’espressione di Fei divenne strana. Quando il vecchio Alexander causava guai, Angela lo
sculacciava sempre? Fei iniziò a fare dei pensieri davvero inappropriati.

“Va bene, torniamo indietro Alexander! Questo posto è troppo pericoloso.” Disse Angela. Prese
per mano Fei e iniziò a camminare verso il palazzo del re. Pensò: ‘Dobbiamo andarcene da
questo posto sanguinoso, spero che non traumatizzerà il povero Alexander.’

“No, Angela!” Fei rifiutò le intenzioni gentili di questa splendida ragazza.

Sistemò i capelli neri di Angela che erano stati scompigliati dalla corsa e dalla scalata.
Chinandosi verso l’orecchio di Angela, le disse: “Ti ricordi? Prima mi hai detto che devo essere
un re coraggioso. Ora rimarrò qui con i miei soldati finché non sconfiggeremo i nemici.”

Nonostante le parole di Fei erano molto onorabili e commoventi, stava anche facendo del suo
meglio per impressionare favorevolmente questa ragazza. Pensò: ‘Le ragazze sognano di stare
con degli eroi!’

“Basta! Alexander, stai causando di nuovo guai!” Emma non prese sul serio Fei. Il suo viso rosso
brillante stava fumando di rabbia, mentre i suoi occhi color zaffiro erano pieni di frustrazione.

“Angela, Emma, lasciatelo rimanere!”

Il guerriero a tre stelle Lampard si avvicinò. Diede una pacca sulla schiena di Emma per
tranquillizzarla mentre fissava Fei con uno sguardo perplesso.

Lampard aveva la sensazione di non capire più questo piccolo re. Non si era ancora ripreso dallo
shock che gli aveva dato Alexander, un giovane che aveva visto crescere e che era stato deriso da
tutti.
“Cosa? Signor Lampard, lei…”

Sia Angela che Emma non si aspettavano che Lampard avrebbe detto una cosa del genere; erano
davvero sorprese.

Entrambe sapevano che, a parte loro, il solo che si preoccupava davvero per Alexander era
proprio Lampard, che aveva protetto il giovane da quando era un bambino. Non potevano credere
che Lampard avrebbe permesso ad Alexander di rimanere in un luogo così pericoloso.

“Angela, Emma, non vedete come i soldati stanno guardando Alexander…”

Lampard indicò i soldati che erano occupati a riposarsi e a creare altre barriere difensive.
Notando l’entusiasmo di Fei, sorrise e disse: “Ciò che Alexander ha detto è vero. Se non ci fosse
stato lui a salvare la situazione, Chambord sarebbe stata già conquistata… Angela, sono
d’accordo. Avevi ragione quando hai detto che Alexander sarebbe diventato il più grande re! Va
bene, sono un po’ stanco, devo riposare!”

Si girò velocemente e se ne andò.

Tuttavia nessuno notò il sottile rivolo di sangue che stava scorrendo dalla sua bocca.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Zangetsus!


0 capitoli in coda Zangetsus, 0/5
-Schadenfreude

…..

Angela ed Emma notarono solo ora la strana atmosfera attorno.

I soldati stavano osservando Alexander con grande rispetto. Il re che prima era stato lo zimbello
dell’intera Chambord, ora sembrava un idolo per cui ogni soldato avrebbe sacrificato la vita.
Questo livello di rispetto e venerazione di solito erano diretti solo verso Lampard!

“Lunga vita ad Alexander!”

“Lunga vita al re Alexander!”

Fei si pavoneggiò di fronte ad Angela. Diede ai soldati attorno uno sguardo che solo i fratelli
avrebbero capito. I soldati risero e furono molto cooperativi; alzarono tutti le braccia e
gridarono: “Lunga vita ad Alexander!”
Allora, ogni soldato aveva avuto la sensazione che Alexander fosse una pila di sterco in confronto
alla sua fidanzata Angela, che era un diamante brillante. Provavano compassione per lei e
credevano che Alexander non fosse degno di questa giovane. Tuttavia ora avevano la sensazione
che questa “pila di sterco” fosse l’unico a Chambord degno di questa gemma.

Angela ed Emma non avevano mai sentito un’atmosfera del genere in presenza di Alexander.

“Cos’è successo??” Le due ragazze perspicaci non riuscivano a capire.

In quel momento…

“Sua maestà, Pierce quasi non ce l’ha fatta…”

Brook, il secondo comandante delle guardie del re, si precipitò verso Fei.

Nonostante sapesse che il re Alexander non era un dottore e nemmeno un sacerdote della chiesa,
aveva riposto un briciolo di speranza in Fei a causa del valore che aveva mostrato. Sperava che
Fei stesse nascondendo ancora qualche asso nella manico: Dio, per favore! Dacci un altro
miracolo! Solo un altro miracolo dal re Alexander!’

“Pierce?”

Fei ripensò all’uomo dai capelli bianchi che aveva rischiato la vita per distruggere le due scale
d’assedio. Quell’uomo era un vero guerriero, non c’erano dubbi al riguardo, non solo per la sua
forza, ma per la sua determinazione a sacrificare la vita per i suoi cari.

“Brook, prenditi cura di Angela ed Emma per me, vado a dare un’occhiata!”

Fei diede un colpetto sulla mano di Angela e le disse di stare attenta. Poi, guardò Emma e alzò le
sopracciglia per mostrarle la sua nuova influenza sui soldati, inclusi i comandanti. Alla fine un
soldato lo condusse nella struttura medica.

“Feh!”

Emma non riuscì a sopportare le provocazioni di Fei. Fissò la schiena di Fei con “amarezza”
mentre lo vedeva sfrecciare via. Poi si girò e disse con fare adorabile: “Zio Brook! Cos’è
successo? Alexander sembra…”

Questa era la stessa domanda che si stava ponendo Angela, che stava arrossendo a causa
dell’atteggiamento provocante che Fei aveva avuto nei suoi confronti.
Brook sorrise e riferì loro cos’era successo durante il momento critico della battaglia quando Fei
era arrivato.

In quanto secondo comandante delle guardie del re, Brook trattava queste ragazze come se fossero
sue figlie, in effetti quasi tutti i cittadini di Chambord adoravano queste ragazze gentili e mature.
Avevano provato compassione nei confronti di Angela, la povera giovane costretta a sposare un re
ritardato, ma adesso tutti quelli che avevano assistito o partecipato alla battaglia credevano che
solo Alexander fosse degno di lei.

Dopo aver ascoltato la storia, Angela ed Emma rimasero scioccate.

“Il nostro Alexander è davvero diventato un eroe?” Emma aveva i suoi dubbi.

…..

Nell’ospedale di Chambord.

Quando ci entrò, Fei rimase scioccato.

‘Non può essere un ospedale, no? Sembra un porcile.’ Pensò Fei.

Un odore freddo, umido di stantio riempiva questo posto dall’aspetto abbandonato. Non c’era
nemmeno una porta per bloccare il vento e la pioggia. Le finestre erano bloccate da rocce; c’era
polvere e fango ovunque. C’era solo un po’ di fieno a terra e centinaia di soldati gravemente feriti
stavano gridando e gemendo.

Quattro o cinque membri del personale medico vestiti di nero e bianco stavano camminando tra i
soldati. Sicuramente c’era una carenza di dottori visto come stavano sfrecciando tra i guerrieri,
erano ricoperti di sudore.

“È arrivata sua maestà!” Gridò il soldato che aveva condotto Fei.

Il suo urlo attirò l’attenzione di tutte le persone nella struttura, eccetto quelle che erano in coma o
erano svenute.

La gente qui aveva sentito parlare del coraggio e del potere del re Alexander dai soldati feriti che
erano stati mandati qui dopo che Fei era arrivato nel campo di battaglia. Molti soldati si stavano
immaginando scene di battaglie eccitanti e virili.
Naturalmente alcuni non lo avevano visto combattere ed erano un po’ scettici. Volevano vedere di
persona il re che si era trasformato da un ritardato ad un eroe.
Dopo aver visto arrivare il re Alexander, i soldati si entusiasmarono.

Alcuni ignorarono le ferite e cercarono di tirarsi su a sedere per vederlo, rompendo le croste che
si erano appena formate sulle loro lezioni. Le persone che avevano combattuto insieme a Fei
gridarono: “Lunga vita al re Alexander!”

Fei ringraziò il soldato che l’aveva guidato nella struttura e poi cercò velocemente di confortare i
soldati che stavano lottando per rialzarsi…

Non sapeva cosa dire.

Questo sicuramente non era il posto giusto per mostrare il suo prestigio. Dopo aver visto così
tanti volti giovani, maturi e vecchi, le loro ferite spaventose, il loro sangue che macchiava il
suolo…

Fei ne fu colpito profondamente…

Aveva la sensazione di trovarsi di fronte ad antichi grandi eroi che somigliavano a quelli che
erano vissuti un tempo sulla terra. Tecnicamente parlando, questi uomini erano rimasti feriti
mentre cercavano di proteggerlo; alcuni sarebbero rimasti invalidi. Dato che proveniva dalla
terra, Fei non riusciva ad accettare questo fatto; desiderò di aver combattuto fin dall’inizio a
fianco di questi soldati.

Gli umani erano contraddittori e Fei ne era un esempio.

Era un codardo e aveva molta paura di morire, ma in quel momento desiderava combattere. Forse
era stato influenzato dalle continue violenza e dai fiumi di sangue del mondo di Diablo, o forse i
suoi istinti animali erano stati sollecitati dalla pressione del nemico.

“Miei guerrieri, avete protetto Chambord e vi meritate la gloria che abbiamo vinto oggi!”

Nonostante Fei si considerasse un buon parlatore, a questo punto non sapeva davvero cosa dire.
Aveva detto quelle parole impulsivamente inchinandosi.

Questo mondo era simile alle società medievali europee divise nettamente in classi e gerarchie.
Non si era mai sentito di un re che si inchinava di fronte ad un soldato di classe inferiore,
nemmeno un re ritardato.

A volte le emozioni umane erano semplici. Molti soldati furono toccati dal gesto di Fei. Alcuni che
si stavano lamentando e provavano rimpianto per le loro condizioni ebbero all’improvviso la
sensazione che ne fosse valsa la pena.
…..

Dopo che Fei confortò gran parte dei soldati feriti, arrivò di fronte a Pierce. L’uomo era entrato
in coma. Il nemico aveva lasciato un po’ di energia nel suo corpo quando lo aveva infilzato con lo
stocco. L’energia aveva danneggiato il suo corpo e fatto sussultare i suoi organi interni. Il sangue
stava scorrendo incessantemente dall’area ferita. Un giovane dottore stava cercando di
tamponare l’emorragia, ma non era efficace.

Fei ora ebbe l’occasione di osservare l’operato dei dottori.

Era davvero deluso. I dotti di Chambord non avevano gli incantesimi curativi che Fei si era
immaginato. Potevano solo effettuare un semplice primo soccorso, pulivano le aree ferite e vi
applicavano delle medicine curative. L’efficacia di questo trattamento era molto limitata. Il
destino di questi soldati sarebbe dipeso solo dai loro attributi fisici e dalla gravità delle loro
ferite. Solo se fossero stati fortunati, sarebbero riusciti a sopravvivere.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Normalmente i soldati gravemente feriti che non avevano nessuna possibilità di sopravvivere
sarebbero stati soppressi piantando un piccolo, ma letale chiodo nel punto debole della loro nuca,
per risparmiare loro ulteriore dolore.

Di solito sarebbe stato riservato un trattamento del genere ad una persona nelle condizioni di
Pierce.

Tuttavia, dopo aver considerato che era uno degli uomini più forti di Chambord, come aveva
distrutto le due scale d’assedio durante la battaglia e il consiglio del secondo comandante Brook,
non era stato ancora soppresso.

“Come sta?” Chiese Fei al dottore, sperando di ricevere buone notizie.

“Mi dispiace molto sua maestà. Abbiamo fatto del nostro meglio, ma i suoi organi interni sono
stati scossi e quasi fatti a pezzi. Anche i sacerdoti di alta classe della Sacra Chiesa non potrebbero
salvarlo!”

“Sacerdoti?”

Questa parola attirò l’attenzione di Fei, ma ora non era il momento giusto per fare domande.
Doveva trovare una soluzione a questo problema.
Altri due dottori si avvicinarono e si inchinarono verso Fei; uno di loro stava tenendo un vassoio
di legno. Su di esso erano posati un piccolo martello e un chiodo dall’aspetto bizzarro; erano gli
strumenti per sopprimere i soldati. Pierce era l’ultima persona gravemente ferita nella struttura.
Nonostante fosse svenuto, era evidente che stesse provando molto dolore. Queste ferite potevano
non averlo ucciso subito, ma il sangue stava scorrendo a fiumi dalle sue lesioni e dalla sua bocca.

Un dottore dall’aspetto più vecchio sollevò Pierce da terra. L’altro posò il chiodo sulla nuca di
Pierce e sollevò il martello.

…..

“Aspettate!”

Fei doveva femrarli.

Non poteva permettere ad un vero guerriero di morire così. I veri guerrieri meritavano di morire
sul campo di battaglia e sarebbe stato vergognoso che Pierce finisse così. Inoltre Fei non voleva
che morisse.

‘Ma… come posso salvarlo?’ Fei doveva trovare velocemente un modo.

In quel momento, come se Pierce avesse percepito l’atmosfera tesa nella stanza, si svegliò. Vide il
re Alexander di fronte a lui insieme ai dottori. Alla fine puntò lo sguardo verso il martello e
sorrise: “Eheheh… Ora è il mio turno? Fate pure…”

Pierce non disse nulla a Fei. Era svenuto prima che il re sorprendesse tutti quanti, così non
sapeva che il ritardato ora era diventato ufficialmente l’eroe di Chambord.

Il dottore sollevò di nuovo il martello.

“Aspettate…”

Fei li fermò di nuovo. Notò come Pierce stava per perdere i sensi e gli venne in mente un’idea.
“Pierce, so come salvarti, ma forse dovrai sopportare molto dolore.” Disse.

“Tu? Ah… R… Re Alexander, questo… questo scherzo non è div… divertente. Se ti importa dei
tuoi soldati, allora per fa… per favore risparmia un po’ di pane per la mia… mia povera figlia
Louise!”

Nonostante non fosse pienamente lucido, Pierce non si fidava minimamente del re. “Fidarsi delle
parole di un ritardato? Credi che sia anche io un ritardato?” Solo quando parlò di sua figlia
Pierce non si preoccupò più delle conseguenze delle sue parole.

Fei si abbassò verso Pierce e sbuffò: “Cosa? Hai paura del dolore?”

Lo aveva fatto apposta e Pierce ci cascò perfettamente!

L’uomo si infuriò. Come un leone a cui era stata sottratta la compagna, Pierce cercò di tirarsi su
a sedere, facendo sanguinare ulteriormente le sue ferite: “Ah… ahahah…. Io… paura del dolore?
Eheheh… Io…”

Fei si spaventò.

Quest’uomo aveva proprio un forte orgoglio. Fei non voleva irritarlo troppo, altrimenti sarebbe
morto per l’emorragia.

“Resisti un po’ allora se non temi il dolore. Fallo per tua figlia.” Disse a Pierce per poi
andarsene dalla struttura medica.

Proprio mentre usciva, Brook era arrivato con Angela ed Emma.

Le guance delle due giovani erano arrossate. Iniziarono a fissare Fei, ancora incredule di ciò che
avevano sentito.

“Sua maestà, Pierce…” Chiese con speranza Brook.

“Potrebbe esserci un modo per salvarlo.” Fei non era troppo sicuro della sua idea. “Posso solo
provare a fare del mio meglio. Se sarò fortunato, Pierce non morirà.”

“Ottimo!” La risposta di Fei superò ogni aspettativa di Brook.

In quanto comandante, aveva visto molti morti e feriti. Sapeva esattamente quanto erano gravi le
condizioni di Pierce, era praticamente spacciato. Aveva fatto questa richiesta al re solo per la
disperazione, ma non si aspettava che Alexander avesse davvero una cura.

“Oh, Brook, un’altra cosa. Perché l’ospedale è così povero? Non abbiamo un posto migliore dove
tenere i nostri guerrieri?”

Fei era molto insoddisfatto di questo cosiddetto ospedale.

Questa domanda colse di sorpresa Brook, che cercò di dire qualcosa, ma si trattenne.
Emma stava ansimando, non era abituata a correre così tanto. Dopo aver sentito la domanda di
Fei, non si trattenne minimamente e disse con sarcasmo: “Non è stata opera tua? Se non avessi
ascoltato le parole di Gill e non avessi venduto tutti gli oggetti preziosi dell’ospedale per
divertirti, espellendo tutti i dottori e prendendo anche le finestre, non si sarebbe ridotto così…”

Fei non sapeva cosa dire.

‘Ero davvero un ritardato e un idiota allora…’ Pensò.

“Ci sono altri posti più grandi adatti ad ospitare i soldati feriti?” Chiese Fei senza rispondere ad
Emma.

“La chiesa di Chambord e la tenuta del capo ministro Barzel sarebbero più adatte, ma… ma…”
Brook esitò mentre continuava a parlare.

“Ma cosa?” Fei era curioso.

Brook non sapeva come rispondere alla domanda.

“I due posti che lo zio Brook ha menzionato hanno davvero abbastanza spazio, ma non puoi
spostarli lì…” Angela iniziò a spiegare pazientemente: “I sacerdoti hanno lasciato il castello di
Chambord e la chiesa è stata bloccata. Non abbiamo l’autorità di usarla o saremo puniti
gravemente dalla Sacra Chiesa. Nessun impero di questo continente Azeroth oserebbe sfidare
l’autorità della Sacra Chiesa. La tenuta del ministro Barzel non è molto conveniente ora…”

La spiegazione era stata piuttosto vaga, Fei non aveva ancora capito bene la situazione.

Nonostante avesse ereditato i ricordi del precedente Alexander, la sua comprensione del mondo
era pressoché nulla. Notò la serietà di Angela e cercò di stuzzicarla un po’: “La Sacra Chiesa è
così potente? Nemmeno un re può dargli ordini?”

Emma iniziò di nuovo ad obiettare: “Quando i sacerdoti del castello se ne stavano andando,
perfino i nemici che hanno circondato il nostro castello ha osato fermarli; hanno dovuto lasciarli
passare rispettosamente. Quanto pensi che sia potente ora? Anche gli imperi di nono livello più
potente non osano affrontare così apertamente la Sacra Chiesa.”

Fei rise nervosamente e non fece altre domande.

Conosceva troppo poco del continente. Se avesse continuato a fare domande stupide, gli altri si
sarebbero insospettiti. Cambiò velocemente argomento: “Va bene, ci sono altri posti adatti?”
Brook scosse la testa.

Angela ed Emma fecero lo stesso. Nemmeno loro avevano altre idee.

Così Fei si sfregò il mento. Stava pensando alla tenuta di Barzel: ‘Suo figlio ha cercato di
uccidermi. In tal caso nemmeno suo padre dev’essere così brillante.’ Costringere queste persone a
condividere la loro proprietà usando la sua autorità non gli avrebbe dato nessun senso di colpa!

In quel momento…

“Mi è venuto in mente un altro posto!” Gridò all’improvviso Emma.

“Che posto?” Fei, Angela e Brook sussultarono.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Emma guardò Fei con un sorriso malizioso. “La metà anteriore del palazzo di sua maestà! C’è
abbastanza spazio per tutti i soldati. Ahahah, però dipende se vuoi farlo o no!”

Lo sguardo di Fei iniziò a brillare.

“Ottima idea! Bene! Brook vai ad organizzare i soldati rimasti. Assicurati di spostare tutti i
soldati feriti nella metà anteriore del mio palazzo. Avvisa anche tutti i dottori. Non importa quanto
sono gravi le ferite, dì loro di fare del loro meglio per farli sopravvivere, mi occuperò io del
resto!”

Brook ne fu scioccato: “Sua maestà, non può farlo!”

“Perché no?” Fei rise. “Hanno versato il loro sangue per me e il regno di Chambord, perché non
posso dare loro un posto migliore per guarire?”

Emma rimase sbalordita.

Aveva proposto questa soluzione non per risolvere il problema, ma per provocare Fei. Non si
aspettava che l’avrebbe ascoltata… “Ehi Alexander! Ne sei sicuro?” Non era mai successo che un
re offrisse il suo palazzo per farlo diventare un ospedale per i soldati feriti.

Fei sfregò la testa di Emma e le scompigliò i capelli: “Naturalmente… Ahahah, grazie per il
suggerimento ragazzina!”
“Sarai tu il ragazzino!”

“Ahahah…”

Angela non disse una parola. Si limitò a sorridere mentre guardava Fei ed Emma giocare. Era
felice come non mai. Da quanto tempo era stata così contenta? Non sapeva la risposta a questa
domanda. I suoi occhi diventavano sempre più brillanti mentre guardava Fei.

…..

I soldati feriti furono spostati velocemente nella metà anteriore del palazzo del re.

Furono distribuiti cibo, acqua, coperte di lana e abiti a tutti quanti, sotto la direzione di Angela ed
Emma. Fei aveva anche offerto generosamente una porzione del suo tesoro e delle sue ricchezze
per motivare i soldati. In questo momento critico, doveva mantenere un morale alto. A parte
incoraggiamento e motivazione, dovevano esserci benefici materiali. Da studente aveva fatto dei
corsi di psicologia e sapeva cosa fare.

Le azioni di Fei avevano conquistato ancora di più il rispetto dei soldati.

“Lunga vita al re Alexander!” risuonò di nuovo per tutto il castello. Alcuni feriti ne furono
commossi e iniziarono a piangere e a giurare di dedicare il resto della loro vita a seguire gli
ordini del re. In questo mondo dove le vite della gente comune erano praticamente insignificanti,
era proprio facile conquistare il supporto della gente.

Dopo aver organizzato i soldati, Fei diede il controllo al ‘guru militare’ Brook per pianificare la
sorveglianza e la difesa delle mura, creando altre barriere.

Tornò nel retro del palazzo e ordinò che nessuno entrasse nella sua stanza. Doveva esaminare le
sue ferite. Fortunatamente non erano troppo gravi.

La sua prima battaglia non era stata male. Non era rimasto ferite quando aveva affrontato i due
guerrieri ad una stella. Solo dopo aver combattuto contro il guerriero a tre stelle Landes era
rimasto ferito. Aveva fronteggiato il Colpo del Sole Esplosivo e aveva solo vomitato un po’ di
sangue.

Era ferito sopratutto nella spalla dov’era stato infilzato. L’energia del fuoco di Landes era entrata
nel corpo di Fei e aveva scioccato i suoi organi interni, una ferita simile a quella di Pierce.

Fei aveva fatto una scommessa quando aveva lasciato intenzionalmente che il guerriero lo
colpisse.
Aveva la forza e le abilità di un barbaro, così probabilmente sarebbe stato dotato anche di grandi
difese. Avrebbe minimizzato i danni ricevuti da Landes.

In effetti aveva vinto la scommessa.

L’energia di un guerriero a tre stelle avrebbe dovuto distruggere i suoi organi interni, ma grazie
all’armatura e alle difese del barbaro, aveva ricevuto solo uno shock. Non c’erano stati effetti
letali.

Naturalmente era stato costretto a correre quel rischio, non era riuscito a trovare un altro modo
per sconfiggere Landes se non ingannandolo. Se Fei non avesse fatto ritirare il guerriero a tre
stelle dalle mura, sarebbe stato ucciso da tempo.

Non l’aveva fatto perché era impavido, ma era proprio perché aveva così tanta paura di morire
che aveva dovuto rischiare il tutto per tutto.

…..

Dopo aver esaminato le sue ferite, Fei iniziò a fare qualcosa di molto importante.

Si sedette a letto e cercò di entrare nel mondo di Diablo. Se avesse voluto salvare le vite dei suoi
soldati, sarebbe dovuto rientrare nel mondo di Diablo.

La sua idea era semplice.

Se poteva portare le abilità e gli attributi del personaggio di Diablo nel mondo reale, allora forse
avrebbe potuto trasportare anche oggetti e pozioni.

Se avesse potuto portare le pozioni curative che potevano fare ripristinare completamente la
vitalità ad una persona morente, allora avrebbe potuto salvare la vita di Pierce e di tutti gli altri
soldati.

Così Fei era impaziente di entrare nel mondo di Diablo.

Meditò a letto. Si concentrò cercando di ricordare com’era entrato nel mondo di Diablo la prima
volta. Cercò di comunicare con la strana voce nella sua testa.

Il risultato lo sorprese. Ci fu una risposta veloce.

“Il giocatore Fei chiede l’autorizzazione per entrare nel mondo di Diablo… Scansione spirituale
valida… Verifica del tempo di gioco… Eccesso di tempo rimasto… Richiesta approvata… Conto
alla rovescia… 3… 2… 1. Entrata!” Disse la voce fredda, eppure misteriosa.

Fei ebbe di nuovo il piacere di attraversare il portale stellare e provò stordimento mentre una
strana ondata di energia attraversava il suo corpo.

…..

La scena che si trovò di fronte lo sorprese.

Ricordava di essere rimasto nell’Abisso del Male nelle Lande Insanguinate. Si aspettava di
tornare nello stesso posto, ma non fu così.

Non era nemmeno nel Campo delle Ranger, né nel mondo di Diablo. Era di fronte ad uno schermo
3D.

Sullo schermo c’erano sette personaggi: amazzone, assassino, barbaro, druido negromante,
paladino e incantatrice. Erano tutti di fronte ad un focolare. Ogni personaggio sembrava vivo, Fei
poteva sentire perfino il loro respiro. Aveva la sensazione di trovarsi di fronte a sette persone.

‘Questo… è lo schermo di selezione del gioco? Perché sono qui. Che…’

Mentre Fei stava pensando, vide un pulsante sotto lo schermo: crea un nuovo personaggio.

All’inizio rimase sbalordito, non riuscì a controllare il suo entusiasmo.

“Creare un nuovo personaggio? Significa che posso usare le altre classi e portare le loro abilità
nel mondo reale?”

Una porta immaginaria si aprì di fronte a Fei. Poteva vedere il suo brillante futuro. C’erano
numerose opportunità. Se fosse diventato un personaggio di livello 99 in modalità Inferno (la più
difficile) e fosse riuscito ad usare quelle abilità nel mondo reale, quanto sarebbe diventato
formidabile?

Stava sognando ad occhi aperti.

Le centinaia di abilità di tutte e sette le classi avrebbero sconvolto il mondo reale e nessuno
sarebbe riuscito a sconfiggerlo.

“Pazzesco!!!” Fei non riuscì più a trattenersi.

Doveva provare per esserne sicuro. Ci pensò e decise di diventare un mago stavolta.
All’istante una splendida donna che rappresentava la classe dell’incantatrice si fece avanti. Mosse
il suo bastone e fulmini precipitarono dal cielo; poi si inchinò verso Fei.

Il fondo dello schermo era cambiato in: conferma selezione.

Fei premette sì.

Lo schermo iniziò a scomparire e la sua vista si offuscò. Era il segno che stava entrando nel
mondo di Diablo.

All’improvviso Fei pensò:

‘L’incantatrice è un personaggio femminile! Quando diventerò un’incantatrice non diventerò una


donna, vero?! Vero????!!!!!’

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il sistema di Diablo non diede molto tempo a Fei di rimpiangere la sua scelta. Subito dopo,
l’ambiente attorno a Fei era cambiato.

“Huuu!”

Fei ebbe di nuovo la sensazione di cadere mentre viaggiava attraverso il “tunnel temporale”. La
sua vista si offuscò per un secondo. Subito dopo era riapparso nel Campo delle Ranger ed era nel
punto in cui partivano i nuovi giocatori.

Il cielo era ancora buio e la pioggia continuava a cadere.

Il Campo delle Ranger era silenzioso.

Fei scoprì che, dopo aver cambiato classe, era tutto tornato da capo; sembrava che avesse
riniziato il gioco. Si recò dalla grande sacerdotessa Akara per ricevere la missione dell’Abisso del
Male e la donna intelligente lo trattò di nuovo come un estraneo.

Dopo aver ricevuto la sua missione, tornò nel luogo in cui era comparso. Si ricordò
all’improvviso di qualcosa. Guardò giù e abbassò la mano sperando di trovare la presenza di
qualcosa.

“Fiu… va bene… va bene. Non sono diventato una donna. Sarebbe stato fin troppo crudele.”
Fei era molto contento. Nonostante la classe dell’incantatrice era fatta per le donne nel mondo di
Diablo, l’aspetto del suo personaggio era basato sull’Alexander del mondo reale. C’erano stati
dei piccoli cambiamenti, ma era simile al barbaro Fei.

Indossava un abito ruvido di colore grigio e stava tenendo un bastone di legno lungo circa due
iarde (due metri). Erano gli oggetti apparsi con lui; erano proprio economici e di basso livello.

Velocemente, l’NPC Warriv si precipitò verso di lui e iniziò a parlare: “”Saluti straniero. Non
sono sorpreso di vedere…” Fei lo ignorò e si allontanò.

A questo punto, era certo che la sua ipotesi fosse corretta.

Poteva scegliere tutte le classi nel mondo di Diablo, ma solo lui avrebbe saputo se avrebbe potuto
portare o no queste abilità nel mondo reale.

…..

Dopo aver dimostrato le sue ipotesi, decise di uscire dalla modalità incantatrice.

Non che non volesse essere un mago, ma sarebbe stato meglio concentrarsi su una classe per ora.
Chambord era sotto una grave minaccia. Decise di focalizzarsi sull’aumentare di livello la classe
del barbaro in modo che potesse essere più utile durante la prossima battaglia.

Mentre stava pensando a come uscire da questa modalità, fu trasferito automaticamente nello
schermo 3D di selezione dei personaggi senza premere alcun pulsante.

‘Diamine! Posso controllare tutto con il solo pensiero ora?’ Pensò di scegliere il barbaro di
quinto livello, la sua vista si offuscò di nuovo ed ebbe di nuovo la sensazione di cadere. Era
rientrato nel mondo di Diablo come barbaro di quinto livello.

‘Fico!’ Pensò Fei. Non c’era nemmeno bisogno di premere pulsanti.

Era apparso nell’Abisso del Male.

Dopo aver ucciso tutti i mostri della caverna e completato la missione, aveva usato il Portale
Cittadino prima di essere cacciato via dal mondo di Diablo. Il brillante ovale blu stava ancora
ronzando di fronte a lui.

C’erano ancora alcuni oggetti per terra.


Fei controllò l’inventario. Aveva raccolto tutti gli oggetti preziosi e quelli a terra erano
praticamente senza valore. Entrò nel portale e apparì nel Campo delle Ranger.

La pioggia si era fermata e la luce del sole aveva iniziato ad illuminare l’accampamento.

Nonostante il cielo fosse ancora un po’ cupo, come il cielo inquinato della terra che avviliva le
persone, dell’aria fresca e pulita animò Fei.

Il giovane andò direttamente dalla sacerdotessa Akara. Sentì lo stesso dialogo del gioco originale e
Fei fu premiato con un nuovo punto Abilità. Lo usò per l’Abilità con le Armi senza pensarci.

Non c’era abbastanza tempo per lui per distribuire i punti equamente. L’Abilità con le Armi gli
aveva permesso di sconfiggere guerrieri stellari con delle tecniche d’ascia divine, così aumentare il
livello di quell’abilità avrebbe migliorato significativamente le sue capacità combattive.

Dopo aver fatto questo, disse: “Onorabile sacerdotessa Akara, avrei un po’ di domande…”

“So cosa vuoi chiedere, giovane viandante…” Questo capo spirituale sembrava aver capito Fei.
Sorrise: “Sono disposta a rispondere alle tue domande, ma devi sapere che qui tutto ha un prezzo,
così la chiave è… hai qualcosa che mi interessa?”

‘Dannazione, questa donna è diretta.’ Fei fu sorpreso dalla brutale sincerità di Akara.

Pensava che la sacerdotessa fosse nobile. Chi sapeva che il capo spirituale del Campo delle Ranger
avrebbe chiesto direttamente dei favori? Il rispetto di Fei nei suoi confronti diminuì di colpo.

“Eh… va bene, le monete d’oro possono essere usate come prezzo?” Chiese Fei.

“Sì.” Il sorriso di Akara si accese ancora di più. “Ogni risposta ti costerà duemila monete d’oro.
Naturalmente alcune risposte costeranno di più in base alla domanda. A questo punto forse non
potrai permettertelo.”

Fei si entusiasmò quando sentì l’assenso di Akara. Tuttavia, quando controllò il suo inventario,
rimase davvero deluso. Aveva solo centoundici monete d’oro. Non poteva permettersi nemmeno
una risposta… Doveva inventarsi qualcosa.

Fei avrebbe voluto imprecare. ‘Maledetta Akara. Duemila monete d’oro per una risposta? Perché
non vai a derubare una banca?’

“Sembra che dovrò vendere i miei oggetti… Eh? Aspetta… Oggetti?”


Fei vide due oggetti magici di colore blu. “Se si possono usare monete d’oro, si possono usare
anche gli oggetti probabilmente, vero?”

Nonostante non fosse contento del prezzo delle risposte, non lo diede a vedere. Si girò verso Akara
e chiese rispettosamente: “Onorabile sacerdotessa, non ho abbastanza monete d’oro. Posso usare
questi oggetti invece?”

Mostrò il Bastone Tetro e il Giavellotto. Lo sguardo di Akara si accese.

“Oggetti magici?”

Sì, possono essere usati come sostituti. È passato molto tempo da quando oggetti di questa qualità
sono apparsi nel Campo delle Ranger. Giovane viandante, questo Bastone Cupo Ardente e questo
Giavellotto dell’Atleta valgono ottomila monete d’oro. Posso rispondere a quattro delle tue
domande!”

Akara era una grande sacerdotessa e aveva l’abilità di identificare oggetti senza usare le
pergamene dell’identificazione, così poteva capire subito il loro valore ad occhio nudo.

Sembrava molto seria mentre li stava osservando e Fei ebbe la sensazione che ci fosse un po’ di
sacralità nella sua aura. Insieme al suo abito viola, sembrò completamente diversa dall’astuta
mercante di prima.

“Solo ottomila monete d’oro? È troppo basso!” Esclamò Fei contrariato.

Non sapeva in realtà quale fosse il prezzo di questi oggetti magici. Visto che Fei aveva una brutta
impressione di Akara, aveva la sensazione che il prezzo che gli avesse offerto fosse più basso
rispetto al normale. “Onorabile sacerdotessa, non è giusto che un capo spirituale come te parli
sempre di monete d’oro. Che ne dici di scambiare due oggetti per cinque risposte. Se otterrò altri
oggetti come questi in futuro, li porterò da te.”

Akara fu sconfitta dalla spudoratezza del viandante. Da un lato parlava delle monete d’oro come se
fossero sporco, eppure aveva aumentato il valore dei suoi oggetti di duemila dall’altro.

Pensò al suggerimento di Fei e lo accettò.

Erano passati molti anni e l’uomo di fronte a lei era il solo viandante che era entrato nel Campo
delle Ranger, ed era il primo a sopravvivere nelle Lande Insanguinate. Nonostante ci fossero delle
abili esploratrici, potevano proteggere a stento il campo. Era impossibile per loro sopravvivere alle
Lande Insanguinate e riportare indietro tutti questi oggetti preziosi.
Inoltre Akara aveva la sensazione che, con il passare del tempo, il potere di Diablo stesse
corrodendo l’energia di questo mondo sempre più velocemente. Aveva molti piani importanti che
questo giovane viandante doveva completare.

“Grazie per la tua generosità onorabile sacerdotessa Akara. La mia prima domanda è: come sono
arrivato in questo mondo?”

“Giovane viandante…”

Akara fissò Fei in modo strano e disse: “Non so da dove provieni, ma sento che non provieni da
questo mondo. Tuttavia sono sicura che il tuo arrivo sia stato decretato da dio. Questo mondo ha
bisogno di te!”

“Cosa? Decreto di dio? Questa è la tua risposta?” Fei non sapeva cosa dire.

“Sì, questa è la mia risposta.” Akara annuì con serietà.

Fei quasi svenne per la rabbia. “Decreto di dio? Questa caz**ta è ancora peggio che non avere
risposte!” Quando era nella terra, era stato affascinato dalla scienza e non credeva nei fantasmi, né
negli dei. La risposta di Akara per lui era solo un sciocchezza.

Tuttavia Fei non poteva farci nulla. Era di fronte al capo del Campo delle Ranger.

Doveva sopportare. Gli venne subito in mente una seconda domanda.

“Seconda domanda, se verrò ucciso dai mostri della brughiera, potrò resuscitare?”

Questa era la domanda più importante per lui. C’era una lista di missioni nel mondo di Diablo e
diventavano sempre più difficili. Avrebbe dovuto fronteggiare tutti i demoni dell’inferno un giorno
e la morte probabilmente sarebbe stata inevitabile.

Così, prima che accadesse, doveva assicurarsi che le condizioni fossero uguale a quelle del gioco
originale.

Akara fissò di nuovo in modo strano Fei.

“Giovane uomo, devo ammettere che conosci molto più di questo mondo di quanto mi aspettassi.
Era vero che molto tempo fa i viandanti e i guerrieri resuscitavano grazie alla redenzione degli
dei.” Akara aggiunse più lentamente: “Ma è passato troppo tempo da allora. Il potere di Diablo sta
corrompendo sempre di più il mondo. Sono passati quasi sessant’anni da quando un viandante è
entrato nel Campo delle Ranger… così la risposta a questa domanda è: non lo so!”
Fei rimase scioccato: “Non… non lo sai? Conta come una risposta?”

“Sì, perché ti ho detto tutto ciò che so!”

Nello sguardo di Fei si accese un fuoco, dalla bocca quasi gli uscì fumo e vapore dal naso. “Che
ca**o di risposta è?! Non si sta prendendo gioco di me, vero?”

Fei era furioso, ma non poteva farci nulla. Doveva sopportare.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei cercò di ricomporsi e disse a stento la terza domanda: “Vorrei sapere se posso portare oggetti
di questo mondo nel mio mondo. Sai cosa intendo, vero?”

Fei era pronto. Se Akara avesse risposto di nuovo con “non lo so” o “è un decreto divino”, le
avrebbe dato un pugno in faccia. ‘ Al diavolo le conseguenze!’ Pensò Fei. Non gli importava di
cosa sarebbe successo se avesse picchiato il capo del Campo delle Ranger.

Fortunatamente la risposta di Akara fu diversa.

“Giovane viandante, devi ricordare questa regola: in questo mondo tutto ha un prezzo. Eheheh, se
sei disposto a dare degli oggetti che perfino gli dei invidiano, potrai ottenere qualsiasi cosa vorrai!”

“Quindi intendi dire che posso portarli nel mio mondo se potrò pagarne il prezzo, vero?”

“È la tua quarta domanda giovane?”

‘Maledetta donna, sei così taccagna! Imprecò mentalmente Fei.

Nonostante fosse irritato, stava mostrando un atteggiamento rispettoso. Scosse la testa: “No,
naturalmente no.” Fei era spaventato dall’avidità di Akara. Fece velocemente la quarta domanda:
“Perché sono costretto a lasciare questo mondo dopo poche ore? Cos’è quella voce dentro la mia
testa?”

“Quella è la direzione di dio… figliolo, quando la tua forza mentale sarà abbastanza potente, potrai
rimanere in questo mondo per sempre. Ma ora ovviamente non è così. Al momento puoi rimanere
qui solo per quattro ore!”

“Forza mentale?! Allora è questa la chiave!” Fei capì.


Dopo che Fei ricevette questa risposta, si girò e se ne andò velocemente.

Temeva di perdere il controllo. Chi aveva detto che gli NPC erano stupidi e che il loro solo scopo
era di accelerare la trama del gioco? Fei si era fidato troppo di questo concetto e aveva sofferto
molto per questo quando aveva negoziato con la sacerdotessa.

“Giovane viandante, hai ancora un’ultima domanda a disposizione.” Gongolò Akara.

“La terrò da parte per ora. Tornerò a farti domande quando ne avrò una che vale 2000 monete
d’oro!”

…..

“Sembra che dovrò stare più attento quando tratterò con gli NPC di questo mondo, altrimenti mi
dissangueranno come vampiri. Maledizione, sono più spaventosi dei mostri nella brughiera…”

Dopo aver parlato con Akara, Fei decise di aumentare il livello del suo personaggio.

Il castello di Chambord era in grave pericolo, così doveva aumentare subito la sua forza. Anche se
non avesse potuto difendere il castello, poteva comunque proteggere le persone che gli erano
vicine.

Il modo più veloce per aumentare di livello non era uccidere in continuazione mostri, ma
completare varie missioni. L’esperienza che avrebbe ottenuto da esse sarebbe stata molto più
fruttuosa, così, prima di uscire dal Campo delle Ranger, Fei andò da Kashya, il capo miliare
dell’accampamento.

Così Fei ricevette la sua seconda missione: Cimitero delle Sorelle. Fei doveva uccidere il Blood
Raven che viveva lì.

In quanto capo militare dell’accampamento Kashya aveva molte esploratrici ben allenate sotto il
suo comando. Nel gioco originale, una volta completata la missione, avrebbero ottenuto la sua
fiducia e così avrebbe fornito l’aiuto di mercenari che avrebbero combattuto insieme ai giocatori.

‘Eheheh, mi chiedo se queste esploratrici sono belle come quelle del gioco originale.’ Fei sembrò
rimbecillire mentre pensava alle ragazze. Cercò di sbirciare oltre le tende dietro Kashya dove
vivevano le esploratrici. Delle risatine risuonarono dalle tende e solleticarono la curiosità di Fei.

Tuttavia quelle maledette tende gli bloccavano la visuale e non riuscì a vedere nulla. Fei dovette
lasciare perdere e se ne andò dal Campo delle Ranger.
…..

Blood Raven era una traditrice del Campo delle Ranger e una ranger corrotta. Viveva in un
cimitero delle Pianure Gelate. Non solo era un boss forte, ma c’erano anche moltissimi mostri a
proteggerla.

Quando Fei lasciò l’accampamento e percorse le Lande Insanguinate, uccise diverse creature.
Dopo circa due ore di viaggio, finalmente arrivò nelle Pianure Gelate sotto una forte pioggia.

In quel momento Fei era arrivato al livello 7. In molti RPG c’era bisogno di più esperienza e tempo
via via che si aumentava di livello. Ci aveva messo meno di tre ore per passare al quinto livello,
ma ci aveva impiegato più di due ore per passare dal quinto al settimo livello.

Come suggeriva il loro nome, le Pianure Gelide erano molto più fredde delle Lande Insanguinate.
Era come viaggiare dal Brasile dritto al Polo Nord. I mostri qui erano anche più forti. Eccetto lo
Sciamano Caduto e il Vampiro, che erano mostri comuni, ce n’era un nuovo tipo: la Ranger
Corrotta. Erano praticamente esploratrici che avevano assorbito l’energia infernale della morte ed
erano diventate malvagie.
Quando videro apparire Fei nelle Pianure Gelide, usarono lance e spade per attaccarlo. Si
precipitarono verso Fei a gruppi. Quando ne moriva una, urlava e chiamava altre Ranger Corrotte.

Era impossibile per Fei evitarle, così si fece forza e le affrontò direttamente.

Dopo un’ora, finalmente arrivò nel cimitero dove viveva Blood Raven.

Mancava un’ora al limite di tempo disponibile nel mondo di Diablo. C’era abbastanza tempo per
completare la missione prima di venire cacciato via da questo mondo.

Prima però Fei controllò il suo stato e decise di fare una cosa: tornare nell’accampamento per
riparare il suo equipaggiamento e di acquistare alcune pozioni. Le battaglie nelle Pianure Gelide
avevano consumato gli oggetti di Fei. La durevolezza e l’efficacia dei suoi oggetti era diminuita di
molto. Se avesse voluto affrontare il boss delle Pianure Gelide così, tanto valeva piantare un
bastone nel sedere di una tigre; sarebbe stato un modo più facile di morire.”

Fei aprì il suo inventario e usò la Pergamena del Portale Cittadino. Fei entrò nell’ovale blu
brillante. Dopo un ronzio, Fei fu teletrasportato nel Campo delle Ranger.

Dai ricordi di Fei del gioco originale, c’era una donna di nome Charsi, un NPC fabbro, che
vendeva e riparava l’equipaggiamento.
Fei controllò la sua mini-mappa e trovò Charsi ad un paio di tende di distanza. Era una ragazza che
sembrava avere circa diciotto anni. Nonostante Charsi fosse bella, non aveva un aspetto delicato e
fragile, probabilmente perché era un fabbro. Sembrava valoroso, ma non molto contenta. Pareva
che ci fosse qualcosa che la preoccupava.

Non fu sorpresa dall’arrivo di Fei.

Dopo che Fei le parlò, il suo equipaggiamento fu riparato al costo di venti monete d’oro. Fei
vendette anche gli oggetti di cui non aveva bisogno che aveva ottenuto dai mostri. Scoprì che, per
gli stessi oggetti, aveva ricevuto più monete d’oro rispetto a quando li aveva venduti ad Akara.

‘Quella sacerdotessa è una carogna!’ Il risentimento di Fei nei confronti di Akara crebbe ancora
di più. Giurò che non avrebbe mai più venduto i suoi oggetti a quella donna.

Charsi non sembrava in vena di chiacchierare, così Fei la ringraziò cortesemente e tornò nelle
Pianure Gelide per affrontare il boss Blood Raven. Non gli rimaneva molto tempo.

…..

Dopo cinquanta minuti.

“AHAAAAAAAAAAAAAAAA – !!”

Il grido addolorato di una donna disturbò il silenzio delle pianure.

Fei era cosparso di ferite. Dopo la dura battaglia, Blood Raven, una delle ranger malvagie più
potenti, alla fine era morto sotto l’ascia del barbaro. Fei aveva tirato spudoratamente per le lunghe
lo scontro e tornava a combattere dopo aver usato pozioni curative. Nonostante fosse uno stile di
combattimento subdolo, non aveva altri modi per vincere; Blood Raven era troppo potente.

Dopo che il boss morì, dal suo corpo uscirono molti fulmini, occuparono velocemente l’intero
cimitero e diedero l’impressione che fosse arrivata la fine del mondo.

Tuttavia le saette non ferirono minimamente Fei. Sembrava che il loro scopo non fosse causare
danni.

Dopo un po’, i fulmini scomparirono. Ci fu una strana scena: sopra il cadavere di Blood Raven
apparì la figura illusoria di una donna e come un angelo si levò al cielo. Sembrava una ranger.

‘Dev’essere la povera anima di questa ranger prima di essere decaduta.’ Pensò Fei. ‘Devo averla
salvata con le mie azioni.’
Dopo un secondo di serietà, esaminò velocemente il cadavere. In teoria, dopo aver ucciso un boss
come Blood Raven, normalmente sarebbe stato ricompensato con oggetti magici.

Come previsto, della luce blu brillava sotto il corpo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Ahahah! Sono ricco! Due oggetti magici!”

Fei raccolse i due oggetti. Nonostante lo avesse previsto, era comunque molto entusiasta. Proprio
quando stava per esaminare nel dettaglio i due oggetti, la voce fredda e misteriosa risuonò di
nuovo:

“Limite di tempo del giorno in avvicinamento, prepararsi all’uscita!”

Finalmente!

Tuttavia stavolta la voce non iniziò subito il conto alla rovescia; diede un po’ di tempo a Fei per
prepararsi.

“Ti stavo aspettando da un po’!” Pensò Fei.

Fei era concentrato sui mostri, vero, ma stava anche attendendo la comparsa di questa voce.

Fei temeva che avrebbe perso questa opportunità, così gridò al cielo: “Aspetta! Aspetta. Ho
qualcosa da chiederti… vorrei scambiare alcune Pozioni Curative e portarle nel mio mondo. Sai
cosa intendo, vero? Dimmi, che prezzo devo pagare?”

Allo stesso tempo, Fei si stava concentrando per cercare di comunicare con la voce misteriosa
dentro la sua testa.

Tuttavia non ricevette subito risposta. La domanda di Fei fu seguita da un momento di completo
silenzio. Per Fei che aveva bisogno di una risposta, questa attesa di quattro secondi sembrò lunga
un decennio.

Finalmente la voce fredda e misteriosa rispose: “Come desideri… Pozione Curativa Minore, il
prezzo di conversione è 3000 monete d’oro, e il tasso di successo della conversione è del 25%. Le
monete d’oro verranno dedotte dall’inventario del giocatore. Se le monete d’oro non saranno
sufficienti, si potranno usare degli oggetti in sostituzione usando l’80% del loro vero valore.
Confermare la conversione, conto alla rovescia… 10… 8… 5…”

“Sì! Confermo… converti 3 bottiglie di Pozione Curativa Minore.” Fei si entusiasmò quando sentì
l’assenso della voce.

“Diiing!! Monete d’oro e oggetti insufficienti, per favore riformula la richiesta… Conto alla
rovescia… 4… 3…”

“Converti una… una bottiglia di Pozione Curativa Minore!” Fei era ansioso.

“Diin! Monete d’oro insufficienti… oggetti sufficienti… calcolo del tasso di successo del 25%
della conversione… Conversione avvenuta con successo… Tempo di gioco massimo raggiunto,
uscita!”

“Ding-dong!”

Risuonò un tintinnio nelle orecchie di Fei. La sua vista si offuscò mentre il mondo iniziava a
deformarsi sotto i suoi occhi, diventando completamente nero in pochi secondi.

…..

…..

“Huuuuuu!!”

Fei sussultò mentre balzava già dal letto. Si guardò attorno e si rese conto di essere tornato nel
palazzo del re. La sua “fidanzata” Angela era seduta su un lato del letto e lo stava fissando con i
suoi occhi blu come l’oceano. La sua espressione era preoccupata.

“Alexander, finalmente sei sveglio!”

Smise di preoccuparsi quando lo vide risvegliarsi. Era così contenta che la sua voce tremolava: “La
tua spalla sinistra stava sanguinando… Oh, hai appena avuto un incubo? Stavi tremando molto
mentre dormivi e stavi sudando così tanto… temevo che tu…”

Non c’era molta logica nel discorso di Angela, ma Fei sentì la preoccupazione che trapelava dal
suo tono.

Non era preoccupata perché ora era l’eroe di Chambord. Non era dovuto nemmeno al rispetto e
alla cura che lei aveva mostrato nei confronti di Brook e dei soldati. Era una semplice emozione
che provava. Non gli era importato che Fei fosse un ritardato allora o un eroe adesso. Angela,
questa ragazza angelica, si sarebbe sempre preoccupata per lui.

Fei si emozionò. Forse questa premura era solo per il vecchio Alexander, ma Fei aveva comunque
un’ottima impressione di Angela.

Nonostante a Fei piacessero le belle ragazze com’era normale, era molto tradizionale e non era mai
stato promiscuo. Tuttavia la gentilezza di Angela lo aveva toccato.

Fei si era già affezionato a lei. Che ragazza sarebbe stata così dolce con un ritardato che sarebbe
stato il suo futuro marito? Perché Angela era la fidanzata di Alexander? Fei non lo sapeva, ma
questo non influenzò le sue decisioni a questo punto. L’avrebbe sposata assolutamente e le avrebbe
dato la felicità che meritava.

“Rilassati Angela, mi sono ripreso molto tempo fa.”

Fei sorrise, si tolse l’armatura e aprì la sua camicia. La ferita che Landes gli aveva inferto era
guarita quasi del tutto; era rimasto solo un punto rosso.

Questa era la prova delle ipotesi di Fei.

Una volta andato nel mondo di Diablo, ogni tipo di ferita sul suo corpo sarebbe guarita
magicamente.

Angela arrossì quando esaminò le ‘ferite’ di Fei nel dettaglio; dopo aver notato che non c’erano
problemi, sospirò di sollievo. Quando Alexander era un ritardato, Angela lo aveva trattato
istintivamente come un ragazzino e non provava nessun altro tipo di emozione per lui.
Ma ora che “Alexander” sembrava rinsavito all’improvviso, si era resa conto di non poter
mantenere la calma di fronte a lui. Ogni volta che pensava all’identità dell’uomo di fronte a lei, la
sua fidanzata, il suo cuore iniziava a battere davvero velocemente.

Angela non si accorse che il rossore del suo viso aveva sbalordito Fei, che non riusciva a
distogliere lo sguardo da lei. Nessuno dei due disse nulla; la camera da letto era completamente
silenziosa. L’atmosfera stava diventando sempre più incantevole.

‘Che momento meraviglioso!’ Pensò soddisfatto Fei.

Tuttavia, proprio mentre si stava godendo l’atmosfera, all’improvviso…

“Bang!

La porta della stanza si spalancò ed Emma entrò precipitosamente.


La domestica non sapeva di aver interrotto questo momento speciale. Senza notare lo sguardo
risentito di Fei, gridò: “Alexander, dov’è la tua cura? Lo zio Pierce non può resistere ancora a
lungo…”

“Me**a!” Fei si ricordò finalmente del suo compito più urgente. Si guardò attorno e trovò
l’oggetto che aveva pagato a caro prezzo nel suo letto: la Pozione Curativa Minore.

Grazie al cielo la pozione magica che poteva salvare dalla morte nel mondo di Diablo era stata
trasmessa con successo qui.

Fei prese la bottiglietta e la osservò con attenzione. Sembrava più un’ampolla di vetro delle
dimensioni di un’arancia. Il liquido rosso al suo interno era appena viscoso, come della Coca Cola.

‘Troppo poco, probabilmente non è sufficiente per curare Pierce e i duecento soldati feriti…’
Pensò Fei quando vide la quantità di pozione nella bottiglietta.

‘Cosa dovrei fare? Devo provare gli effetti di questa pozione. Se è magica come nel mondo di
Diablo, forse diluirla potrà salvare le loro vite…’

“Cosa stai aspettando, andiamo…” Emma non lo lasciò rimuginare troppo. Cercò di trascinarlo via
per andare da PIerce.

Angela finalmente si calmò e fu sul punto di seguirli, ma Fei si girò e le chiese: “Angela, puoi
preparare due pentole d’acqua pulita? Ne avrò bisogno dopo.”

“Perché hai bisogno di pentole e acqua?” Emma sembrava proprio una bambina curiosa: “Aiuterò
Angela. Alexander, vai da zio Pierce, non può resistere ancora a lungo.”

…..

…..

Fei arrivò nella metà anteriore del palazzo. I soldati feriti riempivano il posto e gemevano
incessantemente. Fortunatamente molti di loro avevano ricevuto molte cure e il loro morale era
migliorato rispetto a quando erano stati posti nell’ospedale affollato.

A parte i dottori, avevano chiamato alcune donne per occuparsi di tutti i feriti. La gentilezza del re
Alexander aveva fatto capire alla gente di Chambord che tutti dovevano essere uniti e collaborare
se avessero voluto sopravvivere a questa calamità.
“È arrivata sua maestà!” Gridò qualcuno dopo aver visto Fei arrivare, facendo tornare il re al
centro dell’attenzione.

Le notizie di ciò che era successo nel campo di battaglia si erano diffuse velocemente nel castello
di Chambord. Molti avevano concluso che il re ritardato era stato benedetto dal dio della guerra ed
era diventato il salvatore della città. Perciò, Alexander naturalmente era diventato il portavoce del
dio della guerra ed era rispettato e venerato.

Si entusiasmarono tutti e volevano incontrare Fei. Qualcuno si inginocchiò e baciò perfino gli
stivali di Fei.

Questo lo spaventò: “Dannazione! Ehi, ehi ehi… calma.” Nonostante a Fei piacesse essere adorato,
questo entusiasmo e passione erano un po’ troppo per lui.

Dopo essere sfuggito alla folla, sentì una persona piangere nelle vicinanze.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei rintracciò la fonte del suono. In un angolo alla sua destra, una ragazzina magra dai capelli rossi
stava piangendo mentre stava abbracciando una persona.

Fei la guardò con più attenzione. Stava tenendo Pierce.

Il secondo comandante delle guardie, Brook, era accanto a loro, preoccupato. Continuava a parlare
alla ragazzina per confortarla.

“Sua maestà!”

Dopo aver visto Fei, Brook si entusiasmò. Si alzò e si inchinò: “Ha trovato una cura?”

Guardò nervoso Fei; temeva che il re avrebbe scosso la testa e avrebbe detto qualcosa di deludente.
Pierce era al limite, probabilmente poteva resistere per altri dieci minuti, ma non oltre.

Fei notò il nervosismo dell’umile Brook e decise di stuzzicarlo un po’. Non rispose alla domanda e
invece indicò la ragazzina: “Lei è…”

“Louise, è la figlia di Pierce.” Brook cercò di trattenere l’ansia e presentò la ragazzina a Fei.

Fei annuì senza dire nulla.


‘Così questa è la figlia per cui si stava preoccupando Pierce quando era gravemente ferito.’ Pensò
Fei.

Al contrario di Pierce che era un duro insensibile, la piccola Louise era davvero adorabile. Poteva
sciogliere il cuore di chiunque con le sue lacrime. I suoi capelli rossi risaltavano all’occhio. Gli
fece venire in mente Ginny di Harry Potter.

Nota traduzione: c’è scritto “Hermione di Harry Potter” ma a quanto mi risulta lei ha i capelli
castani…

Tuttavia Fei ebbe la sensazione che Louise non fosse così ingenua per essere una ragazzina. Era
fredda e sembrava fin troppo matura per una dodicenne.

“Sei la persona che può salvare mio padre secondo lo zio Brook?”

Nonostante stesse piangendo, Louise alzò lo sguardo quando vide qualcuno avvicinarsi. I suoi
occhi erano ancora velati dalla lacrime e Fei notò subito quanto era affranta. Tuttavia lei disse con
un tono inappropriata per la sua età: “Se puoi salvare mio padre, sono disposta a darti il mio
corpo.”

Fei rimase scioccato. Non sapeva cosa dire.

‘Che ca**o ha detto? I ragazzini di questo mondo sono tutti così precoci? Non sono un pedofilo
min**ia!’ Pensò Fei.

Non voleva parlare più a questa ragazzina. Era ancora più difficile affrontare lei che uno dei boss
di Diabloc.

Fei si sedette accanto a Pierce, che era caduto in un coma profondo. Tirò fuori la Pozione Curativa
Minore e versò con cura una goccia nella bocca del ferito.

Era il momento decisivo per capire se avrebbe funzionato o no.

Fei era nervoso; Brook e Louise erano ancora più tesi. Tutti e tre fissarono Pierce. I loro cuori
stavano battendo molto velocemente, sperando che funzionasse.

Il tempo passò lentamente. Il silenzio era come un veleno; tutti trattennero il respiro.

Alla fine Pierce, che stava lottando per respirare iniziò ad inspirare e ad espirare rapidamente. Il
suo viso pallido si stava arrossando e le sue ferite stavano guarendo con un ritmo assurdo e visibile
ad occhio nudo.
Brook e Louise ne furono scioccati e rimasero a bocca aperta. Nonostante non sapessero cosa fosse
il liquido rosso che il re Alexander aveva fatto cadere nella bocca di Pierce, era stato
incredibilmente efficace. Il potere curativo del liquido superava ogni loro immaginazione.

Incredibile! Spettacolare! Senza precedenti!

Era superiore a qualunque incantesimo curativo dei Grandi Sacerdoti della Sacra Chiesa.

Brook e Louise si scambiarono un’occhiata e poi fissarono Fei. Erano quasi sicuri che Fei fosse un
dio vivente.

Anche Fei era rimasto scioccato dal potere terrificante della Pozione Curativa Minore.

Non si aspettava che una sola goccia sarebbe stata così efficace. Ovviamente, se avesse svuotato la
bottiglietta nella bocca di Pierce, avrebbe potuto farlo guarire completamente, pronto per
combattere di nuovo. Tuttavia l’impatto sarebbe stato troppo scioccante per gli altri, così Fei non
lo fece.

Fei esaminò le condizioni di Pierce. Scoprì che dopo aver versato quella goccia, le sue ferite erano
guarite e il viso dell’uomo non era più pallido, ma era ancora privo di sensi.

“Probabilmente è il massimo che può fare una goccia!” Questo fece capire a grandi linee a Fei
quanto era efficace la pozione, così ne versò un’altra goccia in bocca a Pierce.

L’effetto stavolta fu istantaneo. Non appena la goccia atterrò nella bocca di Pierce, l’uomo si
svegliò dal coma.

Gemette mentre apriva gli occhi. Divenne confuso quando vide i tre di fronte a lui; scosse la testa
mentre cerca di ricordare cos’era accaduto. Si ricordò di essere sul punto di morire, ma in qualche
modo, il dolore insopportabile nel suo corpo si era fermato e aveva potuto tornare a respirare…

“Cos’è successo? Io…” Dopo aver visto che Pierce era tornato a parlare, Brook sospirò finalmente
di sollievo.

Louise gridò contenta mentre si gettava tra le braccia di suo padre. In quel momento la ragazzina si
sentiva rassicurata e contenta come non mai: “Padre, sei vivo! Grazie a dio… il re ti ha salvato!”

Louise non riuscì nemmeno a finire di parlare. Era così felice che iniziò a singhiozzare.,

Era stato terrificante per lei la possibilità di perdere il suo ultimo caro. Era stato un duro colpo per
lei e non voleva che succedesse mai più.
Pierce sembrò rendersi conto di cos’era successo sentendo i singhiozzi di sua figlia. Il guerriero
coraggioso non disse una parola; abbracciò stretta sua figlia. Dopo aver visto la paura e
l’entusiasmo nel viso di sua figlia, una lacrima cadde dagli occhi dell’eroe…

Fei guardò questa famiglia contenta e sorrise.

…..

Se ne andò silenziosamente; non voleva interrompere il loro momento speciale. Due gocce della
Pozione Curativa Minore avevano fatto sfuggire Pierce dalle grinfie del cupo mietitore. Questo
aveva fatto capire bene a Fei l’efficacia della pozione, era simile a quella che aveva nel mondo di
Diablo.

Questo lo rese più sicuro sul da farsi.

“Alexander, l’acqua e le pentole sono pronte.” Gridò Emma.

Angela ed Emma stavano portando ognuna una pentola d’acqua e stavano arrivando
precipitosamente dalla metà posteriore del palazzo. Fei prese le pentole, una per mano e ordinò
Brook di prendere un tavolo.

Dopo aver posato le pentole sul tavolo, Fei si inginocchiò. Angela e gli altri non capirono cosa
stava facendo, così lo fissarono con curiosità.

‘È il momento di sfoderare le mie capacità di recitazione!’ Fei era divertito, ma all’apparenza


sembrava molto serio.

Unì le mani di fronte al petto e chiuse gli occhi. Iniziò a parlare una lingua strana e misteriosa che
nessuno aveva mai sentito prima. La sua espressione era molto enigmatica, come se stesse
pregando un dio imperscrutabile.

Nonostante nessuno capisse di cosa stesse parlando il re, la sua espressione seria influenzò la gente
attorno. Angela spinse Emma ad inchinarsi e poi Brook e il resto della gente nel palazzo fece lo
stesso.

Fei sentì cosa stava succedendo dietro di lui. Diede una sbirciata dietro di lui e dovette trattenersi
dal ridere.

Doveva continuare a recitare.


Iniziò a dire ca**ate in inglese: “Deez nuts! I’m the handsome king and you are not! I used to call
you on my cell phone. Why you always lying ~ Hehehe. None of you guys understand me. You
don’t understand~ Mer**a… devo tornare serio!”

Nota traduzione: le cose che ha detto sono una serie di meme (“Deez Nuts” e “Why you always
lying”) e di parti di testi di canzoni. Letteralmente è: “Le mie palle! Sono il re più figo e tu no! Ti
chiamavo con il mio cellulare. Perché menti sempre… Eheheh. Nessuno di voi mi capisce. Non
capite~”

Dopo averlo ripetuto per un paio di volte, Fei pensò che fosse abbastanza, così si rialzò.

Tutte le persone dietro di lui fecero lo stesso, confuse…

“Tink!”

All’improvviso Fei estrasse la spada di Brook dal fodero e si tagliò il palmo.

Il sangue iniziò a schizzare.

Fei sporse la mano e lasciò che le gocce di sangue cadessero nell’acqua.

“Alexander, tu…”

Gridò Angela quando vide cosa stava facendo. Era preoccupata.

Fei si girò e sorrise ad Angela per farle capire che era tutto sotto controllo.

Mentre tutti stavano fissando la mano insanguinata e le due pentole, Fei aprì la bottiglietta della
pozione dietro la schiena e ne gettò la metà nelle due pentole.

“Oh dio della guerra! Miei coraggiosi guerrieri, sarete tutti salvati. Dopo la mia preghiera, il dio
è stato disposto a salvarvi tutti. Ha infuso il suo potere nel mio corpo. Chiunque berrà
quest’acqua piena del potere divino guarirà dalle ferite…”

Fei disse altre stronzate senza il minimo ritegno.

Per fare una dimostrazione, immerse la mano nell’acqua. Dopo due secondi, quando la fece
riemergere, la sua ferita era guarita, lasciando solo una lieve cicatrice rossa.

“Ah!!”

“Cosa?!”
“Mio dio!”

La folla impazzì dopo aver assistito al “miracolo”.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Che dio lo benedica!”

“Lunga vita al re Alexander!”

“Lunga vita a Chambord!”

Il tempo sembrò tornare indietro a quando era finita la battaglia al tramonto, tutti nel palazzo
stavano esultando e gridando. Tutti capirono il significato di ciò che avevano visto.

Questa scena inimmaginabile aveva scioccato tutti come non mai. ‘Così il re può davvero
comunicare con gli dei come affermavano le dicerie. Allora questo significa che il Dio della
Guerra sta benedicendo sempre Chambord… Se è così, i nemici non potranno mai assediare il
castello di Chambord!’ Pensarono tutti.

All’improvviso, le preoccupazioni e le paure di tutti scomparirono. Mentre la gente esultava,


Angela rimase ferma in silenzio. La splendida ragazza fissò l’uomo in mezzo alla folla che si stava
godendo le acclamazioni e l’adorazione degli altri. Era proprio sollevata. Non sapeva se questa
sensazione provenisse dalla benedizione del Dio della Guerra o da quanto era cambiato
Alexander.

L’atmosfera era spettacolare e perfino Emma ne era stata influenzata, e iniziò a saltellare e ad
esultare anche lei insieme alla folla.

Le due pentole d’acqua mischiate con la Pozione Curativa Minore furono distribuite tra ogni
soldato ferito su ordine di Brook. Risate sorprise e grida riempirono il palazzo. In solo mezz’ora,
molti dei soldati gementi non sentivano più dolore e quelli lievemente feriti sarebbero potuti
tornare di nuovo a combattere.

Gli abitanti di Chambord avevano recuperato la speranza che avevano perso da quattro giorni.
Tutto questo era avvenuto grazie al re Alexander, che era stato benedetto dal Dio della Guerra. La
gente stava guardando Fei con venerazione e rispetto.

…..
I nemici non tentarono di attaccare di notte; questo permise alla maggior parte dei soldati di
riposare per la prima notte dopo quattro giorni.

Dopo aver guarito tutti i soldati persuadendoli con l’inganno a bere la Pozione Curativa Minore,
Fei lasciò che un paio di guerrieri intelligenti gestissero il resto della situazione. Andò a fare una
camminata con il secondo comandante delle guardie Brook. Presto arrivarono nella sezione
difensiva. Le mura sembravano davvero magnifiche di notte. Fei iniziò a guardare il paesaggio
dall’alto.

Chambord era circondata da montagne a sinistra, destra e dietro. Sembrava che questo piccolo
castello avesse ottenuto l’approvazione degli dei, tutti e tre i lati di Chambord erano protetti da
delle ‘mura difensive’ naturali. Le parti delle tre montagne che si affacciavano su Chambord
erano ripide e quasi impossibili da scalare; perfino un guerriero stellare avrebbe avuto difficoltà
a farlo.

Inoltre dai lati in cui fronteggiavano Chambord, le montagne erano molto più piatte e si
sollevavano più gradualmente. Perfino i bambini e gli anziani sarebbero riusciti a scalare
facilmente le montagne da lì. Questo strano terreno rendeva Chambord molto facile da difendere e
ardua da assediare. Sembrava l’opera di un dio.

La sola struttura artificiale attorno al castello era il muro difensivo. Le porte erano di fronte al
fossato Zuli. Le mura erano lunghe quasi metà miglio (600m) e chiudeva la sola apertura lasciata
dalle montagne. Il fondo delle mura difensiva era spesso 15 iarde (15m) e la parte superiore 12
(12m); erano solide ed enorme. Ci potevano stare quattro macchine sopra.

Erano particolari anche perché non erano dritte; erano lievemente concave. Questo eliminava la
maggior parte dei punti ciechi e permetteva ad ogni soldato di vedere cosa stava accadendo sopra
e sotto le mura.

Un terzo di un miglio (450m) delle mura difensive c’era il fiume Zuli, che funzionava come un
fossato naturale del castello ed era pieno di correnti tumultuose. Il fiume ampio un miglio
(1.400m) era coperto di frequente da nebbia ed era estremamente profondo, così era impossibile
per dei soldati attraversarlo senza una barca o una nave, a meno che non fossero potentissimi
guerrieri e potessero volare. Chiunque avesse voluto superarlo a nuoto, sarebbe stato divorato
all’istante dalla corrente.

C’era un ponte di pietra per metà naturale che collegava le due rive.

Secondo Brook, nessuno sapeva da dove provenisse il ponte. Perfino la persona più vecchia a
Chambord non aveva idea di chi l’avesse costruito. Aveva una lunga storia ed era molto criptico.
Fei lo osservò con attenzione. Il ponte di pietra era sorretto da nove enormi pile naturali.

Da lontano, queste nove pile parevano delle montagne al contrario che erano state inserite
nell’acqua; erano davvero sbalorditive. Era impossibile che quelle pile fossero artificiali,
sembrava che un dio avesse tagliato i picchi delle montagne in lontananza e li avesse lanciati nel
fiume.

Questo ponte di pietra era un altro vantaggio del terreno per Chambord.

Era conveniente per uscire dal castello in periodo di pace e il fatto che fosse sottile rendeva molto
difficile ai nemici trasportare enormi macchine d’assedio in tempo di guerra.

‘Il terreno è estremamente vantaggioso! Non c’è da meravigliarsi che Chambord sia riuscita a
difendersi da duemila nemici ben addestrati per quattro giorni con meno di ottocento soldati…
Questo castello è letteralmente una fortezza naturale!’

Dopo aver osservato l’ambiente attorno, Fei capì le condizioni di Chambord. Nonostante non
fosse un genio militare, fu comunque sorpreso da ciò che vide. Allo stesso tempo, era anche
perplesso.

Date le sue condizioni, Chambord non avrebbe mai potuto creare opere del genere, a meno che
non fosse stata gloriosa e potente un tempo o che questo castello non avesse avuto una lunga
storia.

Non era semplice come sembrava. Tuttavia, Fei non si ricordava nulla della storia del castello. I
ricordi e le conoscenze del vecchio Alexander non gli avevano dato informazioni molto utili.

“Brook, le persone mi definivano ritardato un tempo, vero?” Chiese tranquillamente Fei, come se
lo fosse ricordato all’improvviso.

Brook esitò. Non sapeva come rispondere ad una domanda così diretta da parte del re.

Il vecchio Alexander era un ritardato dall’intelligenza di un bambino di tre anni; non poteva
nemmeno sopravvivere da solo. Sotto l’istigazione dei suoi “amici”, aveva danneggiato molto
Chambord. Anche se era il re, nessuno lo aveva rispettato. Non era stato abbandonato dalla sua
gente solo perché aveva ricevuto in eredità la sua posizione di re dai suoi genitori.

Perfino Brook stesso non nutriva molto rispetto nei confronti del vecchio Alexander. Aveva
provato un po’ di sdegno allora. Tuttavia, dopo aver visto come Fei aveva combattuto sulle mura
difensive e ai miracoli che aveva fatto, chi avrebbe osato trattare come un ritardato quest’uomo
benedetto dal Dio della Guerra?
Brook aveva cambiato completamente opinione sul re. Non c’erano dubbi, l’uomo di fronte a lui
meritava la sua lealtà e il suo rispetto.

“Quando sono stato colpito da una freccia ieri mattina, ho battuto la testa contro una roccia.
Forse sono stato benedetto dal Dio della Guerra. Ho avuto molte visioni e la mia mente è
diventata lucida…”

Sembrava che Fei stesse parlando tra sé e sé mentre toccava il muschio del parapetto.

“Sai una cosa? Quel colpo mi ha dato la sensazione di essere cresciuto all’improvviso. Ora posso
capire molte cose che un tempo non comprendevo… Eheheh, ora capisco che ero davvero un
ritardato che tutti odiavano… Brook, puoi parlarmi delle cose orribili che ho fatto un tempo?”

Mentre ascoltava il “monologo” di Fei, i dubbi di Brook furono chiariti quasi completamente.
‘Così la freccia di ieri ha fatto tornare normale il re… Quando il vecchio re era ancora vivo, una
profezia ha detto che Alexander era ritardato perché era stato maledetto da dio… Sembra che il
dio abbia tolto la maledizione.’

Fei provò ilarità quando vide l’espressione di Brook, ma non lo diede a vedere.

Poi continuò: “Quando sono stato riportato nel palazzo, ho sentito un potere misterioso fluire nel
mio corpo. Quando mi sono svegliato, mi sono ritrovato con una forza inimmaginabile. Sono
riuscito ad apprendere tutto velocemente e potevo controllare la mia forza… e sono in grado di
usare naturalmente delle tecniche da battaglia, come se fossero innate.”

Dopo aver ascoltato queste parole, le ultime incertezze di Brook scomparirono.

Brook e i soldati non avevano capito da dove fossero provenute la forza mostruosa del giovane re
e le tecniche d’ascia devastanti, ma ora sembrava che fossero dovute al decreto del Dio della
Guerra.

Non c’era altro modo di spiegare la battaglia avvenuta questo pomeriggio e il sangue che aveva
salvato tutti i soldati feriti… Solo un intervento divino poteva farlo.

Fei osservò con attenzione l’espressione di Brook. Quando il secondo comandante sembrò
realizzare il significato delle sue parole, Fei capì che le sue caz***e avevano funzionato come
previsto.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
In questo continente tutti credevano negli dei e in un potere più grande. Visti i molti conflitti, il
Dio della Guerra era il più popolare. Perciò, anche se usarlo come giustificazione per ogni
problema sembrasse ridicolo, era la scusa più ragionevole.

Fei aveva bisogno di una scusa per spiegare cos’era successo ad Alexander. Ora ne aveva una.
Sapeva che ciò che la persona dietro di lui avrebbe diffuso per tutta Chambord ciò che aveva
detto. Non avrebbe più avuto bisogno di spiegarlo agli altri.

A volte le dicerie erano ritenute più affidabili da ciò che si sentiva dire direttamente.

Fei aveva pianificato perfettamente la sua spiegazione. Si era collegato apposta al Dio della
Guerra a cui molti credevano. La sua esperienza sulla terra gli aveva insegnato che le religioni, se
usate appropriatamente, sarebbero state di grandissimo aiuto nonostante causassero dispute e
guerre.

“Non ricordo chiaramente cos’è accaduto prima di ieri… Brook, parlami di Chambord e del
regno.” Disse con noncuranza Fei, sembrando indifferente; stava cercando di spingere Brook a
parlargli della loro situazione.

“Sarà un mio onore sua maestà. L’influenza di questo regno si limita al castello di Chambord.
Secondo il metodo di categorizzazione del continente Azeroth, Chambord non è un impero
separato, ma un regno affiliato di un impero. La popolazione totale del regno è inferiore alle
10.000 unità e sono le guardie del re a comporre la frazione militare ufficiale, e sono solo 400
soldati…” Brook cercò di fare del suo meglio per spiegare ciò che sapeva.

“Regno affiliato?” Fei ebbe una brutta sensazione.

E in effetti…

“Sì sua maestà. L’impero genitore di Chambord è Zenit. Ha 250 regni affiliati e ognuno di essi è
diviso in 6 livelli. Chambord è al sesto livello, il più basso tra tutti i regni affiliati. Ce ne sono altri
68 sotto la tirannia dell’impero Zenit…”

Fei non sapeva cosa dire; ebbe l’impulso di piangere.

‘Allora è questa la verità… il mio regno è così piccolo? Pensavo che essere un re fosse
fantastico… Il mio territorio si limita a questo castello di Chambord e la popolazione è inferiore
ad una piccola città sulla terra… Sono inferiore ad un sindaco?’

Per la prima volta, Fei ebbe la sensazione che la sua situazione non fosse positiva come si
aspettava. Rifletté per un po’ e chiese speranzoso: “Allora il nostro impero genitore, Zenit,
dev’essere uno dei più potenti in questo continente, vero?”

Brook mostrò un’espressione strana.

Dopo aver esitato per un po’, quest’uomo disse: “Il continente Azeroth è gigantesco. Secondo le
leggende, perfino gli dei non possono percorrerlo tutto. Ci sono moltissimi imperi e questi imperi
sono valutati secondo la loro forza dal primo al nono livello.
Quelli di primo livello sono i più deboli e quelli di nono sono in cima alla piramide. Tuttavia
l’impero Zenit è solo uno dei migliaia di imperi di primo livello nel continente…”

Fei si avvilì. Non si sarebbe mai immaginato che la posizione di Chambord fosse così inferiore.
Essere il re di questo posto non era così conveniente. I reali di questo mondo erano più comuni dei
laureati sulla terra.

Secondo Brook, chiunque poteva essere re una volta che avesse posseduto un paio di acri di terra
popolati da duecento persone. Questi re erano simili a grossi gruppi di banditi.

‘Che ca**o, così dopotutto sono solo il capo di un grosso gruppo di briganti? E sono anche molto
deboli?’

Fei perse le speranze. Pensava di essere un grande re, ma a quanto pareva si era solo illuso.

Dopo un momento di silenzio, chiese: “Così… come sono i rapporti tra gli imperi del continente?
…Non ci saranno molte guerre, vero?”

“Le guerre sono molto comuni nel continente Azeroth…” Disse tristemente Brook, come se ci
avesse preso gusto a contraddire Fei. “Tutti sono nati durante un periodo di guerra e muore in
guerra… Anche la mia famiglia è stata uccisa durante un conflitto. Ogni secondo muoiono molte
persone in questo continente.”

Fei rimase scioccato.

‘Me**a! Allora il mio regno potrebbe essere schiacciato da un momento all’altro da potentissimi
imperi? Il potere di un individuo è limitato in battaglie che coinvolgono milioni di soldati.’

“Perché non chiediamo aiuto al nostro impero genitore? Zenit ha il dovere di proteggere i suoi
regni affiliati, vero?”

La risposta di Brook stavolta non deluse Fei.


“Se sapessero della nostra situazione, manderebbero i loro eserciti e i loro guerrieri stellari per
aiutarci. Il problema è…” Brook indicò l’accampamento nemico dall’altra parte del fossato Zuli e
disse con fare impotente: “Hanno bloccato la sola via che Chambord può usare per comunicare
con il mondo esterno, così non abbiamo potuto mandare i nostri messaggeri.”

“Allora è così.” Fei capì velocemente il punto cruciale per la loro sopravvivenza in questo
continente caotico.

Era indubbio che il continente Azeroth fosse enorme. Era più grande di qualsiasi continente sulla
terra, ancora più ampio di tutti i suoi paesi combinati. Inoltre gli imperi qui combattevano l’uno
contro l’altro in continuazione.

Fei si sentì sotto pressione, ma aveva colto il punto principale della risposta di Brook.

Vigevano delle leggi in periodo di pace e c’erano anche delle regole di sopravvivenza in tempo di
guerra. Dalla spiegazione vaga di Brook, Fei ebbe la sensazione che centinaia di anni di guerra
avessero formato un sistema piramidale interessante. In questo sistema, i regni più piccoli
potevano sopravvivere finché si fossero legati ad imperi più grandi.

Una raffica di vento aveva portato la nebbia del fossato Zuli sulle mura difensive. L’atmosfera era
un po’ deprimente.

Fei decise di non pensare troppo al futuro. Ripensò al castello di Chambord. “Brook, parlami di
più di Chambord, di altri nobili e persone influenti. Sono il re, ma non conosco nemmeno il mio
regno.”

Fei aveva intenzione di ottenere ogni informazione possibile da Brook.

Il secondo comandante rifletté e disse: “A parte sua maestà, la persona più potente qui sarebbe il
capo dei ministri, il signor Bazzer. Visto che lei era…” Brook si grattò la testa. Non sapeva come
descrivere le azioni imbarazzanti del vecchio Alexander. Esitò un po’ e decise di non menzionarlo.
Continuò: “Negli ultimi tre anni, il signor Bazzer ha gestito il regno per suo conto vostra altezza.
Eccetto il reparto militare che era sotto il controllo del signor Lampard, ha fatto lui tutte le altre
decisioni…”

“Il capo dei ministri Bazzer?” Dopo essersi ricordato di una cosa, Fei chiese: “Ha un figlio
grasso e simile ad un maiale di nome Gill, vero?”

“Sì sua maestà. Gill era il suo amico più stretto!”


‘Quello st***zo era il mio amico più stretto?’ Fei sogghignò, ma non lo diede a vedere. ‘Bazzer,
Gill. Sono tutte mele marce. Uno controlla il regno e l’altro mi accompagna per tutto il tempo e mi
spingeva a fare stupidaggini.’

“Continua. Eccetto Bazzer, c’è qualcun altro di influente?” Chiese Fei. Sicuramente avrebbe
punito quel duo.

“Eccetto il capo dei ministri, il giudice militare Conca e il guardiano della prigione Oleg sono
tutte figure potenti a Chambord. C’era anche il precedente primo comandante delle guardie, il
signor Peter-Cech, ma sei mesi fa il capo dei ministri Bazzer lo ha accusato di tradimento e lo ha
imprigionato.”

Fei annuì.

Aveva scoperto qualcosa di molto interessante, Brook aveva osato chiamare una delle persone più
potenti a Chambord, Bazzer, per nome, ma era molto rispettoso nei confronti del primo
comandante accusato di tradimento… Questo non indicava alcuni problemi?

Nonostante Chambord fosse un piccolo regno, Fei aveva la sensazione che ci fossero molti
conflitti interni.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Qualcun altro?”

“Eccetto le persone che ho menzionato, il maggiordomo di sua maestà, Bast, che è il suo futuro
suocero e padre di Angela, è piuttosto influente… Ma prima che i nemici attaccassero, ha lasciato
il castello con molte ricchezze e nessuno sa dove sia andato.”

“Il padre di Angela?” Fei ne fu scioccato. ‘È ancora vivo? Non c’è da meravigliarsi che non
l’abbia mai visto. Se n’è andato prima che arrivassero i nemici e si è perfino portato via molte
ricchezze… È scappato?‘

La prima reazione di Fei non fu di rabbia, ma di tristezza per Angela. Questa ragazza bella e
gentile era stata abbandonata da suo padre in un momento così importante.

‘Deve stare soffrendo in silenzio ogni giorno.’ All’improvviso si preoccupò per Angela.

…..
Una fredda brezza volò per Chambord. Dall’altra parte del fiume, le torce dei nemici bruciavano
brillanti nella notte. Fei continuò a parlare con Brook sulle mura difensive. Ora aveva capito bene
le dinamiche di potere interne a Chambord.

Dalle descrizioni di Brook, anche se Chambord era solo un piccolo regno nel continente Azeroth,
la politica e i conflitti interni erano complessi come quelli nei più grandi imperi… Fei pensò che
fosse una situazione davvero interessante.

“Non ho visto Bazzer, Conca od Oleg in battaglia oggi. Non devono partecipare?” Chiese Fei.

“Il signor Bazzer si è presentato una volta; è stato quando sua maestà è caduta dalle mura
difensive… Il giudice militare Conca è rimasto ferito il primo giorno della battaglia e si sta
riprendendo in casa da allora. Oleg è un guardiano; anche se gli ho chiesto di partecipare allo
scontro, pensava che la sua priorità fosse di sorvegliare la prigione e che non fosse suo dovere!”

“Non è il suo dovere, uh? Eheh, va bene…” Fei sogghignò. “Poi… quanto sono forti? intendo il
loro livello…”

“Bazzer è solo una persona ordinaria. Non è un mago, né utilizza tecniche di combattimento. Sia
Conca che Oleg sono guerrieri ad una stella… ma la persona più potente a Chambord è il signor
Lampard! Dato che è al terzo livello; è uno dei guardiani più potenti dell’impero!”

Brook parlò con orgoglio di Lampard.

“Il figlio di Bazzer è un mago, vero?” A Fei venne in mente un’idea “perfida”. Rise: “Trasmetti il
mio ordine, chiama il mago Gill sulle mura difensive per proteggere il regno di Chambord.”

“Sua maestà, Gill non è un guerriero stellare. È solo un mago novizio… Naturalmente un mago
novizio sarebbe d’aiuto in battaglia…” Brook si inchinò mentre rispondeva: “Come desidera sua
maestà. Manderò subito qualcuno a chiamare Gill.”

Ovviamente Brook aveva accettato pienamente quest’ordine.

“Eh, per stasera basta.” Fei aveva ottenuto quasi tutte le informazioni che voleva. Sorrise mentre
dava un colpetto sulla spalla di Brook. “Dopo aver organizzato i turni dei soldati per la pattuglia
nottura, vai a riposarti. Ti aiuterò a sorvegliare le mura stasera.”

“Sua maestà, non può! È mio dovere…” Brook ne fu sorpreso.

Fei sorrise e fece un cenno per interromperlo: “Comandante Brook, ho sentito dai soldati che non
hai dormito da due giorni. Non va bene. Ci aspettano battaglie ancora più crudeli domani… Va
bene, Brook. Devi dormire un po’. Avrò bisogno di te per uccidere più nemici domani… Questo è
un mio ordine, lo devi seguire! Vai!”

Brook ne fu sbalordito. Un secondo dopo, quest’uomo forte si chinò su un ginocchio, appoggiando


la sua spada a due mani di fronte al petto. Giurò con serietà: “Sua maestà Alexander, mio
onorabile re. Il guerriero ad una stella Goethe Brook le giura fedeltà!”

…..

Dopo che Brook se ne andò, Fei si inventò una scusa per mandare via i soldati che lo stavano
seguendo.

Camminò in giro e osservò nel dettaglio la struttura e i meccanismi difensivi sul muro. Calmò il
soldato di pattuglia ed entrò nella torre di guardia al centro delle mura difensive.

Questa torre di guardia era una costruzione a due piani fatta di legno e di pietra. Prima che
scoppiasse la guerra, questa torre era ben decorata. Serviva come luogo di riposo per i soldati che
facevano dei turni di guardia. Tuttavia, le battaglie negli ultimi due giorni l’avevano praticamente
distrutta. Aveva solo quattro mura parzialmente demolite. Dato che non c’era il soffitto, l’interno
era illuminato dalla luce delle stelle.

Fei scelse un punto in cui poteva vedere l’area sotto le mura difensive in modo da poter reagire se
i nemici avessero attaccato. Si sedette e iniziò a vigilare.

Un paio di altri soldati rimasero all’esterno della torre di osservazione, per proteggere il re.

‘Siamo in una pessima situazione. Anche se ci siamo difesi dall’assedio oggi, non accadrà ogni
giorno. Questi nemici hanno un ottimo equipaggiamento e sono ben allenati. Inoltre siamo in
svantaggio numerico. Se continuerà così, Chambord non potrà sfuggire al suo destino. Ci
dev’essere un altro modo!’ Fei iniziò a riflettere.

Ma dopo averci pensato a lungo, non gli venne in mente nemmeno un’idea. Era solo un
universitario sulla terra dopotutto. Non era un assassino, né un comandante militare. Salvare il
castello di Chambord non era facile.

“Sembra che debba aumentare la mia forza prima. Dovrò gestire il resto dopo.”

Fei lasciò perdere. Fece la sua decisione, chiuse gli occhi e provò a comunicare con la voce
misteriosa nella sua testa. Voleva entrare nel mondo di Diablo per aumentare di livello e
migliorare la sua forza.
Tuttavia…

“Forza mentale recuperata insufficiente. Non puoi entrare nel mondo di Diablo, ritenta più tardi.”

La voce fredda e misteriosa rispose velocemente.

Questo deluse Fei. Meditò per un po’ pazientemente e fece un altro tentativo, ma la risposta fu la
stessa. Dopo averci provato oltre dieci volte, non riuscì ancora ad entrare nel mondo di Diablo.
Ricevette la stessa risposta: “Forza mentale recuperata insufficiente…”

Fei continuò a tentare, ma fu assalito dalla stanchezza e si addormentò.

…..

A sud del fiume Zuli. Nella base dei nemici misteriosi.

Al centro dell’accampamento c’era una tenda nera, visibilmente più grande e magnifica delle
altre. Sotto la luce tremolante delle torce, la tenda sembrava un mostro terrificante nascosto
nell’oscurità, pronto ad attaccare da un momento all’altro.

Tuttavia dentro la tenda c’era calore e luce.

Il cavaliere con la maschera argentata apparso sul campo di battaglia era seduto su una grossa
sedia. La sedia coperta da un’enorme pelliccia nera di un animale misterioso. L’uomo era
rilassato; con una mano si stava sorreggendo il mento e con l’altra stava facendo girare del vino
in una coppa di giada quasi trasparente.

I diciannove guerrieri dall’armatura nera erano schierati in due file accanto a lui. Nella parte
sinistra delle tende, un uomo misterioso con un mantello nero era seduto accanto ad un tavolo. Il
bastone accanto a lui aveva mostrato la sua identità: era un mago.

C’era uno strano campo di forza attorno a quest’uomo misterioso; rendeva i lineamenti di
quest’uomo molto offuscati e nessuno poteva vederne il volto. Nonostante ci fosse caldo nella
tenda, tutti rabbrividivano quando lo guardavano.

Il guerriero a tre stelle Landes che era stato ferito gravemente da Fei si stava inginocchiando di
fronte al cavaliere con la maschera argentata.

“Crackle, crackle!!”
Il carbone crepitava nel fuoco. Era l’unica fonte di rumore nella tenda; rendeva l’atmosfera molto
strana.

Alla fine il cavaliere alzò la testa. Guardò Landes e chiese con calma: “Dimmi cos’è successo
sulle mura difensive oggi. Sono curioso di come sei stato ferito così tanto nonostante il tuo
livello.”

Landes mostrò un’espressione di vergogna mentre si inginocchiava sul tappeto rosso al centro
della tenda.

Sorprendentemente Landes sembrava davvero spaventato dal cavaliere con la maschera argentata
e riferì tutto ciò che era successo nel dettaglio.

L’uomo ascoltò con indifferenza. Si concentrò sulla coppa di giada nella sua mano per tutto il
tempo, come se all’interno ci fosse qualcosa che attirava la sua attenzione.

Dopo che Landes finì il suo rapporto, l’uomo con la maschera argentata smise di fare girare il
vino. Disse piano: “Interessante. Eheh… siediti Landes!”

Il guerriero a tre stelle ebbe la sensazione di essere stato assolto dalla pena di morte. Sospirò di
sollievo. Si alzò e disse: “La ringrazio signore. Ho un’altra cosa da riferire. Mentre stavo
combattendo contro il guerriero a tre stelle di Chambord, ho scoperto qualcosa di interessante.”

“Dì pure!”

“Signore, ho scoperto che il guerriero a tre stelle sembrava ferito. La sua energia d’acqua non
riusciva a muoversi liberamente nel suo corpo. Probabilmente ha una ferita interna e non è
riuscito a riprendersi… La prossima volta sono sicuro di poterlo decapitare e così potrò donare il
suo teschio per la sua collezione!”

Landes si eccitò. Tuttavia il cavaliere non sembrò minimamente interessato.

Il cavaliere non era interessato alla persona più di Chambord. Chiese in tono quasi
disinteressato: “Landes, qual è la tua opinione su quell’uomo imponente con l’armatura pesante
che è apparso nel campo di battaglia oggi?”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Lui?”
La domanda colse di sorpresa Landes. Ripensò all’istante a quegli occhi bestiali. Quello sguardo
dietro l’elmo… lo fece tremare un po’.

“Quell’uomo ha la forza di un guerriero ad una stella. Ciò che era strano è che non ha nessuna
energia, come se fosse nato con quella forza…” Disse Landes mentre cercava di ricordare ciò che
era accaduto. “Inoltre sembrava una bestia feroce, nata per combattere e uccidere.”

“Una bestia?” L’uomo con la maschera argentata posò la coppa e finalmente guardò Landes.
Rise: “È una metafora interessante… Landes, e se catturassi questa ‘bestia’ e la mandassi nel
colosseo dell’impero? Non sarebbe ancora più interessante?”

“Colosseo? Sarebbe un’ottima idea signore…” Lusingò Landes. “Se quel folle bastardo andasse
nel colosseo, sarebbe il più grande gladiatore. Ci saranno moltissime persone disposte a pagare
molto per lui!”

I colossei erano molto popolari per i nobili nel continente Azeroth.

Era una forma di divertimento crudele e sanguinosa. Ogni giorno dei forti schiavi che venivano
addestrati ad uccidere erano costretti a fare lotte mortali contro ogni sorta di strana bestia e
mostro pericoloso per il divertimento dei nobili.

Questo tipo di combattimenti sanguinosi erano diventati una consuetudine nel continente Azeroth.
Inizialmente erano cerimonie sacrificali per il Dio della Guerra, ma erano devolute fino a ridursi
a degli spettacoli per i nobili. Mentre la gente impazziva sempre di più per questi combattimenti,
era anche cresciuta un’industria delle scommesse. Molti erano diventati incredibilmente ricchi,
mentre alcuni avevano perso tutti i loro averi.

Ciò che era degno di essere menzionato era che i candidati per diventare gladiatori avevano una
ferma restrizione; solo glis chiavi e i poveri privi di titolo potevano diventare gladiatori. I
guerrieri e i maghi non potevano apparire nei colossei, le unioni dei guerrieri e dei maghi
l’avrebbero considerato un insulto.

Naturalmente le circostanze erano diverse all’inizio. Molti nobili di potentissimi imperi non
avevano seguito questa regola. A volte molti guerrieri e maghi erano costretti a combattere nei
colossei. Questo comportamento aveva infuriato le persone più potenti del continente Azeroth.
Cinquecento anni fa, molti uomini potenti erano stati guidati dal guerriero del Sole Beckenbauer e
il mago del Sole Bailey. Insieme, avevano trasmesso la Dichiarazione d’Onore e avevano
annientato 241 imperi e 10.000 colossei. Dopodiché, nessun colosseo, né impero aveva osato
infrangere la dichiarazione.
Per questo era difficile trovare un grande gladiatore. Persone come Fei che avevano la forza di un
guerriero ad una stella, ma non avevano energia, erano tesori per persone come il cavaliere con
la maschera d’argento. Se avessero gestito appropriatamente la cosa, avrebbero potuto ottenere
grandi profitti. Avrebbero potuto anche contattare dei nobili di imperi superiori.

“Numero uno, all’alba porta sedici, diciassette e diciotto con te e ordina a Chambord di
arrendersi. Dì a quel loro re ritardato che, se saranno disposti ad arrendersi, il re e il ministro
potranno essere risparmiati e i cittadini non saranno uccisi, saranno solo ridotti in schiavi…
Sennò, quando conquisteremo il loro regno, uccideremo tutti quelli che vedremo per tre giorni e
laveremo il loro castello con il sangue!” Disse freddamente il cavaliere con la maschera
argentata.

Mentre finiva di parlare, un’energia bianca e gelida apparì nella sua mano, riducendo la coppa di
giada e il vino in una bella scultura di ghiaccio.

“Sì signore!” Il cavaliere nero, numero uno, che stava nella parte destra della tenda si fece avanti
e si inchinò.

“Eh, assicurati di comunicare questo messaggio a quel re ritardato di fronte a tutti i suoi soldati.”
Il cavaliere con la maschera argentata mostrò un sorriso giocoso. Esortò mentre gettava via la
coppa.

“Sì signore!”

Numero uno si inchinò insieme a numero sedici, diciassette e diciotto, e poi se ne andarono dalla
tenda.

“Numeri due, tre, quattro, cinque, sei. Preparate i vostri soldati. Quando Chambord aprirà le
porte e si arrenderà, precipitatevi dentro con i vostri soldati e uccidete tutti tranne Angela e la
‘Bestia’.”

Il cavaliere con la maschera argentata continuò a dare ordini. Il suo secondo ordine era
completamente diverso dal primo. I cinque cavalieri neri si fecero avanti e si inchinarono.
Tuttavia ne furono sorpresi. Numero uno avrebbe offerto a Chambord un modo per salvarsi, ma il
cavaliere con la maschera argentata aveva aggiunto così in fretta un ordine così freddo; stava
cercando di ingannare Chambord.

“Il tempo stringe. Secondo il nostro piano, il castello di Chambord dev’essere conquistato il prima
possibile. Se continuiamo così, temo che l’impero Zenit verrà a sapere di cosa sta succedendo.
Dobbiamo farlo…” Si spiegò il cavaliere con la maschera argentata, come se avesse percepito i
dubbi dei suoi sottoposti. Dopodiché sig irò e disse a Landes: “Spero che tu possa fare ciò che hai
promesso; portami la testa di quel guerriero a tre stelle!”

“Come desidera mio signore!” Landes era molto sicuro di sé.

“Voi altri potete aspettare i miei ordini… Va bene, ora andatevi a preparare. Quando il sole
sorgerà, entreremo in azione!”

Tutti i cavalieri si inchinarono e si prepararono ad andarsene dalla tenda… ma in quel


momento…

“Aspetta!”

Il mago misterioso e silenzioso li interruppe all’improvviso.

L’uomo aveva il volto coperto dal mantello. Annuì verso il cavaliere con la maschera argentata in
segno di saluto. La sua voce era roca, come se qualcuno stesse trascinando una lama smussata su
una pietra ruvida. La sua voce stridula sembrava orribile: “Sua altezza, sento la presenza di un
potente mago nel castello di Chambord. Potrebbero esserci delle interferenze con il suo piano.”

“Un mago?” Il cavaliere con la maschera d’argento cambiò espressione. Un mago poteva
interferire facilmente in un conflitto. Chiese: “Maestro, sa a che livello è?”

“Questo mago si nasconde proprio bene; ho la sensazione che stia cercando di nascondersi da
qualcosa. L’ho percepito solo qualche momento fa… Eh, è circa a tre stelle!”

“Tre stelle?” Il cavaliere con la maschera argentata si rilassò un po’. “Se è solo un mago a tre
stelle, non è una minaccia troppo grande, ma spero comunque che il maestro potrà aiutarmi
domani quando sarà appropriato ed eliminare questo problema!”

“Eh.” L’uomo con il mantello annuì: “Lo farei, ma anche se è un mago a tre stelle, potrebbe fare
dei danni significativi. Dica al suo esercito di stare lontano per evitare che ci siano incidenti.”

Dopo aver sentito il mago misterioso accettare la richiesta, il cavaliere ne fu sollevato. Sorrise:
“Va bene maestro. Può fare qualsiasi cosa desideri, però non danneggi l’esterno e le mura
difensive di Chambord.”

Il mago misterioso annuì di nuovo. Tornò silenzioso mentre l’energia gelida lo circondò di nuovo.

…..
…..

La brezza fredda gelava le ossa. Fei rabbrividì e aprì gli occhi.

“Oh me**a! Ero di pattuglia… coff coff. Mi sono addormentato? I nemici non hanno attaccato,
vero?” Era un po’ spaventato.

All’improvviso sentì un lieve profumo. Si girò e fu sorpreso nello scoprire che la bellissima Angela
era seduta accanto a lui. Tuttavia stava dormendo ed era appoggiata al freddo muro di pietra.

Come se la ragazza sentisse freddo nel suo sogno, stava tenendo le ginocchia strette mentre
piegava la schiena. Rugiada cristallina aveva bagnato la punta dei suoi capelli. Sorrise come se
stesse facendo un bel sogno. Il suo bel viso bianco sembrava quello di una fata dei fiori sotto la
luce delle stelle.

Fei si mosse lievemente. Scoprì di essere coperto da una spessa coperta di velluto. Angela
ovviamente era preoccupata e doveva avergliela portata durante la notte.

Sentendo il calore della coperta, Fei sentì calore nel cuore. Per qualche motivo, la splendida
ragazza gentile di fronte a lui gli ricordò del suo primo amore, innocente, puro e caloroso… Era
tutto splendido.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei si alzò e posò la coperta sopra Angela. Questa sciocca ragazza non aveva pensato a sé stessa
e indossava solo un sottile strato di vestiti.

Fei provava un po’ di rimpianto al momento, ma, visto che Angela stava dormendo
profondamente, non se la sentì di svegliarla. Fissando il suo splendido viso, non riusciva a
smettere di sorridere.

Dopo aver coperto Angela, lasciò silenziosamente “l’edificio”. Le mura difensive erano
completamente silenziose. C’erano solo un paio di soldati di pattuglia. Anche la base del nemico
vicino al fiume Zuli era silenziosa. Fei ne fu sollevato, ma quando si girò, fu colto di sorpresa.

Anche Emma era lì. Era appoggiata sulle mura esterne della torre, come se fosse di guardia sulla
porta distrutta. Si era addormentata in piedi, probabilmente per la fatica. I suoi capelli dorati
erano scompigliati e i suoi abiti stavano svolazzando per la brezza del mattino.
Sembrava carica quando dormiva. Dava un’impressione completamente diversa rispetto al suo
atteggiamento normalmente ostile che aveva mostrato Fei. Pareva davvero innocente mentre il suo
corpo sottile era esposto al vento freddo.

Fei si avvicinò e le pizzicò la morbida guancia: “Ehi, ragazzina, svegliati… Perché sei qui? È
troppo freddo, vai a dormire dentro la torre.”

Chi sapeva che Emma era ancora allerta? Non appena sentì il movimento di Fei, aprì gli occhi e
gli diede un pugno nonostante fosse assonnata. Fei non se lo aspettava e fu colpito dritto in un
occhio.

“Thump!”

Fei ora aveva un occhio nero.

“Ah? Alexander, sei tu…”

Dopo aver colpito Fei, Emma finalmente recuperò la lucidità. Era un po’ imbarazzata. Tenne la
testa bassa, come una ragazzina sorpresa a rubare dei dolcetti. Ma non appena vide l’occhio nero
di Fei, non poté smettere di ridacchiare: “Eheh, pensavo che fossero i nemici che ci facevano un
agguato… Ma sembra che tu stia bene… stai bene, vero?”

Fei non riuscì ad arrabbiarsi dopo che vide che Emma stava tremando per il vento freddo. Le
diede un colpetto sulla testa e si tolse il mantello della sua armatura per coprire la piccola Emma.
Sorrise: “Va bene, ora vai a dormire dentro. Dopo che il sole sorgerà, torna al palazzo con
Angela. Il vento qui è troppo forte; non è un posto adatto a voi ragazze!”

Emma rimase sbalordita. Fissò con stanchezza Fei. Volse lo sguardo verso il basso mentre i suoi
occhi si velavano di lacrime. Sorprendentemente, non rispose ed entrò ubbidientemente nella torre
diroccata.

Sul punto di entrare, Emma si girò e chiese con serietà: “Alexander, sarai buono con Angela,
vero?”

“Ah?”

Fei ne fu sorpreso. Non sapeva cosa dire.

Prima che potesse rispondere, questa ragazzina continuò: “Non mi importa ciò che dici. Ora che
sei rinsavito, devi essere buono con Angela! Alexander, non sai quanto Angela ha sacrificato per
te negli ultimi tre anni. Posso garantirti che nessuno sarebbe così buono con te in questo mondo a
parte lei…”

Dopodiché si sfregò gli occhi rossi e scosse il suo pugno. Minacciò: “Ora che sei normale, devi
proteggere Angela come lei ha protetto te. Hai sentito? Se non lo farai, ti… ti… ti darò un altro
occhio nero!”

Dopo che Emma aveva finito di “minacciare” Fei, si girò ed entrò nella torre. Emma si era
comportata con ostilità nei confronti di Fei negli ultimi due giorni. Fei non era uno sciocco;
sapeva perché era arrabbiata, probabilmente il vecchio Alexander aveva dato molte difficoltà e
fatto soffrire molto Angela.

Nonostante Emma fosse solo una serva, Angela l’aveva trattata come una sorella minore. Emma
aveva visto visto tutti i torti che Angela aveva subìto negli ultimi tre anni, così non le piaceva
affatto Alexander. Il suo atteggiamento ostile era molto ragionevole. Fei lo sapeva e così non le
rispose. Dopotutto aveva badato al vecchio Alexander insieme ad Angela. Questa ragazzina
sembrava dura e cattiva, ma in realtà il suo cuore era gentile e dolce.

Le parole di Emma commossero profondamente Fei; aveva ragione. Ora che aveva preso il posto
di Alexander e sapendo cos’era accaduto in passato, doveva proteggere questa ragazza splendida
e gentile. Doveva proteggerla come lei aveva protetto Alexander.

…..

Un’ora entro l’alba, il momento più cupo della notte. Era già tardo autunno. Il vento freddo aveva
portato tutta la nebbia del fiume sulle mura difensive. Fei fu distratto dalla brezza. Nonostante
fossero passati solo due giorni da quando era entrato in questo mondo, si era già adattato.

“Sono davvero in questo mondo per un decreto divino?”

Fei rimase in piedi sotto la luce della luna e delle stelle. Si ricordò improvvisamente ciò che Akara
gli aveva detto nel mondo di Diablo. Prima pensava che fosse una str*****a di Akara per
ingannarlo, ma dopo che si era calmato, ebbe la sensazione che le sue parole non fosse così
semplici. Sembrava che avesse inteso qualcos’altro.

Mentre stava riflettendo, due figure robuste si avvicinarono a lui. Erano Brook e Pierce, che era
appena guarito.

“Sua maestà, devo scusarmi!” Disse Pierce chino su un ginocchio. Disse con rimorso: “Non
sapevo cos’era successo ieri…”
Fei lo interruppe, poi sorrise e sollevò Pierce da terra. Non sarebbe stata un’esagerazione dire
che quest’uomo fosse la persona che aveva scioccato di più Fei in questo mondo.
Gli attacchi coraggiosi e rischiosi di Pierce sulle mura difensive suggerivano a Fei che
quest’uomo fosse degno di fiducia. Fei avrebbe trattato con rispetto e generosità persone
affidabili, proprio come faceva con Brook. In una situazione così pericolosa, Fei aveva già
iniziato a trarre uomini dalla sua parte.

“Guarito pienemante?” Fei batté il petto di Pierce. Questa confidenza ruppe il ghiaccio tra di
loro.

“Sì, sono guarito pienamente…” Disse con entusiasmo Pierce mentre mostrava i muscoli. Sorrise:
“Sua maestà, il comandante Brook mi ha detto tutto! Chambord finalmente ha un re. Pierce giura
fedeltà a sua maestà! Fino alla morte!”

Fei poteva vedere che l’uomo si era ripreso, il suo viso era colorito. Sembrava che la Pozione
Curativa Minore avesse un effetto più potente in questo mondo; solo due gocce avevano salvato la
vita di un uomo gravemente ferito.

“Vieni e dai un’occhiata, sembra che i nemici non hanno niente in programma adesso. Erano così
negli ultimi due giorni?” Fei si avvicinò sull’orlo delle mura difensive. Indicò la base nemica
mentre cambiava argomento.

Brook guardò con attenzione l’accampamento e si accigliò: “È strano. Quei bastardi non ci hanno
mai lasciato riposare negli ultimi due giorni. Hanno finto di assalirci decine di volte ogni notte e
hanno continuato ad assediarci prima dell’alba ogni giorno… c’è qualcosa di sospetto. Devono
avere pianificato qualcosa.”

“Fa****o i loro trucchi, se quei figli di pu****a osano assediarci di nuovo, li ridurrò in poltiglia
con il mio martello!” Gridò Pierce mentre fissava la base nemica.

Fei e Brook furono disarmati dalla stupidità di quest’uomo. Era così robusto che il suo cervello
probabilmente era fatto solo di muscoli, senza l’ombra di un neurone.

Fei sapeva che, mentre Pierce era forte, era anche imprudente. Era un grande guerriero sul
campo di battaglia, ma era anche un terribile stratega. Sarebbe stato più semplice convincere
degli adolescenti a rinunciare al proprio cellulare piuttosto che spingerlo a pianificare strategie e
pensare alla logistica come un comandante .

Brook d’altra parte aveva sorpreso Fei con la sua lucidità, era perfettamente adatto al suo ruolo
di comandante e generale.

Fei non sapeva che in quel momento aveva deciso che direzione avrebbero preso i suoi due primi
sottoposti. Dopo centinaia di anni, le storie della Macchina da Guerra Pierce e il Saggio Generale
Brook che avevano servito sotto l’imperatore Alexander sarebbero state recitate in continuazione
dai poeti viandanti nel continente Azeroth.

“Non importa che tipo di trucchi stanno celando. Alla fine saranno tutti rivelati…”

Fei decise di smettere di continuare a riflettere sulle trame nemiche. Batté ritmicamente le dita su
un parapetto: “Pierce ha ragione, non ci importa. Chiunque ci attaccherà la pagherà cara.”

Pierce rise con orgoglio sentendo che il re aveva accettato i suoi “suggerimenti”.

…..

Dopo più di mezz’ora finalmente sorse il sole; la luce illuminò l’orizzonte. La base nemica
dall’altra parte del fiume non era più silenziosa.

Il suono dei corni aveva rotto il silenzio dell’alba. Da lontano, i nemici con le armature nere
sembravano formiche; si stavano spostando dentro la base e il fumo delle cucine si era levato in
cielo. Dopo la colazione, sarebbe iniziata una nuova serie di battaglie.

“Dì ai soldati di prepararsi. Brook, sarai tu a dirigere la battaglia oggi; tutti devono seguire i tuoi
ordini, incluso me!” Nonostante la forza di Fei fosse aumentata di molto grazie al mondo di
Diablo, era ancora completamente ignorante in termini di guerra e di strategie di difesa. Era
meglio che fosse Brook a gestire tutto.

“Sarà un mio onore sua maestà!” Brook non rifiutò.

“Oh, giusto! Non ho già chiamato il novizio Gill per venire ad aiutarmi in battaglia? Dov’è?” Si
ricordò Fei.

Nemmeno Brook sapeva cos’era accaduto. Si girò per trovare la risposta. Presto brook portò due
soldati che avevano cicatrici sul volto. Il comandante disse con rabbia: “I soldati che ho mandato
sono stati frustati dal ministro Bazzer. Ha detto che Gill era malato e che non poteva partecipare
alla battaglia.

Fei guardò i due soldati e si riempì di rabbia.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
‘Quel bastardo! Dopo aver saputo che sono tornato normale, osa ancora disubbidire al mio
ordine?! Sembra che non creda che io sia il re. È il momento di mostrargli chi è il capo…’ Pensò
Fei.

“Malato? Umpf.” Fei sbuffò: “Pierce, raduna venti soldati. Non voglio nessuna scusa, porta Gill
qui. Anche a costo di legarlo, portalo su queste mura difensive. Se qualcuno osa resistere, lo
potrete uccidere sul posto, avete il mio permesso!” Il tono di Fei era freddo. Tutti sentirono la sua
rabbia e l’intento omicida che traspariva dal suo sguardo.

“Come desidera sua maestà!”

Pierce era entusiasta. Lui e i suoi soldati provavano venerazione per questo re deciso ed illustre.
Dopo aver accettato l’ordine, si precipitò giù per le mura difensive con il soldato.

“Brook, manda qualcuno a chiamare il Giudice Militare Conca e il Guardiano Oleg per aiutare
con le difese. Se osano resistere, uccideteli sul posto!”

Fei diede questi ordini “crudeli”. Avrebbe dato una lezione a queste persone.

Guarire i soldati feriti la scorsa notte avrebbe mostrato la sua gentilezza, mentre recuperare un
paio di nobili che erano sfuggiti dalla battaglia avrebbe fatto capire a tutti di che pasta era fatto.
Questa era l’idea a cui aveva pensato la scorsa notte. Se Fei non poteva fare nulla contro i nemici,
poteva almeno porre rimedio alla corruzione a Chambord.

Come Fei aveva previsto, dopo aver dato i due ordini, l’atmosfera sulle mura difensive divenne
molto seria. Fei ebbe la sensazione che il morale dei soldati ne avesse giovato.

In quel momento, Angela sorrise mentre usciva dalla torre di guardia.

Emma la seguì sonnolenta. Sbadigliava mentre si sfregava gli occhi. Dopo aver visto Fei, gli fece
l’occhiolino di nascosto e scosse il pugno. Fei poteva capire cosa intendeva: “Sai cosa fare!”

Fei rispose con un sorriso.

Dopo la conversazione che avevano fatto un’ora fa, Emma non mostrava più un atteggiamento
ostile.

“Angela, ti sei svegliata appena in tempo. Ho una questione molto importante per cui avrei
bisogno del tuo aiuto.” Disse Fei mentre sistemava i capelli scompigliati della sua fidanzata.
Questa bellissima ragazza si riempì di energia sentendo questa richiesta. Temeva di non poter
aiutare affatto Alexander e ora che poteva contribuire, era più che disposta a farlo. Superò la
timidezza dovuta al tocco di Fei, alzò la testa e chiese arrossendo: “Di cosa hai bisogno?”

“Potete chiamare zio Lampard? La battaglia sta per iniziare e abbiamo davvero bisogno di lui al
comando qui.” Disse con serietà Fei.

“Andrò subito!” Angela trascinò la sonnolenta Emma e partì subito.

“Un’altra cosa Angela. Dopo che avvertirai zio Lampard, non tornare qui. Ci sono ancora dei
soldati feriti nel palazzo che hanno bisogno d’aiuto, prenditi cura di loro per me con Emma.
Grazie!” Disse Fei.

Questo colse di sorpresa Angela. Tuttavia era una ragazza intelligente e capì cosa intendeva Fei,
la battaglia stava per iniziare e le mura difensive sarebbero diventate molto pericolose. Se fosse
rimasta qui sarebbe stata solo di peso. Alexander la stava mandando via apposta; prendersi cura
dei soldati feriti era solo una scusa. Tuttavia non obiettò.

Anche se voleva rimanere sulle mura ad aiutare Alexander, sapeva che non sarebbe riuscita a
farlo rimanendo lì. Così annuì e accettò il suggerimento di Fei. Anche Emma capì chiaramente le
intenzioni del giovane.

Corse via con Angela mentre mostrava i pollici in su a Fei.

…..

Venti minuti dopo.

I nemici dall’altra riva del fiume si erano radunati. Numerose formazioni quadrate di fanteria
uscirono dalla base e si avvicinarono alle mura difensive di Chambord. Le loro armi che
puntavano verso il cielo avevano formato una foresta e brillavano sotto la luce del sole. Questi
nemici erano sicuramente dei soldati ben addestrati. Da lontano, la gente sulle mura difensive si
sentì all’istante sotto pressione.

Mentre Fei osservava i nemici fuori dalle mura, scoppiò del trambusto dietro di lui.

“Non toccatemi con le vostre sporche mani… levatevi dalle palle! Dannazione! Ucciderò tutti voi
idioti dopo ca**o!” Risuonò una voce familiare, ma arrogante.

Fei si girò e vide come Pierce aveva portato Gill sulle mura difensive. Questo grassone legato
come un salame non aveva idea che la sua fortuna si era esaurita, stava ancora gridando e si
comportava con spudoratezza.

Le pupille di Fei si contrassero mentre vide l’uomo dietro Gill.

Era un vecchio che indossava un abito di seta rosso. Era magro, alto circa 5,8 piedi e aveva un
naso curvo. La sua espressione sembrava tetra e strizzò gli occhi. Aveva un po’ di gobba, ma
camminava con calma e sicurezza. I suoi capelli grigi erano raccolti da un anello dorato in cui
era incastonata una gemma.

‘Questo vecchio sembra potente, è…?’ Mentre Fei stava pensando, Pierce avanzò e rise: “Sua
maestà, ho portato qui Gill come ha ordinato. Ma abbiamo dovuto legarlo, ahah.” Poi indicò il
vecchio vestito di rosso. “Tuttavia anche il capo dei ministri Bazzer è qui.”

Questo era il vecchio che aveva controllato Chambord per conto di Alexander.

Fei osservò con attenzione il vecchio. Per qualche motivo, questo vecchio dall’aspetto comune gli
dava un’impressione simile ad un serpente pericoloso e crudele.

“Sua maestà, mi deve una spiegazione!” Il vecchio si avvicinò e chiese con tono aggressivo: “Sua
maestà, voglio sapere che legge ha infranto Gill da farla costringere a legarlo e a portarlo sulle
mura difensive. Per favore mi dia una spiegazione adeguata!”

Sentendo le domande accusatorie di suo padre, Gill gridò con rabbia: “Alexander, stupido idiota!
Dì a questi str***i di bassa classe di lasciarmi andare…”

Fei sogghignò: ‘Vuoi comportarti in modo arrogante di fronte a me?’ Pensò.

Non guardò nemmeno Bazzer. Si avvicinò silenziosamente a Gill e iniziò a schiaffeggiarlo


brutalmente senza dire una parola.

“Sciaf, sciaf, sciaf, sciaf!!”

Dopo venti schiaffi circa, il viso di Gill si gonfiò come un palloncino. Fei non si era trattenuto
minimamente; aveva scatenato la sua forza da barbaro. Il sangue colava dagli angoli della sua
bocca.

Poi si avvicinò lentamente a Bazzer. Si pulì la mano e rise con fare condiscendente: “Sono il re! Il
re deve darti una spiegazione quando fa qualcosa?”

Tirannico!
Puramente tirannico!

Farò ciò che voglio e non ti spiegherò un ca**o!

Era questo atteggiamento!

Bazzer stava quasi per esplodere per la furia. Non se lo era aspettato affatto.

Sapeva di come Alexander aveva mostrato delle capacità incredibili nella battaglia di ieri e del
misterioso collegamento tra lui e il Dio della Guerra, così si era preparato un po’. La sua
comparsa nelle mura difensive era ben calcolata. ‘È tornato normale? E allora?’ Bazzer non
credeva che un ragazzino che non aveva nemmeno compiuto diciotto anni sarebbe stato difficile
da gestire.

Se non poteva battere Alexander fisicamente, allora avrebbe usato il suo cervello e delle strategie.

Aveva intenzione di “ragionare” con il giovane re. Usare trucchetti e tramare complotti erano i
suoi punti forti. Era così sicuro di poter “convincere” Alexander. Sarebbe riuscito a
spadroneggiare per Chambord una volta che l’avesse ingannato.

Tuttavia…

Bazzer non si aspettava che ogni suo piano sarebbe andato a put***e e che il “nuovo” Alexander
sarebbe stato così tirannico, nemmeno nei suoi sogni più selvaggi!

All’improvviso rimpianse le sue decisioni.

A giudicare dalle dicerie che circolavano a Chambord, Alexander era tornato “normale” solo
dopo essere stato colpito dalla freccia sulle mura difensive e aver battuto la testa. Si raccoglie ciò
che si semina. Era stato lui a portare Alexander lì. Aveva intenzione di fare uccidere quel re
ritardato per mano dei nemici, ma si era creato un ostacolo ancora più difficile. Tuttavia rivelò
questo rimpianto solo per una frazione di secondo. Si ricompose velocemente.

Nonostante fosse infuriato, doveva sopportare. Il suo piano era già iniziato e c’era
troppo in gioco. E sopratutto il guerriero numero uno di Chambord, Lampard, stava salendo le
scale.

“Sua maestà, mi scuso per la mia scortesia di prima!”

Bazzer cambiò tono. Si inchinò con sincerità di fronte a Fei: “Ero solo troppo preoccupato per
mio figlio, ero troppo ansioso, per favore mi perdoni… Ma Gill ora… Eh, ora è svenuto, temo che
non potrà partecipare all’imminente battaglia. Posso riportarlo a casa per farlo riposare un po'”

“Riposare? Riposare per cosa? Chambord è sotto una grande minaccia. Ogni uomo, a meno che
non sia morto, deve aiutare a difenderla. Questa lieve ferita non è niente!” Fei non diede nessuna
tregua a Bazzer.

Disse qualcosa ad un soldato, che portò un catino e lanciò spietatamente una secchiata d’acqua
fredda a Gill. Come se fosse stato infilzato da diciotto coltelli, il grassone riprese i sensi e tornò a
dimenarsi e ad urlare.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Vedi? Ora è sveglio!” Fei sogghignò di fronte a Bazzer, che sembrava sul punto di esplodere.
Poi disse a Brook: “Liberalo; fallo proteggere da due soldati. Ho bisogno che il mago Gill faccia
ciò che un mago dovrebbe fare sul campo di battaglia!”

Bazzer gli lanciò un’occhiata assassina, poi si ricompose velocemente.

In quel momento Fei sentì un brivido, come se un mostro orribile si stesse nascondendo
nell’oscurità, pronto a divorarlo vivo…

Si guardò attorno, ma non trovò nulla.

‘Era solo la mia immaginazione?’ Pensò Fei.

Brook non aveva sentito nulla. Ubbidì all’ordine del re; fece un cenno e i due soldati portarono
Gill dentro la torre di guardia sulle mura difensive. Nonostante fosse il posto più pericoloso, era
una posizione molto più strategica per un mago.

Il paffuto Gill aveva imparato la lezione; ora aveva paura di Fei. Non osò resistere e invece fissò
suo padre, sperando che potesse intervenire.

Il capo ministro fu sul punto di dire qualcosa, ma risuonò un’altra voce arrogante: “Ehi! Come
osate toccare con le vostre sporche mani il signorino Gill!” Una figura robusta si fece strada tra
la folla.

L’uomo arrogante diede un calcio ai due soldati che stavano portando via Gill, poi fece rialzare
gentilmente il grassone e iniziò ad adularlo come un cagnolino.
Si girò e cominciò a gridare ai soldati lievemente feriti attorno a lui: “Perché siete qui?! Siete
ciechi? Andate a trovare una lettiga e portare il signorino Gill a riposare… Me**a, queste ferite
sono così gravi… Chi ca**o l’ha fatto? Fatti avanti!”

Dopo aver sentito la sua domanda, Fei decise di prendersi gioco di quest’uomo. Fece un passo
avanti e proclamò: “Sono stato io.”

L’atmosfera nelle mura difensive all’improvviso divenne silenziosa. Un mortale silenzio, nessuno
disse una parola.

Quest’uomo capì che doveva essere successo qualcosa. Gill stava tremando incontrollabilmente
tra le sue braccia, ma non era perché il grassone fosse entusiasta di vederlo, ma perché era
spaventato a morte. Gill si girò a guardare Fei; era stato terrorizzato dai suoi potenti schiaffoni.
Era stato colpito già due volte e non voleva che ce ne fosse una terza.

Fei non guardò nemmeno Gill; stava osservando quest’uomo arrogante. Era alto 6 piedi e aveva
dei capelli biondi scompigliati che gli davano un’aria feroce. Una cicatrice lunga e spaventosa gli
partiva dalla fronte arrivando fino al mente e il suo occhio destro era coperto da una benda;
sembrava un ciclope. Pareva proprio virile con la sua armatura brillante, ma la sua espressione
rivelava il suo lato sgradevole.

Brook sussurrò nell’orecchio di Fei. “È il Giudice Militare, Conca.”

Fei annuì. In quel momento…

“Oh, è il re Alexander. Ah, cosa dovrei dire? Perché sei qui a creare trambusto tra le mura
difensive? Dovresti rimanere nel palazzo. Lascia andare Gill, presto, non è uno scherzo!”

Conca non era affatto nervoso. Si avvicinò a Fei e si inchinò di malavoglia mentre parlava. Non
gli importava affatto del re.

Questo giudice militare si era ritirato dalla battaglia dal primo giorno e si era nascosto da allora.
Non sapeva cos’era successo ieri e non aveva visto come Fei aveva schiaffeggiato Gill prima.
Credeva che Fei fosse ancora quel re ritardato con l’intelligenza di un bambino di tre anni.

‘Cretino!’ Imprecò Bazzer, sapeva che la situazione sarebbe peggiorata. Piegò lievemente la
schiena e iniziò a tossire apposta.

Ma il giudice militare pensò che intendesse altro. Come un cane che aveva ricevuto il
riconoscimento del padrone, Conca divenne ancora più arrogante quando lo sentì tossire. Bloccò
Fei e iniziò a dare ordini ai soldati attorno: “Branco di sporchi insetti! Dovreste morire tutti in
battaglia! Ora andate a trovare una lettiga! Ricordate, portate tutti i dottori di Chambord nella
tenuta del signor Bazzer a guarire il signorino Gill!”

“Tutti i dottori si stanno prendendo cura dei soldati feriti adesso. Non hanno il tempo…” Rispose
qualcuno.

“Quegli sporchi miserabili, lasciate che muoiano! Non possono essere paragonati al signorino
Gill. Presto, presto, presto! Fate come ho detto!” Conca non ci badò.

Ma…

Stavolta nessuno lo ascoltò.

‘Me**a!’ Pensò di nuovo Bazzer, ma non sapeva come risolvere la situazione.

Dopo aver visto che nessuno rispondeva ai suoi comandi, Conca ebbe la sensazione che stessero
sfidando il suo prestigio. Si infuriò: “Miseri schiavi! Stupidi insetti schifosi! Perché rimanete lì
impalati? Non avete paura delle leggi militari?”

“Tu non hai paura delle leggi militari?” Chiese qualcuno da dietro.

“Io? Ahahahahah, leggi militari? Sono io a creare le leggi militari! A Chambord tutto ciò che
dico è una legge militare!” Rispose istintivamente Conca.

Tuttavia ebbe la sensazione che qualcosa non tornasse. Si girò e si rese conto che la persona che
gli aveva fatto questa domanda era il re Alexander. Si preoccupò solo per un po’, ma poi provò
sollievo.

‘Cosa ne sa un ritardato? Posso dire ciò che voglio, come sempre. Ahahah, cosa potrebbe fare?’
Pensò Conca.

Ma…

“Idiota imprudente!” Fei sogghignò con impazienza.

Conca non si sarebbe mai immaginato che il re “ritardato” gli avrebbe dato un calcio dritto nella
schiena. Una forza inarrestabile lo fece volare in avanti.

“Co… come?!”

Conca si schiantò sulle mura difensive. Il sangue colò dalla sua bocca a fiotti. Era scioccato;
com’era riuscito questo re ritardato a scaraventare via lui, un guerriero quasi a due stelle?
“Mi sono perso qualcosa?”

Conca guardò il capo ministro Bazzer, ma fu sorpreso nello scoprire che l’ex “sovrano” di
Chambord si era messo da parte e non osava dire niente.

Conca in passato era un mercenario. Poteva sembrare robusto e imprudente, ma era una persona
intelligente e astuta. Era venuto ad abitare nel regno di Chambord due anni fa; visto che era un
guerriero ad una stella, aveva incontrato il favore di Bazzer, che aveva cercato di fargli ottenere
la posizione di Giudice Militare in modo da tenerlo come suo tirapiedi. Conca non aveva
osservato bene la situazione prima, così si era perso molti dettagli chiave prima. Dopo aver
ricevuto un calcio, finalmente si era reso conto che c’era qualcosa di strano; quel ritardato… era
cambiato!

Conca iniziò a riflettere velocemente. Sapeva di essere in grossi guai. Pareva che il re Alexander
fosse tornato al potere.

Dopo averci pensato, capì all’istante la situazione. Non ebbe nemmeno il tempo di preoccuparsi
delle sue ferite. Si girò, si inginocchiò di fronte a Fei e iniziò la sua recita. Si schiaffeggiò e
implorò pietà: “La prego mi perdoni sua maestà! Ero… ero ubriaco… non so cosa ho fatto… per
favore mi perdoni!”

L’immagine di un uomo alto sei piedi che era inginocchiato a terra e implorava pietà disgustò la
folla.

“La prego mi perdoni sua maestà! Mi scuso, ero ubriaco, la prego mi perdoni!” Conca non si
preoccupò dello sdegno dei soldati. Continuò a schiaffeggiarsi e a pregarlo.

“Ti dispiace?” Fei sogghignò: “Hai ragione! Dovresti esserlo! Meriti di morire!”

Fei si avvicinò ai due soldati che erano stati colpiti da Conca. Li aiutò a rialzarsi e spazzò via lo
sporco e la polvere dalle loro uniformi. Poi portò i due uomini confusi di fronte al Giudice
Militare, che si stava ancora inginocchiando.

“Giudice Militare Conca, apri gli occhi! Sono gli sporchi insetti di cui stai parlando? Apri i tuoi
ca**o di occhi e dai una bella occhiata! Chi di loro non è ferito? Chi non ha versato sangue in
battaglia? Quando stavano difendendo il regno per quattro giorni interi senza dormire, dov’eri? Il
Giudice Militare sarebbe dovuto essere in prima linea, ma tu cosa stavi facendo?”

I ruggiti tonanti terrorizzarono Conca, che si inginocchiò ancora di più. Tuttavia i soldati sulle
mura difensive si riempirono d’orgoglio sentendo queste parole.
Alcuni di loro stavano perfino tremando per l’entusiasmo; le lacrime riempirono i loro occhi. Ciò
che il re aveva detto li aveva commossi.

“Sporchi insetti? No! Ai miei occhi sono le persone più pulite a Chambord. Macchie di sangue e
sporco? E allora, sono un vero onore per un uomo! Cose del genere non copriranno mai le anime
pure dei miei guerrieri… ma tu… sei il completo opposto. Nonostante indossi un’armatura
brillante, non potrà mai coprire la tua anima sporca e disgustosa! Se sono insetti, allora tu che
ca**o sei?!”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il ruggito del re penetrò nei cuori della gente come una scarica di frecce. Molti veterani
abbassarono le teste, ma i loro tremiti rivelarono ciò che provarono. Alcune nuove reclute non
riuscirono a trattenere le lacrime, sia per quanto erano stati contrariati che per la felicità.

In lontananza, Pierce, Brook e Lampard si riempirono di emozione e i loro cuori sembravano sul
punto di balzare dai loro petti.

Conca invece si spaventò a morte. Si inginocchiò sul posto e si dimenticò perfino di


schiaffeggiarsi. Visto che era pieno di vergogna, stava cercando di trovare un modo per placare la
rabbia del re.

“Se sei la legge militare a Chambord, allora chi ca**o sono io?!” Ruggì di nuovo Fei e diede un
calcio a Conca. Si girò e chiese a Brook: “Comandante Brook, dimmi. Un giudice militare che ha
disertato, offeso il re e ignorato la legge militare di Chambord… Qual è la punizione per tutti
questi crimini?”

“Dovrebbe essere trattato come tradimento ed essere punito con la morte!” Rispose con sincerità
Brook.

Fei guardò Conca, che si stava ancora rialzando a fatica e chiese con freddezza: “Hai sentito?
Hai qualcosa da dire?”

Conca fu colto dal panico. Vero panico.

Nonostante fosse un guerriero ad una stella al picco del suo stadio e non aveva paura di Brook e
dei soldati, c’era Lampard. Il guerriero numero uno di Chambord gli dava un’enorme pressione.
Se Alexander avesse voluto davvero condannarlo a morte, Lampard avrebbe potuto decapitare
Conca in un istante.
“La prego mi perdoni! Sua maestà, non lo farò mai più!” Conca strisciò verso Fei e si aggrappò
ad una delle sue gambe. Piangeva mentre implorava pietà; il suo atteggiamento arrogante e
aggressivo era scomparso completamente.

“Vuoi che ti perdoni? Chiedilo a loro.” Fei indicò i soldati sulle mura difensive.

Tutti rimasero in silenzio, Conca ricevette solo degli sguardi pieni di odio e rabbia in risposta. Il
giudice militare non si sarebbe mai immaginato che un giorno, avrebbe dovuto implorare i soldati
che aveva sdegnato così tanto per salvarsi la vita. Dopo aver pensato alla sua condotta negli
ultimi due anni, sapeva che non l’avrebbe passata liscia.

Conca capì anche che il re voleva renderlo un esempio, così la sua ultima speranza fu rivolgersi al
capo dei ministri Bazzer.

Dopo aver ricevuto il supporto di Bazzer, aveva commesso molte azioni rivoltanti per attirare il
favore del vero “sovrano” di Chambord. Sperava che il capo dei ministri si sarebbe comportato
come in passato: salvandolo da ogni possibile conseguenza.

Tuttavia Bazzer non disse nulla; non lo guardò nemmeno. La sua espressione flemmatica
sembrava suggerire che quasi non conoscesse nemmeno Conca.

Il giudice militare rimase deluso. Alzò lo sguardo e scoprì che Alexander stava sogghignando. I
soldati attorno gli stavano rivolgendo delle occhiate assassine; sembrava che volessero divorarlo
vivo.

Era stato abbandonato.

“Sua maestà, cos’ha intenzione di fare con me?” Conca iniziò a calmarsi.

Fei non lo guardò nemmeno. Alzò la testa e annunciò a tutti: “Il giudice militare Conca è
scappato dalla battaglia, ha offeso il re e si è preso gioco delle leggi militari. Secondo le leggi di
Chambord, queste azioni equivalgono ad un tradimento e per questo sarà condannato a morte!”

Fei non si sarebbe lasciato sfuggire questa occasione. Questo giudice militare era sicuramente un
tirapiedi di Bazzer e aveva combinato disastri nel settore militare. A giudicare dalle espressioni
dei soldati, Fei capì che Conca meritava di essere punito. Era meglio sterminare persone del
genere. Non avrebbe soltanto minato il controllo che Bazzer aveva su Chambord, ma avrebbe
ristabilito la disciplina e avrebbe aumentato la fiducia della gente nei confronti delle leggi
militari. Fei aveva deciso fin dall’inizio di eliminare Conca.

I soldati iniziarono ad esultare sentendo questo annuncio. Ma in quel momento…


“Vuoi che muoia? Allora muori con me!”

Con un grido disperato, Conca strinse la gamba di Fei e una fiamma color cachi iniziò a
circondare il suo corpo; questo era il segno che l’uomo era quasi diventato un guerriero a due
stelle. Due anni fa era al picco del primo stadio, ma questo periodo di lusso e di agio non aveva
aumentato affatto la sua forza. Tuttavia la situazione critica in cui si trovava aveva stimolato il
suo potenziale ed era avanzato di livello.

Conca balzò come un fulmine e prese Fei per il collo.

Questo giudice militare di solito ignorante si stava comportando come un cane abbandonato.
Gridò come un pazzo: “Toglietevi dal ca**o! Me**a! Allontanatevi da me! Se qualcuno si
avvicina, ucciderò questo re ritardato!”

Brook, Pierce e i soldati ne furono scioccati. Lo circondarono velocemente e spade, lance, lame,
martelli, ogni tipo di armi puntarono verso di lui.

Pierce agitò il martello e gridò: “Lascia andare il re! Debole bastardo!”

Brook era nervoso. Nonostante il re avesse dimostrato la sua forza mostruosa uccidendo guerrieri
ad una stella in un solo colpo, le fiamme d’energia che circondavano Conca mostravano che era
già un guerriero a due stelle. Inoltre il giudice militare lo aveva attaccato a sorpresa. Temeva che
il re sarebbe rimasto ferito e disse velocemente: “Conca, lascia andare il re Alexander! Giuro sul
Dio della Guerra che ti lasceremo andare via da Chambord e potrai tornare alla tua vita da
mercenario.”

“Mercenario? Ahahah, vuoi che torni a fare quella vita precaria da mercenario?” Conca era
impazzito, rise come un folle e disse: “Credi che dopo due anni di lusso a Chambord possa fare
ancora il mercenario? Non voglio più rischiare la vita per una moneta d’oro… Ho bisogno di una
tonnellata d’oro e due cavalli veloci. Andate a prenderli!”

Mentre Conca era distratto, il guerriero numero uno di Chambord si stava avvicinando
lentamente. La spada nera sulla schiena di Lampard stava tremando; l’uomo stava calcolando la
distanza tra di loro e stava pensando ad un modo per salvare Fei…

Tuttavia…

Conca se ne accorse.

Urlò come un topo punzecchiato: “Non avvicinarti! Signor Lampard, stai lontano, più lontano…
più lontano! So che non posso affrontarti, ma non credi che potrei torcere il collo di questo re
ritardato prima che ti avvicini?”

Lampard provò frustrazione, ma dovette ritirarsi. Nessuno si aspettava che sarebbe arrivato a
questo punto.

Brook e Pierce erano preoccupati, ma non sapevano cosa fare. Se avessero potuto, si sarebbero
sacrificati per salvare Fei, ma…

Il solo che sembrava aver mantenuto la calma era il capo dei ministri Bazzer. Il suo sguardo brillò
con entusiasmo. Pensò: ‘Idiota, smettila di blaterare! Uccidilo ora! Uccidilo. Ahahah, mi
risparmierà così tanta fatica…’

Conca era agitato per via delle armi puntate verso di lui e gridò ripetutamente: “Andate a
preparare i soldi e i cavalli! Presto!”

Ma…

“Non fatelo!” Disse Fei, che prima era rimasto in silenzio.

“Cos’hai detto?” Conca ne fu sorpreso.

“Ho detto che non devono farlo. Perché non avrai l’occasione di usare quei soldi.” Disse con
calma Fei, come se stesse spiegando la situazione ad un ragazzino.

Questa calma inquietò Conca, sembrava che fosse stato lui ad essere preso in ostaggio e non Fei.
Il giudice militare si infuriò: “Ahah, non ne avrò l’occasione? Perché no, idiota?”

“Perché… stai… per morire!”

“Cosa?”

Prima che Conca potesse reagire, sentì un forte dolore allo stomaco. Ebbe la sensazione che i suoi
organi interni fossero scoppiati. Prima che potesse stringere la presa sul collo di Fei, perse
energia e il cielo e la terra iniziarono a roteare sotto i suoi occhi. Era stato scaraventato via dal
pugno di Fei.

Questa scena sbalordì di nuovo la folla.

“Cos’è successo?” Molti erano rimasti scioccati. Dalla loro prospettiva, il giovane re che era
stato bloccato aveva mosse il braccio e aveva colpito la pancia di Conca, come se stesse
giocando…
Un secondo dopo…

Le fiamme di energia attorno a Conca furono fatte a pezzi e scomparirono velocemente. Conca era
stato scaraventato via.

Mentre la gente era ancora scioccata, Fei afferrò una lancia dalle mani di un soldato e la scagliò
verso il giudice militare.

“Shua!!”

La lancia si precipitò verso Conca come un’enorme freccia d’assedio.

Conca, ancora a mezz’aria, non ebbe nemmeno il tempo di urlare. La lancia penetrò con
accuratezza il suo cuore e l’enorme slancio inchiodò il suo corpo sulle pareti della torre di
guardia. I suoi arti fremettero un paio di volte, ma presto la sua testa si inclinò e il sangue iniziò a
scorrere dalla sua bocca. Non poteva essere più morto di così.

Questo momento di crisi era terminato velocemente.

Un solo colpo?

Tecnicamente erano stati due colpi, ma Fei si era comunque sbarazzato molto facilmente di un
guerriero a due stelle. Nonostante questo giovane re avesse compiuto molti miracoli, rimasero
tutti scioccati, incluso Lampard.

La differenza di forza tra un guerriero ad una stella e uno a due stelle non si limitava solo al
nome. Nel continente Azeroth il potere dei guerrieri e dei maghi era categorizzato in base a tre
stadi generali: Solare, Lunare e Stellare.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Lo stadio stellare era il più basso. Per i guerrieri, il loro livello era determinato in base alla
densità della loro energia. Nel continente Azeroth, quando un guerriero formava energia mentre si
allenava per la prima volta, sarebbe apparsa una stella vorticante sopra la sua testa.
Il numero di stelle era proporzionale all’energia. Ogni volta che appariva una nuova stella,
significava che un guerriero era salito di grado; ogni grado si sarebbe tradotto in un aumento di
forza significativo.
Un guerriero a nove stelle era al picco dello stadio stellare. Se fosse andato oltre, sarebbe
arrivato allo stadio lunare. Tuttavia, questo salto era estremamente difficile. Il 70% dei guerrieri
nel continente Azeroth non sarebbero mai saliti allo stadio lunare.

I combattenti dello stadio lunare erano ad un livello completamente diverso. Potevano scegliere
metodi di allenamento diversi. Alcuni sceglievano di concentrarsi sull’uso di armi speciali e si
chiamavano guerrieri del destino, altri facevano dei contratti con potenti mostri e condividevano i
loro poteri con esse, diventando guerrieri delle bestie spirituali, e ne esistevano molti altri tipi.
C’erano diversi generi di metodi di allenamento.

I guerrieri lunari erano molto influenti. Potevano ottenere facilmente il riconoscimento dei potenti
imperi del continente. Titoli nobiliari, soldi, potere politico, qualunque privilegio.

Al di sopra c’erano i guerrieri solari. Erano simili a degli dei e apparivano solo nelle leggende.
Lo stesso si applicava ai maghi.

Chambord era localizzata molto lontano dal centro del continente, così naturalmente nessuno
aveva mai visto, né sentito parlare di guerrieri o maghi dallo stadio solare.

Questo era il sistema di classificazione del continente Azeroth. La forza che Fei aveva dimostrato
aveva sbalordito completamente l’opinione che la gente aveva dei guerrieri.

Nessuno sapeva che tipo di potere possedeva Fei. Senza avere nessuna energia, poteva trapassare
con un pugno lo scudo di un guerriero a due stelle e lo aveva ucciso all’istante.

In quanto numero uno di Chambord, anche Lampard ne era confuso. Non poteva crederci;
sembrava che Alexander stesse usando solo la forza bruta… “Ma da quando la pura forza bruta
poteva contendere con l’energia di un guerriero?”

Solo l’onesto Brook sapeva la “verità”, il suo corpo stava tremando per l’entusiasmo:
“Dev’essere potere divino! Dev’essere il potere che il Dio della Guerra ha dato al re…”

Bazzer si nascose tra la folla. Dopo aver visto come aveva reagito Fei, la sua espressione rimase
cupa. Era davvero sorpreso: ‘È incredibile. Quel ritardato non è solo tornato normale. La sua
forza ora è imprevedibile… Sembra che dovrò fare delle modifiche al mio piano… Non posso più
aspettare.’

Tutti stavano pensando a cos’era accaduto. Le mura difensive erano completamente silenziose.

Perfino Fei rimase sorpreso da come aveva ucciso all’istante Conca. Aveva la sensazione che la
sua forza fosse aumentata significativamente dalla battaglia di ieri. Pensandoci, probabilmente
era dovuto al fatto che era arrivato al settimo livello. Tuttavia, ora non era il momento migliore
per pensarci.

“Tink!”

Si girò ed estrasse la spada dalla guaina appesa alla sua vita. Gridò: “Pierce!”

Pierce ne fu sorpreso, ma capì velocemente cosa intendeva il re. Si fece avanti e si chinò su un
ginocchio: “Sua maestà!”

“Hai distrutto due scale d’assedio nemiche ieri e hai aiutato Chambord a respingere i nemici.
Onorerò le tue imprese e ti nominerò nuovo Giudice Militare di Chambord. Sarai al comando
della Spada del Re e supervisionerai le difese della città. Se qualcuno oserà disubbidire agli ordini
o a disertare, sarà condannato a morte con questa spada… questo vale anche per me; se mi
ritirassi dalla battaglia che sta per iniziare, dovrai trapassarmi il cuore con questa spada!”

Fei passò la spada a Pierce.

Questa era un’idea che Fei aveva preso dai film militari che aveva guardato sulla Terra. Il morale
prima della battaglia era importante quanto le regole militari e le leggi. Guarire i soldati feriti e
fingere di essere il messaggero del Dio della Guerra la scorsa notte aveva aumentato il morale,
mentre condannare a morte il Giudice Militare Conca e nominare Pierce avrebbe aiutato a
stabilire delle norme e rafforzare la disciplina.

Era saggio fornire incentivi e fissare le punizioni.

Pierce prese la Spada del Re con entrambe le mani e disse: “Come desidera mio grande re!”
Dopodiché balzò sul parapetto sollevando la lama e ruggì verso gli altri soldati: “Fratelli,
combattiamo! Per il re Alexander!”

Il grido di Pierce infiammò gli animi dei soldati.

“Tink! Tink! Tink!” Il clangore del metallo risuonò per tutte le mura difensive. Le spade e le lame
colpivano gli scudi e le armature… le lance battevano sul terreno… I soldati stavano usando
questi metodi per mostrare il loro rispetto e il loro supporto nei confronti del re.

Questo era il re di Chambord!

Il vero re!
Un paio di minuti fa, alcuni erano ancora esitanti nel credere alle dicerie sul dio della guerra; ma
ora ci credevano tutti.

Non c’era bisogno più di dubitare. La serie di ordini e azioni di Fei aveva scioccato tutti.
Specialmente quando aveva gridato contro Conca, questo aveva risollevato il morale dei soldati
feriti che avevano combattuto incessantemente per molti giorni. La maggior parte del tempo il
semplice riconoscimento nel continente Azeroth era molto più prezioso di ogni promessa o
ricompensa. Un re del genere meritava la loro lealtà.

Il capo dei ministri Bazzer rimase in mezzo alla folla. Il suo sguardo brillò con ferocia; nessuno
sapeva a cosa stesse pensando.

Fei alzò la mano e i soldati si ammutolirono velocemente. Fissarono il re con entusiasmo in attesa
del prossimo ordine.

Fei si guardò attorno e chiese con impazienza: “Perché il guardiano Oleg non è qui?”

“Sua maestà, sono qui, sono qui…”

Una figura tremante si fece strada tra la folla. Fece un paio di passi e si inchinò di fronte a Fei:
“Grande re Alexander, dopo aver ricevuto il suo ordine, mi sono precipitato subito qui… Dio la
benedica mio onorabile re!”

Era il guardiano Oleg.

Era un po’ in ritardo, ma aveva visto cos’era accaduto a Conca. Dopo aver pensato a ciò che
aveva fatto ad Alexander, rabbrividì. Sperava che sarebbe stato dimenticato se si fosse nascosto
tra la folla, ma il re Alexander l’aveva chiamato direttamente. Oleg non osò giocare brutti scherzi.
Nonostante fosse impaurito, si fece avanti, si inginocchiò e iniziò a lodare Fei.

Voleva perfino strisciare in avanti e baciargli gli stivali.

Ma…

“Tink!”

Gli uomini sfoderarono le armi.

Brook e Pierce si fecero avanti e bloccarono Oleg, e i soldati formarono un muro di lame di fronte
ad Oleg. Non volevano che si avvicinasse al re.
Conca si era avvicinato facilmenta al re e aveva quasi causato una tragedia. Nonostante il re
avesse condannato a morte Conca, le guardie del re non potevano ripetere lo stesso errore.

Oleg ne fu terrorizzato.

Tenne la testa bassa: “Sua maestà, per favore mi perdoni… Sono diverso da Conca… Sono molto
leale, sono disposto a sacrificare tutto per lei… Sono il suo servo più fedele, i suoi ordini sono il
mio scopo di vita, io…”

Fei si accigliò.

Questo guardiano era alto solo 5,4 quattro piedi. Aveva un’enorme barba e una cicatrice sulla
fronte; sembrava robusto e spietato. Tuttavia Fei non si aspettava che fosse un adulatore del
genere.

‘Come mai questo adulatore gestisce la prigione?’ Fei era sospettoso.

“Va bene, alzati…” Fei fece segnale ai soldati di abbassare le armi. Si avvicinò di fronte a Oleg e
disse: “Queste caz***e non hanno significato per me. Se i miei ordini sono lo scopo della tua vita,
allora raccogli l’arma e combatti per Chambord! Sei un guerriero ad una stella, vero? Guarda
laggiù…” Fei indicò la parte delle mura difensive e del parapetto che erano state distrutte a causa
delle scale d’assedio. “Voglio che proteggi quell’apertura, hai capito?”

Oleg guardò il punto indicato dal re. Sapeva che, una volta che lo scontro fosse iniziato, i
combattimenti sarebbero stati più intensi lì. Anche se era un guerriero ad una stella, avrebbe
avuto difficoltà a difendere quell’apertura…

Tuttavia non poteva disubbidire all’ordine.

La forza del “nuovo” Alexander lo lasciava disarmato. Oleg sapeva che se avesse osato dire di
no, sarebbe stato inchiodato alla torre, proprio come Conca.

“Come desidera mio onorabile giovane re! Proteggerò quell’apertura a costo della vita! Non
lascerò che i nemici si avvicinino a lei!”

Oleg accettò l’ordine con amarezza.

Sapeva che se non avesse ottenuto il riconoscimento del giovane di fronte a lui, oggi sarebbe stato
il suo ultimo giorno da guardiano. Accettò l’ordine e naturalmente gli vennero in mente altri
complimenti.
Fei ne fu disgustato e arretrò per un paio di passi.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il tempo passò. Una crudele battaglia incombeva su Chambord come una tempesta infausta.

Sembrava che i nemici dall’altra parte del fiume Zuli avessero finito di prendere posizione. Presto
sarebbe iniziato l’assedio. Brook iniziò a coordinare i soldati per montare strumenti e meccanismi
difensivi. I giovani si unirono ai soldati per aiutarli usando semplici e rozzi strumenti come
bastoni di legno e accette.

Tuttavia queste difese non erano ancora sufficienti. C’erano meno di 400 soldati tra le guardie del
re a causa delle ferite e circa 1000 giovani adulti reclutati che non erano stati addestrati. Un
totale di meno di 1500 unità era l’esercito più forte che Chambord potesse ammassare.

Era fin troppo debole in confronto ai 2000 soldati nemici ben addestrati.

Fortunatamente Chambord aveva molti vantaggi dal punto di vista del terreno. Ma anche così, la
sua situazione non era comunque rosea.

Un potente guerriero o mago erano molto importanti per le guerre nel continente Azeroth. Se i
nemici avessero avuto uno o più combattenti come Landes, allora Chambord sarebbe stata
spacciata.

Fei era estremamente preoccupato per questo.

Il sole iniziò a sorgere e l’atmosfera stava diventando tesa.

La maggior parte delle persone sentivano una sensazione di bruciore al petto mentre respiravano.

Fei era accanto alla torre di guardia e attendeva l’inizio della battaglia.

Il grassone Gill non era troppo lontano da lui. Le sue gambe tremavano intensamente per la
paura. La violenza della guerra aveva terrorizzato questo signorino viziato che era completamente
stravolto. Fortunatamente per lui, Bazzer aveva mandato alcune guardie leali per proteggerlo,
altrimenti Gill sarebbe già svenuto.

Ciò che sorprese Fei era che, secondo Brook, questo bastardo dall’abito rosso non era capace di
combattere. Per questo non gli aveva prestato attenzione dopo aver fronteggiato Conca e Oleg.
Fei pensava che sarebbe scappato dalle mura difensive, ma chi si sarebbe immaginato che
sarebbe rimasto accanto a suo figlio.

‘A questa volpe astuta gli importa proprio di suo figlio, uh? Ha un po’ di umanità…
inaspettatamente…’

Fei guardò Bazzer, che però non disse nulla. Tutti stavano aspettando che la battaglia iniziasse.

Dall’altra parte del fossato.

I nemici avevano formato dieci formazioni quadrate. Si avvicinavano a Chambord passo dopo
passo. Le lame e le lance brillavano sotto il sole.

Le mura difensive erano silenziose. Tutti potevano sentire i loro cuori che battevano.

Le gambe di alcune nuove reclute iniziarono a tremare. Le loro mani stavano sudando
profusamente; quasi non potevano più tenere la presa sulle loro armi. Stava per cominciare una
battaglia sanguinosa e nessuno sapeva se sarebbe riuscito a sopravvivere a questa guerra. Ma
non potevano tirarsi indietro, dovevano difendere le loro famiglie.

“Tap, tap, tap, tap…”

I nemici marciarono all’unisono. Si avvicinarono lentamente al castello come un’inondazione


oscura, emanando un’enorme pressione. I rumori tonanti come tamburi colpirono i cuori dei
soldati. Il loro ritmo divenne sempre più veloce, facendo tornare un’atmosfera soffocante nelle
mura difensive.

I nemici di fronte erano posizionati in una formazione di scudi a torre.

C’erano cento enormi scudi neri alti 2 iarde (2 metri) e su di essi erano incisi volti di diavoli.
Proteggevano tutti i nemici dietro di loro e marciavano in avanti, sembrava che un’orda di demoni
si stesse avvicinando a Chambord. Le loro formazioni cambiarono quando furono sul punto di
passare sul ponte di pietra. Da dieci, le file si ridussero a tre persone, permettendo loro di passare
senza problemi per il ponte. Mentre si spostavano, continuarono a marciare all’unisono.

Non emettevano un solo suono mentre marciavano. I nemici erano crudeli ed erano accurate
macchine da guerra, operando ordinatamente. Stavano dimostrando una disciplina incredibile.

Questo rendeva ancora più incerto Fei riguardo all’esito della battaglia. Il nemico aveva un
esercito ben addestrato, non c’erano dubbi. Fei sapeva che questo scontro sarebbe stato difficile
da vincere.
La distanza tra i due eserciti si stava accorciando velocemente.

In meno di dieci minuti, la formazione di scudi a torre avrebbe raggiunto l’altra parte del fossato.
Una volta che l’avessero fatto, sarebbero stati sotto il raggio d’attacco degli arcieri di Chambord
e la battaglia sarebbe iniziata.

“Tink!”

Brook estrasse la spada e salì sul parapetto e gridò: “Arcieri… preparatevi!”

“Creak, creak…” Risuonò il rumore degli archi tesi. Gli arcieri avevano incoccato i loro archi
lunghi. Le punte brillanti delle frecce somigliavano ai sogghigni del cupo mietitore, erano in
attesa che Brook desse loro l’ordine di partire.

Ma in quel momento…

“Tap!”

La formazione degli scudi a torre proprio di fronte nell’esercito nemico per qualche motivo si
fermò. Anche le altre, quella delle lance, degli spadaccini, degli arcieri e le altre sei formazioni
fecero lo stesso.

L’intero processo fu uniforme, come se fossero un’unica entità.

“Cosa succede?”

Fei si accigliò. Non sapeva quali fossero le intenzioni del comandante nemico.

Anche Brook ne fu confuso, ma non si rilassò affatto. Gridò: “Pronti arcieri, concentratevi,
nessuno ha il permesso di lasciare la sua posizione!”

Dopo aver detto questo, ci fu un nuovo cambiamento nella formazione nemica. Quattro cavalieri
neri si fecero avanti lentamente fino a raggiungere il fronte della formazione di scudi. Il capo dei
cavalieri stava tenendo una lancia lunga tre iarde (3 metri) e sulla punta della lancia pendeva un
elmo.

Brook cambiò espressione. Ritirò la spada e si precipitò da Fei; abbassò la voce e disse: “Sua
maestà, i nemici vogliono negoziare.”

“Negoziare?” Fei ne fu divertito.


‘Così nel continente Azeroth appendere un elmo ad una lancia significa che i nemici vogliono
negoziare…’ Fei memorizzò questo dettaglio; forse gli sarebbe stato utile in seguito.

‘Ma questi bastardi sono in vantaggio, perché vogliono negoziare?’ Pensò Fei.

“Lascia che si avvicinino!” Ordinò Fei. Voleva sapere che trucco aveva in serbo il comandante
nemico.

“Come desidera!”

Brook si girò e disse ad un soldato di segnalare che avevano accettato di iniziare i negoziati.

Dopo aver visto la risposta, i quattro uomini si avvicinarono alle mura difensive a cavallo e si
fermarono sotto la porta principale di Chambord.

Il cavaliere nero, numero uno, piantò la lancia nel terreno. Alzò la testa e gridò con arroganza:
“Per ordine del mio maestro, fate uscire allo scoperto il re di Chambord così che possa sentire
l’ordine.”

La forza del guerriero ad una stella permetteva alla sua voce di risuonare forte e chiara tra le
mura. Tutti di sopra la sentirono e notarono quanto il suo tono era arrogante.

“Dì ciò che ca**o hai da dire!”

Gridò rozzamente Fei. L’atteggiamento di questo nemico lo aveva irritato, così non si disturbò a
fingere di essere cortese.

Le pupille di numero uno si contrassero.

Non si aspettava che il re di Chambord fosse quel mostro che aveva ferito il guerriero a tre stelle
Landes… ‘Me**a! L’informazione della nostra rete di informazioni, l’aquila, non aveva detto che
il re era un ritardato? Com’è successo?’

In lontananza. Anche il cavaliere con la maschera argentata che stava osservando la scena ne fu
un po’ stupito.

Ma presto mostrò un sorriso: “Sta diventando più interessante. Mandare un re al colosseo, questo
espediente attirerà di sicuro l’interesse di quelle nobili signore… Ahahah, è più interessante di
quanto immaginassi!”

Sotto le mura difensive.


“Il mio maestro è molto generoso e gentile; è disposto a risparmiarvi…” Il cavaliere nero gridò
con orgoglio: “Ascolta attentamente re di Chambord. Il maestro ha detto che se sarai disposto ad
aprire le porte e ad arrenderti, i reali, i ministri e gli ufficiali passeranno sotto la nostra
protezione. I cittadini diventeranno soltanto degli schiavi e non saranno uccisi…” Dopo aver detto
questo, il tono di numero uno cambiò. Sogghignò e minacciò: “Se sei così sciocco e ti rifiuti di
arrenderti, dopo che conquisteremo il tuo regno, massacreremo il tuo regno; nessuno
sopravviverà!”

Tutti sulle mura difensive sentirono chiaramente le sue parole.

Ci furono reazioni diverse. Bazzer, Oleg e altri ministri e ufficiali iniziarono a considerare il
“suggerimento” e pensarono di potersi arrendersi. Anche alcuni cittadini che avevano paura di
morire avrebbero voluto farlo. Essere uno schiavo era meglio che morire. Naturalmente alcuni
mostrarono sdegno e strinsero ancora più forte le loro armi.

Tutti stavano guardando il giovane re Alexander.

La decisione stava a lui.

Fei non rifiutò subito. Guardò tutti e dopo aver visto le loro espressioni, rifletté e disse
lentamente: “Non mi aspettavo che i nemici avrebbero fatto una decisione del genere… È una
scelta difficile, ahahah. Parliamone, cosa ne pensate?”

Non appena finì di parlare, il guardiano Oleg si fece avanti con impazienza.

Questo adulatore sorrise brillantemente e disse: “Mio grande re, sono disposto a morire per lei
sul campo di battaglia, ma credo che dovrebbe considerare questa proposta. Abbiamo meno di
400 soldati e sono tutti feriti in qualche modo. Se continueremo a difenderci, probabilmente non
resisteremo e provocheremo ancora di più i nemici. Allora tutti nel castello moriranno… Oh,
naturalmente! Non ho paura di morire; sto solo pensando al regno.”

Nonostante sembrasse premuroso, la sua espressione rivelava cosa provava davvero. Un


guardiano contava come un ufficiale di Chambord, così apparteneva alla categoria che sarebbe
stata protetta. Non sarebbe dovuto morire, né diventare schiavo, e visto che era un codardo era la
scelta migliore per lui.

Molti guardarono con sdegno Oleg, come se volessero scagliargli delle frecce contro con lo
sguardo, ma il guardiano finse di non aver notato nulla.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Pierce si fece avanti e gridò con rabbia contro Oleg: “Fot***o codardo! Non dire str****te! Hai
solo paura di morire… Guardiano Oleg, tu non finirai col diventare uno schiavo, ma che dire dei
cittadini? Sappiamo tutti quanto è orribile essere uno schiavo, è meglio morire in battaglia che
ridursi così…”

Dopodiché si girò e disse a Fei con uno sguardo pieno di ardore: “Sua maestà! Ci guidi per
favore. Io e i miei fratelli siamo disposti a morire sulle mura difensive di Chambord piuttosto che
diventare dei miseri schiavi con le nostre famiglie!”

Pierce era pieno d’emozione. Brook si fece avanti allo stesso tempo e si chinò su un ginocchio;
disse con serietà: “Re Alexander, desidero la stessa cosa! Preferirei morire in battaglia che
diventare uno schiavo!”

“Hua! Hua!”

Tutti i soldati e i giovani reclutati si inginocchiarono poco dopo.

La vita di uno schiavo nel continente Azeroth era peggiore della morte, si poteva essere uccisi e
venduti a seconda del volere del proprio padrone. Sarebbero stati anche reclutati negli squadroni
della morte dell’esercito o a fare i lavori forzati. Non avrebbero avuto nessuna speranza finché
non fossero morti per malattia o per esaurimento delle forze. Anche i loro discendenti sarebbero
stati schiavi, senza speranza.

“Sua maestà! Siamo tutti disposti a morire per difendere il regno!” I soldati fissarono il giovane
re di Chamord con il sangue che ribolliva nelle loro vene.

Anche Fei ne fu influenzato. Tutte le sue preoccupazioni scomparirono e rimase solo coraggio e
orgoglio. Quando fu sul punto di dire qualcosa, si girò e chiese a Bazzer, che era silenzioso:
“Cosa crede che dovrei scegliere Bazzer?”

“Difendere è la nostra scelta migliore. Abbiamo una possibilità. Non credo che sua maestà
dovrebbe arrendersi!” Rispose con solennità Bazzer.

La risposta sorprese Fei. Pensava che questo vecchio cupo dall’abito rosso fosse timido e avrebbe
preferito arrendersi. Chi si sarebbe immaginato che sarebbe stato dalla parte dei difensori, a fare
il serio?

Tuttavia non c’era più tempo di riflettere per Fei. Sapeva che doveva fare la decisione finale e non
poteva deludere i suoi leali seguaci. Sotto gli occhi di molte persone che stavano prestando
attenzione, tornò al parapetto e gridò: “Avete sentito la risposta dei miei soldati? Tornate dal
vostro subdolo maestro e dite che se vuole il castello di Chambord, allora che lo prenda come un
vero guerriero usando la spada! Non usate questi vecchi sporchi trucchi per dividerci. A
Chambord ci sono solo guerrieri che verserebbero sangue e morirebbero in battaglia, non codardi
che vogliono arrendersi!”

Le parole di Fei rinvigorirono il morale dei soldati.

La sua ultima frase in particolare entusiasmò i soldati in ginocchio. Si sentirono gonfiare i petti e
quasi ebbero l’impulso di ruggire come bestie feroci.

Sotto le mura difensive.

I quattro cavalieri cambiarono espressione. Il motivo della proposta del cavaliere con la
maschera argentata era smantellare l’unità e il morale di Chambord; voleva che i reali e i
cittadini entrassero in conflitto, così da poter conquistare il regno più facilmente e più
velocemente. Erano nelle profondità del territorio dell’impero Zenit. Se l’assedio fosse durato per
troppo tempo e fossero stati scoperti, tutti i loro sforzi sarebbero andati sprecati.

Non si aspettavano che il re ritardato di Chambord usassero la loro strategia per aumentare il
morale dei soldati… Aveva sventato completamente il piano del cavaliere con la maschera
d’argento.

Numero uno si infuriò così tanto che iniziò a ridere. Piegò la lancia che stava tenendo l’elmo e la
picchiò contro le mura difensive.

Girò la lancia e la usò per indicare Fei. Giurò con arroganza: “Str***o ingrato! Il mio maestro è
stato generoso ed è disposto a lasciarvi vivere; tuttavia volete proprio morire come maiali per
mostrare il vostro misero coraggio… Sporche canaglie, iniziate a tremare, la pagherete per la
vostra decisione! Quando conquisteremo il vostro castello, faremo a pezzi le vostre donne, i teschi
dei vecchi e dei bambini formeranno montagne e tu…” Indicò Fei: “Ritardato! Verrai fatto a pezzi
e diventerai uno stufato che daremo da mangiare ai nostri cavalli. Lo giuro!”

Dopodiché girò il suo cavallo e iniziò ad allontanarsi. Tuttavia il tosto Pierce si era infuriato.
Afferrò l’arco da un uomo accanto a lui, incoccò una freccia e gridò: “Bas***do! Vuoi andartene
dopo aver insultato il mio re? Prendi questo!”

“Woosh!”

Il dardo mirava alla schiena del cavaliere nero.


“Tink!”

Numero uno bloccò facilmente la freccia con la sua lancia.

Si girò e guardò Pierce: “Canaglia dai capelli bianchi, sei troppo debole… Mi ricorderò di te.
Aspetta e vedrai, quando conquisteremo il castello, ti decapiterò e impilerò la tua testa sulla mia
lancia!”

Pierce era dotato di una forza disumana innata, ma non sapeva usare l’energia dei guerrieri
stellari, mentre numero uno era un combattente stellare ad una stella da molto tempo. Non erano
allo stesso livello. Pierce non aveva possibilità di ferire numero uno, così il cavaliere non lo prese
sul serio.

Numero uno scorse con lo sguardo tutti i volti sulle mura difensive con arroganza e iniziò a
tornare indietro ridendo fragorosamente.

Ma in quel momento…

“È meglio se lasci la tua testa qui!”

Risuonò un ruggito sulle mura difensive. Apparì un lampo di energia blu e una figura balzò dalle
mura. Menò un fendente a mezz’aria e onde d’energia blu volarono verso numero uno con una
velocità fulminea. Sembravano inarrestabili.

“Cosa…”

Proprio in quel momento, l’ombra della morte aleggiò su numero uno. Le sue pupille si
contrassero mentre cercava di bloccare le onde d’energia con la sua lancia, pensando a come
poter scappare da questa situazione…

Ma…

“Crack, crack, crack!”

Dopo una serie di crepitii, la lancia venne divisa a metà. La figura formata da energia blu sembrò
espandersi e brillò un paio di volte sotto gli occhi degli osservatori mentre combatteva contro
numero uno. Dopodiché balzò verso l’alto, si aggrappò alla base delle mura difensive per
riprendere lo slancio e saltò sulle mura difensive.

L’intero processo fu efficace e veloce. Tutti rimasero scioccati da ciò che era successo.
Quando tutti capirono cos’era successo, quella figura divina era già tornata sulle mura difensive
tenendo una testa dagli occhi ancora spalancati.

Era la testa di numero uno. Inoltre la persona che la stava tenendo era il guerriero numero uno di
Chambord, il guerriero a tre stelle Frank Lampard.

La sua forza aveva scioccato tutti quanti. Il campo di battaglia era diventato mortalmente
silenzioso.

All’improvviso…

“Pa!”

Sotto le mura, il cadavere decapitato di numero uno, che era sul cavallo, cadde a terra.

Il sangue schizzò dal suo collo come una fontana e macchiò velocemente il suolo… Questo
cavaliere nero arrogante che stava urlando un secondo fa era morto sotto la spada di Lampard ed
era stato decapitato; proprio quello che aveva detto che avrebbe fatto con Pierce.

Nessuno si aspettava che il silenzioso Lampard attaccasse così all’improvviso. Aveva dimostrato a
pieno la grande forza di un guerriero a tre stelle.

“Plick, plick…”

Sulle mura difensive, Lampard incombeva sui nemici come un demone. Gocciolava ancora sangue
dalla testa che stava tenendo. Gli occhi di numero uno erano ancora spalancati, pieni di terrore e
rimpianto.

“Insultare il mio re e rompere l’elmo del negoziato… merita la morte!”

Gridò Lampard usando la sua energia. La sua voce risuonò forte e chiara e ogni soldato nemico
la sentì, anche il cavaliere con la maschera argentata dall’altra parte del grosso fiume. La sua
voce era tonante e aveva enfatizzato in particolare la parola “morte”. Questo scioccò i nemici e
creò un po’ di scompiglio tra le loro formazioni.

Secondo le regole e le tradizioni della guerra nel continente Azeroth, durante una trattativa, anche
fallimentare, non si poteva rompere l’elmo sulla punta della lancia. Farlo sarebbe stata una
grande mancanza di rispetto e una vergogna per il Dio della Guerra. Numero uno aveva rotto
l’elmo e insultato il re avversario; queste azioni erano proibite, così meritava di essere ucciso.

Fei guardò con shock Lampard.


“Questo è un vero guerriero!”

Durante la battaglia di ieri, Lampard era impegnato a battersi con il guerriero a tre stelle Landes
e non aveva brillato troppo, ma uccidere un guerriero ad una stella così facilmente era
un’impresa degna del rispetto e della venerazione dei soldati.

Fei sapeva di non essere così forte. Ma visto che era un re a cui piaceva vantarsi, non si sarebbe
lasciato scappare l’occasione. Balzò sul parapetto, mosse la sua ascia e gridò ai tre cavalieri neri
ancora scioccati: “Levatevi dalle palle!”

Mentre gridava, Fei usò Ululato.

A causa della distanza tra lui e i cavalieri neri, li sorprese soltanto e non furono investiti dalla
pressione. Tuttavia l’obiettivo di Fei non erano i cavalieri neri, ma…

I cavalli che montavano; non avevano affatto la forza di un guerriero ad una stella.

Capitolo regolare (ops, pensavo che oggi fosse ieri xD),


0 capitoli in coda, 0/3
-Schadenfreude

Nonostante il potere dell’Ululato si fosse ridotto significativamente una volta raggiunto il fondo
delle mura difensive, era sufficiente ad influenzare delle normali cavalcature. I cavalli iniziarono
a nitrire per il terrore e si accasciarono a terra, defecando ovunque.

I cavalieri neri furono colti di sorpresa e scesero velocemente dai loro cavalli.

“Maledetto…”

Non importava quanto li frustassero, questi cavalli ben addestrati sembravano posseduti;
nitrivano freneticamente, ma non riuscivano ad alzarsi.

“Ohohohohoh, guardate! Si sono pisciati addosso, ahah!”

“Andate a cagare bastardi! Portate le vostre armi la prossima volta!”

“Volete che ci arrendiamo? Potete scordarvelo! Assaggiate la mia ascia!”

“Chambord non verrà conquistata da voi miserabili! Vi daremo una lezione memorabile…”

“Ahahah, avete paura? Andate a piangere dalla vostra mammina!”


“…..”

I soldati di Chambord scoppiarono a ridere. Alcuni iniziarono a deriderli, e alcuni tirarono fuori i
loro piselli e iniziarono a pisciare sui cavalieri sotto le mura difensive…

“Tink, tink, tink…”

Alcuni soldati iniziarono a picchiare le spade contro i loro scudi. Il potente clangore unito a ciò
che avevano fatto Lampard e Fei spense ogni paura dell’esercito di Chambord. Anche i soldati più
timidi, entusiasti, volevano uccidere un po’ di nemici.

…..

In lontananza, dall’altra parte del fiume Zuli.

Vedendo cos’era successo, perfino il cavaliere con la maschera argentata che sembrava calmo e
rilassato si infuriò.

Stava cercando di usare questa negoziazione per distruggere l’unità di Chambord e creare dei
conflitti interni per guastare il loro morale. Anche se la città non si fosse arresa, la sua difesa
sarebbe diminuita come non mai e sarebbe stato molto più facile per lui conquistare il regno.

Tuttavia…

Non si aspettava che sarebbe andata così.

Per via della sua rabbia e della sua stupidità, numero uno aveva infranto le regole tacite della
negoziazione sul campo di battaglia e aveva dato a Chambord un motivo per attaccarlo. Numero
uno non era solo morto, ma aveva dato un’occasione ai nemici di aumentare il suo morale e
danneggiare quello nemico.

“Me**a…”

Il cavaliere con la maschera argentata non poté trattenersi dall’imprecare. Non sapeva perché,
ma ebbe la sensazione che l’assedio del castello di Chambord non sarebbe stato facile come
credeva.

“Maestro, mi permetta di uccidere quell’arrogante guerriero a tre stelle!”

Landes pensò che fosse un’ottima opportunità per redimersi e si fece avanti. Anche alcuni degli
altri cavalieri neri si stavano spazientendo.
Si erano sentiti umiliati vedendo com’era stato ucciso uno dei loro compagni. Volevano assediare
subito la città e condannare tutti a morte.

Ma…

Il cavaliere con la maschera argentata strinse la sua frusta da cavallo. Le giunture della sua mano
stavano diventando bianche da quando era forte la sua presa; stava cercando di reprimere la sua
furia.

Dopo aver riflettuto un momento, fece un cenno ai suoi sottoposti e sorprendentemente li fermò.
Disse con tono profondo: “Seguite i miei ordini. Fermate l’assedio. Inizieremo l’attacco dopo
pranzo!”

Landes e i cavalieri neri ne furono sorpresi; non si aspettavano un ordine del genere.

“Quei miserabili sono al picco del loro morale; se li assediassimo ora, cadremmo nel trucco di
quel re ritardato…” Il cavaliere con la maschera argentata indicò Chambord con la sua frusta da
cavallo e disse con calma: “Dopo pranzo, quando il loro morale diminuirà, sarà la nostra
opportunità migliore per attaccare. Preparate tutte le scale d’assedio e le macchine quando
inizierà. Voglio che questo maledetto castello sia conquistato in mezz’ora! Dopo li condanneremo
a morte per tre giorni per vendicare i miei guerrieri!”

La sua voce calma si trasformò in un ruggito alla fine del suo discorso. Girò il suo cavallo e tornò
nella base.

…..

…..

Sulle mura difensive.

Dopo tre minuti, Fei e Brook si guardarono l’un l’altro.

Tutti sulle mura difensive pensavano che i nemici avrebbero iniziato subito ad attaccare per la
furia dopo che Lampard aveva ucciso il cavaliere nero. Tutti i soldati erano pronti…

Chi sapeva che l’assalto non sarebbe arrivato? La formazione dei nemici era rimasta uguale,
occupava l’intero ponte. Non si mosse e rimase appena fuori dalla portata degli arcieri.

“Dannazione, cosa sta succedendo?”


Fei era confuso. Pensò perfino che il comandante nemico fosse impazzito, ma molto
probabilmente stava usando un altro trucco.

Anche Brook stava riflettendo. Pensò che le intenzioni del nemico fossero difficili da capire.
Nonostante l’assedio previsto non fosse iniziato, una tempesta più grande e rapida stava per
interrompere questa breve pace.

In quanto comandante generale nominato dal re Alexander, Brook sentiva di avere molte
responsabilità, così doveva capire velocemente le intenzioni del nemico.

Dopo aver riflettuto per un po’, Brook guardò le montagne attorno al regno.

Per assicurarsi che i nemici non stessero attaccando dalle regioni laterali, Brook ordinò ad un
paio di soldati intelligenti di osservare i nemici dal picco delle tre montagne, nel caso i nemici
avessero mandato dei guerrieri stellari per scalare le vette e assalirli dai lati.

Trascorsero altri quindici minuti.

Con il passare del tempo, l’atmosfera nelle mura difensive cambiò.

Fei scoprì all’improvviso che alcuni soldati avevano iniziato a rilassarsi. Allentarono la presa
sulle loro armi e i loro sguardi divennero vacui. Se la loro condizione precedente era simile ad un
arco con una freccia incoccata, ora pareva quella di un arco inutilizzato.

Si stava mettendo male. Il morale che Fei aveva aumentato con molti sforzi si stava esaurendo
lentamente a causa dello strano comportamento del nemico.

‘Me**a! Che sia questa la strategia del comandante nemico? Se è così…’

Fei era nervoso.

‘Se questo è il loro piano, allora siamo nei guai.’

Questo rivelava molte informazioni.‘Il punto più chiaro è che il comandante nemico è molto più
intelligente e forte di quanto mi aspettavo. Può controllarsi e capire molto bene le persone…’ Il
morale era molto interessante. Se i comandanti l’avessero usato a loro vantaggio, avrebbe potuto
determinare l’esito di una battaglia.

“Cosa dovremmo fare?”


Dopo aver capito le intenzioni del nemico, Fei non riuscì a trovare un modo efficace per
rispondere.

Era ovvio che il comandante nemico avesse giocato un brutto tiro. Nonostante le sue intenzioni
fossero state scoperte, il solo modo per Chambord di usare il loro morale era di iniziare a
combattere. Tuttavia il regno aveva un potere militare limitato e rinunciare al loro vantaggio
territoriale sarebbe stato un suicidio.

Ma continuando così, se i soldati fossero dovuti rimanere continuamente in allerta, prima o poi
sarebbero crollati sotto una pressione del genere.

Dopo aver riflettuto per un momento, Fei chiamò Brook e gli ordinò di dividere i soldati in due
gruppi. Un gruppo sarebbe rimasto a sorvegliare i nemici e un altro avrebbe riposato. Avrebbero
fatto dei turni ogni venti minuti per assicurarsi che ogni soldato mantenesse delle buone
condizioni…

Questo era il piano migliore che era venuto in mente a Fei. Dopo altri venti minuti, arrivò
mezzogiorno.

La temperatura aumentò. Le armature spesse e pesanti e la pressione data dai numerosi nemici
fece sudare profusamente i soldati.

Fei rimase sulle mura difensive e osservò i nemici ancora di più, ma ebbe la sensazione che
ancora non volessero attaccare. Ci pensò e giunse alla conclusione che non sarebbe stato saggio
aspettare così.

Ogni minuto e ogni secondo erano preziosi per lui. Doveva entrare nel mondo di Diablo non
appena possibile per aumentare di livello e accrescere la sua forza. Era molto meglio che
aspettare così.

Si girò e tornò nella torre di guardia sulle mura difensive. Lasciò che Pierce, che stava portando
la Spada del Re, sorvegliasse l’entrata. Fei si sedette su una pietra e chiuse gli occhi. Si concentrò
mentre provava a comunicare con la fredda voce misteriosa.

Ricevette una risposta veloce.

“Forza mentale sufficiente… Scan dell’onda spirituale… conferma… Entrata nel mondo di Diablo
in 3… 2… 1… Ding, entrata!”

…..
…..

Fei scelse di nuovo il barbaro.

Si ritrovò nella tomba delle Pianure Gelate.

Il cadavere di Blood Raven giaceva di fronte a lui. Attorno c’erano monete d’oro e oggetti,
tuttavia non ebbe tempo di raccoglierli perché i mostri nella tomba erano resuscitati. Numerose
Ranger Corrotte e Sciamani Caduti iniziarono ad attaccare l’intruso.

Iniziò un’altra battaglia. Con un po’ di impegno, Fei eliminò i mostri nella tomba. Finalmente
ebbe il tempo per raccogliere gli oggetti e le monete.

Quando si avvicinò ai tre oggetti magici blu sotto il cadavere di Blood Raven, scostò un po’ il
corpo. All’improvviso vide una luce gialla.

“Che sia…” Fei si entusiasmò perché era il colore degli oggetti rari.

Spostò con mano tremante il corpo di Blood Raven.

C’era più di un oggetto raro!

“Dannazione, devo essere stato buono quest’anno visto che babbo natale mi ha dato dei regali in
anticipo!”

C’erano tre oggetti rari gialli. C’era uno scudo con degli uncini neri, una spada dalla forma
strana e un guanto di bronzo dall’aspetto raffinato.

Tutti e tre gli oggetti non erano identificati, così Fei non sapeva quali erano le loro capacità.

Dopo aver visto i tre oggetti, Fei non badò più a quelli blu e li gettò nel suo inventario.

Una volta raccolte le monete d’oro a terra, aprì la scheda del suo personaggio.

Legenda:
Oggetto normale => Bianco
Oggetto magico => Blu
Oggetto raro => Giallo
Oggetto in set => Verde
Oggetto unici => Dorato
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Dopo che Fei raccolse tutti gli oggetti e le monete, aprì la scheda del suo personaggio.

Giocatore: Fei

Classe: Barbaro

Livello: 7

Esperienza: 35.100/40.000

Forza: 51 Destrezza: 20
Intelligenza: 10 Vitalità: 34
Attacco danno: 30-43 Precisione: 114
Armatura: 77 Resistenza: 124
Vita: 126 Risorsa (furia): 19
Resistenza al fuoco: 0 Resistenza al freddo: 0
Resistenza al fulmine: 15 Resistenza al veleno: 0

…..

Queste statistiche erano di gran lunga migliori rispetto a quando aveva iniziato. Ma era ovvio che,
anche così, non era sufficiente a risolvere il problema che stava avendo nel mondo reale.

A giudicare dalle sue stime, il livello 5 nel mondo di Diablo equivaleva ad un guerriero ad una
stella.

Tra il livello 5 e il 10, poteva uccidere facilmente un guerriero ad una stella e sarebbe stato una
grande minaccia per i guerrieri a due stelle visto come aveva ucciso Conca. Tuttavia, non sarebbe
stato facile battere dei veri guerrieri a due stelle che potevano utilizzare efficientemente la loro
forza. Tuttavia non sarebbe stato nemmeno impossibile vincere. Di fronte a guerrieri a tre stelle
come Landes o Lampard, a meno che non avesse fatto degli attacchi a sorpresa, Fei non avrebbe
avuto possibilità di vincere.

Se avesse raggiunto il decimo livello, Fei era sicuro di poter affrontare Landes senza usare abilità
come l’Ululato.
Questo era il motivo per cui stava impiegando saggiamente il suo tempo e stava cercando di
accumulare più punti esperienza possibili. Una volta che il suo personaggio avesse superato il
decimo livello, Chambord avrebbe avuto più occasioni di vincere.

Fei continuò il suo viaggio nel mondo di Diablo.

“Buzzzzz…”

Fei aprì il suo inventario e usò un Portale Cittadino, facendo apparire il passaggio ovale di colore
blu accanto a lui. Ci entrò e tornò nel Campo delle Ranger.

La prima persona da cui andò fu la sacerdotessa Akara. Comprò un Tomo del Portale Cittadino e
uno dell’Identificazione, che potevano contenere rispettivamente 20 Pergamene del Portale
Cittadino e 20 Pergamene dell’Identificazione. Lo avrebbero aiutato a risparmiare spazio
nell’inventario.

Se ogni pergamena occupava uno slot, quaranta di esse avrebbero occupato tutto lo spazio
disponibile.

Visto che la sacerdotessa Akara era davvero taccagna, Fei non le avrebbe venduto gli oggetti di
cui non aveva bisogno. Si diresse in una tenda vuota e iniziò ad usare le pergamene
dell’identificazione per capire che tesori aveva ottenuto.

Fei iniziò con i tre oggetti rari di colore giallo. Il primo era uno scudo da cui sporgevano uncini
neri. Dopo aver usato la pergamena dell’identificazione, tutte le proprietà dello scudo apparirono
nella mente di Fei.

[Scudo Uncinato Azzurro]

Difesa: +20

% Parata: +25%

Durabilità: 10/10

Forza richiesta: 35

Livello richiesto: 7

Proprietà speciale: +9% Resistenza al freddo, +17% recupero vita (Aumenta velocità di
rigenerazione della vita), +7 Risorsa (Furia), etereo (Non riparabile).
Le proprietà di questo scudo era troppo buone. Era uno scudo perfetto per un barbaro. Grazie ad
esso, le difese di Fei aumentarono di qualità.

Il solo nato negativo era che la durabilità dello scudo era solo a 10 e non poteva essere riparato.
Una volta che si fosse rotto, non avrebbe potuto usarlo più. Tuttavia i vantaggi superavano gli
inconvenienti, ed era lo scudo di cui Fei aveva proprio bisogno ora.

Lo equipaggiò senza esitazione.

Poi continuò la sua identificazione.

Dopo aver usato un’altra pergamena dell’identificazione, apparirono anche le proprietà della
spada dorata.

[Sciabola della Tempesta] (Ad una mano)

Danno: 3-7

Durabilità: 24/24

Forza richiesta: 25

Destrezza richiesta: 20

Proprietà speciali: +1 danno minimo, +16 precisione, +51% danni per i nonmorti, +69
precisione per i nonmorti, +5 danno da fulmine, +6 danno veleno per 2 secondi.

Anche le proprietà della spada erano sbalorditive, proprio come gli oggetti rari dovevano essere.

Fei decise di equipaggiarla. Nel mondo di Diablo, eccetto oggetti come armature e anelli, il
personaggio avrebbe potuto tenere pronte due serie di oggetti e avrebbe potuto scambiarli
liberamente a seconda della situazione.

Abbinò lo Scudo Uncinato Azzurro e la Sciabola della Tempesta. Con la spada nella mano destra
e lo scudo nella sinistra, erano un equipaggiamento sostitutivo perfetto. L’enorme ascia a due
mani comunque rimase la sua arma principale.

Era il momento di identificare l’ultimo oggetto giallo: i guanti di bronzo.

Le sue proprietà comparirono.

[Guanti di Bronzo Autoriparanti]


Difesa: +6

Durabilità: 14/14

Proprietà speciali: +15 precisione, +10% resistenza al fuoco, +15% resistenza al freddo,
autoriparo 1 punto di durabilità in 33 secondi.

Un’altra bellezza. Sconvolto, Fei dovette darsi un pizzicotto per assicurarsi di non stare sognando.
Tutti e tre gli oggetti rari avevano delle proprietà incredibili e, sopratutto Fei poteva
equipaggiarli subito al livello 7. Sembrava che questi tre tesori fossero stati fatti apposta per lui.

Equipaggiò i guanti di bronzo autoriparanti, sbarazzandosi dei suoi vecchi guanti di cuoio. I tre
oggetti rari di colore giallo stavano brillando su di lui. Lo facevano sentire davvero potente. Non
vedeva l’ora di andare nelle brughiere a combattere per provare il suo nuovo “completo”.

Dopo aver finito il processo di identificazione, andò dal fabbro Charsi.

Vendette tutti gli oggetti magici blu di cui non aveva bisogno per 18.666 monete d’oro. Vedendo le
21.000 monete d’oro nel suo inventario, Fei provò soddisfazione, passando da povero a principe.

Aveva poco tempo. Dopo aver finito tutto, Fei riparò tutti i suoi oggetti da Charsi, comprò un elmo
di metallo e un paio di stivali di cuoio pesanti e partì velocemente.

La sua prossima fermata sarebbe stata da Kashya, il capo militare nel Campo delle Ranger.
Completò la missione [il Cimitero delle Sorelle] ed era lì per ricevere la sua ricompensa.

“Oh, dio di protegga. Giovane viandante, hai davvero ucciso quella traditrice… Congratulazioni,
ti sei guadagnato la mia fiducia e amicizia. Come ricompensa, riceverai una potente ranger come
mercenaria.”

Kashya rimase sorpresa del fatto che Fei fosse riuscito a completare con successo la missione.
Dopo aver finito di parlare, una giovane arciera di bell’aspetto uscì dalla tenda dietro a Kashya e
si avvicinò a Fei.

“Questa è l’arciera magica più potente nel Campo delle Ranger, Elena. Giovane viandante, d’ora
in poi Elena combatterà al tuo fianco. Kashya presentò la combattente a Fei.

Fei la guardò con attenzione. Questa giovane arciera magica aveva circa ventuno anni. Era un
po’ più bassa di Fei. I suoi lunghi capelli rosso fuoco erano legati con della tela ruvida e aveva un
fisico splendido. Indossava un’armatura di cuoio grezza che proteggeva solo i punti importanti del
suo corpo. Un paio di stivali di cuoio coprivano i suoi polpacci, ma lasciavano esposte la maggior
parte delle sue cosce; il kilt di cuoio da guerra faceva da minigonna. Era così attraente che a Fei
quasi gli sanguinò il naso. Nonostante la sua bellezza, Fei aveva la sensazione che questa arciera
magica avesse un coraggio particolare che le ragazze ordinarie non avevano.

“Salve, dati gli ordini del capo Kashya, combatterò per te, giovane guerriero.”

Ad Elena non piaceva parlare. Dopo aver detto questo, rimase dietro Fei come una guardia del
corpo. La sua espressione era molto calma. Fei ebbe la sensazione che, nonostante sembrasse
fredda e indipendente, sarebbe stato facile parlarle.

Fei ripensò a quanto era utile combattere con un mercenario dalla sua esperienza con il gioco
originale.

Se non si sbagliava, lottare contro un mercenario avrebbe aumentato di molto la velocità con cui
accumulava esperienza. Ringraziò Kashya e andò dalla sacerdotessa Akara con la sua nuova
affascinante guardia del corpo per ricevere la terza missione: Alla Ricerca di Cain.

Questa missione era un po’ più complicata.

Fei doveva attraversare Passaggio Sotterraneo e trovare una pergamena misteriosa sotto l’Albero
di Inifuss. Poi sarebbe dovuto andare dalla sacerdotessa Akara per farsi tradurre la pergamena,
che avrebbe dato a Fei una serie di numeri. poi doveva toccare i cinque dolmen di Cairn nel
Campo di Pietra. Così avrebbe aperto il portale che avrebbe mandato Fei in uno spazio misterioso
dove l’osceno Cain era imprigionato in una gabbia appesa ad un albero da un branco di demoni.
Fei doveva uccidere tutti i mostri di quello spazio e liberare il vil vecchio per completare la
missione.

Capitolo regolare (quello di ieri, scusate),


0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Questa missione era complicata, ma era molto importante per la trama del mondo di Diablo.
Questo perché, dopo aver salvato l’osceno Cain dallo spazio misterioso di nome Tristram, il
vecchio avrebbe accompagnato il giocatore ovunque fosse andato e gli avrebbe dato ogni tipo di
missione per fare procedere la trama di Diablo.

Prima di iniziare la missione, Fei ricontrollò i suoi oggetti e i dettagli della missione.

Non era troppo difficile per lui nelle sue attuali condizioni. Dopo aver calcolato quanto tempo
aveva a disposizione, pensò di poter completare la missione in due ore se tutto fosse andato liscio.
Avrebbe avuto del tempo in più per sistemare alcune questioni prima di venire cacciato via. Fei
decise di partire e cercare l’albero di Inifuss.

Prima di lasciare l’accampamento, guardò la mercenaria attraente che lo stava seguendo


silenziosamente. Gli venne in mente un’idea e andò dal fabbro Charsi. Spese circa 1.000 monete
d’oro e acquistò un buon arco, un’armatura, un paio di stivali di cuoio pesante e un cappello di
ottima qualità fatto per i personaggi femminili.

“Ehi bellezza, puoi usare questi oggetti, vero?”

Fei mostrò un sorriso radioso e disse ad Elena: “Se puoi usarli, allora indossali. Mentre
affronteremo mostri e demoni, avere un po’ più di forza aumenterà le nostre possibilità di
sopravvivere.”

“Questi… questi sono per me?” Elena ne fu sorpresa; non se lo aspettava affatto. Sembrava
davvero incredula.

“Credi che sia così malato da indossare abiti da donna?” Fei aveva la sensazione che la
mercenaria attraente di fronte a lui fosse davvero entusiasta. Ne fu un po’ confuso; questi oggetti
che valevano circa 1.000 monete d’oro non erano così buoni per gli standard di Fei. Era come
paragonare un po’ d’erba ad un grande albero una volta che fossero stati paragonati alle armi e
all’armatura di Fei.

“Perché sei così entusiasta?” Fei non capì.

“Grazie giovane guerriero.” Dopo aver confermato che quegli oggetti erano per lei, Elena si
calmò. Si inchinò e ringraziò Fei, poi portò gli oggetti nella tenda dietro Charsi.

Si poteva sentire che si stava cambiando lì e Fei desiderò proprio di avere la vista a raggi x.

Dopo circa 20 secondi, Elena uscì dalla tenda. Gli occhi di Fei brillarono. Il suo nuovo
abbigliamento era davvero ottimo. L’armatura di cuoio pesante coperta di luce blu faceva
risaltare le curve del suo fisico perfetto. Con l’arco in mano e la faretra appesa sulla schiena,
sembrava la dea della guerra.

“Ahah, ti sta perfettamente. Andiamo!”

Fei aveva la sensazione che il suo naso fosse sul punto di sanguinare. Fece finta di niente, si girò
e iniziò a camminare verso l’entrata dell’accampamento.

Il motivo per cui Fei aveva comprato questi oggetti da mercenario non era principalmente per la
sua perversione; Elena era un’ottima combattente. Il suo aumento di forza lo avrebbe aiutato a
completare la sua missione velocemente.

Elena sorrise, ma un secondo dopo tornò alla calma. Si limitò a seguire in silenzio Fei.

…..

…..

“Woosh!”

Tre sciamani caduti gridarono mentre si accasciavano a terra.

“Tink!”

Un oggetto magico blu cadde dal suo cadavere. Fei era entusiasta. Lo raccolse e vide un anello
dalla forma particolare. Non era identificato, così non sapeva quali fossero le sue proprietà.

Dopo aver usato la pergamena, Fei scoprì che era un Anello Brillante, +8 Risorsa (Furia), +5 al
Raggio d’Illuminazione. Non era troppo utile per un barbaro che faceva scontri ravvicinati, ma
Fei lo indossò; era meglio di niente.

Elena si guardò attorno con attenzione, mantenendo la piena allerta mentre Fei stava
raccogliendo gli oggetti. Sorprendentemente per lui, sembrava che la mercenaria non potesse
vedere i tesori che cadevano dai mostri. La donna lo guardava in modo strano quando lo faceva,
come se fosse un mimo.

‘Che i residenti nel mondo di Diablo come Elena non possano vedere gli oggetti dei mostri?‘ Intuì
Fei. ‘Così questo significa… Che in questo mondo sono il solo che può ottenere oggetti uccidendo
mostri?’

Questa ipotesi sorprese Fei. Pensò di aver scoperto qualcosa di importante, ma che non potesse
comprenderne a fondo le conseguenze.

…..

…..

Era a corto di tempo. Fei ed Elena si spostarono velocemente per la mappa.

Nelle profondità del Campo di Pietra connesso alle Pianure Gelate, Fei guidò Elena attraverso un
portale che li portò nel Passaggio Sotterraneo.
Una volta entrati, si ritrovarono nell’oscurità.

Il passaggio era privo di luce e vento freddo soffiava contro di loro.

Le urla acute e spaventose dei mostri riecheggiavano dalle profondità della via. Il passaggio era
permeato da un odore orribile e lo faceva sembrare ancora più terrificante.

“Sta attenta! Rimani dietro di me. Ricorda, non andare mai di fronte a me.” Ordinò Fei dopo
essersi girato.

Era un barbaro, che aveva per natura più vita e armatura. Poteva fare da scudo e bloccare tutti i
danni che provenivano dai nemici di fronte. Elena invece era un’arciera magica. Infliggeva più
danni, ma aveva meno vita e difesa. Sarebbe stato pericoloso per lei rimanere vicino ai nemici.

Elena ne fu sbalordita. Non si aspettava che il giovane viandante di fronte a lei avrebbe fatto una
decisione del genere. Era completamente diverso dai miti spaventosi tramandati nel Campo delle
Ranger, dove i viaggiatori avrebbero cercato di approfittarsi il più possibile dei loro mercenari.
Prima Elena pensava che il suo fato sarebbe stato uguale a quello delle esploratrici di 60 anni fa;
essere usata come esca per attirare i mostri e come scudo. ma…

Mentre la mercenaria era ancora scioccata, Fei aveva già iniziato la sua carica.

“Roaaar!!”

Fei usò Ululato mentre muoveva la sua enorme ascia.

Menò tre colpi d’ascia con facilità e fece a pezzi i tre uomini capra che si stavano precipitando
verso di lui.

Fei si girò e, mentre continuava ad avanzare, disse “Avanti! Dobbiamo muoverci velocemente!”
Presto scomparì nell’oscurità; finalmente Elena reagì e lo inseguì.

Numerosi mostri e demoni si precipitarono verso Fei. Avanzò e fu sul punto di colpire quando
sentì un sibilo provenire da dietro di lui. Delle frecce blu volarono oltre di lui e infilzarono le teste
di quattro mostri. La magia nei dardi causò un’esplosione e li ridusse in statue di ghiaccio; le
creature non mostravano più segni di vita.

“Fico!”

Fei le mostrò il pollice in su.


Questa esploratrice non era solo una bella ragazza. Le sue capacità di tiro erano sbalorditive.
Aveva colpito con precisione gli agili mostri in un ambiente così oscuro; aveva dimostrato il suo
valore a Fei.

Elena non reagì affatto al complimento.

Continuò a sparare frecce: “Whoosh, whoosh, whoosh…” Altri tre dardi mandarono all’inferno
altri tre uomini capra.

Fei scoprì che questa mercenaria attraente era un’arciera magica dell’elemento ghiaccio. Tutti i
dardi che sparava non erano solo potenti, ma rallentavano i nemici e la loro velocità d’attacco.
Era letteralmente la migliore mercenaria di supporto che poteva sperare di avere come compagna
di viaggio.

Continuarono a procedere.

Il passaggio sotterraneo era come un labirinto. C’erano molte curve e biforcazioni, era molto
facile perdersi. I mostri facevano agguati da angoli nascosti. Era simile alla versione più facile
dell’inferno; soffiava vento freddo e le creature ululavano.

Fei aveva fatto abbastanza massacri e aveva fatto abbastanza esperienza da non esserne
influenzato.

Anche Elena sembrava aver già visto scene del genere e non si spaventò nemmeno lei.

Ogni volta che tirava una freccia, uccideva un mostro. Naturalmente ci sarebbero voluti più colpi
per Corrotti Sfigurati, Ragni Giganti, Yeti Mannari, mostri di livello superiore. Senza l’aiuto di
Fei, avrebbe avuto bisogno di tre dardi per abbatterli. Inoltre doveva mantenere la distanze dai
mostri per poter sfruttare pienamente il suo arco.

Dopo circa 20 minuti, divennero sempre più coordinati. Come se sapessero esattamente cosa stava
per fare l’altro, parlavano a stento mentre combattevano, ma si stavano adattando sempre di più
l’uno allo stile dell’altra. Fei usava la sua ascia e distruggeva tutti i mostri vicini, mentre Elena si
sbarazzava dei mostri più lontani. Il ritmo con vui avanzavano aveva superato le aspettative di
Fei.

“Se continuiamo così, potremo arrivare nella Foresta Oscura e trovare quella maledetta
pergamena sotto l’albero di Inifuss in meno di mezz’ora!”

Fei stava diventando sempre più ottimista riguardo alla missione.


In quel momento accadde qualcosa di inaspettato.

“AHHH!!!”

Inaspettatamente la mercenaria attraente dietro di Fei gridò. Fei sentì il panico, la rabbia e la
tristezza che trasparivano dall’urlo; sembrava che fosse successo qualcosa di terrificante.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei rimase scioccato. Decapitò velocemente i mostri di fronte a lui e si girò per vedere cos’era
successo. A quanto pareva Elena non era stato affatto attaccata da mostri, ma stava osservando
con sguardo spento l’entrata di una cupa caverna in lontananza. Si era irrigidita e le mani con cui
teneva l’arco stavano tremando incontrollabilmente. Le lacrime scorrevano sul suo viso pallido
mentre fissava un oggetto carbonizzato.

Fei era preoccupato. Si precipitò da Elena. Quando si avvicinò, scoprì che era il cadavere
rovinato di un’esploratrice.

Il corpo indossava la rozza armatura di cuoio nera comune per le ranger. Aveva anche lei i capelli
rossi, ma sembrava più giovane di Elena; circa 17 anni. Sicuramente era stata torturata dai
mostri quando era viva. Il suo petto era squarciato e le mancava il cuore. C’erano delle lesioni
terrificanti sulla sua coscia sinistra e la pelle della destra non c’era più, rivelando l’osso sotto.
Sembrava fosse stata mangiata da qualcosa…

“Oh cielo! …No… Lei… è Nina, è scomparsa quando stavamo cercando cibo nelle Lande
Insanguinate ed era…”
Elena non riuscì più a reggersi in piedi. Cadde su un ginocchio e non riuscì a trattenere le
lacrime. “Aveva solo 17 anni, ed era la prima volta che aveva lasciato l’accampamento e aveva
partecipato ad una missione… e si era offerta di farlo… Nina lavorava duramente
nell’accampamento. Non importava quanto dovesse impegnarsi, aveva sempre un brillante sorriso
e ci incoraggiava come un angelo allegro, facendoci ridere. Com’è potuto… Sniff… Questi mostri
dovrebbero andare tutti all’inferno!”

Dopo aver ascoltato le grida di Elena, Fei capì in parte cos’era successo. Era ovvio che questo
cadavere fosse qualcuno che la donna conosceva. Era stata rapita dai mostri un mese fa mentre
erano in missione ed era morta in modo orribile in questa caverna.
A 17 anni una ragazza si sarebbe dovuta godere la vita e divertirsi, ma Nina era andata incontro
ad un tragico destino. Questo intristì Fei, nonostante non sapesse chi fosse.

Fin dall’inizio, il mondo di Diablo aveva dato a Fei una sensazione realistica. Provava dolore
quando era ferito, gli NPC avevano una loro intelligenza, provavano sete, fame e si stancavano se
combattevano per troppo tempo… Ma istintivamente Fei trattava ancora questo mondo come un
gioco.

Tuttavia, dopo aver visto il cadavere mutilato di fronte a lui e aver ascoltato la storia di Nina, Fei
pensò di essersi proprio sbagliato. Anche il mondo di Diablo era vero. I residenti di questo mondo
non solo erano intelligenti, ma provavano emozioni. Erano umani viventi, non erano strisce di
codice programmate da qualcuno.

“Va bene Elena, non piangere. Uccidiamo tutti i mostri qui e cerchiamo vendetta per Nina!”

Fei non sapeva come confortare questa bellezza. Le prese la mano e la sollevò. La dea della
guerra che prima aveva ucciso brutalmente i mostri, ora era debole come un’ordinaria ragazzina
bisognosa di cure e protezione. Fei aveva visto il suo lato debole sotto il suo portamento silenzioso
e indipendente.

Forse questa era la sua vera natura, soppressa dall’orribile ambiente in cui si trovavano. Non
importava quanto fosse forte o calma mentre affrontava i mostri; Elena aveva solo 21 anni. Sulla
terra, la maggior parte delle ragazze della sua età sarebbero state a scuola e avrebbero avuto un
brillante futuro. Nel mondo di Diablo invece si dovevano allenare per sopravvivere e battersi
contro mostri feroci. Non era raro per loro vedere i loro amici e le loro famiglie morire e non
poterci fare nulla.

Fei scavò un grosso buco con la sua ascia e seppellì il cadavere di Nina. Quando spostò il corpo,
Fei trovò qualcosa, non monete d’oro od oggetti, ma una tascata di semi di piante.

La ragazzina che era uscita dal campo delle ranger per cercare cibo aveva salvato i suoi ‘tesori’
anche se era morta in un ambiente simile. Elena trattò questi semi come i suoi tesori più preziosi e
li ripose con cura in tasca. Dopo aver seppellito Nina, i due continuarono il loro viaggio.

Elena era ancora agitata per ciò che era accaduta e sfogò la sua tristezza uccidendo i mostri. Fei
non combatté molto; ogni volta che stava per colpire, le frecce avrebbero ucciso i mostri,
mandandoli all’inferno.

L’atteggiamento di Elena nei confronti di Fei cambiò molto. Anche se non stavano ancora
parlando molto mentre continuavano ad avanzare per il passaggio oscuro, Fei sentiva che il suo
sguardo si era addolcito quando lo osservava…

Andando avanti, trovarono altri due cadaveri di esploratrici. Fortunatamente Elena non le
conosceva, così risparmiò molti problemi a Fei. Tuttavia, fu compassionevole e si prese il tempo
per seppellire appropriatamente le povere donne.

Visto che Fei si ricordava della strada da prendere dal gioco, scelse la via che li avrebbe condotto
nella Foresta Oscura, invece che scendere al secondo piano del Passaggio Sotterraneo.

Era più luminoso qui, simile a quando Fei ed Elena erano usciti dal portale del Passaggio
Sotterraneo.

La Foresta Oscura non era così cupa. C’erano più erba ed alberi rispetto alle Lande Insanguinate
e le Pianure Gelate nonostante non fosse affatto simile ad una foresta.

La pioggia cadeva dal cielo. Fei volse lo sguardo in lontananza e vide folle di mostri e demoni.
Erano molto più aggressivi. Quando videro le due persone apparire dal portale, iniziarono a
caricare verso di loro gridando.

“Whoosh, whoosh, whoosh!!”

Una raffica di frecce gelate piovvero come le pallottole di una mitragliatrice.

“Whir, whir, whir…”

Fei fece disegnò un arco letale con la sua ascia a due mani.

Sotto il massacro di questi due guerrieri impazziti, i mostri e i demoni morirono a frotte.

Fei ed Elena mieterono vittime con grande velocità.

Urla miserabili riempirono la foresta. I due si avvicinarono velocemente ad un grosso albero


rinsecchito alto circa 50 iarde (50 m) mentre calpestavano la carne e il sangue dei mostri.

Era l’albero di Inifuss.

C’erano pile di cadaveri putrefatti sotto di esso. Sciami di insetti aleggiavano sui corpi. Alcuni
pezzi di carne pendevano dai rami, colando sangue inscurito e pus. La puzza avrebbe fatto
vomitare chiunque. Era una scena infernale.

Fei si tappò il naso mentre si avvicinava lentamente all’albero, e poi lo toccò.


“Pa!”

Una pergamena bianca uscì dal tronco.

Fei la raccolse e la aprì. C’era un grosso cerchio che conteneva una stella a cinque punte
disegnata con un liquido rosso nerastro simile al sangue simboli misteriosi coprivano il resto della
pergamena. Sembrava un oggetto magico, ma Fei non capiva nulla.

“Pare che dovrò farlo tradurre da Akara.”

Fei lo ripose nell’inventario e raccolse anche un po’ di oggetti preziosi caduti ai mostri. Poi usò la
pergamena del portale cittadino, facendo riapparire il passaggio blu.

Fei si girò e fece segno ad Elena, che lo stava proteggendo, di seguirlo nel portale. Tuttavia lei
mostrò un’espressione sorpresa.

“Questa… è una pergamena del Portale Cittadino?”

La sua voce tremò. Come se non riuscisse a credere ai suoi occhi.

La mercenaria attraente pensò: “Se le mie sorelle avessero questo tipo di pergamene magiche,
quante vite potrebbe salvare? Forse Nina sarebbe ancora viva…”

“Sì, è un Portale Cittadino.”

Nonostante Fei avesse notato il cambio d’umore di Elena, non ci pensò molto. “Cosa c’è di
speciale in un portale cittadino che costa solo 80 monete d’oro?” Era alle strette e aveva bisogno
di molto tempo per eseguire i suoi piani. Non aveva tempo da sprecare, così rispose con
noncuranza ed entrò nel portale.

…..

Campo delle Ranger.

Fei andò dritto dalla sacerdotessa Akara per farsi tradurre la pergamena. Elena lo seguì e
attraversò con cautela il portale. Questa era la prima volta che lo usava per tornare
nell’accampamento, così era piena di shock e curiosità. Aveva intenzione di andare dalle sue
sorelle e dire loro della morte di Nina, ma pensando alla sua nuova identità e alla missione di Fei,
esitò e cambiò idea.

Dopo tre minuti, Fei tornò indietro velocemente con la pergamena in mano.
“Perché non sei andata a parlare con le tue sorelle?”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Elena si sentiva al sicuro quando era con questo giovane viandante. I mostri che lei e le sue
sorelle ci mettevano così tanto ad uccidere, sembravano inoffensivi di fronte a lui. Tutte le
creature venivano fermate da lui e non potevano nemmeno avvicinarsi a lei. Quell’uomo sembrava
un muro insormontabile che bloccava ogni pericolo…

La realtà le aveva fatto cambiare completamente idea su come percepiva il rapporto tra datore di
lavoro e mercenario. Da ciò che sapevano tutti, inclusi i capo Kashaya, i mercenari erano
strumenti usati dai viaggiatori. Alcuni tra quelli più spregevoli li sfruttavano per attirare mostri e
li usavano come scudi umani; questo aveva causato diverse perdite nel Campo delle Ranger.

Ma per mantenere l’esistenza dell’accampamento e proteggere i residenti più deboli, le


esploratrici non potevano rifiutare di essere ingaggiate e si sacrificavano.

Ovviamente il giovane barbaro di fronte a lei non era così. Elena non sapeva se le storie fossero
false o se fosse stata fortunata nell’aver incontrato un viandante gentile.

“Forse è per via di tutto il tempo trascorso. Dopo 60 anni di isolamenti, tutti i viaggiatori sono
scomparsi e l’accampamento è stato abbandonato. È il primo viaggiatore ad entrare nel campo
dopo 60 anni… Tutto è cambiato.” Elena aveva trovato una scusa.

Fei rise quando vide l’espressione lievemente nervosa della donna; non disse nulla. si girò e tornò
nel portale. Elena, ancora pensosa, lo seguì velocemente.

….

Fei ci mise meno di dieci minuti per tornare nella Foresta Oscura per poi andare nel Campo di
Pietra.

Era stato veloce perché, quando Fei era andato da Akara, aveva anche comprato due Pozioni
Curative Minori; una per lui e una per Elena. inoltre i mostri lungo la via erano stati già uccisi,
così non c’erano troppi ostacoli.

Trovarono velocemente le pietre Cairn.


Fei tirò fuori la pergamena tradotta e toccò con attenzione le cinque pietre seguendo l’ordine
stabilito. All’improvviso il cielo si oscurò e tutto attorno a loro divenne buio.

Venti duri soffiarono sulle pianure e sollevarono tutte le foglie secche. Sembrava che fosse
arrivata l’apocalisse. In quel momento, cinque raggi blu sfrecciarono dalle cinque pietre e si
furono insieme lentamente, formando un enorme portale rosso al centro delle cinque pietre.
Sembrava una pozza di sangue e una luce gialla si stagliava su di esse.

Era il portale per Tristram, dov’era imprigionato l’osceno Cain.

Fei rimase sul posto e sospirò. “Queste cinque pietre hanno brillato in modo spaventoso, hanno
creato una grossa foschia.”

Anche Elena era scioccata.

Le esperienze che aveva fatto seguendo Fei nelle ultime due ore erano state molto più
entusiasmanti dei suoi ultimi ventuno anni.

Fei si girò e disse: “Dopo che attraverseremo il portale, incontreremo moltissimi mostri e demoni.
Sta attenta e seguimi vicino, non precipitarti avanti…” Aveva la sensazione che non l’avesse
sottolineato abbastanza, così continuò: “Ricorda, se la situazione diventa troppo pericolosa,
scappa da qui. Non essere testarda.”

Secondo la trama, Tristram era stata già distrutta dal Diablo risvegliato e si era trasformata in un
paradiso per mostri e demoni. Anche il grande paladino Griswald era caduto qui e si era
tramutato in un potente demone; era il boss di Tristram. Se Fei avesse voluto salvare Cain, si
sarebbe dovuto impegnare un bel po’. Era sicuro di poter spazzare via tutti i mostri di Tristram se
avesse fatto le cose con calma. Aveva circa 20 Pozione Curative Minori nel suo inventario. Erano
sufficienti a sostenere Fei ed Elena nell’imminente battaglia.

Tuttavia, se la situazione fosse diventata pericolosa, forse non sarebbe riuscito a proteggere la
mercenaria. Se questa arciera magica fosse stata circondata dai mostri, sicuramente sarebbe stata
fatta a pezzi. Per questo Fei aveva ricordato ad Elena di tenersi al sicuro così tante volte.

Dopo aver detto questo, Fei entrò nel portale e scomparì dal Campo di Pietra.

Elena si rincuorò. Nonostante non ci fosse niente di speciale in ciò che Fei aveva detto, poteva
sentire la sua gentilezza.

“È una persona che merita i miei sforzi e sacrifici.”


Rifletté per un po’ e poi mostrò un’espressione risoluta, come se avesse fatto qualche sorta di
decisione. Poi entrò velocemente nel portale.

…..

…..

A Chambord.

Il sole stava per sorgere.

I misteriosi nemici con le armature nere non si erano ancora mossi. Il mare di nemici occupava il
ponte sul fiume Zuli. Come un enorme serpente che sibilava con la sua lingua scarlatta biforcuta,
stavano aspettando il momento migliore per colpire.

La pressione sulle mura difensive stava aumentando costantemente. Non si sentiva nessun rumore
a parte lo scorrere del fiume. Tutti si tesero.

I soldati e i giovani adulti stavano sudando come pazzi. Il loro morale elevato ormai si era spento
pericolosamente dopo poche ore di attesa.

Nonostante Brook avesse ordinato ai soldati di fare dei turni da venti minuti, la pressione stava
torturando e stancando tutti quanti.

I nemici non mostravano segno di voler iniziare l’assedio. Il costante silenzio era come un coltello
invisibile che infilzava le menti dei soldati, squarciando lentamente il loro morale e il loro
coraggio.

Brook iniziò a perdersi d’animo con il passare del tempo. Pierce portava la Spada del Re e
camminava avanti e indietro con ansia di fronte alla torre di guardia.

Tutti stavano sbirciando attraverso le mura distrutte della torre. I loro occhi erano concentrati su
un giovane che stava “meditando”.

Era il re Alexander che era guarito miracolosamente. Se qualcuno avesse detto che c’erano
ancora speranze per Chambord in questo momento tragico, allora sicuramente sarebbe stato
questo re a salvarli.

Anche il guerriero numero uno, Lampard, non poteva dare a tutti il senso di sicurezza di cui
avevano bisogno, ma in qualche modo, il re aveva confortato i loro cuori pieni di paura.
…..

…..

A Tristram.

Subito dopo che Fei uscì dal portale, un gruppo di scheletri lo circondarono e iniziarono a menare
fendenti verso di lui.

“Dannazione, così tanti? E sono così aggressivi?”

Fei imprecò e poi mosse la sua ascia. Menò un fendente orizzontale e con un’esplosione, ridusse
in frammenti i tre scheletri più vicini.

Dovevano ancora affrontare la vera sfida. Il resto degli scheletri sciamò verso di loro. Dietro di
essi, c’erano gli zombie che si muovevano più lentamente, e gli sciamani caduti che erano molto
resistenti. I mostri e i demoni di Tristram erano mutati, e le loro difese e i danni che infliggevano
erano aumentati esponenzialmente.

Tuttavia Fei era molto forte. Ovunque passava la sua ascia, i mostri urlavano e morivano
brutalmente, ma non era ancora abbastanza veloce. Era rimasto ferito nel frattempo e i punti della
sua salute stavano calando velocemente. Questo spaventò a morte Fei; usò il grido di battaglia:
Ululato, per spaventare i nemici vicini e colse l’occasione per bere alcune Pozioni Curative
Minori.

L’effetto dell’Ululato si esaurì velocemente e i mostri passarono di nuovo alla carica.

In quel momento…

“Whoosh, whoosh, whoosh!”

Le frecce gelide piovvero sui mostri come una grandinata.

Elena finalmente uscì dal portale. Estrasse rapidamente il suo arco e i mostri vicini si
congelarono.

“Mantieni le distanze, non essere precipitosa. Rimani dietro di me!” Gridò Fei ad Elena mentre
caricava di nuovo verso i mostri e li bloccò, così che Elena potesse mantenersi a distanza di
sicurezza e attaccare.
Fei usò Ululato ogni volta che i nemici si avvicinavano troppo; quando le creature iniziarono a
scappare, Fei li inseguì e li decapitò a più non posso. Una volta che l’effetto della tecnica si fosse
esaurito, avrebbe ripetuto la stessa tattica.

Dopo circa venti minuti, la folla dei mostri di basso livello fu spazzata via.

Fei finalmente ebbe l’occasione di guardare la città di Tristram. Tristram era completamente
distrutta. Il villaggio prima animato non c’era più. Il suolo era pieno di fessure, le costruzioni
erano crollate e il fuoco infernale bruciava ovunque, facendo levare fumo nero nel cielo cupo. I
residenti della città erano stati uccisi dai mostri e si erano trasformati in demoni assetati di
sangue e nonmorti. Vagavano attorno e, non appena videro Fei ed Elena, caricarono verso i due
intrusi.

Il boss finale di Tristram era il paladino decaduto Griswald. Era potente e difficile da uccidere.
Tuttavia, si era nascosto in una costruzione in rovina e sorvegliava Cain. Questo diede a Fei un
po’ di tempo per prepararsi per la battaglia finale.

Fei ed Elena si avvicinarono lentamente, cercando di non disturbare il boss. Alla fine
incontrarono una folla di arcieri scheletrici. Questi arcieri erano intelligenti a differenza degli
scheletri che sapevano solo come caricare. Avrebbero solo sparato frecce da lontano e la maggior
parte di loro non si sarebbero avvicinati. Alcuni di essi si sarebbero avvicinati di soppiatto per
attaccare Fei ed Elena.

Fei fece segnale ad Elena di indietreggiare e poi decise di usare la sua arma secondaria.

Una luce gialla brillò.

Lo scudo azzurro uncinato e la sciabola della tempesta apparirono nelle mani di Fei. Caricò
velocemente e colpì il teschio di un arciere scheletrico che stava facendo loro un agguato e poi
scosse con forza la lama.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Hu!”

L’arciere scheletrico si afflosciò e tutte le sue ossa divennero verde scuro. Questo era l’effetto
velenoso speciale della Sciabola della tempesta. Inoltre, dato anche il danno aggiuntivo per i
nonmorti, il povero scheletro non ebbe nemmeno l’occasione di contrattaccare e si ridusse in
frammenti.
L’agguato di Fei aveva funzionato. Lo aveva ripagato con la stessa moneta. Mentre Fei si godeva
la vittoria, la folla di arcieri scheletrici più lontana reagì.

“Bing, bing, bing!” Le corde si tesero e numerose frecce volarono verso Fei come gocce di
pioggia in una tempesta.

“Arrivano!” Fei sollevò il suo scudo azzurro uncinato, bloccando le frecce mentre arretrava
velocemente. Aveva intenzione di sconvolgere la formazione degli arcieri scheletrici e ucciderli
uno per uno.

Tuttavia…

“Whoosh, whoosh, whoosh, whoosh!”

I dardi blu di ghiaccio volarono da dietro Fei, che si girò e si rese conto che Elena non aveva
seguito le sue istruzioni ritirandosi, e che invece si era avvicinata agli arcieri scheletrici mentre
contrattaccava.

“Me**a!” Fei sapeva che erano nei guai.

Questa era la prima volta che Elena non lo ascoltava. Sembrava che non conoscesse i pericoli
nascosti di Tristram. Se avesse continuato a contrattaccare, non avrebbe ucciso tutti gli
ingannevoli arcieri scheletrici. Invece avrebbe messo in pericolo lei e Fei. C’erano due mini-boss
celati tra la folla e le loro frecce infliggevano grandi danni e avevano effetti magici.
Uno usava frecce simili a quelle di Elena, che rallentavano i movimenti e la velocità d’attacco;
l’altro scagliava dardi del fulmine che toglievano una grande porzione della vita. Anche un
barbaro che aveva molta vitalità come Fei non avrebbe osato affrontarli direttamente.
Aveva intenzione di bere Pozioni Curative a volontà usando tattiche da guerriglia. Se la fortuna
non fosse stata dalla sua parte, avrebbe disturbato i mostri e i demoni delle altre aree di Tristram.
Se avesse attirato l’attenzione del boss finale Griswald, ci sarebbero state conseguenze disastrose.

“Torna indietro! Presto!” Gridò Fei, segnalandole di indietreggiare.

Tuttavia lo fece un po’ tardi. Gli arcieri scheletrici notarono la mercenaria. La terrificante
pioggia di frecce coprì anche lei.

Elena non aveva assolutamente l’armatura che aveva Fei, né uno scudo. Nonostante avesse
cercato di schivare gli attacchi, alcune frecce infilzarono il suo corpo. Il sangue iniziò a scorrere
dalle sue ferite e macchiò velocemente la sua armatura di cuoio blu.
“Maestro… la missione è più importante, non preoccuparti per me… attirerò la loro attenzione.
Puoi aggirarli e salvare il signor Cain! Vai per favore!”

Elena stava sudando profusamente a causa del dolore insopportabile. Il suo viso era pallido, ma
la sua espressione era determinata. Scosse la testa e morse una ciocca dei suoi splendidi capelli
rossi per sopportare il dolore. Tuttavia i movimenti delle sue mani non rallentarono a causa delle
ferite e continuava a contrattaccare anche se il numero delle sue ferite stava aumentando.

La sua armatura stava diventando fradicia di sangue, ma Elena era come la dea della guerra e
non arretrava. Non c’era paura nella sua espressione, ma il suo sguardo era pieno d’odio. Passo
dopo passo, Elena si stava avvicinando alla folla di arcieri scheletrici.

Ma in quel momento…

“Crackle!”

Uno dei mini-boss, l’arciere guerriero delle ossa reagì. Una freccia del fulmine letale colpì Elena
con precisione. La mercenaria tremò e quasi cadde all’istante a terra. Dato che era stata costretta
a fermarsi, i suoi punti vitali stavano diminuendo all’impazzata sotto la pioggia di frecce.

“Me**a!”

Fei era preoccupato per lei. Ignorò la raffica di frecce e fece uno scatto verso Elena, per poi
prenderla tra le braccia. Poi versò una bottiglia di una Pozione Curativa Minore nella sua bocca
usando Ululato per spaventare i mostri in avvicinamento. Poi, usò velocemente un Portale
Cittadino. Mentre i mostri cominciavano ad avventarsi su di loro, balzò velocemente nel portale
blu con Elena.

“Buzz, buzz.”

Sfuggirono dalla morte e tornarono nel Campo delle Ranger.

Grazie alla Pozione Curativa Minore, Elena si era quasi ripresa del tutto e ora era lucida. Fei
invece aveva la schiena gravemente ferita. Le frecce del ghiaccio e del fulmine dei mini-boss lo
avevano quasi paralizzato. Anche se non era morto, dopo aver sanguinato così tanto gli
rimanevano solo 30 punti salute; un altro paio di frecce avrebbe potuto ucciderlo.

Era una situazione davvero spaventosa. Fei non sapeva se sarebbe potuto resuscitare e se sarebbe
morto anche nel mondo reale se fosse stato ucciso nel mondo di Diablo.

“Cavolo, non posso fare l’eroe sempre!”


Fei sentì il lieve profumo che proveniva dal corpo di Elena, ma non aveva il tempo di goderselo.
Prese una Pozione Curativa Minore e la bevve. Ne lanciò una verso Elena e poi tirò via le frecce
dalla sua schiena. Il sangue tornò a schizzare, così dovette bere un’altra bottiglietta per
contrastare il dolore.

Fortunatamente le pozioni avevano un buon sapore e non avevano effetti collaterali.

“Cavolo, che dolore… Ehi bellezza, perché non mi hai ascoltato? Te l’ho detto dall’inizio di
tenerti lontana, no?”

Ora Fei era tornato in salute e doveva rimproverare la mercenaria attraente; se lo avesse
ascoltato, non sarebbero finiti in questa situazione.

Elena abbassò la testa e le lacrime le riempirono gli occhi. Non rispose. Non bevve nemmeno la
pozione curativa minore. La stava tenendo in mano perché non voleva consumare una pozione
così preziosa. Le sue ferite non erano ancora guarite ed era sul punto di piangere. Fei si addolcì
quando vide la sua reazione, così smise di rimproverarla.

“Va bene, bevi e basta… Oh giusto. Non devi seguirmi a Tristram dopo. Non potrò proteggerti lì.
Tornerò a trovarti quando finirò la missione.”

Dopo un po’ di riflessioni, Fei decise di lasciare Elena nell’accampamento e completare da solo
la missione. Se lo avesse accompagnato, non sarebbe riuscito a tenerla d’occhio. Un arciere non
sarebbe stato efficace contro un gruppo di arcieri. Se gli scheletri avessero continuato ad
assillarli, non sarebbero riusciti a cooperare molto bene e la mercenaria sarebbe stata circondata
dai mostri e fatta a pezzi.

Tuttavia Elena fraintese.

“Ah? No! Per favore non licenziarmi maestro… La prossima volta… La prossima volta potrò
badare a me stessa… Posso proteggermi da sola… io…”

Il panico di Elena colse di sorpresa Fei. Questa probabilmente era la prima volta che parlava così
tanto.

Tristram era caduta da tempo, così la strada verso est era bloccata da tutti i mostri. Le ranger
nell’accampamento potevano solo ottenere oggetti e pozioni dai viandanti come Fei per sussistere.
Gli oggetti e le pozioni che il fabbro Charsi e il capo Akara creavano non erano sufficienti a
sostenere l’intero accampamento.
Dopo la scomparsa dei viandanti, le risorse accumulate nella storia dell’accampamento erano
diminuite precipitosamente. Se avessero continuato così, il campo sarebbe stato conquistato dai
mostri e dai demoni nell’arco di un anno.

La comparsa di Fei nel Campo delle Ranger per loro era un’opportunità per sopravvivere. Era il
primo viandante dopo 60 anni. Questi viaggiatori potevano ottenere oggetti e pozioni dalla
brughiera al contrario delle ranger. Questo era il motivo per cui Kaysha era disposta a fornire
mercenari a Fei, un completo estraneo, nonostante sapesse che numerose esploratrici erano state
sfruttate e umiliate dai viandanti.

Facevano tutto questo per la sopravvivenza dell’accampamento e dei suoi residenti. Qualcuno
doveva fare il sacrificio. Elena non era la più forte tra tutte le mercenaria, ma era sicuramente la
più bella. Per mantenere la cooperazione con Fei, bisognava fare ogni tipo di sacrificio, offrendo
anche la vita e il corpo della mercenaria.

Se Elena sfortunatamente fosse morta nella brughiera o durante un’avventura, altre ranger
avrebbero preso il suo posto per mantenere la connessione tra Fei e l’accampamento.

Questa era la crudeltà del mondo di Diablo; la brutale legge della giungla.

Era così che il piccolo accampamento era sopravvissuto.

Senza dubbio, Fei era l’unica speranza nel Campo delle Ranger. Non importava quanti sacrifici
dovessero fare, i capi dell’accampamento erano disposti a farlo.

Naturalmente Fei non lo sapeva. Per questo Elena che normalmente era calma e silenziosa
provava così tanta ansia pensando che Fei l’avesse licenziata.

Se avesse offeso il viandante, avrebbe causato una perdita enorme per l’accampamento. Inoltre
Fei era stato molto premuroso nei suoi confronti nelle ultime due ore, ed era infinitamente meglio
che lavorare per gli spregevoli viandanti di cui aveva sentito parlare. Elena si stava anche
abituando a combattere con lui. Apprezzava l’opportunità di essere la mercenaria di Fei.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Licenziarti? Non ho detto che ti avrei licenziato.”

Fei era confuso. “Elena, devi aver frainteso. Avevo solo intenzione di combattere da solo. Quando
finirò questa missione completeremo la prossima insieme.”
“Ma io…”

Elena ne fu un po’ sollevata, ma stava ancora cercando di convincere Fei a farla partecipare, in
parte perché non voleva separarsi da lui e in parte perché abbandonare un maestro era davvero
umiliante per le ranger.

“Va bene, sono a corto di tempo, quindi spiegherò i dettagli la prossima volta.”

Nonostante Fei adorasse stare vicino alla mercenaria attraente, non aveva tempo da sprecare
considerando tutti i pericoli che stava correndo nel mondo reale. La interruppe e tornò nel
portale. Per assicurarsi che Elena non lo seguisse, lo chiuse subito dopo essere rientrato a
Tristram.

Elena fissò il luogo dov’era stato il portale. La sua espressione era piena di emozioni contrastanti.
C’era rimorso, delusione… e felicità. Sorrise e senza accorgersene arrossì.

…..

“Roar!”

Subito dopo aver chiuso il portale, Fei usò Ululato.

Fu molto efficace. Un potere misterioso e terrificante si diffuse attorno a lui mentre ruggiva.
Spaventò gli arcieri scheletrici che stavano fissando il portale e cominciarono a disperdersi.

“Questa è la mia occasione!”

Fei caricò e li attaccò da dietro. Un paio di scheletri furono uccisi all’istante. Dopo dieci secondi,
l’effetto dell’Ululato svanì e i mostri si voltarono e tornarono a precipitarsi verso di lui.

Fei usò di nuovo Ululato. Nel mondo di Diablo, finché i personaggi avevano abbastanza risorse
(Furia/Mana), potevano usare continuamente le loro abilità; non bisognava aspettare, né usare
formule. Fei aveva preparato un po’ di bottiglie di Pozione del Mana Minore e questo gli avrebbe
permesso di usare Ululato quante volte voleva.

Dopo l’undicesimo Ululato, aveva annientato gli arcieri scheletrici. A terra erano caduti due
tesori magici blu dai due mini-boss e molti altri oggetti ordinari. Fei non usò la pergamena
dell’identificazione e li lanciò nel suo inventario.

Mentre si avvicinava al centro di Tristram, apparì un nuovo tipo di mostro: il Corrotto.


Assomigliavano agli Ipotani della mitologia greca, metà umani e metà capra, però avevano la
testa di un toro. Le loro enormi falci causavano moltissimi danni.

Tuttavia questo tipo di creature non erano una minaccia per i barbari.

Fei continuò a “barare” usando Ululato e disperse la folla di Corrotti. C’era anche un mini-boss,
il loro capo, che aveva molta vita, ma Fei lo uccise facilmente. Apparirono altri due oggetti
magici blu, ma non c’era tempo di raccoglierli.

Il rumore della battaglia aveva attirato l’attenzione del boss finale di Tristram: Griswald.

L’ex paladino si era precipitato fuori da una costruzione in rovina ricoperta da fuoco infernale.
Griswald si era trasformato in un demone. La differenza tra lui e gli altri mostri era che sembrava
ancora umano. Non c’erano ovvi segni di demonificazione a parte i suoi occhi iniettati di sangue.
Fei vide solo crudeltà e sete di sangue nel suo sguardo. Griswald sembrava terrificante.

Era stato un potente paladino e dopo la sua caduta era diventato ancora più potente. Anche se
aveva perso la benedizione di dio, i suoi nuovi poteri demoniaci lo rendevano ancora più letale.
Era veloce; dopo aver visto Fei, ruggì e caricò verso di lui. Il suo pugno scattò verso Fei come un
fulmine.

Fei bloccò il colpo con lo scudo.

“Boom!”

Ci fu un forte impatto e Fei fu respinto per un paio di passi nonostante la sua forza da barbaro.
Sentì anche una sensazione di bruciore che si diffuse velocemente per tutto il suo corpo. Aveva la
sensazione che il suo sangue stesse bruciando e il dolore si insinuò nelle profondità delle sue ossa.
Questo era il potere demoniaco che aveva ottenuto Griswald, un danno aggiuntivo da fuoco
infernale che poteva penetrare gli scudi.

Fei cambiò arma e un enorme ascia bipenne apparì nelle sue mani.

“Whoosh, whoosh, whoosh!” Fei colpì tre volte. La luce si rifletteva sulla lama dell’arma. I tre
attacchi colpirono Griswald e la loro forza brutale lo ferì. Il boss finale ruggì di dolore; l’assalto
aveva diminuito la sua barra della vita di un decimo.

“Ahah, fantastico! Se posso colpirlo altre venticinque volte circa, morirà.”

Fei si entusiasmò alla prospettiva di poter sconfiggere il boss finale. Bevve a gran sorsi una
bottiglia di Pozione Curativa Minore e affrontò una serie d’attacchi aggressivi di Griswald. Menò
dei fendenti contro il nemico, ma stavolta ne andarono a segno solo due.

Fortunatamente il paladino caduto non era troppo intelligente. Nonostante avesse una forza e un
potere formidabile, non poteva utilizzarli appropriatamente. Poteva solo scagliare dei potenti
pugni, che non erano troppo difficili da gestire.

Fei si ritirava costantemente mentre combatteva. Presto uscirono dalla città.

In questo modo, anche se la battaglia avesse fatto molto rumore, non avrebbe attirato i mostri e i
demoni delle costruzioni in rovina. La situazione sarebbe diventata pericolosa se avessero attirato
tutte le creature in città.

Per stare sul sicuro, Fei si girò e fece uno scatto per distanziarsi dal nemico. Usò un Portale
cittadino per aprire un varco verso il Campo delle Ranger. Se la situazione fosse diventata troppo
pericolosa, avrebbe potuto bere una Pozione Curativa Minore e tornare nell’accampamento.

Tuttavia presto scoprì di essere stato troppo cauto. Dopo aver bevuto quattro Pozione Curative
Minori, Fei riuscì ad uccidere con successo il boss finale di Tristram.

Griswald cadde mentre Fei lo colpiva sulla testa. Molte monete d’oro ed oggetti uscirono dal suo
cadavere.

Le luci che emanavano quasi accecarono Fei, che però individuò un oggetto verde.

“Cavolo! Un oggetto da set?”

Fei fu sorpreso dalla sua fortuna. Gli oggetti verdi appartenevano ad una collezione ed erano
davvero difficili da ottenere. Nonostante si aspettasse un buon bottino dal boss finale, Fei rimase
sbalordito.

Non vedeva l’ora di raccoglierlo ed esaminarlo. Era un’armatura dall’aspetto raffinato che
emanava un bagliore verde, ma bisognava identificarla per rivelare tutte le sue proprietà.

Senza nessuna esitazione, Fei usò una Pergamena dell’Identificazione.

“Ding!” Il nome e le proprietà apparirono di fronte ai suoi occhi.

[Pellami dell’Artico]

Difesa: +48

Durabilità: 20/20
Forza richiesta: 12

Livello richiesto: 2

Proprietà speciali: difesa migliorata del 303%, +10 di ogni resistenza

Nota: questo set include: Pellami dell’artico, Vincolo dell’artico, Corno dell’artico, Guanti
dell’artico. Le proprietà bonus saranno date in base a quanti oggetti da set sono stati
equipaggiati.

…..

Il risultato fu un po’ deludente.

I pellami dell’artico era nel set Tuta Artica, perfetto per le amazzoni, ma non si addiceva ad un
barbaro.

Tuttavia le proprietà dei Pellami dell’artico erano piuttosto buone; era di gran lunga migliore
rispetto all’armatura che stava indossando Fei. Anche la difesa potenziata e la resistenza erano
preziose, così l’equipaggiò subito.

A parte questo oggetto da set verde, ne trovò uno giallo e un paio blu.

Tuttavia Fei non li raccolse.

Dopo aver eliminato il boss Griswald, gli arcieri scheletrici e i corrotti, non c’erano altri mostri o
demoni che potevano rappresentare una minaccia per lui. Decise di salvare Cain prima. Nessuno
avrebbe rubato i suoi oggetti.

Fei si mise l’ascia in spalla e tornò a Tristram.

Un branco di Mostri Aculeo caricarono verso Fei, ma furono ridotti a punti esperienza nell’arco
di pochi secondi. Ben presto gli zombie fecero la stessa fine; dopo circa cinque minuti, tutti i
mostri e i demoni della zona furono annientati.

Fei trovò Cain imprigionato in una gabbia al centro di Tristram.

“Aiuto! Giovane viandante, salvami!”

Dopo aver visto Fei, Cain iniziò ad urlare come se avesse inghiottito del viagra e avesse visto
correre in giro qualcuno di nudo. La sua voce era così acuta da essere più irritante dei ruggiti dei
mostri. Sembrava che qualcuno gli avesse infilato un bastone nel sedere.
“Whoosh!”

Fei menò l’ascia e tagliò la corda che teneva la gabbia di legno, facendola cadere a terra e poi
rompersi.

L’osceno vecchio ne uscì precipitosamente. Non lo ringraziò nemmeno, aprì un portale e scappò
come un cane impazzito.

“Maledetto, non ha nemmeno ringraziato!”

Fei fissò il portale che si chiuse velocemente. Doveva dare credito al vecchio, nemmeno lui poteva
correre così velocemente ed era un barbaro.

Fei mostrò il dito medio verso il portale per esprimere la sua frustrazione. Dopodiché iniziò a
ripulire il campo di battaglia. Lanciò tutti gli oggetti nel suo inventario e tornò nel Campo delle
Ranger usando il portale che aveva creato quando aveva combattuto contro Griswald.

Non sapeva dove fosse andata Elena; non era vicina al passaggio. Fei decise di andare da Akara
per ottenere le ricompense per la missione.

La ricompensa era semplice. La sacerdotessa taccagna aveva dato uno sconto VIp per tutto ciò
che vendeva, e Cain avrebbe identificato oggetti per Fei gratuitamente.

In confronto alla complessità della missione, le ricompense erano davvero scarse, simili ad
un’elemosina. Fei pensò: ‘Akara e Cain sono entrambi degli enormi taccagni!‘

Dopodiché iniziò a distribuire le sue nuove statistiche e i punti abilità. Dopo aver ucciso il
paladino decaduto Griswald, Fei era arrivato al dodicesimo livello. Aveva superato il suo
obiettivo di quando era entrato in questo mondo, il decimo. Una porzione dell’esperienza era
dovuta al vantaggio di avere la compagnia di Elena.

I 25 punti statistica furono distribuiti per tre quinti nella forza e il resto nella vitalità. Per quanto
riguardava i preziosi punti abilità, Fei ne mise uno in Scherno, che spinge un mostro ad attaccare,
un punto in Dominio della Spada, uno in Dominio della Mazza e due in Balzo, che permetteva a
Fei di saltare e respingere i nemici ovunque atterrasse.

Dopodiché diede un’occhiata alla sua scheda personaggio.

Giocatore: Fei

Livello: 12
Esperienza: 95414/112725

Forza: 66 Destrezza: 20
Intelligenza: 10 Vitalità: 44
Attacco danno: 30-55 Precisione: 169
Armatura: 77 Resistenza: 137
Vita: 157 Risorsa (furia): 19
Resistenza al fuoco: 10 Resistenza al freddo: 10
Resistenza al fulmine: 25 Resistenza al veleno: 10

…..

Queste statistiche confortarono Fei. Dalla sua esperienza, un barbaro al livello 13 corrispondeva
ad un guerriero a due stelle nel mondo reale; ma grazie a tutte le sue tecniche aggiuntive, poteva
combattere senza problemi contro un combattente a tre stelle. Fei era sicuro che la prossima volta
avrebbe potuto respingere Landes senza venire ferito.

Naturalmente poteva solo farlo arretrare. Se avesse voluto sconfiggerlo o perfino ucciderlo,
sarebbe dovuto essere circa al ventesimo livello.

…..

Fei andò da Cain per farsi identificare tutti gli oggetti gratuitamente. Cain aveva molto da dire,
ma Fei era a corto di tempo. Dopo aver finito, corse via prima che il vecchio potesse fermarlo.

Se ne andò in una tenda vuota per guardare con più attenzione tutti gli oggetti.

L’oggetto raro giallo era un arco corto. Aveva un aspetto semplice, ma molto elegante. Si
chiamava Arco Rasoio Boreale. Aveva ottime proprietà, ma Fei non poteva usarlo.

Pensò che Elena probabilmente avrebbe potuto utilizzarlo, così decise di darglielo in regalo la
prossima volta che l’avesse vista. ‘Se ne sarà davvero commossa… Eh… Posso limonare con le
ragazze nel mondo di Diablo?’ Pensò spudoratamente Fei.

Il resto degli oggetti magici blu erano mediocri, così li vendette tutti al fabbro Charsi. Con un
aggiunta di 20.000 monete d’oro, ora Fei aveva un totale di 40.080 monete.

Fatto tutto questo, iniziò il suo piano.

Andò da Akara e comprò cinque bottiglie di Pozione Curativa, che era più efficace di quella
Minore, e 2 bottiglie di Pozione del Vigore con uno sconto del 10%. Poi tornò nella tenda
inoccupata e cercò di comunicare con la voce fredda e misteriosa.

“Ci sei? Devo convertire cinque bottiglie di Pozione Curativa, 2 del Vigore e 1 Portale Cittadino.

Silenzio.

Dopo cinque, sei secondi, la voce rispose:

“Come desideri… Ogni bottiglia di Pozione Curativa costa 5000 monete d’oro da convertire con
un tasso di successo del 25%. Ogni bottiglia del vigore costa 2000 monete d’oro con un tasso di
conversione del 35%… Il tuo livello non è abbastanza alto per convertire i Portali Cittadini…
Fanno un totale di 29.000 monete d’oro. È necessaria una conferma.”

Il prezzo rientrava nelle aspettative di Fei. Ciò che lo sorprese era che non avrebbe potuto
convertire i Portali Cittadini a causa del suo livello. ‘Così ci sono altri fattori a parte i soldi e il
tasso di conversione… solo che non li ho ancora scoperti tutti.’ Pensò Fei.

Ma dalla risposta della voce, aveva scoperto alcune variabili.

Più era prezioso e complesso un oggetto, più alto era il suo costo, più basso era il suo tasso di
conversione e più restrizioni c’erano. In confronto alla Pozione Curativa che costava 5000 monete
d’oro con un tasso di conversione del 25%, la pozione del vigore era meno preziosa, così costava
solo 2000 monete e il suo tasso di successo era del 30%.

“Vuoi ancora effettuare questa conversione?”

Chiese di nuovo la voce dopo non aver ricevuto subito risposta. Stavolta sembrava un po’
impaziente.

“Sì, confermo!”

Rispose velocemente Fei mentre la voce lo aveva distratto dai suoi pensieri.

“Ding! Calcolo conversione… Monete d’oro sufficienti… 5 bottiglie di Pozione Curativa con un
tasso di successo del 25%… Calcolo… 2 bottiglie convertite con successo, tre fallite… 2 bottiglie
di pozione del vigore, tasso di conversione del 30%… calcolo… 1 bottiglia convertita, 1 fallita.”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
La voce fredda e misteriosa rispose subito a Fei.

Dopo aver speso 29.000 monete d’oro, aveva convertito due bottiglie di Pozione Curativa e una
del vigore nel mondo reale. Il risultato finale fece provare un po’ di rimpianto a Fei nonostante si
fosse preparato mentalmente all’eventualità di ottenere un risultato del genere visti i tassi di
successo del 25% e del 30%. Era stata una perdita davvero significativa.

Tuttavia, dopo aver considerato con attenzione lo scarso tasso di conversione, si confortò
pensando: ‘2 bottiglie di Pozione Curativa e 1 del vigore sono meglio di niente immagino.‘

Mancavano meno di due ore per raggiungere il tempo massimo di ‘gioco’ per oggi. Decise di
uscire dalla modalità del barbaro. Dopo una sensazione di mancanza di gravità, la sua vista si
offuscò per un secondo e presto si rischiarò finché non arrivò ad uno schermo di selezione 3D.

Fei scoprì che c’erano stati alcuni piccoli cambiamenti, il barbaro stava indossando i nuovi
oggetti che aveva appena ottenuto da Tristram e sembrava molto più forte e grosso degli altri
personaggi a livello 0.

“Sembra che lo schermo rifletta tutto ciò che succede nel mondo di Diablo.”

Fei scoprì anche che poteva esserci un solo personaggio per classe. Visto che le classi del barbaro
e dell’incantatrice erano già entrati nel mondo di Diablo, Fei non poteva crearne altri.

Sembrava un dettaglio importante, ma Fei non aveva molto tempo per pensarci.

Scelse l’incantatrice e rientrò nel mondo di Diablo.

Dopo un ronzio e un momento di assenza di gravità, Fei tornò nel punto iniziale della mappa: il
Campo delle Ranger.

Dopo un attento esame, Fei scoprì che questo accampamento sembrava un universo parallelo a
quello del barbaro. La trama era nella sua fase iniziale. Missioni come l’Abisso del Male, il
Cimitero delle Sorelle e Alla Ricerca di Cain non erano ancora complete. Stavano tutti aspettando
che l’incantatore Fei le finisse.

Vista tutta l’esperienza che aveva di quando era barbaro, Fei iniziò subito. Si precipitò dalla
nuova Akara e ricevette la missione Abisso del Male, dirigendosi dritto verso le Lande
Insanguinate per fare aumentare di livello il suo personaggio.

Dopo trenta minuti, Fei completò la sua prima missione. Uscì dalle Lande Insanguinate e ricevette
un punto abilità come ricompensa.
A questo punto il suo incantatore era già al livello 3. Mentre uccideva i mostri della brughiera,
facevano cadere oggetti come delle normali armature e guanti. Equipaggiò tutti quelli che poteva
usare e tenne il resto nel suo inventario per poterlo vendere in seguito.

Aveva anche 4 punti abilità. Dopo aver riflettuto un po’, ne mise uno nel Dardo Infuocato, 1 nella
Scarica Elettrica e 2 punti nel Dardo Gelido.

Dopodiché non tornò nella brughiera. Uscì dal mondo di Diablo e rientrò come paladino.

Dopo aver sentito lo stesso ronzio e la gravità zero, atterrò di nuovo nel Campo delle Ranger.

Come previsto, era un altro universo parallelo. La trama e le missioni erano tornate nel loro
stadio iniziale e un’altra nuova Akara gli diede la missione dell’Abisso del Male.

Il paladino Fei si precipitò nelle Lande Insanguinate per completare la missione. Date le sue
esperienze come incantatore, la finì ancora più velocemente. Annientò tutti i mostri nella caverna
in meno di 15 minuti. Inoltre visitò ogni punto delle Lande Insanguinate spazzando via ogni cosa,
mostri, monete d’oro e oggetti.

Raggiunse di nuovo il livello 3 quando tornò nel Campo delle Ranger e ottenne 4 punti abilità
dopo aver ricevuto la sua ricompensa da Akara.

Fei attivò l’albero delle tecniche del paladino. Dopo un’attenta considerazione, aggiunse 2 punti a
Aura offensiva: potenza, che aumentava i danni inflitti dal suo team e 2 punti all’aura difensiva:
preghiera, che guariva tutti i membri della squadra.

Dopo aver finito tutto questo, gli rimasero meno di 50 minuti.

Uscì di nuovo da questo mondo e selezionò il negromante.

Campo delle Ranger.

Un altro universo parallelo.

Il negromante Fei aveva ricevuto la missione da un’altra nuova Akara e andò dritto verso l’Abisso
del Male nelle Lande Insanguinate.

Era la quarta volta che faceva la stessa missione. Uccise il boss, Cadavere Infuocato, in meno di
10 minuti e tornò nell’accampamento.

Al livello 3 e insieme ai punti abilità aggiuntivi di Akara, ottenne 4 punti abilità.


Fei aveva ricevuto un bastone quando era diventato un negromante e questo gli aveva dato un
punto abilità ad Evoca Scheletro, che permetteva di creare uno scheletro da un cadavere per poi
farlo combattere. Poi mise 3 punti in Potere delle tecniche Veleno e Ossa, che evocava diversi
proiettili che danneggiavano i nemici e 1 punto in Amplifica Danno delle Maledizioni, che
aumentava i danni che i nemici avrebbero subìto.

Il motivo per cui aveva distribuito così i punti per usarli nella battaglia che stava per accadere nel
mondo reale.

Naturalmente la tecnica di cui aveva più bisogno era Esplosione del Cadavere, che faceva
esplodere un corpo vicino e danneggiava tutti i nemici vicini.

Tuttavia, dopo aver considerato l’esistenza della Sacra Chiesa del continente Azeroth, i
negromanti probabilmente erano considerati malvagi e venivano bruciati vivi proprio come faceva
l’inquisizione con gli eretici e le ‘streghe’ durante il medioevo.

Erano solo ipotesi, ma non era mai negativo essere più prudenti. Dalle descrizioni di Brook e
Angela, la Sacra Chiesa era un potere dominante nel continente. Era meglio evitarla il più
possibile.

Alcune delle tecniche da negromante come Evoca Scheletro erano troppo ovvie e non potevano
essere usate nel mondo reale, ma Esplosione del Cadavere non era affatto evidente e quindi
poteva essere efficace durante una guerra. I cadaveri non mancavano mai in un conflitto e quei
corpi erano come granate agli occhi del negromante. Infliggevano molti danni ed era un metodo
molto subdolo.

Perciò, il motivo per cui Fei aveva scelto il negromante, l’occupazione più “pericolosa” nel
continente data l’esistenza della Sacra Chiesa era per la tecnica dell’Esplosione del Cadavere.

Ma quando Fei distribuiva punti abilità, quasi collassò quando scoprì che per usare Esplosione
del Cadavere bisognava essere al livello 6.

Fei pensò al tempo che gli rimaneva.

Mancavano meno di 30 minuti al tempo di ‘gioco’ oggi. Era impossibile che Fei potesse
aumentare di tre livelli in meno di 30 minuti, a meno che non potesse trovare un punto perfetto in
cui c’era una marea di mostri di alto livello e demoni.

Fei ci pensò e decise di andare ad uccidere Blood Raven.


Il cimitero dov’era Blood Raven aveva moltissimi mostri di alto livello ed erano un’ottima fonte di
esperienza. Anche se era piuttosto pericoloso per un negromante di livello 3. Fei aveva la
sensazione di poterlo gestire se fosse stato attento grazie alla sua esperienza da barbaro.

Anche la situazione di Chambord era pericolosa, così Fei doveva correre un rischio.

Dopo aver ricevuto la missione dal capo militare Kashya, Fei spese tutte le 800 monete d’oro che
aveva e prese gli oggetti necessari di cui aveva bisogno, incluse Pozione Curative Minori, Pozioni
del Mana Minori e del Vigore.

Calò la notte nel mondo di Diablo. La brughiera era cupa e Fei non poteva vedere nulla in
lontananza. Poteva solo sentire le urla e i ruggiti dei mostri e dei demoni.

Fei tracannò una bottiglie di pozione del vigore quando lasciò l’accampamento e scattò verso le
Pianure Gelate dov’era il cimitero. I mostri gridarono ancora di più quando notarono Fei nelle
Lande Insanguinate. Tuttavia Fei non si disturbò a combattere contro di lui, doveva riservare tutto
il suo tempo per i mostri di livello più alto.

Tuttavia successe qualcosa di imprevedibile.

I mostri e i demoni sembravano più energici e aggressivi di notte. Dopo essere stati disturbati,
iniziarono ad inseguire Fei incessantemente, come dei prigionieri che non avevano visto una
donna per più di dieci anni e Fei fosse una bellezza nuda.

Presto, ogni tipo di mostri, Sciamani Caduti, Ranger corrotte e Mannari si unirono
all’inseguimento.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

In pochi minuti, quasi tutti i mostri della brughiera si erano uniti alla “parata”, come se stessero
festeggiando un evento importante. Quando Fei arrivò nel punto di congiunzione tra le Lande
Insanguinate e le Pianure Gelate, ormai c’erano tre-quattrocento mostri ad inseguirlo.

“Cavolo!”

Fei si rallegrò vedendo questo. Nonostante i mostri fossero di basso livello, ce n’erano così tanti
che gli avrebbe dato un’enorme quantità di punti esperienza. Smise di correre e iniziò ad
ucciderli. Mosse la mano.
Tecniche del veleno ed ossa: Potere.

“Whirr!”

Una nuvola di energia fredda e letale fluì dal bastone. Tre ossa a forma di denti apparirono dal
nulla; erano ricoperte da un’aura mortale e sfrecciarono verso i mostri seguendo una strana
traiettoria. I trenta Sciamani caduti a capo della “parata” furono ridotti a pezzi.

Fei ondeggiò di nuovo il bastone, creando un’altra nuvola di energia letale.

Evoca scheletro.

“Crack, crack!”

L’energia circondò uno sciamano caduto e iniziò a muoversi. Presto la carne del cadavere
scoppiò e ne uscì un cadavere che teneva una falce con la mano sinistra e uno scudo d’ossa nella
destra. Bloccò perfettamente i mostri ed era anche rapido; con un fendente uccise un paio di
sciamani caduti vicini.

Mentre il guerriero scheletro ostacolava l’esercito di mostri, Fei stava usando a più non posso
Potere. Numerose ossa a forma di denti si precipitarono sulla folla di mostri.

Fei non doveva nemmeno fare lo sforzo di mirare; c’erano così tante creature che finché si fosse
rivolto nella direzione giusta, la tecnica avrebbe potuto ucciderne un paio. Potere aveva un effetto
penetrante, così poteva uccidere almeno due mostri di fila.

Dopo sei secondi, il guerriero scheletro che il negromante Fei aveva evocato fu fatto a pezzi dai
mostri. Fei si girò e fece uno scatto per prendere le distanze dall’esercito.

Evocò un altro scheletro per bloccare il loro cammino e usò di nuovo Potere. Ripeté questa tattica
un paio di volte.

Nonostante avesse corso alcuni pericoli, Fei riuscì a reagire velocemente. Inoltre poteva
sopravvivere facilmente dato che aveva più di dieci bottiglie di Pozioni Minori Curative e del
Mana.

Dopo cinque minuti, l’ultimo mostro nell’esercito ululò mentre cadeva in una pozza del suo stesso
sangue. Fei gettò un’occhiata verso il campo di battaglia pieno di arti rotti e organi distrutti. Il
sangue dei demoni macchiava il terreno. Il solo colore che vedeva era rosso. Il fetore del sangue e
della carne riempì le sue narici.
Era stato un massacro, ma Fei non provava nessuna emozione. Aveva la sensazione di essersi
abituato ad uccidere e alla morte. Da uno studente universitario che provava stordimento dopo
aver visto del sangue si era evoluto in un assassino che sarebbe stato indifferente perfino dopo la
morte di milioni di persone.

Accanto ai cadaveri, c’erano anche monete d’oro e oggetti immersi nella pioggia e nel sangue.

Visto che questi mostri erano tutti di basso livello, non c’erano oggetti decenti. Era a corto di
tempo; Fei li guardò velocemente e lanciò quattro oggetti magici blu nel suo inventario; non si
disturbò a tenere il resto.

Gli mancavano meno di 15 minuti. Il vento freddo soffiò contro Fei mentre entrava nelle Pianure
Gelate. I mostri qui erano più forti e aggressivi. Fei tracannò un’altra pozione del vigore e iniziò
a correre di nuovo. Come nelle Lande Insanguinate, i mostri cominciarono ad inseguirlo dopo che
aveva fatto troppo rumore.

Per la prima volta, Fei aveva scoperto le conseguenze nel correre di notte nel mondo di Diablo.
Era molto più realistico del gioco originale e i mostri erano più flessibili e pieni di vita in
confronto al codice originale.

A metà del cimitero, Fei dovette fermarsi e occuparsi dei mostri che lo stavano inseguendo. Se ce
ne fossero stati troppi, non sarebbe più riuscito a tenerli a bada, anche se erano di livello più
basso e non c’erano mini-boss. Un solo uomo non poteva rivaleggiare con un esercito. Finché
fossero state abbastanza numerose, delle formiche avrebbero potuto uccidere un elefante.

Fei si fermò e usò la stessa tattica.

Evocò uno scheletro guerriero per trattenere i mostri e usò diverse volte Potere.

I primi quattro minuti filarono liscio. Fei mieteva mostri con la sua tattica letale e le creature
diminuirono sempre più di numero. Ma la situazione cambiò all’improvviso…

Forse perché gli altri demoni avevano sentito i rumori del campo di battaglia e le urla dei loro
compagni, numerosi mostri iniziarono a precipitarsi da loro. Un solo scheletro guerriero non era
sufficiente a trattenerli. Fei iniziò a scappare, tracannando pozioni mentre schivava attacchi e
usava Potere per contrattaccare.

“Dannazione, perché sono così attivi di notte? Devono aver preso del viagra…”

Fei era sotto pressione.


Anche se non era molto in pericolo, non aveva tempo da perdere. Se avesse continuato così, non
sarebbe riuscito ad arrivare al cimitero e ad uccidere Blood Raven in tempo. Probabilmente non
sarebbe arrivato al livello 6 e apprendere Esplosione del Cadavere prima di lasciare il mondo di
Diablo.

Rendendosi conto della situazione, Fei aumentò la velocità con cui scagliava incantesimi, ma
c’erano troppi mostri da uccidere. Dopo che ne morivano un paio, altri li avrebbero sostituiti. Alla
fine Fei aveva ucciso molte creature, ma altre ancora avrebbero iniziato ad inseguirlo.

“Dannazione! Non ho ucciso le vostre famiglie, no?”

Fei stava iniziando a provare frustrazione. Usò il suo bastone per colpire un paio di mostri che si
erano avvicinati troppo e continuò ad usare più non posso Potere ed Evoca Scheletro; era
fortunato che non ci fossero dei tempi di recupero per lanciare incantesimi nel mondo di Diablo.
Poteva usarli quanto voleva finché avesse avuto abbastanza mana.

Fei danzò tra i mostri mentre trangugiava Pozioni Curative Minori e del Mana.

I mostri erano comunque di basso livello nelle Pianure Gelate e c’erano a stento dei mostri e dei
demoni che attaccavano a lunga distanza. Fei poteva gestire questa situazione.

“Me**a! Non arriverò mai da Blood Raven di questo passo…”

Dopo aver controllato il tempo, Fei capì che gli rimanevano solo due minuti.

In effetti, dopo cinque minuti, la voce misteriosa risuonò nella sua mente.

“Giocatore Fei, hai raggiunto il tempo massimo di gioco per oggi, preparati a lasciare il mondo
di Diablo tra 10… 9… 8…”
Fei ne fu esasperato.

Non era riuscito ad arrivare al livello 6 dopotutto; era rimasto al quinto per un po’ di tempo e
aveva bisogno di un altro po’ di esperienza per passare al successivo. Era così vicino ad ottenere
Esplosione del Cadavere, un’abilità che poteva aiutarlo a sconfiggere i nemici che circondavano
Chambord…

“Fan**lo a questi bastardi mangiatori di viagra!”

Fei era incavolato. Scagliò diverse volte Potere tra la folla di mostri prima di andarsene. I denti
coperti di energia sfrecciarono sui mostri, causando numerose grida di dolore…
In quel momento accadde qualcosa di inaspettato…

“Ding!”

Risuonò un tintinnio nelle orecchie di Fei.

Un raggio di luce bianca scese dal cielo e avvolse Fei. Una sensazione confortevole riempì il suo
corpo. Tutte le sue ferite guarirono velocemente e la sua vita e il suo mana tornarono al massimo.

Era aumentato di livello!

Fei era salito di livello all’ultimo secondo.

Era eccitato!

Non aveva tempo di preoccuparsi d’altro; tutto ciò che fece fu aprire la scheda di tecniche del
negromante e aggiungere 1 punto ad Esplosione del Cadavere.

“Sembra che non sia così sfortunato, ci sono riuscito all’ultimo secondo.”

Fei era sollevato.

In quel momento l’ambiente attorno sembrò deformarsi sotto i suoi occhi. Provò di nuovo la
sensazione che non ci fosse più gravità e l’oscurità lo avvolse. Fei era stato cacciato via dal
mondo di Diablo.

…..

…..

Castello di Chambord.

Era mezzogiorno.

Anche se era autunno, il calore era ancora insopportabile. Le cupe mura difensive si scaldavano
sotto il sole, insieme alle armi e alle corazze dei soldati. Alcuni di loro erano così esausti che
dovettero sedersi e riposarsi.

La stanchezza e la tensione erano come due montagne che schiacciavano i soldati, portandoli
quasi al collasso mentale. I nemici non stavano ancora iniziando l’assedio.
Tuttavia i soldati di Chambord sentivano i loro sguardi feroci e assassini. I nemici erano come un
serpente attorcigliato al ponte di pietra; rabbrividivano sotto il sole cocente.

Nessuno sapeva quando questa pressione scioccante sarebbe finita.

Nessuno sapeva quando la battaglia sanguinosa sarebbe scoppiata.

Chi sapeva se Chambord sarebbe rimasta la stessa dopo lo scontro e se fossero potuti scendere
vivi dalle scale delle mura difensive e riabbracciare le loro famiglie che li stavano aspettando…

Brook stava camminando per il muro difensivo, cercando di spronare i soldati. Tuttavia non fu
così efficace. La spossatezza mentale non sarebbe sparita dopo un discorso di incoraggiamento.

Il secondo al comando delle guardie scoprì che lontano dal poter eguagliare i discorsi di
incoraggiamento del re. Il giovane Alexander poteva motivare i suoi uomini dopo un paio di frasi,
mentre Brook aveva dovuto fare un lungo discorso e aveva a stento ottenuto una reazione dai
soldati.

Il grassone Gill stava ansimando mentre era seduto a terra. Probabilmente sarebbe morto se il
guerriero della sua famiglia non avesse tenuto un ombrello per ripararlo dal sole. Il capo ministro
Bazzer era rimasto dietro di lui con calma. I suoi occhi erano stretti e nessuno sapeva cosa stava
pensando…

Il guardiano Oleg era seduto nel posto che Fei gli aveva ordinato di sorvegliare. Aveva presto il
pettorale della sua armatura per usarlo come ventaglio. Stava mormorando qualcosa mentre si
faceva vento. Guardò i nemici sul fiume e osservava il capo dei guerrieri Lampard come se stesse
pianificando qualcosa. Tuttavia, dopo aver visto il cadavere di Conca ancora inchiodato alle
mura della torre, ritrasse il collo.

Pierce aveva la Spada del Re allacciata alla schiena. Stava camminando con ansia attorno alla
torre di guardia.

Mentre il tempo passava e la temperatura sulle mura difensive aumentava, era diventato sempre
più impaziente. Non sapeva cosa stesse facendo il re. La costruzione era completamente
silenziosa. Se Pierce non avesse avuto la piena fiducia in Fei, si sarebbe già precipitato dentro a
chiedere cosa stava succedendo.

In quel momento, all’improvviso…

Lampard rimase scioccato. Aveva sentito un potere forte, ma spettrale provenire dalla torre di
guardia.
Allo stesso tempo, anche il guerriero ad una stella Oleg aveva percepito qualcosa. Sentì una
terrificante pressione su di sé, più di quanto potesse sopportare. Aveva la sensazione che il cupo
mietitore lo stesse fissando. Aveva provato qualcosa di simile quando Lampard si era infuriato.
“Lampard non è arrabbiato ora, che sia… che sia Alexander?”

Anche Brook lo percepì. Guardò la torre di guardia con entusiasmo.

La persona più vicina alla torre di guardia era il mago novizio Gill. Come se avesse visto il suo
peggior incubo, balzò per lo shock e tremò. Dopo aver visto la reazione di suo figlio, Bazzer
spalancò gli occhi come se avesse pensato a qualcosa di interessante e poi tornò a strizzarli.

Naturalmente, a parte i maghi e i guerrieri, i soldati ordinari non percepirono nulla. Questo
includeva Pierce.

Era solo dotato di una forza inumana; anche se aveva capito che l’atmosfera nelle mura difensive
era cambiata leggermente, non poteva capire davvero cos’era successo.

…..

Nella torre di guardia.

Fei aprì gli occhi. Guardò attraverso la finestra rovinata per esaminare i nemici. Erano passate
quattro ore e la situazione a Chambord era come aveva previsto. Il comandante nemico era come
un cobra dormiente, in attesa del momento migliore per colpire.

La situazione era ancora in stallo. A questo punto sarebbe dipeso tutto dalla qualità dei soldati.

In confronto ai nemici ben allenati, l’esercito difensivo di Chambord era più simile a dei novizi,
che fossero membri delle guardie del re o i giovani reclutati da poco. Con il passare del tempo, il
divario di forza tra gli attaccanti e i difensori aumentava e i nemici sembravano più pericolosi e
inarrestabili.

Se Fei non si sbagliava, il misterioso comandante nemico stava aspettando il momento perfetto,
dopo pranzo, il momento più stancante del giorno per una persona normale, e sarebbe stata
l’occasione perfetta per iniziare l’assedio.

Fei alzò gli occhi al cielo e capì che mancavano circa venti minuti prima dell’ora di pranzo.

La battaglia stava per iniziare. Doveva reagire. Fei si alzò dalla roccia in cui si era seduto. Non
uscì subito dalla costruzione.
Chiuse gli occhi e cercò i poteri che aveva portato nel mondo di Diablo. Dalla sua esperienza, a
parte il Barbaro di livello 12, aveva anche il potere di un incantatore di livello 3, un paladino di
livello 3 e un negromante di livello 6.

Gradualmente sentì qualcosa.

Un campo di forza freddo e mortale lo circondò. Sembrava misterioso e complesso.

Gli diede una sensazione davvero familiare. Fei aprì la mano. All’improvviso una nuvola bianca
di energia mortale formò un vortice nel suo palmo. Stava ululando e roteando come un tornado in
miniatura.

“Questa è… l’energia della morte del negromante.”

Fei era entusiasta, ma presto si accigliò.

Non poteva sentire il potere del barbaro, dell’incantatore e del paladino. Non importava quanto lo
cercasse, non sentiva nessuna risposta.

‘Cosa sta succedendo?’ Fei chiuse gli occhi e divenne pensoso.

Era nervoso. ‘Non dovrebbe… Cavolo, sbagliavo a pensare di poter usare le abilità di ogni classe
nel mondo reale?’

In quel momento…

“Suggerimento: si può usare solo un personaggio alla volta. Se desideri usare le abilità di un
altro personaggio, devi cambiarlo.”

La voce fredda e misteriosa risuonò nella mente di Fei.

“Cambiare personaggio?”

Fei era confuso, ma dopo averci pensato per un paio di secondi, capì.

“Allora è così.”

Fei pensò “passa al barbaro”.

“Hu!”

Qualcosa di magico accadde un secondo dopo.


La nuvola bianca di energia scomparì dal palmo di Fei e così anche il campo di forza freddo e
letale.

Fei non sentiva più la presenza dei poteri del negromante; sembrava che non fossero mai esistiti.
Ora percepiva solo la forza incredibile di un barbaro di livello 12.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Dopo essere passato al barbaro, tutto ciò che sentì fu forza bruta.

Aveva la sensazione di poter fare collassare le solide mura difensive con un solo pestone.

“La mia forza è aumentata così tanto dopo che sono arrivato al livello 12…” Fei si sentiva un
oceano che poteva spazzare via ogni ostacolo lungo la sua strada. “Ecco… è così che mi sento
quando sono nel mondo di Diablo come barbaro.”

Questa forza sconfinata lo faceva sentire come Ercole. Volse lo sguardo verso il basso e la sua
espressione divenne strana. Sussultò e spalancò gli occhi come se avesse visto un non morto
camminare per questo mondo.

Aveva scoperto qualcosa di inimmaginabile.

Non era sicuro di quando fosse accaduto, ma l’armatura pesante che stava portando nel mondo
reale era sparita, rimpiazzata da un equipaggiamento dall’aspetto raffinato. Lo stile
dell’armatura era esotico, fatto di materiali sconosciuti. La corazza era ricoperta di molti simboli
misteriosi e brillava di luce verde; conteneva una forte energia magica.

Insieme ad essa, indossava anche un paio di stivali di cuoio, un elmo, guanti, cintura…

Fei li riconobbe tutti.

“Questi… questi sono gli oggetti del mio barbaro… Come… come li ho portati in questo mondo?
Cosa sta succedendo? Oh mio dio… non ricordo di averli convertiti…” Questa scoperta
inaspettata fece accelerare il suo battito cardiaco.

“Come… com’è successo?”

Fei era sconvolto; non c’erano spiegazioni per questo. Dalla sua esperienza precedente, se avesse
voluto voluto portare qualcosa dal mondo di Diablo, anche una pila di cacca di mostro, avrebbe
dovuto farla convertire dalla voce misteriosa. Doveva pagare e correre il rischio di non riuscirci.
Ciò che confondeva Fei era che non aveva chiesto di convertire gli oggetti, ma era riuscito a
portarli nel mondo reale.

“Cosa sta succedendo?”

“Suggerimento: dopo che il personaggio supera il livello 10, il giocatore può usare gli oggetti in
altri mondi a parte quello di Diablo… Suggerimento: gli oggetti possono essere usati solo dal
giocatore. Non possono essere scambiati, perduti o riparati da fabbri di altri mondi…
Suggerimento: La durabilità degli oggetti diminuirà naturalmente. Possono essere riparati solo
nel mondo di Diablo… Suggerimento… Suggerimento…”

Come se la voce avesse sentito tutte le domande di Fei, i molti ‘suggerimenti’ fornirono una
spiegazione dettagliata.

“Allora… è… allora è così.”

Fei si diede un colpetto sulla fronte, aveva capito ora.

“Così questo è il beneficio dell’aver superato il decimo livello… Sbloccherò altri vantaggi dopo
che supererò il livello 20, 30 o anche il 90?” Chiese con avidità alla voce.

Sfortunatamente non ci fu risposta.

‘Va bene… Non dirmelo se non vuoi! Ah… se posso portare oggetti nel mondo reale, allora
dovrebbero esserci anche le armi. Perché non ho la mia ascia bipenne?’

Non appena ci pensò, accadde qualcosa di magico.

Brillò una luce bianca e sentì qualcosa di pesante in mano. L’enorme e pericolosa ascia bipenne
del barbaro era apparsa nelle sue mani.

Fei la ondeggiò istintivamente.

L’impugnatura era fredda e così era la luce riflessa dalla lama.

Fei ebbe una sensazione familiare. Si sentiva come se l’arma fosse un’estensione del suo corpo e
ne aveva il completo controllo; si sentiva invincibile.

Fei non si fece prendere troppo dall’entusiasmo, si controllò e valutò la situazione.


‘Se ho portato la mia arma principale, allora probabilmente potrò usare anche lo scudo uncinato
azzurro e la Sciabola della Tempesta.‘

Una luce gialla brillò di fronte a lui mentre ci pensava; l’ascia scomparì e la spada decorata
color oro e uno scudo rosso scuro presero il suo posto.

“Wahahahahahah… proprio come pensavo!”

Fei trovò molto facile cambiare armi. Poteva scambiarle al solo pensiero senza limiti di tempo.

“Whoosh, whoosh, whoosh!!”

Mentre Fei rifletteva, continuò a scambiare l’ascia bipenne con la spada e lo scudo. Questa
velocità e la possibilità di passare da un equipaggiamento all’altro sarebbe stato sicuramente un
asso nella manica. Era perfetto per un agguato. Questo si addiceva perfettamente alla sua
personalità.

Fei giocò con questa nuova abilità e all’improvviso gli venne in mente un grosso problema.

‘Anche se è ottimo portare potenti oggetti magici nel mondo reale, non li indosserò per sempre…
sono un re, non andrò a combattere ogni giorno. Se parteciperò a delle feste tra nobili, andrò nel
bagno e a letto vestito così, probabilmente mi considereranno anormale…’

‘Mi chiedo se potrei nascondere questi oggetti…’

Mentre ci stava pensando, gli oggetti del barbaro scomparirono come desiderava. Un’armatura
da cavaliere bianca apparì sul suo corpo; erano gli abiti che indossava sotto la corazza pesante
che non sapeva dov’era andata. Si guardò attorno e la trovò in un angolo. Non sapeva come o
quando l’armatura fosse stata rimossa.

“Cavolo, posso ottenere tutto quello che voglio?”

Fei mostrò un gran sorriso.

“Così le armi e le armatura del barbaro possono apparire e scomparire quando desidero. È così
conveniente… Non influenzerà affatto la mia vita normale. Troppo fico!”

Il suo battito cardiaco accelerò di nuovo. L’adrenalina infiammava il suo sangue.

Si leccò le labbra. Visto che era un tipo a cui piaceva sfruttare al massimo ogni beneficio, pensò
ad un’altra domanda.
‘Se ho portato qui questi oggetti magici, allora posso usare anche le le loro abilità speciali, vero?’

Fei era così eccitato che quasi gli venne duro. Decise di fare un piccolo esperimento per mettere
alla prova il deposito della sua cintura.

Nel mondo di Diablo, le cinture aggiungevano spazio all’inventario ed erano più convenienti da
usare. Migliore era la qualità della cintura e più spazio aveva. La cintura che possedeva Fei
aveva solo 8 unità di spazio.

Guardò la cintura, poi prese una roccia delle dimensioni di un pugno che trovò in un angolo. Poi
cercò di riporla nello spazio nella cintura.

Quasi nello stesso momento in cui ci pensò, la roccia scomparì.

“Cavolo! Ha funzionato?”

Fei sussultò quando vice la roccia scomparire. Questa serie di sorprese lo stavano mettendo alla
prova. Le sue ipotesi avide erano state confermate.

Erano state trasferite qui anche le proprietà speciali degli oggetti di Diablo.

Fei pensò allo spazio di deposito nella cintura e alle otto unità apparse di fronte ai suoi occhi,
come se stesse usando un paio di Google Glass. La roccia era in uno degli spazi. A parte la pietra,
c’erano due bottiglie di Pozione Curativa e 1 del vigore la cui conversione era costata 29.000
monete d’oro.

Fei si premette velocemente una mano al petto. ‘Deve smettere di battere così velocemente e in
modo irregolare, altrimenti muoio ca**o!’

…..

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Come un ragazzino che aveva appena ottenuto il suo giocattolo preferito, Fei non poté trattenersi
dal giocherellare ancora con la cintura.

“Whoosh!”

La roccia apparì nella sua mano.


“Whoosh!”

Poi scomparì nel deposito nella cintura. Controllava il processo con la forza della mente, come se
l’accessorio fosse connesso al suo cervello. Fece altri tentativi con pietre di diverse dimensioni
nella torre semi distrutta.

Fei mise alla prova velocemente la capacità dello spazio di immagazzinamento. Ogni spazio
poteva contenere solo oggetti delle dimensioni di un pallone da basket, ma il loro peso non
importava.

Perciò otto spazi potevano contenere oggetti grossi quanto otto palloni da basket. Fei era molto
soddisfatto da questa capacità. Via via che il suo barbaro fosse salito di livello, Fei sarebbe
riuscito ad ottenere cinture di qualità superiore, lo spazio dell’inventario sarebbe aumentato.

“Finalmente! Ho un mio deposito segreto!”

Questa sorpresa inaspettata lo rese davvero contento. Si rese conto che c’erano altri segreti e
scoperte da fare nel mondo di Diablo.

Il Campo delle Ranger era solo una mappa per principianti. Con il passare del tempo sarebbe
riuscito ad entrare in posti di livello superiore come Lut Gholein e il porto di Kurast. Aveva la
sensazione che lo attendevano una marea di sorprese.

Dopo aver percepito la forza mostruosa del barbaro, pensò a cambiare personaggio e passò
all’incantatore. La sua potenza fisica scomparì all’istante, rimpiazzata dai poteri magici e dalle
abilità di un Incantatore di terzo livello.

Nonostante gli incantatori e i negromanti fossero entrambi maghi, i loro poteri erano
completamente diversi. L’energia del negromante era cupa, fredda e spaventosa, mentre quella
dell’incantatore era brillante e aveva un’aura di giustizia; fuoco, ghiaccio e fulmine erano tutte
forze naturali. Una volta passato alla modalità incantatore, un campo di forza lo circondò. Era
minaccioso quanto quello del negromante, ma aveva affinità differenti.

“Sizzle, sizzle!”

Una palla di fuoco apparì e galleggiò sulle mani di Fei mentre pensava “Dardo Infuocato!” La
sfera infuocata stava danzando nel vento e le sue dimensioni cambiavano come desiderava.
Nonostante sembrasse debole, Fei era sicuro che questa palla di fuoco conteneva una quantità di
energia formidabile; era molto più potente di quella del novizio Gill. Poteva sciogliere
completamente un’armatura di metallo.
Questo era il potere dell’incantatore Fei. Dopo aver chiuso gli occhi per abituarsi a questa
energia, fece scomparire il campo di forza attorno a lui, nessuno avrebbe potuto più capire che
era un mago guardandolo.

Fei poi passò alla modalità paladino. All’improvviso un potere divino e gentile riempì il suo
corpo. Era un’energia così forte da trapelare attorno, così brillante e compassionevole che
avrebbe ispirato fiducia a chiunque, come se fosse un messaggero divino.

I paladini erano la classe più nobile e retta nel mondo di Diablo. Le loro tecniche più potenti si
chiamavano aure. Insieme alle sue abilità combattive, aveva anche delle capacità di supporto e di
guarigione inimmaginabili.

‘Il potere della Sacra Chiesa di cui Angela aveva parlato è uguale a quello del paladino del
mondo di Diablo?’ Si chiese Fei.

Mentre rifletteva, il suo corpo si abituò velocemente alle Aure del paladino.

Rimase sul posto e riutilizzò le abilità e le tecniche dei quattro personaggi. Dopo essersi
assicurato di non essersi dimenticato di nulla, tornò alla modalità barbaro, espose la sua
armatura da cavaliere invece degli oggetti del barbaro e uscì dalla torre di guardia.

La sua ricomparsa attirò l’attenzione di tutti come una torcia brillante in mezzo alla completa
oscurità.

I soldati lo fissavano con timore reverenziale. Speravano tutti che il potente re che poteva
comunicare con il dio della guerra potesse creare un altro miracolo e sconfiggere i feroci nemici
che stavano per assediare il castello. Volevano che gli desse una speranza di sopravvivenza.

Tuttavia il guerriero a tre stelle Lampard, Oleg, Brook, il mago novizio Gill e un altro paio di
persone stavano fissando Fei con shock e paura. Solo le persone che possedevano energia e potere
avevano capito cos’era successo.

In poco tempo si erano manifestati dei poteri cupi, selvaggi, naturali e divini… Erano apparsi
consecutivamente nella torre di guardia, come se quattro guerrieri ad una stella e maghi nascosti
lì dentro avessero mostrato il loro potere.

Ma era impossibile! Sapevano tutti che c’era una sola persona nella torre: il giovane re
Alexander.

Non c’era nessun altro eccetto lui.


Questo poteva solo significare che il re possedeva tutti e quattro quei poteri.

‘Oh cielo! Può un uomo ottenere quattro tipi diversi di potere? E ognuno almeno al primo livello?
Non è possibile!!’

Nella storia del continente Azeroth erano apparse alcune persone esperte nell’uso di un paio di
poteri diversi. Non era impossibile… ma chi tra di loro non erano famosi geni? Chi di loro non
erano dei maestri allo stadio del sole?

Inoltre tutti i cantastorie che parlavano di loro avrebbero potuto giurare che quei geni erano ben
lontani dall’essere giovani quando avevano fatto quei progressi.

‘Quanti anni aveva Alexander?’

Non aveva nemmeno compiuto ancora 18 anni.

Alexander era solo famoso per il suo ritardo mentale. Questo idiota aveva sprecato 17 anni della
sua vita mangiando, dormendo e divertendosi. Non si era mai allenato, come poteva aver ottenuto
4 tipi diversi di potere? E tutte queste energie erano almeno al primo livello?

Lampard e gli altri stavano rimuginando e fissavano Fei come se fosse Godzilla.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei sapeva di essere al centro dell’attenzione. Sorrise gentilmente ai soldati e le nuove reclute
agitate, calmandole. Chiamò Pierce e Brook, facendoli avvicinare alla torre. Ignorò Oleg che
stava cercando di attirare la sua attenzione e il capo dei ministri Bazzer che non era troppo
lontano.

Era un segnale piuttosto chiaro; anche i contadini che non sapevano nulla di politica sapevano
che Bazzer e Oleg avevano perso l’apprezzamento e la fiducia del re.

“Brook, parlami dei movimenti dei nemici.” Chiese Fei mentre guardava la folla di nemici sul
ponte. Rimase accanto al parapetto e toccò i segni lasciati dalle spade e dalle lance.

“Sua maestà, nelle ultime quattro ore in cui si stava riposando, i nemici per qualche motivo non si
sono mossi. Sembra quasi che stiano aspettando qualcosa, ma…” Brook indicò dietro i nemici. Il
suo tono era pieno di preoccupazione: “Hanno spostato per il ponte le loro ultime tre scale
d’assedio e altre attrezzature d’assalto. Sono pronti e ci sono ancora più nemici in confronto a
prima. Una volta che decideranno di attaccare, finiremo in una situazione estremamente
pericolosa.”

Fei guardò il luogo che Brook stava indicando. C’erano stati alcuni grandi cambiamenti nella
formazione nemica.

La formazione di scudi torreggianti era proprio di fronte, proteggeva tutti i nemici usando
creando un enorme muro nero. Era a pochi passi dalla sponda settentrionale del fiume Zuli,
dov’era il castello di Chambord.

Tuttavia le formazioni dietro di esso erano molto diverse.

Quelle degli arcieri, dei lancieri e degli spadaccini erano tornate indietro e al loro posto c’erano
le tre scale d’assedio che i nemici avevano fatto passare per il ponte. Dietro di esse c’erano
quattro o cinque enormi mura di legno fatte di alberi verdi e bagnati per bloccare le frecce.
Ancora più lontano c’erano delle catapulte alte sessantasette piedi (20m) protette dai più forti
guerrieri nemici…

Le pupille di Fei si contrassero quando le vide. Le sei catapulte erano macchine d’assedio letali.
Erano molto più minacciose delle scale d’assedio. Una volta che fossero arrivate entro 200 iarde
(m) dalle mura difensive, avrebbero distrutto ogni difesa, non importava quanto fosse ferma e
forte. Le mura difensive di Chambord e i meno di mille soldati sarebbero stati annientati una volta
che avessero scagliato venti macigni usando le catapulte.

Il comandante nemico aveva sicuramente investito molte risorse in questo assedio, voleva
conquistare il castello di Chambord oggi.

‘Quelle mura di legno sono state fatte frettolosamente e ci sono ancora delle foglie verdi tra il
legno. Tuttavia non possono aver fatto così velocemente le catapulte, ma non sono mai apparse
negli assedi di prima… I nemici hanno ottenuto dei rinforzi?‘

Fei si leccò le labbra mentre ci pensava.

Chambord non poteva difendersi da un attacco simile. Una volta che i nemici avessero iniziato
l’assedio, le mura di legno avrebbero bloccato facilmente la pioggia di frecce e avrebbero
avvicinato le catapulte alle mura. Sembrava che Chambord fosse spacciata. Questa era una
guerra ineguale.

A parte l’enorme divario di forza tra le due fazioni, il comandante nemico era stato anche molto
cauto e astuto. Sapeva che Chambord non aveva troppi soldati, così si era concentrato su quel
punto debole. A Brook e agli altri non erano venuti in mente dei modi per rompere la “gabbia” in
cui si trovava Chambord.

Fei si accigliò mentre valutava la situazione. Brook stava osservando la sua espressione. Stava
per dire qualcosa, ma si trattenne.

“Dì pure. In quanto futuro comandante generale di Chambord, non è un bene esitare.” Scherzò
Fei notando il suo comportamento.

Brook si avvicinò a Fei e sussurrò al suo orecchio: “Sua maestà… forse… Non potremo
difenderci. Sono disposto a rimanere indietro con i soldati per cercare di prendere tempo. Per
favore prenda il signor Lampard e Pierce per crare una squadra di soldati d’élite per proteggere
lei e la signorina Angela per lasciare Chambord dalla montagna posteriore…”

“No!”

Fei scosse la testa e rifiutò il suggerimento di Brook prima ancora che finisse. Non disse più nulla,
ma Brook e Pierce sentirono la sua determinazione. Il re non si sarebbe ritirato, non importava
cosa sarebbe successo. L’espressione di Fei entusiasmò i due, ma li fece anche preoccupare.

“Non possiamo aspettare ancora; dobbiamo iniziare ad attaccare.” Disse Fei mentre batteva il
parapetto con le dita.

Questa frase li scioccò come un tuono.

“Iniziare ad attaccare?”

Brook e Pierce rimasero sbalorditi. Cosa significava iniziare un attacco in circostanze del genere,
con così pochi soldati che per lo più non erano stati addestrati? Così Fei avrebbe rinunciato al
loro vantaggio, sarebbero finiti come una torta di mele colpita da una roccia… Si poteva capire
facilmente che fine avrebbe fatto la torta.

“Sua maestà non… non sarà troppo rischioso?” Brook cercò di fargli cambiare idea.

“Non c’è tempo.” Fei scosse la testa mentre diceva con decisione: “Se non sbaglio, i nemici
attaccheranno subito dopo l’ora di pranzo… Il solo modo per sopravvivere in questa guerra è
usare strategie inaspettate. Se aspetteremo ancora, i nemici inizieranno l’assedio e moriremo.”

Fei guardò lentamente i due.

Vedendo le espressioni confuse dei due guerrieri, Fei disse: “Cosa ne pensate miei guerrieri?
Avete il coraggio di venire con me e spingere tutti quei bastardi nel fiume Zuli, così che possano
fare il loro ultimo bagno?”

La domanda era così semplice che sembrava stesse chiedendo un’opinione ai suoi amici.

Brook e Pierce sentirono il sangue ribollire.

“Sua maestà, sarà un onore per noi!” Le loro voci tremarono mentre rispondevano.

“Va bene, ho bisogno che facciate una cosa… Brook, vai a dire a tutti i soldati di riposare.
Ricorda, tienine un paio di più intelligenti a sorvegliare i nemici… Inoltre va a cercare venti
uomini forti e leali e portali da me. Pierce, vai a prendere questi per me…”

Fei sussurrò nell’orecchio di Pierce e il tipo robusto dai capelli bianchi rimase confuso. Dopo che
i due se ne andarono, Fei rimase in silenzio sul muro difensivo. Ripeté ed organizzò tutto ciò a cui
doveva prestare attenzione e poi si girò e camminò verso la sua sinistra.

Sotto gli sguardi di tutti i soldati, si avvicinò al guerriero numero uno di Chambord.

“Sua maestà!” Lampard annuì.

L’uomo normalmente freddo aveva finalmente abbassato la guardia e aveva preso l’iniziativa di
parlargli.

Fei sapeva che la sua serie di imprese eroiche aveva ottenuto la fiducia e il rispetto di questo
“maestro”. Lampard aveva protetto la pace di Chambord e stabilizzato il trono di Alexander
contando sulla sua forza; Fei ne era molto grato. Aveva anche sentito che Lampard era il miglior
amico del vecchio re, così avrebbe dovuto portargli rispetto.

“Zio Lampard, avrei bisogno del tuo aiuto.” Fei si rivolse a lui con molta cortesia.

Lampard guardò Fei e poi si girò a guardare l’esercito nero di nemici. Rimase in silenzio per un
paio di secondi e poi chiese: “Vuoi che ti aiuti a distruggere quelle catapulte, vero? Ho solo il
trenta-quaranta per cento di possibilità di distruggerne due o tre…”

“Distruggere le catapulte?”

Fei ne fu sorpreso, ma capì subito cosa stava pensando Lampard. Scosse la testa e disse con
serietà: “Non intendevo questo… Eh, presto lascerò il castello e attaccherò i nemici, così voglio
che tu rimanga sulle mura difensive e stabilizzi la situazione qui. Se morirò, vorrei che ti prendessi
cura di Angela per me. Per favore proteggi lei ed Emma e lasciate Chambord sani e salvi.”
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Eh?”

Lampard non si aspettava una richiesta del genere. In una situazione così pericolosa, aveva
pensato prima ad Angela e ad Emma. Questo lo impressionò favorevolmente, ma di poco vista la
decisione estremamente rischiosa di lasciare il castello e iniziare un attacco.

Anche l’idiota del villaggio avrebbe capito che prendere l’iniziativa sarebbe stata la decisione
peggiore in assoluto. Avrebbe solo fatto uccidere preziosi soldati di Chambord senza ottenere
nulla. Inoltre avrebbe dato ai nemici ben addestrati ed equipaggiati un vantaggio ancora più
grande.

Lampard aveva capito che Alexander fosse forte e coraggioso vista la battaglia di ieri, al punto da
superare di gran lunga le sue aspettative. Ma in guerra, a meno che uno non avesse la forza di un
maestro di grado lunare, non avrebbe potuto risolvere da solo questi problemi. Lampard non
voleva che Alexander diventasse arrogante dopo un paio di vittorie.

“Se farò un agguato, forse potrò distruggere quelle catapulte, così… non devi rischiare così la
vita.”

Per il suo vecchio amico in cielo e per la pura e innocente Angela, Lampard aveva deciso di
provare a distruggere quelle catapulte nonostante le sue vecchie ferite. Erano la minaccia più
grande per Chambord, ma avrebbe corso un enorme rischio… Poteva solo sperare che le
catapulte non fossero protette da guerrieri o maghi di alto livello.

“Zio Lampard, il problema non sono solo le catapulte. Anche se le distruggessi tutte, Chambord
non riuscirebbe a resistere a lungo… Rilassati, un tipo terrorizzato dalla morte come me non farà
nulla di troppo rischioso.”

Dopo aver detto questo, l’espressione di Fei divenne seria e si avvicinò a Lampard. Mormorò:
“Inoltre devi rimanere sulle mura difensive. Sei il solo che può bloccare quel serpente velenoso
nascosto.”

L’espressione di Lampard cambiò all’improvviso.

“L’hai scoperto anche tu?”


Fei mostrò un sorriso misterioso. Annuì lievemente: “Eh, che peccato che ho scoperto solo pochi
indizi; non sono sicuro di chi sia esattamente… Ma credo che tu sia il solo che possa contenerlo
temporaneamente.”

Lampard annuì, ma la sua espressione si irrigidì un secondo dopo. Gettò un’occhiata verso Fei,
un’energia blu simile all’acqua apparì e coprì il suo braccio destro. Non disse nulla e si fece
avanti, l’energia che avvolgeva il suo braccio si intensificò ancora di più. Stava scagliando un
pugno verso il petto di Fei con una velocità fulminea.

La pressione simile a quella di una montagna si scatenò e avvolse tutte le persone attorno ai due.
Nessuno avrebbe pensato che il guerriero numero uno di Chambord avrebbe attaccato il re
Alexander. Risuonarono numerosi sussulti sulle mura difensive.

Tuttavia sembrava che Fei se lo stesse aspettando e non era minimamente impaurito.

“Whoosh!”

Anche Fei scagliò un pugno. Non stava usando nessuna tecnica, solo pura forza fisica. Nonostante
non contenesse energia, il pugno lasciò una serie di immagini residue mentre sfrecciava a
mezz’aria.

“Boom!”

I due attacchi si scontrarono con forza.

All’improvviso un’enorme ondata di energia esplose dal centro della collisione. I soldati vicini
dovettero chiudere gli occhi per via dell’enorme onda d’urto, come se stessero resistendo alle
raffiche di un forte ciclone. Alcuni di loro gridarono perfino mentre venivano respinti
dall’energia; non riuscirono nemmeno a mantenere la presa sulle loro armi.

L’energia blu simile a dell’acqua che copriva il braccio destro di Lampard si spaccò e scomparì
velocemente. Il guerriero tremò mentre rimaneva a stento in posizione.

Fei era stato respinto di tre passi per via della collisione. Il suo respiro era rapido; la sua mano
destra era intorpidita e il suo braccio destro era indolenzito.

“Bene!” Lampard annuì. Era soddisfatto, ma era ancora più sorpreso e scioccato. I progressi di
Fei erano troppo incredibili. Così il guerriero numero uno accettò la decisione di Fei.
“Sei abbastanza forte da tenerti in salvo laggiù. Va bene, rimarrò sulle mura difensive e tu potrai
iniziare un attacco… Ma ricorda, se la situazione diventerà troppo pericolosa, non essere
testardo. Distruggi un po’ di catapulte e torna indietro con i soldati. Dobbiamo solo tenerli a bada
per un po’ più di tempo. Presto Zenit sarà notificata e arriveranno i rinforzi.” Disse Lampard con
un’espressione piena di emozioni contrastanti.

Questa era la prima volta che parlava così tanto ad Alexander. Anche se non lo aveva espresso
chiaramente, Fei percepì la sua preoccupazione.

“Eh, fidati di me, so cosa fare.”

Fei si inchinò, poi si girò e si riavvicinò alla torre di guardia.

Quando Lampard lo aveva attaccato, Fei sapeva che il guerriero stava mettendo alla prova la sua
forza. Lampard avrebbe permesso che lasciasse il castello se la sua forza fosse stata all’altezza
dei suoi requisiti.

Questa prova aveva anche verificato le previsioni di Fei; un barbaro di livello 12 poteva
sconfiggere un guerriero a due stelle, ma avrebbe avuto difficoltà a combattere contro un maestro
a tre stelle.

Quando Lampard l’aveva colpito, Fei aveva cercato di contrattaccare usando tutta la sua forza,
ma facendolo aveva solo frantumato l’energia che copriva il braccio di Lampard. Fei invece era
stato spinto indietro e aveva perso il controllo della battaglia.

“Devo diventare più forte, velocemente!” Decise Fei. Una volta che Chambord avesse superato
questo periodo difficile, sarebbe tornato subito nel mondo di Diablo per aumentare il livello dei
suoi personaggi e accrescere il suo potere. Il solo modo per sopravvivere e proteggere i suoi cari
in questo continente pieno di guerre era essere potente e influente.

Quando Fei tornò nella torre di guardia, Brook lo stava aspettando con venti uomini robusti.

Questi tipi erano tutti alti circa 7 piedi (210 cm) e mezzi nudi, mostravano il loro corpo
estremamente muscolo pieno di potere esplosivo. Erano coperti da pelo scuro, facendoli sembrare
delle bestie umanoidi delle terre selvagge.

Questi erano gli uomini forti che Brook aveva scelto.

“Boom, boom!”

Fei annuì e batté il petto di un tipo grosso che era accanto a lui: “Guerriero, dimmi il tuo nome.”

“Drogba sua maestà. Dider Drogba!”


“Va bene, mostrami la tua forza guerriero Drogba.” Chiese sorridendo Fei.

Drogba mostrò un sorriso umile. Si guardò attorno e poi si avvicinò alla torre di guardia. Piegò la
schiena e prese un blocco di marmo ampio 5 iarde (5m). I muscoli del suo tronco si gonfiarono
mentre lo sollevava con fermezza.

Fei ne fu contento. Quel blocco pesava almeno sei-settecento libbre, ma Drogba non aveva
problemi a sollevarlo. Sembrava che non fosse il suo limite. Fei doveva ammettere che la gente del
continente Azeroth aveva un fisico molto più potente rispetto agli uomini della terra. Quest’uomo
di nome Drogba avrebbe potuto vincere facilmente la competizione per l’uomo più forte del
mondo sulla terra.

“Ottimo! Un guerriero invincibile!” Lodò Fei sorridendo. Si avvicinò a Drogba prese il blocco di
pietra. Ci applicò un po’ di forza e lo fece volare via. “Boom!” Il macigno impattò a terra e si
ridusse in polvere.

La facilità con cui Fei aveva scagliato via il blocco scioccò i venti uomini.

Drogba era il più forte tra di loro e poteva sollevare la pietra solo con due mani, mentre il re
Alexander lo aveva scagliato via usando solo un braccio, come se fosse un gavettone. “Che forza è
questa? Inimmaginabile!”

Gli uomini robusti erano impressionati e fissarono Fei con entusiasmo. Era questo ciò che il re
voleva vedere.

Un barbaro di livello 12 poteva esercitare una forza di circa cinquemila libbre. La forza
sconfinata era la definizione di un barbaro. Il solo modo per conquistare la lealtà di questi uomini
muscolosi era batterli nella loro specialità.

“Siete gli uomini più potenti di Chambord in termini di forza fisica, ma non sono sicuro che il
vostro coraggio sia ugualmente saldo.” Fei li provocò per animarli.

Gli occhi degli uomini diventarono rossi per la rabbia. Alcuni di loro gonfiarono il petto e altri
fecero scricchiolare le loro giunture; non vedevano l’ora di mostrare le loro capacità.

“Ahahah. Ottimo. Uscirò dal castello e darò una lezione a quei bastardi. Che ne dite? Osate
venire con me e farli scappare via a piangere dalle loro mammine?” Fei si girò e indicò i nemici
sul ponte, simili ad un enorme serpente strisciante.

“Sua maestà, volevo da tempo andare a dare loro una lezione!” Gridò il grosso Drogba menando
i pugni.
“Sua maestà, voglio essere in prima linea e caricare direttamente il nemico.”

“Posso fotterli tutti da solo, ahahah, come posso aver paura di loro?”

“Ho frantumato ventuno crani, e non mi importa di spaccarne un altro paio.”

Dopo che gli uomini sentirono della decisione di Fei, nessuno di loro mostrò paura, anzi, si
entusiasmarono. Non vedevano l’ora di caricare.

In quel momento…

“Sua maestà, è tutto pronto.”

Gridò da lontano Pierce, attirando l’attenzione di tutti. C’erano quaranta soldati dietro di lui,
sudavano mentre portavano una serie di armatura da cavaliere pesantissime su per le mura
difensive.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

La serie di armature pesanti furono posate velocemente vicino alla torre di guardia. Ce n’erano
venti in totale e sembravano doni della dea Afrodite. Brillavano sotto la luce radiosa del sole.

Erano armature preziose che il vecchio re aveva collezionato nel corso della sua vita. Erano fatte
di un metallo estremamente forte: ferro battuto misto ad essenza d’acciaio. Sembravano
magnifiche, erano molto preziose e davano un’enorme capacità difensiva; le armi ordinarie non
avrebbero potuto trapassarle.

Il vecchio re trattava queste armature come tesori nazionali e non era nemmeno disposto a
lasciarle uscire dal palazzo del re. Non le aveva mai usate e occasionalmente le avrebbe lucidate
con cautela. Riteneva questo equipaggiamento prezioso quanto la sua stessa vita.

Fei invece aveva spostato questi tesori nazionali sulle mura difensive come se fossero carta. Dopo
aver notato cosa stava succedendo, la maggior parte della gente sulle mura non aveva capito cosa
aveva intenzione di fare il re Alexander. Discutevano sommessamente tra di loro mentre fissavano
Fei con curiosità ed entusiasmo.

Fei indicò le ventidue armature brillanti e chiese: “Cosa ne pensate miei guerrieri? Potete
indossare le armature?”
“Nessun problema sua maestà!” Gli uomini si entusiasmarono proprio, come conigli che avevano
trovato una tonnellata di carote. La passione che i guerrieri avevano nei confronti di armature e
armi eccellenti non si spegneva mai.

“Va bene, il tempo stringe. Scegliete un’armatura adatta e indossatela più velocemente che potete.
Non ci rimane molto tempo!”

Questi uomini erano forti e diretti. Dopo l’ordine di Fei, non esitarono e raccolsero velocemente
l’armatura che desideravano.

“Pierce, scegline una anche tu. Verrai con me dopo.”

“Fantastico!” Pierce ne fu contentissimo. Rise mentre raccoglieva una serie di armature.


Nonostante l’equipaggiamento avesse delle capacità difensive incredibili, ognuna di esse pesava
circa sessanta-settanta libbre visto che erano fatte di ferro e dell’ancora più pesante essenza di
metallo. Questo era il motivo per cui Fei aveva chiesto a Brook di scegliere gli uomini più forti di
Chambord. Perché una persona ordinaria non sarebbe riuscita nemmeno a camminare bene dopo
averle indossate, uccidere nemici in quell’armatura sarebbe stato praticamente impossibile.

Questi venti uomini erano tutta la forza di cui Fei aveva bisogno per questo attacco.

Nonostante non fossero guerrieri stellari e fossero privi di energia, erano molto potenti. Dopo
aver indossato le armature pesanti dalla difesa assurda, sarebbero state come venti tigri appena
uscita da una gabbia. Se fossero stati utilizzati appropriatamente su quel ponte stretto, sarebbero
stati ancora più potenti dei guerrieri stellari di entrambe le fazioni.

Fei non aveva intenzione di attaccare i nemici con troppe persone.

Gettò un’occhiata verso Brook. Anche il secondo comandante delle Guardie del Re era un
guerriero ad una stella, così era un candidato perfetto per questa operazione. Tuttavia doveva
esserci un comandante strategico sulle mura difensive, nel caso accadesse qualcosa di inaspettato
e la situazione precipitasse nel caos.

Fei ci rifletté per un paio di secondi, ma alla fine decise di tenere Brook sulle mura difensive.
Guardò oltre di lui e vide il guardiano Oleg seduto vicino al buco tra le mura difensive. Lo chiamò
e fece segno a questo adulatore di avvicinarsi.

“Vai e prendi una serie,” Fei non disse altro.

Oleg ne fu confuso. Era proprio lontano dalla torre di controllo, così non aveva capito cosa stava
succedendo. Pensò che il re fosse stato davvero generoso e che gli avesse dato un’armatura per
proteggersi durante l’imminente assedio. Oleg mostrò un sorriso brillante mentre si precipitava
verso l’ultima armatura a terra e se la mise molto velocemente.

Presto alcuni soldati portarono enormi armi sulle mura difensive.

Anch’esse provenivano dal palazzo del re e facevano parte della collezione del vecchio re.
Tuttavia Fei le aveva tirate fuori proprio nel momento perfetto, sfruttando a pieno il loro valore.

“Bam, bam!”

Ventuno armi caddero a terra; erano asce e martelli, tutti dall’aspetto mostruoso. Emanavano
un’aura cupa e chiunque le avesse guardato sarebbe rimasto avvilito. Quando toccarono terra,
picchiarono contro il pavimento di mattoni delle mura difensive, causando fessure e molti buchi.
Erano proprio pesanti.

“Prendete tutti un’arma adatta.”

Dopo aver sentito l’ordine del re, il gruppo si precipitò a scegliere l’arma che voleva. Pierce
prese un paio di martelli da guerra dall’aspetto esotico e Drogba scelse un’enorme ascia lunga;
la lama dell’ascia era lunga quasi quanto una porta. Avrebbe raggelato chiunque l’avesse
guardata.

Il guardiano Oleg alla fine si accorse che c’era qualcosa di strano. Tuttavia, dopo aver visto
l’espressione seria del re non osò fare domande. Usò la sua energia ad una stella per raccogliere
una lama alta più di lui e rimase a fianco di Fei in silenzio.

Dopo aver visto che non era rimasto equipaggiamento per lui, Brook fu colto dal panico: “Sua
maestà, io…”

“Rimani sulle mura difensive. Tieni unita Chambord per me finché non tornerò.” Fei diede una
pacca sulle spalle di Brook e disse con serietà: “Sei il solo di cui mi fido qui.”

Brook si irrigidì; era rimasto sbalordito dalle parole di Fei.

Fei non disse altro. Afferrò quarantasei borracce riempite d’acqua pulita com’era stato ordinato
ai soldati e andò nella torre di guardia per non fare vedere alla folla cosa stava per fare.

Dopo essere entrato nell’edificio, prese una Pozione Curativa normale e una del Vigore dal suo
inventario nella cintura e fece colare un paio di gocce in ognuna delle ventitré borracce. Le scosse
per mischiare l’acqua alle pozioni e chiamò i venti “uomini di ferro”. Ognuno di loro ricevette
due borracce.
“Il dio della guerra ci ha mostrato pietà e ci ha benedetto. L’acqua nella borraccia blu vi
permetterà di sbarazzarsi della vostra stanchezza e l’acqua nella borraccia rossa guarirà ogni
tipo di ferite… Quando entrerete nelle formazioni nemiche, assicuratevi di proteggervi
adeguatamente. Quando rimarrete feriti o vi stancherete, bevete subito l’acqua.”

Pierce e gli altri si rallegrarono nel sentirlo.

Anche se avevano molta forza fisica, qualsiasi uomo si sarebbe stancato prima o poi indossando
un’armatura di circa sessanta-settanta libbre e maneggiando armi di quaranta-cinquanta libbre.
Tuttavia le due borracce d’acqua magica del re Alexander aveva risolto tutte le loro
preoccupazioni.

Il guardiano Oleg finalmente capì perché il re gli aveva lasciato prendere un’armatura preziosa.
Impallidì, iniziò a sudare profusamente e rimase stordito. Balbettò: “S-s-sua m-maestà, io… io…”

Fei lo fissò freddamente.

Il cuore di Oleg smise di battere per un secondo. Sudò ancora di più, ma non osò dire una parola.

Fei indossò l’armatura pesante che aveva portato prima di entrare nel mondo di Diablo e disse
agli uomini: “Bevete una boccata dell’acqua nelle borracce blu. Preparatevi a combattere.”

“Gulp, gulp!”

Pierce e gli altri ubbidirono e, non appena l’acqua entrò nelle loro bocche, risuonarono dei
sussulti. Tutti mostrarono espressioni scioccate.

Aveva sentito chiaramente che un tipo speciale di potere si stava infiltrando in ogni parte del loro
corpo e all’improvviso si riempirono di energia.

Il peso dell’armatura scomparì ed ebbero la sensazione di stare indossando una sottile camicia.
Non solo potevano correre, ma anche saltare facilmente. Le armature di quaranta-cinquanta
libbre sembravano leggeri come pagliuzze.

Sembrava una splendida illusione. Ma a giudicare dalle espressioni scioccate dei loro amici,
potevano confermare che non se lo stavano immaginando, erano effetti magici veri e propri simili
a incantesimi per alleggerire un peso.

Era un miracolo.
“Quando arriveremo sul fondo delle mura difensive, ascoltate i miei ordini. Chiunque disubbidirà
verrà condannato a morte sul posto…” Fei fissò i guerrieri che aveva scelto. Sollevò la sua
enorme ascia bipenne e la afferrò con la mano destra. Co l’arma nella mano destra e l’elmo sotto
la sua ascella sinistra, lasciò la torre di guardia per primo.

“Andiamo!”

La squadra di guerrieri se ne andò dalla torre di controllo emanando un’aura valorosa.

Alcuni soldati avevano seguito le istruzioni di Fei e prepararono venti corde spesse e le appesero
alle mura difensive. Pierce era proprio di fronte; si mise l’elmo e ondeggiò il martello verso i
soldati attorno in segno di addio. L’operazione era davvero rischiosa e nessuno sapeva se ne
sarebbero usciti vivi. Pierce non ci badò e rise mentre si aggrappava alla corda e scendeva dal
muro…

La pozione del vigore diluita aveva aumentato la stamina di Pierce di un altro livello. Anche se
portava un’armatura pesante, era ancora molto veloce e flessibile, come una scimmia selvaggia.
Scivolò verso il fondo delle mura difensive.

“Boom!”

Pierce atterrò e lasciò una profonda impronta sul terreno.

“Boom! Boom! Boom!”

Come venti robot di ferro, anche gli altri uomini fecero tremare il terreno atterrando. Si
organizzarono velocemente in una formazione a “V”, con Pierce proprio di fronte.

Fei era ancora sulle mura difensive. Mentre stava indossando l’elmo e stava per scendere usando
la corda, sentì un grido da lontano.

“Alexander, non andare…”

Una splendida ragazza si era precipitata su per le scale delle mura difensive mentre si reggeva
l’orlo del vestito e cercava di non cadere. Stava cercando di impedire ad Alexander di lasciare il
castello e mettersi in pericolo. Fei poteva vedere l’espressione impaurita del suo bel viso…

“Angela…”

Fei la fissò per un paio di secondi, ma per lui sembrarono un’eternità; aveva impresso nella
memoria il suo volto. Non rispose; indossò l’elmo e afferrò la corda. Guardò un’ultima volta
Angela che stava correndo verso di lui dal buco nella visiera, poi si girò e balzò giù dalle mura.

Una volta iniziata l’operazione, doveva essere eseguita con accuratezza e velocità. Un secondo di
ritardo avrebbe fatto sì che il nemico li scoprisse prima. Questo avrebbe messo i guerrieri in una
pessima situazione.

Fei non aveva il tempo di parlare ad Angela, nemmeno per un secondo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Alexander…”

Le lacrime scorrevano sulle guance di Angela, che era arrivata sulle mura difensive e vide Fei
balzare giù.

Gli occhi brillanti del re sotto la sua visiera e il modo in cui si era girato rimasero impressi nel
suo cuore, non sarebbe riuscita a dimenticarselo per tutto il resto della sua vita.

“Alexander… Devi tornare sano e salvo… Sarai un grande re e Chambord sarà orgogliosa di te, e
sarai… una leggenda nel continente Azeroth… Aspetterò quel giorno!”

Estremamente tesa, Angela si appoggiò al parapetto delle mura difensive per evitare di cadere.

Fissò l’uomo che era sceso per le mura che si unì al gruppo di uomini forzuti, che radunò la
formazione e guidò l’attacco contro il nemico serpeggiante. I suoi occhi color oceano rimasero
incollati su Fei senza battere ciglio.

“Torna sano e salvo!”

…..

…..

Sulla riva sud del fiume Zuli.

Il vento autunnale soffiò via le foglie gialle sugli alberi. Uno scoiattolo peloso era in piedi in
allerta e si stava guardando attorno. Si rilassò quando vide che lo spazio attorno era libero e
iniziò a mangiucchiare contento una pigna. Gli uccelli volavano liberi nel cielo blu.

Era una scena autunnale magnifica.


Ma all’improvviso…

“Clip clop, clip clop!”

Risuonò il rumore dei zoccoli che battevano rapidamente il terreno. Era rumoroso e il suolo stava
tremando. Lo scoiattolo lasciò la pigna mordicchiata e si arrampicò velocemente su un albero, gli
uccelli si spaventarono.

I nitriti acuti dei cavalli provenivano da molto lontano.

Dopo che la situazione si tranquillizzò, il cavaliere con la maschera argentata e i suoi sottoposti
arrivarono alla riva meridionale del fiume Zuli.

Il capo alzò lo sguardo verso il cielo per capire che ora era e tirò fuori un Occhio d’Aquila per
osservare i soldati sulle mura difensive di Chambord. L’Occhio d’Aquila era un oggetto magico
delicato; somigliava ad un piccolo cannocchiale, ma le sue lenti di cristallo erano state potenziate
dall’incantesimo occhio d’aquila, che permetteva al proprietario del cannocchiale di vedere
lontano. Si poteva vedere perfino le antenne di una formica da miglia di distanza.

Attraverso l’Occhio d’Aquila vide i volti dei soldati sfigurati dalla fatica e dalla paura. Non erano
in posizione difensiva e si stavano togliendo pigramente l’armatura, mettendo in disordine la loro
formazione… Stava andando tutto come aveva previsto. Sogghignò.

“Trasmetti il mio ordine, preparatevi tutti a…”

Si fermò all’improvviso e non ebbe l’occasione di dire “iniziare l’assedio”. Aveva visto venti
uomini robusti dall’armatura pesante che scendevano dalle mura difensive calandosi con delle
corde.

“Questo…” Il cavaliere con la maschera argentata rimase sorpreso per un momento.

Ma dopo che vide i nemici radunarsi in una normale formazione a cuneo, capì il loro intento.
Dopo un breve momento di stupore, mostrò un’espressione di sdegno e alterigia. Era anche un po’
stupefatto: “Ahah, re di Chambord, sembra che ti abbia sopravvalutato. Che idiota! Buona idea,
ma credi di poter rompere le mie formazioni con solo venti uomini?”

“Se è così, godiamoci un antipasto prima dell’assedio principale.” Il cavaliere con la maschera
argentata rise. Indicò con la frusta gli “stupidi” nemici e disse: “Numero due, numero tre, fate
entrare in posizione difensiva la formazione di scudi torreggianti. Lasciate che quegli str***i
pesanti come statue si avvicinino. Decapitateli entro dieci secondi!”
“Moo!!”

Il forte rumore di una tromba risuonò, rompendo il silenzio mozzafiato tra la gente di Chambord.

La tromba rappresentava un comando militare. Le formazioni iniziarono subito a trasformarsi


come delle macchine precise.

“Tap, tap, tap, tap!”

Il clangore del metallo risuonò dalle formazioni. Sopra gli scudi torreggianti alti 3 iarde, si
estendevano lance del drago di ferro lunghe 5 iarde. Sotto il sole brillante, la schiera di lance
assomigliavano ai denti ad un cupo mietitore sogghignante. Le lance puntavano tutte in avanti e i
nemici erano silenziosi; l’intera formazione sembrava un enorme riccio d’acciaio. Se un elefante
avesse caricato contro di loro, sarebbe stato ridotto in kebab.

Dall’altra parte, i venti soldati corazzati caricarono, impavidi.

Era una battaglia sproporzionata.

Dall’alto sembravano un paio di formiche che stavano provocando un elefante. Le formiche


sarebbero state schiacciate facilmente con un pestone.

Il sapore della morte delle lance aveva oscurato il sole brillante.

Nessuno questionava l’efficacia delle lance nel penetrare ogni tipo di armatura. Anche placche di
ferro spesse 2 pollici (5 centimetri) sarebbero state lacerate facilmente da queste lance appuntite
dalle impugnature ampie 4 pollici (10 centimetri).

Tuttavia la formazione a “V” delle formiche non rallentò minimamente. Accelerò come se volesse
gettarsi sulle lance letali.

Erano tutti in silenzio. Anche l’aria si congelò. Tutti potevano sentire i battiti dei loro cuori.

Sulle mura difensive, la gente si protese in avanti contro il parapetto per cercare di vedere cosa
stava succedendo. Gli occhi di Angela erano pieni di lacrime e preoccupazione; stava afferrando
con forza l’orlo del suo vestito e quasi li strappò. Emma era con lei e si teneva le braccia al petto
trattenendo il fiato.

Dall’altra parte del fiume Zuli, il cavaliere con la maschera argentata aveva già messo via
l’Occhio d’Aquila. Stava ancora sogghignando mentre fissava le “formiche” presuntuose.
“Come osa un cane sfidare l’onore di un drago?”

La decina di cavalieri neri mostrò espressioni crudeli. Come lupi affamati che avevano visto un
pasto delizioso nell’oscurità della notte, si leccarono le labbra sogghignando.

Vicino al ponte.

La distanza tra le “formiche” e il “riccio di ferro” stava diminuendo velocemente.

20 iarde…

16 iarde…

13 iarde…

10 iarde…

Il capo con la maschera argentata si tirò su a sedere un po’ più in alto sul suo cavallo. Stava
sorridendo sempre di più, come se stesse già immaginando il sangue che il nemico avrebbe
versato e le sue urla di dolore.

Per lui era scontato come sarebbe finita, la formazione degli scudi torreggianti concava doveva
solo chiudere e circondare i nemici al centro, come quando si farciva un raviolo al vapore. Questi
stupidi avversari corazzati sarebbero stati ridotti in kebab dalle lance dopo un paio di facili colpi.

Non era preoccupato che le “formiche” sconvolgessero la sua formazione di scudi torreggianti.

C’erano altri tre strati di scudi alti tre iarde. Ognuno di essi pesava più di 100 libbre (50 kg) ed
erano sostenuti da soldati d’élite e da numerosi bastoni di ferro aggiuntivi. Questo tipo di
formazione difensiva avrebbe parato la carica frontale di cavalleria pesante per più di 10 minuti.

Il cavaliere con la maschera argentata non nascose affatto il suo sorriso pieno di derisione.

Tuttavia un secondo dopo sembrò congelarsi sul posto, come se fosse stato colpito da un fulmine
invisibile. Si irrigidì e strabuzzò gli occhi.

I cavalieri attorno a lui sussultarono.

I loro cavalli militari normalmente marciavano uniformemente, anche quando venivano feriti
gravemente, iniziarono a nitrire e ad indietreggiare incontrollabilmente…

Perché due-tre secondi fa era risuonato un ruggito tonante dall’altra parte del ponte di pietra.
“Benedizione Divina!”

Il capo delle “formiche” davanti alla formazione a “V” lanciò in avanti la sua enorme ascia nera
dopo aver ruggito.

“Whoosh, whoosh, whoosh!”

L’ascia si trasformò in un’ombra grigia e roteò all’impazzata, squarciando l’aria e anche lo


spazio attorno.

“Boom!”

Risuonarono molte grida e il sangue schizzò al cielo per poi cadere a pioggia. L’enorme ascia
nera si era scontrata con gli scudi torreggianti di ferro.

Come un coltello affilato che tagliava una buona bistecca e come il pugno di un dio che piombava
dal cielo e distruggeva un albero, gli scudi furono deformati dalla collisione. Tuttavia, dopo un
breve momento di pausa, il potere dell’ascia si scatenò e spazzò via più di dieci enormi scudi come
foglie secche durante una tempesta.

Inarrestabile! Assolutamente inarrestabile!

L’enorme ascia non sembrava una mera arma, ma la punizione del dio della guerra. Con uno
slancio inarrestabile e un potere devastante, avrebbe potuto distruggere anche la montagna più
maestosa.

L’ascia aveva strappato uno spazio ampio due iarde nella formazione dura come un muro. Arti
rotti e sangue schizzarono al cielo e “decorarono” gli altri scudi. Lo schieramento precipitò nel
caos.

I soldati d’élite dietro gli scudi non si sarebbero mai aspettati che qualcuno potesse rompere così
le loro difese. La crudele realtà li aveva colti di sorpresa; era stato così sbalorditivo che si erano
dimenticati della loro dura disciplina e di reagire appropriatamente. Questo permise ai loro
avversari di passare per il varco.

Prima avevano deriso i venti stupidi maiali che caricavano verso di loro, ma in un batter d’occhio
le formiche si erano rivelati dei demoni soverchianti e avevano trapassato la formazione. Le loro
armi sembravano delle falci, mentre loro erano i rappresentanti del cupo mietitore in persona.
Ovunque andassero, schizzava sangue e risuonavano grida miserabili. La parte frontale della
formazione perse la protezione degli scudi e iniziò a cadere sotto le falci; nessuno poté resistere
per più di un secondo.
La battaglia tra le formiche e l’elefante si era rivelata un massacro per l’elefante.

I ruoli delle due parti si erano stranamente ribaltati in quel secondo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

I sussulti dei soldati, le urla dei feriti, le grida degli ufficiali, il rumore del metallo che si
scontrava e si rompeva… questi suoni raggelanti si unirono sotto le mura difensive e formarono
una sinfonia funerea.

Alcune persone esultarono dalle mura difensive; era troppo difficile contenersi.

Tutte le loro paure e preoccupazioni si trasformarono in acclamazioni.

Il colpo d’ascia divino aveva colpito la formazione degli scudi e delle lance del drago, ma anche i
cuori della gente sulle mura difensive. Come una torcia nell’oscurità, aveva dato loro una
speranza e acceso i loro spiriti.

Sulle mura difensive tutti sapevano a chi apparteneva quell’ascia. Tutti sapevano di chi era quel
viso sotto l’elmo, perché avevano visto il re giovane e coraggioso scendere per le mura difensive e
posizionarsi proprio di fronte al gruppo degli uomini robusti. Dava le spalle ai suoi seguaci
mentre affrontava i nemici più crudeli.

Tutti sulle mura stavano gridando. Urlavano, saltavano e incoraggiavano i loro uomini, come se
potessero trasmettere la loro forza ai guerrieri che caricavano contro i nemici e combattevano a
fianco del re.

Dall’altra parte del fiume Zuli.

Il cavaliere con la maschera argentata era cupo. Non guardava più lo scontro come se stesse
assistendo ad un bello spettacolo. Aveva la stessa espressione di chi, pensando di stare mangiando
un pezzo di carne deliziosa, si era ritrovato a mordere una dura roccia e si era spaccato i denti.

Dopo quel colpo d’ascia, il suo battito cardiaco accelerò e capì che c’era qualcosa di strano.

La formazione di scudi a torre di cui era orgoglioso non aveva retto nemmeno un secondo ed era
stata sfasciata dai nemici. La facilità con cui avevano caricato nella formazione era stato un
enorme schiaffo in faccia per lui.
Per la prima volta, il potere devastante dell’ascia lo fece sentire minacciato. Non poteva essere il
potere di un uomo ordinario, non era stato usato nessun tipo di energia, come ci era riuscito?

“Cavalieri neri, trasmettete il mio ordine, abbandonate la formazione caotica di fronte e passate
alla formazione di chiusura; assicuratevi di circondarli. Alzate le lance del drago e mantenetele
ad una certa distanza, non siate imprudenti mentre li affrontate…”

Il cavaliere con la maschera argentata si calmò velocemente e mostrò una grande capacità di
adattarsi mentre eseguiva un altro piano.

Non era stato ingannato da questa carica. Aveva capito che questa “squadra della morte” di
ventitré uomini non era formata da guerrieri stellari, ma da persone ordinarie dall’enorme forza.
Con il passare del tempo, si sarebbero stancati e sarebbe stato facile ucciderli.

Tuttavia il cavalier con la maschera argentata non voleva aspettare ulteriormente. Nonostante
fosse stato addestrato in modo da rimanere calmo in ogni situazione e gli erano state insegnate
molte tecniche per comandare eserciti e leggere le intenzioni degli altri, provava vergogna dopo le
diverse sconfitte che aveva subìto da queste formiche. Decise di non aspettare ancora e di
annientare i nemici con il metodo più potente che aveva e conquistare il castello di Chambord in
una volta.

Dopo aver riflettuto un po’, disse freddamente stringendo i denti: “Dì al guerriero a tre stelle
Landes di smettere di proteggere le catapulte e di unirsi agli altri soldati con gli scudi torreggianti
per eliminare subito quei bastardi… Preparate il resto dell’esercito; dopo inizieremo l’assedio!”

Dopo aver riflettuto sui due ordini ed essersi assicurato di aver coperto tutto, ondeggiò la sua
frusta e i cavalieri neri si precipitarono a trasmettere i suoi comandi.

…..

…..

Sul ponte la battaglia stava continuando.

Usando la forza mostruosa di un barbaro al livello 12, Fei si aprì un varco tra la formazione. I
ventitré uomini lo seguivano; insieme erano come una lama impareggiabile che infilzava il cuore
del nemico.

La formazione di scudi a torre aveva una grande difesa frontale; nemmeno la carica di una
cavalleria li avrebbe dispersi facilmente. Tuttavia i soldati dietro gli scudi indossavano solo una
sottile armatura di cuoio; una volta che i nemici li avessero raggiunti, sarebbero stati massacrati
come maiali al macello senza la protezioni degli enormi scudi di ferro.

Pierce e Drogba erano proprio dietro Fei. Entrambi erano gli uomini più forti di Chambord; il
martello e l’ascia battevano e colpivano i nemici con grande slancio. I nemici con gli scudi
venivano uccisi e feriti dai loro attacchi; nulla poteva fermarli.

Il sangue rosso decorava il ponte stretto. La “squadra della morte” seminava il caos ovunque
andasse.

A causa delle condizioni del terreno, i nemici non riuscivano a circondare bene Fei e i suoi
uomini. Non potevano starci più di quindici uomini in fila nel ponte, così il nemico non poteva
sfruttare appieno il suo vantaggio numerico.

In questa situazione caotica, un ufficiale nemico che si stava avvicinando ad un guerriero ad una
stella vide che quell’uomo che aveva lanciato l’ascia ora non aveva più un’arma. Era davvero
entusiasta; pensava che la dea della fortuna l’avesse benedetto. Raccolse una lancia del drago
spezzata e usò la scarsa energia che aveva per attaccare furtivamente Fei quando aveva la
guardia abbassata.

Nonostante la lancia fosse spezzata, pesava circa cinquanta-sessante libbre. Con un enorme
slancio e l’energia di un guerriero quasi ad una stella, la punta dell’arma brillò con luce assetata
di sangue; puntava al cuore di Fei.

“Va’ all’inferno!”

L’ufficiale nemico rise, sembrava che si stesse già pregustando il momento in cui avrebbe infilzato
il cuore dell’avversario. Senza dubbio, se avesse potuto uccidere un uomo così forte, avrebbe
ottenuto un grande onore militare e presto sarebbe stato promosso.

Ma…

Il sorriso dell’ufficiale si irrigidì.

Presto il suo pallido viso mostrò un enorme terrore.

L’uomo disarmato non fu colto affatto dal panico vedendo l’attacco furtivo, invece mostrò un
sorriso astuto e compiaciuto da sotto la visiera. Sporse le mani a mezz’aria; dopo un bagliore di
luce bianca, un’altra enorme ascia apparì come per magia nel suo palmo!

“Tink!”
Un fendente frontale.

L’ascia picchiò contro la punta della lancia con precisione. Dopo che le scintille causate dal
metallo si dispersero, la lama dell’ascia si trasformò in una sottile linea bianca sotto lo sguardo
dell’ufficiale. Come un coltello affilato che tagliava una morbida torta, l’ascia separò la lancia di
ferro a metà. Poi l’arma passò attraverso il suo corpo…

L’ufficiale sentì freddo…

La lancia del drago, il suo corpo…

L’ascia li trapassò facilmente. Dopo una breve pausa, si separarono in due pezzi.

La pioggia di sangue non si fermava.

Gli organi interni rosso brillanti dell’uomo, i suoi arti coperti dalle sue ossa bianche e la lancia
del drago si dispersero ovunque.

Il sangue nell’aria toccò la lancia infranta ancora calda a causa dell’impatto. Si trasformò in una
nuvola di vapore di sangue che avvolse quasi tutto il cadavere. L’aria attorno era completamente
tinta di rosso e puzzava in modo orribile.

Capitolo (ir)regolare, era di ieri, purtroppo per problemi di computer non sono riuscita a
recuperare i capitoli fino ad oggi, scusatemi
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“AHAHAHAHAHAHAH……”

Un paio di soldati che stavano accanto all’ufficiale rimasero terrorizzati. Non riuscirono a
reggere alla pressione e crollarono. Come se avessero perso tutto il loro coraggio, urlarono e
cercarono di scappare dai “demoni” che avevano davanti. Sfortunatamente per loro, c’erano
strati di scudi della torre e lance di drago posizionati dietro. Quando si girarono per scappare,
furono spinti in avanti dai loro compagni, riducendoli in kebab. Tuttavia, le gravi ferite non li
uccisero all’istante, fecero in tempo a gridare mentre morivano dolorosamente.

Fei prese l’ascia magica del barbaro di livello 12. Dopo aver attaccato a sorpresa l’ufficiale
nemico, menò un colpo e il paio di soldati di fronte a lui non ebbero nemmeno la possibilità di
scappare. Furono divisi a metà insieme alle loro armi dalla vita in giù.

Dietro di lui, gli uomini forzuti corazzati cominciarono a massacrare i soldati terrorizzati.
Le armature pesanti che indossavano permettevano loro di ignorare gli attacchi dei nemici e le
loro enormi armi mietevano vittime incessantemente. Anche se i nemici potevano reagire e
bloccare gli attacchi, dopo un po’ sarebbero stati fatti a pezzi o spazzati via dalla loro forza
mostruosa.

Questo era il potere dei guerrieri infuriati in un combattimento ravvicinato.

Dopo aver bevuto la pozione del vigore diluita, il gruppo aveva ottenuto temporaneamente una
resistenza illimitata. Potevano usare tutta la loro forza senza stancarsi. L’armatura pesante e le
armi non li rallentavano affatto, e invece diventarono il peggior incubo dei nemici. Le corazze
indistruttibili e le armi inarrestabili formavano una squadra di bestie infernali.

I ventitré uomini sembravano tigri corazzate che assalivano un gregge di pecore. Si poteva
immaginare come sarebbe finita.

Il re, Alexander, era proprio di fronte a questa formazione tritacarne. Nessun soldato poteva
resistergli. Si stava spingendo in avanti quasi alla stessa velocità con cui caricava. La porzione
frontale della formazione di scudi precipitò nel caos.

I nemici sul retro cercarono di mantenere la loro posizione, ma i soldati davanti erano sconvolti.
Avevano la sensazione di stare affrontando un branco di demoni e volevano avere altre due gambe
così da poter scappare più velocemente. Tutto ciò che potevano fare ora era seguire i loro istinti e
fuggire per salvarsi la vita. Molti di loro non erano reclute, ma non avevano mai assistito ad un
massacro del genere. Non potevano nemmeno resistere, come potevano limitarsi ad aspettare la
morte?

Anche se erano tutti membri d’élite, stavano pensando solo ad una cosa: scappare!

Fuggire più lontano che potevano!

Scappare da questi demoni immortali!

…..

A questo punto, qualcuno doveva farsi avanti e ristabilire l’ordine.

Il cavaliere nero numero due che era il comandante della formazione di scudi a torre si era
finalmente ripreso dallo shock che questo colpo terrificante gli aveva dato.

Dopo aver visto il caos nelle sue formazioni, capì che doveva impedire che peggiorasse. Brandì la
sua spada da comandante e colpì un paio di soldati che stavano scappando. Quegli uomini non
ebbero il tempo di reagire e furono decapitati. I loro cadaveri senza testa continuarono ad
avanzare per un paio di passi per poi cadere. Il sangue schizzò come una fontana…

“Mantenete la formazione! Radunate la seconda linea difensiva! Chiunque si ritirerà verrà


condannato a morte! Non ci saranno eccezioni!”

Stava ancora colando sangue dalla spada di numero due mentre gridava.

Sotto minaccia di morte, la maggior parte dei soldati nella formazione fu costretta a calmarsi.
Tornarono lentamente ai loro posti e lo schieramento si stabilizzò. Dopo aver visto la situazione
tornare alla normalità, numero due si calmò un po’. Diede molti ordini per ripristinare il potere
difensivo della formazione.

Grazie all’intervento del loro comandante, i soldati avevano dimostrato le loro capacità
combattive superiori. Abbandonarono i guerrieri di fronte colti dal panico e si ritirarono un po’
facendo arretrare la formazione di circa 4,5 iarde di spazio. In un paio di secondi, gli scudi
tornarono a formare un muro e file di lance del drago letali puntarono nuovamente avanti. Lo
schieramento era tornato come prima.

“Tink!”

Numero due si posizionò dietro la formazione, fissando i ventitré mostri corazzati.

Sogghignò. Non c’era abbastanza spazio tra la sua formazione e le “bestie”, così i ventitré uomini
non potevano accumulare abbastanza slancio per attaccare di nuovo e non avrebbero più potuto
rompere di nuovo le loro difese.

‘Finché la nuova linea difensiva non verrà di nuovo danneggiata, le lance potranno trafiggere
facilmente quei bastardi!’ Pensò con freddezza numero due. Stava fissando la linea frontale da
una piccola apertura tra gli scudi.

Facendo questa decisione aveva abbandonato più di trenta soldati fuori dalla formazione. Le
bestie corazzate li stavano spazzando via come foglie. Sangue, arti strappati, pezzi di armi si
stavano disperdendo ovunque…

Numero due doveva ammettere che quelle bestie erano proprio brutali. Le armi enormi nelle loro
mani facevano rabbrividire perfino lui, che era un guerriero ad una stella. In una situazione così
svantaggiosa, per qualsiasi esercito sarebbe stato un incubo affrontare questi mostri.

Specialmente l’uomo di fronte, numero due era addirittura raggelato da lui.


L’uomo in capo al gruppo aveva una corporatura più piccola in confronto ai suoi compagni, ma
era anche il più forte e il più selvaggio.

Numero due ricordava chiaramente che all’inizio dello scontro quell’uomo aveva scagliato
un’ascia mostruosa e aveva aperto un varco nella formazione di lance e di scudi come un dio…
Quando ci pensava, perfino un veterano come numero due si spaventava.

Attraverso una sottile fessura tra gli scudi, numero due poteva vedere chiaramente che quell’uomo
in qualche modo si era procurato un’ascia dall’aspetto ancora più pericoloso.

L’ascia era più grande di una porta. Era dotata di moltissimi uncini dall’aspetto pericoloso e
l’asta nera brillava di rosso a causa del sangue. Sembrava così pesante che solo due o tre soldati
avrebbero potuto sollevarla. Tuttavia, da come quell’uomo la stava utilizzando, sembrava che
pesasse come paglia. Quando attaccava usando quella “porta” avrebbe sbaragliato chiunque.

Quell’uomo era una macchina assassina fatta per combattere.

Trenta soldati d’élite ben allenati non potevano nemmeno resistere a quei “mostri di metallo” per
più di venti secondi. Furono ridotti tutti in cadaveri in pessime condizioni. Furono tranciati o resi
in poltiglia. Arti, organi, armi… ce n’erano brandelli ovunque…

Seminavano distruzione ovunque passassero eccetto per il ponte.

A questo punto, i soldati nemici dalle armature nere si erano ritirati per 50 iarde (46 metri) per il
ponte.

Sembrava fosse passata un’eternità per i soldati nemici e per quelli sulle mura difensive di
Chambord, ma l’intero scontro era durato solo 40 secondi.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Dio ci protegga!”

Fei non si dimenticò di continuare a motivare i suoi uomini.

Non rallentò i suoi attacchi mentre gridava. Menò due fendenti sibilanti e il nemico di fronte a lui
fu tagliato in tre pezzi. Alzò lo sguardo e si rese conto che la formazione nel caos era già arretrata
di due iarde e aveva creato un altro strato difensivo.
Fei era lievemente sorpreso. La reazione dei nemici e la velocità con cui si erano ripresi
superavano le sue aspettative. Sembrava che avanzare sarebbe stato molto più difficile, ma ormai
non potevano ritirarsi.

Fei sapeva chiaramente che avrebbe dovuto rompere la formazione di scudi torreggianti e
distruggere le scale d’assedio e le catapulte più velocemente che potevano.

A questo punto guadagnare tempo era vitale.

La loro carica non rallentò. Dovevano finirla prima che il comandante nemico potesse reagire e
dare ordini. Altrimenti, una volta che fossero stati circondati e i guerrieri stellari nemici fossero
arrivati, i ventidue uomini forzuti privi di energia non sarebbero riusciti a scappare, anche se Fei
avrebbe potuto scappare da solo.

“Ritornate nella formazione a punteruolo tenendomi al centro! Presto! Presto! Presto!!!”

I ventidue guerrieri si rimisero velocemente in formazione dopo aver sentito le grida di Fei. Pierce
e Drogba erano alla sinistra e alla destra dietro di Fei. Entrambi erano coperti dal sangue dei
nemici. Rivoli scarlatti e frammenti di ossa scivolavano dalle loro armi, conferendo loro un
aspetto demoniaco.

Gli altri uomini forzuti avevano un aspetto simile, sembrava che fossero stati investiti da una
pioggia di sangue. Dalle loro armature colavano ancora rivoli di sangue ed erano completamente
tinti di cremisi.

A causa di Fei, il “super tritacarne” a capo del gruppo, qualsiasi nemico che poteva minacciarli
veniva ucciso subito, così gli uomini forzuti non subirono nessuna perdita. Al massimo avevano
ricevuto qualche graffio sull’armatura pesante.

“Bevete tutti un po’ d’acqua dalla borraccia blu e attendete i miei ordini. Quando vi darò il
segnale, caricate subito!” Disse Fei ai guerrieri dietro di lui e avanzò da solo.

“Bam, bam, bam!”

Mentre caricava, diede un calcio ad un paio di cadaveri, facendoli volare oltre gli scudi
torreggianti per più di 3 iarde (m). Qualcuno gridò, ma lo schieramento non fu colto dal caos.

In effetti Fei non si aspettava che un paio di cadaveri sconvolgessero i nemici.

Ci si metteva meno di un secondo per un barbaro di livello 12 per coprire due-tre iarde di
distanza, ma Fei non decise di caricare:
‘Cambio.’

Pensò Fei e passò al personaggio del negromante.

All’improvviso brillò una luce bianca e l’enorme ascia nella sua mano scomparì, e così la forza
fisica del barbaro. Invece fu avvolto da un’energia bianca simile a nebbia.

Allo stesso tempo anche le tecniche del negromante si attivarono.

“Esplosione del Cadavere!!!”

Molte piccole nuvole di energia mortale quasi invisibili sfrecciarono dal palmo di Fei. Brillarono
tra le sottili fenditure tra gli scudi ed entrarono nei cadaveri che aveva lanciato al centro della
nuova formazione.

‘Esplodi! Esplodi! Esplodi! Esplodi!’ Pensò con accanimento Fei. All’improvviso, dietro il “muro
d’acciaio” che ostacolava il cammino di Fei risuonarono delle esplosioni e delle grida
spaventose.

Aveva usato Esplosione del Cadavere.

I nemici nascosti dietro gli Scudi Torreggianti avevano disprezzato la decisione di Fei di lanciare
loro dei cadaveri. Non sarebbero stati membri d’élite se un po’ di corpi potessero creare caos.
Tuttavia, non si sarebbero mai potuti immaginare che i cadaveri sarebbero esplosi in quel modo.
Erano anche degli scoppi intensi. Il sangue denso e la carne mutilata penetrò nella loro armatura
di cuoio, e i frammenti d’osso penetrarono nelle loro corazze come frecce.

Visto che non avevano prestato molta attenzione a quei cadaveri, c’erano state enormi perdite.

Più di venti nemici furono uccisi all’istante senza nemmeno avere il tempo di urlare. Alcuni più
sfortunati rimasero mutilati senza perire sul colpo. Rotolarono sul ponte urlando dolorosamente.
Un paio proprio sfortunato rimase illeso, ma a causa del caos caddero giù dal ponte finendo tra le
correnti veloci del fiume Zuli. Le loro teste riemersero dall’acqua un po’ di volte mentre
cercavano di sopravvivere, ma presto furono “divorati” dalle correnti e scomparirono…

L’Esplosione del Cadavere era troppo potente. Aveva anche colto di sorpresa il cavaliere nero
numero due e un frammento d’osso penetrò nel suo braccio sinistro. Lasciò un buco delle
dimensioni di un pollice e un’emorragia. Nonostante possedesse energia che poteva aumentare le
sue capacità difensive, non era stata sufficiente a bloccare i danni dovuti all’Esplosione del
Cadavere. Se non avesse indossato la maschera nera, i soldati avrebbero visto il suo viso pallido
sfigurato dal dolore.
Nessuno di loro sapeva perché e come quei corpi fossero esplosi all’improvviso seminando il caos.

La carica di Fei non rallentò. Dopo aver usato Esplosione del Cadavere, tornò alla modalità
Barbaro.

Una volta che la sua forza fisica tornò, ruggì battendo il terreno con entrambi i piedi. Il duro
ponte di pietra si ricoprì di crepe mentre usava la sua tecnica: Balzo.

“Whoosh!”

Come una maestosa montagna, Fei proiettò una grossa ombra sotto il sole brillante. Balzò di
almeno 5 iarde e superò il riccio di ferro formato da scudi torreggianti e lance del drago, e riuscì
ad atterrare sui nemici dietro di loro.

“Ora sei morto!”

Il cavaliere nero numero due aveva visto che questo avversario era “volato” oltre il fronte ed era
disarmato. Sapeva che era un’ottima opportunità. Non badò alle sue ferite; balzò anche lui mentre
concentrava tutta la sua energia nel suo braccio destro e cercò di infilzare Fei con la spada.

Stava cercando di usare questa tecnica di spada raffinata ed efficiente per uccidere il “toro”
forzuto di fronte a lui.

Era sicuro di poter vincere in una battaglia aerea dato che era molto più agile. Dato che
l’avversario portava un’armatura così pesante, era certo di avere almeno cento modi per
penetrare il cuore della “bestia” senza dargli possibilità di schivare.

Tuttavia…

“Levati dalle palle!”

Gridò Fei e diede un calcio alla spada di numero due dirigendola proprio verso il suo collo.

Numero due vede solo un lampo veloce e non riuscì a cogliere i movimenti dell’avversario. Presto
sentì torpore e dolore, come se fosse stato colpito da un fulmine. Non riuscì a tenere la presa sulla
spada, che cadde e volò via come una formica in una tempesta.

“Puuuuu!!”

Il sangue piovve dalla mano destra di numero due. Era stata squarciata dall’impugnatura della
spada a causa della forza del calcio.
Tuttavia l’incubo di Fei non si fermò lì. Prima di atterrare, Fei gli diede un altro calcio e questa
volta dritto nel petto. Risuonarono degli scricchiolii dalle ossa del cavaliere nero e fu scavato un
buco profondo e a forma di piede nel suo petto. All’improvviso la sua velocità di caduta accelerò e
cadde su altri soldati nemici che caddero come tessere del domino, accompagnate da un coro di
urla…

Il cuore di numero due era stato fatto a pezzi dopo il calcio. Non dava più segni di vita. Non emise
nemmeno un gemito quando cadde a terra… non poteva essere più morto di così.

I suoi occhi erano spalancati e pieni di shock, come se il suo ultimo pensiero fosse chiedersi come
un guerriero ad una stella potesse morire per il calcio di un uomo privo di energia spirituale.

Naturalmente, se numero due avesse saputo come Fei aveva ucciso due guerrieri ad una stella
nell’assedio di ieri, sarebbe fuggito più velocemente che poteva e non avrebbe cercato di
fronteggiarlo per accumulare crediti militari.

Sfortunatamente la vita non dava seconde occasioni.

Quando Fei era un barbaro di livello 5, poteva uccidere facilmente guerrieri ad una stella. Dopo
essere arrivato al livello 12, poteva sbarazzarsi di cavalieri come numero due con un cenno della
mano.

Dopo aver visto il loro comandante ucciso da un solo calcio, la formazione diventò ancora più
disordinata. Fei atterrò con fermezza in mezzo ai nemici ed evocò la sua ascia. Dopo un bagliore
di luce, l’enorme ascia da barbaro dall’aspetto pericoloso si manifestò nuovamente nelle sue
mani.

“Tink, tink, tink, tink!”

Fece un giro spietato di 360°, formando quasi una tempesta di lame. Tranciò tutti i nemici che si
avvicinavano, incluse le loro armi. Sotto la pioggia di sangue, Fei si avvicinò velocemente agli
scudi torreggianti. Usò tutte le sue forze e le travi di supporto per gli scudi e le lance furono
ridotti a pezzi di metallo di scarto sotto il riflesso della lama d’ascia. Tutti gli scudi torreggianti
coperti da tre strati di metallo furono divisi a metà e calciati via dal ponte sul fiume Zuli, creando
molte increspature d’acqua.

La formazione di scudi torreggianti e delle lance del drago un tempo considerata indistruttibile
per molti, era stata tagliata come soffice pane. Inoltre era stata DI NUOVO fatta a pezzi da Fei!

“Carica! Eliminate questi bastardi!”


Fei era passato da negromante a barbaro e aveva distrutto lo schieramento appena assemblato
nell’arco di un minuto. Mentre molti erano ancora scioccati, Fei fece un cenno verso gli uomini
forzuti che avevano appena bevuto la pozione del vigore diluita e fece loro segnale di caricare.

“Bam, bam, bam, bam!!!”

I rumori dei loro passi assomigliavano alla carica di una cavalleria pesante. Pareva che l’intero
ponte di pietra stesse tremando sotto i loro piedi, sul punto di collassare da un momento all’altro.

Il sangue e i brandelli di carne sulle loro armature li faceva sembrare demoni infernali.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Boom!”

Più combattimenti ravvicinati si scatenavano, più sangue e arti iniziavano a schizzare ovunque.

Gli uomini forzuti caricarono nel mare caotico di nemici e le enormi armi danzarono nelle loro
mani. I nemici volavano via dal ponte come aquiloni; cadevano nel fiume come sacchi di patate e
venivano trascinati dalle correnti…

Fei non rallentò il ritmo. La sua ascia tornò a mietere vittime come la falce del cupo mietitore;
spazzava via chiunque toccasse come una scopa che trascinava via la polvere. C’erano sempre
meno persone sul ponte.

Fei aumentò la velocità della sua carica proprio in quel momento. Per farlo dovette prestare meno
attenzione ai guerrieri dietro di lui. Uccise solo i nemici che rientravano nel suo campo visivo
dopo aver trapassato le formazioni di soldati. Gli altri li lasciò ai suoi forzuti combattenti.

Così sarebbe stato molto più veloce, ma i guerrieri furono sottoposti ad una pressione maggiore. I
nemici erano tutti soldati ben addestrati. La maggior parte di loro erano veterani e alcuni avevano
perfino piccole quantità di energia. In combattimento, i loro attacchi potevano minacciare gli
uomini forzuti. Nonostante le loro armature li proteggessero dalle lame, l’impatto dei loro
attacchi intorpidivano i loro corpi. Presto alcuni di loro rimasero lievemente feriti, ma sapevano
che era impossibile fermarsi. Invece che sperare di uccidere altri nemici, non volevano diventare
un peso per il loro re. Non importava quanto fossero gravi le loro ferite, strinsero i denti,
sopportarono il dolore e seguirono il loro re.
Fei lo notò. Fece roteare la sua enorme ascia e creò un’altra tempesta di lame. Trasformò i nemici
in avvicinamento in “polvere sanguigna” e riempì il campo di battaglia di crepitii di armi e ossa.
Poi cambiò di nuovo personaggio.

La modalità barbaro scomparì per essere sostituita da quella del paladino.

All’improvviso un’energia divina e pura fuoriuscì dal corpo di Fei e circondò gli “uomini di
ferro” dietro di lui. Il re batté i piedi e un anello dorato si espanse attorno a lui. Tutti i guerrieri
sentirono le loro ferite guarire non appena furono ricoperti dall’anello. Recuperavano le forze con
un ritmo folle e perfino la loro sicurezza e il loro coraggio aumentarono.

Era l’aura del paladino: Preghiera.

“Lunga vita al re!”

Gridò Pierce mentre lo percepiva. Si sentiva ribollire il sangue e non vedeva l’ora di uccidere altri
nemici. Il suo martello era un’estensione del braccio del Dio della Guerra. Dopo un colpo
orizzontale, lo scricchiolio del metallo che si rompeva era così intenso che assomigliava al suono
dell’acqua fredda versata in una padella di olio bollente. Quattro o cinque nemici urlarono
mentre venivano spazzati via dal martello e volavano nel fiume…

“Lunga vita al re Alexander!”

Drogba lo seguì. Strinse la spada di un nemico usando il braccio sinistro e lo colpì con l’ascia
nella sua destra. La testa del soldato fu scagliata via.

“Lunga vita al re!!!!”

Ruggì il resto degli uomini forzuti. La forza del loro attacco aumentò vertiginosamente, sembrava
che si fossero trasformati in tigri selvagge. Perfino il guardiano Oleg che era timido e nelle
retrovie sembrava essere stato influenzato dall’atmosfera. Riuscì finalmente a sfruttare la sua
forza da guerriero ad una stella e menò un fendente verso i tre nemici di fronte a lui.

“Me**a, quell’uomo è un paladino!”

“Wow, quell’anello, è un anello da combattimento… Cielo! È l’anello dell’Ode della Vita…”

“Ritiratevi! Ritiratevi… Chiedete al comandante di mandare guerrieri stellari per uccidere questo
cavaliere sacro… Dannazione, dato che hanno un cavaliere sacro di alto livello che ha l’anello
dell’Ode della Vita, non potremo sfruttare il vantaggio dei numeri…”
Dopo che l’anello dorato apparì sotto i piedi di Fei, risuonarono sussulti e grida dai nemici.

…..

Dato che erano soldati di professione, i nemici sapevano esattamente cosa significava avere un
cavaliere sacro nei propri ranghi, erano macchine da guarigione. Finché un cavaliere sacro
avesse potuto continuare ad usare l’anello dell’Ode della Vita, gli avversari non avrebbero mai
esaurito le forze e il vigore. Specialmente in un ponte sottile come questo, era certo che un branco
di bestie forti e un cavaliere sacro di alto livello avrebbero potuto fare un massacro.

Dopo averci pensato, alcuni nemici abbastanza coraggiosi da pensare di poter riottenere il
controllo della battaglia usando il vantaggio dei numeri tornarono a dubitare di sé stessi; il loro
coraggio si sciolse come un sottile strato di neve sotto il sole estivo.

Tuttavia Fei non diede tempo di ritirarsi ai nemici.

“Roar!!!”

Fei batté i piedi e il miracolo riapparì.

Un anello verde del raggio di 5-6 iarde si espanse dal suo corpo; rafforzando anche tutti i suoi
uomini. All’improvviso Pierce, Drogba e gli altri sentirono le loro forze raddoppiare. I nemici
sembravano molto più deboli, come fragile ceramica. Sarebbero caduti dal ponte e volati nel cielo
con un solo tocco delle loro armi.

L’aura del paladino: Potenza, apparì nel mondo reale per la prima volta.

“Ohhhhhhhhh me**a! È l’anello da combattimento del danno raddoppiato…”

“Cielo, due anelli… quell’uomo ha ottenuto un secondo tipo di anelli da combattimento? Che
c**z?”

“Ritiriamoci… non possiamo affrontarli… Arcieri! Me**a, dove sono quei ca**o di arcieri?
Colpiteli! Presto!”

I nemici stavano strabuzzando gli occhi, quasi stavano crollando.

La situazione sul ponte era ancora più caotica. Se la prima aura dorata aveva costretto i nemici a
ritirarsi e aveva scosso la loro sicurezza, allora la seconda aura verde aveva distrutto il loro
morale. Non avevano più il coraggio di combattere.
Nel continente Azeroth i paladini avevano effetto deterrente molto più efficace a causa
dell’esistenza dell’influente Sacra Chiesa. Molti gruppi di paladini avevano occupato cariche
importanti tra tutte le potenti e radicate organizzazioni nel continente Azeroth. I paladini potevano
creare formazioni e spazzare facilmente i nemici, potevano anche combattere individualmente. La
loro resistenza folle, insieme a tutti i misteriosi anelli di supporto che permettevano loro di
guarire, danneggiare e infliggere maledizioni ai nemici erano il peggior incubo per qualsiasi
esercito. I paladini erano le stelle in qualsiasi campo di battaglia.

Perciò, dopo che Fei usò le sue aure da Paladino, l’intera formazione di scudi e lance rinunciò a
difendersi e iniziò a ritirarsi il più velocemente possibile.

C’erano molte somiglianze tra il paladino del mondo di Diablo e il cavaliere sacro del continente
Azeroth. Alcune delle sue tecniche e aure assomigliavano agli anelli da combattimento. Questo
fece credere ai nemici che Fei fosse un cavaliere sacro dotato di anelli da combattimento, così
avevano perso coraggio.

Sotto il deterrente di un cavaliere sacro e la morte di numero uno, il comandante della


formazione, i soldati nemici scapparono come topi di fronte a dei grossi gatti. C’era sempre più
caos. Alcuni dei nemici furono spinti nel fiume dai loro compagni e altri corsero perfino nella
direzione opposta e finirono con l’essere ridotti a dei porcospini dagli arcieri di Chambord.

La maggior parte dei nemici si girò e cercò di precipitarsi nella loro base. Ma a causa del caos,
finirono con lo spingere la formazione di guardia alle scale d’assedia.

“Ottima opportunità! Carica!”

Dopo che aveva usato le aure Preghiera e Potenza, Fei vide i nemici ritirarsi velocemente.
Nonostante non sapesse perché avessero reagito in questo modo, capì che era un’opportunità
splendida per caricare. Gridò mentre si avventava sui nemici e demoliva la formazione di scudi e
lance.

La formazione che poteva bloccare le cariche di cavalleria pesante era durata meno di due minuti
sotto la carica folle di Fei e degli uomini forzuti ed era stata ridotta ad una pila di arti e pezzi di
metallo.

Il ponte sottile fu ridotto ad una strada piena di morte e sangue.

“Pierce, Drogba, spingete quelle scale d’assedio nel fiume, presto!”

Fei si fece strada nella prossima formazione usando la sua ascia e alla fine arrivò ad una scala
d’assedio. A questo punto erano arrivati a circa 60 iarde del ponte. Fei bloccò da solo la marea di
nemici e ordinò a Pierce e a Drogba di organizzare i suoi uomini e distruggere le scale d’assedio.

“Ai suoi ordini sua maestà!”

Risposero i due e le loro armi spazzarono via i nemici come le pale di un mulino. Poi ruggirono
mentre prendevano di mira le scale d’assedio.

“Boom! Boom!”

Nonostante i nemici di guardia si fossero opposti con forza, non riuscirono a resistere. Presto le
due scale d’assedio furono spinte nel fiume dagli uomini forzuti. Crearono un enorme schizzo
d’acqua, come se un grosso mostro stesse si fosse tuffato nel fiume.

Il loro morale era alto; dopo aver distrutto le due scale d’assedio, ruggirono come un branco di
lupi affamati e caricarono verso le altre quattro scale d’assedio. Una volta che le avessero
distrutte completamente, avrebbero finito metà della loro missione.

In quel momento…

“Moo-moo-moo!!!”

I corni risuonarono dalla riva sud del fiume Zuli.

Molti ordini venivano comunicati tramite il suono dei corni. Tuttavia i nemici si fissarono l’un
l’altro e non poterono eseguire i comandi. La serie di ordini era per la formazione di scudi e lance
del drago, ma lo schieramento un tempo considerato la difesa numero uno dell’esercito era stata
spazzata via dal branco di “bestie”.

Nessuno si sarebbe immaginato che quella ventina circa di uomini potesse distruggere uno
schieramento di più di cento soldati ben addestrati. Nonostante fossero trascorsi solo due minuti
tra le due serie di ordini, ormai…

Era troppo tardi!

La formazione specializzata nella difesa era stata distrutta in soli due minuti.

Invece i loro ventitré nemici non avevano subìto nessuna perdita. Continuarono instancabili il loro
massacro avanzando sempre di più.

Lo stretto ponte di pietra si era trasformato in una strada che portava all’inferno. I nemici non
avevano modo di resistere e potevano solo andare incontro alla loro fine ululando e gemendo
sotto la chiamata del cupo mietitore.

Presto le quattro scale d’assedio rimaste furono spinte via dal ponte nel fiume a centinaia di iarde
sotto. Furono inghiottite dalle correnti veloci e scomparirono nel giro di qualche secondo.

“Avanti!”

Ventitré ruggiti fecero tremare l’aria. Gli uomini forzuti erano infuriati da questa invasione. Il
loro sangue bruciava mentre seguivano con risoluzione il loro re. Le ventitré bestie sembravano
essere appena strisciate fuori da una pozza di sangue all’inferno; il sangue colava da ogni parte
del loro corpo.

Avanzarono per quattro-cinquecento iarde lungo il ponte di un miglio e mezzo.

Dopo aver distrutto le scale d’assedio, c’era la formazione di catapulte. Ma più avanti il ponte si
faceva stretto. Al centro era ampio meno di 2 iarde. Era anche il posto più pericoloso. Le correnti
avevano formato in qualche modo un enorme turbine e ogni tanto creava un bizzarro risucchio
sotto il ponte. Se una persona ordinaria non avesse prestato attenzione, sarebbe stata attratta da
questa forza e sarebbe stata divorata.

La battaglia stava continuando.

Fei e i suoi leali combattenti si stavano avvicinando sempre di più alle sei catapulte. Dalle mura
difensive di Chambord risuonavano acclamazioni e applausi. I soldati e le nuove reclute
gridavano, cercando di trasmettere tutta la loro energia all’intenso campo di battaglia sul ponte.

A volte perfino i cittadini spaventati e deboli salirono sulle mura difensive. Stavano tenendo vari
strumenti che potevano aiutare le difese e gridavano con foga mentre guardavano il loro re e i
loro cari precipitarsi verso i nemici ad ottenere la loro vendetta. Questa scena rimase
profondamente impressa nelle loro menti e probabilmente non l’avrebbero mai dimenticata
nemmeno dopo la morte.

La splendida Angela ed Emma avevano troppa paura per osservarli e si coprivano gli occhi come
se stessero guardando un film dell’orrore. Tuttavia non potevano evitare di preoccuparsi per Fei e
sbirciavano il campo di battaglia attraverso le dita. Urlavano ogni volta che la situazione
diventava pericolosa e si abbracciavano a vicenda e gioivano ogni volta che Fei ribaltava la
situazione.

Il guerriero numero uno Lampard era fermo sulle mura difensive.


Dall’inizio della battaglia, quando Fei era balzato giù per distruggere la formazione di scudi e
lance del drago, Lampard aveva capito la situazione molto meglio di chiunque altro. Nonostante
la sua espressione fosse calma e composta, Alexander lo aveva sconvolto. Era chiaro che il re
avesse almeno tre tipi diversi di poteri misteriosi, ma potenti, la mostruosa forza fisica, l’energia
fredda di colore bianco e quella simile ad un cavaliere sacro. Questo confermò le ipotesi di
Lampard, era stato il giovane Alexander ad usare i quattro tipi di potere nella torre di controllo.

“Cosa gli è successo esattamente da permettergli di tornare normale e di ottenere dei poteri così
forti? È davvero il Dio della Guerra…”

Lampard non riusciva a capire.

Ma voleva comunque che Alexander continuasse a creare miracoli. All’improvviso si riempì di


emozione; alzò lo sguardo verso il cielo limpido. Dalla sua espressione sembrava aver visto un
volto familiare e che ne fosse gratificato: “Vecchio amico, puoi vedere il coraggio e la forza di tuo
figlio, vero? Forse un giorno potrà diventare potente e potrà aiutarci a ritrovare Helen…”

…..

Riva sud del fiume Zuli, su una collina.

“Impossibile! È impossibile! Me**a… Qualcuno mi dica com’è potuto accadere? Com’è potuto
accadere?! Quell’uomo è un cavaliere sacro? Un cavaliere sacro con un anello doppio? Ma
chiaramente non aveva energia prima… La mia formazione di scudi a torre… Imperdonabile!”

Il cavaliere con la maschera argentata fissava il campo di battaglia. Era calmo e composto, ma
ora era un po’ stordito.

Non poteva credere ai suoi occhi.

La formazione d’élite di cui era orgoglioso era svanita nel nulla sotto la carica di un branco di
cani.

Era infuriato; un’energia blu brillava attorno al suo corpo e la temperatura attorno a lui calò di
un paio di gradi. Aveva ridotto la frusta che teneva in mano in un ghiacciolo, come un iceberg che
rilasciava tutta la sua energia fredda, e poi l’aveva fatta a pezzi.

Era mai successo qualcosa di così imbarazzante per lui?

La strategia che considerava invincibile era stata mandata a monte da una ventina di farabutti. Il
suo orgoglio, la formazione degli scudi a torre e delle lance del drago non aveva retto nemmeno
per due minuti. Due minuti! Nemmeno il tempo sufficiente per passare gli ordini e si era ridotta in
una pila di spazzatura e carne!

Questa sconfitta improvvisa era un colpo insopportabile per il cavaliere con la maschera
argentata che era presuntuoso e non aveva mai perso una battaglia in tutta la sua vita. Si era
sentito come un dio che aveva il controllo della situazione, e invece era stato atterrato dal pugno
di uno sporco mendicante. Inoltre il barbone aveva calpestato la faccia del dio con i suoi piedi
puzzolenti e pieni di ascessi.

“Lo giuro! Non rimarrà viva una sola creatura di questo sporco regno! Scorticherò tutti gli
sporchi schiavi di Chambord e appenderò le loro pelli su questo ponte… ridurrò in poltiglia la
loro carne e le loro ossa e le darò in pasto al loro re imprudente!”

Ruggì con rabbia il cavaliere con la maschera argentata.

Il suo campo di forza di energia blu incombeva minaccioso, poi si espanse velocemente. Dopo
aver emesso un lampo bianco, la sella del suo cavallo diventò un pezzo di ghiaccio. Il prezioso
cavallo da battaglia che stava montando fu ridotto in una scultura gelida, il suo sangue e la sua
carne si erano congelati all’istante.

I cavalieri neri dietro di lui non osarono proferire parola. Abbassarono tutti le teste e tennero la
bocca chiusa. Anche i loro cavalli si sentirono il pericolo. Arretrarono agitati e la paura riempì i
loro sguardi. Osservavano il cavaliere come se fosse una bestia assetata di sangue.

Nessuno si azzardò a fare un solo suono.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Non era certo quando fosse apparso l’uomo misterioso con il mantello nero, ma non era
influenzato minimamente dall’energia del cavaliere con la maschera argentata. Una nuvola nera
aleggiava attorno a lui, deflettendo la luce attorno. Il suo bianco cavallo magro stava sbuffando e
stava masticando l’erba a terra.

“Trasmetti il mio ordine, preparate la formazione delle frecce perforanti. Assicuratevi che copra
la metà frontale del ponte. Inchioderò quei cani sul ponte ad ogni costo…” Comandò con rabbia il
cavaliere. I suoi occhi erano iniettati di sangue e sembravano terrificanti.

“Signore, lì… Lì ci sono i nostri soldati… Potrebbero venire feriti accidentalmente…”


Tutti i cavalieri neri ne furono sorpresi. Quelle bestie di metallo avevano caricato verso la loro
formazione e i due gruppi si erano mescolati. Se avessero sparato frecce contro di loro,
probabilmente avrebbero ucciso il loro nemico, ma così anche i loro soldati.

“I soldati? I soldati devono sacrificare il loro sangue e le loro vite per l’onore del loro
comandante. È il loro dovere; possono considerarsi fortunati se potranno morire sul campo di
battaglia per me.”

Il cavaliere con la maschera argentata non si voltò nemmeno. Una sola frase aveva determinato il
fato di centinaia di soldati.

L’ultimo briciolo di lucidità del cavaliere gli fece pensare di aver bisogno di un piano B. La serie
di sconfitte gli aveva dato più consapevolezza e gli faceva provare timore. L’uomo al comando
della carica nemica lo aveva sbalordito fin troppo; aveva la sensazione che nemmeno la
formazione di frecce perforanti avrebbe potuto uccidere quelle bestie feroci.

Rimase seduto per un po’ sulla scultura congelata del suo cavallo, poi si girò e disse gentilmente
al misterioso uomo vestito di nero: “Maestro, se… se le frecce perforanti non funzioneranno, per
favore mi aiuti e usi la sua magia spietata per annientare quei cani maledetti!”

L’uomo con il mantello nero annuì. Il suo movimento permise al vento di sollevare lievemente il
mantello, rivelando una bacchetta piena di incisioni molto complesse e criptiche.

Non rispose subito, ma sussurrò tra sé e sé: “Sbalorditivo… non avrei mai pensato che sarebbe
stato possibile passare da una forza fisica selvaggia ad un potere cupo o ad un’energia sacra e
divina. Sembra che quell’uomo abbia ottenuto una qualche tecnica misteriosa… Nonostante quei
poteri non siano così forti, è interessante… Devo scoprire il suo segreto. In quel modo forse potrò
avanzare al prossimo livello e la mia forza aumenterebbe drasticamente, ahahah…”

Dopo aver pensato a questo, si girò e disse al cavaliere con la maschera argentata con la sua voce
fredda e roca: “Posso aiutarti, ma quell’uomo dev’essere preso vivo; mi sarà utile.”

Sollevò la mano. Le sue dita erano secche come il ramo di un vecchio albero, raggrinzite;
sembravano appartenere ad uno zombie. Naturalmente stava indicando Fei.

Il cavaliere con la maschera argentata si accigliò. Odiava sopratutto quell’uomo. Era stato a
causa sua che la sua formazione era stata distrutta così facilmente. Voleva sparare migliaia di
frecce su quell’uomo fino a ridurlo a Dongfang Hanwei un riccio, ma il misterioso uomo con il
mantello nero aveva dato quest’ordine. Pensò al potere devastante da mago a quattro stelle del
suo maestro e alla fine annuì.
“Trasmettete il mio ordine, dite agli arcieri di stare attenti. Lasciate il nemico mezzo morto.
Assicuratevi che sopravviva!” Il cavaliere cambiò freddamente il suo ordine precedente.

I suoi sottoposti dietro di lui non osarono dire una parola e passarono il suo comando.

Presto un gruppo di soldati lasciò la base nemica. La loro andatura era ferma e sicuramente
dovevano essere abbastanza forti. Ognuno portava un enorme arco nero e le loro faretre erano
piene di frecce dalla forma orribile e dalla coda piena di piume bianche.

Sulla superficie dei dardi c’erano delle incisioni che contenevano un po’ di magia. Erano le frecce
perforanti che potevano trapassare un’armatura di metallo pesante e gli scudi di maghi di basso
livello. Erano il peggior incubo di qualsiasi cavaliere e mago sul campo di battaglia.

Ognuna di queste frecce era costosa da creare. Si poteva dire che fossero fatte d’oro.
Normalmente il cavaliere con la maschera argentata le avrebbe usate con riluttanza, ma stavolta
non esitò. Era così infuriato.

L’uomo con il mantello nero non ci badò.

Rise piano. La sua voce era tagliente e acuta, come il rumore di una forchetta che graffiava un
piatto. Cavalcò il suo cavallo magro e si avvicinò lentamente al ponte. La nuvola nera di energia
aleggiava attorno a lui; ma con il passare del tempo, si addensò sempre di più fino ad ostacolare
la vista delle persone attorno.

Allo stesso tempo, la battaglia sul ponte stava diventando ancora più intensa. Ad essere più
precisi, il massacro di Fei stava diventando più intenso. Con Fei che agiva come punta di
diamante, ogni singola formazione nemica si scioglieva come formaggio; Fei e i suoi uomini
potevano trapassarle facilmente.

Le sei scale d’assedio erano state spinte da tempo nel fiume Zuli. Negli ultimi due minuti, i ventitré
macellai avevano distrutto una formazione di lance e una di spade.

Ovunque andassero, si trasformava tutto in un inferno. C’era sangue ovunque e risuonavano urla
e ululati. Insieme allo scrosciare delle correnti sotto, somigliavano alla risata del cupo mietitore.
Perfino l’atmosfera si era tinta di rosso. Quando respiravano, non stavano inalando aria, ma
sangue!

A questo punto, perfino i nemici addestrati ed esperti persero il coraggio di combattere. Gli
sguardi delle bestie coperte dalle armature decorate da pezzi di carne e ossa li faceva cagare sotto
dalla paura. I loro ruggiti li facevano rabbrividire. Anche se era un giorno soleggiato, i nemici
ebbero la sensazione di essere precipitati in un ghiacciaio.
Le formazioni organizzate si dispersero. I nemici sul fronte ulularono e scapparono verso altre
formazioni, e il ponte organizzato divenne affollato, mentre molti nemici caddero accidentalmente
dal ponte ululando. Ci furono molti tonfi, ma furono gli ultimi movimenti che riuscirono a fare.

L’aspetto più terrificante erano gli strani pesci spaventosi attirati dal sangue e dalla carne che
cadevano dal ponte. Queste creature avevano il dorso uncinato e pieno di scaglie nere metalliche.
Ognuna di loro era lunga 4-5 iarde e i loro enormi denti brillavano sotto la luce del sole. Una
volta caduti dal fiume, gli uomini sarebbero stati sbranati nel giro di pochi secondi.

“Cielo! Sono le bestie feroci marine… Me**a! Il sangue le ha attirate qui…”

Molti soldati nemici iniziarono a gridare quando videro quei pesci. Il ponte sprofondò ancora di
più nel caos. I nemici furono colti sempre più dal panico e molti di loro caddero nelle fauci delle
bestie. Alcuni di quelli più fortunati riuscirono ad aggrapparsi all’orlo del ponte e cercarono di
risalire, ma presto furono spinti giù da altri loro compagni, cadendo alla fine nel fiume…

“Via! Via! Via! Via! Via! Via! Via!”

Fei usava liberamente le modalità paladino e barbaro. Usò le aure Potenza e Preghiera per
minimizzare le perdite tra i suoi uomini e distruggeva i nemici con l’enorme ascia del barbaro.

“Boom boom!”

Presto arrivarono a metà del ponte, la parte più stretta. Le catapulte erano proprio di fronte a
loro. Fei scaraventò via i nemici che ostacolavano il suo cammino e diede un calcio ad una
catapulta dal peso di sei-settecento libbre. La macchina d’assedio volò via dal ponte come una
palla e cadde nel fiume. Uccise un po’ di bestie marine e spinse già alcuni nemici nel fiume.

Le cariche folli erano inarrestabili. Con un paio di colpi, quattro delle sei catapulte furono spinte
giù dal ponte da Fei e dai suoi uomini…

Stava andando tutto secondo i piani di Fei; era anche meglio di quanto aveva previsto dato il caos
tra le formazioni nemiche.

Proprio in quel momento…

“Colpo del Sole Esplosivo!”

Dopo un grido, un’enorme energia rossa dalla pressione spaventosa volò oltre i nemici e puntò
verso Fei e i suoi uomini.
Le pupille del re si contrassero.

Era il guerriero a tre stelle, lo spadaccino Landes.

Finalmente era arrivato.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Ahah, ottimo! Il tuo paparino ti stava aspettando!”

Fei aveva previsto l’arrivo di Landes. Un assassino nell’ombra era pericoloso, ma una volta che
si rivelava, ogni minaccia nascosta sarebbe sparita. Per questo Fei era più sollevato che sorpreso.
Rise mentre si preparava ad usare un Balzo che aveva preparato da tempo. Batté i piedi contro il
terreno e saltò sollevando una nuvola di polvere. Strinse con forza la sua ascia e concentrò tutte le
sue forze in un solo colpo.

“Rip!”

L’attacco produsse un sibilo quasi inudibile, simile ad un pezzo di carta che si stava strappando.

In confronto al colpo del sole esplosivo così appariscente da illuminare il cielo con la sua energia,
l’attacco di Fei era semplice come il colpo di un taglialegna.

Ma, sorprendentemente, il fendente lungo 4-5 iarde di Landes fu tagliato a metà. Le due ondate di
energia volarono oltre Fei e scomparirono dopo una piccola esplosione.

Allo stesso tempo, molto rapidamente…

“Tink, tink, tink, tink, tink!”

Numerose scintille apparirono a mezz’aria. I due stavano combattendo così velocemente che i
soldati non potevano nemmeno seguire i loro movimenti con lo sguardo. Il clangore del metallo e
le scintille passarono al centro della battaglia. Presto entrambi ruggirono e indietreggiarono…

“Tap, tap, tap!”

I due combattenti furono costretti a fare un paio di passi indietro e ansimarono pesantemente
mentre atterravano.
Durante la serie di scambi, avevano usato le loro tecniche più potenti. Landes aveva utilizzato le
sue tecniche di spada sofisticate. Aveva fatto ventotto stoccate in un solo respiro di tempo, veloce
come uno spettro. Fei invece era riuscito solo ad attaccare sei volte vista la pesantezza della sua
ascia; per lo più si era impegnato duramente a bloccare i colpi…

Nessuno dei due era riuscito a ferire l’avversario. Nonostante Landes sembrasse calmo in
superficie, in realtà era scioccato.

Si era precipitato su Fei e sui suoi uomini subito dopo aver ricevuto l’ordine del cavaliere con la
maschera argentata, ma a causa del gran numero di soldati che si stava ritirando e della velocità
della carica di Fei e dei suoi guerrieri, non era riuscito ad arrivare prima che la formazione di
torri e di lance del drago venisse distrutta. Le formazioni delle lance e delle spade erano state
sbaragliate e quasi tutte le scale d’assedio e le catapulte erano state buttate giù dal ponte.

Quando finalmente era arrivato al centro del campo di battaglia, aveva individuato subito il
nemico inarrestabile ricoperto di sangue che stava conducendo questo massacro. Era la ‘bestia’
che lo aveva ferito sulle mura di Chambord ieri. La natura cruenta e selvaggia di questo mostro lo
aveva scosso ed era ancora un po’ timoroso di questa ‘bestia’. Aveva esitato e non aveva attaccato
subito dopo essere arrivato.

Così Landes aveva deciso di rinunciare al suo orgoglio da guerriero a tre stelle e si era nascosto
in mezzo al mare caotico di soldati e aveva tentato di fare un agguato.

Aveva cercato di porre fine al suo incubo con il colpo esplosivo del sole, ma chi sapeva che la
‘bestia’ sarebbe stata pronta e non sarebbe stata colta dal panico. Fei aveva fatto un balzo e
aveva tagliato a metà il suo attacco.

“Quanta forza fisica possiede?”

A mezz’aria, Landes aveva sentito la ferocia del nemico. In confronto allo scontro precedente, la
forza della bestia era quasi raddoppiata. Ogni suo attacco fatto con l’ascia delle dimensioni di
una porta gli faceva intorpidire il braccio per l’impatto. Aveva la sensazione di impattare contro
cento strati di ferro.

Dopo essere atterrato, Landes non osò sottovalutare Fei. Radunò tutta la sua energia e continuò
ad usare il picco delle sue forze. Le fiamme di energia rosse lo coprivano completamente,
sbarazzandosi del torpore nel suo braccio. Era pronto a combattere.

Dall’altra parte.

Dopo quella sorta di scambio, anche Fei aveva ottenuto molte informazioni.
La forza fisica di un barbaro di livello 12 era sufficiente a gestire un guerriero a tre stelle e la sua
energia, ma gli mancavano delle tecniche appropriate. Fei aveva la sensazione che, nonostante
fossero dei maestri nel combattimento ravvicinato e potessero padroneggiare ogni tipo di arma, i
barbari non avevano sviluppato un sistema di tecniche completo. Eccetto le incredibili abilità
come Ululato, questa classe non aveva molto altro da offrire in confronto ai guerrieri del
continente Azeroth.

‘Sembra che dovrò trascorrere un po’ di tempo ad apprendere più tecniche di combattimento.’

Nonostante Fei fosse pensieroso, i suoi movimenti non rallentarono affatto. Si batté l’armatura
con l’ascia. “Tink!” Il clangore sembrò tuonare nei cuori dei nemici. Poi ruggì al cielo: “Che il
dio della guerra mi assista!” e la sua ascia si trasformò in una tempesta di lame che si avventò su
Landes.

“Tink! Tink! Tink! Tink! Tink! Tink!”

Il fragore del metallo.

La velocità d’attacco di Landes era di gran lunga superiore rispetto a quella di Fei, ma non era
ugualmente forte. Non appena Fei attaccava, la spada di Landes si sarebbe trasformata in
un’ombra e avrebbe fatto un paio di affondi nello stesso punto per annullare l’impatto terrificante
dell’ascia.

Era uno scontro tra due tipi diversi di potere.

Uno selvaggio e distruttivo, molto violento.

L’altro complesso e intenso, così veloce da poter attaccare più di dieci volte in un secondo.

Landes utilizzò completamente la sua energia da guerriero a tre stelle, la sua aura si espanse
attorno a volò via come dei meteoriti. Impattò sul ponte, scaraventando via i detriti del ponte.

Dopo un po’ di tempo, si sollevarono sempre più polvere e pezzi di pietra; anche il sangue e gli
arti a terra furono scagliati via. Vorticarono a mezz’aria e formarono un ciclone rosso. Da
lontano sembrava un tornado cremisi che stava crescendo sempre di più.

Il turbine divenne sempre più grande e avvolse completamente Landes e Fei. I soli rumori rimasti
erano i clangori e i ruggiti che provenivano dai due combattenti. Le persone all’esterno non
riuscirono più a vedere cosa stava succedendo dentro.

La battaglia era proprio violenta.


Il tornado sanguinoso aveva separato il ponte a metà. Sia gli uomini forzuti tra cui Pierce e
Drogba a nord e i nemici a sud non potevano partecipare allo scontro. Dovevano rimanere lontani
ad osservare. Con il cuore palpitante, dovevano aspettare che la battaglia finisse.

A causa di questa “pausa” il flusso caotico di nemici si calmò lentamente. Alcuni degli ufficiali
cercarono di dare loro ordini e radunare nuovamente le formazioni. Dopo che la squadra di
supervisione decapitò più di venti disertori e posò le loro teste sulle punte delle loro lance,
l’esercito si calmò.

Questo confortò Landes nonostante fosse impegnato in una dura battaglia. Gridò ad un paio di
ufficiali: “Lo tratterrò io! Voi andate ad uccidere gli altri!”

Lo scontro tra Fei e Landes era troppo esplosivo; l’intero ponte era bloccato e i soldati normali
non potevano passare. Sarebbero stati fatti a pezzi insieme al loro equipaggiamento a causa
dell’energia soverchiante. Tuttavia non sarebbe stato difficile andare oltre per gli ufficiali più
potenti. dopo aver sentito l’urlo di Landes, un paio di ufficiali che desideravano ardentemente
guadagnarsi dei meriti militari balzarono e si precipitarono verso i guerrieri, al contempo
cercando di evitare le onde d’urto dello scontro tra Fei e Landes.

“Fuori dal ca**o!”

Fei ruggì quando vide gli ufficiali avanzare.

Un potere terrificante travolse i nemici come un’onda sonica e scosse i loro spiriti.

Era l’Ululato del barbaro.

L’Ululato di livello 5 era molto più forte rispetto a quello che Fei aveva usato con Landes ieri.
Non spaventò solo il guerriero a tre stelle, ma terrorizzò i quattro ufficiali nemici che stavano
balzando. La loro energia si congelò per un secondo; caddero tutti da mezz’aria nel tornato
sanguinoso e furono ridotti in poltiglia dall’ascia di Fei.

“Ugh!!”

Il ponte si riempì di una serie di sussulti. Uccidere quattro ufficiali nemici che erano quasi
guerrieri ad una stella con un solo grido mozzo il fiato di tutti i soldati. Le formazioni appena
riassemblate si stavano di nuovo disperdendo; a molti nemici iniziarono a tremare
incontrollabilmente le gambe.

Mentre metteva sotto pressione Fei usando trentatré colpi consecutivi, Landes incoraggiò gli
ufficiali: “Non temete! Continuate, il maestro ha dato un ordine: chiunque ucciderò un nemico sul
ponte sarà ricompensato con 1.000 monete d’oro…” Molti sarebbero diventati più audaci
sentendo questa promessa. La qualità dei nemici era dimostrata dalla loro taglia; decine di
ufficiali dotati di un po’ di energia balzarono e volarono verso i guerrieri.

“Morite!!!”

Fei ruggì di nuovo, utilizzando Ululato e scatenò il suo devastante potere mentale.

“Whoosh, whoosh…!”

Cinque o sei ufficiali nemici caddero di nuovo e furono fatti a pezzi. Tuttavia Landes stavolta
reagì velocemente e attaccò Fei con un Colpo Esplosivo del Sole. L’energia rossa di fuoco riempì
il cielo e soppresse il potere del re. Alla fine, otto su nove ufficiali nemici riuscirono a superare il
tornato cremisi e sogghignarono con fare malvagio verso i guerrieri mentre si avventavano su di
loro.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Pierce e Drogba ruggirono all’istante e caricarono contro i nemici; la battaglia tra gli uomini
forzuti e gli ufficiali nemici era iniziata.

I guerrieri, inclusi Pierce e Drogba, non usavano energia e le loro tecniche di combattimento non
erano sofisticate come quelle degli ufficiali nemici più esperti. Non potevano lottare uno contro
uno, ma fortunatamente avevano più uomini e anche l’aiuto della cosiddetta acqua magica nelle
borracce rosse e blu. Nessuno di loro temeva la morte, così adottarono uno stile di combattimento
per cui rischiavano la vita per uccidere il nemico. Oleg era un guerriero ad una stella, così
sarebbe potuto resistere per un po’; nessuno era sicuro di chi ne sarebbe uscito vittorioso alla
fine.

Tuttavia le perdite erano inevitabili.

Un ufficiale nemico schivò l’attacco d’ascia di un guerriero forzuto e la sua spada affondò in
avanti come un serpente velenoso; trapassò le piccole fenditure tra i pezzi dell’armatura e penetrò
nello stomaco del guerriero…

Il corpo dell’uomo forzuto si congelò; era ovvio che non sarebbe riuscito a sopravvivere ad un
colpo simile.
Ma prima che l’ufficiale nemico potesse ridere e ritirare la sua spada, fu terrorizzato nello
scoprire che il guerriero aveva lanciato via l’ascia e gli stava saltando addosso. Le braccia
dell’uomo forzuto lo strinsero con forza fino a strangolarlo e l’ufficiale iniziò ad avere difficoltà a
respirare. Prima che potesse reagire, l’uomo forzuto gridò: “Lunga vita ad Alexander!” e caricò
con forza, puntando verso gli altri nemici.
In una serie di sussulti, il guerriero spinse altri due ufficiali e tutti e quattro caddero nel fiume.
All’istante furono ridotti in pile di ossa bianche dalle bestie marine divora uomini che si erano
radunate sotto il ponte.

Il sacrificio del guerriero aveva spaventato tutti gli altri ufficiali nemici.

“Breno!!!”

Dopo aver visto l’uomo forzuto cadere nel fiume, Pierce provò un dolore così intenso da avere la
sensazione che qualcuno gli avesse infilzato il cuore. Non schivò e lasciò che un ufficiale gli
trafiggesse la gamba e poi contrattaccò con un potente colpo. L’impatto fece sbattere la testa del
nemico sul suo petto.

Lo scontro stava diventando sempre più intenso ed entrambe le parti avevano subìto delle perdite.

Il vento autunnale soffiò per il campo di battaglia emanando un’atmosfera solenne e tragica.

Questi uomini forzuti potevano essere solo delle persone ordinarie, ma brillarono tutti con una
gloria impareggiabile dopo il grido di Breno e il suo balzo deciso e tragico nel fiume Zuli.

Gli uomini forzuti ricoperti di sangue avevano costruito un mure di carne su questo antico ponte
di pietra; anche se fossero dovuti morire, avrebbero protetto il regno e le loro famiglie.

Sotto l’ombra delle lame e la tempesta di sangue.

La marcia degli eroi era ferma e costante. Anche se fossero stati trafitti da delle lame, anche se
avessero tagliato loro le braccia, anche se il sangue fosse schizzato nei loro elmi… non avrebbero
fatto un solo passo indietro. Gridavano tutti “Lunga vita al re!” e caricavano contro i nemici più
potenti di loro. Non esitarono a bloccare i guerrieri avversari assetati di sangue che coltivavano
energia.

L’intensità della battaglia era indescrivibile. Alla fine gli ufficiali furono scossi dall’intento
assassino nemico e non osarono fronteggiare il gruppo. Erano spaventati e alcuni di loro si
girarono e cercarono di scappare…
Molte persone rimasero sulle mura difensive in silenzio, le lacrime riempivano i loro occhi. I loro
sguardi bruciavano di rabbia. Il loro sangue ribolliva e le armi con cui stavano stringendo le armi
iniziarono a tremare per la furia. Alcuni soldati non riuscirono a trattenersi e ruggirono mentre si
precipitavano verso la corda che pendeva dalle mura. Volevano sostenere le loro truppe e le
famiglie che avevano costruito quel muro umano!

Fei assistette a tutto questo mentre si stava battendo con Landes.

Dopo aver visto il Breno saltare nel fiume con il nemico, provò una tristezza senza precedenti,
come se avesse perso un suo caro. Sentì qualcosa bruciare nel suo corpo e se non si fosse sfogato
il prima possibile, aveva la sensazione che si sarebbe ridotto in cenere…

Fei ruggì mentre si voltava.

Era stato lui a portare i ventidue uomini fuori dal castello. Eccetto Breno che aveva già
sacrificato la vita, Fei giurò che li avrebbe riportati tutti sani e salvi a Chambord.

Landes lasciò quattro o cinque ferite spaventose sulla schiena di Fei, che però lo ignorò. La sua
ascia si trasformò di nuovo in una tempesta di lame e fece a pezzi gli ufficiali nemici rimasti. Fei
gridò agli altri: “Ritiratevi… Tornate indietro, tornate al castello! Guerrieri, la nostra missione è
stata completata!”

Tuttavia…

“Rimarremo insieme a sua maestà!”

Era stata una risposta unanime dai guerrieri; non avevano esitato. Alcuni di loro avevano ancora
pezzi di lame infilzate nei loor corpi, buchi scioccanti pieni di sangue nelle loro armature e si
reggevano in piedi solo grazie all’aiuto dei loro compagni. Tuttavia, la loro risoluzione era ferma
come una montagna e nessuno di loro voleva ritirarsi.

Fei ne fu commosso e al tempo stesso si agitò.

Menò un fendente orizzontale e schivò la spada sinuosa come un serpente di Landes che stava
puntando alla sua testa. Gridò: “Pierce, è un ordine in quanto re: riporta i miei guerrieri a
Chambord immediatamente! Non disubbidire… Fidati di me, ho un modo per uscirne.”

Pierce abbassò la testa ed evitò lo sguardo di Fei.

In quanto soldato delle guardie del re, aveva migliaia di motivi per restare indietro e combattere
insieme a lui. Se la situazione fosse stata uguale a prima, anche ritirarsi sarebbe stata un’opzione.
Tuttavia, era evidente che dopo la comparsa del guerriero a tre stelle nemico, Alexander non se la
sarebbe cavata facilmente come prima. Erano entrambi molto potenti e nessuno di loro poteva
battere l’altro velocemente. Se si fossero ritirati ora, avrebbero lasciato il re in una situazione
estremamente pericolosa… Avrebbero preferito sanguinare e morire sul campo di battaglia che
abbandonare il loro re.

Dopo aver evitato lo sguardo di Fei, Pierce e Drogba ordinarono ai guerrieri di bere l’acqua
nelle borracce. Prima che le loro ferite guarissero appropriatamente, ricrearono la formazione a
“V” e Pierce passò davanti.

“Sua maestà, le scale d’assedio e le catapulte sono state già distrutte. Rimarremo indietro, per
favore torni a Chambord!” Gridò Pierce mentre caricava.

Fei non rispose.

Sapeva che in questa situazione, anche se era il re, non sarebbe riuscito a convincere questi
guerrieri testardi a tornare nel castello. Cambiò il suo stile di combattimento e rinunciò a
difendersi. Adottò anche lui una strategia di sacrificio e mirò ad ogni punto vitale del corpo di
Landes.

“Ahahah, sei all’angolo! È inutile, nessuno di voi potrà sopravvivere!”

Landes rise. Era certo che avrebbero vinto, così non combatté usando tutte le sue forze. Se avesse
potuto temporeggiare, con il passare del tempo questi uomini forzuti si sarebbero stancati a causa
del vantaggio numerico avversario.

Fei aveva capito il piano di Landes.

Aveva anche visto squadre di nemici che, dall’altra riva del fiume, si stavano avvicinando al ponte
portando lunghi archi e faretre che contenevano enormi frecce. Nonostante fossero quasi ad un
miglio di distanza, il suo istinto di barbaro gli suggerì che erano una grave minaccia.

Tuttavia Fei all’improvviso sentì qualcosa di ancora più pericoloso, annebbiandogli la mente.
Ebbe il presentimento di essere stato preso di mira da un serpente letale che stava per fargli un
agguato.

Fei identificò velocemente la fonte di questo pericolo.

Una nuvola di foschia nera si stava diffondendo lentamente dal lato meridionale del ponte. Una
figura nera si stava muovendo tra il fumo e, vista la sua esperienza nella modalità
dell’incantatrice, Fei sentì chiaramente il campo di forza dovuto ad un potere magico forte e
aggressivo che proveniva da quella persona.
Andava oltre le sue aspettative; anche l’assalto del boss più potente che aveva affrontato finora
nel mondo di Diablo, Griswald, non lo aveva fatto sentire così…

“È un maestro… Di gran lunga superiore alla terza stella!”

Fei era scioccato. Capì all’istante che stava per arrivare la vera minaccia.

Non si aspettava che si fosse nascosto un super boss tra le truppe nemiche. La situazione era
andata di male in peggio. Una volta che quella figura avvolta da foschia nera fosse arrivata ad
una distanza di trecento iarde, che era la media del raggio d’azione degli incantesimi, Fei e i
guerrieri non avrebbero avuto possibilità di fuggire.

L’aspetto più spaventoso era che la comparsa di un mago del genere significava che tutto il loro
duro lavoro durante la missione era andato sprecato. Per Chambord un mago così potente era
venti volte più pericoloso di sei catapulte.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

‘Devo trovare un modo per uccidere quel mago!’ Pensò Fei.

Aveva difficoltà a battersi con un guerriero a tre stelle; sarebbe stato praticamente impossibile
uccidere un mago di livello superiore che era sotto la protezione delle truppe nemiche. Stava
cercando di escogitare un piano mentre stava affrontando Landes, ma non gli venne in mente
nulla. Anche nelle sue modalità di barbaro, paladino o incantatrice, non poteva rivaleggiare con
un mago a quattro o più stelle.

Dopo poco tempo, gli uomini forzuti si erano avvicinati. Volevano superare Fei e bloccare Landes
per aiutare Alexander a ritirarsi.

“Non posso tardare!” Fei decise.

Sapeva che era proprio a corto di tempo. Qualsiasi contrattempo sarebbe potuto risultare nel loro
annientamento totale.

Fei ruggì e usò di nuovo Ululato. Una spaventosa ondata di potere mentale spaventò i nemici in
avvicinamento. Dopo aver fatto indietreggiare un po’ Landes, Fei saltò all’improvviso. Strinse con
forza l’ascia e colpì verso il basso, come se volesse tranciare a metà una montagna.
L’impatto fu davvero potente. La lama dell’ascia fece scintille, sembrava un meteorite sul punto di
colpire la terra.

Landes ne fu sorpreso; non osò ricevere questo attacco.

“Boom!”

All’improvviso il ponte crepitò, polvere e detriti volarono ovunque. L’intera struttura sembrò
tremare. Alcune grandi rocce attaccate al fondo del ponte caddero nel fiume e l’impatto creò una
serie di colonne d’acqua!

“Ahahah, codardo! Un guerriero a tre stelle non può ricevere il mio colpo?”

Fei derise Landes. Sul ponte, indicò con l’ascia l’esperto. Emanava un’aura così soverchiante da
dare la sensazione che fosse accompagnato da migliaia di truppe, scoraggiando i nemici pronti a
fare la loro mossa.

“Tornate indietro!”

Dopo aver deriso i nemici, Fei cambiò espressione e scosse il braccio.

Esercitò un’enorme quantità di forza e spinse indietro gli uomini forzuti che stavano per caricare
dietro di lui. Di fronte alla potenza di un barbaro, i guerrieri barcollarono e furono costretti ad
indietreggiare.

Prima che qualcuno potesse reagire, Fei balzò di nuovo e concentrò tutte le sue forze in un
fendente verso il basso.

La lama dell’ascia diventò di nuovo rossa a causa dell’alta velocità creata dalla frizione nell’aria.
L’arma puntò verso Landes con uno slancio impareggiabile.

A mezz’aria, Fei gridò: “Ahah, chi osa affrontarmi?”

Nessuno lo fece. Tutti i nemici arretrarono per evitare questo attacco, incluso Landes.

Nessuno tra le migliaia di nemici osava affrontare la bestia che aveva distrutto la formazione
degli scudi torreggianti e delle lance del drago. Potevano solo ritirarsi da questi mostri disposti a
sacrificare la vita per uccidere il nemico.

Ma Fei non la prese come una risposta.


Continuò a balzare e a colpire verso il basso, senza preoccuparsi di stancarsi. Sembrava una
bestia impazzita, spingeva sempre più indietro i nemici, passo dopo passo. Nessuno osava
fermarlo, né rispondere ai suoi sguardi.

“Cosa? Nessuno osa affrontarmi?”

“Ahahah, siete tutti codardi che nascondono la testa nella sabbia come struzzi?”

“Bah! Landes, dov’è il tuo orgoglio come guerriero? Avanti, battiti con me!”

“Chi osa affrontarmi?”

“…”

Dopo ogni colpo, Fei avrebbe deriso i nemici e fatto un passo avanti.

La sua espressione orgogliosa somigliava a quella di un imperatore che osservava dall’alto i suoi
territori e nessuno osava ricambiare lo sguardo. Ogni volta che Fei avanzava, i nemici tremavano
e indietreggiavano. Anche Landes era sotto pressione; non dubitava che sarebbe stato tranciato in
due pezzi se fosse stato colpito direttamente dagli attacchi di Fei, anche se aveva lo scudo di
energia di un guerriero a tre stelle. Quella paura lo costrinse ad indietreggiare continuamente.

Fei aveva lanciato otto attacchi nell’arco di circa sette secondi.

Tutti questi colpi impattarono sul ponte come fulmini, facendolo tremare violentemente. Molte
enormi pietre caddero nel fiume ed uccisero decine di bestie marine assetate di sangue che
stavano lottando per i cadaveri. La superficie del fiume era tinta di rosso.

I nemici si erano ritirati per circa sedici iarde a causa delle intimidazioni di un solo uomo e della
sua ascia.

Dopo otto attacchi, Fei si fermò e iniziò a ridere.

Li guardò con sdegno, poi fece un paio di passi indietro per poi usare di nuovo il balzo del
barbaro. Sorvolò cinque iarde circa e colpì verso il basso con tutte le sue forze.

L’attacco sorprendentemente non mirava ai nemici, ma alla superficie del ponte dietro di lui.

“Crack!”

L’ascia che stava usando Fei non riuscì a contenere più la sua forza mostruosa e l’impugnatura
nera come la pece sibilò e si spezzò a metà.
L’enorme impatto e il fragore che causò spinse tutti a coprirsi le orecchie. Ai nemici più vicini che
non erano molto forti si spaccarono i timpani e il sangue iniziò a colare dalle loro orecchie.
Alcuni di loro rimasero così storditi che non riuscirono a reggersi in piedi e caddero dal ponte…

L’attacco di Fei somigliava all’ira divina.

Tutti i nemici erano impalliditi.

Dopo questo shock, molte persone incluso Pierce si chiesero all’improvviso: ‘Perché Alexander ha
attaccato il ponte?’

Dopo che si abbassò il polverone, i soldati riuscirono a rivedere il ponte. Fei era fermo sulla
struttura e stava ansimando pesantemente. Era ovvio che fosse esausto.

Rimase sul posto in silenzio.

Fei fissò Landes con un sogghigno mentre teneva l’ascia spezzata.

Per un momento, un raro silenzio avvolse il campo di battaglia.

Si poteva sentire il rapido ritmo del proprio battito cardiaco.

Poi accadde qualcosa.

“Crack!”

Tutti sentirono un piccolo crepitio.

Era debole come il sibilo di un insetto, ma folgorò i soldati, che furono colti dal panico nel vedere
che si stavano estendendo delle fenditure da sotto i piedi di Fei.

All’improvviso molti capirono qual era stato il motivo del suo gesto, i suoi nove attacchi
terrificanti non erano stati fatti per uccidere i nemici, ma per danneggiare il ponte.

La struttura di pietra cominciò a tremare violentemente.

“Crack! Crack! Crack!”

Le fenditure si stavano allargando sempre di più.

Le enormi pietre di supporto e le rocce si stavano sgretolando e stavano precipitando nel fiume
Zuli a centinaia di iarde sotto, creando enormi increspature.
“Me**a! Il ponte sta per collassare!”

Landes quasi si cagò sotto. Anche se sapeva quali erano le intenzioni di Fei, non aveva il tempo di
fermarlo. Batté il terreno con forza e usò la sua energia per ritirarsi velocemente. Anche se era un
guerriero a tre stelle, se fosse caduto nel fiume, non sarebbe sopravvissuto alle zanne affilate delle
migliaia di bestie marine assetate di sangue.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Le formazioni che erano state appena riorganizzate precipitarono di nuovo nel caos e ogni singolo
nemico stava urlando e lottando per scappare per primo.

Il ponte tremava sempre più intensamente. Fei era il solo fermo in mezzo al ponte, nella parte
dalle crepe più grandi. Mantenendo la calma, stava pianificando velocemente la sua prossima
mossa.

Tirò fuori una pozione curativa normale e una bottiglia di pozione del vigore e se le tracannò
sotto la copertura del polverone appena sollevato e dei detriti. Tutta la sua fatica svanì e le sue
ferite iniziarono a guarire istantaneamente.

Presto tornò al picco delle sue forze. Eccetto per i buchi nella sua armatura e la sua ascia rotta,
non aveva nessun problema. Non gli era rimasta nemmeno una cicatrice.

Le pozioni del mondo di Diablo erano troppo magiche.

Allo stesso tempo, i guerrieri a nord del ponte rimasero scioccati.

Avevano scoperto che il re Alexander era ancora al centro della fenditura, ma che per qualche
motivo non si stava muovendo… Pensavano tutti che Fei fosse esausto e che non avesse più la
forza di scappare. Se il ponte fosse crollato, sarebbe caduto tra le correnti letali del fiume e così
avevano temevano che non sarebbe sopravvissuto.

“Dannazione… presto, salvate il re!”

Pierce si precipitò come un pazzo verso Fei.

Gli altri guerrieri reagirono nello stesso modo; si dimenticarono delle loro ferite sanguinanti e
decisero di rischiare la vita per raggiungere il re.
“Tornate indietro, siete pazzi?!”

Drogba mantenne una rara calma; prese Pierce per la spalla e lo tirò indietro. Ruggì: “Se ci
andiamo tutti, il nostro peso combinato farebbe solo crollare più velocemente il ponte…
Dobbiamo mandare qualcuno di veloce che può recuperare rapidamente il re.”

“Vado io! Sono il più veloce!” Gridò Pierce dopo aver riflettuto per un secondo.

“Eheh… Non sei veloce come me.” Drogba mostrò un’espressione astuta. Colpì la nuca di Pierce
con l’impugnatura della sua ascia e gli fece perdere conoscenza. Si precipitò verso Fei ridendo,
come se avesse ottenuto qualche grande vantaggio. Gridò agli altri: “Non dovete venire anche
voi, aiuterò io il re. Ahahah, prendetevi cura di quell’idiota…”

Dopo aver detto questo, caricò più veloce di un ghepardo. Il ponte stava crepitando ed era sul
punto di collassare; Drogba usò un’agilità che sembrava incompatibile con il suo enorme torso e
raggiunse Fei dopo un paio di secondi. Non disse una parola, aveva intenzione di afferrare il re
per la vita e metterselo in spalla per poi correre verso la riva settentrionale del fiume Zuli.

“Che ca**o… Drogba? Che ci fai qui?”

Fei si stava concentrando a perfezionare il suo piano e fu sorpreso nel vedere l’enorme figura tra
il polverone.

“Sua maestà, il ponte sta per crollare, dobbiamo tornare indietro!”

Fei stava per rispondere quando parte del ponte sotto i suoi piedi tremò all’improvviso. La pietra
di supporto più grossa collassò e cadde nel fiume. Molte bestie marine aprirono le loro fauci
sanguinose in attesa di morderli…

“Non c’è tempo!”

Non poteva tornare indietro, la parte del ponte che collegava a Chambord era caduta. Fei afferrò
la mano di Drogba e usò il Balzo del barbaro. Batté i piedi con forza sul pavimento,
distruggendolo completamente. Fei saltò insieme a Drogba e “volò” verso un posto sicuro.

Tuttavia la direzione in cui era balzato non era verso nord, ma… a sud, dov’erano i nemici.

“Boom!”

Fei atterrò fermamente insieme a Drogba su una parte del ponte a decine di iarde di distanza
dalle fenditure. Questa sezione non era collassata.
Alla fine il polverone si calmò. Anche il ponte alla fine smise di tremare.

Potevano vedere tutti la metà del ponte che era collassata. Ora c’era uno spazio vuoto di
sedici-diciassette iarde nella pozione intermedia più sottile dell’antico ponte, sembrava che un dio
l’avesse tagliato a metà. La corrente sotto sibilava. Questo intervallo era diventata una barriera
naturale; i nemici non avrebbero avuto modo di arrivare a Chambord.

Solo guerrieri stellari sarebbero riusciti ad attraversarlo con l’aiuto di corde uncinate; i soldati
ordinari non sarebbero potuti passare a meno che non avessero le ali.

Fei e Drogba erano sul limitare dell’apertura. Dietro di loro c’era una zona letale di
sedici-diciassette iarde, e la corrente e le bestie marine non erano da sottovalutare.

Di fronte a loro c’erano migliaia di nemici. Le loro lame brillavano assetate di sangue e gli
uomini mostravano sguardi assassini.

Questi due… erano spacciati; non ne sarebbero potuti uscire vivi, a meno che Chambord non
trovasse il modo per riportarli indietro o i due potessero uccidere tutti i nemici di fronte… Me era
impossibile.

Sulle mura difensive, molti iniziarono iniziarono a provare paura.

I volti dei soldati e dei cittadini impallidirono, non potevano emettere nemmeno un suono.
Lampard si accigliò; accanto a lui, la fata Angela si morse le labbra così tanto da farsele
sanguinare. Lacrime cristalline rigarono le sue guance ed Emma stava singhiozzando
silenziosamente tra le sue braccia.

Sulla riva meridionale del fiume Zuli, il cavaliere con la maschera argentata batté i piedi con
furia.

Il suo piano di conquistare Chambord in breve tempo ora era andato a monte a causa del crollo
del ponte. Ora c’era un divario insormontabile tra i due eserciti.

“Uccideteli… uccideteli!”

Il capo con la maschera argentata indicò Fei e Drogba. Il suo senso di superiorità e di controllo
della situazione erano scomparsi. Iniziò a tremare incontrollabilmente, come se avesse un attacco
epilettico; non poteva nemmeno parlare normalmente. Gridò freneticamente e perse tutta la sua
compostezza.
I suoi sottoposti dovettero sfregarsi gli occhi per assicurarsi che fosse la stessa persona. Per molti
anni, non avevano mai visto il loro comandante impazzire in questo modo. Senza il suo solito
atteggiamento calmo, sembrava ancora più folle di un mendicante che stava morendo di fame.

Sul ponte parzialmente collassato.

Landes tirò un sospiro di sollievo dopo che il polverone si calmò. In questa situazione, i suoi due
avversari erano spacciati. Non potevano ritirarsi, né scappare; non importava quanto una
persona fosse potente, perfino guerrieri a tre o quattro stelle non sarebbero riusciti a sopravvivere
all’assalto di migliaia di soldati.

Landes era sicuro di sé: “Ahah, misere bestie, siete morti… Morti! Schiaccerò tutte le vostre ossa
e vi farò a pezzi. Vi farò implorare di morire!”

Landes si avvicinò lentamente a Fei e a Drogba con un brutto sogghigno.

Dietro di lui, anche le truppe nemiche iniziarono ad avanzare lentamente sotto le pressioni della
squadra di supervisione. Il loro intento omicida raggelante calò su Fei e Drogba, e l’atmosfera
divenne davvero soffocante.

Persone ordinarie sarebbero già crollate in una situazione del genere, ma…

“Ah… Sembra che moriremo qui. Lo rimpiangi?” Fei non guardò nemmeno i nemici in
avvicinamento, si girò e sorrise a Drogba: “Hai paura?”

“Morire accanto al grande re Alexander sarebbe un onore per la mia famiglia Didier… Didier
Drobga non lo rimpiangerà mai!” Il guerriero cosparso di ferite strinse l’ascia, avanzò con
decisione e si mise di fronte a Fei. Guardò con ferocia i nemici e ruggì con voce tonante:
“Ahahah, ho già ucciso abbastanza oggi… Bastardi senza palle, se volete ferire il mio re dovrete
passare sul mio cadavere!”

Perfino Landes che era un guerriero a tre stelle fu un po’ intimidito dal ruggito di una persona
molto più debole di lui, facendolo fermare. La reazione dei nemici dietro di lui fu ancora più
intensa; centinaia e migliaia di loro si agitarono e balzarono mentre arretravano di un paio di
passi.

Il sangue di Fei ribollì nuovamente.

Prima si era chiesto ripetutamente: ‘Perché devo combattere così duramente? Sono solo un
viandante capitato per caso in questo mondo. Guerre, morte, combattimenti, sangue… è tutto
irrilevante per me. Se volessi andarmene, con il mondo di Diablo potrei sopravvivere in qualunque
altro luogo… Perché dovrei combattere così disperatamente?’

…..

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

‘Perché dovrei combattere così disperatamente?’

‘Per la debole, ma gentile e splendida Angela?’

‘È per i leali e coraggiosi Brook e Pierce, e i miei soldati?’

‘Per i deboli disperati e inermi e i cittadini più vecchi che mi considerano un dio e la loro unica
speranza?’

‘Eheh, da quando sono diventato così altruista?’

Fei si era ritrovato molte volte a pensare con ironia alla sua situazione. Aveva dubitato e
questionato le sue decisioni più di una volta. Ma dopo aver visto il guerriero di fronte a lui, i suoi
compagni dall’altra parte del ponte che stavano cercando di raggiungerli come pazzi e i soldati
che si stavano precipitando fuori dal castello per aiutare i guerrieri e il loro re… Fei ebbe la
sensazione che non avesse più motivo di esitare e non provò più rimpianti.

Questa era la decisione di un vero re.

Dopo aver inspirato l’aria che odorava di sangue, Fei andò accanto a Drogba. Sorrise e disse al
guerriero pronto a morire: “Quando tornerai indietro, trasmetti i miei ordini. Dì a Brook e a
Lampard di fermare i nostri soldati e i cittadini, e fateli ritirare immediatamente.
Indipendentemente da quello che accade, non lasciate il castello… Ricordatelo bene. Questo è il
mio ordine in quanto re. Devono ubbidire tutti, altrimenti sarà considerato un tradimento!”

“Cosa? Indietro…” Drogba era confuso. Non capì cosa stava dicendo Fei.

Il re prese l’ascia dalle mani di Drogba e circondò la vita del guerriero. Tese il tronco e lo sollevò
dal terreno. Si girò e usò lo slancio della rotazione per lanciarlo via.

Drogba non ebbe il tempo di reagire. All’improvviso ebbe la sensazione che il suo corpo si fosse
alleggerito.
Un momento dopo, la sua vista si offuscò mentre sfrecciava nell’aria. Dopo una serie di sussulti,
era stato lanciato come un sacco di patate da Fei e superò il divario tra le due parti spezzate del
ponte. Riuscì ad atterrare dall’altra parte con successo. Il lancio di Fei aveva dimostrato il
controllo di un barbaro; Drogba cadde dall’altra parte del ponte e rotolò per quattro o cinque
iarde. La sua armatura di metallo creò moltissime scintille mentre si sfregava contro il pavimento
di pietra. Quando il suo slancio finì, arrivò proprio dov’erano gli altri guerrieri. A parte un lieve
stordimento dovuto alla caduta, Drogba non era minimamente ferito.

“Tornate indietro! Tutti voi! …Fidatevi di me, tornerò indietro sano e salvo!”

La voce di Fei risuonò dall’altra parte del ponte. Passò attraverso il sibilo della corrente e fu
sentita chiaramente da Drogba, Pierce, Brook, Lampard, Angela e tutti gli altri. Riecheggiò nel
cielo per molto tempo…

Dopo aver gridato, Fei gettò l’ascia che aveva preso da Drogba e caricò in avanti. Si precipitò
verso Landes e i nemici come una tempesta.

“Sei morto! AHAHAHAHAH!”

In questa situazione, dopo aver visto un altro nemico scappare così, Landes si infuriò. La serie di
sconfitte che avevano ricevuto nonostante il loro enorme vantaggio lo stavano facendo impazzire.
Batté i piedi per spingersi in avanti e affrontò Fei; l’energia del fuoco circondò il suo corpo e
brillò come il sole. Landes era sicuramente al picco delle sue forze.

“Ahahah, ti manderò all’inferno con questo colpo e ti decapiterò!”

Fei non aveva paura e provocò ancora di più Landes ridendo. Mentre caricava, passò
all’improvviso alla modalità Incantatrice. Un potente campo di forza magico lo circondò
all’istante e l’aria accanto a lui si riscaldò.

“Whoosh!”

Una serie di palle di fuoco sfrecciarono verso Landes.

Incantesimo di fuoco dell’incantatrice: Dardo Infuocato.

Dopo dei crepitii, una serie di sfere argentate fatte da saette volarono verso Landes dai palmi di
Fei.

Incantesimo del fulmine dell’incantatrice: Scarica Elettrica.


Non era finita lì.

La temperatura attorno iniziò a calare all’impazzata. Una nuvola di energia gelida apparì nel
palmo di Fei; formò una sfera di ghiaccio e mandò un altro proiettile verso Landes. Congelò
l’aria attorno mentre viaggiava a mezz’aria.

Fei non esitò e usò tutte e tre le sue abilità come incantatrice di terzo livello. Dopo aver esaurito
tutto il suo mana, passò alla modalità barbaro e accelerò la sua carica.

Brillò una luce dorata.

Evocò l’equipaggiamento sostitutivo del barbaro: lo scudo uncinato azzurro e la sciabola della
tempesta.

Landes invece fu colto dal panico a causa degli incantesimi di Fei.

Non si sarebbe mai immaginato che il suo avversario fosse anche un mago.

Tuttavia un guerriero a tre stelle non era così debole. Schivò facilmente la serie di palle di fuoco.
Ma prima di poter tornare in posizione di combattimento, fu investito dalle saette. Cercò di
bloccarle con la spada, ma le palle di fulmini esplosero prima di toccare la sua arma. Le saette
argentate esplosero e molte di esse atterrarono su Landes, intorpidendo il suo corpo e
rallentandolo per un po’.

Ma dopo che la sua energia del fuoco prendesse il sopravvento su quella del fulmine e potesse
reagire, la sfera di ghiaccio occupò il suo intero campo visivo. Nonostante fosse forte, stavolta
non riuscì a schivarla.

“Boom!!”

Il proiettile lo colpì e un sottile strato di ghiaccio coprì all’istante il suo corpo.

Prima di poter usare la sua energia del fuoco per sciogliere il ghiaccio, vide un rapido lampo di
luce dorata e sentì freddo al collo. Ebbe la sensazione di stare volando e scorse una figura
familiare. Era il suo corpo, gli mancava la testa e il sangue stava schizzando come una fontana…

‘Sono stato… decapitato?’

Questo fu il suo ultimo pensiero. Morì ancora prima di poter provare paura…
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Regnava il silenzio. Nuvole bianche costellavano il cielo blu.

Sul ponte.

Brandendo la spada dorata con la mano destra e lo scudo semitrasparente pieno di uncini
sull’avambraccio sinistro e la testa di Landes con la mano libera, Fei rimase con fermezza al suo
posto. Il sangue colava a terra e lasciò una serie di macchie rosse…

Dietro di lui, il sangue schizzava dal collo del corpo decapitato del guerriero a tre stelle.

“Tink!” La spada scivolò dalla mano del cadavere e tintinnò mentre cadeva a terra. Poi il corpo
dotato di una forza infinita solo un secondo fa si afflosciò a terra, come un albero marcio…

Un guerriero a tre stelle non era riuscito a resistere nemmeno ad un attacco ed era stato
decapitato.

Gli occhi della testa di Landes erano ancora spalancati. Sembrava che non avesse avuto nemmeno
il tempo per capire cos’era successo. Il suo brutto sorriso si era irrigidito sul suo volto; il suo
sguardo era spento.

La maestà di un guerriero a tre stelle era incredibile quando era vivo, ma ora non era diverso da
un mendicante.

Fei sogghignò mentre avanzava lentamente. Ogni volta che faceva un passo, i suoi nemici
indietreggiavano dieci volte di più, colti dal panico.

Fei non fece discorsi maestosi, né lanciò occhiate assassine. Si limitava ad avanzare
silenziosamente.

Non guardò nemmeno le migliaia di nemici di fronte a lui. Guardò oltre e fissò la nuvola di
energia nera in lontananza. Il campo di forza magica emanava un’intensa pressione e il senso di
minaccia che Fei provava aumentava sempre di più.

“Come posso uccidere questo mago?’

Fei si stava lambiccando il cervello.


Sembrava aver sconfitto facilmente Landes, ma la questione non era così semplice.

Prima di tutto, era passato alla modalità Incantatrice e aveva usato tutte e tre le abilità che aveva,
il Dardo Infuocato per attirare la sua attenzione, Scarica Elettrica per intorpidirlo e il Dardo
Gelido per congelarlo per metà secondo. L’intero processo era stato calcolato con precisione e
Fei lo aveva eseguito perfettamente; così era riuscito ad uccidere un nemico potente.

In realtà non era lontanamente forte quanto Landes. Tuttavia le abilità nel mondo di Diablo erano
misteriose e bizzarre. Fei le aveva sfruttate per cogliere di sorpresa Landes, per questo era
riuscito a sfidare con successo il guerriero a tre stelle.

Tuttavia la persona che emanava la nuvola di energia era molto più formidabile di Landes.
Inoltre, dato che aveva usato tutti i suoi assi nella manica, quel mago misterioso doveva averli
visti tutti. Le abilità del Mondo di Diablo non sarebbero state più efficaci perché il nemico ora
avrebbe preso delle precauzioni. Inoltre i trucchi e le strategie di Fei sarebbero state solo ridicole
visto il divario di potere che c’era tra di loro.

Fei stava riflettendo velocemente, ma non rallentò il passo.

Si avvicinò lentamente ai nemici. Dall’altra parte, i nemici indietreggiarono spaventati come un


branco di topi di fronte ad un leone. Avevano perfino perso il coraggio di guardare Fei. La serie
di imprese sconvolgenti del mostro, specialmente come aveva ucciso con un solo colpo il guerriero
a tre stelle, aveva distrutto il morale dei nemici, facendoli crollare.

“Drip, drip.”

Sangue denso e scarlatto e frammenti d’ossa bianchi scivolavano dall’armatura deformata e


rovinata. Fei lasciava una scia di sangue scioccante dietro di sé. Sembrava che stesse
passeggiando per un giardino, non incontrò la minima resistenza. Tuttavia i nemici scapparono da
lui come se fosse una pestilenza. Si stavano ritirando così velocemente che nemmeno la squadra di
supervisori che stava uccidendo i disertori riuscirono a fermarli. Alcuni li attaccarono perfino per
poter scappare più rapidamente.

Dopo aver visto la “Bestia di Ferro” decapitare Landes, il cavaliere con la maschera argentata
quasi svenne. Gridò con durezza agli arcieri:

“AHHHHHH… Arcieri, fate fuoco! Presto! Fate fuoco!!”

Dopo aver visto quanto era distrutto il ponte, si sentiva sconfitto. Sapeva che non c’era più motivo
di combattere oggi. Chambord ora era un castello invincibile. Il cavaliere con la maschera
argentata aveva mille modi per conquistare facilmente questo territorio, ma non sapeva perché
aveva perso così miserabilmente. Pensava che le sue strategie fossero state pianificate con
cautela. Aveva utilizzato appropriatamente tutte le sue risorse e non aveva sottovalutato i nemici…
Ma era stato sconfitto e le sue truppe avevano subito grandi perdite.

Dopo aver fissato la figura che si stava avvicinando lentamente senza che nessun soldato osasse
fermarla, il cavaliere con la maschera argentata si rese conto di aver ignorato qualcosa di
importante in questa battaglia. Non aveva mai considerato che la forza del re nemico potesse
migliorare così velocemente. Il re che ieri poteva a stento costringere Landes a ritirarsi ora
poteva caricare nelle sue formazioni e decapitare il guerriero a tre stelle in un solo colpo.

‘È passato dalla prima alla terza stella?’

Nessuno se lo sarebbe potuto immaginare, ma era una forza che avrebbe potuto alterare le sorti di
una battaglia. Tutte le strategie del cavaliere con la maschera argentata avevano finito col
portare vantaggi a Fei… Se avesse saputo che il re aveva la forza di un guerriero a tre stelle, non
avrebbe posizionato tutte le sue formazioni sul ponte.

“Ma, come?”

“Che sia… aumentato di due livelli in una sola notte?”

Le pupille del cavaliere con la maschera argentata si contrassero. Era scioccato da questa ipotesi.
“Se è vero, allora che genere di mostro è? È la reincarnazione del Dio della Guerra?”

Dopo aver pensato al regno del terrore che sarebbe nato se il suo nemico avesse sviluppato
appieno il suo potenziale, un terrore senza precedenti lo colse e sudore freddo ricoprì il suo corpo.
Non badò più al desiderio del mago misterioso di tenere vivo Fei e urlò alla formazione di arcieri:
“Usate le frecce penetranti… Abbattetelo! Presto… presto, presto, presto! Adesso! Veloci!”

“Whoosh! Whoosh! Whoosh! Whoosh!”

Questo era probabilmente il solo ordine puntuale ed efficace che avesse dato in questo scontro.
Gli archi si tesero e le vibrazioni lasciarono una serie di immagini residue. Dopo diversi ronzii,
molti enormi frecce penetranti sfrecciarono nell’aria; ricoprirono il cielo come uno stormo di
sanguisughe.

“Me**a!”

Gridò con rabbia il mago misterioso avvolto dalla nuvola nera. Aveva intenzione di catturare viva
questa bestia ed ottenere il suo segreto, ma questa pioggia di frecce l’avrebbe uccisa sicuramente.
Sulla metà collassata del ponte.

Fei alzò la testa e vide la pioggia di frecce; ebbe la sensazione che fosse il richiamo del cupo
mietitore… il comandante nemico non badò al fatto che ci fossero ancora i suoi soldati sul ponte.

Sollevò il braccio destro e si coprì il bel volto con lo Scudo Uncinato Azzurro. Poi, accompagnato
da diversi tintinnii, fu travolto dal dolore causato dalle martellate.

Allo stesso tempo, sul ponte.

Molti soldati dall’armatura nera gemettero mentre crollavano sotto la raffica di frecce. Come
alberelli tagliati da un’ascia, caddero senza opporre la minima resistenza. Il sangue schizzò
ovunque e le grida sovrastarono il sibilo della corrente. Le frecce letali trapassarono gli occhi, le
cosce, le teste, il petto e i piedi dei soldati… Alcuni rimasero gravemente feriti ed ulularono
mentre cercavano di tornare nella loro base strisciando, lasciando una lunga scia di sangue dietro
di sé.

Il ponte era diventato praticamente un inferno.

In lontananza, il cavaliere con la maschera argentata rimase su una collina della riva sud del
fiume Zuli e guardò teso la scena. Ignorò gli ululati, le maledizioni e il sangue versato dei suoi
soldati, gli importava solo del suo nemico.

Ma ciò che lo fece arrabbiare e allo stesso tempo impaurire fu che dopo la prima pioggia di dardi,
il mostro corazzato e cosparso di sangue stava ancora brandendo la sua spada e il suo scudo
circolare. Stava lottando per bloccare le frecce, ma non era ferito fatalmente.

“Arcieri, non fermatevi, continuate a fare fuoco!”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Whoosh! Whoosh! Whoosh! Whoosh!”

Le frecce coprivano il cielo formando nuvole nere dalle punte affilate, sembravano stelle di notte e
volavano verso il ponte.

“Tink! Tink! Tink! Tink!”


Questi dardi fatti per penetrare le armature mietevano vittime ovunque cadevano. Le punte delle
frecce squarciarono ogni ostacolo sul loro cammino come la falce del cupo mietitore, creando
enormi buchi nel ponte.

Le frecce sibilavano imperterrite, una salva dopo l’altra, uccidevano ogni soldato restante.

Presto non rimase nessun sopravvissuto. I soldati nemici prima feriti ed ululanti ora non potevano
essere più morti di così. Ogni cadavere era crivellato di frecce; le piume bianche li faceva
sembrare dei ricci.

Il cavaliere con la maschera argentata fissò il suo nemico.

Alla fine vide ciò che desiderava: finalmente il demone aveva smesso di muoversi. Le frecce
avevano trafitto ogni parte del suo corpo, pareva un’enorme gallina con tutte quelle piume di
freccia. Presto ci fu un tintinnio, la spada e lo scudo caddero dalle sue mani e quella figura crollò
a terra con un tonfo…

“Morto, ahahahah! Finalmente è morto… finalmente è morto!”

Il cavaliere con la maschera argentata tremò mentre rideva come un pazzo. Si chinò e iniziò
perfino a singhiozzare, non si sapeva se fosse contento o triste. Fino all’ultimo continuò a ridere
finché non si inginocchiò a terra. La sua voce divenne roca e piena di follia mentre le sue risate si
trasformarono in un pianto…

Afferrò i fili d’erba che spuntavano dalla collina sotto i suoi piedi e le lacrime rigavano la sua
maschera argentata.

Finalmente era morto.

Finalmente quell’uomo era morto.

Ma anche le sue truppe di tremila membri d’élite era finita. Non solo avevano subìto gravi perdite,
ma i soldati sopravvissuti erano tutti spaventati a morte. Non avevano il coraggio di brandire le
loro armi e combattere di nuovo. Ciò che lo faceva impazzire ancora di più era che aveva perso
più della metà dei suoi cavalieri neri personali che erano tutti guerrieri ad una stella, senza
nemmeno menzionare Landes.

Quella bestia lo aveva quasi fatto impazzire.

Sul campo di battaglia, dopo aver visto il nemico crollare, i soldati si portarono la mano al collo e
iniziarono ad ansimare, come se avessero la sensazione che il cupo mietitore li avesse risparmiati.
Finalmente non erano più schiacciati da quell’enorme pressione e l’ombra della morte era
scomparsa. Alcuni soldati impazzirono. Risero mentre facevano scorrere le lacrime.

Non si sarebbero mai immaginati che un uomo, un solo uomo potesse smantellare un intero
esercito.

Il mago misterioso era infuriato, ma dopo che vide l’atteggiamento folle del cavaliere con la
maschera argentata, trattenne la rabbia e decise di non discutere con lui. Dopo aver riflettuto e
cambiato espressione, ordinò ad un paio di soldati paralizzati accanto a lui: “Andate a spostare
quel cadavere e portatelo nella mia tenda.”

La maestà di un mago aveva ridestato gli spiriti dei soldati. Presto, un paio di forti soldati si
precipitarono verso il cadavere pieno di frecce, lo sollevarono e seguirono il mago misterioso
nella sua tenda.

Il corpo era pesante. Insieme all’armatura di metallo rovinata e i dardi, pesava quasi trecento
libbre. I due soldati sudarono copiosamente mentre lo trasportavano; non osarono nemmeno
guardare il cadavere. L’intento omicida che proveniva dal corpo li aveva demoralizzati, facendoli
tremare incontrollabilmente.

“Potete andare ora. Qualunque cosa accada qui, non dovete permettere a nessuno di entrare e
disturbarmi.”

Dopo che arrivarono alla tenda nera e cupa, il mago ordinò ai soldati di posare il cadavere al
centro e disse loro di andarsene. I guerrieri sembrarono sollevati come se avessero appena
ricevuto un’amnistia e si precipitarono fuori, pareva che stessero cercando di sfuggire alla morte.
C’era un odore umido e stantio nella tenda, misto lievemente all’odore di cadavere rancido.
Strumenti affilati dalla forma strana e bottiglie erano stati appesi dall’alto. Pareva un mattatoio e
nessuno dei soldati nemici volevano rimanere al suo interno nemmeno un secondo di più.

Il mago misterioso chiuse le tende. Creò con cautela un paio di formazioni difensive all’entrata
per sicurezza. Poi una fiamma blu volò dalla sua mano e accese il braciere appeso al centro della
tenda. Il fuoco blu tremolò. Nonostante avesse acceso una fiamma, la tenda rimase fredda;
l’atmosfera era davvero inquietante.

“Ooh, ooh, oohoooh…”

La risata del mago misterioso assomigliava al verso di un gufo. Il suo sguardo mostrò una luce
avida mentre fissava il cadavere a terra. Disse tra sé e sé con un po’ di rimpianto: “Che peccato
che non l’abbiamo catturato vivo… Ma fortunatamente ho imparato ad usare un po’ di
negromanzia, forse potrò scoprire il segreto dei suoi poteri dissezionando il suo cadavere. Ooh
oooh ooh… Dopo che otterrò questo segreto, potrei superare l’ostacolo che mi impedisce di
passare al quinto livello che mi ha trattenuto per molti anni. Non sarà più un sogno avanzare allo
stadio lunare, ohohoooh!”

La sua risata era roca. Chinandosi, senza poter aspettare ulteriormente, toccò l’armatura del
cadavere con le sue dita simili a canne di bambù e fu sul punto di iniziare la sua dissezione…

Ma quando girò il corpo con fatica verso l’alto e posò le dita sulla fibbia dell’armatura, il suo
sorriso si irrigidì e mostrò un’espressione scioccata senza precedenti.

Anche se il mago misterioso era potente e astuto, stava tremando di paura.

Non era per la timidezza, chiunque avrebbe provato terrore se avesse visto un cadavere
sorridergli all’improvviso. Era normale.

“Tu… Impossibile… Sei ancora vivo?”

Gridò il mago come se avesse visto un fantasma, ma tremò subito per la paura.

Cosa sarebbe accaduto quando un guerriero mostruoso si fosse avvicinato ad un mago indifeso? Il
vecchio impallidì. Una densa nuvola di energia apparì dal nulla e iniziò a diffondersi rapidamente
per tutta la tenda. Voleva proteggersi, come un povero sfortunato che stava annegando che si
aggrappava ad un pezzetto di legno. Un mago doveva proteggere il suo debole corpo con la sua
magia, era istintivo.

Pronunciò una serie di misteriose sillabe, ma…

“Bam!!”

Un pugno di Fei interruppe l’incantesimo del mago simile ad una persona che stava strangolando
un gallo che stava cantando. La nuvola di energia nera scomparì all’improvviso.

Il mago aveva la bocca spalancata.

Saliva trasparente e schiuma bianca uscì dalla bocca che stava cantilenando un maestoso
incantesimo un secondo prima. Come una vergine presa d’assalto, mostrò un’espressione
incredula mentre portava le mani ai genitali.

‘Dannazione! Così il pisello è davvero la parte più debole di un uomo!‘


Pensò spudoratamente Fei mentre rideva. Anche se stava sghignazzando, non si dimenticò di
cogliere la sua opportunità; balzò e lanciò un altro calcio verso le palle del mago.

Il vecchio si irrigidì. Emise un debole ringhio roco simile a quello di una bestia morente e cadde
all’indietro. Il mantello nero cadde dal suo corpo, rivelando un viso scheletrico ed emaciato. Era
così pallido e magro che la sua pelle del suo cranio sembrava tirata. Sulla sua testa non cresceva
un solo capello.

Visto che era stato colpito in un punto vitale, il povero mago a quattro stelle era sbiancato, poi il
suo colorito si era scurito, per poi diventare verde… Il potente mago a quattro stelle stava
piangendo dal dolore. Si rannicchiò come un gamberetto cotto e si rotolò a terra, ma svenne
velocemente.

“DANNAZIONE, fingi di essere morto come ho fatto io?”

Fei non credeva di aver sistemato così facilmente un mago a quattro stelle. Per assicurarsi che
questo “scheletro umano” non stesse fingendo, si avvicinò e, dopo aver riflettuto un paio di
secondi, gli sputò addosso e sorrise con fare malvagio per poi dargli un altro calcio alle palle.

“Crack.” Fei sentì un lieve crepitio simile al rumore di un uovo che si rompeva.

“Sembra che è davvero svenuto.”

Fei ne fu sollevato. I suoi nervi tesi si rilassarono mentre la sua pressione si allentava. Si sentì
molto più tranquillo e si sedette a terra facendo un po’ di respiri profondi.

Era andato tutto liscio, ben oltre le sue aspettative.

Durante lo scontro, dopo aver visto la scomparsa dei forti arcieri nemici, Fei aveva avuto un’idea:
fare finta di morire. Indossava una corazza pesante e poteva anche evocare l’armatura del
barbaro di livello 12. Specialmente i Pellami dell’Artico della Tuta Artica. Quell’armatura aveva
un’enorme difesa; con due strati di protezione, sopravvivere alla raffica di frecce non sarebbe
stato un enorme problema. In seguito, solo se fosse entrato nella base nemica e avesse fatto un
agguato improvviso al mago a quattro stelle, Fei avrebbe avuto il 50-60% di possibilità di mettere
fuori combattimento il nemico.

Fei era preoccupato di come sarebbe riuscito ad avvicinarsi al mago nemico, chi si sarebbe
immaginato che il vecchio fosse proprio sfortunato e che stesse cercando di suicidarsi. Aveva
ordinato ai soldati di portare il corpo di Fei nella tenda e aveva cercato di toccarlo “in modo
perverso”.
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Sembra che nulla possa fermarmi quando mi viene un colpo di di fortuna… ahahahah, sono il re
della fortuna!”

Fei si tolse l’armatura pesante che a stento stava per cadere a pezzi, rivelando la Pelliccia
dell’Artico sotto. Le frecce penetranti erano state molto efficaci e avevano lasciato delle
indentature nell’equipaggiamento. La forza dell’impatto aveva attraversato la corazza e aveva
danneggiato il corpo di Fei.

“…Fingersi morti è davvero pratico!”

Fei tirò fuori una Pozione Curativa Normale dalla cintura e ne bevve un sorso. Le sue ferite
guarirono velocemente e il dolore che si era insinuato nelle sue ossa scomparve. Non osò svuotare
l’intera bottiglietta; ne lasciò un sesto quando la ripose nell’inventario della sua cintura.

Dopo che si riprese, Fei iniziò ad osservare la tenda nera e cupa. L’aria puzzava di cadavere
putrescente. Sotto la luce tremolante della fiamma blu c’era un’atmosfera silenziosa e orribile.

Alla fine Fei vide un paio di corde nere. I suoi occhi brillarono mentre gli veniva in mente
un’ottima idea. Aveva deciso di legare il mago svenuto. Non voleva uccidere questo povero mago;
ai suoi occhi un mago a quattro stelle era molto più prezioso da vivo che da morto. Finché fosse
stato sotto il suo controllo, ogni tipo di informazione che avrebbe fornito sarebbe stato un tesoro.
Chambord era solo un regno in un’area remota del continente. Nel continente Azeroth c’erano
molti misteri che Brook e Lampard non potevano nemmeno spiegare. Fei voleva interrogare il
mago.

Fei prese le corde e iniziò a ridere con fare diabolico: “Ahahahah! Come dovrei legare questo
vecchio bas***do?”

Legare i prigionieri era un lavoro molto tecnico. Se non fosse stato fatto appropriatamente, ci
sarebbe stato il rischio che le corde si allentassero e che la sua preda scappasse. Ma vista
l’esperienza che Fei si era fatto guardando i film S&M, non sarebbe stato affatto un problema.
Avrebbe potuto mettere in pratica tranquillamente le sue teorie.

Dopo un po’ di minuti…

“Fiuu, finalmente!” Fei batté le mani guardando il suo “progetto”.


Il povero mago a quattro stelle era stato ridotto ad un fagotto di riso umano. Fei aveva usato sei
corde e dodici metodi per legarlo. Aveva fatto un enorme nodo di fronte alla faccia del mago e
l’aveva infilato nella sua bocca. In quel modo, anche se il vecchio si fosse svegliato, non sarebbe
riuscito a pronunciare incantesimi.

Naturalmente non era finita lì.

Fei era una persona molto attenta. Per garantire la sua sicurezza, aveva preso un bastone di legno
tozzo e l’aveva infilato con spudoratezza e crudeltà nel culo del mago. Dopodiché l’aveva
connesso con le corde; se il mago si fosse dimenato appena un poco, il bastone l’avrebbe infilzato
ancora più intensamente. Quel dolore avrebbe fatto svenire anche l’uomo più forte.

Tuttavia Fei non si sentiva ancora sicuro nonostante questi provvedimenti. Un mago a quattro
stelle era troppo potente per lui. Se avesse avuto dei modi per slegarsi… Dopo aver riflettuto un
po’, Fei spezzo le ossa e gli arti del vecchio. Dopo aver visto il suo corpo dimenarsi e la schiuma
di sangue colare dalla sua bocca, Fei capì che il mago non si sarebbe svegliato così presto, così
sogghignò, pronto ad iniziare il suo piano.

…..

…..

Nella base nemica.

I soldati rimanenti stavano raccogliendo i propri averi e si stavano preparando a ritirarsi


velocemente. Dieci minuti fa, un ricognitore era tornato precipitosamente nella base e aveva
riferito come la squadra aveva scoperto tracce delle truppe dell’impero Zenit. Era quasi certo che
fossero dirette verso Chambord.
Questo costrinse il cavaliere con la maschera argentata a rinunciare all’assedio, sapeva molto
bene che i rinforzi sarebbero stati un’ottima scusa per lui per ritirarsi. Dopo che il crollo del
ponte, era impossibile che il suo esercito potesse conquistare il castello di Chambord.

Inoltre quasi tutti i suoi soldati avevano perso il loro spirito combattivo. Gli eventi di oggi
avevano distrutto il coraggio dei suoi membri d’élite; tutto ciò che volevano fare era lasciare
questa terra demoniaca e non ritornare mai più nel castello vicino al fiume.

Tutti nella base stavano facendo i loro preparativi, rendendo l’atmosfera davvero caotica. Fuori
dalla tenda del mago c’erano due nemici soldati. Erano le guardie che il cavaliere con la
maschera argentata aveva dato al suo maestro. Entrambe erano alte e forti; temevano che se
avessero battuto la fiacca, il mago l’avrebbe scoperto. Prima di oggi, il vecchio aveva ridotto
quattordici soldati in topi da laboratorio proprio per questo motivo. Quelle povere anime avevano
subìto una tortura inimmaginabile prima di morire. Avevano urlato e ululato come bestie
selvagge, facendo venire gli incubi a tutti i soldati della base.

Entrambi desideravano che questo assedio finisse presto. Una volta che le truppe si fossero
ritirate, non avrebbero più dovuto fare la guardia per questo mago diabolico.

In quel momento…

“Fruush!”

La tenda che copriva l’entrata si scostò e uscì una persona.

Entrambe le guardie si girarono velocemente e fecero il saluto. Ma quando videro il volto


dell’uomo che era appena uscito dalla tenda, si raggelarono. Impallidirono, le loro labbra
iniziarono a fremere e i loro denti iniziarono a battere. Quasi cadde loro la lingua, non riuscivano
a dire una parola.

“Plop!”

Dopo pochi secondi di tremiti, uno dei soldati roteò gli occhi e svenne per lo shock. L’altro era in
condizioni migliori, ma stava tremando così tanto che sembrava stesse cercando di scuotersi di
dosso dei pidocchi. Lo indicò come se avesse visto un fantasma, completamente sconvolto. Era un
po’ invidioso del suo collega svenuto; non sapeva cosa fare e doveva affrontare questo demone in
uno stato di semi-incoscienza.

Fei temeva che il soldato di fronte a lui stesse per svenire, così mostrò un sorriso amichevole e,
battendo piano la spalla del soldato, chiese con sincerità: “Ehi, mi sono perso. In che tenda vive il
tuo capo?”

L’uomo stava tremando incontrollabilmente e non riuscì a dire una parola. Tremò mentre
indicava lentamente la grossa tenda nera a cinquanta iarde di distanze, dopodiché svenne proprio
come desiderava.

“Pooh!”

Fei guardò la tenda e sputò a terra. Anche se c’erano soldati nemici ovunque, non cercò di
nascondersi; camminò direttamente verso la tenda. Dopo aver sistemato il mago a quattro stelle,
nessuno dei nemici poteva fermarlo.

Dopo un paio di secondi, qualcuno lo vide, ma nessuno emise nemmeno un suono.


“Tink! Tink!”

Nell’intera base, quasi tutti i soldati che avevano visto Fei iniziarono a tremare di paura e ad
impallidire. Non riuscirono più a tenere le loro armi, facendole cadere a terra. Sembrava che
fossero stati pietrificati da un incantesimo, nessuno di loro si mosse. Stavano tutti facendo una
“danza tremolante” mentre guardavano Fei avvicinarsi alla grande tenda nera al centro della
base.

L’atmosfera era silenziosa, ma strana.

…..

Alle mura difensive di Chambord.

“Oh cielo…”

“Impossibile…”

“Re Alexander…”

Dopo aver visto le frecce penetranti coprire il ponte collassato, molti iniziarono a piangere. Le
loro lacrime rigarono i loro volti e dovettero reggersi l’un l’altro per rimanere in piedi, come se
avessero perso le loro energie. Lampard non disse una parola; era balzato sulle mura difensive.
Emma svenne tra le braccia di Angela, che era sbiancata.

Il sole nel cielo aveva perso all’improvviso la sua luminosità.

Tutti sulle mura difensive ebbero la sensazione che il loro mondo si fosse oscurato, come se
qualcosa di magnifico fosse crollato all’improvviso.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Kevin!


3 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

I soldati e i cittadini di Chambord non riuscirono più a reggersi in piedi e persero la presa sulle
loro armi. Si precipitarono giù per le mura difensive e corsero verso le porte del castello.
Volevano raggiungere tutti il ponte. Volevano riprendersi il loro re, anche a costo di morire.
Nessuno credeva che Alexander fosse stato ucciso, era stato benedetto dal Dio della Guerra, non
poteva essere morto così!
Tra la folla, solo pochi rimasero fermi in silenzio; avevano tutti espressioni diverse, ma
l’entusiasmo trapelava dai loro sguardi. Il capo ministro Bazzer sotto la torre di guardia aveva
difficoltà a nascondere la sua contentezza. ‘Ottimo! Finalmente è morto!’ Sinceramente, la forza
che Alexander aveva mostrato in battaglia lo aveva scioccato e minacciato.
Non si aspettava che quell’adolescente ritardato avesse quel tipo di potere. ‘Il suo comportamento
di prima era tutto una recita?’ Bazzer iniziava a sudare freddo ogni volta che ci pensava. Più
aveva osservato la figura invincibile sul ponte e più era rimasto terrorizzato… ‘Perfetto!
Alexander è stato ucciso per mano dei nemici e a causa del crollo del ponte, non possono più
minacciare Chambord. È come prendere due piccioni con una fava! Ora posso eseguire
perfettamente il mio piano.’

A parte Bazzer, il paffuto Gill mostrava un gran sorriso.

“Alexander, idiota! Finalmente sei morto, ahahah. Alla fine rimane pur sempre un idiota. Anche
se sei diventato normale, hai potuto solo andare alla carica come uno stupido maiale e rischiare
la vita per quei cittadini spregevoli. Vedi, sei stato abbattuto da tutte quelle frecce!”

Gill si girò e fissò Angela. Si leccò le labbra e mostrò uno sguardo lascivo e spietato. I suoi occhi
erano pieni di follia; se non ci fosse stato Brook di guardia, Gill non avrebbe aspettato e si
sarebbe già avventato su Angela…

…..

…..

Nell’enorme tenda nera in mezzo alla base nemica.

Il cavaliere con la maschera argentata era seduto con fare fiacco su un trono di pietra a centro
della tenda. Osservò i suoi nove sottoposti rimasti e disse con tono profondo: “Preparatevi a
ritirarvi. Uccidete tutti i soldati gravemente feriti che non ce la possono fare; non possiamo far
sapere all’impero Zenit ce siamo stati qui. Ripulite con attenzione il campo di battaglia e non
lasciate nessuna traccia… Lo giuro, un giorno io, Mateja-Kezman condurrò la cavalleria di ferro
di Eindhoven e farò a pezzi questo piccolo regno!”

Quasi alla fine del suo discorso, il cavaliere strinse il pugno mentre tremava di rabbia. Proprio in
quel momento accadde qualcosa di inaspettato.

Una raffica di vento tagliente sibilò da lontano e tagliò a metà la tenda, facendola crollare. La
luce del sole brillante illuminò l’interno e rivelò l’interno.

“Temo che non avrai la possibilità di tornare.”


Risuonò una voce apatica in lontananza. Le pupille del cavaliere con la maschera argentata si
contrassero all’improvviso. Scoprì con paura che la creatura mostruosa che riteneva morta si
stava avvicinando lentamente, passo dopo passo. Il suo intento omicida lo mise sempre più sotto
pressione e gli rese difficile respirare.

“Tu…” Il cavaliere con la maschera argentata aveva un’espressione sconvolta. “Non sei morto?”

“Naturalmente non sono morto. Eheh, questo significa che dovrai morire!”

Fei si avvicinò sempre di più. Il suo sguardo era tagliente come un coltello. Questa era la prima
volta che aveva visto il cavaliere con la maschera argentata, ma dal suo abito lussuoso e dal modo
in cui era protetto dai cavalieri neri, era ovvio che l’uomo con la maschera argentata fosse il
comandante… e il colpevole dell’assedio e della morte di centinaia di cittadini di Chambord. Fei
non poteva lasciarla passare liscia ad una persona del genere.

Fei non percepiva nessuna fluttuazione di energia provenire dal cavaliere con la maschera
argentata, così immaginava che fosse circa a due stele. Quel tipo di potere non rappresentava la
minima minaccia per lui. Era sicuro di poterlo uccidere con un solo colpo.

I soldati attorno non osarono avvicinarsi. Il cavaliere con la maschera argentata e il suo seguito
sembravano così deboli in confronto a Fei.

“Uccidetelo!” Gridò il cavaliere con la maschera argentata indicandolo. Gli otto cavalieri neri
non esitarono e ruggirono mentre si avventavano su Fei. Anche se sapevano che probabilmente
sarebbero morti, non osarono esitare vista la loro rigida disciplina e alla coercizione del loro
capo.

“Muori!”

L’espressione di Fei divenne gelida mentre aumentava di velocità. Il suo corpo lasciò una serie di
immagini residue a mezz’aria. Mentre stava per scontrarsi con i cavalieri neri, brillò una luce
bianca e lo scudo uncinato azzurro del barbaro e la sciabola della tempesta apparirono nelle sue
mani. Poi, quando si girò di centoottanta gradi, la spada dorata si trasformò in un lampo dorato.

“Pllkkkcchhhhh!”

Dopo otto lievi tonfi, gli otto cavalieri neri si irrigidirono sul posto. Fei non rallentò minimamente
i passo. Si trasformò in un tornado frenetico e si avventò sul capo. Nonostante la sua espressione
fosse fredda, stava bruciando un fuoco impetuoso nel suo cuore.

“Ahah, ti ucciderò io stesso!”


Il cavaliere con la maschera argentata radunò con riluttanza il suo coraggio. Potere magico di
colore blu brillò attorno il suo corpo. Condensò una sfera di ghiaccio piena di spuntoni delle
dimensioni di un pallone da basket e la lanciò verso Fei. Allo stesso tempo, apparirono una serie
di ghiaccioli che rotearono attorno a lui, formando uno scudo.

Attacco e difesa istantanei. Il cavaliere con la maschera argentata era un mago a due stelle
dell’elemento ghiaccio. Dai suoi movimenti, Fei intuì che aveva molta esperienza in
combattimento; aveva deciso di usare la mossa migliore in un attimo di secondo.

“Bam!”

La sfera di ghiaccio colpì Fei con accuratezza.

Il cavaliere con la maschera argentata mostrò un’espressione estatica. Finché la sfera avesse
potuto intorpidire il corpo del suo nemico e rallentare i suoi movimenti per un po’, avrebbe potuto
usare numerosi congegni magici e usare molti incantesimi per uccidere facilmente il suo odiato
avversario.

Tuttavia…

Il “tornado” non rallentò affatto. Con una velocità impressionante, Fei arrivò all’istante di fronte
al cavaliere con la maschera argentata. Agli occhi dell’uomo, la spada dorata somigliava al
richiamo del cupo mietitore e o infilzò ripetutamente.

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH…”

In una situazione così pericolosa, il cavaliere ruggì come un orso ferito. Il suo potere magico
fuoriuscì all’impazzata dal suo corpo e formò numerosi ghiaccioli, che rotearono rapidamente
attorno a lui, formando strati di scudi di ghiaccio. Voleva solo bloccare gli attacchi letali della
lama dorata. Tuttavia era terrorizzato; bloccò l’attacco per un po’, ma dopo averlo ferito, la
sciabola trapassò come un fulmine le sue difese.

“Plik!”

La spada era spietata e infilzò la gola del cavaliere con la maschera argentata.

Un momento dopo, l’ultimo briciolo di vita scomparì dallo sguardo dell’uomo. Il cavaliere non
poteva crederci. Anche fino all’ultimo momento, come poteva lui, un grande principe maestoso
che avrebbe ereditato i trono di un impero e lasciato la sua eredità nel continente Azeroth…
morire in un posto del genere?
“Puah… Porti una maschera? Che fallito!”

Fei strinse l’impugnatura della sciabola della tempesta mentre sputava con sdegno verso il
cavaliere con la maschera argentata. Non si preoccupò dei frammenti di ghiaccio sul s suo corpo.
Diede un calcio al cadavere del capo ed estrasse la sua lama. Guardò con disprezzo i nemici
attorno dallo sguardo vacuo. Allo stesso tempo, gli otto cavalieri neri fermi al loro posto
iniziarono a cadere, le loro vite erano state già mietute dalla Sciabola della Tempesta.

“Andatevene fuori dal ca**o, veloci!” Ruggì all’improvviso Fei.

I migliaia di nemici ebbero la sensazione che fosse stata concessa loro un’amnistia. Urlarono e
iniziarono a scappare da Fei; desideravano tutti di essere nati con un altro paio di gambe in più
così da correre più velocemente…

In quel momento risuonò il rumore di un corno dalle pianure in lontananza. Una grande
formazione di cavalieri stava caricando verso Chambord. Da lontano, sembravano nuvole nere e
stavano già facendo tremare la terra.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Kevin!


2 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

L’espressione di Fei cambiò. Balzò su una collina più alta e guardò attorno. Lontano
all’orizzonte, dove il cielo blu e le pianure verdi si incontravano, si distendevano numerose
bandiere argentate, svolazzavano al vento e sembravano draghi grigio brillanti. Poi il terreno
iniziò a tremare e numerosi cavalieri dall’armatura argentea caricarono verso Chambord come
un’enorme onda anomala.

“Da quello che vedo, sembra che ci siano almeno seicento uomini in questa formazione… sono dei
rinforzi dall’impero Zenit o sono qui per aiutare il cavaliere con la maschera argentea?”

Fei li osservò con attenzione. Presto scoprì che la cavalleria apparsa all’improvviso non rallentò
la sua carica quando vide i nemici sconfitti, anzi, iniziò un massacro spietato accompagnato dal
suono di corni spietati. Ovunque i ferri di cavallo di ferro battevano, schizzavano sangue e carne.
Le lame e le lance trapassarono i nemici; sembravano delle tigri affamate liberate in una gabbia
di pecore. I mille nemici urlarono e gemettero, ma non avevano la forza di reagire; era una
carneficina.

“Fiuu… ottimo, sembra che siano i rinforzi mandati dall’impero Zenit.” Fei ne fu un po’
sollevato. Rifletté e poi balzò giù dalla collina. Tornò nella tenda del mago misterioso e fu
sorpreso di scoprire alcuni segni di lotta. Era ovvio che il mago a quattro stelle si fosse svegliato e
avesse cercato di spezzare le corde. Sfortunatamente per lui non ci era riuscito affatto, il metodo
ripugnante usato da Fei si era rivelato utile. L’ano del povero mago era stato massacrato e il
sangue macchiava il terreno. Pareva che il bastone di legno si fosse mosso mentre il vecchio si era
dimenato, così il mago era di nuovo svenuto a causa del dolore insopportabile.

Fei sollevò il mago da terra e si avvicinò alla tenda nera crollata in cui risiedeva il cavaliere con
la maschera argentata. Fei appoggiò il suo carico insieme al cadavere del capo, poi tagliò un
grosso pezzo di tessuto dalla tenda con la Sciabola della Tempesta. Legò il mago e il corpo
insieme in un grosso pacco e lo appoggiò a terra.

Dopodiché osservò da lontano i rinforzi. In quel momento la cavalleria dalle armature brillanti
stavano ancora girando e caricando contro i nemici rimasti. Circa venti cavalieri si separarono
dal resto del gruppo e si precipitarono verso Fei.

Il re stava per chiedere loro qualcosa, ma vide che la cavalleria non stava rallentando, anzi,
stavano incitando i loro cavalli a galoppare più velocemente ridendo e gridando con arroganza.
Sollevarono le picche e brillavano con una luce assassina. Dalle punte delle loro armi colava il
sangue dei nemici e ora miravano a Fei.

“Dannazione! Questi stupidi mi hanno scambiato per uno dei nemici sconfitti?”

Fei era esterrefatto. Mentre stava per gridare e spiegarsi, il cavaliere dall’armatura lussuosa a
capo del gruppo scoppiò a ridere, si girò e lanciò la sua arma verso Fei usando lo slancio del suo
cavallo al galoppo. La lancia lunga due iarde sibilò mentre squarciava l’aria e puntava verso Fei.

“Tink!”

L’espressione di Fei divenne fredda. Sollevò il braccio sinistro e lo scudo Uncinato Azzurro batté
sulla picca, respingendola verso l’alto. Il cavaliere che lo aveva attaccato non era nemmeno un
guerriero ad una stella. Il livello del suo attacco non rappresentava affatto una minaccia per un
barbaro di livello 12.

“Tu… Osi resistere? Andate a schiacciarlo fino a ridurlo in poltiglia!”

Il cavaliere dall’armatura lussuosa non si aspettava che il suo attacco più preciso sarebbe stato
parato facilmente da un “nemico sconfitto” ricoperto di sangue. Dopo un breve momento di
sorpresa, si sentì umiliato.

“Tink!”
Infuriato, estrasse la spada dalla guaina appesa al suo fianco e gridò puntando l’arma verso Fei.
Lui e la decina di uomini dietro di lui spronarono i loro cavalli con gli speroni dei loro stivali di
ferro. Gli animali nitrirono di dolore e accelerarono il passo mentre si precipitavano con
aggressività verso Fei.

Volevano scaraventare via il nemico di fronte a loro.

“Aspettate… Fermi! Provengo da Chambord, non sono un nemico!”

Fei non ebbe altra scelta se non gridare e cercare di spiegarsi.

Chi sapeva che il cavaliere con l’arma preziosa a capo della carina non avrebbe fatto rallentare i
cavalli. Abbassò la testa e spronò ancora di più la sua cavalcatura. Gli uomini dietro di lui fecero
lo stesso; mostrarono tutti sorrisi entusiasti e pieni di derisione, guardavano Fei come se fosse un
idiota e un nemico spacciato.

“Dannazione, non va bene… Questi bastardi vogliono uccidermi apposta.”

Fei si incupì, c’era qualcosa che non tornava. Dopo aver visto il sorriso provocatorio dei
cavalieri, Fei capì che parlare non avrebbe risolto nessun problema. Sogghignò mentre
posizionava lo scudo Uncinato Azzurro in spalla e caricò direttamente verso la cavalleria.

“Vediamo chi è il più forte figli di pu***na!” La loro provocazione aveva fatto arrabbiare Fei.

Presto il re e i quattordici cavalli si scontrarono direttamente.

“Boom, boom, boom, boom, boom!”

Ci fu una serie di rumori soffocati simili all’impatto contro un solido muro difensivo. Pieni di
incredulità, gli uomini furono sbalzati via dai loro cavalli e caddero rovinosamente a terra, non
potevano smettere di gridare. Il cavaliere al comando in particolare iniziò a rotolare a terra come
una palla. La sua armatura lussuosa era coperta di sangue e terra; aveva perso l’elmo e la sua
faccia era così sporca che sembrava un mendicante che non si era fatto una doccia da anni.

I cavalli erano stati scaraventati a terra e stavano lottando per rialzarsi.

Fei si girò e rimase immobile. Non disse una parola; si limitò a sogghignare verso il cavaliere. La
sua espressione era piena di sdegno; sembrava un drago che stava fissando un paio di cani che
avevano osato sfidarlo, suscitando un grandissimo risentimento nei cavalieri.
“Tu…” Il capo del gruppo indicò Fei. “Bastardo impudente, come osi attaccare i cavalieri
dell’impero Zenit? Ahhhhhhh, sei morto… ti ucciderò!” Nonostante stesse gridando con
arroganza e ferocia, nessuno di loro osò caricare contro Fei. Il contrattacco prepotente del re li
aveva fatti quasi cagare addosso.

Fei non aveva nulla da dire.

“Sei uno stupido maiale? Mi hai attaccato per primo e volevi schiacciarmi perché eri in
superiorità numerica… Sarei dovuto rimanere fermo a farmi uccidere…? Così sarebbe
ragionevole per te che mi uccidessi, ma se ti bloccassi allora sarei un uomo morto?”

Le maniere raffazzonate di questi rinforzi avevano spento ogni interesse che Fei aveva provato nei
confronti degli aiuti dal’Impero Zenit. Raccolse il pacco di tessuto che conteneva il mago e il
cadavere del capo nemico e iniziò a dirigersi verso il castello di Chambord senza dire una parola.

“Non osare rimanere qui, bastardo…”

Nonostante il cavaliere con l’equipaggiamento lussuoso fosse spaventato, non chiuse la bocca.
Dopo aver visto il nemico indietreggiare, il suo coraggio si riaccese e tornò a provocare Fei,
indicandolo.

Fei si fermò e si voltò; la sua espressione era fredda come l’artico.

“Se dirai un’altra parola, ti ucciderò!”

Fei aveva emanato intento omicida. Visto che erano i rinforzi mandati dal suo impero genitore,
non voleva causare trambusto per questi stupidi cavalieri. Ma chi si sarebbe immaginato che
sarebbero tornati a provocarlo. Dopo aver detto questo, la Sciabola della Tempesta di Fei brillò.
Se quegli uomini avessero aggiunto altro, li avrebbe mandati all’inferno.

All’improvviso Fei emanò un intento omicida sanguinoso e violento.

Contando anche gli innumerevoli nemici uccisi nel mondo di Diablo, chissà quanti mostri, demoni
e avversari aveva ucciso. Aveva praticamente scalato montagne di cadaveri e mari di sangue negli
ultimi due giorni. L’intento omicida si era condensato nel suo corpo ed era quasi diventato
tangibile. Ora si levava al cielo ed era affilato come un coltello mentre smantellava il coraggio e il
morale dei nemici.

La cavalleria chiuse la bocca con spavento, il capo più arrogante si ammutolì. La fronte gli si
imperlò di sudore mentre sentiva la minaccia di morte nello sguardo freddo del nemico; ebbe la
sensazione di essere in un ghiacciaio. Sapeva che Fei non si stava limitando ad una mera
minaccia; lo avrebbe ucciso.

“Puh! Codardo!” Fei lo insultò con disprezzo. Tornò a Chambord tenendo un enorme pacco.
Sapeva che tutti lo avevano visto morire dalle mura difensive. Non poteva immaginarsi quanto
fosse triste e preoccupata la sua gente, specialmente Angela e Brook. Sapeva che sarebbe
scoppiato il caos, così doveva precipitarsi da loro e tranquillizzarli.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Kevin!


1 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Proprio come pensava, quando raggiunse il ponte crollato, vide molte persone che si stavano
precipitando fuori dal castello piangendo e gridando, stavano incespicando mentre si
avvicinavano. Molti di loro stavano anche cercando di passare dall’altra parte…

A Fei gli si scaldò il cuore. Usò il Balzo del barbaro; come un grosso uccello, sfrecciò nell’aria e
coprì una distanza di sedici-diciassette iarde con un paio di salti. Non si fermò e usò un altro
Balzo per atterrare dall’altra parte del ponte.

“È il re Alexander…” Acclamò qualcuno.

“Ahah, io, fabbro Harry, sapevo che eri ancora vivo, ahah! Come potevano quei cani di me**a
codardi ferirti!” Un vecchio canuto era così entusiasta al punto da piangere dopo che vide Fei.

“Re Alexander, lei… io… incredibile! Che lei sia benedetto… Ringraziamo il dio della guerra per
aver benedetto il mio re!” Un paio di poveri contadini che tenevano delle forche come armi si
inginocchiarono e iniziarono a pregare.

Dopo un momento di sorpresa, tutti gli uomini forzuti inclusi Pierce e Drogba gettarono le corde
con cui stavano cercando di attraversare il ponte e si precipitarono verso Fei, piangendo mentre
si aggrappavano alle sue gambe. Gli uomini forzuti ricoperti di sangue che non si erano nemmeno
accigliati quando le lame e le lance penetravano nei loro corpi, ora stavano piangendo come
bambini.

Più lontano sulle mura difensive.

Il capo ministro Bazzer iniziò a barcollare quando vide questa scena. La sua vista si offuscò e
iniziò a vedere le stelle. Spalancò la bocca, rivelando i suoi denti neri giallastri. I suoi capelli
grigi erano stati scompigliati dal vento e mormorava tra sé e sé: “Impossibile… È impossibile… È
ancora vivo… Come… È un mostro? È ancora vivo dopo essere stato trapassato da centinaia di
frecce? DANNAZIONE, DANNAZIONE, DANNAZIONE! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”
Il vecchio ebbe la sensazione di stare per impazzire. A Gill, che prima stava gongolando accanto a
lui, si afflosciarono le gambe e cadde all’indietro su suo posteriore: “Alexander non è morto…”
L’intuito acuto del grassone gli suggerì: ‘Me**a! Sono spacciato, stanno per arrivare grossi
guai!’

Sotto la torre di guardia.

“Umh…” Angela si ridestò lentamente, ancora triste come un giglio appassito che non era
nemmeno fiorito. Il suo sguardo si era spento. Dopo aver sentito le acclamazioni su ponte, si girò
e osservò il ponte con lo sguardo ancora velato dalle lacrime. In quel momento però i suoi occhi si
soffermarono su una figura risoluta e familiare, il suo cuore iniziò a battere velocemente. La
ragazza triste si sfregò velocemente gli occhi con stupore… “Oh Dio della Guerra, è davvero
lui!!”

Il suo corpo fragile recuperò vigore e brillantezza.

“Alexander…”

Sussurrò Angela mentre le lacrime le rigavano le guance. Questo pianto stavolta non era dovuto
al dolore, ma alla gioia. Si alzò all’improvviso, si asciugò velocemente le lacrime, sollevò l’orlo
del suo lungo vestito e corse verso le mura difensive come un uccellino felice nonostante Brook e
Lampard le avessero bloccato la strada.

“Devo andare a vederlo!” Disse tra sé e sé la splendida ragazza.

Aveva percorso innumerevoli volte il tratto tra Chambord e il ponte di pietra; guardando le albe e
i tramonti sulle mura difensive o dal ponte, spesso pregava per il povero Alexander. Tuttavia non
le era mai sembrato così lungo come adesso.

Desiderava potersi teletrasportare all’istante tra le sue braccia.

“Ehi! Attenta… Angela… Rallenta… Calma, aspettami!”

Emma stava sorridendo e stava gridando dietro di lei. La seguì mentre saltava, la coda di cavallo
dorata le balzava su e giù. Lampard mostrò un gran sorriso quando vide questa scena. Pochi
momenti fa, dopo aver visto Fei venire ridotto in un porcospino bianco da tutte le frecce. Lampard
era rimasto scioccato ed era balzato giù dalle mura difensive senza badare, alla sua incolumità,
per precipitarsi dall’altra parte del ponte… Ma nel frattempo si era ricordato all’improvviso della
richiesta di Fei di proteggere Angela. Dopo un momento di esitazione, era tornato velocemente al
suo fianco.
Grazie al cielo Angela era ancora illesa. Proprio in quel momento chiave, Brook era rimasto
accanto a lei, facendole con attenzione la guardia.

Alla fine era andato tutto bene. Alexander era tornato vivo e i nemici sconfitti si stavano ritirando
disordinatamente. I rinforzi dell’impero genitore Zenit erano arrivati. Tutti i pericoli di Chambord
erano stati rimossi all’istante. Era il finale in assoluto più felice.

Dopo averci pensato, Lampard che di solito era impassibile rivelò un sorriso davverp radioso. Era
la prima volta che lo faceva negli ultimi due anni. Guardò con un sorriso il capo dei ministri
Bazzer, che non era troppo lontano ed era cupo come una nuvola scura. La sua provocazione era
chiara.

Bazzer poté solo sbuffare silenziosamente.

…..

Sulla riva a sud del fiume Zuli.

Le centinaia di cavallerie accelerarono lungo la sponda e si fermarono dopo aver annientato i


mile nemici in ritirata. Un’enorme carrozza rossa trainata da otto cavalli fianco a fianco virò e si
separò dalla folla. Era proprio gigantesca; era lunga almeno tre iarde ed era sostenuta da quattro
grosse ruote di legno raffinate. La vettura sembrava essere stata scolpita usando un enorme
albero. Era decorata da motivi di fiori con le spine. C’erano due piccole finestre ad entrambi i
lati. Ciò che era più sorprendente era che il conducente era un cavaliere dall’armatura brillante e
l’aspetto potente.

Dopo aver visto l’arrivo della carrozza, il cavaliere con l’armatura lussuosa che era stato
atterrato da Fei si alzò precipitosamente e si avvicinò alla vettura per poi aggrapparsi ad una
delle sue aste. Diede una versione esagerata dell’accaduto mentre gridava: “Sorella Tanasha,
quel maledetto ha insultato la dignirà dell’impero Zenit, ha insultato anche te… non puoi
lasciargliela passare liscia.”

La vettura rimase silenziosa per un paio di secondi.

Poi una voce debole e tenue rispose: “Jimmy, sei tu ad averlo provocato, no? Finalmente hai
incontrato un guerriero che non bada al fatto che sei un giovane principe di Zenit. Lascia che le
tue sofferenze stavolta ti siano di insegnamento. Non provocare mai con sconsideratezza… te l’ho
detto molte volte che per diventare un vero cavaliere non bastano la forza e le imprese militari.
L’umiltà, l’onestà, la compassione, il coraggio, il senso di giustizia, di sacrificio, l’onore e lo
spirito… dopo che ti ricorderai di questi otto criteri, potresti diventare un vero cavaliere.”
Quella voce debole somigliava a quella di una persona che si era appena ripresa da un lungo
periodo di malattia. Tuttavia aveva il potere di penetrare nella mente; la ragazza di nome Tanasha
aveva smascherato le menzogne del piccolo principe e aveva dato una lezione al buono a nulla.

Il principino Tropinski aveva intenzione di fare punire quel selvaggio che aveva osato sfidare il
suo prestigio, ma abbassò la testa sentendo il rimprovero di Tanasha. Tentò la sorte e insistette:
“Sorellona. Stavolta non sono stato io…”

“Va bene, basta. Se hai altre opinioni, ordinerò ai soldati di rimandarti indietro…” La voce
debole risuonò di nuovo e interruppe freddamente Tropinski. Dopo un momento di silenzio, disse:
“Chiedi cortesemente al maggiordomo Bast di venire qui.”

Tropinski si alzò di malumore e disse piano al soldato vicino: “Vai a prendere quella maledetta
guida.”

Il soldato ubbidì e presto riportò un uomo sulla quarantina. Era alto circa sei piedi (180 cm). I
suoi capelli neri corti erano ben acconciati; il suo sguardo era brillante, il naso alto, il bel viso e i
suoi lineamenti proporzionati, nonostante stesse indossando un abito rozzo, le sue posture
tranquille dava la sensazione che stesse indossando il vestito più costoso. Tutti potevano percepire
la sua grazia raffinata e il suo temperamento. Quest’uomo sicuramente era stato davvero
affascinante quando era giovane. Nonostante fosse sula quarantina, avrebbe potuto incantare
facilmente innocenti giovani ragazze.

“Bast, misera “guida”. Vai a dire al tuo genero ritardato che è arrivato l’ambasciatore di
canonizzazione dell’impero Zenit e fallo venire qui ad inchinarsi per porgerci i suoi saluti…”
Forse a causa della gelosia, il principe Tropinski si arrabbiava ogni volta che vedeva l’uomo di
mezz’età bello e calmo. Diede un ordine a Basta ed enfatizzò la parola “guida”.

“Come desidera sua altezza reale!”

Bast non si arrabbiò affatto. Si inchinò con eleganza e porse i suoi rispetti a Tropinski usando la
normale etichetta aristocratica, poi si diresse con andatura moderata verso Chambord. Il piccolo
principe ebbe la sensazione di essere uno zoticone illetterato in confronto a quest’uomo
dall’atteggiamento ragionevole e discreto. Tuttavia nessuno si era accorto che, dopo essersi
girato, Bast aveva puntato il dito medio di fronte al principe.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Kevin!


0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
“Finalmente a Chambord.” Tutte le preoccupazioni di Bast svanirono.

Fu sollevato nel vedere le mura difensive praticamente intatte: ‘Bene, i rinforzi non sono arrivati
troppo tardi. I nemici con le armature nere non hanno conquistato il castello…’ Pensandoci,
sospirò: “Il guerriero numero uno Lampard è qui, così Bazzer non avrà potuto fare molto. Angela
e quel re ritardato dovrebbero essere sani e salvi.”

I numerosi cadaveri e i segni sulle mura dovuti all’intensa battaglia terrorizzarono Bast. Non
sapeva com’erano riusciti a resistere. Era un miracolo; quattrocento soldati tra le Guardie del Re
erano riusciti a difendersi per cinque giorni contro l’assedio di più di duemila membri d’élite
nemici?

Dopo essere arrivato al ponte, il calmo e composto Bast rimase sbalordito.

‘Oh Dio della Guerra… incredibile! Hanno distrutto il ponte di pietra? Di chi è stata l’idea? Eh,
Lampard e Brook sono troppo testardi, è impossibile che sia stata una loro idea… Che sia stato
Bazzer? Da quando quel vecchio cane ha fatto qualcosa di buono?’

Bast abbassò la testa e rifletté.

All’improvviso sentì le acclamazioni dall’altra parte del ponte collassato. Notò vari cittadini di
Chambord radunati per qualche motivo, stavano festeggiando. Sotto il sibilo della corrente veloce,
sentì in lontananza: “Lunga vita al re!”, “Lunga vita a sua maestà!” e altre grida simili. Bast ne
fu un po’ sorpreso. “Lunga vita al re? Eh… Non staranno parlando di Alexander, vero?”

Bast accelerò il passo e poi vide un’altra scena scioccante.

La sua splendida e innocente figlia, Angela, stava correndo verso il ponte. Aveva abbandonato
ogni maniera da signora; come una bellissima farfalla che svolazzava tra una fila di fiori, il suo
viso era tutto rosso mentre stava ansimando pesantemente mentre si allontanava dalla folla.
Rideva e piangeva allo stesso tempo mentre saltava tra le braccia del giovane che indossava
un’armatura rovinata e ricoperta di sangue.

Bast non poteva credere ai suoi occhi.

‘Cielo! Da quando la mia bambina pura e ubbidiente è diventata così aperta e sfacciata?
Abbraccia un giovane sconosciuto in pubblico? Si è dimenticata che diventerà la futura regina del
regno? O è successo qualcosa di magico mentre ero via?’

Bast si tese pensandoci.


Voleva ricordare alla sua sciocca figlia di non farsi mai ingannare dalle parole giocose e
affascinanti di un giovane uomo. Bast si precipitò verso l’orlo del ponte e gridò: “Ehi Angela,
tesoro! Sono tornato!”

…..

Dall’altra parte del ponte crollato.

Fei si stava godendo la sensazione estatica di quell’abbraccio caloroso e morbido. Anche se era
stato sorpreso da come la sua splendida fidanzata le era balzata tra le braccia, dopo un breve
stupore, si riempì di gioia. Stava pensando contento: ‘Ahahah, questa sarebbe una coppia
perfetta, vero? L’eroe e la bellezza…”

Mentre Fei stava mostrando un gran sorriso e si stava trattenendo dal tastare la bellezza tra le sue
braccia, qualcuno gridò con imprudenza: “Angela, tesoro! Sono tornato!”

Fei si infuriò.

‘Dannazione! Chi era questo maledetto bast***o? Chi osa flirtare così apertamente con la mia
ragazza?’

Il fuoco della rabbia iniziò a bruciare inarrestabile mentre Fei si stava ingelosendo. Gettò
un’occhiata arrabbiata verso il ponte seguendo gli sguardi degli altri. Vide un vecchio bast***o
di bell’aspetto che stava fissando “indecentemente” la ragazza tra le sue braccia. Sicuramente
non aveva buone intenzioni.

“Chi diavolo è quel vecchio?”

Fei sentì l’impulso di malmenarlo.

Dopo aver visto il vecchio bast***o continuare ad ammiccare verso l’altra parte del ponte, Fei
digrignò così tanto i denti da rischiare di romperseli e strinse i pugni fino a farsi scricchiolare le
nocche. I soldati e i cittadini accanto a Fei interruppero le loro acclamazioni e guardarono Fei
con una strana espressione.

Bast se n’era andato dal castello portando con sé una marea di tesori dalle collezioni del re. Molti
pensavano che il maggiordomo avesse abbandonato sua figlia e il suo genero ritardato, ma
nessuno si sarebbe aspettato che sarebbe tornato in un momento come questo. Erano tutti
sbalorditi, per questo le loro espressioni erano strane.

Ma Fei aveva frainteso.


Qualcuno ci stava provando con la sua fidanzata in modo così aperto e durante i festeggiamenti
della sua vittoria. Come avrebbe dovuto reagire? Fei pensava che il motivo della stranezza delle
espressioni di tutti quanti fosse a causa…

“Whoosh!”

Fei usò all’istante il balzo del barbaro; come una tigre alata, saltò dalla parte a sud del ponte.
Senza dire una parola, afferrò l’abito del suo futuro suocero e lo sollevò da terra; era pronto a
dare una lezione a questo rozzo squinternato…

In quel momento, la voce tremante di Angela risuonò: “Padre, sei… sei tornato!”

“Eh… padre?”

Fei ne fu sorpreso. Mentre la sua espressione diventava strana, pensò in un lampo: ‘Ca, volo,
questo vecchio è… è il padre di Angela?’ Fei iniziò a sudare copiosamente. Prima che potesse
aggiungere altro, il vecchio gridò con sorpresa: “A quanto pare eri tu, Alexander. Sei tornato
normale… Ahi, cosa stai facendo, sono il tuo futuro suocero, mettimi giù…”

Fei era imbarazzato.

La situazione gli era sfuggita di mano: ‘Cavolo! Che cosa? Geloso del mio suocero? È tragico
come l’Edipo della mitologia greca che si è sposato con sua madre… Cosa dovrei fare?’

‘Non posso farmi cogliere dal panico, devo fare finta di niente!’

Dopo aver riflettuto, ebbe un’idea. In un secondo, la sua mossa feroce si trasformò in un
abbraccio. Strinse Bast con entrambe le braccia e mostrò un sorriso sorpreso e allegro. Rise: “Ah,
caro zio Bast, mi sei mancato così tanto!”

“Eh, davvero? Perché ho la sensazione che tu mi voglia morto?” Bast ebbe difficoltà a respirare
nella sua stretta.

“Eheh, te lo stai immaginando, è sicuramente la tua immaginazione… Eh, permettimi di portarti


da loro.” Usò il Balzo del barbaro e Fei tenne suo cognato tra le braccia per poi tornare nella
parte settentrionale del ponte.

Capitolo regolare di ieri, scusatemi mi sono distratta,


0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
Il raffinato uomo elegante socchiuse gli occhi per la paura. Dopo aver visto la foschia sul fiume
sotto i suoi piedi e sentito il sibilo del vento, spalancò la bocca con sorpresa. Fu allora che si rese
conto che Alexander era appena saltato per sedici-diciassette iarde… ‘Che forza è questa? È
almeno la potenza di un guerriero a due stelle… Quando è riuscito ad ottenere un potere del
genere?’

Bast era curioso.

Aveva la sensazione di essersi perso degli eventi incredibili.

“Bang!”

Dopo che entrambi arrivarono nella parte settentrionale del ponte crollato, Angela balzò contenta
tra le braccia di Bast per poi scoppiare a piangere: “Padre… Sapevo che saresti tornato!”

“Naturalmente, perché c’è il tesoro più prezioso della mia vita ancora qui.” Mostrò un sorriso
gentile e protettivo mentre baciava la fronte di sua figlia.

Tuttavia Pierce e gli altri soldati sbuffarono con sdegno.

Ai loro occhi, la vecchia volpe astuta e avida aveva usato tutti i suoi tesori ed era tornata a
Chambord per ingannare di nuovo il re e ottenere altro denaro. Nonostante la vecchia volpe
sembrasse raffinata, elegante e nobile, dopo un paio di anni, anche i mercenari che passavano da
Chambord avevano capito la sua vera natura: un maggiordomo che temeva la morte e amava i
soldi quanto la sua vita.

Bast notò gli sguardi e le espressioni gelide.

Tuttavia non mostrò il minimo imbarazzo. Batté la spalla a sua figlia, sistemò lentamente il suo
ruvido abito e disse a Fei: “Alexander, sembra che ti sia accaduto qualcosa di magico…
Grandioso! Ma ti raccomando di cambiarti…” Dopo aver detto questo, guardò il Pellame
dell’Artico del barbaro, che era un po’ trasandato. Arretrò per un po’ e continuò: “L’imperatore
Yassin di Zenit ha mandato la sua principessa più grande Tanasha come ambasciatrice
dell’incoronazione reale ed è arrivata con la legione dell’incoronazione reale. Tra sei mesi
compierai 18 anni; secondo le tradizioni del continente potrai diventare formalmente re di
Chambord dopo che riceverai l’incoronazione dal tuo impero genitore… Questa cerimonia sarà
molto importante; devi prepararti bene.”

Il vecchio dal bell’aspetto indicò la formazione di cavalleria con l’armatura brillante che
assomigliava ad una foresta viste tutte le loro armi che puntavano al cielo.
“Così quegli idioti provengono davvero dall’impero Zenit… Eh, aspetta, zio Bast, cos’hai detto?
Legione dell’incoronazione reale? Non sono rinforzi venuti qui per aiutarci?” Fei si accigliò.

“No, hanno saputo dell’assedio di Chambord lungo la strada.”

Fei guardò la cavalleria impudente e arrogante dall’altra sponda mentre si sfregava il mento.
Rise: “Allora è così… zio Bast, come puoi vedere, il solo modo per entrare a Chambord è
passando attraverso il ponte. È impossibile per la cavalleria arrivare fin qui. Inoltre i miei soldati
hanno lottato in continuazione negli ultimi due giorni e sono tutti esausti. Che ne dici di fare così?
Lascia che rimangano accampati dall’altra parte del fiume per ora, e dopo che farò riparare il
ponte potranno entrare.”

Bast quasi si morse la lingua dopo averlo sentito: “Alexander, stai scherzando? Questa è la
legione dell’incoronazione reale dell’impero Zenit. Ti consiglierei di riparare subito il ponte e di
connettere entrambe le parti usando corde e placche di legno…” Dopodiché sussurrò all’orecchio
di Fei: “Sono qui per incoronarti ufficialmente. Sai quanti sforzi ho dovuto fare e quanti tesori ho
dovuto offrire affinché venissero qui?”

“Il ponte è già crollato, cosa posso fare? Se quei nobili cavalieri non possono aspettare, allora
possono ripararlo loro stessi.” Fei non disse molto altro. Si girò e annunciò alla folla di soldati e
di cittadini: “Terrò dei festeggiamenti formali al palazzo del re stasera per ricompensare e
onorare i miei coraggiosi soldati. Tutti gli abitanti di Chambord sono i benvenuti!”

L’ultima frase era diretta ai soldati e ai cittadini attorno. La folla iniziò ad esultare all’istante,
tutti mostrarono espressioni gioiose e felici.

Bast ne fu sbalordito, ma presto scosse la testa con esasperazione.

Non disse altro.

…..

Dopo essere tornato, Fei era fisicamente e mentalmente esausto, ma resistette ancora un po’ per
sorvegliare i progetti di riparazione dopo la guerra. Nonostante Bast avesse preso una grande
porzione delle collezioni del re, Fei usò comunque il resto dei tesori che aveva il re. Le proprietà
furono divise in decine di parti con l’aiuto di Angela ed Emma, e furono distribuite ai soldati e
alle famiglie dei cittadini morti in battaglia.

Questa mossa compassionevole fece provare ancora più gratitudine ai soldati e ai cittadini.
Specialmente per le famiglie che avevano perso i loro cari e che erano in lutto, le ricompense del
re erano state davvero tempestive. Non era solo una rara gloria; aveva anche dato loro la
speranza di sopravvivere dopo aver perso i loro mariti e figli che avrebbero normalmente
mantenuto la famiglia.

All’improvviso, la reputazione e il prestigio del re Alexander era arrivato ad un picco mai visto.
La prima reazione che avrebbero avuto incontrandolo sarebbe stato alzare le braccia ed esultare,
“Lunga vita al re!” Le ferite e le cicatrici lasciate da questa guerra crudele su questo antico
castello furono riparate con un ritmo sorprendente.

Inoltre Fei aveva diluito metà bottiglietta della pozione curativa rimasta e l’aveva data ai dottori
per guarire i soldati feriti. Eccetto quelli che avevano perso gli arti ed erano diventati invalidi, i
soldati gravemente feriti si stavano riprendendo velocemente mentre quelli in condizioni migliori
poterono già tornare a casa e riunirsi alle loro famiglie.

Tutti trattavano il re Alexander come se fosse il Dio della Guerra in persona.

Le conseguenze di questa guerra resero ansiose alcune persone dai secondi fini. Il capo dei
ministri Bazzer e suo figlio Gill tornarono in silenzio nella loro tenuta dopo il termine della
battaglia. Il cancello era chiuso e la residenza era completamente silenziosa; nessuno sapeva cosa
stava succedendo lì dentro.

Il guardiano Oleg invece era sopravvissuto alla battaglia. Forse perché sentiva che Chambord
stava per cambiare, non si nascose nella sua casa, ma non aveva più il complesso di superiorità di
prima. Avrebbe sorriso e sarebbe stato amichevole con chiunque, perfino un mendicante per
strada. Sosteneva con fermezza ogni decisione di Fei e si impegnava cento volte di più per
eseguire i suoi ordini mentre lusingava selvaggiamente Fei e mostrava la sua lealtà.

“Guardate! C’è un arcobaleno!”

Gridò qualcuno all’improvviso. Nessuno era sicuro di quando fosse apparso, ma adesso c’era un
arcobaleno colorato nel cielo blu. L’aspetto più sorprendente era la foschia rossa attorno per cui
la volta celeste sembrava in fiamme. Da lontano, sembrava un ponte mitologico in messo ad un
oceano rosso.

“Signore! È un miracolo! Il grande Dio della Guerra sta benedicendo il nostro re Alexander, sta
benedicendo il nostro castello!”

Visto che non c’erano state piogge prima, molti avevano collegato la sua comparsa al re e al Dio
della Guerra. In poco tempo, in ogni angolo di Chambord, molti si inginocchiarono e pregarono
con sincerità.

Fei rimase di fronte al palazzo del re e sorrise.

Sapeva che questo fenomeno era dovuto alla battaglia di prima. Erano caduti molti cadaveri nel
fiume Zuli, creando schizzi d’acqua e sangue. Quando erano evaporati sotto il sole ardente, aveva
causato questo spettacolo.

Era in quel momento che la guerra mostrava la sua rara bellezza.

…..

…..

“Sorellona Tanasha, come può quel tipo sospetto essere un re glorioso e raffinato? È un selvaggio
avventato e rozzo… Ha osato ignorarci e non gli importa minimamente della maestà e della
dignità del nostro impero genitore Zenit…”

Il principino Tropinski arrivò timoroso sulla riva nord del fiume Zuli mentre attraversava il ponte
temporaneo fatto di corde e placche di legno. Quando era entrato a Chambord, aveva continuato
a parlare male di Fei. Che fosse per la prima impressione che aveva avuto di lui quando era stato
scaraventato via da cavallo insieme ai suoi seguaci o al fatto che stesse ignorando la legione
dell’incoronazione reale nella sponda meridionale, Tropinski era davvero scontento di questo re.

In effetti non era il solo ad essere risentito. Per i cavalieri superiori dell’impero Zenit, recarsi in
una campagna remota con la legione era già un enorme onore. Ma il misero re non ancora
riconosciuto di un regno affiliato di livello sei aveva mostrato il suo sporco orgoglio e non li
aveva accolti con fervore, e questo atteggiamento aveva irritato molti cavalieri. Se non fosse stato
per la calma della principessa Tanasha, si sarebbero precipitati dal palazzo del re e avrebbero
dato una lezione indimenticabile ad Alexander.

“Jimmy, il codice dei cavalieri dice che prima di biasimare gli altri per la loro scortesia,
dovremmo riflettere prima sulle nostre azioni.”

Tanasha non ascoltò le lamentele del suo fratello minore. Parlava ancora con tono debole e
moderato. Visto che era l’ambasciatrice che rappresentava l’impero Zenit nella cerimonia di
incoronazione, era sorprendente che la principessa Tanasha non badasse a questo trattamento
freddo. Nessuno sapeva cosa stesse pensando; era rimasta nella vettura e non fece nessuna
comparsa.

Sotto le porte del castello di Chambord.


Bast era passato dal suo abito ruvido da guida a lussuose vesti nere. Bast, che ora aveva un
temperamento ancora più elegante, stava aspettando con compostezza qualcuno insieme a due
servi.

Dopo aver visto l’arrivo della carrozza della principessa, Bast porse i suoi saluti e spiegò:
“Altezze reali. Il nostro re è rimasto gravemente ferito in battaglia e non ha potuto darvi
personalmente il benvenuto; gli dispiace molto. Tuttavia abbiamo già preparato un banchetto e
una residenza per la legione dell’incoronazione reale.”

Sinceramente, questo vecchio di bell’aspetto era stato estremamente occupato nelle ultime
tre-quattro ore.

Il giovane ed energico re Alexander stava solo pensando di preoccuparsi dei suoi cittadini e di
ricompensare la sua gente. Bast doveva pensare alla legione dell’incoronazione reale. Era stato
lui ad organizzare i lavori per riparare il ponte crollato. Il prestigio di Bast era basso come non
mai dopo che era “scappato via con i tesori” e non molti erano disposti ad ascoltare questo
“vecchio bast***o” astuto e avido. Tuttavia una vecchia volpe rimaneva tale. Era bastato che
dicesse: “Se il ponte non verrà riparato in tempo, la legione dell’incoronazione dovrà rimandare
la cerimonia per il re Alexander.” I soldati e i cittadini si impegnarono subito a riparare il ponte.
Si offrirono di partecipare all’operazione perfino alcuni soldati lievemente feriti.

Presto i due lati del ponte furono connessi da molte corde e sistemarono delle placche di legno
come pavimento; i soldati e i cavalli riuscirono a passare.

Bast schioccò la lingua mentre guardava.

L’intero processo aveva richiesto due ore in meno del previsto. Il prestigio di Alexander era
impareggiabile a Chambord; di gran lunga superiore a quello del vecchio re. Sembrava che i
soldati e i cittadini fossero disposti a morire per lui.

“Facci strada.”

Disse la principessa Tanasha che era ancora nella carrozza. La sua voce sembrava ancora
debole, ma apatica e fredda. Non si poteva intuire nessun tipo di informazione dal suo tono.
Questa principessa dell’impero Zenit sembrava avere un solo tipo di umore.

Bast annuì e si inchinò con grazia. Si girò e li guidò.

Non era sorpreso. Da quando avevano lasciato la capitale dell’impero Zenit, San Petersburg, la
misteriosa principessa aveva sempre mostrato questo atteggiamento. All’inizio aveva incuriosito
Bast, ma ora ci si era abituato.
Dopo che entrarono nel castello, la legione dell’incoronazione reale fu ospitata nella tenuta che
prima apparteneva al giudice militare Conca.

Visto che Conca era stato accusato di tradimento ed era stato condannato a morte dal re
Alexander in persona, l’enorme tenuta lussuosa era diventata proprietà di Fei. Bast l’aveva già
scelta e aveva ordinato ad una marea di servi di ripulirla; era arrivato perfino a ridecorarla.
Questo tipo di disposizione lasciò soddisfatti perfino i cavalieri schizzinosi e il principe Tropinski.

La legione dell’incoronazione reale aveva portato molti dei suoi servi e domestiche, così Bast non
dovette preoccuparsi di questo aspetto. Tuttavia si impegnò ad occuparsi dei compiti
amministrativi; non importava quanto questi cavalieri arroganti lo trattassero freddamente, si
comportava con correttezza e mostrava loro rispetto e attenzione.

“Altezze reali, il re Alexander terrà dei festeggiamenti al palazzo del re stasera. Sarebbe un onore
per noi se vi poteste presentare.”

Prima di andarsene, Bast invitò sia Tanasha che Tropinski.

In realtà Fei non intendeva invitarli, ma Bast pensava che la festa sarebbe stata un’occasione
adatta per entrambe le parti per conoscersi e risolvere i conflitti precedenti, così aveva deciso di
invitarli.

“Che festa? Ah, ha il coraggio di festeggiare? Tutti i nemici con l’armatura nera sono stati
annientati dalla nostra cavalleria sulle pianure… Se non fosse stato per la cavalleria coraggiosa e
capace di Zenit, il re sarebbe stato già catturato e imprigionato dai suoi nemici. Ahah, bene, dì a
quel re ritardato che mi presenterò di sicuro. Voglio vedere come quello sfacciato a prendersi il
credito di qualcun altro!”

Rispose scontrosamente il principino Tropinski.

…..

Il tramonto era rosso come il sangue.

Le montagne attorno al castello di Chambord erano inondate da luce dorata. Il castello sembrava
silenzioso e pacifico in contrasto al fiume impetuoso. Sembrava il paesaggio incantevole di un
dipinto.

C’erano molte persone sulla strada lastricata di pietre.


Nonostante il regno fosse riuscito a difendersi e il re Alexander avesse cercato di prendere
provvedimenti per il dopo-guerra, c’erano ancora molti obiettivi da completare a Chambord.
Molte tavole di legno, pietre e oggetti pesanti erano stati smantellati temporaneamente per essere
usati come strumenti difensivi e armi dovevano essere rimontati. I cadaveri dei loro compagni
dovevano essere onorati e i quelli nemici dovevano essere bruciati per impedire che si
diffondessero pestilenze a causa della decomposizione… La fine della guerra dava inizio ad altre
complicate operazioni.

Nessuno notò il nuovo ospite in strada.

Una donna misteriosa con il viso coperto da un velo nero stava camminando con noncuranza
scortata da un cavaliere donna corazzata. Dietro di loro, un guerriero alto biondo e sorridente le
seguiva in silenzio.

“Sua altezza, il paesaggio di questo piccolo castello non è male e le strade sono spaziose e
organizzate. Anche se non può rivaleggiare con san Petersburg, è raro per un regno affiliato di
sesto livello.” Il cavaliere donna stava osservando gli edifici sulle strade con curiosità. Ma
quando individuò il palazzo del re in lontananza, si accigliò: “Ma credo che il re Alexander sia un
uomo avido e sfarzoso. Sennò perché si costruirebbe un palazzo così magnifico?”

“Vedo l’esatto opposto Susan…”

La donna misteriosa coperta dal velo scosse la testa e disse lentamente: “Nella città imperiale si
diceva che il re Alexander fosse un ritardato con l’intelligenza di un bambino di tre anni. Da
quello che abbiamo osservato invece, le voci dovevano essere false. Le persone in giro sono
appena sopravvissute ad un’intensa guerra, alcune di loro hanno perso i loro cari, ma i loro
sorrisi sono evidenti. Hai sentito che dicono ‘lunga vita al re’ ogni volta che si salutano? Un re
ritardato potrebbe ricevere il supporto leale di così tanti civili? Riguardo quel palazzo
magnifico… Se esamini il colore delle pietre del palazzo, dev’essere stato costruito più di
ottant’anni fa; sembra che non abbia nessun rapporto con questo re di nome Alexander…”

La donna misteriosa fece una pausa e poi disse: “Susan, all’improvviso i festeggiamenti di stasera
mi hanno incuriosito. Torniamo indietro e prepariamoci, dovresti accompagnarmi stasera.”

“Eheheh, sua altezza, sembra che sia la prima volta che lei abbia partecipato a questo tipo di
festeggiamenti. Avvertirò quel maggiordomo di nome Bast e gli dirò di mandare una guida…” Il
cavaliere donna ne fu sorpresa.

“Non c’è bisogno di avvisarlo, possiamo andarci con tranquillità… Non ha detto che non ci sono
inviti per questi festeggiamenti e che sia il ricco che il povero possono presentarsi? Andiamoci
come normali civili.” Disse la donna misteriosa.

“Ah, è ancora meglio! Almeno non dovremo trattare con quei nobiluomini irritanti, eheh… Aspetti
sua altezza. E questo tipo irritante?” Il cavaliere donna indicò il guerriero biondo che le stava
seguendo silenziosamente.

“Capitano dei cavalieri Romain, che ne dici di venire con noi?” Sembrava un consiglio, ma allo
stesso tempo sembrava un ordine.

Il cavaliere biondo annuì sorridendo: “Sarà un mio onore sua altezza.”

…..

…..

Il sole iniziò a tramontare e la notte abbracciò la terra.

Le luci stavano ardendo e sembravano stelle nel castello cupo. Il palazzo del re era ben acceso.
Sempre più cittadini avevano iniziato ad affollarsi dentro. In meno di mezz’ora, eccetto i soldati di
guardia sulle mura difensive, si erano presentati quasi tutti nel palazzo del re di Chambord.

I festeggiamenti stavano per iniziare.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il palazzo del re di Chambord era uno degli edifici più sfarzosi tra tutti quelli dei 250 regni
sottoposti dell’impero Zenit. Tutte le sue strutture erano state costruite e assemblate con enormi
pietre bianche. Proprio di fronte c’era una piazza estremamente spaziosa. Affacciati su di essa si
ergevano giganteschi pilastri alti trenta-quaranta iarde e grandi statue di tutti gli dei. Il maestoso
palazzo del re era dietro di essi. Le sue porte da cui potevano passare i cittadini e i soldati si
trovavano sul lato meridionale della piazza.

I festeggiamenti si sarebbero tenuti nella piazza all’aperto.

La folla allegra si stava radunando lì. Erano stati accesi sei enormi falò e brillavano nel cielo
oscuro. I cittadini e i soldati avevano formato dieci enormi torri di legno in mezzo alla piazza.
Erano tutte alte sei o sette iarde e i cadaveri di tutti i cittadini morti in guerra erano stati posti tra
gli strati delle torri.
I soldati delle guardie del re indossavano armature ben curate e pattugliavano la piazza e il
palazzo del re tenendo delle lance. I cittadini indossavano abiti bianchi e stavano cantando e
danzando. Alcuni circensi stavano facendo delle acrobazie e splendide donne si tenevano per
mano e danzavano attorno ai falò. La gente sollevava rami pieni di foglie verdi che
rappresentavano la vita e la speranza, e rideva contenta.

La notte passava.

Il principe Tropinski era arrivato insieme alle sue guardie di cavalleria accompagnato dal rumore
di zoccoli. Il vecchio di bell’aspetto Bast fece strada al principe e ai suoi seguaci fino ai posti VIP
sotto le statue degli dei nel lato ovest della piazza. Visto che Zenit era il loro impero genitore, i
cittadini e i sudditi di Chambord diedero un caloroso benvenuto al gruppo, creando una pioggia
di petali fragranti e acqua limpida.

Tropinski fu molto contento di questa accoglienza.

In quel momento, mostrò sorprendentemente lo stile e la grazia di un principe di un impero.


Sorrise gentilmente e fece cenni di saluti ai cittadini attorno. La cavalleria dietro invece provava
sdegno di fronte a queste persone di bassa classe. Dopo aver visto i sorrisi e sentito le
acclamazioni, mantennero il loro atteggiamento nobile e arrogante, come se stessero guardando
dei cani scodinzolare per loro.

Bast fu un po’ deluso nel vedere che solo il principe Tropinski era qui per unirsi ai festeggiamenti.
La principessa Tanasha era il capo della legione e controllava tutto quanto; tuttavia non riusciva
a capire il suo atteggiamento, né le sue intenzioni. Questi festeggiamenti sarebbero stati un’ottima
opportunità per osservarla, ma lei non si era presentata… Nonostante questo però Bast non
trascurò il gruppo; ordinò ai servi di badare alle loro maniere e di prendersi cura degli ospiti.

Dopo più di dieci minuti, la folla gradualmente smise di esultare e danzare. La piazza era
silenziosa.

In quel momento, due squadre di soldati dalle armature decorate uscirono dall’enorme palazzo di
pietra sul lato nord della piazza e formarono due file dritte ad entrambi i lati della strada. Poi,
sotto l’attenzione di tutti, il re Alexander apparì sulle scale principali del palazzo tenendo per
mano la sua splendida fidanzata Angela.

Fei indossava un abito azzurro da monarca. Il tessuto fluttuava nel vento ed era fatto su misura
per il suo corpo muscoloso e snello. Portava anche una corona di foglie dorate. I suoi capelli neri
come la pece, i suoi occhi limpidi come il cristallo, la sua figura prode, il suo temperamento
impareggiabile che aveva ottenuto uccidendo a sangue freddo e la sua affinità naturale si
combinavano perfettamente. Da lontano sembrava un dio in alto nel cielo degno della sua
posizione di sovrano.

Accanto a lui, la splendida Angela indossava un vestito color azzurro. Una sottile cintura dorata
cingeva la sua vita; la sua pelle era più liscia e bianca della neve sulle vette più alte. Indossava
una corona fatta da numerosi tipi di fiori. Il vento le faceva svolazzare i capelli, facendola
sembrare una dea discesa nel mondo dei mortali; pura e potente, le persone non potevano fissarla
direttamente, né riuscivano a trovare alcun difetto in lei.

Entrambi sorridevano e rubarono all’istante la scena. Perfino le stelle cristalline incastonate nel
cielo oscuro persero la loro lucentezza.

I cittadini e i soldati di Chambord si inginocchiarono e acclamarono: “Lunga vita al re


Alexander!”

Molti avevano scoperto per la prima volta che il loro re era così straordinario e potente. In quel
momento, nessuno poteva collegare questa immagine perfetta con il ritardato di prima. Si
inginocchiarono umilmente in piazza ed esultarono a tutta forza.

Il principe Tropinski seduto tra i posti VIP della piazza non poté trattenersi dall’alzarsi. Prima era
stato molto sdegnoso nei confronti del re. Stava partecipando ai festeggiamenti solo perché voleva
causare guai e provocarlo. In passato non aveva dubitato del suo aspetto e del suo temperamento,
e pensava che se si fosse alzato, sarebbe stato al centro dell’attenzione e avrebbe rubato le luci
della ribalta… Ma ora, provò all’improvviso un po’ di vergogna. Vedendo la coppia perfetta di
fronte al palazzo, si rese conto sorprendentemente che il suo sdegno e la sua insoddisfazione nei
confronti di questo regno stavano svanendo rapidamente.

Tuttavia non notò che i suoi seguaci la pensavano diversamente. Un cavaliere robusto che
indossava un’armatura e un berretto rosso dietro di lui stava fissando Angela. Il suo sguardo si
riempì di avidità e oscenità e nemmeno le decine di cavalieri e guardie vicini nascosero la loro
lussuria.

Da un lato della piazza.

Nessuno notò le tre figure avvolte da mantelli neri dietro la folla, sotto l’ombra delle enormi
statue. Quando videro il re Alexander e Angela, la persona davanti al gruppo sussultò: “Uh?”.

La sua voce sembrava debole come quella di una persona che si stava riprendendo da un periodo
di malattia. Pareva sorpresa; questo sussulto fece scambiare un’occhiata sbalordita ai due dietro
di lei; non l’avevano mai vista reagire in questo modo prima d’ora.
…..

Dopo che il re e la futura regina arrivarono, il carnevale in piazza gradualmente si fermò.

L’atmosfera divenne formale e solenne. La folla fece loro strada, e la coppia scese lentamente
dalle scale e si avvicinò alle torri di legno.

L’atmosfera stava diventando sempre più solenne.

Le guerre non finivano mai nel continente Azeroth e numerosi soldati sarebbero morti sul campo
di battaglia ogni giorno, ogni ora e ogni secondo. Seppellire tutti questi cadaveri era diventata
un’operazione enorme che richiedeva molto tempo e che avrebbe occupato molta terra.
Per rimediare al problema, avevano iniziato ad adottare la tradizione di cremare i loro morti.
Chiunque, che fosse un re, nobile, cittadino o anche uno schiavo, se fosse morto in battaglia,
sarebbe stato posto in una di queste torri di legno e sarebbe stato cremato. La gente di Azeroth
credeva che le anime dei guerrieri sarebbero state redente e che avrebbero accompagnato il dio
della guerra nell’impero ultraterreno.

Secondo le conoscenze che Fei aveva accumulato riguardo alle consuetudini e all’etichetta
tradizionale con l’aiuto di Angela, salì sulle torri e prese delle monete d’oro dalle mani di Angela
e le posò individualmente sugli occhi dei soldati morti, questa era un’altra usanza del continente
Azeroth. La gente credeva che posare monete d’oro sulle palpebre dei soldati li avrebbe aiutati a
riaprire gli occhi tra il fuoco ardente e a trovare la via per l’impero degli dei.

Era un processo lungo e complicato.

Chambord aveva perso centotrenta coraggiosi guerrieri durante questa guerra. Sarebbe stato
compito di personale speciale adempiere a questa usanza, ma Fei inaspettatamente insistette a
farlo personalmente. Secondo la tradizione, solo i grandi nobili e gli eroi che avevano dato un
grande contributo al regno avrebbe avuto l’onore di ricevere questo trattamento; così Fei aveva
dato un onore senza precedenti a questi soldati ordinari.

Ovviamente la sua intenzione era di conquistare la sua gente.

La piazza era silenzioso; nessuno diceva una parola. Perfino il vento sembrò fermarsi. Solo poche
donne vestite di nero simili ai sacerdoti del tempio stavano cantando degli antichi inni sulle scale
di fronte al palazzo. Le canzoni non avevano avevano parole, ma erano comunque diffuse per il
continente; era musica per dire addio ai propri cari.

Fei coprì pazientemente gli occhi di ogni soldato morto sotto gli sguardi di tutti, e poi accese le
fiamme. Presto il fuoco divorò i cadaveri e le famiglie degli uomini periti scoppiarono a
piangere…

L’intero processo era durato circa un’ora.

Dopo che il fuoco aveva ridotto i corpi e le torri di legno in cenere, l’atmosfera in piazza divenne
più tranquilla. I pianti gradualmente si fermarono e i dottori raccolsero con cautela le ceneri e le
riposero in un’enorme bara nera. Dopo dodici giorni, questa bara sarebbe stata portata nella
montagna più alta ad est di Chambord e sarebbe stata sepolta lì. In quel modo, le anime dei
guerrieri sarebbero state le prime a vedere l’alba, era una tradizione di Chambord.

Dopodiché in piazza tornò l’atmosfera allegra e animata di prima.

La gente iniziò a cantare e a danzare per festeggiare la vittoria. Il clima si accese ancora di più
grazie ai falò brucianti. Tutti quanti, indipendentemente da età, sesso e classe sociale, si tenevano
per mano e danzavano. Anche i soldati di pattuglia furono trascinati tra la folla, insieme a Fei e
ad Angela. Durante i festeggiamenti sarebbero stati tutti uguali. Anche il principe Tropinski e le
sue guardie furono invitati.

Alcune donne ridevano mentre portavano piatti pieni di frutta e carne grigliata tra le folle.

Il principe Tropinski fu influenzato dall’atmosfera felice. Aveva messo da parte la sua arroganza e
la sua freddezza ed era tornato ad essere un ragazzino di 17 anni. Tenne per mano gli altri
giovani e formò un grande cerchio mentre danzava attorno ad un falò; sembrava un uccellino
appena uscito dalla sua gabbia, libero e lieto.

Ma Tropinski e gli altri non notarono che le sue guardie e quel cavaliere con il berretto rosso
avevano riso e si erano spinti al centro della piazza. Stavano tutti sogghignando con fare
malvagio; i loro occhi brillavano in modo strano.

Si stavano facendo strada proprio verso la dea pura Angela e la bionda Emma che stavano
danzando con gioia con le loro amiche. La razza sorrideva contenta; il suo splendido viso era
illuminato da risate e gioia, come un piccolo angelo.

Capitolo regolare,
4 (kevin) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Si entrò nel culmine dei festeggiamenti.

Fei prese il suo bicchiere di vino e si diresse dai soldati.


Dopo aver sperimentato la crudele battaglia che avrebbe potuto fare impazzire chiunque, solo
buon vino e donne avrebbero potuto dare sollievo a questi uomini forzuti. Pierce e Drogba
ridevano mentre bevevano da scodelle argentate grosse quanto il lavandino di una cucina.
Risate selvagge e disinibite riecheggiarono nella piazza. I ventitré guerrieri, incluso Oleg,
avevano seguito Fei ed erano scesi per le mura difensive per poi fare una carica suicida contro i
nemici. Eccetto per Breno che si era sacrificato sul ponte, erano tornati vivi anche se gravemente
feriti. Combattere insieme al re aveva costruito un’amicizia speciale tra questi guerrieri d’acciaio.

Nel lato nord della piazza, gli uomini si erano seduti ai tavoli di pietra e tracannavano vino.
Alcuni di loro stavano facendo la lotta mezzi nudi, altri giocavano a braccio di ferro sul tavolo e
altri danzavano con ragazze gioiose. Perfino Oleg che era sgradito da tutti i soldati aveva ottenuto
il rispetto di molte persone per aver partecipato a questa missione letale.

“Un brindisi! Per i nostri fratelli!” Fei sollevò il bicchiere.

“Per i nostri fratelli! Lunga vita al re! Alla salute!” I soldati brindarono e sollevarono i loro
bicchieri e scodelle; l’arrivo del re li aveva fatti sentire davvero onorati.

“Questo secondo bicchiere è un brindisi per il nostro eroe Breno!”

Fei versò il vino a terra e disse: “I suoi genitori saranno i genitori di tutti noi e suo figlio sarà
nostro figlio… La famiglia di Breno sarà aiutata dalla famiglia reale di Chambord finché suo
figlio non diventerà un uomo coraggioso e forte come suo padre!”

“Per il nostro eroe Breno!”

I soldati versarono silenziosamente a terra il loro vino. In quel momento, gli occhi annebbiati
dall’alcool di molti soldati sembrarono rivedere il guerriero trafitto al cuore, ma che era
comunque riuscito a trascinare tre nemici giù dal ponte gridando: “Lunga vita al re!”
Nell’oscurità del cielo pieno di stelle… Breno era stato un eroe e anche un loro compagno!

“Il terzo bicchiere è un brindisi per i compagni del nostro eroe Breno, un brindisi per i ventidue
grandi guerrieri di Chambord, Pierce, Drogba, O’Neal, Essien, Ballack…” Fei elencò uno per
uno i loro nomi. Ad ogni annuncio, la folla avrebbe acclamato e applaudito; la persona chiamata
invece sarebbe rabbrividita per l’entusiasmo.

“Che il Dio della Guerra vi benedica miei guerrieri. I vostri nomi saranno ricordati insieme a
Chambord. Ora, nel nome del Re Alexander, vi darò onore; le armature e le armi che avete usato
in battaglia vi saranno restituite dopo che saranno riparate dai migliori fabbri del castello…”
La voce di Fei accese il sangue di ogni soldato come un falò bruciante. Dopo aver visto le
espressioni entusiaste degli uomini forzuti, Fei sollevò in alto il bicchiere di vino e si congratulò:
“Sì, miei guerrieri, come desiderate, questi sono gli oggetti più preziosi nella famiglia reale e ora
saranno vostri perché sono le medaglie che rappresentano il vostro coraggio e abilità.”

I ventitré equipaggiamenti erano i tesori che il vecchio re aveva collezionato per tutta la sua vita.
Anche se non erano oggetti magici e armi così preziosi, erano inestimabili in un regno affiliato di
sesto livello di un impero di primo grado. Un ufficiale come Oleg non sarebbe riuscito ad ottenere
una serie di armature e armi nemmeno se avesse risparmiato soldi per tutta la vita.

Così, subito dopo che Fei smise di parlare, i soldati iniziarono ad esultare.

Il re aveva messo ben in chiaro chi meritava ricompense e chi punizioni, specialmente con chi gli
aveva mostrato lealtà e aveva rischiato la vita per Chambord. Inoltre, nelle battaglie, Alexander
era sempre stato di fronte al campo di battaglia e aveva bloccato le lame gli attacchi nemici con il
suo corpo. Questo valore aveva aumentato come non mai la sua influenza tra i soldati.

Le ricompense generose del re animarono come non mai i festeggiamenti.

Il profumo inebriante del vino si diffuse nell’aria.

Fei ne fu ispirato; si tolse il lussuoso abito da re e indossò un’armatura sottile. Lottò a mani nude
contro guerrieri e iniziò a fare competizioni a chi beveva di più; era un gioco da uomini e presto
Fei entrò in sintonia con gli altri soldati. Usando la sua modalità da barbaro per barare,
surclassò facilmente decine di famosi uomini forzuti e mostrò completamente la potenza e il
coraggio del re…

L’atmosfera piacevole abbracciò il castello di Chambord.

In quel momento accadde un imprevisto.

In mezzo alla piazza, dov’era più affollato, risuonò una serie di grida di donne e maledizioni,
accompagnati dalla lieve risata di alcuni uomini…

Fei si accigliò.

I soldati che si stavano divertendo irrigidirono le braccia con cui stavano sollevando i bicchiere di
vino.

“Probabilmente è un teppista ubriaco che si è azzardato a baciare imprudentemente la sua


amata…”
Fu la prima ipotesi a cui pensarono Fei e i soldati.

“Ahah, anche se quel genere di comportamento non è civilizzato, in questi festeggiamenti aperti e
non convenzionali, probabilmente possiamo perdonare quel bast***o arrapato. Le ragazze a
Chambord sono molto audaci e vigorose, ahah. Spero che il Dio della Guerra possa benedire
quella povera canaglia.”

Tutti gli uomini mostrarono sorrisi comprensivi.

Ma inaspettatamente il trambusto e le imprecazioni continuarono e aumentarono sempre di più.


Le urla erano molto pronunciate tra le grida entusiaste e le risate. Molti smisero di danzare e si
affollarono al centro della piazza. I rumori gradualmente si spensero e l’attenzione di tutti si
rivolse verso il trambusto.

Fei salì sulla scalinata accanto e puntò lo sguardo verso la fonte del caos. Un secondo dopo la
sua espressione divenne gelida ed emanò intento omicida.

“Ca**o! Qualcuno sta infastidendo Angela!”

Usando il balzo del barbaro, saltò per decine di iarde e si precipitò verso il centro della piazza.

In quel momento, la folla aveva formato un grosso cerchio.

In mezzo, Emma e una decina di giovani avevano formato un muro umano e fissavano con rabbia
il paio di cavalieri di fronte a loro. Dietro di loro, Angela, impallidita, era chinata su un
adolescente di 15-16 anni che stava reggendo tra le braccia. Il giovane era gravemente ferito,
c’era un taglio scioccante sul suo collo e aveva difficoltà a respirare, sangue e schiuma stavano
colando dalla sua bocca. Il suo petto si alzava e si abbassava freneticamente, come una persona
che stava annegando. Il sangue e la schiuma schizzarono ovunque, macchiando il lungo abito
azzurro di Angela.

“Puh! Plebeo imprudente, come osi puntare il dito verso un cavaliere dell’impero?”

Il membro della cavalleria di Zenit dal mantello rosso ripose una spada insanguinata nella
guaina. Tagliare la gola di qualcuno era stata una questione da nulla per lui. Gridò con sdegno
ad Emma e ai cittadini di Chambord: “Se volete vivere, inginocchiatevi e baciatemi gli stivali, e
andatevene fuori dalle palle. Bast***i impudenti, il vice capitano della legione, il signor Semak,
voleva solo invitare la vostra futura regina a danzare…”

Il cavaliere enfatizzò le parole “regina” e “danzare”; qualsiasi uomo avrebbe capito il significato
osceno dietro il suo tono. Dopo aver detto questo, fece l’occhiolino ai suoi compagni con orgoglio.
Dietro di lui, una decina di cavalieri che portavano dei mantelli rossi simili scoppiarono a ridere.

Tra tutta la cavalleria, il cavaliere muscoloso dietro il principe Tropinski mostrò un sorriso
contento. Sogghignò verso i cittadini di Chambord affollati attorno a lui e si guardò attorno.
Quando vide Emma, il suo sguardo si accese; ma dopo una breve pausa, iniziò a fissare la dea
vestita d’azzurro. Rivelò un’espressione lasciva; non aveva nascosto minimamente la lussuria.

In quel momento…

“Whoosh!”

Soffiò un forte vento. La vista della gente si annebbiò e una maestosa figura apparì all’improvviso
in mezzo al cerchio… Era Fei che aveva usato il balzo del barbaro per arrivare più velocemente.

Fei si guardò attorno e capì velocemente cosa stava succedendo.

La sua espressione cambiò; ignorò le provocazioni della cavalleria e si precipitò verso Angela. Si
accovacciò e posò la mano sulla schiena del giovane morente. Usò l’inventario nella sua cintura,
tirò fuori una bottiglietta e versò le ultime gocce della pozione rossa nella bocca del giovane e
sullo scioccante taglio sul suo collo.

Un potere magico misterioso si attivò.

La pozione curativa normale aveva mostrato i suoi effetti magici incredibili. Presto le ferite del
giovane guarirono a vista d’occhio; in pochi secondi si formò una cicatrice che presto si
rimpicciolì e svanì. Il ragazzo smise di sputare sangue dalla bocca e il suo respiro ansante si
calmò. Riprese coscienza e aprì lentamente gli occhi.

Fei ne fu sollevato.

Fortunatamente gli era rimasta ancora un po’ di pozione curativa normale dopo che Fei ne aveva
diluita la maggior parte. Ne aveva conservata un po’ in caso di emergenza. Non si aspettava che
l’avrebbe dovuta utilizzare durante un momento così cruciale. Se non fosse intervenuto,
probabilmente questo ragazzo ormai sarebbe diventato un freddo cadavere.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Kevin!


3 (kevin) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Dopo aver visto il loro re compiere un altro miracolo salvando magicamente la vita del ragazzo, i
cittadini attorno non poterono che acclamarlo.
Fei affidò il giovane ad uno dei soldati. Guardò la cavalleria imperiale che stava ridendo
fragorosamente con fare provocatorio, si girò e chiese: “Angela, dimmi cos’è successo.”

Con un’espressione arrabbiata che copriva il suo viso innocente, strinse la mano di Fei e sussurrò
qualcosa al suo orecchio. Fei si infuriò sempre di più mentre ascoltava; una rabbia inarrestabile
bruciò nel suo cuore e la sua espressione divenne fredda come il ghiaccio. Il suo corpo iniziò ad
emanare un intento omicida tagliente.

A quanto pareva questi schifosi cavalieri avevano finto di essere ubriachi e avevano iniziato a
palpare le ragazze accanto ad Angela e ad Emma. All’inizio le ragazze lo avevano tollerato un po’
perché i guerrieri appartenevano al loro impero genitore Zenit. Chi sapeva che erano
incontentabili; qualche cavaliere audace aveva perfino cercato di toccare Angela e aveva insistito
che accompagnasse il suo capitano Semak a bere e a danzare con lui. Il loro comportamento
spudorato e scortese aveva fatto arrabbiare i giovani di Chambord. Come potevano i giovanotti
energici lasciare che la fidanzata del grande re Alexander venisse insultata; si erano avvicinati e
avevano rimproverato la cavalleria. Entrambe le parti avevano cominciato a spintonarsi, ma uno
dei soldati di Zenit aveva estratto la spada e aveva tagliato la gola del giovane proprio di fronte al
gruppo…

Fei ascoltò con pazienza l’intera storia. Batté gentilmente la spalla della sua fidanzata per
comunicarle di rilassarsi. Poi si avvicinò, separò il “muro umano” che formato da Emma e dagli
altri giovani e andò di fronte al gruppo.

“Oh? Sei quel re Alexander, vero?”

Il capitano era al centro della cavalleria. Era come una luna circondata da stelle. Strinse i pugni,
incrociò le braccia e fece un paio di passi. Dopo aver osservato con alterigia Fei, disse piano:
“Sua maestà, sono proprio insoddisfatto del modo in cui Chambord tratta i suoi ospiti. I miei
uomini volevano solo invitare la regina a danzare, ma alcuni dei suoi cittadini mi hanno bloccato
e mi hanno insultato irragionevolmente…”

Sinceramente, il capitano non aveva nessun rispetto per questo re, anzi disprezzava questo tipo di
zoticoni. Secondo lui i re impotenti dei piccoli regni di livello 6 avevano una posizione inferiore
perfino alle guide di St. Petersburg. Così non nascose la sua espressione sprezzante e disse:
“Anche se sono stato disturbato e mi hanno rovinato il divertimento, se la regina farà una danza
al tavolo, farò finta di niente…”

I cittadini di Chambord attorno iniziarono a gridare e ad imprecare. Nel continente di Azeroth,


era una danza volgare che le prostitute usavano per compiacere gli uomini. Fare una richiesta del
genere ad una regina era l’insulto più grande.
Il capitano dei cavalieri ignorò le imprecazioni e la rabbia della folla.

Sorrise con un’espressione sdegnosa e il suo sguardo si riempì di derisione, come un imperatore
che controllava le vite di tutti quanti. All’improvviso, sollevò la mano e indicò Emma: “Un’altra
cosa sua maestà. Faccia presentare la piccola serva bionda nella residenza della legione per farla
dormire con me stasera; dovrebbe essere grata del fatto che le abbia dato questo onore, ahahah…
Oh, giusto, sono anche interessato alla pozione magica che ha usato per guarire quel cittadino
inferiore, mi dia tutto. Se potrà farlo, l’impero Zenit non punirà Chambord per la sua scortesia.”

Dopo aver detto questo, Semak guardò con disprezzo Fei.

Semak era stato in molti regni affiliati prima d’ora. I re e i ministri di quei territori erano come
poveri mendicanti. Cercavano di compiacere in ogni modo Semak per assicurarsi che l’impero
Zenit proteggesse il loro regno. Un piccolo re di un regno di livello 5 era stato costretto a
concedere la sua splendida regina sposata da poco a Semak. Ai suoi occhi era stato perfino
clemente; ci era andato piano con questo re giovane e ignorante.

Semak era un po’ perverso. Adorava vedere i re che avevano una suprema autorità nei loro
territori inginocchiarsi con espressioni compiacenti. Gli dava il brivido della conquista.

Ma oggi il capitano non avrebbe provato l’entusiasmo che si aspettava; sorprendentemente il


giovane re di fronte a lui mantenne la sua strana espressione. Era calmo e freddo; non sembrava
affatto che stesse cercando di lusingare Semak.

All’improvviso il capitano smise di sorridere.

“Giovane re ignorante, la mia pazienza è limitata. Faccia immediatamente come ho detto.


Altrimenti, eheheh, il suo piccolo regno non potrà sopportare la rabbia di un capitano.”

Dopo l’ultimatum di Semak, risuonò il tintinnio delle spade affilate che venivano estratte dai
foderi, la cavalleria con il mantello rosso iniziò a fissare Fei minacciosamente. Sogghigni crudeli
apparirono sui loro volti mentre si battevano le armature con l’impugnatura delle spade e
facevano rumore.

Questa tattica era stata molto efficace con altri regni affiliati di livello 6 e 5. Anche se qualche
sovrano avesse opposto resistenza, se la sarebbe fatta sotto e si sarebbe inginocchiato ad
implorare. La cavalleria quasi si pregustò la scena di come il giovane re avrebbe lasciato che la
sua affascinante fidanzata facesse la danza al tavolo…

Tuttavia…
“Va bene, come volete morire bast***i?!”

Questa fu la risposta del giovane re.

“Cosa? Cosa… cos’ha detto?” I soldati si scambiarono delle occhiate.

La cavalleria egocentrica non riuscì ad accettare la situazione. “Cosa… Come osa il re di un


piccolo regno di livello 6 dire una cosa del genere al nobile capitano dei cavalieri imperiali?
Vuole rinunciare al trono?”

“Cos’hai detto canaglia? Sei consapevole della situazione in cui ti trovi?”

Dopo aver visto l’espressione di Semak che diventava sempre più gelida, la cavalleria che aveva
tagliato la gola del ragazzo pensò che fosse un ottimo momento per lusingare il capitano. Si
precipitò da Fei con arroganza e indicò il suo naso con la spada, imprecando: “Misero bast***o
spudorato! Credi di essere un re così potente? Inginocchiati e bacia gli stivali del capitano,
altrimenti…”

“Bam!”

Un rumore soffocato interruppe i suoi strepiti.

Il soldato non aveva nemmeno finito di parlare che fu colpito. Rimase scioccato e guardò verso il
basso con fare confuso. Un secondo dopo mostrò un’espressione sconvolta. Voleva urlare di
terrore, ma non appena aprì bocca, sputò sangue e non riuscì ad emettere un solo suono.

Un pugno ricoperto di sangue era uscito dalla sua schiena.

Risuonò una serie di sussulti.

Tutti avevano visto come il silenzioso Alexander aveva scagliato un pugno e aveva colpito il
cavaliere dritto nel petto, emettendo un crepitio spaventoso. La forza mostruosa di un barbaro di
livello 12 fu applicata senza moderazione. Il pugno aveva penetrato direttamente il corpo del
cavaliere ed era spuntato dalla sua schiena; tutti gli organi interni e le sue ossa erano stati fatti a
pezzi.

Erano tutti scioccati.

“Che tipo di forza è questa? Com’è riuscito a creare un grosso buco nel suo corpo con un solo
pugno?” Aspetto ancora più scioccante, Alexander scosse il braccio e ridusse in poltiglia l’intero
cadavere.
“Hiss!”

Risuonò un’altra serie di sussulti.

Il capitano Semak rimase ancora scioccato dalla scena sanguinosa e arretrò di un paio di passi.
Gli altri cavalieri con il mantello rosso erano ancora più sbalordito; i loro sguari si riempirono di
paura. Dopo aver visto la pila di carne tritata fumante, le mani con cui brandivano le loro spade
iniziarono a tremare.

L’intera piazza piombò nel silenzio; si sarebbe potuto sentire cadere un ago.

“Cielo! Alexander ha ucciso un soldato della legione di canonizzazione reale di Zenit!” Questa
scena scioccante aveva stordito molte persone… Ma allo stesso tempo, i cittadini di Chambord
provarono molto entusiasmo.

“Bast**o, come vuoi morire?”

Dopo aver fatto esplodere un membro della cavalleria di Zenit come un insetto irritante, Fei
rimase impassibile. Scosse il pugno per sbarazzarsi del sangue e si avvicinò lentamente a Semak e
agli altri. La sua voce era gelida e il suo sguardo era tagliente come una lama; con i suoi occhi
pieni di intento omicida, guardò i suoi avversari come se fossero pile di carne marcia che
nemmeno i cani si sarebbero abbassati a mangiare.

“Come osi uccidere un soldato imperiale?” Dopo lo shock iniziale, il capitano Semak si infuriò.
Come un cane in calore a cui era stata sottratta la compagna, rabbrividì per la rabbia e gridò
indicando Fei: “Finita! Chambord è finita! Sei finito!! Dichiaro che, a partire da questo momento,
il regno di Chambord sarà il nemico dell’impero Zenit. Iniziate a tremare di paura! Il vostro
castello sarà raso al suolo!”

“Oh, davvero?” Disse con un’espressione sprezzante Fei. “Siamo nemici adesso, allora?
L’impero Zenit è così grandioso? È difficile dire se Chambord verrà rasa al suolo o no, ma senza
dubbio, nessuno di voi uscirà vivo da Chambord.”

Dopo aver detto questo, gridò: “Dove sono Pierce e Brook?” Dietro di lui, i due si fecero strada
tra la folla e si precipitarono da lui, si chinarono su un ginocchio e rispose: “Ai suoi ordini re
Alexander.”

“Evacuate i civili, radunate la guardia del re, chiudete le porte e bloccate il traffico in città. Poi
circondate la residenza della legione di canonizzazione e aspettate i miei ordini. Chiunque
resisterà verrà condannato a morte all’istante.”
“Ah?”

Brook, esperto e prudente, rimase sorpreso: “Sua maestà ha intenzione di iniziare una guerra con
l’impero Zenit?” Perfino Pierce che era una testa di legno aveva difficoltà ad accettare l’ordine
che aveva appena sentito.

Dall’altra parte.

Il capitano dei cavalieri Semak si arrabbiò così tanto che iniziò a ridere: “Ahahah, ottimo!
Ottimo! Ottimo! Canaglia ignorante e incosciente, osi circondare la residenza della legione e
affrontare l’impero? È ridicolo. I seicento cavalieri nella legione possono annientare facilmente il
vostro intero castello. Sembra che questo regno malvagio non dovrà esistere più… Ahahah, prima
ti taglierò la testa, poi schiavizzerò tutte le donne nel castello e ucciderò tutti gli uomini, lavando
il castello con il tuo sangue!”

Semak brandì la spada. Un’energia gialla coprì il suo corpo e due stelle apparirono sulla sua
fronte; il segno di un guerriero a due stelle.

“Esplosione della Roccia!”

Semak voleva ucciderlo, così usò subito le sue tecniche da combattimento. Si mosse per primo e
gridò. La sua spada brillò mentre batteva i piedi sul terreno; caricò verso Fei con la sua energia
gialla e si avventò ferocemente verso Fei con la forza di una valanga.

“Uhuh, solo un guerriero a due stelle, come osi essere così sfrenato di fronte a me? Stai cercando
di morire!”

Fei sbuffò freddamente e rimase sul posto. Una luce bianca brillò e la Sciabola della Tempesta
apparì nella sua mano. Menò un fendente e l’arma si scontrò con la spada a due mani del
cavaliere. Dopo una serie di scintille e un clangore, lo scudo di energia gialla di Semak si ruppe e
la sua lama ne fu scheggiata. L’uomo fu respinto all’indietro, sangue colava dalla sua bocca.

“Tu… come puoi avere una forza del genere?”

Semak fu scaraventato contro un’enorme statua di pietra lontano. Non riusciva a smettere di
sputare sangue dalla bocca. La sua espressione era piena di shock e incredulità. Si aggrappò alla
statua e cercò di rialzarsi.

Fei lo ignorò. Batté i piedi e scattò in avanti. La spada dorata si trasformò in una serie di luci.
Dopo un sibilo, tagliò la gola di sette degli otto cavalieri con il mantello rosso. Urlarono mentre
rabbrividivano e caddero a terra. Proprio come il ragazzo di prima, le loro gole erano ferite
gravemente e il sangue e la schiuma ostruì le loro vie respiratorie. Sentivano un’enorme quantità
di dolore, ma non morirono subito. Si dimenavano come pazzi…

Il solo membro di cavalleria rimasto vivo rimase completamente pietrificato; aveva perso tutte le
sue forze. “Tink!” Gli cadde la spada di mano e le sue gambe tremarono, un odore pungente e
disgustoso iniziò a diffondersi attorno a lui. Si era spaventato al punto da pisciarsi addosso.

Fei fissò freddamente il cavaliere e ordinò: “Vieni qui, inginocchiati e baciami gli stivali!”

Erano le stesse parole con cui la cavalleria lo aveva provocato.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Kevin!


2 (kevin) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il cavaliere era terrorizzato; si sentiva la testa vuota e non riusciva a reagire. A parte cagarsi
sotto, stava anche sbavando; sbavava a cascata. Ogni parola detta da Fei era come una spada di
Damocle e, se avesse dato il segnale, le lame sarebbero piovute su di lui e l’avrebbero fatto a
pezzi.
Le urla dei suoi compagni a terra che imploravano di morire risuonavano ancora nelle sue
orecchie; il cavaliere non esitò e si inginocchiò strisciando a terra come un cane. Sporse la lingua
e leccò lo sporco dagli stivali di Fei. Dopo averlo fatto, alzò lo sguardo e sorrise con fare
lusingante…

Fei sogghignò e scosse la testa: “Come può qualcuno di così arrogante, ma che ha così tanta
paura di morire essere degno di essere definito un cavaliere?”

“Non ne sono degno, non ne sono degno. Non sono un cavaliere, sono solo un soldato ordinario…
Sua maestà, imploro la sua pietà…” Il cavaliere si inginocchiava e si prostrava come se non ci
fosse un domani. La sua alterigia era scomparsa e tremava come un cane selvaggio che voleva
sopravvivere.

“Non ti ucciderò!” Disse Fei.

“Ah? Lunga vita a sua maestà! Lunga vita al re! Ringrazio il re Alexander per la sua gentilezza e
grandezza. Io…” Il cavaliere si entusiasmò e lo lusingò più che poteva.

Fei lo interruppe impazientemente: “Io non ti ucciderò ma… lo farà qualcun altro.” Dopo aver
detto questo, Fei chiamò il ragazzo a cui era stata tagliata la gola. Il giovane si era ripreso
completamente grazie agli effetti della Pozione Curativa Normale, e adesso era solo un po’
stanco. Era ancora di fronte alla folla, sostenuto dai suoi amici. Dopo aver visto il re Alexander
chiamarlo, si avvicinò con entusiasmo e porse i suoi rispetti al sovrano.

“Guerriero, qual è il tuo nome?” Chiese con un sorriso Fei.

“Tolis sua maestà, il mio nome è Fernando-Torres.” Il giovane tremò d’entusiasmo. Durante
l’assedio, si era unito al reclutamento militare nell’ultimo giorno, così aveva solo potuto
sorvegliare le mura difensive; non aveva avuto un’occasione per partecipare alla vera battaglia.
Ma aveva visto come l’eroico re Alexander aveva smantellato e distrutto i nemici quasi tutto da
solo, diventando il suo esempio e ispirazione. Ogni giovane sognava di diventare un eroe e Torris
aspirava a diventare un grande guerriero come il re Alexander, anche se avesse dovuto affrontare
crudeli nemici e una fredda morte; niente l’avrebbe fermato. Per questo quando aveva visto la
cavalleria imperiale mancare di rispetto alla futura regina, si era fatto avanti per primo e li aveva
rimproverati.

Fei batté gentilmente le spalle a Torres; sollevò con un calcio una delle spade dei cavalieri a
terra, la prese al volo e la passò al giovane: “Torres, oseresti uccidere una persona?”

Torres esitò. Voleva dire di no, ma ripensò velocemente alla scena sanguinosa ed eccitante sul
ponte. Strinse i denti e rispose con decisione: “Sì sua maestà!”

“Va bene, allora aiutami ad uccidere questo ba***rdo che ha osato insultare il nostro regno.” Fei
indicò il cavaliere in ginocchio che stava implorando pietà; quel pover uomo aveva perso il
coraggio di resistere. Dopo aver visto Torres avvicinarsi con la spada, non osò scappare e
continuò a prostrarsi.

Questa era la prima volta che Torres avrebbe ucciso qualcuno.

Mentre si avvicinava, a dire la verità, aveva molta paura. Ma nel momento in cui lo colpì e il
sangue caldo schizzò il suo volto, sentì qualcosa accendersi nella sua anima. Non aveva più
timore e sentiva solo ribollire il sangue.

“Ottimo, Fernando-Torres, d’ora in poi sarai la mia guardia personale!” Fei era soddisfatto.

Fei aveva un’ottima impressione del sedicenne visto che aveva difeso Angela e la dignità del
regno, senza ritirarsi di fronte alle spade affilate della cavalleria imperiale. Il coraggio di una
persona ben armata e che aveva un vantaggio assoluto non era affidabile; solo quando si era in
condizioni di svantaggio e non si avevano mezzi su cui contare il coraggio sarebbe stato davvero
genuino. Era ovvio che, anche se il giovane dai capelli biondi stava tremando quando teneva la
spada, aveva lo spirito di un vero guerriero.

“Ah?”
Torres rimase sbalordito. Ebbe la sensazione che fosse piovuta manna dal cielo. Ne fu un po’
stordito e non osò crederci. Alla fine, ridestato dalle sollecitazioni dei suoi amici, si inginocchiò e
ringrazio con fare agitato il re. Dopo che si rialzò e andò dietro Fei, non riusciva ancora a
credere alla sua fortuna. Si pizzicò la coscia più volte; il dolore gli suggeriva che questo non era
un sogno. Era davvero diventato la guardia personale del suo modello di riferimento. Torres
raddrizzò silenziosamente la schiena e si impettì, sembrando di più un vero guerriero sotto gli
sguardi invidiosi dei suoi amici.

Sotto l’enorme statua di pietra del dio dall’altro lato, il capitano dei cavalieri Semak era ancora
stordito.

“È il re ritardato e debole come una formica di un regno di livello 6, come osa assassinare in
pubblico un cavaliere dell’impero Zenit? Come osa?” Semak tremò mentre indicava Fei; le sue
labbra stavano tremando così forte che non riuscì a dire una parola. Durante lo scontro
precedente, il suo avversario aveva distrutto il suo scudo di energia e anche la sua sicurezza con
un attacco noncurante. L’arrogante capitano si era reso conto all’improvviso che il giovane re era
molto più potente di lui.

Dopo che Fei si occupò di tutti i cavalieri, sogghignò mentre si avvicinava a Semak con intento
omicida. Ripeté la stessa domanda: “Dimmi basta**o, come vuoi morire?”

Un ronzio risuonò nella testa del capitano. Non sapeva come reagire.

All’inizio si aspettava che, anche se era avventato, questo re si sarebbe limitato ad uccidere solo
dei cavalieri ordinari e non avrebbe osato sbarazzarsi di lui. Dopotutto, quegli uomini erano solo
ordinari soldati, ma lui era un maestoso ufficiale militare e un sottoposto di sua altezza, il secondo
principe Zhirkov che aveva il potenziale per ereditare il trono dell’imperatore Yassin… Ma si
sbagliava. Il re spericolato di fronte a lui non aveva nessuna intenzione di risparmiarlo.

In quel momento Semak finalmente si spaventò.

L’identità dell’ufficiale militare dell’impero Zenit non poteva più proteggerlo, né la sua forza e la
sua energia della terra a due stelle. Ora che i due fattori chiave su cui aveva contato per
minacciare e mettere sotto pressioni gli altri regni affiliati erano diventati inutili, Semak si era
reso conto di quanto era debole e iniziò a tremare incontrollabilmente.

Si ritirò istintivamente; non mostrava più nessuna arroganza. Aveva un’espressione spaventata ed
era pronto a scappare.

In quel momento…
“Arrogante! Alexander, fermati!”

Risuonò una voce lontana tra la gente. Lo sguardo di Semak si rianimò; aveva visto il principe
Tropinski farsi strada tra la folla ed entrare nel cerchio.

“Sua altezza, mi aiuti sua altezza. Chambord ha tradito l’impero! Questo re malvagio ha
intenzione di affrontare l’impero Zenit…” Semak si dimenticò di mostrare il suo temperamento e
la sua classe da cavaliere. Strisciò verso Tropinski, si inginocchiò e gridò: “È stato così crudele!
Questo re malvagio ha ucciso la cavalleria imperiale. Ha anche ordinato alle sue truppe di
annientare l’intera legione di canonizzazione!”

Aveva addossato abilmente tutte le colpe su Fei.

Dopo che il principe Tropinski vide i soldati gravemente feriti e quasi morti a terra e il capitano
colto dal panico, questionò Fei con rabbia: “Cosa significa questo re Alexander? Farà meglio a
darmi una spiegazione!”

Il principe Tropinski si stava divertendo molto stasera. Questo regno povero e remoto gli aveva
fatto sperimentare una felicità e una libertà senza precedenti; non c’erano precettori imperiali a
seguirlo ovunque dicendogli cosa fare. Non doveva prestare attenzione a suo padre, l’imperatore
Yassin, badando al suo umore, né doveva reprimere la rabbia di fronte agli insulti dei suoi fratelli
maggiori Arshavin e Zhirkov. Qui, aveva sentito il calore dei cittadini e poteva correre e danzare
felice attorno al farò. Questo tipo di libertà era rara a San Petersburg.

Questi festeggiamenti avevano rimosso lentamente la sua insoddisfazione e i pregiudizi che aveva
nei confronti di Alexander. Poco fa aveva sentito i cittadini di Chambord che discutevano con
orgoglio delle gesta eroiche del re. Aveva perfino pensato: ‘Sembra che questo re Alexander sia
un grande uomo. Interessante, forse potremmo diventare amici…’

Ma ciò che era accaduto lo aveva fatto arrabbiare molto.

Vista la folla, era arrivato abbastanza tardi, così il principe non sapeva l’intera storia. Tuttavia,
non importava se il capitano Semak avesse detto la verità. In quanto principe dell’impero,
Tropinski aveva la sensazione che la maestà e la dignità dell’impero fossero state sfidate. Doveva
difenderle, se Alexander non gli avesse dato una spiegazione ragionevole, ci sarebbero state
conseguenze catastrofiche.

Tuttavia la risposta che gli diede Fei lo scioccò. Non riuscì a crederci.

“Spiegazione? Spiegare cosa?”


Fei mostrò un sorriso sdegnoso. Come se avesse sentito qualcosa di ridicolo, continuò ad
avanzare; si avvicinò lentamente a Semak, un passo dopo l’altro. La spada dorata sembrava la
falce del cupo mietitore, emanava un’aura fredda. Fei fissò Tropinski e disse freddamente: “Sua
altezza, non faccia la scelta sbagliata. Si faccia da parte o muoia!”

“Tu…”

Il principe si infuriò.

In quel momento sentì chiaramente l’intento omicida dell’avversario. Non dubitava che questo
giovane re lo avrebbe ucciso senza nessuna esitazione se avesse continuato ad ostacolarlo, anche
se era un principe imperiale di alto rango… Tuttavia, la sua dignità non lo spinse ad implorare o
a compiacere Alexander come aveva fatto l’altro soldato. Anche se Tropinski non era un eroe o
nemmeno un guerriero e aveva attaccato Fei impulsivamente prima, il principe sapeva che non
stava proteggendo solo il capitano Semak, ma la dignità dell’intera Zenit.

Perciò, nonostante sapesse di non poter competere con il suo avversario, dovette comunque
estrarre la spada.

“Eh?”

Fei non si aspettava una reazione del genere. Non sapeva che questo principe che sembrava un
donnaiolo potesse essere così coraggioso… ma ne fu solo sorpreso. Non rallentò affatto il passo.
Tutti avevano i loro limiti e una volta che qualcuno li avesse violati, avrebbero dovuto affrontarne
le conseguenze. Anche se fosse stato l’imperatore di Zenit ad ostacolarlo, Fei non avrebbe esitato.

In quel momento, sotto l’ombra di un’enorme statua ad un lato della piazza, qualcuno stava
diventando impaziente.

“Quel tipo è troppo audace…” Disse il cavaliere donna Susan nascosta dall’ampio mantello. Si
girò e disse ad un’altra persona nascosta nel suo gruppo: “Sua altezza, per favore mi permetta di
andare ad ucciderlo.”

“Non puoi affrontarlo.” Disse piano la principessa scuotendo la testa.

“Com’è possibile? Sua altezza, non sono d’accordo. Sono una guerriera a tre stelle; anche se quel
selvaggio è riuscito a sconfiggere quel vile tirapiedi del secondo principe Semak, non può
competere con me!” Era ovvio che Susan non si fidasse delle capacità di giudizio della
principessa.
La principessa scosse la testa e la ignorò. Si girò e disse ad un’altra persona: “Capitano Romain,
sembra che stavolta dovrà intervenire.”

“È un mio piacere servirla sua altezza.” L’uomo con il mantello si tolse il cappuccio. Era un
guerriero alto e robusto che aveva seguito la principessa Tanasha e il cavaliere Susan per strada
questo pomeriggio.

“Oh, questo Alexander è interessante. Capitano Romain, non devi combattere contro di lui.
Riporta qui Jimmy e basta.” Aggiunse la principessa. La sua voce era ancora debole e lieve.

“Eh?” Il guerriero biondo ne fu sorpreso. “Sua altezza, il vice capitano Semak, lui…”

“Eheh, quel tirapiedi astuto e vile, non importa se lo lasceremo qui a morire. Ha commesso molte
azioni che hanno macchiato l’onore e la maestà del nostro impero per tutti questi anni. È il
momento che sia punito per le sue colpe.”

Il guerriero biondo sorridente rimase in silenzio per un paio di secondi, poi annuì e disse:
“Capisco sua altezza.” Dopodiché si mosse e scomparve.

“Sua altezza, nonostante Semak meriti di morire, è il tirapiedi del secondo principe Zhirkov. Ha
compiuto molte missioni segrete per sua altezza. Se morirà qui, non ce la farà passare liscia così
facilmente.” Ricordò all’improvviso il cavaliere Susan.

Capitolo regolare,
2 (kevin) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

La principessa non badò all’avvertimento di Susan. Sorrise: “Perché mi dovrebbe importare se


gliela farà passare liscia o no? Credi che Zhirkov permetta a Semak di seguire Tropinski perché è
mosso da buone intenzioni? È meglio se Semak morirà adesso; mi risparmierà il tempo di
chiedere al capitano dei cavalieri Romain di sbarazzarsene lui stesso! Eheh, inoltre non sono stata
io ad ucciderlo, ma il re di Chambord!”

Il cavaliere donna Susan rimase sbalordita sentendo queste parole.

…..

In mezzo alla piazza.

L’intento omicida che si stava avvicinando al principe quasi sembrò materializzarsi. Il principino
Tropinski rimase scioccato nello scoprire di riuscire a stento a stare in piedi di fronte ad una
pressione del genere nonostante fosse un guerriero a due stelle. Tuttavia strinse comunque i denti
e cercò di mantenere la compostezza; non fece nemmeno un passo indietro anche se aveva
difficoltà a respirare.

Fei continuò ad avvicinarsi lentamente.

La visuale della gente si offuscò. Tuttavia, un momento dopo, una persona alta apparì nel cerchio
e si infrappose tra Fei e il piccolo principe.

“Chi sei tu?”

Fei si accigliò lievemente. Il suo istinto da barbaro lo avvertì del pericolo. Il guerriero biondo che
sorrideva appena apparso gli dava una pressione senza precedenti. Quest’uomo doveva essere
almeno un guerriero a tre stelle.

“Capitano dei cavalieri Romain-Pavlyuchenko dell’impero Zenit.” Rispose il guerriero biondo.


Non aveva la stessa arroganza ed egoismo di Semak e della cavalleria; mentre parlava, abbassò
la testa e porse i suoi saluti per mostrare rispetto al re. Questo fece pensare a tutti che fosse una
persona calorosa e amichevole.

Fei ricambiò il sorriso: “Oh? È il potente capitano dei cavalieri Romain-Pavlyuchenko… Così sei
apparso qui per fermarmi?”

Pavlyuchenko continuò a sorridere, alzò le sopracciglia e disse: “Re Alexander, ad essere sinceri,
vorrei combattere contro di lei. È il solo degno del mio rispetto tra tutti i re dei regni affiliati…
Ma ho ricevuto ordini dalla principessa. Non sono qui per affrontarla, solo per portare via sua
altezza.”

“Oh?”

Fei fu sorpreso dalla risposta. Guardò il principino Tropinski che stava sudando a profusione
cercando di sopportare la sua aura assassina, e poi capì. Annuì e disse: “Non sono un pazzo,
naturalmente puoi portarlo via… Ma quell’insetto Semak deve rimanere qui. Ha insultato
Chambord, così deve morire!”

Il capitano dei cavalieri Romain alzò le spalle, poi si voltò e afferrò il principino per le spalle. Il
suo corpo ondeggiò e tutti videro una fiamma dorata brillare di fronte ai loro occhi; il guerriero
sorridendo e Tropinski scomparirono nel nulla, come se non fossero mai stati lì.

Le pupille di Fei si contrassero velocemente. Aveva il potere di un barbaro di livello 12, ma non
aveva nemmeno visto i movimenti di Pavlyuchenko, che stava anche trasportando una persona.
‘Sembra che lo abbia valutato male. È ancora più spaventoso di quanto pensassi. È molto più
potente di un guerriero a tre stelle, dev’essere almeno a quattro stelle.’

In quel momento Fei sentì l’urgenza di diventare ancora più potente.

‘Dopo che risolverò tutti questi problemi, dovrò tornare nel mondo di Diablo e aumentare più che
posso il mio livello. Sembra che gli imperi genitori siano proprio ridicoli. Un mero capitano dei
cavalieri a due stelle osa provocare avventatamente la futura regina durante dei festeggiamenti;
se qualche superiore provasse avidità nei nostri confronti, sarebbe una catastrofe per il regno…
Per sopravvivere in questo continente in cui vige la legge della giungla, la forza è essenziale!’

Fei fece una decisione. Alzò la testa e sogghignò mentre si avvicinava sempre di più al capitano
dei cavalieri. Non aveva troppa fretta di ucciderlo, invece avanzò lentamente. I suoi passi
terrorizzarono sempre di più Semak. Fei voleva che questo basta**o imprudente e spudorato
assaporasse la tortura spaventosa del silenzio prima di morire.

“No… no!! Sono un capitano dei cavalieri dell’impero Zenit. Sono un sottoposto del principe
Zhirkov… non posso morire, non puoi uccidermi!” Dopo aver visto il suo solo salvatore, il
principe e il capitano Pavlyuchenko andarsene senza nemmeno dargli un’occhiata e il re che si
avvicinava lentamente, Semak si disperò. Era la prima volta che era così vicino alla morte, così
iniziò ad impazzire. Urlò come una iena messa all’angolo che stava ruggendo per minacciare i
suoi nemici e proteggersi.

Tuttavia il re continuò ad avanzare.

“Nonono… mi scuso, sono disposto ad inginocchiarmi e a baciarti gli stivali… ti prego, per favore
lasciami andare, per favore abbi pietà…” Semak si inginocchiò ed implorò.

Ma fu inutile.

Fei continuò ad avvicinarsi freddamente. Anche i cittadini attorno si esaltarono vedendolo.


Ondeggiarono i pugni e gridarono con ferocia: “Uccidilo, uccidilo… uccidi quel bast***o!”

Semak stava ancora implorando. Molte espressioni rabbiose furono illuminate dai falò. I plebei
deboli come formiche per cui Semak aveva provato sdegno gli fecero provare una paura senza
precedenti e tremò incontrollabilmente.

Alla fine…

“Dannazione… Esplosione Spacca Roccia, muori!”


Messo all’angolo, Semak raccolse una spada di un suo sottoposto e dell’energia color ocra
vorticò rapidamente attorno a lui mentre fece un balzo e attaccò all’improvviso. La tecnica si
attivò subito; il suo slancio soverchiante fu come un tornado e sibilò mentre volava verso Fei.

“Umpf, un gioco da ragazzi!”

Fei menò un fendente con la Sciabola della tempesta.

Il risultato fu prevedibile. Semak fu scaraventato all’indietro come un sacco di patate e il sangue


schizzò dalla sua bocca mentre si schiantava di nuovo sull’enorme statua di pietra di un dio.

“Crackle, crackle” Risuonò il crepitare di ossa. Stavolta l’arrogante capitano dei cavalieri non
riuscì più a rialzarsi.

“Whoosh!”

Fei apparì all’improvviso di fronte a Semak. Aveva perso la sua pazienza. Afferrò l’uomo per i
capelli e lo sollevò. Puntò la spada alla sua gola e gli sussurrò nell’orecchio: “Bastar**o, vuoi
vedere una danza? Vai a chiederlo a tua madre!”

“Puchi!”

Sotto lo sguardo terrorizzato di Semak, la Sciabola della Tempesta penetrò facilmente nel suo
collo come se fosse morbido burro. La punta della lama da cui colava sangue apparì dietro il suo
collo. Fei ondeggiò la spada, dopo un lampo freddo, decapitò il cavaliere.

“Chiunque oserà violare Chambord… dovrà morire!!”

La testa fu lanciata sull’altare di fronte a tutte le statue degli dei in piazza. Fei sollevò la spada e
ruggì. La sua figura era robusta e alta come un dio. Molti cittadini furono commossi dalla sua
dichiarazione. Sia cittadini che soldati rabbrividirono per l’entusiasmo. In questa era piena di
guerre, per la prima volta si sentirono al sicuro.

“Lunga vita al re Alexander!!”

Tutti i suoi sudditi si inginocchiarono umilmente e chinarono le teste. Come pianeti che
circondavano il sole, esultavano mentre toccavano con la fronte il terreno attorno a Fei.

…..

In lontananza sulle scale del palazzo a nord della piazza.


Il vecchio Bast dal bell’aspetto e il guerriero numero uno di Chambord Lampard erano fianco a
fianco. In quel momento nessuno dei due stava parlando, ma i loro occhi brillavano alla luce del
falò sotto il cielo stellato.

In quanto maggiordomo della famiglia reale e padre di Angela, sarebbe dovuto essere il primo a
precipitarsi sul posto e risolvere il problema. Ma dopo aver visto Fei, si era trattenuto. Poi Bast
era rimasto scioccato vedendo come Fei aveva ucciso i membri della cavalleria imperiale; aveva
pensato subito alle conseguenze terrificanti nell’offendere l’impero Zenit. Si era precipitato avanti
con l’intenzione di fermarlo… ma dopo due o tre passi, gli venne in mente qualcosa e tornò
dov’era.

Al momento era completamente calmo.

Aveva anche visto due figure avvolte da mantelli accanto al principe Tropinski e al capitano dei
cavalieri Pavlyuchenko molto a lato della piazza. In quanto abile maggiordomo, gli occhi di Bast
brillarono. Aveva capito subito chi erano quelle persone. Pensò al suo atteggiamento servile
durante il viaggio di ritorno con la legione di canonizzazione mentre aveva cercato di capire le
intenzioni di quella donna… ma ormai ebbe la sensazione che non ci fosse più bisogno di
convenevoli. Raddrizzò la schiena e si fece ancora più alto.

“Bast, hai lavorato sodo stavolta.” Lampard ruppe all’improvviso il suo silenzio. “Anche se ci
sono stati dei malintesi tra di voi e i soldati e i cittadini non sono così amichevoli con te, credo che
Alexander prima o poi capirà le tue buone intenzioni.”

Bast si girò e ricambiò con un sorriso: “Ti sbagli stavolta Frank, non è prima o poi, credo che
Alexander abbia capito da subito le mie intenzioni!”

…..

In un lato lontano della piazza.

Vedendo la figura al centro della piazza che non aveva esitato ad uccidere Semak e la folla
attorno che si inginocchiava, la principessa silenziosa sospirò ed iniziò ad andarsene.

“Andiamocene. Faremo finta che non sia accaduto. Nessuno dei membri della legione potrà
discutere in privato di questo incidente!”

Questo era il suo secondo ordine di oggi.

…..
Anche se c’era stato un incidente cruento, i festeggiamenti per il buon esito della guerra durarono
fino al mattino dopo. Quando il cielo si illuminò, i cittadini e i soldati gradualmente tornarono a
malincuore a casa. Tracce del carnevale rimasero in piazza.

Fei si era ubriacato dopo aver accettato dei brindisi da tutte le persone che aveva visto. Tornò
barcollando verso il palazzo del re con il supporto di Angela ed Emma; si addormentò non appena
la sua testa toccò il cuscino e non si preoccupò d’altro.

L’esperto e prudente Brook non osò essere così rilassato. Visto che avevano ucciso la cavalleria
imperiale e il capitano, per prepararsi ad ogni forma di vendetta, aveva sorvegliato di persona la
residenza della legione di canonizzazione insieme ad altre centinaia di soldati d’élite.

Anche le sentinelle sulle mura difensive e i soldati di pattuglia nel castello interno rimasero
operativi sotto gli ordini di Brook. Anche Pierce, Drogba e gli altri soldati trascinarono i loro
corpi stanchi per sorvegliare le mura. Eccetto il re incompetente completamente ubriaco, tutti gli
altri non si rilassarono solo per via del loro successo in guerra.

Alla fine il sole sorse dalle montagne ad est sul castello. La luce illuminò la terra.

Era iniziato un nuovo giorno.

Nel palazzo del re, Fei si svegliò e si sfregò gli occhi ancora assonnato mentre sentiva una
sensazione di calore al sedere.

BUONA VIGILIA DI NATALE!


Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Kevin!
1 (kevin) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei aveva fatto uno strano sogno.

Un numero sconosciuto di nemici si era precipitato su Chambord come una colonia d’api. Anche
se aveva attaccato come un pazzo con la sua ascia da barbaro, ce n’erano troppi; era stato
impossibile per lui ucciderli tutti. Alla fine aveva esaurito le forze e i nemici lo avevano catturato e
legato con delle corde. Dopodiché un mago stro**o e spudorato era apparso dal nulla e,
ridacchiando, gli aveva arrostito il sedere con una palla di fuoco.

Fei si era dimenato violentemente e poi si era svegliato.

Aprì gli occhi; non c’erano né nemici né maghi. In realtà aveva dormito fino a mezzogiorno e la
luce calda del sole era penetrata attraverso le finestre e aveva raggiunto il suo sedere…
“Dannazione, cosa sta succedendo? Sto dormendo nudo?”

Fei riacquistò lucidità; tutta la sua fatica era sparita.

Si sfregò la nuca e cercò di ricordare cos’era successo in piazza la scorsa notte. Tutto ciò che
ricordava era che era stato accerchiato da soldati entusiasti e cittadini che gli avevano offerto da
bere. Fei era una persona aperta; una volta che fosse stato dell’umore adatto, avrebbe accettato
ogni brindisi. Alla fine era diventato così ubriaco che non poteva ricordarsi com’era tornato qui
ritrovandosi completamente nudo a letto con un’alzabandiera mattutino.

Fei ebbe l’impulso di coprirsi il petto e urlare come una donna toccata da un pervertito: “Cavolo!
Brutta cosa. Anche se sono un uomo, sono ancora vergine… non sono sicuro se qualcuno abbia
visto il mio amico quaggiù.”

Fei si guardò attorno. Dopo aver visto che non c’era nessuno in giro, si alzò dal letto e si avvicinò
all’armadio in punta di piedi per prendere il suo abito e si vestì velocemente. Camminare nudo
per il palazzo ogni giorno poteva non essere niente di che per un re, ma Fei non aveva questo tipo
di abitudini perverse. Tuttavia, mentre si vestiva, scoprì qualcosa che lo stupì: le persone in questo
mondo non indossavano mutande.

A causa della mancanza di tempo ed enorme pressione, Fei non se n’era nemmeno accorto. Ma
dopo averci pensato, si rese conto che la gente si vestiva nello stile dell’antica Europa. La
maggior parte dei poveri cittadini portava solo un ampio pezzo di stoffa legato con una corda di
canapa. Sembrava un chang pao, ma sotto non c’era nulla. Alcuni erano perfino nudi dalla vita in
su.
Nobili e membri di famiglie ricche erano in condizioni leggermente migliori, indossavano due
strati di abbigliamento, ma Fei non sapeva se portassero delle mutande sotto. Fei aveva scoperto
che aveva solo un pezzo di seta triangolare per coprirsi sotto. Eccetto questo, figuriamoci
pantaloni, molti tra la gente comune non indossavano nemmeno gonne.
Camminavano con le cosce esposte. Solo i nobili ricchi avrebbero portato “pantaloni” simili a
gonne; i pezzi di tessuto più piccoli erano collegati insieme da fili dorati e posti sotto un abito più
grande, lasciando che la brezza raggiungesse facilmente quelle aree.

Dopo essersi vestito, Fei si sentì a disagio perché il suo amico era al freddo.

Così decise di indossare l’armatura da cavaliere di cuoio, perché almeno così si sarebbe protetto
sotto. Anche se ci sarebbe stata molta frizione per lo sfregamento, avrebbe protetto molto di più il
suo amico piuttosto che farlo penzolare.

Il palazzo era silenzioso e Fei iniziò ad avvicinarsi ad una finestra.


Era enorme, delle dimensioni di un’enorme porta. Il palazzo era composto da pile di massicce
pietre bianche; sembrava davvero maestoso. Nella stanza c’erano grandissimi pilastri e statue di
dei, incredibili affreschi decoravano le pareti. Le enormi finestre erano aperte su tutti e quattro i
lati delle mura. La luce del sole e il vento entravano facilmente nella stanza, facendo sentire Fei
immerso nella natura.

Questo mondo non era inquinato come la terra; il sole era brillante, l’erba verde e gli uccelli
volavano e cantavano nel cielo limpido e blu.

A causa del terreno, il palazzo del re era il più alto tra tutte le strutture accanto. Fei poteva vedere
facilmente il paesaggio dell’intero castello. Dopo delle osservazioni dettagliate, Fei scoprì che
questo castello era stato costruito solo con pile di enormi pietre bianche. Eccetto poche strutture,
la maggior parte delle residenze erano state fatte allo stesso modo. Le strade erano ampie e
aperte, tutte lastricate da queste misteriose pietre bianche. C’erano statue alte dieci o venti iarde
ai lati di ogni strada. Era la prima volta che Fei aveva il tempo di guardare il suo regno con così
tanta attenzione. Fu sorpreso dalla funzionalità della regione. Poteva distinguere vagamente le
zone residenziali, le regioni dei mercati, piazze, arene di allenamento, aree per assembramenti e
templi rituali… c’erano anche alcune aree per l’eliminazione dei rifiuti.

“Incredibile! Sembra che questo castello sia stato progettato da qualcuno che proviene dal mondo
moderno…” Fei non poté che sospirare. Osservò il fiume Zuli e spostò lo sguardo sulle sconfinate
pianure verdi nella riva sud. Fei era quasi certo che il castello di Chambord nascondesse qualche
segreto. Pareva che gli abitanti di adesso fossero arrivati di recente e che non fossero stati loro a
costruirla. Era impossibile che potessero creare una fortezza del genere date le attuali dimensioni
della popolazione e le sue abilità di costruzione.

Mentre Fei stava sospirando, risuonò la voce dolce della sua fidanzata.

“Alexander, sei sveglio. Ti ho già preparato la colazione… Mangiala mentre è ancora calda.
Dopodiché, secondo la tradizione, i nobili e i ministri verranno a chiederti un’udienza.” Angela
stava portando un piatto dorato su cui c’era un po’ di frutta fresca e una tazza di latte di capra
fumante.

Fei mangiò la sua colazione mentre guardava Angela; il suo umore non poteva essere migliore di
così. Sbirciò il colletto aperto dell’abito blu cielo della ragazza e pensò lascivamente: ‘Starà
indossando un reggiseno e delle mutande sotto? Anche le donne indossano solo della seta
triangolare per coprire le loro parti intime?’

‘Forse dovrei cambiare la tenuta per la gente di Chambord. Gli uomini si meritano di aver le palle
protette e le donne non dovrebbero avere un paio di tette cascanti!’

Fei stava già pensando alla sua riforma.

…..

…..

“Cosa? Bazzer e Gill sono scomparsi entrambi?”

Un’ora dopo, nella sala dell’esecutivo del re, Fei si sedette confortevolmente sul trono composto
da due statue di leoni mostruosi appoggiati a dei gradini alti tre iarde. Rimase sorpreso dopo aver
ascoltato il rapporto di Brook.

Brook abbassò la testa e disse con un’espressione piena di vergogna: “Perdoni la mia negligenza
re Alexander. I soldati che hanno sorvegliato Bazzer per tutta la notte non hanno scoperto nulla di
insolito. Ma questa mattina, il maggiordomo del capo dei ministri è uscito dalla tenuta nel panico
e ha riferito che Bazzer e suo figlio erano scomparsi.”

Fei ne fu un po’ sbalordito; secondo le descrizioni precedenti di Brook, il capo dei ministri Bazzer
era una persona ordinaria priva di energia o magia e suo figlio Gill era solo un novizio. Non
sarebbero scomparsi all’improvvisi e sfuggiti alla loro attenta sorveglianza, a meno che…

“Brook, non è colpa ta tua…” Lampard intervenne all’improvviso. “Se Bazzer vuole andarsene,
nessuno a Chambord potrebbe fermarlo, nemmeno se io e il re Alexander cercassimo di
ostacolarlo.”

Molti nella sala sussultarono; nessuno di loro sapeva il perché della sua dichiarazione però.

“Un guerriero a tre stelle e un re che può uccidere guerrieri a tre stelle non può fermare un
vecchio magrolino? Com’è possibile?”

Vedendo molti che lo fissavano con espressioni perplesse, Lampard continuò: “Molto tempo fa, ho
scoperto per qualche motivo che c’era un potente guerriero a tre stelle a fianco di Bazzer, stava
lavorando per lui. Ho anche combattuto contro quel mago in privato, ma non sono riuscito a
batterlo… per un mago a tre stelle è fin troppo facile portare via due persone dal castello di
Chambord senza attirare l’attenzione dei soldati.”

“Com’è possibile?”

“Un mago a tre stelle? Signore…”


“Bazzer aveva un mago al suo servizio?”

“Non c’era da meravigliarsi che Gill fosse un mago novizio, ecco perché…”

“Maledizione, quel tipo si è proprio nascosto bene.”

Dopo aver sentito il guerriero numero uno rivelare questo segreto, molti si scambiarono delle
occhiate e impallidirono. Nessuno di loro si sarebbe immaginato che a parte Lampard, il
guerriero a tre stelle orgoglioso di Chambord, ci fosse anche un mago a tre stelle nascosto… Era
un peccato che lavorasse per Bazzer, il cospiratore ambizioso. Altrimenti, con un mago e un
guerriero a tre stelle, il regno di Chambord potrebbe diventare all’istante un regno affiliato di
quinto livello e non sarebbe stato più un sogno arrivare al quarto.

Tuttavia la gente capì subito il motivo per cui, nonostante Bazzer abusasse del suo potere e
desiderasse il trono, il guerriero numero uno che era stato il miglior amico del vecchio re avesse
solo protetto Alexander e stabilizzato l’esercito, senza osare ostacolarlo. Molti erano stati delusi
dalla sua inerzia, ma ora ne avevano capito il motivo.

Anche Fei annuì.

Quando era passato alla modalità incantatrice nella torre di guardia, aveva sentito un enorme
flusso di potere magico accanto a Bazzer e aveva notato all’improvviso molti problemi. Ora che
Lampard l’aveva confermato, la sua ipotesi era stata confermata. “Ma come mai una figura
minore come Bazzer ha ottenuto la lealtà di un potente guerriero a tre stelle?”

Fei era perplesso.

“Brook, inizia a perlustrare l’intero castello per confermare che Bazzer se ne sia andato e non si
stia nascondendo a Chambord per cospirare contro di noi…” Fei fece un cenno e chiuse la
discussione di questo incidente. “Inoltre libera tutti i servi e gli schiavi nella tenuta di Bazzer;
lascia che diventino indipendenti. La tenuta e tutti i loro averi apparterranno al re.”

Dopo aver detto questo, si drizzò a sedere sul trono fatto di leoni e gettò un’occhiata verso la
gente nella sala dell’esecutivo: Pierce, Drogba, Brook, Torres, Lampard… anche il vecchio Bast
dal bell’aspetto e una coppia altamente rispettata e onorata di Anziani a Chambord. Queste
persone sarebbero state le future figure chiave a Chambord.

‘Sfortunatamente questa squadra è troppo debole. Devo trovare dei modi per rafforzarli… Posso
trovare delle soluzioni nel mondo di Diablo?’/em> Pensò Fei. “Inoltre dovrò pensare anche alla
ricostruzione dell’esercito e alla correzione delle leggi e della linea politica del regno. In questo
continente pieno di guerre, aumentare costantemente il nostro potere è il solo modo per
sopravvivere.”

BUONA VIGILIA DI NATALE!


Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Kevin!
6 (jakub) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Anche se aveva qualche idea, Fei non cambiò immediatamente la struttura dell’esercito e le leggi
del regno. Era qui da soli tre giorni e c’erano troppi aspetti di cui non sapeva nulla. Se fosse stato
precipitoso, avrebbe potuto creare più problemi e ci sarebbe voluto più tempo per attuare dei
cambiamenti.

Fei aveva intenzione di sfruttare questi due giorni per informarsi di più sul regno.

L’incontro continuò. Non era serio e maestoso come i raduni dei re e degli imperatori nelle serie
TV e nei film sulla terra. Era piuttosto l’opposto; l’atmosfera nella sala dell’esecutivo era davvero
animata. Nell’area sotto il trono c’era un sottile fiume artificiale che scorreva per la stanza in cui
nuotavano dei bei pesciolini rossi. In entrambe le parti c’erano file ordinate di sedie di pietra.
Cuoio morbido copriva i posti, così che i partecipanti potessero esprimere le loro opinioni
confortevolmente. Tutti avevano un la possibilità di influenzare le discussioni; potevano alzarsi ed
esprimere il loro punto di vista senza il consenso del re e avrebbero iniziato accesi dibattiti se
fossero stati in disaccordo.

Un sottile sentore di democrazia e libertà si diffuse silenziosamente nella sala.

Questo era il primo incontro a cui partecipava Fei dopo il suo “recupero”, così tutte le persone
potenti avevano la possibilità di partecipare. Tra il gruppo dei militari, ai ventidue uomini forzuti,
inclusi Pierce e Drogba, erano stati riservati dei posti.
Questi “capi” di Chambord espressero tutte le loro idee sulla struttura del regno. Alcuni
fornirono dei piani costruttivi, mentre altri erano già preparati e passarono a Fei delle carte fatte
di tessuto bianco e pelli di animale, specialmente il paio di Anziani altamente rispettati dai capelli
bianchi.
Come per magia, tirarono fuori enormi pile di carta con enormi temi dove spiegavano le loro
opinioni e raccomandazioni. Fei provò stordimento solo a guardarli.

C’erano valanghe di pareri, alcuni spiegavano dell’abuso di potere dell’ex capo dei ministri
Bazzer e altri mostravano la loro delusione nei confronti del quoziente intellettivo del precedente
Alexander. Il re si sarebbe dovuto occupare di numerosi affari tediosi. Fei si sentì seppellito da
tutte queste scartoffie. Vedendo la montagna di documenti di fronte a lui e le pagine di
raccomandazioni che il suo segretario stava registrando lì vicino, Fei iniziò a sentire male alla
testa. Si sfregò gli occhi e scosse la testa con dolore.

Vedendo la sua reazioni, gli uomini forzuti risero. Anche il vecchio Bast mostrò un sorriso
eloquente.

Fei era irritato, ma all’improvviso gli venne un’idea. Disse al suo futuro cognato con fare
virtuoso: “Zio Bast, non sono ancora un adulto e non ho esperienza. Mi devi aiutare in quanto
membro della generazione più grande. Eheh, che ne dici, puoi separare e organizzare queste
scartoffie e documenti per me e riassumere le raccomandazioni? In quel modo sarà più facile per
me fare delle decisioni.”

Forse Fei non se n’era accorto, ma tutti i doveri che aveva descritto facevano parte del lavoro
dell’ex capo dei ministri Bazzer. Questo significava che il re avrebbe dato tutti i poteri esecutivi
del regno a Bast… D’ora in avanti, il suocero sarebbe diventato il nuovo capo dei ministri; questa
nomina improvvisa aveva sconvolto la vecchia colpe.

Non ebbe nemmeno abbastanza tempo per reagire e anche le altre persone nella sala erano state
colte di sorpresa.

Per un momento la sala dell’esecutivo divenne silenziosa, ma dopo tre o quattro secondi:

“Sua maestà, con tutto il rispetto, devo esprimere il mio disaccordo!” Qualcuno si alzò.

“Anche io sono in disaccordo re Alexander…” Un altro intervenne all’improvviso.

“Sì… Re Alexander, Bast è uno sporco traditore spudorato. Ha rubato più della metà della
proprietà reale solo quindici giorni fa. A causa di Angela, gliel’abbiamo fatta passare liscia, ma le
sue azioni sono comunque imperdonabili. Come possiamo permettere che un uomo a cui mancano
integrità ed onore ricopra un ruolo così importante?”

“Sono d’accordo! Giovane re Alexander, non può essere parziale!”

“Giusto… la penso anche io così…”

All’improvviso, un’ondata di dissenso esplose e l’intera sala dell’esecutivo precipitò nel caos. Fei
non si aspettava una reazione del genere. Si guardò attorno silenziosamente e fu sorpreso nello
scoprire che Brook e gli uomini forzuti seduti nel lato a sinistra non stavano dicendo nulla, anzi, le
persone più rumorose erano una decina di nuovi volti. La maggior parte di loro era vestito con
lussuosi abiti di seta e indossavano corone argentee in cui erano incastonati diamanti e cristalli.
Sembravano tutti energici e parlavano appassionatamente. Si battevano i petti e parevano dediti al
loro lavoro.
Fei si girò e sussurrò alla sua guardia personale, Torres: “Chi sono?”

Il ragazzo biondo abbassò la testa e rispose mormorando: “Mio re, i sei uomini con le corone
argentee di fronte a lei sono i sommi nobili del castello, e i cinque uomini vestiti lussuosamente
sono i mercanti più ricchi nel regno. Secondo le tradizioni, queste persone hanno ruoli importanti
durante gli incontri; possono anche influenzare le decisioni del re.”

“Allora è così.” Fei annuì e capì vagamente cosa stava succedendo.

Sia sulla terra che in questo mondo, c’erano sempre politici eloquenti e all’apparenza leali che
erano molto ricchi e godevano di un potere al di sopra delle leggi. Potevano prendersi il credito
dei militari, giocare con la loro autorità, cospirare e promuovere le loro cause “giuste e
onorevoli”. Tutto per soddisfare il loro egoismo.

I nobili e i marcanti della sala dell’esecutivo si stavano comportando nello stesso modo.

Questa scoperta fece sospirare di nuovo Fei: ‘Così Alexander viveva in modo così caotico e
ingiusto. Come possono questi mercanti grassi e stupidi apparire nella sala dell’esecutivo?
Sembra un mercato… Pare che il regno di Chambord sia simile ad una piccola città sulla terra e
che io ne sia il sindaco…’ Fei si rese conto che aveva ancora molta strada da fare per costruire il
suo regno ideale.

Fei fece un cenno e alzò la voce per interrompere le discussioni accese. Indicò l’uomo con la
corona argentata che gridava di più e chiese: “Silenzio, smettetela di litigare. Tu, dimmi il tuo
nome.”

L’uomo si alzò e si inchinò lievemente porgendo i suoi rispetti seguendo l’etichetta e poi rispose
con orgoglio: “Louis, sua maestà. Sono il visconte Louis.”

“Oh, visconte… Louis?”

Questo nome era difficile da pronunciare per Fei. Ad essere sinceri, non aveva idea di come
funzionasse il sistema di titoli occidentale, ma questo non influenzò la sua domanda seguente:
“Signor visconte, se lo zio Bast non è adatto, chi altri credi che possano ricoprire questa carica?”

“Re Alexander, ad essere sinceri, non sto cercando di essere arrogante, ma credo fermamente di
essere il candidato migliore…”

Louis si batté di nuovo il petto e disse con orgoglio: “Sono il nobile dal sangue più puro a
Chambord. Mio padre ha ricevuto l’onore di essere convocato dall’imperatore Zenit e l’ha
incontrato di persona. La mia famiglia ha una storia illustre e ha ricevuto innumerevoli onori.
Io… perciò sono il candidato più appropriato per la posizione di capo dei ministri.

Prima che potesse finire, gli altri nobili e mercanti si alzarono uno per uno e applaudirono mentre
esprimevano il loro accordo.

Brook e gli uomini forzuti invece mostrarono espressioni sdegnate.

Fei scosse la testa, non sapeva se ridere o arrabbiarsi. Aveva capito esattamente qual era la
situazione: era una battaglia politica per il potere e i profitti. Tuttavia i politici di fronte a lui
erano troppo stupidi; la loro recita era troppo poco convincente e si era rivelata ridicola. Fei
guardò l’uomo che stava ancora annunciando con orgoglio i suoi onori e poi disse all’improvviso:
“Va bene visconte… eh… Louis. Ho solo una domanda per te. Se la tua risposta potrà
soddisfarmi, allora la posizione di capo dei ministri sarà tua.”

Louis si eccitò. Disse con sicurezza: “Chieda pure sua maestà! Scommetto che non c’è nessuno
qui migliore di me in quanto a doveri esecutivi.”

“Bene. Ora lascia che ti faccia questa domanda: quando tutti i soldati e i cittadini di Chambord
stavano combattendo e versando sangue per il regno, DOV’ERI?”

Fei sporse il petto in avanti sul suo trono. Era sogghignante; non cercò nemmeno di nascondere la
sua espressione piena di derisione.

“Io…” Il visconte Louis rimase sbalordito.

“Ahahah, quando stavamo combattendo e versando sangue accanto al re, il signor visconte si sarà
nascosto tra le gambe di una donna e tremare e a piangere. Ahahah…” Drogba era un uomo
diretto. Dopo aver ascoltato così tante str***ate, non poté che alzarsi e deridere Louis e i suoi
seguaci. Brook e gli altri uomini forzuti scoppiarono subito a ridere.

“Voi… branco di sporchi furfanti… Da quando siete degni di partecipare alle riunioni nella sala
dell’esecutivo?” Il viso del visconte diventò rosso e gridò mentre si spiegava: “I nobili sono esenti
dal reclutamento… In quanto nobile dal sangue più puro, naturalmente non mi ridurrò come un
branco di bassi contadini a fare noiosi combattimenti.”

“Noiosi combattimenti?” Fei mostrò un’espressione gelida quando sentì queste parole. Disse con
rabbia: “Basta, finisce qui. Visconte Louis, sono molto insoddisfatto della tua risposta.
Sfortunatamente non otterrai la posizione di capo dei ministri… Inoltre, stia attento con cui insulti
caro visconte. Queste persone che hai definito dei furfanti sono gli eroi che hanno difeso
Chambord. Se vedrò ancora che manchi loro di rispetto, avrai l’onore di essere il primo
sfortunato a cui sottrarrò il suo titolo nobiliare.”
Mentre parlava, intento omicida trapelò dal suo sguardo.

Louis rimase sbalordito e non osò dire una parola.

Poi Fei si girò e disse al suo futuro cognato: “Zio Bast, sembra che dovrò farti prendere il
disturbo di organizzare i documenti e le scartoffie per me. Eheh, questo visconte Louis me l’ha
appena ricordato; ora dichiarerò formalmente che, a partire da oggi, sarai il nuovo capo dei
ministri di Chambord.”

Ormai Bast si era completamente ripreso dallo shock iniziale. Dopo aver sentito questa nomina, il
vecchio di bell’aspetto non rifiuto; si inchinò con eleganza per mostrare il suo assenso.

“Umpf, sua maestà, non sono d’accordo. Non può farlo! Questo è chiaramente favoritismo…
Nominare un traditore come capo dei ministri distruggerebbe l’intero regno.” Tra il gruppo di
grassi mercanti a destra della sala, un uomo grasso e barbuto si alzò con coraggio e sfidò la
decisione di Fei senza troppa convinzione dopo aver visto lo sguardo pieno di significato del
visconte Louis.

Fei si infuriò.

Se uno fosse stato un codardo, avrebbe dovuto andarsene via dalle palle e fingere di essere morto.
Tuttavia, gli uomini di fronte a lui stavano oltrepassando il limite. Stavano fingendo di essere retti
e diligenti. Fei odiava questo tipo di politici falsi; iniziò a ripensare a pessimi ricordi della sua
vita sulla terra.
Non si trattenne affatto e batté le mani sui braccioli del trono, si alzò, indicò il grassone e imprecò
rozzamente: “Vai a fan***o! Mi piacciono i favoritismi; chi ti credi di essere? Che potresti fare
allora? D’ora in avanti questi idioti imbarazzanti non dovranno mai più entrare nel mio palazzo…
Dove sono le guardie? Cacciate via questi maiali indegni!”

Non appena Fei finì di parlare, una decina di soldati si precipitarono nella sala, portando via la
coppia di mercanti e gettandoli per strada.

Sotto i sussulti e le espressioni incredule dei presenti, i sei nobili rimasti si scambiarono occhiate
imbarazzate e alla fine tornarono a sedersi silenziosamente.

Fei si era tirato su a sedere sul trono. Si guardò attorno e nessuno nobile osò alzare gli occhi.

L’immenso potere dei nobili, la distribuzione del potere squilibrata e il sistema politico di
Chambord aveva rafforzato la determinazione di Fei nel ristrutturare l’amministrazione e la
sezione militare del regno: ‘Dato che sono già il re di Chambord e i miei cari dipendono da me,
non posso permettermi di battere la fiacca. Devo cambiare la situazione e proteggere tutto ciò a
cui tengo.’

Dopo averci pensato, Fei sapeva che un malanno mortale aveva bisogno di una grande cura.
Doveva usare una medicina davvero forte al regno per risolvere questo problema.

Passò alla modalità paladino ed emanò un’aura sacra, brillante e onorabile. Si alzò di fronte al
trono e con un’espressione ferma disse con decisione: “In quanto re di Chambord, dichiaro che
nei prossimi dieci giorni rivoluzionerò la distribuzione del potere, i sistemi amministrativi e
militari. Da oggi in avanti, tutti gli ordini e le procedute del sistema amministrativo e militare
saranno aboliti e l’intero regno entrerà in un periodo di modifiche post belliche. Nel frattempo
sarà Bast ad occuparsi dei compiti amministrativi ed esecutivi, e Brook si occuperà del settore
militare. Se uno qualunque di voi ha delle idee valide per la ricostruzione, lo proponga a Bast e a
Brook, e loro la riferiranno a me.”

La magnificenza del re e la sacralità del paladino si combinarono. La voce di Fei riecheggiò nel
palazzo. Nessuno osò opporsi; tutti si inchinarono e si sottometterono ai suoi ordini. Anche i
nobili che provavano riluttanza sudarono copiosamente e non si azzardarono a parlare. In questa
atmosfera, ebbero perfino l’illusione che fosse del tutto normale.

Questo era il beneficio della modalità paladino; poteva aumentare la persuasione, l’influenza e la
maestà di una persona, sottomettendo gli avversari. Era il metodo per barare più recente che Fei
aveva scoperto.

Dopodiché l’incontro andò abbastanza liscio.

Al termine, Brook, una delle due nuove figure autorevoli di Chambord si alzò e menzionò
qualcos’altro: “Mio re, devo ricordarle qualcosa di importante. Tra sei mesi, inizierà
l’esercitazione militare tra tutti i regni affiliati sotto l’impero Zenit che si svolge ogni tre anni. Se
vogliamo ottenere una buona posizione, dovremo cominciare a prepararci adesso.”

Tutti nella sala annuirono ed espressero il loro accordo. L’atmosfera stava tornando ad
accendersi. Drogba si alzò e gridò battendosi il petto: “Stavolta dovremo distruggere il nostro
vecchio rivale, il regno Blackstone, e diventare un regno affiliato di livello 5.”

Fei si incuriosì e chiese: “Esercitazione militare dei regni affiliati? Eh, qual è la sua funzione?”

Tutti erano abituati al fatto che, dopo essere tornato normale, il re si fosse dimenticato di molte
informazioni base. Brook spiegò pazientemente: “Sua maestà, l’esercitazione militare è una
competizione condotta dal nostro impero genitore Zenit per valutare la forza di ogni regno, così
tutti i regni affiliati devono partecipare. Se ottenessimo buoni risultati, avremmo l’occasione di
avanzare di posizione e raggiungere il livello 5. Questa è una grande opportunità per noi.”

“Raggiungere il livello 5? Ci sono dei benefici?”

“Naturalmente sua maestà. Chambord al momento è al livello 5 ed è in fondo alla classifica.


Perciò possiamo ricevere solo una quantità di supporto davvero limitata dall’impero Zenit. Se
cogliamo questa opportunità, non riceveremmo solo più materiali e supporto finanziario;
potremmo anche aumentare il numero di cittadini e soldati che abbiamo per ottenere più terra e
territori. Potremmo anche essere ricompensati con pergamene di allenamento per coltivare
energia stellare superiore. Così la forza di Chambord aumenterebbe significativamente!”

Era la prima volta che Fei ne sentiva parlare. Chiese senza pensare: “Al momento ci sono dei
limiti di dimensioni per la popolazione e l’esercito? Inoltre hai menzionato terra e pergamene di
allenamento per coltivare energia stellare… come funziona?”

“Sua maestà, secondo la legge di Zenit, un regno affiliato di livello 6, può avere solo meno di
10.000 cittadini, 500 soldati, solo un castello e meno di 500 acri di terra. Una volta che un regno
supera queste restrizioni, se verrà punito lievemente, il suo terreno in eccesso verrà espropriato o
potrebbe essere punito gravemente dall’impero genitore. Inoltre i regni affiliati di livello 6
possono avere solo due pergamene di allenamento e due di tecniche per coltivare energia a due
stelle.
Fare scambi e ottenere pergamene per coltivare energia stellare superiore è strettamente proibito;
le conseguenze nel violare questa legge sarebbero ancora più gravi.” Brook continuò: “Una volta
che avanzeremo al livello 5, Chambord potrà ottenere il doppio delle risorse e la sua forza
aumenterà esponenzialmente… se potessimo arrivare al livello 4, 3, 2 o anche l’1, le restrizioni si
allenterebbero ancora di più.”

“Cosa sono queste leggi di me**a? L’Impero Zenit non vuole che i suoi regni affiliati diventino
più forti?” Fei all’inizio non capì.

C’era un vecchio detto nel continente Azeroth, un cane troppo feroce può squarciare la gola del
suo proprietario. Gli imperi genitori dovevano assicurarsi che la loro autorità non venisse
minacciata. Così dovevano limitare strettamente la forza e il potere dei loro regni affiliati.

BUON NATALE!
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo jakub!
5 (jakub) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei ne fu sorpreso, ma capì velocemente cosa intendeva Brook. Era quasi una colonizzazione.
Fei annuì e fece un’altra domanda: “Continua, come funziona esattamente questa Esercitazione
Militare?”

“Mio re, secondo le tradizioni dell’impero Zenit, l’esercitazione militare si svolge in due
modalità: la prima è una battaglia tra gli individui più potenti di tutti i regni. Ogni regno affiliato
può mandare sei dei suoi maghi o guerrieri più potenti per partecipare allo scontro. La seconda è
una battaglia tra le truppe di ogni regno. Ogni regno può mandare cento soldati d’élite a
partecipare in quattro giri di incontri. Saranno dieci incontri per entrambe le battaglie.
I regni che vinceranno più scontri durante la fase di selezione manterrà il suo attuale livello.
Inoltre riceveranno anche l’opportunità di sfidare un regno di livello superiore; se lo
sconfiggeranno, potranno prendere il suo posto e avanzare di grado.” Brook, il nuovo “Guru
Militare” di Chambord temeva che il re Alexander non avrebbe capito, così spiegò tutto nel
dettaglio.

“Va bene, come siamo andati nell’ultima Esercitazione Militare?”

L’espressione di Brook divenne avvilita e le altre persone nella sala abbassarono la testa.
L’atmosfera era fredda e deprimente. Dopo un po’ Brook fece un respiro profondo e disse: “Sua
maestà, in origine Chambord era un regno affiliato di livello 4 con una buona influenza. Tuttavia
durante l’Esercitazione Militare di tre anni fa siamo stati sconfitti continuamente dai regni Hull e
Blackstone, e questo ci ha fatti calare di livello. Perciò, se non avremo successo nella prossima
Esercitazione Militare, la nostra posizione di regno verrà rimossa e il castello di Chambord sarà
dato ad altre persone meritevole come ricompensa.”

“Calare di 2 livelli in una competizione?” Fei ne fu sorpreso. “Non saremmo dovuti essere così
deboli visto che eravamo un regno affiliato di livello 4, come mai?”

Dopo che Fei disse queste parole, l’atmosfera nella sala divenne imbarazzante.

Brook tossì e disse: “Sua maestà… nell’ultima… sfortunatamente, due mesi prima dell’ultima
Esercitazione Militare, il vecchio re è passato a miglior vita. E… Era lei al comando. Eh, la sua
intelligenza… Non era ancora normale… così… Eh… eccetto per il signor Lampard che ha vinto
la sua battaglia, abbiamo perso tutti gli altri 19 incontri, così… Eh, ci siamo ridotti al sesto
livello.”

Fei si imbarazzò proprio.

Aveva capito perché le altre persone nella sala dell’esecutivo stavano mostrando espressioni
strane. ‘Così è stato a causa mia se siamo finiti in una posizione così terribile. Il motivo per cui
abbiamo perso così malamente è stato a causa di quella delusione di Alexander. Ma non ci posso
fare niente. Come potevamo non perdere quando un ritardato con l’intelligenza di un bambino di
tre anni è al comando?”

“Coff, coff. Allora è così… Eh, hai ragione. I regni Hull e Blackstone sono davvero odiosi.
Dobbiamo redimerci stavolta… Brook, puoi occupartene tu, inizia subito i preparativi… Coff coff.
Questo è tutto per oggi. L’incontro è terminato, terminato. Eheheh!”

Fei era imbarazzato, così concluse subito l’incontro.

Tutti nella sala notarono il suo disagio. I nobili batterono gli occhi mentre porgevano i loro saluti
e uscirono dalla sala; Drogba, Pierce e un paio di altri guerrieri risero spudoratamente. Fecero
l’occhiolino a Fei e poi anche loro se ne andarono. Fei dovette trattenersi dal congedarli con un
bel dito medio.

Se n’erano andati tutti eccetto Brook.

“Mio comandante militare, hai qualcos’altro su cui farmi rapporto?” Chiese con curiosità Fei.

Brook si inginocchiò all’improvviso e disse con espressione implorante: “Mio re, per favore
ascolti questa mia richiesta presuntuosa. Vorrei che potesse ristrutturare la prigione di ferro di
Chambord: le Segrete dell’Acqua. Il signor Peter-Cech è molto leale al regno ed è stato accusato
di tradimento e perseguito perché non è stato disposto a cospirare con l’ex capo dei ministri
Bazzer. Ci sono molte altre persone innocenti che sono state imprigionate ingiustamente come lui.
La prego di rimediare a questa ingiustizia e di perdonare gli innocenti.”

“Peter-Cech?”

Questo nome gli suonava familiare. Dopo averci pensato un po’, si ricordò velocemente di averne
sentito parlare la notte prima, quando stava chiedendo informazioni su questo mondo a Brook.
Peter-Cech era il precedente primo comandante delle guardie del re ed era in una posizione
superiore a Brook. Tuttavia era stato imprigionato dopo aver offeso Bazzer, così Fei non aveva
mai avuto l’occasione di incontrarlo.

Dall’espressione estremamente preoccupata di Brook, Fei ebbe la sensazione che questo primo
comandante doveva essere un guerriero retto. Inoltre era di grado superiore a Brook, che era un
guerriero ad una stella, e questo significava che doveva essere ancora più forte. Chambord aveva
bisogno sopratutto di questo tipo di maestri.

“Puoi dirigerti verso la Prigione di Ferro subito e trasmettere il mio ordine. Dì al guardiano Oleg
di organizzare la prigione e di interrompere ogni interrogazione e tortura. Visiterò la prigione con
le mie guardie questo pomeriggio per vedere gli schedari di ogni prigioniero.”
Brook ne fu meravigliato. Porse velocemente i suoi rispetti con estrema gratitudine e uscì dal
palazzo.

Fei si sedette in silenzio sul trono di pietra alto tre-quattro iarde. Era pensieroso mentre fissava la
sala dell’esecutivo vuota. Questa era la prima volta che dava ordini come un re. La sensazione di
controllare tutto era incredibile. D’ora in poi sarebbe stato il supremo capo del regno. Nonostante
Chambord fosse debole come un bambino che a malapena riusciva a camminare, per Fei che
aveva il supporto del mondo magico di Diablo era perfetto. Un giorno sarebbero cresciuti fino ad
influenzare l’intero continente Azeroth.

“Spero che il guardiano Oleg non sia così stupido. Se capirà cosa intendo, farà alcuni
cambiamenti nelle segrete dell’acqua nel giro di mezza giornata per rimediare ad un po’ dei suoi
errori.”

Fei mostrò un sorriso misterioso.

Anche se voleva entrare nel mondo di Diablo per aumentare la sua forza, il motivo principale per
cui non era andato nella prigione di ferro con Brook era per dare un po’ di tempo per prepararsi
al guardiano Oleg. Oleg era uno dei sottoposti di Bazzer e aveva fatto molti errori, e aveva anche
molta paura della morte, non era un guerriero coraggioso. Tuttavia era un guerriero ad una stella
e aveva ottenuto un po’ di credito durante la battaglia sconvolgente sul ponte ieri. Fei aveva
deciso di dargli un’occasione; mezza giornata era un tempo sufficiente per permettergli di
rimediare. Così Fei avrebbe avuto un motivo per risparmiarlo.

“Fernando, vai a cercare lo zio Bast. Fagli preparare un documento sulla Prigione di Ferro.
Sarebbe ancora meglio se potesse procurarmi informazioni dettagliate per ogni prigioniero.”
Disse Fei alla giovane guardia dietro di lui.

“Come desidera sua maestà! Ma il signor Bast non controlla la Prigione di Ferro, temo che non
abbia a disposizione molte informazioni…”

Fei sorrise scuotendo la testa: “Non ti preoccupare Fernando. Vai ad avvertirlo.”

Si sfregò il mento mentre guardava il ragazzo biondo uscire dalla sala.

“Come può Bast non sapere cosa succedeva nella Prigione di Ferro?” Fei avrebbe scommesso le
palle che quella vecchia volpe sapeva tutto di Chambord. Era certo che il suo cognato non fosse
così semplice come sembrava in superficie. Forse lui e il guerriero Frank-Lampard si stavano
preparando da tempo per questo giorno!

…..
…..

Mondo di Diablo

Ai confini delle Pianure Gelate, nuvole nere coprivano il cielo e ogni tanto pioveva.

Dopo un lieve ronzio, il negromante Fei cadde dal cielo e atterrò su una pila di cadaveri di mostri
e demoni. La terra era macchiata di sangue e i cadaveri erano sparsi ovunque. Sciami di mosconi
azzurri si allontanarono volando dai corpi a ca causa dell’improvvisa comparsa di Fei. Era
passato un po’ di tempo da quando Fei aveva lasciato il mondo di Diablo, e tutti i mostri e i
demoni si erano dispersi.

Fei raccolse alcuni oggetti preziosi caduti dai cadaveri dei mostri e usò un Portale Cittadino.
Attraversò il passaggio e tornò nell’accampamento delle Ranger e si recò dal fabbro donna
Charsi per vendere tutti gli oggetti di cui non aveva bisogno all’accigliato NPC.

Nota traduzione: NPC sarebbe “non-player-character” ovvero personaggio non giocante, cioè
non sotto il controllo del giocatore.

Fei non tornò nelle lande selvagge per cercare di aumentare il suo livello.

Uscì dalla modalità negromante e tornò nello schermo di selezione dei personaggi 3D. Senza
esitare, scelse il barbaro e rientrò nel mondo di Diablo.

Il barbaro Fei apparì direttamente nell’accampamento delle Ranger.

La terza missione, la Torre Dimenticata, si era già attivata quando aveva salvato il vecchio
“osceno” Cain, così non aveva dovuto cercare un NPC per ricevere l’incarico. Si avvicinò a
Kashya, il capo militare dell’accampamento e trovò la bella mercenaria Elena.

“Signor Fei, finalmente è tornato!”

Elena divenne molto contenta dopo aver visto Fei. Mostrò un largo sorriso mentre accorreva da
lui.

Una decina di esploratrici giovani e belle seguirono Elena. Ridacchiavano mentre fissavano Fei
con curiosità e invidia.

BUON NATALE!
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo jakub!
4 (jakub) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Sorella Elena, così è questo il guerriero barbaro a cui pensavi sempre? Wow, è un po’ diverso
da come immaginavo. Non sapevo che un barbaro potesse essere così bello!”

“Eeheeh, sì, guarda i suoi muscoli. È così muscoloso… Non c’è da meravigliarsi che possa
viaggiare per la pericolosa brughiera da solo!”

“Guerriero, ti sei preso cura della sorella Elena. È il fiore più bello dell’accampamento ed è
anche un’arciera magica forte e affidabile… Eeheeh, scommetto che non sapevi che Elena era
super preoccupata negli ultimi due giorni dopo aver sentito che avresti sfidato il paladino
decaduto Griswald-Edward; diceva il tuo nome perfino mentre sognava!”

Un gruppo di ranger giovani e simili a fiori si affollò attorno a Fei e ad Elena mentre
cinguettavano e ridevano come passeri, flirtando con entrambi.

Alcune delle ragazze più audaci si avvicinò a Fei e ridacchiarono mentre toccavano i pettorali e i
bicipiti di Fei con le loro mani fredde. Queste ranger che proteggevano il campo e affrontavano
mostri nella brughiera avevano mostrato il loro lato spinto.

Quando le donne iniziarono a “provocarli”, si ritrovarono in una situazione difficile. Fei fu colto
alla sprovvista e lo splendido viso bianco di Elena si accese di rosso. Dopo che Fei si rese conto
della situazione, afferrò la piccola mano di Elena e corse via dalle ragazze ridarelle.

“Sono così invidiosa di sorella Elena, quel guerriero barbaro è un uomo così retto!”

“Sì, Elena è così fortunata, è raro incontrare questo tipo di viaggiatori amichevoli e buoni.”

“Eeheeh, se fossi nei suoi panni, lo farei subito mio…”

All’entrata delle tende, le ragazze scherzarono tra di loro mentre li guardavano scappare.
Avevano tutte espressioni invidiose. In questo mondo dove era difficile sopravvivere, l’amore era
un bene di lusso. I viaggiatori retti e gentili come Fei erano gli amanti ideali per molte di loro.
Tuttavia, anche se non fossero morte in battaglia, sarebbero solo diventate le mogli dei contadini
per riprodursi e assicurare che ci fosse sempre sangue fresco nell’accampamento.

…..

Il barbaro era il personaggio di più alto livello per Fei, così aveva l’attacco e la difesa più potenti.
Fei aveva deciso da tempo che si sarebbe dedicato principalmente a questo personaggio e avrebbe
cercato di aumentarlo di livello il più velocemente che poteva. In quel modo sarebbe diventato
potente nel minor tempo possibile. Personaggi come l’Incantatrice e il Paladino sarebbero stati
ruoli di supporto per lui.

Prima di lasciare la brughiera, aveva alcuni preparativi da fare.

Visto che aveva distrutto la sua ascia bipenne dopo aver spezzato il ponte di pietra del fiume Zuli,
doveva andare dal fabbro donna Charsi per acquistare un po’ di nuovi oggetti. Stavolta spese
2.000 monete d’oro e prese un’altra ascia bipenne dai punti danno 1-30. Quest’arma sembrava
simile a quella che aveva prima, ma il limite massimo del suo danno era superiore di 3 punti; era
la più letale tra tutte le asce che vendeva Charsi.

Dopo che Fei finì di acquistare i suoi oggetti, scoprì un punto esclamativo dorato sopra la testa
del fabbro. Questo significava che c’era una nuova missione da completare. Fei cercò di
comunicare con questa cupa ragazza castana; dopo venti secondi di conversazione, proprio come
si aspettava, ricevette la missione di trovare un martello magico nella Caserma per permettere a
Charsi di costruire oggetti magici.

Dopo aver ottenuto la missione, partì subito. Con un po’ di pianificazione e rivedendo la mappa,
decise di completare la missione più facile. Prima di soddisfare la richiesta di Charsi, Fei aveva
intenzione di completare la terza missione da novizio che si era rivelata dopo che aveva finito di
salvare Cain, uccidere la contessa nella Torre Dimenticata. Fei condusse Elena, piena di gioia
dopo che si erano ritrovati, attraverso il portale nel Campo delle Ranger e arrivò nella Foresta
Oscura.

Al momento era mezzogiorno nel mondo di Diablo. Il tempo sorprendentemente non era piovoso e
perfino le nuvole cupe che non si dissipavano mai erano sparite. Il sole brillava sopra le loro
teste, molto caldo e confortevole.

Dopo aver confermato la direzione da prendere, entrambi tracannarono le pozioni del vigore;
come una coppia fuggita insieme, corsero verso la Palude Nera.

“Oh, giusto. Elena, questo arco potrebbe esserti utile…” Mentre avanzavano velocemente e
stavano massacrando un branco di mostri, Fei si ricordò dell’oggetto dorato raro, l’Arco Ricurvo
Boreale; lo aveva tenuto apposta per Elena. Lo tirò fuori dal suo inventario e lo diede alla bella
mercenaria.

Era un arco corto e leggero, era color oro chiaro ed era decorato da numerose linee misteriose.
Un filo sottile color oro che emanava un lieve bagliore connetteva le due estremità dell’arco
permeato da poteri magici; sembrava un’opera d’arte.
Elena arrossì. L’arciera abbassò la testa come una bambina. Prese l’arco e disse con voce così
bassa da sembrare il ronzio di una zanzara: “Grazie signore.”

“Eh… Elena, non chiamarmi più signore. D’ora in avanti chiamami direttamente per nome.” Fei
era un po’ attratto dal fascino della mercenaria. Rimase un po’ sbalordito e si grattò la testa
sorridendo.

Elena rispose: “Va bene signor Fei.”

“…..”

…..

Uccidere la contessa non era difficile.

La missione si sarebbe svolta nella Torre Dimenticata nella Palude Nera. Dopo che entrarono
nella struttura, sarebbero dovuti andare nel piano più basso, il quinto, per trovare la contessa
nascosta. Ogni piano della Torre Dimenticata era piena di ogni genere di mostro e demone,
inclusi alcuni mini-boss.
Il livello della difficoltà qui era di gran lunga superiore; era ovvio che questi sotterranei fossero
più adatti alle creature oscure e ai nonmorti più potenti rispetto all’esterno. Fei ed Elena
dovettero impegnarsi duramente per arrivare al quinto piano sotterraneo nella Torre Dimenticata.

Fei aveva un buon piano; se la situazione fosse peggiorata, avrebbe aperto un portale cittadino e
avrebbe rimandato Elena nel Campo delle Ranger e avrebbe affrontato da solo la contessa usando
spudorate tattiche di guerriglia e scappando. Tuttavia, non appena entrarono nel quinto piano,
l’arco corto nelle mani di Elena scoccò frecce di ghiaccio blu in continuazione; come il richiamo
del cupo mietitore, il boss finale della contessa non ebbe nemmeno l’occasione per cantilenare un
incantesimo. Fu colpita con precisione dai dardi gelidi ed ebbe difficoltà a muoversi. Fei colse
subito l’opportunità per caricare contro il mostro usando la sua nuova ascia. In un paio di colpi,
la cacciatrice oscura cadde a terra.

“Cavolo, perché è stato così facile?” Fei ne fu sorpreso.

Si era reso conto che la forza di Elena era andata oltre le sue aspettative. Il livello dei suoi danni
era uguale all’attacco di un arciere magico di ottavo livello, ma Fei si ricordava chiaramente che
questa ranger era solo al livello 5 quando era entrato nel mondo di Diablo la scorsa volta. “Come
ha fatto ad aumentare così velocemente la sua forza?”

Mentre Fei era sbalordito e pensieroso…


Numerosi fulmini bianchi esplosero dal corpo della contessa e la torre iniziò a tremare, come se ci
fosse un enorme terremoto e il cielo stesse cadendo. All’improvviso, uno scrigno dorato apparì dal
nulla; era circondato da una nuvola bianca. Lo scrigno sembrava una miniera, monete d’oro
stavano fuoriuscendo incessantemente dalla sua apertura.

“Cavolo! Sono ricco!” Fei era sconvolto.

In un batter d’occhio, il terreno fu ricoperto da uno strato di monete d’oro brillanti. Ce n’erano
così tante che il pavimento sembrava lastricato di lingotti. Il tintinnio celestiale delle monete si
fermò dopo circa venti secondi e poi lo scrigno scomparve.

Fei si girò e osservò Elena. Come in precedenza; sembrava che i nativi del mondo di Diablo non
potessero vedere gli oggetti e le ricompense dei mostri e dei Boss; la mercenaria non aveva visto
questo spettacolo magnifico, teneva l’arco e proteggeva Fei. Dopo aver sentito lo sguardo di Fei,
Elena arrossì all’istante; abbassò la testa e sembrò colta alla sprovvista.

Fei rimase sbalordito di nuovo dalla sua reazione. Voleva proprio flirtare con lei, ma prima
raccolse tutti gli oggetti e le monete.

Fu un raccolto un po’ deludente; non era apparso nemmeno un oggetto raro, c’erano solo un paio
di oggetti magici blu, ma almeno c’erano più di 5.000 monete d’oro.

Dopo aver ripulito il campo di battaglia, Fei guardò la sua barra esperienza.

Gli mancava un 5-6% prima di arrivare al livello 13. Era già passata un’ora; come immaginava,
ci sarebbe voluta più esperienza per ogni livello e di conseguenza la velocità dei suoi progressi
sarebbe diminuita.

Dopo aver ucciso la contessa, Fei e la bella mercenaria si precipitarono a completare la prossima
missione: il Portale del Monastero nell’Altopiano di Tamoe per soddisfare la richiesta di Charsi.
Questo monastero era un luogo sacro dove i monaci servivano gli dei. Tuttavia, dopo che i mostri
e i demoni avevano conquistato questo posto, era stato ridotto in un inferno. Un fatto rilevante era
che anche il boss finale della mappa per i principianti, Andariel, era nascosto in questo posto.

BUONE FESTE!
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo jakub!
3 (jakub) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Tuttavia Fei non aveva ancora intenzione di sfidare il boss finale nel Campo delle Ranger. Dopo
essere entrato nel Portale del Monastero, prima si diresse verso una piccola zona all’esterno: la
caserma.

Il martello magico era nelle profondità della caserma. Una volta che lo avesse ottenuto e riportato
da Charsi, il fabbro donna avrebbe potuto aggiungere un paio di attributi e proprietà ad uno dei
suoi oggetti.

Fei si basò sui ricordi che aveva della mappa del gioco originale. Dopo aver cercato per un po’,
trovarono velocemente la caserma. Questo posto sembrava più un enorme labirinto, c’erano
numerosi corridoi collegati che si affacciavano a stanze oscure; stordirono Fei ed Elena ad una
sola occhiata. Pareva più un’antica tomba sotterranea che una caserma.
L’atmosfera era davvero deprimente; le urla inspiegabili e i fischi del vento, gli squittii dei grossi
ratti neri che correvano in giro e l’odore appiccicoso del sangue lo faceva sembrare un inferno.

Mostri e demoni vagavano per i corridoi; erano tutti di alto livello: Malefici, Clan della Morte,
Ranger Oscure e Maghi d’Ossa. Versavano sangue ogni volta che avanzavano. I pericoli si
annidavano ovunque.

Dopo che entrarono nella Caserma, le battaglie continuavano incessantemente. Dopo mezz’ora di
combattimenti sanguinosi, Fei ed Elena erano ricoperti di sangue denso e frammenti d’osso
bianchi come riso. Poi finalmente trovarono la camera dov’era depositato il martello.

“Elena, il martello che stiamo cercando è in questa camera. Un potente boss, il Fabbro, lo sta
proteggendo insieme ad una folla di mostri. Dopo che entreremo, dovrai stare dietro di me. Non
precipitarti in avanti come l’ultima volta a Tristram, va bene?”

Prima di sfidare il fabbro, Fei ripensò a cos’era successo prima e avvertì Elena.

“Capito signore.” Elena abbassò di nuovo la testa. Era in mezzo all’oscurità come una silenziosa
orchidea adorabile. La fiamma lontana incideva il suo splendido profilo nel pavimento oscuro.
Disse piano e gentilmente: “Signore, non ti deluderò questa volta.”

Fei ne fu sorpreso.

Per qualche motivo, aveva la sensazione che Elena si comportasse in modo strano a volte. In
battaglia era una guerriera fredda e aggressiva; ogni freccia che scoccava era letale. Sotto la luce
degli oggetti magici e rari, sembrava una valchiria… Ma quando parlava con lui, era
estremamente ubbidiente, gentile e anche un po’ timida. Le due personalità completamente diverse
erano fuse insieme in lei.

‘Questa ragazza robusta prova qualche sentimento per me?’


Fei era eccitato. Era preoccupato per Elena, così si girò e continuò a ricordarle: “Inoltre la tua
priorità principale è rimanere al sicuro. Se la situazione diventa troppo pericolosa, dovrai ritirarti
all’istante… Non preoccuparti per me, ho i miei metodi per scappare.”

…..

Dopo tre minuti.

Fei alla fine capì che le sue preoccupazioni e i suoi avvertimenti erano stati eccessivi. Il fabbro un
tempo gli era sembrato molto potente, ma non ebbe nessuna possibilità sotto i suoi attacchi e
quelli della sua mercenaria. Il fabbro ruggì un paio di volte e morì come una comparsa qualunque
in un film di supereroi; Fei non dovette nemmeno usare delle Pozioni Curative.

“Puah, questo bas***do è morto troppo velocemente. Non ha lasciato nemmeno un oggetto
buono!”

Dopo aver visto tre o quattro oggetti magici a terra, Fei diede un calcio al cadavere del fabbro. Il
mostro dalla pelle blu alto sette piedi non aveva nessun merito eccetto la sua forza.

“Sei anche tu un boss, ma perché c’è una differenza così enorme tra un boss e l’altro? Anche se
nemmeno la Contessa della Torre Dimenticata non ha lasciato nemmeno un tesoro, almeno mi ha
‘donato’ 5.000 monete d’oro. Tu non mi hai fato buoni oggetti, né così tante monete d’oro!” Dato
che era povero e taccagno, Fei non poteva che esserne irritato.

L’unico vantaggio che lo calmò un po’ fu che il Fabbro gli aveva dato una grande quantità di
esperienza.

Finalmente Fei era salito di livello.

Contando anche il suo aumento di livello mentre stava combattendo nei corridoi con i mostri e i
demoni, il barbaro era già al livello 14. Fei ci pensò un po’ e continuò a distribuire i suoi punti
attributo nello stesso modo; inoltre usò due punti abilità in Trova Pozione e l’altro in Dominio
della Spada.

Gli oggetti normali che i mostri facevano cadere non si avvicinavano nemmeno ai requisiti di Fei,
così non si disturbò a raccoglierli. Controllò il suo stato e si rese conto che, dopo due serie di
battaglie, la durabilità delle sue armi e delle sue armature era molto bassa, e aveva quasi esaurito
le sue pozioni. Di conseguenza, usò un Portale Cittadino e tornò nel Campo delle Ranger.

Andò da Charsi e diede il martello magico alla ragazza accigliata.


“Wow, incredibile! Hai davvero ucciso il Fabbro e hai ottenuto il martello. Sbalorditivo! Giovane
guerriero, hai conquistato la mia amicizia. In segno di ringraziamento, ora potrò donare dei
poteri magici ad uno dei tuoi oggetti!” Gli occhi del fabbro brillavano mentre guardava il
martello. Il suo umore cupo e triste scomparì all’istante. Un sorriso illuminò il suo splendido viso,
come se avesse recuperato tutta la sua felicità e il suo spirito. Sembrava ringiovanita e il suo
atteggiamento nei confronti di Fei era insolitamente entusiasta.

Questo cambiamento sorprese un po’ Fei, perché era diverso dal gioco.

A Fei si accese una lampadina nella sua testa e assecondò l’entusiasmo di Charsi. Ebbero una
conversazione amichevole e il fabbro donna offrì felice un 20% di sconto per le riparazioni per gli
oggetti di Fei; disse anche che, se avesse voluto, avrebbe potuto applicare lo stesso conto per
l’equipaggiamento e le armi.

Il risultato sorprese piacevolmente Fei.

Tuttavia non scelse subito di dare poteri magici ad un oggetto. Questa era un’opportunità
incredibile, così Fei voleva riflettere bene su quale strumento era meglio potenziare.

Fei vendette anche tutti gli oggetti magici blu a Charsi; contando tutte le ricchezze che possedeva
già, aveva 54.000 monete d’oro. Guardò la bella mercenaria al suo fianco e gli venne un’idea.
Comprò un paio di oggetti adatti anche per lei.

“Signor Fei, grazie per la tua generosità!”

Dopo aver indossato i nuovi oggetti, Elena sembrò più valorosa, snella e splendida. I suoi capelli
rossi erano agitati dalla brezza, sembravano delle fiamme ardenti che contrastavano con la sua
pelle liscia e bianca come il latte. Aveva un temperamento indescrivibile; non c’era da
meravigliarsi che fosse definita il fiore del Campo delle Ranger.

…..

“…Quando i fiori vedono il suo viso, appassiscono.

Al suono della sua voce, il vento diventa silenzioso.

Di fronte al suo sorriso, il sole si tira indietro.”

Lo splendido poema veniva usato dai poeti per descrivere la giovane monaca Andariels. Molto
tempo fa, nel monastero nell’Altopiano di Tamoe, viveva una bellezza che rendeva fiero l’intero
continente. Il suo nome era Andariels; numerosi uomini erano impazziti per lei e molte donne
erano diventate matte di gelosia… Questa donna era un’orfana e aveva il nome di un angelo,
aveva attirato l’attenzione di tutti quanti. Anche i preti più pii si sarebbero distratti quando la
guardavano.

In seguito però, per qualche motivo sconosciuto, la donna più splendida del continente si era
innamorata del demone leggendario, il lord della distruzione Diablo, e aveva accettato il potere
demoniaco, trasformandosi nel mostro femmina più spaventoso. Aveva occupato il monastero e
assassinato tutti i monaci. Aveva trasformato il monastero nell’Altopiano di Tamoe in un inferno.
Allo stesso tempo, aveva bloccato la sola via dal Campo delle Ranger verso la città ad est, Lut
Gholein, e aveva isolato il Campo delle Ranger.

Lungo la via per il monastero, Elena aveva riferito questa storia ad Elena.

“Una monaca si è innamorata di un demone? L’amore è così potente… Elena, la battaglia sta per
iniziare. Dopo che apriremo questa porta con un calcio, affronteremo il mostro più spaventoso nel
continente delle ranger. Ricorda, non importa cosa accadrà, rimani ad almeno 30 iarde di
distanza da lei, hai capito?” Fei avvertì la bella mercenaria con serietà quando arrivò nel quarto
piano sotterraneo nella catacomba.

Nell’ultima ora, avevano annientato mostri nel monastero e avevano trovato la base di Andariel. Il
super boss nel Campo delle Ranger li stava aspettando dietro la la porta. Li aspettava una dura
battaglia, indubbiamente.

Elena era nervosa, ma annuì con decisione.

BUONE FESTE!
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo jakub!
2 (jakub) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei strinse l’ascia con entrambe le mani. Inspirò profondamente l’aria piena dell’odore del
sangue e iniziò a riposarsi. Dopo che entrambi tornarono al picco delle loro condizioni, Fei diede
un calcio con la gamba destra e fece saltare via la spessa porta di legno…

Tra le schegge, il covo diabolico del boss finale: Andariel, aveva finalmente sollevato il suo velo
misterioso, rivelandosi a Fei.

Accompagnati da ululati incessanti, Oscuri, Uomini Ratto , Ghoul e altri mostri si precipitarono
su di loro.
Allo stesso tempo, un’enorme pressione inimmaginabile li schiacciò, quasi tangibile. Perfino
l’aria sembrò inspessirsi. I movimenti di Fei ed Elena rallentarono, come se fossero in una piscina
d’acqua. Il suo potere malvagio superava di gran lunga le loro immaginazioni.

“Morite! Maledetti intrusi!”

Un enorme ruggito scosse l’intera camera; innumerevoli statue di pietra si frantumarono, il


terreno crepitò e il fuoco iniziò a bruciare sul pavimento, come se provenisse direttamente dalle
profondità dell’inferno.

Poi un demone alto quattro, cinque iarde apparì di fronte a loro.

Era un gigante donna parzialmente demoniaco. Aveva un viso splendido che avrebbe mezzo in
ombra qualsiasi bellezza. Il suo volto era sicuramente quello più preferito dal dio della
creazione… Tuttavia, a parte il suo viso, tutto il resto del suo corpo era stato demonizzato. Per
diventare più forte, Andariel aveva accettato il potere dell’inferno. Le sue splendide mani erano
diventate orribili artigli demoniaci e quattro enormi corpi di serpente si estendevano dalla sua
schiena, come se fosse dottor Octopus nell’uomo ragno. Un orrore inenarrabile si diffondeva dal
suo corpo, era lei a metterli sotto pressione.

“Roaaar!!”

Fei gridò e iniziò ad usare l’Ululato del barbaro.

Una forza magica si diffuse attorno e spaventò tutti i demoni di basso livello e i mostri che stavano
seguendo Andariel. Sfortunatamente l’abilità non era affatto efficace sul super boss Andariel. La
creatura non provò nessuna paura, invece abbassò la testa e ruggì. Dal suo corpo fuoriuscirono
sei nuvole verdi dal pessimo odore.

“Elena, rimani lontana. Non toccarli; sono gas letali.”

Gridò Fei. Tirò fuori una bottiglia di Pozione Curativa Normale e la aprì con i denti. Poi caricò
verso le nuvole verdi e si avvicinò ad Andariel. L’enorme ascia nelle sue mani si trasformò in una
serie di bagliori bianchi e colpì Andariel.

“Roaaaaaar!!”

Il demone donna provò dolore; ruggì mentre contrattaccava freneticamente.

Fei fu subito avvelenato dalla tossina e i suoi capelli diventarono verdi. L’ascia fu ricoperta da
uno spesso succo dello stesso colore. Fei fu martellato un paio di volte dai contrattacchi del
demone femmina; sputò molto sangue dalla bocca e i suoi punti ferita stavano diminuendo
rapidamente come un palloncino che si sgonfiava.

Doveva girarsi e schivare gli attacchi. Corse via velocemente e prese un po’ di distanza da
Andariel, poi aprì un’altra Pozione Curativa Normale e la tracannò.

Andariel lo inseguì. Nuvole di veleno mortale volarono verso Fei e lo avvolsero.

In quel momento…

“Beng! Beng! Beng! Beng!

La corda dell’arco mieti anime tremò, l’Arco Ricurvo Boreale dorato lasciò una serie di immagini
residue. Delle frecce blu e affilate sfrecciarono verso Andariel come gocce di pioggia in una
tempesta e diminuivano i punti ferita del demone.

La “valchiria” Elena continuava a scagliare dardi e il suo potere magico si agitò all’impazzata
nel suo corpo. Fissava Andariel freddamente e l’aveva attaccata dopo aver visto che Fei era in
pericolo.

Il livello di questo attacco aggressivo attirò l’attenzione di Andariel, che ruggì con rabbia, si voltò
e iniziò a dirigersi verso Elena.

“Mantieni le distanze… Non lasciare che arrivi a meno di 30 iarde da te!” Gridò Fei mentre
beveva un’altra Pozione Curativa Normale. Si voltò e inseguì Andariel colpendola continuamente
alla schiena con la sua ascia. Finalmente il demone tornò a concentrarsi su di lui.

Usando questo metodo, Fei ed Elena cercarono di distrarre Andariel; erano entrambi in una
situazione estremamente pericolosa.

Però i punti ferita di Andariel stavano calando poco a poco…

Alla fine, dopo circa mezz’ora, Fei ottenne il risultato sperato. Accompagnato da un grido di
dolore e riluttanza, il demone più spaventoso cadde in una pozza del suo stesso sangue. Fei vide
una lacrima scorrere sul viso elegante e splendido di Andariel. Un senso di sollievo e fascino
riempì i suoi begli occhi, che avrebbero potuto incantare perfino un dio, sembrava che stesse
addio al suo amato…

Cambiò velocemente espressione; Fei pensò perfino di aver avuto le allucinazioni.


Poi Andariel iniziò a bruciare. Le fiamme coprirono il suo viso angelico e il suo orribile corpo da
demone; presto fu ridotta in cenere. I suoi seguaci mostruosi di basso livello ulularono e caddero
a terra, anche loro iniziarono a bruciare.

Presto non rimase nessuna creatura nell’intero piano.

Fei stava ancora pensando alla scena sbalorditiva, quando un bagliore bianco cadde dal cielo e lo
circondò…

“Ahah, sono di nuovo salito di livello!!”

Fei si entusiasmò. Aprì il menu del suo personaggio, il suo barbaro era già al livello 16 dopo
queste battaglie feroci, era aumentato di quattro livelli nelle ultime quattro ore, non era affatto
male.

Dopo aver finito di distribuire ogni attributo e punto abilità, l’attenzione di Fei fu attirata
velocemente dalle luci dorate a terra. Andariel aveva lasciato quattro oggetti dorati rari. Fei si
entusiasmò e andò subito a raccoglierli. C’era un potente scudo della sfinge, un paio di stivali in
cotta di maglia, un semplice elmo d’acciaio tradizionale con delle antiche incisioni e una cintura
pesante gialla.

“Eh? Ahahahahah, non c’è da meravigliarsi che non abbia ottenuto nulla di buono dalla Contessa
e dal Fabbro, sembra che tutti gli oggetti siano stati accumulati dal boss finale Andariel… sono
fortunatissimo! Sono tutti oggetti di cui il mio barbaro ha proprio bisogno. Ahahahah!”

Fei era entusiasta.

Anche se non aveva identificato i quattro oggetti, poteva capire che erano di qualità solo
guardandoli. Dopo che Fei rimase sul posto e rise per un po’, esplorò il piano e prese tutti gli
oggetti magici blu e le monete d’oro che i mostri e i demoni avevano fatto cadere.

Dopo aver ripulito il campo di battaglia, Fei usò un Portale Cittadino e tornò nel Campo delle
Ranger con Elena.

Fei non era sicuro se fosse un’illusione, ma non appena rientrò nell’accampamento, ebbe la
sensazione che fosse cambiato qualcosa.

In effetti sentì delle acclamazioni.

“Andariel è morta… non sto sognando, vero? Quel maledetto demone è morto davvero!!”
“È quel coraggioso barbaro, ha davvero ucciso Andariel… È incredibile!”

“Finalmente è tornata la luce nel continente delle Ranger… Siamo salvi!!”

“Che dio ti benedica. Andariel è morta e la strada ad est è stata riaperta! Ora possiamo andare a
Lut Gholein…”

Fei ne fu sbalordito. Si girò e scoprì che la bella mercenaria stava piangendo di gioia. Elena lo
fissò con ammirazione e venerazione, e disse tremando: “Signor Fei, hai ucciso l’incubo del
Campo delle Ranger, Andariel. Sarai il guerriero leggendario del Campo delle Ranger. Secondo il
giuramento di sangue degli antenati di 60 anni fa, diventerai il supremo guerriero e il capo del
Campo delle Ranger. Inolre potrai ottenere tre leggendarie tecniche miracolose dal grande dio!”

Mentre Elena parlava, sempre più persone si avvicinarono; l’avida sacerdotessa Akara, il capo
militare Kashya, il fabbro Charsi, “l’osceno” vecchio Cain, il giocatore d’azzardo Gheed e molte
altre giovani e belle ranger… Tutti circondarono Fei e cantarono un’antica canzone misteriosa
mentre si inginocchiavano con entusiasmo e solennità.

Fei rimase a bocca aperta.

‘Strano. Non mi ricordo una scena del genere nel gioco.’ Era proprio sorpreso. Stava per fare
domande sul giuramento di sangue degli antenati e delle leggendarie tecniche divine, ma in quel
momento…

“Stai per superare il limite di tempo del gioco… Partità il conto alla rovescia di dieci secondi…”

La voce misteriosa fredda e indesiderata iniziò a risuonare di nuovo nella mente di Fei.

Fei ne fu sorpreso, ma sapeva che non c’era tempo per fare domande. Convertì velocemente un
paio si oggetti che desiderava nel mondo reale. Sfortunatamente non poteva farlo con il Portale
Cittadino a causa delle restrizioni di livello; eccetto questo, trasportò con successo un paio di
bottiglie di Pozioni del Vigore, curative e del mana…

La sensazione di assenza di gravità tornò e la visuale di Fei si oscurò.

Era tutto scomparso.

…..

Quando riaprì gli occhi, era già tornato nel mondo reale.
Il sole era ad ovest ed era passata già l’ora di pranzo. Fei non aveva idea di dove fossero andate
Angela ed Emma. Chiese ad una domestica di portargli del cibo qualunque per riempirsi lo
stomaco, poi andò nella prigione di ferro di Chambord con la sua guardia personale sotto la
guida di Brook. Era pronto ad eseguire i suoi ordini di prima questa mattina e di ristrutturare
l’intera segreta.

I sotterranei dell’acqua erano il luogo dove i re precedenti avevano imprigionato e interrogato i


prigionieri. Era strettamente sorvegliato e localizzato in un’area remota. I tre camminarono lungo
l’ampia strada di pietra che conduceva alle montagne nella parte posteriore di Chambord.
Arrivarono a destinazione dopo circa venti minuti.

C’erano due statue di pietra di guerrieri alte trenta iarde di fronte alle porte della prigione.
Davano una sensazione opprimente e sembravano prestigiose. Dietro di esse c’era una scalinata
lunga un miglio lastricata di pietre bianche; seguiva il terreno lievemente inclinato e saliva per le
montagne. Portava ad una piazza di medie dimensioni, che ospitava una struttura simile ad un
bunker proprio al suo centro. Era la Prigione di Ferro, le Segrete dell’Acqua.

Questo carcere aveva imprigionato numerosi criminali e molti nobili, reali, eroi e ufficiali militari
erano morti in questo posto. Anche numerosi civili e criminali si erano ridotti in ossa bianche qui.
Si poteva dire che fosse il luogo più spaventoso a Chambord. Chiunque venisse imprigionato qui,
quasi per certo non ne sarebbe più uscito vivo. Nessuno avrebbe voluto avvicinarsi ad una tomba
sanguinosa, cupa e agghiacciante, anche se era un caldo giorno estivo. Ciò che sorprese Fei e
Brook fu che, quando arrivarono in piazza, trovarono una folla di gente…

BUONE FESTE!
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo jakub!
2 (jakub) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei strinse l’ascia con entrambe le mani. Inspirò profondamente l’aria piena dell’odore del
sangue e iniziò a riposarsi. Dopo che entrambi tornarono al picco delle loro condizioni, Fei diede
un calcio con la gamba destra e fece saltare via la spessa porta di legno…

Tra le schegge, il covo diabolico del boss finale: Andariel, aveva finalmente sollevato il suo velo
misterioso, rivelandosi a Fei.

Accompagnati da ululati incessanti, Oscuri, Uomini Ratto , Ghoul e altri mostri si precipitarono
su di loro.
Allo stesso tempo, un’enorme pressione inimmaginabile li schiacciò, quasi tangibile. Perfino
l’aria sembrò inspessirsi. I movimenti di Fei ed Elena rallentarono, come se fossero in una piscina
d’acqua. Il suo potere malvagio superava di gran lunga le loro immaginazioni.

“Morite! Maledetti intrusi!”

Un enorme ruggito scosse l’intera camera; innumerevoli statue di pietra si frantumarono, il


terreno crepitò e il fuoco iniziò a bruciare sul pavimento, come se provenisse direttamente dalle
profondità dell’inferno.

Poi un demone alto quattro, cinque iarde apparì di fronte a loro.

Era un gigante donna parzialmente demoniaco. Aveva un viso splendido che avrebbe mezzo in
ombra qualsiasi bellezza. Il suo volto era sicuramente quello più preferito dal dio della
creazione… Tuttavia, a parte il suo viso, tutto il resto del suo corpo era stato demonizzato. Per
diventare più forte, Andariel aveva accettato il potere dell’inferno. Le sue splendide mani erano
diventate orribili artigli demoniaci e quattro enormi corpi di serpente si estendevano dalla sua
schiena, come se fosse dottor Octopus nell’uomo ragno. Un orrore inenarrabile si diffondeva dal
suo corpo, era lei a metterli sotto pressione.

“Roaaar!!”

Fei gridò e iniziò ad usare l’Ululato del barbaro.

Una forza magica si diffuse attorno e spaventò tutti i demoni di basso livello e i mostri che stavano
seguendo Andariel. Sfortunatamente l’abilità non era affatto efficace sul super boss Andariel. La
creatura non provò nessuna paura, invece abbassò la testa e ruggì. Dal suo corpo fuoriuscirono
sei nuvole verdi dal pessimo odore.

“Elena, rimani lontana. Non toccarli; sono gas letali.”

Gridò Fei. Tirò fuori una bottiglia di Pozione Curativa Normale e la aprì con i denti. Poi caricò
verso le nuvole verdi e si avvicinò ad Andariel. L’enorme ascia nelle sue mani si trasformò in una
serie di bagliori bianchi e colpì Andariel.

“Roaaaaaar!!”

Il demone donna provò dolore; ruggì mentre contrattaccava freneticamente.

Fei fu subito avvelenato dalla tossina e i suoi capelli diventarono verdi. L’ascia fu ricoperta da
uno spesso succo dello stesso colore. Fei fu martellato un paio di volte dai contrattacchi del
demone femmina; sputò molto sangue dalla bocca e i suoi punti ferita stavano diminuendo
rapidamente come un palloncino che si sgonfiava.

Doveva girarsi e schivare gli attacchi. Corse via velocemente e prese un po’ di distanza da
Andariel, poi aprì un’altra Pozione Curativa Normale e la tracannò.

Andariel lo inseguì. Nuvole di veleno mortale volarono verso Fei e lo avvolsero.

In quel momento…

“Beng! Beng! Beng! Beng!

La corda dell’arco mieti anime tremò, l’Arco Ricurvo Boreale dorato lasciò una serie di immagini
residue. Delle frecce blu e affilate sfrecciarono verso Andariel come gocce di pioggia in una
tempesta e diminuivano i punti ferita del demone.

La “valchiria” Elena continuava a scagliare dardi e il suo potere magico si agitò all’impazzata
nel suo corpo. Fissava Andariel freddamente e l’aveva attaccata dopo aver visto che Fei era in
pericolo.

Il livello di questo attacco aggressivo attirò l’attenzione di Andariel, che ruggì con rabbia, si voltò
e iniziò a dirigersi verso Elena.

“Mantieni le distanze… Non lasciare che arrivi a meno di 30 iarde da te!” Gridò Fei mentre
beveva un’altra Pozione Curativa Normale. Si voltò e inseguì Andariel colpendola continuamente
alla schiena con la sua ascia. Finalmente il demone tornò a concentrarsi su di lui.

Usando questo metodo, Fei ed Elena cercarono di distrarre Andariel; erano entrambi in una
situazione estremamente pericolosa.

Però i punti ferita di Andariel stavano calando poco a poco…

Alla fine, dopo circa mezz’ora, Fei ottenne il risultato sperato. Accompagnato da un grido di
dolore e riluttanza, il demone più spaventoso cadde in una pozza del suo stesso sangue. Fei vide
una lacrima scorrere sul viso elegante e splendido di Andariel. Un senso di sollievo e fascino
riempì i suoi begli occhi, che avrebbero potuto incantare perfino un dio, sembrava che stesse
addio al suo amato…

Cambiò velocemente espressione; Fei pensò perfino di aver avuto le allucinazioni.


Poi Andariel iniziò a bruciare. Le fiamme coprirono il suo viso angelico e il suo orribile corpo da
demone; presto fu ridotta in cenere. I suoi seguaci mostruosi di basso livello ulularono e caddero
a terra, anche loro iniziarono a bruciare.

Presto non rimase nessuna creatura nell’intero piano.

Fei stava ancora pensando alla scena sbalorditiva, quando un bagliore bianco cadde dal cielo e lo
circondò…

“Ahah, sono di nuovo salito di livello!!”

Fei si entusiasmò. Aprì il menu del suo personaggio, il suo barbaro era già al livello 16 dopo
queste battaglie feroci, era aumentato di quattro livelli nelle ultime quattro ore, non era affatto
male.

Dopo aver finito di distribuire ogni attributo e punto abilità, l’attenzione di Fei fu attirata
velocemente dalle luci dorate a terra. Andariel aveva lasciato quattro oggetti dorati rari. Fei si
entusiasmò e andò subito a raccoglierli. C’era un potente scudo della sfinge, un paio di stivali in
cotta di maglia, un semplice elmo d’acciaio tradizionale con delle antiche incisioni e una cintura
pesante gialla.

“Eh? Ahahahahah, non c’è da meravigliarsi che non abbia ottenuto nulla di buono dalla Contessa
e dal Fabbro, sembra che tutti gli oggetti siano stati accumulati dal boss finale Andariel… sono
fortunatissimo! Sono tutti oggetti di cui il mio barbaro ha proprio bisogno. Ahahahah!”

Fei era entusiasta.

Anche se non aveva identificato i quattro oggetti, poteva capire che erano di qualità solo
guardandoli. Dopo che Fei rimase sul posto e rise per un po’, esplorò il piano e prese tutti gli
oggetti magici blu e le monete d’oro che i mostri e i demoni avevano fatto cadere.

Dopo aver ripulito il campo di battaglia, Fei usò un Portale Cittadino e tornò nel Campo delle
Ranger con Elena.

Fei non era sicuro se fosse un’illusione, ma non appena rientrò nell’accampamento, ebbe la
sensazione che fosse cambiato qualcosa.

In effetti sentì delle acclamazioni.

“Andariel è morta… non sto sognando, vero? Quel maledetto demone è morto davvero!!”
“È quel coraggioso barbaro, ha davvero ucciso Andariel… È incredibile!”

“Finalmente è tornata la luce nel continente delle Ranger… Siamo salvi!!”

“Che dio ti benedica. Andariel è morta e la strada ad est è stata riaperta! Ora possiamo andare a
Lut Gholein…”

Fei ne fu sbalordito. Si girò e scoprì che la bella mercenaria stava piangendo di gioia. Elena lo
fissò con ammirazione e venerazione, e disse tremando: “Signor Fei, hai ucciso l’incubo del
Campo delle Ranger, Andariel. Sarai il guerriero leggendario del Campo delle Ranger. Secondo il
giuramento di sangue degli antenati di 60 anni fa, diventerai il supremo guerriero e il capo del
Campo delle Ranger. Inolre potrai ottenere tre leggendarie tecniche miracolose dal grande dio!”

Mentre Elena parlava, sempre più persone si avvicinarono; l’avida sacerdotessa Akara, il capo
militare Kashya, il fabbro Charsi, “l’osceno” vecchio Cain, il giocatore d’azzardo Gheed e molte
altre giovani e belle ranger… Tutti circondarono Fei e cantarono un’antica canzone misteriosa
mentre si inginocchiavano con entusiasmo e solennità.

Fei rimase a bocca aperta.

‘Strano. Non mi ricordo una scena del genere nel gioco.’ Era proprio sorpreso. Stava per fare
domande sul giuramento di sangue degli antenati e delle leggendarie tecniche divine, ma in quel
momento…

“Stai per superare il limite di tempo del gioco… Partità il conto alla rovescia di dieci secondi…”

La voce misteriosa fredda e indesiderata iniziò a risuonare di nuovo nella mente di Fei.

Fei ne fu sorpreso, ma sapeva che non c’era tempo per fare domande. Convertì velocemente un
paio si oggetti che desiderava nel mondo reale. Sfortunatamente non poteva farlo con il Portale
Cittadino a causa delle restrizioni di livello; eccetto questo, trasportò con successo un paio di
bottiglie di Pozioni del Vigore, curative e del mana…

La sensazione di assenza di gravità tornò e la visuale di Fei si oscurò.

Era tutto scomparso.

…..

Quando riaprì gli occhi, era già tornato nel mondo reale.
Il sole era ad ovest ed era passata già l’ora di pranzo. Fei non aveva idea di dove fossero andate
Angela ed Emma. Chiese ad una domestica di portargli del cibo qualunque per riempirsi lo
stomaco, poi andò nella prigione di ferro di Chambord con la sua guardia personale sotto la
guida di Brook. Era pronto ad eseguire i suoi ordini di prima questa mattina e di ristrutturare
l’intera segreta.

I sotterranei dell’acqua erano il luogo dove i re precedenti avevano imprigionato e interrogato i


prigionieri. Era strettamente sorvegliato e localizzato in un’area remota. I tre camminarono lungo
l’ampia strada di pietra che conduceva alle montagne nella parte posteriore di Chambord.
Arrivarono a destinazione dopo circa venti minuti.

C’erano due statue di pietra di guerrieri alte trenta iarde di fronte alle porte della prigione.
Davano una sensazione opprimente e sembravano prestigiose. Dietro di esse c’era una scalinata
lunga un miglio lastricata di pietre bianche; seguiva il terreno lievemente inclinato e saliva per le
montagne. Portava ad una piazza di medie dimensioni, che ospitava una struttura simile ad un
bunker proprio al suo centro. Era la Prigione di Ferro, le Segrete dell’Acqua.

Questo carcere aveva imprigionato numerosi criminali e molti nobili, reali, eroi e ufficiali militari
erano morti in questo posto. Anche numerosi civili e criminali si erano ridotti in ossa bianche qui.
Si poteva dire che fosse il luogo più spaventoso a Chambord. Chiunque venisse imprigionato qui,
quasi per certo non ne sarebbe più uscito vivo. Nessuno avrebbe voluto avvicinarsi ad una tomba
sanguinosa, cupa e agghiacciante, anche se era un caldo giorno estivo. Ciò che sorprese Fei e
Brook fu che, quando arrivarono in piazza, trovarono una folla di gente…

BUONE FESTE!
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo jakub!
1 (jakub) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei entrò in piazza e si guardò attorno con attenzione. Scoprì che la maggior parte delle persone
qui erano pallide e magre, e portavano degli abiti laceri. Erano i cittadini più poveri a Chambord.
Si erano radunati tutti qui per qualche motivo; quando videro arrivare Fei, lo acclamarono e si
inginocchiarono a terra.

“Guardate, sua maestà è venuta davvero…”

“Sua maestà, per favore faccia giustizia per tutti noi!”

“Vogliamo denunciare gli ufficiali della prigione. Hanno abusato del loro potere e arrestato degli
innocenti…”
“Re Alexander, mio figlio è stato arrestato e gettato nella Prigione di Ferro solo perché ha offeso
accidentalmente il figlio dell’ex capo dei ministri Gill. Sua maestà, per favore faccia qualcosa…”

Fei si girò e guardò Brook, che scosse la testa e disse: “Sua maestà, non ho detto loro di
radunarsi qui; non ho nemmeno riferito loro che sarebbe venuto qui questo pomeriggio. Strano…
Devo mandarli via?”

Fei sorrise e scosse la testa: “Non importa. Non sono qui per ristrutturare la Prigione di Ferro? È
perfetto; posso ottenere ancora più informazioni su ogni prigioniero. Manda un soldato a
prendere tavoli e sedie in piazza e ordina al guardiano Oleg di portare tutti i documenti.
Risistemerò la prigione di fronte a tutti i cittadini.”

Brook annuì e andò ad eseguire il comando di Fei.

Presto i cittadini in piazza furono separati dai soldati. Fu costruito un capanno in piazza in cui
furono sistemati tavoli e sedie. Pile di documenti scritti sulla sete e pelli di animali in cui era
descritto il processo e l’esito di ogni causa degli ultimi dieci anni furono trasferiti nel capanno. Su
alcuni documenti cresceva della muffa; forse erano stati lasciati nello stesso posto per troppo
tempo. Quando Fei li esaminò, un odore di stantio riempì le sue narici.

“Grande e onorabile re Alexander, questi sono i documenti degli ultimi dieci anni. Ho ordinato ai
miei sottoposti di spostarli tutti qui e non ne manca nemmeno uno mio re. Da quando sono
diventato il guardiano di Chambord, non osato affatto battere la fiacca.” L’adulatore Oleg era
accanto a Fei e sorrideva supplichevolmente. Stava ondeggiando un ventaglio dalle piume bianche
per fare vento a Fei.

Il re annuì piano.

Oleg uscì dal capanno con entusiasmo come un pollo che era stato incoraggiato dal suo
proprietario durante un combattimento di galli. Annunciò: “Il grande re Alexander è arrivato
nella Prigione di Ferro per esporre e correggere tutti i crimini che il cospiratore Bazzer ha
commesso contro Chambord. Ringraziatelo, la giustizia e l’imparzialità sono arrivate nelle
segrete dell’acqua. Se qualcuno di voi è stato trattato ingiustamente ed è stato perseguitato da
quel maledetto Bazzer, potrà sporgere reclamo al re in tutta sicurezza. Il nostro re è saggio,
giusto, imparziale e gentile… Riserverà il giusto trattamento a tutti gli innocenti.”

Oleg aveva usato almeno dodici aggettivi per lodare Fei. Dopo aver schizzato saliva ovunque, alla
fine ordinò ai soldati di separare con cautela i cittadini dal capanno e creò una piccola entrata; i
sudditi potevano entrare e lamentarsi con Fei uno per uno.
Il re approvò questo approccio.

Anche se Oleg era timido, avido e pauroso, ed era un grandissimo adulatore, aveva i suoi punti di
forza. In confronto agli ufficiali militari come Brook, era molto più attento. Aveva una buona
capacità di gestire situazioni del genere. Persone del genere sarebbero stati grandi assistenti se
fossero state utilizzate appropriatamente.

“Onorabile re Alexander, per favore faccia giustizia…”

Un vecchio dai vestiti laceri entrò per primo e si inginocchiò. Suo figlio era un servo nella tenuta
dell’ex capo dei ministri. Suo figlio una volta aveva infranto per sbaglio la ciotola del cane di Gill
e gli era stato chiesto di pagare dieci monete d’oro. Visto che la sua famiglia non aveva una
quantità di soldi del genere, suo figlio era stato imprigionato nella Prigione di Ferro; erano
passati tre mesi ormai e il vecchio non sapeva nemmeno se suo figlio fosse ancora vivo.

Presto un carceriere passò a Fei dei documenti riguardo al figlio del vecchio. Fei lo esaminò, le
note riportavano più o meno ciò che era stato detto dall’anziano. Accarezzò la penna e pose fine
al caso. Il figlio del vecchio fu liberato all’istante e Fei prese dieci monete d’oro dalle proprietà
confiscate di Bazzer e le diede alla famiglia come compensazione. Il figlio dell’anziano era stato
torturato, ma in generale era in salute. Padre e figlio si riunirono e piansero, e poi si
inginocchiarono per ringraziare Fei per la sua pietà…

Dopo aver visto questa scena, tutti i cittadini attorno si entusiasmarono.

La gente entrò nel capanno e pianse mentre si lamentava continuamente. La maggior parte delle
persone erano state coinvolte in piccoli incidenti insignificanti, ma visto che riguardavano Bazzer
e altri nobili nel regno, i cittadini erano maltrattati e imprigionati dai loro superiori, finendo
torturati nelle segrete dell’acqua…

In soli trenta minuti, Fei aveva liberato più di quaranta persone dalla Prigione di Ferro. Tutti gli
innocenti non solo avevano recuperato la loro libertà, ma avevano ricevuto un compenso; una
moneta d’oro corrispondeva all’incirca all’introito annuale di una famiglia povera. Tutte le
persone in piazza provarono gratitudine e si inginocchiarono mentre esultavano “Lunga vita al
re”…

Fei si era goduto il brivido di essere un giudice.

Ma mentre la ristrutturazione continuava, la gente che aveva solo intenzione di rimanere a


guardare non poté trattenersi dall’alzarsi e di lamentarsi delle ingiustizie che avevano subìto.
Alcune persone erano state derubate dai nobili e avevano finito con il diventare senzatetto, mentre
altri erano stati imbrogliati da grossi mercanti ed erano stati privati di loro cimeli di famiglia. Le
tenute dei nobili avevano anche rapito alcune delle loro figlie, di cui non avevano più sentito
notizie…

I cittadini in piazza iniziarono ad adirarsi e la situazione stava sfuggendo un po’ al controllo di


Fei.

Non appena Fei si rese conto che stavano arrivando sempre più persone, iniziò a sudare e
interruppe la “ristrutturazione”. Ordinò ad un segretario di registrare tutte le lamentele e le diede
al nuovo capo dei ministri Bast. Fei era sicuro che il suo cognato avrebbe gestito
appropriatamente questi casi.

Fei invece esaminò tutti i documenti. La maggior parte dei casi non era difficile da risolvere.
Dopo due ore, il 60-70% dei prigionieri fu liberato. Sinceramente, in un regno remoto come
Chambord, la maggior parte della gente era gentile e amichevole; non ci sarebbero stati dei
crimini enormi o scioccanti. La maggior dei casi erano dovuti a nobili e ricchi mercanti che
tiranneggiavano i civili poveri, mentre alcune erano dispute tra vicini. Per Fei, che era una
persona istruita che proveniva dalla terra, avrebbe risolto velocemente tutti questi problemi finché
avesse seguito i princìpi di uguaglianza.

Dopo che finì di esaminare tutti i documenti, i cittadini si inginocchiarono con entusiasmo e lo
acclamarono. Accompagnati da cori di “lunga vita al re Alexander”, Fei, Brook e Oleg entrarono
nella Prigione di Ferro.

Quando entrarono nel bunker di pietra, Fei si rese conto che il nome della prigioniera era proprio
accurato. La costruzione in piazza era solo il luogo dove vivevano gli ufficiali della prigione; il
vero carcere era sottoterra. Qualcuno aveva scavato un corridoio nelle profondità della montagna
rocciosa.

Il passaggio era alto tre iarde e ampio due, e si inoltrava nelle profondità della terra attraverso
numerose scalinate di pietra.

La luce si offuscò velocemente. Dopo una discesa di circa tre-quattrocento iarde di profondità, il
corridoio diventò piano; si estendeva orizzontalmente anziché verticalmente. Ad entrambi i lati del
corridoio c’erano delle griglie di pietra artificiali dalle dimensioni irregolari che reggevano delle
torce a carbone. Le fiamme tremolavano e illuminavano l’intero corridoio, ma l’oscurità alla fine
del corridoio creava un’atmosfera spaventosa.

Fei divenne sempre più sorpreso mentre si inoltrava nelle profondità della prigione.
Rimase scioccato nello scoprire che l’interno della montagna dietro Chambord era stata svuotata
completamente. L’intera prigione non conteneva un solo mattone o piastrella; era stata scavata
dall’interno della montagna e sembrava un labirinto sotterraneo. Dopo più di due terzi di miglia
di cammino e dopo aver superato più di due decine di porte di ferro, Fei sentì il gorgoglio
dell’acqua mentre il passaggio si apriva. Molte stanze di pietra erano state scavate ad entrambi i
lati del corridoio e sigillati da recinti d’acciaio. Queste stanze erano coperte da paglia bagnata e
contenevano alcuni semplici letti e sedie di pietra; erano le camere dov’erano rinchiusi i
prigionieri.

Dopo la scarcerazione di numerosi cittadini innocenti e la ristrutturazione della prigione di Fei, la


maggior parte delle stanze di pietra adesso era vuota. Solo poche di esse rinchiudevano i
prigionieri che avevano commesso furti, aggressioni e altri crimini. Dopo aver visto i nuovi
arrivati, alcuni prigionieri non reagirono minimamente, alcuni si precipitarono dalle sbarre a
gridare che erano innocenti e altri si limitarono a ridere con sdegno di fronte al re…

Più Fei camminava, più il corridoio diventava ampio; si era trasformato in una grande sala.

Il gorgoglio dell’acqua divenne sempre più rumoroso.

Alla fine, dopo aver proceduto per altre 500 iarde, vide un fiume sotterraneo ad un lato del
corridoio. Alcune delle stanze erano scavate sotto la superficie dell’acqua, così il pavimento di
queste camere era allagato; il solo modo per evitare di gelarsi era rimanere sui letti di pietra.
Queste erano le cosiddette “segrete dell’acqua”.

La scala della Prigione di Ferro andava oltre la sua immaginazione. Anche quando gli strumenti e
i metodi dell’architettura del ventunesimo secolo, ci sarebbero voluti anni, risorse, lavoro e
un’enorme somma di soldi per scavare un labirinto così magnifico nella montagna… Era troppo
scioccante. Era difficile immaginare chi aveva scavato una caverna così vasta.

Come se avesse capito che Fei era confuso, Oleg lo seguì e spiegò con umiltà: “Sua maestà,
questa prigione non è stata costruita da Chambord… Secondo la letteratura reale, cento anni fa,
un cittadino stava cacciando nella montagna posteriore e h scoperto per caso questa caverna
sotterranea. Dopo che il re lo ha saputo, ha ordinato di bloccare questo posto. Dopo generazioni
di esplorazioni e graduali migliorie, questo luogo è diventato una prigione impenetrabile. Negli
ultimi sessant’anni non è riuscito a scappare nemmeno un prigioniero. Si dice che suo padre, il
vecchio re Alexander, abbia imprigionato un guerriero terrificante e che, fino alla morte,
nemmeno quell’uomo è riuscito a scappare da qui…”

“Allora è così.”
Dopo aver sentito la spiegazione del guardiano Oleg, Fei capì.

Solo così poteva avere senso. Questa enorme caverna sotterranea non poteva essere opera di
Chambord. Anche se la città fosse stata un regno affiliato di quarto livello lievemente potente, per
scavare una caverna così magnifica nella montagna ci sarebbero voluti più di cento anni.

“Allora sai chi ha creato questa caverna sotterranea?” Chiese Fei.

“Nessuno sa chi ha creato questo posto. Non ci sono indizi, né tracce. Eccetto per queste semplici
stanze di pietra e questo corridoio, non ci sono statue, né murali. Quando la famiglia reale è
entrata qui per la prima volta, non ha trovato nessun documento, né materiale, né provviste.
Sembra che questo posto sia stato abbandonato per qualche misterioso motivo. Alcuni sospettano
perfino che sia opera di dio.”

“Opera di dio?”

“Sì, gli esseri umani avrebbero difficoltà a scavare in queste rocce dure e creare una caverna così
enorme dentro una montagna… naturalmente altri dicono che questa grotta potrebbe essere il
capolavoro di un nano delle caverne, ma i nani sono scomparsi per più di quattro o cinquecento
anni…”

Mentre Oleg stava parlando, il campo visivo di Fei si allargò. Era arrivato in un atrio alto
qualche centinaio di iarde. Numerose torce illuminavano le pareti e il soffitto. Sembravano delle
stelle brillanti nella notte cupa, radiose e splendide.

Le scalinate erano state scavate nel muro e conducevano in un’altra area. Le pareti alte centinaia
di iarde erano divise in dieci piani, piene di numerose stanze di pietra. Fei ebbe la sensazione di
essere trasmigrato di nuovo e di essersi ritrovato in un grattacielo della terra.

Era davvero scioccante, era rimasto senza parole.

“Sua maestà, questo è il luogo dove sono rinchiusi i criminali importanti. Il mago con il mantello
nero e il cadavere dell’uomo con la maschera argentata sono rinchiusi qui. C’è anche l’ex primo
comandante delle guardie del re Peter Cech che è stato accusato di tradimento.”

Spiegò con attenzione Oleg.

Fei annuì e disse: “Eh, bene. Oleg, manda qualcuno con il signor Brook per portarmi Cech.
Voglio incontrarlo.”
Oleg chiamò velocemente due carcerieri e ordinò loro di condurre Brook su per le scale di pietra.
Scomparirono velocemente nel corridoio nella parete di pietra. Cech era un criminale, così era
stato imprigionato nel settimo piano; ci sarebbe voluto un po’ di tempo per portarlo giù.

Nel frattempo, Fei diede un’occhiata attenta a questo enorme atrio. Più la osservava e più
rimaneva scioccato. Anche se proveniva dal ventunesimo secolo della terra, iniziò a credere anche
lui che questa costruzione fosse opera di un dio. Era semplicemente sbalorditivo; decine di grotte
di Mogao non potevano reggere il confronto con questa caverna.

All’improvviso Fei adocchiò un’enorme porta d’acciaio alta venti iarde in lontananza.

“A cosa serve quella porta?” Chiese Fei.

BUONE FESTE!
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo jakub!
0 (jakub) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Porta?”

Oleg si girò e seguì lo sguardo di Fei. Capì subito cosa stava pensando il re e rispose subito: “Sua
maestà, la Prigione di Ferro non occupa l’intero sotterraneo. C’è un passaggio senza fine dietro
la porta, ma nessuno sa dove conduce. Alcuni hanno provato ad esplorarlo, ma nessuno ne è
tornato vivo.
È estremamente pericoloso. Alcuni dicono che contiene un enorme labirinto, mentre altri dicono
che nasconde una bestia mangia uomini terrificante. Comunque, per un certo periodo di tempo
prima che venisse costruita la porta, si sentivano ruggiti orribili e ululati ogni giorno, e a volte
c’era un’enorme forza risucchiante che avrebbe trascinato le persone nel corridoio…
Per impedire ulteriori morti, il re che ha governato prima di suo padre ha ordinato agli artigiani
del regno di costruire una porta di ferro per sigillare il corridoio e ne ha proibito l’accesso.”

Mentre parlava, Oleg guardò con preoccupazione la porta di ferro nera.

Fei annuì con calma e compostezza, ma in realtà non poteva essere più scioccato di così. Da
quello che aveva detto Oleg, questa enorme Prigione di Ferro era solo una parte dei sotterranei, e
forse molto piccola.

Era davvero folle. ‘Chi ha costruito questa caverna sotterranea?’ Fei non poté che collegare
questo enorme labirinto inimmaginabile al gigantesco castello di Chambord. All’improvviso
pensò: ‘Che le persone che hanno creato questa caverna siano le stesse che hanno costruito il
castello di Chambord?’

Fei ebbe la sensazione che il castello di Chambord fosse simile a questa caverna sotterranea.
Rivelava solo una piccola porzione, come un qualche tesoro misterioso celato dalle sabbie del
tempo. I segreti di quest’area non erano stati scoperti ancora da nessuno e stavano aspettando di
essere svelati.

Fei si riempì di curiosità.

Decise che avrebbe riservato un po’ di tempo all’esplorazione del corridoio misterioso e che
avrebbe scoperto che segreti stava nascondendo questa caverna sotterranea.

Mentre parlavano, Oleg guidò Fei in un’ampia stanza di pietra al primo piano nell’enorme atrio
sotterraneo. La camera era completamente arredata. Tutte le torce nella stanza aggiungevano un
po’ di calore all’aria gelida e umida. Fei entrò e si sedette su una sedia di pietra coperta da una
morbida pelliccia nera dietro ad un tavolo di legno nero mentre stava pensando a ciò che aveva
trascurato prima.

“Bam! Bam!”

Risuonò il tonfo di cancelli di ferro che sbattevano mischiati al tintinnio delle catene di ferro che
venivano trascinate a terra. Brook era tornato con una persona.

Brook porse i suoi rispetti mentre annunciava: “Sua maestà, ho portato Peter-Cech.”

Fei osservò con attenzione l’ex primo comandante delle guardie del re ammirato da Brook.
L’uomo era alto circa 6,4 piedi, il suo abito era lacero ed era a piedi nudi. Forse era stato
rinchiuso per troppo tempo, ma i suoi capelli erano scompigliati e cosparsi di paglia, come una
scopa vecchia e usata. Aveva un corpo magro; le sue mani e le sue caviglie erano legate da catene
di ferro spesse quanto un polso e le aree a contatto con le catene erano piene di calli. Era in
condizioni terribili, peggio di un mendicante.

Tuttavia gli occhi nascosti dai suoi lunghi capelli scompigliati scioccarono Fei, il suo sguardo era
sorprendentemente brillante e le sue pupille marroni emanavano una luce strana. Fei ebbe la
sensazione che quest’uomo fosse un drago dormiente in una montagna o una tigre che riposava in
una pianura. I suoi occhi contenevano una calma indescrivibile e sicurezza. Nessuno avrebbe
pensato che fosse lo sguardo di un prigioniero.

“Peter-Cech porge i suoi rispetti a sua maestà!”


Dopo essere entrato nella stanza di pietra, Cech si guardò attorno e osservò le persone nella
camera; spostò lo sguardo su Fei alla fine. Non disse altro e si inginocchiò direttamente per
mostrare rispetto al re. Le catene iniziarono a tintinnare a causa dei suoi movimenti.

“Alzati per favore! Oleg, togli subito le catene al comandante Cech e prendi un’altra sedia.”

Fei si alzò, si avvicinò a Cech e lo aiutò ad alzarsi. Oleg capì subito che l’ex primo comandante
delle guardie del re sarebbe tornato al potere e nessuno avrebbe potuto fermarlo. Anche se Cech
era stato accusato del crimine più terribile, il tradimento, poteva essere perdonato da Alexander.
Il guardiano fu molto bravo nell’analizzare la situazione; portò con umiltà una sedia di pietra
coperta di morbido pelo, poi prese delle chiavi da un carceriere e liberò Cech dalle catene.

Fei prese il grosso tavolo di legno nero e lo spostò di fronte a Cech. Mostrò pienamente la sua
forza da barbaro di livello 16. Indicò i piatti prelibati e deliziosi che Oleg aveva preparato e rise:
“Mangia prima Peter. Parleremo dopo che avrai riempito lo stomaco.”

Cech mostrò un’espressione sorpresa quando guardò Fei. Dopo un momento di silenzio, afferrò
una coscia di maiale arrostita e iniziò a divorarla; tracannò un bicchiere di vino e mangiò
voracemente come se il cibo di fronte a lui fosse il migliore al mondo. Presto finì completamente i
piatti sufficienti a sfamare quattro o cinque uomini. Bevve l’ultima goccia di vino nel contenitore
d’argento, si alzò mentre ruttava e poi si girò inginocchiandosi di nuovo di fronte a Fei. Abbassò
la testa e giurò ad alta voce: “Mio re, Peter-Cech le giura fedeltà. Mi impegnerò con tutto me
stesso e sono disposto anche a sacrificare la mia vita per lei!”

Fei ne fu un po’ sorpreso. Non si aspettava che Cech avrebbe dichiarato all’istante la sua lealtà
dopo un abbondante pasto. Non ebbe nemmeno la possibilità di fare le sue dichiarazioni
dispotiche che aveva preparato… Pensò con orgoglio: ‘Ho già un’aura autoritaria che può
domare le persone?‘

Ma Fei non sapeva che le storie leggendarie di come il re Alexander era tornato normale, aveva
dominato in battaglia e aveva condannato a morte potenti nemici, si era già diffusa notizia di
come aveva ucciso la cavalleria imperiale di Zenit durante i festeggiamenti per l’orgoglio e
l’onore del regno. Anche i carcerieri ne avevano parlato a lungo durante il tempo libero. Cech lo
aveva già saputo. Inoltre Brook glielo aveva riferito milioni di volte lungo la strada. L’ex
comandante delle guardie del re era una persona intelligente. Sapeva che si trovava di fronte ad
un punto di svolta; il re “rinato” avrebbe sicuramente apprezzato la sua lealtà, così aveva fatto
subito il suo giuramento.

“Ottimo! Peter, ti è stato fatto un grande torto… Brook, passa il mio ordine. Avverti l’intero
regno; dopo le indagini del re, è stato scoperto che l’accusa di tradimento dell’ex comandante del
re delle guardie Peter Cech era fasulla. Questo incidente è stata una cospirazione del precedente
capo dei ministri Bazzer. D’oggi in avanti, rimedieremo alle ingiustizie che ha subìto e verrà
reintegrato come primo comandante delle guardie del re!”

Brook si entusiasmò. Non si aspettava che la questione sarebbe stata risolta così facilmente. Si
inginocchiò con Cech per mostrare la sua gratitudine.

Al suo fianco, Oleg si congratulò con calore con Cech. Da prigioniero nel braccio della morte al
primo comandante delle guardie del re, l’ascesa di potere di Cech era inimmaginabile.
Nonostante Oleg l’adulatore non fosse una brava persona, aveva ottime capacità di osservazione e
analisi. Chiaramente aveva capito quanto riguardo il re riservava nei confronti di Cech, così
aveva capito che avrebbe dovuto intrattenere buoni rapporti con il primo comandante .

Dopo che Cech mostrò la sua gratitudine a Fei, si alzò, si girò e sorprendentemente ringraziò
Oleg: “Grazie per esserti preso cura di me in questi giorni, altrimenti sarei stato torturato a morte
in questa Prigione di Ferro oscura e crudele. Non dimenticherò mai del tuo favore e ti ripagherò
per questo.”

Queste parole scioccarono Fei e Brook, che iniziarono a fissarsi l’un l’altro.

Il nuovo guru militare Brook conosceva bene la personalità di Oleg. Era sdegnoso nei confronti di
delinquenti codardi e avidi come Oleg; non si sarebbe mai immaginato che Cech avrebbe
abbassato la testa e avrebbe ringraziato il guardiano. Era profondamente sorpreso. Anche Fei era
sbalordito; squadrò Oleg diverse volte, come se avesse scoperto un nuovo continente.

Dopo che Cech ringraziò Oleg, notò le espressioni di Fei e Brook e si spiegò. Dopo essere stato
incastrato e rinchiuso qui, Bazzer temeva che sarebbero nati dei problemi e aveva pensato di
sbarazzarsi dell’ostacolo al suo piano malvagio. Voleva fare uccidere Fei prima che venisse
stabilita la data della condanna a morte. Era semplicemente troppo facile uccidere un prigioniero
in questo carcere cupo. Tuttavia Oleg, che normalmente ascoltava gli ordini di Bazzer, aveva
avuto l’impulso di mostrare pietà a Cech, così non aveva seguito il comando del capo dei ministri
di torturarlo a morte in segreto. Per questo il precedente primo comandante delle guardie del re
era riuscito a sopravvivere fino al giorno in cui era stata fatta giustizia. Altrimenti Cech sarebbe
già morto da tempo.

Questo era qualcosa a cui nessuno aveva pensato.

Ciò che sorprese ancora di più Fei e Brook era che Oleg veniva ringraziato raramente da figure
così valide come Cech, e questo fece diventare un po’ timido l’adulatore. Si sfregò la luccicante
testa pelata e rise con umiltà.
Fei lo trovò interessante e rise insieme al guardiano.

Anche se Cech era sfuggito alle torture, era ancora debole visto le pessime condizioni del carcere.
Se non fosse stato un guerriero a due stelle, si sarebbe ammalato gravemente. Perciò Fei ordinò a
Brook di portarlo fuori dalla prigione e fargli prendere un po’ di sole e aria fresca per
riprendersi.

Fei rimase nella Prigione di Ferro per un po’ più di tempo.

Di sedette sulla sedia di pietra e chiuse gli occhi mentre rifletteva. Poi iniziò a riflettere e chiese:
“Oleg, se un prigioniero si amala e muore o viene condannato a morte qui, come vi sbarazzate dei
cadaveri?”

Oleg non sapeva cosa desiderasse il re, così piegò la schiena e rispose con cautela: “Secondo le
tradizioni, dovrebbero essere bruciati. Ma bruciarli qui ridurrebbe la qualità dell’aria. Perciò,
dopo che un prigioniero muore, se i suoi parenti non chiederanno il corpo, i loro cadaveri
saranno gettati nelle acque sotterranee e verranno trascinati via.”

“Oh…” Fei ne fu un po’ deluso. Fece un’altra domanda. “Così ci sono dei cadaveri che non sono
stati gettati via?”

Oleg lo trovò un po’ strano, ma dato che non sapeva quali erano le intenzioni del re, rispose di
nuovo con attenzione:” “Sua maestà, il signor Brook mi ha detto che sarebbe venuto a
ristrutturare la Prigione di Ferro questo pomeriggio, così… così ho ordinato ai carcerieri di
sbarazzarsi di tutti i corpi.”

“Eh? Che sfortuna. Ci sono dei criminali che verranno condannati a morte presto?”

Oleg iniziò a capire cosa intendeva il re. Rifletté e il suo sguardo si accese all’improvviso: “Sua
maestà, ci sono tre mercenari vaganti che hanno ucciso delle persone nel regno. Il signor Brook
ha combattuto contro di loro e li ha catturati. Sono ancora imprigionati nelle Segrete dell’Acqua e
non sono stati ancora condannati a morte. A parte questo, il cadavere dell’uomo con la maschera
argentata che ha riportato e ha ordinato di sorvegliare per un paio di giorni è ancora qui.”

Fei si entusiasmò.

“Grandioso. Ordina a qualcuno di portarmi i tre mercenaria… Eh, e anche il cadavere dell’uomo
con la maschera argentata. Prepara una stanza di pietra sigillata per me… Oh, un’altra cosa.
Quel mago con il mantello nero è ancora vivo, vero? Come sta?”
“Sua maestà, abbiamo seguito i suoi ordini. Ogni volta che ha mostrato segno di svegliarsi, un
carceriere spezza una delle use ossa e lo fa svenire di nuovo. Quel tipo è ancora privo di sensi sul
pavimento di una delle prigioni!” Oleg rabbrividì quando si ricordò dell’ordine crudele e
perverso di Fei.

“Ahahah, ottimo. Ordina a qualcuno di portare nella stanza sigillata anche quel mago. Ho
qualcosa di importante da fare.”
Oleg si girò e andò ad eseguire gli ordini subito dopo che il re finì di parlare.

Il guardiano tornò dopo più di dieci minuti. Condusse Fei in una stanza grande e ampia al sesto
piano nell’enorme atrio sotterraneo. Una piccola stanza nascosta era stata scavata nella parte
destra della sala. Era ampia circa 180 piedi quadrati. I tre mercenari condannati a morte e il
cadavere erano stati già portati nella camera. Perfino il povero mago a quattro stelle era stato
trascinato nella stanza come un cane morto.

Fei annuì con soddisfazione e ordinò: “Sorveglia la porta con alcuni carcerieri. Non permettere a
nessuno di entrare… Ricorda, qualunque cosa succeda, non entrare.”

“Sì sua maestà!”

Anche se era incuriosito, Oleg lasciò la stanza insieme ad una decina di carcerieri e iniziò a
sorvegliare la stanza con attenzione. Nonostante la Prigione di Ferro fosse estremamente al
sicuro, aveva capito dalla sua espressione che il re stava per fare qualcosa di estremamente
importante.

BUONE FESTE!
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo jakub!
0 (jakub) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Porta?”

Oleg si girò e seguì lo sguardo di Fei. Capì subito cosa stava pensando il re e rispose subito: “Sua
maestà, la Prigione di Ferro non occupa l’intero sotterraneo. C’è un passaggio senza fine dietro
la porta, ma nessuno sa dove conduce. Alcuni hanno provato ad esplorarlo, ma nessuno ne è
tornato vivo.
È estremamente pericoloso. Alcuni dicono che contiene un enorme labirinto, mentre altri dicono
che nasconde una bestia mangia uomini terrificante. Comunque, per un certo periodo di tempo
prima che venisse costruita la porta, si sentivano ruggiti orribili e ululati ogni giorno, e a volte
c’era un’enorme forza risucchiante che avrebbe trascinato le persone nel corridoio…
Per impedire ulteriori morti, il re che ha governato prima di suo padre ha ordinato agli artigiani
del regno di costruire una porta di ferro per sigillare il corridoio e ne ha proibito l’accesso.”

Mentre parlava, Oleg guardò con preoccupazione la porta di ferro nera.

Fei annuì con calma e compostezza, ma in realtà non poteva essere più scioccato di così. Da
quello che aveva detto Oleg, questa enorme Prigione di Ferro era solo una parte dei sotterranei, e
forse molto piccola.

Era davvero folle. ‘Chi ha costruito questa caverna sotterranea?’ Fei non poté che collegare
questo enorme labirinto inimmaginabile al gigantesco castello di Chambord. All’improvviso
pensò: ‘Che le persone che hanno creato questa caverna siano le stesse che hanno costruito il
castello di Chambord?’

Fei ebbe la sensazione che il castello di Chambord fosse simile a questa caverna sotterranea.
Rivelava solo una piccola porzione, come un qualche tesoro misterioso celato dalle sabbie del
tempo. I segreti di quest’area non erano stati scoperti ancora da nessuno e stavano aspettando di
essere svelati.

Fei si riempì di curiosità.

Decise che avrebbe riservato un po’ di tempo all’esplorazione del corridoio misterioso e che
avrebbe scoperto che segreti stava nascondendo questa caverna sotterranea.

Mentre parlavano, Oleg guidò Fei in un’ampia stanza di pietra al primo piano nell’enorme atrio
sotterraneo. La camera era completamente arredata. Tutte le torce nella stanza aggiungevano un
po’ di calore all’aria gelida e umida. Fei entrò e si sedette su una sedia di pietra coperta da una
morbida pelliccia nera dietro ad un tavolo di legno nero mentre stava pensando a ciò che aveva
trascurato prima.

“Bam! Bam!”

Risuonò il tonfo di cancelli di ferro che sbattevano mischiati al tintinnio delle catene di ferro che
venivano trascinate a terra. Brook era tornato con una persona.

Brook porse i suoi rispetti mentre annunciava: “Sua maestà, ho portato Peter-Cech.”

Fei osservò con attenzione l’ex primo comandante delle guardie del re ammirato da Brook.
L’uomo era alto circa 6,4 piedi, il suo abito era lacero ed era a piedi nudi. Forse era stato
rinchiuso per troppo tempo, ma i suoi capelli erano scompigliati e cosparsi di paglia, come una
scopa vecchia e usata. Aveva un corpo magro; le sue mani e le sue caviglie erano legate da catene
di ferro spesse quanto un polso e le aree a contatto con le catene erano piene di calli. Era in
condizioni terribili, peggio di un mendicante.

Tuttavia gli occhi nascosti dai suoi lunghi capelli scompigliati scioccarono Fei, il suo sguardo era
sorprendentemente brillante e le sue pupille marroni emanavano una luce strana. Fei ebbe la
sensazione che quest’uomo fosse un drago dormiente in una montagna o una tigre che riposava in
una pianura. I suoi occhi contenevano una calma indescrivibile e sicurezza. Nessuno avrebbe
pensato che fosse lo sguardo di un prigioniero.

“Peter-Cech porge i suoi rispetti a sua maestà!”

Dopo essere entrato nella stanza di pietra, Cech si guardò attorno e osservò le persone nella
camera; spostò lo sguardo su Fei alla fine. Non disse altro e si inginocchiò direttamente per
mostrare rispetto al re. Le catene iniziarono a tintinnare a causa dei suoi movimenti.

“Alzati per favore! Oleg, togli subito le catene al comandante Cech e prendi un’altra sedia.”

Fei si alzò, si avvicinò a Cech e lo aiutò ad alzarsi. Oleg capì subito che l’ex primo comandante
delle guardie del re sarebbe tornato al potere e nessuno avrebbe potuto fermarlo. Anche se Cech
era stato accusato del crimine più terribile, il tradimento, poteva essere perdonato da Alexander.
Il guardiano fu molto bravo nell’analizzare la situazione; portò con umiltà una sedia di pietra
coperta di morbido pelo, poi prese delle chiavi da un carceriere e liberò Cech dalle catene.

Fei prese il grosso tavolo di legno nero e lo spostò di fronte a Cech. Mostrò pienamente la sua
forza da barbaro di livello 16. Indicò i piatti prelibati e deliziosi che Oleg aveva preparato e rise:
“Mangia prima Peter. Parleremo dopo che avrai riempito lo stomaco.”

Cech mostrò un’espressione sorpresa quando guardò Fei. Dopo un momento di silenzio, afferrò
una coscia di maiale arrostita e iniziò a divorarla; tracannò un bicchiere di vino e mangiò
voracemente come se il cibo di fronte a lui fosse il migliore al mondo. Presto finì completamente i
piatti sufficienti a sfamare quattro o cinque uomini. Bevve l’ultima goccia di vino nel contenitore
d’argento, si alzò mentre ruttava e poi si girò inginocchiandosi di nuovo di fronte a Fei. Abbassò
la testa e giurò ad alta voce: “Mio re, Peter-Cech le giura fedeltà. Mi impegnerò con tutto me
stesso e sono disposto anche a sacrificare la mia vita per lei!”

Fei ne fu un po’ sorpreso. Non si aspettava che Cech avrebbe dichiarato all’istante la sua lealtà
dopo un abbondante pasto. Non ebbe nemmeno la possibilità di fare le sue dichiarazioni
dispotiche che aveva preparato… Pensò con orgoglio: ‘Ho già un’aura autoritaria che può
domare le persone?‘
Ma Fei non sapeva che le storie leggendarie di come il re Alexander era tornato normale, aveva
dominato in battaglia e aveva condannato a morte potenti nemici, si era già diffusa notizia di
come aveva ucciso la cavalleria imperiale di Zenit durante i festeggiamenti per l’orgoglio e
l’onore del regno. Anche i carcerieri ne avevano parlato a lungo durante il tempo libero. Cech lo
aveva già saputo. Inoltre Brook glielo aveva riferito milioni di volte lungo la strada. L’ex
comandante delle guardie del re era una persona intelligente. Sapeva che si trovava di fronte ad
un punto di svolta; il re “rinato” avrebbe sicuramente apprezzato la sua lealtà, così aveva fatto
subito il suo giuramento.

“Ottimo! Peter, ti è stato fatto un grande torto… Brook, passa il mio ordine. Avverti l’intero
regno; dopo le indagini del re, è stato scoperto che l’accusa di tradimento dell’ex comandante del
re delle guardie Peter Cech era fasulla. Questo incidente è stata una cospirazione del precedente
capo dei ministri Bazzer. D’oggi in avanti, rimedieremo alle ingiustizie che ha subìto e verrà
reintegrato come primo comandante delle guardie del re!”

Brook si entusiasmò. Non si aspettava che la questione sarebbe stata risolta così facilmente. Si
inginocchiò con Cech per mostrare la sua gratitudine.

Al suo fianco, Oleg si congratulò con calore con Cech. Da prigioniero nel braccio della morte al
primo comandante delle guardie del re, l’ascesa di potere di Cech era inimmaginabile.
Nonostante Oleg l’adulatore non fosse una brava persona, aveva ottime capacità di osservazione e
analisi. Chiaramente aveva capito quanto riguardo il re riservava nei confronti di Cech, così
aveva capito che avrebbe dovuto intrattenere buoni rapporti con il primo comandante .

Dopo che Cech mostrò la sua gratitudine a Fei, si alzò, si girò e sorprendentemente ringraziò
Oleg: “Grazie per esserti preso cura di me in questi giorni, altrimenti sarei stato torturato a morte
in questa Prigione di Ferro oscura e crudele. Non dimenticherò mai del tuo favore e ti ripagherò
per questo.”

Queste parole scioccarono Fei e Brook, che iniziarono a fissarsi l’un l’altro.

Il nuovo guru militare Brook conosceva bene la personalità di Oleg. Era sdegnoso nei confronti di
delinquenti codardi e avidi come Oleg; non si sarebbe mai immaginato che Cech avrebbe
abbassato la testa e avrebbe ringraziato il guardiano. Era profondamente sorpreso. Anche Fei era
sbalordito; squadrò Oleg diverse volte, come se avesse scoperto un nuovo continente.

Dopo che Cech ringraziò Oleg, notò le espressioni di Fei e Brook e si spiegò. Dopo essere stato
incastrato e rinchiuso qui, Bazzer temeva che sarebbero nati dei problemi e aveva pensato di
sbarazzarsi dell’ostacolo al suo piano malvagio. Voleva fare uccidere Fei prima che venisse
stabilita la data della condanna a morte. Era semplicemente troppo facile uccidere un prigioniero
in questo carcere cupo. Tuttavia Oleg, che normalmente ascoltava gli ordini di Bazzer, aveva
avuto l’impulso di mostrare pietà a Cech, così non aveva seguito il comando del capo dei ministri
di torturarlo a morte in segreto. Per questo il precedente primo comandante delle guardie del re
era riuscito a sopravvivere fino al giorno in cui era stata fatta giustizia. Altrimenti Cech sarebbe
già morto da tempo.

Questo era qualcosa a cui nessuno aveva pensato.

Ciò che sorprese ancora di più Fei e Brook era che Oleg veniva ringraziato raramente da figure
così valide come Cech, e questo fece diventare un po’ timido l’adulatore. Si sfregò la luccicante
testa pelata e rise con umiltà.

Fei lo trovò interessante e rise insieme al guardiano.

Anche se Cech era sfuggito alle torture, era ancora debole visto le pessime condizioni del carcere.
Se non fosse stato un guerriero a due stelle, si sarebbe ammalato gravemente. Perciò Fei ordinò a
Brook di portarlo fuori dalla prigione e fargli prendere un po’ di sole e aria fresca per
riprendersi.

Fei rimase nella Prigione di Ferro per un po’ più di tempo.

Di sedette sulla sedia di pietra e chiuse gli occhi mentre rifletteva. Poi iniziò a riflettere e chiese:
“Oleg, se un prigioniero si amala e muore o viene condannato a morte qui, come vi sbarazzate dei
cadaveri?”

Oleg non sapeva cosa desiderasse il re, così piegò la schiena e rispose con cautela: “Secondo le
tradizioni, dovrebbero essere bruciati. Ma bruciarli qui ridurrebbe la qualità dell’aria. Perciò,
dopo che un prigioniero muore, se i suoi parenti non chiederanno il corpo, i loro cadaveri
saranno gettati nelle acque sotterranee e verranno trascinati via.”

“Oh…” Fei ne fu un po’ deluso. Fece un’altra domanda. “Così ci sono dei cadaveri che non sono
stati gettati via?”

Oleg lo trovò un po’ strano, ma dato che non sapeva quali erano le intenzioni del re, rispose di
nuovo con attenzione:” “Sua maestà, il signor Brook mi ha detto che sarebbe venuto a
ristrutturare la Prigione di Ferro questo pomeriggio, così… così ho ordinato ai carcerieri di
sbarazzarsi di tutti i corpi.”

“Eh? Che sfortuna. Ci sono dei criminali che verranno condannati a morte presto?”
Oleg iniziò a capire cosa intendeva il re. Rifletté e il suo sguardo si accese all’improvviso: “Sua
maestà, ci sono tre mercenari vaganti che hanno ucciso delle persone nel regno. Il signor Brook
ha combattuto contro di loro e li ha catturati. Sono ancora imprigionati nelle Segrete dell’Acqua e
non sono stati ancora condannati a morte. A parte questo, il cadavere dell’uomo con la maschera
argentata che ha riportato e ha ordinato di sorvegliare per un paio di giorni è ancora qui.”

Fei si entusiasmò.

“Grandioso. Ordina a qualcuno di portarmi i tre mercenaria… Eh, e anche il cadavere dell’uomo
con la maschera argentata. Prepara una stanza di pietra sigillata per me… Oh, un’altra cosa.
Quel mago con il mantello nero è ancora vivo, vero? Come sta?”

“Sua maestà, abbiamo seguito i suoi ordini. Ogni volta che ha mostrato segno di svegliarsi, un
carceriere spezza una delle use ossa e lo fa svenire di nuovo. Quel tipo è ancora privo di sensi sul
pavimento di una delle prigioni!” Oleg rabbrividì quando si ricordò dell’ordine crudele e
perverso di Fei.

“Ahahah, ottimo. Ordina a qualcuno di portare nella stanza sigillata anche quel mago. Ho
qualcosa di importante da fare.”
Oleg si girò e andò ad eseguire gli ordini subito dopo che il re finì di parlare.

Il guardiano tornò dopo più di dieci minuti. Condusse Fei in una stanza grande e ampia al sesto
piano nell’enorme atrio sotterraneo. Una piccola stanza nascosta era stata scavata nella parte
destra della sala. Era ampia circa 180 piedi quadrati. I tre mercenari condannati a morte e il
cadavere erano stati già portati nella camera. Perfino il povero mago a quattro stelle era stato
trascinato nella stanza come un cane morto.

Fei annuì con soddisfazione e ordinò: “Sorveglia la porta con alcuni carcerieri. Non permettere a
nessuno di entrare… Ricorda, qualunque cosa succeda, non entrare.”

“Sì sua maestà!”

Anche se era incuriosito, Oleg lasciò la stanza insieme ad una decina di carcerieri e iniziò a
sorvegliare la stanza con attenzione. Nonostante la Prigione di Ferro fosse estremamente al
sicuro, aveva capito dalla sua espressione che il re stava per fare qualcosa di estremamente
importante.

BUONE FESTE!
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

L’aria nella piccola stanza nascosta era un po’ stantia, ma non era umida.

Fei si guardò attorno con cautela e scoprì alcuni buchi delle dimensioni di un dito sulle pareti di
pietra; molto probabilmente erano usati per fare aria. Il sistema di ventilazione nella caverna
sotterranea era davvero impressionante. Numerose torce e fornelli bruciavano in questi enormi
sotterranei e molti prigionieri vivevano qui, ma la qualità dell’aria non era male; era piuttosto
fresca. Fei non aveva idea di come fossero stati costruiti.

“Crack! Crack!”

Il carbone nei fornelli bruciava e scoppiettava. Le fiamme nella stanza ardevano e creavano una
strana atmosfera. I tre mercenari incatenati erano sicuramente dei criminali. Anche se erano stati
torturati, i loro spiriti erano ancora ben saldi. Dopo aver visto il carceriere lasciare la stanza e
sentendo Oleg riferirsi al giovane vestito lussuosamente con “sua maestà”, mostrarono
espressioni orribili e si avvicinarono lentamente a Fei trascinando le catene di ferro sul
pavimento…

“Giusto in tempo per prendere in ostaggio questo piccolo re e scappare da questa maledetta
prigione…”

“È un dono del cielo! Ahahah, presto, andate a bloccare l’entrata, non lasciatelo scappare…”

I tre mercenari si fecero l’occhiolino l’un l’altro e circondarono Fei; sogghignarono con fare
malvagio mentre si avvicinavano sempre di più. Guardavano Fei come se fosse un uomo morto. Le
loro espressioni erano eloquenti.

“Umpf! Siete davvero sicuri di voi! Morite!”

Fei sogghignò mentre ne afferrava uno; l’uomo pelato più forte tra i tre non ebbe modo di
resistere; sembrava che il re avesse preso un bambino. Lo colpì alla testa con l’altro palmo.
“Crack!” Con un crepitio raggelante, la testa del mercenario si incavò nel suo petto sotto la forza
del barbaro di sedicesimo livello e l’uomo si trasformò in un cadavere senza testa.

Gli altri due impallidirono quando videro questa scena terrificante. Quasi morirono di paura.
Tremarono e le loro espressioni orribili scomparirono. Non riuscivano nemmeno a parlare,
parevano epilettici. I tre mercenari erano efferati criminali e meritavano di morire. Quindici
giorni fa, per rubare una moneta d’argento, avevano ucciso crudelmente una povera famiglia.
Avevano smembrato i corpi delle povere coppie e avevano stuprato e ucciso la loro figlia di 13
anni.
Avevano commesso crimini che avrebbero fatto infuriare perfino gli dei. La tragedia era stata
scoperta da Brook, che li aveva inseguiti con le guardie del re per più di 10 miglia e li aveva
catturati vivi. Fei aveva già esaminato i documenti e i rapporti riguardo ai tre mercenari, così
ucciderli non lo avrebbe fatto sentire minimamente in colpa.

Fei non badò ai due mercenari che si stavano cagando addosso dalla paura. Si accovacciò e
premette la mano destra sul petto del cadavere. Ruggì piano e una scia di forza magica fuoriuscì
dal suo palmo e scavò nel corpo. Dopo un’esplosione soffocata, il petto del cadavere esplose. Un
enorme buco apparì nella sua cassa toracica e tutti i suoi organi interni si trasformarono in una
pozza di sangue denso.

Era Trova Pozione del barbaro.

Fei fu deluso dal risultato; non aveva trovato nessuna pozione. A causa delle limitazioni del primo
livello, non poteva essere certo che avrebbe ottenuto una pozione. C’era un problema di
probabilità.

Così aveva sprecato un cadavere.

Fei sollevò il braccio e ne afferrò un altro. Il mercenario barbuto non poteva sfuggire al suo fato e
venne preso. Indipendentemente dalle urla disperate e da quanto si dimenava l’uomo, Fei lo colpì
a morte e premette il palmo destro anche nel suo petto. Ruggì piano e scatenò la sua forza
magica; aveva usato di nuovo Trova Pozione.

“Bang!”

Ci fu solo una lieve esplosione e il sangue schizzò ovunque.

Tutti gli organi interni si erano ridotti di nuovo in sangue appiccicoso, ma Fei rimase di nuovo
deluso; non aveva trovato nessuna pozione.

Fei si accigliò e poi pensò: ‘Che ci siano delle differenze tra i cadaveri nel mondo di Diablo e
quelli del mondo reale? È il motivo per cui non ho trovato nessuna pozione? Ma mentre
combattevo sul ponte di pietra, sono riuscito ad usare Esplosione del Cadavere alla perfezione in
modalità negromante. Non ci sarebbero dovuti essere problemi…”

Fei si girò e guardò l’ultimo mercenario magro e alto. L’uomo lo guardò e urlò: “Un diavolo!”
Poi roteò gli occhi e svenne.

Fei rifletté e si rese conto che questo mercenario poteva essere utile in seguito, così lo lasciò stare.
Si voltò e si avvicinò al cadavere del cavaliere e gli tolse la maschera argentata. Scoprì che aveva
un volto giovane; i suoi capelli castani avevano ancora una certa fragranza. Aveva un naso curvo,
un viso ovale e bianca pelle liscia. Chiunque avrebbe capito che il cavaliere era cresciuto in una
famiglia nobile e ricca. Era molto bello da vivo, ma dopo la morte, non c’era differenza tra lui e
gli altri mercenari.

Il cavaliere indossava un’armatura raffinata e lussuosa. Anche se era morto, circolava ancora
una traccia di potere magico al suo interno; una scia di energia blu era incollata su di essa. Era
sicuramente un’armatura magica avanzata. Il motivo per cui Fei lo aveva ucciso trafiggendogli la
gola era per evitare di danneggiarla. Naturalmente gli sarebbe stata utile.

Fei non fu cortese. Rimosse con attenzione l’equipaggiamento e gli lasciò solo degli abiti normali.
Premette la mano destra sul suo petto, concentrò il suo potere e ruggì piano. Riattivò Trova
Pozione e la forza magica lucente scavò nel cadavere…

“Bang!”

“Plump!”

Fei sentì due suoni, uno dopo l’altro. Il petto esplose, lasciando un enorme buco sanguinoso.
Dopo un breve lampo di luce verde, una bottiglietta simile ad una provetta apparì dal nulla e
galleggiò in mezzo al sangue che schizzava. Dopo aver levitato a circa un piede d’altezza, smise di
muoversi e galleggiò nell’aria. La bottiglia era estremamente liscia e il liquido verde brillava in
modo sbalorditivo.

“Ci sono riuscito!”

Fei si eccitò; prese la bottiglietta verde.

Un debole calore si diffuse nel suo palmo a contatto con il vetro. Era una sensazione tenue e
confortevole, come quella di una creatura vivente. Fei sentì perfino una vaga familiarità provenire
dalla provetta. Questo liquido verde emanava una debole energia spirituale, come un neonato
ancora legato alla madre.

“Uh? Strano. Non è una pozione curativa rossa, né una del mana color blu, o bianca come quella
del vigore, rosa della giovinezza o gialla, quella esplosiva. Che pozione ho trovato?”

Fei notò subito la differenza. Esitò. Non sapeva di che tipo era, così non aveva modo di
confermarne gli effetti. Se fosse stata letale, non sarebbe stata un suicidio berla?
Rifletté per un po’ e posò lo sguardo sul mercenario alto e magro che era svenuto. I suoi occhi
brillarono e all’improvviso ebbe un’idea. Si avvicinò e diede un calcio all’uomo. Senza dare
nessuna spiegazione, gli aprì la bocca e fece colare un paio di gocce nella sua bocca. Il
mercenario fece di tutto per resistere, ma la sua forza non arrivava nemmeno ad un decimo di
quella di un barbaro di livello 16 dalla forza mostruosa. La pozione scivolò giù per la sua gola e il
mercenario iniziò ad urlare di orrore tenendosi il collo.

Fei fissò con attenzione l’uomo.

L’ultimo mercenario era il suo “topo da laboratorio”.

Un secondo…

Due secondi…

Cinque secondi…

Il mercenario si ficcò le dita in gola mentre si chinava e cercava di vomitare le gocce del “veleno
malvagio” nel suo corpo. Ma rimase deluso. Dopo che la pozione entrò nella sua gola, scomparì
come se si fosse dissolta nel suo corpo; non sarebbe riuscita ad espellerla nemmeno se avesse
vomitato il suo stomaco.

Fei lo fissò e cercò di capire che effetti aveva la pozione.

Dopo un minuto, a parte dimenarsi e avere conati di vomito; non mostrava nessun altro sintomo.
La pozione non poteva guarire, né fare recuperare le energie… “Mi sono perso qualcosa? O
questa pozione verde non ha nessun effetto speciale?”

Fei ne fu deluso.

In quel momento però accadde qualcosa di inaspettato…

Dopo delle grida terrificanti e miserabili, una luce verde apparì sul viso del mercenario alto e
magro, e poi si espanse lentamente. Si spostò dalla faccia fino al collo, il petto, le braccia e le
gambe… Ricoprì tutto il suo corpo, che tremava all’impazzata. Nella sua pelle sembrava che ci
fossero delle creature viventi che scavavano nel suo corpo. C’erano numerose protuberanze nel
suo corpo, insieme a delle vene sporgenti, aveva un aspetto orribile.

Alla fine il mercenario divenne verde. Le sue grida e i suoi ruggiti rallentarono e poi si ammutolì.
Si fissò il corpo con orrore; aveva un’espressione confusa sul volto. Dopo un paio di secondi, la
luce verde nel suo corpo iniziò a svanire, come se non fosse accaduto nulla.
Fei ne fu piacevolmente sorpreso.

Questo perché, dopo che la luce verde era scomparsa, il mercenario era diventato
misteriosamente forte. Era diventato davvero muscoloso e chiunque avrebbe notato la potenza
esplosiva contenuta nel suo corpo. Sembrava pieno di vita rispetto a prima.

“Bang! Bang! Bang! Bang!”

Il mercenario si mosse e si sentì una serie di clangori. Pezzi di ferro volarono ovunque; le pupille
di Fei si contrassero, le quattro spesse catene di ferro che imprigionavano il mercenario erano
state infrante facilmente.

“Questo tipo ha ottenuto una forza così mostruosa all’improvviso!”

La sua comprensione e la familiarità con la forza fisica che aveva in quanto barbaro permise a
Fei di fare questa valutazione. Un paio di gocce della misteriosa pozione verde aveva dato a
questo mercenario la forza di un barbaro di livello 5.

“Ahahahahahahah…”

Dopo aver sentito la forza mostruosa che permeava il suo corpo, il mercenario si entusiasmò.
Ondeggiò i pugni e lasciò un marchio profondo e scioccante sul duro muro di pietra; la collisione
non lasciò nemmeno un graffio sul suo pugno.

“Sembra che questa misteriosa pozione verde non gli abbia dato solo potenza, ha anche
migliorato la sua forma fisica. Altrimenti, se fosse ancora debole, l’impatto contro la parete di
pietra gli avrebbe almeno spaccato la mano.” Fei fece un’altra osservazione.

“Ahahah, piccolo re, te la sei cercata. Posso sentire questa forza senza precedenti. Ahahah, grazie
davvero! Se ubbidirai al mio ordine e mi porterai fuori da qui, ti risparmierò la vita!” L’enorme
aumento di forza aveva riempito di sicurezza il mercenario. Aveva uno sguardo feroce; fece
scrocchiare le nocche e si avvicinò lentamente a Fei.

“Proteggete il re!”

Oleg stava sorvegliando la porta quando sentì tutti i rumori nella stanza ed ebbe la sensazione che
stesse accadendo qualcosa. Esitò un po’, ma finì con il prendere la spada e precipitarsi nella
stanza nascosta. Utilizzò la sua forza da guerriero ad una stella e colpì il mercenario ruggendo.

“Tink!”
Il mercenario colpì la spada di Oleg con un rovescio. L’impatto fece volare via l’arma di Oleg,
finendo con il farla infilzare nel muro di pietra. L’enorme forza costrinse Oleg perfino ad
indietreggiare di una decina di passi; il guardiano non poteva competere con il mercenario…

Dopo aver ottenuto un vantaggio in combattimento, la sicurezza del mercenario aumentò ancora
di più. Caricò verso Fei, voleva prenderlo in ostaggio per uscire da questa prigione terrificante.
Aveva già deciso che, dopo essere uscito dal carcere, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe
stata fare a pezzi quel maledetto comandante di nome Brook.

Tuttavia…

“Umpf, spudorato!”

Fei sogghignò; non si sforzò nemmeno. Ondeggiò la mano e lo scagliò via prima ancora che il
mercenario potesse toccarlo. “Crack!” Il mercenario fece la stessa fine del suo compagno pelato;
era diventato all’istante un cadavere senza testa. Il suo corpo barcollò e cadde a terra. La forza di
un barbaro di livello 5 era praticamente nulla di fronte a quella di un barbaro di livello 16.

Fei poi si girò e fissò il guardiano Oleg, che era davvero scioccato.

“Sua maestà, io… ho sentito tutti quei rumori e pensavo che qualcosa fosse andato storto. Temevo
che fosse se in pericolo, così… io…” Mentre stava parlando, Oleg si inginocchiò velocemente.
“Le mie scuse sua maestà! Le mie scuse. Non sarei dovuto entrare senza il suo permesso!”

Fei guardò il guardiano che stava tremando come se fosse in un congelatore e si calmò. ‘Quando
Oleg è entrato di corsa, non ha visto nulla di segreto. Inoltre era preoccupato per la mia
sicurezza.’ Dopo un momento di silenzio, Fei disse: “La prossima volta non ci saranno eccezioni.
Vista la tua lealtà, non ti punirò per la tua intrusione stavolta. Ora va per favore!”

“La ringrazio vostro onore per avermi perdonato! La ringrazio!” Oleg si alzò velocemente e uscì
dalla stanza.

Le fiamme ardevano e i quattro cadaveri giacevano a terra con il petto aperto accanto al mago
scheletrico mezzo morto. L’atmosfera nella stanza era davvero inquietante. Tuttavia Fei non
poteva nascondere la sua contentezza. Toccò la pozione verde e la avvicinò al volto per osservarla
più da vicino, poteva sentirne l’energia devastante al suo interno.

“Questa pozione verde… Chiamiamola pozione Hulk!”

Mormorò tra sé e sé Fei. Non si aspettava che Trova Pozione del barbaro avrebbe scoperto una
pozione così pazzesca. Dopo aver pensato agli effetti magici che aveva avuto il liquido, a Fei era
venuto in mente il famoso personaggio immaginario nei film dei supereroi: Hulk.

Un paio di giorni fa, Fei era preoccupato per il livello di forza di Chambord; ora aveva la pozione
Hulk e aveva risolto il problema!

BUONE FESTE!
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

La pozione Hulk consisteva solo in 50 mm ed era in una provetta di vetro. Fei aveva dato circa un
terzo della pozione all’ultimo mercenario. Aveva un posto perfetto dove tenerla: il suo inventario
nella cintura del barbaro.

Si accovacciò e premette la mano destra sul petto del mercenario ora muscoloso e alto e usò
Trova Pozione. Sfortunatamente non ne ottenne nulla a parte una pozza di sangue denso. Non
poteva fare altro. Dato che Trova Pozione al momento era un’abilità di livello 1, le probabilità di
ottenere pozioni erano molto basse.

Aveva usato tutti e quattro i cadaveri nella stanza nascosta e la sola bottiglietta della Pozione
Hulk era stata una sorpresa inaspettata, ma Fei non aveva ottenuto le informazioni che desiderava
di più.

Come mai era apparsa questa potente pozione magica che non esisteva nemmeno nel mondo di
Diablo? Se avesse cercato un motivo ragionevole, pensava che forse la sua abilità poteva essere
mutata dopo essere stata trasferita nel mondo reale. Così la pozione Hulk molto probabilmente
era stato il risultato di questo cambiamento. Una mutazione del genere era fuori dal controllo di
Fei. Non aveva messo alla prova le possibilità di ottenere una Pozione Hulk, né sapeva se c’erano
effetti collaterali. Alla fine non era sicuro se chiunque avrebbe potuto bere questa pozione e
ottenere una forza mostruosa come il mercenario.

Prima di poter usare questa pozione per aumentare la forza dei suoi sottoposti, Fei doveva
rispondere a tutte queste domande. Anche nella terra, le enormi case farmaceutiche avrebbero
dovuto condurre centinaia di esperimenti prima di mettere un prodotto sul mercato.

Dopo aver pensato a tutti questi punti chiave, Fei sospirò lievemente.

Concentrò la sua attenzione sul mago a quattro stelle dal mantello nero che giaceva a terra come
un cane morte. I suoi “arti” fremevano mentre schiumava sangue dalla bocca. Questo mago
probabilmente era il più sfortunato nella storia del continente Azeroth. In termini di potere,
avrebbe potuto conquistare facilmente da solo un regno remoto come Chambord; tuttavia aveva
incontrato Fei. Era stato picchiato a sangue da un selvaggio nonostante fosse circondato da
migliaia di alleati. Ora questo povero mago era mezzo morto. Sotto le istruzioni di Fei, ogni volta
che il mago mostrava segni di risvegliarsi, i carcerieri l’avrebbero colpito duramente e si
sarebbero assicurati che svenisse di nuovo. Eccetto per un paio di costole ancora intatte, tutte le
altre ossa erano rotte. Se non fosse stato un mago a quattro stelle con una forte vitalità, sarebbe
già morto.

Fei si avvicinò al mago con un sorriso malizioso.

Prese una bottiglietta di Pozione Curativa dalla cintura e la aprì. Fece colare un paio di gocce
sugli arti spezzati del mago. All’istante una forza magica li circondò e iniziarono a guarire…

Dopo quattro o cinque secondi.

Nonostante il mago sembrasse in condizioni orribili e mostrasse ancora frammenti d’osso e carne
marca, almeno sembrava avere degli arti umani ora. Fei non voleva che il mago si riprendesse
completamente. Se un mago a quattro stelle fosse impazzito, il potere di un barbaro di livello 16
non sarebbe stato sufficiente a gestirlo.

Durante il processo, Fei scoprì qualcosa di interessante…

La Pozione Curativa aveva effetti diversi a seconda della persona. Era più efficace sugli uomini
più deboli, mentre lo erano meno con le persone più potenti. La stessa quantità di pozione era
sufficiente per resuscitare Pierce che era sul punto di morire, ma poteva solo guarire qualche
ferita esterna di un mago a quattro stelle.

“Splash!”

Fei versò una secchiata d’acqua fredda mista a sale.

“Ah…” Il mago si svegliò emettendo un lungo gemito roco. Aprì i suoi occhi serpentini e si
guardò attorno. Il suo sguardo si posò su un volto che non avrebbe mai dimenticato per il resto
della sua vita. Iniziò a tremare all’istante come una ragazza che aveva visto il diavolo che si era
preso la sua verginità. Non poté trattenersi dal gridare: “Sei… tu?”

“Ah, hai una buona memoria. Sono io, eheheh!” Fei rise con arroganza. Non poté che provare
orgoglio. Catturare un mago a quattro stelle nonostante avesse una forza inferiore a quella di un
guerriero a tre stelle… questo record poteva finire tra i primati di tutti i re di Chambord.
“Sei finito! AHAHAHAH, sei morto… Idiota ignorante, stupido maiale, buffo cane. Stai ancora
ridendo? Sai cos’hai fatto?” Il mago scheletrico iniziò a gridare scioccato dopo aver visto il
cadavere del cavaliere con la maschera argentata. Iniziò a tremare come se avesse ricevuto una
scarica elettrica. “L’intero regno di Chambord diventerà un inferno! Hai ucciso il principe
Mateja-Kezman dell’impero Eindhoven. L’intero impero Zenit verrà fatto a pezzi!”

“Maledizione! Vuoi essere torturato di più, put****lla? Anche se sei un prigioniero, sei così
arrogante.”

Dopo aver visto questo mago gridare con arroganza anziché implorare pietà, Fei si arrabbiò. Si
precipitò su di lui e pestò entrambe le sue cosce. “Crack! Crack!” Risuonò lo scricchiolio di ossa.
I femori guariti sotto l’effetto della pozione curativa si ridussero di nuovo in frammenti e le sue
cosce diventarono di nuovo poltiglia. Il povero mago vomitò ancora più schiuma di sangue e
svenne di nuovo.

Fei versò di nuovo un paio di gocce di Pozione Curativa sulle sue gambe.

Dopo un po’ di secondi, il mago si ridestò lentamente. Dopo aver visto Fei, iniziò ad urlare di
nuovo: “Tu… maledetto maiale! Stupido, t-t-tu…”

“Crack! Crack!”

Le gambe guarite furono di nuovo pestate con forza.

Fei si chinò di nuvo e versò un po’ di Pozione Curativa sulle sue gambe.

Stavolta il mago sembrò capire la situazione in cui era. Fu molto più tranquillo stavolta. Sudò e
parlò con tono ansante: “Tu stupido. Se vuoi vivere, allora inizia a scappare… tu… tu… hai fatto
un enorme errore.”

“Se fossi in te, mi preoccuperei prima della tua vita. Onorabile signor mago, dimmi il tuo nome e
da dove provieni… E, il nome di questo bas**rdo è Mateja-Kezman?” Fei indicò il cadavere del
cavaliere con la maschera argentata e chiese freddamente: “Farai meglio a dirmi tutto ciò che
sai. Altrimenti… Hum!” Fei rivelò un’espressione assassina.

“La mia vita?” Il mago strinse i denti con rabbia: “Sono ferito fino a questo punto. Credi che
abbia una possibilità di sopravvivere? Eheh, ma tu, giovane re… Trema! Trascorrerai il resto
della tua vita nel terrore. Ti daranno la caccia e assisterai alla morte dei tuoi cari, i loro crani
saranno usati come coppe di vino. Le loro anime saranno maledette e i loro arti verranno
tagliati…”
“Pia! Pia! Pia!”

Fei prese il mago per il colletto nero e lo schiaffeggiò diverse volte; un paio di denti cosparsi di
sangue volarono via e caddero a terra: “Frocio impudente, come osi maledirmi? Sto esaurendo la
pazienza. Se dirai stupidaggini un’altra volta, sarà il tuo cranio a diventare una coppa di vino!”

“Puh! Hai ucciso il principe Mateja-Kezman dell’impero Eindhoven di livello 4. Ahahah, una
volta che l’impero Eindhoven lo saprà, non solo il tuo piccolo regno di Chambord, ma anche il tuo
impero genitore Zenit sarà fatto a pezzi…” Il mago sputò una boccata di sangue a terra. Sotto le
minacce di Fei, rispose sinceramente alle domande di Fei. Mostrò uno sguardo malvagio e sorrise
gongolante quando disse le parole “impero Eindhoven”. Stava aspettando che il piccolo re si
disperasse, perché un territorio remoto come il suo non poteva competere un impero di livello 4.

Ma rimase deluso.

“Questo tipo è un principe di un impero di livello 4?” Dopo un breve momento di sorpresa, rise
indicando il cadavere del cavaliere. “Così ho ucciso un principe di un impero di livello 4?
Ahahah, dopo avertelo sentito dire, mi sento proprio rinfrescato. La sensazione di uccidere un
principe è proprio speciale… Ehi, quel maledetto impero Eindhoven ha mica altri principi?”

“Tu…” Il mago ne fu scioccato. Le sue labbra che si erano gonfiate dopo i potenti schiaffi di Fei
rimasero aperte. Non riuscì a parlare con chiarezza a causa dei denti che gli mancavano. Inoltre
non sapeva cosa dire. Quello stupido maiale di fronte a lui non sapeva quali conseguenze ci
sarebbero state irritando un impero di livello 4?

Fei disse lentamente: “Eheh, dopo che sei svenuto, i tuoi soldati sono stati uccisi dai soldati di
Zenit. Non ne è scappato nemmeno uno. Eheheh, immagino che le tue truppe si siano intrufolate a
Chambord. Ora che tutti gli altri sono morti, sei l’unico sopravvissuto e sei nella Prigione di
Ferro da cui nemmeno i maestri dello stadio lunare possono fuggire. Come farà l’impero
Eindhoven a sapere che il loro principe è morto qui?”

“Tu…” Il mago spalancò gli occhi. Disse senza riflettere, sconvolto: “Come lo sapevi?”

“Non era facile scoprirlo? Fin dall’inizio, mi sono chiesto perché i miei nemici non avevano
nessuno stendardo, né bandiere. Se foste stati dei banditi, le vostre truppe non sarebbero state così
organizzate e ben addestrate. I nemici dall’armatura nera avevano una marea di guerrieri stellari
e diverse macchine d’assedio. Chiunque avrebbe capito che facevate parte di un esercito d’élite…
Perciò c’era una sola spiegazione possibile, l’avete fatto apposta per nascondere la vostra
provenienza… perché? È perché stavate facendo un’operazione militare segreta e molto
probabilmente era un’operazione così segreta che gli estranei non potevano saperlo, né la tua
gente… Eheheh!”

Fei in realtà stava dicendo str****te; il suo discorso stava diventando sempre più spedito e la sua
storia aveva sempre più senso mentre continuava a dire caz***e.

Ma dopo aver visto l’espressione scontenta del mago, Fei si entusiasmò senza darlo a vedere.
Sapeva che le sue stro****e stavano andando a segno. Forse aveva detto qualcosa di vero. Sorrise
con fare malvagio e si avvicinò al mago. Mostrò all’improvviso un’espressione fredda e minacciò:
“Vecchio, eheheh, arrenditi. Se non vuoi essere torturato, dimmi perché vi siete intrufolati nel
regno di Chambord!”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il mago mostrò un paio di espressioni, seguite poi da un momento di silenzio. All’improvviso


sospirò: “Giovane, devo ammettere che sei stato davvero intelligente nell’aver capito la verità da
così pochi indizi. Tuttavia, eheh, è inutile. Anche se l’impero Eindhoven non saprà
temporaneamente dov’è andato il principe, una volta che si renderanno conto che qualcosa è
andato storto, nulla sfuggirà alle loro orecchie. Anche se perdessero un solo cavallo, le spie
imperiali potrebbero indagare e scoprire dov’è andato, figuriamoci sua altezza e i tremila soldati
d’élite dalle armature nere. Quando scopriranno cos’è successo, Chambord e l’impero Zenit
saranno spacciati. Moriranno tutti!”

“Tua madre!” Fei schiaffeggiò il mago altre due volte, facendolo gemere; altri denti volarono
fuori dalla sua bocca. Fei lo minacciò: “Vecchio stro**o, dimmi perché siete venuti a
Chambord!”

Il mago sogghignò. Ferocia e malignità trapelarono dal suo sguardo mentre rimaneva in silenzio.

“Ehi! Cerchi di fare il duro di fronte a me?” Fei si arrabbiò così tanto che iniziò a ridere: “Va
bene vecchiaccio, hai un po’ di palle. Tieniti forte allora!”

Fei sogghignò e afferrò una delle ossa appena guarite del mago; applicò un po’ di forza e gliela
spezzò di nuovo. Il mago sussultò e svenne. Fei tirò fuori la pozione curativa e la fece colare di
nuovo sul suo arto. Presto il vecchio si risvegliò e si guardò la gamba scioccato: “È già guarita?
Questo…”

“Vecchiaccio, guarda qui…” Fei scosse la pozione curativa semivuota e sorrise come un demone
tentatore. “La pozione di questa bottiglietta è sufficiente a resuscitare e a guarire chiunque. Non
importa quanto è grave una ferita; poche gocce e guarirà. Se cercherai ancora di fare il duro e
non parlerai, eheheh, ti spezzerò le ossa, le guarirò, le romperò di nuovo e le guarirà di nuovo…
Se hai la pazienza di giocare con me, ti farò sentire il dolore che si prova a farsi spaccare ogni
osso del corpo migliaia di volte. Questa sensazione… Eheheheh, ahahahahaah….”

Il mago crollò all’istante e pianse: “Diavolo, sei un diavolo…”

Fei rise: “Se mi dirai la verità, ti salverò la vita con questa pozione. Il tuo corpo guarirà
completamente. Se c’è una possibilità, potremmo perfino cooperare! Ehehehe!”

Il mago roteò gli occhi un paio di volte ed esitò mentre contemplava la situazione. I suoi arti
erano stati già ridotti in poltiglia ed erano privi di vita. Era sopravvissuto solo contando sui suoi
potenti poteri magici. Non aveva più nessun desiderio, né necessità ora. Questo era il motivo per
cui era così coraggioso e duro. Ma non appena si profilò la speranza di sopravvivere, la sua
risoluzione vacillò.
La disperazione poteva fare diventare eroi, ma la speranza poteva trasformare il migliore eroe in
un codardo. La pozione rossa nelle mani del diavolo era l’unica speranza per il mago con il
mantello nero; tutti tenevano alle proprie vite, e ora aveva un’enorme occasione. Se avesse potuto
coglierla, avrebbe potuto recuperare il suo potere… Così si sottomise a Fei.
Annuì: “Va bene, ti dirò tutto quello che so, ma prima dovrai giurare che una volta che ti dirò
tutto mi guarirai. Se non sei un uomo di parola, tu…”

Fei alzò la testa e giurò solennemente: “Farò un giuramento sul dio della guerra che cada nelle
profondità dell’inferno e venga torturato per l’eternità se io, Alexander, il re di Chambord, non
onorassi a mia promessa!”

Il mago ci credette.

“Il mio nome è Evans e sono un mago a quattro stelle. Provengo dal lontano impero Manchester
di livello 9. Stavo viaggiando per il continente secondo gli ordini del mio precettore Ferdinand.
Tre mesi fa, mentre stavo viaggiando nelle profondità della foresta a nord dell’impero Eindhoven,
ho incontrato per caso due squadre di mercenari che stavano facendo uno scontro all’ultimo
sangue per una misteriosa mappa nera. All’inizio ero solo curioso, così ho ucciso i cento
mercenari circa e mi sono appropriato della mappa. Non ci ho davvero prestato attenzione
all’inizio, ma poi ho scoperto che io, un mago a quattro stelle, non avevo mai visto i materiali che
componevano la mappa. Dopo un po’ di traduzioni e ricerche, sono rimasto sorpreso nello
scoprire di aver trovato per caso un enorme sorpresa.
La mappa era un oggetto antico che risale alla battaglia degli dei e dei demoni di migliaia di anni
fa. Molte posizioni sono state cerchiate di rosso. Quelle aree probabilmente sono le rovine delle
mitiche guerre tra dei e demoni. A parte quelle rovine, sono segnati molti altri luoghi, ma non so
cosa rappresentino… Dopo aver scoperto questa sorpresa, volevo iniziare ad esplorarle. Ho
trascorso due mesi a studiare questa mappa e alla fine ho localizzato una delle molte rovine…”

“Così una di queste rovine è nel castello di Chambord?” Chiese con calma Fei, che iniziò a
riempirsi di interesse.

“En, esatto. Era nel castello di Chambord. Sono venuto nel castello un paio di volte più di un
mese fa e ho esaminato con attenzione le rovine. Nonostante abbia scoperto qualche vago indizio,
non ho mai trovato la vera entrata. Dopodiché mi sono reso conto che probabilmente trovarle
avrebbe richiesto tempo ed energie. Non avrei potuto farlo tutto da solo. Inoltre c’erano così tante
persone a Chambord. Perciò, dopo un po’ di riflessioni, ho dovuto cercare un aiutante…”

“Così sei andato a cercare quel maledetto principe di Eindhoven?”

“Conoscevo giù il principe Mateja-Kezman. Sapeva che ero potente e ha cercato di reclutarmi per
aiutarlo nella battaglia del trono contro i suoi due fratelli… L’ho cercato e gli ho detto che avevo
scoperto delle rovine della mitica guerra di migliaia di anni fa e l’ho invitato ad esplorarle
insieme.
Una volta che avesse conquistato le rovine, sarebbe riuscito a battere facilmente i suoi due fratelli
e a diventare il prossimo imperatore. Mateja-Kezman si è entusiasmato e ha accettato
immediatamente il mio invito.
Per impedire ai suoi due fratelli di scoprire il suo piano, ha finto di partire per un viaggio di
piacere e ha portato i suoi soldati d’élite al confine dell’impero Zenit. Ci siamo subito travestiti e
abbiamo rimosso ogni stendardo e bandiera. Poi siamo sfuggiti alle sentinelle dell’impero Zenit,
abbiamo attraversato valli e foreste e abbiamo circondato Chambord in un batter d’occhio.
Il piano era conquistare il castello con una velocità fulminea e massacrare tutti i cittadini e i
membri della famiglia reale. Dopo aver occupato il castello, avremmo dato una falsa impressione
che nulla fosse accaduto e avremmo cercato le rovine. Dopotutto nessuno avrebbe prestato
attenzione ad un piccolo regno remoto come Chambord. Finché l’impero Zenit non ci avesse
scoperto, avremmo già occupato le rovine, eheheh…”

“Strano… dal tuo sguardo cupo e feroce, probabilmente non avresti aiutato quell’idiota di un
principe a lottare per il trono, figuriamoci condividere le mitiche rovine con lui. Nemmeno tu
avevi buone intenzioni…” Fei fissò il mago e sogghignò.

“Coff, coff…” Il mago tossì una boccata di sangue. Disse debolmente: “Naturalmente, le rovine
mitiche sono così preziose; perché le avrei condivise con lui? Una volta che avessimo scoperto
l’entrata e iniziato ad esplorare, l’avrei ucciso, avrei preso controllo dei tremila soldati e avrei
ordinato loro di continuare ad esplorare per me. Eheheh…” Il mago iniziò a ridere mentre
parlava delle sue trame.
“Non temi la vendetta dell’impero Eindhoven?”

“Per evitare che gli altri scoprissero cosa stavamo facendo e impedire lotte inutili, abbiamo
cancellato ogni traccia. Nessuno avrebbe scoperto dove fossero andati il principe Mateja-Kezman
e le sue truppe… Ahahah, il principe Mateja-Kezman si è scavato la fossa da solo. Stava andando
tutto secondo i miei piani.”

“L’hai solo detto per spaventarmi che l’impero Eindhoven avrebbe scoperto tutto?” Fei
sogghignò: “Non scopriranno mai che il loro principe è morto qui?”

“Non c’è nulla di certo. Non puoi sottovalutare la forza dell’impero Eindhoven. Prima o poi lo
scopriranno. Tuttavia, anche se lo facessero, che importerebbe? Provengo dall’impero
Manchester di livello 9, e il mio mentore Ferdinand è un ufficiale molto importante nell’impero.
Una volta che l’avessero scoperto, avrei già esplorato le rovine e avrei fatto rapporto all’impero
Manchester. Allora avrei ottenuto il riconoscimento dell’impero e la mia posizione sarebbe
diventata molto più importante. Eheheh, che cosa avrebbe potuto farmi un impero di livello 4
allora?” Il mago mostrò un’espressione feroce mentre ne parlava.

“La tua idea era ottima, ma sei stato sfortunato. Hai incontrato a me e sei stato picchiato a
sangue. Non sei un debole prigioniero che implora pietà ora?” Fei era sarcastico. “Ti devo
ringraziare. Se non fosse stato per i tuoi piani dettagliati, Chambord sarebbe stata schiacciata
sotto gli zoccoli di ferro della cavalleria di Eindhoven.”

Il mago si infuriò, fissò Fei con rabbia e fu sul punto di rispondere con fare sarcastico, ma dopo
un momento di esitazione, abbassò la testa e sospirò con tristezza: “Cosa potevo fare? I piani non
possono opporsi ai capricci del fato. Non avrei mai pensato che una persona così incredibile come
te potesse esistere nel piccolo regno di Chambord. Tuttavia, non ci saremmo conosciuti se non
avessimo combattuto. Ciò che hai detto prima era vero. Possiamo cooperare e lavorare insieme in
futuro.”

Fei non commentò sulla raccomandazione del mago.

Era scioccato. Le parole del mago avevano dimostrato alcune delle sue ipotesi precedenti.
Chambord aveva una lunga storia, e l’enorme prigione simile ad un labirinto probabilmente
faceva parte delle rovine mistiche.

Fei non mostrò nessuna emozione in superficie; chiese: “Dimmi delle rovine mitiche.”

“Non hai mai sentito parlare delle rovine mitiche prima?” Il mago rise con sdegno. Ma dopo aver
visto lo sguardo assassino di Fei, abbassò la cresta all’istante e rispose con umiltà: “Secondo le
leggende, migliaia di anni fa, gli dei e i demoni governavano il continente Azeroth.
Entrambe le razze erano incredibilmente potenti. Potevano distruggere montagne, squarciare il
cielo, spazzare via la terra e potevano fare tutto ciò che volevano fare. Ma per qualche motivo, le
due razze non potevano tollerare la presenza dell’altra; una delle due doveva morire. Hanno
combattuto tra di loro fin dall’inizio della loro esistenza. La guerra è durata per più di decine di
migliaia di anni.
Gli dei e i demoni hanno lottato per tutto il continente e le rovine della guerra si sono sparse per
tutto il mondo. Tuttavia, questi resti sono stati seppelliti lentamente dalle sabbia del tempo…
dopodiché le due potenti razze sono scomparse all’improvviso dal continente.
Dopo molto tempo, la razza umana è salita lentamente al potere… Naturalmente, queste sono solo
leggende riferite dai poeti vaganti e da narratori. Ma le persone hanno scoperto un bel po’ di
misteriose rovine e ci hanno trovato moltissimi oggetti incredibili. Anche i metodi di allenamento
dell’energia e dei poteri magici che ora sono estremamente popolari sono stati scoperti in quelle
rovine. La gente ha trovato oggetti magici e strumenti, ricchezze, pergamene di tecniche d’energia
e di magia… e molto, molto altro.
‘Una volta ottenute delle rovine mitiche, otterrai innumerevoli ricchezze’. Questa è una regola
d’oro nel continente. L’impero Barcelona di livello 9, il numero uno del continente, e pochi altri
come l’impero Milan, Chelsea e Anfield sono tutti saliti al potere e si sono rafforzati dopo aver
scoperto rovine mitiche su larga scala.
Anche il nostro impero Manchester non è un’eccezione; il grande fondatore Matt Busby ha creato
l’impero dopo aver scoperto delle grandi rovine mitiche e averne ottenuto le risorse.”

Mentre parlava, il mago mostrò una rara espressione orgogliosa. Il fondatore Busby doveva
essere stato davvero potente.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Dopo che Fei sentì queste parole, iniziò a capire cosa stava succedendo.

Le cosiddette Rovine Mitiche erano simili al tesoro nascosto di un pirata. Se qualcuno fosse stato
abbastanza fortunato da scoprire delle rovine leggendarie inesplorate, avrebbe ottenuto strumenti
magici, pergamene di allenamento e altro dell’era degli dei e dei demoni. E se quegli oggetti
fossero stati utilizzati appropriatamente, Chambord non avrebbe nemmeno dovuto temere
l’impero Eindhoven.

“Va bene, hai detto abbastanza. Ora dammi quella mappa!” Fei sporse la mano e sorrise: “Sir
Elvis, hai ragione. Sembra che avremo molte occasioni per cooperare… Eh, ma prima dammi la
mappa così potrò esaminarla. E se la mappa e ciò che hai detto fosse tutto falso?”

“Ahah… Coff, coff… Eheh, giovane, credi che sia un idiota?” Il mago tossì delle boccate di
sangue e disse con un’espressione di derisione: “Temo che non appena consegnerò la mappa,
verrò ucciso.”

Fei non si arrabbiò. Si accovacciò e batté la spalla del mago facendo l’occhiolino: “Come potrei?
Sir Elvis, ho già fatto un giuramento sul dio della guerra mettendo in gioco il mio onore di re;
come potrei ingannarti? Inoltre per esplorare le rovine mitiche di Chambord avrò bisogno di
potenti maghi e guerrieri. Sei proprio la persona di cui ho bisogno. Ahahah, abbiamo un interesse
comune e abbiamo bisogno uno dell’aiuto dell’altro. Perché ti ucciderei ora?”

Sentendo queste parole, il mago iniziò ad esitare.

Negli anni c’erano due concetti inviolabili nel continente Azeroth; il primo era i princìpi dei
cavalieri e il secondo era l’onore di un re, specialmente il tipo di giuramento che Fei aveva fatto
sul suo onore da re e sul dio della guerra. Normalmente Elvis avrebbe creduto a Fei, ma per
qualche motivo aveva la sensazione che il re di fronte a lui fosse un po’ sospetto e non molto
affidabile.

L’espressione di Fei divenne fredda dopo aver notato l’esitazione di Elvis.

Sbuffò mentre si alzava e passò all’improvviso alla modalità negromante. Una nuvola di energia
fredda e cupa lo circondò. Fei alzò le mani e indicò un punto. “Crash!” Accadde qualcosa di
incredibile; il mago strabuzzò gli occhi.

Schizzando sangue, un feroce scheletro che teneva uno scudo e una lama d’osso uscì dal cadavere
di uno dei mercenari. Lo scheletro crepitava ogni volta che si muoveva; era il rumore delle ossa
che si sfregavano tra di loro. Con due buchi neri nelle sue cavità e le sue ossa bianche, sembrava
un demone infernale.

Negromante: Evoca Scheletro.

“Ah? Tu…” Il mago iniziò a tremare come se si stesse gelando: “Sei… u… un mago malvagio dei
nonmorti? I-i-io…”

Fei si accigliò lievemente.

Sorprendentemente percepì un’energia familiare dal mago, era oscura e, nonostante fosse debole
e ben nascosta, non poté sfuggire al potere di livello 6 del negromante.
“Ahah, è davvero inaspettato. Sir Elvis, conosci la magia dei nonmorti. Non dirò altro. Se mi
consegnerai la mappa pacificamente, potremo ancora cooperare amichevolmente ed esplorare
insieme le rovine… altrimenti, sai che ad un negromante come me non sfuggirebbe la tua anima
nemmeno se morissi. Ho molti modi per ‘raffinare’ e torturare il tuo spirito. Prima o poi mi darai
la mappa, perché andare incontro a tutto il dolore e ai problemi?”

La nuvola bianca di energia letale vorticò all’impazzata nel suo palmo. Fei mostrò uno sguardo
malvagio e sinistro mentre lo minacciava.

Fei si sentiva come il cattivo dei film di supereroi che stava torturando un aiutante del
protagonista per carpire qualche segreto dal supereroe. “Non devi sopportare tutto questo…”

Fortunatamente non era il Joker e il mago non era Robin.

Il mago guardò lo scheletro feroce ed esitò un po’. Alla fine consegnò la mappa a Fei. Nonostante
fosse stato torturato un bel po’, aveva ancora abbastanza potere magico per aprire l’inventario
del suo anello. Gli incentivi e le minacce di Fei lo avevano riempito di dubbi, ma alla fine aveva
fatto questa decisione difficile. Alzò la mano e una mappa piegata fatta di un materiale misterioso
apparì nella sua mano. “Giovane, questa è la mappa. Devi mantenere la parola. Senza un mago a
quattro stelle, non potrai mai aprire ed esplorare le rovine mitiche. Non otterrai nulla
uccidendomi.”

Fei prese la mappa e la aprì per esaminarla.

La mappa non era piccola; era ampia 3 iarde quadrate. Era fatta di un misterioso materiale giallo
e sembrava priva di peso. La mappa stessa aveva una debole forza fluttuante; Fei la scosse,
facendola aprire da sola a mezz’aria. Montagne, colline, fiumi, laghi, foreste… C’erano vari tipi
di territori raffigurati su di essa. Conteneva un’ampia area e vari cerchi e puntini. Le note sulla
mappa erano state scritte con strani caratteri. Fei aveva la sensazione che fossero familiari, ma
non riuscì a capire da dove provenivano.

Nonostante fosse la prima volta che Fei aveva visto questa mappa, il suo intuito gli suggerì che
Elvis non gli aveva dato una mappa falsa per ingannarlo.

Fei fece un cenno; “Crack!” il guerriero scheletro si ridusse in una pila di frammenti d’osso.
Tornò anche nella modalità barbaro. La densa energia della morte che lo circondava scomparì,
come se non fosse mai esistita.

Questo cambiamento fece brillare con avidità gli occhi del mago.
Non era un mago talentuoso; aveva seguito e studiato sotto la guida del mago di livello lunare
Ferdinand per più di vent’anni, eppure era riuscito solo a raggiungere le quattro stelle. Era stato
deriso da tutti nell’impero Manchester.
Tuttavia, a causa della sua avidità di potere, non aveva potuto esimersi dallo studiare la magia dei
nonmorti in cui poteva fare progressi e poteva rafforzarlo velocemente, la negromanzia che era
disprezzata e proibita dal “signore” del continente: la Sacra Chiesa. Per paura che gli altri lo
scoprissero e lo condannassero a morte, aveva nascosto i suoi poteri magici dei nonmorti con
cautela e nessuno lo aveva ancora scoperto. Il motivo principale per cui era partito dall’impero
Manchester ed era viaggiato fin qui era per nascondersi dai suoi superiori e dai potenti sacerdoti
nella capitale.
Il metodo di Fei di nascondere la magia dei nonmorti gli dava un’enorme speranza. Se avesse
potuto apprenderlo, avrebbe potuto allenare e studiare questo tipo di magia senza preoccuparsi di
essere scoperto.

Dopo aver visto i frammenti d’osso a terra, Elvis ne fu un po’ sollevato.

Pareva che il giovane di fronte a lui non avesse nessuna intenzione di ucciderlo; era necessario
per l’esplorazione delle rovine. ‘Ottimo. Dopo che mi riprenderò e recupererò i miei poteri,
fingerò di cooperare con questo re e prenderò lentamente controllo di Chambord in segreto,
scoprendo anche come nasconde i suoi poteri magici dei nonmorti. Allora gli farò un agguato e lo
ucciderò con un attacco a sorpresa… Eheheh, potrò monopolizzare le risorse nelle rovine e
nessuno lo saprà.’

“Giovane, ti ho già dato la mappa, guariscimi presto. Non posso resistere ancora a lungo…”
Ricordò il mago a quattro stelle Elvis.

“Ah? Va bene va bene. Sono un uomo di parola…” Fei ripiegò la mappa e la ripose
nell’inventario nella sua cintura. Poi prese una bottiglietta di pozione curativa, si chinò e disse:
“Sir Elvis, è un piacere cooperare con te. Dopo che uniremo le forze, potremo tenerci le rovine
tutte per noi. Ahahah…”

“Ahah, giovane, hai fatto la decisione giusta.” Elvis ne fu sollevato. Sorrise, ma una ferocia
nascosta passò per i suoi occhi.

“Sfortunatamente, hai fatto una decisione poco saggia….” L’espressione di Fei diventò gelida e
afferrò il mago per il collo. Applicando un po’ di forza, fece a pezzi la spina dorsale superiore e la
sua gola.

“Tu…”
Lo sguardo di Elvis si spense lentamente. Era rimasto sorpreso fino alla morte e il suo sorriso non
era ancora scomparso. Non si sarebbe mai immaginato perché il giovane re di fronte a lui aveva
osato ucciderlo. Sapeva che Fei aveva bisogno di un potente mago per aprire ed esplorare le
mitiche rovine. Come e dove la piccola Chambord avrebbe reclutato una persona adatta?

Naturalmente, se avesse saputo che Fei era sicuro di poter diventare un mago a quattro stelle nel
mondo di Diablo, non avrebbe ceduto così facilmente quella mappa. Inoltre, Fei aveva giurato
sotto il nome di Alexander, ma Elvis come poteva sapere che il vero Alexander era già sparito.

Fei scosse la testa e sussurrò: “Come potrei cooperare con un serpente come te?”

Questo mago di nome Elvis aveva un potere devastante e delle origini potenti. Inoltre, data la sua
ferocia, Fei non avrebbe osato guarirlo pienamente. Non appena avesse commesso
un’imprudenza, sarebbe stato sconfitto e morso dal serpente velenoso. Allora, sarebbero seguiti
subito la caduta del regno e il massacro dei suoi cittadini. La storia del contadino e del serpente
era una favola di Esopo che risaliva a migliaia di anni fa. Fei non era abbastanza stupido da
usare il suo calore per salvare un feroce serpente velenoso.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il segreto riguardo alle mitiche rovine, la storia di Chambord e la morte del principe
Mateja-Kezman dell’impero Eindhoven sarebbe stato seppellito per sempre in questa Prigione di
Ferro. Nessuno a parte Fei l’avrebbe saputo. Non lo si poteva biasimare per la sua crudeltà. Il
continente Azeroth seguiva la legge della giungla e Fei non si poteva permettere di essere
negligente, nemmeno una volta.

“Potremmo essere simili forse, ma la fortuna non era dalla tua parte.”

Fei tirò fuori una bottiglietta di pozione del mana e ne bevve un sorso. Doveva recuperare
l’energia che aveva consumato dopo aver usato Trova Pozione. Poi premette il palmo sul
cadavere del mago Elvis e fece un lieve ruggito mentre usava di nuovo l’abilità del barbaro.

“Plump!”

Risuonò un rumore che sembrò musica celestiale per Fei.

“Sì!”
Fei si entusiasmò. Era apparsa un’altra bottiglietta di pozione Hulk verde a mezz’aria; brillava
con una luce misteriosa. La debole energia spirituale simile a quella di un neonato circondava il
contenitore e gli diede una sensazione di intimità.

Fei ripose questa nell’inventario della sua cintura e rifletté per un po’. Passò alla modalità
Incantatrice e sparò un po’ di Dardi Infuocati sul cadavere a terra e sui frammenti d’osso lasciati
dal guerriero scheletrico. I resti furono ridotti in cenere, distruggendo l’ultimo briciolo delle
prove.

Dopo essersi sbarazzato dei cadaveri, Fei posò lo sguardo sull’armatura e su un po’ di armi
magiche e strumenti che appartenevano al cavaliere con la maschera argentata. Inoltre, tra le
ceneri, scoprì che l’anello spaziale di Elvis non era stato distrutto dal fuoco; brillava ancora,
dando a Fei una tentazione incredibile.

Fei sapeva del potere e delle origini di Elvis, dovevano esserci molti tesori e oggetti preziosi nel
suo anello. Inoltre il cavaliere con la maschera argentata apparteneva alla famiglia reale di un
impero di livello 4, così il suo equipaggiamento doveva avere un valore inestimabile. Se li avesse
dati in ricompensa ai capi di Chambord, la forza del suo regno sarebbe aumentata. Anche se non
li avesse distribuiti agli altri e venduti nel mercato nero, avrebbe potuto ottenere molte risorse
utile in cambio.

“Ma… è troppo pericoloso.”

Elvis e il principe erano persone molto importanti. I loro oggetti avrebbero attirato molta
attenzione. Se qualcuno li avesse scoperto e avesse rintracciato da dove provenivano, tutto
sarebbe stato rivelato all’istante. Né Fei, né Chambord sarebbero riusciti a sopravvivere ad un
pericolo del genere. Il re avrebbe dovuto ridurre al minimo ogni rischio fin dall’inizio e avrebbe
fatto di tutto per dare più tempo di rafforzarsi a Chambord. Non era abbastanza potente da
affrontare l’impero Eindhoven di livello 4.

Fei provò amarezza.

Ma alla fine si decise e scagliò una marea di Dardi Infuocati verso l’anello, l’armatura e gli
oggetti. Cercò di ridurre questi strumenti preziosi in una pila di spazzatura per eliminare ogni
rischio possibile.

Tuttavia…

“Eh? Non temono il fuoco?”


Fei scoprì sorprendentemente che, nonostante le fiamme avessero ricoperto l’anello, l’armatura e
gli oggetti al suo interno, non mostrarono segno di sciogliersi nemmeno dopo un po’ di minuti. Il
potere magico blu circondava ancora l’armatura e l’anello brillava ancora di luce bianca. Non
importava quanto le fiamme bruciassero, mantenevano ancora la loro forma.

“Sembra che siano proprio degli ottimi tesori, ma cosa dovrei fare? Questi oggetti saranno causa
di disastri…” Fei provò ad usare i Dardi Gelidi e le Scariche Elettriche; tornò anche alla
modalità Negromante e cercò di distruggere gli oggetti usando la sua energia mortale, ma fu del
tutto inutile. Pensò anche alla possibilità di spaccarli, ma ci rinunciò pensando che, una volta
distrutti, forse avrebbero potuto rilasciare il loro potere magico. Dopo un po’ finì con il riporli nel
suo inventario e decise di distruggerli dopo quando sarebbe diventato più potente.

Rimanevano solo un po’ di catene di ferro nella stanza nascosta. Fei fece un conto del tempo e si
rese conto di essere rimasto nelle Segrete dell’Acqua per più di tre ore. Probabilmente era già
buio fuori; era il momento di uscire.

Ma prima di andarsene, doveva mettere alla prova il guardiano Oleg.

“Oleg, entra!” Gridò Fei.

Il guardiano Oleg entrò velocemente. Non appena arrivò scoprì con sorpresa che tutti i prigionieri
erano scomparsi. Erano rimaste solo tre serie di catene di ferro e cinque pile di ceneri nere.
Sapeva che i tre mercenari e il mago erano stati tutti uccisi e i loro corpi erano stati bruciati
insieme al cadavere del cavaliere con la maschera argentata. All’improvviso fu colto dal panico e
si spaventò ancora di più per la crudeltà del giovane re. Non osò nemmeno respirare troppo forte
mentre rimaneva dietro a Fei con fare esitante.

“Oleg, dimmi, quando sei entrato di fretta prima, cos’hai visto?” Chiese con noncuranza Fei.

Oleg però rimase scioccato dalla domanda e iniziò a sudare copiosamente. Pensò che il re volesse
ucciderlo, così si inginocchiò e implorò: “Sua maestà per favore mi perdoni. Imploro pietà! Non
ho visto nulla. Ho… solo visto sua maestà che studiava le incisioni e i motivi sulle mura di
pietra… Per favore mi perdoni!”

Fei guardò Oleg che stava tremando come se avesse le convulsioni e sorrise. “Alzati, quando mai
ti ho detto che ti avrei ucciso?”

“La ringrazio sua maestà!” Oleg non osò disubbidire. Si alzò tremante di paura.

“Il grande dio della guerra ha creato un miracolo e mi ha fatto recuperare l’intelligenza quattro
giorni fa. In questo periodo di tempo sono accaduti troppi eventi. Ho capito a grandi linee la
situazione di Chambord degli ultimi tre anni. Il malvagio cospiratore Bazzer ha abusato del suo
potere e ha gettato il regno nel caos e ha perseguitato i miei cittadini. Anche l’ex giudice militare
Conca l’ha aiutato. Bazzer è fuggito e ho condannato a morte personalmente Conca. Tu hai
aiutato Bazzer ad eseguire un po’ dei piani malvagi di Bazzer negli ultimi tre anni. Anche se
morissi mille volte, non sarebbe sufficiente a calmare la rabbia della gente…”

Oleg iniziò a tremare sempre di più mentre sentiva le parole di Fei. Sembrava che stesse
camminando su una corda che collegava dei grattacieli, il cuore stava quasi per scoppiargli ed
era raggelato. Quando sentì l’ultima frase, si inginocchiò e tornò ad implorare pietà.

Fei lo guardò e continuò: “Non sono un assassino brutale. Mi hai seguito sul ponte di pietra quel
giorno per combattere contro i nostri nemici; ne hai uccisi quarantacinque e sei rimasto ferito
salvando le vite di quattro dei tuoi compagni. L’ho visto chiaramente. Questo conta come una
redenzione, così non ti ho punito per ciò che hai fatto prima… I meriti saranno ricompensati e i
torti puniti. Questo è il mio principio di governo del regno. I tuoi compagni come Brook, Pierce,
Drogba hanno ricevuto grandi premi, e tu sei stato il solo a rimanere nella stessa posizione senza
ottenere nessuna ricompensa. Te ne sei mai lamentato?”

“Sua maestà, Oleg non oserebbe farlo… Ho capito che sua maestà mi stava perdonando, così ha
mandato il signor Brook nella prigione questa mattina per darmi un’indicazione e permettermi di
prendere un po’ di tempo per rimediare a tutti gli errori che ho commesso. Sua maestà è stata
misericordiosa e ne sono molto grato. Sono disposto a rinunciare a tutto per aiutarla, anche a
costo di morire dissanguato!”

“Eh, finché capisci.” Disse piano Fei. “A Chambord, Brook è intelligente, ma a causa della sua
integrità, gli manca una certa flessibilità. Persone come Pierce e Drogba sono tutti grandi
guerrieri sul campo di battaglia, ma non sono così astuti. Lo zio Lampard odia gli affari politici e
lo zio Bast è impegnato con altri doveri. A Chambord manca solo qualcuno come te che è
spudorato, viscido e ingannevole che può fare il lavoro sporco per me. Ho intenzione di usarti e
riporre fiducia in te, ma…”

Fei fece deliberatamente una pausa di un po’ di secondi.

Oleg sapeva cosa voleva il re. Si batté il petto e giurò: “Giuro sul dio della guerra che io, Oleg,
sono disposto a diventare la iena più leale di sua maestà Alexander. Sarò in prima linea non
appena mi chiamerà. Se non rispetterò questo impegno, che vada all’inferno e affronti torture per
l’eternità dopo la morte.”

“Non credo molto ai giuramenti…” Fei continuò: “Per me contano molto le azioni. Ho bisogno
che tu sbrighi alcune faccende per me non appena possibile. Aspetto di vedere come te la
caverai.”

“Dica i suoi ordini per favore, sua maestà. Farò del mio meglio!”

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Ivan!


1 (Ivan) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Eh, prima di tutto, credo che questa Prigione di Ferro sia molto cupa e umida. Non c’è
abbastanza luce del sole qui, è un ambiente orribile. Ho anche letto nei documenti che molti
prigionieri deboli sono morti nelle segrete a causa di malattie non guarite in tempo.
Questo dimostra che non è un posto troppo adatto a tenere dei prigionieri, specialmente dato che i
cittadini di Chambord sono persone comuni. Solitamente non commettono crimini gravi. Dispute
tra vicini e violazioni non dovrebbero essere gestite in questo modo. Perciò ho deciso di costruire
una semplice prigione fuori da questo labirinto sotterraneo per imprigionare questi trasgressori.
Oleg, occupatene tu per me il più velocemente possibile.”

Oleg ne fu sorpreso.

Non si aspettava che la prima richiesta del re sarebbe stato questo. Logicamente parlando, queste
Segrete dell’Acqua erano al 100% sicure. Nessuno era scappato da qui per secoli; era la prigione
perfetta. Tuttavia… Oleg non osò obiettare e questionare le decisioni del re. Lusingò velocemente
il sovrano per mostrare la sua lealtà: “Sua maestà è gentile e molto compassionevole nei
confronti dei suoi sudditi. Non si preoccupi, costruirò la prigione esterna nel più breve tempo
possibile.”

Fei annuì e aggiunse con preoccupazione: “Eh, ottimo. Ma ricorda, non disturbare il pubblico e
non reclutare forzatamente dei cittadini… Mmh, l’ospedale per i soldati feriti è inguardabile. Che
ne dici se porti lì un po’ di persone e sistemi quel luogo; trasformalo in una semplice prigione. Il
regno al momento ha delle risorse limitate, fai solo delle semplici riparazioni.”

Oleg sapeva che era un’opportunità per lui. Prese subito l’iniziativa: “Sua maestà, pagherò io le
riparazioni e la trasformazione della nuova prigione. Il regno non dovrà spendere un centesimo.”

Fei stava aspettando che lo dicesse.

Sorrise mentre dava una pacca sulle spalle ad Oleg e accettò: “Eh, sono molto soddisfatto della
tua lealtà. Ricorda, il mio principio di governo ripartisce con imparzialità ricompense e punizioni.
Se i tuoi meriti e i tuoi sacrifici saranno preziosi e verranno riconosciuti da tutti i cittadini, verrai
premiato.”
Dopo aver detto questo, Fei sorrise e si diresse verso l’uscita delle Segrete dell’Acqua.

Oleg si entusiasmò quando sentì queste parole di incoraggiamento.

Sentiva perfino calore sulla sue spalle dove il re gli aveva dato una pacca. Sapeva che trasformare
la prigione era un’ottima opportunità per lui. Era determinato a fare un buon lavoro per
completare l’operazione, anche a costo di spendere tutte le sue ricchezze. Inoltre il re aveva
chiaramente suggerito che non avrebbe dovuto soddisfare solo lui, ma anche i cittadini… Questo
tipo di accenno gli diede più sicurezza.

…..

Dopo aver lasciato la cupa prigione, Fei mandò via le guardie e si diresse lentamente verso il
centro della città da solo seguendo il percorso sulla montagna mentre si godeva la bellezza del
suo regno sotto la luce del tramonto.

Si era occupato di un po’ di faccende oggi: la ristrutturazione della Prigione di Ferro e la


scoperta sorprendente della preziosa mappa delle mitiche rovine. Fei era entusiasta; ebbe
l’impulso di ruggire al cielo vedendo lo splendido paesaggio e i suoni della natura.

Sotto il tramonto sembrava tutto dorato. Era l’ora di cena, e il fumo delle cucine si attorcigliava
per le residenze. Gli uccelli tornavano nei loro nidi e le foglie alle loro radici.

Fei camminò con tranquillità per il castello; non aveva fretta di tornare.

Voleva osservare da vicino come vivevano i suoi cittadini. Ogni scena era nuova e fresca per Fei
che era appena entrato in questo mondo. Aveva la sensazione di essersi ritrovato in un mondo
fantasy; le strutture di pietra e le costruzioni, le enormi state di pietra degli dei, la cultura esotica
e ogni cosa attorno a lui era una novità. Aprendo gli occhi, aveva una strana sensazione di essere
sul punto di fondersi con questo mondo.

Il castello era silenzioso e pacifico, come un paradiso.

La “fama” di Fei era impareggiabile; tutti lo riconoscevano. Quando camminava per strada, la
gente si avvicinava e lo salutava frequentemente. Anche se la propria posizione aveva un’enorme
importanza nel continente di Azeroth, i sudditi non dovevano inchinarsi ogni volta che lo vedevano
come nei tempi antichi sulla terra. Questo risparmiò molti problemi a Fei. Sorrise e rispose alla
gente mentre camminava per il castello e si godeva l’atmosfera esotica. Fu sorpreso nello scoprire
di aver iniziato ad affezionarsi a questo piccolo regno remoto e di esserne diventato parte. La sua
sensazione di responsabilità aumentò all’impazzata come dell’erba dopo una forte pioggia.
“Ehi, furbetto, smettila di correre Zacker!”

Le risate dei bambini risuonarono nelle orecchie di Fei. Un ragazzo impacciato si precipitò fuori
da un vicolo buio e si scontrò senza volere con il re. Il piccoletto spalancò i suoi occhi cristallini
blu simili a diamanti e fissò Fei. Un gruppetto di ragazzini lo stava inseguendo, bambini e
bambine. Erano sporchi; i loro visini erano tutti pieni di polvere e i loro abiti erano sgualciti.
Sorrisero quando videro Fei.

Il re fu sorpreso nel vedere la figlia di Pierce, Louise, tra la folla. La ragazza che sembrava una
bambola delicata e bella al momento i capelli scompigliati le ricadevano sulle spalle e un po’ di
macchie di fango scuro “decoravano” il suo viso bianco. Era difficile per Fei collegarla con la
ragazza fredda e matura che sarebbe stata disposta a diventare la sua amante se avesse salvato
suo padre. Era una bambina dopotutto; avrebbe mostrato il suo lato immaturo e giocoso quando
giocava con i suoi coetanei.

“È il re Alexander…”

Nel momento in cui Fei riconobbe Louise, anche lei lo notò. Una timidezza impercettibile e
furtività trapelarono dalla sua espressione. lei e i suoi amici circondarono velocemente Fei.

Presto, i cittadini di Chambord scoprirono qualcosa di molto interessante.

Come se avessero scoperto un giocattolo preferito, sempre più ragazzini birichini formarono un
cerchio nella piccola piazza. Si sedevano silenziosi a terra mentre posavano le teste sulle
ginocchia e occasionalmente scoppiavano a ridere. In mezzo al cerchio, c’era il loro supremo re
Alexander che raccontava loro delle storie. Mostrava un brillante sorriso; come i poeti viaggiatori
e cantastorie, teneva i ragazzini in braccio e diceva loro delle storie, senza badare allo sporco sui
loro vestiti.

“Dio della Guerra, grazie per la sua generosità per averci dato un re così coraggioso e
onorabile.”

Tutte le persone che videro la scena si emozionarono. All’inizio, alcune donne stavano cercando
arrabbiate i loro bambini con una scopa in mano. Tuttavia, dopo aver visto i loro figli ascoltare le
storie del re Alexander, ne furono sorprese e contente. Rimasero tutte in disparte ad ascoltare
pazientemente.

…..

In mezzo al cerchio.
“Ahah, va bene. Basta per oggi. Ho altre storie sulle avventure del grande mago malvagio
Bumblebee e il suo servo pigro Sam. Se volete, vi dirò di più domani. È già buio, tornate a casa e
mangiate la vostra cena!” Fei sfregò lo sporco di un piccoletto che era seduto accanto a lui. Poi si
alzò e si batté il fondo schiena per scuotersi la polvere di dosso e sorrise mentre finiva la sua
sessione di storie per oggi.

“Oh… non voglio andare a casa. È così noioso.” Mormorarono i bambini mentre si lamentavano.

I piccoletti volevano sentire altri racconti. Fissarono Fei con riluttanza. Fece provare molto
orgoglio al re, come se avesse vinto una guerra. Rise: “Siete ancora giovani. Quando crescerete,
potrete diventare maghi prestigiosi e onorabili guerrieri. Come Bumblebee, farete esperienze e
avventure con i vostri servi…”

“Ma non possiamo diventare maghi e guerrieri… Sua maestà, mio padre sa solo come lavorare
con il metallo. Posso solo diventare un fabbro.” Disse amareggiato un ragazzo.

“Sì, nessun mago istruirebbe ragazzini di una famiglia ordinaria e non abbiamo pergamene per
allenare l’energia…” Disse un altro ragazzo con i vestiti sgualciti… “La mia famiglia è troppo
povera. Non possiamo nemmeno permetterci dei pasti completi. Mio padre ha detto che mi
manderà nella tenuta del visconte Lousie per diventare un servo…”

“Solo i nobili e i mercanti ricchi di Chambord possono permettersi di avere un precettore mago o
un guerriero per istruire i loro figli…” Aggiunse il bambino Louise dai capelli rossi: “Se solo
qualcuno fosse disposto ad insegnarci… peccato, ma il mio pigro papà non sa nulla di energia,
umpf!”

I ragazzini provarono delusione all’improvviso. I loro sorrisi scomparirono dai loro visetti
sporchi e furono rimpiazzati da tristezza che non apparteneva a bambini della loro età. Volevano
tutti diventare eroi, ma la crudele realtà aveva soppresso i loro sogni sul nascere. La loro
posizione inferiore e la pressione della sopravvivenza aveva tolto loro il diritto di inseguire i loro
sogni.

Dopo aver visto le loro espressioni avvilite, Fei si addolorò.

All’improvviso però gli venne un’idea magnifica.

…..

Dopo che tornò a palazzo, i servi gli avevano già preparato la cena. Angela ed Emma non c’erano
e Fei lo trovò un po’ strano. Le tecniche degli “chef” reali non erano così buone; negli ultimi due
giorni, eccetto carne arrostita, pane e latte, c’era solo frutta. Fei ne era già stufo, ma doveva
mettere qualcosa sotto i denti. Dopo aver mangiato un po’ di bocconi, si diresse nella sua area
privata nel palazzo. Voleva un po’ di pace e quiete, così da poter riflettere sul paio di piani
importanti che voleva eseguire.

In quel momento, Angela tornò finalmente insieme ad Emma.

“Dove siete andate? Non vi ho visto per tutto il giorno?” Fei sorrise.

“Eheheh, sua maestà, ti è mancata Angela?”

Emma gli fece l’occhiolino e spinse Angela tra le sue braccia. Ridacchiò: “Che coincidenza.
Abbiamo incontrato la principessa Tanasha nella legione di canonizzazione reale e abbiamo
chiacchierato con lei per molto tempo… Sua maestà, sua altezza è molto amichevole. Non ha
mostrato arie di superiorità. Ha fatto una bella conversazione con Angela… Eheh, ha anche fatto
molte domande su sua maestà.”

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Ivan!


0 (Ivan) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei ebbe uno strano presentimento.

Come potevano essersi incontrate per caso per strada e avere una chiacchierata sincera per un
intero giorno? La principessa dell’impero Zenit era molto astuta. Angela ed Emma erano
entrambe troppo ingenue per competere con lei. Fei era quasi certo che la principessa le avesse
cercate apposta per trarre informazioni da loro con calma e compostezza.

Anche se sapeva cosa stava succedendo, Fei sorrise: “Davvero? Ahahah, chi non adora una
ragazza come Angela. Sembra che la principessa più grande dell’impero Zenit sia stata incantata
dalla nostra splendida Angela, ahahah… Oh giusto, Angela, di cos’hai parlato con sua altezza
tutto il giorno?”

“Abbiamo parlato di molte cose…” Angela arrossì sentendo la lode sfacciata di Fei e mostrò
un’espressione timida. Finse di sistemarsi con calma i capelli, ma abbassò lo sguardo, era troppo
imbarazzata. Continuò: “Sua altezza era molto interessata alla storia di Chambord. Abbiamo
parlato di molte vecchie storie di quando il vecchio re era ancora vivo, le attuali figure influenti di
Chambord, eh, e naturalmente della guerra appena finita… Alexander, sua altezza ha proprio
ammirato come hai affrontato le truppe nemiche da solo. Ha detto che sei un re coraggioso e
intelligente che è degno di tutto il nostro rispetto.”

Fei poté solo provare amarezza e ironia.


Le due ragazze ingenue erano cadute completamente nella trappola della principessa. Ora
Tanasha probabilmente sapeva di tutto ciò che avrebbe e non avrebbe dovuto sapere; inclusi tutti
gli incidenti bizzarri e misteriosi che erano accaduti ad Alexander negli ultimi due giorni.

“Abbiamo anceh parlato di… Ah?” Mentre stava parlando, Angela sussultò all’improvviso.
Questa ragazza pura e perfetta si era resa conto di un problema: alzò la testa e guardò
timidamente Fei: “Al… Alexander, ho detto qualcosa che non avrei dovuto dire?”

Fei sorrise mentre scuoteva la testa: “No, non è importante… Oh, Angela, non parliamone ora.
Ho qualcosa da mostrarti. Dovresti darmi qualche raccomandazione.” Fei prese Angela per mano
e si diresse verso il palazzo principale. Angela finse di cercare di ritrarsi, ma dopo un po’ di
“tentativi senza successo”, si era “arresa” e lasciò che Fei la tenesse per mano. Emma che era
dietro di loro vide l’intera scena e iniziò a ridacchiare.

Non li seguì.

Fei non voleva che Angela sapesse cos’era successo davvero. Anche se non avesse parlato con
Tanasha, la principessa dell’impero Zenit avrebbe scoperto sicuramente cos’era successo a
Chambord usando altri metodi. Non si era mai aspettato di nasconderle tutto.

Presto arrivarono nel palazzo principale.

Fei prese una soffice pelle di animale sottile come la carta. Tirò fuori anche una penna e iniziò a
disegnarci sopra. Anche se aveva studiato per diventare un linguista, adorava fare degli schizzi ed
era piuttosto abile nel crearli. Presto una serie di vividi disegni apparì sulla pelle dell’animale.

Angela rimase al suo fianco e lo guardò in silenzio, prima confusa, poi capendo a grandi linee
cosa stava facendo. Fissò Fei con sorpresa, finalmente aveva compreso cosa stava finendo di
disegnare il re: una serie di disegni di abiti strani.

Fei indicò la pelle e chiese con orgoglio: “Eheh, fatto! …Cosa ne pensi? Angela, dai un’occhiata.
Se farai degli abiti seguendo questi disegni, saresti disposta ad indossarli?”

I disegni che aveva fatto erano stati selezionati con attenzione. Dopo aver tenuto conto della storia
e della cultura del continente Azeroth, non aveva disegnato degli abiti scandalosi come jeans,
collant e minigonne. C’era un totale di dieci design. I cinque per le donne assomigliavano alle
crinoline europee; Fei aveva preso come riferimento i vestiti delle donne nei Pirati dei Caraibi e
aveva cercato di renderli più eleganti. Quelli degli uomini somigliavano di più agli abiti moderni
degli uomini. Il cambiamento principale era l’aggiunta di pantaloni, la consuetudine di Chambord
di non indossare pantaloni era davvero scomoda, così Fei stava cercando di rimediare.
Angela prese la pelle e fissò i disegni. Le sue lunghe ciglia fremevano, quasi sfiorando e
solleticando il cuore di Fei… Li guardò con attenzione e aprì la bocca per la sorpresa: “Alxander,
sono davvero splendidi, mi piacciono molto… Ma per cosa sono questi?” Angela aveva indicato
alcune parti dei disegni e stava facendo domande con curiosità.

Fei diede un’occhiata a cosa stava puntando e spiegò pazientemente le funzioni di ogni pezzo.
Alcuni vestiti nei Pirati dei Caraibi erano piuttosto sofisticati e complicati da fare. Fei li aveva
semplificati molto, ma Angela dovette fare diverse domande… Fortunatamente le donne
nascevano con un grande istinto per i vestiti. Alla fine, dopo qualche spiegazione approfondita,
Angela si innamorò di queste 5 serie di abiti femminili.

“Non vedo l’ora di indossarli!” Disse la splendida ragazza.

Fei rise.

Sembrava che la ricerca della bellezza fosse un tratto comune, per chiunque. I dieci design
rappresentavano un’era e una civilizzazione, e presto conquistarono la futura regina. Questo gli
diede un po’ di sicurezza su uno dei suoi piani futuri.

“Angela, potrei essere molto occupato nei prossimi giorni. Potresti aiutarmi insieme ad Emma a
produrre queste serie di abiti e vedere come va?” Chiese Fei.

“Nessun problema. Zia Sophia, Laura, Danny, zio Lawrence e io siamo in stretto contatto. Sono i
migliori sarti a Chambord. Potremo finirli in poco tempo.” Angela fu molto contenta di poter
finalmente aiutare Alexander. Accettò senza esitare.

“Ahah, ottimo.” Fei era entusiasta. Roteò gli occhi e all’improvviso disse: “Angela, per
ringraziarti, ho deciso di disegnare un dono speciale per te.”

Dopo aver detto questo, prese di nuovo la penna e iniziò a disegnare su un’altra pergamena.

Angela si riempì di gioia. Aspettò con impazienza di vedere cosa aveva creato per lei Fei.
Tuttavia, fino alla fine, non riuscì a capire cosa stava tracciando il re. C’erano tre fiocchi sottili
che connettevano due cerchi di tessuto insieme. Anche se sembrava familiare, la ragazza ingenua
non riuscì a capirne la funzione. “Anche questi sono vestiti? Come li indosso? Dove?”

Dopo aver visto l’espressione perplessa di Angela, Fei le sussurrò all’orecchio per spiegare…

“Ah… è…”
Il viso bianco di Angela arrossì. Fissò Fei “con rabbia”; la sua espressione imbarazzata mise in
ombra all’improvviso il resto del mondo. Si coprì la faccia e scappò fuori dal palazzo principale.

…..

Un po’ di giorni dopo, accaddero un paio di strani eventi a Chambord.

Il primo fu che l’avido e feroce Oleg aveva cambiato drasticamente atteggiamento.


Inaspettatamente aveva speso i suoi soldi e aveva sistemato il vecchio ospedale per i soldati feriti.
Iniziò anche a fare dei rinnovi in quel luogo. Secondo le sue parole, stava seguendo l’ordine del re
e stava costruendo un nuovo carcere per i prigionieri che commettevano crimini meno gravi.

Era davvero positivo.

I cittadini di Chambord potevano finalmente allontanarsi da quella terribile Prigione di Ferro


infernale. Prima, un po’ di cittadini che erano stati imprigionati per qualche mese a causa di
dispute e scontri tra vicini, erano morti in prigione a causa dei malanni procurati dall’ambiente
freddo e umido. Il nuovo carcere avrebbe sicuramente risolto questo problema. Dopo aver
riflettuto un po’, molti cittadini si offrirono di contribuire alla costruzione. Oleg ne fu sorpreso e
allo stesso tempo entusiasta. Se avesse avuto a disposizione più uomini, avrebbe potuto accorciare
di molto la durata del progetto.

Inoltre ogni notte, il coraggioso e onorabile re Alexander sarebbe apparso nella piazza di pietra a
nord del castello e avrebbe raccontato storie ai bambini del regno. Presto, le storie del mago
malvagio Bumblebee e il suo servo Sam, del sacro druido Garfield e il suo miglior amico
evocatore che viaggiavano verso ovest per uccidere un drago, della pura neve e dei sette guerrieri
nani che avevano aiutato a sconfiggere la regina Lich e liberare il suo regno iniziarono a
diffondersi a Chambord attraverso i bambini. Gradualmente, perfino gli adulti iniziarono ad
ascoltare questi racconti.

Dopo un po’ di giorni, la gente vide che il re Alexander stava indossando degli strani vestiti che
nessuno aveva mai visto prima. Anche se sembravano strani, i cittadini di Chambord si abiutarono
velocemente ad essi. Dopo averli visti per un po’, iniziarono a pensare che questi abiti fossero
grandiosi. L’abito “a due tubi” in particolare sembrava proprio bello e teneva molto al caldo.

Alla fine, all’ottavo giorno, Fei arrivò in piazza e portò un intero carro di questi vestiti speciali. Li
diede ai ragazzini e alla famiglie povere come regalo. Era tardo autunno e si stava facendo
sempre più freddo. Questi abiti avrebbero aiutato i cittadini più poveri a rimanere al caldo.
Naturalmente Fei stava usando questo metodo anche perché voleva che questi vestiti diventassero
popolari, desiderava se non altro che i cittadini iniziassero a portare dei pantaloni.

Un terzo strano evento era che nella sera del decimo giorno delle sessioni di storie di Fei,
annunciò una nuova legge come re. Tutti i bambini dai 6 ai 15 anni avrebbero ricevuto ogni tipo
di allenamento un’ora al giorno nell’accademia civile e militare di Chambord. Questo norma fu
registrata anche nel libro delle leggi del regno, così bisognava seguirla e nessun genitore avrebbe
potuto impedirlo senza commettere un’infrazione.

La cosiddetta accademia civile e militare di Chambord era nella tenuta dell’ex capo dei ministri
Bazzer. Dopo un po’ di semplici ristrutturazioni, l’ambiente e le condizioni del posto divennero
ottime. Ciò che fece impazzire tutti a Chambord era che i maestri nell’accademia includevano
persone come il guerriero numero uno Frank-Lampard e il nuovo guru militare Brook. Perfino il
re Alexander ricopriva il ruolo di preside…

Dopo aver sentito parlare degli insegnanti e degli istruttori dell’accademia, la gente non vedeva
l’ora di mandare i suoi figli nell’accademia.

Alcune famiglie povere erano preoccupate di quanto sarebbe costato, ma dopo aver sentito che
sarebbe stato gratuito, ogni loro paura svanì. Nel continente Azeroth dove vigeva la legge della
giungla, non c’era un solo genitore che non voleva che i suoi figli diventassero forti guerrieri o
potenti maghi. Questi sogni erano irraggiungibili per loro, ma dopo aver sentito l’ordine del re
Alexander, questi desideri inottenibili finalmente erano alla loro portata. Sapevano tutti che la
parola “dono” era più adatta di un “ordine”; era il regalo generoso del gentile re Alexander.
Lasciare che i loro bambini venissero istruiti da forti guerrieri stellari era un’opportunità per
cambiare il loro destino e le loro vite.

Grande e compassionevole re Alexander.

Chambord non era mai stata così occupata e allegra come in questi ultimi due giorni. Il giovane
re Alexander continuava a portare una sorpresa inaspettata dopo l’altra ai suoi sudditi. I cittadini
si erano abituati ad indossare i bei pantaloni confortevoli mentre chiacchieravano e bevevano.
Quando parlavano con orgoglio di come i loro figli venivano lodati dal signor Lampard, erano
sempre tentati dal gridare “Lunga vita al re!”, mentre brindavano insieme, si auguravano il
meglio per il loro giovane re.

…..

Naturalmente Fei non si rilassò in questi due giorni.


Eccetto quando si era occupato di qualche questione insignificante, aveva trascorso moltissimo
tempo nella libreria reale. Aveva letto quasi tutti i libri all’interno e la sua comprensione del
continente Azeroth era cresciuta esponenzialmente. Allo stesso tempo, si dedicò allo studio delle
varie tecniche del mondo di Diablo. Il suo barbaro era già al livello 20, l’incantatrice al livello
10, il suo paladino era al livello 12 e così il suo negromante…

Aveva anche accumulato circa una decina di bottigliette di pozione Hulk. Attraverso giorni di
ricerche ed esperimenti, aveva quasi capito pienamente gli effetti di questa “pozione mutata”.
Aveva la sensazione che fosse giunto il momento di usarla per rafforzare i capi di Chambord.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Ivan!


1 (Ivan) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Eh, prima di tutto, credo che questa Prigione di Ferro sia molto cupa e umida. Non c’è
abbastanza luce del sole qui, è un ambiente orribile. Ho anche letto nei documenti che molti
prigionieri deboli sono morti nelle segrete a causa di malattie non guarite in tempo.
Questo dimostra che non è un posto troppo adatto a tenere dei prigionieri, specialmente dato che i
cittadini di Chambord sono persone comuni. Solitamente non commettono crimini gravi. Dispute
tra vicini e violazioni non dovrebbero essere gestite in questo modo. Perciò ho deciso di costruire
una semplice prigione fuori da questo labirinto sotterraneo per imprigionare questi trasgressori.
Oleg, occupatene tu per me il più velocemente possibile.”

Oleg ne fu sorpreso.

Non si aspettava che la prima richiesta del re sarebbe stato questo. Logicamente parlando, queste
Segrete dell’Acqua erano al 100% sicure. Nessuno era scappato da qui per secoli; era la prigione
perfetta. Tuttavia… Oleg non osò obiettare e questionare le decisioni del re. Lusingò velocemente
il sovrano per mostrare la sua lealtà: “Sua maestà è gentile e molto compassionevole nei
confronti dei suoi sudditi. Non si preoccupi, costruirò la prigione esterna nel più breve tempo
possibile.”

Fei annuì e aggiunse con preoccupazione: “Eh, ottimo. Ma ricorda, non disturbare il pubblico e
non reclutare forzatamente dei cittadini… Mmh, l’ospedale per i soldati feriti è inguardabile. Che
ne dici se porti lì un po’ di persone e sistemi quel luogo; trasformalo in una semplice prigione. Il
regno al momento ha delle risorse limitate, fai solo delle semplici riparazioni.”

Oleg sapeva che era un’opportunità per lui. Prese subito l’iniziativa: “Sua maestà, pagherò io le
riparazioni e la trasformazione della nuova prigione. Il regno non dovrà spendere un centesimo.”
Fei stava aspettando che lo dicesse.

Sorrise mentre dava una pacca sulle spalle ad Oleg e accettò: “Eh, sono molto soddisfatto della
tua lealtà. Ricorda, il mio principio di governo ripartisce con imparzialità ricompense e punizioni.
Se i tuoi meriti e i tuoi sacrifici saranno preziosi e verranno riconosciuti da tutti i cittadini, verrai
premiato.”

Dopo aver detto questo, Fei sorrise e si diresse verso l’uscita delle Segrete dell’Acqua.

Oleg si entusiasmò quando sentì queste parole di incoraggiamento.

Sentiva perfino calore sulla sue spalle dove il re gli aveva dato una pacca. Sapeva che trasformare
la prigione era un’ottima opportunità per lui. Era determinato a fare un buon lavoro per
completare l’operazione, anche a costo di spendere tutte le sue ricchezze. Inoltre il re aveva
chiaramente suggerito che non avrebbe dovuto soddisfare solo lui, ma anche i cittadini… Questo
tipo di accenno gli diede più sicurezza.

…..

Dopo aver lasciato la cupa prigione, Fei mandò via le guardie e si diresse lentamente verso il
centro della città da solo seguendo il percorso sulla montagna mentre si godeva la bellezza del
suo regno sotto la luce del tramonto.

Si era occupato di un po’ di faccende oggi: la ristrutturazione della Prigione di Ferro e la


scoperta sorprendente della preziosa mappa delle mitiche rovine. Fei era entusiasta; ebbe
l’impulso di ruggire al cielo vedendo lo splendido paesaggio e i suoni della natura.

Sotto il tramonto sembrava tutto dorato. Era l’ora di cena, e il fumo delle cucine si attorcigliava
per le residenze. Gli uccelli tornavano nei loro nidi e le foglie alle loro radici.

Fei camminò con tranquillità per il castello; non aveva fretta di tornare.

Voleva osservare da vicino come vivevano i suoi cittadini. Ogni scena era nuova e fresca per Fei
che era appena entrato in questo mondo. Aveva la sensazione di essersi ritrovato in un mondo
fantasy; le strutture di pietra e le costruzioni, le enormi state di pietra degli dei, la cultura esotica
e ogni cosa attorno a lui era una novità. Aprendo gli occhi, aveva una strana sensazione di essere
sul punto di fondersi con questo mondo.

Il castello era silenzioso e pacifico, come un paradiso.


La “fama” di Fei era impareggiabile; tutti lo riconoscevano. Quando camminava per strada, la
gente si avvicinava e lo salutava frequentemente. Anche se la propria posizione aveva un’enorme
importanza nel continente di Azeroth, i sudditi non dovevano inchinarsi ogni volta che lo vedevano
come nei tempi antichi sulla terra. Questo risparmiò molti problemi a Fei. Sorrise e rispose alla
gente mentre camminava per il castello e si godeva l’atmosfera esotica. Fu sorpreso nello scoprire
di aver iniziato ad affezionarsi a questo piccolo regno remoto e di esserne diventato parte. La sua
sensazione di responsabilità aumentò all’impazzata come dell’erba dopo una forte pioggia.

“Ehi, furbetto, smettila di correre Zacker!”

Le risate dei bambini risuonarono nelle orecchie di Fei. Un ragazzo impacciato si precipitò fuori
da un vicolo buio e si scontrò senza volere con il re. Il piccoletto spalancò i suoi occhi cristallini
blu simili a diamanti e fissò Fei. Un gruppetto di ragazzini lo stava inseguendo, bambini e
bambine. Erano sporchi; i loro visini erano tutti pieni di polvere e i loro abiti erano sgualciti.
Sorrisero quando videro Fei.

Il re fu sorpreso nel vedere la figlia di Pierce, Louise, tra la folla. La ragazza che sembrava una
bambola delicata e bella al momento i capelli scompigliati le ricadevano sulle spalle e un po’ di
macchie di fango scuro “decoravano” il suo viso bianco. Era difficile per Fei collegarla con la
ragazza fredda e matura che sarebbe stata disposta a diventare la sua amante se avesse salvato
suo padre. Era una bambina dopotutto; avrebbe mostrato il suo lato immaturo e giocoso quando
giocava con i suoi coetanei.

“È il re Alexander…”

Nel momento in cui Fei riconobbe Louise, anche lei lo notò. Una timidezza impercettibile e
furtività trapelarono dalla sua espressione. lei e i suoi amici circondarono velocemente Fei.

Presto, i cittadini di Chambord scoprirono qualcosa di molto interessante.

Come se avessero scoperto un giocattolo preferito, sempre più ragazzini birichini formarono un
cerchio nella piccola piazza. Si sedevano silenziosi a terra mentre posavano le teste sulle
ginocchia e occasionalmente scoppiavano a ridere. In mezzo al cerchio, c’era il loro supremo re
Alexander che raccontava loro delle storie. Mostrava un brillante sorriso; come i poeti viaggiatori
e cantastorie, teneva i ragazzini in braccio e diceva loro delle storie, senza badare allo sporco sui
loro vestiti.

“Dio della Guerra, grazie per la sua generosità per averci dato un re così coraggioso e
onorabile.”
Tutte le persone che videro la scena si emozionarono. All’inizio, alcune donne stavano cercando
arrabbiate i loro bambini con una scopa in mano. Tuttavia, dopo aver visto i loro figli ascoltare le
storie del re Alexander, ne furono sorprese e contente. Rimasero tutte in disparte ad ascoltare
pazientemente.

…..

In mezzo al cerchio.

“Ahah, va bene. Basta per oggi. Ho altre storie sulle avventure del grande mago malvagio
Bumblebee e il suo servo pigro Sam. Se volete, vi dirò di più domani. È già buio, tornate a casa e
mangiate la vostra cena!” Fei sfregò lo sporco di un piccoletto che era seduto accanto a lui. Poi si
alzò e si batté il fondo schiena per scuotersi la polvere di dosso e sorrise mentre finiva la sua
sessione di storie per oggi.

“Oh… non voglio andare a casa. È così noioso.” Mormorarono i bambini mentre si lamentavano.

I piccoletti volevano sentire altri racconti. Fissarono Fei con riluttanza. Fece provare molto
orgoglio al re, come se avesse vinto una guerra. Rise: “Siete ancora giovani. Quando crescerete,
potrete diventare maghi prestigiosi e onorabili guerrieri. Come Bumblebee, farete esperienze e
avventure con i vostri servi…”

“Ma non possiamo diventare maghi e guerrieri… Sua maestà, mio padre sa solo come lavorare
con il metallo. Posso solo diventare un fabbro.” Disse amareggiato un ragazzo.

“Sì, nessun mago istruirebbe ragazzini di una famiglia ordinaria e non abbiamo pergamene per
allenare l’energia…” Disse un altro ragazzo con i vestiti sgualciti… “La mia famiglia è troppo
povera. Non possiamo nemmeno permetterci dei pasti completi. Mio padre ha detto che mi
manderà nella tenuta del visconte Lousie per diventare un servo…”

“Solo i nobili e i mercanti ricchi di Chambord possono permettersi di avere un precettore mago o
un guerriero per istruire i loro figli…” Aggiunse il bambino Louise dai capelli rossi: “Se solo
qualcuno fosse disposto ad insegnarci… peccato, ma il mio pigro papà non sa nulla di energia,
umpf!”

I ragazzini provarono delusione all’improvviso. I loro sorrisi scomparirono dai loro visetti
sporchi e furono rimpiazzati da tristezza che non apparteneva a bambini della loro età. Volevano
tutti diventare eroi, ma la crudele realtà aveva soppresso i loro sogni sul nascere. La loro
posizione inferiore e la pressione della sopravvivenza aveva tolto loro il diritto di inseguire i loro
sogni.
Dopo aver visto le loro espressioni avvilite, Fei si addolorò.

All’improvviso però gli venne un’idea magnifica.

…..

Dopo che tornò a palazzo, i servi gli avevano già preparato la cena. Angela ed Emma non c’erano
e Fei lo trovò un po’ strano. Le tecniche degli “chef” reali non erano così buone; negli ultimi due
giorni, eccetto carne arrostita, pane e latte, c’era solo frutta. Fei ne era già stufo, ma doveva
mettere qualcosa sotto i denti. Dopo aver mangiato un po’ di bocconi, si diresse nella sua area
privata nel palazzo. Voleva un po’ di pace e quiete, così da poter riflettere sul paio di piani
importanti che voleva eseguire.

In quel momento, Angela tornò finalmente insieme ad Emma.

“Dove siete andate? Non vi ho visto per tutto il giorno?” Fei sorrise.

“Eheheh, sua maestà, ti è mancata Angela?”

Emma gli fece l’occhiolino e spinse Angela tra le sue braccia. Ridacchiò: “Che coincidenza.
Abbiamo incontrato la principessa Tanasha nella legione di canonizzazione reale e abbiamo
chiacchierato con lei per molto tempo… Sua maestà, sua altezza è molto amichevole. Non ha
mostrato arie di superiorità. Ha fatto una bella conversazione con Angela… Eheh, ha anche fatto
molte domande su sua maestà.”

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Ivan!


0 (Ivan) capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei ebbe uno strano presentimento.

Come potevano essersi incontrate per caso per strada e avere una chiacchierata sincera per un
intero giorno? La principessa dell’impero Zenit era molto astuta. Angela ed Emma erano
entrambe troppo ingenue per competere con lei. Fei era quasi certo che la principessa le avesse
cercate apposta per trarre informazioni da loro con calma e compostezza.

Anche se sapeva cosa stava succedendo, Fei sorrise: “Davvero? Ahahah, chi non adora una
ragazza come Angela. Sembra che la principessa più grande dell’impero Zenit sia stata incantata
dalla nostra splendida Angela, ahahah… Oh giusto, Angela, di cos’hai parlato con sua altezza
tutto il giorno?”
“Abbiamo parlato di molte cose…” Angela arrossì sentendo la lode sfacciata di Fei e mostrò
un’espressione timida. Finse di sistemarsi con calma i capelli, ma abbassò lo sguardo, era troppo
imbarazzata. Continuò: “Sua altezza era molto interessata alla storia di Chambord. Abbiamo
parlato di molte vecchie storie di quando il vecchio re era ancora vivo, le attuali figure influenti di
Chambord, eh, e naturalmente della guerra appena finita… Alexander, sua altezza ha proprio
ammirato come hai affrontato le truppe nemiche da solo. Ha detto che sei un re coraggioso e
intelligente che è degno di tutto il nostro rispetto.”

Fei poté solo provare amarezza e ironia.

Le due ragazze ingenue erano cadute completamente nella trappola della principessa. Ora
Tanasha probabilmente sapeva di tutto ciò che avrebbe e non avrebbe dovuto sapere; inclusi tutti
gli incidenti bizzarri e misteriosi che erano accaduti ad Alexander negli ultimi due giorni.

“Abbiamo anceh parlato di… Ah?” Mentre stava parlando, Angela sussultò all’improvviso.
Questa ragazza pura e perfetta si era resa conto di un problema: alzò la testa e guardò
timidamente Fei: “Al… Alexander, ho detto qualcosa che non avrei dovuto dire?”

Fei sorrise mentre scuoteva la testa: “No, non è importante… Oh, Angela, non parliamone ora.
Ho qualcosa da mostrarti. Dovresti darmi qualche raccomandazione.” Fei prese Angela per mano
e si diresse verso il palazzo principale. Angela finse di cercare di ritrarsi, ma dopo un po’ di
“tentativi senza successo”, si era “arresa” e lasciò che Fei la tenesse per mano. Emma che era
dietro di loro vide l’intera scena e iniziò a ridacchiare.

Non li seguì.

Fei non voleva che Angela sapesse cos’era successo davvero. Anche se non avesse parlato con
Tanasha, la principessa dell’impero Zenit avrebbe scoperto sicuramente cos’era successo a
Chambord usando altri metodi. Non si era mai aspettato di nasconderle tutto.

Presto arrivarono nel palazzo principale.

Fei prese una soffice pelle di animale sottile come la carta. Tirò fuori anche una penna e iniziò a
disegnarci sopra. Anche se aveva studiato per diventare un linguista, adorava fare degli schizzi ed
era piuttosto abile nel crearli. Presto una serie di vividi disegni apparì sulla pelle dell’animale.

Angela rimase al suo fianco e lo guardò in silenzio, prima confusa, poi capendo a grandi linee
cosa stava facendo. Fissò Fei con sorpresa, finalmente aveva compreso cosa stava finendo di
disegnare il re: una serie di disegni di abiti strani.
Fei indicò la pelle e chiese con orgoglio: “Eheh, fatto! …Cosa ne pensi? Angela, dai un’occhiata.
Se farai degli abiti seguendo questi disegni, saresti disposta ad indossarli?”

I disegni che aveva fatto erano stati selezionati con attenzione. Dopo aver tenuto conto della storia
e della cultura del continente Azeroth, non aveva disegnato degli abiti scandalosi come jeans,
collant e minigonne. C’era un totale di dieci design. I cinque per le donne assomigliavano alle
crinoline europee; Fei aveva preso come riferimento i vestiti delle donne nei Pirati dei Caraibi e
aveva cercato di renderli più eleganti. Quelli degli uomini somigliavano di più agli abiti moderni
degli uomini. Il cambiamento principale era l’aggiunta di pantaloni, la consuetudine di Chambord
di non indossare pantaloni era davvero scomoda, così Fei stava cercando di rimediare.

Angela prese la pelle e fissò i disegni. Le sue lunghe ciglia fremevano, quasi sfiorando e
solleticando il cuore di Fei… Li guardò con attenzione e aprì la bocca per la sorpresa: “Alxander,
sono davvero splendidi, mi piacciono molto… Ma per cosa sono questi?” Angela aveva indicato
alcune parti dei disegni e stava facendo domande con curiosità.

Fei diede un’occhiata a cosa stava puntando e spiegò pazientemente le funzioni di ogni pezzo.
Alcuni vestiti nei Pirati dei Caraibi erano piuttosto sofisticati e complicati da fare. Fei li aveva
semplificati molto, ma Angela dovette fare diverse domande… Fortunatamente le donne
nascevano con un grande istinto per i vestiti. Alla fine, dopo qualche spiegazione approfondita,
Angela si innamorò di queste 5 serie di abiti femminili.

“Non vedo l’ora di indossarli!” Disse la splendida ragazza.

Fei rise.

Sembrava che la ricerca della bellezza fosse un tratto comune, per chiunque. I dieci design
rappresentavano un’era e una civilizzazione, e presto conquistarono la futura regina. Questo gli
diede un po’ di sicurezza su uno dei suoi piani futuri.

“Angela, potrei essere molto occupato nei prossimi giorni. Potresti aiutarmi insieme ad Emma a
produrre queste serie di abiti e vedere come va?” Chiese Fei.

“Nessun problema. Zia Sophia, Laura, Danny, zio Lawrence e io siamo in stretto contatto. Sono i
migliori sarti a Chambord. Potremo finirli in poco tempo.” Angela fu molto contenta di poter
finalmente aiutare Alexander. Accettò senza esitare.

“Ahah, ottimo.” Fei era entusiasta. Roteò gli occhi e all’improvviso disse: “Angela, per
ringraziarti, ho deciso di disegnare un dono speciale per te.”

Dopo aver detto questo, prese di nuovo la penna e iniziò a disegnare su un’altra pergamena.
Angela si riempì di gioia. Aspettò con impazienza di vedere cosa aveva creato per lei Fei.
Tuttavia, fino alla fine, non riuscì a capire cosa stava tracciando il re. C’erano tre fiocchi sottili
che connettevano due cerchi di tessuto insieme. Anche se sembrava familiare, la ragazza ingenua
non riuscì a capirne la funzione. “Anche questi sono vestiti? Come li indosso? Dove?”

Dopo aver visto l’espressione perplessa di Angela, Fei le sussurrò all’orecchio per spiegare…

“Ah… è…”

Il viso bianco di Angela arrossì. Fissò Fei “con rabbia”; la sua espressione imbarazzata mise in
ombra all’improvviso il resto del mondo. Si coprì la faccia e scappò fuori dal palazzo principale.

…..

Un po’ di giorni dopo, accaddero un paio di strani eventi a Chambord.

Il primo fu che l’avido e feroce Oleg aveva cambiato drasticamente atteggiamento.


Inaspettatamente aveva speso i suoi soldi e aveva sistemato il vecchio ospedale per i soldati feriti.
Iniziò anche a fare dei rinnovi in quel luogo. Secondo le sue parole, stava seguendo l’ordine del re
e stava costruendo un nuovo carcere per i prigionieri che commettevano crimini meno gravi.

Era davvero positivo.

I cittadini di Chambord potevano finalmente allontanarsi da quella terribile Prigione di Ferro


infernale. Prima, un po’ di cittadini che erano stati imprigionati per qualche mese a causa di
dispute e scontri tra vicini, erano morti in prigione a causa dei malanni procurati dall’ambiente
freddo e umido. Il nuovo carcere avrebbe sicuramente risolto questo problema. Dopo aver
riflettuto un po’, molti cittadini si offrirono di contribuire alla costruzione. Oleg ne fu sorpreso e
allo stesso tempo entusiasta. Se avesse avuto a disposizione più uomini, avrebbe potuto accorciare
di molto la durata del progetto.

Inoltre ogni notte, il coraggioso e onorabile re Alexander sarebbe apparso nella piazza di pietra a
nord del castello e avrebbe raccontato storie ai bambini del regno. Presto, le storie del mago
malvagio Bumblebee e il suo servo Sam, del sacro druido Garfield e il suo miglior amico
evocatore che viaggiavano verso ovest per uccidere un drago, della pura neve e dei sette guerrieri
nani che avevano aiutato a sconfiggere la regina Lich e liberare il suo regno iniziarono a
diffondersi a Chambord attraverso i bambini. Gradualmente, perfino gli adulti iniziarono ad
ascoltare questi racconti.

Dopo un po’ di giorni, la gente vide che il re Alexander stava indossando degli strani vestiti che
nessuno aveva mai visto prima. Anche se sembravano strani, i cittadini di Chambord si abiutarono
velocemente ad essi. Dopo averli visti per un po’, iniziarono a pensare che questi abiti fossero
grandiosi. L’abito “a due tubi” in particolare sembrava proprio bello e teneva molto al caldo.

Alla fine, all’ottavo giorno, Fei arrivò in piazza e portò un intero carro di questi vestiti speciali. Li
diede ai ragazzini e alla famiglie povere come regalo. Era tardo autunno e si stava facendo
sempre più freddo. Questi abiti avrebbero aiutato i cittadini più poveri a rimanere al caldo.

Naturalmente Fei stava usando questo metodo anche perché voleva che questi vestiti diventassero
popolari, desiderava se non altro che i cittadini iniziassero a portare dei pantaloni.

Un terzo strano evento era che nella sera del decimo giorno delle sessioni di storie di Fei,
annunciò una nuova legge come re. Tutti i bambini dai 6 ai 15 anni avrebbero ricevuto ogni tipo
di allenamento un’ora al giorno nell’accademia civile e militare di Chambord. Questo norma fu
registrata anche nel libro delle leggi del regno, così bisognava seguirla e nessun genitore avrebbe
potuto impedirlo senza commettere un’infrazione.

La cosiddetta accademia civile e militare di Chambord era nella tenuta dell’ex capo dei ministri
Bazzer. Dopo un po’ di semplici ristrutturazioni, l’ambiente e le condizioni del posto divennero
ottime. Ciò che fece impazzire tutti a Chambord era che i maestri nell’accademia includevano
persone come il guerriero numero uno Frank-Lampard e il nuovo guru militare Brook. Perfino il
re Alexander ricopriva il ruolo di preside…

Dopo aver sentito parlare degli insegnanti e degli istruttori dell’accademia, la gente non vedeva
l’ora di mandare i suoi figli nell’accademia.

Alcune famiglie povere erano preoccupate di quanto sarebbe costato, ma dopo aver sentito che
sarebbe stato gratuito, ogni loro paura svanì. Nel continente Azeroth dove vigeva la legge della
giungla, non c’era un solo genitore che non voleva che i suoi figli diventassero forti guerrieri o
potenti maghi. Questi sogni erano irraggiungibili per loro, ma dopo aver sentito l’ordine del re
Alexander, questi desideri inottenibili finalmente erano alla loro portata. Sapevano tutti che la
parola “dono” era più adatta di un “ordine”; era il regalo generoso del gentile re Alexander.
Lasciare che i loro bambini venissero istruiti da forti guerrieri stellari era un’opportunità per
cambiare il loro destino e le loro vite.

Grande e compassionevole re Alexander.

Chambord non era mai stata così occupata e allegra come in questi ultimi due giorni. Il giovane
re Alexander continuava a portare una sorpresa inaspettata dopo l’altra ai suoi sudditi. I cittadini
si erano abituati ad indossare i bei pantaloni confortevoli mentre chiacchieravano e bevevano.
Quando parlavano con orgoglio di come i loro figli venivano lodati dal signor Lampard, erano
sempre tentati dal gridare “Lunga vita al re!”, mentre brindavano insieme, si auguravano il
meglio per il loro giovane re.

…..

Naturalmente Fei non si rilassò in questi due giorni.

Eccetto quando si era occupato di qualche questione insignificante, aveva trascorso moltissimo
tempo nella libreria reale. Aveva letto quasi tutti i libri all’interno e la sua comprensione del
continente Azeroth era cresciuta esponenzialmente. Allo stesso tempo, si dedicò allo studio delle
varie tecniche del mondo di Diablo. Il suo barbaro era già al livello 20, l’incantatrice al livello
10, il suo paladino era al livello 12 e così il suo negromante…

Aveva anche accumulato circa una decina di bottigliette di pozione Hulk. Attraverso giorni di
ricerche ed esperimenti, aveva quasi capito pienamente gli effetti di questa “pozione mutata”.
Aveva la sensazione che fosse giunto il momento di usarla per rafforzare i capi di Chambord.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Da più di dieci giorni, il secondo comandante delle guardie del re era stato promosso dal giovane
re Alexander e ora controllava il reparto militare del regno. Brook era a capo dei soldati di
Chambord ed era uno dei due Guru insieme al nuovo capo dei ministri Bast. Il futuro del
guerriero ad una stella Brook sembrava sempre più roseo ed era diventato una delle figure più
influenti nel regno, al di sopra di tutti eccetto una persona. Perfino i mercanti più ricchi che non si
erano disturbati a riconoscerlo ora gli avrebbero mostrato grandi sorrisi, invitando
frequentemente Brook alle loro feste e mandandogli doni e belle domestiche. La gente visitava la
sua dimora dalla mattina alla sera ogni giorno. I cardini delle porte quasi si erano consumati a
causa loro.

Qualcun altro sarebbe stato stordito da questo enorme cambiamento e si sarebbe fatto prendere la
mano. Tuttavia questo guerriero nato in una famiglia povera aveva mostrato la sua integrità, la
sua audacia e flessibilità. Si sarebbe comportato in maniera sorprendente con chiunque avesse
provato ad intrattenere rapporti amichevoli con lui. Avrebbe soddisfatto moderatamente tutti i
suoi ospiti.

Si era sforzato molto per ottenere questo risultato, Chambord al momento era molto debole dopo
la guerra e doveva riprendersi. Inoltre, tra sei mesi avrebbe dovuto affrontare la dura sfida
nell’esercitazione militare di Zenit. Il re Alexander aveva detto che il loro obiettivo sarebbe stato
unire tutto il potere di Chambord e ricostruirla usando meno risorse possibile. Perciò, Brook non
voleva causare nessun conflitto tra il giovane re e i nobili tradizionalisti. Doveva almeno
mantenere dei rapporti amichevoli in superficie.

A parte dedicarsi al risistemazione degli affari militari, Brook passò molto tempo a riformare
l’esercito. Era il suo obiettivo principale per i prossimi trenta giorni. Il re Alexander aveva
menzionato un po’ di requisiti e aveva proposto un po’ di idee sbalorditive. Brook le studiò con
attenzione e ci rifletté sopra; più ci pensava e più si entusiasmava. C’erano molti aspetti che non
aveva mai considerato. Quando il re li aveva menzionati per la prima volta, non li aveva capiti
molto. Lentamente però, si era reso conto che quelle idee e quei piani erano impeccabili. Dopo
aver adattato questi progetti alla loro situazione, Chambord avrebbe sperimentato un enorme
cambiamento in meglio.

Naturalmente, mentre il suo potere aumentava, Brook sentì anche una pressione senza precedenti.

Dopo che il re Alexander aveva recuperato la sua intelligenza, la sua forza e la sue idee erano
diventate sempre più incredibili. Recentemente, durante una chiacchierata durante una pausa
all’accademia militare e civile di Chambord, il guerriero numero uno Lampard aveva ammesso
implicitamente che la potenza del re era aumentata ad un livello tale da non poterla comprendere.
Probabilmente non poteva nemmeno sconfiggere Alexander.

Questo mise sotto enorme pressione persone come Brook e Pierce.

Sapevano che se avessero voluto seguire il re e combattere e sanguinare per Chambord, sarebbero
dovuti diventare più potenti; era essenziale. Se non avessero potuto reggere il passo con il loro
maestoso re, prima o poi sarebbero rimasti indietro e sarebbero diventati inutili.

In questo periodo di tempo, gli uomini forzuti come Pierce e Drogba “ricevettero” una serie di
strani metodi di allenamento dal re e iniziarono ad allenarsi eccessivamente ogni giorno. Brook
invece era occupato con gli affari militari e aveva poco tempo per allenarsi. Ebbe sempre più la
sensazione di rimanere indietro rispetto agli altri e non poteva farci nulla.

Un giorno, mentre Brook era in difficoltà, Fei mandò la sua guardia Fernando-Torres con un
ordine: “Signor Brook, sua maestà le ha chiesto di dirigersi subito a palazzo. C’è una questione
molto importante di cui sua altezza vuole discutere con lei.”

Brook era confuso; non gli pareva che il re gli avesse detto di voler parlare di una faccenda
importante oggi. Seguì la guardia al palazzo principale.
Dopo essere entrato, fu sorpreso nello scoprire che il primo comandante delle guardie del re,
Peter-Cech, era seduto su una sedia e stava conversando con il re Alexander. A parte loro due,
non c’era nessun altro a palazzo.

“Ahah Brook, sei arrivato proprio al momento giusto. Devo farvi vedere qualcosa di molto
importante.”

Dopo aver visto Brook, Fei rise e scese dal trono circondato dalle statue mostruose dei leoni.
Diede una pacca sulle spalle di Brook e aprì il palmo all’improvviso. Cech e Brook videro un
bagliore nella sua mano, il re stava tenendo una bottiglietta. Nel lungo contenitore di cristallo
c’era un liquido verde… Conteneva un po’ di potere magico.

“Questa è…” Sia Cech che Brook ne furono sorpresi.

“Eheh, questa è una pozione di energia violenta che ho ideato di recente…” Fei si inventò delle
scuse. Disse con orgoglio: “Ma preferisco chiamarla pozione Hulk. La pozione del gigante.
Eheheh, questa è una pozione davvero magica…” Fei fece una piccola pausa per creare più
suspence.

“Pozione Hulk? È un nome davvero strano…” Fei poteva sentire il lieve potere magico nascosto
nella pozione. Chiese istintivamente: “Sua maestà, quali sono gli effetti speciali di questa
pozione?”

“Naturalmente, eheheheh, ha l’effetto di aumentare la vostra forza…” Fei voleva pavoneggiarsi.


“Sembra la Pozione Folle che i maghi farmacisti hanno creato, ma la differenza tra la loro e la
mia è che la pozione Hulk potenzia permanentemente chi la beve!”

“Permanentemente?” Cech e Brook erano sbigottiti. Fissarono la pozione e sussultarono. “Com’è


possibile? Che sia una delle pozioni epiche delle leggende?”

Secondo la classificazione dei tipi di maghi del continente Azeroth, c’era una branca che si
dedicava alla produzione di farmaci. Questi maghi potevano creare molte strane pozioni. I filtri
avevano tutti effetti diversi e, a causa delle differenze di tipo e materiali diversi, potevano essere di
vario livello. Le pozioni epiche delle leggende erano quelle di grado più elevato. Avevano tutte
effetti incredibili e nei miti si parlava di alcuni filtri che potevano aumentare permanentemente la
forza di una persona…

Ma erano tutti oggetti leggendari. Pozioni epiche potevano essere create solo da maghi farmacisti
dello stesso livello, avrebbero avuto bisogno anche di molti rari e preziosi materiali che sarebbero
stati considerati inestimabili anche da potentissimi imperi di livello 8 o 9. Fei aveva tirato fuori
con noncuranza una pozione dicendo che aveva gli stessi effetti di quelle epiche, così naturalmente
Cech e Brook avevano difficoltà a credere ai loro occhi e alle loro orecchie.

“Ah? Pozione epica? Come sarebbe possibile, non ho nessuno di quei preziosi materiali per
crearne una…” Fei aveva letto molti libri, così sapeva di cosa stavano parlando. Roteò gli occhi e
ribatté sorridendo: “Eheh, anche se la pozione Hulk ha un effetto molto potente, ha un effetto
collaterale terrificante… per questo ho esitato per molto tempo prima di dirvelo. Se potrete
sopportarlo, il risultato vi soddisferà molto. La pozione è qui, se desiderate, potrete decidere chi
vuole fare un tentativo.”

“Effetto collaterale terrificante?”

Brook e Cech si scambiarono delle occhiate. Il loro shock era diminuito. Ritennero molto più
credibile questa spiegazione. Se la pozione non avesse avuto nessun effetto collaterale e avesse
potuto potenziare permanentemente la forza di una persona in modo perfetto, allora sicuramente
sarebbe stata al livello dei filtri epici; sarebbe stata troppo preziosa.

Brook esitò per un po’ di secondi e sollevò all’improvviso la testa dicendo: “Mi permetta di
provarla!”

La data dell’esercitazione militare di Zenit si stava avvicinando sempre di più. Chambord doveva
presentarsi. Se avesse partecipato e, avesse perso, il suo regno sarebbe sparito. Anche se
Chambord aveva due assi nella manica: Lampard e il re Alexander, l’allenamento era basato sul
punteggio totale di dieci scontri.
Era impossibile dipendere solo da loro due. Se Chambord voleva vincere, doveva migliorare la
forza dei suoi uomini. Erano a corto di tempo e per Gordon-Brook che voleva ardentemente
aumentare la sua forza e combattere a fianco del re, la pozione di fronte a lui forse poteva essere
la sua sola e ultima opportunità anche se era pericolosa.

Brook aveva fatto la sua decisione e sporse la mano per prendere la pozione verde.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Tuttavia…

“Whoosh!”

Peter-Cech, che era rimasto accanto a Brook in silenzio, afferrò per primo la pozione Hulk.
Rimosse il tappo e tracannò l’intera bottiglietta.
“Tu…”

Brook fu colto dal panico.

Cech era stato perdonato solo più di dieci giorni fa dal re ed era uscito vivo a stento dalla
Prigione di Ferro. Si era ammalato a causa dell’ambiente umido e cupo e per le torture in
prigione, così si era indebolito molto.
I due vortici di energia che rappresentavano la sua forza da guerriero a due stelle e la sua carica
erano state rovinate dai metodi feroci dell’ex capo ministro Bazzer. Tutta la sua energia era per lo
più scomparsa e la sua forza era calata significativamente. Anche se avrebbe potuto recuperarla,
ci sarebbe voluto molto tempo.
Cech era ancora nelle sue condizioni più deboli, avrebbe rischiato la vita se non fosse riuscito a
sopportare il terrificante effetto collaterale della pozione Hulk…

Sapeva che Cech non voleva fargli prendere questo rischio e così aveva preso la pozione per
primo.

Brook era molto preoccupato, ma non poteva fare nulla. Poté solo fissare attentamente Cech; non
osò nemmeno battere ciglio perché temeva di perdersi qualche segnale di pericoloso.

Fei invece era divertito, ma non lo diede a vedere.

Dopo pochi secondi, gli effetti collaterali di cui si stava preoccupando Brook apparirono.

All’inizio una brillante luce verde apparì all’improvviso sulla fronte di Cech. Emanava un potere
magico indescrivibile. Poi iniziò gradualmente a diffondersi verso il basso come una nuvola. Il
bagliore verde divenne sempre più intenso e presto tinse la testa e perfino i capelli di Cech.
Sembrava davvero strano.

Allo stesso tempo, gocce di sudore grosse quanto fagioli iniziarono a colare dalla sua fronte. I
suoi muscoli iniziarono anche a fremere. Chiaramente stava provando un dolore inimmaginabile.

Brook ne fu scioccato. Si girò e guardò Fei, e scoprì che non era affatto spaventato. Anzi,
sorrideva lievemente. Questo calmò un po’ Brook; trattenne le sue preoccupazioni e continuò ad
osservare Cech.

La luce verde stava diventando sempre più densa e iniziò ad espandersi per tutto il corpo di Cech.
A partire dalla testa, presto coprì il collo, il petto, il tronco, le braccia, le mani e le gambe… Dopo
più di dieci secondi, il primo comandante delle guardie del re era diventato completamente verde.
Anche i peli delle sue braccia erano di color smeraldo. Questa condizione non era diversa da un
avvelenamento di tossine esotiche. Ciò che preoccupò di più Brook era che poteva vedere
chiaramente la presenza di qualcosa di vivo che stava scavando e si stava agitando sotto la pelle
di Cech. Creò molte sporgenze che continuarono a percorrere il suo corpo. Le vene sporgevano e
il sudore scorreva come pioggia… Ovviamente questo processo era estremamente doloroso.

‘Non c’è da meravigliarsi che si chiami pozione del gigante, Cech sta diventando sempre più
grosso.’ Pensò Brook.

Fei rabbrividì quando lo vide.

Aveva provato lui stesso la pozione mentre aveva fatto degli esperimenti e il dolore di questo
potenziamento era insopportabile; sembrava che decine di migliaia di formiche stessero
divorando ogni briciolo dei suoi muscoli o che qualcuno stesse strappando la sua carne pezzo
dopo pezzo e avesse messo a friggere il suo corpo… anche se Fei era resistente, non voleva mai
più sperimentare questo dolore infernale. Questo sopratutto perché la pozione Hulk non aveva
effetto su di lui.

Dopo trenta secondi, l’espressione di dolore di Cech si allentò e la luce verde iniziò a diminuire.
All’improvviso il suo corpo emanò un’aura potente. Brook era molto familiare con questa
sensazione. Spesso la percepiva dal re Alexander. Era la stessa emozione che si provava di fronte
ad una pura forza fisica mozzafiato simile a quella di un drago. Ciò che lo sorprese ancora di più
era che questa sensazione si stava intensificando sempre di più. Questo significava che la potenza
di Cech stava aumentando molto velocemente.

Dopo un altro minuto, il verde sul corpo di Cech era quasi trascurabile e la sua aura smise di
potenziarsi.

“Uuh!”

Cech sospirò con forza e alla fine aprì gli occhi.

Osservò il suo corpo e sentì la forza che aveva perduto da tempo. Era ancora più potente rispetto
a prima. Era così entusiasta che i suoi occhi si riempirono di lacrime. Prima, quando la sua
energia era stata distrutta da Bazzer, si era disperato e aveva pensato che sarebbe diventato un
uomo inutile, ma ora la luce della speranza era trapelata dalle nuvole cupe. Si voltò all’istante e si
inginocchiò di fronte a Fei dicendo con entusiasmo incontrollabile: “La ringrazio sua maestà! Mi
sono ripreso… posso sentire la forza mostruosa nel mio corpo e i canali di energia si sono
allargati di un po’ di volte. Posso recuperare la mia energia da guerriero a due stelle in meno di
sei mesi…”

Cech era così entusiasta da essere diventato incoerente.


Dopo un po’ di osservazioni, aveva capito completamente gli effetti della pozione Hulk. Anche se i
vortici di energia non erano tornati, la sua forza fisica e la sua resistenza avevano raggiunto un
livello inimmaginabile. Poteva combattere un guerriero a due stelle usando solo la forza fisica.
Gli effetti non si fermavano qui. Ciò che lo rese più entusiasta era che i canali di energia che
scorrevano nel suo corpo si erano allargati. Questo significava che, una volta che avesse riniziato
ad allenare la sua energia, la velocità dei suoi progressi sarebbe stata superiore di un po’ di volte
rispetto a quella di un ordinario guerriero… Gli effetti della piccola Pozione Hulk erano di gran
lunga superiori ai filtri epici nelle leggende.

Fei disse con calma con un’espressione seria: “Peter, non rallegrarti troppo. Il terrificante effetto
collaterale della Pozione Hulk non è ancora passato completamente.”

“Ah?” Cech e Brook, che si erano appena riempiti di sollievo, si sorpresero di nuovo. “Che altri
effetti collaterali ci sono?”

“È questa luce verde. Vedi? La tua pelle è ancora verde. Secondo i miei calcoli, ha bisogno di tre
o cinque giorni per tornare alla normalità.”

Cech chiese con un’espressione strana: “Sua maestà… eh, era questo il terrificante effetto
collaterale di cui stava parlando?”

“Sì, sì!” Fei trattenne le risate e annuì con fermezza: “Ci vorrà molto tempo perché scompaia
questo verde; non è terrificante?” Ma subito dopo non riuscì più a mantenere la compostezza e
iniziò a ridere fragorosamente come un ragazzino che era riuscito a fare la sua burla. Il suo
temperamento da re era svanito completamente.

Cech e Brook si sentirono quasi svenire.

Quello sarebbe un terrificante effetto collaterale?

“Brook… io…” Cech era un po’ imbarazzato. All’inizio era preoccupato per il “terrificante
effetto collaterale e aveva preso la pozione prima di Brook; voleva affrontarne i rischi al suo
posto. Chi si sarebbe immaginato che il re stesse solo scherzando? Ora a quanto pareva aveva
rovinato l’opportunità di Brook di diventare più forte. Sia per i suoi meriti che per i suoi titoli;
Brook la meritava di più. Cech rimpianse subito la sua azione.

“Signor Cech…” Brook era ancora abituato a chiamarlo con rispetto come se fosse un suo
superiore: “È troppo cortese. Se Chambord potrà ottenere un altro potente guerriero e aumentare
le possibilità di vincere nell’esercitazione militare di Zenit, non importa chi prenderà questa
pozione.” Le sue parole erano davvero sincere e non erano affatto superficiali. Cech non sapeva
cosa dire. Di lato, Fei annuì senza farsi vedere. Sapeva di aver scelto la persona giusta. Questo
guerriero ad una stella era retto, affidabile e aveva integrità. La parte migliore inoltre era la sua
grande lealtà nei suoi confronti.

“Non dovete farvi cogliere dal panico in realtà, eheheh…” Fei mosse la mano e un’altra Pozione
Hulk apparì dal nulla. “Ho altre bottigliette di questa pozione!”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Cech e Brook stavano per impazzire; entrambi fissarono Fei con “risentimento”. Finalmente
avevano capito di essere stati presi in giro dal giovane re e che era tutta una burla amichevole.

Brook bevve con entusiasmo l’altra bottiglietta di Pozione Hulk.

Durante i suoi esperimenti precedenti, Fei aveva provato la pozione del gigante su animali come
galline, maiali e mucche, e anche su qualche prigioniero malvagio condannato a morte. Aveva
studiato bene il dosaggio e gli effetti a breve e a lungo termine. Dopo aver sperimentato un dolore
indescrivibile, Brook divenne estremamente potente. La sua forza fisica era sufficiente ad
affrontare un guerriero a due stelle. Anche i canali di energia del suo corpo si erano allargati.
Questo aveva un effetto a lungo termine molto importante; Brook, che prima era mediocre in
termini di allenamento dell’energia, era diventato all’improvviso un genio nel coltivarla.

Per massimizzare l’efficacia della Pozione Hulk, bisognava allenarsi e i suoi resti erano ancora
immagazzinati nei loro corpi. Guardandoli da vicino, si poteva ancora scorgere il verde sulla
pelle di Brook e Cech. Si osservarono l’un l’altro e risero.

Il fatto che il re avesse tirato fuori delle pozioni con degli effetti così assurdi li aveva scioccati. Se
questa informazione fosse trapelata fuori dal regno, molti avrebbero combattuto e iniziato una
guerra per appropriarsi dei suoi filtri.
Ora sapevano perché il sovrano aveva parlato con loro in privato; eccetto Fernando-Torres, tutte
le altre guardie erano state congedate.

“Gli effetti della Pozione Hulk sono sbalorditivi, ma non si accumulano, così può funzionare solo
una volta. Gli effetti saranno minimi se ne prenderete un’altra. Tuttavia non dovreste battere la
fiacca… ho altre pozioni, ma non ce ne ho molte. Sono tutte per il miglioramento della potenza di
Chambord. Voi due siete le persone di cui mi fido di più, e anche quelli che hanno assunto per
primi la Pozione Hulk. Ricordate, questa questione dev’essere tenuta segreta e non potrà mai
essere rivelata. Per quanto riguarda l’aumento improvviso della vostra forza, pensate voi a dei
modi per spiegarlo… Dobbiamo fare molta attenzione. Sapete esattamente perché dobbiamo
farlo.”

Dopodiché Fei tornò nel suo trono formato dai due leoni e passò alla modalità Paladino. Il
temperamento inviolabile e maestoso di un paladino di livello 12 riempì la sala; quest’aura investì
l’intera sala. In quel momento, Fei aveva ripristinato il suo prestigio da re che controllava ogni
cosa come un dio impareggiabile.

Dopo aver sentito queste parole, Brook e Cech finalmente capirono perché erano stati i primi a
toccare la Pozione Hulk. Erano pieni di gratitudine e si sentirono ribollire il sangue. Entrambi si
inginocchiarono e dissero all’unisono: “Non si preoccupi sua maestà! Nessuno saprà nulla di
questo!”

Fei annuì con soddisfazione.

Aprì la mano all’improvviso e un’altra bottiglietta di Pozione Hulk apparì nella su amano. La
spinse in avanti avvolgendola con l’aura da paladino di livello 12 e la fece volare lentamente
verso Brook.

Fei continuò: “Quando tornerete, scegliete subito duecento soldati leali con la fedina pulita. Poi
diluite questa bottiglietta in quattro barili d’acqua limpida e fatela bere a quei duecento uomini.
In questo modo, anche se non riceveranno gli stessi benefici che avete sentito voi, sarà comunque
un buon potenziamento per i loro fisici. Ricordate, questi duecento soldati saranno i membri
d’élite che parteciperanno all’Esercitazione Militare di Zenit.
Non possiamo essere imprudenti. Devono essere selezionati con cura; prima viene la lealtà, poi
l’abilità. Sarebbe meglio se fossero tutti nati a Chambord… Brook, dopo che avrai finito,
consegnerai questi soldati al comandante Cech e lascerai che li alleni e li guidi lui. Voglio che
costruiate una forza invincibile per il regno nei prossimi sei mesi. Potete riuscirci?”

“Sì sua maestà. Non c’è problema!”

Brook strinse la pozione come se stesse tenendo la chiave di un tesoro impareggiabile. Disse con
grande sicurezza: “Con l’aiuto della Pozione Hulk che può rivaleggiare con i filtri epici,
possiamo costruire assolutamente un esercito d’élite dalla forza terrificante. Le nostre possibilità
di vincere nell’esercitazione militare tra sei mesi aumenteranno di molto.”

Perfino il taciturno Cech annuì con entusiasmo e disse: “Sua maestà, le garantisco di poterle
costruire un esercito invincibile in meno di sei mesi!”

Fei annuì.
Non era preoccupato degli incidenti che potevano accadere usando la Pozione Hulk. Prima
quando aveva fatto esperimenti con il filtro, aveva scoperto un fenomeno soddisfacente,
indipendentemente che fosse un umano o un animale, dopo aver preso tutta la pozione e aver
sopportato un po’ di minuti di dolore terrificante, le cavie erano diventate molto più potenti e
avevano sviluppato una sensazione di dipendenza sincera nei confronti di Fei, rendendoli più leali
nei suoi confronti.
Erano simili alle emozioni che i bambini provavano nei confronti dei loro genitori. Dopo aver
riflettuto un po’ su questo, Fei aveva ipotizzato che questo fenomeno fosse causato dalla debole
energia spirituale nella pozione. Ogni volta che la Pozione Hulk veniva creata, conteneva un po’
di energia spirituale, piena di vita, e dava a Fei una certa sensazione di familiarità, come un
neonato attaccato alla madre. Pareva che la debole energia spirituale influenzasse
silenziosamente l’anima di chi la beveva e aumentasse la loro lealtà nei confronti di Fei.

L’incidente della Pozione Hulk terminò. Nei dieci minuti dopo, Fei e Brook discussero delle
restrizioni sul settore militare di Chambord. Fei non era un genio in questo campo, così delineò
brevemente alcuni princìpi che derivavano dai suoi ricordi e dalle conoscenze della terra. Tuttavia
ispirò profondamente Brook. Durante la chiacchierata, anche Cech diede alcune ottime
raccomandazioni.
Fei si rese conto che anche questo primo comandante delle Guardie del Re era piuttosto
talentuoso nel campo militare. Durante la chiacchierata, Brook riempì di note tre intere
pergamene di pelle. Dopo aver visto che si stava facendo tardi, Brook e Cech si alzarono, si
inchinarono e uscirono dal palazzo.

Alla fine rimasero solo Fei e la sua guardia personale.

Dopo aver sentito lo sguardo brillante incollato sulla sua schiena, Fei si voltò e vide che Torres lo
stava fissando con entusiasmo. Il re capì cosa stava pensando e chiese direttamente: “Vuoi anche
tu una bottiglietta di Pozione Hulk per aumentare la tua forza?”

Torres esitò un po’; sapeva che la pozione era estremamente preziosa e si inginocchiò mentre
rispondeva con sincerità: “Sua maestà, è il mio più grande errore poterla seguire. Voglio
combattere per lei, ma sono troppo debole; ho difficoltà anche a brandire una spada… Perciò
prego sua maestà di donarmi una bottiglietta di Pozione Hulk.”

“Una delle Pozione Hulk è per te, ma non posso dartela subito.” Fei gli fece cenno di alzarsi e
continuò: “Gli effetti della pozione sono significativi, ma la sua energia è estremamente brutale.
Una persona ordinaria non può sopportare il dolore del processo di trasformazione. Se svieni,
danneggerebbe gravemente il tuo corpo.
Sia il signor Brook che il signor Cech sono forti guerrieri che hanno combattuto numerose
battaglie, e hanno la forza elementare e la resistenza per sopportare al dolore e ottenere i benefici
della pozione. Tu invece sei ancora troppo debole e non puoi sopportare l’impatto della pozione.
Se te la dessi ora, sarebbe un disservizio… Se vuoi raggiungere velocemente i requisiti minimi per
prendere la pozione, vai a cercare Pierce e Drogba. Allenati con quei due secondo i metodi che ho
dato a loro. Una volta che il tuo corpo diventerà abbastanza forte, ti darò la pozione.”

Dopo aver sentito la spiegazione, l’espressione di Torres da delusa divenne speranzosa. Strinse i
pugni con entusiasmo e disse: “La ringrazio sua maestà. Andrò subito a cercare il signor
Pierce…”

Dopo aver detto questo, il ragazzo biondo si girò e si precipitò fuori dalla sala.

Fei lo guardò andarsene e rise piano.

Dopo averlo osservato negli ultimi due giorni, aveva notato il suo grande potenziale. Il giovane
era intelligente, premuroso, coraggioso e onesto; aveva tutte le qualità necessarie di un vero
guerriero. Era anche cresciuto a Chambord ed era leale al regno. Adorava Fei come un idolo e lo
venerava come un dio. Non aveva motivo per non promuoverlo.

L’unica questione che lo stava trattenendo era che Torres era ancora troppo giovane, così prima
Fei voleva affinare le sue capacità un po’.

Tuttavia, i danni brutali della pozione di cui aveva parlato erano veri; non aveva esagerato
minimamente. Durante i suoi esperimenti precedenti, diciotto pecore, trentatré maiali e numerosi
piccoli animali come galline, anatre ed oche erano morte a causa del filtro. Anche la maggior
parte dei prigionieri malvagi che Oleg gli aveva parlato erano morti durante il processo di
trasformazione. Questo era il lato oscuro della pozione.

Fei rimase seduto per un po’ e pensò a tutto quello che era accaduto, assicurandosi di non aver
tralasciato nulla. Sospirò lentamente e passò alla modalità barbaro. Dopo essersi guardato
attorno ed essersi assicurato che non ci fosse nessuno, fissò lo spazio aperto di fronte a lui e
sussurrò: “Elena… Puoi uscire ora!”

Non appena finì di parlare, risuonò un lieve ronzio.

Un piccolo bagliore blu apparì a mezz’aria e si allargò sempre di più. Presto formò un’enorme
“porta” dalla forma ovale. Si stabilizzò gradualmente mentre la luce ne percorreva la superficie.
Era un portale del mondo di Diablo! Poi una splendida figura emerse lentamente dal portale e
apparì nel palazzo del re.
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

I suoi capelli rossi assomigliavano ad una nuvola di fuoco. Numerosi simboli mistici erano incisi
sulla sua armatura raffinata e il potere magico circolava sulla sua superficie. Gli stivali di cuoio
bianco le arrivavano alle ginocchia come dei rampicanti. Le sue cosce lisce erano esposte, snelle e
splendide; erano bianche come la neve ed emanavano un fascino mozzafiato e seducente.
La gonna da battaglia color blu cielo circondava le sue anche allettanti. Il suo girovita sembrava
un salice ondeggiante; era così sottile da poter essere afferrata con solo due mani. Il suo petto
aveva mantenuto il suo fascino sotto l’armatura leggera di cuoio. Il suo viso splendido faceva
sentire in colpa chi lo guardava. Il suo temperamento era per lo più apatico ed elegante, ma
sopratutto stupendo…

Questa era Andelisha-Elena, un’austera valkiria inviolabile e il Fiore del Campo più bello
nell’intero mondo di Diablo.

Passò silenziosamente attraverso il portale come se stesse viaggiando per lo spazio-tempo. Apparì
nella sala e si presentò di fronte a Fei.

La bellezza di Elena era fiorita.

Per molto tempo da quando l’ultimo Fiore del Campo sorprendentemente si era innamorata del
signore del terrore Diablo e si era demonizzata, nessuna donna era riuscita ad occupare questo
titolo finché non era nata l’elegante Elena. Questa giovane guerriera aveva conquistato l’intero
continente con la sua bellezza e il suo coraggio.

“Signor Fei. Ho sentito la tua chiamata dal Campo delle Ranger.” Elena si inchinò e lo salutò
come la gente nel mondo di Diablo porgeva i suoi rispetti al suo re. “Hai qualche compito per
me?”

“Elena, puoi chiamarmi Alexander d’ora in poi!” Fei indicò una sedia di pietra accanto a lui.
Sorrise e chiese: “Accomodati pure. Com’è andata? Credo che tu abbia informato la sacerdotessa
Akara e il capo Kashya di questo mondo, no?”

“Sì. Ho riferito loro le informazioni secondo gli ordini, sua maestà Alexander.”

Elena si era abituata velocemente a chiamarlo “Alexander”. Negli ultimi dieci giorni circa, era
passata da una sorpresa e uno shock iniziale a calma serena; aveva capito la pozione che aveva
Fei in questo mondo. Quando era stata evocata nel continente Zenit per errore da Fei circa dieci
giorni fa, Elena era rimasta sconvolta dalla tranquillità e dalla bellezza di questo mondo.
Non c’erano mostri, né demoni, e non c’erano le invasioni e l’inquinamento dei poteri malvagi
dell’inferno. C’era solo aria pulita, acqua fresca, piante lussureggianti e montagne verdi. Tutto
qui era pieno di vita e fiorente; sembrava uguale al paradiso di cui tutti parlavano nel mondo di
Diablo. Elena si innamorò a prima vista di questo mondo.

Negli ultimi dieci giorni, era potuta entrare nel castello di Chambord per quattro ore al giorno e
osservare e studiare questo ambiente in quanto ospite di Fei. Questo includeva le regole di questo
mondo, l’identità di Fei, la posizione di Chambord e il ciclo giorno e notte. Dopo aver compreso
tutto, con il permesso di Fei, Elena aveva trasmesso tutte queste conoscenze ai due capi del
Campo delle Ranger, Akara e Kashya.

“Eh, bene. Grazie per il tuo duro lavoro. Oh, giusto, dopo qualcuno ti condurrà in un luogo. Per
favore osservarlo con attenzione e riferiscimi le tue scoperte.” Fei non si comportava affatto come
un re di fronte ad Elena. Le passò con noncuranza una grossa mela rossa e sorrise: “Allora i capi
Akara e Kashya hanno deciso se accettare le mie proposte?”

Elena ne fu sorpresa, prese velocemente la mela e il suo viso bianco arrossì lievemente; abbassò
la testa e rispose: “Sì. Tuttavia il capo Akara spera che Chambord possa aiutare un po’ il Campo
delle Ranger mandando del cibo.”

‘Oh, cibo? …Posso solo fare un tentativo e vedere se posso convertire del cibo e trasportarlo nel
mondo di Diablo.’ Fei ci pensò e disse: “Discuterò personalmente della questione in seguito.”

In quel momento, le guardie fuori dal palazzo gridarono per informare Fei che era arrivato il
guardiano Oleg e che stava aspettando fuori.

“Lasciatelo entrare!”

Non appena finì di parlare, il guardiano Oleg si precipitò dentro con entusiasmo. Il suo viso era
rosso e il grasso sulla sua faccia stava tremando, come se fosse accaduto qualcosa di importante.
Si inchinò umilmente e fece un po’ di passi avanti finché non raggiunse Fei. Si inchinò per porgere
i suoi rispetti a Fei mentre sorrideva e lusingava: “Sono qui per fare rapporto a sua maestà,
ottime notizie, ahahah, la nuova prigione è stata completata, ed è pronta per essere usata
immediatamente!”

Mentre stava parlando, notò velocemente Elena seduta a fianco del re. Rimase subito scioccato
dalla bellezza di questo Fiore del Campo, ma non gli venne nessun intento malvagio e lascivo.
Primo, sapeva chiaramente che questa ragazza probabilmente aveva un rapporto stretto con il re
Alexander; lo poteva capire dal modo in cui lei guardava sua maestà. Inoltre Oleg era almeno un
guerriero ad una stella e percepiva vividamente che il potere di Elena superava di gran lunga il
suo. Notò anche quanto valeva la sua armatura magica incisa… Tutto questo gli suggerì
chiaramente di sopprimere ogni pensiero impuro. Non poteva offendere la ragazza di fronte a lui,
altrimenti sarebbe morto dolorosamente.

Dopo aver sentito il rapporto di Oleg, Fei annuì con soddisfazione e disse: “Ottimo, hai fatto un
buon lavoro. Sono soddisfatto. Ora organizza alcuni carcerieri e trasferite tutti i prigionieri dalle
Segrete dell’Acqua nel nuovo carcere. D’oggi in avanti, sigilla completamente la Prigione di
ferro. Nessuno potrà entrarci senza il mio permesso.”

“Ai suoi ordini sua maestà!” Oleg si entusiasmò sentendo il complimento di Fei. Annunciò la sua
lealtà ad alta voce.

“Eh, un’altra cosa. Questa signorina Elena è la mia… amica.” Fei stava per usare “fidata
sottoposta” o “confidente”, ma pensò che la parola “amica” fosse più adatta. Continuò: “Dopo
che avrai finito di trasferire i prigionieri, conduci Elena nella Prigione di Ferro per una visita.
Ricorda, non fare domande. Torna nel palazzo da solo dopo che finirà. Ho qualche grande
ricompensa da darti.”

“Dio la benedica brillante e compassionevole re.” I denti di Oleg stavano per rompersi per
l’entusiasmo dopo aver sentito questa promessa. Dopo aver incontrato spesso il re, aveva capito
ancora di più la sua personalità. Se Fei l’aveva definita una grande ricompensa, significava che
sarebbe stato un premio di qualità. Poi ricoprì Fei di un’altra serie di lusinghe.

“Elena, seguilo. Quel posto è un po’ strano. Potresti scoprire qualcosa di interessante, ma c’è
un’enorme porta di ferro nera. Non attraversarla per ora, va bene?”

Elena si alzò, annuì e seguì il guardiano Oleg fuori dal palazzo del re.

Dopo aver visto scomparire entrambi dalle porte della sala, Fei si leccò le labbra e si sfregò le
tempie. Aveva troppe faccende di cui occuparsi. Anche se stava delegando la maggior parte dei
compiti a Brook e a Bast, era ancora estremamente occupato e non aveva tempo di prendere
respiro.

C’era una lieve fragranza di fienarola nell’aria. Era stata lasciata da Elena quando si era seduta.

Luce dorata passava oltre le enormi statue degli dei e illuminava il palazzo. Fei rimase a prendere
il sole, chiuse gli occhi e apprezzò la meravigliosa fragranza. Il suo flusso di pensieri
all’improvviso diventò scorrevole e allegro come sempre, e ripensò cos’era successo poco tempo
fa.
…..

Dodici giorni fa.

Dopo che Fei aveva ideato i dieci progetti dei vestiti e aveva “spaventato” la sua bella fidanzata
con i progetti dei reggiseni, non gli era rimasto nulla da fare. Perciò cercò di comunicare con la
fredda voce misteriosa nella sua mente e tornò nel mondo di Diablo.

Mondo di Diablo, Campo delle Ranger.

Non appena entrò nel Campo delle Ranger, fu circondato da acclamazioni. Si guardò attorno e fu
sorpreso nello scoprire che la sacerdotessa Akara e il capo militare Kashya avevano condotto tutti
tti nell’accampamento ad inginocchiarsi e a pregare con devozione nel luogo dov’era apparso
l’ultima volta. Quando lo rividero, tutti saltellarono e iniziarono ad esultare incessantemente.

“Signor Fei, finalmente sei tornato!”

Il viso vecchio di Akara mostrò un sorriso simile ad un dente di leone, mentre Kashya e gli altri
fissarono Fei con entusiasmo. Tutti stavano rivelando espressioni di rispetto e ammirazione. Fei
aveva visto raramente delle razioni del genere nei NPC.

“Eh… cos’è successo?”

Fei non era abituato al loro entusiasmo. Questa strana situazione gli fece venire la sensazione che
queste persone volessero qualcosa da lui.

Elena era accanto a lui e gli riferì: “Signor Fei. Hai ucciso il capo demoniaco malvagio Andariels
e hai aperto una via che collega il continente delle Ranger ad est. Secondo il patto di sangue dei
nostri antenati, ora sei il capo supremo…”

“Ora sarei il capo supremo del Campo delle Ranger?”

Fei era sbalordito. Si ricordò all’improvviso che, quando stava uscendo dal mondo di Diablo,
Elena non glielo aveva menzionato. Si girò e guardò Akara, Kashya e gli altri, e senza cercare di
nascondere la sua soddisfazione disse: “È vero? Sono davvero il capo supremo del Campo delle
Ranger?”

“Sì, esatto.” Nonostante Akara volesse riempire di calci quella faccia dall’espressione
“insolente” e spudorata, la questione riguardava il patto dei suoi antenati, così non poteva essere
disubbidiente. Doveva rispondere pazientemente.
Anche Kashya e Charsi annuirono in segno di conferma.

“Ahah, significa che non dovrò pagare per le pozioni e le pergamene di Akara, o per ingaggiare
mercenari da Kashya o per comprare equipaggiamento e oggetti da Charsi? Ahahahahah…” La
risata di Fei era davvero spudorata; sembrava aver rivelato la sua natura. Questa idea viscida e
sfacciata gli era venuta quasi all’istante dopo aver saputo di essere diventato il capo supremo.

Una grande attrattiva lo stava “salutando” dolcemente, così vicina che Fei quasi poteva sentirne
il profumo.

Tuttavia…

“È impossibile. Anche con il patto dei nostri antenati, il capo supremo non può ottenere nulla
gratuitamente nel campo… signor Fei, devo avvertirti che, in quanto supremo capo, hai il potere
di convocare tutti al tuo servizio e hai anche il potere di porre divieti. Tuttavia hai anche l’obbligo
di proteggere e combattere per tutti, per ogni costruzione, ogni mucca, perfino ogni gallina. Ti ho
anche detto molto tempo fa che tutto nel mondo ha un suo equilibrio… Naturalmente, in segno di
rispetto al supremo capo, d’ora in avanti potrai acquistare da chiunque a metà prezzo, incluse le
mie pozioni e le mie pergamene.” Disse l’avida Akara stringendo i denti. Le sue parole infransero
i sogni di Fei di ottenere tutto gratuitamente.

“Eh… metà prezzo?” Fei si sfregò il mento con delusione. Non ebbe altra scelta se non annuire e
dire: “Anche se è ancora costoso, è un ottimo affare.”

“Onorabile Fei. Abbiamo intenzione di aprire l’altare del giuramento dei nostri antenati. Dopo il
rituale, diventerai ufficialmente il capo supremo del Campo delle Ranger… Il barbuto Cain si fece
avanti e porse i suoi saluti a Fei portando il suo bastone. “Secondo le leggende del continente
delle Ranger, ogni supremo capo potrà ottenere tre abilità miracolose e leggendarie dal grande
dio. È il momento perfetto, presto, iniziamo il rituale!”

Fei si rese conto che la situazione nel mondo di Diablo stava andando verso una direzione
sconosciuta.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Ciò che sorprese Fei fu che l’altare degli antenati non era in una posizione evidente. Akara
condusse lui e gli altri locali nella sua piccola tenda a sud-ovest dell’accampamento.

Fei era stato qui numerose volte.


Il suolo era ricoperto di bottiglie rotte e i barattoli ammuffiti su cui crescevano rampicanti. C’era
un odore pungente vicino alla tenda; era l’aroma delle pozioni incomplete. La tenda di Akara era
molto piccola; era perfino un po’ lacera. Fei si era chiesto come potesse accomodare più di una
persona alla volta, anche ospitando qualcuno di piccolo e magro come la sacerdotessa Akara.

Tuttavia stavolta rimase sbalordito.

Fei spalancò la bocca dopo aver visto Akara, Kashya e Cain piegare la schiena ed entrare uno per
uno. Era estremamente curioso: “C’è una caverna segreta sotto la tenda? Altrimenti come
potrebbe contenere così tante persone?” Presto quasi tutti nel Campo delle Ranger erano entrati e
Fei non poteva rimanere più a bocca aperta di così.

Elena picchiettò Fei con le sue ditine fredde: “Signore, dovremmo entrare ora.” Dovevano
andarci, Fei aveva perfino intenzione di strisciarci dentro se non ci fosse stato abbastanza
spazio… Tuttavia, dopo aver piegato la schiena, alzò lo sguardo e rimase estremamente scioccato.
Come la si poteva definire una tenda? Era sicuramente un magnifico palazzo. C’era un’ampia
visuale, Fei si era ritrovato in un’enorme sala a cui era connesso un lungo corridoio di cui non
vedeva la fine. Sedie e tavoli erano disposti ordinatamente nella sala e c’erano molte porte lungo
entrambi i lati del corridoio; Fei non poteva nemmeno contarle tutte.

“Questa… questa è… magia spaziale?”

Dopo un breve momento di stupore, Fei capì cosa stava succedendo. Era folle; la tenda lacera di
Akara era l’entrata di uno spazio enorme. Attraverso questa tenda, Fei era accaduto ad un luogo
mai visto prima.

Ma dopo aver riflettuto un po’, era solo normale che il Campo delle Ranger avesse un posto così
misterioso. Dopotutto, l’accampamento esisteva da più di un milione di anni. Era anche in questo
luogo che era cominciata la guerra tra il paradiso e l’inferno millenni fa, se l’accampamento fosse
stato trasandato e misero come sembrava, allora sarebbe stato già raso al suolo dai demoni e dai
mostri della palude; non c’era motivo per cui Blood Raven, il fabbro, Griswald e il boss finale
Andariel non potessero spazzarli via.

C’era un solo motivo per cui l’accampamento era potuto sopravvivere alle guerre, alle battaglie e
agli eventi storici: il potere.

Era ovvio che il Campo delle Ranger aveva un potere sconosciuto che Fei non conosceva.

Mentre tutti si inoltravano nel palazzo, superarono una stanza che sembrava adibita a degli
incontri. Fei non raggiunse ancora la fine del corridoio. Akara e Kashya erano proprio di fronte
alla folla; stavano camminando molto lentamente e Fei voleva raggiungerle. In quel momento
però accadde qualcosa di strano. Scoprì che, più correva velocemente, più la distanza tra lui e le
due aumentava. Presto poté solo scorgere appena la figura di Akara.

“Cosa sta succedendo?”

Fei era perplesso.

Elena era sempre accanto a lui e lo avvertì: “Signor Fei, il tempo e lo spazio in questo luogo sono
invertiti… Più camminerai lentamente, più aumenterà la distanza da percorrere. Non devi
camminare così velocemente.”

Fei ne fu sorpreso, ma finalmente capì il segreto di questo posto.

Sorrise con gratitudine ad Elena e iniziò a camminare lentamente.

Scoprì di stare procedendo più rapidamente rispetto a quando stava correndo. Anche se stava
facendo solo piccoli passi, stava superando veloce come il vento le porte e le stanze; aveva la
sensazione di essere su un nastro trasportatore. Fei rallentò il passo ancora di più, lento quanto
una lumaca, ma grazie alle regole di questo spazio misterioso, si spostò ancora più velocemente.
In un batter d’occhio, Fei raggiunse magicamente la sacerdotessa Akara che stava guidando il
gruppo di fronte.

“Wow, che posto magico… Eheheh, dove stiamo andando?” Fei cercò di iniziare una
conversazione.

“All’altare degli antenati.” La risposta di Akara fu concisa.

“Eh… quanto manca?”

“Siamo arrivati.”

Akara si fermò.

Fei guardò davanti e rimase di nuovo scioccato.

Alla fine del corridoio, era apparso dal nulla un enorme spazio misterioso ed ampio. Un altare
alto trenta-quaranta iarde fatto di pietra nera si ergeva al centro di questo spiazzo come un
grattacielo.
Il diametro di questo altare era ampio più di cinquanta iarde ed era ricoperto di pietra nera
misteriosa. Conteneva un totale di nove piani, più in alto andava, più diventava più piccolo;
sembrava quasi una torta nera per un matrimonio.

Ai quattro lati dell’altare c’erano sottili scalinate che portavano al nono piano; uno spazio così
piccolo che avrebbe potuto ospitare solo circa quattro o cinque persone. Da lontano, le pietre di
ogni livello erano incise con simboli magici e misteriosi. Sembravano dei rampicanti ed erano le
parole di una lingua sconosciuta. Oltre ai segni, c’erano anche innumerevoli antichi dipinti.
Ognuno raffigurava una scena differente, demoni orribili, mostri ululanti, guerrieri in battaglia e
maghi cantilenanti.

L’intero altare era nero. Si ergeva silenzioso nello spiazzo ed emanava un’aura antica, come se
stesse suggerendo la sua storia misteriosa seppellita nelle sabbia del tempo, ma stesse anche
mostrando la crudeltà e la natura terrificante del passare del tempo. Fei poteva percepire
chiaramente una traccia della pressione mitica emessa dall’altare.

“Questo è l’altare del patto dei nostri antenati.” Disse la sacerdotessa Akara con una rara
espressione solenne; aveva un’aura lievemente sacra, sembrava che l’altare fosse il santuario nel
suo cuore. Disse a Fei: “Dopo che salirai sull’altare usando la scalinata ad est e raggiungerai il
nono piano, pregando con devozione, dio ti donerà tre abilità miracolose. Vai avanti signor Fei.”

Dopo aver detto questo, lei e gli altri residenti del Campo delle Ranger si inginocchiarono e
iniziarono a cantare usando un’antica lingua misteriosa. Un’atmosfera solenne circondò tutti
quanti; energia sacra visibile ad occhio nudo emerse dai loro corpi e si iniettò lentamente
nell’altare nero come delle meteore, lasciando dietro di sé una lunga scia.

Fei salì un gradino dopo l’altro usando la sottile scalinata nel lato ad est.

Quando arrivò finalmente al nono piano, l’altare nero sotto i suoi piedi sembrava aver assorbito
finalmente abbastanza energia sacra e gradualmente ci furono nuovi cambiamenti. Dal fondo
dell’altare, ogni piano iniziò a girare secondo una certa combinazione, come se fosse uno
strumento preciso che si stava calibrando per produrre una misteriosa onda sonora.

L’aura antica si intensificò.

Fei cercò di mantenere la compostezza e guardò con calma tutto quello che stava accadendo.

Questo evento superava ogni sua immaginazione. Incidenti del genere non erano mai apparsi nel
gioco della terra con cui aveva familiarità. In quel momento, la situazione stava andando in una
direzione che non corrispondeva ai suoi ricordi.
All’improvviso…

“Boom!”

Risuonò un forte crepitio e l’altare nero smise finalmente di girare.

La visuale di Fei cambiò, come se la struttura si fosse teletrasportata in un altro luogo. Akara e gli
altri erano tutti scomparsi; pareva che l’intero altare fosse stato spostato in uno spazio tra le
stelle da un dio dal potere illimitato. Fei si guardò attorno e trovò stelle brillanti ovunque, si
sentiva come se fosse in un vuoto cosmico, privo di una direzione precisa.

Prima che Fei potesse sussultare…

All’improvviso un raggio di luce bianca brillò dal nulla e coprì il suo corpo. Era simile al bagliore
che lo avvolgeva quando saliva di livello, ma il suo potere e la sua pressione erano di gran lunga
più potenti. Per un momento, tutti i sensi di Fei smisero di funzionare e riecheggiò solo una voce
fredda e maestosa nella sua mente.

“Dio supremo, anni sconfinati, spazio infinito ed eternità… secondo il patto di sangue degli
antenati dei ranger, debole umano Fei, hai ucciso Andariel, una dei quattro guru dell’inferno, e
riceverai tre abilità miracolose dagli dei. Queste tre abilità sono: Impara, Dai ed Convoca!
…Umano, preparati ad accettare il dono degli dei!”

Non appena la voce fredda e maestosa smise di parlare, il raggio bianco iniziò ad agitarsi e
inondò più volte Fei. Questo processo era simile ad un’anestesia; Fei non sentì nessun dolore, né
pruriti, ma poteva percepire chiaramente i cambiamenti incredibili che stavano investendo ogni
singola cellula del suo corpo…

…..

Sotto l’altare.

Vedendo l’enorme altare completamente seppellito nella sfera di luce bianca come il latte, Elena
mostrò un’espressione ansiosa e preoccupata; non poté che chiedere con impazienza al capo
spirituale del campo: “Signorina Akara… Lui… che ci siano stati degli incidenti? Sono già
passate tre ore…”

“Elena, bambina mia, non preoccuparti… Questo è il decreto dei nostri antenati e degli dei.”

Elena guardò il Fiore del Campo un po’ agitata accanto a lei e sorrise. La confortò con
un’espressione gentile che Fei non aveva mai visto prima: “Nelle leggende del continente delle
Ranger, ogni Fiore del Campo incontra un uomo che cambia la sua vita per sempre. Andariel ha
incontrato Diablo e tu hai incontrato Fei. Questo è ciò che la ruota della fortuna vi ha preparato.
Elena, bambina mia, posso prevedere il tuo futuro, voi…”

“Boom!!”

Mentre Akara stava parlando, risuonarono dei fragori. Si fermò e spostò lo sguardo verso la fonte
del suono. La sfera di luce bianca sull’altare stava scomparendo lentamente. Riuscirono a
rivedere la struttura. Fei, che aveva appena finito il rituale, stava scendendo dalla scalinata
sottile.

“Sto bene, non ti preoccupare.”

Fei sentì la preoccupazione della ragazza e rise mentre le stringeva la manina fredda.

Elena era estremamente imbarazzata. Arrossì e cercò di ritirare la mano e abbassò velocemente la
testa, tornando tra la folla.

…..

Dopo aver ripercorso la stessa via per uscire dalla tenda spaziale di Akara, rimaneva solo poco
meno di mezz’ora di tempo di gioco per oggi. Fei non si precipitò fuori dall’accampamento per
uccidere altri mostri. Invece rimase a discutere con Akara, Kashya e il canuto vecchio Cain.

Nessuno sapeva di cosa avessero parlato, né di che tipi di abilità miracolose avesse ottenuto Fei.
Quando Fei partì di nuovo dal mondo di Diablo, i residenti dell’accampamento videro
un’espressione incredibilmente sollevata sul volto della signora Akara.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Nello stesso giorno in cui Fei uscì dal mondo di Diablo, aveva scoperto che sia Angela che Emma
erano state invitate di nuovo dalla principessa Tanasha a passare il tempo. Pensò che questa
donna fosse piuttosto interessante. Non si era mai mostrata a Chambord dal suo arrivo.
Anche quando Fei aveva ucciso un po’ di cavalieri e il vice della legione di canonizzazione reale,
non era apparsa, né aveva detto nulla. Non aveva nemmeno chiesto a Fei di incontrarsi, né
l’aveva convocato. Sembrava che fosse in vacanza invece di prepararsi per incoronare
ufficialmente Fei, non aveva menzionato affatto la canonizzazione e invece voleva avvicinarsi alla
futura regina Angela.
Mandava di frequente i suoi servi per invitarla a trrascorrere tempo insieme.
Fei non si fermò qui. Non temeva che la principessa potesse prendere Angela in ostaggio; era il
suo vago istinto. Almeno per ora, l’atteggiamento di Tanasha nei confronti di Chambord era
positivo.

Fei al momento era molto occupato. Estremamente occupato.

Aveva due obiettivi a breve termine. Il primo era di diventare più potente e il secondo di rafforzare
Chambord. Per il primo sarebbe potuto andare nel mondo di Diablo e avrebbe potuto sfruttare la
Pozione Hulk per completare il suo secondo obiettivo.

L’unico aspetto deludente era il tasso di successo di Fei nel trovare le Pozioni Hulk; era meno del
4%. Inoltre era efficace solo per le persone con certi requisiti. Ad esempio, Cech e Brook che
erano guerrieri stellari si sarebbero rafforzati con questo filtro, ma anche le persone più deboli,
come i mercenari magri e alti della Prigione di Ferro, potevano beneficiare della pozione.
Tuttavia, se un uomo ordinario come il vecchio Bast avesse preso la pozione, sarebbe esploso
dopo decine di secondi. Le persone normali non potevano sopportare il dolore della
trasformazione; avrebbero avuto la sensazione che i loro organi interni e i loro muscoli venissero
fatti a pezzi.

Ciò che Fei aveva sperimentato quando era entrato nel mondo di Diablo era stato senza
precedenti. Il cosiddetto patto di sangue degli antenati, lo spazio misterioso dentro la tenda di
Akara e l’altare nero non erano nel gioco di Diablo. Sembrava che la trama fosse deviata rispetto
alle sue esperienze precedenti. Gli fece perfino dubitare che fosse davvero un gioco uccidere i
mostri e salire di livello, o se fosse qualcos’altro con un gioco come copertura…

Fei pensò alle tre abilità miracolose, “Impara”, “Dai” e “Evoca” per tutta la notte.

Quando Fei aveva ottenuto le tre tecniche miracolose sull’altare nero nel mondo di Diablo, non
aveva ricevuto istruzioni su come usarle. In altre parole, quando era stato avvolto dal raggio di
luce misteriosa sull’altare, eccetto per la raffinazione del suo corpo e l’aumento della sua forza e
della sua resistenza, Fei non aveva ottenuto benefici sostanziali.
La voce fredda e misteriosa gli aveva solo detto che avrebbe dovuto scoprire il metodo di utilizzo e
gli effetti delle abilità da solo in futuro. Sarebbe dipeso puramente dalla sua intelligenza e dalla
sua fortuna. Poteva iniziare ad usarle subito o forse non sarebbe riuscito ad utilizzarle fino alla
fine della sua vita.

‘Dannazione, questa risposta irresponsabile è proprio una me**a.’ Aveva pensato Fei.

Dopo una notte senza risultati, Fei iniziò a questionare l’autenticità delle abilità miracolose; gli
antenati dell’accampamento potevano averle offerte per motivare i loro discendenti. Ma all’alba
del giorno dopo, era accaduto qualcosa di miracoloso, aveva attivato per caso l’abilità Evoca,
aveva aperto un portale ed evocato l’arciera del ghiaccio Elena dal mondo di Diablo.

Era estatico e completamente scioccato.

Non solo perché aveva attivato Evoca, ma sopratutto perché… Il sole non era ancora sorto, così la
gente nel mondo di Diablo non si era ancora svegliata.
Perciò, quando Elena era stata evocata da lui attraverso il portale, non indossava molti vestiti. Si
era goduto una bella vista; le curve delineavano uno dei passaggi più splendidi al mondo.
Vedendo i suoi capelli lievemente scompigliati e l’espressione assonnata, Fei quasi rimase
pietrificato e il suo naso era quasi sul punto di schizzare sangue.

Elena invece ovviamente non si era ancora svegliata pienamente. pochi secondi dopo la splendida
arciera si rese conto della situazione in cui si trovava. Urlò e si coprì il petto con le braccia, fissò
Fei con rabbia per un secondo e tornò precipitosamente nel mondo di Diablo prima che il portale
di chiudesse.
Dopo essersi ripreso dal breve shock, Fei iniziò a ricordare cos’aveva fatto per cercare di
riattivare Evoca. Ripensandoci, alla fine determinò con scetticismo, pochi secondi fa, aveva
mormorato tra sé e sé: “Se solo Elena fosse qui, forse potrebbe aiutarmi a scoprirlo…” Poi era
avvenuto il miracolo. Un portale ovale blu era apparso dopo un lieve ronzio, simile a quando
usava il Portale Cittadino. Poi la quasi nuda Elena era apparsa dopo.

Fei aveva scoperto la chiave per usare l’abilità e la provò con entusiasmo diverse volte.

In effetti, dopo circa venti secondi, riuscì ad aprire il portale ed evocò di nuovo Elena. Fei rimase
un po’ deluso stavolta perché Elena ora era preparata, era completamente vestita e aveva
indossato la sua armatura.

Fei fu entusiasta di questo successo.

Poi provò a chiamare tutti gli altri nel campo, inclusa la sacerdotessa Akara, il capo militare
Kashya e il fabbro Charsi… tuttavia, Fei scoprì di non poter evocare nessuno eccetto Elena e non
ne sapeva il motivo.

Dopo un intero giorno di apprendimento per tentativi, aveva concluso che l’abilità miracolosa
Evoca poteva solo chiamare Elena e il processo e il metodo di evocazione erano piuttosto
semplici; se l’avesse voluto, Fei avrebbe potuto aprire un portale ovale blu a mezz’aria e
trasportare Elena dal mondo di Diablo.

Naturalmente però c’erano delle restrizioni.


Prima di tutto, Evoca era disponibile solo nella modalità barbaro e avrebbe consumato mana.
Data la quantità di mana a sua disposizione, Fei poteva evocare Elena solo tre volte. Dopodiché
doveva bere una Pozione del Mana prima di chiamarla una quarta volta.

Così, aveva scoperto per caso la miracolosa abilità Evoca. Fei immaginava che fosse una tecnica
miracolosa, quindi pensò che dovesse essere capace di chiamare altre persone oltre ad Elena.
Logicamente parlando, anche Akara e Kashya avrebbero potuto attraversare il portale, ma per
chissà quale motivo, non era in grado di farlo.

Eccetto per Evoca, le altre due abilità miracolose Impara e Dai non rivelarono i loro segreti.
Dopo aver trascorso più di dieci giorni a cercare di comprenderle, Fei non ottenne nulla. Non
aveva indizi, così non sapeva cosa fare.

Tuttavia, Fei non fu colto dal panico.

Poter evocare Elena nel mondo reale era già una piacevole sorpresa.

Elena era un’arciera magica di livello 14 ed equivaleva ad un guerriero a tre stelle nel continente
Azeroth. Per Chambord era una forte maestra in più che avrebbe potuto portarla alla vittoria.
Nell’Esercitazione Militare tra sei mesi, grazie a lei, Fei poteva quasi garantire un’altra vittoria
durante i sei scontri individuali. Mancavano quasi sei mesi dopotutto; durante questo periodo, la
forza di Elena poteva aumentare significativamente combattendo e salendo di livello insieme a Fei
nel mondo di Diablo.

Nei prossimi due giorni, Fei evocò Elena nel regno di Chambord. Anche se c’era un limite di
tempo di quattro ore al giorno, questo non impedì alla bella mercenaria di osservare e fondersi
con il mondo reale come una viaggiatrice estremamente assetata che aveva trovato un oasi in un
deserto. Agli occhi di Elena, la tranquilla e splendida Chambord non era diversa dal paradiso
descritto nei racconti degli antenati. Quando era entrata a Chambord e aveva sbirciato per la
prima volta da una finestra del palazzo, se n’era innamorata.

Elena si godeva la luce del tramonto e disse con un sorriso:”Questo è uno splendido paradiso…
signor Fei, in caso di necessità, sono disposta a versare sangue e a morire per questa terra,
proprio come ho combattuto per il Campo delle Ranger.”

Fei annuì.

La pensava allo stesso modo di Elena; si era innamorato anche lui di questa terra bellissima e
pacifica.

Nei giorni seguenti, Elena si adattò con una velocità sorprendente al regno di Chambord.
La sola differenza era che Elena non si era rivelata a nessuno a Chambord eccetto a Fei. Anche
quando aveva visto la pura e sincera Angela e aveva saputo che era la fidanzata di Alexander
aveva solo represso la sua delusione e si era nascosta… Fino a trenta minuti fa, nessuno sapeva
che un’attraente arciera magica che aveva la stessa forza di un guerriero a tre stelle, era apparsa
a Chambord.

Al momento, nel palazzo del re, il guardiano Oleg era stato il primo Chambordiano che aveva
saputo dell’esistenza di Elena. Si poteva che fosse il primo ad Azeroth che aveva saputo della sua
esistenza.

‘Anche se questo str***o è un adulatore e ha paura della morte, sembra essere più fortunato di
tutti gli altri…’ Fei pensò ad Oleg e lo trovò un po’ strano. Finalmente capì perché gli imperatori
dei tempi antichi avrebbe usato ministri corrotti ed eloquenti anche se sapevano dei loro difetti…
Per qualche motivo, Fei si sentiva più sicuro nello sfruttare ufficiali come Oleg per completare
certi obiettivi invece che usare persone come Brook.

Fei si sedette nella sala dell’esecutivo nel palazzo del re per un po’ e all’improvviso si ricordò che
Elena aveva menzionato del bisogno di cibo del Campo delle Ranger. Ordinò ad una guardia di
radunare un po’ di semi di grano d’inverno e li ripose nella cintura da barbaro. Dopo aver fatto
un calcolo del tempo e sapendo che ci sarebbe voluto un po’ per Oleg ed Elena per uscire dal
labirinto sotterraneo dietro Chambord, congedò le guardie e usò un po’ di mana per aprire un
portale nel palazzo del re, per poi entrarci…

Quando scomparì nel portale ovale blu; non lasciò fluttuazioni magiche nella stanza. Il passaggio
scoppiò come una bolla di sapone, senza lasciare traccia.

Un secondo dopo, Fei arrivò nel Campo delle Ranger.

Questo era “l’effetto secondario” di una delle tre abilità miracolose, Evoca. D’ora in avanti, se
fosse voluto entrare nel mondo di Diablo, non avrebbe dovuto comunicare con la voce fredda e
misteriosa. Tutto ciò che doveva usare un po’ di mana, aprire un portale per il mondo di Diablo e
attraversarlo. Prima, poteva solo entrare nel mondo di Diablo nel sonno e uccidere mostri per
salire di livello, ma ora poteva passarci direttamente.

La prima cosa che fece fu aprire l’inventario nella cintura e osservarlo. Ne fu entusiasta; scoprì
che la piccola borsa piena di semi di grano d’inverno non era scomparsa.

Questo significava…

“Posso portare degli oggetti dal mondo reale in quello di Diablo!”


Questa scoperto entusiasmò Fei. Significava che avrebbe potuto portare molti oggetti importanti
con sé dal mondo reale a quello di Diablo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Dopo aver confermato questa scoperta, Fei iniziò a riflettere velocemente.

Stava considerando come condividere le risorse tra il mondo di Diablo e quello reale. Anche se
Fei non era sicuro se qualcos’altro avesse potuto aiutarlo, ovviamente questo pacchetto di semi di
grano aveva aperto delle possibilità a cui Fei non aveva mai pensato.

Mentre stava riflettendo, Fei si avvicinò alla piccola tenda di Akara.

Scoprì che la sacerdotessa era occupata a comporre ogni genere di pozione di fronte alla tenda
dall’aspetto lacero dall’interno enorme. Tirò fuori un pacchetto di semi dall’inventario nella
cintura e lo diede ad Akara.

“Questo è…”

La sacerdotessa lo prese e un’espressione incredula e sorpresa apparse sul suo volto.

Era incredibile; poteva sentire un’intensa energia vitale dentro il pacchetto di tessuto. Akara
percepì una sensazione sia familiare che sconosciuta. Era davvero profonda e distante nella sua
memoria.

Molto, molto tempo fa, il Campo delle Ranger piantava le sue colture per sopravvivere, ma, negli
ultimi sessant’anni, a causa del lento passare del tempo e all’inquinamento delle forze malvagie di
Diablo che corrodeva il continente, la maggior parte delle piante era rimasta danneggiata.
Semi di questa purità ed energia vitale erano estremamente rari. Questo aveva ridotto sempre di
più la produzione di cibo nel campo e alla fine avevano smesso di coltivare. Per molto tempo, i
residenti per sopravvivere avevano dovuto contare sull’allevamento di galline, anatre, bestiame e
qualche altro pollame e tipo di pianta selvatica di nome radici felce che non potevano essere
piantati su larga scala.

Akara percepiva chiaramente che i semi di Fei non erano stati inquinati affatto dalle forze
malvagie e sarebbero potuti essere piantati nel mondo di Diablo. A causa della qualità del
terreno, la produzione poteva essere inferiore al normale… ma sarebbe stato molto meglio invece
che mandare giovani ranger nelle paludi pericolose piene di mostri e demoni per trovare le radici
felce dal pessimo sapore.
“Nel mio mondo, questa coltura si chiama grano d’inverno. Ha una forte vitalità ed è ideale per il
continente delle Ranger che è freddo e umido… Akara, puoi chiedere alla tua gente di provare a
piantarli in piccole quantità prima. Se avrete successo, vi porterò altri semi e forse potrete
rimedierà in parte alla carenza di cibo che c’è di recente.”

“Ah, è fantastico… Grazie mille signor Fei. Posso sentire la purezza e l’energia vitale di questi
semi. Hai portato una grande speranza nell’accampamento.” La solita espressione da sciacallo
cambiò e si inchinò solennemente per mostrare la sua gratitudine.

“Eh… Non devi ringraziarmi. Eheheh, se potessi darmi un po’ di pozioni gratuite, oggetti e
pergamene, forse sarebbe meglio che ringraziarmi a parole.” Fei mostrò un “finto” sorriso
amichevole.

“È impossibile!”

All’istante l’espressione opportunista di Akara tornò. “Signor Fei, in quanto capo supremo,
dovresti essere un esempio per tutti qui, non puoi ricevere gratuitamente degli oggetti senza
lavorare. Inoltre il numero delle pozioni e degli oggetti che faccio è estremamente limitato. Può a
stento bastare per le ranger nell’accampamento. Signor Fei, le tue richieste sono eccessive. Anche
se producessi gratuitamente pozioni per te per ogni minuto, non sarebbe sufficiente per te.”

Fei era silenzioso.

Questa opportunista avida era incorreggibile.

Però aveva ragione.

Fei rinunciò all’idea di ottenere roba gratuitamente. Si girò e vide le bottiglie e le giare che Akara
stava usando e sentì l’odore pungente. Pensò all’improvviso a qualcosa e chiese sorridendo:
“Perché non hai trovato un aiutante? In quel modo potresti aumentare la produzione di filtri,
eheheh!”

“Credi che possa creare pozioni dal nulla? Ognuna di esse richiede moltissimi rari e preziosi
materiali ed erba. Non crescono nel campo e possono essere trovati in posti come le paludi e altri
luoghi estremamente pericolosi. Per raccoglierli, le ranger possono solo recarsi nei posti
estremamente pericolosi e malvagi quando i poteri di Diablo sono un po’ più deboli. Non sto
esagerando. Ogni pozione che faccio è costata il sangue di poveri bambini…” Akara si intristì
all’improvviso mentre ne parlava.

Fei sorrise e si indicò dicendo: “Eheheh, non credi di aver trovato un candidato perfetto per quel
lavoro? Eheh, forse potrei aiutarti a raccogliere queste erbe e materiali. In cambio la mia
richiesta è molto semplice. Devi solo insegnarmi i nomi di ogni erba, come identificarle e la
formula per produrre le pozioni. Eheheh.”

“Tu?”

Akara alzò le sopracciglia e istintivamente fu sul punto di ribattere, ma all’improvviso si rese


conto di qualcosa e le brillarono gli occhi. Osservò con attenzione Fei e lo squadrò per poi
capire: “Eheh, hai assolutamente ragione. Vieni qui. Eheheh, iniziamo ora. Ahahah, lascia che ti
dica come identificare ogni ingrediente, la sua classificazione e il suo livello!”

…..

“Erba Zealand, nucleo della lanterna, strane foglie bianche, rampicante del Caos Magico, erba
della luce stellare, rampicante Osso Bianco… Eh, no, no. Rampicante Osso di Sangue…
Cos’altro? Radici del Fuoco? Giunture dei ragni velenosi?”

Dopo un’ora.

Fei era stato contaminato da un pungente odore medicinale. Continuava a sputare qualcosa dalla
bocca mentre barcollava e fuggiva dalla misteriosa piccola tenda di Akara. Stava mormorando
una serie di nomi di erba. La sua espressione distratta era simile a quella di una persona appena
attaccata da un tirannosauro.

“Ehi… signor Fei. Non scappare. Ho altri quaranta materiali ed erbe da farti assaggiare.
Rilassati, queste erbe non sono amare come le altre. Non hanno un sapore cattivo…” Akara
mostrò un sorriso riluttante e gongolante mentre gridava e lo salutava.

Fei non osò rispondere; continuò a fuggire.

Superò un po’ di recinti di legno e diverse tende mentre sputava altre volte per sbarazzarsi del
resto delle erbe amare in bocca. Poi si ricordò di qualcos’altro; andò al centro
dell’accampamento e trovò il vecchio Cain: “L’identificatore umano gratuito di pergamene”. Tirl
fuori un po’ di pezzi di armature e un anello d’argento dotato di un inventario e glieli porse:
“Saggio Cain, questi sono oggetti di un posto misterioso. Non sono sicuro che tu possa
identificarli per me.”

In effetti Fei aveva preso questi pezzi dal cadavere del cavaliere con la maschera argentata e
l’inventario apparteneva al povero mago a quattro stelle Elvis. Fei aveva riposto questa roba
nella sua cintura da barbaro; quando aveva tirato fuori il piccolo pacchetto di semi, aveva visto
anche quegli strumenti.
Tuttavia gli oggetti non erano ancora identificati, perciò Fei voleva che il vecchio Cain lo
aiutasse. Forse, una volta che il saggio avesse finito di esaminarli, avrebbe potuto chiedere al
fabbro Charsi di modificarli, così che nessuno nel mondo reale li riconoscesse più.

“Uh? Questi oggetti sono davvero strani… Eh… Bizzarro, non ho mai visto qualcosa del genere
prima… Fammi vedere… Cielo! Queste sono incisioni magiche e simboli completamente diversi, e
metodi di incantamento mai visti prima…” Il vecchio canuto prese gli oggetti dalle mani di Fei e li
esaminò dettagliatamente. Presto ne fu affascinato, come un vecchio archeologo che aveva visto
un antico tesoro. Rimase un po’ sbalordito; non degnò più d’attenzione Fei e si limitò a dire: “Il
processo di identificazione potrebbe richiedere un po’ di tempo. Torna tra tre giorni…” Poi si
girò e se ne andò come se stesse tenendo il suo bambino.

“Dannazione, se non puoi identificarli, dimmelo e basta. Che significa questa scusa…”

Fei aprì la bocca e guardò con “risentimento” il vecchio “osceno” Cain che se ne stava andando
e sporse il dito medio verso di lui.

Dato che l’identificazione non era andata come previsto, decise di uccidere un po’ di demoni e di
salire di livello.

Tuttavia, questa mappa del Campo delle Ranger non era più efficace per farlo diventare più
potente. Pochi giorni fa, aveva annientato tutit i mostri e i demoni di questo territorio e si era
assicurato che nessuna creatura o branchi di nemici potessero minacciare la sicurezza
dell’accampamento. A questo punto, la palude era dieci volte più sicura rispetto a prima. Dato che
aveva già annientato i grandi Boss, il Campo delle Ranger e le sue mappe secondarie non erano
affatto difficili per lui.

In quel momento, Elena era ancora nel mondo reale, Fei rifletté per un po’ e alla fine decise di
andare a trovare l’NPC Warriv, il capo della carovana vestito di blu. Per la prima volta, decise di
dirigersi verso est. Avrebbe proceduto verso la seconda grande mappa del mondo di Diablo, una
città più pericolosa e difficile: Lut Gholein.

Il Campo delle Ranger era piuttosto lontano da Lut Gholein. Se un’ordinaria esploratrice fosse
partita dall’accampamento, ci avrebbe messo circa un anno o due per arrivare a destinazione.
Fortunatamente per Fe, questo processo era molto simile al gioco originale. All’improvviso, la
sua visuale iniziò ad offuscarsi. Come se stesse viaggiando attraverso lo spazio-tempo, ebbe la
sensazione che la gravità si fosse azzerata. Quando riaprì gli occhi, era arrivato a Lut Gholein.

Ogni cosa attorno a lui era color cachi. Questa città era stata costruita da dei deserti.
Se la mappa precedente era un accampamento temporaneo malridotto, allora Lut Gholein era una
città vasta e magnifica. Anche se non aveva terreni scoscesi e paesaggi pittoreschi come
Chambord, c’erano mure difensive alte e solide, splendidi palazzi decorati, una parte interna
ancora più sicura, locande lussuose a due piani e pub, e un ampio molo naturale pieno di barche e
nave parcheggiate… Era impossibile trovare tutte queste strutture a Chambod.

Ma per qualche motivo, la lussuosa Lut Gholein diede una sensazione molto strana a Fei,
sembrava una città di fantasmi. Non era affatto animata; c’erano a stento pedoni per strada ed
era assolutamente silenziosa. Il vento sollevava la sabbia e, nonostante fosse autunno, c’era un
gelo incredibile.

Fortunatamente c’erano ancora degli NPC.

Non appena entrò a Lut Gholein, un NPC si avvicinò a Fei.

Dopo una semplice conversazione di routine, Fei aveva ricevuto la sua prima missione a Lut
Gholein da Atma, la proprietaria di un pub: dirigersi nelle fogne sotto Lut Gholein e uccidere il
boss Radament che occupava da molto tempo i sotterranei.

Seguendo i suo ricordi precedenti, Fei trovò l’entrata per le fogne e ci entrò per iniziare la
missione.

Tuttavia, mentre aveva accettato questo compito, Fei scoprì qualcosa di strano. Sembrava che gli
NPC di Lut Gholein non lo gradissero moltissimo. Le loro espressioni e le loro voci erano spente e
prive di vita. In confronto a persone come Akara, c’era una differenza enorme; aveva la
sensazione di stare parlando a dei pupazzi di legno quando interagiva con loro.

“Strano, perché?”

Sia la città che i NPC che la popolavano davano la stessa sensazione a Fei, erano privi di vita.
Sembrava proprio un posto spettrale.

Molto curioso, Fei si approfittò della situazione e iniziò a massacrare mostri e demoni nelle fogne.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Due ore dopo.


Fei annientò facilmente tutti i mostri nelle fogne grazie alla sua forza da barbaro di livello 20 e
aveva ucciso il boss Radament, completando la prima missione a Lut Gholein. Il suo barbaro
stava per avanzare di livello. Ritornò a Lut Gholein e aveva ottenuto un punto abilità. Rifletté per
un po’ e convertì un po’ di pozioni interpellando la voce fredda e misteriosa. Poi, uscì
direttamente dal mondo di Diablo usando il portale e riapparì nel palazzo del re.

Il suo tempismo fu perfetto.

Proprio in quel momento, le guardie fuori fecero rapporto e riferirono che il guardiano Oleg stava
chiedendo permesso di entrare. Fei si risedette sul trono, si stiracchiò e disse: “Fatelo entrare.”

Presto il guardiano Oleg entrò con umiltà.

Il grasso adulatore si inginocchiò e porse i suoi saluti con sincerità. Poi sorrise con fare
lusingante e disse: “Supremo re Alexander, tutti i prigionieri delle Segrete dell’Acqua sono stati
trasferiti nella nuova prigione secondo i suoi ordini. La signorina Elena sta ancora visitando la
Prigione di Ferro… Il suo servo leale Oleg è qui per farle rapporto.”

“Eh, hai fatto un buon lavoro, sono molto soddisfatto.” Fei sorrise mentre lo lodava.

“Era un mio dovere. Servire sua maestà è il mio più grande onore!” Il guardiano Oleg si inchinò
umilmente. Sorrise adulante: “Sua maestà, non è stato ancora dato un nome ufficiale alla nuova
prigione. Tutti i suoi leali sudditi desiderano con fervore che lei porga visita alla nuova prigione e
le dia un nome ufficiale. Sarebbe un onore per Chambord.”

“Oh?”

Fei fu intrigato dalle parole di Oleg.

A causa del suo recente carico di lavoro, non aveva avuto il tempo di visitare la nuova prigione
che era stata costruita rinnovando ed espandendo il vecchio ospedale. Non era troppo sicuro di
come Oleg l’avesse sistemata. Per quanto riguardava dare un nome alla prigione, Fei rise mentre
stava pensando ad un ottimo nome.

“Questa è la tua ricompensa. Dopo aver preso la pozione, conducimi nella nuova prigione.”
Mentre parlava, sporse il palmo e metà bottiglietta di Pozione Hulk volò lentamente verso Oleg. Il
filtro brillava emanando una misteriosa luce verde. Questa era la dose che Fei aveva preparato
per Oleg. Era appropriata per la sua forza: non era troppa, né troppo poca, sufficiente a stimolare
tutto il potenziale del guardiano.

“Questo è…”
Oleg era sbalordito.

Nemmeno nei suoi più bizzarri avrebbe pensato che la ricompensa del re Alexander sarebbe stata
metà bottiglietta di una pozione sconosciuta. Dal suo lieve colore verde, pareva un qualche tipo di
veleno mortale… Ma in quel momento, Oleg mostrò la sua intelligenza e capì le intenzioni del re.
Non chiese nemmeno cosa ci fosse all’interno; senza esitare, mostrò un’espressione fiduciosa, aprì
la bottiglietta e tracannò la pozione verde.

Un secondo dopo, la Pozione Hulk fece effetto.

Un dolore senza precedenti si diffuse nel suo corpo, ogni briciolo del suo midollo iniziò a
scaldarsi. Anche se il dolore stava travolgendo Oleg, ciò che sorprese Fei fu che questo avido
guardiano fifone strinse i denti e sopportò il dolore; non emise nemmeno un gemito. Quando
l’efficacia della pozione diminuì gradualmente, finì per ricoprirsi di sudore, sembrava appena
uscito da una piscina. Con il volto pallido e i segni di morsi sulle labbra, si ripresero lentamente.

Una resistenza del genere sorprese Fei.

La sua impressione che aveva del grasso guardiano pelato migliorò di molto.

Dopo aver percepito il grande aumento di forza e l’enorme cambiamento nei canali di energia nel
suo corpo, Oleg, che all’inizio si era spaventato, alla fine capì che tipo di pozione magica aveva
ricevuto dal re Alexander. Si inginocchiò e aprì la bocca con l’intenzione di lusingarlo. Tuttavia le
parole con cui era così familiare gli rimasero bloccate in gola, e per qualche motivo non poteva
mormorare una sola parola…

La sua bocca iniziò a fremere mentre iniziava ad emozionarsi; ebbe l’impulso di piangere. Oleg
cercò di rimanere impassibile, ma alla fine non riuscì a trattenersi e gridò: “Sua maestà… La
ringrazio sua maestà… io… Sul dio della guerra, io Oleg… giuro sulla mia dignità, sul mio
orgoglio e sulla mia anima da guerriero, che rimarrò assolutamente leale al grande re Alexander
e non lo tradirò mai… So… so che molte persone a Chambord provano sdegno nei miei
confronti… Anche se Bazzer voleva attirarmi dalla sua parte, potevo capire che ai suoi occhi ero
solo un cane con un po’ di valore… Sua maestà, mi ha dato… dignità… la dignità di un uomo…
io… io…”

Per un momento, Oleg pianse così tanto che non riuscì nemmeno a parlare.

Questa scena sorprese di nuovo Fei.

‘La natura umana è così dannatamente difficile da prevedere… Tuttavia, ahahahah, così questo
adulatore è stato influenzato e toccato dal mio grande carattere? E vuole iniziare una nuova
vita?’

Fei non badò davvero ad Oleg che si stava inginocchiando con fedeltà e stava piangendo mentre
dichiarava la sua lealtà. Era seduto sul trono, pieno di pensieri narcisistici.

…..

Dopo circa dieci minuti.

Sotto la guida del guardiano Oleg che ora era molto grato, Fei arrivò nell’ex ospedale ad ovest
del castello.

Questa era la nuova prigione di Chambord che aveva costruito il guardiano.

Le mura esterne erano fatte di solide pietre bianche che arrivavano a quattro iarde d’altezza.
Dentro, l’ospedale prima malconcio in una costruzione con circa due decine di celle. Ogni stanza
aveva buona ventilazione e luce, ed erano tutte calde, prive di umidità e confortevoli. Le finestre
erano tutte sigillate da sbarre di ferro. I sessanta prigionieri circa erano stati trasferiti qui dalle
Segrete dell’Acqua.

Il nuovo carcere sembrava completamente bianco da lontano. Le due decine di celle potevano
contenere solo circa duecento prigionieri; anche se era molto più piccolo delle Segrete dell’Acqua
nel labirinto sotterraneo, erano sufficienti per Chambord. Dopo la ristrutturazione di Fei, non
erano rimasti molti prigionieri. L’ordine del re di ricostruire il carcere era solo per ingannare il
pubblico e trovare una scusa ragionevole per sigillare completamente le Segrete dell’Acqua.
Dopotutto lì si nascondeva un segreto che poteva fare impazzire l’intero continente: le rovine
mitiche.

Di fronte alle porte della nuova prigione erano state erette due statue alte dieci iarde di due
guerrieri che posavano le mani su delle spade infilzate nel terreno. Le sculture erano vivide e
davvero maestose. Non erano state fatte da Oleg; dopo aver sentito che il re aveva intenzione di
costruire una nuova prigione, i cittadini si erano riempiti di gioia e avevano preso l’iniziativa di
donare dei fondi per costruirle. I creatori delle statue li avevano chiamati Pilastro della Giustizia
e del Pentimento, simboleggiavano la giustizia dei processi e la speranza che i prigionieri si
pentissero.

Tra le due enormi statue, c’era una grossa pietra nera rettangolare. Questa era la targa che Oleg
aveva preparato per incidere il nome della prigione. In quel momento il nuovo carcere era
circondato da molti cittadini. Stavano tutti aspettando con impazienza che il re Alexander desse un
nome a questa nuova prigione che simboleggiava il perdono e la compassione.
“Miei rispettabili sudditi. Spero sinceramente che d’oggi in avanti nessun cittadino finirà
rinchiuso qui a causa delle sue scelte e dei suoi errori.”

Disse ad alta voce Fei di fronte all’enorme pietra.

Prese la spada di Oleg dalla sua guaina appesa alla cintura di Oleg e iniziò a menare fendenti
sulla pietra.

“Tink! Tink! Tink! Tink!”

Dopo una serie di clangori, numerosi frammenti di pietra schizzarono via, accompagnati da molte
scintille. Incise due parole:

Lista Nera!

“Lista nera” (o anche lista bannati) letteralmente sarebbe “piccola casa nera” ■■■ si riferisce
agli utenti bannati per aver violato le regole di un forum.

“Lista Nera… Ahah, questo sarà il nome della nuova prigione. Vi prometto che d’ora in poi,
chiunque sarà mandato nella Lista Nera verrà penalizzato e avrà l’opportunità di pentirsi. Qui
possono perdere temporaneamente la libertà, ma non la vita.”

Fei parlò ad alta voce brandendo la spada.

“Lunga vita al re!”

“Lunga vita al re Alexander…”

“Compassionevole re Alexander, che il dio della guerra la benedica!”

Nonostante non sapessero cosa significasse di preciso “lista nera”, la folla lo acclamò.

Era una scena piuttosto strana.

In origine, la costruzione di una nuova prigione non era un evento che sarebbe stato festeggiato
dai cittadini di un regno; dopotutto non era un centro commerciale. Rappresentava l’oppressione
cupa della classe superiore… Ma stavolta, a causa delle esperienze precedenti nella crudele
Prigione di Ferro Infernale, il nuovo carcere aveva un significato nuovo e speciale per ogni
cittadino di Chambord. Da oggi in avanti, almeno non avrebbero dovuto aver paura di offendere
un nobile o un cittadino di alta classe senza volerlo o per negligenza, e finire rinchiusi nelle cupe
Segrete dell’Acqua. Da ciò che aveva promesso il re, la gente aveva capito cosa le sue intenzioni.
Avevano confermato di nuovo che il re Alexander era un sovrano compassionevole.

Forse sarebbe tornata una prosperità senza precedenti a Chambord una volta che fosse stato
incoronato ufficialmente dalla legione di canonizzazione dell’impero Zenit tra otto giorni.

La folla stava esultando.

In quel momento, il guru militare Gordon-Brook si fece strada tra la folla e si precipitò da Fei. Gli
sussurrò qualcosa all’orecchio.

L’espressione del re cambiò all’improvviso.

“Finalmente qui? Eheh, questi figli di put**a, li ho aspettati per molto tempo…”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Entrando nel castello di Chambord dalla porta principale, si trovava subito un’ampia strada che
poteva accomodare facilmente sei carrozze. Ai residenti di Chambord piaceva chiamarla la Strada
Dorata.

Le strade erano lastricate esclusivamente di un tipo di pietra gialla. Visto quanto era antica, tra le
fessure era cresciuto muschio verde. Da lontano sembrava oro puro intarsiato con scie di
splendido smeraldo.

La via si estendeva per l’intero castello di Chambord fino a raggiungere la piazza di fronte al
palazzo del re.

Dall’alto, la Strada Dorata pareva una spada affilata avvolta da una magica aura verde, come se
un dio sconosciuto l’avesse posta fermamente nel castello di Chambord.

Si stava avvicinando la sera, la luce dorata del tramonto fluiva nell’ampia strada.

Questo era il momento più bello della Strada Dorata. I residenti di Chambord amavano
passeggiare di lì, chiacchierando e condividendo esperienze interessanti con amici e vicini.

Il tramonto era il periodo più pacifico e più calmo della giornata.

Solo per sentire l’atmosfera familiare e intima, perfino Fei che era un re a volte indossava un
mantello e si intrufolava tra la folla verso sera. Grazie a questa calma, il suo umore ansioso e
irritabile si sarebbe calmato e si sarebbe potuto dimenticare di tutte le enormi responsabilità che
gravavano sulle sue spalle. Aveva anche la sensazione di essere un esploratore che aveva tutta la
libertà che voleva.

Tuttavia l’atmosfera calma della Strada Dorata fu alterata da un’intrusione.

Mentre i residenti di Chambord stavano passeggiando per la strada e si stavano salutando come
sempre, una serie di colpi di zoccolo risuonarono in lontananza e scossero il terreno. Una
formazione di sei cavalieri per fila, vestiti con mantelli rosso brillante apparirono all’orizzonte.
Come un ciclone, si precipitarono per le porte del castello e sollevarono le fruste mentre si
affrettavano verso la strada principale.

I cavalieri furono come vento impetuoso, non esitarono affatto e si precipitarono sulla folla dei
residenti.

Le fruste schioccarono. I cavalieri si scatenarono, colpendo deliberatamente giovani e anziani.


All’istante, i vecchi che non poterono schivare furono scaraventati a terra, spezzando le loro
braccia e facendo battere le loro teste. Alcune donne si girarono e coprirono i loro bambini per
proteggerli; le fruste strapparono i loro abiti e lasciarono delle ferite profonde e macchie di
sangue…

In un batter d’occhio, l’atmosfera pacifica nella Strada Dorata era sparita come quella della
superficie calma di un lago agitata dalla roccia scagliata da un bambino per una burla. Le risate
di derisione dei cavalieri, le grida dei ragazzini, le voci miserabili dei vecchi e delle donne…
Questi suoni duri riecheggiarono per tutta la Strada Dorata.

“Nullità, andatevene da qui, presto! …Il supremo papa Platini della Sacra Chiesa e il suo più
fedele servo, il signor Zola, il prete nominato personalmente dal trentaquattresimo vescovo
dell’impero Zenit, Sergievsky, stanno per arrivare. Soldati di Chambord, ascoltate: riferite al
vostro re Alexander di venire a porgere loro visita… Tutto il personale estraneo deve andarsene
immediatamente. Se delle stupide nullità oseranno ostacolarci la strada e disturbare la vettura del
sacerdote signor Zola, verranno condannate a morte sul posto.”

Il capo dei cavalieri gridò con spavalderia una serie di titoli difficili da dire e da ricordare.

Era un uomo enorme alto circa sette piedi. Indossava un’armatura argentata brillante. Il simbolo
del sole ardente della Sacra Chiesa era inciso sul suo pettorale. Il mantello rosso che copriva la
sua schiena fluttuava al vento. Sotto si poteva vedere la maglietta sotto di cotone cremisi.
Sembrava una nuvola di fiamme ardenti. Il suo viso barbuto mostrò un’espressione piena di
superiorità. La frusta nella sua mano pendeva accanto ai suoi stivali di ferro, macchiata con il
sangue della donna che aveva protetto il suo bambino ed era stata colpita alla schiena. Il sangue
colava goccia dopo goccia dall’arma…

“Bloccate la strada, prende il controllo dei punti principali su entrambi i lati della strada!
Assicuratevi di proteggere il signor Zola.”

“Presto, presto! Indagate e controllate chiunque sembri sospetto!”

“Se ci sono persone che sembrano sospette, arrestatele immediatamente. Chiunque oserà resistere
all’arresto verrà condannato a morte all’istante!”

Mentre i cavalieri percorrevano la strada dando ordini e gridando, più di cento uomini del loro
seguito con le corazze di metallo ed elmi di ferro rotondi si precipitarono a Chambord.
Sembravano feroci. Alcuni di loro brandivano lance e spade che i cavalieri avrebbero usato in
battaglia, altri portavano i brocchieri sacri e beni di prima necessità… Tutti loro gridarono con
ferocia e scacciarono la folla per strada. Presto formarono una zona protetta.

Poi, in lontananza sotto l’enorme porta di Chambord, diverse lunghe carrozze entrarono
lentamente nel castello.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il crotalo pelato Zola rimase sulla carrozza e rimase a guardare con freddezza.

Non mostrava nessuna traccia di compassione che un sacerdote dall’atteggiamento solenne e retto
avrebbe dovuto avere. Gettò un’occhiata verso la folla agitata e disse: “La chiesa ha ricevuto un
rapporto di massima segretezza, non troppo tempo fa, la magia dei nonmorti più malvagia è stata
usata durante la battaglia sul ponte di pietra a Chambord… Sospetto che queste persone siano
state sedotte dai demoni, perché sento una lieve traccia di negromanzia in loro… Figli di dio, non
dubitate della giustizia del padre… Vi prometto che la chiesa emetterà il giudizio più imparziale e
giusto possibile. Non appena ci accerteremo della loro innocenza, li accompagnerò personalmente
fuori dalla chiesa.”

Questo era il motivo che aveva addotto.

Ma questa ragione all’apparenza semplice terrorizzò i residenti di Chambord ad entrambi i lati


della strada. Alcuni stavano piangendo e implorando pietà perché i loro amici e i loro parenti
erano tra gli arrestati. Non osarono emettere nessun suono; i loro sguardi si riempirono di
disperazione.
Nel continente Azeroth, non importava quanto prestigio possedessi o quanto fossi potente, una
volta che la Sacra Chiesa ti avesse accusato di aver fatto un patto con il diavolo, sarebbe stato
come un saluto al cupo mietitore. Avresti avuto un posto pronto per essere bruciato sulla croce
della Sacra Chiesa.

Non era un’esagerazione. C’era stato un incidente scioccante…

Vent’anni fa, Bruno, il famoso imperatore del regno Dulin di livello 6, era arrivato al picco del
grado lunare al di sotto dei cinquant’anni: un guerriero della Luna Piena. Alcuni avevano
previsto che gli mancava un solo passo dall’arrivare al grado del sole. Inoltre l’impero Dulin
aveva eserciti di milioni di potenti guerrieri e maghi. Dominavano una sezione del continente e
nessun altro impero aveva osato provocarli per più di dieci anni.

Tuttavia, nel fiore degli anni, Bruno andò incontro ad una catastrofe.

Era successo in una delle feste organizzate dalla chiesa. Bruno, che era un po’ arrogante, aveva
offeso accidentalmente il papa Platini, e in seguito era stato accusato di complottare con i diavoli
infernali dalla Sacra Chiesa. Sotto l’ordine del papa, i templari avevano annientato l’impero
Dulin con la loro potenza incredibile. Il fato del fortissimo Bruno fu ancora più miserabile: si
diceva che fosse stato legato su una croce bruciante dal dio del sole sul picco della montagna
sacra Waulu, che era anche il quartier generale della chiesa. Era stato bruciato vivo dal terribile
fuoco magico per tre anni ed era morto torturato.

Perciò, le semplici parole di Zola fecero disperare tutti. Le poche giovani che erano state
trascinate via dalle catene di ferro per il collo svennero perfino.

La folla si ammutolì.

Anche gli amici e i parenti delle ragazze e degli uomini “catturati” non osarono dire una parola a
questo punto; non si azzardarono nemmeno a singhiozzare.

Il potere dispotico della Sacra Chiesa era evidente.

Zola, il crotalo pelato, ovviamente fu soddisfatto del risultato.

Gli piaceva l’atmosfera di paura della gente.

Zola sfregò il suo “amato” scettro nero e si guardò attorno con “maestosità”. Annuì con orgoglio
dopo aver scoperto che nessuno osava guardarlo. Finalmente si era sfogato per tutti i torti che
aveva subito nella divisione della Sacra Chiesa a San Petersburg. Aveva recuperato la sua
sicurezza.
Ma proprio quando si stava girando e stava per rientrare nella sua carrozza magica…

“Aspetti un momento, signor sacerdote, posso testimoniare per queste persone. Non hanno nessun
collegamento con la malvagia magia dei nonmorti.”

Una voce dolce risuonò nell’aria e rovinò all’istante il buon umore di Zola.

Il crotalo si infuriò.

Si voltò rapidamente e puntò lo scettro verso il punto da dove era provenuta la voce senza
identificare a chi apparteneva la voce. All’improvviso, un raggio bianco dal potere devastante
fuoriuscì dal cristallo viola incastonato nello scettro nero e, come un laser, si diresse verso la
voce.

L’abilità di un sacerdote: Estinzione della Luce.

Era un attacco mortale. Nessuno si aspettava che Zola avrebbe scelto direttamente di uccidere.

Sussulti e grida riempirono la strada.

Il sacerdote Zola non aveva visto chi stava parlando, ma tutti gli altri sì e cambiarono
espressione. La persona che si era fatta avanti con coraggio era la futura regina del re Alexander;
la gentile e splendida Angela.

Il brillante raggio dalla temperatura ardente stava per colpire Angela; aveva già bruciato un po’
dei capelli neri della ragazza che stavano fluttuando al vento… Mentre la giovane stava per
morire a causa delle sue parole, in quel momento…

“Tink!”

Un’enorme spada nera coperta da fuoco blu apparì dal nulla e fece da scudo alla futura regina.

L’impugnatura dell’arma era stretta da una mano forte e grossa.

La lama tremò lievemente mentre le fiamme d’energia blu si scontrarono con il raggio bianco. Il
fuoco tremò ed entrambe le energie scomparirono.

La persona intervenuta in tempo era l’ex guerriero numero di Chambord, Lampard.

Il guerriero rimase con fermezza di fronte alla carrozza. L’energia blu fu stimolata al massimo
mentre avvolgeva il suo corpo con le sue fiamme. I suoi capelli neri sfuggirono dalla sua fascia di
lino e fluttuarono al vento. Fissò Zola e chiese a gran voce: “Come osa attaccare sua altezza la
regina! Sacerdote Zola, sta cercando intenzionalmente di causare conflitti tra la Sacra Chiesa e
Chambord?”

“Oh, è sua altezza Angela… perdoni la mia scortesia.”

Zola finalmente aveva visto chi si era opposto al suo ordine. Tuttavia la regina di un regno
affiliato di livello 6 in un impero di livello 1 non valeva nulla ai suoi occhi. Anche se si era
scusato, era evidente che non l’avesse detto con convinzione. Arricciò le labbra con noncuranza e
sorrise lievemente: “Signor Lampard, per favore metta via la sua arma magica. Sta cercando di
attaccare un sacerdote della Sacra Chiesa?”

Lampard esitò.

Dopo un po’ di secondi, si accigliò e ripose l’arma nel fodero sulla sua schiena. Tuttavia la sua
espressione era ancora arrabbiata. Gettò un’occhiata verso i residenti di Chambord trascinati
dalla folla di frati e chiese con rabbia: “Non so che crimini abbiano commesso queste persone. La
Sacra Chiesa ha l’autorità di arrestare chiunque voglia?”

“Badi a come parla, signor Lampard…” Anche Zola si stava arrabbiando un po’. Gridò con
espressione sprezzante dall’alto della sua carrozza: “Sta questionando la giustizia divina?
Abbiamo delle prove che dimostrano che è stata usata magia dei nonmorti durante la battaglia a
Chambord. Sospetto che queste persone abbiano a che fare con questo, così li riporterò nella
chiesa per scoprire la verità…”

“Ma signor sacerdote, ho delle prove che dimostrano che queste persone che ha arrestato non
hanno niente a che fare con la magia dei nonmorti…”

Prima che il crotalo pelato potesse finire di parlare, Angela lo interruppe all’improvviso. La
splendida ragazza ovviamente era stata spaventata dal precedente attacco letale, il suo viso era
ancora pallido, ma il suo sguardo puro e cristallino brillava con coraggio. Guardò le ragazze
dall’espressione implorante e ribatté con fermezza: “Signor sacerdote, ha appena detto che la
magia dei nonmorti è stata usata durante la battaglia sul ponte di pietra, ma tutti a Chambord
possono testimoniare che nessuna delle persone che ha arrestato sono apparse sul ponte di pietra
durante lo scontro. Perciò è impossibile che abbiano connessioni con la magia dei nonmorti.”

Le parole di Angela furono una rivelazione per tutti.

“Sì, non se ne sono mai andati da Chambord, come può la magia dei nonmorti avere a che fare
con loro?”

“Forse sono stati quei bast**di con l’armatura nera ad aver usato magia dei nonmorti!!”
“Signor sacerdote, per favore non arresti casualmente delle persone!”

“Sua altezza Angela ha ragione. Nelly e le altre ragazze non hanno assolutamente connessioni con
la magia dei nonmorti…”

“Esatto, zia Coulee ha appena dato alla luce il suo bambino meno di un mese fa e non ha
nemmeno le forze per sollevare un coltello da cucina. Come può sapere della magia dei
nonmorti?”

Dopo aver sentito la difesa di Angela, la folla ad entrambi i lati della strada finalmente prese
coraggio. Gridò e fischiò; specialmente le famiglie delle persone arrestate, urlarono
ripetutamente, la situazione stava andando fuori controllo.

Sinceramente, tutti sapevano il motivo per cui Zola aveva arrestato queste persone.

I giovani ben vestiti sarebbero stati usati come ostaggi per estorcere soldi dalle loro famiglie. Le
altre giovani e belle ragazze sarebbero state usate dai superiori della Sacra Chiesa per sfogare la
loro lussuria; le avrebbero anche tenute come domestiche e schiave, per occuparsi delle faccende
quotidiane della loro sede. Questi incidenti erano accaduti molte volte. Naturalmente qualcuno
sarebbe stato bruciato vivo sulla croce con il pretesto che stesse complottando con le forze oscure;
zia Coulee con il suo neonato in braccio probabilmente era la povera anima che Zola aveva
intenzione di condannare a morte per dimostrare il potere e la maestà della chiesa.

Zola provò frustrazione vedendo la scena di fronte a lui.

Non si aspettava che una ragazzina potesse causare così tanti problemi. Questa gente di bassa
classe aveva iniziato a ribellarsi e la sua maestà e il suo prestigio erano stati messi in discussione.
Pensandoci, il crotalo feroce si arrabbiò; la sua espressione cambiò mentre minacciava con furia:
“Le forze del male sono sempre molto abili nell’ingannare la gente e accecare le persone ingenue
e ignoranti… Sua altezza Angela, signor Lampard, se non vi sposterete, sarete considerati dei
complici dei negromanti. Non ci sarà pietà sulla croce bruciante!”

Dopo aver detto questo, Zola non aspettò che rispondessero. Si voltò ed entrò nella carrozza
magica.

Il frate novizio basso e grasso più vicino ad Angela e a Lampard scosse le catene di ferro che
aveva in mano con orgoglio e disse: “Ahah, muovetevi prego! Altrimenti… Eheh!” Anche
l’espressione del sacerdote novizio era minacciosa.

Lampard alzò le sopracciglia e riafferrò l’impugnatura della sua spada nera.


Si girò verso Angela aspettando un segnale.

I grandi occhi splendidi della giovane erano pieni di lacrime per l’ansia.

Non sapeva cosa fare al momento, come una formica in una padella calda. Sapeva che se avesse
permesso a Lampard di intervenire e salvare quelle persone con la forza, avrebbe portato un
disastro ad Alexander e a Chambord… Tuttavia la gentile ragazza non poteva lasciare che dei
sudditi innocenti venissero arrestati.

In quel momento…

Una mano calda e forte si posò sulla sua spalla. Una voce familiare risuonò nell’orecchio di
Angela come musica celestiale: “Lascia che me ne occupi io!”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Ah… Alexander!”

Esclamò con sorpresa Angela mentre si girava e guardava chi era appena apparso.

Non appena vide la figura alta e forte, sentì un profondo sollievo. Il suo sguardo torno limpido e
tutta l’ansia e le preoccupazioni che la affliggevano erano sparite.

Lampard allentò la stretta sull’impugnatura della sua spada nera e sospirò gentilmente. Anche le
folle ad entrambi i lati della strada non poterono che gioire silenziosamente. Il re Alexander era
arrivato e tutti avevano avuto la sensazione di aver trovato la loro colonna portante. Credevano
fermamente che nulla al mondo sarebbe stato un problema per “l’onnipotente” re Alexander.

Fei guardò il frate basso e grasso che era troppo arrogante e disse: “Sciogli le catene e vattene
via.”

Il novizio si arrabbiò, ma… Sentiva chiaramente che questo giovane di fronte a lui era molto
pericoloso; gli faceva perfino venire i brividi. Il suo intuito gli suggeriva di muoversi velocemente,
altrimenti… le conseguenze sarebbero state troppo gravi.

Come se fosse stato ipnotizzato, il sacerdote basso e grasso lasciò la presa sulla catena lucente e
liberò la povera ragazza dai capelli castani. La giovane tremò mentre correva come un coniglietto
spaventato dietro Fei; Angela le accarezzò i capelli e la consolò per calmarla.
Fei rimase di fronte al gruppo. Non disse nulla, si limitò a guardarsi attorno con un’espressione
calma.

Era una semplice occhiata.

Tuttavia, ovunque guardasse, il seguito di cavaliere simili a lupi feroci provò terrore. Tremavano
di paura come un branco di cani che avevano visto il re della giungla.

Nessuno osò ricambiare lo sguardo.

I frati novizi che stringevano le catene lucenti ebbero la sensazione che una lama affilata fosse
stata appoggiata sui loro colli quando incontravano lo sguardo di Fei. Le loro mani tremarono e
liberarono velocemente gli arrestati; sembrava che non stessero tenendo lo strumento della chiesa
che poteva legare perfino un nobile, ma un pezzo di ferro bollente.

Come se fossero stati graziati, i poveri residenti che erano stati arretrati si alzarono velocemente e
corsero spaventati dietro Fei.

Ai loro occhi, questa figura era il muro più indistruttibile al mondo. Quindici giorni fa, quando i
cavalieri dall’armatura nera avevano provato ad assediare il regno, era stato quest’uomo ad
averli bloccati. E ora era stato lui a salvarli dalle grinfie del cupo mietitore appena in tempo.

“Tap, tap, tap, tap, tap…”

Fei ignorò completamente i novizi e il loro seguito. Camminò gentilmente verso la carrozza
magica. Le decine di guardie in allerta non osarono nemmeno fermarlo. Si fecero da parte
ubbidientemente, come se stessero salutando i loro padroni.

Fei posò la mano sul portello della vettura e bussò piano: “Ehi, esci fuori. Parliamo.”

Non ci furono reazioni dalla vettura.

Il silenzio era spaventoso.

“Non ho molta pazienza.” Fei si accigliò. Tese il corpo e la forza del barbaro di livello 20 fu sul
punto di esplodere.

In quel momento… “Creak!”

Lo scricchiolio di superfici in legno che si sfregavano era basso come il ronzio di una mosca, ma
mozzò il fiato a tutti.
Perché il crotalo pelato era uscito di nuovo.

“Oh, è Alexander sua maestà…” Il sacerdote Zola aprì la porta. Questa volta il crotalo pelato non
era rimasto sullo scalino, invece piegò la schiena e uscì dalla vettura. Sorrise e si inchinò
gentilmente: “Stavo per porgere visita a sua maestà e congratularmi con il re Alexander riguardo
alla canonizzazione formale che si terrà tra cinque giorni… Eheheh, non mi aspettavo di
incontrarla così presto. Le mie congratulazioni e quelle della Sacra Chiesa.”

La gente attorno rimase a bocca aperta.

Il seguito dei cavalieri e dei sacerdoti novizi strabuzzarono gli occhi, non potevano credere alle
loro orecchie. Fissarono tutti questo sacerdote Zola come se non lo riconoscessero.

‘È folle. Da quando il nostro arrogante sacerdote si è trasformato in un anziano gentile? Il suo


atteggiamento sembra perfino… lusingante nei confronti del giovane re? Cosa sta succedendo?

Solo Lampard che era lontano notò che quando Zola era uscito dalla vettura, aveva gettato
un’occhiata veloce verso il cavaliere Luciano, che aveva scosso la testa in modo quasi
impercettibile.

Sfortunatamente, Fei ignorò le lusinghe del crotalo.

Non rispose nemmeno cortesemente.

“Perché hai arrestato i miei sudditi?” Chiese direttamente Fei indicando i giovani ancora
tremanti che stavano accanto ad Angela. Era lievemente accigliato mentre fissava con sguardo
tagliente Zola. Se non gli fosse stata data una risposta soddisfacente, lo avrebbe scarnificato.

Sorprendentemente, il crotalo dimostrò una pazienza incompatibile con la sua personalità


nonostante la domanda offensiva. Rivolse lo sguardo verso il punto indicato da Fei e mostrò
un’espressione sorpresa, come se non avesse idea di cosa fosse appena accaduto. Rise: “Eheheh,
così sua maestà è arrabbiata per questo. Mi sono reso conto un secondo fa che forse Angela, sua
altezza, aveva ragione. Potrebbe esserci stato qualche malinteso. Liberateli, presto… Re
Alexander, la chiesa ha saputo che la magia malvagia dei nonmorti è apparsa attorno a
Chambord. Il vescovo Sergievsky mi ha ricordato di indagare al riguardo nel dettaglio. Non ho
avuto altra scelta se non ubbidire al mio superiore!”

“Questa è la prima volta, così non la costringerò a prendersene la responsabilità… Ma d’ora in


avanti, se la Sacra Chiesa vorrà arrestare i miei sudditi, farà meglio a farlo sapere al re!”
L’espressione di Fei non cambiò minimamente nonostante l’atteggiamento molto entusiasta e
lusingante di Zola; non si prese nemmeno il disturbo di sorridere. Smise di fissare Zola e si
guardò attorno. Adocchiò la frusta da cui colava sangue nelle mani del cavaliere Luciano. Lo
indicò e gridò: “Tu, scendi da cavallo e vieni qui!”

Luciano ne fu sbalordito.

Un secondo dopo, il cavaliere si riempì di una rabbia incontrollabile.

‘Come osa questa formica offendere me, un cavaliere a tre stelle della Sacra Chiesa!’ Mentre
Luciano si stava sfregando la barba e stava per esplodere, all’improvviso vide il sacerdote Zola
accanto a Fei scuotere lievemente la testa. Questo gli fece ricordare subito della descrizione di
questo re data dalla Sacra Chiesa. Luciano riacquisì lucidità e molta della sua rabbia si spense.
Represse il resto della sua furia e balzò giù da cavallo per poi avvicinarsi.

“Re Alexander, di cosa ha bisogno?”

Fei lo guardò e indicò la povera donna frustata prima che era svenuta per il dolore. Come se non
volesse parlargli troppo, disse solo una breve frase: “Scusati e paga 100 monete d’oro come
compensazione.”

“Tu…” Luciano aveva proprio difficoltà a trattenere la rabbia.

Tuttavia, Zola si sporse all’improvviso e tirò lievemente il mantello di Luciano, poi fece
l’occhiolino al novizio dietro di lui. Il frate era un tipo intelligente e capì all’istante il segnale.
Tirò fuori velocemente 100 monete d’oro e lo diede a Luciano. Questo cavaliere barbuto si
avvicinò con riluttanza alle donne spinto dai segnali ripetuti di Zola, gettò le monete d’oro sul
corpo della donna, sbuffò, si girò e fu sul punto di tornare indietro…

Fei gridò all’improvviso e lo fermò: “Fermo, non ti sei ancora scusato!”

Il cavaliere Luciano si voltò all’istante, fronteggiò Fei e un anello da battaglia argenteo apparì
sotto i suoi piedi, aumentando fino ad un raggio di cinque, sei iarde. Stava mostrando
completamente il suo atteggiamento maestoso e la sua forza. Aveva rivelato pienamente il potere
da guerriero a tre stelle. Luciano fissò freddamente Fei, e il significato dietro il suo sguardo era
ovvio: ‘Non esagerare, non mi importa che sei il re’.

Fei passò alla modalità Paladino.

Non disse nulla. Si avvicinò lentamente a Luciano, passo dopo passo.


Quando fece il terzo passo, accadde qualcosa di magico. Un anello da battaglia dorato apparì
sotto i suoi piedi e iniziò ad espandersi. Anche se il paladino di livello 12 non era forte e
opprimente come quello di Luciano, scioccò tutti quanti i membri della Sacra Chiesa, compreso
Zola.

“Come può essere?”

“È un anello da battaglia dorato?”

Quello era il tipo di anello da battaglia che solo i figli prediletti da dio potevano possedere. Tra le
centinaia di migliaia di Sacri Cavalieri della Chiesa, la maggior parte avevano solo anelli da
battaglia d’argento. Quelli con anelli dorati erano i veri membri d’élite. Anche se le possibilità di
avere un anello da battaglia dorato era meno di una su centomila, una persona del genere avrebbe
subito ricevuto la benedizione di dio e sarebbe diventata un Guru e un potente capo influente della
Sacra Chiesa.

Anche se il crotalo pelato poteva pensare a più di mille trucchi mortali e trappole in un batter
d’occhio, in quel momento era profondamente scioccato. Era così sbalordito che non riusciva
nemmeno a pensare lucidamente.

Quando tutti i membri della Sacra Chiesa si sfregarono gli occhi e si assicurarono di non stare
avendo le allucinazioni, accadde qualcosa di ancora più magico. Quando Fei fece il quarto passo,
un altro anello da battaglia dorato apparì sotto i suoi piedi e iniziò ad espandersi. I due anelli
ondeggiavamo come onde; anche se il loro colore era simile, erano completamente diversi. Tutti
potevano percepire i due poteri sacri e spaventosi dalle proprietà e gli effetti differenti.

“Scusati, ora!”

Fei non trattenne più l’aura del paladino di livello 12. Sembrava un dio avvolto da uno strato di
energia dorata. I suoi capelli neri svolazzavano nell’aria e le sue punte erano avvolte dalla luce
dorata. Era davvero maestoso e nessuno osava guardarlo negli occhi. Le sue parole fredde furono
come un pesante martello che colpì la testa del cavaliere Luciano.

Il paladino del mondo di Diablo aveva troppe abilità simili ai Cavalieri Sacri della chiesa del
mondo reale. Erano quasi tutte identiche. Perfino l’Aura e l’Energia Sacra erano così simili che
nessuno avrebbe potuto individuarne le differenze. Tutti pensavano che il re Alexander fosse un
Cavaliere Sacro eremita dalla posizione estremamente importante. Erano tutti inorriditi.

Il cavaliere Luciano iniziò a tremare incontrollabilmente.


Non appena l’anello da battaglia dorato era apparso, ogni sua resistenza si dissolse, non osò più
andare contro la volontà di Fei. Impallidì e mostrò un’espressione implorante.

“Sua maestà… per favore mi perdoni!” Luciano si inginocchiò di fronte a Fei.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

I residenti di Chambord rimasero scioccati.

La folla ad entrambi i lati della strada ebbe la sensazione di stare facendo un sogno bizzarro. Che
gruppo anormale e che mostro supremo era la Sacra Chiesa. Anche la vita di un cane da guardia
della Sacra Chiesa era più preziosa di un nobile di un regno. Ora però, l’arrogante cavaliere
Luciano stava tremando, inginocchiato e implorante… cosa stava succedendo?

Mentre i residenti erano confusi, era accaduto qualcosa di ancora più folle.

Il crotalo petalo malvagio e feroce Zola fu colto dal panico mentre si accovacciava e strisciava
verso Fei. Con un atteggiamento umile che la gente di Chambord non aveva mai visto prima,
baciò gli stivali di Fei con passione e disse con tono tremante: “Onorabile maestro, l’umile Zola
implora il suo perdono generoso… Non sapevamo della sua onorabile identità. Siamo davvero
colpevoli. Per favore perdoni noi due miserabili!”

Il seguito dei centinaia di cavalieri e di frati rimasero scioccati. Si scambiarono un’occhiata


mentre i loro capi avevano perso all’improvviso tutto il loro orgoglio e prestigio e si
inginocchiavano implorando perdono. Dopo un po’ di secondi di esitazione, tutti copiarono Zola e
Luciano e si inginocchiarono; non osarono nemmeno respirare con troppa forza.

Anche se queste persone erano in fondo alla gerarchia della Sacra Chiesa e la maggior parte di
loro non sapeva cosa significasse l’anello da battaglia dorato che era apparso sotto il giovane re,
avevano seguito e servito Zola e Luciano per un po’ di tempo. Erano tutti molto percettivi e bravi
nell’osservare la situazione. Dalle espressioni dei loro capi, se non altro sapevano di essere di
fronte ad un’impasse e di aver provocato qualcuno che non avrebbero dovuto insultare.

“Ci perdoni per favore maestro!” Centinaia di persone si inginocchiarono e implorarono.

“Maestro? Ah, ditemi, di chi sarei il maestro?”

Disse Fei con un lieve sorriso.


“Maestro… lei… Oh, giusto, giusto, giusto, non lo è… Ah, no, intendo… i-i-io…”

Nonostante Zola avesse l’acume per inventarsi migliaia di cospirazioni, a questo punto, stava
balbettando e non riusciva a pronunciare una frase di senso compiuto.

Aveva solo sentito parlare dei cavalieri che avevano un anello da battaglia dorato nelle leggende
e nei racconti, figuriamoci di un cavaliere sacro che aveva un doppio anello. Gli era capitato di
andare in una festa a San Petersburg per degli Anziani sacerdoti e aveva sentito di sfuggita
Sergievsky, il vescovo dell’impero Zenit, menzionare storie riguardo a questi figli di dio prediletti
dagli anelli dorati.
Questi individui erano tutti figure di alto livello sconosciute al grande pubblico. Prima che
venissero assegnate loro posizioni importanti nella Sacra Chiesa, il papa avrebbe incaricato loro
di eseguire qualche missione segreta o andare all’avventura per fare più esperienza.
Le loro identità erano tutte nascoste, e le loro posizioni erano altamente rispettate da tutti i
membri della Sacra Chiesa. Avevano avuto enormi opportunità di diventare candidati per la
posizione di papa; i più incompetenti sarebbero diventati vescovi per gli enormi imperi e
avrebbero preso controllo della frazione di una regione.
Il futuro e il potenziale di Zola che era solo un rappresentante di una chiesa in un piccolo regno
affiliato di sesto livello di un impero di primo non poteva essere nemmeno paragonato a persone
del genere, come poteva Zola non provare paura?

Zola era raggelato. Non si aspettava di incontrare una persona di questo livello e di farle una
cattiva impressione. Voleva lusingarlo un po’ per compensare ciò che aveva fatto, ma una volta
che pensò alla possibilità che Fei stesse eseguendo un qualche tipo di missione segreta sotto
ordine del papa, non osò parlare della “vera identità” di Fei… ‘Dannazione! Dovrei chiamare
Alexander maestro o fingere di non conoscerlo?’

Zola aveva perso la calma.

Fei invece aveva intuito cosa stava accadendo dopo aver visto la gente della chiesa che si
inginocchiava e tremava. La ragione per cui era passato alla modalità paladino era perché voleva
barare un po’ sfruttando l’Aura, ma non si aspettava che avrebbe avuto un effetto così
significativo.

Fei temeva che dire altro avrebbe potuto destare sospetti. Finse di essere misterioso e ritornò
all’argomento di prima. Indicò il cavaliere Luciano e disse freddamente: “Tu, alzati e scusati con
la donna che hai ferito.”

“Sì, sì, sì…”


Luciano provò sollievo dopo aver sentito queste parole.

Lui e Zola strisciarono con passione e si precipitarono verso la donna che si stava svegliando
come se fosse la loro madre. Luciano aiutò la donna a tirarsi su a sedere e Zola, che voleva
rimediare alla pessima impressione che aveva lasciato a Fei, evocò un incantesimo di alto livello
che richiedeva molti sforzi mentali: guarigione. Una luce bianca come il latte fiorì nella sua mano
e avvolse le ferite di frusta sulla schiena della donna. Dopo che l’effetto miracoloso apparì, le
lesioni terrificanti presto scomparirono sotto il bagliore niveo.

Le pupille di Lin Ming si contrassero lievemente dopo aver visto questo.

L’incantesimo della Sacra Chiesa aveva effetti simili a quelli delle pozioni curative del mondo di
Diablo, ma aveva i suoi lati mistici e particolari. Sembrava che la Sacra Chiesa avesse delle
fondamenta e delle origini indescrivibili che le permettevano di essere un mostro e dominare il
continente Azeroth.

“Sei stato abbastanza coraggioso da provare a fare del male ad Angela. Meriteresti di essere
ucciso migliaia di volte!” Disse Fei con tono feroce mentre fissava freddamente Zola.

“Mi perdoni sua maestà, per favore mi perdoni. Sono stato davvero stupido, non lo farò mai
più…” Zola si inginocchiò di nuovo ai piedi di Fei, tremante. Iniziò a piagnucolare e implorò:
“Sua maestà, ho capito quali sono i miei errori. D’ora in avanti, Zola esaudirà i suoi ordini e
ascolterà qualunque cosa ha da dire!”

Questo serpente velenoso era spaventato a morte.

Fei si ritirò di un po’ di passi, disgustato. Sapeva che, a questo punto, né il suo potere personale,
né la forza di Chambord poteva sfidare l’enorme Sacra Chiesa; la differenza di forza tra le due
era enorme, paragonabile a quella che c’era tra un briciolo di polvere e il sole. Perciò non poteva
essere troppo impulsivo. Si era occupato della maggior parte dei problemi, così decise di
occuparsi del resto in futuro. Fece un cenno con la mano e disse: “Non importa, non vi riterrò più
responsabili visto che è stata la prima infrazione. Tuttavia state attenti a come vi comporterete a
Chambord. Se oserete offendermi o irritarmi un’altra volta, non lamentatevi se sarò spietato.”

“Va bene, va bene, va bene!”

Zola ne fu così sollevato che quasi pianse.

Era contento che questo “Maestro” fosse abbastanza magnanimo di perdonarli. Anche se Fei
avesse ucciso entrambi, il vescovo Sergievsky avrebbe detto che erano colpevoli. Finché avesse
potuto calmare la rabbia di questo “maestro”, Zola era sicuro di poter rendere contento
quest’uomo potente grazie alle sue numerose risorse. ‘Finché intratterrò buoni rapporti con
quest’uomo promettente… tch tch.’ Zola si entusiasmava ogni volta che ci pensava. Era sicuro che
fosse una rara opportunità che avrebbe dovuto sfruttare assolutamente.

“Va bene, non voglio più vedervi. Mandate qualcuno a portare a casa i feriti e compensateli…
Sparite, ora!” Fei fece un cenno come se stesse scacciando via delle mosche irritanti; la sua
impazienza era ovvia.

“Va bene, va bene, va bene…”

Zola e Luciano annuirono ubbidientemente, si girarono e ordinarono al loro seguito: “Presto,


aiutate questi figlioli di dio feriti a tornare a casa… Oh, siete stati troppo duri, compensate ogni
famiglia con 10 monete d’oro… Oh, no, compensateli con 20 monete d’oro!”

Dopo aver visto che alcune persone ferite non riuscivano a camminare bene, Zola strinse gli occhi
e ordinò immediatamente: “Usate la mia carrozza… Usate la mia carrozza per riportarli indietro,
non lasciate che soffrano altro dolore.”

I novizi rimasero scioccati e fissarono Zola con sorpresa. Pensavano di aver sentito male. Zola
aveva speso molte risorse per ottenere questa carrozza ed era riluttante ad usarla regolarmente. E
ora l’avrebbe utilizzata per portare a casa queste persone di bassa classe?

“Che state lì impalati? Andate, idioti!”

Gridò Zola ai frati, poi si girò e chiese: “Sua maestà, cosa ne pensa? È soddisfatto?

20 monete d’oro era l’introito medio annuale per una famiglia a Chambord. La maggior parte dei
residenti arrestati erano stati feriti solo lievemente. Era stata solo la donna frustata ad essere
finita in brutte condizioni, ma ora si era ripresa pienamente ed era stata compensata con 100
monete d’oro. Zola e Luciano avevano fatto un grave errore e, adesso che si era abbattuta una
disgrazia su di loro, avrebbero dovuto pagare.

La rabbia di Fei si era spenta un po’ a questo punto. Annuì e fece un cenno: “Va bene, ora sparite
dalla mia vista!”

Sembrava estremamente impaziente.

Zola e Luciano non si arrabbiò affatto. Invece ebbero la sensazione che fosse un atteggiamento
appropriato per un figlio prediletto di dio. Annuirono sottomessi, scusandosi di nuovo e se ne
andarono insieme al loro seguito e ai sacerdoti novizi.
Dopo aver visto i membri della chiesa feroci andarsene con imbarazzo, i residenti di Chambord ad
entrambi i lati della strada ebbero la sensazione di essersi appena destati da un sogno. Il giusto e
retto re Alexander li aveva protetti e aveva di nuovo sorpreso tutti. Gli applausi e le acclamazioni
erano tonanti come dei fulmini…

La splendida Angela ed Emma erano in mezzo alla folla eccitata. Fissavano Fei affascinate e
piene di entusiasmo.

Lampard si girò e se ne andò silenziosamente.

Fei invece fissò il convoglio che se ne stava andando lentamente. Mentre stava passando accanto
a lui, Fei scorse un giovane biondo di bell’aspetto che sembrava un po’ palato dalla finestra sul
retro della carrozza magica. Il suo paio di occhi blu come l’oceano gli diedero una sensazione
indescrivibilmente strana.

“Chi è?”

Per qualche motivo, Fei si riempì di curiosità.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Naturalmente il motivo per cui Fei era interessato in quel giovane biondo non era perché ne fosse
attratto. Non era affatto interessato agli uomini, ma quella persona gli aveva dato una strana
sensazione. A volte pareva che il giovane fosse potente come un mare vasto e vigoroso, mentre
altre volte sembrava debole e fragile come la fiamma di una candela sul punto di spegnersi. Era
davvero bizzarro.

Si poteva dire che, a parte gli attriti con le mele marce Zola e Luciano, e aver ottenuto in qualche
modo il titolo di figlio prediletto di dio usando la modalità paladino, ciò che aveva fatto di più
impressione a Fei era stato quel giovane biondo.

Fei era anche sicuro che, quando la vettura era passata oltre, anche quella persona lo stesse
osservando con attenzione.

La folla per strada si disperse lentamente.

Fei tenne per mano Angela ed Emma e iniziò a tornare a casa. Ascoltò le due ragazze pure e
adorabili chiacchierare riguardo a cos’era accaduto e si limitò a sorridere. La luce dorata del
tramonto illuminava i loro corpi e delineò tre ombre dai contorni perfetti di altezze diverse.
Emma saltellò come un passerotto e chiese con curiosità: “Alexander, perché quei due ti hanno
chiamato maestro? Quando ti sei unito alla Sacra Chiesa?”

“Non lo so, forse erano storditi e mi hanno scambiato per qualcun altro!” Fei le diede una
risposta superficiale.

“Sbagliato? Impossibile… Uh! Se non vuoi dirmelo, allora non importa!”

La ragazza si arrabbiò un po’ e cercò di ritrarre la mano dalla presa di Fei, ma in qualche modo,
come se non potesse rinunciare al calore del palmo di Fei, esitò un po’ e lasciò ubbidiente che il
re la tenesse per mano. Arricciò le labbra con fare “imbronciato” e fissò Fei.

Il re le sorrise e non disse altro.

Non poteva davvero spiegarsi, perché quelle due mele marce non avevano fatto un errore.

Tuttavia quello che aveva detto Zola lo aveva allertato.

Non si aspettava che la Sacra Chiesa avrebbe saputo della battaglia accaduta a Chambord e
aveva capito accuratamente che era stata usata della negromanzia sul ponte di pietra. Rivelò
molte informazioni.

Prima di tutto, Fei aveva confermato che il potere della modalità negromante non era permesso
dalla Sacra Chiesa nel mondo reale. Sarebbe dovuto stare molto attento se avesse voluto usarla in
futuro. Se non altro, prima di avere un potere sufficiente da poter affrontare da solo la Sacra
Chiesa, non avrebbe potuto lasciare nessun indizio con cui avrebbero potuto risalire a lui. Questa
era una precauzione per evitare di essere arrestato e bruciato su una croce da dei sacerdoti
impazziti.

Inoltre aveva visto che la Sacra Chiesa aveva una rete di informazioni terrificanti; sapevano della
battaglia sul ponte e avevano inviato degli ordini in pochi giorni. La velocità di raccolta e
trasmissione delle informazioni in questo mondo era veloce quasi quanto quella di internet e dei
telefoni sulla terra; probabilmente avevano usato un canale speciale di cui Fei non sapeva nulla.
Da questo, Fei poteva intuire che la rete di informazioni del loro mortale nemico, l’impero
Eindhoven di livello 4, non poteva essere paragonato a quello della Sacra Chiesa.
Comunque non ci avrebbero messo molto tempo, se avessero voluto davvero scoprire cos’era
successo alle truppe con le corazze nere. Di conseguenza la sicurezza di Chambord sarebbe stata
minacciata. Se non avesse gestito tutto appropriatamente, avrebbero potuto svelare il segreto delle
mitiche rovine…
Fei ebbe la sensazione che la sua posizione di re fosse davvero tragica. Dopo essere capitato in
questo mondo, non si era rilassato, né si era trastullato con delle bellezze nemmeno per un giorno.
Invece aveva dovuto gestire ogni problema in arrivo come un pompiere.

Dopo che tornarono a palazzo, i servi avevano già preparato la cena.

Fei non era abituato alla cultura culinaria di questo mondo. Eccetto i frutti e la carne arrostita,
c’era solo del pane di grano e del latte puzzolente. Sarebbe andata bene per qualche pasto,
avrebbe dato una sensazione esotica. Ma dopo averla provata per un bel po’ di tempo, ogni volta
che vedeva gli stessi piatti gli veniva da vomitare.

Ma dopo aver visto Angela ed Emma godersi il cibo, Fei poté solo stringere i denti e sedersi
lontano mentre iniziava a mordere con innocenza una mela.

‘Sembra che sia necessario trasformare lo stile culinario di Chambord. Se non altro voglio
ingaggiare un po’ di cuochi talentuosi e allenarli bene. Probabilmente non possono fare
hamburger come KFC o McDonald. Non conosco ricette e, anche se le sapessi, probabilmente non
potrei trovare gli ingredienti nel continente Azeroth. Tuttavia, potrebbero fare almeno dello
stufato, del pollo Kung Pao, crepes e toast alla francese.’

Mentre Fei stava riflettendo, Angela ed Emma dall’altra parte del tavolo avevano già indossato i
loro abiti dallo stile dei pirati dei Caraibi che Fei aveva ideato prima. La “riforma dei vestiti”
ovviamente stava avendo successo; motivava Fei e aumentava la sua sicurezza; aveva già
intenzione di scatenare una “tempesta” nell’ambito culinario.

“Angela, cosa ne pensi di questi nuovi abiti?” Chiese con un sorriso Fei mentre mordeva la mela.

La futura regina si stava pulendo le sue attraenti labbra rosa dal grasso con un fazzoletto bianco.
Dopo aver sentito la domanda di Fei, mostrò un’espressione gioiosa. Ridacchiò: “È fantastico!
Sapevi che ora tutte le ragazze del regno pensano che sia un onore indossare la serie di abiti
ideati dal re Alexander? I grandi sarti come la zia Eliza sono stati molto occupati; alcune
nobildonne hanno già ordinato in anticipo decine di serie di abiti pochi giorni fa. Anche i
mercanti della seta e dei tessuti nel regno hanno fatto una fortuna; ora hanno esaurito tutti le
scorte… Alexander, sai come stanno chiamando questi nuovi vestiti?”

“Come li stanno chiamando?”

“La saggezza del re Alexander!” Rispose frettolosamente Emma, che stava lottando per ingoiare
un pezzo di carne arrostita: “Le persone hanno li hanno chiamati Saggezza del re Alexander!
Anche la viscontessa Louise che è stata a San Petersburg, la capitale dell’impero Zenit, ha detto
che le nobildonne nella capitale non hanno mai indossato qualcosa di così raffinato e splendido.”

Fei arrossì; era un raro spettacolo.

Non si aspettava che i progetti che aveva praticamente plagiato dai Pirati dei Caraibi avrebbero
creato un tale trambusto. ‘Dovrei plagiare anche il resto delle uniformi da battaglia dei pirata?’
Gli venne in mente un’idea, ma non riuscì a focalizzarla appieno. Fei scosse la testa e fece
l’occhiolino ad Angela con un’espressione di complicità: “Eh… oh, sì, Angela, eheh, quel…
quell’ultimo abito che ho progettato… Eh, anche quello è popolare?”

Angela arrossì all’istante.

Ma la ragazza non scappò come la scorsa volta. Finse di mantenere la calma e rimase ferma sul
posto mentre diceva: “Quel pezzo che hai chiamato armatura pettorale è stata ancora più
popolare di quei vestiti. La zia Eliza l’ha modificato un po’ e li ha fatti in colori e stili diversi. Li
ha diffusi in segreto tra tutte le donne nel regno.”

Mentre stava parlando, cercò di mantenere una facciata calma e composta… Tuttavia, le sue mani
strinsero l’orlo del vestito sotto il tavolo. Il suo cuore stava battendo velocemente. Tutto ciò che
voleva era avere il portamento calmo di una futura regina, come quelle nobildonne del regno.

I recenti miracoli di Lin Ming non aveva solo dato molta pressione a persone come Brook; aveva
anche dato la sensazione all’intelligente e splendida futura regina che ci fosse un divario sempre
più grande tra lei e il re. Si stava sforzando per diventare degna di essere la compagna del grande
Alexander.

Quando il re era ancora un ritardato mentale, molti avevano provato dispiacere e compassione
per lei, che era un impareggiabile fiore di loto che stava per essere piantato in una pila di cacca
di cane. Ma ora i loro ruoli si stavano invertendo lentamente.

Il re Alexander ora non solo era tornato normale. Stava anche diventando più potente con un
ritmo inimmaginabile. In meno di un mese, aveva superato l’ex numero uno di Chambord,
Frank-Lampard, ed era diventato il guerriero numero uno indiscusso, conquistando il trono,
l’ammirazione e il rispetto di tutti a Chambord.

E Angela?

Aveva la sensazione di essere rimasta la stessa di prima: gentile, pura, innocente, un po’ debole e
impacciata. Eccetto per gestire questioni insignificanti, aveva la sensazione di non poter tenere il
passo con quest’uomo. Non poteva più prendersi cura di lui e proteggerlo come faceva prima.
Proprio come un buon ombrello che poteva riparare dalla pioggia, ma non serviva più quando
spuntava il sole.

Perciò Angela stava lavorando sodo per cambiare.

Oggi, quando i novizi della Sacra Chiesa avevano arrestato i residenti innocenti e li aveva
accusati di tramare con dei malvagi negromanti, Angela si era opposta, tremante e spaventata.
Non sapeva nemmeno perché era intervenuta. Anche se era la futura regina di Chambord, non era
diversa da una normale civile agli occhi dell’enorme Sacra Chiesa. Con una sola parola del
crotalo pelato, sarebbe stata bruciata su una croce… Tuttavia, quando aveva pensato ad
Alexander che si era fatto avanti senza esitare per proteggere la sua gente, anche lei aveva
provato ad imitarlo e aveva espresso la sua opinione mentre reprimeva la paura.

Sfortunatamente, ciò che l’aveva sgomentata di più era che i suoi sforzi erano stati inutili. Se
Lampard e Alexander non fossero arrivati in tempo, probabilmente la situazione sarebbe
peggiorata…

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Non ne sono degna, devo migliorare… migliorare!”

Angela si era fatta prendere sempre di più da questa idea.

Pensava solo a Fei. Non sapeva quando era cambiata in questo modo e non voleva saperlo…
Desiderava solo migliorare. Dato che ormai aveva questa mentalità, provava un senso di
inferiorità ogni volta che stava con Fei.

Sfortunatamente Fei non sapeva cosa provava, anche se credeva di essere un esperto in amore.

La cena continuò.

“Oh, giusto. Alexander, la principessa Tanasha ha preordinato un po’ delle serie degli abiti che
hai creato… Emh, ha anche scelto un po’ di Armature Mimi…” Angela non sapeva cosa
significava “mimi”; pensava solo che questa parola sembrava carina.

Nota traduzione: “Mimi” (■■) in gergo cinese significa tette.

Fei sputò subito del cibo.


‘Dio, signore, Buddha… puoi immaginarti una pura fanciulla dire con tranquillità tette? Oh
cielo…’ Fei non poté trattenersi dal sbirciare il seno di Angela, il suo sangue ribolliva.

“Oh? Davvero? Che colore ha scelto?” Chiese Fei fingendo di mantenere la calma.

“Rosso… Oh, e rosa.” Nell’altro lato del tavolo, Emma finalmente aveva finito di mangiare.
Questa ragazza considerata una sorella minore adorabile da Angela e Fei cercò di partecipare a
questa “conversazione da adulti”. Inclinò la testa e rispose: “Sua altezza ha scelto Armature
Mimi tutte rosse.”

Di nuovo.

Un’altra ragazza pura che usava la parola “mimi”. Fei tossì in continuazione e cercò di non
sputare la mela che stava masticando.

“Alexander, non ti senti bene?”

Angela si preoccupò dopo aver visto il volto e il collo arrossati di Fei.

“Eh… no, no. Eheh!” Fei si guardò attorno e disse: “Il tempo non è male oggi…”

La cena finì velocemente con questa atmosfera incantevole. Naturalmente solo Fei provava questa
sensazione.

Dopo che i servi misero via il servizio, Angela ed Emma decisero di passeggiare un po’ per
aiutare la digestione. Si tennero per mano e si diressero verso il grosso cane nero caduto in
“ibernazione”.

Angela aveva salvato questo grosso cane nero dalle montagne posteriori di Chambord. Allora era
piccolo quanto una mano, grazioso e adorabile. Chi sapeva che nel giro di tre anni sarebbe
diventato grosso quanto un vitello e che avrebbe avuto una forza eccezionale? Dal suo aspetto,
non era sicuramente una specie rara; non c’erano differenze tra lui e gli altri cani di strada.
Tuttavia questa bestia era molto intelligente ed era estremamente leale ad Angela e ad Emma. Ma
per qualche motivo, era un po’ ostile a Fei. Ogni volta che lo vedeva, avrebbe mostrato i denti e
avrebbe abbaiato.

Circa dieci giorni fa, questo grosso cane energetico per qualche motivo era caduto in un sonno
profondo. Nonostante i tentativi di Angela ed Emma di svegliarlo, non si era alzato né per bere, né
per mangiare. Angela aveva perfino chiamato il veterinario più capace di Chambord, che però
non aveva potuto fare nulla. Angela si stava preoccupando molto per la creatura.
Naturalmente era accaduto per un motivo.

Fei non aveva detto alla sua bellissima fidanzata che era per via dei suoi esperimenti con la
pozione Hulk. Si era entusiasmato troppo e aveva cacciato metà pozione nella bocca del cane.
Fortunatamente la bestia non era morta di dolore, ma sicuramente la pozione aveva avuto un
certo effetto. Per questo era andata in “ibernazione”, era per via di un meccanismo naturale di
protezione.

Dopo che Angela ed Emma uscirono dalla porta, Fei si alzò e si avvicinò ad una finestra.

Per qualche motivo, Fei pensò all’improvviso alla misteriosa principessa dell’Impero Zenit. Non
era sicuro di cosa stesse facendo qui. Dopo essere arrivata a Chambord più di dieci giorni fa, non
lo aveva convocato. Non era andata a porgere visita a Fei, né lui era andato a trovarla.
Sembravano entrambi dei bambini che avevano appena litigato. Volevano vedere chi avrebbe
avuto più pazienza e avrebbe resistito di più al disagio.

“Eheh, ha davvero scelto i reggiseni rossi. Sembra che la principessa non è noiosa come sembra.
Ahahah!”

Il re colto dall’oscenità non notò che il suo comportamento “inquietante” aveva spaventato le
serve che stavano pulendo.

“Sua maestà, il sacerdote Zola e il cavaliere Luciano della Sacra Chiesa sono qui e desiderano
parlarle.”

Una guardia entrò nel palazzo e fece rapporto.

Fei riconobbe questa guardia. Era uno dei ventitré uomini forzuti che avevano combattuto sul
ponte di pietra. Il suo nome era Michel-Ballack. Dava una sensazione di affidabilità a Fei; i suoi
lineamenti taglienti, i suoi capelli neri e ricci e i suoi occhi brillanti si combinavano insieme per
mostrare un aspetto sincero.

Fei entrò nella sala principale dell’esecutivo e vide il sacerdote Zola e il cavaliere Luciano che
stavano aspettando rispettosamente alla porta. Un po’ di frati ben vestiti erano dietro di loro e
stavano tenendo un po’ di grossi scrigni.

Dopo aver visto Fei, entrambi mostrarono dei sorrisi adulatori e si avvicinarono. Fei invece non li
salutò nemmeno. Sbuffò ed entrò direttamente nella sala. Zola e Luciano non avevano ricevuto
una buona risposta e si imbarazzarono. Tuttavia non osarono mostrare la minima insoddisfazione
ed entrarono silenziosamente nella sala.
La guardia Ballack entrò e disse: “Il re Alexander vi ha chiesto di entrare.”

Entrambi si entusiasmarono. Si precipitarono dentro e fecero segno ai novizi di seguirli. Dopo che
entrarono nella sala, camminarono tutti in punta di piedi ed iniziarono a respirare piano;
temevano che fare rumore avrebbe potuto disturbare Fei. Dopo essere arrivati sotto il trono
formato da due leoni, Zola e Luciano salutarono Fei: “Sua maestà… Zola e Luciano porgono i
loro rispetti al maestro.”

“Perché siete qui?”

Fei, che diede loro un’occhiata dal trono alto, non rifiutò, né accettò il titolo di maestro. Ma per i
due, la domanda di Fei ammetteva implicitamente questa identità, rassicurando ancora di più
Zola. Rispose velocemente: “Abbiamo saputo solo oggi della sua vera identità. Ammiriamo
davvero le sue imprese, così subito dopo aver riorganizzato e sistemato la chiesa, siamo venuti
subito qui per porgerle visita e ricevere i suoi ordini.”

Dopo aver detto questo, fece un segnale ai novizi e aprì due scrigni di ferro. Luci colorate
illuminarono la sala. Questi bagliori contenevano poteri magici e diedero una sensazione
familiare a Fei.

“Questi cristalli magici di classi diverse, insieme a qualche pergamena magica, sono i tributi che
io e Luciano vorremmo dare al maestro. Speriamo che ne sia soddisfatto.” Zola fece di nuovo un
segno e i frati posarono i due scrigni sulle scale di pietra.

Fei non disse nulla.

Si avvicinò ad uno degli scrigni e li esaminò. Il baule era pieno di pietre dalla forma strana di
colore giallo, blu e bianco. Scintillavano tutte. Aspetto più sorprendente, ogni pietra emetteva un
po’ di potere magico. Certe aure sembravano morbide, alcune calde, altre aggressive e altre
dense. I poteri magici di ogni classe fluivano nell’aria, scintillando di colori diversi.

Fei sporse la mano e strinse un cristallo magico; aggrottò lievemente le sopracciglia.

Era sorpreso, perché i cristalli magici di cui Zola stava parlando erano uguali alle gemme
spezzate del mondo di Diablo. Non avevano solo la stessa forma, ma contenevano potere magico.
Era sicuro che fossero uguali.

Ma com’erano finiti qui gli oggetti del mondo di Diablo? E da ciò che avevano detto Zola e
Luciano, anche se questi cristalli magici erano costosi, non erano rari. Altrimenti non ci sarebbe
stato modo per loro di radunarne un intero scrigno.
Fei gettò lo Smeraldo Scheggiato nel baule ed esaminò l’altro scrigno.

Il secondo non era pieno di cristalli magici, erano pergamene fatte di materiali diversi ed erano
tutte legate con fili dorati. Ce n’erano circa una decina e ogni pergamena aveva un colore e un
potere magico diversi. Tuttavia, i simboli densi e i motivi che erano sigillati al loro interno
scintillavano in modo irregolare.
Anche se ce n’erano solo circa una decina, Zola, il crotalo pelato, aveva usato un intero scrigno
per portarli.
Il valore di queste pergamene probabilmente non era inferiore allo scrigno di cristalli magici.
Sfortunatamente Fei non aveva molta esperienza riguardo alla professione di mago nel continente
Azeroth, anche dopo aver letto tutti i tomi della libreria reale. Non poteva identificare il genere,
né il livello della magia immagazzinata in queste pergamene.
Non poteva nemmeno riconoscerne i simboli o i motivi. Anche se aveva raccolto le pergamene una
per una e le aveva osservate nel dettaglio, non riuscì ad identificarle.

“Accetterò questi oggetti.”

Fei non mostrò troppa cortesia, perché avrebbe rifiutato questi doni costosi? Inoltre provenivano
da Zola e Luciano, la coppia sporca e avida della Sacra Chiesa. Fei non si sarebbe sentito in
colpa nemmeno se avesse preso tutti i loro averi.

“Ah, è ottimo, finché li gradisce… Finché li gradisce!”

Entrambi tirarono un sospiro di sollievo. Si riempirono di entusiasmo; pensavano che il figlio


prediletto di dio fosse soddisfatto del loro comportamento. Era un ottimo segno; se si fossero
sforzati ulteriormente, il loro maestro sarebbe stato contento di loro.

“Un’altra cosa, vorrei sapere come avete sentito della magia malvagia dei nonmorti che è
apparsa durante la battaglia precedente.” Chiese all’improvviso Fei. “Avete ricevuto l’ordine dal
vescovo della chiesa dell’Impero Zenit o è un ordine diretto del quartier generale della Sacra
Montagna, Waulu?”

Zole e Luciano mostrarono espressioni strane. Si scambiarono una lunga occhiata e alla fine il
crotalo pelato rispose con sincerità: “Maestro, in realtà questa informazione non proviene dai
superiori della chiesa. Lungo la strada per Chambord, abbiamo incontrato un uomo misterioso
con un mantello nero. È stato lui a dircelo.”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
Un altro uomo misterioso con un mantello nero?

Fei ne fu scioccato.

Le parole del sacerdote Zola gli avevano ricordato subito dello stregone di tipo legno a quattro
stelle di nome Evans. Era lo stesso mago che aveva trollato fino alla morte e anche lui indossava
un mantello nero. Che ci fosse una connessione tra i due? Che… quest’uomo misterioso fosse il
complice di Evans?

Fei poté solo pregare silenzio che questo tipo non avesse nessun rapporto con Evans, altrimenti
significava che altre persone erano a conoscenza della mappa delle Mitiche Rovine. Così la
gravità della questione sarebbe stata ancora superiore a cosa sarebbe successo una volta che si
fosse saputo dell’omicidio del principe dell’Impero di livello 4.

“I dettagli di ciò che è accaduto… Ridimmi di nuovo tutto con attenzione.” Lo sguardo di Fei era
feroce e si fissò sul Crotalo Pelato, senza ammettere compromessi: “Non puoi omettere nulla,
altrimenti… saprai che conseguenze ci saranno.”

“Sì sì sì, ovviamente non oserei nasconderle nulla signore.”

Zola continuò ad annuire e mostrò un sorriso compiacente e servile mentre rispiegava tutta la
storia dall’inizio alla fine.

Lui e Luciano si erano nascosti a San Petersburg per un po’ di tempo e, dopo che avevano sentito
che l’esercito dalle armature nere si era ritirato, erano ritornati immediatamente a Chambord.
Dopotutto erano ancora considerati dei re in quel territorio e potevano fare il bello e cattivo
tempo lì. Nella capitale dell’impero Zenit invece erano solo due piccoli eunuchi accanto
all’imperatore; erano due figure insignificanti.

Ma lungo la strada di ritorno, un uomo misterioso con un mantello nero li aveva bloccati
all’improvviso. Questa persona aveva dimostrato una forza superiore e il sacerdote e il cavaliere
a tre stelle non erano riusciti a competere con lui. Fortunatamente, quest’uomo non fu ostile nei
loro confronti, invece rivelò un’informazione molto importante: durante la battaglia sul ponte di
pietra a Chambord, erano apparse delle tracce di debole magia da negromante.

La parola “debole” rassicurò Zola e Luciano, visto che la negromanzia era la magia meno
tollerata dalla Sacra Chiesa, se avessero scoperto cos’era accaduto e avessero catturato il debole
negromante, sicuramente sarebbero stati ben ricompensati e forse sarebbero stati promossi.

Per quanto riguardava gli arresti indiscriminati subito dopo essere entrati in città, era stata solo
un’esagerazione da parte di Zola. In parte era per accumulare ricchezze e dall’altro lato sapevano
anche di aver perso prestigio a Chambord visto che avevano trovato una scusa per scappare dalla
città senza difendere la città dall’assedio, così avevano cercato di ristabilire la loro autorità.

Avevano continuato però a mantenere il loro atteggiamento tirannico per troppo tempo. Anche se
era l’idea del Crotalo Pelato, non solo era il modo sbagliato per calmare la gente, ma aveva solo
causato più conflitti.

“Così non sapete nemmeno voi dell’identità dell’uomo vestito di nero? Non avete nemmeno visto il
suo vero volto?” Fei si accigliò dopo aver sentito il rapporto sincero del crotalo pelato.

“Sì vostro onore, quell’uomo misterioso è davvero forte, almeno a quattro stelle. Io e Luciano
all’inizio volevamo catturarlo e chiedergli altre domande, ma non potevamo competere con lui…”
Zola mostrò un po’ di imbarazzo e il capo dei cavalieri barbuto Luciano annuì.

Fei abbassò la testa, perso nei suoi pensieri.

Un altro potere a quattro stelle imprevedibile dal passato ignoto. Questa storia lo fece pensare in
qualche modo ad Evans che era morto nelle segrete, spaventandolo. Aveva la sensazione di essersi
cacciato in un bel guaio… Tuttavia ebbe anche il presentimento di aver trascurato qualcosa o
piuttosto qualcuno.

Quando Fei era nella Modalità Negromante, aveva usato solo due tecniche, Denti ed Esplosione
del Cadavere, ma aveva completato entrambe le tecniche in 3-4 secondi, e poi il ponte era stato
distrutto, così ogni prova doveva essere sprofondata nel fiume Zuli. Teoricamente nessuno
avrebbe potuto scoprirlo, a meno che non ci fosse un esperto che stava osservando la battaglia sul
ponte. Se fosse stato davvero così, allora l’uomo misterioso menzionato da Zola doveva essere sul
posto.
Tuttavia, se fosse stato davvero lì e avesse visto l’arresto del suo complice Evans, non l’avrebbe
ignorato. Con il suo potere a quattro stelle, avrebbe vinto in un istante… In altre parole,
quest’uomo dal mantello nero probabilmente non collaborava con Evans.

Ma chi altri poteva essere?

“Potete andare per ora.”

Fei rifletté per un po’, ma non riuscì a trovare nessun indizio, così fece un cenno e mandò via Zola
e Luciano, esitò per un secondo, e poi aggiunse: “La questione del negromante finisce qui per voi;
non dovete indagare ulteriormente. Non potete immaginare quanto sia alta la posta in gioco
stavolta. Me ne occuperò personalmente. Se indagherete imprudentemente per conto vostro,
allerterete il nemico e rovinerete il mio piano, quando l’ira di sua santità si abbatterà su di voi, vi
riserveranno due posti sul Pilastro di Fuoco delle Diecimila Correnti.”

Stavolta Fei si approfittò della situazione ed esagerò lo scopo della sua missione.

Dato che Zola e Luciano lo avevano già scambiato per un pezzo grosso, Fei li aveva assecondati.
All’inizio aveva intenzione di trovare un’opportunità per sbarazzarsi in segreto dei due, ma adesso
forse tenere Zola e Luciano avrebbe fatto miracoli in seguito.

Dopo aver sentito le parole di Fei, Zola annuì immediatamente e si inchinò assicurandogli: “Non
si preoccupi signore. Luciano e io non ci intrometteremo affatto… In futuro, si senta libero di
darci ordini, la Sacra Chiesa di Chambord è disposta a fare di tutto per aiutarla signore.”

“Bene, siete stati bravi. Vi darò credito per aver scoperto le tracce del negromante. Quando avrò
finito di occuparmi di questo caso e finirò il mio allenamento per tornare nella Divina Montagna
delle Diecimila Correnti, naturalmente verrete ricompensati.” Fei aveva usato il bastone e ora la
carota, e per fingere ancora meglio, iniziò a parlare con aria di superiorità.

Zola e Luciano si rallegrarono dopo aver sentito quelle parole, all’improvviso ebbero la
sensazione che il loro futuro sarebbe stato brillante come non mai. Si prostrarono più e più volte,
inginocchiandosi umilmente per baciare gli stivali di Fei e poi uscirono dalla sala del re contenti.

Fei tornò nel suo trono e decise di non pensare più all’uomo con il mantello nero visto che non
aveva nessun indizio per scoprire la sua identità, chiamò l’ufficiale della prigione nella sala e
sussurrò un po’ di ordini.

…..

Dopo che tornarono nella chiesa, Zola e Luciano congedarono tutti i seguaci e si diressero
silenziosamente in una stanza segreta.

Questo era il luogo dove Zola e Luciano discutevano di questioni importanti.

“Sacerdote Zola, sei sicuro che questo Alexander che era un idiota sia un pezzo grosso del
quartier generale?” Il capo dei cavalieri barbuto era depresso per via delle pergamene magiche e
delle pietre dello stregone che aveva dovuto consegnare. Precedentemente era stato Zola a
decidere di dare dei doni ad Alexander, ma Luciano aveva ancora un po’ di difficoltà ad accettare
questa scelta.

“Questo… nemmeno io ne sono sicuro al 100%.”


Dopo che tornò nella chiesa, il crotalo pelato Zola rivelò un atteggiamento di superiorità. Rimase
di fronte alla statua del padre eterno dando la schiena a Luciano. La stanza era illuminata da una
serie fitta di candele. Le fiammelle tremolavano, Zola si fece il segno della croce e poi si girò
lentamente per poi dire: “Ma non dimenticare che non possiamo dubitare dell’anello da battaglia
dorato doppio che Alexander ha mostrato oggi. Hai sentito anche tu il sacro potere contenuto
nell’anello, vero? Forse perfino sotto la corona del papa Sergiyeli non c’è una forza sacra così
pura.”

“È vero, ma da ciò che sappiamo, Alexander non era nient’altro che un ritardato da quando è
nato. È stato un idiota per quasi 17 anni, così come potrebbe essere un prediletto di dio?”

Luciano era ancora un po’ incerto.

“È stato questo che ha insospettito anche me… Ma pensa al giorno in cui la Sacra Chiesa ha
nominato il sacro cavaliere Charing il paladino numero uno. Un tempo era stato considerato
anche lui un disabile perché non poteva usare le gambe. Inoltre, le azioni del dio delle arti
marziali Maradona, a cui perfino sua santità mostrava un po’ di cortesia, non erano diverse da
quelle di un idiota. Nel vasto e misterioso continente di Azeroth, c’erano stati troppi casi come
questi, così forse Alexander stava solo fingendo di essere un ritardato in passato…”

Poi, Zola mostrò una rara occhiata inorridita e continuò lentamente: “Vecchio mio, ho un
terribile presentimento. Chambord sembra contenere un segreto di cui non siamo a conoscenza.
Potremmo essere coinvolti in una questione misteriosa… Come ha detto, forse sta eseguendo un
ordine di sua santità e sta indagando in segreto su qualcosa.”

Dopo che Zola finì di parlare, il suo sguardo diventò un po’ freddo e poi sembrò avvilirsi.

“Alla fine non eri sicuro nemmeno tu della vera identità di Alexander?” Il capo dei cavalieri
barbuto si innervosì. “Perché non interveniamo dopo aver osservato la situazione per un po’? Hai
insistito a non aspettare di consegnare i doni. Che peccato, quella scatola di pietre dello stregone
preziose e quelle pergamene magiche. C’era anche una pergamena nera dalle origini misteriose e
probabilmente potrebbe essere una rara pergamena proibita.”

“Ti sbagli. Il tempismo non può essere manipolato, una volta che ti perdi un’occasione, lo
rimpiangerai per sempre.”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
Zola fissò Luciano mentre scuoteva solennemente la testa e diceva: “Non siamo sicuri se
Alexander è davvero un Prediletto di Dio, ma di sicuro ha un anello da battaglia dorato doppio.
Questo significa anche che se sarà disposto ad unirsi alla Sacra Chiesa, riceverà l’adorazione di
quei maestri della cima dei diecimila flussi, e allora, temo che perfino la gente sotto la corona del
papa Sergiyeli cercherà di fare di tutto per incontrarlo. E, per quanto riguarda sacerdoti di basso
livello e cavalieri come noi, mentre possiamo radunare lentamente pietre dello stregone e
pergamene, non potremo mai più ottenere l’occasione di intrattenere buoni rapporti con una
figura del genere.”

Il cavaliere barbuto Luciano rifletté per un secondo e poi annuì.

“Allora cosa facciamo adesso?” Chiese.

“Ricorda; dobbiamo ubbidire agli ordini di Alexander…” Lo sguardo di Zola brillava con una
luce simile a quella di un giocatore d’azzardo che stava per fare una scommessa folle. “Anche se è
una scommessa, abbiamo comunque molti vantaggi. Se saremo i primi ad agire, nel momento in
cui vinceremo, il nostro futuro cambierà drasticamente e forse potremmo perfino entrare nella
Cima dei Diecimila Flussi… Eheheh, al contrario, se perderemo la scommessa, allora perderemo
solo un po’ di pietre e pergamene. Eheh, possiamo anche ignorare perdite del genere.”

“Allora dovremmo mandare qualcuno a fare rapporto al papa Sergiyeli?”

“No!” Zola fu scioccato dalle sue parole e disse immediatamente: “Vecchio mio, sei stupido?
Sbarazzati velocemente di questo tipo di idee! Ricorda, dopo dovrai disciplinare seriamente con
quei seguaci. Questa informazione non può trapelare all’esterno. Se si diffonderanno notizie di un
Prediletto di Dio apparso a Chambord, i benefici che potremmo trarre da lui diminuiranno.
Inoltre, da quando si diffonderanno queste notizie, temo che questa piccola città diventerà
popolare, innumerevoli figure di alto livello si precipiterebbero qui… Così noi non potremmo
continuare a rimanere nella chiesa di Chambord. Se accadesse, sarà molto più difficile mantenere
un rapporto con Alexander.”

Luciano sentì queste parole e ne fu sorpreso, poi annuì velocemente.

Lui e Zola erano come un lupo e una volpe, uno aveva il cervello e l’altro i muscoli. Spesso Zola
lo aiutava a fare decisioni e i fatti avevano dimostrato che il punto di vista del crotalo pelato era
davvero unico ed era anche molto feroce. Aveva ricevuto molte promozioni e ottenuto numerosi
vantaggi contando sui consigli di Zola.

Nella camera segreta della chiesa, presto i due raggiunsero un accordo e alla fine si convinsero di
credere nell’identità di Fei come Prediletto di Dio. I due iniziarono poi a pensare a cosa poteva
preferire Alexander dopo che era diventato una persona normale, preparandosi a continuare a
lusingarlo e migliorare il rapporto che c’era tra di loro.

…..

Sala del re.

Fei mise via i due scrigni di metallo, convocò l’ufficiale Oleg e fece alcuni ordini, poi aprì un
portale per il Mondo di Diablo.

Nel Campo delle Ranger, Fei trovò la splendida mercenaria Elena.

“Puoi dirmi se ci sono state delle scoperte nella caverna sotterranea della città perduta?”

Nella nuova tenda costruita per il capo supremo, Fei controllò con curiosità le strutture dentro il
campo.

“Sì signore. È difficile da immaginare ma, tra le montagne dietro Chambord, c’è una grossa città
perduta nella caverna!” Nel momento in cui ne parlò, l’espressione di Elena si riempì di
entusiasmo. “È una costruzione maestosa… ho seguito maestro Oleg nella caverna e ho esaminato
ogni stanza e corridoio. Ogni angolo dentro la caverna ha soltanto delle incisioni, e hanno
lasciato solo un po’ di indizi. Visto che abbiamo solo controllato una piccola porzione della
costruzione dietro la porta, non ho trovato nulla… Ma, non so perché, ma l’intera caverna mi
dava una sensazione molto strana e familiare.”

“Strana sensazione?”

“Sì maestro. È una sensazione molto strana, familiare, ma strana allo stesso tempo, come se
avessi visto questo tipo di caverna da qualche parte, ma quando ci ho pensato con attenzione, non
ricordo nulla al riguardo.” Elena provò un po’ di imbarazzo e abbassò la testa: “Mi dispiace
signore, non sono riuscita ad aiutarti stavolta!”

Fei sorrise e scosse la testa: “Non biasimare te stessa. Il motivo per cui ti ho detto di andare ad
esaminarlo è perché ho avuto la stessa sensazione, un sesto senso familiare, eppure insolito…
Beh, va bene; lasciamo perdere per ora. C’è un’altra cosa che vorrei che controllassi. Qual è la
differenza tra queste due gemme?”

Poi due rubini brillanti pieni di elemento del fuoco apparirono sulle mani di Fei.

“Oh cielo, questi… potrebbero essere dei rubini spezzati?”


Esclamò Elena, scioccata.

Come se si trovasse di fronte ad un qualche tesoro impareggiabile, prese con cautela le due
gemme e le osservò. La bellezza del suo viso giovane fu messo in risalto dalla luce rossa del
rubino e la sua espressione era anche un po’ confusa. I rubini spezzati erano molto rari nel mondo
delle Ranger, fabbri dal talento superbo avrebbero potuto creare un equipaggiamento magico
potente usandoli… Questa era la prima volta che Elena vedeva la gemma leggendaria.

Cercò di contenere l’entusiasmo che provava mentre la osservava con attenzione.

Tuttavia non trovò la minima differenza tra le due gemme. L’intelligente Elena non si affrettò a
giungere a conclusioni, perché sapeva che, visto che Fei le aveva mostrato le due pietre per
chiederle un consiglio, doveva averlo fatto per qualche motivo particolare. Perciò questa
splendida mercenaria osservò di nuovo le gemme con ancora più attenzione.

Ma alla fine non scoprì nulla.

Elena scosse la testa e restituì le pietre a Fei. Il suo splendido viso mostrò un po’ di frustrazione
mentre rispondeva: “Mi dispiace maestro Fei, secondo me non c’è differenza tra questi due Rubini
Spezzati. Sia in quanto a dimensioni che a potere elementale, non c’è quasi nessuna differenza.”

Fei annuì.

Ripose le gemme nel suo inventario e non disse altro.

Ma nelle profondità del suo cuore, non poté trattenersi dal sentire un’ondata di estasi.

Questo perché uno dei due rubini proveniva dallo scrigno delle pietre dello stregone che gli aveva
dato Zola, mentre l’altro era caduto ad un boss del mondo di Diablo. All’inizio, quando Fei aveva
visto la pietra dello stregone, aveva già avuto la sensazione che fosse uguale a quella del Mondo
di Diablo, ma non era stato molto sicuro. Ma ora, grazie alla valutazione di Elena, poteva essere
sicuro al 100% che la pietra dello stregone del continente Azeroth era uguale alle gemme
elementali del mondo di Diablo.

Questa scoperta permise a Fei di inventarsi un nuovo piano.

Le gemme nello scrigno di Zola erano circa tre o quattrocento, che rappresentavano una rara
ricchezza. Una volta che avesse finito la serie di missioni a Lut Gholein e avesse ottenuto il Cubo
Horadrim, avrebbe potuto usare queste gemme spezzate per produrre delle potenti Gemme
Perfette e avrebbe potuto usarle per potenziare le statistiche magiche di un equipaggiamento.
Ora che i dubbi di Fei erano stati risolti, si preparò ad andare a Lut Gholein per aumentare di
livello.

“Elena, dovresti andare, prepara l’armatura e le armi. Lasceremo il continente delle Ranger e
andremo nella città orientale Lut Gholein per dare un’occhiata, eheh, e uccidere qualche demone
di alto livello lungo la strada. Forse otterremo qualche guadagno inaspettato.” Disse con un
sorriso Fei.

“La perla del deserto Lut Gholein?”

Elena si rallegrò, non nascose affatto la sua espressione sorpresa. Dopotutto era solo una giovane
sui vent’anni. Era sempre vissuta nel desolato continente delle Ranger fin dalla nascita e aveva
sempre provato curiosità all’idea di poter visitare la leggendaria perla del deserto. Nel momento
in cui sentì che Fei aveva intenzione di condurla a Lut Gholein, saltellò come una ragazzina e
andò a prepararsi velocemente.

Fei vide questa scena e fu contagiato dal suo entusiasmo, e all’improvviso si rilassò.

Mentre Fei stava preparando equipaggiamento e armi, Fei cercò il vecchio pervertito Kane e gli
chiese com’era andata la valutazione dell’equipaggiamento dell’uomo con la maschera argentata
e l’anello spaziale di tipo legno dello stregone Evans.

Tuttavia, da lontano, aveva già visto che il vecchio sembrava impazzito, ossessionato dal suo
esame, stava sbavando di fronte all’equipaggiamento e l’anello spaziale mentre mormorava tra sé
e sé come un pazzo. Vedendo l’arrivo di Fei, non sollevò nemmeno la testa e disse con fare
frenetico tra sé e sé: “È davvero incredibile! È un nuovo tipo di magia, di tecnica che inietta
energia demoniaca… e funziona davvero… Ahhhhh, cosa sta succedendo?”

Fei capì che il vecchio aveva incontrato qualche difficoltà. Non era ancora giunto a delle
conclusioni e, per evitare di essere bersagliato da una marea di domande, Fei si girò e se ne andò
subito.

Fei andò a cercare la splendida e prosperosa Charsi, il fabbro NPC, nell’angolo più a nord-est
del Campo delle Ranger. In effetti, ora era difficile per Fei trattare queste persone come NPC,
perché avevano tutti una loro coscienza e personalità realistica. Dopo aver passato un po’ di
tempo con loro, Fei aveva la sensazione di essere a fianco di amici.

Dopo che aveva aiutato la prosperosa Charsi a recuperare il martello di ferro magico, era sempre
stata molto cordiale nei suoi confronti. Sotto gli sguardi entusiasti e increduli di Charsi, Fei tirò
fuori un po’ di Gemme Spezzate dal suo inventario e gliele consegnò come una famiglia ricca che
stava gettando via soldi. Disse con tono civettuolo: “Ehi, Charsi, credo che queste decine di
gemme potranno esserti d’aiuto quando forgi equipaggiamento magico.”

“Sono davvero… Oh mio dio, sono davvero le leggendarie gemme elementali… Ma… Ma maestro
Fei, non ho ancora padroneggiato il potere del martello di ferro, e… le mie tecniche di forgia
sono ancora di livello molto basso. Potrei sprecare queste gemme elementali preziose…”

“Ahah, nessun problema. Te le ho date apposta per fare pratica.”

“Cosa? Usare delle leggendarie gemme elementali… per fare pratica? Io… io…” Charsi balbettò,
pensava di aver sentito male.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Dato che gli piaceva vantarsi, Fei si godette la venerazione di una bellezza così formosa e vivace
come Charsi. Così, quando vide che la donna era rimasta a bocca aperta, ebbe la sensazione che
valesse proprio la pena di sprecare queste risorse.

Così si entusiasmò sfacciatamente.

“Eheh, ahah, sì, è solo per fare pratica, non metterti otto pressione. Anche se lo sprecassi tutto,
non importerebbe perché ho radunato una grande quantità di questo tipo di gemme. Ahah, devi
solo impegnarti a fondo e padroneggiare il potere del martello magico di ferro il più velocemente
possibile e migliorare le tue tecniche… Eheh, non vedo l’ora che il grande fabbro, la signorina
Charsi, forgi potenti equipaggiamenti magici per me.”

“Questo… Beh, maestro Fei, io… non so cosa dire… Grazie mille… D’ora in poi… per qualsiasi
riparazione o servizio di forgia, non dovrai pagare una sola moneta.” La prosperosa Charsi fu
commossa dalla generosità di Fei e lo ringraziò in modo un po’ incoerente: “Grande maestro,
puoi scegliere qualsiasi equipaggiamento qui.”

Fei si riempì di gioia.

Ad essere sinceri, da quando poteva entrare nella seconda grande mappa nel mondo di Diablo:
Lut Gholein, l’equipaggiamento di Charsi era un po’ indietro per Fei. Il motivo per cui Fei era
così gentile con lei era perché, ad essere precisi, gli importava dell’identità di fabbro di Charsi.

Tutto ciò che aveva fatto finora era per conquistare l’amicizia di questa splendida e prosperosa
Charsi, dato che un fabbro poteva forgiare equipaggiamento magico, che fosse nel mondo di
Diablo o a Chambord nel continente di Chambord, era un tesoro che non poteva essere ignorato.
Anche se Charsi ora era un normale fabbro, possedeva un misterioso martello di ferro ed era
anche molto talentuosa, con un potenziale illimitato. Ora che aveva ottenuto il supporto di Fei,
non era impossibile che potesse fare grandi progressi nella sua carriera. In quel modo, avrebbe
giocato un ruolo vitale nel piano di Fei.

Questo era un investimento per il futuro.

Le cosiddette gemme elementali nel mondo di Diablo erano inestimabili ed erano considerate un
tesoro leggendario, ma non erano rare nel continente Azeroth, altrimenti Zola e Luciano, membri
della chiesa a tre stelle, non sarebbero riusciti ad ottenerne uno scrigno.

Mentre i due stavano chiacchierando e sorridendo, la splendida mercenaria Elena aveva già finito
di fare i bagagli e lo chiamò. Fei era a corto di tempo, così diede addio a Charsi e partì.

Ma quando raggiunse Elena, rimase scioccato.

Non solo Elena aveva portato equipaggiamento e armi, ma anche molti altri oggetti in borse
grandi e piccole. C’era una piccola pentola nera per preparare il riso, un supporto d’acciaio, un
po’ di legna, ogni sorta di vegetali e carne secca, dei paletti e un po’ di pezzi di teloni per mettere
su una tenda. Per portare tutto più facilmente, Elena aveva perfino preso una mucca bianca con
dei marchi gialli dal campo delle ranger per trainare un carretto di legno.

Più di una decina di splendide giovani circondavano il carretto di legno e stavano dicendo con
riluttanza addio alla loro sorella Elena, in lacrime.

“Uh… Cosa state facendo?” Fei era perplesso.

“Queste cose saranno utili durante il viaggio per Lut Gholein…” Una piccola e adorabile
ragazzina guardò Fei come se fosse un idiota e disse: “Dovrete attraversare numerose montagne e
colline, e anche un vasto deserto mortale. È un viaggio di duemila miglia molto pericoloso, così
probabilmente ci metterete due o tre mesi. Dovete pensare bene alle provviste da portare.”

“Sì maestro Fei, devi prenderti cura della sorella Elena…” Anche le altre ragazze erano
preoccupate e dissero: “Naturalmente devi stare attento anche tu. Ho sentito che Diablo ha
bloccato la strada di montagna e il viaggio sarà molto pericoloso e pieno di innumerevoli demoni
e mostri!”

Fei: “…”
Non aveva il tempo di spiegarsi, così prese per mano Elena, ignorando i rossori, le espressioni e
gli applausi delle altre. Corse verso l’operatore della barca Warric, scelse l’opzione del dialogo
“Vai ad est” e poi si accese una luce, e Warriv scomparì all’improvviso.

Gli altri rimasero sbalorditi.

“Così dopo che Anderson Keli’er è stato ucciso, l’uomo più inutile dell’accampamento ha ottenuto
un’abilità così sbalorditiva… È incredibile; possiamo usarlo anche noi per andare a Lut
Gholein?”

…..

Lut Gholein.

Elena esaminò con curiosità la città che esisteva solo nelle leggende del Campo delle Ranger.

Tuttavia ciò che la deluse un po’ era che la Perla del Deserto non era animata e prospera com’era
stata descritta dai cantastorie, anzi la sua atmosfera era cupa. Il vento soffiava sull’erba gialla e
le strade magnifiche non potevano nascondere la trascuratezza delle vie. C’erano pochissimi
pedoni e i pochi che incontravano mostravano espressioni spente e senza vita, ancora peggio della
gente nel Campo delle Ranger.

Ma il tempo di Fei nel mondo di Diablo era limitato, così non c’era tempo di fare visitare ad
Elena questa Perla del Deserto e la portò dritta fuori dalla città. Dirigendosi verso nord per
attraversare la Landa Rocciosa, alla fine avevano trovato la Sala del Morto nelle Colline Aride, e
poi come d’abitudine iniziarono a fare innumerevoli massacri.

La missione stavolta era di trovare il Cubo Horadrim nel labirinto sotterraneo della Sala del
Morto.

Questa scatola cubica incredibile era indispensabile per completare le altre missioni. Inoltre per
Fei avrebbe avuto altri ruoli più importanti, come la sintesi di pietre dello stregone di alto livello
nel continente Azeroth e altri equipaggiamenti e risorse importanti.

Innumerevoli mostri vagavano nel labirinto sotterraneo della Sala del Morto.

I mostri qui erano molto più potenti di quelli vicino al Campo delle Ranger, sia in attacco che in
difesa, e la maggior parte di loro erano nuovi volti. Alcuni sembravano degli scheletri e si
chiamavano Ritornati, altri erano robusti e lasciavano foschie velenose dopo la morte ed erano
Zombie, alcuni in particolare assomigliavano alle mummie degli dei della morte nella mitologia
egizia della terra e avevano l’abilità di evocare scheletri.
I massacri continuarono.

Il tempo passò tra le innumerevoli grida acute, il sangue che schizzava, i pezzi d’ossa che
volevano e le pozioni e l’equipaggiamento cadevano costantemente dai corpi.

Proprio quando il limite di quattro ore di tempo di Fei stava per finire, i due riuscirono finalmente
a farsi strada nel labirinto sotterraneo del terzo piano, che era a sole poche camere di distanza
dal più grande boss Bloodwitch il Selvaggio, il mostro con il Cubo Horadrim.

Fei fece un calcolo del tempo e immaginava che non sarebbe riuscito ad uccidere il boss prima di
essere costretto a lasciare il mondo di Diablo, così si fermò prima e usò il portale di teletrasporto
e tornò a Lut Gholein. Cercò Warriv, scelse l’opzione “Vai ad Ovest” e si teletrasportò all’istante
nel Campo delle Ranger.

Diede l’equipaggiamento che aveva ottenuto dai massacri ad Elena, lasciando che se ne
occupasse lei. Poi Fei trovò un posto tranquillo, scambiò un po’ di pozioni tramite la misteriosa
voce fredda e quando il tempo finì, aprì il portale e lasciò direttamente il mondo di Diablo.

…..

Città di Chambord, sala del re.

Fei era seduto sul trono e stava ripensando alla sua strategia per aumentare di livello.

In sole quattro ore, il barbaro finalmente aveva raggiunto lentamente il livello 21. Fei diede un
punto abilità a Colpo e la sua forza aumentò ancora una volta.

Durante questo processo, Fei iniziò a rendersi conto che, dopo il livello 20, i punti esperienza
necessari stavano aumentando sempre di più e così stava progredendo sempre più lentamente. In
passato, quattro ore di tempo erano sufficienti per aumentare di livello 2 o 3 volte, ma ora quattro
ore non erano sufficienti a progredire di un solo livello, nemmeno quando entrava in mappe di
grado superiore. Il ritmo era stato ridotto drasticamente e questo significava che inevitabilmente i
suoi progressi nel mondo reale sarebbero diventati più difficili e lenti.

‘Forse dovrei cambiare prospettiva, mettere da parte il barbaro e iniziare ad aumentare il livello
delle altre 6 classi…‘ Pensò Fei.

Dopotutto, in Diablo, ogni classe aveva la sua specialità e molte tecniche uniche, ma avevano tutte
i loro vantaggi e svantaggi. Se Fei avesse finito la mappa del Campo delle Ranger con il paladino,
l’incantatrice, il druido, il negromante, l’amazzone e l’assassina, e radunare le tecniche di tutte e
sette le professioni per complementarle l’una con l’altra, allora probabilmente sarebbe stato più
potente rispetto ad un solo barbaro.
Questo si poteva capire da come molti giocatori di diverse professioni collaboravano insieme per
uccidere i boss, e nella battaglia precedente di Chambord, c’era stato anche un ovvio esempio, sul
ponte, Fei aveva contato sulla combinazione delle tecniche dell’Incantatrice e del barbaro per
uccidere lo spadaccino Landes a tre stelle.

E, come immaginava, se avesse potuto davvero battere la mappa del Campo delle Ranger con tutte
e sette le professioni, forse avrebbe ottenuto un’enorme ricompensa dalla voce misteriosa, e per
questo valeva la pena di aspettare.

Naturalmente Fei pensò anche ad altri modi.

Per i personaggi del mondo di Diablo, la forza non dipendeva dal livello; anche la qualità
dell’equipaggiamento era molto importante. Una serie potente poteva potenziare
significativamente la forza di un personaggio, e in un gioco del genere, se uno avesse voluto
ottenere dell’equipaggiamento di qualità, oltre all’uccidere mostri come al solito, comprare dei
buoni strumenti dei mercanti NPC era un’ottima scorciatoia.

Tuttavia non sapeva come ottenere una così grande quantità di monete d’oro.

Alla fine Fei aveva pensato al Cubo Horadrim e alle pietre dello stregone. Ora aveva bisogno di
ottenere informazioni per determinare se la sua idea era fattibile. Se era davvero come pensava,
allora avrebbe potuto procurarsi una miniera di monete d’oro.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il tempo passò velocemente.

La normalmente silenziosa Chambord gradualmente si animò.

In meno di quattro giorni, il giovane re Alexander avrebbe compiuto diciotto anni e avrebbe
potuto accettare l’incoronazione dell’impero Zenit e avrebbe occupato ufficialmente il trono,
diventando l’ottavo re di Chambord.

Nelle ultime due settimane, Chambord aveva superato molte difficoltà e, nel frattempo, da un
idiota ridicolizzato, Alexander era diventato un vero re. Per questo, l’intero paese non vedeva
l’ora che arrivasse questo giorno.

Con il passare del tempo, tutti si stavano preparando contenti per l’ascensione del re.
Tutti avrebbero dovuto dare la precedenza alla cerimonia, e anche i due ufficiali militari Bast e
Brook che erano incredibilmente occupati a gestire la riforma militare e politica dovettero mettere
da parte queste faccende e iniziarono a concentrarsi sui preparativi per la cerimonia.

Secondo le tradizioni di Chambord, l’incoronazione si sarebbe svolta sulla cima della montagna
orientale dentro la città. Quattro gironi dopo, quando il primo raggio di sole fosse trapelato dal
mare di nuvole, sarebbe stato il momento in cui Alexander sarebbe asceso al trono.

Anche se Fei aveva sollecitato la gente a preparare una cerimonia semplice, furono utilizzati
comunque molti materiali e furono portati sulla cima della montagna da un flusso continuo di
lavoratori. Tutti si impegnarono, cercando di prepararsi per il grande evento di Chambord.
Le imprese precedenti di Alexander avevano conquistato completamente i cuori di tutti i residenti
e la maggior parte delle persone erano più che disposte ad accettare di essere governate da un re
così gentile. Uomini e donne, giovani e vecchi, lottavano per poter essere i primi a dare il loro
contributo; i ricchi contribuivano con i soldi, i muscolosi con il loro lavoro, i mercanti con degli
oggetti e la popolazione generale si unì tutta all’esercito che preparava questi festeggiamenti.

Ciò che sorprese molte persone fu che anche il sacerdote Zole e il cavaliere Luciano si unirono al
gruppo, e i frati e i cavalieri mostrarono tutti un entusiasmo senza precedenti, fornendo molto
supporto finanziario. Zola e Luciano salirono personalmente sulla montagna orientale,
pronunciando le loro preghiere ogni mattino con fare estremamente devoto, come se la persona
che stesse per ascendere al trono tra quattro giorni non fosse Alexander, ma il papa Sergiyeli.

Allo stesso tempo, arrivarono anche degli ospiti da lontano.

Dopo aver sentito notizia di come Alexander stava diventando adulto e stava ascendendo al trono,
molti piccoli paesi attorno a Chambord che erano affiliati con l’impero Zenit mandarono dei
messaggeri per congratularsi con lui. Naturalmente chi era venuto a congratularsi era una
piccola porzione tra i 250 paesi affiliati con l’impero Zenit. Dopotutto Chambord era solo una
città sussidiaria di livello 6 e non si sapeva se sarebbe riuscita a mantenere il suo grado
nell’imminente esercitazione. Il debole non aveva bisogno di diplomazia e questo valeva anche nel
continente Azeroth.

…..

Mattino, gli uccelli cantavano tra il profumo dei fiori.

Sala delle discussioni del re.


Nella piccola pozza al centro della sala, scorreva acqua pulita e pesci rossi ondeggiavano le code
giocosamente. Sulle sedie di pietra ad entrambi i lati della pozza sedevano i capi di Chambord che
al momento stavano facendo un incontro per la cerimonia di ascensione.

Era un raduno molto ampio; oltre agli ufficiali militari e ai nobili, c’erano anche delle persone
molto rispettate che erano state invitate all’incontro.

Sulla prima sedia di pietra alla sinistra del trono, l’araldo Bast stava riassumendo le informazioni
che aveva raccolto.

“…Il principe Aobiner di Sereith, il principe Modric della città del lago, il principe di Shenhua…”
Il vecchio Bast disse il nome di circa venti paesi in un solo respiro, alzò lo sguardo e osservò
lentamente la gente seduta mentre continuava: “Questa è la lista dei messaggeri di tutti i paesi
che sono venuti a congratularsi per la canonizzazione del re Alexander.”

“Anche la città sussidiaria di Sereith di terzo livello ha mandato qualcuno?” Brook, che era
seduto a destra del trono, si accigliò lievemente. Disse con sorpresa: “Non erano buoni amici di
Blackstone? È stata mandata anche una delle cinque aquile delle 250 città sussidiarie, il principe
Aobina?”

“Cinque aquile?” Questo termine attirò l’attenzione di Fei.

Brook si era alzato subito e aveva spiegato brevemente le origini delle cinque aquile e il rapporto
tra Chambord e Sereith.

“Sì sua maestà. Tra le 250 città sussidiarie dell’impero Zenit, sono emersi membri d’élite tra i
principi delle varie famiglie reali. Sono tutti incredibilmente talentuosi e sono stati cresciuti con
dedizione dalle famiglie reali, e dei perdigiorno li hanno raggruppati e definiti i “dieci membri
d’élite”, i “nove guerrieri”, gli “otto professionisti”, i “sette lupi”, i “sei eroi”, le “cinque
aquile”, le “quattro lame”, i “tre folli”, i “due celati” e “la spada”. Il principe Aobina di Sereith
è una delle cinque aquile, l’Ala d’Aquila e si dice che sia diventato un guerriero a quattro stelle.
Inoltre Sereith è una città sussidiaria di livello tre, ma ha sempre avuto rapporti stretti con il
nostro nemico giurato, Blackstone, così possono essere considerati uno dei nostri potenziali
nemici. Non credevo che avrebbero mandato qualcuno a vedere la cerimonia di sua maestà, e che
tra tutti, avrebbero mandato Ala d’Aquila Aobina… Sospetto che abbiano cattive intenzioni.”

Fei annuì, aveva capito il quadro generale.

Una piccola città sussidiaria di terzo livello aveva un principe guerriero a quattro stelle sorprese
un po’ Fei. A parte le cinque aquile, c’erano anche i “dieci membri d’élite”, i “nove guerrieri”,
gli “otto professionisti”, i “sette lupi”, i “sei eroi”, le “cinque aquile”, le “quattro lame”, i “tre
folli”, i “due celati” e “la spada”. Queste persone non dovevano essere figure insignificanti,
specialmente i dieci che potevano competere con le cinque aquile; il loro potere doveva essere
terrificante.

Questa scoperta fece provare un senso di urgenza a Fei e gli diede la sensazione di dover
allargare i propri orizzonti… Prima aveva pensato che Chambord si stesse sviluppando
abbastanza bene di recente, ma ora si era reso conto che non era sufficiente. Non bastava contare
solo sulla pozione Hulk.

“Ma la città del lago di quarto livello è sempre stata in stretti rapporti con Chambord. Il re
Blanco della città del lago e il padre di sua maestà erano in ottimi rapporti, si definivano fratelli.
Il principe Modric che è venuto a congratularsi ha solo 16 anni, ma è stato già riconosciuto come
uno dei “dieci membri d’élite”, con una forza al picco delle due stelle e un potenziale sconfinato.
Credo che sua maestà dovrebbe incontrare personalmente il principe Modric.” Suggerì Bast.

“Va bene. Vi occuperete del ricevimento dell’ambasciata, fatemi sapere dei risultati.”

Fei aveva iniziato a stancarsi un po’ di questa conferenza. Innumerevoli piccole questioni si erano
accumulate ed erano diventate ingombranti. Rifletté per un secondo e lasciò questa patata bollente
al suo futuro suocero Bast, a Brook e agli altri, poi si batté spudoratamente il sedere e fuggì
direttamente dalla sala.

Tutti si scambiarono occhiate in un silenzio imbarazzato.

Molti volevano ascendere al trono e volevano tenersi stretto il loro potere per timore di
condividerlo con gli altri. Tuttavia, Alexander era l’esatto opposto e si nascondeva dal potere
come se fosse una malattia. Questo re era davvero particolare, ma chi avrebbe aiutato i ministri
dentro la sala ad uscire da questa atmosfera imbarazzante?

“Continuiamo… la nostra discussione.”

Bast scosse la testa con un sorriso pieno di amarezza: “Riferirò i dettagli finali a sua maestà e
farò una decisione in seguito.”

Nella montagna posteriore di Chambord, la piazza dell’ex prigione dell’acqua.

Questo posto era stato dichiarato terra proibita e bloccato completamente. Naturalmente
sembrava che non ci fosse nulla di strano dal suo aspetto esteriore. Le guardie erano rimaste le
stesse, erano solo 4 o 5 ed erano dispersi pigramente all’entrata del castello di pietra. Ma
nell’oscurità, i 22 guerrieri stavano seguendo uno strano percorso di pattuglia e non poteva
passare nemmeno una mosca di qui.

In quanto re, Fei entrò tranquillamente nell’area senza incontrare resistenza e andò dritto nel
labirinto sotterraneo.

La caverna prima cupa era cambiata significativamente.

In confronto al silenzio fuori, l’interno era molto più attivo, risuonavano il tonfo delle pietre e il
clangore del metallo. L’ufficiale della prigione Oleg e il capo delle guardie del re al momento
stavano dando ordini a centinaia di soldati scelti, secondo i progetti raffigurati su pelli di animale
forniti da Fei, per riparare questa prigione.

I cento lavoratori qui erano tutti membri d’élite scelti da Brook secondo gli ordini di Fei. Erano
affidabili, leali e dopo essere stati raffinati dalla pozione Hulk diluita, la loro forza era aumentata
significativamente. Anche se nessuno di loro era diventato un guerriero stellare, il loro fisico
aveva raggiunto una forza di diverse migliaia di libbre. Erano spaventosamente forti,
paragonabili ai 22 guerrieri della battaglia sul ponte. Erano stati anche allenati da un maestro
come Peter Cech, così avevano iniziato a formare il prototipo di un Esercito di Ferro.

La prigione prima inquietante e terrificante era cambiata poco a poco.

Le sbarre di ferro macchiate di sangue e gli strumenti di tortura erano stati rimossi. Nella sala di
pietra alta quanto un grattacielo che era nelle profondità del corridoio erano state sistemate una
decina di fornaci. I migliori fabbri di Chambord avevano portato i loro migliori apprendisti e,
insieme all’aiuto dei soldati, continuavano a sciogliere le sbarre di ferro. Seguendo i progetti
procurati da Fei, crearono nuovi oggetti dall’aspetto strano. Non erano spade o armature; la
maggior parte di questi strumenti erano arnesi sconosciuti alla maggior parte della gente.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Nelle profondità del corridoio, il capitano delle guardie del re Peter Cech era a petto nudo. I suoi
muscoli sporgevano come rocce e sotto indossava i pantaloni ideati da Fei, i pantaloni che di
recente si erano diffusi per l’intera Chambord. Ondeggiava un enorme martello di ferro che
pesava almeno cinquecento chili come un mulino a vento; tra i rimbombi, dei lampi si riflettevano
nel colore giallo sporco dei suoi muscoli e Cech era un’escavatrice umana, demolendo in
continuazione le sbarre.
Cech ormai aveva digerito completamente i resti della pozione Hulk rimasti nel suo corpo e il
debole colore verde sulla sua pelle era scomparso. Anche il suo stato mentale era migliorato e i
suoi muscoli si erano rafforzati. Dopo giorni di duro allenamento, era tornato al suo potere al
picco delle due stelle passato. Era riuscito a farlo principalmente per il livello a cui era stato in
origine. In passato era famoso per il fatto che aveva primeggiato tra i guerrieri a due stelle in
quanto a difesa con il suo stile di spada ineccepibile. Inoltre aveva anche un po’ di talento nel
condurre un esercito, così Fei aveva ottenuto un altro talento che poteva guidare dei guerrieri da
solo a parte Brook.

L’ufficiale di prigione si muoveva freneticamente tra la folla.

Come se fosse stato condizionato dallo stile di Cech, anche lui aveva esposto il tronco e, quando
c’erano enormi pietre o acciaio che non potevano essere rimossi perché erano troppo pesanti,
Oleg avrebbe scosso il suo grasso e avrebbe riso per poi accorrere ad aiutare, mostrando il
grande potere che aveva ottenuto dopo essersi trasformato usando la pozione Hulk.

Proprio come Fei, anche questo tipo amava vantarsi.

Quando sentiva le esclamazioni e le discussioni dei soldati, Oleg avrebbe sempre mostrato
un’espressione trionfante. Forse anche per questo, anche se il suo potere era rimasto ad una
stella, la sua forza fisica era arrivata a due stelle, come se avesse riversato tutti gli effetti della
pozione Hulk in questo aspetto. Ora Oleg stava perfino sviluppando degli addominali robusti,
cambiando completamente la sua immagine da grassone irritante di quindici giorni fa.

Vedendo da lontano come questo tipo avido e codardo aveva legato con i soldati e aveva perfino
ottenuto il rispetto dei veterani, Fei fu lievemente sorpreso, ma anche soddisfatto della sua
redenzione, ma non stava correndo un po’ troppo? Era come una scoreggia che spazzava via tutta
la polvere.

“Re Alexander!”

“Sua maestà!”

Vedendo l’arrivo di Fei, tutti i soldati mostrarono un’espressione adorante, e tutti si inchinarono e
porsero i loro rispetti. Fei camminava molto lentamente e li salutava tutti con un sorriso. Dopo
pochi giorni di contatto, si ricordava il nome di ogni soldati. Questo era anche uno dei modi per
catturare i cuori dei soldati. Dopotutto, quando i giovani soldati avevano sentito che sua maestà
conosceva davvero i loro nomi, ne sarebbero sempre stati commossi fino ad infiammare il loro
spirito.
Il lavoro di demolizione nelle segrete veniva eseguito con un ritmo veloce, ma in modo ordinato.

Stavolta Fei aveva portato alcuni progetti di secondo livello per i fabbri occupati.

Tra i circa trenta fabbri di Chambord, il migliore e il più rispettato era un uomo di mezz’età di
nome Samuel. I suoi capelli neri e corti sembravano aghi e solitamente era piuttosto silenzioso e
solido come un macigno, così le persone lo chiamavano Roccia. La sua personalità era piuttosto
noiosa, ma era molto leale con i suoi amici ed era molto gentile; era il classico tipo di uomo duro
freddo all’esterno, ma con un cuore caloroso.

Vicino al forno di ferro, Samuel stava guardando con attenzione i disegni sulle pelli che gli aveva
dato sua maestà, aggrottava con forza le sopracciglia. Interruppe il suo lavoro e iniziò a riflettere;
a volte era sorpreso e altre volte confuso, e le due espressioni continuavano ad alternarsi.

Vedendo quanto erano interessanti le sue reazioni, Fei non poté trattenersi dall’intervenire e
spiegare quei disegni uno per uno, e poi gli ricordò anche di problemi dettagliati a cui avrebbe
dovuto fare attenzione durante il processo di forgia. Samuel rimase in silenzio; era un fabbro
molto talentuoso e spesso poteva raggiungere un’illuminazione dopo una breve indicazione. Dopo
aver sentito la spiegazione di Fei, sembrò aver capito e continuava ad annuire: “Non si preoccupi
sua maestà. Possiamo costruire questi strumenti di ferro entro dieci giorni.”

Fei sorrise e disse: “Avete lavorato davvero sodo in questi giorni. Siamo a corto di tempo ed è
una questione importante, così se avete delle richieste per quanto riguarda la paga o gigli alloggi,
sentitevi liberi di chiederlo ad Oleg e soddisferà tutti quanti.”

Sentendo la generosa promessa di sua maestà, i fabbri esultarono.

Fei esaminò con attenzione l’intera caverna sotterranea, fece delle lievi correzioni al suo progetto
per adattarlo alla situazione, e poi convocò Cech e Oleg per poi dirigersi verso la sala del palazzo
del re che era stata già disposta nella sala dell’enorme pietra.

Aveva qualcosa da dire ad entrambi.

Ma quando Fei superò il forno di ferro, ebbe un’altra idea.

In effetti, Samuel e gli altri fabbri a Chambord stavano forgiando un equipaggiamento su larga
scala. Erano un po’ semplici e più facili da forgiare, ma avrebbe dato a Charsi il compito di
occuparsi degli ingranaggi, delle viti e di altre parti delicate e difficili, così non sarebbe stato un
problema. Una volta che fosse arrivato il momento, avrebbe pensato ad un modo per scambiare
questi oggetti fuori dal mondo di Diablo.
Tuttavia scambiare oggetti fuori dal mondo di Diablo era troppo costoso e aveva bisogno di molte
monete d’oro. Se avesse potuto fare entrare Charsi ed Elena nel mondo reale sarebbe stato molto
più facile. Non solo avrebbe risparmiato significativamente, ma Fei avrebbe potuto lasciare che la
Roccia Samuel seguisse Charsi e apprendesse delle tecniche di forgia superbe. Subito dopo i
guerrieri, Chambord aveva bisogno sopratutto di abili artigiani, così sarebbe stato meglio se la
procace Charsi allenasse un gruppo di talenti in questo campo non appena possibile.

Questa idea passò per la mente di Fei e gli fece pensare all’istante molte altre questioni, così
decise di provare questo piano in futuro.

I tre uomini entrarono nella confortevole camera di pietra dentro la caverna, il palazzo
temporaneo per sua maestà.

Fei tirò fuori un’altra bottiglietta di pozione Hulk e la diede a Cech, incaricandolo di nuovo di
diluirla nell’acqua e lasciare che i soldati la bevessero senza accorgersene.

Questi cento soldati ora erano l’esercito segreto di Chambord. Dopo aver preso la pozione
durante il primo stadio, i loro corpi si erano trasformati al punto da essere quasi pronti ad un
secondo mutamento. Sfortunatamente, persone come Cech e Brook che avevano assunto grandi
quantità di pozione durante la prima dose avevano rivelato completamente il loro potenziale, così
bere una seconda volta la pozione Hulk non avrebbe avuto nessun altro effetto. Se Fei avesse
voluto potenziare ulteriormente la loro forza, doveva pensare ad altri modi.

Cech prese la pozione Hulk e fu sul punto di andarsene quando a Fei venne in mente una cosa.

Lo fermò all’improvviso e disse: “Oh giusto, Peter, se tra i fabbri ci sono persone leali e
affidabili, puoi permettere anche a loro di prendere un po’ di pozione Hulk diluita. Se la loro forza
arrivasse allo stesso livello dei soldati, allora forgeranno anche più velocemente.”

Con uno sguardo piacevolmente sorpreso, Cech si inchinò e si congedò.

Rimasero solo Fei ed Oleg nella sala.

Fei squadrò l’ufficiale della prigione diverse volte e per un secondo fermò lo sguardo sui suoi
addominali. Lo esaminò finché Oleg non poté che ingobbirsi a causa del disagio, e alla fine Fei
annuì con soddisfazione e disse: “Molto bene, bravo, molto bravo… Oleg, sei un uomo saggio, sai
di cosa sto parlando, vero?”

Oleg annuì.

Naturalmente capiva a cosa si stava riferendo sua maestà.


Al momento la gerarchia di Chambord era stata cambiata completamente. L’ex capo Brazzer era
diventato un fuggitivo e i suoi complici erano stati uccisi da sua maestà in persona o dai due
giganti Bast e Brooke. L’unica persona sfuggita a questo massacro era Oleg. Anche lui era stato
uno dei complici di Brazzer e in quanto uno dei principali responsabili, all’inizio non sarebbe
dovuto sfuggire alla sua punizione. Ma visto che sua maestà si era ricordata della partecipazione
di Oleg alla guerra sul ponte di pietra, il re aveva usato il suo prestigio personale e aveva salvato
la sua vita insignificante. Il re sperava anche che Oleg si riformasse e prendesse dei
provvedimenti per cercare di per cambiare l’opinione della gente, cercare di farsi perdonare da
Chambord e alla fine di unirsi al gruppo a capo della città. Altrimenti, anche se avesse avuto il
supporto di sua maestà, l’esistenza di Oleg sarebbe stato sempre una spina nel fianco e avrebbe
potuto causare dei conflitti interni.

Oleg aveva capito da tempo i piani del re Alexander. Era un grassone intelligente e almeno aveva
il suo modo di gestire i rapporti con le persone e naturalmente sapeva come conquistare il
riconoscimento di Brook e di altra brava gente. Così, durante questo periodo di tempo, aveva fatto
del suo meglio per compiere molte buone azioni che alla fine lo avevano aiutato ad ottenere il
riconoscimento della maggior parte della gente di Chambord.

“Oleg ringrazia sua maestà per avergli dato l’opportunità di riformarsi.”

Pensando a tutto questo, Oleg si emozionò.

Stavolta questo adulatore si inginocchiò normalmente, senza usare splendida retorica o leccare i
piedi a Fei.

Fu anche in quel momento che trovò la sua pace interiore e capì finalmente che solo una spina
dorsale sempre retta che si inchinava solennemente di fronte a sua maestà poteva essere
considerato vero rispetto; al contrario, chi si piegava in ogni momento non sarebbe stato preso sul
serio; non sarebbe stata una gloria, ma un insulto.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei osservò Oleg, sapeva che questo grassone aveva davvero capito cosa pensava stavolta e annuì
soddisfatto.

Non disse più altro.


All’improvviso a Fei venne l’idea di porre una pietra dello stregone rossa sul tavolo di fronte a lui
e chiese: “Vieni a dare un’occhiata, riconosci questo oggetto?”

“È una pietra dello stregone di basso livello dell’elemento fuoco.”

Oleg mostrò un po’ di sorpresa e rispose con sincerità.

“Beh, dato che la riconosci, parliamone. Quanto sai riguardo a questa pietra?”

Oleg non sapeva perché sua maestà aveva iniziato a farli queste domande, ma non osò mostrare
negligenza e dopo averci pensato un po’ iniziò a rispondere: “È una pietra magica ricca di forza
elementale e secondo la sua qualità può essere categorizzata in livello basso, medio, alto, perfetto
e leggendario. Nella terra di Azeroth, una pietra dello stregone è un simbolo di ricchezza
superiore alle monete d’oro e d’argento, specialmente per molti stregoni e guerrieri. Il valore di
una pietra dello stregone è superiore alle monete perché gli stregoni possono usare i loro poteri
elementali per potenziarsi, costruire formazioni, creare pergamene ed equipaggiamenti, e i
guerrieri possono estrarne il potere elementale per aumentare la loro capacità di contenere
energia e la velocità con cui la condensano…”

“Oh?” Fei rimase sorpreso per un secondo e poi disse: “Allora da ciò che hai detto anche i
guerrieri possono usare le loro pietre magiche per aumentare il loro livello di energia?”

“Sì sua maestà.”

“Beh… va bene, dimmi di più sui gradi delle pietre. C’è una certa percentuale di conversazione
tra di esse?”

“Naturalmente sua maestà, la qualità della pietra dello stregone dipende principalmente dal
livello dell’energia che contiene. Generalmente parlando, l’energia elementale di una pietra dello
stregone di medio livello corrisponde a cento volte di quelle di basso livello, e quella di grado
superiore ha un’energia cento volte maggiore rispetto a quelle di medio livello, e così anche le
pietre perfette in confronto a quelle di grado superiore. Naturalmente questo è un criterio
generale.”

La spiegazione di Oleg era molto lenta, stava cercando di fare sembrare più dettagliata la sua
risposta.

“…il tasso di conversione tra i gradi differenti di pietre all’inizio seguiva la proporzione 1:100,
tuttavia, la maggior parte delle volte, visto che ci sono relativamente meno pietre di livello
superiore, di solito non ci si può basare sulla quantità di energia contenuta, e le pietre di grado
superiore possono essere scambiate per poco più di 100 di un grado inferiore. In caso di eventi
particolari come lo scoppio di una guerra, le pietre di livello superiore possono essere usate per
creare grandi pergamene magiche e, con l’aumento della domanda durante la guerra, il tasso di
conversione può salire a 1:150 o anche a 1:200.”

Fei all’improvviso divenne molto contento.

Questo aveva confermato la sua ipotesi precedente e questo significava che il suo piano poteva
essere attuato con successo.

Chiaramente le pietre dello stregone di livello inferiore, medio, alto, perfetto e leggendario
corrispondevano rispettivamente ad una gemma spezzata, incrinata, regolare, integra e perfetta.
Ma nel mondo di Diablo, ogni livello poteva essere potenziato con un tasso di conversione 3:1.
Allora Fei avrebbe solo dovuto trovare il Cubo Horadrim nelle Sale del Morto a Lut Gholein e poi
sarebbe riuscito ad aumentare liberamente il livello delle gemme, per poi approfittarsi
dell’enorme differenza del tasso di conversione del mondo reale per ottenere un enorme profitto.

“Nella nostra città ci sono dei canali per scambiare delle pietre dello stregone?”

Fei cercò di contenere l’entusiasmo e continuò a fare domande.

“Sua maestà, lo scambio di pietre dello stregone può essere attuato da alcune grandi associazioni
di mercanti, ma Chambord è relativamente remota, così pochissimi mercanti verrebbero a
visitarci qui. Se volessimo scambiare delle pietre dello stregone, dovremmo mandare una squadra
all’esterno.”

“Così ora non ci sono canali disponibili per lo scambio di pietre?” Fei ne fu un po’ deluso.

“Mi faccia pensare… Sì, c’è un modo, può farlo nella Sacra Chiesa, ma è generalmente aperto
alla gente al di fuori della Sacra Chiesa.” Disse Oleg dopo averci pensato per un po’.

La chiesa?

Lo sguardo di Fei si accese all’improvviso.

Gli era venuta un’idea.

“Va bene, puoi andare… Oh giusto, il processo di trasformazione della prigione dovrebbe essere
accelerato, ma non fare stancare troppo i soldati e i fabbri. Ricorda che non dobbiamo renderli
insoddisfatti dal punto di vista del cibo e della paga. Per quanto riguarda cosa fare nel dettaglio,
credo che tu lo sappia già molto bene. Se mi metterai nei guai, ti farò il culo a strisce.” Disse
sorridendo Fei.
Oleg era un uomo intelligente e sapeva che il fatto che stesse sorridendo e stesse usando volgarità
allo stesso tempo significava che sua maestà doveva essere piuttosto soddisfatto, così annuì, si
inchinò rispettosamente e uscì dalla sala.

Fei rimase seduto in silenzio e pensò che, dato che non c’era nulla di cui doveva occuparsi qui,
ordinò alle guardie di proibire a chiunque di entrare e poi aprì direttamente il portale per poi
entrare nel mondo di Diablo.

…..

…..

Mondo di Diablo.

Nelle profondità delle Colline fuori da Lut Gholein.

Terzo piano sotterraneo delle Sale del Morto.

Fei aveva portato con sé la bella mercenaria Elena e finalmente era tornata qui.

Le Sale del Morto era una tomba e la sua disposizione era un po’ simile ai sotterranei nella
montagna posteriore di Chambord; era anche un labirinto di pietra sepolto, ma era molto più
splendido e magnifico di quello a Chambord. Qui c’era un lungo corridoio e le pareti erano piene
di murali indistinti che si riferivano ad antichi tempi prosperi. Sulla porta della camera segreta
c’erano degli strani caratteri magici e celava il potere degli elementi; con un solo tocco, la porta
cadde fragorosamente a terra, rivelando lo spazio interno della camera dietro.

Fei aveva una bottiglia di pozione curativa in bocca e si usò come scudo per bloccare l’entrata,
impedendo alla massa di mostri dentro di uscire mentre menava le sue enormi asce. Le frecce
gelide sparate da Elena sfiorarono i capelli di Fei e colpirono con precisione le creature di fronte
a loro.

I due avevano già cooperato diverse volte l’uno con l’altro in questo tipo di ambiente e si erano
abituati da tempo a questo posto. Un’occhiata e un’azione era tutto ciò di cui avevano bisogno per
produrre scintille, erano in piena sintonia.

Cooperando in questo modo, Bloodwitch il Selvaggio non poté più resistere, ululò e rimase
mortalmente ferito, per poi cadere con risentimento in una pozza di sangue.

E mentre cadeva, risuonò un lieve tintinnio, una luce color oro pallido brillò e una scatola color
oro scuro con delle incisioni misteriose apparirono a terra, emanando un bagliore grigio confuso
e misterioso.

“È il Cubo Horadrim!”

Fei si entusiasmò, ignorando l’equipaggiamento d’oro e i tre oggetti blu che erano caduti.
Raccolse il Cubo Horadrim come se fosse di fronte ad un tesoro impareggiabile, esaminandolo
con attenzione e poi finalmente si calmò.

A giudicare dall’esterno, il Cubo Horadrim era una scatola forgiata con acciaio scuro, ampia 20
cm sia in un lunghezza che ampiezza, e la sua superficie era coperta da strisce metalliche color
giallo, formando dei motivi antichi e semplici, come dei rampicanti. Sembrava molto pesante, ma
era leggera come una piuma per Fei.

Fei aprì velocemente il Cubo Horadrim e dentro trovò un’altra dimensione con dodici spazi, con
tre in ampiezza e quattro in altezza, proprio come nel gioco al computer del passato.

Non riuscì ad aspettare e tirò fuori le tre pietre spezzate che aveva preparato da tempo, poi
premette il palmo della mano sul motivo ad S sul coperchio della scatola e ci iniettò un po’ di
potere magico.

Risuonò un debole suono della natura difficile da descrivere.

Quando riaprì la scatola, il Cubo Horadrim aveva avuto il suo effetto, le tre gemme spezzate si
erano trasformate in una pietra incrinata, e il suo aspetto sembrava di molto migliore rispetto a
prima, l’energia al suo interno inoltre era stata aumentata di cento volte… Il leggendario artefatto
aveva davvero funzionato! Fei ne fu rassicurato.

Questo significava che il suo piano per fare soldi era già per metà completo.

Ora che avevano ottenuto il Cubo Horadrim, Fei non aveva più fretta di completare le prossime
missioni sulla lista, aveva già deciso la sua futura strategia, così riportò Elena al Campo delle
Ranger e si chiuse nella sua tenda temporanea per iniziare il suo “piano delle sintesi delle
gemme”.

Durante il processo, Fei aprì numerose volte il portale, entrando ed uscendo dal mondo di Diablo
per 30 o 40 volte, usando l’inventario del barbaro, e prese più della metà delle pietre dello
stregone che Zola gli aveva dato e ne scelse una porzione per iniziare il processo di sintesi.

Dopo circa mezz’ora dopo, Fei finì di sintetizzare dieci Gemme Incrinate, dieci Gemme Regolari,
dieci Gemme Integre e 2 Perfette, e poi vendette il resto delle Pietre Spezzate da Akara, ricevendo
un totale di 50.000 monete d’oro, e insieme alle 30.000 che aveva accumulato precedentemente,
ora il barbaro di Fei aveva una grossa somma a disposizione.

“Muhahahahahah, sono ricco, sono ricco!”

Ora poteva comprare dell’equipaggiamento di livello superiore dal NPC di Lut Gholein, e in quel
modo, la forza del barbaro sarebbe aumentata di una o due volte in un istante.

Senza la minima esitazione, Fei uscì direttamente dalla tenda e cercò Warriv, stava per scegliere
“Vai ad Est” verso Lut Gholein…

Ma proprio in quel momento risuonò una voce timida.

“Per favore aspetta signor Fei!”

“Signore, vorremmo anche noi visitare Lut Gholein, puoi portarci con te?”

“Sì signore, per favore portaci con noi, prometto che non ti causeremo problemi, faremo solo un
giro per le strade e vedremo lo stile della grande città…”

Più di una decina di giovani e splendide ranger batterono i loro occhioni e circondarono Fei,
flirtando con lo sguardo con lui. L’ultima volta queste ragazze erano rimaste sorprese di come
Warriv poteva teletrasportare delle persone nella perla del deserto a migliaia di miglia di
distanza, evitando due mesi di viaggio, ed erano tutte estremamente entusiaste. Ma a quanto
pareva non potevano usare Warriv da sole e così non avevano altra scelta se non chiedere a Fei di
portarle con sé.

Fei era completamente intrappolato da questi sguardi seducenti.

“Nessun problema, potete venire con me, ahahah…”

Così Fei accettò le loro richieste e, dopo aver parlato con Warriv, scelse “Vai ad Est”. Con un
bagliore bianco, Fei scomparì di fronte alle ranger, ma… le donne si scambiarono un’occhiata e
rimasero stordite sul posto.

Lut Gholein.

“Ahahah, ci siamo. Potete girare per la strada, ma ricordate, non andate nelle fogne e non
lasciate la città. Tutti i mostri sono davvero potenti e non potete affrontarli… Uh? Dove sono
finite?”

“Cos’è successo?
‘Uh… Hanno cambiato idea?’

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Una raffica di vento autunnale soffiò via le foglie, facendole volare via.

“Uh… non ci ha seguito nemmeno una di loro? Mi stanno prendendo in giro? Sigh, non puoi mai
capire cosa pensa una ragazza. Non importa quante ipotesi fai, non ci azzeccherai mai…”

Notando che queste giovani e splendide ranger non lo avevano seguito, Fei guardò con tristezza le
nuvole di sabbia gialle e le foglie autunnali. Immaginò che le ragazze avessero cambiato idea
all’improvviso e avessero deciso di non viaggiare, così non ebbe altra scelta se non canticchiare a
labbra chiuse mentre camminava per le strade piccole e grandi a Lut Gholein e cercò l’NPC
Farah in città, aveva lo stesso ruolo di Charsi nel Campo delle Ranger, era un fabbro. Da lei Fei
poté comprare armi più letali e di livello superiori.

Fei aprì la finestra di dialogo di scambio e iniziò ad esaminare dell’equipaggiamento.

Iniziò con l’armatura.

Il Pellame dell’Artico di prima aveva solo 48 punti in difesa e ora era un po’ datato. Era difficile
resistere ai denti affilati e agli artigli di mostri e demoni di alto livello, così era il momento di fare
un aggiornamento.

Osservò tutto con attenzione e scelse un’armatura rossa dai motivi ad insetto con 95 in difesa.
Questa Corazza a Stecche aveva il doppio della difesa del Pellame dell’Artico, ma il prezzo era
esorbitante, costò ben 20.000 monete d’oro a Fei.

A parte la placca dell’armatura, Fei scelse un elmo dallo stile spartano con un nasale a T. Sopra
l’elmo c’era una piuma dorata e il suo aspetto era incredibilmente raffinato. L’elfo aveva 13 di
difesa e un +18% di resistenza al fuoco. C’era anche un paio di Stivali di Maglia di livello blu con
un +12 di difesa e altri effetti aggiuntivi speciali contro il fuoco, il fulmine e il veleno.

Armatura, elmi e stivali, Fei li prese tutti e ora aveva solo bisogno di un paio di potenti guanti per
completare la serie. Sfortunatamente, dopo aver cercato per molto tempo, Fei scoprì che i guanti
venduti dall’NPC Farah non erano all’altezza dei suoi requisiti.

Dopo un lieve sospiro, pensò velocemente ad un metodo, scelse e acquistò un paio di guanti
d’acciaio dalle scaglie bianche da principiante, li avrebbe portati dal fabbro Charsi nel Campo
delle Ranger per migliorarli dopo. Dopo aver completato la missione del martello di ferro magico,
Fei non aveva ancora usato il potenziamento magico disponibile. Ora avrebbe potuto ottenere un
paio di potenti guanti dalle statistiche elevate.

Era arrivato il momento di rimpiazzare le sue armi.

Fei si prese il suo tempo e dopo un po’ rimpiazzò l’ascia a due mani di prima. Scelse uno spadone
viola e uno verde della stessa lunghezza e li chiamò rispettivamente la Claymore del Massacro e
la Spada del Cristallo Spirituale. I danni di queste due spade rientravano tutti tra 8 e 25.
Anche in confronto all’ascia a due mani esagerata di prima, la nuova combinazione era ancora
più potente, ed era tutto equipaggiamento di colore blu, così avevano 4 tipi di resistenza speciali e
precisione. Le due spade erano costate un totale di 19.000 monete d’oro a Fei. Ora il suo
personaggio aveva già imparato Doppio Colpo. Non solo l’effetto dell’abilità faceva sembrare
fighi, ma il danno era più che raddoppiato.

Queste due spade erano le arme principali che Fei aveva preparato per il suo barbaro.

Per quanto riguardava il suo equipaggiamento secondario, Sciabola della Tempesta e lo Scudo
Uncinato Azzurro, fu rimosso e venduto. Fei scelse lo scudo di ferro della luce potenziato con un
simbolo a croce fico da cavaliere sacro che aveva 22 di difesa e aveva +3 di resistenza a tutti gli
effetti e due cavità, insieme ad un’ascia corta che si chiamava Ascia Bipenne dello Squarcio.
Aveva un danno ad una mano da 7-20, con un danno aggiuntivo di tipo fuoco, +2 danno massimo,
+41% di danno massimo e +32 di precisione.

Di conseguenze, grazie allo scudo a sinistra e l’ascia a destra, il danno delle armi secondarie era
più che raddoppiato e gli effetti dell’equipaggiamento era semplicemente sbalorditivo.

Alla fine Fei aveva speso 3000 monete d’oro e aveva comprato 3 strati di un inventario a 16
caselle. In questo modo, trasportare oggetti dal mondo reale in Diablo sarebbe stato molto più
facile.

Questo viaggio gli costò quasi 60.000 monete d’oro, ma compensò questo prezzo vendendo il suo
vecchio equipaggiamento, così ora gli rimanevano 35.000 monete d’oro e poteva essere ancora
considerato un uomo abbastanza ricco.

Sfortunatamente gli NPC qui vendevano raramente gli anelli, gli amuleti e altri piccoli oggetti,
così Fei non ebbe altra scelta se non rinunciare. Al momento aveva due anelli e un amuleto, ma
sfortunatamente avevano tutti effetti come l’aumento del raggio di illuminazione e di precisione,
così non erano così utili, ma almeno erano meglio di niente.
Durante questo processo, Fei confermò una cosa…

Gli NPC a Lut Gholein non avevano affatto una loro coscienza. Se la gente nel Campo delle
Ranger gli dava la sensazione di essere animata, questa perla del deserto era l’esatto opposto; era
uguale alla versione a giocatore singolo del gioco di Diablo. Ogni dialogo di un NPC e il suo
contenuto era completamente uguale a quello del videogame della sua vita precedenza, senza la
minima differenza e nemmeno un cambio di tono. E insieme al dialogo fisso, le loro espressioni
facciali erano rigide, le loro emozioni costanti e non rispondevano, come robot con un programma
prefissato.

“Perché?”

Non c’era da meravigliarsi che Lut Gholein sembrasse una città morta… così era questo il motivo.
Ma Fei era perplesso per quanto riguardava la ragione di questo fenomeno, e alla fine aveva
deciso di rinunciare a capire cosa stava succedendo e decise di ignorarlo.

…..

Dopo aver indossato un nuovo equipaggiamento, Fei sentì all’improvviso ogni poro del suo corpo
riempirsi di forza vigorosa. Sia in quanto a difesa che attacco, le sue statistiche erano più che
raddoppiate. L’effetto era semplicemente sbalorditivo, raggiungeva elevati standard sia in quanto
ad estetica che in quanto ad utilità.

Fei non poté che pensare all’iconico cartone: “I cavalieri dello Zodiaco” della sua vita
precedente e ad ogni tipo di vestito sacro dello zodiaco magico. Pensando a questo, ebbe un’idea,
fece diventare invisibile l’armatura sul suo corpo e poi gridò: “Armatura dello Zodiaco!” poi
controllò l’equipaggiamento in modo che si rivelasse pezzo dopo pezzo. Questa scena era quasi
esattamente uguale a quella dei cavalieri quando evocavano le loro armature; luci brillanti
fuoriuscirono dall’armatura e una scena del genere soddisfò molto Fei.

Sporgendo le mani nel vuoto, una luce verde e una viola scintillarono e due enormi spade letali
apparirono nelle sue mani, facendolo sembrare un elegante spadaccino.

“Ahah, d’ora in poi le chiamerò duo di spade viola e verdi!”

Fei si era armato e con il duo di spade viola e verdi sfrecciò oltre le porte di Lut Gholein come un
turbine e iniziò a fare un massacro nella landa selvaggia, i mostri che di solito cadevano dopo 3 o
4 colpi, ora venivano eliminati con un solo attacco. L’abilità del Doppio Colpo causò una
tempesta di fendenti e lasciò una scia di cadaveri dietro di sé.
“Con la forza attuale del barbaro, avrei grandi possibilità di vincere anche contro quei membri
d’élite a quattro stelle.”

Dopo circa 10 minuti di uccisioni e messe alla prova, Fei capì pienamente la sua vera forza.

Alla fine, senza tardare, tornò direttamente in città per cercare Warriv, scelse “Vai ad Ovest” e
poi con un bagliore blu si ritrovò nel Campo delle Ranger.

…..

“Signor Fei, non sei un uomo di parola!”

“Signore, vogliamo solo vedere la grande città, non ti causeremo guai, portaci lì almeno una
volta!”

“Signore, non puoi essere così eccentrico. Hai già portato la sorella Elena lì, perché non porti
anche noi? Qualunque cosa la sorella Elena può fare per te, potremo farlo anche noi!”

Campo delle Ranger.

Nel luogo in cui Fei e Warriv erano scomparsi mezz’ora fa, le giovani e splendide ranger videro il
guerriero tornare e tornarono da lui con entusiasmo.

Non sapeva quando era successo, ma anche la splendida Elena era apparsa qui.

Cercò di superare l’accerchiamento delle sue sorelle e lo guardò un po’ sbalordita, esitò e poi
disse piano: “Signore, se puoi farlo, per favore portale a vederla. Sono cresciute qui e ogni giorno
affrontano innumerevoli demoni, i cieli oscuri e le lande selvagge cupe, e vogliono vedere la città
animata…”

“Aspettate!”

Fei le interruppe, poi guardò il gruppo di rose spinose e chiese sorpreso: “Così… non avete
deciso di rimanere qui all’ultimo minuto?”

“Rimanere qui?” Le ragazze erano scioccate: “Perché avremmo dovuto? È ovvio che il signor Fei
non voleva portarci con noi ed è scappato da solo!”

Uh… allora era così?

Fei era un po’ confuso, rifletté per un secondo e disse: “Strano… beh, proviamo di nuovo… Forse
non abbiamo cooperato bene la scorsa volta. Tenetevi per mano e chiudete gli occhi.”
Le ragazze ubbidirono.

Dopo un ronzio, apparì una luce blu.

Fei scomparì ed Elena lo stesso, ma le altre esploratrici rimasero sul posto a scambiarsi delle
occhiate.

Hummmm!

Presto Fei tornò.

“Cos’è successo? Posso solo portare Elena lì?” Fei era scioccato, non aveva senso. Se poteva
portare qualcuno lì, allora sarebbe dovuto riuscire a portare un altro gruppo. Erano tutte ranger
ed Elena poteva viaggiare con lui, ma perché non poteva farlo con le altre ragazze?

Il gruppo si scambiò delle occhiate in un silenzio imbarazzato.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Non ci credo, facciamo altri tentativi… Umpf, stavolta tentiamo una alla volta.” Disse Fei
afferrando le manine di una ragazzina vestita di viola. Poi ci fu un bagliore blu ronzante.
Scomparì con Warriv, ma la piccoletta rimase lì.

Dopo un altro scintillio, Fei tornò con rabbia.

“Riproviamo…”

Fei scomparì di nuovo.

Tornò.

Scomparì di nuovo.

Dieci minuti dopo.

Fei aveva preso per mano quasi ogni ragazza. All’inizio questo pervertito aveva pensato a cercare
il motivo per cui il teletrasporto non funzionava, ma alla fine l’aveva usato come scusa per
approfittarsene e toccare le soffici manine di tutte le ragazze. Le ranger erano tutte splendide
giovani… così sarebbe stato stupido non approfittarsi dell’occasione.

Tuttavia il teletrasporto a Lut Gholein non funzionò nemmeno una volta, a parte con Elena.

“È strano, devo aver trascurato qualcosa di importante…”

Fei abbassò la testa in contemplazione e iniziò a riflettere.

Perché solo Elena poteva essere portata a Lut Gholein e non gli altri? Fei notò che era accaduta
una situazione simile quando aveva attivato una delle tecniche divine Evoca. Allo stesso modo,
poteva evocare solo Elena nel mondo reale e nessun altro.

Pensando a questo, lo sguardo di Fei si fermò sulla figura chiave, Warriv.

L’uomo sorrise lievemente.

“Warriv, sai cosa sta succedendo?” Fei sembrò avere un presentimento.

“Sì signore, il motivo è molto semplice, la signorina Elena è la tua mercenaria; ha firmato il
contratto di ingaggio con te, così può usarlo per seguirti attraverso il teletrasporto
spazio-temporale. Tuttavia le altre ragazze non hanno un contratto con te, così temo che non potrò
sfruttare il potere del contratto per portarle con te a Lut Gholein.”

“Contratto di ingaggio?”

Fei ebbe un’illuminazione.

All’improvviso ebbe la sensazione di aver capito un punto cruciale e il mistero dietro la tecnica
Evoca iniziò a svelare il suo vero volto dietro il velo misterioso.

Sì!

Fei capì.

La ragione per cui poteva evocare solo Elena dal mondo di Diablo era a causa del contratto tra di
loro. Questo contratto era stato firmato automaticamente dopo che aveva finito la missione di
uccidere i corvi di sangue del capo dei mercenari Kashya. Quella era stata la ricompensa per aver
completato la missione ed era anche il fattore segreto che aveva trascurato. Se avesse potuto
firmare questo tipo di accordi con gli altri membri del Campo delle Ranger, non significava che
avrebbe potuto portare altre persone nel mondo reale?

Fei non vedeva l’ora di mettere alla prova questa idea.


Salutò Warriv e le ranger riluttanti, superò diverse tende e poi trovò la sacerdotessa Akara che
stava creando delle pozioni nell’angolo a sud est dell’accampamento.

“Contratto?”

Dopo aver ascoltato le ipotesi di Fei, lo sguardo di Akara si accese come se avesse avuto
un’improvvisa epifania, e poi disse lentamente: “La tua ipotesi è corretta, potrebbe essere il
motivo per cui Elena è la sola che può seguirti nel tuo mondo.”

“Allora posso firmare il contratto di lavoro con altre persone?” Questa era la domanda che
preoccupava di più Fei.

“Uh… temo che tu non possa.” Akara scosse la testa.

“Cosa… Perché?” Fei divenne davvero impaziente.

“Nel continente delle ranger, il contratto di ingaggio è del tipo più speciale è ha il tratto di essere
singolo ed esclusivo. Dato che hai già firmato il contratto con Elena, non potrai firmare questo
tipo di contratto con nessun altro, a meno che tu non prenda l’iniziativa di sciogliere quello che
hai fatto con Elena…”

Le parole di Akara demoralizzarono Fei, che fece una smorfia.

Che fosse destinato a poter evocare una sola persona dal mondo di Diablo? Dannazione!

Tuttavia, in ogni caso, non poteva sciogliere il contratto con Elena. Elena gli aveva già detto
molto tempo fa che venire licenziata per una ranger equivaleva a perdere ogni gloria, una
condizione peggiore della morte. Inoltre, dopo aver cooperato con questa splendida mercenaria
per così tanto tempo, la coppia era diventata strettamente connessa e Fei aveva iniziato a provare
un forte attaccamento nei confronti di questa splendida ranger.

Ma in quel momento, con un sorriso misterioso, la zia Akara continuò: “Tuttavia, nel continente
delle ranger, a parte il contratto di ingaggio, ce ne sono molti altri tipi con effetti simili come
quello dell’amicizia, del servo, della parte, dell’apprendista, del clan e così via. Se la mia ipotesi è
corretta, potrai ottenere l’effetto che vuoi firmando uno di questi contratti. Perché non fai un
tentativo?”

Fei iniziò a schiumare dalla bocca: “…”

A questo punto era sicuro al 100% di essere stato preso in giro da questa vecchia sacerdotessa
maliziosa che adorava fare scherzi.
…..

Nelle montagne posteriori di Chambord, nel labirinto sotterraneo.

Buzzzz!

Con un lieve ronzio familiare, qualcosa sembrò tremare e dimenarsi a mezz’aria, e un momento
dopo apparì all’improvviso un enorme portale color blu nella sala di pietra.

Fei uscì dal passaggio.

Una figura magra avvolta da un abito viola lo seguì e, ben presto, apparì anche una splendida
arciera dall’armatura raffinata con i capelli rossi, il suo intero corpo emanava un’atmosfera
forte.

Erano Akara ed Elena.

“Ah! Quanto è fresca quest’aria, quanto è pura questa energia naturale…” Akara si sedette nella
sala di pietra ad occhi chiusi, fece un respiro profondo e disse con un’espressione entusiasta:
“Questa è la sensazione di un mondo brillante… finalmente!”

Fei ed Elena guardarono Akara senza dire nulla.

In quanto capo spirituale del Campo delle Ranger, la sacerdotessa Akara perdeva raramente la
calma. Quando l’oscurità aveva avvolto il continente, tutta la responsabilità era ricaduta sulle sue
spalle sottili ed era diventata la profeta del campo. Come un faro nella notte, aveva guidato tutti e
aveva portato una debole traccia di luce e speranza alle ranger. Finora Akara era stata la
definizione di una guida calma. Ma oggi, percependo l’energia pura del mondo in questa sala di
pietra, simile a quella del continente delle ranger prima che venisse invasa dall’oscurità, la fece
un po’ emozionare.

Dopo un po’ Akara si calmò lentamente.

Akara percepì l’energia attorno e chiese confusa: “Signor Fei, è questo il tuo paese? Il misterioso
labirinto sotterraneo di cui parlava Elena? Perché ho una sensazione di déjà vu?”

“Prima manderò qualcuno con te per fare un giro. Fuori da questa caverna c’è una splendida
città; credo che ti innamorerai di questo mondo.” Fei sorrise e disse: “Per quanto riguarda la
strana sensazione, anche io ed Elena l’abbiamo provata, ma sfortunatamente non siamo riusciti a
capirne il motivo.”
Akara rifletté per un momento e annuì per mostrare la sua approvazione.

Fei attivò un’abilità, consumando all’istante tutti gli MP del suo barbaro. Aprì tre portali ed
evocò una decina di splendide ranger e la splendida Charsi nella sala di pietra. Dopo averle
avvertite su alcune questioni, uscì dalla sala, chiamò l’ufficiale della prigione Oleg in lontananza
che si stava occupando del lavoro di demolizione, e gli ordinò di portare la sacerdotessa e le altre
a fare un giro in città.

“Ricevuto sua maestà.”

Vedendo come erano apparse più di dieci persone dal nulla, Oleg ebbe la sensazione di non essere
abbastanza intelligente da comprendere la situazione. Non sapeva come queste persone avessero
evitato la sua sorveglianza e quella dei soldati e fossero entrate qui, ma sua maestà chiaramente
le conosceva bene. Oleg non osò chiedere nulla, così guidò rispettosamente Akara e le altre fuori
dalla stanza.

Fei afferrò all’improvviso la piccola mano di Elena.

Le sussurrò dietro l’orecchio: “Sei già molto familiare con questo mondo, prenditi cura della
sacerdotessa e delle ragazze. Di recente sono venuti molti estranei in città, non entrate in conflitto
con gli altri. Se qualcosa andrà storto, puoi consultarti con il tipo grasso.” Fei indicò l’ufficiale
Oleg, era un uomo molto esperto nel trattare con le persone.

Mentre le sussurrava nell’orecchio, i capelli di Elena sfiorarono gentilmente la guancia di Fei,


stuzzicandolo.

Elena abbassò la testa e sentì il calore della mano di Fei, come se si fosse già abituata a tenersi
per mano con lui; non era più timida e si limitò a sorridere ed annuire.

“Non esci fuori con noi?” Disse piano.

Fei sorrise e disse: “Ho ancora qualcosa di cui occuparmi.”

I due al momento sembravano due ragazzi che stavano cercando di sfuggire all’attenzione del
maestro e che stessero cercando di chiacchierare in fondo alla classe. Era un’atmosfera intima ed
emozionante.

Alla fine Elena se ne andò contenta.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il contratto tra Elena e Fei era di lavoro e quello con le altre ranger era più simile ad un contratto
d’amicizia.

Per quanto riguardava la sacerdotessa Akara, aveva costretto Fei a firmare un contratto
d’apprendista con lei.

Questo significava che Fei avrebbe dovuto passare un po’ di tempo ogni giorno a studiare la
misteriosa farmacologia, la creazione di pergamene e altre conoscenze complesse e misteriose.
Non sapeva perché, ma la sacerdotessa Akara nutriva molte speranze in lui, credeva che questo
avventuriero coraggioso potessero ereditare le sue tecniche misteriose.

Dopo aver mandato via tutti, Fei tornò nella sala di pietra.

Seduto sulla sua sedia di pietra, posò la mano sulla scrivania liscia.

Fei pensò ai suoi piani futuri; se avesse potuto rapire Akara e Charsi, le loro tecniche di creazione
di pozione e di forgia avrebbero avuto un effetto significativo sullo sviluppo di Chambord. Decise
che avrebbe scelto un gruppo di ragazzini talentuosi dalla scuola civile e militare di Chambord
per farli diventare apprendisti di Akara e Charsi. Sarebbe stato meglio per la città ottenere queste
tecniche magiche.

Un grande uomo un tempo aveva detto che l’educazione doveva partire con i bambini.

Questa serie di fatti aveva verificato l’ipotesi di Fei, e aveva anche risolto tutti i suoi problemi,
dopo aver firmato una varietà di contratti, poteva evocare liberamente altre persone dal Campo
delle Ranger usando MP.

Stavolta però, il capo dei mercenari Kashya, il vecchio Cain e alcuni altri non erano andati con
loro nel mondo reale, perché il Campo delle Ranger aveva comunque bisogno che qualcuno
rimanesse a proteggerlo. Anche se il boss demoniaco Andariel era stato già ucciso da Fei, i
demoni che vagavano nelle lande selvagge non erano scomparsi completamente. Si erano
indeboliti, ma potevano comunque rappresentare una minaccia per il Campo delle Ranger.

Dopo aver riordinato le idee, Fei aprì il portale e tornò nel mondo di Diablo. Stavolta non scelse
la classe del barbaro. Scelse una nuova modalità sul proiettore olografico 3D; il druido.

Secondo i suoi piani, nei prossimi giorni avrebbe sfruttato pienamente le quattro ore in cui poteva
entrare nel mondo di Diablo. Avrebbe fatto battere la prima mappa del Campo delle Ranger a tutti
gli altri personaggi per vedere se avrebbe ricevuto qualche ricompensa dalla voce misteriosa una
volta che le sette classi avessero completato la prima parte.

…..

Mentre Fei entrava nel mondo di Diablo per aumentare la sua forz, Chambord diventava sempre
più animata a causa della cerimonia di ascensione del re.

Si potevano vedere visitatori di altri paesi per strada.

Alcuni piccoli mercanti avevano un ottimo fiuto per le opportunità di commercio, così formarono
piccoli gruppi che entravano ed uscivano nella città, e tutte le strade presto si riempirono di voci
di gente che vendeva. Chambord divenne incredibilmente vivace e il flusso di persone era più che
raddoppiato rispetto a prima, perfino la spaziosa Strada Dorata era diventata affollata.

In quel momento, un gruppo di splendide giovani attirò l’attenzione di molte persone.

Tra queste ragazze, a parte una donna completamente ricoperta da un abito viola che le
nascondeva il viso, le altre indossavano un’armatura semplice, mostrando molto la loro pelle
bianca. Erano vestite in modo semplice e umile, e tutte avevano un bel visetto, sembravano un
gruppo di piccole fate che danzavano tra la gente. Come se non avessero mai visto una città prima
d’ora, facevano domande in continuazione ed erano curiose. Le giovani non sembravano
minimamente caute, parevano ingenue, adorabili e innocenti, come un gruppo di sciocche
ragazzine.

Nonostante molte persone avessero intenzione di approcciarle, nessuno osò davvero rivolgersi a
loro.

Il motivo era molto semplice.

Nonostante queste ragazzine sembrassero delle sciocche, la loro aura non era affatto debole.
Questo in particolare per la ragazza di circa 20 anni dai capelli rosso fuoco e la bellezza
impareggiabile, la sua pelle era color giada e sembrava una dea venuta dal cielo. L’arco dorato
dagli strani motivi appeso alle sue spalle rilasciava tracce terrificanti di potere demoniaco e ciò
che era più spaventoso era la sua aura insopprimibile, dava una sensazione di estremo pericolo,
come se fosse una lama a luna crescente sfoderata.

Inoltre uno dei “seguaci” preferiti del re Alexander, l’ufficiale di prigione Oleg, stava seguendo le
ragazze come un servo.

Era un fatto rivelatore, queste splendide ragazze probabilmente erano straniere buone amiche del
re Alexander che erano venute qui a congratularsi con sua maestà per l’ascensione.
Le ranger stavano facendo compere contente e si stavano godendo un momento di rilassamento.

Non avevano mai visto una città così animata nel loro continente e ogni giorno dovevano fare
attenzione, pronte ad affrontare diavoli e mostri da un momento all’altro e fronteggiare la
minaccia della morte in agguato. Avevano anche visto morire le loro sorelle numerose volte… Ma
in quel momento finalmente potevano rilassarsi, godendosi liberamente le novità, come degli
uccellini appena liberati dalla loro gabbia, iniziando a volare attorno imprudentemente.

Mentre stavano camminando, risuonò all’improvviso una voce forte.

Molti erano affollati lì a cercare qualcosa e ogni tanto riecheggiavano delle risate, l’atmosfera
era incredibilmente animata. Le ragazze la notarono e si avvicinarono incuriosite.

…..

Labirinto sotterraneo.

Sala di pietra.

Un portale blu scuro increspò lo spazio e apparì all’improvviso, lasciando passare Fei.

Aveva raggiunto il limite di quattro ore, così non aveva avuto altra scelta se non lasciare il mondo
di Diablo.

Nelle ultime due ore, visto che aveva accumulato molta esperienza quando aveva giocato con gli
altri personaggi, era salito di livello velocemente e incredibilmente era riuscito a fare arrivare al
livello 10 il suo druido, completando tre missioni, ripulire la caverna, eliminare il traditore Blood
Raven, salvare il pervertito Cain, in una sola volta e lasciando solo altre tre missioni da
completare nella prima mappa.

“Se gestirò bene il mio tempo, le finirò domani.”

Fei era pieno di sicurezza.

A questo punto, era ancora nella modalità Druido, così quando fece un cenno noncurante,
l’energia elementale unica della sua classe si manifestò e, al suo interno, si formò un enorme lupo
bianco dal nulla. La creatura arrivò al fianco di Fei e, come se lo considerasse suo amico, si
strusciò gentilmente contro la sua gamba.

La creatura emanava un forte senso di pericolo.


Questa era l’abilità del Druido: Evoca Spirito del Lupo.

Fei aveva potenziato fino al livello 3 questa abilità, così ora poteva evocare tre lupi bianchi allo
stesso tempo. Inoltre ogni creatura aveva un potere simile ad un guerriero ad una stella e non era
trascurabile. L’evocazione era una delle tecniche più potenti del druido.

Inoltre Fei poteva anche trasformarsi in un licantropo o in orso. Dopo essere mutato, avrebbe
acquisito l’agilità, il potere d’attacco e la velocità di un lupo, e il potere e la robustezza di un
orso.

Al momento, aveva scelto le tecniche di evocazione e di mutazione, trascurando la categoria


elementale, principalmente perché erano incantesimi e aveva già la modalità Incantatrice.

Dopo aver esaminato le caratteristiche del druido, Fei represse l’impulso di trasformarsi in un
licantropo e correre in giro nudo. Ritornò alla modalità del barbaro, tirò fuori un po’ di gemme di
alto livello dal suo inventario, lasciò direttamente il labirinto sotterraneo e si diresse verso la base
della Sacra Chiesa a Chambord.

In chiesa.

“Sua maestà, non mi aspettavo che sarebbe venuto di persona. Ci sentiamo incredibilmente
onorati per questo.”

All’arrivo di Fei, il sacerdote Zola e il capo dei cavalieri Luciano furono tutti sorpresi e un po’
spaventati. Questi due si erano impegnati molto per i preparativi per la cerimonia di ascensione,
avevano speso molte risorse finanziarie e materiali per soddisfare Fei e ricevere il suo favore. Ora
sembrava che avesse avuto effetto.

“Bene, avete lavorato sodo di recente.”

Fei vide le loro espressioni umili e soddisfatte, ma rimase impassibile. Anche se era un ospite, si
sedette sulla sola sedia nella stanza come se fosse il proprietario del posto e osservò i due dire:
“Nessun problema, nessun problema. Poter servire sua maestà è un onore per noi!” Rispose
frettolosamente il barbuto Luciano con intelligenza.

“Beh, mi ricorderò di voi.”

Fei scorse i loro volti con lo sguardo. Rilasciò deliberatamente un’aura pura e sacra, come un dio
disceso dal cielo e poi disse lentamente: “Sono venuto da voi perché ho una questione per cui mi
serve il vostro aiuto.”
“Sua maestà, ci dia pure il suo ordine, siamo disposti a sacrificare la nostra vita per servirla.”

I due sentirono la richiesta di Fei e all’improvviso si rallegrarono. Ciò che temevano era
sopratutto che il re non avesse bisogno di loro. Dato che ora stava chiedendo aiuto, era ottimo per
loro e dimostrava che il re stava iniziando lentamente ad accettarli.

“Va bene allora, sarò diretto.” Disse Fei e, con un cenno della mano, fece apparire quattro
gemme di alta qualità dalla luce scintillante e allettante nel suo palmo. “Usate i canali della
chiesa e convertite queste pietre dello stregone di alta qualità in pietre di bassa qualità.”

“Oh signore, sono davvero delle pietre dello stregone di alta qualità… mio signore, e questo pezzo
pieno di energia elementale del fuoco, che sia la rara pietra dello stregone perfetta? Sua maestà,
questo…” Non poté che esclamare Zola, le sue labbra erano secche e il suo sguardo stordito.

Fei poteva capire la loro reazione, il valore delle pietre nelle sue mani era troppo elevato.

La peggiore poteva già essere scambiata per almeno 100 pietre dello stregone di basso livello e
solo due di esse era sufficiente per superare in valore l’intero scrigno di pietre che i due avevano
dato a Fei pochi giorni fa. Senza menzionare l’altra di livello alto e quella di qualità perfetta,
anche se fossero state scambiate, il loro valore sarebbe stato comunque incredibile, arrivando
quasi a milioni di pietre dello stregone di basso livello. Per persone come loro due che avrebbero
provato amarezza per un po’ di giorni per aver dovuto dare una scatola di pietre, questa era
indubbiamente una ricchezza incredibile.

“Allora? Che voi… non possiate farlo?” Chiese Fei accigliandosi vedendo i due storditi.

Zola sembrò ridestarsi da un sogno e rispose frettolosamente: “Ah… No, no, possono essere
convertiti, possono essere sicuramente convertiti! Ci vorrà solo del tempo, forse un po’ più di
tempo.”

Il suo cuore stava battendo freneticamente, questa era un’occasione d’oro per lui. Le pietre di alto
livello, specialmente quelle perfette, erano estremamente rare. Se avessero potuto usare il canale
della chiesa per scambiarla, sarebbe stato sicuramente un grande merito e avrebbe fatto una
buona impressione al papa Sergiyeli.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda 0/3,
-Schadenfreude

“Bisogno di tempo?”
Fei si accigliò lievemente, facendo agitare Zola e Luciano, e poi chiese: “Di quanto tempo avete
bisogno?”

“Sua maestà, se convertissimo le quattro gemme, varrebbero più di un milione di pietre dello
stregone di basso livello. Perfino per il papa Sergiyeli della Cattedrale Isaac del Sacro Palazzo di
Zenit sarebbe impossibile preparare una quantità del genere in uno o due giorni.” Rispose con
cautela Zola, cercando di fare del suo meglio per sembrare convincente. “Contando anche il
viaggio di andata e ritorno che richiederà molti cavalieri o mercenari di guardia, l’intero
processo richiederà quattro o cinque mesi.”

“Quattro o cinque mesi? È troppo tempo!” Fei scosse la testa.

“Mi chiedo per quale motivo sua maestà stia facendo questa conversione…” Chiese con cautela
Zola.

Fei cambiò espressione e fissò Zola con uno sguardo tagliente.

Il vecchio sentì subito un’enorme pressione che quasi lo soffocò, poi si inginocchiò velocemente e
spiegò: “Sua maestà, non fraintenda per favore, non intendo chiedere informazioni riguardo ai
suoi piani. Solo che non credo che abbia bisogno di così tante pietre dello stregone in una sola
volta, possiamo scambiarle lentamente in più spedizioni. Ad esempio possiamo scambiare 1000
pietre alla volta e in quel modo il processo sarebbe più veloce ed eviteremmo i rischi di una
consegna su larga scala.”

Lo sguardo di Fei si accese.

Scambiare 1000 pietre dello stregone in una volta e fare uno scambio ogni 3 o 4 volte al mese
sarebbe stato sufficiente a sostenere le sue spese nel mondo di Diablo. Vendere queste gemme agli
NPC gli avrebbe permesso di avere abbastanza monete d’oro per le sue sette classi e in quel modo
la velocità dei suoi progressi sarebbe aumentata.

“Molto bene. Puoi decidere per me come gestire questo compito.”

Fei mosse gentilmente le dita e il rubino imperfetto e lo zaffiro regolare volarono nelle mani di
Zola. “Una pietra dello stregone di medio e una di alto livello, valgono 11.000 pietre dello
stregone di basso livello. Ho solo bisogno di 10.000 pietre, le altre 1000 saranno un compenso per
il vostro duro lavoro.”

“Sua maestà, servirla è la nostra gloria. Non oseremmo chiedere un compenso.” Anche se 1000
pietre dello stregone valevano molto di più del loro salario contando anche le ricchezze che
saccheggiavano, non osarono mostrare la minima avidità stavolta.
“Nessuno osa rifiutare le ricompense che offro.” Disse con tono freddo Fei.

Zola e Luciano si scambiarono un’occhiata per un secondo ed entrambi scorsero l’estasi


irrefrenabile dei loro sguardi e la loro invidia alla fine dominò la paura, così entrambi si
inginocchiarono e ringraziarono Fei.

“Sì, è così che dovrebbe essere.” Il tono di Fei si ammorbidì. “Queste sono le 1000 pietre dello
stregone di basso livello che vi meritate. Ho sempre trattato bene i miei seguaci leali. Se farete
bene il vostro lavoro, ovviamente le vostre ricompense future aumenteranno. Tuttavia, se oserete
disubbidirmi, eheh…”

Aveva a stento finito la frase che una forza sacra dorata emerse dal suo corpo come una sfera di
fuoco bruciante. Dopo un bagliore, la sedia di pietra sotto di lui si trasformò in una palla di
polvere e si dissipò nel nulla.

La tecnica del Paladino: Sacro Fuoco.

Nella Sacra Chiesa del continente Azeroth, questa tecnica aveva anche un altro nome, la Sacra
Fiamma dell’Esorcismo, che era una tecnica di livello elevatissimo che combinava l’attacco con
la difesa, e solo le figure importanti nella Sacra Chiesa erano degne di padroneggiare questo tipo
di potere. Per quanto riguardava dei piccoli sacerdoti a tre stelle in un piccolo paese remoto come
Zola, poter usare la semplice tecnica Illuminazione simile al Sacro Shock del Paladino era già
considerato il picco delle loro capacità.

Questa scena fece sudare copiosamente i due, che si raggelarono. Non osarono nemmeno
respirare troppo forte.

“Se proverete a disubbidirmi, finirete come questa sedia di pietra.”

Fei finì di parlare e poi se ne andò direttamente.

Presto rimasero solo Zola e Luciano nella stanza.

Si alzarono con imbarazzo e si scambiarono una lunga occhiata, le loro espressioni erano proprio
peculiari. Stavano cercando entrambi di nascondere la paura.

“Non possiamo sbagliarci ora, dev’essere il figlio prediletto da dio.” Il crotalo Zola fissò il luogo
dove prima c’era la sedia, in cui ora c’era solo una pila di fine polvere bianca ed esclamò:
“Altrimenti come avrebbe potuto padroneggiare una magia di livello così alto come la Sacra
Fiamma dell’Esorcismo e tirare fuori delle pietre dello stregone di quel grado? Chi altri potrebbe
riuscirci? Fortunatamente siamo stati intelligenti e abbiamo già lusingato questa persona
importante.”

“Ma perché sta convertendo pietre dello stregone di alto livello in pietre di basso? Sembra uno
scambio poco proficuo…” Luciano era perplesso.

“Come possiamo immaginarci cos’abbiano in mente questi superiori?” Zola si sfregò le tempie,
fissò le pietre che aveva in mano e disse: “Pensiamo a come convertire velocemente queste due
pietre. Devi occuparti personalmente di questo compito e dobbiamo assicurarci di tenere tutto
segreto. Per il momento non dobbiamo farlo sapere a quelle figure importanti a San Petersburg.”

…..

“Ah, quanto sono carini.”

Le ranger si erano fatte strada a fatica tra la folla e finalmente erano arrivate di fronte, dove
c’era un piccolo negozio, e un po’ di mercenari giovani e delle donne stavano gridando
disperatamente. Nelle decine di piccole gabbie di ferro ai loro piedi c’erano molti bizzarri e
adorabili cuccioli di bestie magiche.

“Ohhh, guarda, un cucciolo di lemming dalla coda gigante, appena svezzato, ha un temperamento
gentile ed è molto facile da crescere…”

“Un pappagallo ala di vento di un anno, può imparare il linguaggio da fata più difficile da
pronunciare!”

“Ahah, guardate questo piccoletto che sta tremando, cielo, non vi potreste immaginare che è il
cucciolo di un ruggito dal pelo dorato di sesto livello! I miei compagni e io abbiamo usato
innumerevoli metodi e alla fine siamo riusciti a prenderlo da sua madre, e da adulto può crescere
sei ali e ha una velocità di volo impareggiabile!”

“Ahah, una vera tigre bianca, discendente dell’Imperatore della Luce!”

I mercenari presentavano la loro merce gridando e alcuni dei cuccioli erano così spaventati dalla
folla da tremare. Alcuni stavano solo ringhiando piano e altri si limitarono a chiudere gli occhi e
giacevano pigramente nella gabbia, sembravano adorabili come un branco di piccole creature
fatate. I prezzi dei mercenari però erano un po’ troppo alti, così nessuno tirò fuori il borsellino
per fare un acquisto. Affollavano questo posto solo per unirsi al divertimento.

Gli sguardi delle ranger di fronte si accesero.


Visto che avevano dovuto affrontare i mostri demoniaci orribili del mondo di Diablo fin dalla
nascita, le creature più carine che avevano visto erano solo grossi topi dal pelo grigio. I piccoli
adorabili nelle gabbie conquistarono subito i loro cuori. Elena prese un piccolo gatto pescatore
paffuto che stava facendo un sonnellino fuori dalla gabbia, lo prese in braccio e lo accarezzò
gentilmente.
Le altre esploratrici ottennero ognuna il proprio bottino, sorridendo mentre raccoglievano altri
animaletti pelosi e anche Akara mostrò uno sguardo adorante, fissava un gufo dalle piume
bianche e si rifiutava di distogliere gli occhi dalla creatura.

“Dovreste comprarli visto quanto sono carini.”

Una mercenaria intelligente notò l’occasione e iniziò ad incoraggiarle.

Le ranger la sentirono e guardarono Elena, ed Elena osservò la sacerdotessa Akara. La donna si


frugò nell’abito viola, ma poi arrossì visto che non aveva soldi con sé. Inoltre non sapeva se il
denaro di Diablo avrebbe funzionato in questo mondo.

I pochi uomini che avevano seguito queste ragazze videro questa scena e pensarono di avere avuto
una grande opportunità. Il guerriero muscoloso in capo al gruppo dai lunghi capelli biondi diede
un’occhiata allusiva e il giovane di bell’aspetto ma un po’ cupo al suo fianco si fece strada tra la
folla e gridò: “Sua altezza comprerà tutti questi cuccioli…”

Il giovane tirò fuori almeno cento monete d’oro e poi si girò sorridente verso Elena per poi dire:
“Sua altezza mi ha ordinato di comprare questi cuccioli e di donarli a voi. Vorremmo diventare
amici di voi splendide signorine; potete esaudire la nostra richiesta?”

Elena e le altre seguirono sorprese lo sguardo del giovane di bell’aspetto e videro che fuori dal
gruppetto c’era un guerriero muscoloso dai lunghi capelli biondi circondato da diverse guardie
ben vestite sorridenti. La cosiddetta sua maestà probabilmente si riferiva a questa persona.

Il guerriero con i capelli biondi era alto e orgoglioso. Era molto bello, aveva uno sguardo freddo
e brillante, ma il suo atteggiamento aggressivo rovinava la sua bellezza.

Anche se Elena non era entrata in contatto con estranei al di fuori del Campo delle Ranger nel
mondo di Diablo, affrontando demoni e mostri ogni giorno, era diventata molto sensibile alla
forza degli altri. Anche se la potenza di questo guerriero era contenuta, poteva comunque sentire
che la sua forza combattiva non era inferiore al signor Fei, che sarebbe dovuto essere il livello a
quattro stelle.
Pensando a come il signor Fei stava ascendendo al trono di recente e del fatto che molti ospiti di
altri paesi erano venuti a congratularsi con lui, Elena non voleva causare guai per Fei, così
sorrise e disse: “La ringraziamo, ma non ci conosciamo, quindi pagheremo da noi stavolta.”

Poi Elena guardò l’ufficiale di prigione Oleg.

Quest’uomo grasso era intelligente, così come poteva non capire cosa significava? Pensava già
che queste splendide ranger avrebbero fatto parte dell’harem imperiale di Fei in futuro e, vedendo
cos’era successo, voleva proprio chiedere chi era stato così ritardato da osare corteggiare le
donne del re Alexander. Era come un cane che chiedeva di essere picchiato dopo aver morso il
suo padrone fabbro. Scosse immediatamente il suo culone e si avvicinò ai mercenari con il suo
borsellino, guardando con fare provocatorio il giovane di bell’aspetto e il guerriero con i capelli
biondi, poi disse ai giovani negozianti: “Pagheremo il doppio del prezzo e compreremo tutti questi
cuccioli di bestie magiche.”

L’espressione del giovane di bell’aspetto cambiò immediatamente.

Anche il guerriero con i capelli biondi in lontananza mostrò uno sguardo un po’ gelido, ma lo
mascherò molto bene e rise: “In tal caso lasceremo a voi signorine questi piccoletti. Il mio nome è
Aobina, rimarrò a Chambord in questi giorni, così spero che ci potremo incontrare di nuovo.”

Poi, senza ulteriori domande, se ne andò con le sue guardie.

La reazione dell’uomo dai capelli biondi fece sospirare di ammirazione molte persone, aveva un
buon temperamento non troppo acceso, né troppo freddo. Non suscitò disgusto e disprezzo dal
gruppetto di Elena e lasciò anche una buona impressione alle signorine, creando anche
un’opportunità perfetta per il loro prossimo incontro che sarebbe successo “per caso”.

Ma sembrava che questo giovane di bell’aspetto fosse riluttante.

Aveva la sensazione di essere stato umiliato, una luce risentita brillò nei suoi occhi. Guardò il
vanaglorioso Oleg e poi scorse con lo sguardo Elena e gli altri, ma poi notò il lungo arco dorato
appeso alle spalle di Elena. Le sue pupille si contrassero immediatamente. Raccolse le monete
d’oro che aveva gettato a terra, raggiunse frettolosamente il guerriero con i capelli biondi e gli
sussurrò qualcosa nell’orecchio…

L’uomo dai capelli biondi si fermò e il suo sguardo si posò sull’arco dorato di Elena che emetteva
una luce spenta, osservandolo con attenzione…

Poi cambiò espressione.


Capitolo regolare di mercoledì,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

La persona che era sfrecciata nel cielo naturalmente era sua maestà il re.

Senza aspettare che la sua guardia del corpo personale finisse di parlare, non appena aveva
sentito che Bast era ferito, Fei passò alla modalità barbaro. Senza preoccuparsi di consumare
mana, usò in continuazione l’abilità Balzo, lasciando il labirinto di pietra sotterraneo dopo un po’
di scatti, senza nascondere minimamente la sua forza tirannica mentre tornava precipitosamente
nella sala del re.

Cos’era accaduto a palazzo?

Com’era rimasto ferito suo suocero?

Cos’era successo ad Angela?

Boom!

Fei era ansioso come una bomba ticchettante mentre atterrava sui gradini di pietra di fronte al
palazzo. Le enormi scale di pietra sotto i suoi piedi si riempirono di crepe simili ad una ragnatela,
sembrava che fosse caduta una meteora dal cielo… questo perché non aveva controllato il suo
potere terrificante.

Le quattro bestiole su Fei si aggrapparono all’abito e ai capelli di Fei, ululando durante il volo.
Fei non si fermò affatto mentre continuava ad usare l’abilità Balzo. Scattò di nuovo, lasciando
una serie di immagini residue nel cielo e arrivò all’istante nel giardino posteriore del palazzo.

Sentì del trambusto.

“Quale bast***o osa causare guai nel mio ca**o di palazzo?”

Fei entrò precipitosamente con furia.

Ma dopo essere entrato nel giardino posteriore, la scena che vide lo sbalordì.

Vide il suo futuro suocero che di solito aveva i capelli neri acconciati meticolosamente ora
sembrava un pollaio pieno di erbacce, del sangue colava lungo il suo braccio. Il suo petto
ansimava violentemente… Tuttavia le sue condizioni non erano così pessime perché sembrava
emanare un’aura assassina.
Dov’era il suo atteggiamento elegante da aristocratico?

Era a piedi nudi; non sapeva dove fosse volata una delle sue scarpe, ma ne stringeva una in mano
come se avesse visto l’assassino di suo padre. La stava usando come un’arma, ruggendo mentre
inseguiva un grosso cavallo nero venuto da chissà dove.

Il vecchio di bell’aspetto era davvero rimasto ferito, ma solo lievemente, non c’era bisogno di
preoccuparsi. Altrimenti come questo vecchio pallido avrebbe avuto lo spirito di correre con furia
per il giardino per prendere quel cavallo nero che saltava e correva come il vento.

Angela e la piccola Emma erano rimase illese. Non sapevano se ridere o piangere mentre
guidavano le guardie e seguivano il vecchio, facendo del loro meglio per chiamare Bast.

Ma la forza di questo vecchio impazzito sorprese molte persone. Dato anche che le guardie non
osavano esercitare troppa forza, questo ufficiale reale che non aveva imparato la minima arte
marziale era uscito facilmente dalla “rete” delle guardie e continuava ad inseguire il grande
cavallo nero.

“Uh… questo… Cosa sta succedendo?”

Finalmente Fei si rilassò, ma poi divenne molto perplesso. Proprio mentre stava per fare
domande, vide che il grosso cavallo nero era stato messo all’angolo tra il giardino alla
giapponese e il muro dal vecchio Bast. Senza via di fuga, vedendo l’uomo avvicinarsi con fare
omicida e sogghignando, il grosso cavallo emise dei rumori dalla bocca.

Woof woof woof… Caii…

Che ca**o? Fei ne fu scioccato, era un cane? Credeva quasi di avere problemi d’udito.

Anche il gufo, il pappagallo, il piccolo gatto pescatore e il Denglong ala dorata che si stringevano
alle sue spalle si agitarono, le loro piume si arruffarono e i loro peli si rizzarono, come se
avessero incontrato un grave pericolo. Il gattino si nascose tra i capelli di Fei e il Denglong
dorato si coprì gli occhi con le zampe.

Fei guardò con più attenzione.

Oh Budda, ca**o, ah che tipo, come sarebbe un cavallo nero la bestia che ha messo all’angolo?
Era chiaramente un enorme cane disubbidiente. Le sue potenti zampe erano radicate a terra e tra
e tra le sue dita c’erano degli artigli affilati bianchi come la neve. Il suo enorme corpo si inclinò
all’indietro tendendosi come un grosso arco ed emise un ringhio minaccioso. Tutti i suoi muscoli
si flessero, dimostrando il loro pieno potere.
In quel momento, Fei ebbe la sensazione di avere le traveggole.

Troppo crudele, troppo forte, troppo violento!

Come poteva essere un cane? Era chiaramente una bestia che proveniva da un abisso infernale…
Ma chi ca**o mi deve dire per che ca**o c’è un enorme cane delle dimensioni di un cavallo nel
mio palazzo?!

Proprio mentre Fei se lo stava chiedendo, accadde qualcosa di ancora più bizzarro…

Vide il suo suocero non badare all’atteggiamento minaccioso del cane enorme mentre cercava di
colpire la testa del grosso cane nero con la scarpa.

La creatura mostrò un’espressione piena d’odio e ringhiò minacciosamente.

Mentre avrebbe fatto a pezzi Bast con un morso, in realtà non osava reagire. Fece anche
un’azione molto umana, usò i suoi arti anteriori per coprirsi la testa, deglutendo e ansimando. I
suoi grossi occhi erano pieni di amarezza.

“Mordimi cagnaccio, mordimi pure, bast***o ingrato…” Il vecchio schiaffeggiò con ferocia il
cane, mentre si comportava come un bambino dell’asilo arrabbiato, le sue labbra fremevano.

“Padre…”

Gridò Angela, che poi rise mentre conduceva le guardie per trascinarlo via.

Fei ebbe la sensazione di stare osservando un mondo con cui non aveva nessuna familiarità.

Bast fu trascinato via dalle guardie e quell’enorme cane nero stava ancora usando gli arti
anteriori per coprirsi la testa coperta di impronte di scarpa. I suoi occhi acquosi rotearono e alla
fine vide Fei in lontananza.

Woof woof woof!

Il cane nero abbaiò con entusiasmo un po’ di volte, poi balzò, trasformandosi in un turbine nero e
si precipitò di fronte a lui. Fei vide la bestia chinata a terra, la sua coda stava ruotando come la
pala di un mulino, stava ansimando pesantemente e i suoi occhi nero rivelarono un’occhiata
contrariata e contenta. Sporse la sua lunga lingua rosa; sembrava un bambino che aveva visto i
suoi genitori, sfregò la testa contro la spalla di Fei e stava per dargli un po’ di leccate in faccia.
Dopo che questo cane accolse Fei, poi si accucciò accanto al re e abbaiò un po’ di volte verso il
vecchio di bell’aspetto che era ancora arrabbiato…

Sembrava che sapesse il detto “bisogna rispettare il cane per il padrone”!

Nota traduzione: “bisogna rispettare il cane per il padrone” di preciso sarebbe ■■■■ “un cane
minaccia basandosi sul potere del padrone”, che significa “usare il proprio potere per maltrattare
gli altri”.

Fei rimase a bocca aperta.

Ah cielo, ah budda, sul serio? Che cane nero dall’atteggiamento umano. Pareva quasi che avesse
raggiunto un’illuminazione e fosse diventato intelligente quanto una persona.

Fei lo osservò con attenzione.

Più lo guardava e più sentì familiarità.

Alla fine capì.

Che ca**o, non era il cane selvaggio che Angela aveva adottato dalle montagne posteriori? Le
sue dimensioni erano aumentate in modo incredibile. Era un po’ più alto di Fei quando era
sdraiato. Quando era in piedi, era alto almeno due metri e lungo quattro… era ancora un cane?

Fei capì subito che doveva essere l’effetto collaterale della pozione Hulk.

Sembra che questo cane nero fortunato avesse sopportato il dolore causato dalla droga che aveva
trasformato il suo corpo e fosse sopravvissuto coraggiosamente. Grazie all’energia della pozione,
era mutato in modo incredibile e la fluttuazione spirituale magica contenuta nel filtro aveva
influenzato la sua anima, riempiendola di affetto e lealtà nei confronti di Fei, altrimenti questo
bastardo avrebbe stretto le zanne, avrebbe ringhiato e avrebbe inseguito il re per tutto il palazzo
invece di mostrargli affetto e scodinzolare.

Dopo aver visto il grosso cane nero, le quattro bestiole aggrappate a Fei reagirono.

Forse a causa dell’inimicizia naturale tra cani e gatti, al piccolo gatto pescatore paffuto si
rizzarono i peli, si incurvò mentre camminava per la testa di Fei come per dichiarare la sua
ostilità al cane nero; il Denglong dorato con le ali alla fine decise di allearsi con il gatto
pescatore, rivelando i suoi denti da tigre bianchi come la neve e mostrando uno sguardo rabbioso;
ma il gufo e il pappagallo tradirono spudoratamente i loro piccoli amici mentre volavano in
cerchio attorno al cane nero, e dopo aver sentito che non c’erano pericoli, atterrarono sulle spalle
della creatura, aiutandolo a sistemarsi il pelo per aggraziarselo.

Che gruppo di animali, erano diventati tutti dei geni.

“Wow, guarda quei gattini carinissimi.”

“Guarda, questo gattino ha anche le ali…”

Anche Angela e la bionda Emma notarono l’arrivo di Fei. Gli sguardi delle due ragazze si
accesero mentre accorsero da lui con calore. Fei le vide e si rallegrò. Da quando erano diventate
così aperte e piene di passione? Sorrise con le braccia aperte per chiedere un dolce abbraccio, ma
chi sapeva che queste ragazze avrebbero solo afferrato il gatto pescatore paffuto e il Denglong,
ignorandolo completamente.

Le labbra di Fei fremettero.

Le sue braccia incontrarono solo il vento e si irrigidirono a mezz’aria…

Solo il Denglong alato stava lottando disperatamente tra le braccia di Emma, roteando gli occhi
con insoddisfazione come se stesse pensando: “Ah stupida, chi ha detto che sono un gatto. Sono la
grande bestia magica, il Denglong dorato… Denglong dorato stupida, hai capito?”

…..

Un minuto dopo.

Un anello da battaglia dorato apparì appena sotto i piedi di Fei. La sua mano fu avvolta da
un’enorme fiamma che poi posò sul braccio del suo futuro suocero. Con uno scintillio, le due
ferite lasciate sull’avambraccio di Bast dal grosso cane nero scomparirono senza lasciare
nemmeno una cicatrice.

“Maledetto, quel bast***o, lo giuro, d’ora in poi mangerò solo carne di cane!”

L’uomo di bell’aspetto non si era ancora ripreso dalla sua rabbia che guardò il cane nero con
fare assassino e imprecò con ferocia.

Era un peccato a pensarci; la prima ferita del maestoso ufficiale era stato il morso del cane di sua
figlia… Se questa storia imbarazzante si fosse diffusa in giro, come avrebbe potuto continuare a
mostrare un atteggiamento maestoso di fronte ai suoi colleghi?

Il vecchio viso pallido di Bast ora era verde cupo per la rabbia.
La reputazione era un problema ed poteva anche essere fatale!

E in quel momento Fei capì cos’era successo.

A quanto pareva Bast aveva finito di prendersi cura di documenti amministrativi in città e aveva
anche lavorato duramente per sistemare tutti i messaggeri e i principi ospiti. Si era recato a
palazzo per parlare di Fei di come dare il benvenuto al principe Modric della città del lago, ma
non l’aveva trovato. Tuttavia aveva visto sua figlia Angela invece. Il vecchio raramente aveva un
momento per rilassarsi, così pensava che avrebbe avuto un’ottima opportunità per chiacchierare
con sua figlia e dare alla sua figlia innocente alcuni suggerimenti per tenersi stretta il re
Alexander, ma chi sapeva che il cane grosso che dormiva nel giardino posteriore si sarebbe
svegliato e si sarebbe scontrato con Bast per il torpore e lo avrebbe morso…

“Ahah, zio Bast, perché sei arrabbiato con una bestia?”

Fei scoppiò a ridere senza disturbarsi a nascondere la sua ilarità di fronte alle sventure degli
altri, pensando che il vecchio suocero avrebbe dovuto pregare il dio della guerra di non prendere
la rabbia, altrimenti…

L’uomo elegante si infuriò di nuovo e stava quasi per perdere la calma ma…

In quel momento sentirono una guardia affrettarsi a fare rapporto: “Mio re, sua altezza la
principessa dell’impero Zenit ha mandato qualcuno per incontrarci nella sala principale.”

Uh?

Quella principessa misteriosa alla fine non ha più potuto aspettare e mi ha invitato per prima?

Fei si rallegrò.

Allo stesso tempo, il suo futuro suocero si alzò.

Sembrava essersi trasformato completamente. Tutta la sua rabbia era scomparsa senza lasciare
traccia. Anche se era ancora a piedi scalzi, i suoi piedi erano sporchi di terra e i suoi capelli
erano scompigliati, il suo temperamento era cambiato completamente. Mostrò un atteggiamento
elegante e reale, dando una sensazione davvero bizzarra. Si accigliò pensoso e poi disse a Fei:
“Alexander, dovrebbe andare a vedere la principessa. Mancano meno di tre giorni alla sua
cerimonia di ascensione al trono, così non deve offendere quella donna, altrimenti la situazione
diventerà problematica.”

Fei annuì.
Alzò il piede e fu sul punto di entrare nella sala principale camminando, ma il grosso cane nero lo
bloccò e, come se stesse cercando di compiacerlo, si inginocchiò, scodinzolante. A quanto pareva
sembrava che volesse che Fei lo cavalcasse.

Le persone attorno rimasero sbalordite.

Questo grosso cane nero, sia in quanto a dimensioni che a forza, in effetti era superiore ad un
normale cavallo, così sarebbe stata una scelta adatta usarlo come cavalcatura. Ma… Fei era un
re dignitoso, così non sarebbe diventato un cavaliere di un cane nero?

Ma Fei non esitò.

Rise e balzò sul suo dorso. Il cane aveva delle doti sovrannaturali e capì subito cosa intendeva
fare Fei, così camminò con spavalderia verso la sala principale, pieno di forza maestosa.

All’inizio Fei lo cavalcò solo per divertirsi, ma gradualmente divenne serio. Era una strana
sensazione, come se fosse connesso spiritualmente al cane, che capiva immediatamente le sue
intenzioni, che fosse di correre, saltare o fermarsi all’improvviso. Sembrava che le loro menti si
fossero fuse, cooperavano senza la minima difficoltà.

Era molto più facile che cavalcare.

Sembrava che questo cane nero fosse davvero la cavalcatura perfetta.

Così ora la futura cavalcatura di Fei era un cane feroce.

Capitolo regolare di giovedì scorso, avevo pubblicato di nuovo il 97 xD


0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Quello è un osso magico a quattro stelle?

Il guerriero con i capelli biondi finalmente lo riconobbe e deglutì.

Nonostante fosse molto lontano, poteva sentire chiaramente la fluttuazione volatile di magia che
proveniva dall’arma. La sua aura gelida sfrecciò in alto nel cielo, come uno stregone a quattro
stelle che aleggiava in lontananza. Una forza e un’energia del genere potevano provenire solo da
un’arma magica a quattro stelle.

Per i guerrieri stellari erano tesori impareggiabili.


Nel continente Azeroth, l’equipaggiamento magico e le armi potevano essere divisi in nove livelli a
seconda della loro qualità.

Dal primo al terzo livello, le armi magiche fino a tre stelle erano relativamente comuni e anche
nella media, ma dal quarto al sesto livello, lo stadio intermedio, e dal settimo al nono livello
diventavano sempre più rari.
In generale, solo fabbri di alto livello e maghi potevano forgiare armi magiche al di sopra del
secondo livello e per tutti i guerrieri stellari, un equipaggiamento così potente era più importante
della sua stessa vita e la sua forza personale ne dipendeva.

Se un guerriero evolveva al livello lunare, se avesse voluto fare ulteriori progressi, c’erano tre
opzioni, aumentare di livello l’arma, le bestie e il fisico.

Tra questi tre metodi di allenamento, concentrarsi sull’arma era il più comune ed era anche il più
facile ed efficace.

Ma se uno avesse voluto percorrere questa via, doveva scegliere un’arma di alta qualità e
allenare sia la spada che sé stesso. Per un membro d’élite lunare, i suoi progressi sarebbero
dipesi dalla qualità e dalle proprietà dell’arma spirituale scelta, e il rapporto tra la persona e
l’arma era complementare. Perciò era chiaro quanto era importante un’arma di livello elevato.
Anche se Aobina era il principe di una città sussidiaria di terzo livello, Thracian, nemmeno lui
aveva un’arma a quattro stelle, e per questo aveva cambiato espressione quando aveva visto
l’arma di Elena.

‘Se potessi ottenere quell’arco…’

Aobina iniziò subito a riflettere, il suo cuore batteva freneticamente e, all’improvviso, l’immagine
gentile e amichevole che aveva mostrato fu sostituita da un’aura violenta.

Tuttavia Aobina era un uomo estremamente cauto.

Per questo la città di Thracian aveva mandato lui a Chambord per eseguire un piano.

Dopo aver fissato a lungo il gruppo di ranger, Aobina valutò velocemente le loro origini, esitò per
un secondo, e alla fina la sua razionalità sovrastò l’avidità. Un’arciera a tre stelle con un arco a
quattro stelle, senza menzionare che era una bellezza impareggiabile e anche le altre decine di
ragazze emanavano un’aura non inferiore ad una stella. Un gruppo del genere non poteva essere
ignorato, forse avevano delle origini incredibili.

Il guerriero biondo Aobina alla fine decise di essere cauto e fare un po’ di indagini prima.
Sussurrò un po’ di parole ad una guardia di mezz’età accanto a lui e quell’uomo scomparì nella
folla. Dopodiché, il loro gruppo se ne andò, lasciando due guardie astute a seguire
silenziosamente Elena e gli altri.

…..

Tre ore dopo.

“Sono state le ragazze a lasciare questi piccoletti?”

Nel labirinto sotterraneo delle montagne posteriori di Chambord, Fei guardò le decine di cuccioli
affamati nella sala di pietra. Stava strabuzzando gli occhi… Le donne ah, le donne, erano strane
creature dall’amore materno.

“Sì sua maestà. Prima di andarsene hanno lasciato questi piccoletti qui.”

Oleg, con un’espressione imbarazzata, stava correndo in cerchio come una bambinaia, dando da
mangiare ad un piccolo Denglong dal pelo dorato del latte di capra fresco.

Questo Denglong assomigliava ad una tigre, con l’eccezione di due piccole ali sul dorso.
Sembrava molto carino. I suoi occhi neri come gemme però avevano sempre un po’ di vigilanza e,
indipendentemente da quanto Oleg cercasse di placarlo, si rifiutava comunque di leccare il latte
nel piatto.

Povero grassone, quando mai aveva incontrato una situazione del genere? Non poteva picchiare
gli animali e poteva solo sudare profusamente.

Fei vide la scena e scoppiò a ridere.

Elena e gli altri potevano rimanere nel mondo reale per circa quattro ore e, quando scadeva il
tempo, dovevano tornare nel mondo di Diablo, ma non potevano portare con loro oggetti, così
avevano potuto solo lasciare questi piccoletti da Oleg. Tuttavia, mentre il grassone era molto abile
nel leccare il culo, era ancora ben lontano dall’essere esperto nel dare da mangiare a questi
piccoletti, che erano peggiori dei ragazzini nudi per le strade di Chambord. Non importava quanto
ci provasse, questi piccoli bastardi non volevano cooperare.

“Fammi fare un tentativo.”

Fei lo trovò piuttosto interessante, così prese un piatto di cibo da Oleg, sorrise e andò dal
Denglong dal pelo dorato per dargli da mangiare. Chi sapeva che il piccoletto non avrebbe
nemmeno rispettato il re, quando aprì gli occhietti neri, rivelò le sue piccole zanne, il suo corpo
paffuto tremò e poi reagì con sdegno. Gli mostrò il posteriore in modo molto umano e poi diede un
calcio al piatto d’argento, facendo schizzare il latte di capra su Fei.

Vedendo questa scena, anche i fabbri e i soldati che lavoravano in lontananza risero senza farsi
vedere.

Fei si arrabbiò per l’imbarazzo e fu sul punto di sollevare una mano per dare una sberla a questa
canaglia…

Ma dopo aver visto il piccoletto a terra con la testa e le orecchie basse, e gli occhietti lacrimanti,
Fei non ci riuscì e sospirò con riluttanza, raccolse il piatto d’argento e guardò gli altri animaletti.

Fei doveva ammettere che erano davvero carini e “letali” per lui.

Il gatto pescatore era una piccola palla di pelo con gli occhi stretti. Si diceva che questo docile
gattino, dopo essere diventato adulto, sarebbe potuto diventare grosso mezzo metro e si sarebbe
potuto immergere per centinaia di metri per catturare pesci giganti. Era degno di essere chiamato
il re del mondo subacqueo. C’era anche un piccoletto che non sembrava diverso da un normale
pappagallo, ma aveva quattro gambe coperte da piume colorate, e il suo becco aveva una punta
affilata e ricurva. Si diceva che fosse un tipo di bestia magica estremamente saggia e, finché fosse
stata addestrata appropriatamente, poteva imparare le lingue di tutte le razze del mondo.

Questi piccoletti erano colorati e molto pelosi, ma avevano sguardi timidi, si raggomitolavano e
guardavano tutti con cautela e dubbio, rifiutando di leccare il latte fresco di fronte a loro.

Fei ebbe l’impulso di aprire le loro bocche e versarci dentro il cibo.

In quel momento ebbe un’idea. Adottando un nuovo approccio, passò alla modalità druido.
Secondo le leggende, i druidi avevano il potere della natura ed erano capaci di entrare in
comunione con qualsiasi animale e pianta, così sarebbe dovuto riuscire a placare questi piccoletti.

Ben presto, accadde qualcosa di magico.

Fei si sentì fondere con l’aria e riuscì a sentire chiaramente le emozioni degli animaletti. L’ostilità
del Denglong ala dorata era la più intensa e comprendeva una traccia di paura, sembrava una
ragazzina perduta che cercava la mamma. Il gatto pescatore era in piena allerta e il pappagallo
ala vento stava considerando di fare lo sciopero della fame o perfino di suicidarsi, e quel gufo
dalle piume bianche era come un filosofo, osservava tutto con uno sguardo freddo.

Era una sensazione davvero sottile.


Gli animaletti non parlavano, ma Fei poteva distinguere facilmente le loro emozioni, come una
coscienza aperta, e si trasformò in uno di loro e si fuse al loro gruppo.

Fei cercò di usare la massima sincerità per comunicare con i piccoletti.

Poi accadde qualcosa che sbalordì l’ufficiale di prigione Oleg e i molti altri soldati.

Queste piccole creature timide sembravano aver visto i loro genitori, si precipitarono da Fei con
intimità. Il gufo bianco e il pappagallo ala di vento occupavano ognuno le spalle di Fei, il piccolo
gatto pescatore usò i suoi artigli affilati per scalare lungo la gamba di Fei e arrivò facilmente in
cima alla sua testa per poi accucciarsi lì. Per quanto riguardava il Denglong dalle ali dorate più
adorabile, era affamato al punto di svenire; barcollò e si aggrappò mordendo ai pantaloni di Fei,
non voleva assolutamente lasciare la presa.

Poi, dopo un minuto o due, i piccoletti si spazzolarono tutto il cibo che avevano a disposizione,
come se avessero capito le parole di Fei. Erano diventati incredibilmente ubbidienti e i quattro
animaletti lottarono perfino per il posto più confortevole su Fei…

Questo era il potere magico del druido.

L’ufficiale di prigione Oleg si limitò a fissare la scena ad occhi spalancati.

La scoperta inaspettata rallegrò Fei.

Riuscire ad addomesticare le bestie magiche aveva un’importanza straordinaria. Se usata


appropriatamente, questa abilità avrebbe potuto costruire un esercito di bestie magiche o formare
una legione di cavalieri di creature magiche. In quel modo, la città avrebbe aumentato
significativamente la sua forza e avrebbe dominato il mondo.

Fei giocherellò contento con gli animaletti, ma in quel momento, la sua guardia personale,
Fernando Torres che di recente seguiva il duro allenamento di Drogba e degli altri,
all’improvviso si precipitò fuori dal corridoio in lontananza, e da lontano stava già ansimando e
gridando: “Sua maestà, presto… È successo qualcosa al palazzo, il signor Bast è rimasto ferito, la
signorina Angela… lei…”

Il ragazzo biondo aveva un’espressione spaventata.

…..

Un turbine fece risuonare un potente ruggito che squarciò il cielo e all’improvviso uscì dalle
montagne posteriori di Chambord, sfrecciando verso il palazzo. Attirò l’attenzione di tutti.
Il profilo di un uomo era vagamente visibile, compariva e spariva nel cielo, e caricò all’istante
verso il palazzo. Dopo che scomparì, lasciò una scia piena di pressione irresistibile e tutti in città
non poterono che raggelarsi.

In un angolo oscuro di Chambord, una figura dal corpo coperto da un mantello nero esaminò
l’aura nel cielo e poi si inchinò pensosa: “È lui, è sicuramente lui. Maledizione, questo idiota è
diventato più forte, sembra che dovrò fare alcuni cambiamenti nel mio piano…”

…..

Allo stesso tempo, l’ex ufficiale militare della tenuta Kongka.

Il vento soffiava tra i fiori fragranti sotto l’albero su una donna elegante dai lunghi capelli
morbidi come crisantemi. Era seduta sulla sedia di pietra e alzava lo sguardo. Il suo sguardo
rivelò un po’ di gioia e chiese piano: “Roman, questo odore…”

“È quel tipo, è diventato più forte. Quella velocità è davvero incredibile.” Dietro quella donna,
sotto la cornice di legno dove si estendevano i lunghi rampicanti, il cavaliere biondo dal viso
immaturo e un sorriso affascinante sulla sua espressione placida mostrò un po’ di sorpresa.

In quel momento, arrivò una potente guerriera dal cortile, andò al cospetto della donna e le
sussurrò un po’ di parole nell’orecchio.

“Oh? Quei mostri sono arrivati? Molto bene, andate a prepararvi anche voi.” La donna sorrise e
disse con sicurezza: “Stavolta lascia fare a lui.”

“Ricevuto sua altezza.”

I due stavano per andarsene per eseguire gli ordini, quando sentirono la donna dire
all’improvviso: “Oh giusto, ricordate di dire al principino che è meglio non uscire in questi giorni
e di rimanere pacificamente nella sua tenuta… Inoltre, trasmettete il mio ordine, lasciate che sia
quel tipo a venire qui. È venuto il momento che porga visita alla sua padrona.”

“Ricevuto sua altezza.”

La donna guerriera e il cavaliere dorato uscì dal giardino.

La donna elegante si sedette silenziosamente sulla sedia di pietra e sentì la pressione nell’aria.
Nessuno sapeva che tipo di tempesta stesse fermentando nella sua mente terrificante che
spaventava innumerevoli nobili di san Petersburg.
Un po’ di foglie gialle furono soffiate via dai rami, solitarie di fronte allo sguardo della donna.

“Sto esaurendo il mio tempo, fratellone, lascia che ti aiuti di nuovo per l’ultima volta.”

…..

Allo stesso tempo.

Nella casa degli ospiti di Chambord.

In un silenzioso piccolo cortile, il principe Aobina di Trace osservò l’aura scioccante che
aleggiava nell’aria: “Chi è questo? Che forza formidabile, dev’essere almeno a quattro stelle… È
andato verso il palazzo. Che sia il maestro di Chambord?”

“Okocha, va ad indagare velocemente sulle origini di quell’uomo.” Ordinò Aobina ad una


guardia accanto a lui.

La guardia lasciò il cortile.

“Maestro, crede che questo esperto misterioso influenzerà il nostro piano?” Dopo aver congedato
tutte le guardie attorno, Aobina ebbe un’idea e iniziò a fare una domanda.

Un secondo dopo, delle increspature si formarono nell’aria e, lentamente, una figura magra e
corta uscì dal nulla di fronte a lui.

Questa persona misteriosa era vestita di bianco e il suo viso era coperto. Disse con voce roca:
“Un maestro a quattro stelle misterioso è una variabile importante. Indaga su di lui e uccidilo se
necessario prima dell’evento.”

“Questo maestro misterioso ha rivelato una forza davvero incredibile. Non ho la certezza di
poterlo uccidere. Dopo aver indagato sulle sue origini, spero che il maestro possa occuparsene
personalmente.” Aobina aveva sempre un atteggiamento cauto.

“Va bene.”

Risparmiando le parole come se fossero fatte d’oro, l’aria si increspò di nuovo e questa figura
bianca scomparì. Anche la strana potente aura in lui era scomparsa senza lasciare traccia.

Una terrificante tecnica di occultamento.

…..
Dietro la chiesa di Chambord, in un giardino molto isolato.

Anche un giovane biondo sentì l’aura intrigante. Si accigliò e chiese: “Chi è? Proveniva dalla
montagna posteriore, che sia…”

Questo giovane biondo sembrava scioccato.

Rimase in silenzio.

Come se stesse facendo un qualche tipo di decisione.

…..

Chambord era ancora animata.

Tuttavia, l’atmosfera inquieta presagiva una tempesta in arrivo, si stava formando in silenzio e di
nascosto.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

La tenuta dell’ex giudice militare Conca copriva più di dieci ettari ed era un castello di pietra.

Oltre le sue mura c’erano ruscelli, foreste, uccelli e fiori, e l’aspetto più sbalorditivo era l’albero
dell’incenso torreggiante nel punto più centrale del giardino. Ogni autunno sarebbero cresciuti
dei piccoli fiori beige e sarebbe sembrato un enorme ombrello giallo dall’aroma ricco che
avrebbe avvolto Chambord con il suo dolce profumo. Si poteva dire che il nome della città fosse
dovuto in parte a questo albero.

Nota traduzione: ■■ che sarebbe “Chambord” si può tradurre letteralmente con “onda
fragrante”.

Fei saltò giù dal cane nero e gli diede una pacca sulla testa dicendogli di andarsene a giocare.
Poi seguì la guerriera Susan attraverso il sentiero alberato di fronte alla tenuta, attraversando
diversi posti di controllo. Dopo essere stato perquisito dalle guardie del corpo della principessa
sei volte, finalmente arrivò nel cortile più centrale, piccolo e tranquillo della tenuta, e vide la
principessa Tanasha che stava sonnecchiando su una sedia a dondolo sotto l’enorme albero
dell’incenso.

Questa era la prima volta che Fei vedeva questa principessa misteriosa.
Questa donna era molto più magra di quanto si immaginava e non era affatto bella, se non altro
era ben lontana dal poter rivaleggiare con Angela ed Emma. Il suo aspetto poteva essere solo
considerato normale, le sue labbra erano piene, non adatte alla sua costituzione magra e il suo
viso pallido. Il rossore dava una tentazione indescrivibile e i suoi capelli erano morbidi e
splendidi, brillavano sotto il sole.

Sentendo Fei entrare, la principessa Tanasha non aprì gli occhi.

La donna rimase seduta in silenzio sulla sedia a dondolo raffinata fatta di bambù e vimini verdi.
Le sue dita sottili battevano gentilmente con un ritmo sconosciuto e, dopo aver dato un’occhiata a
Fei, sembrava emanare un’atmosfera pacata. Pareva un dipinto con i suoi occhi socchiusi e la sua
bocca serrata.

Dopo che la guerriera Susan portò Fei, se ne andò senza dire nulla.

Ora rimanevano solo Fei e la principessa.

L’atmosfera divenne molto silenziosa.

Tuttavia Fei non provò il minimo disagio. Camminò con spavalderia e si sedette su una sedia di
pietra non troppo lontana dalla principessa Tanasha, e guardò l’enorme albero di fronte a lui.
Mostrò un’espressione noncurante, diversa da quella che avrebbe dovuto mostrare un principe al
cospetto del monarca del suo paese.

Non lo diede a vedere, ma Fei era sorpreso.

Questo perché la percezione acuta della sua modalità del barbaro gli suggeriva che in questo
piccolo giardino ci fossero almeno venti guerrieri. Inoltre visti tutti i posti di controllo lungo la
strada, Fei ebbe una strana sensazione, sembrava che questa principessa misteriosa si stesse
difendendo da qualche tipo di minaccia e per questo aveva eretto tutte queste mura d’acciaio
intangibili attorno. Sotto questa protezione attenta, figuriamoci gli umani, perfino un insetto non
avrebbe potuto pensare di avvicinarsi a questa principessa dall’aspetto gracile senza permesso.

Fei aveva la sensazione che l’intero seguito dell’emissaria e questa fragile donna fossero tutti in
uno stato di estrema allerta.

Sembrava che si stessero preparando nervosamente per un pericolo imminente…

Ma… com’era possibile?


Il gruppo dell’emissaria era venuto a Chambord, un piccolo paese subordinato di sesto livello, per
incoronare un piccolo re appena diventato adulto, così sarebbe dovuto essere più un giretto e
certamente non un’avventura. I capi della capitale potevano rilassarsi, fare qualche visita
turistica e poi finire la cerimonia di ascensione… ma chiaramente non si trovavano in questa
situazione. Queste difese fece sospettare al re Alexander che presto Chambord avrebbe dovuto
fronteggiare una guerra brutale.

Cos’era successo esattamente… cosa stava per accadere?

Il tempo passò silenziosamente.

La principessa si stava dondolando sulla sedia di bambù. Non aprì i suoi occhi color zaffiro, né
parlò. Continuò a battere le dita sul bracciolo della sedia, a volte velocemente a volte lentamente,
come se Fei fosse un’illusione ottica e non fosse davvero presente.

Nemmeno Fei voleva parlare per primo.

Sembrava che stessero giocando come dei bambini e chi avesse parlato per primo avrebbe perso.

Dopo un’altra decina di minuti, Fei si annoiò, così chiuse gli occhi per rilassarsi. Dopo un po’ si
sentì un basso russare che guastò completamente l’atmosfera tranquilla e pittoresca del giardino.

La principessa aprì gli occhi.

Gettò un’occhiata verso Fei che era seduto sulla panchina di pietra, un lampo di sorpresa trapelò
nel suo sguardo. Le sue dita sottili si fermarono. Si drizzò a sedere, lo osservò con attenzione per
un po’ e, dopo aver confermato che il giovane re si era davvero addormentato, mostrò un po’ di
emozioni contrastanti.

Per un secondo rimase sbalordita e poi non si preoccupò più del russare di Fei che stava
diventando sempre più rumoroso. Sua altezza sembrava essersi abituata.

Si riadagiò sulla sedia di bambù.

Ma non chiuse gli occhi, stava fissando freddamente il cielo blu e nessuno poteva capire cosa
stava pensando. I petali gialli e fragranti caddero lentamente dai rami, spargendo il loro profumo
a terra.

Il rumore del russare accanto era assordante, ma armonioso.

Le guardie nascoste nell’ombra videro la scena e rimasero a bocca aperta.


“Questo piccolo re, l’ignoranza lo rende impavido. Ha mostrato una scortesia del genere di fronte
alla nostra prima principessa… Alla capitale di San Petersburg nemmeno l’imperatore Yashin di
Zenit oserebbe farlo.”

Non sapevano però che in quel momento Fei stava già viaggiando in un altro mondo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

…..

Campo delle Ranger.

Le fiamme crepitavano nella fornace.

Il martello di ferro magico della splendida e procace Charsi stava disegnando delle immagini
residue nell’aria. Risuonavano dei tonfi mentre stava forgiando una grossa spada rossa con uno
strano ritmo, gocce di sudore cadevano sulla lama, trasformandosi in vapore.

Dall’altra parte della fornace di ferro, il barbaro Fei stava tirando la leva del mantice,
assicurandosi che la fiamma a lingua di demone leccasse il metallo ogni volta.

Ding!

Quando l’ultimo colpo di martello di Charsi cadde sulla spada, sembrò concludere la splendida
sinfonia simile ad una tempesta. Un istante dopo, un po’ di magia iniziò a distribuirsi sulla spada
e poi la fiamma color orchidea iniziò a scintillare. La lama iniziò ad emettere una serie di suoni e
cominciò a vibrare.

“Grazie al cielo, finalmente è finita!”

La procace e splendida Charsi si entusiasmò e non si asciugò nemmeno il sudore dalla fronte
mentre raccoglieva la spada ardente e la scuoteva. Una fiamma blu fuoriuscì dalla spada, creando
un buco nella capanna di legno.

“Ha davvero funzionato?”

Fei vide la scena e ne fu piacevolmente sorpreso. Prese lo spadone blu, ne sentì il calore
dall’impugnatura, lo guardò e poi esaminò le statistiche: danno ad una mano 4-9, danno a due
mani 8-14, resistenza 16 di 16, +3 danno di ghiaccio.
Non richiedeva nemmeno un livello o dei punti forza precisi.

“Anche se i danni non sono elevati quanto il Duo di Spade Viola e Verdi, è di buona qualità e non
ha requisiti in quanto a forza e livello, così è un’arma ben tagliente per dei personaggi di basso
livello!”

Fei era estatico.

Mezz’ora fa si era annoiato così tanto accanto alla prima principessa, tanto valeva cogliere
l’occasione per entrare nel Mondo di Diablo. Era andato nel Campo delle Ranger, era andato a
trovare il fabbro Charsi nella modalità barbaro e le aveva chiesto che progressi avesse usato
utilizzando gemme per forgiare armi magiche. Era capitato proprio quando Charsi stava
conducendo il suo ultimo esperimento e aveva deciso di darle una mano, e alla fine aveva assistito
all’intero processo usando delle Gemme Spezzate per forgiare la prima spada magica.

Anche se questa lama non gli era utile, era straordinariamente importante.

Primo, la nascita di questa spada di tipo ghiaccio significava che le tecniche di forgia di Charsi
erano aumentate di livello, ora era capace di usare le gemme per forgiare armi magiche di livello
superiore. Finché avesse continuato a lavorare sodo e a fare pratica, sarebbe riuscita sicuramente
a forgiare un’arma magica ancora più affilata. Con la fornitura quasi illimitata di gemme di Fei,
forse un giorno Charsi sarebbe riuscita a creare un’arma potentissima che andava oltre il livello
giallo oppure oro. In quel modo, Fei non avrebbe avuto bisogno di uccidere dei boss ogni giorno
per radunare equipaggiamento.

Secondo, per Fei, in passato tutto l’equipaggiamento e le armi li aveva ottenute uccidendo mostri
o acquistandoli da NPC. Erano tutti prodotti finiti, così Fei poteva solo accontentarsi degli oggetti
disponibili. Ora però poteva chiedere a Charsi armi con uno stile o delle proprietà magiche
particolari. Le possibilità di scelta sarebbero state molto più ampie, poteva cambiare cambiare
certi aspetti rilevanti e anche inventare nuove armi.

“Ahah, fantastico! Credo proprio di stare assistendo alla nascita di un grande mastro fabbro nel
continente delle Ranger…” Fei lusingò Charsi e poi tirò fuori venti pezzi di ogni tipo di gemma e
delle pergamene già preparate e li consegnò alla donna per poi sorridere: “Stavolta avrò bisogno
che tu mi forgi un’armatura, devi solo seguire questi disegni…”

“Questi sono progetti… per armature?”

Charsi aprì le pergamene e le esaminò con attenzione, poi si accigliò e disse: “Sono splendide
armature… ma l’armatura è più difficile da forgiare rispetto alle armi. Maestro Fei, temo che non
avrò il 100% di tasso di successo nel forgiarle con le mie attuali tecniche. Per completarle forse
dovrò sprecare un po’ più di gemme elementali.”

“Non c’è problema, puoi usarne quante ne vuoi.” Disse con sicurezza Fei.

Grazie al Cubo Horadrim, aveva bisogno solo di 3 Gemme Spezzate per creare una Gamme
Incrinata e poi avrebbe potuto scambiare una Gemma Incrinata per 100 Gemme Spezzate. Fei
aveva la sensazione di essere seduto su una montagna d’oro, non doveva più preoccuparsi dei
soldi in futuro.

“Sì. Oh giusto. Charsi, puoi andare nel mondo reale per cercare di costruire queste armi.
Chambord ha un po’ di fabbri esperti e forse possono aiutarti.” Suggerì Fei.

Charsi si asciugò il sudore dalla fronte, poi pensò a quelle fornaci grosse e perfette che aveva
visto nel labirinto. Il suo sguardo si accese e ne fu piacevolmente sorpresa: “Giusto, come ho fatto
a non pensarci? Maestro Fei, andrò a cercarli subito…”

Questo fabbro era impaziente.

Dopo aver mandato la bella Charsi, Fei ripose la spada di ghiaccio nel suo inventario e poi cercò
la sacerdotessa Akara per iniziare ad studiare con lei come identificare erbe, utilizzare vari agenti
e produrre pergamene.

Naturalmente ciò che aveva imparato all’inizio era conoscenza davvero elementare.

All’inizio Fei era stato piuttosto impaziente e Akara era stata estremamente subdola, lo aveva
costretto a firmare un contratto da apprendistato, così doveva studiare per forza questa materia.
Tuttavia, mentre accumulava sempre più informazioni, sorprendentemente iniziò a provare
interesse. Solo che la sua memoria era ancora confusa come nella sua vita passata e spesso si
ricordava male…

Trascorse molto tempo a studiare con Akara, circa mezz’ora. Dopodiché Fei uscì dalla sua
modalità barbaro e passò allo schermo di proiezione di ologrammi in 3D e scelse il druido,
entrando in un altro universo parallelo del mondo di Diablo, iniziando a sfidare la prima piccola
mappa.

In questo spazio, il mercenario Fei aveva un’arciera dell’elemento fuoco di nome Kayle.

Alla fine c’erano alcune differenze con il supporto che aveva nella modalità barbaro, la
mercenaria era molto meno agile e vivace di Elena, sembrava un po’ rigida ed era un po’ difficile
cooperare con lei. In realtà, a parte l’arciera Kayle, nella sua modalità druido perfino gli altri
NPC del Campo delle Ranger sembravano provenire dal programma di un computer, erano ben
diversi dalla dimensione della modalità del barbaro dov’erano pieni di emozioni.

Questa situazione era molto simile all’esperienza che aveva avuto nella seconda mappa di Lut
Gholein, confondendo di nuovo Fei, che non sapeva cosa avesse causato questa strana sensazione.

Solo gli NPC della modalità del barbaro erano vere e proprie persone.

Con i suoi dubbi, tre ore dopo Fei completò in una sola volta la sfida finale del barbaro,
eliminando il boss Andariel nei sotterranei del tempio. Aveva anche ottenuto un paio
d’equipaggiamenti dorati.

Il suo druido ora era al livello 16.

Dopo essersi equipaggiato, la vera forza combattiva di Fei nel mondo reale equivaleva
approssimativamente a quella di un guerriero a tre stelle di stadio intermedio. Naturalmente, se il
suo druido avesse avuto a disposizione ogni tecnica d’evocazione e di trasformazione, forse
avrebbe potuto rappresentare una minaccia perfino con membri d’élite a quattro stelle
principianti.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Quando Fei uscì dal mondo di Diablo, il sole aveva iniziato a tramontare. Tuttavia i suoi raggi
erano ancora caldi, la luce dorata passava attraverso i rami dell’albero dell’incenso e si
disperdevano per il suolo. Aleggiava ancora un profumo dolce nell’aria.

Si tirò su a sedere sulla panchina, si guardò attorno con fare assonnato e notò che la principessa
che prima era ad occhi chiusi su una sedia di bambù, ora stava cenando. Sul tavolo di pietra c’era
della carne grigliata giallo dorato, decine di fette di pane di segale grigio e una coppa dorata che
conteneva zuppa di grano d’avena.

La cena di questa principessa era normalissima.

Al suo fianco non c’era nemmeno una guardia. La guerriera Susan che aveva portato Fei nel
piccolo cortile non era riapparsa e il cavaliere biondo Roman Pavluchenko che sorrideva sempre
con il suo viso da bambino non si era disturbato a presentarsi. Non sapeva dove fossero andati i
due.
Tuttavia sentiva ancora i circa venti esperti che stavano proteggendo la principessa. Metà degli
odori ovviamente erano diversi rispetto a prima. Chiaramente alcune guardie si erano date il
cambio.

“Ehh… mi sono addormentato?”

Questa fu la prima frase di Fei.

Si asciugò la bava che gli era colata mentre dormiva e, senza mostrare un’espressione formale, né
ansiosa, chiese aveva fatto questa domanda con fare sogghignante come se si stesse rivolgendo ad
un amico. Poi si alzò e si stiracchiò per poi sedersi su una sedia di pietra dall’altro lato del tavolo
e poi si sporse per annusare l’odore della carne grigliata…

“Umm… Sembra proprio buona, mi faccia provare!”

Quando prese il coltello e la forchetta accanto al piatto d’argento e iniziò a tagliare con abilità la
carne marrone dorato cosparsa di succo di miele, Fei sentì i venti odori intensificarsi, sembravano
delle balestre d’assedio puntate verso la sua schiena e pronte a scoccare i loro dardi… Poi Fei
vide la prima principessa fare un cenno come se stesse scuotendo via degli insetti e subito dopo
l’odore delle guardie si ritirò e si nascosero silenziosamente nell’ombra.

“Ehi, non è per te questa cena.”

Era la prima volta che la prima principessa dallo sguardo splendido e profondo si stava
rivolgendo a Fei. La sua voce era un po’ roca, ma dava una sensazione pacifica, così pacifica da
essere un po’ fredda, come se stesse respingendo Fei a mille miglia di distanza.

Ma Fei poté sentire chiaramente l’apatia che proveniva dal profondo del suo essere, senza
pretenziosità. Pareva che questa pallida donna si fosse abituata a parlare con tutti con questo
atteggiamento.

“Lei è la principessa. Non deve preoccuparsi del cibo e dei vestiti, perché è così taccagna?”

Fei si limitò a ridere e non badò al rimprovero della principessa e il coltello nelle sue mani brillò
sotto la luce del sole, tagliando gentilmente la carne, poi mise un’altra fetta di carne succosa nel
suo piatto.

Il gruppo dell’emissaria aveva portato i suoi cuochi e le loro tecniche erano chiaramente di gran
lunga superiori di quelli del palazzo reale di Chambord. Fei si godette proprio questo pasto e alla
fine prese la zuppa d’avena deliziosa e bevve un sorso.
“Tu…”

La prima principessa mostrava raramente le sue emozioni. I suoi occhi color zaffiro osservarono
la coppa dorata da cui aveva bevuto Fei e vide le macchie di zuppa e l’impronta delle sue labbra.
All’improvviso si sporse in avanti e poi versò il resto della zuppa a terra per poi fissare
provocatoriamente Fei.

Questa scena fece rimanere a bocca aperta le guardie nascoste nell’ombra. Alcuni quasi
rischiarono di rivelarsi. Era davvero incredibile; erano vecchi guardiani che proteggevano da
tempo la principessa Tanasha, ma quando mai l’avevano vista mostrare un lato così immaturo, lei
che veniva definita un “asura di ghiaccio” dall’aristocrazia di San Petersburg?

Sfortunatamente Fei non lo sapeva.

Continuò a prendere altre fette di carne. Non guardò nemmeno la zuppa a terra e si concentrò a
gustarsi la carne. Il suo sguardo sembrava gongolante, come se stesse dicendo: “Ho già bevuto,
quindi non mi importa se versi il resto.”

La prima principessa per un secondo rimase scioccata.

Poi iniziò a fare un’altra stranezza che quasi fece mordere la lingua alle guardie nell’ombra:
iniziò a lottare contro Fei per ottenere la carne.

I due avevano cominciato una “guerra”.

I coltelli nelle loro mani ogni tanto si scontravano, tintinnando. La principessa era più magra e
debole, e la sua forza era praticamente inesistente. In effetti non sapeva nulla di arti marziali,
come una normale umana vulnerabile. No, ad essere più precisi, si poteva dire che fosse ancora
più debole di una persona comune, sembrava un po’ malata.

La “guerra” ovviamente finì con la vittoria di Fei.

Aveva preso con successo tre quarti dell’arrosto di maiale e alla principessa Tanasha rimaneva
un ottavo nel suo piatto, e l’altro ottavo era stato mangiato da Fei prima che la “guerra”
iniziasse.

Poi i due non parlarono, si limitarono a fissarsi l’un l’altro e iniziarono una competizione a chi
mangiava di più.

Stavolta la principessa vinse. Anche se Fei mangiava più velocemente, aveva molta più carne nel
piatto. Dopo che la donna finì il suo piatto, lo fissò per un secondo e poi sporse il coltello e iniziò
a saccheggiare il cibo nel piatto di Fei. Ding ding dong dong ding dong dong. I tintinnii
sembravano melodiosi.

Le guardie nascoste nell’ombra erano stordite.

Quasi non riuscivano a credere a cosa stavano vedendo, l’Asura di Ghiaccio freddo e altero era
scomparso e c’era una ragazza immatura di fronte a loro. Chi avrebbe pensato che la principessa
si sarebbe “divertita” così tanto con un misero re? Era ancora l’erede donna dell’imperatore, con
una saggezza vasta come il mare e una mente meticolosa, le cui parole potevano salvare migliaia
di vite e con un pensiero poteva distruggere una famiglia nobile?

Fei non sapeva nulla di tutto questo.

Pensava che questa principessa fosse piuttosto interessante.

Dopo un abbondante pasto, Fei squadrò la donna e poi la sua espressione gradualmente divenne
seria. La fissò per un po’ e poi chiese perplesso: “Hai dei problemi?”

Sembrava un insulto.

In effetti la principessa alzò le sopracciglia e il suo sguardo mostrò un po’ di ostilità.

Fei ebbe l’impressione che la donna seduta di fronte a lui fosse cambiata all’improvviso. Non era
più la persona normale di prima che stava scherzando con lui come un vecchio amico, ma
un’eroina impareggiabile e gelida che poteva controllare decine di milioni di vite con un solo
pensiero.

“Re Alexander, ho ordinato a Susan di convocarla perché volevo chiederle dell’incoronazione tra
tre giorni. Come vanno i preparativi?” La voce della principessa tornò fredda, guardando Fei
come se fosse un estraneo, rivelando la maestà di un membro della stirpe imperiale.

Fei sorrise, si alzò dalla sedia di pietra e poi si stiracchiò pigramente.

“I preparativi per l’incoronazione… Beh, stanno andando bene, ma non sono molto informato al
riguardo. Poi lascerò che il responsabile, il messaggero Bast faccia rapporto a sua altezza reale.
Eheh, tanto vi conoscete.”

Fei era la tipica persona con cui non funzionavano le maniere forti. Vedendo l’atteggiamento
altero della principessa, sapeva che la situazione non sarebbe stata più divertente. Ad essere
sinceri, non gli importava troppo dell’impero Zenit, così rispose pigramente alla domanda e si
girò per andarsene.
“Impudente!”

“Scortese!”

‘Sou sou sou sou’ Quattro guardie dall’armatura viola ostacolarono Fei. Queste persone erano
circa della stessa altezza e peso, indossavano tutte lo stesso equipaggiamento. Le lunghe spade
appese alle loro vite erano per metà sfoderate e riflettevano una luce fredda. Stavano emettendo
tutte una forza formidabile, erano almeno al picco delle due stelle.

“Selvaggio ignorante, inginocchiati e implora perdono a sua altezza reale la principessa.”


Gridarono le guardie del corpo, fissando freddamente il piccolo re, che se si fosse mosso
inaspettatamente, sarebbero stati pronti ad estrarre le loro spade per ucciderlo.

“Eheh, solo voi? Non potete fermarmi.”

Fei alzò pigramente le sopracciglia e una forza superiore fuoriuscì dal suo corpo. La pressione
invisibile schiacciò le quattro guardie. Figuriamoci estrarre lo loro spade, non potevano nemmeno
muoversi o parlare con facilità. Anche le altre guardie che erano nascoste nell’ombra furono
bloccate, non osavano nemmeno respirare troppo forte.

“Non importa… Lasciatelo andare.”

La principessa che stava guardando la scena in silenzio, fece un cenno per farli ritirare.

Allo stesso tempo, Fei sorrise e smise di schiacciarli con la sua forza.

Le quattro guardie con l’armatura viola sentirono la pressione allentarsi e si scambiarono


occhiate inorridite, non si aspettavano affatto che questo misero re avesse un potere così
terrificante. Se avessero davvero combattuto, temevano che non sarebbero riusciti a competere
con questo “piccolo” re anche se si fossero coalizzati con gli altri sedici colleghi nascosti… Le
quattro guardie si inchinarono verso la principessa e scomparirono.

Fei poi iniziò ad uscire a grandi passi.

Dopo un po’, ebbe un’idea, si fermò all’improvviso e poi lanciò una bottiglietta viola tra l’erba di
fronte alla prima principessa Tanasha, e poi se ne andò senza nemmeno guardarsi indietro.

“Direi, principessa orgogliosa, sembra che tu abbia problemi gravi e che non resisterai ancora a
lungo. Per oggi, visto come mi hai accompagnato a cena, può prendere questa bottiglia di liquido
medicinale. Forse potrebbe dare un po’ d’aiuto al suo fragile fisico.”
Queste furono le ultime parole che gli disse prima di andarsene.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

La prima principessa sembrò sorpresa vedendo la bottiglietta viola tra l’erba. All’improvviso le
venne quasi da ridere; questo piccolo re non era così importante, ma aveva un temperamento
orgoglioso.

Tuttavia, un istante dopo, la principessa si ricompose.

Non si era sentita così impotente dal suo dodicesimo compleanno, quando la domestica che la
serviva da anni era stata uccisa da suo fratello. Da allora, a parte la sua espressione fredda e
impassibile, mostrare qualsiasi altra emozione sarebbe stato un lusso per lei. Non importava dove
si trovasse o che occasione fosse, si ricordava sempre di mantenere la calma di fronte ai suoi
sottoposti.

Solo questo genere di espressione l’avrebbe fatta sembrare potente e chi avesse osato sfidarla
avrebbe tremato di paura.

Dio le aveva dato una posizione importante e intelligenza, ma le aveva negato il diritto di vivere in
salute. Ogni giorno a mezzanotte un dolore senza fine l’avrebbe tormentata… Tuttavia, anche
dopo che il medico reale aveva detto che le sarebbero rimasti solo sei mesi da vivere, non aveva
comunque mostrato il suo dolore. Anche quando era da sola nel palazzo, non si era rilassata.

Ma oggi era successo.

In quell’istante, lo sguardo assonnato di quel piccolo re sotto il sole aveva rispolverato e scoperto
ricordi distanti, e quella scena le aveva ricordato di un pomeriggio di molti anni fa, anch’esso nel
periodo autunnale… non sapeva perché, ma per la prima volta aveva messo da parte il suo
travestimento e aveva giocato con questo re come una bambina. Per la prima volta aveva rivelato
troppe espressioni a lei estranee di fronte a lui e alle sue guardie nascoste.

Che fosse l’indulgenza di una volta prima della sua morte?

La principessa batté piano le dita sulla tavola di pietra.

Abbassò lo sguardo.
Osservò la bottiglietta viola che Fei aveva gettato a terra. Giaceva silenziosamente tra l’erba, il
liquido al suo interno brillava.

Esitando per un secondo, all’improvviso ebbe un’idea bizzarra.

Si piegò per raccogliere la bottiglietta, la scosse per diverse volte e guardò il liquido viola
misterioso dentro la bottiglietta. Poi la stappò, la annusò gentilmente e ne apprezzò la lieve
fragranza. Dopo averla inalata, ebbe una sensazione di tranquillità senza precedenti.

La principessa Tanasha ritappò la bottiglietta silenziosamente, ma pensò: ‘Che funzioni davvero?’

“Un folle così rozzo. Sua altezza reale, perché non l’ha ucciso?”

Risuonò una voce nel suo orecchio.

Allo stesso tempo una fiamma viola squarciò l’aria all’improvviso e un istante dopo la fiamma si
radunò, una splendida ragazza con un abito color porpora apparì dal nulla e arrivò a fianco di
Tanasha.

Era una donna prosperosa dalle gambe sottili e la pelle perfetta; i lineamenti del suo viso erano
raffinati e il suo sguardo seducente poteva ammaliare qualunque uomo. Non indossava
un’armatura, solo del tessuto; ovviamente era molto sicura del suo potere. I suoi lunghi capelli
viola erano legati in una coda di cavallo, simili ad una cascata che scorreva liberamente sulla sua
schiena. Portava una spada corta verde e sottile dalla forma particolare che non aveva una
guaina…

Se Fei fosse stato qui, sicuramente sarebbe rimasto sorpreso. Almeno a giudicare dal modo in cui
era comparsa e dal suo odore, questa ragazza di 16-17 anni doveva essere un membro d’élite
misterioso.

“Teniamolo, è ancora utile. Non possiamo pescare senza un’esca.”

Nell’istante in cui la ragazza vestita di viola comparì, la prima principessa Tanasha tornò alla
calma di prima, socchiuse gli occhi e poi iniziò a picchiettare sulla tavola di pietra. Questa era la
sua abitudine. Quando iniziava a riflettere, avrebbe iniziato istintivamente a battere le dita, a volte
velocemente altre volte lentamente. Sembrava che le sue mani avessero il potere di spaventare le
persone. A San Petersburg, tutti quelli che la temevano chiamavano questo battito ritmico il Dito
della Morte.

Dopo molto tempo, la prima principessa aprì gli occhi e chiese: “Ziyan, dimmi, cos’hai
scoperto?”
“Ho solo trovato una pila di spazzatura inutile. Non è arrivato nessuno dei seguci.”

Rispose piano la ragazza di nome Ziyan.

Aveva notato che la principessa non voleva parlare del piccolo re, così non aveva continuato a
discutere di lui. Dopotutto, figure poco importanti come lui non erano diverse da un granello di
polvere ai suoi occhi, così non le importava parlare di lui. Come una fenice divina non avrebbe
avuto nessun contatto con i vermi a terra, Ziyan non credeva che la principessa avrebbe interagito
ulteriormente con il piccolo re.

“Nessuno? Eheh… impossibile.”

Le sue dita sottili e bianche battevano con uno strano ritmo, colpendo lievemente il tavolo di
pietra, a volte lentamente, a volte velocemente e poi il suo sguardo blu come l’oceano mostrò
sdegno: “Lo conosco, non si lascerebbe sfuggire un’occasione del genere. Mi vuole morta alla
follia, così sicuramente i suoi cani ubbidienti saranno già qui.”

La ragazza vestita di viola si accigliò lievemente e poi le venne in mente qualcosa. Era perplessa:
“Sua altezza intende dire che hanno usato qualche tipo di tecnica per evitare che li individuassi?
Com’è possibile? Nessun guerriero stellare può sfuggire alla ricerca del mio artefatto divino, la
Visione Celeste. A meno che non abbiano mandato dei membri d’élite lunari, ma i tre guerrieri
lunari dell’Impero Zenit sono tutti nella capitale adesso.”

“In questo mondo niente è assoluto. Forse ha trovato un modo per aiutare i suoi seguaci ad
evitare di essere scoperti dalla Visione Celeste o forse ha reclutato un nuovo membro d’élite
lunare, o forse ha altri modi per uccidermi… Alla fine attaccherà sicuramente, non c’è dubbio.”

“Allora cosa dovrei fare?” La ragazza vestita di viola accettò la valutazione della principessa. In
effetti nessuno osava dubitare di questa fragile donna, perché non si era mai sbagliata finora.

“Aspetta.”

Il dito della Morte iniziò a battere con il suo ritmo particolare e i suoi occhi blu brillarono:
“Qualunque cosa spera che io faccia, la farò. Sappiamo entrambi che in questo tipo di battaglie
importa solo avere più assi nella manica dell’altro… Solo che temo che non rimarrà molto di
questa povera Chambord dopo questo scontro.”

“Quel piccolo re arrogante è stato così scortese, anche se distruggessimo l’intera città, sarebbe
come fargliela passare liscia.” Ziyan era fredda come un iceberg, completamente noncurante nei
confronti delle vite degli altri. Aveva visto innumerevoli persone morire. In questo mondo caotico,
gli esseri umani erano insignificanti come il fango e nessuno meritava la sua compassione.
“Non parliamone più. Hai lavorato sodo recentemente, vai a riposarti. D’oggi in avanti non
dovrai più attivare Visione Celeste. Preparati e tra tre giorni verrà tutto alla luce.”

“Ma…”

Ziyan voleva ancora aggiungere qualcosa, ma sua altezza aveva chiuso gli occhi e aveva fatto
cenno di andare, così non ebbe altra scelta se non fermarsi. Abbassò la testa e pi una fiamma
viola esplose nell’aria senza emanare calore. Quando svanì, così fece anche la ragazza.

La principessa Tanasha si alzò e si diresse verso la sua stanza.

Nessuno lo aveva notato, ma ora aveva afferrato la bottiglietta della pozione viola.

…..

Allo stesso tempo.

Nella casa degli ospiti di Chambord, in un cortile di pietra relativamente isolato.

“Sua altezza, dopo che quelle donne sono entrate nelle montagne posteriori di Chambord, non ne
sono più uscite. Ho notato che ci sono molte guardie vicino alla prigione nella montagna
posteriore di Chambord. Il livello della sicurezza è molto elevato, e sarà molto difficile entrarci
senza allertarli. Temo che cercare di entrarci imprudentemente possa spaventare il nemico e
ostacolare il suo piano. Perciò ho mandato un po’ di soldati a monitorare la situazione nelle
regioni periferiche e sono tornato personalmente a farle rapporto.”

Il soldato era stato mandato a seguire Elena e la sacerdotessa Akara, e ora stava aggiornando in
ginocchio il principe biondo Aobina del paese Thrace.

“Ho ottenuto informazioni anche sull’identità del grassone pelato. È il guardiano Oleg di
Chambord, al momento uno dei sottoposti preferiti del re. È un guerriero ad una stella ed è solo
una figura minore… La cosa strana sono le origini misteriose di quelle donne; sembra che
nessuno a Chambord sappia da dove provengano, né sono apparse in città in passato.” Riferì la
guardia.

“Sono andate nella montagna posteriore… strano!” Il naso a becco di Aobina andò su e giù un
po’ di volte e poi richieste: “Sono tutti scomparsi nella montagna posteriore? Nessuno ne è uscito
nel frattempo, vero?”

“No sua altezza reale.”


“Va bene, allora va bene. Vai a schierare altri soldati in tutte le vie nell’area della montagna
posteriore. Fammi immediatamente rapporto quando appariranno.”

Aobina pensava che queste donne probabilmente non provenivano da un’organizzazione troppo
potente. Anche se la loro forza era fuori dal comune, i loro abiti sembravano un po’ poveri e le
loro armature erano fatte per lo più in pelle di bestia. A parte l’arco lungo a quattro stelle della
splendida bellezza dai capelli rossi, non avevano nient’altro di straordinario.
Forse erano una squadra di mercenari che veniva da lontano, ingaggiata dal giovane re di
Chambord per mantenere l’ordine durante la cerimonia. Aobina non era troppo preoccupato delle
eventuali conseguenze che ci sarebbero state dopo averle derubate dell’arco. Inoltre queste
ragazze erano tutte davvero splendide, se avesse trovato un modo per catturarle, avrebbe potuto
tenerle per sé o donarle a famiglie aristocratiche di San Petersburg.

Decise che sarebbe intervenuto non appena queste ragazze fossero ricomparse e prima avrebbe
ottenuto quell’arco dorato a quattro stelle prima di compiere la sua vera missione. Con
quell’arma straordinaria, sarebbe stato più sicuro di poter finire la missione di cui si sarebbe
dovuto occupare tra tre giorni.

La guardia ricevette il suo ordine e uscì velocemente dal cortile di pietra.

In quel momento tornò la guardia di nome Okocha che Aobina aveva mandato prima ad indagare
sul misterioso esperto che era volato per Chambord. Si avvicinò velocemente ad Aobina, si
inginocchiò e riferì: “Sua altezza, il misterioso membro d’élite si è recato nel palazzo di
Chambord e non ci sono stati movimenti da allora. Ho aspettato e cercato per quasi metà giornata
e ancora non ho notato eventi insoliti. Però la guardia della prima principessa Susan ha visitato il
palazzo e ha scortato il re Alexander dove risiede il gruppo dell’emissaria dell’incoronazione…
sospetto che quel misterioso esperto sia il re Alexander stesso.”

“Alexander? Impossibile.” Aobina rimase scioccato per un secondo, ma presto scosse la testa e
rispose: “Può arrivare al massimo a tre stelle quell’idiota. Anche se non so come da idiota sia
passato ad un guerriero a tre stelle, è impossibile che arrivi a quattro stelle in soli tre o quattro
giorni. Anche il Dio delle Arti Marziali Maradona non si allenerebbe così velocemente.”

Fermandosi per un secondo, Aobina fece segno ad Okocha di congedarsi.

Si accigliò e rifletté per un momento mentre mormorava tra sé e sé: “Sembra che questo
misterioso esperto sia l’Asura di Ghiaccio, l’uomo che la principessa Tanasha ha piantato nel
palazzo. Dev’essere già informata… ma ha mostrato apposta questo suo asso nella manica…
Perché?”
Aobina non poteva permettersi di esitare minimamente.

Sapeva molto bene quali risorse aveva a disposizione la principessa.

Anche se era sempre arrogante e sicuro della sua intelligenza, e in effetti aveva qualche trucco
astuto in serbo, sapeva molto bene di essere in grado solo di ingannare le persone normali. Non
poteva competere con la principessa Tanasha che era conosciuta come l’Asura di Ghiaccio e la
Dea della Saggezza nell’intero regno. Non avrebbe potuto nemmeno farla accigliare lievemente.
Non dubitava che, finché la principessa avesse voluto, avrebbe potuto escogitare in un attimo
cento modi per ucciderlo all’improvviso senza che lo scoprisse.

“Fortunatamente stavolta qualcuno si occuperà di lei e io farò solo delle commissioni.”

Dopo che smise di pensare all’Asura di Ghiaccio, l’attenzione di Aobina tornò al piccolo re di
Chambord. Anche se non era d’accordo con la valutazione della guardia Okocha, era un tipo che
sarebbe rimasto sempre cauto e in allerta. Dopo aver riflettuto per un secondo, disse ad una
guardia robusta e molto alta al suo fianco: “Trova un’opportunità per mettere alla prova la forza
di Alexander. Non esagerare, ritirati dopo averlo costretto a mostrare la sua vera forza.
Risparmialo, ha ancora la sua utilità.”

La grossa guardia accettò e una sfera di fiamme gialle si accese sotto i suoi piedi. Il suo enorme
corpo iniziò a sprofondare lentamente nel suolo e alla fine scomparì nel pavimento di pietra senza
lasciare la minima traccia.

Un altro membro d’élite.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Dopo che Fei lasciò la residenza della legione di incoronazione, si diresse direttamente
nell’Accademia Civile e Militare di Chambord. Doveva incontrare l’autorità in campo militare
Gordon Brook, che era impegnato con i suoi doveri amministrativi nell’istituto.

La pressione che Fei aveva sentito nella residenza della legione di incoronazione lo mise più in
allerta. Non sapeva cosa stava per accadere, ma sarebbe stato un evento importante se perfino la
principessa più anziana dell’Impero Zenit ne era minacciata.

Perciò Fei doveva prepararsi in anticipo.


L’accademia civile e militare di Chambord si trovava nella tenuta dell’ex capo ministro Bazzer.
Era la costruzione in pietra più grande dopo il palazzo del re. Come in tutti gli altri edifici della
città, era più antico di cento anni. Tra le fessure delle pietre bianche delle mura cresceva muschio
e dei secchi rampicanti gialli strisciavano per le mura. La costruzione sembrava molto bella
esteticamente da lontano.

Fei sentì le grida dei bambini dall’esterno.

Dopo essere entrato nella costruzione, vide centinaia di ragazzini praticare una serie di semplici
pugni sotto la guida di Lampard. Stavano anche usando la posizione del cavallo (un antico metodo
asiatico per allenare le gambe), questa idea naturalmente proveniva da Fei ed era uno degli
esercizi più essenziali nell’accademia.

I piccoli ce la stavano mettendo tutta.

Gocce di sudore scivolavano per i loro volti e i loro abiti erano tutti fradici. Anche se le gambe di
un po’ di ragazzini stavano tremando, stingevano i denti e sopportavano il dolore. Erano tutti figli
di civili ordinari e sapevano quanto era difficile la vita per i ceti sociali più bassi. Erano
consapevoli che erano già molto fortunati ad avere l’opportunità di allenarsi. Perciò, ognuno di
loro stava facendo del proprio meglio per coltivare la loro forza per cambiare la loro vita e quella
delle loro famiglie; nessuno di loro batteva la fiacca.

Lampard stava portando uno spadone nero in spalla. Gettò delle occhiate verso ogni ragazzino e
correggeva le loro forme e i loro errori. All’ex guerriero numero uno di Chambord silenzioso non
piaceva molto la politica e l’esercito; sembrava completamente indifferente. Tuttavia era pieno di
entusiasmo quando aveva iniziato ad allenare i ragazzini; data la quantità di tempo libero che
aveva, ora era il direttore dell’accademia ed era il responsabile del 99% di tutti i regimi di
allenamento. Con la sua reputazione di ex guerriero numero di Chambord e la sua forza da
esperto a tre stelle, era il maestro preferito dai bambini subito dopo Fei.

“Salve principale!”

Dopo aver visto l’arrivo del re, i ragazzini mostrarono espressioni sorprese e piene di
venerazione. Interruppero il loro allenamento, si drizzarono e porsero a Fei i loro saluti con fare
militare.

“Salve a tutti!”

Provò a mostrare un portamento maestoso e ricambiò il saluto.


Era una regola dell’accademia che Fei dovesse essere chiamato principale. Una volta entrati qui,
non importava l’identità che si aveva al di fuori dell’accademia, si poteva solo avere un’identità:
studente o maestro.

“Continuate ad allenarvi!”

Dopo aver sentito l’ordine di Fei, i ragazzini tornarono nella posizione del cavallo e ad allenare
la serie di pugni. I piccoli erano tutti entusiasti e i loro visi si arrossarono. Fecero del loro meglio
per attirare l’attenzione di Fei. Se Frank-Lampard era il loro maestro preferito, allora Fei era il
loro supremo idolo e re. In questo mondo in cui vigeva la legge della giungla, le imprese di
Alexander avevano conquistato i cuori di questi ragazzini.

“Grazie per tutto il tuo duro lavoro zio Lampard.”

Fei fu molto rispettoso nei confronti del maestro. Questo guerriero a tre stelle era stato il miglior
amico del vecchio re e si era preso cura di Alexander. Come il vecchio Bast, Fei lo aveva trattato
come il suo Anziano.

“Sua maestà!” Lampard annuì e l’esperto solenne mostrò un sorriso.

Aveva sentito chiaramente che la forza di Fei era aumentata. Non riusciva più a capire quanto
fosse potente, ma di sicuro aveva superato lo stadio delle tre stelle. Altrimenti sarebbe riuscito
almeno a percepire il suo livello a grandi linee.

“Zio Lampard, questi ragazzini sono il futuro di Chambord, se l’accademia ha bisogno di


qualcosa, fallo sapere allo zio Bast, digli che è un mio ordine…” Fei guardò i bambini come un
coniglio che osservava delle carote; si sfregò il mento e sorrise: “Devo farli crescere
velocemente.”

Lampard annuì mentre sorrideva. Rifletté per un momento e disse: “Sua maestà, l’accademia ha
tutto quello di cui ha bisogno eccetto buoni maestri e pergamene di allenamento dell’energia.
Alcuni di questi ragazzini hanno un grande talento e i loro attributi sono buoni. Metallo, legno,
acqua, fuoco, terra, ce ne sono di ogni attributo e alcuni sono dei buoni candidati per diventare
dei maghi novizi. È un peccato che ci sia un numero limitato di pergamene dell’energia a
Chambord. In totale, ci sono quattro o cinque pergamene, ma solo dal primo al secondo livello e
solo per l’energia dell’acqua e del fuoco. Brook e io abbiamo l’attributo dell’acqua, così…”

Fei capì.

Le risorse educative limitate erano un problema.


Esistevano molte professioni nel continente Azeroth e c’erano moltissimi metodi di allenamento.
Tutti avevano un fisico e un attributo differente. Il solo modo per allenare e aumentare la loro
forza era allenarsi usando una pergamena dell’energia o di magia specifica; se uno avesse usato
un metodo inappropriato, non avrebbe aumentato la sua forza e avrebbe rischiato di ferirsi.

“Lascia che me ne occupi io!”

Fei salutò Lampard e andò a cercare Gordon-Brook. L’uomo stava facendo allenare un gruppo di
ragazze. Visto che il fisico delle femmine era un po’ più debole, Fei non le avrebbe obbligate ad
allenarsi duramente come i ragazzi. Nel tempo libero, imparavano strategie militari da Brook.
Questo era il campo in cui il capo delle guardie eccelleva. Anche se non era spettacolare, era
sufficiente istruirle riguardo alle basi.

Tuttavia questa situazione aveva fatto capire a Fei l’importanza dei maestri per l’accademia.

Fei notò Louise, la figlia di Pierce, nel gruppo. La bambina sembrava ancora più carina dopo i
semplici rituali di pulizia giornalieri. Fei l’aveva individuata in un gruppo di oltre quaranta
ragazze per via del suo temperamento gelido. Le giovani lo circondarono e riuscì ad uscire
dall’accerchiamento dopo aver detto un po’ di storie. Poi convocò Brook e andarono in un posto
riservato per discutere ed ideare dei piani.

Dopo aver ascoltato Fei, Brook rimase sorpreso.

“Sua maestà, è davvero…”

“Non importa se è vero o no, d’ora in poi manda più soldati ad indagare. Imprigiona nella Lista
Nera chiunque osi causare guai… ricorda, indaga e tieni d’occhio specialmente le persone nuove
ed estranee. Se non seguono le nostre regole, cacciale via dal regno.”

Fei adottò un atteggiamento duro.

L’atmosfera dura nella residenza della legione d’incoronazione gli aveva dato una brutta
sensazione. Chambord poteva essere in grave pericolo, sotto una minaccia da cui forse non
potevano difendersi, forse sarebbe stato un evento ancora più disastroso dell’assedio delle truppe
dei guerrieri con le corazze nere.

Brook accettò l’ordine di Fei e fu sul punto di riferire tutto ai soldati ma…

“Aspetta…” Fei lo chiamò all’improvviso, dopo un momento di silenzio disse: “Dì anche ai
soldati di tenersi in guardia ed essere più in allerta. Aumenta i turni di guardia sia di giorno che
di notte. Avverti anche i cittadini che se la situazione si metterà male, dovranno essere veloci e
lasciare il castello per nascondersi temporaneamente.”

Brook impallidì. Dopo aver sentito un comando del genere, capì davvero la gravità del problema.

“Vai, speriamo che mi stia solo preoccupando inutilmente.”

…..

Quando Fei lasciò l’accademia civile e militare di Chambord, non trovò molte persone per strada.

Fei cavalcò il Tornado Nero, il cane enorme e si diresse verso il palazzo del re. Questo grosso
cane nero era molto intelligente. Camminava lentamente, lasciando che il re riflettesse su ciò che
era accaduto oggi. Cercò di trovare qualche indizio, ma non riuscì a trovarne nessuno. Aveva la
sensazione che un’ombra oscura avesse avvolto Chambord, ma non sapeva da dove proveniva il
pericolo e perché stava arrivando una minaccia simile.

Fei alzò le sopracciglia all’improvviso.

Percepì un pericolo, come se fosse stato preso di mira da una bestia feroce. Un’aura letale si era
fissata su di lui, come un coltello puntato verso la sua schiena.

‘Qualcuno mi sta seguendo?’ Pensò Fei. Rimase impassibile e batté lievemente con i tacchi i
fianchi del cane nero.

Questa bestia era quasi troppo intelligente. Capì subito Fei e, senza ricevere un segnale, cambiò
silenziosamente direzione e puntò verso un vicolo quasi vuoto.

Questo vicolo era vicino alla discarica di Chambord. L’aria aveva un pessimo odore e c’erano
topi e scarafaggi ovunque. Fei cavalcò il Tornado Nero nelle profondità del vicolo, balzò giù, gli
batté la testa per dirgli di farsi da parte e poi rimase sul posto.

Dopo più di dieci secondi…

Una fiamma arancione e giallastra brillò nel vicolo. Ovunque questo fuoco si manifestasse, il
fango, le mura e le rocce sembrarono sciogliersi e addensarsi. Poi accadde qualcosa di
sbalorditivo; una figura umana gialla apparì dal muro. Dopo che la fiamma sparì, la presenza si
trasformò in un uomo alto e forte.

“Mi hai condotto qui apposta, vero?”


L’uomo mostrò un’espressione scherzosa. La sua figura alta sembrava isolare Fei dal resto della
città in questo vicolo. Il suo corpo emanava un’aura potente mentre fissava Fei. Non nascondeva
minimamente il suo intento omicida.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

L’uomo era alto più di 7 piedi ed era molto forte; i suoi muscoli riempivano così tanto l’armatura
di cuoio da sembrare che stessero per esplodere. Somigliava ad un orso o ad un muro enorme.

Guardava Fei come un gatto che osservava un topo. Non nascose la sua espressone piena di
derisione mentre sorrideva.

Questo perché, dalle informazioni che aveva ricevuto, il piccolo re di fronte a lui era solo un
guerriero a tre stelle. Okocha sospettava che l’esperto a quattro stelle misterioso fosse il tipo di
fronte a lui, ma lui non ci credeva. Nessuno al mondo sarebbe potuto avanzare dalla terza alla
quarta stella in meno di quindici giorni.

Era impossibile!

Perciò, quando Okocha gli aveva ordinato di mettere alla prova la forza di Fei, lo seguì e non si
nascose affatto.

Ai suoi occhi, il fatto che Fei lo avesse condotto in un vicolo cieco era come un insetto che saltava
in una ragnatela.

Ma prima di mettere alla prova la forza di questo stupido, non avrebbe esitato ad insultare la
dignità di questo re maestoso. Era un po’ anormale, non c’era nulla di più emozionante per lui
che maltrattare reali e nobili.

Così non nascose nulla. Una nuvola di energia così forte da fare tremare il terreno, iniziò a volare
verso Fei, tingendo di giallo qualsiasi cosa attraversasse. In un ambiente del genere, l’uomo
poteva controllare tutto il suolo e le rocce entro cinquanta iarde da lui.

Era un esperto dell’elemento terra.

Il suo nome era Hershzen.

Era il terzo guerriero più formidabile nel regno Thrace.


Aveva fatto a pezzi numerosi crani; teste di bambini inermi, bellezze incantevoli, Anziani
rispettabili, poveri cittadini, nobili e altre persone ancora… Aveva perfino ricevuto l’ordine di
uccidere un principe del regno. Era stato un capolavoro di cui non si sarebbe mai dimenticato.
Aveva fatto gridare quel bambino di 6 anni per dieci interi giorni prima di ucciderlo. Al poveretto
non era rimasto nemmeno un osso intatto quando era morto. A quel punto, il suo corpo era stato
ridotto ad una pila di poltiglia di carne nera e puzzolente.

Heshzen aveva conservato il teschio del piccolo principe e l’aveva trasformata in una coppa di
vino che portava con sé.

Presto, Hershzen vide il risultato che desiderava, dopo aver dimostrato la sua forza, la sicurezza
del re si sciolse come ghiaccio in un forno. Impallidì e fu colto dal panico. Cercò di calmarsi, ma
Hershzen notò che le sue gambe stavano tremando come foglie. Si stava già guardando attorno
per trovare l’opportunità migliore per scappare.

Questo stupido re era un rifiuto, proprio come si aspettava.

“Vuoi scappare?”

Hershzen avanzò e la sua espressione di derisione divenne ancora più ovvia.

“Tu… chi sei tu? Cosa vuoi fare?” Disse con voce tremante il re che si coprì il petto con la mano,
come se Hershzen fosse sul punto di fare qualcosa di inappropriato.

“Io?”

Dopo aver visto la sua reazione, divenne più sicuro della sua ipotesi. Masticò il filo d’erba che si
era messo in bocca e sussurrò a denti stretti con sdegno: “Sono un assassino piccoletto. Ucciderò
chiunque se il prezzo è giusto. Cosa credi che sia venuto a fare?”

Stava cercando di spaventare ancora di più il re sfortunato.

“Ah… vuoi… ucc… uccidermi?” Il piccolo re tremò come un coniglio e impallidì mentre gridava.
Fissò l’uomo con fare scioccato: “Sai chi sono? Sono il re di Chambord. Oseresti uccidere un
re?”

Stupido.

Hershzen era troppo pigro per dire altro a questo misero re.
Alcune persone non si rendevano conto di com’era il mondo e si facevano solo illusioni. Il
privilegio con cui erano nati li rendevano arroganti. Non erano nulla senza i loro privilegi…
quanto era triste?

È questo tipo di persona ingenua e triste.”

Hershzen si avvicinò passo dopo passo.

Non lo avrebbe ucciso, dopotutto era importante per il loro piano. Se fosse morto, avrebbe
intralciato i progetti di quella persona importante e non avrebbe potuto affrontarne le
conseguenze.

Tutto ciò che voleva era vedere il re dimenarsi e gridare di fronte a lui.

“Ahhhhhhhhhh…. Tu… non avvicinarti… cosa vuoi?” Il re indietreggiò, pallido come un coniglio
messo all’angolo da un lupo. Chiese con cautela: “Perché vuoi uccidermi? Chi ti ha mandato?
Dimmelo… dev’esserci un malinteso!”

Hershzen si avvicinò ancora di più.

La fiamma arancione e gialla brillava attorno a lui. Stava mostrando appieno la sua forza da
guerriero a quattro stelle dell’elemento terra. Ovunque passasse, la dura roccia si sarebbe
fluidificata, trasformandosi in una palude nera. Questo era il potere di un guerriero a quattro
stelle; poteva cambiare l’ambiente e creare il campo di battaglia più adatto a lui.

“Chi ti ha mandato qui?” Il re tremò ancora di più. Sembrò sul punto di svenire di fronte
all’intento assassino e poteva solo gridare questa frase.

Sfortunatamente per lui, Hershzen non rispose a nessuna delle sue domande.

Dopotutto non aveva davvero intenzione di ucciderlo.

Ma in quel momento, accadde qualcosa di strano.

Quando Hershzen arrivò a meno di dieci iarde, il re cambiò espressione.

Da panico, rivelò… delusione.

Sì, era la delusione che i ragazzini avrebbero mostrato quando i genitori non li confortavano dopo
un pianto o dei capricci.
Prima di poter reagire, sentì il re dire: “Sigh, accidenti. Non ho ottenuto nulla di utile… Ehi,
Nerino, ho recitato così male?”

“Bark! Bark! Bark!”

Il grosso cane nero dietro Fei sbadigliò e abbaiò per la noia. I suoi occhi brillanti lo guardarono
come se gli stesse dicendo: “Torniamo a palazzo dopo che finisci con questa storia, non ho ancora
cenato.”

“Vabbè…” Fei guardò Hershzen con insoddisfazione. Non mostrava più timidezza. Si era
trasformato da preda a predatore. Fece schioccare le nocche, strinse e scosse il pugno e disse:
“Se non sei disposto a cooperare, allora cambierò metodo, lascerò che siano i pugni a parlare!”

Hershzen mostrò un’espressione fredda e disse con tono sdegnoso: “Solo te?”

Fei non rispose e iniziò ad avanzare.

Presto Hershzen fece una smorfia.

Ad ogni passo che faceva, l’aura di Fei diventava più potente. Dal picco delle due stelle, al quinto
passo era diventata non inferiore all’energia a quattro stelle di Hershzen. Anche se non c’erano
energie di fuoco brillanti, questa sensazione esplosiva gli dava una forte sensazione di pericolo.

“Sono stato ingannato!”

Hershzen ne fu raggelato.

Fu in quel momento che capì di essere nella me**a.

Pensava di essere in vantaggio fin dall’inizio e aveva deriso il re per la sua mancanza di
consapevolezza, ma chi si sarebbe immaginato che il re stesse recitando e che quel cane maledetto
stesse guardando il dramma.

In particolare il grosso cane nero lo stava guardando con tale sdegno.

“Sei… morto!”

Sentendo minacciato il suo orgoglio, Hershzen si infuriò, sembrava un orso a cui era stato
stuzzicato l’ano con un bastone. Ruggì e l’energia arancione giallastra divampò attorno come una
lampadina piena di energia. Poi sfrecciò come una pallottola verso Fei lanciando un pugno.

Il re avanzò e rispose a sua volta con un colpo.


Boom!

I pugni si scontrarono a mezz’aria.

In quel momento, sembrava che perfino il tempo si fosse fermato. Poi, l’intero vicolo nero iniziò a
tremare e la fiamma arancione giallastra iniziò a crepitare. Sulla mano di Hershzen apparì una
piccola onda invisibile che si diffuse per il suo braccio…

Ci fu un crepitio.

Proveniva dal corpo di Hershzen. Barcollò e volò all’indietro con una velocità superiore alla sua
carica iniziale come un sacco di patate.

Il sangue schizzava ovunque.

Capitolo regolare (di mercoledì che mi sono pescata),


0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Hershzen si raggelò.

Non poteva credere a cos’era successo e strabuzzò gli occhi. La rabbia inarrestabile si era
trasformata in un profondo senso di paura.

“COME… non può essere!”

Hershzen aveva allenato ed esercitato l’energia di tipo terra. Per guerrieri del genere, la forza e
la difesa erano i loro vantaggi. Erano famosi per la loro resistenza e tenacia rocciosa. I loro fisici
erano i più duri tra gli altri esperti di attributo diverso dello stesso grado; era ciò che gli aveva
permesso di usare i pugni per iniziare l’attacco.

Tuttavia la dura e fredda verità aveva distrutto la sua sicurezza.

Il piccolo re di fronte a lui aveva spaccato la sua energia a quattro stelle di cui era così
orgoglioso con un semplice pugno. Poi una forza feroce e sconosciuta era entrata nel suo corpo e
aveva frantumato le ossa nel suo braccio.

“Come? È già un guerriero a cinque stelle?”

Ci era voluto poco tempo per fargli perdere sicurezza. L’enorme divario di forza tra i due gli stava
facendo sopravvalutare la forza di Fei. Fu questa ipotesi che lo terrorizzò. Non aveva più il
coraggio di combattere. Quando fu scaraventato via dopo il suo contatto iniziale, utilizzò tutta
l’energia che aveva e il fuoco arancione giallastro brillò di nuovo nel vicolo oscuro. Proprio
com’era apparso, si trasformò in una pila di fango dalla forma umana e scomparì mentre scava
nel suolo.

“Puah, che codardo!” Fei sputò a terra e gridò: “Come può un codardo come te diventare un
assassino?”

Inseguimento!

Quest’uomo doveva sapere molte informazioni che Fei avrebbe trovato davvero utili. Perciò, come
poteva il re lasciare andare un indizio così importante? Fei fece un cenno dietro e il cane nero che
stava giacendo a terra pigramente a contare le stelle ruggì, saltò e si precipitò verso Fei come un
tornado. Il re saltò e ci montò sopra mentre la bestia seguiva l’odore del guerriero.

Fei doveva ammettere che la tecnica furtiva di tipo terra che l’esperto aveva usato era molto
efficace; specialmente per persone come Hershzen che erano a quattro stelle, le loro tracce così
sarebbero state molto difficili da seguire. Inoltre Hershzen sembrava trascorrere molto tempo
usando questa tecnica. Quando si fondeva con il suolo, non c’era nulla di visibile dall’esterno,
come se quello che era successo nel vicolo oscuro fosse un’illusione e non fosse mai esistita una
persona di nome Hershzen.

Sfortunatamente per lui, quest’uomo era ferito e non poteva usare perfettamente la tecnica di
occultamento.

Fei aveva anche individuato la presenza di Hershzen, così aveva intravisto alcune tracce. Il re
percepì con cautela l’energia di tipo terra che si agitava nel suolo mentre accelerava con Tornado
Nero per inseguirlo.

Hershzen fu molto scaltro.

Dopo essersi fuso con il suolo, cercò di minimizzare e nascondere la sua presenza mentre si
riprendeva dalle ferite ricevute.

Non era la prima volta che doveva scappare.

Era riuscito a fuggire con successo da un maestro a sei stelle in passato.

Perciò, dopo il panico iniziale, aveva già iniziato a calmarsi. Niente al mondo avrebbe suggerito
che la vera forza del re Alexander fosse a cinque stelle. Questo lo aveva scioccato, ma si sentì
anche davvero fortunato. “Grazie al cielo che ho reagito in fretta. Dopo uno scontro e aver capito
che non potevo competere con lui, non ho esitato, sono fuggito velocemente e non sono caduto
nelle mani di quel re.”

“Devo informare il prima possibile sua altezza Okocha. Altrimenti potrebbe influenzare il piano.”

Hershzen viaggiò sottoterra con una certa difficoltà. Le ferite nel suo braccio diminuivano la sua
velocità.

Fortunatamente per lui, aveva compiuto la sua missione. Non doveva temere le domande e la
punizione del principe.

In quel momento però sentì un pericolo…

“Boom! Boom!”

Risuonarono due forti rumori. Colsero Hershzen di sorpresa, che non capì cosa stesse
succedendo. Prima di poter reagire, sentì due forze enormi distruggere il terreno sopra di lui.

“Dannazione!”

Il re lo aveva raggiunto.

“Sta usando la sua forza brutale per spaccare il terreno e attaccarmi? Ma… come ha percepito la
mia presenza sottoterra?”

Durante questo momento critico, Hershzen non poteva stare a riflettere troppo.

Rinunciò a proteggere il suo braccio ferito e cercò di fare del suo meglio per avanzare. La sua
velocità aumento e vomitò una boccata di sangue. Questi sforzi furono appena sufficienti per
aiutarlo a sfuggire dall’attacco. Le due forze arrivarono nelle profondità del terreno e mancò
Hershzen di meno di un pollice.

Prima che Hershzen potesse reagire, sentì due esplosioni e altri due attacchi colpirono il terreno.
Stavano mirando verso Hershzen; non se l’erano perso, sembrava che il re avesse la vista a raggi
X.

Hershzen si spaventò a morte.

La sua sola opzione fu accelerare il più possibile.

Sulla superficie del terreno.


Il grosso cane nero si trasformò in un tornado. Seguì una strana via mentre si precipitava in
avanti. Fei saltava e scagliava pugni verso il terreno. Tra la polvere, una serie di marchi furono
impressi nel suolo e l’impatto dei colpi spaccò il terreno e formò numerose ragnatele sulla sua
superficie.

Gli attacchi di Fei contenevano il mostruoso potere fisico del barbaro di livello 21. L’energia che
sprofondava nel terreno e costrinse Hershzen a scappare come un topo.

In realtà, più di dieci secondi fa, Fei se l’era quasi perso.

Ma in quel momento, il Tornado Nero aveva mostrato una capacità di localizzazione che sorprese
Fei, la pozione Hulk non aveva solo aumentato le sue dimensioni e la sua forza. Aveva amplificato
anche il suo olfatto. Durante l’inseguimento a gran velocità, il Tornado Nero doveva solo
annusare il terreno una volta per localizzare Hershzen, non aveva ancora commesso un solo
errore.

La bestia sembrava un GPS.

Un uomo e un cane stavano inseguendo Hershzen come dei gatti che stavano tormentando un
ratto.

A questo punto, Fei avrebbe potuto catturare questo idiota, ma si era reso conto che avrebbe
potuto seguire i rampicanti per trovare il frutto. Forse avrebbe scoperto le altre persone che si
stavano nascondendo nell’oscurità e avrebbe trovato altre sorprese se lo avesse seguito. Così Fei
cercò solo di tormentarlo e non di ucciderlo.

“Boom! Boom! Boom! Boom!”

Ogni colpo mancava a stento Hershzen. Sembrava che Fei stesse giocando ad acchiappa la talpa,
un uomo e un cane si stavano divertendo molto, e tutto stava andando secondo i piani di Fei; la
destinazione di Hershzen stava diventando sempre più chiara.

Stava puntando verso la regione delle locande e delle carovane a Chambord.

Era il luogo dove vivevano tutti gli emissari del regno.

“Me**a, così sono questi stranieri a stare causando guai… voglio vedere chi osa rompermi i
co****ni!”

Fei continuò l’inseguimento.


Era già buio e c’erano solo poche persone per strada; tuttavia i soldati di Chambord stavano
sorvegliando la regione. Dopo aver sentito i forti rumori, si erano messi in fila e cercarono di
fermare Fei.

“State indietro!” Gridò Fei mentre si avvicinava. “Vi ordino di ritirarvi dalla regione delle
carovane, quest’area non ha più bisogno di protezione!”

“Ah… è sua maestà Alexander!”

I soldati riconobbero velocemente la persona a bordo del cane nero, ma non capivano dove fosse
il nemico. Dopo aver sentito l’ordine però non esitarono e si ritirarono dalla regione.

Fei non si fermò e si precipitò in avanti.

C’erano circa venti emissari da ogni regno ed erano tutti concentrati in questa regione. Fei non
aveva avuto l’occasione di incontrare tutti i principi e gli emissari, così non era troppo familiare
con l’ambiente. Si limitò a lasciare che Tornado seguisse l’odore di Hershzen.

Questo allertò velocemente gli ospiti che stavano qui.

“Chi osa causare guai qui?”

“Come osa, sua altezza sta già dormendo, vuole morire?”

“Arrestatelo…”

Una serie di grida acute e arrabbiate riecheggiarono negli edifici ad entrambi i lati della strada.
Tuttavia, Fei e il cane furono troppo veloci; la gente normale non riuscì affatto a capire cosa
stava succedendo, ma l’aura emessa dall’uomo e dal cane spense ogni loro curiosità.

Dopo essere stato inseguito per altre duecento iarde, Hershzen arrivò in una grossa costruzione di
pietra e smise di scappare.

“Sembra che abbiamo trovato la fonte.”

Fei balzò facilmente oltre il muro alto quattro iarde mentre cavalcava il cane. Dopo essere entrato
nel cortile, molte guardie li circondarono, ma il guerriero più potente tra di loro era solo ad una
stella. Di fronte all’enorme aura simile ad un oceano emessa da Fei, avevano tutti difficoltà a
respirare; nessuno di loro riuscì a gridare o a fermare Fei.

“Woof! Woof! Woof!”


Il cane annusò qualcosa e iniziò ad abbaiare in direzione dell’edificio di pietra.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“L’obiettivo è in quella stanza” era ciò che voleva comunicare il cane nero.

Fei sogghignò.

Aveva percepito che Hershzen si era fermato qui. Fei alzò lo sguardo e vide molte persone dalle
finestre. Dalle loro aure, un po’ di loro erano molto più potenti delle guardie nel cortile. L’edificio
era ben illuminato, la gente dentro stava camminando e stava chiacchierando contenta; sembrava
che si stesse svolgendo una festa.

“Ah, sono così intelligente! Ho colto di sorpresa questi bastardi! Nessuno di loro se lo aspetta!”

Fei decise di non lasciare loro respiro.

Saltò sul Tornado Nero e caricò; i due lasciarono una serie di immagini residue nell’aria. Era
sicuro che la persona che stava tramando contro di lui fosse in questa stanza. Non esitò e diede un
calcio all’enorme porta di duro legno nero, facendola a pezzi.

La festa si ammutolì all’istante.

Tutti rimasero scioccati. Dopo un breve momento di silenzio, la gente iniziò a gridare e
risuonarono i clangori di armi che venivano brandite.

“Chi osa interrompere i festeggiamenti?”

“Non sai che sua altezza sta ricevendo degli ospiti?”

“Guardie, arrestate questo intruso!”

In un batter d’occhio, la gente nell’edificio reagì. Otto domestiche dai vestiti semplici e una decina
di guardie spinsero i tavoli e le sedie di pietra, circondando velocemente un po’ di convitati e
formando strati di scudi umani.

“Bau! Bau! Bau!”

La prima cosa che fece il cane fu abbaiare. I suoi ruggiti minacciosi sovrastarono ogni altro
suono. La folla ne fu sorpresa tutti pensarono: ‘Cos’è questo? Un cavallo? Un cane? È enorme!’
Un giovane di bell’aspetto dai capelli castani e ben vestito indicò Fei e gridò con rabbia: “E tu
chi sei?”

Fei sogghignò.

Aveva deciso di catturare sia il perpetratore che la persona che aveva tramato contro di lui.

Perciò la prima cosa che fece non fu guardare chi c’era nell’edificio, ma localizzare l’uomo che
aveva provato ad assassinarlo scatenando la sua forza da barbaro di livello 21. Una forte brezza
soffiò per la costruzione.

Boom!

Fei diede un pugno verso il terreno, spaccando il pavimento di piastrelle blu e riempiendolo di
crepe.

Fei rise e tirò fuori Hershzen dal terreno, l’uomo era mezzo morto mentre lo tirava per i capelli
come se stesse estraendo una carota.

Bang!

Poi lo scagliò al centro dell’edificio.

La fiamma arancione giallastra lo percorse di nuovo e il suo corpo tornò a liquidificarsi; stava
cercando di nuovo di scappare. Il Tornado Nero non gli avrebbe dato la possibilità di farlo, così si
avvicinò di corsa e gli morse la caviglia. L’uomo emise un urlo straziante e svenne.

Questa serie di eventi si svolse in pochi secondi.

Sia la ferocia del cane che la forza di Fei avevano scioccato tutti quanti.

Un po’ di guardie che volevano impressionare i loro padroni si sentirono tremare le gambe e non
osarono muoversi. Gli intrusi erano troppo violenti; non dubitavano che questi due li avrebbero
ridotti in poltiglia con un solo pugno.

“Ditemi, chi siete e perché avete mandato un assassino per uccidere me, il re di Chambord?”

Fei calpestò la faccia di Hershzen coperta sia di fango che di sangue e osservò le espressioni della
gente; nessuno osò ricambiare il suo sguardo.

In quel momento, le guardie fuori si precipitarono nell’edificio.


L’irruzione era stata così rumorosa che anche i soldati fuori avevano notato il trambusto. Il
rumore dei passi divenne sempre più vicino, e sempre più guardie si precipitarono sul posto.
Circondarono Fei brandendo spade e lance che brillavano sotto la luce, cercando di intimidirlo.

Il loro spiegamento assomigliava ad un grosso fiore che sbocciava, le guardie erano i petali,
mentre Fei e la bestia erano il nucleo delicato.

Anche se avevano circondato gli intrusi, gli ospiti nell’edificio non si sentirono più al sicuro,
incluso il bel ragazzo vestito bene che era chiaramente quello più protetto. L’aura violenta di Fei
faceva intuire loro che nemmeno tutte le guardie potevano competere con quest’uomo e il suo
cane.

“Bau! Bau! Bau!”

La bestia ruggì in sintonia con la volontà del padrone. Il profondo ringhio diede l’impressione che
fosse sul punto di sputare fiamme letali quanto quelle di un Sacro Drago.

“Chi è al comando qui? Che venga qui ca**o!”

Visto che non conosceva nessuno qui, Fei non esitò minimamente. Non mostrò affatto il
temperamento di un re, anzi, dal modo in cui stava calpestando Hershzen e da come si esprimeva
sembrava un bandito.

“Coff! Coff! Coff…” Dopo un momento di silenzio, qualcuno disse: “Sua maestà, lei…”

“Non pensare di prenderti confidenze con me, vaffa****o! Non sono la tua maestà!” Fei
interruppe all’istante questa persona. Pensò: ‘Avete mandato degli assassini per uccidermi,
sicuramente non mi considerate un re.’ Mentre stava per imprecare, si rese conto che questa voce
era molto familiare. Sembrava… uh?

Fei ne fu un po’ sorpreso.

Un momento dopo, un uomo di mezz’età dal temperamento raffinato si fece avanti e disse: “Sua
maestà, lei…”

“Oooooo!”

Tornado Nero fu il primo a reagire.

La bestia furtiva che era parsa un drago alla gente all’improvviso mostrò debolezza.
Da una bestia violenta era diventata un “cucciolo” adorabile. Scodinzolò e mostrò un’espressione
adulante. Si avvicinò lentamente e si sdraiò sul pavimento, guardando verso l’alto come se avesse
visto sua madre.

Fei rimase sbigottito.

“Eh… questo… Eh… cosa… Eh, zio Bast, perché sei qui?” Disse coprendosi il volto.

Era imbarazzato.

Sembrava che ci fosse stato qualche malinteso.

La persona che si era fatta avanti era il suo futuro suocero, Bast. Le sue palpebre fremettero un
po’ di volte, ma si ricompose velocemente. Lo salutò pacificamente e rispose con chiarezza: “Sua
maestà, come ha ordinato, sono qui per invitare sua altezza il principe Modric dal regno del lago
alla festa nel palazzo del re di domani… Mi permetta di presentarglielo. Questo è il giovane
principe Modric dei dieci Membri d’élite!”

Fei si sentì girare la testa.

“Cavolo, questo malinteso è assurdo!”

Da ciò che sapeva Fei, il regno del lago era stato un alleato di Chambord per più di cento anni.
Aveva salvato Chambord diverse volte e l’aveva aiutata nell’ultima esercitazione militare fatta
dall’Impero Zenit. Inoltre questo principe Modric era una figura importante del suo territorio che
aveva sostenuto l’alleanza con Chambord… “Questo regno, questa persona non manderebbero
mai degli assassini per uccidermi.”

“Sembra… che abbia fatto un errore.”

Fei non si sarebbe mai aspettato che non solo non sarebbe riuscito a trovare il “frutto” seguendo
il “rampicante”, ma che avrebbe toccato un “cactus”.

Fei voleva solo capire l’identità dell’uomo che aveva picchiato a sangue e nascondersi; era
troppo imbarazzato.

Fortunatamente il suo suocero era molto astuto.

Il vecchio di bell’aspetto non sembrava affatto imbarazzato. In poche parole spiegò la situazione.
A quanto pare il bel ragazzo vestito bene era il terzo principe del regno del Lago, Modric in
persona.
L’atmosfera nell’edificio tornò alla normalità dopo la spiegazione di Bast.

Le guardie uscirono dalla costruzione dopo aver sudato freddo.

La festa continuò.

Tuttavia tutti continuarono a guardare Fei con espressioni strane. Erano davvero sorprese per il
fatto che il violento intruso fosse il giovane re Alexander.

“Non si vociferava che Alexander fosse un ritardato con l’intelligenza di un bambino di tre anni?
Da quando è diventato un esperto del genere?”

Fortunatamente Modric era un principe molto gentile. Sorrideva sempre e, con il suo ottimo
portamento e il suo temperamento raffinato sembrava un vero membro di stirpe reale in confronto
a Fei che sembrava un bandito.

La festa tornò lentamente ad essere più allegra.

Fei dovette sopportare l’imbarazzo e riferì a Bast e a Modric cos’era successo.

“Uh, conosco quest’uomo.”

Dopo un po’ di bevute, il principe Modric esaminò con attenzione l’uomo ferito già legato con
catene di ferro e disse: “Quest’uomo è Hershzen. È la guardia personale del principe Okocha del
regno di Thrace, uno dei pochi guerrieri a quattro stelle del loro territorio.”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Regno Thrace?”

Fei si entusiasmò. Pensava che le tracce sarebbero finite con questo grosso malinteso, ma chi
sapeva che il solo indizio che aveva sarebbe “resuscitato”. Confermò velocemente: “Principe
Modric, è sicuro che sia lui?”

“Non dovrei sbagliarmi. È uno dei pochi maestri del regno Thrace e il suo unico lavoro è
proteggere il principe Okocha, che è uno delle Cinque Aquile. È anche più forte degli altri
guerrieri a quattro stelle, e questo mi ha lasciato una certa impressione… Re Alexander, se ha
usato energia di tipo terra mentre ha combattuto, allora ne sono sicuro al 100%.” Disse con
sicurezza Modric mentre roteava la sua coppa dorata in cui erano incastonati degli smeraldi.
“Ahah, questo tipo è un guerriero dall’energia di tipo terra… Ahah, ottimo!”

Fei si rallegrò, si avvicinò a Hershzen, raccolse l’uomo legato e gli diede tre forti schiaffi. Il
guerriero sputò sangue e un po’ di denti volarono dalla sua bocca. La sofferenza lo svegliò, cercò
di muoversi, ma il dolore dei suoi arti lo fermò. A quanto pareva, le guardie avevano infilzato le
sue mani e i suoi piedi con delle catene di ferro speciali per legarlo. Era completamente
immobilizzato.

“Così è stato Okocha a mandarti?”

Chiese con ferocia Fei sollevandolo per il petto.

Hershzen aprì lentamente gli occhi. A questo punto capiva pienamente dove si trovava; non solo
era gravemente ferito, ma le catene che lo imprigionavano erano fatte apposta per guerrieri di
alto livello e maghi. Sopprimevano la loro energia. Anche se Hershzen fosse stato nel fiore degli
anni, non sarebbe potuto fuggire. Inoltre sapeva di non avere possibilità visto che c’era Fei.

Guardò in cagnesco Fei e poi si girò mantenendo il silenzio.

‘Ehi, sei già mezzo morto. Perché questo stupido assassino sta cercando di fare il martire e non si
arrende?’ Pensò Fei.

Tuttavia non si fermò e gli diede altri due schiaffi.

Da lontano sembrava che Hershzen avesse due pagnotte nelle guance. Le sue labbra erano gonfie
e gli mancavano tutti i denti. Il suo setto nasale era rotto, poteva solo inspirare.

Gli ospiti dei festeggiamenti non reagirono bene alla scena.

“Hiss…”

Fecero un respiro profondo e un brivido percorse le loro schiene…. “Oh dio della guerra, questo
giovane re di Chambord è troppo violento. Quegli schiaffi sembrano dei colpi di martello. Quanto
è forte?”

Gli spettatori mormorarono tra di loro mentre pensavano a come il re aveva fatto irruzione
nell’edificio, e ora stava succedendo questo.

“Woof! Woof! Woof!”


Il Tornado Nero era il solo entusiasta. Smise di masticare un maiale arrosto, si alzò e ruggì con
un’espressione ferocia.

Tuttavia la bestia tornò al suo pasto dopo aver ricevuto un’occhiata da Bast… La gente del regno
del lago pensò: ‘Questo cane e il re fanno una coppia perfetta! Sono entrambi animali violenti.’

Fei invece scagliò di nuovo a terra Hershzen, rifletté per un po’ e chiese: “Zio Bast, sai dove
vivono i rappresentanti del regno Thrace?”

“Hai intenzione di…” Bast conosceva troppo bene Alexander. Capì subito le sue intenzioni. Si tese
e consigliò: “Non agire imprudentemente. Non siamo sicuri al 100% di cosa stia succedendo. Se
ci sono dei malintesi, potrebbe causare tensione e dispute tra i regni.”

“Imprudentemente? Dispute?”

Fei sorrise e scosse la testa: “Non sto agendo imprudentemente e non ci saranno dispute. Questo
regno Thrace non ha sempre sostenuto il regno Blackstone, che è nostro nemico? Perché
verrebbero qui a congratularsi con me per l’incoronazione? Scommetto che hanno brutte
intenzioni. Questa è una buona opportunità per arrestare questo maledetto principe. Se ci saranno
dei malintesi, che il loro re venga a discuterne con me!”

Il suo atteggiamento tirannico scioccò gli ospiti del regno del lago.

Il vecchio Bast esitò. Alla fine annu e disse: “Dovremmo avvertire Lampard e Brook? Una volta
che confermeremo la loro colpevolezza, non sarà troppo tardi per arrestarli; se andrai da solo…”

“Posso benissimo andarci da solo!”

Fei fece un cenno e il grosso cane nero che si stava godendo il maiale arrostito a terra balzò e si
precipitò al suo fianco, come un soldato d’élite che aveva sentito l’ordine del suo comandante.

C’erano troppe persone qui e non le conosceva bene. Fei avrebbe riferito a Bast tutto quello che
aveva scoperto. Ma dato che l’uomo che aveva provato ad assassinarlo era stato identificato, il
regno Thrace era diventato il sospetto numero uno. Forse sarebbero riusciti ad ottenere
informazioni più importanti arrestando persone come il principe Okocha, quindi doveva essere
deciso. Altrimenti si sarebbero perso l’opportunità.”

“Aspetti Re Alexander.” Disse all’improvviso il principe Modric. “Se non la disturba, sono
disposto a portare i soldati e i guerrieri del mio regno per darle una mano.”

“Ah, sarebbe ottimo! La ringrazio in anticipo!”


Fei ne fu soddisfatto e subito mostrò la sua gratitudine.

Il suo piano all’inizio era di arrestare un po’ di figure importanti del regno Thrace e di mandarli
qui da solo. Tuttavia, la maggior parte dei soldati, delle guardie e dei servi sarebbe fuggita. Se
Modric avesse potuto aiutarlo circondando l’area, avrebbe potuto arrestare tutti i membri di
Thrace.

Sembrava che questo principe Modric favorissa proprio Chambord.

Dopo pochi minuti.

Con il favore della notte, Fei e Modric circondarono l’edificio dove risiedevano i rappresentanti
di Thrace con centinaia di soldati e guardie. Questo edificio era localizzato in un angolo remoto
di Chambord e non era connesso ad altre strutture. La porta di legno era chiusa. Due lanterne
magiche erano appese ai lati dell’ingresso, illuminavano l’atmosfera mentre ondeggiavano al
vento. L’area era mortalmente silenziosa.

Modric ordinò ai soldati di bloccare tutte le uscite e lui stesso si mise a sorvegliare l’ingresso con
le sue guardie personali. Dopotutto era una disputa tra Chambord e Thrace. Questo sarebbe stato
tutto l’aiuto che il suo regno avrebbe potuto fornire. Non seguirono Fei per attaccare.

Fei e Tornado Nero si avvicinarono silenziosamente alla porta principale.

La luna si era nascosta tra le nubi cupe. Una brezza gelida passò e soffiò sulle foglie secche a
terra. Un’inenarrabile atmosfera desolata e mortale sembrava nascondersi nella notte silenziosa.

Questo silenzio si sarebbe potuto trasformare in una battaglia caotica e letale.

Fei si avvicinò sempre di più all’edificio.

“Me**a! La situazione è cambiata!”

Fei impallidì quando arrivò a cinque-sei iarde di distanza dall’ingresso. All’improvviso percepì
un intenso odore di sangue che sembrava portare un po’ di calore… Fei si precipitò in avanti e
diede un calcio all’enorme porta di legno.

Boom!

L’ingresso di circa cinque-seicento libbre volò dentro e Fei entrò, seguito dal cane nero.

Il re fu scioccato da ciò che vide, così come il cane nero, che si irrigidì sul posto.
Si scambiarono un’occhiata.

“Com’è successo?”

La situazione superava ogni immaginazione di Fei. Venti-trenta cadaveri giacevano dietro


l’ingresso; era ovvio che fossero morti da poco dato che le loro ferite stavano ancora
sanguinando e il calore del loro sangue creava un vapore bianco nella fredda notte autunnale.
Dopo un’attenta osservazione, Fei fu un po’ sollevato nello scoprire che questi corpi erano vestiti
in modo diverso dai soldati di Chambord.

L’odore disgustoso del sangue permeava l’aria.

Il sangue dei cadaveri si era fuso in rivoli, non si era solidificato e scorreva lentamente nel
terreno.

L’edificio era silenzioso e spaventoso.

Le luci nelle stanze lontane erano accese, ma non si sentiva nulla.

Sembrava un castello della morte.

Fei e la bestia rimasero in allerta mentre avanzavano lentamente. Nessuno era sopravvissuto.
Sulle scale, nel giardino, sotto gli alberi, sulle sedie di pietra, negli angoli, accanto ai pilastri….
c’erano cadaveri ovunque. Era chiaro che queste persone avessero incontrato qualcosa da cui non
potevano difendersi. La maggior parte di loro non aveva avuto nemmeno la possibilità di estrarre
la propria arma. L’espressione incredula sui loro volti dimostrava che dovevano aver visto
qualcosa di sconvolgente.

Fei li osservò da vicino.

Scoprì che c’erano almeno quattro ferite in ogni cadavere ed erano così profonde da raggiungere
le ossa. Il più sfortunato era stato fatto a pezzi e i suoi arti si erano sparsi per terra… Era una
scena terrificante, sembrava l’inferno menzionato in tutte le storie dell’orrore.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

L’uomo e il cane sfrecciarono verso la sala finale dell’edificio.


Questa era la stanza dove viveva il principe Okocha. Questo luogo era pieno di cadaveri, ma
c’erano anche dei segni di lotta. Fei immaginava che l’assassino fosse un guerriero o un mago
dell’attributo fuoco; c’erano tracce di bruciature e alcuni corpi erano stati ridotti in cenere.
L’aria qui era permeata dall’odore del sangue e della carne bruciata… lo sguardo di Fei si
concentrò.

Notò un cadavere in condizioni abbastanza buone alla fine della sala.

Questo corpo portava un’armatura brillante. L’energia magica aleggiava su di essa; doveva
essere un equipaggiamento costoso. Questa persona aveva dei capelli biondi e sarebbe potuta
essere considerata di bell’aspetto se fosse stata ancora viva, ma il suo naso aquilino rovinava il
“quadro generale”. Portava anche una corona dorata decorata con una decina di gemme. La sua
espressione spaventata indicava che fino all’ultimo momento non aveva potuto credere a cosa
stava succedendo. La sua gola era stata tagliata da qualcosa di affilato e la ferita aveva segni di
bruciatura. Dalla sua bocca fuoriuscivano una schiuma rossa, il sangue aveva iniziato a
condensarsi e a diventare nero.

Non era rimasto nessuno di vivo nell’edificio di pietra e nel cortile.

L’intero gruppo di emissari del regno Thrace, incluse più di duecento persone, erano state
massacrate da un nemico sconosciuto senza quasi opporre resistenza.

Il vento notturno gelò Fei fino all’osso.

Dalle temperature dei corpi, la battaglia era avvenuta meno di dieci minuti fa; questo era ciò che
sorprendeva di più Fei. Il gruppo dell’emissario del regno Thrace vivevano solo a circa 3 miglia
di distanza dalla gente del paese del lago. Significava che, quando era con il principe Modric e
Bast, stavano assassinando duecento persone non troppo lontano. C’erano alcuni guerrieri
stellari nel regno Thrace, ma Fei non aveva sentito nulla; normalmente l’avrebbe percepito.

Era troppo terrificante!

Che genere di guerriero o mago avrebbe potuto fare un massacro del genere in silenzio?

E per quale motivo gli assassini avrebbero ucciso il principe di Thrace?

Fei ebbe la sensazione che la situazione stesse diventando più complessa.

All’inizio credeva che, dopo aver risolto il caso di assassinio di Hershzen, sarebbe riuscito a
svelare il mistero. Ora però la sua ipotesi non poteva essere più lontana dalla verità.
Fei sentì all’improvviso dei passi dietro di lui.

“Sua maestà… cosa?”

Erano Bast e il principe Modric. Dopo aver aspettato molto tempo fuori e non aver sentito nessun
rumore, si erano preoccupati e si erano precipitati dentro con i soldati. Capirono che la situazione
era strana quando videro tutti i cadaveri a terra.

“Non ho ucciso queste persone. Erano già morte quando sono entrato.”

Fei si accigliò mentre riferiva loro ciò che aveva visto. Sia Bast che Modric ne furono terrorizzati.
Dopo aver esaminato il cadavere con l’armatura magica alla fine della sala, Modric gridò:
“Questo è il principe Okocha del regno Thrace… Okocha è una delle Cinque Aquile ed è un
guerriero a quattro stelle. Chi potrebbe avergli tagliato il collo con un solo colpo?”

Fei scosse la testa.

Nerino il cane stava annusando per tutta la sala, come se stesse cercando di trovare qualche
indizio.

“Solo maestri a sei stelle potrebbero averlo fatto e ce ne doveva essere più di uno. Altrimenti non
avrebbero potuto uccidere così tante persone senza causare caos.” Modric era scioccato.

“Sua maestà, come dovremmo gestire la situazione?” Bast sembrava calmo, tuttavia era un
ministro e non un soldato o un generale, così non era abituato a questo genere di scene
sanguinose. Era pallido e stava cercando di non vomitare.

“Ordinate a tutti di ritirarsi dall’edificio, e poi dì a Brook di mandare dei soldati per bloccare
l’accesso a questo luogo. Temporaneamente non lasciate che nessun altro sappia cos’è successo.”
Disse Fei. Sembrava che potesse solo fare questa decisione.

La situazione stava diventando sempre più complicata.

Fei era sicuro che Chambord fosse stata coinvolta in qualche modo in un’enorme cospirazione…
stava per calare un disastro su di loro. Se erano stati davvero dei maestri a sei stelle a causare
questo massacro, allora avrebbero potuto distruggere facilmente Chambord.

La residenza del gruppo di Thrace fu circondata velocemente da Brook e dai soldati.

Fei ordinò a dei medici forensi di indagare sulla scena, voleva che trovassero qualche indizio che
aveva tralasciato. Presto avrebbero dovuto bruciare o seppellire questi cadaveri. Anche se era già
tardo autunno, bisognava sbarazzarsene velocemente per evitare che iniziassero a marcire e
causassero delle epidemie.

Ai soldati e alle guardie del regno del lago che aiutarono Fei fu ordinato di tenere la bocca chiusa
dal principe Modric… Tuttavia, una tragedia di questa scala non poteva essere mantenuta segreta
per troppo tempo. Il mondo esterno prima o poi l’avrebbe saputo.

Quando Fei, Bast, Modric e i soldati tornarono nella residenza del regno del lago, uno dei soldati
si precipitò da loro e fece rapporto: “Sua altezza, re Alexander, quel… quel prigioniero di nome
Hershzen… È morto!”

Tutti furono scioccati dalla notizia.

“Morto? Com’è morto?” Chiese con rabbia Fei.

Dopo che l’intero gruppo di emissari di Thrace era stato assassinato, il solo indizio rimasto era
questo guerriero di tipo terra. Fei aveva intenzione di interrogarlo immediatamente, ma nessuno
si sarebbe potuto immaginare che sarebbe finita così.

“Si è suicidato. Teneva una pillola velenosa nascosta in bocca. Dopo che ve ne siete andati, è
morto a causa del veleno.”

Spiegò il soldato.

Fei si diresse verso la sala con un’espressione impassibile.

Hershzen, che già prima era gravemente ferito, ora era morto. Fuoriusciva della schiuma bianca
dalle sue labbra; era l’effetto secondario del veleno. La sua espressione era rigida e feroce. La
pelle della sua testa era diventata nera e il sangue scorreva dalle aperture della sua testa. Le sue
labbra e la sua gola si erano tinte di viola. Questi erano segni evidenti di morte da veleno. La
schiuma bianca che colava dalle sue labbra aveva corroso il pavimento di pietra e formato dei
buchi.

“L’ultimo indizio… è andato ca**o.”

Fei ebbe la sensazione che una mano invisibile stesse controllando tutto. Poteva vedere tutto
quello che stava accadendo, ma non rimanevano indizi. Pareva che qualcuno stesse manipolando
la situazione dall’ombra al punto da dargli la sensazione di essere controllato.

Fei ebbe un’idea mentre fissava la brutta faccia di Hershzen. Si chinò, tirò fuori una bottiglietta
dal suo inventario da barbaro, radunò con cautela dei campioni di schiuma bianca dalle labbra di
Hershzen e ripose il contenitore nel suo inventario.

“Dato che è morto, non ha più nessun valore. Brook, manda qualcuno a gettare il suo cadavere
nella residenza del gruppo di Thrace e occupati del resto dei corpi insieme… Sta attento, questo
cadavere contiene un veleno letale.” Fei diede il suo ordine.

Brook ne fu un po’ sorpreso; portò via il cadavere di Hershzen con l’aiuto di un soldato.

Quando Fei tornò nel palazzo del re, era già mezzanotte.

Stava ancora riflettendo su ciò che era accaduto oggi. Erano successe fin troppe stranezze; era
accaduto tutto così velocemente da essere incredibile. Ci pensò più e volte e si spaventò. Maestri
sempre più potenti erano entrati di nascosto a Chambord. Erano entrati in scena anche maestri a
sei stelle.

“Perché sono venuti a Chambord?”

Fei rifletté sulla sedia di pietra: “Hanno scoperto le rovine?”

Non era realistico. Se fosse successo, allora la caverna sotterranea nella montagna posteriore
sarebbe stata in condizioni caotiche. In realtà era il posto più tranquillo a Chambord negli ultimi
due giorni…. Tuttavia, a parte questo, Fei non poteva immaginarsi quale altro motivo avrebbe
potuto spingere potenti guerrieri e maghi a venire qui. La cerimonia di incoronazione di un regno
affiliato di sesto livello non era così allettante.

Fei era affaticato; lentamente si addormentò mentre rifletteva.

Il giorno dopo.

Mancavano solo due giorni alla cerimonia di incoronazione.

Dopo essersi goduto la colazione con le risate allegre di Angela ed Emma, Fei guardò le due
ragazze lasciare il palazzo con fare misterioso; avevano detto che stavano preparando un qualche
tipo di regalo per la cerimonia.

Quando Fei fu sul punto di prepararsi ad entrare nel mondo di Diablo per aumentare il livello del
suo assassino, il guardiano Oleg si precipitò da lui nel panico insieme alla guardia del palazzo
Michelle-Barach.

“Sua maestà, qualcuno si è intrufolato nell’area segreta della montagna posteriore la scorsa
notte.”
Gridò il grassone mentre si asciugava il sudore dalla fronte.

“Cosa?!” Fei ne fu sorpreso e pensò subito al peggio. Aveva paura che fosse successo proprio ciò
che temeva.

Capitolo regolare (di giovedì, scusatemi),


0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei e il guardiano Oleg arrivarono nell’area nascosta nella montagna posteriore.

Fortunatamente l’intruso sembrava non sapere esattamente dove fosse l’entrata della caverna
sotterranea e non aveva un obiettivo chiaro. Aveva perlustrato a caso la montagna posteriore.
Quando aveva combattuto contro Pierce e Drogba, se n’era andato velocemente dopo un breve
contatto. Era scappato rapidamente, così Chambord non aveva subìto nessuna perdita.

“Indossava un abito nero e attillato e il suo viso era coperto. Non sono riuscito a vedere nessun
dettaglio nel buio della notte…”

“L’intruso era molto forte. Non siamo riusciti ad avvicinarci a meno di tre iarde dall’intruso…”

“Sembra che quella persona non volesse guai e non volesse uccidere nessuno. Se n’è andata dopo
un breve contatto…”

“Forse stava cercando di trovare qualcosa…”

Le guardie dell’area segreta, incluso Pierce, riferirono a Fei cos’era accaduto la scorsa notte con
espressioni imbarazzate. Fei ascoltò con attenzione e alla fine si calmò.

Era ovvio che l’intruso fosse un maestro di alto livello. Anche se le guardie avevano numerosi
anni di esperienza di combattimento, non erano riuscite a competere con questo avversario.
Fortunatamente, l’intruso se n’era andato dopo una breve ricerca; le guardie lo avevano
inseguito, ma era stato inutile. Non erano riusciti a trovare nemmeno l’ombra di questa persona.

“Va bene, so cos’è successo. Tornate alle vostre posizione e state più in allerta d’ora in avanti!”

Fei fece congedare le guardie. Se ne andò in giro per la montagna posteriore e cercò ogni indizio
possibile del passaggio dell’intruso insieme a Tornado Nero. Tuttavia non riuscì a trovare nulla,
anche l’olfatto sensibile del cane fu inutile. Alla fine i due rimasero sulla cima della montagna
posteriore e guardarono lontano. La brezza fredda del mattino autunnale portava foglie gialle e
secche, facendole danzare nel cielo. La luce del sole illuminava il castello di Chambord e lo
tingeva d’oro, come descritto nelle storie… Era una terra pura splendida e tranquilla.

Questa era la sola casa di Fei nel continente Azeroth.

‘Non importa chi è, ma se osa mettere le mani su Chambord, gli taglierò le braccia senza pietà.‘

Si ripromise Fei mentre stringeva i pugni.

Il vento gelido lo calmò lentamente.

Scoprì velocemente di essersi sbagliato; era stato fuorviato. C’era un solo motivo per cui stava
incontrando dei guai; non era abbastanza forte. Sia la sua potenza che quella di Chambord era
troppo inferiore. Pensandoci, se Fei fosse stato un maestro del grado del sole o se Chambord fosse
stato un impero di nono livello, chi avrebbe osato causare problemi nel suo territorio?

Perciò il suo obiettivo sarebbe stato aumentare la sua forza e quella del suo regno.

Poi avrebbe potuto occuparsi di tutti i guai con i suoi pugni.

Dopo averci riflettuto, Fei nefu sollevato di aver trovato un po’ di luce in questo periodo oscuro.
Entrò direttamente nella caverna sotterranea, scelse una stanza di pietra e ordinò ad un soldato di
proteggere l’entrata. Scelse la modalità assassino nelo schermo di selezione 3D di Diablo e iniziò
ad aumentare il livello del suo personaggio.

Dopo tre ore, Fei aveva completato le quattro missioni: “Abisso del Male”, “Cimitero delle
Sorelle”, “Alla Ricerca di Cain”, “Strumenti di Commercio”, e arrivò al livello 10. Nel processo,
Fei ottenne un’altra mercenaria. Il suo nome era Thrana; era una ranger giovane dai capelli blu
ed era un’arciera del fulmine. Come aveva previsto Fei, era simile alle mercenarie degli altri
personaggi; questa ragazza si comportava rigidamente. Era priva di individualità e assomigliava
più ad un ordinario NPC.

“Strano. Perché solo gli NPC del Campo delle Ranger del mondo parallelo del mio barbaro sono
intelligenti e si comportano come persone vere? In altri mondi paralleli come quelli del mio
paladino e dell’incantatrice, e anche altre mappe nel mondo parallelo del mio barbaro non hanno
alcuna individualità.”

Fei si faceva da tempo questa domanda.

Dopo aver completato le quattro missioni, Fei fece un calcolo del tempo rimastogli e decise di non
continuare nella modalità assassino e passò al barbaro. Trascorse mezz’ora ad imparare l’arte
delle composizioni delle pozioni da Akara, e poi andò dalla procace Charsi.
“Ehi, splendida maestra della forgia, come va con l’armatura?”

Charsi che era occupata non disse una parola. Si asciugò il sudore dalla fronte e lanciò un elmo
dorato a Fei; nel frattempo stava ancora battendo il pettorale di un’armatura con il martello.
“Sapevo che avevi bisogno di queste serie di armature, così ho lavorato per tutta la notte; ma ho
solo completato l’elmo…”

Fei prese l’elmo, la ringraziò e osservò l’equipaggiamento con calma.

L’elmo emanava un lieve bagliore dorato. Non sembrava una normale barbuta con apertura a T
che era comune nel continente Azeroth. C’erano due corna gialle da toro ai lati dell’elmo,
facendolo sembrare tirannico e feroce. Una linea di spuntoni più corti collegava le corna e
puntavano verso il cielo… Questo elmo conteneva una magia misteriosa. Chi lo fissava avrebbe
quasi potuto vedere un toro dalle corna d’acciaio che stava caricando.

Elmo del toro!

“Perfetto! Ahah, è perfetto! Charsi, è esattamente ciò che volevo. Ahah, hai realizzato il mio
progetto alla perfezione. Sei un genio nel forgiare!”

+20 difesa e l’utilizzatore può lanciare un incantesimo del fulmine di primo livello – Dardo del
Fulmine.

Anche se questo elmo sembrava un po’ debole in confronto a quello che stava usando Fei, l’effetto
aggiuntivo era ottimo. Inoltre questo elmo era solo un prezzo su cui aveva fatto pratica Charsi e
poteva solo usare le Gemme Spezzate per forgiare oggetti magici. Una volta che fosse migliorata,
sarebbe riuscita ad usare gemme migliori e creare un equipaggiamento più forte. Fei era sicuro
che un giorno questa donna bella e procace sarebbe riuscita a creare dodici serie di
equipaggiamenti dei Cavalieri Dorati.

Per almeno mezz’ora, prima che dovesse lasciare il mondo di Diablo, Fei passò il tempo da
Charsi e le chiese di riforgiare la spada magica blu che aveva fatto prima.

La spada magica riforgiata si trasformò in una lama dorata. Aveva un aspetto semplice, non
aveva delle decorazioni. Aveva una punta affilata ed era spessa, l’impugnatura poteva essere
afferrata con due mani. La guardia della spada assomigliava ad un’aquila che spiegava le ali…
Sotto l’effetto delle gemme e del potere magico, la spada sembrava incantevole; dava a Fei
l’illusione di poter fare a pezzi qualsiasi cosa.

+20 punti danno e 20% precisione d’attacco.


Queste erano le proprietà della spada dorata.

Fei toccò la lama e ne sentì il freddo. “D’ora in avanti, questa spada si chiamerà Excalibur!”

Excalibur, era l’arma finale del Cavaliere Dorato Capricorno Shura nel cartone dei Cavalieri
dello Zodiaco. Poteva distruggere ogni sostanza nell’universo. Era indistruttibile ed emanava la
luce del sole e della luna. Era un’arma che perfino gli dei temevano.

Fei desiderava che quest’arma continuasse ad aumentare di livello e che un giorno diventasse
affilata e resistente come la vera spada del Cavaliere Dorato.

Il tempo che aveva a disposizione stava per scadere. Prima di uscire dal mondo di Diablo,
comunicò con la misteriosa voce fredda nella sua testa e cercò di convertire l’elmo del Toro ed
Excalibur nel mondo reale.

Non era la prima volta che convertiva qualcos’altro oltre a pozioni e gemme. La risposta che
aveva ricevuto dalla voce era che il suo livello non era sufficientemente alto. Ma dopo aver
considerato che entrambi gli oggetti erano stati ideati da lui e forgiati da Charsi, voleva fare un
altro tentativo.

“…Elmo del Toro, tasso di successo di conversione del 100%, costo della conversione 10.000
monete d’oro. Spada magica Excalibur, tasso di successo di conversione del 100%, costo della
conversione 10.000 monete d’oro. Confermare le conversioni per favore.”

Ciò che disse la voce sorprese Fei.

Tasso di successo di conversione del 100%, era incredibile.

“Conversione confermata!”

“Calcolo della conversione… convertiti con successo. Giovane guerriero Fei. Hai attivato una
delle tre leggendarie tecniche miracolose: ‘Dai’. Puoi dare l’elmo del Toro e la spada magica
Excalibur a chi desideri. Non ci sono delle limitazioni.”

Fei si riempì di gioia.

Nella caverna sotterranea nella montagna posteriore.

Fei tornò nella stanza di pietra del mondo di Diablo.


Rifletté per un po’ e poi fece un cenno. Dopo un lieve ronzio, un portale blu ovale apparì nella
stanza e ne uscì Charsi.

“Ti ho trovato un po’ di assistenti.” Fei sorrise mentre indicava i fabbri come Samuel Rock che
stavano sudando mentre forgiavano armi nella sala della caverna sotterranea. “Con degli
aiutanti, forse potresti forgiare un po’ più velocemente… Un’altra cosa, se puoi, insegna loro un
po’ di cose. Le loro tecniche sono ben lontane dall’essere buone. Sarebbe ancora meglio se li
prendessi come apprendisti!”

Fei era come un pervertito che cercava di attirare dei ragazzini con delle caramelle. Provò a
persuadere Charsi, così che i fabbri di Chambord avessero l’occasione di apprendere le tecniche
sbalorditive di Charsi.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

All’inizio Fei temeva che questi fabbri robusti non sarebbero stati ostili nei suoi confronti e che
sarebbe stato difficile per Charsi stare tra di loro. Tuttavia, era naturale che persone con interessi
simili diventassero amiche in poco tempo.

Quando Fei aveva presentato Charsi ai fabbri, gli uomini non erano sembrati molto fiduciosi.
Secondo loro sarebbe stato meglio che una bella ragazza come Charsi rimanesse a casa e si
prendesse cura dei bambini e degli anziani, non che giocasse con i martelli di fronte ad una forgia
fumante. Ma dopo che la donna forgiò uno spadone affilato con un enorme martello che pesava
300 libbre in meno di dieci minuti, erano rimasti tutti scioccati. Quasi si morsero la lingua. Era il
loro mestiere forgiare e avevano capito che Charsi era molto esperta e, da come si muoveva,
aveva una serie di tecniche di forgia inimmaginabili. Tutti accettarono di diventare apprendisti di
Charsi, uno per uno.

Gli NPC del mondo di Diablo si ambientarono velocemente tra gli aborigeni del continente
Azeroth. Le tecniche di forgia di Charsi conquistarono tutti.

Dopo che Charsi si unì al gruppo di fabbri, la velocità di trasformazione della caverna
sotterranea migliorò drasticamente. Dai calcoli di Oleg, il primo stadio della trasformazione
sarebbe stato completato in quindici giorni.

“Dì ai guerrieri, inclusi Pierce e Drogba, di venire da me tra quattro ore in questa sala di pietra.”
Fei ordinò ad Oleg di prestare attenzione ad un po’ di questioni ed evocò la bella mercenaria
Elena e le sue sorelle dal mondo di Diablo per proteggere la caverna sotterranea nel caso fosse
tornato il misterioso intruso. Poi salì in groppa al Tornado Nero e se ne andò.

Il grosso cane nero scese velocemente dalla montagna. Era molto agile, ma Fei non sentì scosse,
né scrollate. In meno di dieci minuti arrivarono nella zona degli emissari di Chambord.

La tragedia accaduta a Thrace non fu stata rivelata al pubblico. Il principe Modric del regno del
lago aveva ordinato ai suoi maghi di creare una formazione magica di isolamento attorno alla
residenza, così l’odore del sangue non era trapelato all’esterno. Quando Fei arrivò, l’edificio era
ancora sotto la stretta sorveglianza delle guardie del re.

“Sua maestà!”

Il capo della squadra, Ivanovic, porse velocemente i suoi saluti quando vide Fei.

Ivanovic era un tipo a cui non piaceva parlare ed era uno degli uomini forzuti che aveva seguito
Fei e aveva combattuto sul ponte di pietra durante l’invasione dei guerrieri con la corazza nera.
Era un muratore ed era robusto fin dalla nascita; adesso era uno dei capi squadra delle guardie
del re. Fei si fidava molto di lui e per questo lo aveva scelto per sorvegliare l’edificio.

“Capo squadra, ti ringrazio per il tuo duro lavoro!”

Fei diede una pacca sulle spalle di Ivanovic e gli fece segno di continuare a proteggere l’edificio.
Fei e il grosso cane nero balzarono oltre il muro di pietra alto quattro iarde.

Il cortile e l’edificio erano permeati dall’odore del sangue, che si era seccato ed era diventato
nero. I medici forensi avevano indagato sulla scena per tutta la notte, ma non avevano trovato
nessun nuovo indizio. Fei non era venuto qui per investigare, i suoi obiettivi erano… i cadaveri.

Dal suo punto di vista, questi bastardi del regno Thrace se l’erano meritati, tuttavia i loro corpi
erano ciò di cui aveva più bisogno; erano le risorse per usare Trova Pozione.

Nell’ultima settimana circa non aveva avuto a disposizione molti cadaveri a Chambord, e così
aveva una quantità limitata di Pozioni Hulk. Ora aveva più di 200 corpi ed erano tutti suoi nemici.
Non si sarebbe fatto problemi ad usarli.

Si accovacciò e posò la mano destra sul petto di un cadavere. Una luce magica fluì dal suo palmo
ed entrò nel cadavere. Aveva usato Trova Pozione.

“Boom!”
Il cadavere scoppiò e il sangue che non si era ancora seccato schizzò per tutto il terreno. Fei non
ne ricavò nemmeno una pozione.

Tuttavia non era preoccupato dato che c’erano molti cadaveri, così poteva sopportare queste
perdite. Inoltre il suo barbaro era già al livello 21, così il tasso di successo di Trova Pozione era
aumentato di molto.

Per due ore, Fei aveva ripetuto la stessa mossa. Il mana basso del barbaro diminuiva con un ritmo
pazzesco. Fortunatamente Fei aveva convertito abbastanza pozioni del mana nel mondo reale,
così era riuscito a ripristinare la sua energia e ad usare diverse volte Trova Pozione.

Nel frattempo, il grosso cane nero stava annusando per tutta la residenza, come se stesse
cercando di trovare qualcosa, ma sembrava che non avesse avuto successo.

“Andiamo Nerino, non serve a niente rimanere qui.”

Fei aveva usato Trova Pozione per più di centotrenta volte, aveva consumato sedici Pozioni del
Mana e in totale ne aveva ricavato trentasei bottiglie di Pozione Hulk. Anche se era meno di
quanto sperava, era sufficiente per i suoi piani.

L’uomo e il cane lasciarono la residenza del regno di Thrace.

Dopo dieci minuti, Fei andò dal sacerdote Zola della chiesa.

“Ci sono 11.000 gemme magiche. Il Sacro Cavaliere Luciano ha scortato personalmente il
convoglio a San Petersburg e poi è tornato indietro…” I servi portarono dieci enormi scrigni fatti
di ferro nero e li posarono di fronte a Fei.
I bauli sembravano davvero pesanti e i sottoposti stavano tremando e sudando mentre li posavano
a terra. Zola indicò il simbolo concavo della spada a croce e spiegò con pazienza: “Questi scrigni
sono stati progettati appositamente e forgiati per salvaguardare scritture e oggetti importanti e
preziosi. A meno che qualcuno non inietti l’Energia Sacra più pura nel simbolo della spada a
croce, lo scrigno non si aprirà. Se qualcuno proverà ad aprirlo con la forza bruta, il baule sarà
distrutto e così anche gli oggetti al suo interno.

Fei era passato alla modalità Paladino prima di entrare nella chiesa. Ora riversò una piccola
quantità di aura del paladino dorata dalle dita e la iniettò nel simbolo su uno degli scrigni. Sentì
una serie di rumori meccanici di ingranaggi e molle. Un piccolo anello di luce brillò nella sala e
“Crack!”, lo scrigno si aprì.

Un bagliore rosso si accese all’istante nell’oscura camera segreta nel retro della chiesa.
Lo scrigno era pieno di più di mille gemme di tipo fuoco. Secondo il mondo di Diablo, sarebbero
stati definiti dei Rubini Spezzati. Le gemme erano brillanti e contenevano un’energia bruciante.
L’aria attorno ad essi era secca e sgradevole. Queste splendide “pietre” preziose avrebbero reso
estatica qualsiasi persona ordinaria.

“Gli altri scrigni sacri contengono altri tipi di gemme magiche: d’acqua, di terra, di metallo…”
Spiegò Zola con un’espressione umile. Era sicuro che Fei fosse il Prediletto di Dio nelle leggende.
Tutto ciò a cui stava pensando era come mantenere buoni rapporti con il re in modo da avere un
futuro migliore.

“Eh, buon lavoro!” Fei annuì con soddisfazione. “Queste gemme potranno essere tenute nella
chiesa per ora. Quando ne avrò bisogno, manderò qualcuno qui a prenderle.”

Fei raccolse un po’ di gemme magiche da ogni scrigno e se le mise in tasca. La decisione di tenere
questi tesori in chiesa non era stata dettata dall’impulso. Chambord era in grave pericolo.
Nemmeno la caverna sotterranea era molto sicura. Poteva essere perfino sotto sorveglianza.
Perciò non avrebbe dovuto spostare queste gemma. Era più sicuro tenerle in chiesa,
l’organizzazione più potente nel continente che era molto protettiva del suo personale e delle sue
proprietà. Ordinari guerrieri e maghi non avrebbero osato causare problemi alla chiesa.

“Piacere mio! Sarebbe un grande onore!”

Zola si riempì di gioia sentendo le parole di Fei. Era un lavoro molto importante e il re glielo
aveva affidato. Pensò che tutto il suo duro lavoro fosse stato ripagato, finalmente Fei si era fidato
di lui e lo stava trattando come uno dei suoi uomini.

…..

Dopo che lasciò la chiesa, Fei salì sul grosso cane nero e vagò per il regno senza meta per un po’.
La sua cavalcatura si trasformò all’improvviso in un tornado, precipitandosi verso la montagna
posteriore ed entrando nella caverna sotterranea. Le guardie che stavano sorvegliando le aree
segrete erano i centinaia di soldati scelti da Cech. Avevano tutti bevuto la pozione Hulk diluita.
Pierce e Drogba lo stavano aspettando pazientemente nella sala di pietra.

“Sua maestà!”

Dopo aver visto l’arrivo di Fei, Pierce e gli altri non nascosero affatto la loro ammirazione. Si
inginocchiarono e porsero i loro saluti. Nel continente Azeroth, dove vigeva la legge della
giungla, i guerrieri e i maghi potenti sarebbero stati venerati dalla gente ordinaria e dai soldati.

“Alzatevi!”
Fei si girò e si sedette su una sedia di pietra nella sala, scorgendoli tutti con lo sguardo.

Il gruppo sentì l’atmosfera solenne.

Sembrava che il re avesse un annuncio estremamente importante da fare.

Fei posò lo sguardo su Pierce, l’uomo coraggioso dai capelli bianchi. Questo guerriero robusto
gli aveva lasciato un’ottima prima impressione ancora insuperabile. Sulle mura difensive, durante
una battaglia mortale, per distruggere la scala d’assedio nemica quest’uomo aveva rischiato la
vita per bloccare il nemico con il suo stesso corpo… questo guerriero robusto lo aveva anche
seguito volontariamente caricando contro migliaia di nemici. Era estremamente leale, anche al
costo di sanguinare e morire.

L’impressione che aveva di Pierce si fuse gradualmente con un’altra figura.

Un lampo dorato brillò e una classica spada a due mani apparì nella presa di Fei: “Questa spada
dorata ha un nome glorioso: Excalibur. Era l’arma di un guerriero estremamente leale. Il suo
nome era Shura. Questa spada poteva perfino fare tremare gli dei di paura nelle sue mani. Poteva
fare a pezzi qualsiasi sostanza nell’universo e distruggere tutta la malvagità e l’oscurità. È la
spada di un guardiano, la spada dell’onore, della lealtà e del coraggio. Oggi darò questa spada
ad uno di voi!”

Fei brandì la spada dall’impugnatura e la luce dorata della lama lo avvolse, facendolo sembrare
un dio.

Con un sorriso, concentrò lo sguardo su Pierce.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Paul Pierce, il mio guerriero più leale di Chambord, il mio amico più fidato, in quanto re di
Chambord, ti dono questa spada leggendaria e ti auguro una vita di lealtà, gloria e giustizia.”

Fei ricordava vagamente questo passaggio dopo aver letto i libri della biblioteca reale.

Pierce rimase stordito sul posto e guardò con fare incredulo Fei finché Drogba non lo picchiettò
con le dita. Poi l’uomo dai capelli bianchi finalmente reagì. Si chinò su un ginocchio di fronte a
Fei e con il pugno destro premuto sul petto, seguì l’etichetta dei cavalieri di Azeroth e giurò:

“Sono intenzionato ad usare tutta la mia vita per servire il mio solo sovrano, il re Alexander!”
Fei sorrise mentre batteva lievemente le spalle di Pierce con la spada sacra Excalibur, poi seguì
l’etichetta dei libri. Girò la spada e la consegnò ufficialmente al soldato leale che stava
pronunciando il suo giuramento. La fredda voce misteriosa inaspettatamente risuonò nella testa di
Fei:

“Giovane guerriero, hai attivato una delle tre abilità divine ‘Dai’, conferma, vuoi dare Excalibur
al soldato Paul Pierce che si sta inginocchiando di fronte a te?”

Fei esitò lievemente e poi scelse di confermare.

Un momento dopo, Fei sentì le mani diventare più leggere e vide la spada dorata nelle ue mani
illuminarsi. La spada vorticò all’improvviso e volò lentamente da Paul Pierce e alla fine scomparì
nella fronte dell’uomo muscoloso dai capelli bianchi.

Questa scena scioccò tutti quanti.

Era… un miracolo!

Il modo in cui gli altri consideravano Fei era già cambiato completamente. Se prima lo
ammiravano per via della sua forza sovrumana e le sue qualità nobili da re, allora adesso lo
stavano guardando come dei fanatici di fronte al loro dio supremo.

A parte una divinità, nessuno poteva creare un fenomeno del genere.

Tuttavia Fei non riuscì a cogliere l’occasione per vantarsi perché era rimasto ugualmente
sbalordito vedendo come Excalibur si era trasformata in una sfera di luce ed era scomparsa.
Voleva sapere che effetto speciale aveva.

Dopo pochi secondi, Pierce aprì gli occhi come se avesse appena capito qualcosa e si alzò.

La sua aura era cambiata completamente; non solo il potere che emanava era molto più
formidabile, anche la sensazione che dava agli altri era mutata. Era alto e dritto, come una spada
estratta dalla guaina. Pierce non sembrava sorpreso da questo cambiamento, come se avesse
carpito qualche segreto durante i pochi secondi in cui aveva tenuto chiusi gli occhi.

“Pierce, mostra il potere di Excalibur ai tuoi compagni!”

Disse sorridendo Fei fingendo di mantenere la calma. In realtà perfino lui era impaziente. Voleva
esclamare invece: “Sbrigati Pierce e mostrami che potere ha Excalibur…”

“Sì sua maestà!”


Dopo aver lasciato che la gente attorno si spostasse per fargli un po’ di spazio, Pierce chiuse gli
occhi, come se stesse evocando un qualche tipo di energia incredibile. Quando li riaprì di nuovo,
sporse il braccio destro e strinse la presa sulla spada, menando un fendente verso una pietra
spessa due metri di fronte a lui. Prima che la gente potesse reagire, il macigno si spaccò a metà
dal centro e il taglio era stato davvero netto e liscio.

Tutti sussultarono e spalancarono gli occhi, incluso Fei.

Era spettacolare!

Troppo affilata!

Così questo era il potere di Excalibur dopo che era stata trasferita usando la tecnica divina Dai?
Tutti qui sapevano quanto erano dure le rocce della caverna sotterranea e, anche se non erano
resistenti come l’accia, non lo erano di tanto. Tuttavia Pierce l’aveva tagliata in due all’istante.
Un effetto del genere era quasi identico alla sacra spada del Capricorno Shura dei ricordi della
vita passata di Fei nel cartone; era indistruttibile e soverchiante.

Una luce dorata brillò.

La spada apparì nelle mani di Pierce. Poteva fonderla con il suo corpo e anche farla
materializzare… era troppo magico. Fei annuì, chiedendosi se fosse l’integrazione tra una spada
leggendaria e un umano.

“Pierce, amico mio, hai davvero il cuore di un guerriero.”

Fei era estremamente contento e iniziò a sparare str****te, trovando una scusa a caso per
spiegare la scena magica appena avvenuta. “Hai ricevuto l’approvazione di Excalibur, così
inizierai a padroneggiare il vero potere di questa spada sacra. D’ora in poi, sarai uno dei
cavalieri dorati sotto Alexander e il tuo titolo sarà… Capricorno!”

Il cavaliere Capricorno.

Era praticamente la versione piratata del capricorno Shura.

Il titolo in sé sembrava strano, ma era comunque invidiabile e onorabile essere nominato


cavaliere, e questo era particolarmente importante per Paul Pierce, perché significava da
guerriero comune diventare un vero nobile nella terra di Azeroth.

I suoi compagni andarono tutti a congratularsi con lui con sguardi invidiosi.
Tuttavia questo era solo l’inizio.

Il piano di Fei per migliorare la forza del suo schieramento doveva ancora procedere.

Un istante dopo, il re sorrise e sollevò lievemente la mano.

Una debole luce dorata scintillò nell’intera sala di pietra e uno splendido elmo dorato con delle
corna da toro apparì nelle sue mani. La sua comparsa attirò subito gli sguardi di tutti, le due
corna ricurve e cupe attiravano particolarmente l’attenzione, puntando verso il cielo, rilasciavano
un’aura tagliente e misteriosa, come se potessero penetrare attraverso il vuoto.

“Questo è l’elmo di un equipaggiamento magico che si chiama armatura dorata del toro. Anche se
è solo una parte, ha delle capacità difensive incredibile e il suo potere d’attacco può fare tremare
di paura ogni nemico. Ecco, guardate queste corna intimidatrici, possono distruggere facilmente
qualsiasi guardia nemica…” Disse Fei con un tono irresistibile mentre scorgeva con lo sguardo
tutti i presenti e alla fine fissò Didier Drogba: “Didier, amico mio, vieni ad accettare la tua
ricompensa. Questo elmo diventerà il tuo compagno più vicino in combattimento.”

Didier Drogba rimase sbalordito.

Solo un momento fa stava deridendo Pierce per com’era rimasto imbambolato quando Fei lo
aveva chiamato, ma ora la sua reazione era ancora più imbarazzata. Si inginocchiò solo dopo
essere stato chiamato tre volte e mostrò uno sguardo incredulo.

“Possano la gloria e la giustizia essere sempre con te amico mio. In quanto re di Chambord, ti
darò questo elmo dorato del toro. D’oggi in avanti, sei uno dei cavalieri dorati, il tuo nome…
toro!”

Le parole di Fei attivarono di nuovo una delle tre abilità divine Dai. L’elmo si trasformò in una
luce abbagliante e dopo aver roteato, scomparì lentamente nella fronte di Drogba.

L’edizione piratata del Toro apparì.

Come Pierce, sotto l’effetto dell’abilità Dai, anche l’elmo del Toro mutò. Drogba poteva
nascondere l’elmo nel suo corpo ed evocarlo quando necessario, inoltre grazie ad esso la sua
difesa fisica sarebbe quasi raddoppiata e avrebbe potuto imitare la carica di un toro per
distruggere facilmente la pietra.

I due equipaggiamenti magici forgiati da Charsi usando le gemme elementali, sotto l’effetto
dell’abilità divina di Fei “Dai”, avevano mostrato degli effetti inaspettati. Sembrava che il re
avesse compiuto un altro grande passo per rafforzare il suo esercito realizzando anche il suo
sogno d’infanzia di creare la squadra dei cavalieri dello zodiaco in questo nuovo mondo. A parte
le dodici armature dorate, doveva trovare un modo per fare padroneggiare loro le tecniche nel
cartone…

Sarebbe stata una strada molto lunga e divertente.

Il resto dei guerrieri aspettò che Fei tirasse fuori altri tesori, ma rimasero delusi. Pierce e Drogba
erano i soldati che avevano reso più contributi, così meritavano più ricompense. Per quanto
riguarda gli altri, come spiegò Fei, avrebbero dovuto raggiungere un certo livello di contributi
per essere ricompensati con dell’equipaggiamento magico. Altrimenti, se fosse stato così facile
ottenerne uno, non sarebbe stato considerato così prezioso.

Poi Fei iniziò un altro piano.

Tirò fuori le pozioni Hulk mischiate a seconda della forza fisica di ogni uomo e le distribuì. Una
volta che tutti ricevettero la loro pozione, iniziarono a potenziare la forza dei venti guerrieri che
avevano combattuto sul ponte di pietra.

Dopo quindici giorni di allenamento infernale, la forza di questi uomini era aumentata
significativamente, così avrebbero potuto sopportare gli effetti della pozione Hulk senza
conseguenze negative. Tuttavia, dato che la loro forza originale era ancora di un livello inferiore
rispetto a quella di Brook, Cech e Oleg, gli effetti della pozione non sarebbero stati così ovvi.
Tuttavia, era comunque sufficiente per aumentare la loro forza e farli diventare guerrieri ad una
stella.

Anche l’adolescente biondo, Fernando-Torres, che si era allenato con Pierce e gli altri riuscì ad
esaudire il suo desiderio e ricevette la sua Pozione Hulk. Anche se questo dolore straziante gli
aveva quasi fatto desiderare la morte, dopo che la droga fece effetto, sentì un improvviso potere
soverchiante inondare il suo corpo e, come ogni uomo muscoloso attorno a lui, Torres iniziò a
ruggire con entusiasmo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Proprio come Cech e Brook con la Pozione Hulk, Pierce e Drogba non riuscirono a digerirla
velocemente. Anche se il dolore era sparito, i loro corpi continuarono a rimanere verdi, ancora
più verdi di Brook e gli altri visto che erano più deboli. I tipi muscolosi rimasero sul posto,
sembravano venti cactus spuntati dal nulla nella sala di pietra.
“Non preoccupatevi, quando assorbirete pienamente la droga, questo effetto collaterale
scomparirà.”

Fei chiamò Essien, Shaquille O’Neal e Khan, poi lanciò loro una pergamena segreta sulla
coltivazione dell’energia e uno zaffiro spezzato dell’elemento acqua. Queste tre persone usavano
tutti l’energia dell’acqua e c’erano tre pergamene elementali dell’acqua nella collezione reale di
Chambord, così era sufficienti per i tre uomini. Dopo essere stati raffinati e trasformati dalla
Pozione Hulk, l’ampiezza e la resistenza dei loro canali di energia superavano di gran lunga
quelli di una persona normale e potevano anche essere considerati davvero talentuosi. Inoltre, con
l’aiuto di uno zaffiro dello stesso elemento, probabilmente sarebbero potuti avanzare di livello in
breve tempo.

Gli altri uomini muscolosi che non avevano ottenuto un equipaggiamento o altre ricompense
poterono solo grattarsi la nuca, sbavando mentre ridevano come sciocchi. Guardarono Fei con
occhi acquosi, puri e innocenti, come un gruppo di bambini che volevano il latte dalla loro
mammina.

Allibito, Fei fece un cenno per fare uscire fuori dalla stanza di pietra questi cactus che cercavano
di fare i carini.

In effetti questi uomini forzuti avevano capito la situazione. L’inventario di un paese sottoposto di
sesta classe era troppo carente, così a sua maestà probabilmente non era rimasto molto dopo aver
tirato fuori questi tesori. Perciò non si lamentarono, almeno avevano ricevuto tutti un
potenziamento grazie alla Pozione Hulk. Inoltre le persone che Fei aveva chiamato erano tutti dei
compagni che avevano compiuto le imprese più prominenti. Questo era il motivo per cui potevano
solo invidiarli, ma non diventare gelosi.

Dopo aver finito, Fei rimase in silenzio nella sala di pietra.

All’improvviso passò alla modalità Assassino.

Una forza diversa dal potere spirituale del paladino, quello magico dell’incantatrice, l’aura letale
del negromante, la forza bruta del barbaro e l’energia naturale del druido iniziarono a scatenarsi
nella stanza.

Gli assassini erano una classe davvero speciale nel mondo di Diablo. Secondo i ricordi della vita
passata di Fei, Blizzard aveva precisato che questa classe era ispirata ad un’arte marziale cinese
segreta e Fei poteva dimostrarlo visto che ora nel suo corpo scorreva dell’energia particolare, il
qi.
Questa energia spirituale gli ricordava le descrizioni di molti racconti Wuxia che aveva letto nella
sua vita passata.

“Un totale di 18 canali!”

Fei chiuse gli occhi e percepì con attenzione il flusso di energia nel suo corpo e notò che il qi
scorreva in diciotto vie. Ogni canale era un percorso completo e indipendente, ma connessi tra di
loro, come un labirinto che si apriva nel suo corpo. L’energia circolava in questo labirinto,
nutrendo costantemente la sua carne.

Inoltre la direzione in cui viaggiava il qi era molto simile ai canali d’energia nel continente
Azeroth.

Fei rifletté per un momento e prese una pergamena dell’elemento acqua ad una stella che aveva
copiato a mano per suo uso personale. Fei la lesse con attenzione e notò che descriveva solo otto
passaggi, che corrispondevano ad una parte dei diciotto canali nel suo corpo.

“Che i passaggi corrispondano a quelli nel personaggio dell’assassino? Allora la qualità della
pergamena dipende dal numero di canali che descrive?”

Questa scoperta gli fece capire vagamente qualcosa.

Se era davvero come pensava, allora Fei forse avrebbe potuto studiare i diciotto passaggi nel suo
corpo e creare dal nulla delle serie di pergamene di energia d’alto livello. Quella che stava
tenendo descriveva otto canali, ma Fei ne aveva diciotto nel suo corpo. Poteva imitare il loro
flusso per esplorare le dieci vie aggiuntive e questo gli avrebbe permesso di creare delle
pergamene di alto livello ad almeno tre stelle!

Se fosse stato davvero così, allora sarebbe stato come ottenere in dono della legna per il fuoco
d’inverno.

“Tuttavia devo fare altre verifiche. Sfortunatamente la migliore pergamena di energia a


Chambord è solo ad una stella, così non posso dedurre molto…” Fei chiuse con delicatezza il
manoscritto e alzò lo sguardo: “Oh giusto, lo zio Lampard è un maestro a tre stelle, così
sicuramente sa di più sui canali di energia. Dopo gli farò delle domande e tutti i misteri saranno
rivelati.”

Fei non poté che rallegrarsi.

Si alzò e si avvicinò lentamente al centro della sala, facendo circolare il qi nel suo corpo e
percependo ogni via specifica. All’improvviso abbassò il suo baricentro e scagliò un colpo.
“Roar!”

Il fantasma di una tigre che ruggiva sfrecciò fuori dal pugno di Fei.

Boom!

L’enorme roccia a terra prima tagliata in due da Excalibur fu ridotta in un cumulo di macerie. La
stanza si riempì d’aria calda.

Questa era la tecnica dell’assassino, il Colpo della Tigre.

L’abilità usava il qi per formare delle cariche che aumentavano lo slancio e il suo potere era
incredibile.

Poi…

Bang! Bang!

Bang! Bang!

Una figura scattò nella stanza di pietra; il pugno di Fei era coperto da una terrificante fiamma
rossa. I suoi colpi erano come delle meteore, mentre i suoi piedi si muovevano sempre più
velocemente come dei machete. Alla fine il suo intero corpo si trasformò in un turbine nero ed era
così veloce da non essere più chiaramente visibile. Solo dopo dieci secondi il vortice si dissipò. Si
fermò e le decine di sedie di pietra a terra si erano già ridotte in polvere nera.

Fei aveva appreso tutte le tecniche della modalità assassino.

Poi avrebbe iniziato il suo piano.

Attivò la tecnica Scatto di Velocità e il suo corpo fu coperto da un sottile strato di nebbia. In un
lampo, scomparì come un fantasma.

Nessuno nel labirinto di pietra si accorse che Fei se n’era andato.

Due ore dopo, una lieve brezza si sollevò nella sala. Una lieve foschia si diffuse nell’aria e Fei
riapparì di nuovo.

Si avvicinò al tavolo, raccolse una penna di piuma e iniziò a scrivere su una pergamena.
Sfruttando di nuovo le sue tecniche di disegno della sua vita passata, tracciò una cartina della
montagna posteriore di Chambord.
Fei esaminò con attenzione il disegno e, dopo aver confermato che non c’erano problemi, prese
un’altra penna con dell’inchiostro rosso e iniziò ad aggiungere ogni sorta di strani marchi.

Dopo una decina di minuti, l’ufficiale di prigione Oleg fu convocato nella sala di pietra.

“Ricorda con attenzione questa figura, ricordala con attenzione! Ho già piantato una marea di
trappole letali in ogni posizione critica e intersezione, coprendo i punti ciechi che le guardie non
coprivano. Ci sono solo tre passassi sicuri per entrare e uscire, sono delineati da questi segni
rossi…” Fei indicò la mappa. Spiegò con attenzione: “Questo marchio significa fuoco, questo
fulmine… ricorda, ovunque vedi questi segni significa che ci sono molte trappole lì. Riferisci ai
soldati di pattuglia di evitare questi posti. Per quanto riguarda i percorsi e la frequenza con cui
pattugliano, lascerò che sia tu a pianificarlo. È molto importante, devi completare questa missione
prima di stasera. Dì a tutti i soldati di ritirarsi per ora per impedire eventuali ferite accidentali!

Il guardiano Oleg nascose il suo orrore, prese con cautela la mappa e iniziò a memorizzare tutti i
marchi per delineare le migliore vie di pattugliamento.

Per quanto riguardava Fei, lasciò la caverna sotterranea cavalcando il suo grosso cane nero.

Sotto la guida di Fei, il cane continuò a saltare tra le rocce e gli alberi, avanzando lentamente
seguendo uno strano percorso. Doveva evitare con cautela alcune trappole terrificanti.

Ora l’intera regione posteriore di Chambord era un’area letale.

Durante le due ore in cui se n’era andato, Fei aveva utilizzato tutte le tecniche della modalità
assassino e aveva piantato una grande quantità di trappole del fulmine e del fuoco nelle aree
proibite della montagna posteriore di Chambord. Adesso la vetta era coperta da una marea di
trappole magiche come la Rete dello Shock, la Sentinella del Fulmine, il Risveglio del Fuoco, ecc,
ognuna conteneva un’energia terrificante. Se qualcuno avesse invaso quest’area e avesse attivato
le trappole magiche, allora si sarebbe scatenata la furia degli elementi. I guerrieri ad una stella
sarebbero rimasti uccisi all’istante, quelli a due stelle sarebbero riusciti a resistere a stento per un
po’. Se fossero stati fortunati, quelli a tre stelle forse sarebbero riusciti a scappare.

Erano tutte delle misure preventive che aveva preso Fei.

Le tecniche dell’assassino aiutarono molto Fei, risolvendo il problema della mancanza di


guerrieri d’élite e guardie a Chambord. Fei ora poteva stare tranquillo e prepararsi per
l’imminente tempesta. Chambord stava per affrontare un enorme pericolo sconosciuto, così Fei
doveva impegnarsi a fondo.
Domani sarebbe stata la data ufficiale della cerimonia di canonizzazione. A cavallo del Turbine
Nero, guardò la magnifica montagna sotto la luce del tramonto, sarebbe stato il posto dove si
sarebbe tenuta l’incoronazione.

Sentì un’ondata di entusiasmo, seguita da tensione.

Se non si era sbagliato, allora tutte le sue domande avrebbero ricevuto risposta domani mattina,
in cima alla montagna orientale; sarebbe stato il momento in cui i suoi nemici si sarebbero tolti il
loro travestimento e avrebbero mostrato le zanne.

Capitolo regolare (di ieri) è da tre settimane almeno che scambio giovedì per venerdì non ne
posso piùùùùùùù, scusatemi ancora, se continuo così cambio giorno di pubblicazioneee,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Prima che calasse la sera, Fei salì sul grosso cane nero e si occupò di molte commissioni.

Per un’ora lavorò sodo come un’ape operaia, spostandosi velocemente per la città, andando a
trovare tutte le persone che doveva vedere, dando gli ordini che doveva fare e disporre di ogni
questione rilevante.

Al tramonto, Fei finì ogni preparativo e poi tornò una seconda volta dalla Sacra Chiesa che
visitava raramente.

Nella camera segreta nel retro della chiesa.

La luce era fioca e a destra c’erano centinaia di candele bianche che rendevano l’atmosfera
opprimente. Fei si sedette di fronte alla statua di pietra bianca della trinità subito dopo essere
entrato e rimase ad occhi chiusi per mezz’ora, a riflettere. Di fronte a lui, il prete Zola e il
cavaliere Luciano mostrarono entrambi espressioni sorprese, inchinandosi in segno di rispetto. Le
loro fronti erano coperte di sudore e non osarono nemmeno respirare troppo forte.

Alla fine Fei aprì gli occhi.

Sfregandosi le tempie lievemente indolenzite, Fei guardò Zola e Luciano con un gran sorriso e
alla fine disse: “Ho delle questioni importanti di cui dovete occuparvi immediatamente!”

“Dica pure sua maestà, moriremo cercando di servirla!” Dissero i due dopo aver sospirato di
sollievo.
“Non dovete morire, spero solo che possiate usare i canali della chiesa per aiutarmi ad acquistare
in segreto una serie di pergamene di energia che vanno dal primo al terzo livello. Ho anche
bisogno di note di allenamento per un mago… Devono avere cinque elementi di energia e cinque
elementi magici. Per uanto riguarda il costo, traetelo dalle 10.000 pietre dello stregone circa che
ho depositato da voi… Per il pagamento, potete prendere 100 pietre in anticipo come ricompensa
per i vostri sforzi!”

“Sua maestà! Non si disturbi! Ci ha già ricompensato con 100 pietre dello stregone, l’equivalente
di due anni di salario. Inoltre lavorare per lei è un onore per noi, quindi non possiamo accettare
altre ricompense da sua maestà!” Zola rispose molto velocemente e si inginocchiò. “Solo che…
secondo la legge dell’impero Zenit, i paesi sottoposti di livello sei non possono possedere
pergamene a tre stelle. Anche se la chiesa non ha paura dell’impero Zenit, non può violare
liberamente le leggi. Potrei chiedere il motivo per cui sua maestà vuole acquistarle…?”

Non osava davvero accettare altre pietre da Fei.

La scorsa volta ne aveva già ricevute cento, l’equivalente del loro salario totale e delle ricchezze
che avevano saccheggiato dai cittadini in due anni. Quelle 100 pietre dello stregone già li
spaventavano al punto da farli cagare addosso e, se ne avessero prese altre, allora Zola avrebbe
avuto la sensazione di non accettare soldi, ma buoni sconto per ottenere una morte più veloce.

Perciò Zola ignorò tutte le occhiate che Luciano gli stava dando e rifiutò velocemente.

Anche questo tipo era un uomo intelligente come Oleg.

Fei naturalmente notò le reazioni sospette dei due, ma non aveva tempo da perdere con gli
indovinelli. Dopo aver affidato loro un compito, si alzò direttamente e si diresse verso l’uscita.

Mentre se ne stava andando, disse: “Per quanto riguarda le pergamene… non dovete chiedermi
altro. Le dovete ottenere di nascosto per me… Per quanto riguarda la ricompensa di 100 pietre,
umpf, non mi faccio restituire i miei doni. Dato che non le volete, allora gettatele nell’oceano!”

Zola rimase sbigottito.

“Sì, sì, sì… le accetteremo, le accetteremo! Sua maestà, non si preoccupi, faremo tutto ciò che è in
nostro potere per ottenere le pergamene e le note di cui ha bisogno non appena possibile…”
Poteva solo rispondere così.

Ad un certo punto a Fei venne in mente qualcosa, si fermò sulla porta, si girò e chiese: “Oh
giusto, un’altra cosa. Avete intenzione di presentarvi alla cerimonia di domani?”
“Naturalmente, rappresenteremo la Sacra Chiesa per benedire la sua ascensione!” Come
potevano non andarci? Agli occhi di Zola e Luciano, l’incoronazione imminente in cima alla
montagna orientale era un’opportunità d’oro per lusingare Fei.

“Vi darò un piccolo suggerimento. Se volete sopravvivere farete meglio a non andarci!”

Dopo aver finito di parlare, Fei lasciò direttamente la chiesa.

Zola e Luciano rimasero sul posto a guardarsi a vicenda. Non sapevano cosa intendesse il re
Alexander. Che sua maestà non volesse vedere le loro brutte facce alla cerimonia o… Zola rifletté
a testa bassa, ma quando ripensò all’espressione di Fei quando l’aveva detto, capì.

…..

Dopo essere uscito dalla chiesa, Fei tornò direttamente a palazzo.

La notte cupa avvolse gradualmente Chambord. Quando il palazzo era tranquillo e la splendida
Angela e la piccola Emma stavano sorridendo mentre sognavano dolcemente, Fei si sedette in
silenzio sul suo trono, aspettando l’alba.

Dopo mezzanotte, Fei avrebbe avuto altre quattro ore a disposizione nel mondo di Diablo.

Entrò nella modalità Assassino e impiegò un’ora di tempo per completare le ultime due missioni
della prima mappa.

Dopo averle finite tutte, il suo personaggio arrivò al livello 17.

Ora la sua forza combattiva nella vita reale corrispondeva circa agli stadi intermedi delle tre
stelle. Questo, unito alla varietà di tecniche furtive, forse gli avrebbero permesso di affrontare dei
membri d’élite agli inizi delle quattro stelle. Anche se aveva poche possibilità di batterli, sarebbe
stato molto facile scappare.

Poi Fei uscì dalla modalità assassino. Di fronte allo schermo olografico 3D, scelse l’ultima classe
che non aveva ancora toccato: l’amazzone. Fortunatamente, dopo averla scelta, cambiò solo il
suo abito e non diventò un travestito.

Nel continente delle ranger, nella notte oscura, iniziò un folle massacro.

Tutti i mostri e i demoni ulularono e caddero sotto la pioggia di frecce del primo amazzone
maschio nella storia.
Dopo due ore e mezza, scadde il tempo che aveva a disposizione e Fei lasciò il mondo di Diablo.

In quel momento aveva già completato le prime cinque missioni della prima mappa e gli rimaneva
solo da uccidere Andariel, e anche il suo amazzone raggiunse il livello 16.

Arrivare al livello 16 in sole due ore e mezza era sicuramente il ritmo più veloce che avesse mai
ottenuto dopo la sua reincarnazione. Probabilmente era dovuto alla classe; dopotutto gli attacchi
a lungo raggio come quelli dell’amazzone erano più efficienti nell’uccidere i mostri ed erano in
vantaggio in confronto alle classi specializzate nel combattimento ravvicinato come quella del
barbaro.

Passarono quattro ore, ne rimanevano solo tre prima che il sole sorgesse. Era il momento più
cupo prima dell’arrivo dell’alba.

Fei stava facendo i suoi ultimi preparativi per l’imminente cerimonia d’ascensione.

Allo stesso tempo c’erano dei movimenti furtivi a Chambord. Un grande quantità di luci si
spensero e tutte le truppe alle mura si ritirarono silenziosamente. Tra la quiete della montagna
posteriore, se uno avesse ascoltato con attenzione, avrebbe potuto notare il rumore di moltissimi
passi e ansimi. La gente cercava di rifugiarsi silenziosamente in un accampamento temporaneo
dall’altra parte del fiume Zuli, fuori città, sotto la guida dei soldati di Chambord.

Anche se i cittadini non sapevano perché dovessero lasciare le loro case nel bel mezzo della notte
come dei ladri, era ordine del re Alexander, così potevano solo eseguirlo con attenzione e non
causare troppi problemi per Brook, che si stava occupando dell’evacuazione. Brook aveva fatto
molti preparativi su come persuadere i cittadini, ma non si sarebbe mai immaginato che non
avrebbe avuto bisogno di usare questi metodi.

Naturalmente non tutti furono ubbidienti.

Alcuni mercanti importanti e nobili sotto la guida di Louise il visconte si raggrupparono,


rifiutando con indignazione le richieste di Brook e opponendosi all’ordine del re Alexander.
Quando Brook lo riferì a Fei, il giovane si limitò a sorridere senza preoccupazioni e lasciò che
facessero ciò che volevano.

Mancavano solo due ore prima dell’alba e il palazzo iniziò ad animarsi.

I servi cominciarono a prepararsi per la grande cerimonia, trasportando gli ingombranti oggetti
rituali e le offerte sacrificali in cima alla montagna orientale. Anche Angela ed Emma erano
occupate, e l’araldo Bast non dormì nemmeno e rimase a palazzo, controllando costantemente la
pianificazione della cerimonia.
Fei passò alla modalità assassino.

Un momento dopo, lui e il Tornado Nero si trasformarono in una nuvola di fumo nella vastità
della notte, precipitandosi verso la montagna posteriore. In un batter d’occhio, Fei usò Evoca e
chiamò la mercenaria Elena e le sue sorelle nella sala di pietra. Prese anche ciò che gli serviva
dall’inventario di tutti i suoi personaggi. A parte le armi, preparò le pozioni e altri oggetti
potenzialmente necessari, e poi chiamò Peter-Cech e i cento soldati dell’esercito e diede loro una
missione.

Anche i venti guerrieri del ponte ricevettero una missione. Alcuni seguirono Fei all’incoronazione
e gli altri lasciarono la città per difendere il palazzo.

Dopo aver dato queste disposizioni, Fei riportò i dieci uomini muscolosi che erano ancora un po’
verdi a palazzo, andò a prendere Angela, Emma e gli altri, e iniziò a dirigersi verso la montagna
orientale a bordo della carrozza dorata del re, accompagnato dai suoi seguaci e dai servi.

Mancava meno di mezz’ora all’alba.

Ci sarebbe voluta almeno mezz’ora per arrivare lì e, in quanto futuro re di Chambord, doveva
seguire la tradizione della terra di Azeroth per accettare ufficialmente l’incoronazione quando la
prima luce del giorno avrebbe illuminato la corona.

Perciò doveva partire in anticipo…

…..

Allo stesso tempo.

Anche il guardiano Oleg stava facendo gli ultimi preparativi.

Era il capo dei comandanti selezionato da Fei per mantenere l’ordine alla cerimonia e doveva
essere presente. Un compito così importante lo riempiva sia di entusiasmo che ansia. In effetti, era
così occupato che non aveva dormito per più di mezz’ora la scorsa notte. Se non avesse dovuto
mantenere un livello di energia adeguato durante la cerimonia per servire meglio il re Alexander,
forse Oleg non avrebbe nemmeno dormito.

Fortunatamente non doveva portare molti servi e seguaci come Fei, così avrebbe potuto
raggiungerli velocemente.

“Ehi Donny, sbrigati e portami il mantello magico da 100 monete d’oro che ho comprato tre anni
fa… devo indossarlo durante la canonizzazione e non imbarazzare sua maestà Alexander di fronte
a quei maledetti emissari stranieri.”

Nella stanza di pietra.

Il guardiano Oleg sorrise di fronte allo specchio, facendo gli ultimi ritocchi mentre gridava al suo
servo senza nemmeno guardarsi indietro.

“Donny… Donny, maledetto, perché stai ancora…”

Oleg si girò e vide che la persona accanto a lui non si era mossa. Stava per imprecare quando si
rese conto che c’era qualcosa di strano. Questa persona non era Donny, era un uomo misterioso
avvolto da un mantello nero. Il suo servo Donny giaceva a terra immobile, come se stesse
dormendo profondamente.

Chi è questo tipo?

Quando è entrato?

Oleg ebbe la sensazione che la sua anima stesse scappando dalle sue chiappe.

Dopo aver usato la pozione Hulk, la forza di Oleg era aumentata drasticamente. Con le sue
fondamenta alla prima stella, era già diventato uno dei membri d’élite a Chambord. Tuttavia,
qualcuno aveva invaso la sua casa e si era avvicinato così tanto senza nemmeno farsi notare.
Sudore freddo iniziò a scorrere per la fronte di Oleg!

Era un esperto.

Non poteva competere con quest’uomo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Chi… chi sei?”

Oleg sentì un brivido.

Anche se non si era mosso e si era limitato a fissare nervosamente la persona con il mantello nero,
sbirciò verso la porta di lato e calcolò delle possibili vie di fuga e arretrò lentamente, sporgendosi
verso la spada appesa accanto allo specchio di bronzo.
Le capacità combattive di Oleg sarebbero state più efficaci se fosse stato armato. Era sicuro di
potersi difendere da questo intruso misterioso per alcuni secondi, allertando le guardie con il
rumore. Una volta che i soldati avessero sentito suoni sospetti nella stanza, sarebbero accorsi a
controllare. Con il loro aiuto, avrebbe avuto molte più possibilità di scappare.

Il tempo sembrò congelarsi.

Le sue dita avevano già raggiunto l’impugnatura fredda della spada. Oleg rilasciò il respiro che
stava trattenendo e strinse l’arma.

Estrasse la spada e la posizionò di fronte al petto. La luce si rifletteva sulla lama e illuminò il
pavimento. Oleg era più sicuro e la sua espressione divenne meno timida. Quando fu sul punto di
gridare e chiamare aiuto…

“Portami al picco della montagna orientale, ti lascerò vivere!”

L’intruso sollevò la mano e cantilenò una serie di incantesimi sconosciuti che Oleg non poteva
capire. Apparì una grande quantità di energia magica che premette lo spazio. Cinque catene rosso
scuro fatte di fuoco sfrecciarono dalle sue cinque dita e legarono subito il braccio e la spada di
Oleg come dei serpenti sinuosi. Le catene poi si distesero lentamente e bloccarono tutto il suo
corpo.

Oleg, con la sua energia da guerriero ad una stella e la forza fisica di un combattente di secondo
livello era stato catturato dalle catene di fuoco dall’aspetto delicato.

L’intruso con il mantello nero mosse le dita.

Questo semplice movimento causò un enorme cambiamento.

Le catene che legavano la spada si accesero all’istante.

“Sst…” L’arma fatta di ferro di qualità si sciolse immediatamente e cadde a terra formando una
pozza di metallo fuso…

“Se oserai resistere, le tue ossa e la tua carne finiranno come questa spada!”

“Chi… chi sei?” Oleg aveva perso completamente il suo coraggio. La forza di questo nemico era
ad un livello completamente diverso dal suo, era almeno un mago a quattro stelle dell’elemento
fuoco.
Oleg fece questa domanda solo perché era arrabbiato per via di questa situazione e voleva sapere
chi stava tramando contro di lui. Sorprendentemente però l’uomo esitò un po’ e poi si tolse il
mantello. Il suo viso era a stento visibile sotto la luce delle catene di fuoco, ma Oleg capì la sua
identità.

“Non è possibile… Come può essere?” Oleg spalancò gli occhi, come se avesse visto un
nonmorto. “Non è possibile… non è possibile…”

“Ora sei disposto a portarmi in cima alla montagna orientale, vero?” L’intruso si rimise il
cappuccio. Il suo tono sembrava calmo, ma Oleg poteva sentire la sua rabbia e il suo odio: “Se
non mi porterai lì, ho comunque altri metodi per arrivarci. Tuttavia mi richiederebbe più lavoro,
ma tu morirai!”

“Ti porterò lì!”

Ad Oleg tremarono le gambe e si arrese.

…..

Chambord era circondata dalle montagne e un fiume. Era un terreno molto difficile da invadere.

La montagna orientale, la più ripida, era particolarmente importante per il regno. Tutti i sovrani
precedenti erano stati sepolti lì. Anche i reali, i nobili, i soldati e gli eroi che avevano sacrificato
la vita per proteggere il regno riposavano lì. Questo simboleggiava come tutte le loro anime
coraggiose avrebbero comunque protetto Chambord in futuro.

Il terreno della montagna orientale era molto ripido e c’erano solo due modi per scalarlo. Uno dei
percorsi andava in cerchio attorno alla montagna dodici volte. In totale c’erano tremilacento
scalini di pietra che conducevano alla cima, sembravano una via per il paradiso. L’altra via era
più pericolosa. Una catena di ferro era stata legata a dei grossi chiodi di ferro che erano stati
infilzati nel terreno e funzionava come corda per arrampicate. Era per guerrieri molto potenti,
così sarebbero saliti molto più velocemente.

Fei e i suoi seguaci potevano solo usare il primo percorso. Dopo più di un’ora finalmente
raggiunsero il picco.

Non sapevano però che due figure, una con un paio di ali di fuoco scuro, stavano salendo usando
la catena. Ad essere più accurati, era una figura con un’uniforme da valletto che stava
trascinando un uomo grasso e pelato mentre si precipitava su per la montagna.

Mancava meno di mezz’ora all’alba.


Quando Fei, Angela e gli altri arrivarono sul picco con una carrozza magica fluttuante, c’erano
quasi tutti lì; gli emissari e i principi di più di venti regni, le guardie di Chambord, sacerdoti e
cavalieri della Sacra Chiesa e, naturalmente, la legione di incoronazione dell’impero Zenit.

La carrozza della principessa Tanasha era parcheggiata di fronte all’altare. Era arrivata sul
picco molto tempo prima di Fei, ma era rimasta dentro la vettura. La guerriera Susan e il
capitano delle guardie Romain sorvegliavano la carrozza con più di duecento cavalieri
pienamente armati.

Anche se la montagna orientale era molto rigida, il picco aveva una superficie molto piatta; era
ampia quasi quattro, cinque chilometri quadrati. C’era un altare in mezzo a questo enorme
spiazzo; era alto sei iarde e ampio dieci. Questo era l’altare del re e tutti i 250 regni affiliati di
Zenit lo possedevano. Era un posto dove tutti i re venivano canonizzati e diventavano i sovrani
ufficiali dei loro regni. Fei sarebbe stato incoronato da Tanasha, che rappresentava l’impero
Zenit su questo altare, quando il primo raggio di sole avesse illuminato il picco.

Accanto all’altare e a lato della montagna c’erano sessantasei statue di guerrieri che brandivano
spade. Erano alte trenta-quaranta iarde. Avevano delle espressioni realistiche, gigantesche e
maestose, e rappresentavano la gloria, la giustizia e i numerosi eroi che avevano servito
Chambord.

Gli emissari, i principi e i loro servi si erano raggruppati attorno all’altare.

La decina di guerrieri della battaglia del ponte come Drogba e Barrack, e Lampard erano
arrivato già da molto tempo, facevano la guardia all’altare con più di venti soldati.

“Sua maestà!”

Il guardiano Oleg si avvicinò velocemente a Fei e gli porse i suoi saluti, ma le sue gambe
tremavano leggermente.

Un valletto di mezz’età lo seguiva da vicino. Tutti sapevano che era il servo di Oleg. Anche se non
erano sicuri del perché l’avesse portato sul picco della montagna orientale, non era proibito, così
non ci badarono più di tanto.

“Iniziate i preparativi!”

Fei annuì senza emozione e fece un segnale ad Oleg, che era il gestore principale della cerimonia.
Dato che il re aveva ordinato specificatamente al capo dei ministri Bast di rimanere indietro,
sorprendentemente era stato il guardiano a ricevere questo incarico. Nessuno se lo aspettava.
Moltissimi sacrifici furono spostati sull’altare del re, e i preparativi si stavano svolgendo
lentamente.

Fei rimase sulla carrozza magica e si guardò attorno. Eccetto gli emissari del regno di Thrace,
che erano stati assassinati tutti dal misterioso e potente assassino, erano venuti i messaggeri di
tutti gli altri regni. Fei notò il principe Modric del regno del Lago. Questo tipo biondo sembrava
favoloso come sempre ed era al centro dell’attenzione ovunque andasse.

Dopo aver sentito lo sguardo di Fei, Modric sorrise cortesemente e annuì.

Fei ricambiò e continuò ad osservare.

C’erano circa cinquecento persone sul picco. Eccetto i duecento cavalieri che erano qui per
proteggere la principessa Tanasha e i duecento uomini che provenivano da tutti i regni, meno di
sessanta persone provenivano da Chambord e la maggior parte di loro erano servi inermi. Fei si
stava concentrando sopratutto sugli emissari e sulla cavalleria. Con la sua modalità barbaro,
sentì vagamente un grave senso di pericolo, ma non riusciva a capire da dove sarebbe provenuto o
chi l’avrebbe causato.

Alla fine il cielo cupo si accese.

Il sole dorato stava per sorgere oltre l’orizzonte e illuminare il picco della montagna orientale.

La principessa Tanasha salì sull’altare del re sotto la protezione di Susan. La guardia dietro di lei
teneva un piatto d’argento coperto da seta rossa su cui era posata una corona fatta di rampicanti
dorati e rami. Era la corona che l’impero Zenit avrebbe donato a Fei.

Il re fece un cenno.

I deboli servi scesero uniformemente dall’altare. Dopodiché iniziarono a scendere dalla montagna
usando il percorso di prima.

Così rimasero solo circa venti persone di Chambord.

Questo sorprese tutti. Gli emissari iniziarono a discutere tra di loro e Tanasha mostrò
un’espressione sorpresa. Era tutto ciò che Fei poteva fare. Anche se aveva percepito del pericolo,
non sapeva da dove sarebbe provenuto. Poteva solo tenere lontane più persone possibile. Se fosse
successo qualcosa, avrebbe mantenuto al minimo le perdite.

Il primo raggio di sole finalmente accese il picco.


Fu in quel momento che…

La principessa Tanasha sollevò la corona del re. Secondo la tradizione dell’impero, quando il
raggio di sole avesse fatto brillare la corona e dopo aver pronunciato l’antico giuramento del dio
della guerra, Fei sarebbe stato incoronato ufficialmente…

Tutti rivolsero l’attenzione sul raggio di sole.

In quel momento…

Nessuno notò l’espressione piena d’odio del valletto dietro Oleg che non aveva mai parlato da
quando era arrivato sul picco.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il valletto di mezz’età scosse velocemente il dito e iniziò a fare una breve cantilena. Una brillante
luce rossa brillò nel suo corpo. L’intero altare del re si scaldò all’improvviso e la gente attorno
dovette distogliere lo sguardo per via del bagliore accecante. Una spada fatta di fuoco apparì
nella mano del valletto, che menò un fendente verso Fei.

Tutto questo accadde in un batter d’occhio.

Le persone attorno all’altare non ebbero tempo di reagire. La folla era silenziosa; nessuno urlò,
né sussultò.

Il valletto arrivò dietro Fei, che non era riuscito a percepire questo improvviso agguato. La spada
di fuoco ardente tracciò un arco bizzarro a mezz’aria ed era sul punto di squarciare la schiena di
Fei, trapassando il suo cuore…

Ma…

La situazione cambiò.

Il re si inclinò verso destra in modo strano. Sembrava essersi mosso per caso, ma era riuscito a
schivare perfettamente questo attacco letale. Il fendente della spada di fuoco mancò il bersaglio.

Le guardie come Drogba reagirono più velocemente. Gridarono: “Proteggete il re!”. Brandendo
le loro armi, stavano per caricare su per l’altare… ma dopo pochi passi si fermarono tutte. Erano
confuse, il re aveva fatto cenno loro di non salire.
Fei aveva afferrato la spada di fuoco con la mano destra.

“Un mago a quattro stelle? Chi sei? Perché vuoi uccidermi?”

I guanti del barbaro erano apparsi nelle sue mani. Era un equipaggiamento d’argento magico.
Dava 21 punti difesa e riduceva i danni magici dell’elemento fuoco e fulmine del 25%. Con l’aiuto
di questi guanti, Fei era riuscito a stento ad afferrare la spada. Dalla sensazione che gli dava, era
sicuro che il valletto fosse appena diventato un mago a quattro stelle… ma il problema era che
non riconosceva questa persona. Perché avrebbe cercato di assassinarlo? Che avesse… ricevuto
un ordine da qualcun altro?

Dopo aver mancato il bersaglio, il valletto lasciò la presa sulla spada di fuoco e indietreggiò
velocemente.

“Come hai fatto a schivarla?” Chiese con sorpresa l’uomo dopo aver raggiunto una distanza di
sicurezza sufficiente per un mago.

Non riusciva a capire. Come aveva fatto Fei a schivare un attacco abbastanza furtivo da uccidere
un dio. Si era allenato diverse volte per prepararsi a colpire. Aveva meditato per dieci giorni e
dieci notti per accumulare potere magico, e aveva usato molti oggetti magici preziosi per
abbreviare il tempo per lanciare l’incantesimo… Ma chi sapeva che l’operazione così ben
preparata sarebbe fallita. C’era solo una spiegazione; Fei sapeva fin dall’inizio che ci sarebbe
stato un agguato.

Il valletto di mezz’età mostrò un’espressione sorpresa, ma non fu colto dal panico, né cercò di
scappare.

Sembrava che non gli importasse di come fosse circondato da molte guardie. Doveva avere un
piano B o stava pensando a come lanciare un altro attacco.

Naturalmente stava anche aspettando che Fei rispondesse.

In quel momento però accadde qualcosa di inaspettato.

All’improvviso una spada trapassò la spalla sinistra del valletto.

Drip drip.

Gocce di sangue caddero a terra.


L’uomo di mezz’età era scioccato e reagì. Fece un profondo ruggito, ondeggiò la mano
all’indietro e un po’ di catene di fuoco apparirono dal nulla, frustando la persona che stava
tenendo la persona.

Hiss!

Con un grido, il guardiano Oleg fu scaraventato all’indietro vomitando una boccata di sangue.

Era stato questo grassone che aveva fatto il finto tonto ad attaccare di sorpresa l’assassino.

“Sei stato tu?!”

Gridò con rabbia l’uomo di mezz’età. Non aveva più bisogno di spiegazioni Divina Arte di Zaohua
Fei, aveva capito subito perché il re era riuscito a schivare il suo agguato. Era ovvio, questo
grassone che si era mostrato spaventato e remissivo lo aveva ingannato, e aveva usato un metodo
segreto per avvertire prima Fei.

“Naturalmente sono stato io. Chi ca**o sei? Come osi darmi ordini!”

Oleg era appoggiato all’altare e vomitò altro sangue. Tuttavia mostrò un’espressione orgogliosa.
Rise con disprezzo: “Eheh… è inaspettato, non è vero? Io… coff, coff, non sono più il vecchio
timido Oleg che temeva la morte… Coff, coff. Signor Bazzer… Coff, coff. Hai fatto un errore fin
dall’inizio. Mi hai gestito nel vecchio modo… Coff, coff, coff. Sono disposto a morire per il re
Alexander, perché lo tradirei!”

Oleg era gravemente ferito, avrebbe sputato una boccata di sangue prima di finire una frase. Ma
fortunatamente, dopo la trasformazione dovuta alla pozione Hulk, il suo fisico era molto più
resistente di quello di un normale guerriero ad una stella. Per questo era riuscito a sopravvivere
all’attacco di un mago a quattro stelle.

Le sue parole sorpresero molte persone.

L’assassino era Bazzer.

L’ex capo dei ministri di Chambord. Il criminale più ricercato che aveva commesso alto
tradimento.

Fei si accigliò.

Era riuscito solo a notare qualche particolare dal contatto oculare che aveva avuto con Oleg
prima che la cerimonia iniziasse. Sapeva che questo valletto di mezz’età non era dalla sua parte e
che avrebbe dovuto prestargli attenzione. Non avrebbe mai pensato che questa persona fosse
Bazzer. Questo ex capo dei ministri ovviamente aveva usato qualche trucco e aveva cambiato il
suo aspetto. Ma dopo un’osservazione dettagliata, Fei aveva trovato qualche punti in comune tra
lui e il valletto per quanto riguardava la stazza e il temperamento. Tuttavia nessuno sapeva che
questo tipo era un mago a quattro stelle.

La serie di incidenti inaspettati aveva creato molto trambusto tra la gente attorno all’altare.

Il primo raggio di luce era penetrato attraverso le nuvole e aveva illuminato il picco della
montagna orientale. Era passato il momento migliore per incoronare Fei e annunciare il suo
cambio di posizione. Gli emissari e i principi degli altri regni fissarono con sorpresa l’altare.
Tanasha, la principessa più grande dell’impero Zenit, aveva riposto la corona dorata nel piatto
d’argento sorretto dal servo ed era indietreggiata un po’. Guardò Fei come se stesse osservando
un dramma interessante.

Fei fissò Bazzer e rilasciò lentamente il suo potere.

‘Dato che è apparso questo tipo, dovrei cogliere l’occasione e condannarlo a morte. Altrimenti, se
vuole davvero vendicarsi, i danni che un mago a quattro stelle potrebbe fare a Chambord
sarebbero catastrofici.’

Allo stesso tempo, Bazzer stava riflettendo velocemente mentre si copriva la ferita con la mano.

Dopo aver percepito il potere di Fei, capì che non avrebbe potuto uccidere questo maledetto re.
Era frustrato. Non si aspettava che sarebbe successo dopo il suo avanzamento di livello e tutti i
preparativi che aveva fatto. Sembrava che avrebbe dovuto posticipare di nuovo i suoi piani…

“Non mi aspettavo che saresti diventato un cane così leale.” Bazzer fissò Oleg a terra dietro di
lui. Sembrava che avesse preso una decisione. Iniziò a cantilenare una serie di incantesimi e il suo
corpo divenne sempre più caldo mentre il suo potere si intensificava. Pareva che fosse avvolto da
una nuvola di fuoco.

Gridò all’improvviso a Fei: “Muori!”

Le fiamme attorno a lui bruciarono violentemente mentre passava alla carica.

Sembrava che fosse sorto un piccolo sole sull’altare.

Tutti pensavano che Bazzer non avesse vie di fuga e che avesse deciso di fare esplodere il suo
nucleo d’essenza magica per uccidere il re. Anche Fei ne era convinto. Ma mentre si preparò ad
affrontare l’attacco… Dopo una serie di passi, tre bestie ruggenti fatte di puro fuoco saltarono dal
corpo dell’uomo e non stavano puntando verso Fei…

Il loro obiettivo era la principessa Tanasha!

“Ahahah, Alexander, ucciderò questa donna. Vedremo come lo spiegherai all’impero Zenit…
Tutto il regno di Chambord incluso te morirà dopo aver destato le ire di Zenit. Ahahah!”

Bazzer rise come un pazzo.

Stava osando attaccare la principessa dell’impero?

Tutti ne furono scioccati.

Questo era l’attacco di un mago a quattro stelle che aveva bruciato il suo nucleo d’essenza, non
era qualcosa da cui Susan, una guerriera a tre stelle, potesse difendersi. Le tre bestie di fuoco
sfrecciarono verso la principessa lasciando una scia di fiamme dietro di sé. Assorbirono
facilmente l’energia di fuoco blu che Susan aveva eretto per difendersi.

Fei per un momento si spaventò.

Usò istintivamente il Balzo del barbaro e saltò verso la principessa… Doveva salvarla. Se sua
altezza fosse morta sul picco della montagna orientale, Chambord sarebbe stata distrutta dalla
rabbia di Zenit.

Allo stesso tempo, Bazzer cantilenò un altro incantesimo.

Un paio di ali di fuoco apparirono sulla sua schiena mentre si precipitava verso l’uscita della
montagna; la catena celeste. Come una meteora, superò all’istante tutti gli emissari. Anche se era
stato ferito da Oleg e aveva esaurito quasi tutto il suo potere magico dopo due attacchi a tutta
potenza, poteva ancora contare sulle catene per fuggire approfittandosi del caos per fuggire.
Dopo avrebbe avuto ancora delle occasioni per complottare contro Fei.

Mentre si avvicinava sempre di più alla catena celeste, Bazzer sorrise.

“Alexander, aspetta e vedrai. Tornerò, non potrai mai più dormire in pace! Ahahah!”

Saltò e fu sul punto di scappare.

Ma…

“Povero insetto, come osa attaccare sua altezza!”


Durante questo momento critico, una nuvola di fuoco viola apparì di fronte alla principessa. Una
splendida ragazza snella era avvolta dalle fiamme e non cambiò nemmeno espressione mentre
puntava il dito verso di lui. Le tre bestie di fuoco svanirono all’istante senza dare nessun segno di
resistenza.

Incredibile!

L’attacco a tutta forza di un mago a quattro stelle era stato annientato così facilmente.

Un secondo dopo.

La figura vestita di viola scattò e apparì di fronte a Bazzer che era a cento iarde di distanza.

“Non pensare nemmeno di scappare dopo aver attaccato la principessa!”

La ragazza vestita di viola menò un fendente con la sua strana spada corta e l’energia invisibile
impattò contro Bazzer. L’uomo urlò mentre veniva ferito alla schiena, il sangue schizzò come una
fontana…

Non era finita lì però.

Una freccia di cristallo blu sfrecciò dall’altare del re e infilzò con precisione la schiena di Bazzer.
Un’energia gelida circondò il suo corpo e, con un grido, lo fece congelare mentre cadeva dalla
collina e scompariva tra le nuvole!

Era stato Fei a scagliare quel dardo. Dopo essere passato alla modalità amazzone, la freccia
magica gelida era davvero letale.

Dopo essere rimasto gravemente ferito, Bazzero non sarebbe riuscito a sopravvivere cadendo da
una montagna così alta.

Fei sospirò piano.

Sembrava che fosse tutto passato e che non ci fossero più pericoli.

Ma un momento dopo, sentì un senso di minaccia senza precedenti! Era accaduto qualcosa di
inimmaginabile.

Una spada appariscente era apparsa dal nulla e stava puntando verso la testa della principessa
dall’alto.
Due lame gelide apparirono dal nulla e sfrecciarono verso la vita della principessa Tanasha; una
da sinistra e una da destra.

Tre frecce metalliche letali erano state scagliate da qualcuno tra la folla attorno all’altare e
stavano mirando al capo, alla gola e al cuore della principessa Tanasha.

Un paio di artigli di ferro squarciarono l’aria, apparirono dietro la principessa Tanasha e


puntarono verso la sua schiena; erano pieni di veleno e la loro punta brillava di luce blu.

Una nuvola di fiamme arancioni scintillarono e una figura robusta strisciò fuori dalla roccia
accanto alla principessa. Portava una mannaia e stava attaccando le gambe della principessa.

Cinque attacchi erano apparsi allo stesso tempo e stavano per colpire la principessa.

Uno qualunque di questi agguati l’avrebbe uccisa.

Era ovvio che fosse un assassinio ben pianificato.

Una trappola mortale!

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Accadde tutto in un istante e mise alla prova i riflessi di tutti quanti.

Nessuno si aspettava che si sarebbe svolto un tentativo di assassinio durante la cerimonia di


incoronazione di questo giovane re e, proprio quando tutti stavano iniziando a capire cosa stava
succedendo, era avvenuto qualcosa di ancora più incredibile.

Degli assassini avevano attaccato la principessa Tanasha.

Il mondo era impazzito? Qualcuno stava osando prendere di mira sua altezza? E il primo assalto
era composto da sei attacchi spietati.

Quella luce di spada brillante che era caduta dal cielo portava una forza impareggiabile. Ci fu
solo un breve lampo, poi uno spadaccino apparì all’improvviso, come se avesse squarciato lo
spazio, avvolto da una fiamma argentea. La frizione dell’aria sulla lama creò delle scintille.
L’enorme forza di questo colpo spinse via la guerriera Susan e la principessa magra e vulnerabile
era stata bloccata da questa potenza terrificante, non poteva nemmeno muovere un dito. I suoi
splendidi capelli morbidi danzavano spostati dall’onda d’urto del colpo…
L’assassino che era piombato dal cielo doveva essere almeno un guerriero a cinque stelle.

E la luce di spada apparse a destra e a sinistra avevano rivelato la posizione di altri due assassini.
Brandivano delle lame gialle ricurve dall’aspetto davvero strano, le spade erano ricoperte da
strane iscrizioni. Onde di fiamme blu brillarono per le lame, fendendo il vento e caricando
spietatamente verso la vita delicata della principessa. I loro movimenti erano così rapidi che
sembrava che il vento stesso avrebbe potuto tranciarla in due come una bambola di pezza.

Le impugnature delle due lame gialle ricurve erano brandite da due assassini dall’aspetto quasi
identico. Avevano la stessa espressione, freddezza e intento omicida… Questi due assassini
dell’elemento del legno dovevano essere almeno a quattro stelle.

Era davvero eccessivo mandare tre assassini esperti ad attaccare una donna che non sapeva nulla
di arti marziali. Ma insieme ai tre fendenti, stava arrivando anche un’artigliata d’acciaio bianco
che si stava precipitando verso la schiena della principessa con uno slancio ugualmente veloce.

Quel paio di artigli erano composte da cento strati d’acciaio, i barbigli feroci coprivano le mani
dell’assassino e parte delle sue braccia, incutendo paura in chi li guardava. Stava puntando verso
il cuore della principessa e, senza dubbio, se l’avesse colpita, avrebbe ridotto il suo corpo smilzo
in una poltiglia di carne e ossa.

E c’erano anche le altre tre frecce bianche e il fendente di sciabola terrificante della figura
arancione che proveniva da terra.

Sopra, sotto, sinistra, destra, di fronte e dietro.

Cinque tipi di armi affilate.

Sei assassini implacabili.

Stavano formando una gabbia letale.

La forza di ciascun assassino era scioccante, stavano mettendo sotto pressione la principessa
come una formica sotto una roccia di un milione di libbre. Figuriamoci muoversi, non poteva
nemmeno respirare. Perfino i suoi lunghi capelli si erano bloccati e lo spazio ad un metro di
raggio attorno a lei si era solidificato, anche la polvere fine che fluttuava nell’aria si immobilizzò.

E l’aspetto più terribile era che accanto alla principessa non c’era nemmeno una guardia o carne
da cannone.
La spadaccina Susan era stata già respinta dall’onda sonica della spada, quella ragazza vestita di
viola dalla forza imprevedibile era a centinaia di metri di distanza visto che aveva inseguito
Bazzer. Il cavaliere dalla faccia immatura Romain stava sorvegliando la carrozza sotto l’altare
del re insieme a 200 cavalieri circa…

La gente fu colta dal panico, ma nessuno aveva tempo per salvarla. Alcuni si spaventarono e
chiusero gli occhi, come se avessero già visto la principessa fatta a pezzi da sei attacchi
impareggiabili e taglienti…

Fei era il più vicino alla principessa in quel momento.

Era in modalità Amazzone al livello 16 ed era equivalente solo ad un guerriero a tre stelle negli
stadi intermedi, che era praticamente inutile al momento, e l’esperienza della spadaccina Susan ne
era il miglior esempio. Ora il personaggio più potente di Fei era il barbaro. Un barbaro di livello
21 ben equipaggiato con il Duo di spade viola e verdi poteva rivaleggiare con un guerriero a
quattro stelle di livello intermedio.

Ma, senza menzionare che non c’era tempo di cambiare classe, Fei poteva sentire la forza
terrificante dei quattro assassini, specialmente la spada che stava calando dal cielo che era
impossibile da respingere. Non dubitava che nemmeno in modalità barbaro sarebbe riuscito a
resistere all’attacco.

Adesso però il tempo stringeva.

La risposta istintiva di una persona superava la reazione cosciente.

Sotto l’istinto dell’amazzone, Fei sporse le braccia. Una sfera dorata brillò e un lungo arco
brillante apparì nelle sue mani. Sei frecce taglienti percorse da scariche elettriche apparirono
sopra la corda e Fei le tirò…

Questa serie di azioni si susseguirono tutte in un respiro di tempo, simili ad un miraggio.

Pew pew pew pew pew pew!

Sei dardi squarciarono l’aria.

I corpi delle frecce erano neri come la pece e produssero un forte sibilo e delle scariche elettriche
argentee mentre fendevano l’aria.

L’arco era stato usato una volta sola, ma aveva lanciato sei attacchi.
Inoltre la direzione di questi dardi erano completamente diverse.

Il primo puntò agli occhi dell’assassino più forte che stava piombando dall’alto.

La seconda e la terza si diressero alla sinistra e alla destra della principessa, così se gli assassini
con le lame gialle ricurve si fossero sporti anche un po’ avanti, le frecce avrebbero trafitto le loro
pance.

Il quarto dardo puntò verso la freccia più veloce che stava mirando al cuore della principessa.

Il quinto superò il collo della principessa per precipitarsi verso l’assassino con gli artigli affilati.

Il sesto mirò alla nuca dell’assassino che stava spuntando fuori dal terreno con la sua sciabola.

Una tecnica del genere poteva essere definita miracolosa.

La tecnica Bombardare dell’amazzone.

Poteva scagliare diverse frecce in una sola volta e colpire con precisione l’obiettivo, infliggendo
una discreta quantità di danni.

Questa era la prima tecnica d’arco di alto livello che Fei aveva appreso in modalità Amazzone.

Questa era anche il migliore attacco di Fei usando questo personaggio.

Non si aspettava che queste sei frecce eliminassero tutti gli assassini, sperava solo che i dardi
potessero rallentare leggermente i movimenti dei nemici, distraendoli lievemente e quindi
facendogli guadagnare tempo affinché la ragazza vestita di viola a cento metri di distanza
tornasse ad aiutare.

Fei tirò le sei frecce e passò alla modalità barbaro, scatenò tutta la sua forza senza riserve e
caricò in avanti. Non aveva tempo di pensare se sarebbe riuscito a rivaleggiare con questi sei
assassini. Poteva solo cercare di salvare la principessa. Non poteva lasciare che morisse
sull’altare del re di Chambord.

Ma Fei fu comunque troppo lento.

La prima freccia non ebbe nessun effetto. La forza dell’energia del guerriero a cinque stelle la
ridusse direttamente in polvere, facendola dissipare senza dare nessun problema all’assassino.

Anche i due dardi che puntavano ai due assassini con le lame gialle ricurve andarono incontro
all’aura dei guerrieri e caddero a terra prima di poter infilzarli.
La lunga freccia che puntava all’uomo con gli artigli bianchi fu respinta con un cenno del braccio
destro, mentre il sinistro stava ancora puntando verso il cuore della principessa.

L’altra che puntava verso i tre dardi di piume bianche invece ebbe effetto.

Colpì per miracolo la punta della prima freccia e, dopo un tintinnio e un po’ di scintille, fu deviata
per poi colpire la seconda e dalla seconda passò alla terza… La traiettoria dei tre dardi cambiò
all’istante, mancando il bersaglio…

La sesta era sfrecciata verso l’assassino in basso e colpì il bersaglio. Un fiore di sangue schizzò
dalla sua schiena e l’uomo alto e robusto resistette al dolore e continuò a menare un fendente
verso le gambe della principessa…

Le reazioni dei sei assassini erano state tutte diverse e rivelarono la differenza della loro forza.

L’intero processo era durato un secondo e molte persone erano ancora scioccate.

E al momento Fei era a soli dieci metri di distanza dalla principessa.

Era un momento decisivo.

La morte aveva stretto gentilmente il collo delicato della principessa. Doveva solo stringere la
presa e tutto sarebbe stato deciso. Tanasha ora sembrava una ragazzina impotente… e questo
agguato pianificato attentamente sarebbe diventato un classico nella storia degli assassinii.

E Chambord di conseguenza sarebbe stata sepolta insieme alla principessa.

La spadaccina Susan si precipitò in avanti disperatamente, il capitano dei cavalieri Romani si


lanciò verso l’altare del re, la ragazza vestita di viola a cento metri di distanza scattò…

Tempo.

Ora il tempo era il fattore più critico.

Se qualcuno fosse apparso e avesse bloccato gli attacchi… Proprio mentre tutti si stavano
disperando, Fei fece qualcosa di strano…

Gridò all’improvviso rivolto di fronte a sé.

“Non esci ancora fuori?”

Ding ding ding ding ding ding!


Come se avesse risposto al ruggito di Fei, risuonò una serie di crepitii e innumerevoli scintille
apparirono a mezzo metro di distanza dalla principessa. Le scintille formarono una gabbia
invisibile, respingendo con fermezza le armi degli assassini.

Una spada.

Una spada lunga all’apparenza normale.

Era apparsa di fronte alla principessa.

L’aura ferma, ma gentile dell’arma aveva conquistato il terreno attorno, bloccando tutti i colpi
fatali scagliati dagli assassini.

Capitolo regolare,
12 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Un abito bianco e uno spadone.

Quando le scintille scomparirono, rivelarono un uomo di fronte alla principessa.

Era un giovane dall’aspetto davvero ordinario, non era alto, né basso, né paffuto, né smilzo.
Indossava un abito di tessuto ruvido, gli cresceva un po’ di barba sul viso e i suoi capelli color
lino erano legati. Nessuno gli avrebbe dato una seconda occhiata se fosse stato in mezzo ad una
folla… L’unico aspetto incredibile di lui erano i suoi occhi brillanti come stelle nella notte.

Se qualcuno avesse notato il suo sguardo calmo, ma maestoso, avrebbe pensato che non fosse un
uomo… ma un dio della guerra.

La lunga spada che brandiva sembrava comune. Era coperta di grandi e piccole crepe, ed era
perfino un po’ rugginosa. Perfino un contadino avrebbe pensato che fosse troppo vecchia,
figuriamoci se l’avrebbe usata per uccidere… Ma Fei aveva notato che l’arma aveva respinto tutti
gli attacchi degli assassini con la sua aura incredibile, senza lasciare passare nemmeno della
pressione.

Una mossa incredibile.

Questo tipo rimase fermo sul posto senza dire una parola.

I cinque assassini furono costretti a ritirarsi e assunsero una formazione a stella, circondando il
giovane e la principessa. Era chiaro che fossero stati scioccati dal potere di questo giovane e per
questo motivo i sicari mostrarono un po’ di paura ed esitazione.

Questo giovane, un uomo e una spada, stavano emettendo la pressione di un potente esercito.

Rimase fermo sul posto, impassibile. Eppure pareva un muro insormontabile che faceva da scudo
alla principessa, sembrava che nulla al mondo avrebbe potuto farle del male.

Era una scena che mozzava il fiato.

L’ombra viola scattò e la splendida Ziyan vestita di viola tornò al fianco della principessa.

L’atmosfera era stranamente silenziosa.

Il giovane rimase in silenzio e nessuno osava parlare.

Proprio in quel momento, all’improvviso…

Puff puff!

Tutti guardarono increduli la scena. I due assassini ai lati della principessa, il sicario che era
stato colpito alla schiena da Fei e quello vestito di bianco con gli artigli affilati sputarono sangue,
come se fossero stati feriti in qualche modo.

L’unico che sembrava rimasto illeso era l’assassino armato di spada.

Ma un secondo dopo sentì un brivido al petto. Abbassò lo sguardo e scoprì con orrore un taglio
nel suo abito all’altezza del petto che rivelava la maglia bianca sotto.

I cinque assassini impallidirono.

Si erano resi conto che durante lo scambio di prima, il giovane non solo aveva usato la sua spada
rugginosa per bloccare tutti i loro colpi, ma aveva anche contrattaccato con la sua aura, ferendoli
in modo impercettibile. Solo dopo aver sputato sangue se n’erano accorti.

Per quanto riguardava il maestro di tiro con l’arco nascosto tra la folla, i suoi attacchi erano
strani e silenziosi, nessuno lo aveva sentito incoccare le frecce e per questo non aveva rivelato la
sua posizione.

Proprio in quel momento, l’assassino con la spada pensò ad una leggenda.

Sentì un brivido per la schiena e chiese scioccato: “Sei… sei Una Spada?”
Fei sentì la gente attorno sussultare, sembrava che avessero sentito un nome incredibile e tutti i
presenti iniziarono a guardare il giovane in modo diverso.

“Questo nome sembra un po’ familiare… mi pare di averlo già sentito.” Fei esitò un po’.

L’espressione del giovane era ancora placida e, ad essere precisi, dal suo sguardo sembrava
distratto, era volto verso l’oceano di nuvole all’orizzonte, non badava affatto ai cinque assassini.
Non degnò di un’occhiata nemmeno alla persona che gli aveva fatto questa domanda, come se
questo sicario fosse un palo di legno che non poteva attirare la sua attenzione.

Dopo un breve silenzio, ritrasse lo sguardo.

Sorprendentemente iniziò a fissare Fei, squadrandolo con pazienza. Fei ebbe la sensazione di
essere nudo sotto quello sguardo fulmineo. Gli occhi del giovane sembravano contenere un’aura
piena di vicissitudini, capaci di osservare i dettagli più fini e rivelando ogni segreto.

Fei sapeva che era dovuto alla sua forza.

Il giovane dall’aspetto ordinario e gli occhi brillanti aveva già raggiunto un livello che Fei non
poteva immaginare. Se si fossero battuti, anche nella modalità più potente che aveva a
disposizione, Fei non sarebbe riuscito a resistere a nemmeno uno dei suoi attacchi.

“Come lo sapevi?” Chiese all’improvviso il giovane.

Fei esitò per un secondo e capì subito cosa intendeva. Stava chiedendo com’era riuscito ad
individuare la sua presenza prima.

“Ho tirato ad indovinare.” Rispose Fei.

Il giovane ne fu un po’ sorpreso.

Era la prima espressione da quando era apparso sull’Altare del Re. Ma ben presto tornò calmo,
osservò Fei e non disse nulla.

Il re alzò le spalle.

Aveva detto la verità, aveva tirato ad indovinare.

Fei sapeva già che la principessa era preparata. Inoltre, mentre era stata circondata dagli
assassini, aveva mantenuto un’espressione fin troppo calma. Tutte le persone attorno a lei erano
state colte dal panico o si stavano preoccupando per questa donna vulnerabile, ma solo la
principessa era rimasta impassibile. Aveva mostrato un lieve sorriso e non aveva nemmeno
guardato le lame che si stavano precipitando su di lei.

Allora c’era una sola possibilità.

Non aveva nulla di cui aver paura.

Non temeva questi assassini perché aveva un modo per affrontarli.

Fei ci aveva pensato e alla fine era giunto ad una conclusione molto semplice: la donna aveva un
equipaggiamento magico dalle difese incredibili o c’era un membro d’élite potentissimo che la
proteggeva.

Per questo Fei aveva gridato quelle parole.

Chi sapeva che avrebbe chiamato un giovane che avrebbe sbalordito tutti i presenti e che avrebbe
ribaltato la situazione con le sue tecniche divine anche solo facendo una comparsa, salvando
all’istante la principessa.

Poi ci fu un altro breve silenzio.

“Paris, esci allo scoperto, so che sei qui.”

Dissee alla fine la principessa con voce lievemente roca. Fece un passo avanti e andò accanto al
giovane. Il suo paio di occhi blu oceano scorsero la folla mentre parlava con calma, non era
affatto turbata, sembrava che stesse parlando con un vecchio amico.

“Eheh, sorella Tanasha, da quanto tempo, sembri malata come al solito, ahah!”

Una dolce voce femminile risuonò tra la folla e poi brillò un raggio di luce argentata. Tutti videro
una graziosa figura bianca apparire accanto all’assassino con la spada. Indossava un abito
bianco e i suoi capelli dorati ricadevano sulle sue spalle, teneva una rosa rossa coperta da
rugiada in una delle sue mani. Il contrasto tra l’abito bianco e la rosa cremisi dava una strana
sensazione.

“Che peccato, non credevo che la sorella Tanasha avrebbe potuto convincere il famoso Una
Spada, eheh. Pare che oggi non potremo ucciderti…”

La donna con la rosa sembrava avere circa vent’anni. Le sue sopracciglia erano perfette e con il
suo sorriso infinitamente attraente, sembrava quasi che stesse cercando di sedurre qualcuno
nonostante le sue parole… Era una donna sensuale dall’eleganza impareggiabile.
La principessa Tanasha sorrise freddamente e non aggiunse altro.

Ma Fei aveva notato che si era accigliata in quell’istante. Chiaramente era disgustata da questa
persona e non voleva parlarle ulteriormente.

Fei era accanto alla principessa ormai e le sussurrò: “Chi è questa sgualdrina?”

Anche se lo aveva detto a bassa voce, l’avevano sentito tutti chiaramente. Sua maestà ovviamente
l’aveva fatto apposta.

La principessa sorrise e la donna con l’abito bianco e la rosa rossa guardò Fei mantenendo un
sorriso, ma l’intento assassino nel suo sguardo fece sussultare il re.

‘Come potrei aver paura di te? Con questo professionista dalla nostra parte puoi attaccarti al
ca**o.’

Fei era pieno di sicurezza vista la presenza del maestro con la spada rugginosa, così fisso con fare
provocatorio la donna. Diede anche un’occhiata maliziosa al seno della donna e mostrò uno
sguardo sdegnoso, era davvero piatta, aveva massimo una seconda.

Questa lievi occhiata poteva aver toccato un punto dolente di Paris, che all’improvviso mostrò
uno sguardo tagliente.

Molto presto, il capitano dei cavalieri Romain condusse i duecento cavalieri su per l’altare del re,
circondando completamente i cinque assassini e Paris, le loro spade e le loro lance sembravano
dense come una foresta, formando un’atmosfera gelida con i loro bagliori argentati. Stavano
mirando tutti verso queste sei persone.

Ora la principessa era completamente in vantaggio.

E la persona più importante naturalmente era il giovane ordinario che brandiva la spada
rugginosa. La sua forza superiore gli permetteva di risaltare in mezzo a questa gente, perfino lui
da solo avrebbe potuto uccidere facilmente tutti i presenti…

Ma Fei provò un po’ di perplessità. Questa sgualdrina di nome Paris era rincitrullita? Dato che
stava per perdere, perché aveva osato uscire allo scoperto?

Proprio in quel momento…

“Principessa Tanasha, ho esaudito la promessa che le ho fatto. Addio.”


Disse il giovane con la spada rugginosa e, prima che gli altri potessero reagire, scomparì
dall’Altare del Re senza lasciare una sola traccia… Se n’era andato…

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


11 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Fei ne fu un po’ sorpreso.

Per un momento ebbe l’impulso di schiaffeggiare Una Spada e dirgli: “Ma sei stupido ca**o?”
Stava lasciando una situazione tesa dopo aver detto un paio di frasi. ‘Non muori mica se
rimanessi qui per un po’ più tempo.’ Pensò Fei.

Quando Una Spada se ne andò con calma, le possibilità di vincere della principessa calarono
significativamente. Fei quasi vide la Dea della Vittoria cambiare posizione e flirtare con l’altra
parte.

Paris si riempì di soddisfazione. Il suo sorriso divenne ancora più brillante. Strappò lentamente
uno ad uno i petali della sua rosa e li disperse al vento. Sembrava così naturale, ma Fei percepì
una crudeltà senza precedenti dietro i suoi gesti.

“Eheh, molto tempo fa ho sentito che Una Spada doveva un favore a sua altezza il primo principe
Arshavin e ha promesso di attaccare una volta per la sorella Tanasha… Sembra che le dicerie
fossero vere. Che sfortuna sorella Tanasha, Una Spada colpirebbe solo una volta per te. Ha
bloccato i nostri attacchi… eheh, ma ora sembra che abbiamo ancora un’occasione per
ucciderti!”

Stava tenendo la sua rosa priva di petali sorridendo come una ragazza ingenua. Il suo abito
bianco svolazzava al vento, ma le sue parole fecero rabbrividire tutti. Sembrava un misto tra un
demone e un angelo, come del dolce veleno.

“Puoi provarci!” La risposta della principessa fu breve.

Sembrava che sapesse fin dall’inizio che Una Spada se ne sarebbe andato via così. Il suo sguardo
puro simile all’oceano non mostrò nessuna emozione negativa. Si stava ancora accigliando.
Tuttavia Fei capì chiaramente che non era scontenta perché era preoccupata, ma perché non
voleva più parlare con questa ragazza. Sembrava che fosse profondamente disgustata da questa
Paris.

‘Che questa sgualdrina abbia sedotto l’uomo della principessa?’


Pensò scherzosamente Fei mentre si sfregava il mento.

Il sole dorato del mattino era già sorto e aveva eliminato il freddo del picco. Da lontano, le nuvole
scorrevano e si agitavano, sembravano magnifiche. Alcune vette erano visibili sopra il letto di
nuvole, e questo era il paesaggio più pittoresco che si poteva vedere dal picco della montagna
orientale.

Rimanevano meno di venti persone di Chambord qui.

I guerrieri forzuti come Drogba e Barrack strinsero le loro enormi armi e rimasero di guardia
attorno all’altare del re. Continuavano a gettare occhiate verso la folla e i principi; sapevano che
c’era ancora un assassino arciere tra la gente. Questo tipo di assassino era il più letale. Nessuno
sapeva quando avrebbe scagliato il suo dardo silenzioso e letale, né chi avrebbe preso di mira…

Lampard e il gravemente ferito Oleg proteggevano Angela ed Emma con un po’ di serve. Queste
due ragazze erano le persone più deboli sull’Altare del Re. Erano prive di difese di fronte a questi
misteriosi assassini.

L’Atmosfera divenne molto strana.

Anche se la principessa aveva più persone dalla sua parte, non aveva molte possibilità di vincere.

I cinque assassini erano stati feriti da Una Spada prima, ma potevano ancora combattere. Inoltre
c’era un assassino nascosto e questa ragazza il cui livello era ancora un segreto. In termini di
guerrieri stellari e maghi, la principessa era in netto svantaggio. Quei duecento cavalieri con
l’armatura non coltivavano energia interna per lo più e sarebbero stati trascurabili in battaglie di
alto livello.

Paris mostrò un’espressione provocante, come se non avesse fretta.

Questa sgualdrina si guardò attorno e tutte le persone che incrociavano il suo sguardo ebbero la
sensazione che stesse flirtando con loro. Alla fine posò gli occhi su Fei. Come se avesse trovato
una preda interessante, ridacchiò e batté le ciglia con fare seducente: “Piccolo re, posso sentire
quanto sei teso. Eheh.” Indicò la principessa accanto a Fei e disse: “Che ne dici… se ucciderai
questa donna ti lascerò vivere. D’accordo?”

Fei divenne subito il centro dell’attenzione.

“Questo accordo… non è giusto.” Fei si sfregò il mento e rise: “Cambiamolo un po’.”
“Oh? Cos’hai in mente?” Il sorriso di Paris divenne ancora più brillante mentre la rosa nella sua
mano si seccava lentamente.

“Vecchia maiala, che ne dici di fare così. Se mi leccherai i piedi ti lascerò vivere.” Disse con
serietà Fei.

L’espressione di Paris cambiò.

“Piccolo re. Pagherai per la tua arroganza… so che forse non temi la morte, ma…” Il suo sorriso
era ancora radioso, ma il suo tono era diventato molto freddo. Si girò e guardò Angela. La sua
espressione diventò davvero crudele: “Immagino che quella ragazza sia la tua donna. Vero? Che
splendida ragazza, elegante e distinta, pura e innocente, come una dea caduta in questo mondo
sporco. Pensaci. Se venisse profanata da uno sporco mendicante puzzolente e venisse venduta al
bordello più economico dell’Impero Zenit e toccata da numerosi uomini disgustosi ogni giorno,
sembrerebbe ancora così pura?”

Anche l’espressione di Fei diventò gelida: “Puoi provarci putt**a.”

La gente vicina all’Altare del Re sentì l’atmosfera diventare sempre più fredda.

Avevano tutti il fiato mozzato, come se una roccia di mille libbre fosse legata al soffitto da un
capello e che stesse per precipitare su di loro da un momento all’altro. Stavano tutti stringendo le
loro armi e il sudore bagnava i palmi. I loro cuori battevano all’impazzata, ma chissà se
avrebbero continuato farlo tra qualche secondo.

“Ahah, sto solo scherzando. Sei così serio. Eheh.”

Come se fosse una psicopatica, Paris tornò a ridere all’improvviso. Sembrava che Fei stesse
insultando qualcun altro. Guardò nuovamente la principessa.

“Sorella Tanasha, non sei curiosa? Non sei curiosa del motivo per cui l’oggetto dell’ispezione
divina non li ha percepiti?” Paris sembrava una piantagrane che stava mostrando la sua ultima
invenzione. “Cinque assassini sono riusciti a sfuggire all’Ispezione e ti hanno raggiunto
facilmente. Se Una Spada non ti avesse salvato, ora saresti morta.”

Tanasha ignorò immediatamente la sua provocazione.

Paris non si irritò per questo, sorrise e continuò a spiegare: “Immagino che tu possa riconoscere
questo oggetto.”
Una sfera color blu cielo apparve all’improvviso e vorticò sulla punta dell’indice di Paris. La
sfera sembrava trasparente e sulla sua superficie erano incisi molti simboli. Emanava una nebbia
blu, come se fosse un diffusore di aromi, ma la foschia presto scomparì. Pareva un giocattolo, ma
tutti provarono inquietuine vedendolo.

“Schermo del Cielo!” Gridò con sorpresa la ragazza vestita di viola.

“Ahahah, sorella Tanasha, probabilmente non te l’aspettavi. L’Imperatore Yasin ha già dato lo
Schermo del Cielo a sua altezza Dominguez. Sembra che perfino l’imperatore non ti voglia più
viva, che sfortuna…” Paris si leccò le labbra con la sua piccola lingua rossa.

La principessa sospirò: “Hilton-Paris, non ha nessun significato. Se vuoi usarlo per confondermi,
allora mi deluderesti dopo che abbiamo combattuto per così tanti anni. Non sai davvero quali
sono le intenzioni di mio padre… Non importa, non devi mettermi alla prova e stuzzicarmi con
queste chiacchiere noiose. Sono sicura che Dominguez ha fatto molti preparativi per l’assassinio
di oggi. Devi avere molti assi nella manica, tirali fuori presto. Vedremo se potrai sbarazzarti di
me.”

“Assi nella manica? Eheheh, li uso solo all’ultimo momento naturalmente… Ahahah, sorella
Tanasha, prova ad affrontare i nemici che hai davanti prima…” Paris stava ancora sorridendo,
ma non appena finì di parlare, divenne impassibile. Pronunciò una parola fredda e scioccante
mentre il vento agitava il suo abito bianco:

“Uccideteli!”

La situazione cambiò.

I cinque assassini passarono subito all’azione. L’assassino con la spada attaccò la principessa a
quattro iarde da lui a tutta forza.

Allo stesso tempo, l’assassino vestito di bianco che usava un paio di artigli di metallo scomparì
dal suo posto e apparì dietro la principessa, mirando verso la sua schiena.

Anche i due assassini che sembravano uguali attaccarono, ma il loro obiettivo non era la
principessa, ma Fei. Le loro lame gialle dalla forma strana arrivarono di fronte al re in una
frazione di secondo.

Una fiamma color arancione giallastro brillò e un assassino alto e robusto si precipitò verso
l’Altare del Re.

“Boom!”
L’Altare del Re collassò e la formazione dei duecento cavalieri vicini precipitò nel caos…

I cinque assassini cooperavano con grande abilità; si erano divisi ogni compito in un istante.

Anche Hilton-Paris passò all’azione. Lasciò una serie di immagini residue mentre prendeva di
mira Angela.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


10 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

“Muori!”

Due spade, una viola e una verde apparirono nelle mani di Fei. Anche se non possedeva
dell’elaborata energia dell’elemento fuoco, la pura forza fisica di un barbaro di livello 21 esplose
e scioccò tutte le persone attorno. Le due lame si erano trasformate in due ombre brillanti che
colpirono accuratamente le spade dorate.

Tink tink!

Schizzarono due scie di scintille, assomigliavano a fuochi d’artificio.

Il barbaro di livello 21 era molto più forte dei suoi avversari. La collisione aveva scaraventato
all’indietro le lame dorate insieme ai loro proprietari. I due assassini ne furono davvero sorpresi.
Non si sarebbero mai immaginati che il piccolo re fosse così potente; d’altronde non emanava
nessuna energia.

Dopo che Fei bloccò l’attacco, batté i piedi per terra e usò il balzo del barbaro, inseguendo
velocemente Hilton-Paris. Non badò più a proteggere la principessa, la sua fidanzata era in grave
pericolo.

Quella pu**ana fu molto veloce. Raggiunse Angela nel giro di qualche secondo.

“Togliti dai piedi!”

Una fiamma d’energia blu e rossa brillò mentre Lampard e il guardiano Oleg si posero di fronte
ad Angela per proteggerla. Lampard era un guerriero a tre stelle. Il suo fuoco crebbe e bruciò
selvaggiamente. Coprì perfino Angela ed Oleg. La spada nera appesa alle spalle di Lampard
iniziò a tremare. Il guerriero ne strinse l’impugnatura e la brandì con ferocia. Slash! L’energia
blu volò fuori dalla sua spada e si abbatté su Parsi come un’enorme onda anomala.
Oleg era più debole. Tuttavia sopportò il dolore e attaccò con tutte le sue forze. La sua energia
rossa assomigliava ad una corda frustante.

Paris sorrise freddamente. Mentre era ancora a mezz’aria, scagliò un colpo.

Boom! Boom!

L’ondata di energia blu e la frusta di fiamme rosse scomparirono all’istante. Lampard ed Oleg
furono colpiti da qualcosa di invisibile. Entrambi sputarono sangue e furono scaraventati via
dall’Altare del Re.

Non erano riusciti a resistere nemmeno ad un attacco.

Non avevano guadagnato tempo per Fei.

Un’ombra bianca li superò e apparì dietro Angela.

Una mano morbida e snella strinse il collo da cigno di Angela come prima teneva la rosa. Paris
respinse via facilmente Emma che aveva cercato di aiutare Angela, e sorrise a Fei, che stava
caricando verso di lei. Non nascose il suo sguardo giocoso. Era inquietante.

La donna aveva catturato Angela in pochi secondi.

“Lasciala andare!”

Fei dovette fermarsi a cinque iarde da lei. Mise da parte le due lame e fissò Paris con fare gelido.
Non vedeva l’ora di coplire questa pu***na.

“Eheheh, sei nervoso?”

Il sorriso di Paris era ancora seducente e la sua espressione era incantevole. Non badò affatto
alla freddezza di Fei. Mentre stringeva il collo di Angela con una mano, con l’altra accarezzò
lentamente i suoi capelli neri e setosi. I suoi movimenti erano molto intimi, come se stesse
aiutando la sua amica a prepararsi per un evento importante.

“Piccolo re, ti ricordi ancora di ciò che ho detto? Eheheh, la tua donna sarà profanata dal
mendicante più misero e verrà venduta al bordello più sporco per rimanere una prostituta per il
resto della vita… Cosa ne pensi? Hai paura? Sei afflitto? Arrabbiato? Ahahah, piccolo re,
inginocchiati come un mendicante. Leccami i piedi e implorami. Forse ti risparmierò!”

Fei si agitò ancora di più.


Questa donna era pazza.

Gli aveva rivolto la stessa offesa che Fei le aveva detto, parola per parola.

Ovviamente il motivo per cui Paris aveva attaccato Angela era per via delle provocazioni di Fei…
Questa donna era di una bellezza impareggiabile, unica nel suo genere. Uno avrebbe pensato che
avrebbe avuto un temperamento raffinato e simile a quello di una dea, tuttavia era anche testarda
e folle. Le persone normali non se lo sarebbero potute nemmeno immaginare. Era vendicativa e
ancora più crudele di un demone. Stava mostrando un’espressione provocatoria. Applicò
lentamente un po’ più di forza sulla sua presa e iniziò a soffocare Angela mentre si godeva la
tensione di Fei.

In quel momento il picco della montagna orientale era diventato un inferno.

L’assassino con la spada non era riuscito ad effettuare il suo attacco letale; era stato bloccato
dalla ragazza vestita di viola. Sembrava che fossero ad un livello simile. Combattevano e le loro
energie di tipo diverso si mescolavano mentre scattavano così velocemente da sembrare invisibili.
Si poteva sentire solo il clangore delle loro armi.

Dall’altra parte, l’assassino vestito di bianco che brandiva degli artigli di ferro stava affrontando
il capitano dei cavalieri Romain. I suoi movimenti erano ingannevoli e imprevedibili. Sembrava
che i suoi artigli potessero lacerare lo spazio e attaccare da ogni angolazione. Il capitano dei
cavalieri dal volto giovane e con il sorriso perenne stava usando uno spadone a due mani. Il suo
stile era molto diverso da quello dell’assassino. Avanzava usando delle tecniche elementari come
il fendente, l’affondo, e la spazzata. Nonostante fosse semplice, era estremamente efficace.
Bloccava ogni attacco e poteva mantenere l’assassino a tre passi di distanza dalla principessa.

Gli assassini con le lame gialle non inseguirono Fei; si girarono e attaccarono la principessa.

A questo punto non c’erano altri maghi o guerrieri stellari ad aiutarla. Tuttavia, i duecento
cavalieri di Zenit mostrarono la loro salda determinazione. Nessuno di loro si ritirò. Gridarono
mentre caricavano di fronte alla principessa e la circondarono per proteggerla. Avevano costruito
un muro di carne ed ossa. Anche se erano destinati a morire, sarebbero periti nel tentativo di
proteggerla. Era una scena davvero tragica.

I due assassini si infuriarono. Anche se erano molto più forti dei cavalieri, ognuno dei loro
attacchi decapitava solo un po’ di soldati… Non potevano raggiungere velocemente la
principessa…
L’Altare del Re fatto da enormi pietre bianche era stato danneggiato dalle fondamenta da un
guerriero stellare di tipo terra. Iniziò a crepitare e a rompersi. Grandi pezzi di pietra furono
scaraventati via e delle fenditure simili a ragnatele iniziarono ad estendersi per il terreno. Molti
cavalieri caddero nelle fessure e morirono colpiti dalle pietre.

Woosh! Woosh! Woosh! Woosh!

Dardi affilati sfrecciarono silenziosamente. Usando la polvere e il caos per nascondersi, trafissero
fronti, occhi, gole e cuori di cavalieri… Ogni freccia dell’assassino nascosto nell’ombra uccideva
qualcuno, sembrava un cupo mietitore.

Accadde qualcosa di prevedibile.

Anche i principi e gli emissari di altri regni iniziarono a combattere.

Persone come il principe Layo del regno Shanui, il principe Boyou del regno Luna, l’emissario
Yaley del regno Chata e i rappresentanti di una decina di altri paesi erano passati all’azione dopo
aver sentito l’ordine di Paris. Si erano legati un fiocco rosso al braccio e poi iniziarono ad
attaccare chi non lo portava.

“Uccidete la principessa, sua altezza Dominguez vi ricompenserà lautamente!”

“Bast***i… morite!”

“Uccidete Tanasha, uccideteli tutti. Non lasciate che la legione d’incoronazione ne esca viva!”

“Ahahah, uccidiamoli, uccidiamo tutti questi stupidi emissari e le loro guardie!”

La luce del sole aveva difficoltà a penetrare oltre la polvere. Il picco della montagna orientale era
diventato un inferno di sangue. Armi si scontravano ed arti volavano ovunque. Il sangue schizzava
per terra come una pioggia, e urla e grida risuonavano nel picco.

Le duecento persone si erano divise in due fazioni.

Quelli con il fiocco rosso sapevano già cosa sarebbe successo. Erano preparati e reagirono
velocemente. Lanciavano attacchi a sorpresa, erano organizzati ed entrarono in vantaggio nel
giro di qualche minuto.

Quelli che erano venuti qui solo per congratularsi con Fei furono colti di sorpresa e subìrono
gravi perdite. Più della metà furono feriti o uccisi in pochi momenti. Si radunarono e lottarono per
difendersi. Tuttavia stavano fronteggiando dei nemici difficili; erano come una piccola nave
nell’oceano e potevano annegare da un momento all’altro.

Fei si guardò attorno e capì velocemente cosa stava succedendo.

La cerimonia di incoronazione si era trasformata in un campo di battaglia tra due grandi fazioni.
Era la fonte di pericolo e cospirazione di cui aveva intuito la presenza. Anche se Chambord non
aveva nulla a che fare con questo combattimento, sfortunatamente era stata scelta come arena ed
era destinata ad essere annientata.

“Perché stai esitando piccolo re?”

Paris sorrise, come se tutto il sangue e le urla non avessero niente a che fare con lei. “Vieni qui e
implora, striscia fin qui… inginocchiati. Eheheh, potrei davvero lasciarti andare.”

Fei guardò Angela.

La splendida ragazza era come un giglio solitario tra turbini di polvere. Era un po’ pallida, ma la
sua espressione era coraggiosa, non mostrava la minima paura. Il suo abito blu cielo era
macchiato dalle gocce di sangue che erano schizzate fin qui a causa del vento, e presto perse il
suo colore e divenne marrone grigiastro per la polvere.

Questo abito era stato ideato da Fei prima della cerimonia. Era stato fatto apposta per Angela.
Era maestoso e unico, e sottolineava la sua bellezza intrigante.

Fei si sfregò le mani.

Un forte vento soffiò su Angela e sollevò l’orlo del suo abito, rivelò una parte delle sue gambe
bianche e morbide, incantando e calmando Fei.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


9 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

‘Ah? Avanti, uccidi la principessa. Perché serbi rancore nei miei confronti?’ Pensò Fei. Voleva
proprio dirglielo, se la sua vera missione era uccidere la principessa, perché avrebbe perso tempo
con lui.

“Lascia andare Angela. Giuro sul mio onore di re che non interferirò.”

Fei fissò lo sguardo seducente di Paris e disse la sua offerta.


Era ovvio che questa donna non avesse preso in ostaggio Angela per del mero risentimento. Ci
aveva messo molto tempo per preparare questo tentativo di assassinio, ma Fei era l’equivalente di
un guerriero a quattro stelle sbucato dal nulla. In altre parole, la velocità con cui era migliorato
avevano superato le sue aspettative. Non si era mai sentito parlare di qualcuno capace di passare
da tre a quattro stelle nell’arco di pochi giorni.

Normalmente solo un guerriero a quattro stelle non sarebbe stato sufficiente ad attirare
l’attenzione di Paris, ma ora doveva intervenire.

Entrambe le parti, Tanasha e Paris, erano sul filo del rasoio. Dovevano calcolare con attenzione
ogni passo ed eventualità. Prima della cerimonia di incoronazione, avevano riesaminato i loro
piani e pensato ad ogni possibilità che avrebbe potuto danneggiare le loro strategie. Le due donne
più intelligenti di Petersburg sapevano che in questo conflitto qualsiasi variabile avrebbe potuto
cambiare all’istante il risultato. Era come danzare su dei coltelli, qualunque fallimento sarebbe
risultato in una morte immediata.

Questa missione era piuttosto semplice.

Usando l’incoronazione come opportunità, la principessa Tanasha avrebbe funzionato da esca per
attirare l’attenzione di Paris, che avrebbe capito subito le sue intenzioni e avrebbe escogitato un
piano per assassinarla. Le due donne più famose della capitale di Zenit volevano usare questa
opportunità per uccidersi a vicenda e aumentare le possibilità di ottenere il trono dell’uomo che
ognuna sosteneva. Visti i vincoli di tempo, probabilmente sarebbe stato il loro ultimo scontro; chi
vinceva avrebbe pigliato tutto. Dalle numerose volte che si erano scontrate, ognuna comprendeva
bene le capacità, le abilità e le risorse dell’altra. All’inizio c’era un sottile equilibrio. Sembrava
che fossero alla pari, ma se una delle due avesse avuto un asso nella manica in più, il risultato
sarebbe stato ovvio.

Paris non era solo un bel faccino visto che riusciva ad affrontare Tanasha, che era
soprannominata la dea dell’intelligenza. Era piuttosto astuta e si muoveva con intelligenza.

Quando era apparsa sull’Altare del Re, era riuscita a scuotere Fei e a capire il suo punto debole
con poche frasi; il solo modo per controllare Fei, questa incognita, era prendendo in ostaggio
questa ragazza di nome Angela.

Perciò, quando avevano attaccato, non aveva preso di mira la principessa, ma sorprendentemente
l’indifesa Angela.

Paris aveva avuto successo.


Sembrava che avesse il pieno controllo della situazione. Aveva usato poche risorse e aveva
limitato i movimenti di questa incognita. Il re Alexander non aveva aiutato troppo la principessa.
Con il passare del tempo, furono gli assassini a diventare i favoriti.

Era una donna spaventosa.

Fei aveva intuito le intenzione di Paris, per questo aveva fatto questa dichiarazione.

Tuttavia…

“Eheh, piccolo re, se la lasciassi andare torneresti ad aiutare Tanasha. Perché la lascerei
andare? Solo perché hai promesso di non interferire?” Paris ne fu un po’ sorpresa. Non si
aspettava che il re avrebbe capito così velocemente le sue intenzioni. Ma non avrebbe comunque
lasciato andare Angela. Visto che aveva sperimentato i molti lati oscuri dell’umanità, invece che
fidarsi di promesse e giuramenti, Paris preferiva assumere il controllo della situazione.

La risposta di Paris colse di sorpresa anche Fei. Pensava che almeno avrebbe considerato la sua
proposta.

La situazione era pessima sia per la principessa che per Fei. Si poteva dire che fossero sulla
stessa barca. Se gli assassini avessero ucciso tutti i guerrieri stellari dalla parte di Tanasha,
nemmeno Fei sarebbe sopravvissuto.

Fei si accigliò.

“Alexander…” Disse all’improvviso Angela. Il suo tono era così calmo che sembrava spaventoso:
“Ascoltami. Per favore uccidi questa donna se puoi e vendicati per me ed Emma…” Dopodiché un
rivolo di sangue iniziò a colare dalle sue labbra. Il suo splendido collo perse tutte le sue forze e
abbassò piano la testa. Collassò nella presa di Paris; una splendida ragazza aveva smesso di
respirare ed era morta sotto la luce del sole.

“Angela!!!!!!”

Fei ruggì mentre provava un dolore straziante. Balzò in avanti e sfrecciò come una palla di
cannone mentre il terreno si incavava sotto i suoi piedi. Le spade viola e verdi si trasformarono in
una tempesta di lame che puntarono verso Paris. Il suo intento era evidente!

Paris era scioccata. Non credeva che la ragazza nelle sue braccia sarebbe stata così determinata
e si sarebbe suicidata mordendosi la lingua. Anche se era un po’ sospettosa, dopo aver sentito che
il cuore della ragazza si era fermato provò un’emozione indescrivibile. Sospirò e spinse piano il
corpo di Angela verso Fei.
“Restituirò il suo corpo… non avevo intenzione di ucciderla.”

Paris scomparve, ma le sue parole raggiunsero chiaramente le orecchie di Fei. Era raro che
questa donna crudele e soverchiante si giustificasse, era un’eccezione per lei.

Fei mise da parte le spade e abbracciò il corpo di Angela.

“Nerino!!” Gridò Fei.

“Woof woof woof!!”

Un forte abbaiare infranse l’atmosfera tragica nel picco della montagna orientale. Sotto gli
sguardi sorpresi di molte persone, un enorme cane nero si precipitò a fianco di Fei. Il re posò il
corpo di Angela sul suo dorso e il cane si trasformò in un tornado nero che scomparì dal picco
della montagna orientale dopo che Fei gli aveva dato una pacca sulla testa.

“Muori!”

Dopo aver visto Nerino portare via Angela dalla montagna, Fei si sentì meno all’angolo. Si girò e
vide le persone che stavano ancora combattendo. Dopo aver localizzato i due assassini con le
lame gialle che stavano massacrando la cavalleria di Zenit, balzò, evocò le spade gemelle e menò
fendenti a tutta forza.

Boom!

Una forte esplosione risuonò per il campo di battaglia e sollevò una grande quantità di polvere. I
due assassini non ebbero nemmeno la possibilità di schivare. Poterono solo bloccarlo con le loro
lame. Sentirono subito una forza inarrestabile provenire dalla collisione. Le loro ginocchia
cedettero e furono costretti a piegarle per fronteggiare questo impatto. Il risultato fu scioccante, i
loro polpacci sembravano essere stati inchiodati nel duro terreno. Il sangue schizzava dalle loro
bocche.

Fei non si fermò. Non si trattenne e attaccò pieno di intento omicida.

Mirò con un calcio verso gli assassini che non si erano ancora rialzati. Fu così veloce che fece
risuonare un forte scoppio, i due guerrieri capirono che non sarebbero sopravvissuti se fossero
stati colpiti. Terrorizzati, posero le lame di fronte a sé per proteggere i loro punti vitali. Tuttavia
l’attacco andò a segno e furono scaraventati via dall’Altare del Re distrutto.

“Toglietevi dal ca**o!”


Fei batté i piedi con forza e apparirono numerose crepe che assomigliavano a ragnatele sotto i
suoi piedi. L’altare distrutto iniziò a tremare. L’enorme impatto era stato trasmesso attraverso la
struttura ed era arrivato al terreno.

Un secondo dopo una fiamma d’energia arancione giallastra iniziò a brillare. Il guerriero di tipo
terra che si stava nascondendo sottoterra e che stava facendo degli agguati urlò mentre si
precipitava fuori dal terreno. Il colpo di Fei era accurato. L’impatto lo aveva colpito e quasi lo
aveva ucciso all’istante. Aveva quasi perso le sue capacità combattive e stava solo scappando…

Una forza incredibile!

Inimmaginabile!

Anche la principessa sotto la protezione della cavalleria rimase scioccata.

Fei che era estremamente infuriato stava mostrando la sua potenza incredibile. La forza fisica di
un barbaro di livello 21 era stata utilizzata appieno. Questa potenza poteva demolire ogni tattica e
tecnica. Di fronte a questa forza bruta, i guerrieri stellari non ebbero nemmeno il tempo di usare
la loro energia e mostrare le loro capacità. Rimasero gravemente feriti e furono costretti a
ritirarsi.

In un istante, tre assassini avevano perso le forze e non erano più una minaccia.

La situazione nel campo di battaglia era cambiata drasticamente.

Paris si era unita all’assassino che stava usando una spada e stava combattendo contro la
ragazza vestita di viola. Cercarono di superare le fiamme viola della giovane e di arrivare alla
principessa. Ma dopo aver visto questa scena, la donna mostrò un’espressione rabbiosa e tesa.
Lasciò perdere la ragazza vestita di viola e diresse i suoi attacchi verso Fei.

L’energia verde nelle sue mani fu spinta in avanti, i suoi movimenti erano così delicati che
sembrava stesse raccogliendo un fiore. Ma l’energia si trasformò immediatamente in uccello
gigante che spiegò le ali, gridò e volò verso Fei. Le sue ampie ali erano affilate come coltelli. Con
uno sguardo folle, si precipitò verso il re.

Distruggeva ogni ostacolo lungo la sua strada. Il terreno crepitò e i cadaveri furono scaraventati
via.

Fei rise mostrando un’espressione folle.


Usò due tecniche del barbaro: Colpo e Doppio Colpo allo stesso tempo, e le sue lame viola e
verde si trasformarono in una tempesta affilata che puntò verso la testa dell’enorme uccello verde.

Alla fine l’energia e le due spade si scontrarono.

Boom!

L’intera montagna tremò a causa della collisione.

L’enorme impatto creò un’onda sonica che travolse l’intera montagna orientale e le persone
vicine all’esplosione furono spazzate via come erbacce. Nessuno riuscì a rimanere in piedi sotto
questa forte pressione. Detriti, polvere, sangue e armi vorticarono nell’aria e crearono uno strano
tornado. Nel raggio di dieci iarde dove stavano Fei e Paris, tutto sembrò gradualmente
decomporsi e ridursi in macerie.

Era una tempesta mozzafiato.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


8 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Una tempesta splendida e terrificante.

Anche se Paris era potente, fu scaraventata all’indietro come una foglia caduta sotto la brezza
d’autunno. Doveva ammettere di aver sottovalutato la vera forza di questo piccolo re.

Mentre volava all’indietro, stava già calcolando la sua prossima mossa. Le sue pupille si
contrassero all’improvviso. Vide due bagliori di luce dall’aura assassina. Sotto la copertura di
questa splendida tempesta, una luce viola e una verde si lanciarono su di lei; una puntava al suo
cuore e l’altra alla gola.

Impossibile.

Quel piccolo re era rimasto in piedi nonostante l’enorme forza di questa collisione letale. Inoltre
si era mosso molto velocemente. Anche se era ricoperto di ferite, la sua determinazione non ne era
stata influenzata minimamente; voleva ancora ucciderla. Il suo corpo era perfettamente parallelo
al terreno mentre scattava verso di lei. Vorticò nell’aria e le due spade brillarono nella tempesta
di lame letale.

Paris sentì subito un grande senso di pericolo.


L’intento omicida nello sguardo di Fei si era quasi materializzato. Creò numerosi segni rossi sulla
pelle nivea di Paris, come se un coltello avesse percorso il suo corpo. La sensazione di gelo
squarciò all’istante le difese mentali di Paris e interruppero il flusso dei suoi pensieri.

Dopo aver visto gli strati di energia verde che aveva creato cedere di fronte alle due spade, la sua
espressione cambiò drasticamente. Mostrò una paura senza precedenti e quando si girò, urlò un
nome.

“Murphy!!!”

Boom!

Prima che potesse finire di urlare, una figura apparì di fronte a lei e scagliò lentamente un pugno.

Questo colpo dava una sensazione molto strana.

Pareva estremamente lento. Chiunque avrebbe potuto vedere l’angolazione e la traiettoria del suo
pugno. Si potevano osservare chiaramente i simboli e le iscrizioni dell’anello nero che portava al
dito. Tuttavia al tempo stesso il suo colpo era rapido. In un istante, impattò contro le spade.

Questo attacco aveva letteralmente stravolto lo spazio e il tempo.

Tink!

Aveva colpito entrambe le luci allo stesso tempo.

Una forza inarrestabile esplose sulle lame di Fei, che iniziarono a piegarsi e a fare pressione sulle
mani del re. Presto il contraccolpo passò sulle braccia e sulle spalle di Fei.

Crack, crack!

Risuonò uno schiocco raggelante. Il sangue schizzò dai pori delle sue braccia, sembrava che ci
fosse uno strato di foschia sanguigna attorno a lui. Il suo abito si macchiò subito di rosso. Fei fu
scaraventato via per più di venti iarde come una bambola di pezza prima di potersi fermare. Un
rivolo di sangue colava dall’angolo della sua bocca.

Un esperto!

Fei ne fu scioccato.

Questa persona apparsa all’improvviso era il guerriero più potente che avesse mai visto sia nel
mondo reale che in quello di Diablo. La strana forza che era entrata nelle sue braccia aveva
distrutto e lacerato le sue ossa e i suoi muscoli, come se fossero scoppiate delle esplosioni in
miniatura nel suo corpo. Il dolore insopportabile quasi lo fece gridare.

Tirò subito fuori una bottiglietta di Pozione Curativa Normale e la tracannò.

Le sue ferite guarirono velocemente.

Tuttavia non ne fu affatto sollevato.

La forza entrata nel suo corpo non scomparì. Continuava a distruggere le ossa e i muscoli appena
guariti. La pozione poteva solo occuparsi delle lesioni, non poteva eliminare questa forza
pericolosa nel suo corpo.

Tirò fuori un’altra bottiglietta, la pozione della giovinezza completa.

Questa pozione poteva ripristinare il 100% della salute e del mana nel mondo di Diablo, e lo
aiutava anche a sbarazzarsi di qualche effetto negativo… Non appena mandò giù la pozione, la
forza distruttiva nel suo corpo si indebolì immediatamente. Presto l’effetto della pozione e la forza
letale si annullarono a vicenda.

Fei non attaccò di nuovo.

Passò velocemente alla modalità assassino e scomparve in questo ambiente polveroso. A quel
punto, il picco della montagna orientale era diventato caotico, la polvere e la foschia di sangue
oscurava la vista. Questo era l’ambiente migliore per un assassino.

Un uomo forte e dai capelli e dalla barba bianchi rimase di fronte a Paris.

Questa era la persona, Murphy, che aveva scaraventato via Fei. Era uno degli assi nella manica
di Paris e avrebbe dovuto attaccare e uccidere la principessa durante il momento più critico.
Tuttavia Paris non aveva avuto altra scelta che chiamarlo per difendersi visto che aveva rischiato
la vita. Così aveva dovuto rivelare questa risorsa segreta.

Dopo aver respinto Fei, il vecchio Murphy non lo inseguì.

Mise le mani dietro la schiena. Due raggi dorati sfrecciarono dai suoi occhi e attraversarono i
strati di polvere e di foschia di sangue. Sembrava che stesse sondando l’ambiente attorno e stesse
cercando qualcosa… Gradualmente mostrò un’espressione solenne.

Paris notò un particolare. Vide due ferite profonde sui pugni dell’esperto. Erano profonde uno o
due pollici e si potevano vedere le ossa sotto. Il sangue colò dalle sue dita e cadde a terra.
Questa scoperta spaventò di nuovo Paris.

Murphy era già un guerriero a tre stelle. Aveva un’energia di tipo metallo e questo rendeva il suo
corpo quasi indistruttibile. I suoi pugni erano le armi più dure, ma non avevano nessun vantaggio
contro le due spade di Fei… Paris si raggelò sempre di più mentre ci pensava. Se Murphy non
fosse stato qui, allora quell’attacco avrebbe trafitto la sua gola e il suo cuore.

“Murphy, uccidilo il più presto possibile!”

Disse Paris con energia. Non era mai stata così preoccupata. Anche se aveva altri assi nella
manica e più piani, le capacità di questo piccolo re la mettevano un po’ a disagio. Il sesto senso
femminile, il suo intuito le suggeriva che forse aveva trascurato qualcosa, ma non sapeva cosa.

“È scomparso!”

L’esperto Murphy si era guardato attorno e non era riuscito a trovare il nascondiglio del piccolo
re. Non poteva percepirlo minimamente: “Non riesco a trovarlo!”

“Cosa?”

Paris non poté nascondere la sorpresa nel suo splendido viso. Questo picco.lo re poteva
nascondersi dallo sguardo di un guerriero a sei stelle. Sembrava un miracolo che poteva accadere
solo nelle leggende raccontate dai cantastorie. Questa donna pensò velocemente ad una soluzione:
“Inizia a torturare e ad uccidere le guardie e i soldati di Chambord, lo costringeremo ad uscire
allo scoperto!”

Paris era una maestra nel comprendere e nel manipolare con i punti deboli degli altri.

Ma…

“Paris, se non sbaglio, sembra che tutti gli abitanti di Chambord… siano già morti.”

Murphy si guardò di nuovo attorno e le diede una risposta che la riempì di frustrazione. Questa
donna splendida non si era trovata da molto tempo in una situazione così difficile. Si sentiva
impotente, provava la stessa sensazione che aveva avuto quando il suo padre adottivo l’aveva
rinchiusa in un seminterrato oscuro sedici anni fa.

“Dannazione! Lasciamolo perdere… terrò occupati i guerrieri stellari dalla loro parte. Uccidi la
principessa prima!”
Dopo aver detto questo, Paris iniziò ad aiutare l’assassino che stava affrontando la ragazza
vestita di viola e che era in svantaggio. Murphy invece scattò verso la principessa.

Boom! Boom!

Ad ogni passo che faceva, l’energia attorno a lui si rafforzava. Presto la montagna iniziò a
tremare, era troppo potente.

I cavalieri attorno alla principessa percepirono velocemente questo pericolo. Ne rimanevano


meno di cento e si divisero in due gruppi. Uno proteggeva da vicino la principessa e l’altro caricò
verso Murphy con coraggio; volevano sacrificarsi per fermare l’avanzata del guerriero
terrificante, anche se avessero potuto fermarlo per un secondo, ne sarebbe valsa la pena.

Tuttavia…

Boom! Boom!

Murphy si stava avvicinando sempre di più alla principessa. Si limitò a scagliare dei pugni verso i
soldati di Zenit e gli uomini che cercarono di ostacolarlo furono spazzati via ancora prima che
potessero urlare di dolore. La forte energia di tipo metallo ridusse a pezzi tutte le loro ossa e fece
evaporare il loro sangue. Sembravano dei fiocchi di neve d’estate, scomparirono in pochi secondi.

Questo era un guerriero stellare davvero formidabile.

I soldati ordinari non potevano avvicinarsi entro dieci iarde da lui, figuriamoci fermarlo.

Nonostante questo, la cavalleria continuò a caricare.

Il loro onore sovrastava la paura.

Sfortunatamente per loro, il coraggio non avrebbe cambiato nulla di fronte alla forza assoluta.

In un batter d’occhio, più di cinquanta coraggiosi cavalieri erano stati annientati. Le loro armi e
le loro armature furono ridotte in polvere insieme ai loro corpi. Erano scomparsi per sempre da
questo mondo.

Murphy si stava ancora avvicinando, passo dopo passo.

Era ad una distanza critica. La principessa era in grave pericolo. Quando Murphy scagliò il
ventunesimo pugno, la formazione dei cavalieri che la stava proteggendo stava già crollando.
La morte dei loro colleghi e amici non li aveva turbati, ma i pugni di Murphy erano un’altra
storia.

Senza aver bisogno di ordini, il resto dei cavalieri si divise di nuovo a metà. Circa venticinque
cavalieri continuarono a proteggere la principessa e altri venticinque si precipitarono su Murphy
come falene che volavano verso la fiamma. Il terreno era fradicio del sangue dei loro colleghi.

Boom! Boom! Boom! Boom!

Stessi pugni e stesse morti silenziose.

I sacrifici coraggiosi dei cavalieri sembravano davvero inutili.

L’esperto dai capelli bianchi arrivò a meno di trenta iarde dalla principessa.

Tra tutti e venticinque i cavalieri che avevano attaccato Murphy, ne era rimasto vivo solo uno.
L’esperto canuto mostrò un’espressione impaziente. Scagliò un altro pugno e quell’uomo
scomparì all’istante.

Nulla poteva fermare questo assassino.

Murphy fissò la principessa. Era sicuro di poter ridurre in poltiglia questa dea dell’intelligenza di
San Petersburg temuta da così tante persone.

In quel momento però…

Arrivò un pugno.

Attraversò silenziosamente la foschia di sangue dell’ultima carica di cavalieri. Come se avesse


superato i limiti dello spazio e del tempo, questo colpo atterrò all’istante sul petto di Murphy.

Puff!

Il sangue schizzò, macchiando la barba bianca di Murphy.

L’esperto fu scaraventato all’indietro come un proiettile.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
Proprio come Cech e Brook con la Pozione Hulk, Pierce e Drogba non riuscirono a digerirla
velocemente. Anche se il dolore era sparito, i loro corpi continuarono a rimanere verdi, ancora
più verdi di Brook e gli altri visto che erano più deboli. I tipi muscolosi rimasero sul posto,
sembravano venti cactus spuntati dal nulla nella sala di pietra.

“Non preoccupatevi, quando assorbirete pienamente la droga, questo effetto collaterale


scomparirà.”

Fei chiamò Essien, Shaquille O’Neal e Khan, poi lanciò loro una pergamena segreta sulla
coltivazione dell’energia e uno zaffiro spezzato dell’elemento acqua. Queste tre persone usavano
tutti l’energia dell’acqua e c’erano tre pergamene elementali dell’acqua nella collezione reale di
Chambord, così era sufficienti per i tre uomini. Dopo essere stati raffinati e trasformati dalla
Pozione Hulk, l’ampiezza e la resistenza dei loro canali di energia superavano di gran lunga
quelli di una persona normale e potevano anche essere considerati davvero talentuosi. Inoltre, con
l’aiuto di uno zaffiro dello stesso elemento, probabilmente sarebbero potuti avanzare di livello in
breve tempo.

Gli altri uomini muscolosi che non avevano ottenuto un equipaggiamento o altre ricompense
poterono solo grattarsi la nuca, sbavando mentre ridevano come sciocchi. Guardarono Fei con
occhi acquosi, puri e innocenti, come un gruppo di bambini che volevano il latte dalla loro
mammina.

Allibito, Fei fece un cenno per fare uscire fuori dalla stanza di pietra questi cactus che cercavano
di fare i carini.

In effetti questi uomini forzuti avevano capito la situazione. L’inventario di un paese sottoposto di
sesta classe era troppo carente, così a sua maestà probabilmente non era rimasto molto dopo aver
tirato fuori questi tesori. Perciò non si lamentarono, almeno avevano ricevuto tutti un
potenziamento grazie alla Pozione Hulk. Inoltre le persone che Fei aveva chiamato erano tutti dei
compagni che avevano compiuto le imprese più prominenti. Questo era il motivo per cui potevano
solo invidiarli, ma non diventare gelosi.

Dopo aver finito, Fei rimase in silenzio nella sala di pietra.

All’improvviso passò alla modalità Assassino.

Una forza diversa dal potere spirituale del paladino, quello magico dell’incantatrice, l’aura letale
del negromante, la forza bruta del barbaro e l’energia naturale del druido iniziarono a scatenarsi
nella stanza.
Gli assassini erano una classe davvero speciale nel mondo di Diablo. Secondo i ricordi della vita
passata di Fei, Blizzard aveva precisato che questa classe era ispirata ad un’arte marziale cinese
segreta e Fei poteva dimostrarlo visto che ora nel suo corpo scorreva dell’energia particolare, il
qi.

Questa energia spirituale gli ricordava le descrizioni di molti racconti Wuxia che aveva letto nella
sua vita passata.

“Un totale di 18 canali!”

Fei chiuse gli occhi e percepì con attenzione il flusso di energia nel suo corpo e notò che il qi
scorreva in diciotto vie. Ogni canale era un percorso completo e indipendente, ma connessi tra di
loro, come un labirinto che si apriva nel suo corpo. L’energia circolava in questo labirinto,
nutrendo costantemente la sua carne.

Inoltre la direzione in cui viaggiava il qi era molto simile ai canali d’energia nel continente
Azeroth.

Fei rifletté per un momento e prese una pergamena dell’elemento acqua ad una stella che aveva
copiato a mano per suo uso personale. Fei la lesse con attenzione e notò che descriveva solo otto
passaggi, che corrispondevano ad una parte dei diciotto canali nel suo corpo.

“Che i passaggi corrispondano a quelli nel personaggio dell’assassino? Allora la qualità della
pergamena dipende dal numero di canali che descrive?”

Questa scoperta gli fece capire vagamente qualcosa.

Se era davvero come pensava, allora Fei forse avrebbe potuto studiare i diciotto passaggi nel suo
corpo e creare dal nulla delle serie di pergamene di energia d’alto livello. Quella che stava
tenendo descriveva otto canali, ma Fei ne aveva diciotto nel suo corpo. Poteva imitare il loro
flusso per esplorare le dieci vie aggiuntive e questo gli avrebbe permesso di creare delle
pergamene di alto livello ad almeno tre stelle!

Se fosse stato davvero così, allora sarebbe stato come ottenere in dono della legna per il fuoco
d’inverno.

“Tuttavia devo fare altre verifiche. Sfortunatamente la migliore pergamena di energia a


Chambord è solo ad una stella, così non posso dedurre molto…” Fei chiuse con delicatezza il
manoscritto e alzò lo sguardo: “Oh giusto, lo zio Lampard è un maestro a tre stelle, così
sicuramente sa di più sui canali di energia. Dopo gli farò delle domande e tutti i misteri saranno
rivelati.”
Fei non poté che rallegrarsi.

Si alzò e si avvicinò lentamente al centro della sala, facendo circolare il qi nel suo corpo e
percependo ogni via specifica. All’improvviso abbassò il suo baricentro e scagliò un colpo.

“Roar!”

Il fantasma di una tigre che ruggiva sfrecciò fuori dal pugno di Fei.

Boom!

L’enorme roccia a terra prima tagliata in due da Excalibur fu ridotta in un cumulo di macerie. La
stanza si riempì d’aria calda.

Questa era la tecnica dell’assassino, il Colpo della Tigre.

L’abilità usava il qi per formare delle cariche che aumentavano lo slancio e il suo potere era
incredibile.

Poi…

Bang! Bang!

Bang! Bang!

Una figura scattò nella stanza di pietra; il pugno di Fei era coperto da una terrificante fiamma
rossa. I suoi colpi erano come delle meteore, mentre i suoi piedi si muovevano sempre più
velocemente come dei machete. Alla fine il suo intero corpo si trasformò in un turbine nero ed era
così veloce da non essere più chiaramente visibile. Solo dopo dieci secondi il vortice si dissipò. Si
fermò e le decine di sedie di pietra a terra si erano già ridotte in polvere nera.

Fei aveva appreso tutte le tecniche della modalità assassino.

Poi avrebbe iniziato il suo piano.

Attivò la tecnica Scatto di Velocità e il suo corpo fu coperto da un sottile strato di nebbia. In un
lampo, scomparì come un fantasma.

Nessuno nel labirinto di pietra si accorse che Fei se n’era andato.

Due ore dopo, una lieve brezza si sollevò nella sala. Una lieve foschia si diffuse nell’aria e Fei
riapparì di nuovo.
Si avvicinò al tavolo, raccolse una penna di piuma e iniziò a scrivere su una pergamena.
Sfruttando di nuovo le sue tecniche di disegno della sua vita passata, tracciò una cartina della
montagna posteriore di Chambord.

Fei esaminò con attenzione il disegno e, dopo aver confermato che non c’erano problemi, prese
un’altra penna con dell’inchiostro rosso e iniziò ad aggiungere ogni sorta di strani marchi.

Dopo una decina di minuti, l’ufficiale di prigione Oleg fu convocato nella sala di pietra.

“Ricorda con attenzione questa figura, ricordala con attenzione! Ho già piantato una marea di
trappole letali in ogni posizione critica e intersezione, coprendo i punti ciechi che le guardie non
coprivano. Ci sono solo tre passassi sicuri per entrare e uscire, sono delineati da questi segni
rossi…” Fei indicò la mappa. Spiegò con attenzione: “Questo marchio significa fuoco, questo
fulmine… ricorda, ovunque vedi questi segni significa che ci sono molte trappole lì. Riferisci ai
soldati di pattuglia di evitare questi posti. Per quanto riguarda i percorsi e la frequenza con cui
pattugliano, lascerò che sia tu a pianificarlo. È molto importante, devi completare questa missione
prima di stasera. Dì a tutti i soldati di ritirarsi per ora per impedire eventuali ferite accidentali!

Il guardiano Oleg nascose il suo orrore, prese con cautela la mappa e iniziò a memorizzare tutti i
marchi per delineare le migliore vie di pattugliamento.

Per quanto riguardava Fei, lasciò la caverna sotterranea cavalcando il suo grosso cane nero.

Sotto la guida di Fei, il cane continuò a saltare tra le rocce e gli alberi, avanzando lentamente
seguendo uno strano percorso. Doveva evitare con cautela alcune trappole terrificanti.

Ora l’intera regione posteriore di Chambord era un’area letale.

Durante le due ore in cui se n’era andato, Fei aveva utilizzato tutte le tecniche della modalità
assassino e aveva piantato una grande quantità di trappole del fulmine e del fuoco nelle aree
proibite della montagna posteriore di Chambord. Adesso la vetta era coperta da una marea di
trappole magiche come la Rete dello Shock, la Sentinella del Fulmine, il Risveglio del Fuoco, ecc,
ognuna conteneva un’energia terrificante. Se qualcuno avesse invaso quest’area e avesse attivato
le trappole magiche, allora si sarebbe scatenata la furia degli elementi. I guerrieri ad una stella
sarebbero rimasti uccisi all’istante, quelli a due stelle sarebbero riusciti a resistere a stento per un
po’. Se fossero stati fortunati, quelli a tre stelle forse sarebbero riusciti a scappare.

Erano tutte delle misure preventive che aveva preso Fei.

Le tecniche dell’assassino aiutarono molto Fei, risolvendo il problema della mancanza di


guerrieri d’élite e guardie a Chambord. Fei ora poteva stare tranquillo e prepararsi per
l’imminente tempesta. Chambord stava per affrontare un enorme pericolo sconosciuto, così Fei
doveva impegnarsi a fondo.

Domani sarebbe stata la data ufficiale della cerimonia di canonizzazione. A cavallo del Turbine
Nero, guardò la magnifica montagna sotto la luce del tramonto, sarebbe stato il posto dove si
sarebbe tenuta l’incoronazione.

Sentì un’ondata di entusiasmo, seguita da tensione.

Se non si era sbagliato, allora tutte le sue domande avrebbero ricevuto risposta domani mattina,
in cima alla montagna orientale; sarebbe stato il momento in cui i suoi nemici si sarebbero tolti il
loro travestimento e avrebbero mostrato le zanne.

Capitolo regolare (di ieri) è da tre settimane almeno che scambio giovedì per venerdì non ne
posso piùùùùùùù, scusatemi ancora, se continuo così cambio giorno di pubblicazioneee,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Prima che calasse la sera, Fei salì sul grosso cane nero e si occupò di molte commissioni.

Per un’ora lavorò sodo come un’ape operaia, spostandosi velocemente per la città, andando a
trovare tutte le persone che doveva vedere, dando gli ordini che doveva fare e disporre di ogni
questione rilevante.

Al tramonto, Fei finì ogni preparativo e poi tornò una seconda volta dalla Sacra Chiesa che
visitava raramente.

Nella camera segreta nel retro della chiesa.

La luce era fioca e a destra c’erano centinaia di candele bianche che rendevano l’atmosfera
opprimente. Fei si sedette di fronte alla statua di pietra bianca della trinità subito dopo essere
entrato e rimase ad occhi chiusi per mezz’ora, a riflettere. Di fronte a lui, il prete Zola e il
cavaliere Luciano mostrarono entrambi espressioni sorprese, inchinandosi in segno di rispetto. Le
loro fronti erano coperte di sudore e non osarono nemmeno respirare troppo forte.

Alla fine Fei aprì gli occhi.

Sfregandosi le tempie lievemente indolenzite, Fei guardò Zola e Luciano con un gran sorriso e
alla fine disse: “Ho delle questioni importanti di cui dovete occuparvi immediatamente!”
“Dica pure sua maestà, moriremo cercando di servirla!” Dissero i due dopo aver sospirato di
sollievo.

“Non dovete morire, spero solo che possiate usare i canali della chiesa per aiutarmi ad acquistare
in segreto una serie di pergamene di energia che vanno dal primo al terzo livello. Ho anche
bisogno di note di allenamento per un mago… Devono avere cinque elementi di energia e cinque
elementi magici. Per uanto riguarda il costo, traetelo dalle 10.000 pietre dello stregone circa che
ho depositato da voi… Per il pagamento, potete prendere 100 pietre in anticipo come ricompensa
per i vostri sforzi!”

“Sua maestà! Non si disturbi! Ci ha già ricompensato con 100 pietre dello stregone, l’equivalente
di due anni di salario. Inoltre lavorare per lei è un onore per noi, quindi non possiamo accettare
altre ricompense da sua maestà!” Zola rispose molto velocemente e si inginocchiò. “Solo che…
secondo la legge dell’impero Zenit, i paesi sottoposti di livello sei non possono possedere
pergamene a tre stelle. Anche se la chiesa non ha paura dell’impero Zenit, non può violare
liberamente le leggi. Potrei chiedere il motivo per cui sua maestà vuole acquistarle…?”

Non osava davvero accettare altre pietre da Fei.

La scorsa volta ne aveva già ricevute cento, l’equivalente del loro salario totale e delle ricchezze
che avevano saccheggiato dai cittadini in due anni. Quelle 100 pietre dello stregone già li
spaventavano al punto da farli cagare addosso e, se ne avessero prese altre, allora Zola avrebbe
avuto la sensazione di non accettare soldi, ma buoni sconto per ottenere una morte più veloce.

Perciò Zola ignorò tutte le occhiate che Luciano gli stava dando e rifiutò velocemente.

Anche questo tipo era un uomo intelligente come Oleg.

Fei naturalmente notò le reazioni sospette dei due, ma non aveva tempo da perdere con gli
indovinelli. Dopo aver affidato loro un compito, si alzò direttamente e si diresse verso l’uscita.

Mentre se ne stava andando, disse: “Per quanto riguarda le pergamene… non dovete chiedermi
altro. Le dovete ottenere di nascosto per me… Per quanto riguarda la ricompensa di 100 pietre,
umpf, non mi faccio restituire i miei doni. Dato che non le volete, allora gettatele nell’oceano!”

Zola rimase sbigottito.

“Sì, sì, sì… le accetteremo, le accetteremo! Sua maestà, non si preoccupi, faremo tutto ciò che è in
nostro potere per ottenere le pergamene e le note di cui ha bisogno non appena possibile…”
Poteva solo rispondere così.
Ad un certo punto a Fei venne in mente qualcosa, si fermò sulla porta, si girò e chiese: “Oh
giusto, un’altra cosa. Avete intenzione di presentarvi alla cerimonia di domani?”

“Naturalmente, rappresenteremo la Sacra Chiesa per benedire la sua ascensione!” Come


potevano non andarci? Agli occhi di Zola e Luciano, l’incoronazione imminente in cima alla
montagna orientale era un’opportunità d’oro per lusingare Fei.

“Vi darò un piccolo suggerimento. Se volete sopravvivere farete meglio a non andarci!”

Dopo aver finito di parlare, Fei lasciò direttamente la chiesa.

Zola e Luciano rimasero sul posto a guardarsi a vicenda. Non sapevano cosa intendesse il re
Alexander. Che sua maestà non volesse vedere le loro brutte facce alla cerimonia o… Zola rifletté
a testa bassa, ma quando ripensò all’espressione di Fei quando l’aveva detto, capì.

…..

Dopo essere uscito dalla chiesa, Fei tornò direttamente a palazzo.

La notte cupa avvolse gradualmente Chambord. Quando il palazzo era tranquillo e la splendida
Angela e la piccola Emma stavano sorridendo mentre sognavano dolcemente, Fei si sedette in
silenzio sul suo trono, aspettando l’alba.

Dopo mezzanotte, Fei avrebbe avuto altre quattro ore a disposizione nel mondo di Diablo.

Entrò nella modalità Assassino e impiegò un’ora di tempo per completare le ultime due missioni
della prima mappa.

Dopo averle finite tutte, il suo personaggio arrivò al livello 17.

Ora la sua forza combattiva nella vita reale corrispondeva circa agli stadi intermedi delle tre
stelle. Questo, unito alla varietà di tecniche furtive, forse gli avrebbero permesso di affrontare dei
membri d’élite agli inizi delle quattro stelle. Anche se aveva poche possibilità di batterli, sarebbe
stato molto facile scappare.

Poi Fei uscì dalla modalità assassino. Di fronte allo schermo olografico 3D, scelse l’ultima classe
che non aveva ancora toccato: l’amazzone. Fortunatamente, dopo averla scelta, cambiò solo il
suo abito e non diventò un travestito.

Nel continente delle ranger, nella notte oscura, iniziò un folle massacro.
Tutti i mostri e i demoni ulularono e caddero sotto la pioggia di frecce del primo amazzone
maschio nella storia.

Dopo due ore e mezza, scadde il tempo che aveva a disposizione e Fei lasciò il mondo di Diablo.

In quel momento aveva già completato le prime cinque missioni della prima mappa e gli rimaneva
solo da uccidere Andariel, e anche il suo amazzone raggiunse il livello 16.

Arrivare al livello 16 in sole due ore e mezza era sicuramente il ritmo più veloce che avesse mai
ottenuto dopo la sua reincarnazione. Probabilmente era dovuto alla classe; dopotutto gli attacchi
a lungo raggio come quelli dell’amazzone erano più efficienti nell’uccidere i mostri ed erano in
vantaggio in confronto alle classi specializzate nel combattimento ravvicinato come quella del
barbaro.

Passarono quattro ore, ne rimanevano solo tre prima che il sole sorgesse. Era il momento più
cupo prima dell’arrivo dell’alba.

Fei stava facendo i suoi ultimi preparativi per l’imminente cerimonia d’ascensione.

Allo stesso tempo c’erano dei movimenti furtivi a Chambord. Un grande quantità di luci si
spensero e tutte le truppe alle mura si ritirarono silenziosamente. Tra la quiete della montagna
posteriore, se uno avesse ascoltato con attenzione, avrebbe potuto notare il rumore di moltissimi
passi e ansimi. La gente cercava di rifugiarsi silenziosamente in un accampamento temporaneo
dall’altra parte del fiume Zuli, fuori città, sotto la guida dei soldati di Chambord.

Anche se i cittadini non sapevano perché dovessero lasciare le loro case nel bel mezzo della notte
come dei ladri, era ordine del re Alexander, così potevano solo eseguirlo con attenzione e non
causare troppi problemi per Brook, che si stava occupando dell’evacuazione. Brook aveva fatto
molti preparativi su come persuadere i cittadini, ma non si sarebbe mai immaginato che non
avrebbe avuto bisogno di usare questi metodi.

Naturalmente non tutti furono ubbidienti.

Alcuni mercanti importanti e nobili sotto la guida di Louise il visconte si raggrupparono,


rifiutando con indignazione le richieste di Brook e opponendosi all’ordine del re Alexander.
Quando Brook lo riferì a Fei, il giovane si limitò a sorridere senza preoccupazioni e lasciò che
facessero ciò che volevano.

Mancavano solo due ore prima dell’alba e il palazzo iniziò ad animarsi.


I servi cominciarono a prepararsi per la grande cerimonia, trasportando gli ingombranti oggetti
rituali e le offerte sacrificali in cima alla montagna orientale. Anche Angela ed Emma erano
occupate, e l’araldo Bast non dormì nemmeno e rimase a palazzo, controllando costantemente la
pianificazione della cerimonia.

Fei passò alla modalità assassino.

Un momento dopo, lui e il Tornado Nero si trasformarono in una nuvola di fumo nella vastità
della notte, precipitandosi verso la montagna posteriore. In un batter d’occhio, Fei usò Evoca e
chiamò la mercenaria Elena e le sue sorelle nella sala di pietra. Prese anche ciò che gli serviva
dall’inventario di tutti i suoi personaggi. A parte le armi, preparò le pozioni e altri oggetti
potenzialmente necessari, e poi chiamò Peter-Cech e i cento soldati dell’esercito e diede loro una
missione.

Anche i venti guerrieri del ponte ricevettero una missione. Alcuni seguirono Fei all’incoronazione
e gli altri lasciarono la città per difendere il palazzo.

Dopo aver dato queste disposizioni, Fei riportò i dieci uomini muscolosi che erano ancora un po’
verdi a palazzo, andò a prendere Angela, Emma e gli altri, e iniziò a dirigersi verso la montagna
orientale a bordo della carrozza dorata del re, accompagnato dai suoi seguaci e dai servi.

Mancava meno di mezz’ora all’alba.

Ci sarebbe voluta almeno mezz’ora per arrivare lì e, in quanto futuro re di Chambord, doveva
seguire la tradizione della terra di Azeroth per accettare ufficialmente l’incoronazione quando la
prima luce del giorno avrebbe illuminato la corona.

Perciò doveva partire in anticipo…

…..

Allo stesso tempo.

Anche il guardiano Oleg stava facendo gli ultimi preparativi.

Era il capo dei comandanti selezionato da Fei per mantenere l’ordine alla cerimonia e doveva
essere presente. Un compito così importante lo riempiva sia di entusiasmo che ansia. In effetti, era
così occupato che non aveva dormito per più di mezz’ora la scorsa notte. Se non avesse dovuto
mantenere un livello di energia adeguato durante la cerimonia per servire meglio il re Alexander,
forse Oleg non avrebbe nemmeno dormito.
Fortunatamente non doveva portare molti servi e seguaci come Fei, così avrebbe potuto
raggiungerli velocemente.

“Ehi Donny, sbrigati e portami il mantello magico da 100 monete d’oro che ho comprato tre anni
fa… devo indossarlo durante la canonizzazione e non imbarazzare sua maestà Alexander di fronte
a quei maledetti emissari stranieri.”

Nella stanza di pietra.

Il guardiano Oleg sorrise di fronte allo specchio, facendo gli ultimi ritocchi mentre gridava al suo
servo senza nemmeno guardarsi indietro.

“Donny… Donny, maledetto, perché stai ancora…”

Oleg si girò e vide che la persona accanto a lui non si era mossa. Stava per imprecare quando si
rese conto che c’era qualcosa di strano. Questa persona non era Donny, era un uomo misterioso
avvolto da un mantello nero. Il suo servo Donny giaceva a terra immobile, come se stesse
dormendo profondamente.

Chi è questo tipo?

Quando è entrato?

Oleg ebbe la sensazione che la sua anima stesse scappando dalle sue chiappe.

Dopo aver usato la pozione Hulk, la forza di Oleg era aumentata drasticamente. Con le sue
fondamenta alla prima stella, era già diventato uno dei membri d’élite a Chambord. Tuttavia,
qualcuno aveva invaso la sua casa e si era avvicinato così tanto senza nemmeno farsi notare.
Sudore freddo iniziò a scorrere per la fronte di Oleg!

Era un esperto.

Non poteva competere con quest’uomo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Chi… chi sei?”

Oleg sentì un brivido.


Anche se non si era mosso e si era limitato a fissare nervosamente la persona con il mantello nero,
sbirciò verso la porta di lato e calcolò delle possibili vie di fuga e arretrò lentamente, sporgendosi
verso la spada appesa accanto allo specchio di bronzo.

Le capacità combattive di Oleg sarebbero state più efficaci se fosse stato armato. Era sicuro di
potersi difendere da questo intruso misterioso per alcuni secondi, allertando le guardie con il
rumore. Una volta che i soldati avessero sentito suoni sospetti nella stanza, sarebbero accorsi a
controllare. Con il loro aiuto, avrebbe avuto molte più possibilità di scappare.

Il tempo sembrò congelarsi.

Le sue dita avevano già raggiunto l’impugnatura fredda della spada. Oleg rilasciò il respiro che
stava trattenendo e strinse l’arma.

Estrasse la spada e la posizionò di fronte al petto. La luce si rifletteva sulla lama e illuminò il
pavimento. Oleg era più sicuro e la sua espressione divenne meno timida. Quando fu sul punto di
gridare e chiamare aiuto…

“Portami al picco della montagna orientale, ti lascerò vivere!”

L’intruso sollevò la mano e cantilenò una serie di incantesimi sconosciuti che Oleg non poteva
capire. Apparì una grande quantità di energia magica che premette lo spazio. Cinque catene rosso
scuro fatte di fuoco sfrecciarono dalle sue cinque dita e legarono subito il braccio e la spada di
Oleg come dei serpenti sinuosi. Le catene poi si distesero lentamente e bloccarono tutto il suo
corpo.

Oleg, con la sua energia da guerriero ad una stella e la forza fisica di un combattente di secondo
livello era stato catturato dalle catene di fuoco dall’aspetto delicato.

L’intruso con il mantello nero mosse le dita.

Questo semplice movimento causò un enorme cambiamento.

Le catene che legavano la spada si accesero all’istante.

“Sst…” L’arma fatta di ferro di qualità si sciolse immediatamente e cadde a terra formando una
pozza di metallo fuso…

“Se oserai resistere, le tue ossa e la tua carne finiranno come questa spada!”
“Chi… chi sei?” Oleg aveva perso completamente il suo coraggio. La forza di questo nemico era
ad un livello completamente diverso dal suo, era almeno un mago a quattro stelle dell’elemento
fuoco.

Oleg fece questa domanda solo perché era arrabbiato per via di questa situazione e voleva sapere
chi stava tramando contro di lui. Sorprendentemente però l’uomo esitò un po’ e poi si tolse il
mantello. Il suo viso era a stento visibile sotto la luce delle catene di fuoco, ma Oleg capì la sua
identità.

“Non è possibile… Come può essere?” Oleg spalancò gli occhi, come se avesse visto un
nonmorto. “Non è possibile… non è possibile…”

“Ora sei disposto a portarmi in cima alla montagna orientale, vero?” L’intruso si rimise il
cappuccio. Il suo tono sembrava calmo, ma Oleg poteva sentire la sua rabbia e il suo odio: “Se
non mi porterai lì, ho comunque altri metodi per arrivarci. Tuttavia mi richiederebbe più lavoro,
ma tu morirai!”

“Ti porterò lì!”

Ad Oleg tremarono le gambe e si arrese.

…..

Chambord era circondata dalle montagne e un fiume. Era un terreno molto difficile da invadere.

La montagna orientale, la più ripida, era particolarmente importante per il regno. Tutti i sovrani
precedenti erano stati sepolti lì. Anche i reali, i nobili, i soldati e gli eroi che avevano sacrificato
la vita per proteggere il regno riposavano lì. Questo simboleggiava come tutte le loro anime
coraggiose avrebbero comunque protetto Chambord in futuro.

Il terreno della montagna orientale era molto ripido e c’erano solo due modi per scalarlo. Uno dei
percorsi andava in cerchio attorno alla montagna dodici volte. In totale c’erano tremilacento
scalini di pietra che conducevano alla cima, sembravano una via per il paradiso. L’altra via era
più pericolosa. Una catena di ferro era stata legata a dei grossi chiodi di ferro che erano stati
infilzati nel terreno e funzionava come corda per arrampicate. Era per guerrieri molto potenti,
così sarebbero saliti molto più velocemente.

Fei e i suoi seguaci potevano solo usare il primo percorso. Dopo più di un’ora finalmente
raggiunsero il picco.
Non sapevano però che due figure, una con un paio di ali di fuoco scuro, stavano salendo usando
la catena. Ad essere più accurati, era una figura con un’uniforme da valletto che stava
trascinando un uomo grasso e pelato mentre si precipitava su per la montagna.

Mancava meno di mezz’ora all’alba.

Quando Fei, Angela e gli altri arrivarono sul picco con una carrozza magica fluttuante, c’erano
quasi tutti lì; gli emissari e i principi di più di venti regni, le guardie di Chambord, sacerdoti e
cavalieri della Sacra Chiesa e, naturalmente, la legione di incoronazione dell’impero Zenit.

La carrozza della principessa Tanasha era parcheggiata di fronte all’altare. Era arrivata sul
picco molto tempo prima di Fei, ma era rimasta dentro la vettura. La guerriera Susan e il
capitano delle guardie Romain sorvegliavano la carrozza con più di duecento cavalieri
pienamente armati.

Anche se la montagna orientale era molto rigida, il picco aveva una superficie molto piatta; era
ampia quasi quattro, cinque chilometri quadrati. C’era un altare in mezzo a questo enorme
spiazzo; era alto sei iarde e ampio dieci. Questo era l’altare del re e tutti i 250 regni affiliati di
Zenit lo possedevano. Era un posto dove tutti i re venivano canonizzati e diventavano i sovrani
ufficiali dei loro regni. Fei sarebbe stato incoronato da Tanasha, che rappresentava l’impero
Zenit su questo altare, quando il primo raggio di sole avesse illuminato il picco.

Accanto all’altare e a lato della montagna c’erano sessantasei statue di guerrieri che brandivano
spade. Erano alte trenta-quaranta iarde. Avevano delle espressioni realistiche, gigantesche e
maestose, e rappresentavano la gloria, la giustizia e i numerosi eroi che avevano servito
Chambord.

Gli emissari, i principi e i loro servi si erano raggruppati attorno all’altare.

La decina di guerrieri della battaglia del ponte come Drogba e Barrack, e Lampard erano
arrivato già da molto tempo, facevano la guardia all’altare con più di venti soldati.

“Sua maestà!”

Il guardiano Oleg si avvicinò velocemente a Fei e gli porse i suoi saluti, ma le sue gambe
tremavano leggermente.

Un valletto di mezz’età lo seguiva da vicino. Tutti sapevano che era il servo di Oleg. Anche se non
erano sicuri del perché l’avesse portato sul picco della montagna orientale, non era proibito, così
non ci badarono più di tanto.
“Iniziate i preparativi!”

Fei annuì senza emozione e fece un segnale ad Oleg, che era il gestore principale della cerimonia.
Dato che il re aveva ordinato specificatamente al capo dei ministri Bast di rimanere indietro,
sorprendentemente era stato il guardiano a ricevere questo incarico. Nessuno se lo aspettava.

Moltissimi sacrifici furono spostati sull’altare del re, e i preparativi si stavano svolgendo
lentamente.

Fei rimase sulla carrozza magica e si guardò attorno. Eccetto gli emissari del regno di Thrace,
che erano stati assassinati tutti dal misterioso e potente assassino, erano venuti i messaggeri di
tutti gli altri regni. Fei notò il principe Modric del regno del Lago. Questo tipo biondo sembrava
favoloso come sempre ed era al centro dell’attenzione ovunque andasse.

Dopo aver sentito lo sguardo di Fei, Modric sorrise cortesemente e annuì.

Fei ricambiò e continuò ad osservare.

C’erano circa cinquecento persone sul picco. Eccetto i duecento cavalieri che erano qui per
proteggere la principessa Tanasha e i duecento uomini che provenivano da tutti i regni, meno di
sessanta persone provenivano da Chambord e la maggior parte di loro erano servi inermi. Fei si
stava concentrando sopratutto sugli emissari e sulla cavalleria. Con la sua modalità barbaro,
sentì vagamente un grave senso di pericolo, ma non riusciva a capire da dove sarebbe provenuto o
chi l’avrebbe causato.

Alla fine il cielo cupo si accese.

Il sole dorato stava per sorgere oltre l’orizzonte e illuminare il picco della montagna orientale.

La principessa Tanasha salì sull’altare del re sotto la protezione di Susan. La guardia dietro di lei
teneva un piatto d’argento coperto da seta rossa su cui era posata una corona fatta di rampicanti
dorati e rami. Era la corona che l’impero Zenit avrebbe donato a Fei.

Il re fece un cenno.

I deboli servi scesero uniformemente dall’altare. Dopodiché iniziarono a scendere dalla montagna
usando il percorso di prima.

Così rimasero solo circa venti persone di Chambord.


Questo sorprese tutti. Gli emissari iniziarono a discutere tra di loro e Tanasha mostrò
un’espressione sorpresa. Era tutto ciò che Fei poteva fare. Anche se aveva percepito del pericolo,
non sapeva da dove sarebbe provenuto. Poteva solo tenere lontane più persone possibile. Se fosse
successo qualcosa, avrebbe mantenuto al minimo le perdite.

Il primo raggio di sole finalmente accese il picco.

Fu in quel momento che…

La principessa Tanasha sollevò la corona del re. Secondo la tradizione dell’impero, quando il
raggio di sole avesse fatto brillare la corona e dopo aver pronunciato l’antico giuramento del dio
della guerra, Fei sarebbe stato incoronato ufficialmente…

Tutti rivolsero l’attenzione sul raggio di sole.

In quel momento…

Nessuno notò l’espressione piena d’odio del valletto dietro Oleg che non aveva mai parlato da
quando era arrivato sul picco.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il valletto di mezz’età scosse velocemente il dito e iniziò a fare una breve cantilena. Una brillante
luce rossa brillò nel suo corpo. L’intero altare del re si scaldò all’improvviso e la gente attorno
dovette distogliere lo sguardo per via del bagliore accecante. Una spada fatta di fuoco apparì
nella mano del valletto, che menò un fendente verso Fei.

Tutto questo accadde in un batter d’occhio.

Le persone attorno all’altare non ebbero tempo di reagire. La folla era silenziosa; nessuno urlò,
né sussultò.

Il valletto arrivò dietro Fei, che non era riuscito a percepire questo improvviso agguato. La spada
di fuoco ardente tracciò un arco bizzarro a mezz’aria ed era sul punto di squarciare la schiena di
Fei, trapassando il suo cuore…

Ma…

La situazione cambiò.
Il re si inclinò verso destra in modo strano. Sembrava essersi mosso per caso, ma era riuscito a
schivare perfettamente questo attacco letale. Il fendente della spada di fuoco mancò il bersaglio.

Le guardie come Drogba reagirono più velocemente. Gridarono: “Proteggete il re!”. Brandendo
le loro armi, stavano per caricare su per l’altare… ma dopo pochi passi si fermarono tutte. Erano
confuse, il re aveva fatto cenno loro di non salire.

Fei aveva afferrato la spada di fuoco con la mano destra.

“Un mago a quattro stelle? Chi sei? Perché vuoi uccidermi?”

I guanti del barbaro erano apparsi nelle sue mani. Era un equipaggiamento d’argento magico.
Dava 21 punti difesa e riduceva i danni magici dell’elemento fuoco e fulmine del 25%. Con l’aiuto
di questi guanti, Fei era riuscito a stento ad afferrare la spada. Dalla sensazione che gli dava, era
sicuro che il valletto fosse appena diventato un mago a quattro stelle… ma il problema era che
non riconosceva questa persona. Perché avrebbe cercato di assassinarlo? Che avesse… ricevuto
un ordine da qualcun altro?

Dopo aver mancato il bersaglio, il valletto lasciò la presa sulla spada di fuoco e indietreggiò
velocemente.

“Come hai fatto a schivarla?” Chiese con sorpresa l’uomo dopo aver raggiunto una distanza di
sicurezza sufficiente per un mago.

Non riusciva a capire. Come aveva fatto Fei a schivare un attacco abbastanza furtivo da uccidere
un dio. Si era allenato diverse volte per prepararsi a colpire. Aveva meditato per dieci giorni e
dieci notti per accumulare potere magico, e aveva usato molti oggetti magici preziosi per
abbreviare il tempo per lanciare l’incantesimo… Ma chi sapeva che l’operazione così ben
preparata sarebbe fallita. C’era solo una spiegazione; Fei sapeva fin dall’inizio che ci sarebbe
stato un agguato.

Il valletto di mezz’età mostrò un’espressione sorpresa, ma non fu colto dal panico, né cercò di
scappare.

Sembrava che non gli importasse di come fosse circondato da molte guardie. Doveva avere un
piano B o stava pensando a come lanciare un altro attacco.

Naturalmente stava anche aspettando che Fei rispondesse.

In quel momento però accadde qualcosa di inaspettato.


All’improvviso una spada trapassò la spalla sinistra del valletto.

Drip drip.

Gocce di sangue caddero a terra.

L’uomo di mezz’età era scioccato e reagì. Fece un profondo ruggito, ondeggiò la mano
all’indietro e un po’ di catene di fuoco apparirono dal nulla, frustando la persona che stava
tenendo la persona.

Hiss!

Con un grido, il guardiano Oleg fu scaraventato all’indietro vomitando una boccata di sangue.

Era stato questo grassone che aveva fatto il finto tonto ad attaccare di sorpresa l’assassino.

“Sei stato tu?!”

Gridò con rabbia l’uomo di mezz’età. Non aveva più bisogno di spiegazioni Divina Arte di Zaohua
Fei, aveva capito subito perché il re era riuscito a schivare il suo agguato. Era ovvio, questo
grassone che si era mostrato spaventato e remissivo lo aveva ingannato, e aveva usato un metodo
segreto per avvertire prima Fei.

“Naturalmente sono stato io. Chi ca**o sei? Come osi darmi ordini!”

Oleg era appoggiato all’altare e vomitò altro sangue. Tuttavia mostrò un’espressione orgogliosa.
Rise con disprezzo: “Eheh… è inaspettato, non è vero? Io… coff, coff, non sono più il vecchio
timido Oleg che temeva la morte… Coff, coff. Signor Bazzer… Coff, coff. Hai fatto un errore fin
dall’inizio. Mi hai gestito nel vecchio modo… Coff, coff, coff. Sono disposto a morire per il re
Alexander, perché lo tradirei!”

Oleg era gravemente ferito, avrebbe sputato una boccata di sangue prima di finire una frase. Ma
fortunatamente, dopo la trasformazione dovuta alla pozione Hulk, il suo fisico era molto più
resistente di quello di un normale guerriero ad una stella. Per questo era riuscito a sopravvivere
all’attacco di un mago a quattro stelle.

Le sue parole sorpresero molte persone.

L’assassino era Bazzer.


L’ex capo dei ministri di Chambord. Il criminale più ricercato che aveva commesso alto
tradimento.

Fei si accigliò.

Era riuscito solo a notare qualche particolare dal contatto oculare che aveva avuto con Oleg
prima che la cerimonia iniziasse. Sapeva che questo valletto di mezz’età non era dalla sua parte e
che avrebbe dovuto prestargli attenzione. Non avrebbe mai pensato che questa persona fosse
Bazzer. Questo ex capo dei ministri ovviamente aveva usato qualche trucco e aveva cambiato il
suo aspetto. Ma dopo un’osservazione dettagliata, Fei aveva trovato qualche punti in comune tra
lui e il valletto per quanto riguardava la stazza e il temperamento. Tuttavia nessuno sapeva che
questo tipo era un mago a quattro stelle.

La serie di incidenti inaspettati aveva creato molto trambusto tra la gente attorno all’altare.

Il primo raggio di luce era penetrato attraverso le nuvole e aveva illuminato il picco della
montagna orientale. Era passato il momento migliore per incoronare Fei e annunciare il suo
cambio di posizione. Gli emissari e i principi degli altri regni fissarono con sorpresa l’altare.
Tanasha, la principessa più grande dell’impero Zenit, aveva riposto la corona dorata nel piatto
d’argento sorretto dal servo ed era indietreggiata un po’. Guardò Fei come se stesse osservando
un dramma interessante.

Fei fissò Bazzer e rilasciò lentamente il suo potere.

‘Dato che è apparso questo tipo, dovrei cogliere l’occasione e condannarlo a morte. Altrimenti, se
vuole davvero vendicarsi, i danni che un mago a quattro stelle potrebbe fare a Chambord
sarebbero catastrofici.’

Allo stesso tempo, Bazzer stava riflettendo velocemente mentre si copriva la ferita con la mano.

Dopo aver percepito il potere di Fei, capì che non avrebbe potuto uccidere questo maledetto re.
Era frustrato. Non si aspettava che sarebbe successo dopo il suo avanzamento di livello e tutti i
preparativi che aveva fatto. Sembrava che avrebbe dovuto posticipare di nuovo i suoi piani…

“Non mi aspettavo che saresti diventato un cane così leale.” Bazzer fissò Oleg a terra dietro di
lui. Sembrava che avesse preso una decisione. Iniziò a cantilenare una serie di incantesimi e il suo
corpo divenne sempre più caldo mentre il suo potere si intensificava. Pareva che fosse avvolto da
una nuvola di fuoco.

Gridò all’improvviso a Fei: “Muori!”


Le fiamme attorno a lui bruciarono violentemente mentre passava alla carica.

Sembrava che fosse sorto un piccolo sole sull’altare.

Tutti pensavano che Bazzer non avesse vie di fuga e che avesse deciso di fare esplodere il suo
nucleo d’essenza magica per uccidere il re. Anche Fei ne era convinto. Ma mentre si preparò ad
affrontare l’attacco… Dopo una serie di passi, tre bestie ruggenti fatte di puro fuoco saltarono dal
corpo dell’uomo e non stavano puntando verso Fei…

Il loro obiettivo era la principessa Tanasha!

“Ahahah, Alexander, ucciderò questa donna. Vedremo come lo spiegherai all’impero Zenit…
Tutto il regno di Chambord incluso te morirà dopo aver destato le ire di Zenit. Ahahah!”

Bazzer rise come un pazzo.

Stava osando attaccare la principessa dell’impero?

Tutti ne furono scioccati.

Questo era l’attacco di un mago a quattro stelle che aveva bruciato il suo nucleo d’essenza, non
era qualcosa da cui Susan, una guerriera a tre stelle, potesse difendersi. Le tre bestie di fuoco
sfrecciarono verso la principessa lasciando una scia di fiamme dietro di sé. Assorbirono
facilmente l’energia di fuoco blu che Susan aveva eretto per difendersi.

Fei per un momento si spaventò.

Usò istintivamente il Balzo del barbaro e saltò verso la principessa… Doveva salvarla. Se sua
altezza fosse morta sul picco della montagna orientale, Chambord sarebbe stata distrutta dalla
rabbia di Zenit.

Allo stesso tempo, Bazzer cantilenò un altro incantesimo.

Un paio di ali di fuoco apparirono sulla sua schiena mentre si precipitava verso l’uscita della
montagna; la catena celeste. Come una meteora, superò all’istante tutti gli emissari. Anche se era
stato ferito da Oleg e aveva esaurito quasi tutto il suo potere magico dopo due attacchi a tutta
potenza, poteva ancora contare sulle catene per fuggire approfittandosi del caos per fuggire.
Dopo avrebbe avuto ancora delle occasioni per complottare contro Fei.

Mentre si avvicinava sempre di più alla catena celeste, Bazzer sorrise.


“Alexander, aspetta e vedrai. Tornerò, non potrai mai più dormire in pace! Ahahah!”

Saltò e fu sul punto di scappare.

Ma…

“Povero insetto, come osa attaccare sua altezza!”

Durante questo momento critico, una nuvola di fuoco viola apparì di fronte alla principessa. Una
splendida ragazza snella era avvolta dalle fiamme e non cambiò nemmeno espressione mentre
puntava il dito verso di lui. Le tre bestie di fuoco svanirono all’istante senza dare nessun segno di
resistenza.

Incredibile!

L’attacco a tutta forza di un mago a quattro stelle era stato annientato così facilmente.

Un secondo dopo.

La figura vestita di viola scattò e apparì di fronte a Bazzer che era a cento iarde di distanza.

“Non pensare nemmeno di scappare dopo aver attaccato la principessa!”

La ragazza vestita di viola menò un fendente con la sua strana spada corta e l’energia invisibile
impattò contro Bazzer. L’uomo urlò mentre veniva ferito alla schiena, il sangue schizzò come una
fontana…

Non era finita lì però.

Una freccia di cristallo blu sfrecciò dall’altare del re e infilzò con precisione la schiena di Bazzer.
Un’energia gelida circondò il suo corpo e, con un grido, lo fece congelare mentre cadeva dalla
collina e scompariva tra le nuvole!

Era stato Fei a scagliare quel dardo. Dopo essere passato alla modalità amazzone, la freccia
magica gelida era davvero letale.

Dopo essere rimasto gravemente ferito, Bazzero non sarebbe riuscito a sopravvivere cadendo da
una montagna così alta.

Fei sospirò piano.

Sembrava che fosse tutto passato e che non ci fossero più pericoli.
Ma un momento dopo, sentì un senso di minaccia senza precedenti! Era accaduto qualcosa di
inimmaginabile.

Una spada appariscente era apparsa dal nulla e stava puntando verso la testa della principessa
dall’alto.

Due lame gelide apparirono dal nulla e sfrecciarono verso la vita della principessa Tanasha; una
da sinistra e una da destra.

Tre frecce metalliche letali erano state scagliate da qualcuno tra la folla attorno all’altare e
stavano mirando al capo, alla gola e al cuore della principessa Tanasha.

Un paio di artigli di ferro squarciarono l’aria, apparirono dietro la principessa Tanasha e


puntarono verso la sua schiena; erano pieni di veleno e la loro punta brillava di luce blu.

Una nuvola di fiamme arancioni scintillarono e una figura robusta strisciò fuori dalla roccia
accanto alla principessa. Portava una mannaia e stava attaccando le gambe della principessa.

Cinque attacchi erano apparsi allo stesso tempo e stavano per colpire la principessa.

Uno qualunque di questi agguati l’avrebbe uccisa.

Era ovvio che fosse un assassinio ben pianificato.

Una trappola mortale!

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Accadde tutto in un istante e mise alla prova i riflessi di tutti quanti.

Nessuno si aspettava che si sarebbe svolto un tentativo di assassinio durante la cerimonia di


incoronazione di questo giovane re e, proprio quando tutti stavano iniziando a capire cosa stava
succedendo, era avvenuto qualcosa di ancora più incredibile.

Degli assassini avevano attaccato la principessa Tanasha.

Il mondo era impazzito? Qualcuno stava osando prendere di mira sua altezza? E il primo assalto
era composto da sei attacchi spietati.
Quella luce di spada brillante che era caduta dal cielo portava una forza impareggiabile. Ci fu
solo un breve lampo, poi uno spadaccino apparì all’improvviso, come se avesse squarciato lo
spazio, avvolto da una fiamma argentea. La frizione dell’aria sulla lama creò delle scintille.
L’enorme forza di questo colpo spinse via la guerriera Susan e la principessa magra e vulnerabile
era stata bloccata da questa potenza terrificante, non poteva nemmeno muovere un dito. I suoi
splendidi capelli morbidi danzavano spostati dall’onda d’urto del colpo…

L’assassino che era piombato dal cielo doveva essere almeno un guerriero a cinque stelle.

E la luce di spada apparse a destra e a sinistra avevano rivelato la posizione di altri due assassini.
Brandivano delle lame gialle ricurve dall’aspetto davvero strano, le spade erano ricoperte da
strane iscrizioni. Onde di fiamme blu brillarono per le lame, fendendo il vento e caricando
spietatamente verso la vita delicata della principessa. I loro movimenti erano così rapidi che
sembrava che il vento stesso avrebbe potuto tranciarla in due come una bambola di pezza.

Le impugnature delle due lame gialle ricurve erano brandite da due assassini dall’aspetto quasi
identico. Avevano la stessa espressione, freddezza e intento omicida… Questi due assassini
dell’elemento del legno dovevano essere almeno a quattro stelle.

Era davvero eccessivo mandare tre assassini esperti ad attaccare una donna che non sapeva nulla
di arti marziali. Ma insieme ai tre fendenti, stava arrivando anche un’artigliata d’acciaio bianco
che si stava precipitando verso la schiena della principessa con uno slancio ugualmente veloce.

Quel paio di artigli erano composte da cento strati d’acciaio, i barbigli feroci coprivano le mani
dell’assassino e parte delle sue braccia, incutendo paura in chi li guardava. Stava puntando verso
il cuore della principessa e, senza dubbio, se l’avesse colpita, avrebbe ridotto il suo corpo smilzo
in una poltiglia di carne e ossa.

E c’erano anche le altre tre frecce bianche e il fendente di sciabola terrificante della figura
arancione che proveniva da terra.

Sopra, sotto, sinistra, destra, di fronte e dietro.

Cinque tipi di armi affilate.

Sei assassini implacabili.

Stavano formando una gabbia letale.

La forza di ciascun assassino era scioccante, stavano mettendo sotto pressione la principessa
come una formica sotto una roccia di un milione di libbre. Figuriamoci muoversi, non poteva
nemmeno respirare. Perfino i suoi lunghi capelli si erano bloccati e lo spazio ad un metro di
raggio attorno a lei si era solidificato, anche la polvere fine che fluttuava nell’aria si immobilizzò.

E l’aspetto più terribile era che accanto alla principessa non c’era nemmeno una guardia o carne
da cannone.

La spadaccina Susan era stata già respinta dall’onda sonica della spada, quella ragazza vestita di
viola dalla forza imprevedibile era a centinaia di metri di distanza visto che aveva inseguito
Bazzer. Il cavaliere dalla faccia immatura Romain stava sorvegliando la carrozza sotto l’altare
del re insieme a 200 cavalieri circa…

La gente fu colta dal panico, ma nessuno aveva tempo per salvarla. Alcuni si spaventarono e
chiusero gli occhi, come se avessero già visto la principessa fatta a pezzi da sei attacchi
impareggiabili e taglienti…

Fei era il più vicino alla principessa in quel momento.

Era in modalità Amazzone al livello 16 ed era equivalente solo ad un guerriero a tre stelle negli
stadi intermedi, che era praticamente inutile al momento, e l’esperienza della spadaccina Susan ne
era il miglior esempio. Ora il personaggio più potente di Fei era il barbaro. Un barbaro di livello
21 ben equipaggiato con il Duo di spade viola e verdi poteva rivaleggiare con un guerriero a
quattro stelle di livello intermedio.

Ma, senza menzionare che non c’era tempo di cambiare classe, Fei poteva sentire la forza
terrificante dei quattro assassini, specialmente la spada che stava calando dal cielo che era
impossibile da respingere. Non dubitava che nemmeno in modalità barbaro sarebbe riuscito a
resistere all’attacco.

Adesso però il tempo stringeva.

La risposta istintiva di una persona superava la reazione cosciente.

Sotto l’istinto dell’amazzone, Fei sporse le braccia. Una sfera dorata brillò e un lungo arco
brillante apparì nelle sue mani. Sei frecce taglienti percorse da scariche elettriche apparirono
sopra la corda e Fei le tirò…

Questa serie di azioni si susseguirono tutte in un respiro di tempo, simili ad un miraggio.

Pew pew pew pew pew pew!

Sei dardi squarciarono l’aria.


I corpi delle frecce erano neri come la pece e produssero un forte sibilo e delle scariche elettriche
argentee mentre fendevano l’aria.

L’arco era stato usato una volta sola, ma aveva lanciato sei attacchi.

Inoltre la direzione di questi dardi erano completamente diverse.

Il primo puntò agli occhi dell’assassino più forte che stava piombando dall’alto.

La seconda e la terza si diressero alla sinistra e alla destra della principessa, così se gli assassini
con le lame gialle ricurve si fossero sporti anche un po’ avanti, le frecce avrebbero trafitto le loro
pance.

Il quarto dardo puntò verso la freccia più veloce che stava mirando al cuore della principessa.

Il quinto superò il collo della principessa per precipitarsi verso l’assassino con gli artigli affilati.

Il sesto mirò alla nuca dell’assassino che stava spuntando fuori dal terreno con la sua sciabola.

Una tecnica del genere poteva essere definita miracolosa.

La tecnica Bombardare dell’amazzone.

Poteva scagliare diverse frecce in una sola volta e colpire con precisione l’obiettivo, infliggendo
una discreta quantità di danni.

Questa era la prima tecnica d’arco di alto livello che Fei aveva appreso in modalità Amazzone.

Questa era anche il migliore attacco di Fei usando questo personaggio.

Non si aspettava che queste sei frecce eliminassero tutti gli assassini, sperava solo che i dardi
potessero rallentare leggermente i movimenti dei nemici, distraendoli lievemente e quindi
facendogli guadagnare tempo affinché la ragazza vestita di viola a cento metri di distanza
tornasse ad aiutare.

Fei tirò le sei frecce e passò alla modalità barbaro, scatenò tutta la sua forza senza riserve e
caricò in avanti. Non aveva tempo di pensare se sarebbe riuscito a rivaleggiare con questi sei
assassini. Poteva solo cercare di salvare la principessa. Non poteva lasciare che morisse
sull’altare del re di Chambord.

Ma Fei fu comunque troppo lento.


La prima freccia non ebbe nessun effetto. La forza dell’energia del guerriero a cinque stelle la
ridusse direttamente in polvere, facendola dissipare senza dare nessun problema all’assassino.

Anche i due dardi che puntavano ai due assassini con le lame gialle ricurve andarono incontro
all’aura dei guerrieri e caddero a terra prima di poter infilzarli.

La lunga freccia che puntava all’uomo con gli artigli bianchi fu respinta con un cenno del braccio
destro, mentre il sinistro stava ancora puntando verso il cuore della principessa.

L’altra che puntava verso i tre dardi di piume bianche invece ebbe effetto.

Colpì per miracolo la punta della prima freccia e, dopo un tintinnio e un po’ di scintille, fu deviata
per poi colpire la seconda e dalla seconda passò alla terza… La traiettoria dei tre dardi cambiò
all’istante, mancando il bersaglio…

La sesta era sfrecciata verso l’assassino in basso e colpì il bersaglio. Un fiore di sangue schizzò
dalla sua schiena e l’uomo alto e robusto resistette al dolore e continuò a menare un fendente
verso le gambe della principessa…

Le reazioni dei sei assassini erano state tutte diverse e rivelarono la differenza della loro forza.

L’intero processo era durato un secondo e molte persone erano ancora scioccate.

E al momento Fei era a soli dieci metri di distanza dalla principessa.

Era un momento decisivo.

La morte aveva stretto gentilmente il collo delicato della principessa. Doveva solo stringere la
presa e tutto sarebbe stato deciso. Tanasha ora sembrava una ragazzina impotente… e questo
agguato pianificato attentamente sarebbe diventato un classico nella storia degli assassinii.

E Chambord di conseguenza sarebbe stata sepolta insieme alla principessa.

La spadaccina Susan si precipitò in avanti disperatamente, il capitano dei cavalieri Romani si


lanciò verso l’altare del re, la ragazza vestita di viola a cento metri di distanza scattò…

Tempo.

Ora il tempo era il fattore più critico.

Se qualcuno fosse apparso e avesse bloccato gli attacchi… Proprio mentre tutti si stavano
disperando, Fei fece qualcosa di strano…
Gridò all’improvviso rivolto di fronte a sé.

“Non esci ancora fuori?”

Ding ding ding ding ding ding!

Come se avesse risposto al ruggito di Fei, risuonò una serie di crepitii e innumerevoli scintille
apparirono a mezzo metro di distanza dalla principessa. Le scintille formarono una gabbia
invisibile, respingendo con fermezza le armi degli assassini.

Una spada.

Una spada lunga all’apparenza normale.

Era apparsa di fronte alla principessa.

L’aura ferma, ma gentile dell’arma aveva conquistato il terreno attorno, bloccando tutti i colpi
fatali scagliati dagli assassini.

Capitolo regolare,
12 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Un abito bianco e uno spadone.

Quando le scintille scomparirono, rivelarono un uomo di fronte alla principessa.

Era un giovane dall’aspetto davvero ordinario, non era alto, né basso, né paffuto, né smilzo.
Indossava un abito di tessuto ruvido, gli cresceva un po’ di barba sul viso e i suoi capelli color
lino erano legati. Nessuno gli avrebbe dato una seconda occhiata se fosse stato in mezzo ad una
folla… L’unico aspetto incredibile di lui erano i suoi occhi brillanti come stelle nella notte.

Se qualcuno avesse notato il suo sguardo calmo, ma maestoso, avrebbe pensato che non fosse un
uomo… ma un dio della guerra.

La lunga spada che brandiva sembrava comune. Era coperta di grandi e piccole crepe, ed era
perfino un po’ rugginosa. Perfino un contadino avrebbe pensato che fosse troppo vecchia,
figuriamoci se l’avrebbe usata per uccidere… Ma Fei aveva notato che l’arma aveva respinto tutti
gli attacchi degli assassini con la sua aura incredibile, senza lasciare passare nemmeno della
pressione.
Una mossa incredibile.

Questo tipo rimase fermo sul posto senza dire una parola.

I cinque assassini furono costretti a ritirarsi e assunsero una formazione a stella, circondando il
giovane e la principessa. Era chiaro che fossero stati scioccati dal potere di questo giovane e per
questo motivo i sicari mostrarono un po’ di paura ed esitazione.

Questo giovane, un uomo e una spada, stavano emettendo la pressione di un potente esercito.

Rimase fermo sul posto, impassibile. Eppure pareva un muro insormontabile che faceva da scudo
alla principessa, sembrava che nulla al mondo avrebbe potuto farle del male.

Era una scena che mozzava il fiato.

L’ombra viola scattò e la splendida Ziyan vestita di viola tornò al fianco della principessa.

L’atmosfera era stranamente silenziosa.

Il giovane rimase in silenzio e nessuno osava parlare.

Proprio in quel momento, all’improvviso…

Puff puff!

Tutti guardarono increduli la scena. I due assassini ai lati della principessa, il sicario che era
stato colpito alla schiena da Fei e quello vestito di bianco con gli artigli affilati sputarono sangue,
come se fossero stati feriti in qualche modo.

L’unico che sembrava rimasto illeso era l’assassino armato di spada.

Ma un secondo dopo sentì un brivido al petto. Abbassò lo sguardo e scoprì con orrore un taglio
nel suo abito all’altezza del petto che rivelava la maglia bianca sotto.

I cinque assassini impallidirono.

Si erano resi conto che durante lo scambio di prima, il giovane non solo aveva usato la sua spada
rugginosa per bloccare tutti i loro colpi, ma aveva anche contrattaccato con la sua aura, ferendoli
in modo impercettibile. Solo dopo aver sputato sangue se n’erano accorti.

Per quanto riguardava il maestro di tiro con l’arco nascosto tra la folla, i suoi attacchi erano
strani e silenziosi, nessuno lo aveva sentito incoccare le frecce e per questo non aveva rivelato la
sua posizione.

Proprio in quel momento, l’assassino con la spada pensò ad una leggenda.

Sentì un brivido per la schiena e chiese scioccato: “Sei… sei Una Spada?”

Fei sentì la gente attorno sussultare, sembrava che avessero sentito un nome incredibile e tutti i
presenti iniziarono a guardare il giovane in modo diverso.

“Questo nome sembra un po’ familiare… mi pare di averlo già sentito.” Fei esitò un po’.

L’espressione del giovane era ancora placida e, ad essere precisi, dal suo sguardo sembrava
distratto, era volto verso l’oceano di nuvole all’orizzonte, non badava affatto ai cinque assassini.
Non degnò di un’occhiata nemmeno alla persona che gli aveva fatto questa domanda, come se
questo sicario fosse un palo di legno che non poteva attirare la sua attenzione.

Dopo un breve silenzio, ritrasse lo sguardo.

Sorprendentemente iniziò a fissare Fei, squadrandolo con pazienza. Fei ebbe la sensazione di
essere nudo sotto quello sguardo fulmineo. Gli occhi del giovane sembravano contenere un’aura
piena di vicissitudini, capaci di osservare i dettagli più fini e rivelando ogni segreto.

Fei sapeva che era dovuto alla sua forza.

Il giovane dall’aspetto ordinario e gli occhi brillanti aveva già raggiunto un livello che Fei non
poteva immaginare. Se si fossero battuti, anche nella modalità più potente che aveva a
disposizione, Fei non sarebbe riuscito a resistere a nemmeno uno dei suoi attacchi.

“Come lo sapevi?” Chiese all’improvviso il giovane.

Fei esitò per un secondo e capì subito cosa intendeva. Stava chiedendo com’era riuscito ad
individuare la sua presenza prima.

“Ho tirato ad indovinare.” Rispose Fei.

Il giovane ne fu un po’ sorpreso.

Era la prima espressione da quando era apparso sull’Altare del Re. Ma ben presto tornò calmo,
osservò Fei e non disse nulla.

Il re alzò le spalle.
Aveva detto la verità, aveva tirato ad indovinare.

Fei sapeva già che la principessa era preparata. Inoltre, mentre era stata circondata dagli
assassini, aveva mantenuto un’espressione fin troppo calma. Tutte le persone attorno a lei erano
state colte dal panico o si stavano preoccupando per questa donna vulnerabile, ma solo la
principessa era rimasta impassibile. Aveva mostrato un lieve sorriso e non aveva nemmeno
guardato le lame che si stavano precipitando su di lei.

Allora c’era una sola possibilità.

Non aveva nulla di cui aver paura.

Non temeva questi assassini perché aveva un modo per affrontarli.

Fei ci aveva pensato e alla fine era giunto ad una conclusione molto semplice: la donna aveva un
equipaggiamento magico dalle difese incredibili o c’era un membro d’élite potentissimo che la
proteggeva.

Per questo Fei aveva gridato quelle parole.

Chi sapeva che avrebbe chiamato un giovane che avrebbe sbalordito tutti i presenti e che avrebbe
ribaltato la situazione con le sue tecniche divine anche solo facendo una comparsa, salvando
all’istante la principessa.

Poi ci fu un altro breve silenzio.

“Paris, esci allo scoperto, so che sei qui.”

Dissee alla fine la principessa con voce lievemente roca. Fece un passo avanti e andò accanto al
giovane. Il suo paio di occhi blu oceano scorsero la folla mentre parlava con calma, non era
affatto turbata, sembrava che stesse parlando con un vecchio amico.

“Eheh, sorella Tanasha, da quanto tempo, sembri malata come al solito, ahah!”

Una dolce voce femminile risuonò tra la folla e poi brillò un raggio di luce argentata. Tutti videro
una graziosa figura bianca apparire accanto all’assassino con la spada. Indossava un abito
bianco e i suoi capelli dorati ricadevano sulle sue spalle, teneva una rosa rossa coperta da
rugiada in una delle sue mani. Il contrasto tra l’abito bianco e la rosa cremisi dava una strana
sensazione.
“Che peccato, non credevo che la sorella Tanasha avrebbe potuto convincere il famoso Una
Spada, eheh. Pare che oggi non potremo ucciderti…”

La donna con la rosa sembrava avere circa vent’anni. Le sue sopracciglia erano perfette e con il
suo sorriso infinitamente attraente, sembrava quasi che stesse cercando di sedurre qualcuno
nonostante le sue parole… Era una donna sensuale dall’eleganza impareggiabile.

La principessa Tanasha sorrise freddamente e non aggiunse altro.

Ma Fei aveva notato che si era accigliata in quell’istante. Chiaramente era disgustata da questa
persona e non voleva parlarle ulteriormente.

Fei era accanto alla principessa ormai e le sussurrò: “Chi è questa sgualdrina?”

Anche se lo aveva detto a bassa voce, l’avevano sentito tutti chiaramente. Sua maestà ovviamente
l’aveva fatto apposta.

La principessa sorrise e la donna con l’abito bianco e la rosa rossa guardò Fei mantenendo un
sorriso, ma l’intento assassino nel suo sguardo fece sussultare il re.

‘Come potrei aver paura di te? Con questo professionista dalla nostra parte puoi attaccarti al
ca**o.’

Fei era pieno di sicurezza vista la presenza del maestro con la spada rugginosa, così fisso con fare
provocatorio la donna. Diede anche un’occhiata maliziosa al seno della donna e mostrò uno
sguardo sdegnoso, era davvero piatta, aveva massimo una seconda.

Questa lievi occhiata poteva aver toccato un punto dolente di Paris, che all’improvviso mostrò
uno sguardo tagliente.

Molto presto, il capitano dei cavalieri Romain condusse i duecento cavalieri su per l’altare del re,
circondando completamente i cinque assassini e Paris, le loro spade e le loro lance sembravano
dense come una foresta, formando un’atmosfera gelida con i loro bagliori argentati. Stavano
mirando tutti verso queste sei persone.

Ora la principessa era completamente in vantaggio.

E la persona più importante naturalmente era il giovane ordinario che brandiva la spada
rugginosa. La sua forza superiore gli permetteva di risaltare in mezzo a questa gente, perfino lui
da solo avrebbe potuto uccidere facilmente tutti i presenti…
Ma Fei provò un po’ di perplessità. Questa sgualdrina di nome Paris era rincitrullita? Dato che
stava per perdere, perché aveva osato uscire allo scoperto?

Proprio in quel momento…

“Principessa Tanasha, ho esaudito la promessa che le ho fatto. Addio.”

Disse il giovane con la spada rugginosa e, prima che gli altri potessero reagire, scomparì
dall’Altare del Re senza lasciare una sola traccia… Se n’era andato…

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


11 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Fei ne fu un po’ sorpreso.

Per un momento ebbe l’impulso di schiaffeggiare Una Spada e dirgli: “Ma sei stupido ca**o?”
Stava lasciando una situazione tesa dopo aver detto un paio di frasi. ‘Non muori mica se
rimanessi qui per un po’ più tempo.’ Pensò Fei.

Quando Una Spada se ne andò con calma, le possibilità di vincere della principessa calarono
significativamente. Fei quasi vide la Dea della Vittoria cambiare posizione e flirtare con l’altra
parte.

Paris si riempì di soddisfazione. Il suo sorriso divenne ancora più brillante. Strappò lentamente
uno ad uno i petali della sua rosa e li disperse al vento. Sembrava così naturale, ma Fei percepì
una crudeltà senza precedenti dietro i suoi gesti.

“Eheh, molto tempo fa ho sentito che Una Spada doveva un favore a sua altezza il primo principe
Arshavin e ha promesso di attaccare una volta per la sorella Tanasha… Sembra che le dicerie
fossero vere. Che sfortuna sorella Tanasha, Una Spada colpirebbe solo una volta per te. Ha
bloccato i nostri attacchi… eheh, ma ora sembra che abbiamo ancora un’occasione per
ucciderti!”

Stava tenendo la sua rosa priva di petali sorridendo come una ragazza ingenua. Il suo abito
bianco svolazzava al vento, ma le sue parole fecero rabbrividire tutti. Sembrava un misto tra un
demone e un angelo, come del dolce veleno.

“Puoi provarci!” La risposta della principessa fu breve.


Sembrava che sapesse fin dall’inizio che Una Spada se ne sarebbe andato via così. Il suo sguardo
puro simile all’oceano non mostrò nessuna emozione negativa. Si stava ancora accigliando.
Tuttavia Fei capì chiaramente che non era scontenta perché era preoccupata, ma perché non
voleva più parlare con questa ragazza. Sembrava che fosse profondamente disgustata da questa
Paris.

‘Che questa sgualdrina abbia sedotto l’uomo della principessa?’

Pensò scherzosamente Fei mentre si sfregava il mento.

Il sole dorato del mattino era già sorto e aveva eliminato il freddo del picco. Da lontano, le nuvole
scorrevano e si agitavano, sembravano magnifiche. Alcune vette erano visibili sopra il letto di
nuvole, e questo era il paesaggio più pittoresco che si poteva vedere dal picco della montagna
orientale.

Rimanevano meno di venti persone di Chambord qui.

I guerrieri forzuti come Drogba e Barrack strinsero le loro enormi armi e rimasero di guardia
attorno all’altare del re. Continuavano a gettare occhiate verso la folla e i principi; sapevano che
c’era ancora un assassino arciere tra la gente. Questo tipo di assassino era il più letale. Nessuno
sapeva quando avrebbe scagliato il suo dardo silenzioso e letale, né chi avrebbe preso di mira…

Lampard e il gravemente ferito Oleg proteggevano Angela ed Emma con un po’ di serve. Queste
due ragazze erano le persone più deboli sull’Altare del Re. Erano prive di difese di fronte a questi
misteriosi assassini.

L’Atmosfera divenne molto strana.

Anche se la principessa aveva più persone dalla sua parte, non aveva molte possibilità di vincere.

I cinque assassini erano stati feriti da Una Spada prima, ma potevano ancora combattere. Inoltre
c’era un assassino nascosto e questa ragazza il cui livello era ancora un segreto. In termini di
guerrieri stellari e maghi, la principessa era in netto svantaggio. Quei duecento cavalieri con
l’armatura non coltivavano energia interna per lo più e sarebbero stati trascurabili in battaglie di
alto livello.

Paris mostrò un’espressione provocante, come se non avesse fretta.

Questa sgualdrina si guardò attorno e tutte le persone che incrociavano il suo sguardo ebbero la
sensazione che stesse flirtando con loro. Alla fine posò gli occhi su Fei. Come se avesse trovato
una preda interessante, ridacchiò e batté le ciglia con fare seducente: “Piccolo re, posso sentire
quanto sei teso. Eheh.” Indicò la principessa accanto a Fei e disse: “Che ne dici… se ucciderai
questa donna ti lascerò vivere. D’accordo?”

Fei divenne subito il centro dell’attenzione.

“Questo accordo… non è giusto.” Fei si sfregò il mento e rise: “Cambiamolo un po’.”

“Oh? Cos’hai in mente?” Il sorriso di Paris divenne ancora più brillante mentre la rosa nella sua
mano si seccava lentamente.

“Vecchia maiala, che ne dici di fare così. Se mi leccherai i piedi ti lascerò vivere.” Disse con
serietà Fei.

L’espressione di Paris cambiò.

“Piccolo re. Pagherai per la tua arroganza… so che forse non temi la morte, ma…” Il suo sorriso
era ancora radioso, ma il suo tono era diventato molto freddo. Si girò e guardò Angela. La sua
espressione diventò davvero crudele: “Immagino che quella ragazza sia la tua donna. Vero? Che
splendida ragazza, elegante e distinta, pura e innocente, come una dea caduta in questo mondo
sporco. Pensaci. Se venisse profanata da uno sporco mendicante puzzolente e venisse venduta al
bordello più economico dell’Impero Zenit e toccata da numerosi uomini disgustosi ogni giorno,
sembrerebbe ancora così pura?”

Anche l’espressione di Fei diventò gelida: “Puoi provarci putt**a.”

La gente vicina all’Altare del Re sentì l’atmosfera diventare sempre più fredda.

Avevano tutti il fiato mozzato, come se una roccia di mille libbre fosse legata al soffitto da un
capello e che stesse per precipitare su di loro da un momento all’altro. Stavano tutti stringendo le
loro armi e il sudore bagnava i palmi. I loro cuori battevano all’impazzata, ma chissà se
avrebbero continuato farlo tra qualche secondo.

“Ahah, sto solo scherzando. Sei così serio. Eheh.”

Come se fosse una psicopatica, Paris tornò a ridere all’improvviso. Sembrava che Fei stesse
insultando qualcun altro. Guardò nuovamente la principessa.

“Sorella Tanasha, non sei curiosa? Non sei curiosa del motivo per cui l’oggetto dell’ispezione
divina non li ha percepiti?” Paris sembrava una piantagrane che stava mostrando la sua ultima
invenzione. “Cinque assassini sono riusciti a sfuggire all’Ispezione e ti hanno raggiunto
facilmente. Se Una Spada non ti avesse salvato, ora saresti morta.”
Tanasha ignorò immediatamente la sua provocazione.

Paris non si irritò per questo, sorrise e continuò a spiegare: “Immagino che tu possa riconoscere
questo oggetto.”

Una sfera color blu cielo apparve all’improvviso e vorticò sulla punta dell’indice di Paris. La
sfera sembrava trasparente e sulla sua superficie erano incisi molti simboli. Emanava una nebbia
blu, come se fosse un diffusore di aromi, ma la foschia presto scomparì. Pareva un giocattolo, ma
tutti provarono inquietuine vedendolo.

“Schermo del Cielo!” Gridò con sorpresa la ragazza vestita di viola.

“Ahahah, sorella Tanasha, probabilmente non te l’aspettavi. L’Imperatore Yasin ha già dato lo
Schermo del Cielo a sua altezza Dominguez. Sembra che perfino l’imperatore non ti voglia più
viva, che sfortuna…” Paris si leccò le labbra con la sua piccola lingua rossa.

La principessa sospirò: “Hilton-Paris, non ha nessun significato. Se vuoi usarlo per confondermi,
allora mi deluderesti dopo che abbiamo combattuto per così tanti anni. Non sai davvero quali
sono le intenzioni di mio padre… Non importa, non devi mettermi alla prova e stuzzicarmi con
queste chiacchiere noiose. Sono sicura che Dominguez ha fatto molti preparativi per l’assassinio
di oggi. Devi avere molti assi nella manica, tirali fuori presto. Vedremo se potrai sbarazzarti di
me.”

“Assi nella manica? Eheheh, li uso solo all’ultimo momento naturalmente… Ahahah, sorella
Tanasha, prova ad affrontare i nemici che hai davanti prima…” Paris stava ancora sorridendo,
ma non appena finì di parlare, divenne impassibile. Pronunciò una parola fredda e scioccante
mentre il vento agitava il suo abito bianco:

“Uccideteli!”

La situazione cambiò.

I cinque assassini passarono subito all’azione. L’assassino con la spada attaccò la principessa a
quattro iarde da lui a tutta forza.

Allo stesso tempo, l’assassino vestito di bianco che usava un paio di artigli di metallo scomparì
dal suo posto e apparì dietro la principessa, mirando verso la sua schiena.

Anche i due assassini che sembravano uguali attaccarono, ma il loro obiettivo non era la
principessa, ma Fei. Le loro lame gialle dalla forma strana arrivarono di fronte al re in una
frazione di secondo.
Una fiamma color arancione giallastro brillò e un assassino alto e robusto si precipitò verso
l’Altare del Re.

“Boom!”

L’Altare del Re collassò e la formazione dei duecento cavalieri vicini precipitò nel caos…

I cinque assassini cooperavano con grande abilità; si erano divisi ogni compito in un istante.

Anche Hilton-Paris passò all’azione. Lasciò una serie di immagini residue mentre prendeva di
mira Angela.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


10 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

“Muori!”

Due spade, una viola e una verde apparirono nelle mani di Fei. Anche se non possedeva
dell’elaborata energia dell’elemento fuoco, la pura forza fisica di un barbaro di livello 21 esplose
e scioccò tutte le persone attorno. Le due lame si erano trasformate in due ombre brillanti che
colpirono accuratamente le spade dorate.

Tink tink!

Schizzarono due scie di scintille, assomigliavano a fuochi d’artificio.

Il barbaro di livello 21 era molto più forte dei suoi avversari. La collisione aveva scaraventato
all’indietro le lame dorate insieme ai loro proprietari. I due assassini ne furono davvero sorpresi.
Non si sarebbero mai immaginati che il piccolo re fosse così potente; d’altronde non emanava
nessuna energia.

Dopo che Fei bloccò l’attacco, batté i piedi per terra e usò il balzo del barbaro, inseguendo
velocemente Hilton-Paris. Non badò più a proteggere la principessa, la sua fidanzata era in grave
pericolo.

Quella pu**ana fu molto veloce. Raggiunse Angela nel giro di qualche secondo.

“Togliti dai piedi!”


Una fiamma d’energia blu e rossa brillò mentre Lampard e il guardiano Oleg si posero di fronte
ad Angela per proteggerla. Lampard era un guerriero a tre stelle. Il suo fuoco crebbe e bruciò
selvaggiamente. Coprì perfino Angela ed Oleg. La spada nera appesa alle spalle di Lampard
iniziò a tremare. Il guerriero ne strinse l’impugnatura e la brandì con ferocia. Slash! L’energia
blu volò fuori dalla sua spada e si abbatté su Parsi come un’enorme onda anomala.

Oleg era più debole. Tuttavia sopportò il dolore e attaccò con tutte le sue forze. La sua energia
rossa assomigliava ad una corda frustante.

Paris sorrise freddamente. Mentre era ancora a mezz’aria, scagliò un colpo.

Boom! Boom!

L’ondata di energia blu e la frusta di fiamme rosse scomparirono all’istante. Lampard ed Oleg
furono colpiti da qualcosa di invisibile. Entrambi sputarono sangue e furono scaraventati via
dall’Altare del Re.

Non erano riusciti a resistere nemmeno ad un attacco.

Non avevano guadagnato tempo per Fei.

Un’ombra bianca li superò e apparì dietro Angela.

Una mano morbida e snella strinse il collo da cigno di Angela come prima teneva la rosa. Paris
respinse via facilmente Emma che aveva cercato di aiutare Angela, e sorrise a Fei, che stava
caricando verso di lei. Non nascose il suo sguardo giocoso. Era inquietante.

La donna aveva catturato Angela in pochi secondi.

“Lasciala andare!”

Fei dovette fermarsi a cinque iarde da lei. Mise da parte le due lame e fissò Paris con fare gelido.
Non vedeva l’ora di coplire questa pu***na.

“Eheheh, sei nervoso?”

Il sorriso di Paris era ancora seducente e la sua espressione era incantevole. Non badò affatto
alla freddezza di Fei. Mentre stringeva il collo di Angela con una mano, con l’altra accarezzò
lentamente i suoi capelli neri e setosi. I suoi movimenti erano molto intimi, come se stesse
aiutando la sua amica a prepararsi per un evento importante.
“Piccolo re, ti ricordi ancora di ciò che ho detto? Eheheh, la tua donna sarà profanata dal
mendicante più misero e verrà venduta al bordello più sporco per rimanere una prostituta per il
resto della vita… Cosa ne pensi? Hai paura? Sei afflitto? Arrabbiato? Ahahah, piccolo re,
inginocchiati come un mendicante. Leccami i piedi e implorami. Forse ti risparmierò!”

Fei si agitò ancora di più.

Questa donna era pazza.

Gli aveva rivolto la stessa offesa che Fei le aveva detto, parola per parola.

Ovviamente il motivo per cui Paris aveva attaccato Angela era per via delle provocazioni di Fei…
Questa donna era di una bellezza impareggiabile, unica nel suo genere. Uno avrebbe pensato che
avrebbe avuto un temperamento raffinato e simile a quello di una dea, tuttavia era anche testarda
e folle. Le persone normali non se lo sarebbero potute nemmeno immaginare. Era vendicativa e
ancora più crudele di un demone. Stava mostrando un’espressione provocatoria. Applicò
lentamente un po’ più di forza sulla sua presa e iniziò a soffocare Angela mentre si godeva la
tensione di Fei.

In quel momento il picco della montagna orientale era diventato un inferno.

L’assassino con la spada non era riuscito ad effettuare il suo attacco letale; era stato bloccato
dalla ragazza vestita di viola. Sembrava che fossero ad un livello simile. Combattevano e le loro
energie di tipo diverso si mescolavano mentre scattavano così velocemente da sembrare invisibili.
Si poteva sentire solo il clangore delle loro armi.

Dall’altra parte, l’assassino vestito di bianco che brandiva degli artigli di ferro stava affrontando
il capitano dei cavalieri Romain. I suoi movimenti erano ingannevoli e imprevedibili. Sembrava
che i suoi artigli potessero lacerare lo spazio e attaccare da ogni angolazione. Il capitano dei
cavalieri dal volto giovane e con il sorriso perenne stava usando uno spadone a due mani. Il suo
stile era molto diverso da quello dell’assassino. Avanzava usando delle tecniche elementari come
il fendente, l’affondo, e la spazzata. Nonostante fosse semplice, era estremamente efficace.
Bloccava ogni attacco e poteva mantenere l’assassino a tre passi di distanza dalla principessa.

Gli assassini con le lame gialle non inseguirono Fei; si girarono e attaccarono la principessa.

A questo punto non c’erano altri maghi o guerrieri stellari ad aiutarla. Tuttavia, i duecento
cavalieri di Zenit mostrarono la loro salda determinazione. Nessuno di loro si ritirò. Gridarono
mentre caricavano di fronte alla principessa e la circondarono per proteggerla. Avevano costruito
un muro di carne ed ossa. Anche se erano destinati a morire, sarebbero periti nel tentativo di
proteggerla. Era una scena davvero tragica.

I due assassini si infuriarono. Anche se erano molto più forti dei cavalieri, ognuno dei loro
attacchi decapitava solo un po’ di soldati… Non potevano raggiungere velocemente la
principessa…

L’Altare del Re fatto da enormi pietre bianche era stato danneggiato dalle fondamenta da un
guerriero stellare di tipo terra. Iniziò a crepitare e a rompersi. Grandi pezzi di pietra furono
scaraventati via e delle fenditure simili a ragnatele iniziarono ad estendersi per il terreno. Molti
cavalieri caddero nelle fessure e morirono colpiti dalle pietre.

Woosh! Woosh! Woosh! Woosh!

Dardi affilati sfrecciarono silenziosamente. Usando la polvere e il caos per nascondersi, trafissero
fronti, occhi, gole e cuori di cavalieri… Ogni freccia dell’assassino nascosto nell’ombra uccideva
qualcuno, sembrava un cupo mietitore.

Accadde qualcosa di prevedibile.

Anche i principi e gli emissari di altri regni iniziarono a combattere.

Persone come il principe Layo del regno Shanui, il principe Boyou del regno Luna, l’emissario
Yaley del regno Chata e i rappresentanti di una decina di altri paesi erano passati all’azione dopo
aver sentito l’ordine di Paris. Si erano legati un fiocco rosso al braccio e poi iniziarono ad
attaccare chi non lo portava.

“Uccidete la principessa, sua altezza Dominguez vi ricompenserà lautamente!”

“Bast***i… morite!”

“Uccidete Tanasha, uccideteli tutti. Non lasciate che la legione d’incoronazione ne esca viva!”

“Ahahah, uccidiamoli, uccidiamo tutti questi stupidi emissari e le loro guardie!”

La luce del sole aveva difficoltà a penetrare oltre la polvere. Il picco della montagna orientale era
diventato un inferno di sangue. Armi si scontravano ed arti volavano ovunque. Il sangue schizzava
per terra come una pioggia, e urla e grida risuonavano nel picco.

Le duecento persone si erano divise in due fazioni.


Quelli con il fiocco rosso sapevano già cosa sarebbe successo. Erano preparati e reagirono
velocemente. Lanciavano attacchi a sorpresa, erano organizzati ed entrarono in vantaggio nel
giro di qualche minuto.

Quelli che erano venuti qui solo per congratularsi con Fei furono colti di sorpresa e subìrono
gravi perdite. Più della metà furono feriti o uccisi in pochi momenti. Si radunarono e lottarono per
difendersi. Tuttavia stavano fronteggiando dei nemici difficili; erano come una piccola nave
nell’oceano e potevano annegare da un momento all’altro.

Fei si guardò attorno e capì velocemente cosa stava succedendo.

La cerimonia di incoronazione si era trasformata in un campo di battaglia tra due grandi fazioni.
Era la fonte di pericolo e cospirazione di cui aveva intuito la presenza. Anche se Chambord non
aveva nulla a che fare con questo combattimento, sfortunatamente era stata scelta come arena ed
era destinata ad essere annientata.

“Perché stai esitando piccolo re?”

Paris sorrise, come se tutto il sangue e le urla non avessero niente a che fare con lei. “Vieni qui e
implora, striscia fin qui… inginocchiati. Eheheh, potrei davvero lasciarti andare.”

Fei guardò Angela.

La splendida ragazza era come un giglio solitario tra turbini di polvere. Era un po’ pallida, ma la
sua espressione era coraggiosa, non mostrava la minima paura. Il suo abito blu cielo era
macchiato dalle gocce di sangue che erano schizzate fin qui a causa del vento, e presto perse il
suo colore e divenne marrone grigiastro per la polvere.

Questo abito era stato ideato da Fei prima della cerimonia. Era stato fatto apposta per Angela.
Era maestoso e unico, e sottolineava la sua bellezza intrigante.

Fei si sfregò le mani.

Un forte vento soffiò su Angela e sollevò l’orlo del suo abito, rivelò una parte delle sue gambe
bianche e morbide, incantando e calmando Fei.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


9 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude
‘Ah? Avanti, uccidi la principessa. Perché serbi rancore nei miei confronti?’ Pensò Fei. Voleva
proprio dirglielo, se la sua vera missione era uccidere la principessa, perché avrebbe perso tempo
con lui.

“Lascia andare Angela. Giuro sul mio onore di re che non interferirò.”

Fei fissò lo sguardo seducente di Paris e disse la sua offerta.

Era ovvio che questa donna non avesse preso in ostaggio Angela per del mero risentimento. Ci
aveva messo molto tempo per preparare questo tentativo di assassinio, ma Fei era l’equivalente di
un guerriero a quattro stelle sbucato dal nulla. In altre parole, la velocità con cui era migliorato
avevano superato le sue aspettative. Non si era mai sentito parlare di qualcuno capace di passare
da tre a quattro stelle nell’arco di pochi giorni.

Normalmente solo un guerriero a quattro stelle non sarebbe stato sufficiente ad attirare
l’attenzione di Paris, ma ora doveva intervenire.

Entrambe le parti, Tanasha e Paris, erano sul filo del rasoio. Dovevano calcolare con attenzione
ogni passo ed eventualità. Prima della cerimonia di incoronazione, avevano riesaminato i loro
piani e pensato ad ogni possibilità che avrebbe potuto danneggiare le loro strategie. Le due donne
più intelligenti di Petersburg sapevano che in questo conflitto qualsiasi variabile avrebbe potuto
cambiare all’istante il risultato. Era come danzare su dei coltelli, qualunque fallimento sarebbe
risultato in una morte immediata.

Questa missione era piuttosto semplice.

Usando l’incoronazione come opportunità, la principessa Tanasha avrebbe funzionato da esca per
attirare l’attenzione di Paris, che avrebbe capito subito le sue intenzioni e avrebbe escogitato un
piano per assassinarla. Le due donne più famose della capitale di Zenit volevano usare questa
opportunità per uccidersi a vicenda e aumentare le possibilità di ottenere il trono dell’uomo che
ognuna sosteneva. Visti i vincoli di tempo, probabilmente sarebbe stato il loro ultimo scontro; chi
vinceva avrebbe pigliato tutto. Dalle numerose volte che si erano scontrate, ognuna comprendeva
bene le capacità, le abilità e le risorse dell’altra. All’inizio c’era un sottile equilibrio. Sembrava
che fossero alla pari, ma se una delle due avesse avuto un asso nella manica in più, il risultato
sarebbe stato ovvio.

Paris non era solo un bel faccino visto che riusciva ad affrontare Tanasha, che era
soprannominata la dea dell’intelligenza. Era piuttosto astuta e si muoveva con intelligenza.
Quando era apparsa sull’Altare del Re, era riuscita a scuotere Fei e a capire il suo punto debole
con poche frasi; il solo modo per controllare Fei, questa incognita, era prendendo in ostaggio
questa ragazza di nome Angela.

Perciò, quando avevano attaccato, non aveva preso di mira la principessa, ma sorprendentemente
l’indifesa Angela.

Paris aveva avuto successo.

Sembrava che avesse il pieno controllo della situazione. Aveva usato poche risorse e aveva
limitato i movimenti di questa incognita. Il re Alexander non aveva aiutato troppo la principessa.
Con il passare del tempo, furono gli assassini a diventare i favoriti.

Era una donna spaventosa.

Fei aveva intuito le intenzione di Paris, per questo aveva fatto questa dichiarazione.

Tuttavia…

“Eheh, piccolo re, se la lasciassi andare torneresti ad aiutare Tanasha. Perché la lascerei
andare? Solo perché hai promesso di non interferire?” Paris ne fu un po’ sorpresa. Non si
aspettava che il re avrebbe capito così velocemente le sue intenzioni. Ma non avrebbe comunque
lasciato andare Angela. Visto che aveva sperimentato i molti lati oscuri dell’umanità, invece che
fidarsi di promesse e giuramenti, Paris preferiva assumere il controllo della situazione.

La risposta di Paris colse di sorpresa anche Fei. Pensava che almeno avrebbe considerato la sua
proposta.

La situazione era pessima sia per la principessa che per Fei. Si poteva dire che fossero sulla
stessa barca. Se gli assassini avessero ucciso tutti i guerrieri stellari dalla parte di Tanasha,
nemmeno Fei sarebbe sopravvissuto.

Fei si accigliò.

“Alexander…” Disse all’improvviso Angela. Il suo tono era così calmo che sembrava spaventoso:
“Ascoltami. Per favore uccidi questa donna se puoi e vendicati per me ed Emma…” Dopodiché un
rivolo di sangue iniziò a colare dalle sue labbra. Il suo splendido collo perse tutte le sue forze e
abbassò piano la testa. Collassò nella presa di Paris; una splendida ragazza aveva smesso di
respirare ed era morta sotto la luce del sole.

“Angela!!!!!!”
Fei ruggì mentre provava un dolore straziante. Balzò in avanti e sfrecciò come una palla di
cannone mentre il terreno si incavava sotto i suoi piedi. Le spade viola e verdi si trasformarono in
una tempesta di lame che puntarono verso Paris. Il suo intento era evidente!

Paris era scioccata. Non credeva che la ragazza nelle sue braccia sarebbe stata così determinata
e si sarebbe suicidata mordendosi la lingua. Anche se era un po’ sospettosa, dopo aver sentito che
il cuore della ragazza si era fermato provò un’emozione indescrivibile. Sospirò e spinse piano il
corpo di Angela verso Fei.

“Restituirò il suo corpo… non avevo intenzione di ucciderla.”

Paris scomparve, ma le sue parole raggiunsero chiaramente le orecchie di Fei. Era raro che
questa donna crudele e soverchiante si giustificasse, era un’eccezione per lei.

Fei mise da parte le spade e abbracciò il corpo di Angela.

“Nerino!!” Gridò Fei.

“Woof woof woof!!”

Un forte abbaiare infranse l’atmosfera tragica nel picco della montagna orientale. Sotto gli
sguardi sorpresi di molte persone, un enorme cane nero si precipitò a fianco di Fei. Il re posò il
corpo di Angela sul suo dorso e il cane si trasformò in un tornado nero che scomparì dal picco
della montagna orientale dopo che Fei gli aveva dato una pacca sulla testa.

“Muori!”

Dopo aver visto Nerino portare via Angela dalla montagna, Fei si sentì meno all’angolo. Si girò e
vide le persone che stavano ancora combattendo. Dopo aver localizzato i due assassini con le
lame gialle che stavano massacrando la cavalleria di Zenit, balzò, evocò le spade gemelle e menò
fendenti a tutta forza.

Boom!

Una forte esplosione risuonò per il campo di battaglia e sollevò una grande quantità di polvere. I
due assassini non ebbero nemmeno la possibilità di schivare. Poterono solo bloccarlo con le loro
lame. Sentirono subito una forza inarrestabile provenire dalla collisione. Le loro ginocchia
cedettero e furono costretti a piegarle per fronteggiare questo impatto. Il risultato fu scioccante, i
loro polpacci sembravano essere stati inchiodati nel duro terreno. Il sangue schizzava dalle loro
bocche.
Fei non si fermò. Non si trattenne e attaccò pieno di intento omicida.

Mirò con un calcio verso gli assassini che non si erano ancora rialzati. Fu così veloce che fece
risuonare un forte scoppio, i due guerrieri capirono che non sarebbero sopravvissuti se fossero
stati colpiti. Terrorizzati, posero le lame di fronte a sé per proteggere i loro punti vitali. Tuttavia
l’attacco andò a segno e furono scaraventati via dall’Altare del Re distrutto.

“Toglietevi dal ca**o!”

Fei batté i piedi con forza e apparirono numerose crepe che assomigliavano a ragnatele sotto i
suoi piedi. L’altare distrutto iniziò a tremare. L’enorme impatto era stato trasmesso attraverso la
struttura ed era arrivato al terreno.

Un secondo dopo una fiamma d’energia arancione giallastra iniziò a brillare. Il guerriero di tipo
terra che si stava nascondendo sottoterra e che stava facendo degli agguati urlò mentre si
precipitava fuori dal terreno. Il colpo di Fei era accurato. L’impatto lo aveva colpito e quasi lo
aveva ucciso all’istante. Aveva quasi perso le sue capacità combattive e stava solo scappando…

Una forza incredibile!

Inimmaginabile!

Anche la principessa sotto la protezione della cavalleria rimase scioccata.

Fei che era estremamente infuriato stava mostrando la sua potenza incredibile. La forza fisica di
un barbaro di livello 21 era stata utilizzata appieno. Questa potenza poteva demolire ogni tattica e
tecnica. Di fronte a questa forza bruta, i guerrieri stellari non ebbero nemmeno il tempo di usare
la loro energia e mostrare le loro capacità. Rimasero gravemente feriti e furono costretti a
ritirarsi.

In un istante, tre assassini avevano perso le forze e non erano più una minaccia.

La situazione nel campo di battaglia era cambiata drasticamente.

Paris si era unita all’assassino che stava usando una spada e stava combattendo contro la
ragazza vestita di viola. Cercarono di superare le fiamme viola della giovane e di arrivare alla
principessa. Ma dopo aver visto questa scena, la donna mostrò un’espressione rabbiosa e tesa.
Lasciò perdere la ragazza vestita di viola e diresse i suoi attacchi verso Fei.

L’energia verde nelle sue mani fu spinta in avanti, i suoi movimenti erano così delicati che
sembrava stesse raccogliendo un fiore. Ma l’energia si trasformò immediatamente in uccello
gigante che spiegò le ali, gridò e volò verso Fei. Le sue ampie ali erano affilate come coltelli. Con
uno sguardo folle, si precipitò verso il re.

Distruggeva ogni ostacolo lungo la sua strada. Il terreno crepitò e i cadaveri furono scaraventati
via.

Fei rise mostrando un’espressione folle.

Usò due tecniche del barbaro: Colpo e Doppio Colpo allo stesso tempo, e le sue lame viola e
verde si trasformarono in una tempesta affilata che puntò verso la testa dell’enorme uccello verde.

Alla fine l’energia e le due spade si scontrarono.

Boom!

L’intera montagna tremò a causa della collisione.

L’enorme impatto creò un’onda sonica che travolse l’intera montagna orientale e le persone
vicine all’esplosione furono spazzate via come erbacce. Nessuno riuscì a rimanere in piedi sotto
questa forte pressione. Detriti, polvere, sangue e armi vorticarono nell’aria e crearono uno strano
tornado. Nel raggio di dieci iarde dove stavano Fei e Paris, tutto sembrò gradualmente
decomporsi e ridursi in macerie.

Era una tempesta mozzafiato.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


8 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Una tempesta splendida e terrificante.

Anche se Paris era potente, fu scaraventata all’indietro come una foglia caduta sotto la brezza
d’autunno. Doveva ammettere di aver sottovalutato la vera forza di questo piccolo re.

Mentre volava all’indietro, stava già calcolando la sua prossima mossa. Le sue pupille si
contrassero all’improvviso. Vide due bagliori di luce dall’aura assassina. Sotto la copertura di
questa splendida tempesta, una luce viola e una verde si lanciarono su di lei; una puntava al suo
cuore e l’altra alla gola.

Impossibile.
Quel piccolo re era rimasto in piedi nonostante l’enorme forza di questa collisione letale. Inoltre
si era mosso molto velocemente. Anche se era ricoperto di ferite, la sua determinazione non ne era
stata influenzata minimamente; voleva ancora ucciderla. Il suo corpo era perfettamente parallelo
al terreno mentre scattava verso di lei. Vorticò nell’aria e le due spade brillarono nella tempesta
di lame letale.

Paris sentì subito un grande senso di pericolo.

L’intento omicida nello sguardo di Fei si era quasi materializzato. Creò numerosi segni rossi sulla
pelle nivea di Paris, come se un coltello avesse percorso il suo corpo. La sensazione di gelo
squarciò all’istante le difese mentali di Paris e interruppero il flusso dei suoi pensieri.

Dopo aver visto gli strati di energia verde che aveva creato cedere di fronte alle due spade, la sua
espressione cambiò drasticamente. Mostrò una paura senza precedenti e quando si girò, urlò un
nome.

“Murphy!!!”

Boom!

Prima che potesse finire di urlare, una figura apparì di fronte a lei e scagliò lentamente un pugno.

Questo colpo dava una sensazione molto strana.

Pareva estremamente lento. Chiunque avrebbe potuto vedere l’angolazione e la traiettoria del suo
pugno. Si potevano osservare chiaramente i simboli e le iscrizioni dell’anello nero che portava al
dito. Tuttavia al tempo stesso il suo colpo era rapido. In un istante, impattò contro le spade.

Questo attacco aveva letteralmente stravolto lo spazio e il tempo.

Tink!

Aveva colpito entrambe le luci allo stesso tempo.

Una forza inarrestabile esplose sulle lame di Fei, che iniziarono a piegarsi e a fare pressione sulle
mani del re. Presto il contraccolpo passò sulle braccia e sulle spalle di Fei.

Crack, crack!

Risuonò uno schiocco raggelante. Il sangue schizzò dai pori delle sue braccia, sembrava che ci
fosse uno strato di foschia sanguigna attorno a lui. Il suo abito si macchiò subito di rosso. Fei fu
scaraventato via per più di venti iarde come una bambola di pezza prima di potersi fermare. Un
rivolo di sangue colava dall’angolo della sua bocca.

Un esperto!

Fei ne fu scioccato.

Questa persona apparsa all’improvviso era il guerriero più potente che avesse mai visto sia nel
mondo reale che in quello di Diablo. La strana forza che era entrata nelle sue braccia aveva
distrutto e lacerato le sue ossa e i suoi muscoli, come se fossero scoppiate delle esplosioni in
miniatura nel suo corpo. Il dolore insopportabile quasi lo fece gridare.

Tirò subito fuori una bottiglietta di Pozione Curativa Normale e la tracannò.

Le sue ferite guarirono velocemente.

Tuttavia non ne fu affatto sollevato.

La forza entrata nel suo corpo non scomparì. Continuava a distruggere le ossa e i muscoli appena
guariti. La pozione poteva solo occuparsi delle lesioni, non poteva eliminare questa forza
pericolosa nel suo corpo.

Tirò fuori un’altra bottiglietta, la pozione della giovinezza completa.

Questa pozione poteva ripristinare il 100% della salute e del mana nel mondo di Diablo, e lo
aiutava anche a sbarazzarsi di qualche effetto negativo… Non appena mandò giù la pozione, la
forza distruttiva nel suo corpo si indebolì immediatamente. Presto l’effetto della pozione e la forza
letale si annullarono a vicenda.

Fei non attaccò di nuovo.

Passò velocemente alla modalità assassino e scomparve in questo ambiente polveroso. A quel
punto, il picco della montagna orientale era diventato caotico, la polvere e la foschia di sangue
oscurava la vista. Questo era l’ambiente migliore per un assassino.

Un uomo forte e dai capelli e dalla barba bianchi rimase di fronte a Paris.

Questa era la persona, Murphy, che aveva scaraventato via Fei. Era uno degli assi nella manica
di Paris e avrebbe dovuto attaccare e uccidere la principessa durante il momento più critico.
Tuttavia Paris non aveva avuto altra scelta che chiamarlo per difendersi visto che aveva rischiato
la vita. Così aveva dovuto rivelare questa risorsa segreta.
Dopo aver respinto Fei, il vecchio Murphy non lo inseguì.

Mise le mani dietro la schiena. Due raggi dorati sfrecciarono dai suoi occhi e attraversarono i
strati di polvere e di foschia di sangue. Sembrava che stesse sondando l’ambiente attorno e stesse
cercando qualcosa… Gradualmente mostrò un’espressione solenne.

Paris notò un particolare. Vide due ferite profonde sui pugni dell’esperto. Erano profonde uno o
due pollici e si potevano vedere le ossa sotto. Il sangue colò dalle sue dita e cadde a terra.

Questa scoperta spaventò di nuovo Paris.

Murphy era già un guerriero a tre stelle. Aveva un’energia di tipo metallo e questo rendeva il suo
corpo quasi indistruttibile. I suoi pugni erano le armi più dure, ma non avevano nessun vantaggio
contro le due spade di Fei… Paris si raggelò sempre di più mentre ci pensava. Se Murphy non
fosse stato qui, allora quell’attacco avrebbe trafitto la sua gola e il suo cuore.

“Murphy, uccidilo il più presto possibile!”

Disse Paris con energia. Non era mai stata così preoccupata. Anche se aveva altri assi nella
manica e più piani, le capacità di questo piccolo re la mettevano un po’ a disagio. Il sesto senso
femminile, il suo intuito le suggeriva che forse aveva trascurato qualcosa, ma non sapeva cosa.

“È scomparso!”

L’esperto Murphy si era guardato attorno e non era riuscito a trovare il nascondiglio del piccolo
re. Non poteva percepirlo minimamente: “Non riesco a trovarlo!”

“Cosa?”

Paris non poté nascondere la sorpresa nel suo splendido viso. Questo picco.lo re poteva
nascondersi dallo sguardo di un guerriero a sei stelle. Sembrava un miracolo che poteva accadere
solo nelle leggende raccontate dai cantastorie. Questa donna pensò velocemente ad una soluzione:
“Inizia a torturare e ad uccidere le guardie e i soldati di Chambord, lo costringeremo ad uscire
allo scoperto!”

Paris era una maestra nel comprendere e nel manipolare con i punti deboli degli altri.

Ma…

“Paris, se non sbaglio, sembra che tutti gli abitanti di Chambord… siano già morti.”
Murphy si guardò di nuovo attorno e le diede una risposta che la riempì di frustrazione. Questa
donna splendida non si era trovata da molto tempo in una situazione così difficile. Si sentiva
impotente, provava la stessa sensazione che aveva avuto quando il suo padre adottivo l’aveva
rinchiusa in un seminterrato oscuro sedici anni fa.

“Dannazione! Lasciamolo perdere… terrò occupati i guerrieri stellari dalla loro parte. Uccidi la
principessa prima!”

Dopo aver detto questo, Paris iniziò ad aiutare l’assassino che stava affrontando la ragazza
vestita di viola e che era in svantaggio. Murphy invece scattò verso la principessa.

Boom! Boom!

Ad ogni passo che faceva, l’energia attorno a lui si rafforzava. Presto la montagna iniziò a
tremare, era troppo potente.

I cavalieri attorno alla principessa percepirono velocemente questo pericolo. Ne rimanevano


meno di cento e si divisero in due gruppi. Uno proteggeva da vicino la principessa e l’altro caricò
verso Murphy con coraggio; volevano sacrificarsi per fermare l’avanzata del guerriero
terrificante, anche se avessero potuto fermarlo per un secondo, ne sarebbe valsa la pena.

Tuttavia…

Boom! Boom!

Murphy si stava avvicinando sempre di più alla principessa. Si limitò a scagliare dei pugni verso i
soldati di Zenit e gli uomini che cercarono di ostacolarlo furono spazzati via ancora prima che
potessero urlare di dolore. La forte energia di tipo metallo ridusse a pezzi tutte le loro ossa e fece
evaporare il loro sangue. Sembravano dei fiocchi di neve d’estate, scomparirono in pochi secondi.

Questo era un guerriero stellare davvero formidabile.

I soldati ordinari non potevano avvicinarsi entro dieci iarde da lui, figuriamoci fermarlo.

Nonostante questo, la cavalleria continuò a caricare.

Il loro onore sovrastava la paura.

Sfortunatamente per loro, il coraggio non avrebbe cambiato nulla di fronte alla forza assoluta.
In un batter d’occhio, più di cinquanta coraggiosi cavalieri erano stati annientati. Le loro armi e
le loro armature furono ridotte in polvere insieme ai loro corpi. Erano scomparsi per sempre da
questo mondo.

Murphy si stava ancora avvicinando, passo dopo passo.

Era ad una distanza critica. La principessa era in grave pericolo. Quando Murphy scagliò il
ventunesimo pugno, la formazione dei cavalieri che la stava proteggendo stava già crollando.

La morte dei loro colleghi e amici non li aveva turbati, ma i pugni di Murphy erano un’altra
storia.

Senza aver bisogno di ordini, il resto dei cavalieri si divise di nuovo a metà. Circa venticinque
cavalieri continuarono a proteggere la principessa e altri venticinque si precipitarono su Murphy
come falene che volavano verso la fiamma. Il terreno era fradicio del sangue dei loro colleghi.

Boom! Boom! Boom! Boom!

Stessi pugni e stesse morti silenziose.

I sacrifici coraggiosi dei cavalieri sembravano davvero inutili.

L’esperto dai capelli bianchi arrivò a meno di trenta iarde dalla principessa.

Tra tutti e venticinque i cavalieri che avevano attaccato Murphy, ne era rimasto vivo solo uno.
L’esperto canuto mostrò un’espressione impaziente. Scagliò un altro pugno e quell’uomo
scomparì all’istante.

Nulla poteva fermare questo assassino.

Murphy fissò la principessa. Era sicuro di poter ridurre in poltiglia questa dea dell’intelligenza di
San Petersburg temuta da così tante persone.

In quel momento però…

Arrivò un pugno.

Attraversò silenziosamente la foschia di sangue dell’ultima carica di cavalieri. Come se avesse


superato i limiti dello spazio e del tempo, questo colpo atterrò all’istante sul petto di Murphy.

Puff!
Il sangue schizzò, macchiando la barba bianca di Murphy.

L’esperto fu scaraventato all’indietro come un proiettile.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


7 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

“Oh no…”

Vedendo Murphy venire scaraventato via come un sacco di patate, Paris ruggì con fare disperato.
Sfrecciò in avanti come un fulmine e lo prese al volo prima che si schiantasse violentemente a
terra.

C’erano due scioccanti bozzi sul petto di quest’uomo dai capelli bianchi, i segni di un paio di
pugni.

Questi due segni erano profondi circa un pollice, impressi sul suo petto e si potevano vedere
chiaramente i contorni delle nocche. La forza violenta dell’impatto si era concentrata tutta sul
corpo di Murphy, quasi distruggendo il cuore e i meridiani di questo esperto. Il vecchio sputò
grandi boccate di sangue. Sorretto da Paris, questo esperto che prima stava facendo un massacro
ora poteva reggersi a stento in piedi.

A dieci metri di distanza.

La figura barcollante di un cavaliere quasi annegato dalle ondate di energia taglienti ora aveva
raddrizzato la schiena e aveva recuperato l’equilibrio.

Mostrò un sorriso e mentre si toglieva la barbuta, mostrando i suoi capelli corti color nocciola, il
suo bel viso, il naso dritto e i suoi lineamenti taglienti. Questo guerriero non sembrava troppo
robusto, sembrava perfino un po’ debole e smilzo, ma il suo corpo emanava un’aura battagliera.
Era fermo sul posto, ma emanava l’atmosfera tirannica di un milione di soldati.

“Ar… sua altezza reale Arshavin?”

Il maestro Murphy e la seducente Paris impallidirono, poi rimasero scioccati.

Il dignitoso principe dell’impero Zenit, il Dio della Guerra Arshavin era apparso di persona?

Com’era possibile?
Paris si ricordava chiaramente delle informazioni che aveva ricevuto, sua altezza sarebbe dovuto
essere nell’accampamento imperiale adesso… Dannazione, chi era quella persona
nell’accampamento degli Eroi del Sangue di Ferro nella capitale? Paris era molto intelligente,
pensò subito ad un’altra possibilità, chiaramente quell’Arshavin era solo un sosia che aveva usato
per ingannarli!

Questa era la loro mossa finale!

Questo era il jolly che avevano tenuto in serbo fino ad ora!

Chi avrebbe pensato che il dignitoso principe non avrebbe badato ad abbassarsi a travestirsi e ad
infiltrarsi nel gruppo di emissari, venire prima a Chambord e poi lanciare un attacco a sorpresa
durante un momento critico, ferendo gravemente l’esperto nemico e ribaltando la situazione.

Era apparsa una persona che non sarebbe dovuta essere presente.

Così era cambiato tutto.

In quel momento Fei, che stava ancora sfrecciando tra la polvere in modalità Assassino, rimase
sbigottito da questa scena, aveva riconosciuto questo guerriero smilzo con i capelli color nocciola
e dall’aspetto debole. Se non si ricordava male, nel primo giorno in cui gli emissari di Zenit erano
arrivati a Chambord, si era finto il conducente della carrozza della principessa.

Allora il barbaro di Fei aveva raggiunto solo il livello 16, così aveva sentito vagamente che questo
conducente era un professionista, ma non si sarebbe mai aspettato che quel figlio di pu***na fosse
un mostro.

E vedendo la reazione di Paris e Murphy, Fei finalmente capì l’identità del guerriero castano, era
il principe dell’impero Andre Arshavin, l’uomo che probabilmente avrebbe ereditato il trono
dell’imperatore Yaxin e avrebbe governato il paese, il Dio della Guerra di Zenit.

Questa scoperto scioccò completamente Fei.

La situazione era troppo incredibile. Famose figure erano spuntate dal nulla una dopo l’altra ed
erano avvenuti eventi inaspettati… Tutto ciò che poteva fare Fei era scuotere la testa, era ancora
un po’ troppo carente in confronto alle strategie ben pianificate di queste persone.

“Paris, dovresti dire loro di fermarsi.”

Arshavin li guardò con un sorriso sicuro.


Ma la sua espressione non mostrava la minima gioia. Anche se la donna di fronte ai suoi occhi
aveva aiutato il suo fratello minore non così amichevole, gli aveva portato innumerevoli guai e gli
aveva fatto sognare così tante volte di ucciderla… ora che il suo destino era sotto il suo controllo,
all’improvviso Arshavin esitò.

Una donna così perfetta, sfortunatamente non poteva stare dalla sua parte…

Paris si calmò velocemente, sospirò e fece un cenno gentile.

L’intero campo di battaglia si quietò all’istante.

In effetti, dopo che il principe Arshavin era apparso, molti avevano interrotto questo scontro che
ora sembrava inutile, specialmente vedendo i due marchi sul petto di Murphy. Quasi tutti i
guerrieri sulla cima della montagna orientale si resero conto che il risultato di questa battaglia
era già deciso.

Nell’impero Zenit, il principe Arshavin era considerato una leggenda.

L’energia di tipo fuoco di quest’uomo che aveva meno di 25 anni aveva raggiunto già sei stelle, un
grado in cui l’energia poteva prendere forma ed era riconosciuto come il talento numero uno di
Zenit negli ultimi secoli. Inoltre era anche un maestro dell’arte della guerra, esperto nel
combattere e aveva fatto un bagno di sangue per sei anni, ottenendo anche dei prominenti meriti
militari in quel periodo.
Anche l’accampamento del sangue di ferro era riconosciuto come imbattibile ed era la divisione
d’élite numero uno dell’impero Zenit, era chiamata anche la Frusta del Dio della Guerra.

In normali circostanze, Murphy avrebbe potuto ancora affrontare questo Dio della Guerra ma,
dopo essere stato colto alla sprovvista, era rimasto gravemente ferito e i suoi meridiani erano stati
danneggiati, lasciandolo sull’orlo della morte. Arshavin invece era rimasto solo lievemente ferito
mentre aveva cercato di resistere alla tempesta di energia dorata di prima e ora gli rimaneva
ancora il 70-80% della sua forza. Contando su questo potere, avrebbe avuto il controllo della
battaglia.

Quando le due parti smisero di combattere, anche la nuvola polvere nell’aria si dissipò
gradualmente.

Arti e fango fradicio di sangue coprivano il campo di battaglia.

Attorno all’altare del re, le espressioni dei sopravvissuti cambiarono lievemente.


C’erano chiaramente più persone con dei fiocchi rossi al braccio. Prima controllavano la
situazione, ma ora i loro numeri non contavano più nulla. Un membro d’élite a sei stelle come
Arshavin poteva ridurli in poltiglia con un dito. La gente dei regni Shanui, Luna e Chata
rivelarono subito espressioni impaurite e disperate.

E gli emissari dei paesi che avevano subìto gravi perdite a causa dell’attacco a sorpresa si
riempirono di gioia, alcuni piansero perfino.

Al cenno di Paris, la folla si era separata ordinatamente.

Con dei passi cauti, gli assassini si schierarono dietro la donna diabolica e quelli che indossavano
i fiocchi rossi si posizionarono al suo fianco con disperazione. Anche se ora non potevano provare
più rimpianto di così, non potevano farci nulla. Avevano scommesso il tutto per tutto e stare dalla
parte sbagliata praticamente avrebbe condannato loro e il paese che rappresentavano.

Dall’altra parte, i pochi innocenti sopravvissuti erano ancora impauriti, come dei pulcini che
avevano ritrovato la madre dopo aver affrontato la minaccia di un’aquila. Stavano tremanti dietro
il principe e la principessa. Tra la folla, il principe Modric del regno del lago era coperto di ferite,
ma era sopravvissuto.

Il gruppo alla fine si era diviso in due.

Era un’atmosfera mozzafiato.

In quel momento Fei uscì allo scoperto con un gran sorriso. Passò alla modalità del barbaro, il
suo corpo era ferito lievemente e il suo abito da cerimonia era stato fatto a pezzi. Anche il cuoio
morbido sotto era pieno di aperture. Il suo viso era ricoperto di sangue, lasciando solo un paio di
occhi neri. Sembrava un grumo rosso da quanto era fradicio di sangue, lasciava impronte cremisi
ovunque passasse.

Era in uno stato così miserabile che avrebbe ispirato pietà a chiunque lo vedesse.

Tutti sospettarono che questo piccolo re sarebbe caduto in ginocchio vedendo Arshavin.
Purtroppo per lui, l’intera Chambord, eccetto questo sfortunato sovrano, era stata annientata
insieme a tutte le sue guardie ed ufficiali. I corpi di Lampard, Drogba, Oleg e Barak giacevano
silenziosamente nella periferia delle rovine dell’Altare del Re, il sangue fresco macchiava le pietre
e il suolo sotto i loro cadaveri…

“Ah, Alexander, è grandioso vederti vivo.”


Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!
6 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Tutti i presenti quasi vomitarono e svennero. Il tono e il modo di parlare del piccolo re era un po’
troppo rozzo. Come poteva essere il membro di una stirpe reale? Sembrava più un delinquente!

Che avesse perso la testa a causa delle disgrazie accadute oggi?

Non c’era da meravigliarsi dato che era accaduta una catastrofe del genere in quello che sarebbe
dovuto essere il suo momento più orgoglioso e glorioso. Non solo la sua cerimonia di
incoronazione era diventata una farsa, perfino la sua fidanzata e i suoi uomini leali erano stati
tutti uccisi sul posto. Qualcun altro al suo posto ne sarebbe stato davvero scosso, probabilmente
sarebbe morto per lo shock; forse nel migliore dei casi sarebbe impazzito.

Modric rise e disse: “Alexander, anche se fingessi di morire e scappassi, cosa potresti fare? Credi
davvero di poter salvare la situazione adesso?”

Sorrise con orgoglio, poi si sfregò la faccia con la mano destra.

Si levarono delle increspature blu dalle debole tracce di energia del legno dal suo viso. Non era
più il principe biondo e gentile del regno del Lago, ma qualcuno che Fei non riconosceva.

“Magia illusoria dell’elemento del legno?” Esclamò qualcuno.

“È il “Macellaio” Sandro… un comandante sottoposto di sua altezza Dominguez! L’ho visto


prima…” Disse qualcuno quando riconobbe questa persona.

Sentendolo, Sandro mostrò un’espressione ancora più arrogante. “Ahahah, Alexander, ora
dovresti sapere perché sto aiutando la signorina Paris. Ora capisci perché queste due persone
sono ancora vive?”

Dietro Sandro c’erano due persone che sarebbero dovute essere morte.

Il guerriero dell’elemento terra Hershzen e Okocha.

Il primo si era suicidato con del veleno dopo aver fallito il suo tentativo di assassinio dopo un
lungo inseguimento stile acchiappa la talpa. Il secondo era stato massacrato insieme alle sue
guardie nell’albergo in cui risiedeva da qualche persona misteriosa.

Ma ora erano entrambi sani e salvi.


Mostravano sorrisi orgogliosi e pieni di derisione, guardavano Fei con risentimento. Era questo
piccolo re che prima avevano ignorato che li aveva costretti a fingersi morti e che aveva quasi
rovinato il grande piano di Dominguez.

“Ora capisco. Quella notte sei stato tu ad avvisare il gruppo di emissari di Thrace, permettendo
loro di fare quella messinscena. Hai anche trovato qualcuno per sostituire il corpo di Hershzen e
ingannarmi, vero?” Fei mostrò un’espressione sorpresa.

“Non sei così stupido.” Il principe Okocha di Thrace sogghignò e fece un passo avanti.

“Mi stavo chiedendo come qualcuno potesse uccidere più di 200 persone così velocemente. Non
l’ho percepito nemmeno ad una distanza di mille metri. Allora era così…” Fei si toccò il mento e
disse: “Ma siete davvero crudeli. Avete ucciso così tante delle vostre guardie solo perché temevate
che potessi scoprire qualcosa… Siete peggio degli animali.”

Okocha si incupì sentendo questo insulto.

“Temevamo che scoprissi qualcosa? Idiota, non sopravvalutarti. Sua altezza Paris non voleva
allertare la principessa Paris, così ha escogitato questo diversivo.” Okocha guardò Fei con
derisione e scoppiò a ridere: “Piccolo re, dovresti preoccuparti per te stesso. Chambord è
destinata ad essere cancellata oggi. La tua gente morirà e verrà ridotta in genere, e i loro
cadaveri verranno gettati nel lago per darli in pasto ai pesci!”

Inaspettatamente Paris fece un passo avanti, sorrise e disse: “Re Alexander, devo ammettere che
sei un genio dal grande potenziale. Se giurerai di lavorare per sua altezza reale Dominguez, potrò
lasciarti andare oggi e perfino Chambord potrà essere salvata. Potrai continuare ad essere il re e
posso prometterti che tra due mesi, dopo l’esercitazione imperiale, Chambord potrà essere
promossa al terzo livello.”

“Ahahahahahah…”

Fei si batté le cosce mentre quasi piangeva dal ridere: “Vecchietta, mi stai facendo questa offerta
con compassione mista a disprezzo? Che tu… eheh, che tu abbia paura?” Senza aspettare
risposte, Fei mostrò un’espressione spietata, senza la minima traccia di un sorriso. La fissò con
rabbia e gridò con sdegno: “Andate a farvi fottere! Anche Dominguez può andare a farsi fottere.
Che si fotta la tua offerta; se voglio qualcosa, non posso ottenerla da solo? Da quando devo
ricevere carità da voi putt****le? Finché non sarò soddisfatto, nessuno potrà nemmeno pensare
di lasciare vivo questa montagna!”

Queste parole sbalordirono tutti i presenti.


Perfino la principessa, il Dio della Guerra Arshavin e Paris rimasero a bocca aperta.

Fei stava sfogando lo stress di tutti questi giorni pieni di tensione e degli eventi di oggi.

Incrociò le braccia al petto e iniziò ad insultarli sputazzando.

“Che portamento regale del ca**o, che etichetta reale, potete levarvi tutti dalle palle. Giusto, siete
i grandi capi e potreste spazzare via la mia Chambord anche con una scoreggia. Volete uccidervi
a vicenda e non posso impedirlo, ma potevate farlo fuori dal mio territorio? Volete eliminare il
mio regno e uccidere la mia gente? Bene, va bene. Eheh, oggi vi farò vedere cosa succede quando
qualcuno che avete sottovalutato impazzisce.”

Subito dopo aver finito di imprecare, Fei scattò e un secondo dopo un’immagine residua apparì a
mezz’aria. Mentre si muoveva a gran velocità, evocò le sue spade viola e verdi.

“Ahahah, mi prenderò un po’ di interessi prima.”

Fei rise menò dei fendenti, tracciò due splendi arcobaleni nell’aria e ruggì verso Modric e gli altri
due guerrieri.

Nessuno si sarebbe immaginato che il piccolo re impazzito avrebbe osato attaccare per primo
nonostante la situazione svantaggiosa in cui si trovava.

Okocha e la sua guardia Hershzen sogghignarono e brandirono le loro armi per contrattaccare.
Erano guerrieri a quattro stelle come Fei, così ovviamente non temevano di affrontarlo visto che
erano in superiorità numerica e iniziarono a caricare verso di lui.

Ma…

Roar!!!

Risuonò un ruggito sconvolgente. Poi, un’enorme onda sonica penetrò attraverso i loro corpi e
scosse le loro anime. Un secondo dopo, una paura inaspettata li percorse e li fece irrigidire, le
loro pupille si dilatarono per il terrore…

Poi arrivò un bagliore fiammeggiante e affilato.

Puff!

Due schizzi di sangue eruttarono mentre due teste volavano via.

Bang! Bang!
I corpi decapitati di Hershzen e Okocha fremettero e caddero a terra.

Nessuno si sarebbe immaginato che questo piccolo re gravemente ferito che sembrava fosse sul
punto di morire da un secondo all’altro avrebbe ucciso due membri d’élite dello stesso livello in
una sola mossa.

Si!

Ondate di sussulti ruppero il silenzio che regnava nella cima della montagna orientale. Tutti si
raggelarono!

Waaaa!

Risuonarono altre grida roche.

Lontano tra le montagne, innumerevoli enormi uccelli volavano tra il magnifico mare di nuvole
dorate. Stendevano le ali e sfrecciavano come nubi nere. L’odore del sangue sulla cima della
montagna orientale li stava attirando.

“Eheh, stavolta sono un po’ più contento!”

Fei usò la suola di una delle sue scarpe per pulire il sangue sulle sue spade. Poi si stiracchiò
confortevolmente, diede un calcio ai due cadaveri sotto i suoi piedi e sorrise: “Siete davvero morti
stavolta, vero? Ahah, perché non vi rialzate e non fate un’altra farsa?”

“Ahhhhh!!!!”

Il Macellaio Sandro sembrava sconvolto. Sembrava che qualcuno gli avesse infilato una mazza
puntata nel sedere mentre continuava a gridare e a scappare. Questo cosiddetto Macellaio aveva
il coraggio di un topo; era così spaventato che quasi se la fece sotto. Rotolò dietro Paris. Come
poteva essere la stessa persona arroganza che aveva ucciso con successo i due principali
combattenti dalla parte della principessa?

Qiang! Qiang! Qiang! Qiang!

Fei continuò a mostrare il suo atteggiamento da gangster, privo della minima eleganza. Sorrise e
batté le sue spade magiche. Senza mascherare l’arroganza nel suo sguardo, disse: “Ehi
vecchietta, non sono ancora soddisfatto. Cosa dovrei fare secondo te?”

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


5 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

“Sembra che ti abbiamo sottovalutato. Ti sei nascosto proprio bene.” Paris sorrise con fare
seducente. Il suo abito svolazzava scosso dal vento, rivelando parte delle sue gambe, la sua pelle
era bianca e liscia, lucente come della giada. Disse: “Alexander, la mia promessa è ancora
valida. Se sarai ancora disposto a lavorare per sua altezza Dominguez, ignorerò tutto quello che è
accaduto e potrai ancora ottenere tutto quello che vuoi… anche se desideri me!”

Dopo aver detto questo, apparì un rossore seducente sul suo viso bianco. Chi l’aveva mai vista
mostrare un’espressione imbarazzata? Questa bellezza controllava una delle superpotenze
nell’impero. Sotto il sole mattutino dorato sul picco della montagna orientale, a molti uomini
iniziarono a sbavare senza accorgersene. Perfino Arshavin, il Dio della Guerra di Zenit, distolse
lo sguardo, non osava fissarla.

Tuttavia…

“Bleah! Nonnetta, sei già così vecchia. Perché stai cercando di sedurre la gente? Non è colpa tua
se sei brutta, ma non puoi molestarmi. Credi che non abbia mai visto una donna prima d’ora?”
Fei la guardò con sdegno.

La folla dovette ammettere che era proprio velenoso.

Paris si arrabbiò all’istante. Altre persone invece quasi scoppiarono a ridere.

Anche se Paris non era più una ragazza, era matura e affascinante, sarebbe stato difficile trovare
una donna splendida come lei. Molti nobili avevano cercato di conquistarla e si diceva che perfino
l’imperatore Yasin avesse una buona impressione di lei. Ora che Fei la stava insultando e stava
ignorando apertamente i suoi tentativi di sedurlo, Paris che era sempre così raffinata e calma si
infuriò così tanto da impallidire.

“Come osi, ora morirai!”

L’assassino vestito di bianco dietro Paris gridò e scomparì all’improvviso, come se si fosse
dissolto nell’aria. Non lasciò nemmeno un’immagine residue o un’increspatura a mezz’aria.
Ovviamente questo assassino pericoloso era diventato invisibile e si stava preparando a lanciare
un attacco letale.

Tuttavia Fei ridacchiò e rimase fermo. Continuò a brandire le due spade verde e viola come se
non avesse visto la sua reazione.

“Attento, questa è l’energia di tipo metallo, la tecnica furtiva dello squarcio spaziale!”
La donna vestita di viola che si era seduta a meditare per guarire aprì gli occhi. Energia del fuoco
viola la circondò, ma continuò a mostrare un’espressione tesa. Dopo aver visto il re Alexander
mostrare una tale arroganza, non poté che lanciargli un avvertimento.

Fei sorrise e gettò un’occhiata grata alla ragazza.

In quel momento…

Uno strato invisibile di spazio apparì dal nulla, sembrava un fiore spettrale esotico che sbocciava
sulla superficie dell’acqua. Un artiglio trasparente squarciò questo fiore e apparì all’istante di
fronte a Fei. Era così rapido da superare i tempi di reazione umani e raggiunse il petto di Fei con
una velocità fulminea.

Il sangue iniziò a colare.

Percorse gli artigli bianchi di ferro dagli uncini neri e dalle scaglie simile a quelle di un pesce.

L’assassino apparì lentamente davanti a Fei. Mostrava un sorriso orgoglioso e feroce; le persone
attorno potevano percepire la sua crudeltà solo guardandolo. Mosse gli artigli con cui aveva
infilzato Fei; gli piaceva sentire le sue vittime che imploravano e lo guardavano con disperazione.

La folla sussultò.

La speranza che era appena nata nei cuori dei seguaci della principessa si era infranta
velocemente. Alcuni stavano pensando con risentimento: “Questo stupido maiale, così
arrogante…” I membri del regno Shanui e di Chata che indossavano nastri rossi se ne
rallegrarono. Guardarono Fei con sdegno e compassione, come se stessero osservando un
pagliaccio che non era riuscito a fare il suo trucco.

“Puoi fare ancora… l’arrogante?”

L’assassino vestito di bianco girò lentamente il braccio e stese le dita; in questo modo avrebbe
fatto sentire al suo avversario il dolore e la disperazione mentre l’energia vitale della sua vittima
scompariva lentamente. Nonostante il corpo di questo piccolo re era così resistente da spaventarlo
e gli dava la sensazione che i suoi artigli fossero rimasti bloccati in un pezzo di ferro, era inutile.
Sapeva che il suo colpo doveva aver distrutto i canali di energia principali nel suo corpo e di aver
bloccato lo scorrere della sua forza.

Ma…

“Stupido asino, naturalmente posso fare ancora l’arrogante!”


L’assassino si raggelò. Ebbe subito la sensazione che qualcosa fosse andato storto. Quando cercò
di radunare l’energia dentro il suo corpo e di distruggerlo, all’improvviso vide il bagliore di una
fiamma viola. Sentì freddo e perse il braccio destro.

Il sangue schizzò come una fontana.

L’assassino vestito di bianco ne fu terrorizzato. Iniziò a tremare e cercò di scappare nonostante il


dolore insopportabile che stava provando. Metà del suo corpo stava tornando trasparente, stava
per dissolversi di nuovo nell’aria. Ma Fei non l’avrebbe lasciato scappare così facilmente e lo
afferrò per la testa.

“Ahahah, vuoi fuggire? È troppo tardi ormai!” Fei rise fragorosamente.

L’assassino vestito di bianco sentì una forza inimmaginabile trascinarlo via dal suo stato furtivo
come una carota; aveva la sensazione di essere trascinato da un’enorme montagna.

“No…”

Gridò disperatamente. Evocò tutta la sua energia di tipo metallo a quattro stelle e cercò di
districarsi dalla presa di Fei, ma non ci riuscì. L’assassino ruggì mentre si dimenava, ma non
poteva sfuggire dal re. La mano che lo stava tenendo lo spinse giù e le sue ginocchia cedettero; si
inchinò all’istante di fronte a Fei.

Dall’esterno pareva che l’assassino si fosse inginocchiato dopo una lieve spinta del piccolo re
morente. Le ginocchia dell’uomo picchiarono contro un’enorme roccia e crepitarono. Tutti
sentirono il rumore delle sue ossa che si rompevano. Era chiaro che le sue rotule si fossero
spaccate.

Fei si leccò lentamente il sangue che aveva sulle labbra. Vedendolo, l’assassino tremò ancora di
più; il re sembrava un demone assetato di sangue.

“Ora è il mio turno. Lascia che ti faccia una domanda, idiota. Puoi fare ancora l’arrogante?

Posò una spada verde sul collo dell’uomo; la lama era così tagliente che fece subito un lieve
taglio sulla sua pelle senza che fosse stata applicata la minima forza.

L’assassino perse tutto il suo coraggio.

Cominciò a tremare incontrollabilmente. Finora aveva torturato e ucciso molte persone usando i
suoi artigli; si era soprannominato il rappresentante del Cupo Mietitore, ma quando si ritrovò
così vicino alla morte, urlò come una ragazzina mentre implorava: “Ahhhhhhh, no per favore…
risparmiami… per favore…”

Ma prima di poter finire, la lama verde aveva iniziato a tagliare.

Sentì una sensazione fredda trapassargli i muscoli, i vasi sanguigni e le ossa. Voleva dimenarsi,
urlare, implorare perdono e lamentarsi… Ma il demone crudele di fronte a lui non gli diede la
possibilità di farlo. Il processo fu lento e lungo. Sentì anche la spada che lo decapitava e poi vide
un corpo senza testa che schizzava sangue dal collo…

Vide un cadavere decapitato con un mantello bianco cadere a terra, macchiando il terreno di
cremisi.

Era il suo corpo.

La folla rimase sbalordita.

Anche se avevano visto numerosi nemici e compagni morire di fronte a loro, questa scena li
scioccò, sopratutto perché la persona che Fei aveva decapitato lentamente era un assassino a
quattro stelle, un guerriero che avrebbe potuto decidere il loro destino. Fei lo aveva decapitato
come una gallina. Il sangue tinse il cielo e il sole di rosso.

La folla sentì la rabbia di questo re.

Era una rabbia intollerabile.

Anche la principessa e Paris che erano rimaste calme e composte finora cambiarono espressione.
Si chiesero: “Ho destato per errore un demone?”

Gli avvoltoi che circondavano il picco della montagna orientale come nuvole cupe sentirono
l’intento omicida di Fei. Emisero delle grida acute, ma erano spaventati; non osarono atterrare.

A parte i richiami degli uccelli, si sentiva solo rumore di respiri nel picco della montagna
orientale.

“Oh? Ne ho ucciso un altro. Eh, mi sto sentendo un po’ meglio.”

Fei pulì il sangue dalla sua spada usando la suola di una delle sue scarpe. Si sfregò il mento con
soddisfazione mentre sorrideva; la gente attorno vide il bianco perlaceo dei suoi denti. Il braccio
dell’assassino era ancora infilzato nel suo metto. Mentre si muoveva, si accigliò, come se il dolore
fosse un mero inconveniente. Ma ciò che fece spaventò tutti quanti.
Fei afferrò il braccio e tirò via l’artiglio con gli uncini neri infilzato nel suo petto. Schizzarono via
pezzi di carne e sangue; anche frammenti d’ossa. Qualsiasi altra persona sarebbe svenuta per il
dolore, ma il piccolo re rimase impassibile.

Questo movimento fece rabbrividire un po’ di persone.

“Ahhhh! Un demone! È un demone!”

Una guardia tra gli emissari dalla parte di Paris iniziò a gridare. si girò e iniziò a scappare via.
Tuttavia, dopo aver corso per quattro o cinque iarde, accadde qualcosa di inimmaginabile.

Boom! Splat!

Una serie di fulmini bianchi ed estremamente brillanti apparirono dal terreno. L’enorme corrente
viaggiò per il corpo della guardia e lo trasformò in un grosso pezzo di carbone nero.

“Cielo! Quella… è una trappola magica di tipo fulmine!” Gridò con sorpresa qualcuno.

Fei sorrise. Non nascose il suo orgoglio mentre diceva: “Ahahah, esatto, è una trappola magica.
Credete che non sapessi fare altro che fingermi morto? Ahahah, l’intera montagna orientale è
piena di trappole magiche. Se qualcuno oserà muoversi, verrà carbonizzato proprio come
quell’idiota!”

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


4 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Tutta la gente sul picco della montagna orientale ne fu terrorizzata.

Non era così semplice ottenere delle trappole magiche. Solo maghi di almeno quattro stelle
potevano crearle. Inoltre ci sarebbe voluto molto potere magico e una marea di materiali preziosi
magici. Il motivo per cui erano così rare era per il bassissimo tasso di successo nel crearle.
Tuttavia, il potere di una trappola magica non era da sottovalutare. Se fosse stata usata
appropriatamente, poteva causare gli stessi danni di un attacco a piena potenza del mago che
aveva creato la trappola.

Secondo le leggende, trappole di livello divino erano state capaci di intrappolare e uccidere
guerrieri e maghi di livello lunare e solare. In storie ancora più antiche, usandole, maghi semidei
erano riusciti perfino ad uccidere dei immortali durante la guerra tra divinità e demoni.
Inoltre il termine trappola era strettamente associato al mistero, alla crudeltà, alla furtività e alla
malvagità. I maghi geniali avevano inventato ogni genere di trappola inimmaginabile. Tra gli
assassini delle figure più elevate del continente Azeroth, nove di loro avevano a che fare con
trappole magiche.

Perciò, dopo aver sentito le parole di Fei, tutti si spaventarono, incluse la principessa e Paris.

Presto però qualcuno si ricompose.

“Impossibile, come potevi permetterti così tante trappole magiche? Il tuo regno è solo di sesto
livello. Figuriamoci circondare questo luogo di trappole, non credo che te ne potresti permettere
una nemmeno se vendessi tutta Chambord.”

“Ahah, sì. Hai messo trappole attorno al picco della montagna orientale? Chi stai cercando di
impaurire?”

“Credo che sia impazzito un po’…”

“Dopo essere stato ferito così gravemente e aver perso troppo sangue, sta per morire. Sta
impazzendo. Non sa di cosa sta parlando…”

I principi e gli emissari di Shanui e di Chata derisero Fei uno dopo l’altro. Stavano cercando di
attirare il favore di Paris, ma anche di farsi coraggio. Si erano davvero spaventati prima.

“Branco di sciocchi. Se non mi credete, fate un tentativo!” Fei sogghignò.

Queste trappole magiche erano state poste attorno al picco della montagna orientale dopo che era
passato alla modalità assassino. Ce n’erano almeno 50 o 60. Erano tutte di tipo fuoco o fulmine.
Anche se aveva consumato molto mana, erano relativamente facile da creare; non aveva dovuto
consumare nessun materiale prezioso. Era un’abilità che superava ogni comprensione della gente
di questo continente.

“Ahahah, ci proverò!”

Alcuni furono meno cauti. Era stato un guerriero di tipo terra ad una stella ad aver parlato. Era il
seguace del principe Layo del regno Shanui. Dopo aver ottenuto l’approvazione del principe,
iniziò a dirigersi verso l’uscita. Fu astuto; non aveva scelto la direzione che aveva preso la povera
guardia che era stata ridotta in carbone.

Tuttavia…
Woosh!

Dopo pochi passi, una nuvola di fuoco apparì da sotto i suoi piedi. Inghiottì immediatamente
questa guardia arrogante. Dopo poche urla, fu ridotto in cenere. La sua energia da guerriero ad
una stella non lo aiutò troppo. Fu ucciso quasi all’istante.

La fiamma rossa era diabolica, sembrava che potesse bruciare perfino l’aria. Dopo che la guardia
fu ridotta in cenere, la sua arma e la sua armatura divennero ferro liquido che presto evaporò. La
temperatura della fiamma era così alta che doveva essere magica.

“Come può essere???”

“Dannazione, è davvero una trappola di tipo fuoco…”

“Oh cielo, così ha detto la verità?”

Immediatamente i principi che stavano ridendo di Fei chiusero la bocca. Fissarono la fiamma
magica come se provenisse dall’inferno. ‘Così sono davvero trappole magiche. Ha detto la
verità…‘ Pensarono tutti.

Il principe Layo del regno Shanui in particolare era sbigottito. Aveva intenzione di mettere alla
prova lui stesso le parole di Fei, fortunatamente per lui aveva deciso che fosse la sua guardia
personale a farlo. Altrimenti sarebbe stato lui a finire in cenere.

Fei sogghignò mentre si guardava attorno; dalla sua espressione era evidente che non
considerasse una minaccia il gruppo dalla parte di Paris.

Paris se n’era già resa conto. I suoi begli occhi esaminarono il terreno pollice per pollice, ma non
si potevano individuare trappole magiche usando solo lo sguardo; non poteva nemmeno vederle
con la sua tecnica speciale di ricerca dell’energia. Questa era la caratteristica spaventosa delle
trappole magiche, prima che venissero attivate, non potevano essere trovate nemmeno usando
tecniche particolari.

Paris fece un cenno verso l’assassino vestito di giallo. L’assassino capì il segnale. Balzò e mosse
la sua lama; un arco di energia di tipo blu acqua lungo sei o sette iarde volò verso una certa
direzione.

Boom! Boom!

Woosh! Woosh!
Molte trappole magiche a cinque o sei iarde di distanza si attivarono a causa del colpo. In un
istante, nuvole di fuoco e saette apparirono dal nulla e iniziarono a dirigersi verso l’assassino,
che usò la sua energia e creò uno scudo. Tuttavia il potere delle fiamme e del fulmine fu così forte
che infranse la protezione. Rimase ferito e ne uscì con fare affannato.

A questo punto tutte le persone nel picco della montagna orientale si resero conto della situazione
in cui erano.

Avevano visto coi loro occhi che il piccolo re aveva detto la verità. Anche se questo sovrano aveva
un buco al petto così profondo che quasi ci si poteva vedere attraverso, aveva posto in segreto
molte trappole magiche pericolose attorno alla montagna. Chi non era al livello delle quattro
stelle non poteva sperare di uscire di vivo da qui.

Molti ebbero una strana sensazione, se questo re non fosse gravemente ferito, sarebbe diventato il
solo vincitore di questa enorme cospirazione e combattimento.

“Non preoccuparti, ho un’idea. Dobbiamo catturarlo. Deve avere una via sicura per uscire.”

Il Macellaio Sandro che prima si era travestito da Modric pensò subito ad una possibile strategia.
Dopo aver visto che Fei era ferito e che aveva difficoltà a rimanere in piedi, pensò che sarebbe
stata l’occasione migliore per fare buona impressione su Paris. Si fece avanti velocemente e prese
di mira Fei.

Paris cambiò espressione ma non disse nulla.

Si era resa conto di non poter più prevedere le mosse di questo piccolo re. Non era mai stata così
perplessa e scioccata in tutta la sua vita. Prima di fare altre decisioni, era disposta a lasciare che
il Macellaio Sandro mettesse di nuovo alla prova Fei.

Il Macellaio Sandro fu veloce.

Era un guerriero di tipo fuoco a quattro stelle. Mentre scattava verso Fei, mosse le mani ed evocò
un drago di fuoco che ruggì. Le fiamme volarono verso Fei con tutta la loro potenza.

Fei si mosse di poco verso destra e schivò il colpo letale.

Un momento dopo fece qualcosa che fece quasi collassare sul posto Sandro.

Con un lieve cenno, fece apparire una bottiglietta di pozione rossa nella mano. La tracannò e la
ferita spaventosa causata dall’artiglio di ferro guarì velocemente; il processo fu così veloce da
essere visibile ad occhio nudo. Strisce di muscoli e di carne si contorsero e si intrecciarono, e il
buco nel corpo di Fei si chiuse. In soli dieci secondi era guarito completamente ed era tornato al
picco delle sue condizioni.

Il Macellaio Sandro mostrò un’espressione scontenta, sembrava che fosse stato preso a calci
centinaia di volte da un paio di scarpe sporche. Il solo motivo per cui aveva avuto il coraggio di
attaccare Fei era perché l’aveva visto ferito; chi si sarebbe immaginato che sarebbe successo
questo.

Sandro ripensò a come Fei aveva decapitato l’assassino vestito di bianco, un uomo molto più forte
di lui. Il Macellaio era terrorizzato; ignorò il suo onore e il suo orgoglio mentre si girava e
cercava di scappare.

Tuttavia Fei non gli avrebbe mai dato la possibilità di farlo.

Odiava questo tipo che adorava travestirsi e fare agguati alle persone. Batté i piedi e usò il Balzo
del Barbaro. Si trasformò in un’ombra e inseguì il Macellaio. Cercò di afferrarlo per una spalla
con una stretta forte come un uncino di ferro.

“Ahahah, preso! Muori!”

Quando Fei sul punto di toccarlo, Sandro smise di scappare, si girò e rise con orgoglio. Mirò con
un pugno alla testa di Fei, che percepì immediatamente una fonte di pericolo.

L’energia attorno al pugno gli diede una sensazione pesante e ferma. Sembrava che potesse
distruggere ogni cosa lungo il suo cammino. Non era il potere che un guerriero a quattro stelle
poteva possedere.

“Ahah, lo sapevo! Previsto!”

Durante questo momento critico, Fei interruppe il suo inseguimento; in qualche modo il suo
slancio era scomparso. Il suo corpo si congelò come se si fosse fermato il tempo. Fei schivò
facilmente l’agguato di Sandro, poi lo afferrò per il braccio e lo attirò a sé. L’enorme forza fece
perdere il controllo a Sandro, che volò verso Fei.

“Impossibile, come sei…”

Bam!

Prima che potesse finire di parlare, il pugno sinistro di Fei gli aveva già fatto scoppiare la testa.
Sangue rosso e cervella bianche volarono ovunque. Era una scena che avrebbe fatto venire gli
incubi a chiunque. Il Macellaio Sandro che aveva ferito due esperti era stato ucciso senza che
avesse avuto l’occasione di implorare.

Fei si sporse giù e raccolse due anelli d’argento dal cadavere di Sandro.

Aveva scoperto molto tempo fa che questo Macellaio aveva un’arma magica. Questo oggetto
poteva aumentare la condensazione di energia da guerriero e aumentare all’istante i danni di un
attacco. Era l’arma migliore per lanciare agguati. Era per via di questo tesoro che era riuscito a
ferire sia la ragazza vestita di viola che Arshavin, il Dio della Guerra di Zenit. Altrimenti non
avrebbe mai potuto ferirli anche se li avesse colti alla sprovvista.

Dopo aver respinto con un calcio il cadavere di Sandro, Fei sorrise come un demone per la terza
volta: “Ah, un altro. Mi sento ancora meglio!”

La gente dalla parte di Paris stava impazzendo.

Aveva finto di essere debole!

Aveva proprio fatto una farsa vergognosa!

Chi avrebbe pensato che questo piccolo re avesse una pozione curativa misteriosa che poteva
accelerare così tanto la guarigione? Non si aspettavano che un guerriero di alto livello della loro
parte sarebbe morto di nuovo ai piedi di Fei.

Sotto il sole dorato del mattino, il picco della montagna orientale stava rivelando un grande
spettacolo.

Quattro cadaveri decapitati giacevano attorno a Fei, erano Hershzen, Okocha, l’assassino vestito
di bianco e Sandro. Tutti ebbero l’impressione di stare vivendo un incubo. ‘Cosa sta succedendo?
Come ha fatto questo piccolo re ad uccidere tre guerrieri a quattro stelle e uno a cinque così
facilmente… il Dio della Guerra ci sta prendendo in giro? Se è un incubo, che finisca presto per
favore!’ Pensò la gente.

“Ritira queste trappola magiche e non ti riterrò responsabile per ciò che hai fatto!” Paris si fece
acanti. Non sorrideva più. La sua espressione fredda era attraente a suo modo. Fissò Fei e sospirò
con riluttanza. “Hai vinto, sei il vincitore oggi. Non avrei mai pensato che lo scontro letale tra me
e Tanasha sarebbe finito così; ci siamo impegnate così tanto per questo evento. Non riesco ancora
a credere che tu sia il vincitore finale… Tuttavia sono sicura che capisci la situazione. Eccetto i
due guerrieri a quattro stelle e me, c’è anche un altro guerriero a cinque stelle. Anche se hai molte
trappole magiche a disposizione, al massimo puoi solo far sì che entrambe le parti ne escano in
pessime condizioni; non potrai uscirne vivo nemmeno tu!”

Solo Paris sapeva quanta riluttanza provava nel dire queste parole.

C’erano due assassini che usavano lame gialle; erano entrambi guerrieri a quattro stelle.
L’assassino che aveva usato la spada era un guerriero a cinque stelle. Paris stessa era una
guerriera a quattro stelle… Dal suo punto di vista, avevano ancora qualche possibilità di
affrontare Fei; alla peggio avrebbero perso più della metà dei membri della loro fazione.

Ma sapeva anche che la situazione era andata fuori controllo. Era stato tutto strano fin dall’inizio.
Questo piccolo re l’aveva scioccata molte volte nell’ultima ora. Ciò che temeva di più era che la
principessa non avesse ancora mostrato il suo asso nella manica. Perciò Paris aveva deciso di
fare dei compromessi; il re arrogante stava mostrando lentamente le sue carte vincenti, ma lei non
aveva più altre sorprese da mostrare.

Tuttavia…

“Ahah, nonnetta, finalmente ti stai arrendendo?” Fei sorrise. Rifletté con fare serio per un
momento e mentre si sfregava la nuca rispose: “Eh, ne devo parlare con mia moglie prima!”

Dopodiché fece qualcosa che sconvolse definitivamente la gente radunata nella montagna
orientale.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


6 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Questo giovane principe Modric sembrava estremamente socievole e andò subito a sostenere Fei.
Prima molti avevano visto il re venire colpito dal maestro a sei stelle Murphy. L’attacco aveva
sollevato polvere ovunque e tutti pensavano che questo piccolo re fosse stato ucciso. Chi si
sarebbe immaginato che questo tipo era resistente come uno scarafaggio. Anche se non sembrava
in buone condizioni adesso, era ancora vivo.

Modric sostenne Fei e si pose dietro il principe Arshavin.

“Paris, sembra che abbia vinto questa volta.”

Arshavin la guardò sorridendo lievemente. Alla fine si sarebbe liberato di questa donna che gli
aveva causato così tanti problemi.

Clap clap clap!


Paris batté gentilmente le mani.

Questa donna diabolica sorprendentemente recuperò la calma nel più breve tempo possibile,
applaudendo gentilmente. Disse con il suo sorriso seducente: “Ad essere sincerti, non mi
aspettavo che il dignitoso principe sarebbe venuto in un paese così remoto e freddo solo per me, è
stato anche disposto a fingersi un mero soldato per farmi un agguato… sua eccellenza Andrea, mi
dica, dovrei sentirmi onorata o impaurita?”

Arshavin naturalmente notò il sarcasmo nel suo tono, ma ora che stav vincendo mantenne il suo
sorriso e non ci badò.

“Tuttavia devo ammettere che è una mossa davvero splendida! Le morti di questi soldati sono
state preziose, almeno hanno confuso Murphy, rendendo possibile a sua altezza attaccarlo di
sorpresa… Tuttavia, sua altezza, li ha lasciati suicidare così, non raggela un po’ i soldati
sopravvissuti?”

“Paris, arrivati a questo punto, non dovresti pensarci più. Arrenditi, lavora per me e oggi non ti
ucciderò.”

Arshavin sorrideva lievemente, ma le sue parole erano tirannica, non lasciavano spazio a nessuna
negoziazione.

“Eheh, sua altezza, temo che sia troppo sicuro della sua forza. Anche se non posso uccidervi oggi,
posso comunque scappare, no?” Paris era ancora calma e sorridente, come se stesse
chiacchierando con un vecchio amico e le sue parole erano piene di provocazione, ma non aveva
nessuna intenzione di arrendersi.”

“Se avessi scelto di fuggire all’inizio, forse avresti avuto una possibilità. Ma ora non più.”

Arshavin sorrideva ancora, mostrando di avere tutto sotto controllo. Chissà quando, il capitano
dei cavalieri Romain condusse i venticinque soldati rimasti e iniziò a proteggere l’unica scala di
pietra che scendeva per la montagna. Forse l’assassino con la spada e gli altri avrebbero potuto
trattenere Arshavin per un po’ di secondi, ma dopo, se Paris non avesse potuto respingere tutti i
cavalieri e Romain, e fuggire per la scala, allora Arshavin avrebbe avuto l’occasione di ucciderla
un secondo dopo.

Paris vide questa scena e la sua espressione cambiò lievemente.

“Sorella Tanasha, la tua fortuna è davvero ammirevole, se non fosse stato per l’interferenza di
questo re, forse saresti stata tu a morire oggi…”
Paris sembrava aver accettato il suo fato, quel viso splendido mostrò un po’ di riluttanza, come se
non volesse più parlare ad Arshavin e spostò lo sguardo verso la principessa che era rimasta di
fronte alla folla in silenzio. Il tono della sua voce era triste, come se fosse una sorella minore che
si lamentava con la maggiore.

Questa donna in effetti era proprio malvagia, si accigliò e si morse le labbra, il suo sguardo un
po’ triste suscitò compassione nella maggior parte degli uomini attorno, quasi volevano
abbracciarla e confortarla.

La principessa si limitò a sorridere lievemente: “In effetti sono più fortunata oggi.”

Le sue parole praticamente erano un riconoscimento dell’imaptto significativo di Fei su questa


battaglia.

In effetti Fei era stato come un bastone nel culo, aveva stravolto i piani di entrambe le parti.

Se Fei non si fosse arrabbiato per la sua amata e non avesse messo all’angolo Paris, lei non
sarebbe stata costretta a chiamare Murphy in anticipo, così anche se la principessa aveva
Arshavin come asso nella manica, non sarebbe stato facile vincere. Dopotutto anche Murphy era
un maestro a sei stelle e un maestro della vecchia generazione era molto più esperto e la sua forza
non era da sottovalutare. Anche in uno scontro diretto, Arshavin non avrebbe avuto comunque la
possibilità di vincere e, se Murphy fosse rimasto in agguato, sarebbe stato ancora più terrificante.

L’assassinio era come un appuntamento romantico, chi avesse preso l’iniziativa avrebbe avuto più
probabilità di rimanere ferito.

Sentendo questo, la principessa ammise apertamente di essere stata fortunata e Paris mostrò
all’improvviso uno strano sorriso: “Ma a volte la fortuna da sola non è sufficiente.”

“Tu…” La principessa ebbe un brutto presentimento e impallidì: “State attenti…”

Ma era troppo tardi.

Accadde qualcosa di imprevedibile.

Lo sguardo del principe del regno del lago, Modric, mostrò uno sguardo freddo e tagliente e
scattò come un fulmine all’improvviso. Entrambi i suoi palmi portavano un’energia calda che fu
lanciata proprio verso i cuori del principe Arshavin e della ragazza vestita di viola Zi Yan.

Un momento dopo scoppiò del potere vigoroso e l’energia tirannica rossa creò una serie di
esplosioni.
Puff!

Incredibile.

Arshavin e Zi Yan erano concentrati su Paris e gli altri, assicurandosi costantemente che questa
donna terrificante non facesse mosse folli come una bestia intrappolata. Come potevano aspettarsi
che i loro “compagni” li avrebbero attaccati a sorpresa. Ad una distanza così ravvicinata, anche
se erano più potenti, non avrebbero avuto tempo di reagire, nemmeno la possibilità di incanalare
energia difensiva, prima di venire colpiti dai palmi fiammeggianti di Modric. Un’enorme energia
trapassò i loro corpi ed entrambi sputarono una boccata di sangue.

I due mostrarono espressioni incredule, arrabbiate e scioccate.

Dopo aver sferrato il primo colpo, Modric non scappò, girò il palmo e attaccò di nuovo con un
sorriso cupo. L’energia di fuoco si trasformò in un lungo drago che volò sibilando verso la
principessa che non era molto lontana.

Era tutto accaduto così in fretta che molti non riuscirono a reagire.

Nessuno aveva pensato di andare a proteggere la principessa in questo momento.

Prima che la saggia principessa venisse ridotta in cenere, accadde qualcosa di magico, una sfera
blu difensiva apparì attorno a lei, coprendola completamente. La tenda blu si increspò quando
impattò contro il drago di fuoco, respingendo il colpo di Modric.

“Spregevole, muori!”

Arshavin finalmente reagì vedendo che sua sorella era in pericolo, strinse i denti e sopportò il
dolore cercando di incanalare freneticamente l’energia che gli rimaneva, lanciando un attacco
sconvolgente. Modric non ebbe altra scelta se non stendere il braccio per bloccarlo e la sua pelle
iniziò a rilasciare foschia sanguinosa, fu scaraventato via sputando sangue e atterrò di fronte a
Paris e agli altri, fortunatamente per lui era sopravvissuto.

Questo cambiamento era stato troppo istantaneo, sconvolgendo tutti quanti.

Come poteva accadere una cosa del genere?

Nessuno avrebbe pensato che Modric, questo piccolo principe del regno del lago che era
improbabile che fosse alleato con Paris, avrebbe lanciato un attacco all’improvviso. Inoltre
nessuno pensava che la sua forza superasse le due stelle che aveva rivelato prima, ferendo
gravemente il maestro Arshavin e Zi Yan, i due combattenti più forti della fazione, quasi
uccidendo la principessa se non fosse stato ostacolato dall’oggetto magico difensivo dell’elemento
acqua.

L’atmosfera nella montagna orientale cambiò all’istante.

Questo mutamento drammatico aveva ribaltato la situazione.

Murphy, Arshavin e Zi Yan in origine erano le persone più potenti qui, ma ora erano tutti
gravemente feriti ed erano quasi paralizzati. Ora dalla parte della principessa rimaneva solo
Romain e la spadaccina Susan, insieme a 20 cavalieri inutili e 10 emissari di altri paesi, ma dalla
parte di Paris c’erano gli assassini e Modric che erano stati feriti, ma che non avevano ancora
perso le loro capacità combattive. Paris stessa era ancora illesa.

Le sorti della battaglia si erano ribaltate in un istante.

Era successo così rapidamente che molti non riuscivano ad accettarlo.

All’inizio le persone con il fiocco rosso si stavano già disperando, ma ora i loro sguardi si erano
accesi, non nascosero il loro sollievo di essere sfuggiti alla morte. Le loro espressioni agitate
furono rimpiazzate da sogghigni, e tutti loro raddrizzarono le schiene.

“Eheheh, sorella Tanasha, alla fine hai fatto un errore di valutazione!”

La donna diabolica tornò a mostrare il suo sorriso seducente, sembrava una ragazzina che aveva
appena fatto uno scherzo a qualcuno. Fino a quel momento, le persone si erano rese conto che
tutte quelle parole tristi che aveva detto erano solo una recita.

La principessa rimase in silenzio.

E anche se il Dio della Guerra di Zenit, Arshavin, era davvero arrabbiato, il suo corpo iniziò già a
tremare incontrollabilmente. Il danno causato dal colpo di Modric era troppo grande. Dall’altra
parte, Zi Yan aveva serrato gli occhi, delle gocce di sudore grosse quanto fagioli scorrevano per
le sue splendide guance bianche e fiamme viola percorrevano il suo corpo. Chiaramente stava
cogliendo questa opportunità per guarire.

“Eheheh, a pensarci, questa è davvero una piacevole sorpresa. All’inizio volevo uccidere la
sorella Tanasha per sbarazzarmi del braccio destro di Arshavin, ma chi sapeva che avrei ucciso
anche sua altezza il Dio della Guerra. Ahah, la dea del fato è troppo generosa, credo che sua
altezza Dominguez sarà davvero contento di sentire la notizia.”

Paris si avvicinò passo dopo passo con un sorriso seducente pieno di intento omicida.
Dietro di lei, l’assassino si tolse il velo spesso.

“Che peccato, all’inizio volevo farmi una bevuta con sua altezza, ma per evitare di avere degli
incubi dopo, non ho altra scelta se non uccidervi non appena possibile.”

Il tono di Parsi era così gentile, ma agli occhi di Arshavin e degli altri sembrava più un cupo
mietitore.

“Eheh, bella mossa, ma sono curioso, se ci ucciderai, come lo spiegherai a nostro padre? Ci sono
così tante persone qui oggi, un segreto del genere trapelerò sicuramente in giro. Prima o poi
saprà cos’è accaduto qui. Per quanto tempo tu e Dominguez potrete tenerglielo nascosto?”

Arshavin si sedette sul pavimento di pietra, cercando di fare del suo meglio per guadagnare tempo
e incanalare l’energia residua nel suo corpo. Ma aveva poche speranze, era ferito così
gravemente e non gli era rimasta nessuna energia.

“Eheheh, sua altezza, è uno scherzo per alleggerire l’atmosfera? Sai meglio di me che non ci sono
vie d’uscita oggi, speri ancora che vi farò sopravvivere? Uccidere o essere uccisi, è molto
semplice. Per quanto riguarda l’imperatore Yaxin, naturalmente sua altezza Dominguez gli
spiegherà cos’è successo, è colpa della ribellione dei cittadini di Chambord. Sfortunatamente la
sorella Tanasha è morta in battaglia. Per quanto riguarda sua altezza, non è sano e salvo
all’accampamento del ferro di sangue?”

Il tono di Paris era tranquillo, ma il messaggio dietro le sue parole fecero inquietare Arshavin.

Utilizzare un sosia era stata una splendida strategia per ingannare il nemico e aveva quasi
funzionato, ma ora era diventato un punto debole fatale. Paris era stata molto diretta, se suo
fratello Dominguez avesse manipolato quel sosia, avrebbe potuto perfino usarlo per conquistare
l’intero accampamento del ferro del sangue senza nessuno sforzo.

“Aobina, Modric, Hershzen, voi tre prendete immediatamente tutti gli emissari e le guardi per
massacrare Chambord, e poi bruciate la città. Ricordate, non lasciate nemmeno un sopravvissuto
e assicuratevi di creare l’illusione che ci sia stato del caos per una ribellione…”

Paris fece un cenno e diede degli ordini spietati agli assassini dietro di lei.

“Ricevuto.”

I tre assassini e gli altri emissari con i fiocchi rossi divennero tutti estremamente contenti. Questa
era una buona opportunità per fare una fortuna, perché avrebbero potuto saccheggiare
liberamente le dimore della famiglia reale e dei ricchi nobili della città. A giudicare dalla
situazione di adesso, non ci sarebbe dovuta essere nessuna resistenza.

Ma…

“Ehi, aspetta, sei così scortese. Se vuoi saccheggiare Chambord, prima dovresti chiedere al suo
proprietario se è d’accordo o no!”

“Tu?” Modric mostrò uno sguardo sdegnoso e di derisione: “Sei ferito così gravemente, pensi di
poter ancora ribaltare la situazione? Risparmia un po’ di energia così da non morire dissanguato,
ahahah!”

“Eh, hai detto ferito?” Fei si sfregò il sangue dal viso, non barcollò più e raddrizzò la schiena:
“Mi dispiace, stavo solo fingendo.”

Non sembrava più ferito adesso.

“Avanti, dimmi, come posso aiutare questa nonnetta.” Fei posò le mani sui fianchi e poi guardò i
due uomini dietro Modric con ostilità: “Ehi, voi due non eravate già morti? Come siete tornati in
vita?”

Mi sono pescata il 122 seconda parte, grazie per la segnalazione ed ecco il link!
gere.com/2021/06/13/capitolo-122-era-tutta-una-messi
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!
2 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

“Fiiiiiiii…”

Fei si mise le dita in bocca e fischiò forte. Il suono viaggiò portato dal vento del mattino.

Poi…

“Woof! Woof! Woof! Woof!”

In risposta a questo fischio, riecheggiarono dei latrati da sotto il picco. Era strano, ma familiare.

Mentre la folla era confusa, il cane nero, così grosso che perfino sua madre probabilmente non
l’avrebbe riconosciuto, apparve sul picco della montagna. Naturalmente la sua presenza in sé non
era sorprendente, era la ragazza splendida come un fiore che lo stava cavalcando e stava
sorridendo a Fei ad esserlo.
Era… la fidanzata del re, Angela.

Tutti sul picco della montagna orientale rimasero scioccati e non riuscirono a distogliere dalla
bellezza angelica. Fei invece stava ridendo come un ritardato. Il sole dorato illuminò Angela e la
folla ebbe la sensazione di essersi instupidita e di essere stata ingannata da un bambino dell’asilo.

Non si poteva più considerare la situazione da una normale prospettiva.

“Cosa sta succedendo?”

“Com’è possibile?”

Nonostante fosse scoppiato il caos prima, la maggior parte della gente aveva visto questa ragazza
coraggiosa suicidarsi quando era stata presa in ostaggio da Paris, solo per permettere al suo
amato di fare la decisione giusta. Molte persone erano state commosse da quella scena; perfino
Paris, la donna dal sangue freddo, ne era stata toccata e aveva restituito il corpo di Angela al re.
E il re si era infuriato e aveva perfino ucciso molti guerrieri stellari dalla parte di Paris…

Ma come poteva spiegare questa situazione?

Cosa stava accadendo?

Perché questa ragazza che sarebbe dovuta essere morta ora era in salute e stava cavalcando
questo cane?

Paris era la persona che rimase scioccata di più. Pensava di aver visto molte cospirazioni,
trappole e trucchi dopo aver lavorato per Dominguez per molti anni. Credeva che non sarebbe
stata più sorpresa da nessun trucco, ma non appena apparve Angela, mostrò un’espressione
scioccata. ‘Come può essere?’ Pensò. Aveva sentito chiaramente che il cuore della ragazza aveva
smesso di battere; non si poteva fingere in questo modo… ma perché la ragazza era riapparsa di
fronte a lei sana e salva?

Sotto gli sguardi storditi della folla, il grosso cane nero si comportò in modo civettuolo. Camminò
con cautela per poi arrivare di fronte a Fei. Poi mostrò un “sorriso” mentre piegava le zampe e si
inginocchiava di fronte a Fei.

Angela prese due grosse borracce e balzò giù dal cane.

“Alexander, ecco la roba che volevi… Come stanno Emma e lo zio Lampard?” Angela non era
affatto abituata a scene del genere; scorreva sangue ovunque, c’erano arti e organi interni sparsi
nel terreno ed era circondata dagli sguardi di uomini feriti e quasi nudi. Era disgustata; dopo
aver consegnato le due borracce, si nascose dietro Fei.

Tuttavia questa ragazza pura e bella si ricordò di qualcosa. Prese con cura un abito blu cielo e lo
consegnò a Fei arrossendo: “Alexander… Eh, ho trovato un po’ di abiti con te quando ero nel
regno insieme a Nerino… i tuoi abiti sono laceri…”

“Ah, Angela, sei così premurosa…” Fei voleva nauseare apposta un po’ di gente, così la prese per
mano e le sfregò leggermente mentre gettava un’occhiata provocatoria verso Paris.

CHE CACCHIO STAVA SUCCEDENDO?

La folla in cima alla montagna orientale aveva la sensazione di stare per svenire: ‘Ehi! Che ca**o
sta succedendo? Come possono perdere tempo a fare delle smancerie in una situazione così
seria… Siate più seri! Siamo impegnati ad uccidere qui!’ Pensarono quasi tutti all’unisono.

L’abito di Fei si era già ridotto ad uno stato pietoso simile a quello di un mendicante mentre
combatteva, erano rimaste delle strisce praticamente. Era semi nudo. Senza pensarci troppo, Fei
si strappò il resto dei cenci, i suoi muscoli duri furono rivelati completamente.

La sua figura snella, forte e alta fu tinta dal colore dorato del sole. La sua corporatura
perfettamente proporzionata, il sangue sul suo viso e sui suoi capelli, e quello che colava dalle sue
armi… In quel momento Fei sembrava eccezionale, un dio della guerra invincibile! La gente
rimasta lì a guardare provò un senso di inferiorità.

Sia la principessa che Paris strinsero gli occhi; nessuno sapeva cosa stessero pensando in quel
momento. Angela invece, che era follemente innamorata di Fei, non nascose minimamente i suoi
sentimenti. Era già sprofondata di questo fiume d’amore.

Fei consegnò il vecchio abito ad Angela e disse: “Tienilo per me. Lo indosserò dopo…”
Dopodiché diede una pacca al cane nero, la cosa della bestia stava roteando come la pala di un
mulino. Il cane era così intelligente che capì subito il segnale. Balzò verso l’alto e iniziò a
camminare seguendo una strana traiettoria; era ovvio che stesse schivando le trappole magiche
invisibili. Presto riportò i corpi di Lampard, Drogba ed Emma di fronte a Fei.

La folla rimase perplessa. Non sapeva che trucco stesse escogitando il piccolo re.

Forse alcuni si stavano già immaginando cosa sarebbe successo, ma non ci credevano.

Solo Paris e la principessa fissarono con attenzione il cane nero. Memorizzarono ogni passo che
faceva e la via sicura attorno al picco.
Durante l’intero processo. entrambe le fazioni rimasero in silenzio.

La gente cercò di non fare rumore e fissò con attenzione il re. Sapevano che ogni azione del
sovrano avrebbe influenzato le loro possibilità di sopravvivere… A questo punto, anche la persona
più stupida qui sapeva che il controllo della situazione era passato a questo piccolo re che era
stato per lo più ignorato all’inizio.

“Assisterete ad un miracolo… Ahahah!”

Fei rise mostrando i suoi denti bianchi quanto perle. Non riusciva a rimanere serio… Era
impossibile mantenere un basso profilo ormai. Era il fattore decisivo di questo conflitto ed era
tutto sotto il suo controllo, perché avrebbe mantenuto un basso profilo?

Il re guardò la folla con fare provocatorio, specialmente Paris. Dopodiché aprì le borracce e
versò dell’acqua sui volti dei cadaveri.

La gente che si era immaginata cosa stava per accadere quasi esclamò per la sorpresa.

Paris si accigliò; si sentiva impotente, una strana sensazione. Non sapeva se avrebbe dovuto
ridere o piangere.

Naturalmente…

“Coff! Coff! Coff!

Lampard, che era ricoperto di sangue, tossì e si alzò mentre si asciugava il viso. La sua reazione
non era simile a quello di una persona appena resuscitata; non mostrò nessuna esitazione o
confusione. Estrasse la sua lunga spada, usò la sua energia per asciugarsi l’abito e si mise dietro
Fei mentre osservava la situazione sul picco.

La reazione fredda di Lampard dimostrò le ipotesi a cui stavano pensando tutti quanti.

Era stato tutto pianificato!

Splash! Splash!

L’acqua continuò a schizzare.

Tuttavia questo suono fece rabbrividire gli uomini sulla cima della montagna.

Questo perché, un momento dopo, tutti i “cadaveri” avevano riaperto gli occhi. Tra di loro, un
uomo dai capelli neri si sfregò il sedere e disse: “Ah, maledizione! Queste rocce sono dure. Mi si
stavano per rompere le ossa! È così stancante rimanere sdraiati a terra…”

Vedendo le guardie del re lavarsi il sangue dal volto, completamente illesi, la folla rimase in
silenzio. Questi tipi non erano morti! Queste carogne senza onore non si erano nemmeno ferite.
Tutte le lesioni terrificanti e il sangue sulle loro armature e sul loro viso proveniva da altri veri
cadaveri…

Qualcuno dietro Paris non riuscì ad accettare la verità. Impazzì e il suo sguardo divenne vacuo
mentre sbavava. Disse solo una parola: “Impossibile… impossibile!”

“…Impossibile!”

La principessa sospirò e abbassò la testa.

Arshavin, il dio della guerra di Zenit e la ragazza vestita di viola che stavano meditando per
accelerare la loro guarigione erano rimasti profondamente scioccati. La loro energia fluttuò
vigorosamente e quasi ne persero il controllo; se avessero perso il controllo, avrebbero rischiato
di esplodere e di morire…

Lo sguardo di Paris era quasi incollato al viso di Fei e i suoi occhi seducenti erano spalancati.
Sembrava che stesse fissando il suo amato che non aveva incontrato da anni. La sua espressione
inimmaginabile era così affascinante da poter sciogliere il ferro.

Anche l’assassino armato di spada che era rimasto in silenzio per tutto questo tempo strinse
l’impugnatura della sua arma finché le sue dita non sbiancarono.

Doveva essere una delle scene più ironiche a cui avesse mai assistito.

Mi sono pescata il 122 seconda parte, grazie per la segnalazione ed ecco il link!
gere.com/2021/06/13/capitolo-122-era-tutta-una-messi
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!
1 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Sia la principessa che Paris avevano scelto Chambord, un piccolo regno remoto, come campo di
battaglia. Non avevano mai considerato i cittadini e il re di questo posto nei loro piani. Ai loro
occhi, queste persone erano come delle formiche. In effetti nemmeno i loro sottoposti
consideravano Chambord, lo ritenevano più un pezzo di terra che apparteneva all’impero Zenit.
Non rispettavano minimamente Fei, né la sua gente.
Dal loro punto di vista, non appena questo regno era stato scelto come campo di battaglia, il re
Alexander e la sua gente sarebbero andati incontro ad una fine tragica e ridicola. Sarebbero stati
un piccolo contorno in questo scontro letale e avrebbero assistito alla gloria del vincitore. Il loro
destino era di morire con i perdenti e venire ridotti in rovine ed ossa.

Vigeva la legge della giungla, a nessuno importava delle grida del debole.

Tuttavia ciò che avevano appena visto contraddiceva tutto questo.

I cosiddetti deboli non stavano piangendo, stavano usando i loro pugni barbarici per rivalersi su
queste persone orgogliose e arroganti. Poi avevano usato i loro sporchi piedi per dare loro dei
calci. Avevano umiliato questi invasori!

Chi era il pagliaccio?

Sicuramente questo piccolo re di fronte a loro non lo era.

Chi dominava la situazione?

Sicuramente non loro.

Il sole del mattino era diventato rosso sangue e il picco della montagna orientale non era mai
stato così gelido prima d’ora.

“Com’è possibile? Come ci sei riuscito?” Chiese con voce tremante la bellezza dal sangue freddo,
aveva fatto la domanda che si stavano facendo tutti quanti.

“È facile! Fingere di essere morti… non è niente di così tecnico…” Disse Fei mentre versava
l’ultima acqua rimasta sul viso di Emma. La ragazza era l’ultimo corpo che giaceva ancora a
terra. Era stata colpita al petto da Paris ed era rimasta un po’ ferita. Fei la aiutò a rialzarsi e
continuò: “Eheh, gente potente e influente come voi guarderebbe solo persone del suo stesso
livello. Prestereste attenzione a spazzatura come noi?” Fei rispose con una domanda, che però
zittì velocemente le persone attorno.

Non avevano nemmeno badato agli uomini di Chambord. Li avevano trattati come sporchi insetti,
senza dare loro il minimo rispetto. Durante la feroce battaglia, nessuno aveva sprecato tempo a
vedere se la gente di Chambord fosse davvero morta o stesse fingendo… Era stato il loro punto
cieco e questo li aveva portati a fare un errore di giudizio.

Tuttavia Paris non era sciocca. Rispose accigliata indicando Angela ed Emma
“Impossibile. Ho sentito chiaramente il suo cuore che smetteva di battere. E ho colpito nel petto la
ragazzina bionda…”

Fei gettò un’occhiata verso di lei come se stesse fissando un idiota e poi mostrò un’armatura da
donna raffinata. L’armatura di ferro raffinato aveva il segno di un palmo. “Hai ragione, se non
fosse stato per quest’armatura, sarebbe morta. Mi sono proprio spaventato quando l’hai colpita!”

La folla era rimasta sorpresa.

Nessuno si aspettava che questo re barbaro avesse prestato così tanta attenzione ai dettagli. Non
era affatto taccagno, aveva perfino armato la sua domestica insignificante. Era ragionevole che
questa ragazza fosse sopravvissuta ad uno dei colpi di Paris con quell’armatura spessa.

Paris era la sola a non essere ancora convinta.

Sapeva che il vero motivo non era così semplice, ma se questo maledetto non aveva intenzione di
dirlo, si poteva solo rassegnare.

Paris si rese conto di non poter più capire nulla di questo re e delle sue intenzioni. “Che genere di
persona è? Un idiota? Un genio? Un eroe? Un bugiardo?” Paris era molto sicura dei suoi istinti
ed era capace di comprendere un uomo dopo averlo incontrato per un po’ di secondi, ma in realtà
doveva mettere in discussione tutto ciò che pensava di aver capito di lui. Per un po’ non trovò le
parole per descriverlo.

Sotto gli sguardi della folla, tutta la gente di Chambord che aveva partecipato a questa battaglia
nel picco della montagna orientale era resuscitata. Gradualmente molti capirono che queste
persone erano entrate in uno “stato di morte apparente” utilizzando un qualche tipo di pozione
magica; erano riusciti a “resuscitare” dopo essere stati rianimati con dell’acqua fredda… Ma
non riuscirono comunque ad accettare la verità dopo aver visto tutti i cadaveri a terra. Questo
significava che tutti i potenti guerrieri stellari di Paris e della principessa erano periti, mentre
tutti gli uomini di Chambord destinati a morire invece erano rimasti illesi?

“Ahah, avanti. Cosa ne facciamo di questi bastardi?”

Fei voleva proprio umiliare i suoi nemici e non c’era modo migliore se non mostrare un
atteggiamento del genere. Si sedette con noncuranza su una roccia alta una iarda a gambe
incrociate e indicò gente importante come Paris senza la minima preoccupazione mentre si
rivolgeva alle sue guardie.

Nessuna delle guardie di Chambord fu cortese.


“Facile! Uccidiamo tutti gli uomini e ci teniamo tutte le donne… Eheh!” Il Cavaliere Dorato del
Toro Drogba rise con fare osceno. Se Emma non gli avesse lanciato un’occhiata assassina,
avrebbe sicuramente detto qualcosa di ancora più inappropriato.

“Eh, dipende da sua maestà.” Disse Barrack. Era molto leale a Fei.

“Che ne dite di consegnarli alla principessa?” Il tipo basso, Essien, sembrava stupido, ma in
realtà era abbastanza astuto.

“…” Lampard non disse nulla. Si limitò a stringere ancora di più la presa sulla sua enorme spada
nera.

“Woof! Woof! Woof! Woof! Woof!” Il grosso cane nero abbaiò con ferocia verso Paris.

Fei non disse nulla. Masticò un filo d’erba che aveva preso da qualche parte e sorrise alla donna.

Il suo atteggiamento poco serio fece infuriare la fazione di Paris.

“È un po’ troppo presto per festeggiare, non credi? Re Alexander, devo ammettere che mi hai
sorpreso di nuovo, ma sfortunatamente… Credi che tu abbia il controllo della situazione visto che
ci stai trattenendo qui? Sei troppo ingenuo. Ahahahah… Guarda il tuo regno. Ascolta bene!”
Paris si era ricomposta e tornò a mostrare il suo sorriso seducente che avrebbe potuto eccitare
qualsiasi uomo.

Come se stessero cercando di dimostrare le sue parole, si sollevarono cinque o sei scie di fumo.
La gente nella montagna orientale vide chiaramente che alcuni edifici nel regno avevano preso
fuoco. Stavano bruciando molto velocemente. Sentirono perfino delle grida.

Gli uomini di Chambord rimasero scioccati.

Paris aveva riacquistato la sua sicurezza e mostrò un largo sorriso: “Eheh, proprio triste. Mi
sono appena ricordata di aver mandato un po’ di banditi prima di venire qui. Alexander, se
ritirerai le trappole magiche e ci lascerai andare, potrei fermarli prima che derubino e uccidano
tutti i nobili, saccheggiando perfino il tuo palazzo…”

Dopo aver detto questo, non continuò a parlare. Si limitò a sorridere e guardò Fei.

Era molto sicura di sé. Anche se Fei aveva fatto questa messinscena per controllare la situazione
nel picco della montagna orientale, non significava che aveva la vittoria in pugno. Paris aveva un
altro asso nella manica che avrebbe potuto aiutarla a sopravvivere.
Dopo aver sentito queste parole, i principi e gli emissari dei vari regni ripresero speranza.
Tornarono a mostrare arroganza. Paris era proprio una delle donne più spaventose di San
Petersburg. Aveva sempre un asso nella manica. Molti principi ed emissari non poterono
trattenersi dal prendersi gioco di Fei.

“Ahah, perché non distruggi tutte le tue trappole ora piccolo re? Altrimenti il tuo regno verrà
ridotto in una pila di macerie…”

“Se il tuo regno verrà distrutto, allora non conterai più nulla, ahah!”

“Sei stato abbastanza fortunato dall’evitare un disastro; sarebbe intelligente riconoscere i tuoi
limiti!”

“Alexander, vale più la pena vantarsi o proteggere i tuoi cittadini? I tuoi cittadini stanno
piangendo e urlando, se sei un re generoso, perché non pensi a loro?”

Erano stati i regni di Shenui, Luna e Chata a parlare. Il principe Boyou era uno di quelli che stava
urlando più forte, come se fosse lui a controllare la situazione e non Fei.

Fei cambiò espressione, ma non fu colto dal panico.

Si girò e guardò la principessa Tanasha e questa dea dell’intelligenza sembrò capire la situazione.
Sospirò abbassando la testa. Non disse nulla, ma la spadaccina Susan gridò: “Alexander, non
puoi lasciarli andare! Uccidili subito…”

Fei sogghignò mentre guardava Arshavin, il dio della guerra di Zenit.

“Se mi aiuterai ad uccidere questa donna, ti darò tre castelli molto più grandi e ricchi di quello di
Chambord. Sarai ancora un re sotto l’impero Zenit!” Disse Arshavin.

Fei sbuffò freddamente, ma non rispose.

Mi sono pescata il 122 seconda parte, grazie per la segnalazione ed ecco il link!
gere.com/2021/06/13/capitolo-122-era-tutta-una-messi
Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!
0 capitoli in coda (Federico), 0/5
-Schadenfreude

Passò alla modalità assassino.

Iniziò a camminare mentre muoveva le dita.


Quando arrivò a circa venti iarde di distanza da Paris, tornò alla modalità barbaro e rilasciò
tutto il suo potere. La sua forza fisica iniziò ad aumentare e non si fermò. Il potere devastante
sembrava uno tsunami e tutte le persone attorno lo percepirono.

Guardò lo splendido viso di Paris, ma poi spostò gli occhi sull’assassino che usava la spada. Fei
rise: “Sei uno spadaccino. Sono disposto a darti una possibilità. Non ci sono trappole magiche in
questo raggio di venti iarde. Se potrai sconfiggermi ti lascerò andare!”

In quel momento tutti sentirono la sete di battaglia di Fei.

L’assassino strinse la spada con forza e si girò verso Paris.

“Alexander, ignorerai davvero tutta la tua gente e la lascerai soffrire? Se non coopererai e
sprecherai tempo, il tuo palazzo sarà distrutto e la tua gente verrà ridotta in pile di ossa… Quei
banditi si fermeranno solo se darò l’ordine.” L’espressione di Paris cambiò lievemente mentre lo
minacciava.

Fei ridacchiò: “Alcuni verranno ridotti in pile di ossa, ma non sarà la mia gente.”

“Cosa intendi dire?” Paris ebbe un brutto presentimento.

“Significa che sua maestà l’ha già previsto…”

Risuonò una voce acuta nella montagna. Presto un’altra bellezza apparì di fronte alla folla.
Indossava un’armatura magica rossa e teneva un arco dorato. La corazza magica brillava sotto il
sole e la faceva sembrare un valkiria celeste.

Ogni uomo presente rimase sconvolto. Le donne istintivamente si confrontarono con lei, perfino
Paris e Tanasha non fecero eccezione.

Era una scena incredibile.

Naturalmente la sua comparsa era stata ancora più sconvolgente visto che stava tenendo una
testa.

Bam!

La testa viaggiò roteò formando un arco perfetto e atterrò ai piedi di Paris.

“Questo bastardo ha fatto delle cose orribili nella tenuta del visconte Louise, così l’ho decapitato.
Anche gli altri sono stati uccisi!”
Fei ebbe l’impulso di abbracciarla e stamparle un bacio sulla guancia. Elena aveva fatto una
comparsa così spettacolare e fica che nemmeno lui avrebbe potuto dirlo meglio.

Paris si inquietò dopo aver visto la testa.

Quest’uomo era il comandante che aveva mandato a guidare i gruppi dei banditi. Era un
guerriero a quattro stelle e visto che tutti gli esperti sarebbero andati sul picco della montagna
orientale, nessuno avrebbe potuto minacciarlo. Paris non si sarebbe mai aspettata che il suo
seguace sarebbe stato decapitato e qualcuno le avrebbe tirato la testa ai suoi piedi. Era tutto
chiaro; dato che il comandante era già morto, i gruppi dei banditi dovevano aver fatto la stessa
fine.

Questa conclusione quasi la fece crollare.

Tragico! Era la prima volta che Paris si sentiva in questo modo. La sua situazione era ancora
peggiore, era disperata. Ogni volta che sfoderava un asso nella manica e pensava di poter
vincere, la realtà le faceva sembrare tutto uno scherzo. Il piccolo re di fronte a lei sembrava un
ostacolo invalicabile. Poteva distruggere ogni preparativo di Paris e trasformarsi una delle donne
più spaventose a San Petersburg in un pagliaccio.

Paris era caduta in un momento di depressione senza precedenti.

Si sentì ancora più impotente.

Durante questo terribile silenzio, il grosso cane, il Tornado Nero, tornò a camminare con agilità.

Condusse Elena, Bast, Brook e gli altri capi di Chambord oltre il territorio pieno di trappole
magiche e li portò accanto a Fei.

Tutti i capi erano apparsi sul picco della montagna orientale.

Era un gruppo che nessuno poteva ignorare, perché c’era anche un re incredibile.

Tutti capirono che l’ultimo trucco di Paris aveva fallito. I principi e gli emissari che stavano
deridendo Fei si spaventarono così tanto che quasi si cagarono addosso. Impallidirono e
rimpiansero di averlo preso in giro; volevano prendersi a schiaffi, perché avevano parlato
prima…

Mentre la gente poteva dubitare della loro strategia e avrebbe potuto pensare che fossero
sopravvissuti per un colpo di fortuna, di sicuro doveva riconoscere che Fei era diventato il solo
vincitore. Pensandoci, molti si erano resi conto che il sovrano era riuscito a mantenere il suo
vantaggio per tutto questo tempo.
Dall’assassinio e dal tradimento dell’ex capo dei ministri alla strategia del fingersi morti quando
la battaglia tra Paris e Tanasha aveva raggiunto il culmine, fino ad usare la forza e l’intelligenza
per uccidere diversi guerrieri stellari di alto livello, resuscitare tutti i cadaveri e in qualche modo
sconfiggere i gruppi di banditi che sarebbero dovuti essere inarrestabili… Fei aveva affrontato
questa serie di situazioni complicate con calma. Era già superiore alla maggior parte dei re
dell’impero Zenit e non era da meno rispetto a Paris o a Tanasha che erano famose per la loro
potenza e la loro intelligenza.

Forza formidabile, intelligenza imprevedibile e trastegie, personalità dura e valorosa…

“È questo il vero lato del piccolo re?”

Mentre la maggior parte della gente era rimasta scioccata dalla forza di Fei, Paris e Tanasha
avevano notato qualcos’altro. Erano rimaste sbalordite dalla potenza generale di Chambord. La
vera forza di questo regno aveva superato di gran lunga le loro aspettative. Avevano eliminato
silenziosamente una decina di gruppi di banditi con dei guerrieri a tre-quattro o anche cinque
stelle, ed erano intervenuti anche dei maghi… era davvero spaventoso.
Come poteva un regno affiliato di sesto livello possedere una forza del genere? Chambord era
molto più formidabile di regni di secondo o anche di primo grado.

“Cos’è successo in questo regno?”

Paris si sistemò i capelli che erano stati scompigliati da una brezza e sorrise.

In una situazione così disperata, questa bellezza dal sangue freddo tornò a sorridere. Tuttavia
questo sorriso non era seducente come prima; era più naturale e reale, come se tutto il vento
avesse tirato via la sua maschera. Come una ragazza rifiutata dal suo amato, Paris sospirò e fece
un cenno.

Poi l’assassino dietro di lei fece un passo avanti e si mise tra lei e Fei.

Buzz!

L’assassino si tolse la maschera che portava rivelando un bel viso. La spada tagliente nelle sue
mani cominciò a tremare e a ronzare; era il segno che questo spadaccino stava per attaccare a
tutta forza.

“Ah! È uno dei due celati, lo spadaccino Dani. È il principe più grande del regno Nadeko, un
regno affiliato di primo livello. Di solito si allena in un picco innevato del suo territorio. Non
posso crederci che sia stato disposto a diventare un assassino per Paris!” Qualcuno lo riconobbe.
Anche Fei ne fu sorpreso.

Dopo che “Una Spada” aveva mostrato la sua forza inarrestabile e se n’era andato
silenziosamente dopo aver scioccato tutti, non si aspettava che avrebbe visto uno dei secondi in
classifica tra tutti i giovani guerrieri e maghi di Zenit.

“Sono disposto ad affrontarti in duello. Se perderò morirò, ma se vincerò, per favore lascia
andare Paris.” Questa era la prima volta che il “Celato nel Picco Nevoso” aveva parlato. Il suo
tono era profondo e molto maestoso. Fei doveva ammettere che questo principe di nome Dani era
un uomo valoroso. L’unica pecca era la sua espressione preoccupata.

Fei non si aspettava che avrebbe implorato pietà per Paris e avrebbe rischiato la vita per lei.

“Ne parleremo dopo aver combattuto.”

Fei stese le braccia e ruggì.

Un secondo dopo, numerose fiamme brillanti apparirono sul suo corpo. Questo fuoco era di vario
colore. Mentre bruciava, la sua armatura, i suoi guanti da combattimento, la sua cintura e i suoi
stivali iniziarono ad emanare una sensazione potente che coprì interamente Fei. Era
completamente avvolto da quest’armatura misteriosa.

Era un equipaggiamento diverso da una comune armatura nel continente Azeroth.

Ogni pezzo di armatura emanava uno strano bagliore ed era ricoperto da incisioni magiche. Era
evidente quanto fosse potente. Anche se non assomigliava ad una pesante corazza da cavaliere,
ogni punto vitale di Fei era protetto. I guanti d’arme proteggevano anche le sue dita, ma erano
più forti e versatili dell’artiglio di metallo che usava uno degli assassini. Coprivano bene le sue
mani, ma non limitavano i suoi movimenti o la sua percezione; i guanti d’arme sembravano un
paio di mani di ferro nati apposta per lui.

Fei sporse le braccia.

Un paio di lame, una verde e una viola, apparirono nelle sue mani. Queste due armi avevano una
forma strana, ma erano taglienti e sottili.

Questa era la prima volta che Fei evocava quest’armatura in pubblico.

Dopo aver indossato il suo equipaggiamento più forte, la sua forza aumentò precipitosamente e la
folla lo guardò scioccato.
Stadi iniziali delle quattro stelle… stadi intermedi… stadi superiori…

“Solo lei può decidere il suo fato. Allo stesso modo, solo tu puoi decidere se sopravviverai o no!”
Fei scosse la testa e disse: “Attaccherò solo una volta; se potrai sopravvivere, potrai andartene
vivo da qui.”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Sentendo il rifiuto di Fei, Celato del Picco Nevoso si accigliò lievemente e non disse altro. Era
una persona di poche parole; questo tipo di persone di solito era persistente e una volta che
prendeva una decisione, non avrebbe mai cambiato idea.

Tuttavia il suo silenzio non significava che si stesse arrendendo.

Mentre incanalava una folle quantità di energia, le spade di Dani, il Celato del Picco Nevoso,
iniziarono a tintinnare mentre si allungavano e diventavano più chiare; era uno spettacolo
mozzafiato. Soldati stellari di livello inferiore provarono stordimento e cominciarono a vomitare,
mentre gli altri non poterono trattenersi dal tapparsi le orecchie. La spada stava ronzando con
una frequenza terrificante, riducendosi quasi in una sfera argentea sotto il sole dorato.

Celato del Picco Nevoso, spada lunga e abito bianco.

Tra i membri della giovane generazione nei 250 paesi secondari dell’Impero Zenit, Dani era
sicuramente una figura di prima classe data la sua forza di quinto livello. Anche se Fei aveva
rivelato il suo equipaggiamento da barbaro e il suo potere era aumentato drasticamente, non osò
comunque abbassare la guardia.

Fei regolò il suo respiro e strinse con forza le spade gemelle viola e verdi.

L’atmosfera era opprimente e ci fu un breve momento di silenzio prima della tempesta.

In quel momento, uno dei membri d’élite più formidabili della montagna orientale stava per
iniziare un duello all’ultimo sangue.

All’improvviso!

Fiuu!

La spada era stata brandita!


Non ci furono grida tremanti, né cascate di energia, né fragori, non si sollevò nemmeno polvere
da terra. La velocità delle due figure aveva già superato i limiti della percezione umana e la gente
notò all’improvviso che le posizioni di Fei e del Celato del Picco Nevoso si erano già invertite
silenziosamente.

Poi ci fu un clangore e finalmente la gente sentì il rumore dei fendenti.

Un turbine sollevò la polvere dal terreno, distraendo la folla.

La tempesta di sabbia si calmò.

Poi iniziò a schizzare sangue dalla spalla di Fei, tingendo la sua armatura di rosso.

Le persone della fazione di Paris iniziarono ad esultare, ma molto presto anche l’abito di Dani
iniziò a tingersi di cremisi e cominciò a barcollare.

Lottando per girarsi, Celato del Picco Nevoso guardò le innumerevoli piccole ferite che stavano
apparendo all’improvviso nel suo corpo e il suo pallido viso mostrò un sorriso pieno di amarezza:
“Hai vinto ma, sua maestà Alexander, la prego di lasciare andare la signorina Paris!”

Il sangue cominciò a schizzare dalle sue innumerevoli ferite e presto inumidì le pietre e il suolo
vicini. Alla fine la gente lo vide chiaramente. A quanto pareva durante lo scontro di prima, le
spade viola e verdi di Fei avevano lasciato innumerevoli ferite nel petto, nelle braccia e
nell’addome del nemico.

Tutti rimasero sbigottiti. Me**a, quanti attacchi aveva fatto questo re in quell’istante che manco
erano riusciti ad inquadrare, per causare delle ferite così sconvolgenti in un esperto del genere?

Alcuni iniziarono a provare compassione per questo principe del regno Nadeko. Si diceva che
avesse scelto di lasciare il suo territorio di primo livello perché si era innamorato di Paris ed era
rimasto in isolamento per allenarsi. Forse era stato a causa di Paris che era diventato un
assassino. Sfortunatamente questo avrebbe potuto causare la sua fine, non solo sarebbe riuscito a
salvare la vita della sua amata, ma forse non sarebbe nemmeno sopravvissuto.

I talenti apprezzavano gli eroi, forse il re avrebbe esaudito l’ultimo desiderio del Celato del Picco
Nevoso, no?

Ma…

“Te l’ho già detto. Puoi solo salvarti da solo. Sarà lei a decidere della sua vita.” Fei scosse la
testa, poi rifiutò brutalmente: “Sei sopravvissuto, ti lascerò andare vivo!”
Il Celato del Picco nevoso esitò lievemente.

Rise con amarezza, lasciò una scia di impronte di sangue e tornò lentamente dietro la ragazza dal
sangue freddo simile ad un demone Paris. poi non parlò più, si limitò a stringere la sua spada
lunga.

Paris era rimasta impassibile per tutto questo tempo.

Aveva lo sguardo fisso sul mare di nuvole in lontananza, non aveva guardato nemmeno una volta
Celato del Picco nevoso, come se quest’uomo di fronte a lei non avesse nessun rapporto con lei.

“Ora è il mio turno?” Paris guardò con calma Fei. “A quanti attacchi dovrei resistere?”

Fei scosse la testa e disse con un sorriso strano: “Non puoi competere con me, così non devi
combattere contro di me. Anche se alcune persone vogliono ucciderti per eliminare futuri guai,
devi fare solo una cosa per me e ti lascerò andare via dalla montagna orientale illesa.”

“Oh, cosa posso fare per te?”

Fei si voltò e si avvicinò alle rovine dell’altare del re, Paris e gli altri lo guardarono perplessi e lo
videro colpire un po’ di enormi rocce con la spada e recuperare qualcosa dai detriti. L’oggetto
era leggero e raffinato, macchiato di sangue, eppure emanava un’aura gloriosa e nobile sotto la
luce del sole.

Era la corona di un re.

Prima la principessa che rappresentava l’impero Zenit avrebbe dovuto posare la corona che
simboleggiava onore, un’identità aristocratica e il riconoscimento degli dei sula sulla testa di Fei.
Ora però lo scontro aveva interrotto la cerimonia e perfino la guardia che aveva tenuto la corona
era rimasta uccisa in battaglia, e la corona stessa era stata macchiata di sangue e seppellita!

Fei spolverò gentilmente la corona, poi tornò a fianco di Angela. Indossò l’abito blu nuovo che la
sua fidanzata gli aveva preparato. Con una mano teneva le due spade, con l’altra la corona, poi
guardò Paris e disse: “Se mi incoronerai ti lascerò andare.”

La folla fu sconvolta da queste parole.

“Pazzo, Alexander, sei pazzo?” Rispose di scatto la spadaccina Susan. “Lasceresti davvero che
una cospiratrice che ha tentato di assassinare il principe e la principessa, una donna spudorata
priva del minimo di senso di nobiltà, di finire la cerimonia per te, sai cosa stai facendo?”
“Sei impazzito, non puoi farlo!” Intervennero anche i principi e gli emissari dalla parte della
principessa.

“Alexander, credo che tu sappia cosa significherebbe.” Arshavin, il dio della guerra dell’impero
Zenit, strinse lievemente gli occhi, il suo corpo sottile rivelò un’aura assassina.

“Naturalmente so cosa sto facendo.” Fei non badò al tono minaccioso di Arshavin e sogghignò:
“Voglio solo che i nemici si inchinino e mi incoronino loro stessi!”

Lasciare che il nemico lo incoronasse?

La Montagna Orientale si ammutolì all’improvviso.

Queste parole all’apparenza semplici erano state proferite con un tono tirannico. Negli anni, nel
continente di Azeroth, non c’era mai stato un re incoronato da un nemico, né un sovrano che
avesse potuto farlo!

Le pupille color blu cielo della principessa si accesero lievemente, ma non mostrarono il minimo
risentimento.

Fei si avvicinò a Paris passo dopo passo e le passò la corona dorata ancora macchiata di sangue:
“Arrenditi, incoronami e ti lascerò andare.”

“E se mi rifiutassi di farlo?” Paris iniziò a ridere e si pettinò gentilmente i capelli che erano stati
un po’ scompigliati dal vento.

“Se rifiuterai, temo che ci sarà un’altra donna morta nella montagna orientale di Chambord!” Il
sorriso di Fei sembrava ancora più brillante sotto la luce del mattino, ma l’atmosfera assassina
dietro le sue parole scossero Paris.

Soffiò un po’ di vento.

La diabolica Paris alla fine sporse le sue mani sottili e, sotto gli sguardi di tutti, prese gentilmente
la corona dorata del re. Una bellezza impareggiabile, la corona brillante, le macchie di sangue, lo
splendore mattutino, il vento freddo, era una scena che sarebbe rimasta per sempre impressa nelle
menti di tutte le persone nella montagna orientale. Paris abbassò la sua testa arrogante e
testarda, sollevò la corona del re e la posò con solennità sulla testa del vincitore.

Non ci furono fiori, né fuochi d’artificio, nessuna acclamazione od urla.


Rimanevano solo rovine dell’altare, polvere nel vento, arti strappati a terra, suolo insanguinato e
uccelli neri che simboleggiavano il male.

Era una cerimonia di incoronazione senza precedenti.

Guardando questa scena, tutti i sopravvissuti del gruppo di emissari di Zenit impallidirono,
arrabbiati, ma impotenti. Indubbiamente il re di Chambord era insoddisfatto di loro, così aveva
usato questo modo non solo per ottenere una gloria particolare, ma anche per dare un grosso
schiaffo in faccia all’impero Zenit.

“Gli dei benedicano il re!”

Gli abitanti di Chambord si inginocchiarono mentre assistevano alla nascita del loro re.

Non c’erano scettri nelle mani di Fei. Indossando una corona macchiata di sangue e calpestando
le rovine, portava due spade da cui colava del sangue.

Sangue e spade!

Questo era il tema principale del re di Chambord di questa nuova generazione.

Paris mostrò un’espressione piena di emozioni contrastanti. Rimase a guardarlo stordita, poi
portò via Celato del Picco Nebbioso seguendo una via molto strana e scomparì dalla montagna
orientale. Fei non lo inseguì, sapeva che questa donna aveva osservato la strada che aveva preso
il cane nero e si ricordava quali erano i posti senza trappole magiche.

Ciò che Paris non sapeva, era che Fei avrebbe potuto cambiare facilmente la posizione delle
trappole una volta che fosse entrato in modalità assassino, ma non lo fece.

“Io, il re, vi ho permesso di andarvene?”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Le parole di Fei avevano fatto inginocchiare quei principi ed emissari.

Fortunatamente per loro le spade viola e verdi non si trasformarono in turbini di fendenti. Fei
indicò i due assassini armati di lame e disse: “Come prima, combattete per salvarvi la vita.
Vincete e sopravviverete, perdete e morirete!” Poi riapparì di fronte alla folla di Chambord,
indicò la splendida mercenaria Elena e poi disse: “Il tuo avversario è lei!”
Fei stava creando un’opportunità per lei.

La splendida mercenaria era gradualmente uscita allo scoperto. Ricoprirà una posizione
importante in futuro, così Fei aveva bisogno che lei dimostrasse la sua forza di fronte a Bast,
Brook e ad altri vecchi capi e che ottenesse una certa quantità di risultati. Questo le avrebbe più
facile integrarsi nella comunità di Chambord e di ricevere il riconoscimento di tutti.

Quando Elena avanzò con il suo lungo arco, i due assassini sospirarono di sollievo. Sapevano di
non poter competere con il principe, ma questa donna flessuosa di fronte ai loro occhi non
sembrava così forte, così non ci sarebbero dovuti essere problemi nel vincere se avessero
cooperato.

La battaglia presto iniziò.

Ruggendo, gli assassini fecero la loro mossa.

Uno dei due brandiva la lama con la sinistra, l’altro con la mano destra, ed erano vestiti in modo
identico. I due si trasformarono in fendenti di luce taglienti e la loro aura gelida scattò
direttamente verso Elena.

Bang bang bang bang!

Proprio quando tutti si stavano preoccupando per questa splendida arciera slanciata, risuonarono
una serie di suoni di frecce che venivano incoccate e quattro brillanti fiori di ghiaccio si
precipitarono nell’aria. Nessuno la vide tirare le frecce, sembrava che i dardi fossero apparsi
magicamente dopo che le sue belle mani avevano toccato l’arco.

I dardi emanavano un’aura gelida, come se stessero lasciando una scia di ghiaccio nell’aria,
fischiavano con forza.

La velocità di questi quattro proiettili era indescrivibile e i due assassini a mezz’aria non ebbero
altra scelta se non affrontarli.

Crack crack!

Risuonò un crepitio e i due assassini barcollarono indietro.

Strati di sottile ghiaccio blu iniziarono a diffondersi nei loro corpi e i loro movimenti rallentarono.

Era il dardo di ghiaccio.


Nessuno si aspettava che questa bella ragazza fosse così veloce e anche così precisa, era entrata
in vantaggio in un solo colpo.

Una tempesta di energia di tipo legno si scatenò dal corpo degli assassini e sciolse gli strati di
ghiaccio.

Ma solo loro sapevano quanto erano rigidi e freddi i loro corpi adesso.

Entrambi erano membri d’élite a quattro stelle degli stadi iniziali, la loro forza individualmente
non era inferiore ad Elena. Tuttavia erano entrambi feriti gravemente già da prima e così la loro
forza era diminuita drasticamente. In effetti era per questo motivo che Fei aveva lasciato
tranquillamente che Elena li affrontasse nonostante fosse al picco del terzo livello.

Dopo una mossa, entrambi gli assassini erano finiti in una posizione passiva.

Elena non aveva dato loro nessuna possibilità di avvicinarsi. La corda continuò a vibrare e delle
frecce di ghiaccio tornarono a piovere sui due nemici. Dato che aveva combattuto i diavoli e i
mostri di Diablo da molto tempo, Elena era ancora più esperta degli assassini nell’approfittarsi di
punti deboli e nel capire l’andamento di uno scontro.

L’intera Montagna Orientale si riempì di aria gelida. Il sangue della gente si gelò, i cadaveri
furono ricoperti da un sottile strato di ghiaccio e le persone più deboli stavano per andare in
ipotermia. Fei rimase di fronte ad Angela, Emma e a Bast, passò alla modalità Incantatrice e usò
un incantesimo per mantenere una temperatura più calda attorno a loro.

Gli spettatori in quel momento si erano già dimenticati di respirare.

Dopo tre minuti, la pioggia di frecce che copriva il cielo si era fermata.

I due assassini non erano stati colpiti nemmeno da un dardo.

Ma avevano perso.

Erano stati già coperti da uno strato di ghiaccio, erano diventati due sculture. Lo strato che li
ricopriva erano spesso almeno 50 cm e avevano smesso da tempo di respirare.

Pa pa!

Elena scagliò due ultime frecce.

Erano due attacchi normali, non di ghiaccio.


Le due enormi sculture si frantumarono, i corpi degli assassini erano stati invasi completamente
dal freddo ed erano diventati estremamente fragili, così dopo un semplice colpo caddero a pezzi.

Il pubblico attorno rimase inorridito quando si rese conto che questa impareggiabile arciera
demoniaca non si era mossa nemmeno di un passo ed era rimasta sul posto mentre uccideva due
assassini a quattro stelle.

Un controllo e un talento davvero spaventosi.

Perfino i membri d’élite come il dio della guerra Arshavin e la ragazza vestita di viola Ziyan che
stavano cercando disperatamente di usare la loro energia per guarire alzarono le sopracciglia e
rimasero senza parole. Probabilmente nemmeno loro in quella posizione avrebbero avuto un
migliore controllo del ritmo della battaglia.

Quando Elena ritirò l’arco e si mise dietro Fei, tutti recuperarono la lucidità.

Un altro membro d’élite!

Chambord aveva davvero un’esperta di tale livello?

Da dove proveniva?

Perfino alcune persone di Chambord non avevano incontrato Elena prima ed erano rimaste
sorprese di vedere un’arciera magica così splendida. Solo l’ufficiale di prigione Oleg era un po’
informato al riguardo, ma adesso era rimasto a bocca spalancata, stava ringraziando il cielo di
aver prestato molto rispetto a questa donna. Era davvero un membro d’élite che poteva uccidere
senza battere ciglio. Due esperti a quattro stelle erano stati ridotti in frammenti di ghiaccio in un
attimo.

Quando i due assassini erano morti, i sopravvissuti della fazione di Paris persero il loro spirito
combattivo, come dei cani senza casa.

Alcuni si inginocchiarono perfino a terra e iniziarono ad implorare pietà.

“Solo i coraggiosi possono uscire vivi dalla montagna orientale oggi, umh, avete osato disturbare
la mia ca**o di cerimonia di incoronazione, siete proprio coraggiosi, uh? Oggi vi darò
un’opportunità, tirate fuori il coraggio di un’ora fa e, finché vincerete uno scontro, potrete
andarvene vivi.”

Quando Fei finì di parlare, il cavaliere dorato Didier Drogba scese sul campo come un gigante.
“Fammi combattere per primo!”

Vedendo che l’avversario adesso non era Fei che era riuscito ad uccidere un guerriero a cinque
stelle all’istante, né era l’arciera demoniaca dalla forza incredibile, un esperto ad una stella si
fece avanti velocemente prima dei suoi compagni. Chiunque con un minimo di forza poteva vedere
che questo gigante schierato da Chambord sembrava solo un po’ feroce, ma non emanava quasi
nessuna fluttuazione di energia, così non doveva essere un esperto.

Molti avevano visto questa opportunità per sopravvivere, ma sfortunatamente per loro, questo
guerriero astuto si era precipitato per primo e aveva colto l’occasione.

Woosh!

Il guerriero estrasse una lunga spada dal fodero che aveva appeso alla vita. Non avrebbe osato
sottovalutare il nemico.

E gli altri lo guardarono con invidia.

Ma presto non provarono più gelosia, ma profonda paura.

Videro il guerriero fare un sorrisetto mentre infilzava la spalla del gigante con la spada, ma
l’uomo di Chambord sembrava non aver sentito nessun dolore e si limitò a schiacciare la testa del
nemico come un’anguria. Tutti si raggelarono. Chiaramente questo gigante seguiva lo stesso stile
del suo re, non si era nemmeno accigliato quando la sua spalla era stata infilzata e aveva ucciso
un guerriero ad una stella con un pugno.

Era davvero umano? Che tutti gli esperti di Chambord fossero dei guerrieri indifferenti nei
confronti della morte?

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Tutti sentirono il rumore dei loro denti che battevano.

Bang bang bang bang!

Drogba estrasse la spada dal suo corpo e la lanciò via, poi si leccò le labbra, prese un po’ a pugni
la sua ferita facendo schizzare altro sangue e mostrò un sogghigno entusiasta, come se non
sentisse nessun dolore e gridò: “Chi è il prossimo? Avanti! Ahahah!”
Il gruppo di persone di fronte a lui si spaventò così tanto che le loro gambe si afflosciarono.

“Tu, fuori dalle palle!” Drogba indicò una guardia muscolosa del regno Shenhua.

L’uomo avanzò tremante e spinto dalla paura iniziò a ruggire come un pazzo; cominciò ad
ondeggiare lo spadone come la pala di un mulino e cominciò a caricare come una bestia ferita.

Bang!

Ancora un pugno.

Stavolta la guardia non riuscì nemmeno a raggiungere Drogba. Questo pazzo aveva finto di non
essere bravo a schivare, ma chi sapeva che avrebbe evitato all’istante il colpo e avrebbe spaccato
la testa della guardia con un pugno.

Questa guardia era un guerriero ad una stella, ma era così scosso da essere spaventato a morte.
In più Drogba era stato potenziato dalla Pozione di Hulk, la sua robustezza e il suo potere
superavano di gran lunga le aspettative della gente normale, inoltre questo tipo era
mostruosamente astuto e così era riuscito di nuovo ad uccidere la guardia con un pugno.

Vedendo i fluidi cerebrali rossi e bianchi che colavano dalla mano di Drogba, tutti rabbrividirono
incessantemente.

Troppo brutale, troppo violento e crudele!

Fei ne fu inquietato, perché questo Drogba era così ossessionato a spaccare i crani della gente?
Era troppo anormale! Doveva cambiare un po’ l’atteggiamento di questo tipo, altrimenti
influenzerà l’immagine salutare e amichevole di Chambord!

“Fuori dal ca**o!” Drogba indicò un tipo davanti a lui.

Si sentì un odore disgustoso, questo sciocco sfortunato che era stato indicato si era spaventato al
punto da cagarsi e pisciarsi addosso, e collassò direttamente sul posto.

Passarono un po’ di minuti e a quattro o cinque guerrieri fu spaccato il cranio, i loro cadaveri
giacevano accanto a Drogba. Il guerriero aveva altri tre grossi buchi sanguinosi nel suo corpo,
ma non erano ferite letali e non mostrava il minimo dolore.

Fei pensò che fosse sufficiente, questo folle si era vantato abbastanza, così gli fece cenno di
tornare da lui.
Chi prese il suo posto fu il Cavaliere Dorato del capricorno Pierce.

Tutti pensarono che, dopo il pazzo a cui piaceva spaccare la testa alla gente, sarebbe sceso in
campo qualcuno di normale, ma dopo circa dieci minuti, tutti si disperarono vedendo la pila di
poltiglia accanto a Paul Pierce.

Quest’uomo dai capelli bianchi era ancora più pazzo.

Non importava contro chi combattesse, gridava solo “Lunga vita al re Alexander, Excalibur!”
Caricava, poi l’avversario sarebbe stato fatto a pezzi misteriosamente e sarebbe stato ridotto in
poltiglia, era davvero terrificante. Quest’uomo muscoloso dai capelli bianchi sembrava poter
scatenare una forza invisibile, inarrestabile e tagliente, che non poteva essere fermata da
armature, scudi e armi. Tutti ebbero l’impulso di gridare quando videro i resti per terra.

Ad un tipo piace distruggere i crani e l’altro preferiva farli a pezzi!

Erano tutti pazzi a Chambord?

Tutti i principi dei regni nemici si abbracciarono tremanti e piangenti.

Il terzo che scese in campo fu Brook.

Quest’uomo almeno era un po’ più normale al contrario dei suoi compagni di prima. Ma il
potenziamento che aveva ottenuto grazie alla pozione Hulk gli aveva permesso di aumentare la
sua forza ed esperti ad una o due stelle non potevano affatto rivaleggiare con lui. Dopo aver
battuto cinque avversari di fila, finì con successo la sua missione.

Fei stava dando apposta opportunità di combattere ai suoi uomini, permettendo loro di
sperimentare dei duelli, in modo da prepararli all’imminente esercitazione militare di Zenit.

Naturalmente voleva anche dimostrare la forza di Chambord di fronte alla principessa e al Dio
della Guerra Arshavin.

Chiaramente Fei raggiunse il suo obiettivo.

Quando i principi e le guardie dalla parte di Paris furono fatti a pezzi spietatamente uno per uno,
la principessa, Arshavin e gli altri, dagli sguardi irritati e scontenti di prima, iniziarono a rivelare
shock e dubbi. La forza di Chambord aveva superato di gran lunga le loro aspettative e c’erano
anche alcuni misteriosi fattori che non potevano analizzare con chiarezza. In quel momento
perfino Arshavin che all’inizio era insoddisfatto di Fei, non aveva altra scelta se non mettere da
parte la sua scontentezza e riconsiderare i rapporti che avrebbe avuto in futuro con questo regno
di sesto livello.

Alla fine i soli nemici rimasti sulla montagna orientale furono i principi di una decina di regni.

Questi uomini erano abbastanza forti, ma come potevano queste mammolette viziate abituarsi a
scene del genere? Avevano iniziato già ad abbracciarsi l’un l’altro e piangere chiamando le loro
mamme.

In quel momento però Fei fece di nuovo una mossa sorprendente. Mandò il suo cognato Bast che
non aveva la minima energia stellare o forza magica.

“Che anche questo vecchio che non può nemmeno camminare bene sia un esperto?”

Arshavin non percepì la minima traccia di potere da questo vecchio, nemmeno forza fisica. Pensò
perfino che la sua potenza fosse arrivata al punto che nemmeno un membro d’élite a sei stelle non
poteva individuare, così la sua espressione divenne seria.

Ma chi avrebbe pensato…

“Coff coff coff!”

Questo vecchio di bell’aspetto si schiarì la voce, tirò fuori un grosso libro e disse: “Va bene,
secondo i miei calcoli accurati, disturbando la cerimonia di incoronazione del re, avete distrutto
proprietà, calpestato piantagioni, fatto perdere tempo… Umh, in totale avete causato dei danni
che arrivano a 230.000 monete d’oro. Se siete disposti a pagare il doppio del prezzo come
compenso, il mio re sarà incredibilmente generoso e sarà disposto a lasciarvi andare vivi!”

Arshavin che stava cercando di guarire sputò una boccata di sangue.

Un membro d’élite.

Esattamente, ma nel trattare.

Queste parole però furono musica celestiale per questi principi tremanti. A queste persone sembrò
quasi che questo vecchio fosse un amichevole saggio dalla barba bianca disceso dal cielo, quasi
volevano strisciare da lui e abbracciare le sue gambe piangendo.

“Pagare, pagheremo! Il re Alexander è incredibilmente saggio, grande e generoso!”

Le parole di Bast erano preziose quanto la legna di inverno per i principi. Finché fossero
sopravvissuti, che importava quanto avrebbero dovuto pagare? Anche se la cifra era un po’
troppo esagerata.

Quasi senza incontrare nessuna resistenza, tutti i principi non videro l’ora di firmare l’accordo
con Bast e, in un batter d’occhio, Chambord ricevette quasi 800.000 monete d’ora come
“compenso per i danni” e aveva ottenuto una ricchezza sconcertante.

Stavolta perfino l’intelligente principessa si stupì.

Era stato così facile… e quell’enorme somma di soldi ora era nelle sue mani?

Prima molte persone avevano immaginato che, data la personalità crudele del re, questi principi
fossero spacciati. Chi avrebbe pensato che avrebbe usato questo metodo e avrebbe sistemato la
questione. Pensandoci, anche la saggia principessa provò interesse e non poté che lodarlo per
questa mossa brillante. Questo non solo avrebbe evitato di incutere le ire di molti regni, ma
avrebbe aiutato ad accumulare un’enorme somma di denaro per sviluppare Chambord! Era come
cogliere due piccioni con una fava!

Aveva sempre più il presentimento che non avrebbe dovuto sottovalutare questo re Alexander.

Molto presto le guardie arrivarono e scacciarono i principi dalla montagna come se fossero dei
mendicanti, e l’ufficiale di prigione Oleg li portò nella prigione Lista Nera. Prima che quei regni
mandassero il loro “compenso per i danni”, questi principi sarebbero stati tenuti lì come ostaggi.

Il sole era già sorto e la temperatura era aumentata un po’ di più.

Nella cima della montagna ora erano rimasti solo i membri di Chambord e la gente della fazione
della principessa.

Circa duecento cavalieri d’élite erano stati ridotti a solo venti, il comandante Romain e la
spadaccina Susan erano tutti feriti, la ragazza vestita di viola Ziyan e il Dio della Guerra
Arshavin erano in condizioni ancora peggiori e potevano solo rimanere seduti a terra ad
incanalare la loro energia per guarirsi.

Questo sarebbe dovuto essere un momento vittorioso, alcuni cavalieri erano perfino pronti ad
esultare…

Ma….

L’atmosfera non sembrava allegra come immaginavano.

La principessa chinò la testa e non parlò.


E Fei rimase sul posto, guardando in silenzio lei e Arshavin. La sua espressione di sicuro non era
contenta, né rispettosa…

Rivelava solo… indifferenza e disgusto.

Il suo sguardo era ancora più freddo rispetto a come aveva osservato Paris e gli altri.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Le persone intelligenti come la principessa e Arshavin capirono il motivo dietro alla sua rabbia.

Le rovine sul picco della montagna orientale, il fumo e il fuoco nel regno di Chambord… Eccetto
per Paris che era la causa principale di questo caos, anche la principessa e Arshavin erano
responsabili di questo trambusto. Se la principessa non avesse scelto Chambord come luogo per il
loro incontro mortale, non avrebbero dovuto sperimentare tutte queste difficoltà.

Arshavin non disse nulla. Sembrava serio mentre cercava di usare la sua energia di tipo fuoco per
guarire le sue ferite.

Perfino Susan, la spadaccina, sentì l’ostilità di Fei. Strinse con forza la sua arma e si mise di
fronte alla principessa insieme al capitano dei cavalieri Romain e il resto dei suoi sottoposti che
era sopravvissuto. Temevano che Fei avrebbe perso la testa e li avrebbe attaccati. La persona
dalle emozioni più contrastanti era Romain. Non aveva nemmeno considerato questo giovane re
come possibile nemico più di dieci giorni fa. Non voleva nemmeno affrontare Fei perché gli era
sembrato così debole, adesso però si era reso conto all’improvviso di non poter più competere con
lui.

In termini di forza, non avrebbe potuto vincere contro di lui nemmeno se avesse fatto del suo
meglio.

Tuttavia, in quanto capitano dei cavalieri, il punto forte di Romain non era la sua forza
individuale, ma le sue capacità di comandare le truppe e di fare strategie militari. Se avesse avuto
un’intera squadra di duecento cavalieri, sarebbe stato sicuro di poter battere Fei con una sola
carica. Ora però sarebbe stato saggio ammettere la sconfitta.

L’atmosfera divenne ancora più intensa in confronto al conflitto sanguinoso iniziale.

“Wah wah wah wah!”


Centinaia di uccelli neri che si nutrivano di carogne erano stati attirati dai cadaveri e dal sangue
versato sul picco della montagna orientale e non se ne andavano via. Stridevano e riempivano di
ansia e irritazione la gente sul picco della montagna orientale.

Boom!

Fei scagliò all’improvviso un pugno verso il cielo.

L’aria esplose, un’onda d’aria visibile ad occhio nudo si levò al cielo e lo stormo di uccelli non
riuscì a disperdersi abbastanza velocemente. Quaranta-cinquanta uccelli furono ridotti in nebbia
sanguinosa. Si resero conto del pericolo e volarono via velocemente stridendo.

Tink! Tink! Tink! Tink!

I cavalieri e la spadaccina estrassero tutti le loro armi, spaventati; si stavano preparando al


peggio.

“Va bene, così è meglio… principessa, non intendevo spaventarla!”

Le parole di Fei rassicurarono i cavalieri e Susan. Pareva che quest’uomo avesse pensato a tutto
quanto. Tuttavia la principessa era la sola che non si era preoccupata dall’inizio alla fine, come
se avesse sempre saputo che Fei avrebbe fatto questa decisione. I suoi occhi color blu oceano
riflettevano la luce del sole e mostrò un raro sorriso. Annuì lievemente: “Re Alexander, grazie di
tutto!”

Fei ricambiò il sorriso e non disse altro.

Ad essere sinceri, non aveva sottovalutato questa donna fin dall’inizio.

Anche se sembrava che fosse l’eroe e avesse salvato la principessa dal pericolo, Fei aveva una
strana sensazione. Anche se non fosse uscito allo scoperto, questa principessa probabilmente
doveva ancora sfoderare altri assi nella manica. Se li avesse usati, avrebbe risolto ogni problema.
Tuttavia era impossibile per Fei sapere che risorse celasse. Sapeva solo che questa donna che
sembrava malata era rimasta troppo calma fin dall’inizio, come se fosse una mera spettatrice.

Fei passò alla modalità assassino e rimosse velocemente le trappole magiche invisibili.

Il picco della montagna orientale era gravemente danneggiato. La struttura principale, l’altare
del re, si era ridotto in una rovina. Anche più della metà delle enormi statue che rappresentavano
i re e gli eroi erano state distrutte. C’era trambusto ovunque. Presto più di cento delle truppe di
ferro di Chambord ricevettero il segnale e arrivarono sul picco sotto il comando di Fernando
Torres e Peter Cech.
Questi uomini erano stati selezionati con attenzione da Brook e Cech per Fei. Avevano bevuto la
pozione di Hulk diluita e i loro corpi erano stati ristrutturati. Erano tutti potenti; potevano
sollevare facilmente delle rocce che pesavano mille libbre. Il processo di ripulitura di questo
trambusto fu veloce e questo fece una buona impressione sulla gente influente di Zenit.
I venti cavalieri circa sopravvissuti rimasero di nuovo scioccati. Ora si erano resi conto che non
solo il re di Chambord era un mostro, ma anche i suoi soldati lo erano! Non avrebbero potuto
affrontare nemmeno uno dei loro soldati nemmeno coalizzandosi tutti.

Il vecchio Bast sorrise mentre si avvicinò alla principessa porgendole un libro.

“Sua altezza, ci dispiace molto disturbarla durante questa cerimonia. Tuttavia Chambord stavolta
ha subìto enormi perdite… Inoltre… Eh, una porzione dei danni è stata causata dalla legione di
incoronazione reale. Noi, eheh, potrebbe aiutare Chambord ad ottenere alcune concessioni per
noi dal ministro delle finanze di Zenit? …Dopotutto, Chambord, insieme al nostro re, ha pagato
un caro prezzo per proteggere sua altezza…”

Susan e i cavalieri si morsero la lingua pensando: “Questa femminuccia osa chiedere un


compenso alla principessa?”

Tuttavia perfino la principessa, la dea dell’intelligenza, non riuscì a rispondere a questo vecchio
raffinato e cortese come un nobile, ma anche avido ed esigente come un mercante. Non poteva
gridargli contro, né poteva chiedere ai suoi cavalieri di cacciarlo via. Alla fine non riuscì a
sfuggire al suo fato e, come il principe del regno Shanui, firmò un contratto e una proposta di
supporto finanziario dall’impero Zenit.

Il suo cognato aveva già compiuto la sua missione, eppure Fei si era posto di fronte ad
Andrew-Arshavin, il Dio della Guerra di Zenit. Questo famoso comandante militare
probabilmente non si sarebbe mai aspettato che sarebbe finita così oggi. La strategia preparata
accuratamente non aveva funzionato ed era stato colpito a sorpresa, rischiando quasi di morire in
questo regno remoto. La sua reputazione sicuramente avrebbe subìto un duro colpo dopo questo
evento.

In effetti, perdere un po’ di reputazione non sarebbe stato l’incidente più significativo.

La sua grave ferita sarebbe stato un colpo letale. Al momento la capitale di Zenit era nel caos.
L’imperatore Yassin, che aveva controllato l’impero per 60 anni, si stava indebolendo sempre di
più e lui e il secondo principe Dominguez erano i due candidati che molto più probabilmente
avrebbero ereditato il trono. Lo scontro tra di loro stava arrivando al culmine. Il secondo principe
Dominguez era molto intelligente e coraggioso, e aveva il supporto di molti ministri e nobili.
Arshavin sapeva che le sue ferite avrebbero messo in svantaggio lui e i suoi sostenitori. Se non
fosse riuscito a guarire in tempo, avrebbe potuto perdere nella lotta per il trono.

Tuttavia le sue lesioni non sarebbero guarite se non entro sei mesi.

L’energia del macellaio Sandro entrata nel suo corpo era stata raffinata e potenziata dai due
anelli misteriosi che portava l’assassino. L’energia era molto esplosiva e diretta. Arshavin non
era ancora riuscito a domarla e ad impedirle di danneggiare il suo corpo. Aveva fatto pochi
progressi finora per la sua guarigione. Non riusciva ancora a trovare un modo per sbarazzarsi di
questa energia esplosiva.

La ragazza vestita di viola era in condizioni simili a lui. Un sottile strato di sudore era apparso sul
suo bel viso. Era accigliata e la guarigione non stava funzionando come sperava.

“Ehi ragazza. Grazie per avermi avvertito prima!” Fei si avvicinò alla giovane vestita di viola e le
consegnò una bottiglietta di Pozione della Giovinezza mentre sorrideva: “Potrebbe aiutarti.”

La ragazza lo guardò con un’espressione confusa.

Vide il sorriso brillante di Fei ed esitò un po’. Ma dopo aver pensato al momento in cui aveva
avvisato Fei dell’assassino che lo stava prendendo di mira e all’enorme ferita che Fei aveva
guarito bevendo una pozione, decise di tracannare il liquido lievemente caldo.

Una sensazione indescrivibile percorse il suo corpo. L’energia esplosiva fu soppressa


immediatamente dall’effetto dell’intruglio. Come neve nell’acqua calda, l’energia scomparì in
pochi secondi.

L’energia della fiamma viola brillò e tornò nel suo corpo. Dopo aver controllato le sue condizioni,
scoprì con sorpresa che la maggior parte delle sue ferite era guarita. Probabilmente sarebbe
tornata al picco delle sue condizioni dopo un mese di riposo.

“La ringrazio re Alexander!”

La ragazza si inchinò. Forse non lo aveva notato, ma il suo atteggiamento nei confronti di Fei era
passato da sdegno a curiosità e affabilità. Perfino il modo in cui si riferiva a lui era cambiato da
“selvaggio” a “re Alexander”.

Fei si limitò a sorridere.

Si girò e si avvicinò ad Arshavin. Dopo aver lanciato un’altra mezza bottiglia di Pozione della
Giovinezza, balzò sul grosso cane nero con la sua fidanzata Angela e lasciò il picco della
montagna orientale senza dire una parola.

Se Arshavin fosse stato intelligente, non avrebbe serbato rancore nei confronti di Fei e avrebbe
cercato di attirarlo dalla sua parte. Anche la spietata Paris e il secondo principe Dominguez
probabilmente avrebbero cercato di reclutarlo.

In realtà, non aveva lasciato quella donna perché era rimasto toccato dalla sua bellezza, né era
stato commosso dal coraggio del Celato del Picco Nevoso. L’aveva fatto perché aveva pensato al
futuro di Chambord.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Sarebbe stato meglio rimanere tra le due superpotenze.

Se Arshavin e Dominguez erano due tigri, Fei era ancora un lupetto non svezzato. Prima che le
due tigri lottassero tra di loro per determinare un vincitore, non avrebbero avuto l’energia di
affrontare Fei nemmeno se fossero state insoddisfatte di lui, non avrebbero voluto che Chambord
e Fei, che avevano un enorme potenziale, si alleassero con il loro rivale e desse loro un grande
vantaggio. Questa non era una situazione ipotetica; la forza che Fei e la sua città avevano
dimostrato durante questo combattimento aveva attirato la loro attenzione.

Fei stava pensando a questa prospettiva ed era per questo che aveva lasciato andare Paris.

Poteva solo prendere tempo vista la situazione poco chiara. Se avesse aiutato Arshavin e la
principessa a sconfiggere gli alleati principali di Dominguez, sarebbero entrati in netto vantaggio
e lui non avrebbe avuto il tempo e le opportunità di cui aveva bisogno.

La strada lungo la montagna era sconnessa e la lunga scala di pietre era come una magnifica
strada bianca per il paradiso.

Il vento autunnale tiepido soffiava. Fei giocherellò con i capelli neri della bellezza tra le sue
braccia; era la prima volta che erano così intimi. Il Tornado Nero balzò giù per le scale, ma il suo
dorso era molto stabile. Fei aveva appoggiato una delle mani sulla vita snella della sua fidanzata
e percepì la sensazione che gli dava la sua pelle calda e liscia. Sentiva anche una lieve fragranza,
così si godeva ogni respiro che faceva. Fei non aveva soppresso i suoi desideri, ma la sua mente
era molto calma; era una sensazione molto pacifica e calorosa.

“Angela, la tua recita oggi è stata ottima. Hai quasi ingannato perfino me…” Fei si avvicinò
all’orecchio della ragazza e sussurrò: “Ti sei morsa la lingua, non è vero?”
La ragazza sicuramente non era abituata a questo trattamento intimo. Fei la sentì tremare
lievemente e il suo viso e il suo collo bianchi arrossirono. Tuttavia la ragazza annuì in risposta.

“Fa ancora male?” Dopo averlo detto, Fei non riuscì a credere di aver detto qualcosa di così
stupido da novellino; credeva di essere un esperto d’amore quando era ancora sulla terra.

Tuttavia Angela sentì la sua premuta. Scosse lievemente la testa e disse: “Non fa più male… è
stato guarito tutto dalla pozione che mi hai dato…” Il paesaggio tra le montagna era molto bello e
rilassante. Angela si stava abituando lentamente a questo stretto contatto. Si appoggiò
confortevolmente tra le braccia di Fei: “Alexander, sono davvero inutile, sono stata catturata da
quella ragazza e ho anche rovinato i tuoi piani…”

“Affatto! Non hai ingannato quella zietta?”

“Ahah… non è una zietta; quella ragazza è davvero giovane e bella!”

“Non è niente in confronto alla mia Angela.” Fei ebbe la sensazione di aver ripreso lentamente
terreno. Poteva dire qualcosa di sensuale senza arrossire.

“Ma mi sento così inutile… se potessi essere come quella ragazza arciera, potrei aiutarti molto di
più. Sarebbe grandioso se si avverasse!” L’intuito di una donna a volte era più spaventoso della
magia più terrificante al mondo. Angela stava tra le braccia di Fei con tranquillità e mormorò
mentre il vento scuoteva i suoi capelli neri setosi: “Alexander, conosci quella ragazza, vero? Puoi
dirmi qualcosa di più su di lei?”

Fei si rese conto di non poter sottovalutare l’intuito di una donna.

“Proviene da un mondo lontano. È una guerriera valorosa e coraggiosa…” Fei non nascose
nulla. Iniziò a parlare della storia di Elena, ma cambiò il concetto del mondo di Diablo: “La sua
terra natale era sotto l’attacco dei demoni e dei mostri. Per proteggere la sua casa, i suoi amici e
la sua famiglia, ha rischiato la vita ogni giorno e ha visto molti membri della sua famiglia morire
sotto gli artigli dei demoni e dei mostri. Era un periodo cupo…”

La maggior parte delle donne erano creature emotive, specialmente ragazze pure e innocenti come
Angela. Diventavano appassionate ed empatiche molto facilmente. Verso la fine della storia, gli
occhi di Angela erano arrossati e stava per scoppiare a piangere: “Elena è così brava…”

Le persone non si sarebbero mai annoiate di momenti calorosi e pacifici come questo; Fei non
fece eccezione.
Sotto l’ordine silenzioso di Fei, il grosso cane nero non tornò di fretta nel castello, invece vagò
per la montagna orientale.

Nonostante Chambord fosse sul confine dell’impero Zenit ed era remota, il suo paesaggio era
davvero pittoresco. Le foglie gialle cadute volavano per la montagna come farfalle. Il Tornado
Nero poteva balzare facilmente in posti dove le persone ordinarie non potevano andare. Angela
tornò di buon umore e iniziò a godersi il paesaggio.

Se il grosso cane nero, il terzo incomodo non fosse stato qui, questa sarebbe stata la prima volta
che Fei avrebbe trascorso un po’ di tempo di qualità con Angela da quando era arrivato nel
continente Azeroth. Questa sensazione toccante gli diede la stessa emozione che aveva provato
durante il suo primo amore sulla terra.
Anche se la ragazza tra le sue braccia non era intelligente quanto la principessa, né sensuale
come Paris o valorosa come Elena, né raffinata come la ragazza vestita di viola, la sua gentilezza
e la sua innocenza lo facevano sentire come se avesse trovato un porto in questo mondo crudele e
sconosciuto. Con lei tra le braccia, aveva la sensazione di poter ottenere tutto ciò che voleva in
questo mondo.

Fei adorava questa emozione e ne fece tesoro.

…..

Era già passato mezzogiorno quando i due tornarono nel castello.

I cittadini che si erano ritirati dal castello stavano tornando lentamente, ma continuamente, nelle
loro case. Fei vide cinquanta-sessanta estranei legati ad una lunga catena, imprigionati di fronte
alla famiglia nobile numero uno, la tenuta del visconte Louise. Questi tipi sembravano avviliti;
erano sorvegliati da più di venti soldati. Il suocero di Fei che aveva appena fatto guadagnare una
fortuna a Chambord e il capo del settore militare Brook uscirono dalla tenuta mentre Fei stava
passando.

“Re Alexander!”

I soldati porsero i loro rispetti a Fei. Non nascosero il loro rispetto e la loro ammirazione.

Fei rispose al loro saluto con un cenno.

“Sua maestà. Il visconte Louise… la sua intera famiglia è morta. È troppo crudele. Non è
sopravvissuto nemmeno un membro della sua stirpe.” Brook indicò i falsi nobili imprigionati e
disse: “È a causa di questi bastardi crudeli. Eccetto il visconte Louise, hanno attaccato anche
altre famiglie nobili e grandi famiglie di mercanti. La maggior parte di loro è stata massacrata.
Non hanno risparmiato nessuno a parte alcuni servi e domestiche. Hanno rubato una grande
quantità di soldi e tesori e stavano cercando di prendere i tesori del castello… Ma quando siamo
arrivati, erano stati già catturati da qualcuno; erano stati messi ko. Ho solo ordinato ai soldati di
legarli. Stavo aspettando sua maestà per decidere.”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei annuì piano.

Sapeva che questi stranieri erano i banditi di cui aveva parlato la diabolica e crudele Paris.
All’inizio, secondo i piani della donna, Chambord non avrebbe potuto opporsi minimamente al
loro assalto. Dopo aver assassinato con successo la principessa nella montagna orientale,
avrebbe ucciso Fei e gli altri, per poi derubare tutti i ricchi, i nobili e la famiglia reale,
distruggere la città e massacrare tutti gli altri cittadini, cancellando completamente Chambord. In
questo modo non avrebbe lasciato testimoni, né indizi per gli investigatori che l’imperatore
avrebbe mandato, e avrebbe potuto usare le ricchezze che aveva saccheggiato per rafforzare
l’esercito di sua altezza Dominguez.

Paris era molto familiare con queste procedure, come se l’avesse fatto già molte volte.

Le leggende dicevano che ad Azeroth erano esistiti re che si sarebbero messi a saccheggiare
perché erano troppo poveri, così Fei non era sorpreso che Dominguez avesse formato un gruppo
di ladri per accumulare ricchezze per lui. Alla fine l’aristocrazia mostrava una facciata retta, ma
in realtà erano solo degli ipocriti.

Fei per un secondo pensò al fuoco e al fumo che si erano levati al cielo quando era nella
montagna orientale. Provò comunque un po’ di inquietudine e chiese: “Umh… a parte il visconte
Louise e i suoi grandi affari, ci sono stati dei danni nel resto della città?”

“Anche il palazzo è stato attaccato, ma i nemici sono stati respinti. Non ci sono stati attacchi in
altri luoghi…” Chiese con un po’ di sospetto Brook. “Stranamente questi tipi sembravano sapere
esattamente dov’erano disposti gli uomini e le ricchezze di questa città, così non hanno attaccato
affatto le case dei cittadini normali!”

Fei scoppiò a ridere: “Sono esperti nel derubare e nell’uccidere, sarebbe strano se non fossero
riusciti nemmeno a scoprirlo… Ahah, spezza le braccia e le gambe di queste persone, incatenatele
e tenetele nella Lista Nera. Se qualcuno verrà a pagare un riscatto per loro, allora fateli pagare
100 monete d’oro ciascuno. Se nessuno verrà a prenderli entro un mese, lanciali nel lago per darli
in pasto ai pesci!”

“Sì sua maestà!”

Brook era molto efficiente e molto presto a questi 50-60 guerrieri stranieri furono spezzate
braccia e gambe e furono portati nella Lista Nera.

“I metodi di sua maestà sono davvero… intelligenti, ah!”

Bast, che era rimasto a guardare in silenzio il palazzo del visconte Louise, all’improvvisò fece
un’esclamazione e guardò Fei con una serietà mai vista prima. Quest’uomo maturo di bell’aspetto
che mostrava raramente emozioni a parte quando era stato morso dal grosso cane nero mostrò
un’espressione piena di emozioni contrastanti. Dubbio, sollievo, sorpresa e anche… un po’ di
paura.

Fei si limitò a sorridere lievemente e non disse altro.

Sapeva a cosa si stava riferendo suo suocero.

Esatto, la distruzione del visconte Louise e di alcune ricche famiglie faceva parte del piano di Fei.

In effetti fin dal primo incontro tra i capi dopo aver sconfitto l’esercito di cavalieri neri, Fei aveva
già capito che non avrebbe potuto usare la vecchia aristocrazia capeggiata dal visconte Louise.
Sarebbero diventati sicuramente un tumore per Chambord in futuro. Fei non poteva lasciare che
accadesse, così già da allora aveva pensato a come rimuovere questa parte marcia. Poi, dopo che
queste persone avevano sfidato di frequente i suoi ordini e avevano commesso molti atti che
avevano danneggiato il regno e la gente, Fei aveva già deciso di uccidere questi clan per
purificare la città.

Questo era il piano di ripulitura che aveva escogitato da molto tempo.

Il suo piano in origine era di lasciare che fosse Elena e le altre ranger a sbarazzarsi di questo
tumore ma, visto l’imminente tempesta in arrivo, Fei aveva immaginato che non ci fosse più
bisogno di farle intervenire.

Questo tentativo di assassinio nella montagna orientale era un’ottima opportunità.

Avrebbe preso in prestito i sicari di qualcun altro per sbarazzarsi dei suoi problemi.

Anche se Fei non sapeva da dove sarebbe arrivato il pericolo, questo non gli aveva impedito di
prepararsi. Fei aveva detto ai cittadini di spostarsi temporaneamente nell’accampamento vicino al
fiume Zuli, il clan del visconte Louise e gli altri non lo avevano ascoltato ed avevano reagito
proprio come aveva previsto Fei. Il re non li aveva costretti a ritirarsi allora e in effetti era andata
come si aspettava. Chambord era stata attaccata e la sua strategia aveva funzionato alla
perfezione.

Ora la vecchia aristocrazia di Chambord era stata spazzata via completamente dalla gente di
Paris.

Poi anche la refurtiva dei ladri era caduta nelle mani di Fei. In quel momento, a tutti i clan
aristocratici e alle ricche famiglie non rimaneva nessun erede, così, secondo le leggi dell’impero e
le tradizioni di Chambord, queste risorse sarebbero passate alla famiglia reale. Dal punto di vista
di Fei, tutto quello che era successo nella montagna orientale oggi era stato davvero proficuo.
Ora doveva solo aspettare che i padri di quei poveri principi pagassero il riscatto e che la
principessa desse il supporto finanziario promesso e la ricchezza di Chambord avrebbe superato
tutta quella che aveva ottenuto negli ultimi due secoli.

E aspetto più importante, Fei aveva purificato il suo “esercito della rivoluzione”.

D’ora in poi Chambord sarebbe stato davvero il suo regno e non ci sarebbe stato più nessuno che
avrebbe osato sfidare pubblicamente i suoi ordini, né persone che avrebbero complottato per
sabotare le sue attività. Ora solo Fei poteva esprimersi e avrebbe potuto attuare la serie di piani
di sviluppo previsti.

Il tempo volò e presto la notte avvolse Chambord.

…..

Il secondo giorno, il gruppo di emissari di Zenit lasciò Chambord.

Il Dio della Guerra Arshavin se ne andò senza dire addio e lasciò Chambord subito dopo con un
esercito di soldati d’élite. Nonostante questo viaggio di ritorno all’impero sarebbe stato molto
pericoloso, era a corto di tempo visto che ormai sapevano tutti di come se n’era andato da San
Petersburg. La salute dell’imperatore Yaxin stava peggiorando di giorno in giorno. Le nuvole e i
venti di tempesta cambiavano misteriosamente nella capitale e, visto che molto probabilmente
sarebbe stato il principe più grande a salire al trono, se Arshavin fosse rimasto qui a riprendere le
forze, allora il suo rivale Dominguez avrebbe colto questa opportunità. Così, nonostante fosse
pericoloso, il principe Arshavin doveva rischiare e tornare indietro.

Fortunatamente quella mezza bottiglietta di Pozione della Giovinezza che Fei gli aveva lasciato
aveva già guarito la maggior parte delle sue ferite.
Sorprendentemente, l’indispensabile consigliera militare di Arshavin, la sua esperta più di fiducia,
la principessa Tanasha aveva deciso di rimanere temporaneamente a Chambord.

Ma questo non preoccupò Fei.

Per Chambord era arrivato finalmente il momento di cambiare, le riforme militari e politiche per
cui aveva aspettato un intero mese finalmente sarebbero state implementate.

Dopo che Alex fu incoronato ufficialmente, arrivò il primo ordine.

Il primo ordine riguardava il settore militare.

Chambord formò due grandi legioni: quella dei Cavalieri Sacri e gli Ufficiali… conosciuti anche
come i poliziotti.

Se il primo nome ormai era accettabile per i capi di Chambord, il secondo li sorprese. Forse non
lo sapranno mai, perché era un altro esempio delle tendenze otaku di Fei, probabilmente per lui
era un modo per ricordarsi in che tipo di mondo viveva prima.

Nota traduzione: in originale è “bylaw enforcer” (■■) che sarebbe tutore dell’ordine, e il termine
in cinese ha una connotazione negativa nel senso che abusano del loro potere e danno problemi ai
cittadini.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Prima di reincarnarsi, Fei era solo uno studente universitario di terza categoria senza molto
talento, né esperienza straordinaria. Così non poteva dare commenti costruttivi per quanto
riguardava la ristrutturazione di Chambord. I Cavalieri dello Zodiaco e le divisioni dei poliziotti
si basavano tutti su sue stupide fantasie.
Componevano il potere militare in superficie a Chambord. Se si fosse voluta tracciare una netta
distinzione tra i due, i Cavalieri dello Zodiaco assomigliavano di più alle guardie imperiali della
vecchia dinastia, le guardie del corpo del re responsabili della sicurezza a palazzo e nel portare a
termini certi ordini del re.
I poliziotti erano l’esercito regolare, a parte occuparsi dei normali compiti e delle operazioni
militari, erano responsabili della gestione della città. Dopotutto Chambord era ancora troppo
piccola e non c’era bisogno di un sistema più articolato.

Naturalmente ciò che gli altri non sapevano era che Fei aveva intenzione di formare un altro tipo
di truppa, una truppa che avrebbe chiamato “servizi segreti” e che avrebbe usato per eseguire
delle missioni di nascosto. Simile al gruppo di banditi della spietata e fredda Paris. Ma Fei notò
che non c’erano persone con quel tipo di talento a Chambord, così rinunciò temporaneamente
all’idea.

Tuttavia Fei aveva padroneggiato la modalità assassino del mondo di Diablo, esperta
nell’occultamento, nell’infiltrazione, nell’assassinio, veleni, trappole e altre tecniche. Finché
avesse potuto trovare le persone giuste, prima o poi avrebbe costruito questo esercito.

In questo modo, contando i Servizi Segreti che dovevano ancora svilupparsi, il sistema militare di
Chambord era diviso in tre parti.

Il comandante di grado più elevato era il re stesso, così avrebbero fatto rapporto a lui.

Fei si ricordava chiaramente delle parole del presidente Mao della sua vita precedente: “il potere
politico deriva da quello militare!”. Per questo decise di controllare l’esercito. Questo metodo era
in linea con le abitudine dei sovrani del continente Azeroth. Molte persone pensarono che i nomi
del nuovo sistema militare fossero un po’ strani, ma sia Bast, che Brook e gli altri mostrarono
totale ubbidienza nei confronti degli ordini del re.

E per quanto riguardava le riforme del sistema amministrativo, anche se Fei aveva ricevuto molti
suggerimenti nell’ultimo mese, nessun piano destò la sua attenzione. Perfino Bast sembrava dare
segni di fatica e alla fine Fei non ebbe altra scelta che prendere provvedimenti lui stesso.
Semplicemente plagiò spudoratamente la saggezza delle persone del passato e creò i tre
dipartimenti e i sei ministri della dinastia Tang nella terra di Azeroth.

In nome del re, Fei abolì completamente il sistema passato dove il capo dei ministri aveva il piano
controllo del sistema politico e invece divise le sue mansioni nei ministri di sinistra e di destra e
un censorato. Al di sotto di questi tre, c’era l’ufficio dei riti, il ministro della giustizia che gestiva
le leggi e la prigione, il ministro della difesa che si occupava della parte logistica del sistema
militare, il ministro del lavoro che monitorava le opere di costruzione e quello delle entrate che
gestiva la tesoreria.

Questa era una versione dei tre dipartimenti e dei sei ministri che era stata modificata in base alle
condizioni locali.

Fei cambiò e semplificò molto questo sistema scomodo e modificò molte funzioni dei sei ministri.
Ad esempio ridusse di molto il potere del ministro della giustizia. Nelle antiche dinastie cinesi,
molti ministri della difesa potevano controllare direttamente l’esercito, ma quello di Chambord si
occupava solo della logistica. Comunque però era un piano chiaro e dettagliato.
Il sistema dei tre dipartimenti e dei sei ministri era durato per molte decadi durante la dinastia
feudale del passato, ed era stato formato dall’esperienza di innumerevoli persone sagge e
probabilmente sarebbe stato sufficiente per mantenere in ordine questa piccola città.

Per un regno come Chambord di sicuro questa serie di cambiamenti fu assolutamente


sconvolgente.

Vedendo Fei proporre un nuovo programma di riforma amministrativo, Bast rimase in silenzio per
molto tempo.

Anche se la battaglia della montagna orientale era appena finita, questo vecchio aveva già
pensato di aver capito appieno le capacità del suo futuro genero, ma ora si era reso conto di
essersi sbagliato ed era rimasto scioccato.

Bast era nato in una famiglia aristocratica un tempo gloriosa e arrogante, ed era stato formato
dal sistema educativo molto completo e severo dell’antica aristocrazia. Questo era il motivo per
cui poteva sempre mostrare un temperamento elegante. Poi, a causa di certe ragioni, la sua
famiglia aveva perso il suo potere e Bast non aveva avuto altra scelta se non vagare in questo
mondo crudele con Angela che era ancora una neonata. Quando erano arrivati a Chambord,
erano stati ospitati dal gentile re precedente. Poi, per mostrare gratitudine e anche per
considerare il futuro di sua figlia, aveva disposto un matrimonio combinato tra Angela e
Alexander. Allora Alexander era ancora piccolo e tutto sembrava normale, ma chi sapeva che
sarebbe diventato un ritardato…

Bast lo aveva rimpianto, ma a causa della gloria della nobiltà e della gentilezza del vecchio re,
non si era potuto esprimere.

Poi il vecchio re era mancato e Bast aveva tentato faticosamente di mantenere il trono dell’idiota
Alexander. Due mesi prima aveva preso tutti i tesori della famiglia reale. Gli estranei sapevano
solo che era scappato via dopo aver venduto sua figlia, ma solo Lampard sapeva che questo
vecchio nobile aveva abbandonato ogni sua dignità per andare nell’Impero Zenit e implorare che
Alexander venisse incoronato. Aveva esaurito tutte le sue ricchezze, era stato umiliato e si era
recato nella capitale, ricordando ai pezzi grossi dell’impero che il re del piccolo regno di
Chambord che aveva appena compiuto 18 anni doveva essere incoronato.

Una volta che fosse stato incoronato, non importava quanto fosse tirannico il capo dei ministri
Bazzer, non sarebbe riuscito a detronizzare quell’idiota del suo genero.

Queste erano le intenzioni di Bast.


Ma non si aspettava che la principessa e Paris, le due donne più terrificanti dell’impero, avessero
già scelto Chambord come luogo del loro incontro e alla fine lo avevano accontentato. Il gruppo
di emissari della monarca finalmente si erano recati a Chambord, ma lungo la strada, quando
sentì il rapporto degli esploratori di come Chambord era stata attaccata da un esercito di
cavalieri neri, Bast si era spaventato moltissimo. Temeva che sarebbe tornato tardi solo per
vedere i cadaveri di sua figlia e del suo genero… Non osava nemmeno sognarsi che il cielo gli
avrebbe fatto un così grande scherzo: il suo genero non solo era tornato normale, ma era
diventato un vero re tirannico.

Vedendo questo piano amministrativo di riforme, Bast dovette ammettere di aver sottovalutato di
nuovo il suo futuro genero. Il ritmo con cui cresceva Alexander era sconvolgente, ancora più
assurdo delle leggende cantate per le terre di Azeroth riguardo a re famosi. Il livello di perfezione
di questo piano di riforme aveva superato ogni sua aspettativa ottimistica. In quanto membro
dell’aristocrazia pura educato appropriatamente, la visione di Bast dell’aspetto amministrativo
era di gran lunga migliore di quella di Brook e dell’altra gente comune. Poteva già prevedere che
tipo di cambiamenti sarebbe avvenuto una volta che fosse stato implementato questo programma e
che genere di impatto avrebbe fatto sull’impero Zenit.

Questa era una forza terrificante superiore alla potenza personale e avrebbe cambiato il mondo
intero.

“È una proposta incompleta e ha bisogno di ulteriori perfezionamenti. Spero che lo zio Bast potrà
completarla non appena possibile. Chambord non ha talenti nel settore amministrativo al
momento, così avrò bisogno che lo zio Bast si prenda cura dei compiti dei ministri della sinistra e
della destra. Per quanto riguarda la nomina e la promozione dei sei ministri, avrò bisogno che
prepari dei candidati…” Mentre ne parlava, Fei si rese conto nuovamente delle difficoltà nel
governare un paese. Non c’era da meravigliarsi che un grande uomo avesse detto che i talenti
erano la cosa più preziosa nel ventunesimo secolo. Chambord adesso era praticamente la versione
piratata di una buona città. Il potere militare poteva essere gestito facilmente, ma c’era carenza di
talenti nel settore amministrativo.

“Se non funziona, apriremo dei corsi di amministrazione e di politica nella scuola civile e militare
di Chambord, e coltiveremo dei talenti fin da piccoli!”

…..

Dopo aver spazzato via la vecchia aristocrazia, Fei aveva colto l’occasione e aveva abolito
direttamente il sistema ereditario aristocratico.
Poi, il terzo giorno dopo la battaglia della montagna orientale, il re Alexander fece un altro atto
senza precedenti.

Furono sistemate dodici statue di guerrieri alte sei metri di fronte al tempio della città e i loro
corpi erano pieni di iscrizioni. Erano le nuova leggi che Fei aveva dato all’intero regno e ogni
scultura di rame descriveva un certo aspetto delle leggi. Le prime nove statue parlavano delle
convocazioni, dei processi, delle esecuzioni, della sovranità, delle eredità, della custodia, della
proprietà e del possesso, delle terre e delle dimore, delle leggi private, pubbliche e di altri
contenuti, mentre le ultime tre furono lasciate vuote.

L’intero regno rimase scioccato da queste dodici statue.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Nell’intera storia dell’antico continente Azeroth non era mai esistito un re che avesse annunciato
pubblicamente le leggi ai suoi cittadini.

Solo i nobili erano degni di conoscerle. Le leggi scritte non erano mai state divulgate al pubblico.
I reali e i nobili avevano deciso all’unanimità che sarebbero dovute rimanere un mistero per la
gente comune, così avrebbero avuto un maggiore effetto deterrente. Se i civili fossero stati
informati, questo avrebbe potuto causare guai e caos. La legge avrebbe anche perso il suo scopo
di mantenere l’immagine dei nobili e l’effetto deterrente sulla gente comune.
La maggior parte del tempo i civili avrebbero saputo solo che avevano fatto qualche infrazione e
avrebbero subìto delle punizioni una volta che avessero passato il limite. Questo tipo di concetti
legali e norme aiutavano i nobili a mantenere la loro posizione e il loro rigido sistema gerarchico.
Questo aveva anche causato molti malintesi riguardo alle leggi e davano privilegi a certe
categorie.

Era la prima volta che qualcuno creava delle statue di rame e ci incideva sopra delle leggi.

Per un po’ di giorni la gente circondò le statue guerriere del codice. Tutti stavano leggendo il
codice e le leggi; alcuni genitori non sapevano leggere, ma portarono con orgoglio i loro bambini
che si erano arruolati nell’accademia civile e militare di Chambord e che potevano spiegare le
leggi ai loro genitori.

Tra la folla risuonavano risate e chiacchiericci sorpresi.


Il sistema legale e le leggi erano molto completi e includevano vari casi; superavano ogni
immaginazione. Toccavano quasi ogni caso che poteva accadere nel regno. Questo codice era un
sistema legale senza precedenti. Perfino la principessa Tanasha, che aveva deciso di rimanere
temporaneamente a Chambord per qualche motivo, era andata dalle statue dei guerrieri e si era
letta ogni legge. Ordinò ai suoi servi di copiare con attenzione questo codice.

“Questa è una serie di leggi incredibili… il re Alexander di Chambord potrebbe essere


considerato un saggio solo per questa serie di leggi!”

Il sospiro e il mormorio della principessa furono sentiti da qualcuno e presto questa notizia si
diffuse per Chambord. Anche se molte persone non capivano il vero significato dietro questo
codice, l’apprezzamento della dea dell’intelligenza aumentarono la reputazione del re Alexander.
Molti iniziarono a riferirsi a lui come il re saggio Alexander.”

Per Fei questo era solo l’inizio.

Dopo aver preso in prestito idee della sua vita precedente come i Cavalieri dello Zodiaco, la
squadra di gestione urbana e le guardie Jinyi per perfezionare il sistema militare, i sei
dipartimenti a tre settori per il sistema esecutivo e le Leges Duodecim Tabularum, l’origine del
sistema legale dell’Antica Roma, Fei aveva fatto un ottimo progetto. In termini di struttura e
sistema, Chambord era già di molto avanti rispetto agli imperi super potenti di questo continente.

Naturalmente Fei era contento del fatto che Chambord fosse piccola e semplice. Se fosse stato un
enorme impero burocratico avrebbe dovuto fronteggiare un’enorme opposizione. Sarebbe stato
impossibile completare questa serie di riforme in breve tempo; forse non sarebbe riuscito
nemmeno ad attuarle tutte.

Dopo aver fatto tutto, Fei tornò a concentrarsi sulla forza generale di Chambord.

…..

Cinque giorni dopo la battaglia sul picco della montagna orientale.

Il sacerdote Zola e Luciano portarono alcune pergamene di energia e magiche quando andarono
a trovare Fei nel palazzo del re. Negli ultimi due giorni, avevano sentito parlare di ciò che era
successo nel picco della montagna orientale. Sudarono copiosamente; se Fei non li avesse avvisati
e non avesse detto loro di non andarci, probabilmente sarebbero rimasti seppelliti insieme a tutti
gli altri cadaveri.
Ora provavano gratitudine oltre che paura nei confronti di Fei, così lavorarono ancora più
velocemente. In meno di dieci giorni, radunarono una decina di pergamene di energia e magia e le
posero di fronte a Fei.

Il re fu soddisfatto dalla loro velocità; diede loro un po’ di “carote” e li lasciò andare.

Erano dieci pergamene di allenamento dell’energia; erano tutti al di sotto delle due stelle, ma
coprivano tutti e cinque gli attributi. Invece ce n’erano cinque di tipo magico, ma non
comprendevano ogni elemento. Per ora sarebbero state sufficienti per l’accademia civile e
militare di Chambord. Fei copiò ogni pergamena a mano e ordinò alla sua guardia personale
Torres di consegnarli alla libreria dell’accademia per farli utilizzare agli studenti e ai maestri.

Fei alzò lo sguardo al cielo mentre teneva una serie di pergamene.

Aveva cercato di allenarsi usando le pergamene per aumentare la sua forza, ma dopo una serie di
tentativi, aveva ottenuto risultati deludenti. Aveva scoperto di non poter usare l’energia, né la
magia; non poteva immagazzinarli nel suo corpo, in effetti il suo fisico era davvero diverso dalle
altre persone di questo continente.

Gli abitanti del continente Azeroth potevano creare energia da guerriero allenandosi o meditando
per accumulare forza magica. Ma Fei avrebbe potuto generare questa energia, ma non appena si
fosse fermato, questa forza sarebbe scomparsa all’istante, sembrava che stesse giocando a
nascondino con lui.

Questa situazione lo costrinse ad abbandonare questo sistema.

Decise di usare il mondo di Diablo per migliorarsi.

Ripose le pergamene nel suo inventario quando entrò nel mondo di Diablo.

Scelse la modalità barbaro e si recò dalla sacerdotessa Akara.

Negli ultimi due giorni, Fei si era abituato ad andare da lei ad apprendere la teoria delle pozioni
misteriosi e della creazione di pergamene. Una delle tre tecniche leggendaria “Impara”, iniziò a
mostrare i suoi effetti. Fei era molto talentuoso da questo punto di vista e sorprese Akara. Tuttavia
il re era anche rimasto maldestro come nella sua vita precedente. Si dimenticava spesso di
aggiungere ingredienti importanti, incideva i segni magici sbagliati nelle pergamene e faceva
pasticci. Tutto questo risultò in violente esplosioni nel Campo delle Ranger e le splendide
esploratrici avevano visto Akara con dello sporco sul viso inseguire Fei con una scopa in mano.

Tuttavia Fei fece progressi importanti.

Aveva padroneggiato il processo di creazione delle pozioni curative e del mana.


Studiare la teoria era molto noioso e il tempo passava lentamente.

Quando la mezz’ora di tempo giornaliera di studio stava per terminare, Fei tirò fuori una
bottiglietta di pozione rosa. Fei l’aveva chiamata pozione della morte apparente. Era l’oggetto più
importante che aveva fatto superare a Chambord quella catastrofe; era il motivo per cui persone
come Angela e Lampard potevano fingere di essere morti e ingannare sia Paris che la principessa.

“È la pozione mutata di cui stavate parlando?”

Akara osservò con attenzione il liquido rosa; ne era davvero affascinata. La stappò, diede una
lieve annusata e lo fece girare. Versò una goccia di pozione sulla mano e la sfregò usando il dito.
Dopo un po’ scosse la testa e disse: “Questa è una pozione nuova di zecca… puoi dirmi nel
dettaglio come hai fatto questa pozione? Includi ogni dettaglio.”

Fei riferì il processo con cui aveva fatto la pozione della Morte Apparente.

“Così all’inizio stavi cercando di fare qualche pozione curativa, ma la stessa formula ha creato
qualcosa di completamente diverso nel tuo mondo?” Akara aveva difficoltà a crederci. “Hai usato
di nuovo la formula sbagliata?” Akara non aveva molta fiducia nella memoria di Fei.

“Impossibile…” Fei non era d’accordo. “Ho usato la formula che mi hai insegnato e ho fatto più
di 20 pozioni e sono tutte mutate…” Disse Fei scuotendo la testa. “Perciò sospetto che la formula
sia corretta, ma che gli ingredienti base dei due mondi siano un po’ diverse… Eh, i materiali che
ho usato provenivano tutti dal mio mondo, così potrebbe essere il motivo della mutazione.”

“Cosa? Stai dicendo che anche il mondo della speranza ha i materiali base per fare pozioni?”
Alla gente del Campo delle Ranger piaceva chiamare il continente Azeroth il Mondo della
Promessa. Dopo aver sentito i ragionamenti di Fei, Akara rimase scioccata: “Signor Fei, non me
l’hai mai detto prima.”

“L’ho scoperto per caso.” Fei si sfregò il naso mentre diceva: “Sono accadute troppe cose negli
ultimi giorni e non ho avuto l’occasione di dirtelo.” Dopodiché tirò fuori le pergamene di
allenamento dell’energia e della magia dal suo inventario e le diede alla sacerdotessa. “Queste
pergamene vengono usate dalla gente del mondo della speranza per aumentare la loro forza. La
chiamano energia da guerriero ed energia magica. Potrebbero darti qualche suggerimento o
indizio.”

In quel momento…

“Ahahahahah, ho capito! Finalmente l’ho capito! Allora è così… Ahahahahah, è molto


interessante…” Risuonò un grido acuto da lontano. Fei ed Akara si girarono e videro il vecchio
dalla barba bianca Cain precipitarsi da loro come se avesse conquistato la donna dei suoi sogni.
Non appena vide Fei, lo afferrò per mano come se volesse una valutazione. Tirò fuori un po’ di
armature magiche e rise: “Signor Fei, l’ho capito, finalmente l’ho capito. È così che funzionano le
incisioni magiche… Ahahahah, guarda queste armature…”

Fei diede un’occhiata.

Si rese conto che le armature nelle mani di Cain erano davvero familiari; pareva che fosse
l’equipaggiamento che il re aveva preso dal comandante delle truppe di cavalieri neri, quell’uomo
con la maschera d’argento. Tuttavia il colore e le fluttuazioni delle armature erano
completamente diverse. Non sembravano più oggetti magici del continente Azeroth, ma
equipaggiamento proveniente dal mondo di Diablo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei era entusiasta: “Finalmente… hai identificato questo equipaggiamento?”

Cain gli lanciò l’equipaggiamento magico ridendo: “Esatto, è stato identificato… ho anche
sistemato parte delle formazioni magiche. Nemmeno il creatore di questa armatura riuscirebbe a
capire che era opera sua… devo dire che è proprio mistica. Il modo in cui la formazione è stata
incisa sull’armatura e il funzionamento delle formazioni magiche sono davvero interessanti.
Mi ha davvero aperto gli occhi… Tuttavia posso capire che i princìpi dietro sono molto simili a
quelli di questo mondo… Signor Fei, credo di aver scoperto per caso un nuovo tipo di magia. Se
potessi capire come usarla, potremmo ottenere un potere che farebbe tremare perfino gli dei!”

Dopo aver sentito il discorso esagerato di Cain, a Fei venne in mente una cosa. Gli passò le
pergamene che stava per dare ad Akara e disse: “Guarda queste. Puoi scoprire qualcosa
usandole?”

“Queste…”

Cain le prese confuso. Ne spiegò una e la esaminò. Dopo averla fissata per un po’ si entusiasmò.
Come un lupo affamato che aveva visto una pecora grassa, gridò: “Ah, cielo, allora è così…
Come ho detto… Oh, progettazione geniale… Questa è una struttura inimmaginabile per i vortici
magici e l’amplificazione… Oh cielo, funziona? …Ohhhhh, capisco, allora era così… Cielo, sono
proprio idee geniali.”
Dopo una serie di sospiri poco chiari e folli, Cain ignorò completamente Fei e se ne andò nella
sua tenda con le pergamene come uno scienziato pazzo. Lasciò Fei con una frase: “Posso creare
nuove teorie con queste pergamene. Ahah, credo che potrò aiutarti ad aprire lo spazio di quello
strano anello…”

Questo vecchio era come il vento; era arrivato e se n’era andato via velocemente.

Fei poté solo scuotere la testa mentre lo vedeva andarsene.

Nel Campo delle Ranger, sia Cain che Akara avevano una conoscenza profonda della storia e
della magia; erano entrambi professori perfetti dal punto di vista di Fei. A causa della differenza
di sistemi magici tra il mondo di Diablo e il continente Azeroth, Fei non aveva eseguito molti dei
piani che aveva in serbo. Se il vecchio Cain avesse decifrato i principi magici di questo mondo,
Fei sarebbe riuscito ad attuare molti dei suoi piani.

“Voglio andare nel mondo della speranza per fare un po’ di pozioni. Lascia che Elena venga con
me!”

La sacerdotessa Akara era molto incuriosita dalle pozioni mutate. Proprio come Cain, questa
maestra delle pozioni e delle pergamene aveva scoperto un nuovo metodo di creazione. Se fosse
stata abbastanza fortunata, avrebbe creato una nuova serie di pozioni.

Fei non esitò minimamente.

Ripose l’armatura nell’inventario, usò la tecnica miracolosa Evoca e aprì un portale. Akara ed
Elena furono mandate nel regno di Chambord; con l’aiuto di Angela, del grosso cane nero e di
alcuni bambini intelligenti dell’accademia, scalarono le montagne che circondavano Chambord.
Qui crescevano numerose piante ed erbe medicinali. Come se avesse scoperto un nuovo
continente, Akara iniziò a mettere alla prova ogni possibile combinazione di ingredienti.

Fei invece tornò nel mondo di Diablo.

Uscì dalla modalità barbaro e scelse quella dell’incantatrice sul grosso schermo 3D. La sua
incantatrice era il solo personaggio che non aveva completato tutte le missioni del Campo delle
Ranger; gliene mancavano solo due però. Nelle prossime tre ore, finché avesse completato le
missioni “la Torre Dimenticata” e “il Cimitero delle Sorelle”, avrebbe superato il primo atto con
tutte e sette le classi. Allora avrebbe ottenuto una ricompensa misteriosa.

Iniziò ad uccidere e a salire di livello.

Due ore dopo.


“Aaaaaaah!!”

Un ruggito profondo e pieno di amarezza risuonò nelle profondità delle catacombe nell’Altopiano
di Tamoe. Dopo quel grido, la donna demone Andariel morì ai piedi di Fei per la settima volta. Il
sangue macchiò le pietre del sotterraneo e il rimbombo violento squarciò la terra. Enormi fiamme
avvolsero il cadavere di Andariel e i demoni e i mostri attorno gridarono mentre venivano ridotti
in cenere.

Era la settima volta che Fei vide una lacrima scorrere per lo splendido viso di Andariel.

Che tipo di lacrima era quella!

La lacrima cristallina era piena di concessioni e decadimento, bellezza e disperazione, lealtà e


tradimento, dare e ricevere, sangue, fuoco e spade, gelosia e odio… e di un tragico amore che non
era stato accettato da questo mondo. Fei cadde in uno strano stato. All’improvviso un’antica
emozione balzò da questa lacrima e come una vivida anima ruggente, invase immediatamente la
coscienza di Fei.

L’espressione di Fei cambiò.

Questo era un cambiamento inaspettato.

Non era successo le ultime sei volte che aveva ucciso la corrotta Andariel. Fei non riuscì a
schivare, né a resistere ad un cambiamento così improvviso dal punto di vista spirituale. Questa
influenza invase tutta la sua coscienza e accadde qualcosa di magico.

Molte scene apparirono di fronte a Fei, come se stesse guardando un film realistico in 3D.

Una povera ragazzina che aveva perso entrambi i genitori stava camminando da sola per una
palude. Ma mentre stava per morire di fame e stanchezza, un sacerdote gentile la accolse. Da quel
momento in avanti, questa povera giovane andò a vivere nel monastero dell’Altopiano Tamoe. Era
come un brutto anatroccolo; per lo più si occupava di mansioni sporche e stancanti solo per
guadagnarsi un pasto. Con il passare del tempo, inaspettatamente questo brutto anatroccolo si
trasformò in un cigno. Anche il sacerdote più devoto avrebbe perso la concentrazione a causa di
uno dei suoi sorrisi. Presto il nome di questa ragazza si diffuse per il continente; era diventata la
dea nella mente di ogni uomo e ogni donna era gelosa di lei.

Il monastero usò la sua bellezza per diventare più potente ottenendo supporto e presto divenne
una delle organizzazioni più importanti nella battaglia contro l’inferno.
Durante un evento importante organizzato dal monastero, centinaia di migliaia di uomini si erano
recati nell’Altopiano di Tamoe da ogni parte del continente solo per vedere il suo viso. Quando
era apparsa sul palco, numerosi uomini avevano esultato, ma uno di loro con un mantello rosso si
era girato e se n’era andato… si ricordò di quell’uomo.

Poi accadde un evento sfortunato.

Durante una sessione di preghiera, la lampada ad olio cadde dal soffitto e colpì al viso la ragazza,
bruciandole gli occhi con l’olio caldo. A causa della gelosia delle suore nei confronti della sua
bellezza, l’avevano curata troppo tardi… ne era rimasta sfigurata. Ciò che accadde dopo la colse
di sorpresa. Dopo aver perso la sua bellezza, diventò la zimbella del continente.
Aveva perso il suo valore per il monastero e dovette tornare a fare i lavori più sporchi, stancanti e
anche demoralizzanti per sopravvivere. Viveva nella vergogna. Anche il mercenario più gretto e
sporco l’avrebbe derisa: “Guardate, questa tipa brutta un tempo era la donna più splendida del
continente…”

Solo per impedire alla gente di vedere le cicatrici orribili sul suo viso, implorò un fabbro di farle
una maschera di ferro.

Da quel momento in avanti, dovette indossare una maschera di ferro nero e vivere come un cane
nella vergogna… Finché un giorno, un uomo dal mantello rosso apparve di fronte a lei.

“Sei Andariel?” Chiese lui in tono sorpreso.

Era sbalordita. Pensò: “Com’è riuscito quest’uomo a riconoscermi anche se indosso questa
maschera?”

“I tuoi occhi sono ancora belli come sempre!”

Che risposta semplice. La ragazza provò tristezza. Bellezza? Che parola familiare eppure strana.
Quando era stata l’ultima volta che qualcuno le aveva fatto un complimento del genere? Così i
miei occhi sono ancora belli…”

“Vuoi recuperare la tua bellezza?” Chiese l’uomo.

“Sì… Ma come? Puoi farlo?” La ragazza mostrò un sorriso pieno di amarezza.

“Naturalmente posso farlo.” L’uomo si tolse il mantello. Rilasciò un po’ della sua forza e il
terreno iniziò a tremare: “Perché sono Diablo, il Signore del Terrore!”
La ragazza rimase scioccata… Tuttavia si ricompose lentamente di fronte al Signore del Terrore
che esisteva solo nelle leggende.

Poi la ragazza recuperò la sua bellezza e rivelò una forte forza demoniaca. Usò la sua bellezza e il
suo potere per controllare il monastero e trasformarlo in un paradiso per i demoni, la frontiera
dell’inferno. Aveva recuperato tutto ciò che aveva perso ed era diventata un demone temuto da
tutti.

Sì, era innamorata del Signore del Terrore.

Tuttavia non era ricambiata, quell’uomo amava ancora la moglie che era morta.

Per lui, la ragazza che aveva recuperato bellezza si era ripresa gloria, biasimo e sangue… Aveva
anche appreso una tecnica feroce per diventare molto forte solo per aiutare quell’uomo a lottare
contro il cielo.

Il nome di questa ragazza era Andariel.

Era l’ultimo Fiore del Campo prima di Elena.

Fei aveva assistito alle esperienze che aveva passato Andariel e all’amore che aveva provato nei
confronti del Signore del Terrore come uno spettatore. Era un viaggio davvero mistico e
spirituale. Per un momento, come se Fei fosse connesso ad Andariel, sentì le sue emozioni. Aveva
provato impotenza, rabbia, odio, tristezza, amarezza… fino alla fine, Fei sospirò mentre pensava:
“Ha sbagliato? Si sbagliava questa donna che ha vissuto una vita così tragica?”

Questo era il destino.

Fei provò un po’ di compassione nei confronti della donna che aveva ucciso sette volte.

Mentre stava riflettendo, accadde di nuovo qualcosa di misterioso. Tutte le scene di fronte a lui
andarono a pezzi come uno specchio rotto e riformarono lentamente una splendida donna
mozzafiato. Simile ad una dea, apparì di fronte a Fei, che la riconobbe; era Andariel, con la sua
bellezza di un tempo di quando non aveva appreso ancora quei metodi crudeli. Era così splendida
che la gente non avrebbe osato guardarla dritta in faccia; era sicuramente la donna più bella che
Fei avesse mai visto.

“Accetta il mio dono e proteggi la tua amata. Ogni Fiore del Campo proverà una sofferenza senza
precedenti. Giovane guerriero, sta arrivando un grande disastro. Se credi ancora nell’amore, per
favore proteggila e non farle passare esperienze come le mie!”
Dopo aver detto questo, la donna mosse le braccia e una luce nera avvolse il suo corpo. Presto
scomparì. Una serie di oggetti pieni di potere magico incredibile apparirono nel luogo in cui era
stata.

Fei rimase scioccato.

Era un set completo di oggetti magici.

Non ne mancava nemmeno uno ed erano nel loro stadio più potente.

Accanto all’armatura magica c’era una maschera di ferro nera; era la maschera che Andariel
aveva chiesto implorante al fabbro per coprire la sua bruttezza.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Gli oggetti nel mondo di Diablo ricadevano in otto categorie.

Il primo livello era il grado inferiore. Il colore era scuro e potevano essere divisi in altri quattro
tipi: inferiore, spezzato incrinato, danneggiato e irregolare. Questi oggetti erano a stento
utilizzabili, non venivano usati nemmeno dalla maggior parte dei guerrieri novizi. Perfino un
demone o mostri ordinari potevano fare cadere questi oggetti quando venivano uccisi.

Il secondo era il grado comune. Il colore di questi oggetti era bianco. Alcuni avevano buchi
naturali dove si potevano incastonare gemme e rune. Tuttavia questi buchi sarebbero stati fatti
dopo aver forgiato l’oggetto. Questo equipaggiamento era molto comune ed erano il fondamento
del gioco. Erano facili da ottenere, visto che si sarebbero ottenuti nove oggetti ordinari uccidendo
dieci mostri. Gli attributi di questi oggetti erano davvero nella media.

Il terzo livello era il grado superiore. Anche questi oggetti erano bianchi, solo le armi e le
armature del mondo di Diablo potevano essere a questo livello. Questa categoria aveva un po’ di
punti danno in più, resistenza e difesa, ma gli effetti aggiuntivi non erano così forti. Erano solo
leggermente migliori rispetto a quelli ordinari.

Il quarto livello era l’oggetto magico. Erano di colore blu; avevano attributo ed effetti più forti.
Erano superiori in quanto attacco, difesa ed effetti aggiuntivi. La maggior parte di essi aveva uno
o due prefissi e suffissi, determinavano la qualità degli attributi aggiuntivi. Ne esistevano di super
potenti e deboli, ma erano tutti molto forti. L’attuale armatura e la cintura di Fei appartenevano a
questa categoria.
Il quinto livello erano l’oggetto creato. Il suo aspetto era arancione e poteva essere forgiato solo
combinando vari ingredienti usando ricette particolari. Fei non possedeva nulla del genera al
momento.

Il sesto era l’oggetto raro. Erano gialli, erano ancora più potenti e avevano più attributi rispetto
alle categorie precedenti. Il nome di questi oggetti tipicamente contenevano da due a sei prefissi o
suffissi. Fei possedeva un po’ di questi oggetti. Ad esempio l’arco che aveva regalato ad Elena era
raro. Questi oggetti erano di qualità più elevata ed erano più popolari.

Il settimo erano i set. Il loro colore era verde. Secondo le leggende questi oggetti appartenevano a
grandi guerrieri leggendari. Una volta radunati e indossati tutti i tesori di una serie, avrebbero
generato un potere magico aggiuntivo oltre agli attributi che possedevano. I set erano difficili da
trovare.
Di solito c’erano un po’ di pezzi in una serie, ci sarebbe voluto molto tempo per radunarli tutti,
anche se uno fosse stato fortunato. Fei aveva ottenuto il Pellami dell’Artico, l’armatura della serie
“Tuta Artica” in modalità barbaro. Tuttavia non aveva ancora trovato gli altri tre oggetti
mancanti per completare il set.

L’ottavo livello erano gli oggetti unici. Erano dorati e sembravano quasi sacri. Erano i più rari e
ognuno di essi aveva un’abilità speciale. Avevano le loro forme, attributi, nomi e potevano perfino
cambiare colore. Erano suddivisi in tre categorie: normale, eccezionale, élite.

Dopo aver compreso il sistema dei livelli di questo mondo, era facile capire perché Fei era così
entusiasta.

Era di fronte ad un set completo di oggetti di settimo livello. Erano apparsi tutti di fronte a Fei;
non aveva mai sentito parlare di un evento del genere quando aveva giocato durante la sua vita
precedente, naturalmente nemmeno la scena con il demone donna Andariel non era mai accaduto
nel gioco originale sulla terra.

Fei sporse lievemente la mano e toccò gli oggetti verdi che erano di fronte a lui.

La sensazione di freddo che proveniva dalle sue dita gli suggerì che era vero; non stava avendo le
allucinazioni, né stava sognando.

Era una serie da quattro pezzi. C’era un elmo blu chiaro fatto di ossa, un’armatura metallica
raffinata che proteggeva dalle spalle fino alle ginocchia e un bastone azzurro alta sei piedi. Sulla
sua estremità era stato fissato un cristallo sferico e tre nastri di cuoio. L’ultimo pezzo era un tipo
di talismano rosso delle dimensioni di un palmo su cui era incisa una formazione a cinque stelle.
I quattro oggetti erano attaccati insieme e avevano preso la forma di una persona in piedi. Sulla
superficie degli oggetti fluttuava una luce cristallina. La serie di oggetti emanava ondate di
fluttuazioni magiche con fare incessante.

Al momento non erano state identificate.

Tuttavia Fei ne era molto intrigato. Non poteva aspettare di riportare gli oggetti
all’accampamento e lasciare che Cain li identificasse gratuitamente. Usò quattro pergamene
dell’identificazione e svelò le proprietà di questo set.

Il nome della bacchetta era “Bastone della Morte di Arcanna”.

Era un oggetto a due mani.

Danno a due mani: 12-18, Resistenza: 50/50, Livello Richiesto: 15.

Proprietà speciali: +1 ai livelli di abilità dell’incantatrice, 25% Colpo mortale, +50% danno alle
creature nonmorte, Rigenera Mana +5%, +50 Mana.

L’elmo blu chiaro a punta fatto di ossa si chiamava “Testa di Arcanna”.

Difesa: 237, Resistenza: 18, Livello Richiesto: 15, Forza richiesta: 15

Proprietà speciali: Ripristina vita +4, attaccante subisce danno da 2, +25% Resistenza al
Fulmine, +228 difesa (a seconda del livello del giocatore).

L’armatura leggera si chiamava “Carne di Arcanna”.

Difesa: 195, Resistenza: 60/60, Livello Richiesto: 15, Forza richiesta: 41.

Proprietà speciali: Danno ridotto di 3, +2 al raggio d’illuminazione, +10 stamina, +100 Difesa.

Il talismano era il “Segno di Arcanna”.

Livello Richiesto: 15.

Proprietà speciali: Rigenera mana 20%, +15 al mana, +20% Resistenza al Fuoco, +50% Migliori
possibilità di trovare oggetti magici.

Queste erano le proprietà individuali e gli attributi di ciascun oggetto.

Il set “Arcanna”!!
Fei sapeva come si chiamava questa serie.

In base ai suoi ricordi precedenti, esisteva un completo del genere per le incantatrici. Anche se
non era ottimo come quello “Tal Rasha”, era perfetto per le Incantatrici di basso livello. Il livello
richiesto dell’equipaggiamento era a 15, Fei era al livello 19, così poteva usarlo.

Senza esitare, si spogliò e indossò il set Arcanna.

Una luce azzurra avvolse all’istante Fei. Una sensazione senza precedenti di potere riempì ogni
cellula del suo corpo. Ebbe la sensazione che il suo attacco e la sua difesa fossero raddoppiati o
triplicati all’istante. Con questo set, era l’equivalente di un’incantatrice di livello 25 nonostante
fosse solo al 19.

Dopo aver equipaggiato tutto, l’effetto bonus si attivò.

20% lancio incantesimi più veloce del 20%, 5% mana rubato per colpo, +50 alla vita, +50 al
mana.

Fei chiuse gli occhi e apprezzò con piacere l’aumento di forza.

Poi notò una semplice maschera di ferro che fluttuava a mezz’aria.

L’aspetto di questa maschera era di gran lunga inferiore al set Arcanna. Se Fei non avesse
prestato attenzione, avrebbe pensato che fosse un pezzo di vecchia corteccia con due buchi. Era
priva di vita, ma galleggiava a mezz’aria come se non fosse soggetta alla forza di gravità. Un
potere strano percorreva la superficie della maschera, emanava una sensazione antica, misteriosa
e tragica.

“Che sia… il leggendario Volto di Andariel?”

Fei era sbalordito. Il Volto di Andariel era la maschera che Andariel aveva implorato di forgiare
ad un fabbro dopo che era stata sfigurata. Era un ottimo equipaggiamento, ma era raro ottenerlo
nella mappa del monastero. Non sarebbe dovuto apparire qui.

Fei prese la maschera, era così leggera che gli sembrò di tenere dell’aria.

Prima di identificarla, Fei non avrebbe saputo il nome, né le proprietà della maschera. Tirò fuori
una pergamena dell’identificazione e brillò un bagliore dorato.

Fei rimase scioccato.


Si rese conto che la maschera nelle sue mani non ne era stata minimamente influenzata, non
vedeva ancora le sue proprietà.

“Questo… cosa sta succedendo? Che sia una normalissima maschera che non è nemmeno
considerata un oggetto? Ed è per questo che non mostra le sue proprietà?” Ipotizzò Fei. “Ma non
può essere. Se fosse una maschera ordinaria, come potrebbe fluttuare nell’aria?”

Era davvero strano.

Questa situazione era senza precedenti perfino nel gioco originale.

Fei si ricordò di ciò che aveva detto Andariel.

“Accetta il mio dono e proteggi la tua amata. Ogni Fiore del Campo proverà una sofferenza senza
precedenti. Giovane guerriero, sta arrivando un grande disastro. Se credi ancora nell’amore, per
favore proteggila e non farle passare esperienze come le mie!”

Il suo sesto senso gli suggerì che questa misteriosa maschera nera avesse qualche rapporto con la
“profezia” che gli aveva lasciato Andariel, ma non riusciva a capire che connessione ci fosse.

Fei ci rifletté e provò a mettersi questa maschera misteriosa.

Sentì una sensazione di calore, come se una sua amante lo stesso sfiorando.

La maschera non era grande. Copriva perfettamente il resto del volto sotto l’elmo fatto d’ossa.
Poteva ancora vedere attraverso i due buchi e c’era spazio per il naso. Poteva respirare
confortevolmente. Tuttavia Fei ebbe una strana sensazione, come se questa maschera avesse vita
propria. Si agitò lentamente sul suo viso e si adattò ai suoi lineamenti. Alla fine lo fece in modo
così perfetto che sembrava essere stata costruita apposta per Fei.

Poi sentì un’altra strana sensazione.

Fei ebbe la sensazione che tutti i suoi cinque sensi si fossero fusi. Poteva vedere, sentire con
l’udito e con l’olfatto ciò che prima non aveva percepito minimamente…

Si tolse la maschera e questa sensazione sparì.

Dopo un po’ di prove, ne fu sicuro.

Sembrava che la sola abilità di questa maschera fosse amplificare i sensi.


“Qualcosa che la pergamena dell’identificazione non ha potuto individuare, è davvero
misterioso… So per certo che nemmeno un oggetto unico di livello 8 può essere identificato da una
pergamena. Aspetta… che questa maschera nera sia ad un grado ancora superiore? Non può
essere! Non ho mai sentito parlare di un oggetto al di sopra del nono livello nel mondo di
Diablo!”

Fei scosse la testa; non riusciva a capire cosa stesse succedendo, ma era certo che questa
maschera fosse strana e misteriosa. La ripose nell’inventario della sua cintura.

Poi il paesaggio di fronte a lui cambiò, come se fosse scomparso nello spazio.

Era tornato all’istante nelle catacombe dove aveva ucciso il demone Andariel. Erano i stessi
fuochi e lo stesso sangue, tutti i mostri erano morti e l’incantatrice completò tutte le missioni del
Campo delle Ranger.

Tutti e sette i suoi personaggi avevano superato il primo atto.

Fei tornò nello schermo 3D dove poteva scegliere le classi differenti.

Accadde qualcosa che, nonostante sorprese Fei, lo rese molto contento.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Erano avvenuti degli enormi cambiamenti nello schermo 3D.

I sette personaggi che rappresentavano il barbaro, l’incantatrice, il paladino, l’assassino,


l’amazzone, il druido e il negromante erano ancora lì. I loro cambiamenti non erano così ovvi. Il
più debole tra tutte le classi era il negromante e ora era al livello 19. Ognuno di essi aveva
almeno un oggetto magico di quinto livello. L’incantatrice aveva il set più ricercato, “Arcanna”
che emanava una sfera di luce verde che la avvolgeva. Gli oggetti dell’incantatrice ovviamente
erano migliori di quelli degli altri, tutti di colore diverso.

L’equipaggiamento completo dopotutto era ottimo. Oltre ad essere potente, il suo aspetto era ben
diverso rispetto agli altri.

Ciò che sorprese Fei non fu l’aspetto dei personaggi… ma piuttosto una riga di antiche parole
rosse che riempivano lo schermo. Le scritte si riflessero nelle sue pupille:
“Congratulazioni giovane avventuriero. Dopo la prova del fuoco, sfide all’ultimo sangue, scelte
per amore e per odio, hai completato tutte le missioni del primo atto nel mondo di Diablo. Le tue
tecniche miracolose: Evoca e Dai aumenteranno di livello. Il tuo limite di conversione sarà
potenziato, gli universi paralleli verranno potenziati, i tuoi mercenari riceveranno un aumento di
forza… C’è un totale di undici aumenti di livello che riceverai come ricompensa. Svela lentamente
i segreti del mondo di Diablo! Ti aspetta una nuova avventura giovane. Dimostra che sei degno
del favore divino usando le spade nelle tue mani come un vero guerriero!”

Fei riuscì a capirne solo metà.

Alla fine percepì un’inaspettata aura compassionevole, come se un anziano di fronte a lui gli
stesse donando tutte queste ricompense e lo stesse istruendo con pazienza e attenzione.

Non appena Fei finì di leggere la frase, le scritte iniziarono a cambiare. Le parole scomparirono
lentamente e si rimpicciolirono fino a diventare piccoli punti rossi. Dopo aver danzato nell’aria
come lucciole nella notte, si precipitarono verso Fei come del ferro attirato da un magnete.

Fei non poteva schivarli e tutti i puntini rossi entrarono all’istante nel suo corpo.

Gli diede una sensazione davvero strano.

Come se stesse abbracciando un’altra anima.

Un secondo dopo, sentì apparire qualcosa nel suo corpo, ma stranamente ebbe la sensazione che
gli appartenesse da sempre. Era una forza, simile ad una nuvola di informazioni che emanava
un’aura antica, strana e misteriosa.

Fei chiuse gli occhi e “lesse” lentamente le informazioni.

All’improvviso…

“Me**a… combinare le forze, allora è così che, oh no…” Un breve messaggio tra queste
informazioni sorprese Fei, che non continuò a leggere il resto e uscì all’istante dallo schermo 3D.

Era a corto di tempo.

…..

Le montagne posteriori di Chambord.

Il sole autunnale era caldo e il tempo era sereno.


Non c’era una sola nuvola nel cielo e la volta celeste sembrava un’enorme gemma blu cristallina
che copriva la cima del mondo. Nelle profondità delle montagne, risuonavano di frequente i
ruggiti bassi e lunghi delle bestie e degli animali. Le foglie gialle cadevano dai rami e
nascondevano numerosi segreti.

Tutte le piante e il verde stava diventando color giallo e marrone dorato, esprimendo apertamente
la loro bellezza.

Nelle vicinanze, in uno degli altopiani fatti di rocce in cui si intrecciavano rampicanti, Akara
sorrise mentre insegnava ad Angela e ad un gruppo di ragazzini come identificare le erbe e i loro
effetti per fare pozioni. L’atmosfera era molto pacifica e divertente. Angela e i bambini avrebbero
sussultato e riso mentre apprendevano gli effetti mistici delle erbe e di piante a caso a cui non
avevano mai prestato attenzione prima.

Akara era molto soddisfatta dell’atmosfera e fece del suo meglio per istruiirli.

Non troppo lontano Elena stava su una grossa roccia stringendo il suo arco, come una valchiria. I
suoi capelli rossi svolazzavano al vento, come fuoco. Anche se non c’erano enormi bestie tra le
montagne posteriori, l’ambiente pericoloso nel mondo di Diablo l’aveva abituata ad essere cauta
in ogni momento. Proteggeva Akara, Angela e i bambini con attenzione. Era molto sensibile ai
pericoli e sapeva quanto fosse importante la splendida ragazza ingenua per Fei.

Perciò Elena sentiva di dover aiutarlo a proteggere questa giovane.

Il Tornado Nero giaceva ai piedi di Elena con pigrizia. Il suo sguardo era assonnato e ogni tanto
spalancava la bocca per sbadigliare. Questa bestia intelligente si sentiva molto confortevole sotto
la luce del sole calde d’autunno.

Era uno spettacolo splendido.

All’improvviso Nerino iniziò ad annusare l’aria.

Perplesso, alzò la testa. Il suo sguardo si concentrò su Elena e scoprì la fonte di una certa
anomalia: il sole autunnale non era caldo, ma la fronte della donna stava iniziando a riempirsi di
sudore. Il sudore cristallino rifletteva ogni sorta di colore.

Drip! Drip!

Il sudore cadde sulle rocce.

“Woof! Woof! Woof!” Nerino si alzò e cominciò ad abbaiare.


Akara che stava insegnando le basi della creazione delle pozioni smise di parlare e spostò lo
sguardo su di loro.

Sentì anche lei lo strano cambiamento nel corpo di Elena.

In quel momento della forte energia era venuta dal nulla e si era iniettata nel corpo della
mercenaria. Questa energia era tutta di attributo diverso. Non poteva coesistere e così stava
iniziando uno scontro interno, il corpo di Elena era diventata il campo di battaglia per queste
energie.

Per qualunque guerriero, una situazione del genere sarebbe stata letale.

Il caos derivato dalle energie di tipo diverso avrebbe potuto distruggere all’istante le ossa, una
persona avrebbe rischiato di ridursi in una pila di carne e sangue.

Al momento era già apparso un sottile strato di sangue sulla pelle morbida di Elena e una foschia
rossa stava uscendo dai suoi pori. Da lontano, sembrava che la mercenaria fosse coperta da una
fiamma rossa. Numerose vene sul braccio con cui stava tenendo l’arco divennero visibili. I suoi
denti bianchi avevano morso con tale forza le labbra da farsi uscire del sangue.

La donna stava sicuramente provando un enorme dolore.

“Cosa sta succedendo?” Perfino Akara che era molto saggia ne fu sorpresa e non riusciva a
capire perché fosse successo. In tutta la sua lunga vita, non aveva mai visto un caso del genere.

Woosh! Woosh! Woosh! Woosh!

Non c’era tempo da perdere, Akara alzò la mano e una serie di luci bianche volarono dal suo
palmo al corpo di Elena.

Questa era una speciale tecnica di guarigione che conoscevano le sacerdotesse del mondo di
Diablo.

Akara era esperta anche di magia.

Con l’aiuto di queste cure, Elena si riprese un po’. Tuttavia il conflitto tra i tipi di energia non si
fermò, in effetti stava aumentando sempre di più. Presto sempre più foschia sanguigna schizzò dal
corpo di Elena e la bellezza fu ricoperta di sangue.

“Woof! Woof! Woff!” Nerino iniziò ad abbaiare come un pazzo.


“Sorella Elena…” Angela fu terrorizzata da ciò che stava vedendo.

Akara usò continuamente le tecniche di guarigione senza badare a spese di energia. Una serie di
luci bianche guaritrici schizzarono nel corpo di Elena, ma non furono di molto aiuto.

“Maledetti…” Perfino Akara, che venerava gli dei, imprecò.

“Ah…” La valchiria valorosa che aveva sopportato tutto il dolore non riuscì più a trattenersi e
gridò.

In quel momento…

Huuu!

Un portale blu apparì all’improvviso sulla roccia e ne uscì Fei. Tirò fuori una bottiglietta di
Pozione della Giovinezza completa e la versò sul corpo di Elena. Poi prese per la vita la
mercenaria che era già svenuta. Boom! La roccia esplose mentre Fei balzava nell’aria e scomparì
dalla vista di Akara, Angela, Nerino e dei bambini.

“Non preoccupatevi, ho una soluzione!”

La voce di Fei risuonò nel cielo.

Akara ne fu un po’ sollevata, ma si incuriosì. Sembrava che Fei sapesse cosa stava succedendo nel
corpo di Elena… Ma perché? Angela incrociò le braccia al petto mentre si preoccupava. Questa
ragazza pura non si era arrabbiata, né si era ingelosita per il fatto che il suo fidanzato stesse
abbracciando un’altra donna.

…..

Fei usò ripetutamente il Balzo del barbaro e il suo corpo si fuse con il vento. Arrivò velocemente
in una stanza di pietra nella caverna sotterranea tra le montagne posteriori.

Ordinò alle guardie di non lasciare che entrasse nessuno mentre versava l’ultima bottiglietta di
Pozione della Giovinezza completa che aveva nella bocca della mercenaria.

La donna era in condizioni terribili.

Il suo corpo conteneva energie del ghiaccio, del fuoco, del fulmine e del veleno, e stavano lottando
nel suo corpo. Se Akara non avesse usato tecniche guaritrici per sopprimere il conflitto e Fei non
avesse usato tutte le Pozioni della Giovinezza complete che aveva appena convertito per
bilanciarle, la valchiria tra le sue braccia si sarebbe ridotta in pezzi.

“Me**a! Devo farlo?”

Fei guardò Elena, che era ancora svenuta, ed esitò.

Sapeva esattamente cosa le stava succedendo, questa era una delle ricompense che aveva ottenuto
per aver completato tutte le missioni del primo atto: una fusione di energia.

Questo era lo scopo di questa ricompensa.

Tutta la forza degli altri sei mercenari dei sei universi paralleli degli altri personaggi si sarebbe
combinata in Elena, non era una sorpresa, solo Elena assomigliava ad una persona e gli altri
mercenari erano come rigidi robot; erano privi di intelligenza. Anche se si immaginava che fosse
accaduto a causa delle ricompense che aveva ottenuto, non si aspettava che avesse questo tipo di
connessione. Inoltre, dalle informazioni che Fei aveva letto nel mondo di Diablo, questo processo
di fusione era davvero pericoloso. Senza cauti preparativi, Elena non sarebbe riuscita a mettere in
equilibrio l’energia nel suo corpo e la sua salute ne sarebbe stata danneggiata, al punto da
rischiare perfino la morte.

A questo punto Fei aveva usato tutte le pozioni che Fei aveva convertito.

Ma Elena era ancora in condizioni terribili.

Le quattro energie nel suo corpo non mostravano segno di calmarsi. Sembravano dei ragazzini
che stavano litigando. Stavano causando sempre più guai e stavano diventando aggressivi. Anche
se Elena era svenuta, il veleno la stava ancora torturando. A Fei doleva il cuore solo guardando
la sua espressione accigliata mentre era priva di sensi. Il pavimento presto sarebbe stato
macchiato dal suo sangue.

Fei fece velocemente una decisione difficile. Posò lentamente le mani sulle chiusure dell’armatura
della mercenaria.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Nonostante fosse un regno remoto e impoverito, Chambord in realtà non era così indigente come
pensavano gli altri. In realtà era piuttosto l’opposto. Circondata dalle catene montuose verdi e dal
fiume Zuli, era un posto splendido e allegro.
Nel pomeriggio, sulle mura difensive, una squadra di soldati feroci pattugliava la zona attorno al
parapetto. Le pianure oltre il fiume sembravano sentire la desolazione dell’autunno; l’erba verde
era diventata gialla. Guardandola da lontano, sembrava che ci fosse un tappeto dorato. Una
brezza soffiò e i lunghi fili d’erba sule colline ondeggiarono, come se fossero onde del mare. Era
un paesaggio perfetto.

All’improvviso…

Boom! Boom! Boom! Boom!

Una serie di vaghi tonfi risuonarono da lontano, pieni di un intento omicida che poteva provenire
solo da truppe militari. Ruppe all’istante l’atmosfera pacifica e rilassata.

“Fermi!”

Michelle-Barak, il capitano di questa squadra fece un cenno e i soldati di pattuglia ubbidirono.

Barak rallentò il respiro e ascoltò con attenzione questo vago rumore. Il suo viso cambiò
lentamente colore. Balzò sul parapetto senza dire una parola e guardò con attenzione.
All’orizzonte, dove le pianure dorate incontravano l’orizzonte, vide una densa fila di bandiere. Le
bandiere avevano vari colori e simboli, e svolazzavano al vento. Poi apparve un gruppo di
persone; sembrava un enorme massa di formiche nere dal punto di vista di Barak… era un
esercito.

“Chi può essere?” Barak era scioccato.

Questo esercito apparso dal nulla aveva almeno mille uomini. Erano tutti ben armati; le loro armi
brillavano e riflettevano la luce del sole negli occhi di Barak. Sicuramente non avevano buone
intenzioni. Ma nel caso fosse un malinteso, Barak mandò un esploratore.

Un esploratore a cavallo si precipitò fuori dalla porta del regno. Presto superò il ponte di pietra e
si diresse direttamente verso l’esercito lontano.

Allo stesso tempo tutti i soldati del regno ricevettero ordini urgenti e tutti si precipitarono sulle
mura difensive in formazione.

Dopo più di dieci minuti, l’esploratore tornò. Anche senza sentire il suo rapporto, Barak capì cosa
stava succedendo quando vide le macchie di sangue e le frecce nella sua schiena, questo esercito
apparso dal nulla era un nemico.
“Suonate la campana e avvertite tutti quanti. Presto! Informate il signor Brook della situazione,
adesso!” La voce agitata di Barak risuonò nelle orecchie di ogni soldato.

Bang! Bang! Bang! Bang!

L’enorme campana alta due iarde appesa nel posto più alto delle mura difensive iniziò a suonare.

Un’atmosfera tesa si diffuse nel castello di Chambord mentre suonava la campana. I cittadini
rilassati che stavano vagando per le strade furono tutti colti dal panico e tornarono
precipitosamente nelle loro case. Un po’ di cavalli veloci sfrecciarono verso l’accademia civile e
militare e verso il palazzo del re. Anche se l’atmosfera era cambiata, dopo aver sperimentato
l’assedio dei cavalieri neri, la gente di Chambord non fu colta dal panico. Tutti i preparativi per
la battaglia furono eseguiti di conseguenza.

Barak condusse quaranta soldati fuori dal castello; si precipitarono verso il ponte di pietra.

Durante la battaglia sul ponte di pietra contro i cavalieri neri, il divino Alexander aveva spezzato
a metà questo antico ponte che era rimasto intatto qui per numerosi anni, lasciando un divario
lungo più di dieci iarde. Dopo la guerra, le due porzioni erano state connesse da corde, catene e
tavole di legno. Ma per ordine di sua maestà, questi mezzi rozzi erano stati rimpiazzati da un
ponte sospeso fatto di catene di ferro e placche.

Era perfetto sia per l’attacco che per la difesa. Era una bestia enorme che strisciava tra i due lati
del ponte di pietra. Serviva come ottima prima linea difensiva e perfezionava l’effetto fossato del
fiume Zuli.

Creak! Creak! Creak! Creak!

Otto catene di ferro spesse come la vita di un adulto sollevarono lentamente il ponte di
sospensione come otto braccia divine mentre l’enorme ruota di ferro scricchiolava e gemeva.
Tornò un fossato di più di dieci metri sul ponte. La corrente veloce del fiume Zuli scorreva sotto e
la nebbia fredda fu spazzata via dal vento, raffreddando la zona attorno. C’era anche la
misteriosa forza risucchiante che proveniva dal fiume, rendendo il passaggio ancora più
spaventoso.

Qualsiasi esercito avrebbe dovuto riempire il fiume di cadaveri per superare un fossato del
genere.

“Arcieri… preparatevi!”
Barak estrasse la spada. Si leccò le labbra e non si disturbò a nascondere la sua espressione
entusiasta. Il regno di Chambord stava accumulando lentamente la sua forza. In quanto uno dei
ventitré uomini forzuti che avevano partecipato alla battaglia del ponte di pietra e uno dei
Cavalieri dello Zodiaco, non vedeva l’ora di combattere.

Voleva che tutto l’impero vedesse quanto era forte Chambord!

Dietro di lui, molti soldati uscirono precipitosamente dal castello per aiutarlo. I cavalieri dello
Zodiaco come Drogba e Ivanovic avevano guidato i soldati d’élite sotto il loro comando e si erano
uniti ai guerrieri nella parte settentrionale del ponte di pietra. Sulle mura difensive, sia Bast che
Brook, che erano i capi civili e militari di Chambord, erano già arrivati dopo aver sentito
l’allarme. Stavano tutti sotto la torre di guardia con calma.

Questa era una velocità di reazione spaventosa.

Stavano tutti aspettando che questo nemico misterioso e improvviso arrivasse.

…..

…..

Nella caverna sotterranea tra le montagne posteriori.

Nella stanza di pietra semplice e rozza.

Fei aveva tolto l’ultimo pezzo di armatura interna di cuoio di Elena, aveva provato a farlo
chiudendo gli occhi. Nonostante le sue dita tremanti non avessero toccato la pelle bianca e
bruciante di Elena, aveva già sentito una sensazione di calore. Fei ebbe la sensazione che la sua
anima stesse ricevendo un’ustione di terzo grado a causa della bellezza di questa valchiria.

Non c’era tempo da perdere. Le condizioni di Elena stavano peggiorando sempre di più. Fei
scosse la testa mentre abbracciava la mercenaria. Sentì una sensazione mistica; il suo corpo era
stordito da questa sensazione di calore senza precedenti. La sua mente ne fu disorientata.

La valchiria svenuta sembrò percepire qualcosa; la sua espressione accigliata si rilassò


lievemente.

Fei soppresse i suoi pensieri lascivi mentre ripensava alle informazioni che aveva ricevuto nel
mondo di Diablo. Guardò lo splendido viso di Elena mentre sospirava. In quel momento, per
qualche motivo, pensò ad Angela. Tuttavia…
Dopo aver separato le lunghe gambe bianche della valchiria, entrò lentamente in lei.

Non c’era tempo di sperimentare quel momento di estasi. Un flusso di potere esplosivo pieno di
distruzione si precipitò nel suo corpo attraverso quella connessione. Anche se Fei se lo aspettava,
la sensazione di dolore lo fece gridare. Quel potere stava lacerando il suo spirito. Anche il suo
sangue schizzò dai pori, riempiendo l’aria di foschia sanguigna.

Fei alla fine stava sentendo lo stesso dolore che Elena stava sopportando.

Era difficile immaginare come fosse riuscita a sopportare questa sofferenza; non aveva nemmeno
fatto un gemito quando era svenuta… Il coraggio di questa ragazza scioccò all’istante Fei!

La abbracciò stretta, come se stesse tenendo il tesoro più prezioso al mondo.

Fei utilizzò il suo potere da barbaro e cercò di sopportare quanto più poteva questo dolore
terrificante. Poteva sentire chiaramente l’energia del fulmine, del fuoco, del ghiaccio e del veleno
passare attraverso la connessione ed entrare nel suo corpo. Ebbe la sensazione che tutte le cellule
del suo corpo venissero ridotte in polvere. Il conflitto tra i quattro tipi di energia continuava a
generare un dolore sconfinato.

Questa sofferenza era dieci volte superiore a quella che aveva sperimentato dopo aver bevuto la
pozione Hulk, ogni dolore era più lungo di un secolo.

Presto il ghiaccio, il fulmine, il fuoco e il veleno, le quattro energie incompatibili, gradualmente


smisero di lottare tra di loro. Sembravano quattro tipi che erano diventati amici dopo una lunga
lite. L’energia fece un ciclo intero e poi tornò nel corpo di Elena attraverso la connessione come
una balena che risucchiava l’acqua che aveva appena schizzato; non rimase nessuna energia in
Fei.

Un momento dopo, Fei la sentì muoversi.

Questo lieve spostamento sorprese Fei, che riacquistò lucidità. Si rese immediatamente conto
della situazione imbarazzante, la sua parte bassa era ancora… Eh, stava per dire qualcosa e
allontanarsi, ma lei sporse le braccia morbidi e sottile e lo strinse con forza.

Fei abbassò la testa.

Vide la mercenaria seducente battere i suoi splendidi occhi.

Ovviamente si era svegliata da un po’.


E sapeva cos’era successo.

Una lacrima cristallina cadde lentamente sul suo bellissimo viso.

Ma non lasciò la presa, gli circondò il collo con le braccia. Fei aveva perfino un po’ di difficoltà a
respirare. Sembrava che lei temesse che sarebbe svanito all’istante se l’avesse lasciato andare.

“Abbracciami più forte!” Mormorò Elena nelle orecchie di Fei.

Allo stesso tempo lo strinse forte.

Spinse il suo corpo caldo contro Fei, che si sentì sciogliere. La mercenaria tremò lievemente tra le
sue braccia; in quel momento non era più l’invincibile arciera magica che disperdeva il caldo del
sole con le sue frecce di ghiaccio, era solo una ragazzina coraggiosa ma timida dalla bassa
autostima.

Fei si rese conto all’improvviso di qualcosa che non aveva notato prima.

Sentì calore al cuore e si lei si sciolse tra le sue braccia, e non si separarono più.

Gemiti seducenti e ansimi risuonarono gradualmente in questa stanza di pietra.

Elena sollevò il suo collo bianco e liscio, mosse la mano e una tenda d’acqua blu avvolse
entrambi. Il colore blu accese questa stanza di pietra oscura e la rese splendida come un paradiso.

Questo era il colore di un sogno.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Quando lo schermo blu cielo gradualmente si assottigliò e scomparì, l’attività dentro la barriera
ormai era finita.

Elena aveva già indossato l’armatura interna. Era di cuoio e molto stretta; enfatizzava
perfettamente il fisico elegante ma seducente della mercenaria. Fei non avrebbe mai pensato che
una donna potesse essere così sensuale, era il tipo di bellezza da cui sarebbe stato impossibile
distogliere lo sguardo dopo averla vista una volta. Secondo le leggende, il precedente Fiore del
Campo Andariel faceva perdere la concentrazione perfino ai sacerdoti più devoti; Fei era sicuro
che il fascino di Elena non fosse inferiore ad Andariel.
Dopo aver fatto un lieve cenno, l’armatura e l’arco sul tavolo di pietra volarono verso di lei, come
se avessero una coscienza propria.

La ragazza un momento fa gentile come l’acqua era tornata la valchiria valorosa di prima. Dopo
aver combinato con successo la forza e il potere delle altre sei mercenarie NPC, Elena aveva
ottenuto una forza devastante. Poteva usare il fulmine, il fuoco, il ghiaccio e il veleno, quattro tipi
di magia diversa. Insieme alle diverse tecniche da combattimento che aveva acquisito, ogni suo
attributo magico era cresciuto esponenzialmente. La sua forza combattiva probabilmente era più
che raddoppiata; aveva almeno la forza combattiva di un guerriero stellare di livello intermedio.
A questo punto era un po’ più potente di Fei se lui fosse stato nelle sue condizioni normali.

Dopo essersi vestita, Elena rimase impassibile. Guardò Fei come se non fosse accaduto nulla.

Era la sola a sapere quanto era felice. Si era sempre sentita di essere una misera ranger; come
tutte le sue sorelle, sarebbe morta sotto gli artigli di demoni e mostri durante gli innumerevoli
scontri disperati nella sua terra; era impossibile che sfuggisse al suo fato orribile. Se non fosse
stato per la sua determinazione e la sua passione nel proteggere l’accampamento, sarebbe
impazzita a causa di questo stile di vita orribile.

La comparsa di Fei aveva cambiato completamente il suo destino, come la luce calda di una
candela apparsa nell’oscurità sconfinata.

A Tristram, quando Fei aveva usato il suo corpo per bloccare le frecce degli arcieri scheletro che
avevano quasi coperto il cielo… nei sotterranei del monastero, quando Fei aveva usato il suo
petto robusto per bloccare gli scheletri e le spade degli sciamani… nel tempio dell’artiglio della
vipera nell’oasi lontana, quando Fei aveva attirato l’attenzione degli zombie e dei ratti demoniaci
su di sé… Elena non sapeva quando si era innamorata di questo giovane guerriero. L’amore che
aveva serbato nel profondo del suo cuore si era intensificato come una malattia incurabile;
l’aveva torturata così tanto da farla quasi impazzire.

Lei che sembrava così dura e invincibile, aveva un cuore tenero come un gattino.

Era perdutamente innamorata al punto da dimenticare sé stessa.

Specialmente dopo aver saputo la vera identità di Fei come prestigioso re nel “mondo della luce”,
Elena aveva avuto la sensazione che il divario tra lei e Fei era diventato ancora più grande.
L’esistenza della pura Angela aveva creato un abisso nel suo cuore… Pensava che la maledizione
del Fiore del Campo si fosse avverata di nuovo, ma ciò che era appena successo l’aveva fatto
uscire dall’abisso sconfinato pieno di disperazione per portarla in un paradiso.
Prima, la lacrima cristallina non era dovuta alla tristezza, ma alla pura felicità.

Elena alla fine aveva perso il controllo nuovo. Aveva abbracciato con forza Fei, questa era
l’azione più audace che avesse mai fatto. Anche quando aveva fronteggiato il demone Andariel
non era stata così nervosa.

Non erano rimaste tracce dello splendido sogno, ma Elena si sentiva davvero soddisfatta.

Questo perché aveva ricevuto ciò che desiderava alla follia, non un momento di piacere, ma il
fatto che Fei ci tenesse davvero a lei. Come Andariel aveva deciso di diventare un demone per
Diablo, e aveva anche usato tecniche malvagie per ottenere il potere anche a costo di sacrificare il
bellissimo viso a cui teneva così tanto. Sembrava che ogni ragazza che aveva ricevuto il titolo di
Fiore del Campo avesse un cuore coraggioso che osava cercare l’amore nonostante la facciata
gelida. Erano come falene che inseguivano le fiamme; anche se fossero state distrutte, erano
disposte a rinunciare a tutto senza nessuna esitazione.

“Re Alexander!”

Elena si chinò su un ginocchio mentre abbassava la testa. Parte dei capelli che non erano legati
ondeggiarono al vento.

Fei capì il suo intento.

La sollevò e abbracciò stretta la valchiria, che non seppe come reagire. “In quanto re di
Chambord e supremo capo del Campo delle Ranger, ti toglierò il diritto di inginocchiarti di fronte
a me. D’ora in poi potrai solo stare al mio fianco. Hai capito?”

Dopo aver sentito il discorso perentorio di Fei, Elena rimase sbalordita per un po’ di secondi. Poi
mostrò un’espressione piacevolmente sorpresa, come se non potesse credere a ciò che aveva
sentito. Naturalmente capì le intenzioni di fei; era felicità che aveva potuto solo vedere, ma mai
toccare prima.

La stanza di pietra fu illuminata dai sorrisi, come se fosse arrivata primavera.

Ogni donna aveva un lato nascosto di cui gli altri non avrebbero saputo nulla.

Chi avrebbe pensato che la divina valchiria così tirannica durante lo scontro nella montagna
orientale avrebbe perso la sua presenza invincibile e sarebbe stata scossa come una timida
ragazzina.

Fei poteva capire cosa stava passando.


Si sentì la persona più fortunata al mondo.

…..

“Miseri cittadini di Chambord, ascoltate. Gettate immediatamente il ponte di sospensione e


lasciate andare i principi che avete imprigionato illegalmente. Se il vostro stupido re Alexander si
inginocchierà e si scuserà di fronte a noi, potremmo risparmiare Chambord dalla distruzione!”

Dall’altra parte del ponte di pietra, un uomo a cavallo gridò con sguardo sdegnoso mentre il
vento scuoteva i suoi capelli.

Il cavaliere dello Zodiaco Michelle-Barak balzò sull’enorme ruota di sospensione e rispose con
rabbia: “Come osi?! Chi sei tu? Come osi mancare di rispetto al re Alexander?”

“Tink! Tink! Tink! Tink!”

Dietro di lui, tutti i soldati di Chambord mostrarono espressione folli mentre brandivano le loro
armi, e tutti gli arcieri incoccarono le frecce; non appena il loro capitano avesse dato l’ordine,
erano pronti a scagliare dei dardi e trafiggere la gola del cavaliere.

“Bleah, inutili insetti, credete di essere degni di chiedere il mio nome? Fate uscire Alexander allo
scoperto e fatelo inginocchiare!”

Disse questo cavaliere vestito in modo appariscente mentre ondeggiava le mani. Dopo aver
cantilenato un paragrafo di misteriosi incantesimi, galleggiò nell’aria e creò velocemente una
serie di lame di vetro dense e trasparenti, eppure invisibili, che si posizionarono di fronte a lui.
Quando fece un altro cenno, le lame sfrecciarono verso la gente di Chambord sibilando in modo
assordante.

“È un incantesimo! È un mago!”

Risuonarono sussulti tra la folla di Chambord. Anche se avevano sperimentato una guerra
estremamente pericolosa con i cavalieri neri e i loro soldati avevano visto sangue e violenza, il
fattore misterioso rappresentato dai maghi li scioccava facilmente. Inoltre questo nemico doveva
essere uno stregone di alto livello.

“Non fatevi cogliere dal panico! Formate dei gruppi e mettetevi in formazione!!”

Michelle-Barak, Drogba, Pierce, Ivanoski ed Essien reagirono tutti velocemente. Afferrarono


immediatamente scudi a torre alti due iarde dai soldati accanto e formarono un muro difensivo in
cui non poteva passare nemmeno il vento. Questi scudi a torre erano tutti trofei di guerra che
provenivano dai nemici con le armature nere. Ognuno di loro pesava oltre mille libbre. Solo i
Cavalieri dello Zodiaco potenziati dalla pozione Hulk come Pierce potevano sollevarli.

Dang! Dang! Dang! Dang! Dang! Dang!

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

L’acqua stava scorrendo e una brezza fredda soffiava.

I nove regni alleati gradualmente si fermarono a poche centinaia di metri dalla riva meridionale
del fiume Zuli. La loro formazione era un po’ dispersa. I cavalli stavano facendo nitriti irrequieti e
i loro passi non erano sincronizzati; una volta che si fermarono, non tennero nemmeno gli
stendardi dritti. Anche le persone che non avevano familiarità con il campo militare poteva capire
che erano un branco di dilettanti. In confronto ai cavalieri neri maestoso come montagne e oceani,
era difficile convincersi che questo esercito fosse vero.

Tuttavia sembravano piuttosto sicuri della loro forza.

Il re di Shanui frustò i quarti posteriori del suo cavallo e disse con sicurezza: “Un solo assalto è
sufficiente ad abbattere Chambord e fare inginocchiare e implorare pietà a quello stupido
arrogante del re Alexander!”

“Passate il mio ordine. Dopo che Chambord cadrà, renderemo tutti gli uomini di Chambord degli
schiavi e daremo una lezione a questo paese malvagio!” Il re di Shanui non riuscì già a contenere
l’entusiasmo e i soldati dietro di lui avevano preparato catene di ferro e gabbie per schiavi.

“Voglio che quel maledetto re si inginocchi di fronte al mio cavallo e mi implori. Ho sentito che è
una fidanzata piuttosto bella. Eheh, forse potrebbe pulire il pavimento e lavare i cessi quando
verrà nel regno Lunar…” Il principe più grande del regno Lunar alzò la protezione del suo elmo e
rivelò un sorriso perverso.

“Ahahahah!”

Sentendo le parole del principe, tutti gli uomini risero.

I soldati muscolosi e stupidi dietro i sovrani risero, sollevando le loro armi. Gioielli, ricchezze e
donne, erano sempre stati gli stimoli più intensi per dei combattenti.
Il re del regno Chishui gettò un’occhiata agli altri al suo fianco e disse lentamente: “Tuttavia
raccomando di dare una possibilità a Chambord. Manda un messaggero per dire loro di gettare
giù il ponte e liberare i principi imprigionati ingiustamente nel giro di un minuto. Altrimenti,
anche se potremmo essere puniti dall’impero Zenit, faremo scomparire questo paese malvagio
dalle mappe.”

L’esercito più forte in questa alleanza era quello di Chishui.

I guerrieri al suo comando erano circa seicento. Erano la squadra più organizzata e avevano il
morale migliore tra le nove squadre. Aveva portato anche una squadra di cavalleria pesante di
cento uomini che si definita l’esercito di ferro del Dio del Fuoco. Indossavano tutti un’armatura di
ferro nera e cavalcavano bestie da guerra di quarto livello.
Le cosiddette bestie ruggenti del fuoco sembravano dei cavalli, ma sulle loro teste c’era un corno
affilato. Si diceva che fosse uno dei discendenti ibridi della sacra bestia dell’Unicorno, erano
veloci come il vento e potevano portare un carico pesantissimo. Era sicuramente la migliore
cavalcatura per un’unità del genere.

Si diceva che il motivo per cui fossero riusciti ad ottenere così tante bestie ruggenti del fuoco fosse
perché il vecchio re dell’ultima generazione fosse stato davvero fortunato e avesse incontrato un
grande gruppi di mercenari sull’orlo della morte. Si era approfittato della situazione e aveva
ottenuto quaranta cuccioli di bestie ruggenti del fuoco ad un prezzo bassissimo.
Poi, dopo circa vent’anni di cure premurose, erano arrivati a più di cento esemplari. Questo era
anche il motivo per cui Chishui era riuscito a raggiungere il terzo livello nonostante non avesse
molti guerrieri eccezionali. Si diceva che perfino i principi Arshavin e Dominguez, che stavano
lottando ferocemente per il trono, avessero cercato di attirare dalla loro parte il regno Chishui
solo perché stavano puntando all’esercito di ferro del Dio del Fuoco.

La cavalleria di ferro del Dio del Fuoco poteva portare almeno seicento libbre di peso, ma poteva
ancora viaggiare veloce come il vento. Se avessero potuto accelerare, il loro impatto diretto
avrebbe potuto distruggere perfino un muro. Secondo le leggende, questa cavalleria pesante era
invincibile tra i 63 regni sottoposti dell’impero Zenit.

Gli altri capi non furono convinti dalle parole del re Chishui, ma dato che il sovrano più influente
si era espresso, la maggior parte di loro accettò. Fu solo il mago aristocratico che si era
spaventato per la raffica di frecce che non accolse bene questo consiglio; iniziò a dire che sarebbe
entrato subito per bruciare la città. Tuttavia questa alleanza chiaramente non formava un fronte
così unito. Ognuno aveva la sua idea e nessuno era uno sciocco. Dopoa ver visto il terreno
pericoloso di Chambord, stavano tutti pensando a come preservare le forze, così, nonostante
stessero trattando con rispetto il piccolo mago aristocratico di San Petersburg, nessuno lo stava
ascoltando davvero.

Questi sovrani arroganti però non si aspettavano che, prima ancora che mandassero il loro
messaggero, risuonassero dei tintinnii di catene di ferro. Chambord stava abbassando il ponte
levatoio di sua spontanea volontà. Con un forte tonfo, il ponte di ferro alto dieci metri atterrò
pesantemente sulla riva meridionale del fiume. In mezzo al fumo, sembrava un drago terrificante,
ma dall’aura sacra, che era appena atterrato sulla riva.

Un re arrogante rise e disse: “Il ponte è giù… che si siano spaventati ancora prima che inizi la
battaglia e vogliano arrendersi?”

Il fumo si disperse.

L’esercito fu scioccato quando vide file e file di soldati che avanzarono con fare ordinato e
iniziarono a mettersi in formazione. C’erano venti guerrieri con uno scudo a gruppi di due di
fronte, ognuno portava uno scudo a torre di ferro alto tre metri. I loro passi erano pesanti e
ognuno di loro lasciava impronte profonde. Guardandoli, i nove re e i soldati dietro di loro che
stavano deridendo Chambord rabbrividirono all’improvviso.

Dietro i soldati dagli scudi esagerati c’erano cinquanta arcieri.

In confronto ai soldati intimidatori con gli scudi, gli arcieri non sembravano troppo straordinari.
Non indossavano nemmeno delle armature complete. Portavano degli abiti strani, con pelli scure
di bestie che coprivano l’area delle spalle che portavano gli archi lunghi. Gli archi sulle loro
spalle erano un po’ più grandi del solito e tutti portavano meno di 100 frecce nelle loro faretre.

Il principe più grande del regno Lunar si imbronciò e disse con sdegno: “Il misero numero di
questi arcieri non è sufficiente nemmeno per farci da stuzzicadenti. Basta che i miei soldati
attacchino una volta e li ucciderebbe tutti… Ahahah, Chambord è davvero una misera città di
sesto livello, che imbarazzo!” E i soldati dietro di lui risero e batterono le armi nelle mani in
segno di approvazione.

Davanti a loro, la città di Chambord continuò a mettersi in formazione.

Dopo gli arcieri c’erano circa trenta uomini muscolosi. Non indossavano nemmeno loro armature
e i loro abiti laceri li facevano sembrare incredibilmente poveri. Tuttavia le loro armi erano un
po’ spaventose, tutti stavano brandendo enormi asce. Le asci lunghe due metri riflettevano una
luce fredda sotto il sole.
La forma di queste armi era fin troppo esagerata. Se il corpo dell’ascia era forgiato
completamente da ferro nero, allora il loro peso doveva essere di almeno tre o quattrocento
libbre. I soldati normali avrebbero avuto problemi perfino a sollevarle.

“Oh, com’è possibile? Devono aver tinto il legno di nero e d’argento. Falsi, devono essere dei
falsi!” Il re di Acquanera sussultò lievemente mentre mormorava.

Anche tutti gli altri lo avevano notato e perfino il mago di tipo vento di prima disse: “Certamente
sono dei falsi. Solo degli sciocchi verrebbero spaventati da trucchi simili. Ahah, credo che perfino
quegli scudi a torre di fronte siano dei falsi, probabilmente sono dei pezzi di legno inchiodati
insieme!”

Comunque il morale dell’esercito dell’alleanza chiaramente era stato influenzato dalla formazione
scioccante, come una fiamma ruggente che era stata spenta da una secchiata di acqua gelida.
Nessuno stava più pensando di caricare per primo e tutti rimasero sul posto.

Immediatamente dopo gli uomini muscolosi c’era un’unità di fanteria di cinquanta uomini.

Questa formazione era più normale delle altre ed era in condizioni ancora inferiori agli uomini
davanti a loro. Le loro armi erano diverse. Una teneva metà spada, un altro un bastone di bambù,
un altro una mannaia arruggina e un altro un martello piatto che di solito veniva usato dai
fabbri… La formazione era anche un po’ disorganizzata. Variavano d’altezza e nessuno di loro
era muscoloso. Invece che soldati, parevano più dei paesani che stavano cercando di assistere allo
spettacolo con del popcorn in mano.

“Ahah, guardate! Chambord ha rivelato finalmente la sua vera forma. Questo è il suo vero
livello!” Qualcuno li derise con disprezzo.

“Sono solo un gruppo di contadini… Combattere contro un nemico del genere è semplicemente un
insulto per il mio esercito!”

“Non c’è bisogno di continuare ad esistere per un paese del genere!”

Tutti i capi dell’esercito tornarono ad essere felici ed ottimisti, guardando Chambord come se
fossero di fronte ad un circo.

In quel momento ci furono altri cambiamenti sul ponte.

Una squadra di circa venti persone si dispose in una formazione a cono e ognuno di loro
indossava una pesante armatura da cavaliere. Sembrava che l’equipaggiamento rendesse difficile
muoversi ai soldati. Si sarebbero fermati ogni tre passi e parevano senza fiato. L’armatura
pesante non avrebbe nemmeno potuto proteggere i loro proprietari prima di stancarli.
“Oh cielo, credo che il loro stupido re sia davvero impazzito. Ha fatto indossare a delle unità di
fanteria delle armature pesanti…” Il re di Chishui iniziò a ridere, pieno di sdegno: “L’esercito di
ferro del Dio del Fuoco ci metterà solo un secondo per ridurre in poltiglia queste scimmie!”

“È un peccato che questa serie di armature da cavaliere vengano sprecate. Ora saranno tutte
mie.” Il regno Shanui divenne invidioso, chiunque avrebbe potuto capire che l’armatura era di
buona qualità e che se fosse stata usata da veri cavalieri avrebbe creato una truppa
d’avanguardia potente.

“Sarà di chiunque la prenderà per primo!”

Gli occhi di tutti i re stavano brillando con avidità. Chi avrebbe lasciato delle ricchezze del genere
agli altri?

Ciò che non sapevano era che mentre guardavano l’esercito avversario, sua maestà Fei che stava
appena finendo i suoi affari nella caverna e aveva saputo dell’invasione, iniziò a sbavare e ad
esclamare: “Ahah, fantastico! Sono davvero cento bestie ruggenti del fuoco; saranno tutte mie!
Ahahah, sono tutte mie ora! Riferisci il mio ordine, dovete catturarle vive… Questi re sono troppo
entusiasti. Volevo solo che mi pagassero un po’ di monete d’oro per i loro principi, ma sono
venuti da me con un equipaggiamento di così alto livello!”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

La formazione di Chambord sembrava più un raduno per festeggiare che non aveva niente a che
fare con la guerra.

Dopo che i soldati con le armature pesanti avevano usato tutte le loro forze per trascinarsi fino a
nord, accompagnate dal rumore di zoccoli, sei carrozze splendidamente decorate si fecero
lentamente strada sul ponte di pietra, ognuna era trainata da quattro grossi cavalli e ospitavano
delle splendide giovani. Le loro risate e la loro bellezza solleticò i cuori dei soldati nemici.
Guardando i loro visi angelici, innumerevoli guerrieri dell’esercito dell’alleanza iniziarono a
sbavare e all’improvviso si riempirono di coraggio.

“Quello stupido re ha anche portato il suo harem. È un combattimento o un giro turistico?”

I re dell’esercito dell’alleanza ne furono un po’ sbalorditi. Avevano sentito dire che il re


Alexander fosse un idiota, ma dopo non era tornato normale? A giudicare dalla situazione, chi se
non un ritardato sarebbe stato così stupido da portare le sue moglie in una guerra? Era
praticamente un tabù militare e un suicidio.

I re dell’Alleanza diventarono molto ottimisti riguardo allo scontro imminente.

Ma ciò che li sbalordì di più fu che, dopo le sei carrozze, immediatamente arrivarono cento
ragazzini di circa dieci anni. Ridevano e chiacchieravano mentre seguivano le carrozze, con una
scorta di poche guardie ai lati. Erano in fila e stavano su una piccola collina sotto la formazione
di Chambord e tutti allungarono i colli per guardare con curiosità l’esercito nemico.

“Cosa gli è venuto in mente a quel re ritardato?”

Quasi tutti i sovrani si sentirono svenire.

Proprio mentre erano davvero perplessi, il protagonista della battaglia che stavano aspettando
finalmente apparì. Videro la formazione di Chambord aprire un varco ampio due metri e un
giovane dai capelli neri con un abito bianco, dalla postura inenarrabile che cavalcava un
“cavallo” forte e robusto apparì lentamente dal ponte di pietra. Arrivò di fronte al percorso
aperto dai soldati.

La comparsa di Fei attirò con successo l’attenzione dei capi nemici.

“È questo l’idiota di Chambord?” Quasi tutti i sovrani paragonarono all’istante l’immagine che
avevano della loro maestà con questo giovane di fronte a loro, e dopo un quarto di secondo
giunsero ad una conclusione sorprendentemente consistente. “Anche se sembra che questo tipo sia
bello e abbia un buon temperamento, a giudicare dalla formazione da battaglia di Chambord, è
chiaramente un contadino… no, chiamarlo contadino è troppo poco. Devono usare il nome che è
stato accettato precedentemente dall’intero impero, ritardato! Dato che è così, come può un
ritardato rivaleggiare con me? Sì, è solo che quel grosso ca… cavallo sembra proprio maestoso.
Dovrebbe essere una specie mutata, la sua potenza potrebbe essere adatta alla mia maestà!”

Arf arf arf!

Come se avesse sentito l’attenzione non voluta di questi re, Tornado Nero abbaiò e li avvertì con
severità.

Puff!

Quasi duemila persona sputacchiarono della saliva. Un po’ di re davvero scioccati quasi caddero
da cavallo. Oh cielo, quello… è davvero un cane? Come può esserci un cane così grosso? I re a
cavallo si stropicciarono gli occhi e i duemila soldati circa iniziarono a discutere con incredulità.
Quel grosso idiota di Chambord era troppo folle, stava davvero cavalcando un grosso cane… i
suoi gusti erano davvero… unici…

Tornado Nero sembrava proprio soddisfatto del trambusto che aveva causato, così abbaiò altre
volte.

Dopodiché perfino le persone dai riflessi più lenti poterono davvero confermare che il re stava
davvero cavalcando un cane.

Allo stesso tempo, gli occhi di Fei erano rossi, sbavava mentre guardava l’esercito dell’alleanza.

Dal suo punto di vista, questo gruppo di tipi feroci erano venuti a consegnargli armi e tesori!
Anche se la forza dei soldati di Chambord era migliorata di molto di recente, a causa della sua
posizione remota e dalle scarse riserve di minerali, non c’era abbastanza acciaio per forgiare
delle armi e così c’era sempre scarsità di equipaggiamento.
Fino ad ora, a parte le guardie del re, non c’erano abbastanza risorse per formare un esercito di
fanteria di cento uomini pienamente armato. Se non avessero sconfitto i cavalieri neri e non
avessero saccheggiato un po’ delle loro armi e armature, Fei non avrebbe avuto altra scelta se
non schierare un branco di contadini con degli strumenti agricoli per combattere contro il nemico.

Proprio quando Fei stava pensando a come salutare questi “generosi benefattori”, il re di Chishui
a bordo di una bestia ruggente del fuoco avanzò lentamente fuori dalla formazione, guardò con
sdegno Chambord e poi gridò: “Dov’è il re di Chambord?”

Ovviamente aveva visto Fei e lo aveva anche riconosciuto, ma stava fingendo deliberatamente di
non saperlo.

Fei non si arrabbiò, sorrise e diede una pacca sul sedere di Tornado Nero, facendolo ringhiare e
avanzare lentamente.

“Tutti e nove i regni sono venuti a visitarmi, che stiate per darmi il compenso di guerra nel
contratto firmato dai principi? Avete portato abbastanza monete d’oro?” Fei ignorò l’esercito
aggressivo di fronte alla città.

“Ahahahah, arrogante! Credo che tu sia impazzito. Un piccolo regno di sesto livello osa chiedere
compensi di guerra? Credi di poter cospirare per catturare i principi e ricattarci? Devi essere
impazzito per la troppa povertà!” Il re di Chishui scoppiò a ridere come se avesse sentito lo
scherzo più divertente in assoluto: “Vi darò dieci giorni per consegnare i principi catturati e poi
cedere tutti i tesori reali e cento domestiche come compenso. Altrimenti…” Indicò l’esercito dietro
di sé e gridò con fare trionfale: “Altrimenti oggi ridurremo Chambord in cenere!”
“Come può avere senso? I vostri principi hanno distrutto l’altare del re durante la cerimonia di
incoronazione, è già poco chiedere un compenso e osi ancora invadere il nostro territorio? Non
avete più l’onore di un signore guerriero?” Rispose Fei facendo il finto tonto.

“La gloria di un signore guerriero appartiene solo al vincitore!” Il re Chishui rise: “Non vale per
la tua piccola città, non montarti la testa.”

Fei mantenne un’espressione calma e cercò deliberatamente di provocarli: “Dato che non avete
portato un compenso, allora perché siete qui? Per suicidarvi? Ora vi darò un’ultima possibilità,
pagate la quantità di denaro stabilita come compenso e vi risparmierò la vita oggi, altrimenti non
vi darò nemmeno la possibilità di piangere sotto le lame dei poliziotti di Chambord!”

“Vai a farti fottere! Piccolo ritardato con il cervello pieno di vermi, sembra che non ci sia più
bisogno che Chambord esista…” Il re di Chishui non si aspettava che il sovrano di un regno di
sesto livello avrebbe osato opporsi a lui, specialmente non l’atteggiamento sprezzante di
Alexander, e così si infuriò: “Che ca**o sono i poliziotti. Il mio esercito di ferro del dio del fuoco
ridurrà in fumo la tua Chambord!”

“Arf arf arf… ROAR!!”

Il grosso cane nero si infuriò sentendo queste parole umilianti. Una luce feroce illuminò il suo
sguardo e rilasciò un ruggito bestiale. Stava emanando un’aura crudele e accadde tutto in un
istante. Poi, alla bestia ruggente del fuoco su cui era a bordo il re di Chishui, come se fosse stata
spaventata da una bestia magica di alto livello, si afflosciarono le zampe e cadde a terra mentre
sputava schiuma bianca dalla bocca. Tutti i cavalli degli altri re furono colti dal panico e
iniziarono ad arretrare!

Il re di Chishui prima altero si irrigidì. Era stato colto di sorpresa dal ruggito e dal nitrito dei
cavalli, e cadde di faccia dalla sua cavalcatura, coprendosi la faccia di polvere e venendo
umiliato di fronte all’intero esercito alleato.

Chi avrebbe pensato che un cane fosse così potente. Un ruggito era sufficiente a terrorizzare una
bestia di quarto livello. L’esercito dell’alleanza ebbe la sensazione che non fosse un cane, ma una
potente bestia magica di settimo livello. L’aura violenta e pericolosa fece rizzare loro i capelli.

“Ahahahh! Guardate, il loro stupido re è quasi morto cadendo!”

Dall’accampamento di Chambord risuonarono grandi risate. Anche i ragazzini sulla collina


lontana stavano battendo le mani e ridendo, e quei soldati prima un po’ nervosi furono influenzati
dall’atmosfera divertente. Ognuno di loro iniziò a battere le armi che avevano in mano e deridere
il re, il loro mortale stava aumentando all’impazzata.

Fei rimase scioccato per un secondo.

Bravo cane!!

Accarezzò intimamente la testa del cane. Non credeva che questo bastardo avesse una tecnica del
genere, un ruggito poteva fare ritirare un potente esercito, pareva che lo avesse sottovalutato. Poi
pensò all’improvviso che se avesse usato la pozione Hulk su altri animali, forse sarebbe riuscito a
creare altre specie mutate? O forse anche creare un reggimento di cavalleria di cani neri?

“Pericolo! Proteggete il re!”

Vedendo il loro re cadere, i soldati di Chishui sentirono le guance bruciare, come se qualcuno
avesse lanciato dello sterco nelle loro facce. temevano che i nemici avrebbero colto questa
opportunità per lanciare un attacco, così venti guardie si precipitarono verso il sovrano e
crearono una formazione difensiva, scortando il re tra i loro ranghi. Chi sapeva che, durante
l’intero processo, la gente di Chambord rimase a guardare come se si stesse godendo una
commedia e non badò minimamente alle loro reazioni, facendo sembrare la loro formazione vigile
ridicola come un branco di putt**e disperate che stavano cercando di mostrare il loro lato da
sgualdrina di fronte a dei ciechi.

“Ahhhhhhh! Ca**o! Attaccate! Uccideteli tutti!”

Il re Chishui spinse via le guardie come un leone furioso a cui era stata rubata la compagna
durante l’accoppiamento. Saltò subito su un’altra bestia ruggente del fuoco, tirò fuori la spada e
la ondeggiò. Poi l’esercito di ferro del dio del fuoco iniziò ad avanzare verso Chambord.
Volevano caricare più che potevano per aumentare l’impatto della cavalleria. Allo stesso tempo,
cento unità circa di fanteria con lunghe lance e scudi ruggirono e iniziarono il loro assalto!

L’intento omicida aumentò precipitosamente.

La battaglia iniziò.

Boom boom boom boom boom!

I soldati di Chishui correvano con un ritmo costante, dalla loro lenta partenza iniziale,
gradualmente diventarono più veloci e la terra iniziò a tremare sotto i loro piedi. Erano degni di
essere le forze armate più formidabili dell’esercito dell’alleanza, ogni soldato indossava
un’armatura leggera, teneva uno scudo ad aquilone con la mano destra e portava un giavellotto
lungo due metri ad un’angolazione di 35 gradi. La punta affilata dell’arma brillava con luce
fredda sotto il sole. Usando questo slancio, se le avessero lanciate, avrebbero potuto penetrare
all’istante quattro o cinque nemici.

Nella prateria gialla, i soldati che correvano sembravano un torrente.

Quando entrambe le parti arrivarono ad una distanza di cinquanta metri, avrebbero potuto
lanciare i giavellotti e sarebbe stato letale.

O forse, prima che l’esercito di ferro del dio del fuoco arrivasse, questi cento uomini armati di
lance sarebbero stati sufficienti ad eliminare i contadini di Chambord… Che gruppo di soldati
miserabili, erano davvero venuti qui a combattere? Il divario tra le due parti era troppo grande!

Quasi ogni re nell’esercito dell’alleanza la pensava in questo modo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Cento iarde… settanta iarde… sessanta…

La distanza si stava abbreviando sempre di più.

Tutti iniziarono ad emozionarsi e speravano di vedere il risultato sperato.

Il re di Chishui mostrò un’espressione feroce e velenosa. Non si sarebbe mai immaginato che un
cane potesse spaventare il suo cavallo e fargli perdere la faccia. Strinse le sue spade mentre
giurava di fare a pezzi il cane nero una volta che avesse conquistato il castello.
Rise mentre la formazione della lancia e dello scudo si avvicinava lentamente ai soldati nemici. Si
pregustava già i miseri contadini di Chambord che gemevano e morivano sotto la loro carica, e il
re di Chambord che si inginocchiava a terra, implorando di risparmiarli cedendo i suoi tesori
reali e la sua fidanzata, che si diceva fosse una bellezza impareggiabile…

“Arcieri… preparatevi!”

Una bandiera rossa si levò sulla collina in cui stava Fei mentre un forte grido risuonò per le
truppe. Squeak… Ad alcuni dei soldati si rizzarono i capelli quando sentirono il rumore degli
archi incoccati. Ogni arco era fu tirato fino a formare una luna, le punte delle frecce miravano
alla formazione di lance e scudi del regno Chishui.

Ciò che sorprese gli spettatori fu che gli arcieri non avevano angolato i loro tiri verso l’alto.
Stavano usando dei tiri tesi e così le frecce avrebbero viaggiato parallele al terreno una volta che
fossero state tirate.

“Ahahah, non sanno proprio ciò che stanno facendo!”

Alcuni soldati dell’esercito dell’alleanza iniziarono subito a ridere e a disprezzare Chambord.


Durante le guerre, gli arcieri non erano i protagonisti. La situazione cambiava spesso, così anche
arcieri di livello divino avrebbero avuto un’utilità limitata. Gli arcieri avevano l’impatto più
terrificante nel momento in cui i due eserciti si scontravano. Potevano causare forti perdite prima
ancora che lo scontro iniziasse.

Tuttavia, se avessero voluto ottenere questo risultato, avrebbero dovuto mirare leggermente verso
l’alto. Queste frecce si sarebbero avventate sul nemico mentre lo slancio verso l’alto veniva
cancellato dalla gravità; questo era il metodo più efficace per ferire il nemico che stava caricando
con gli scudi.

“Questi idioti hanno scelto di usare dei tiri tesi!”

Era un errore troppo basilare!

“I tiri tesi sono una minaccia solo per i soldati di fronte. Durante una battaglia dove può
cambiare la situazione da un secondo all’altro, nessuno dei due eserciti darà agli arcieri nemici la
possibilità di attaccare una terza volta. Sprecare tempo e opportunità è come giocare con le vite
dei propri soldati… a meno che… a meno che ognuno di questi arcieri non sia di livello divino e
non manchi mai un colpo! Ahah, ma come può essere possibile?”

“Ahahah, la vittoria è nostra! Abbiamo sopravvalutato questi stupidi contadini volgari…”

Il re di Shanui scoppiò a ridere.

Tuttavia un momento dopo la sua risata si strozzò, come un gallo a cui era stato stretto il collo
durante il suo canto mattutino. Gli si mozzò il fiato in gola mentre mostrava un’espressione
scioccata.

“Tirate!”

Bang! Bang! Bang!

Dopo un ruggito rabbioso, risuonò una serie di vibrazioni sul ponte. Cinquanta dardi affilati
fecero dei sibili mentre le piume bianche alla fine delle frecce disegnarono cinquanta linee
parallele nell’aria. Come insetti assetati di sangue, penetrarono all’istante i soldati di Chishui che
erano alla carica.
Crack! Crack! Crack!

Risuonò una serie di crepitii mentre i dardi attraversavano ossa e carne. Cinquanta dei soldati di
Chishui proprio di fronte caddero all’unisono come spighe di grano che venivano mietute. I grossi
scudi circolari che tenevano non fornivano la minima protezione. I dardi spietati passarono
attraverso i piccolissimi buchi semicircolari degli scudi fatti per poter vedere avanti e colpirono le
loro teste. C’erano stati cinquanta morti in un istante; non avevano avuto nemmeno il tempo di
lamentarsi o urlare.

Cinquanta frecce avevano portato via cinquanta anime!

L’intero campo di battaglia si ammutolì; adesso c’era una strana atmosfera scioccata.

Dang!

Il re di Chishui spalancò la bocca e perse la presa sulla spada, che cadde a terra.

“Arcieri… d-di livello divino? Sono tutti arcieri di livello divino?” Gridò qualcuno come se avesse
visto la dea della vita correre nuda di fronte a lui.

“No! Come può essere?”

Tutti i re e i generali dell’alleanza ebbero la sensazione che una brezza fredda fosse salita su per i
loro sederi fino a precipitarsi nelle loro gole, congelandoli sul posto. Anche i loro cavalli
sentirono il pericolo mortale. Nitrirono e arretrarono con ansia. “È folle! Può esistere qualcosa di
così folle? Un povero piccolo regno che non si può nemmeno permettere le armature per i suoi
soldati ha cinquanta arcieri di livello divino? Com’è possibile?”

Bang! Bang! Whoosh! Whoosh!

Gli arcieri non diedero troppo tempo di pensare ai re dell’esercito dell’alleanza. Presto risuonò
una seconda serie di vibrazioni, che destarono i sovrani nemici dal loro profondo shock.

Crack! Crack! Crack!

Non c’erano molte differenze tra la prima e la seconda raffica di frecce. Dopo i rumori delle
cinquanta vibrazioni, presto seguì il suono della carne e delle ossa che venivano trapassate. Erano
i soli rumori sul campo di battaglia, una melodia della morte. Tutti nell’esercito dell’alleanza
ebbero la sensazione che ade, il dio della morte, stesse usando una falce invisibile per mietere
ogni vita.
Cinquanta iarde!

La distanza era un muro difensivo impeccabile e invisibile.

I dardi mirarono ai punti vitali di ogni membro della fanteria, incluse le loro gole, i loro occhi e le
loro fronti. Erano punti che non potevano essere protetti dai loro scudi circolari, dato che
dovevano controllare le risposte dei loro nemici mentre caricavano. Questi punti vitali, che erano
inferiori alle dimensioni dei loro palmi, potevano ridurre drasticamente l’efficacia degli arcieri.
Nessuno dalla parte dell’esercito dell’alleanza poteva prevedere che questo punto debole lasciato
allo scoperto sarebbe risultato nella morte di cento forti soldati.

Tutti i nemici sussultarono per lo shock quando videro i cento cadaveri sul ponte. Quasi ognuno di
loro si asciugò la fronte e sperò di aver avuto le allucinazioni. Com’era possibile? Dopo due serie
di raffiche di frecce, erano stati uccisi cento soldati d’élite. Anche se molti erano veterani,
tremarono e sudarono profusamente. Non poteva essere definito un miracolo; era meglio
chiamarlo un incubo terrificante! Era terrificante!

Il re di Chishui era pieno di amarezza. Le perdite erano troppo gravi.

Era impossibile che non provasse dolore. Erano cento membri d’élite! Erano il suo asso nella
manica e la formazione principale durante le battaglie. Un motivo per cui li aveva schierati era
perché aveva visto le pessime condizioni di Chambord e anche perché voleva mostrare la forza
delle sue truppe di fronte agli altri regni. Inoltre voleva avere più autorità e ottenere un bottino di
guerra superiore agli altri una volta che avessero conquistato Chambord e diviso le sue risorse.
Non si sarebbe mai immaginato che cento dei suoi soldati d’élite sarebbero morti ancora prima di
finire una sola carica e attaccato!

Aveva la sensazione che qualcuno lo avesse pugnalato dritto al cuore.

“Ahhhhhh… che rabbia!” Il re di Chishui barcollò sul suo cavallo mentre sentiva stordimento e la
sua pressione sanguigna che aumentava; quasi cadde da cavallo di testa.

Arcieri di livello divino!

Un totale di cinquanta arcieri divini.

“Chambord ha un totale di cinquanta arcieri di livello divino?”

Nessuno poteva più ridere dei cinquanta poveri arcieri che non indossavano nemmeno
un’armatura appropriata. Era troppo scioccante. Ogni singolo arciere di questo livello aveva una
posizione elevata ed era una risorsa preziosa; molti regni affiliati e perfino imperi lottavano per
ottenere questo tipo di talenti.
Come poteva un piccolo regno di sesto livello averne cinquanta? Era un evento senza precedenti!
Al momento nessuno osò fare rumore. Temevano di attirare l’attenzione dei cinquanta assassini
dell’altra parte del ponte, se le loro corde fossero vibrate di nuovo, si sarebbero ridotti in istrici.

Quasi allo stesso tempo, la maggior parte dei soldati nell’esercito dell’alleanza iniziarono a
volersi ritirare.

Avevano solo circa duemila persone. Non erano sufficienti nemmeno a fare da bersagli a questi
cinquanta arcieri. Con quaranta frecce sarebbero andati tutti all’inferno senza possibilità di
fuggire.

Fei stava facendo un sorriso tutto denti sul grosso cane nero.

Aveva usato sei bottigliette di pozione Hulk. L’aveva mischiata con i pasti giornalieri degli arcieri
e aveva cambiato lentamente le loro abilità. Dato che questi uomini avevano consumato piccole
dosi di pozione ad ogni pasto, avevano consumato sei intere bottigliette. Dopo che i loro fisici
erano stati rafforzati, Fei aveva chiesto alle ranger di insegnare loro il tiro con l’arco. Questa era
la prima volta che il re usava la sua arma segreta e i cinquanta uomini avevano scioccato
l’arrogante esercito dell’alleanza.

“Siete stupidi? Perché rimanete lì impalati? Seguitemi e prendete i cadaveri e le loro armi!”

Gridò Fei e diede un ordine al grosso cane nero. Fu il primo a precipitarsi fuori dalla formazione
di Chambord, anche i cinquanta poliziotti sparsi furono destati dal suo urlo, così anche gli arcieri.
Gettarono via i bastoni e le loro asce di legno ed esultarono mentre si lanciavano sui cadaveri.
Sembravano un branco di lupi affamati che avevano visto un coniglio bianco. Seguirono il grosso
cane nero e scattarono così velocemente che le suole delle loro scarpe presero fuoco.

“Cosa stanno cercando di fare?” Chiese stordito qualcuno nell’esercito dell’alleanza.

“Dannazione! Carica! Fermateli! Stanno cercando di derubarmi…” Il re di Chishui sentì di stare


per impazzire. Aveva capito subito le intenzioni di Fei. Questi miserabili erano così poveri che
avrebbero preso armi e armature dai cadaveri. “È troppo vergognoso, non hanno intenzione di
lasciare andare nemmeno i cadaveri.” Pensò il re di Chishui mentre gridava: “Ahhhhh… tirate,
presto! Uccideteli!”

La maggior parte dei capi dell’esercito dell’alleanza capì cosa stava succedendo e diedero subito
l’ordine di fare fuoco agli arcieri.
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Frecce a pioggia.

Ma i cadaveri erano un po’ troppo lontani dall’accampamento nemico e avevano superato il


raggio d’azione degli arcieri. I dardi sparsi atterrarono storti, come una pioggerellina, non
rappresentavano la minima minaccia per l’esercito di Fei.

Il grosso cane nero abbaiò con entusiasmo, correva veloce come fumo. Un viaggio d’andata e di
ritorno poteva portare via sei corpi e anche gli altri poliziotti stavano lavorando sodo! Ognuno di
loro raccolse due corpi e l’equipaggiamento a terra, per poi scappare subito…

In meno di dieci minuti, i cento soldati del regno Chishui furono rubati tutti.

Queste persone erano proprio particolari, non lasciarono nemmeno un elmo.

Dopo che si ritirarono, sua maestà il re gridò a cavallo del suo cane nero: “Eheheh, sua altezza
reale il Dio della Guerra ci ha insegnato che gli sprechi sono imperdonabili. Sbrigatevi, c’è
ancora una lancia laggiù, qualcuno vada a prenderla!”

Due poliziotti smilzi lo sentirono e ubbidirono immediatamente, recuperando la lunga lancia a


terra, la mostrarono all’esercito nemico come se si stessero vantando, poi si girarono, si calarono
le braghe e mostrarono i loro posteriori a quei “grandi” re…

Il re di Chishui stava per piangere guardando il campo vuoto.

I poliziotti sembravano quasi un branco di banditi, un gruppo di ratti affamati! Ovunque


passassero, non avrebbero lasciato nemmeno un capello. In quel momento rimaneva solo erba e
macchie di sangue nel terreno in cui era morta la sua fanteria.

Troppo svergognati!

Tutti i re dell’esercito dell’alleanza rimasero sbigottiti.

Naturalmente avevano cercato di fermare il nemico, ma quei cinquanta maestri arcieri erano
stupidamente forti. Quei cinquanta lunghi archi erano come falci del cupo mietitore, avevano
trattenuto con fermezza più di 2000 persone. Chiunque osasse avanzare un po’ sarebbe stato
ridotto ad un istrice. Anche portare enormi scudi era inutile. Questi dardi, come se avessero gli
occhi, potevano raggiungerli da ogni genere di angolazione inaspettata attraverso fessure o
spioncini.

La forza minacciosa di 2000 uomini poté solo rimanere a guardare mentre i poliziotti rubavano
tutto.

Dopo che Chambord trasportò tutti i cadaveri nel loro territorio, i cento dell’esercito di ferro si
erano spostati a mille metri di distanza dal campo di battaglia. Si stavano raggruppando e si
stavano preparando per lanciare un assalto. Questa unità pesante che non era spaventata dalle
frecce era andata tropo lontano, così non aveva potuto dare nessun aiuto agli altri.

Il morale dell’esercito dell’alleanza era come il grafico dell’andamento di un’azione durante la


recessione, calava in picchiata!

A Chambord invece l’atmosfera era completamente opposta.

I cinquanta poliziotti iniziarono a togliere l’equipaggiamento dei soldati morti di Chishui e


iniziarono ad indossare le loro armature di fronte al nemico. Poi alzarono i loro scudi ad
aquilone, strinsero con forza la lunghe lance e gridarono tutti insieme, da un branco di contadini
sparsi si erano trasformati in unità di fanteria d’élite.

Fei rise.

Pensò che il nome che gli aveva dato era davvero geniale. Se non altro erano all’altezza del loro
nome in quanto a ruberie, si addiceva proprio!

Nota traduzione: in Cina gli ufficiali hanno una pessima reputazione e derubano i cittadini nel
nome della “legge”.

“Ahah, ringraziate il re di Chishui per la sua generosità!” Ordinò Fei mentre cercava
deliberatamente di provocare il nemico.

“Ringraziamo il re di Chishui per averci donato armature, armi e scudi!!”

“Cavolo, mi stanno proprio bene!”

“Ehiiii, ho bisogno di uno spadone, generoso re Chishui, puoi mandarmene uno?”

A questi poliziotti erano venuti così naturali questi interventi. Dopo una serie di grida, molte
persone dell’esercito dell’alleanza stava già fumando di rabbia!
“Ahhhhhhh!!!” Il re Chishui era impazzito completamento. Divenne incoerente come se fosse in
preda alle convulsioni. Già non riuscì ad aspettare che l’esercito di Ferro del Dio del Fuoco
caricasse. All’improvviso sussultò, prese per il collo il re di Shanui e gridò: “Sbrigatevi e
attaccate, ordinate alle vostre unità di fanteria di attaccare, attaccate…”

In effetti il re di Shanui comandava un’unità di fanteria pesante di 200 uomini.

Anche se la fanteria pesante si muoveva molto lentamente, indossavano armature. Se si fossero


tirati già le visiere degli elmi per proteggersi la faccia, allora, il loro equipaggiamento avrebbe
potuto proteggere tutto il corpo a parte i polsi e le caviglie dalle frecce.
Se avessero affrontato la pioggia di dardi e fossero andati avanti, allora non sarebbe stato un
problema per metà di loro arrivare agli arcieri di Chambord e ucciderli… Ma il problema era che
nemmeno il re di Shanui voleva perdere contro queste truppe… Anche questo reggimento di
fanteria pesante di duecento uomini erano il suo tesoro.

Purtroppo però il re di Chishui era già impazzito, non aveva altra scelta se non cedere.

Di fronte ad un’autorità violenta, bisognava rinunciare anche a dei tesori. Il regno di Shanui era
solo di quinto livello, non poteva sopportare le conseguenze nell’irritare un territorio di terzo
livello.

Proprio quando il re di Shanui era pieno di rimpianto e stava per ordinare alle sue truppe di
avanzare, avvenne un cambiamento inaspettato nel campo di battaglie, quei cinquanta arcieri
divini ritrassero gli archi, si girarono, si divisero in due gruppi e poi scapparono. Avevano
lasciato la formazione di Chambord.

“Ah, non ce la faccio più… Mi stanno quasi sanguinando le dita, fa fottutamente male, non posso
più tirare!”

“Lo so! Andiamocene da qui ca**o!”

I re dell’esercito dell’alleanza sentirono vagamente alcune conversazioni degli arcieri che stavano
scappando. Questi arcieri stavano fuggendo come conigli spaventati, si precipitarono tra le
colline distante e scomparirono immediatamente, non sapevano nemmeno dov’erano andati…

I re di Chishui e di Shanui si scambiarono un’occhiata sconvolta.

Tutti erano stati già sbigottiti da ciò che era appena accaduto.

In effetti tutto quello che era successo oggi a Chambord aveva già fatto perdere la testa ai
comandanti dell’esercito dell’alleanza.
I loro avversari quasi li stavano facendo impazzire!

“Carica! Sbrigatevi e caricate!” Il re di Shanui fu il primo a reagire. Non importava se fosse una
trappola di quell’idiota, ora che i cinquanta dei della morte non erano più qui, tutti i membri
dell’alleanza dell’esercito si sentirono sollevati e l’atmosfera divenne più fresca. Finalmente
potevano respirare confortevolmente.

“Che importa che asso nella manica avrà, cogliamo questa opportunità e sconfiggiamo Chambord
prima! Poi anche se quegli arcieri torneranno dopo, non potranno fare nulla!”

Tutti i re dell’esercito dell’alleanza la pensavano allo stesso modo.

Dopo aver ricevuto l’ordine, quei duecento soldati di fanteria pesante del regno di Shanui
brandirono uno spadone in ogni mano e avanzarono con un’andatura costante. Sembrava un
orribile tsunami d’acciaio e perfino la terra iniziò a tremare sotto i loro piedi. La persona che
camminava di fronte alla formazione era un generale alto due metri. Energia giallo sporco
brillava sotto la sua armatura. Questo era un esperto di tipo terra a due stelle.

“Attacchiamo!” Sogghignò il guerriero di tipo terra.

Visto che non c’era più pressione da parte degli arcieri, tutti i membri dell’unità di fanteria
pesante camminavano con arroganza come generali, completamente impavidi e sollevarono
perfino le loro maschere protettive. Avanzavano con fare organizzato mentre battevano i loro
spadoni contro i pettorali. Il clangore metallico risuonò nel cielo, creando un’atmosfera gelida e
terrificante.

In effetti era un buon esercito che non poteva essere sottovalutato.

A parte la formazione un po’ rilassata e il morale un po’ troppo arrogante, ma in termini di


oppressione e impatto, era quasi alla pari con le truppe di cavalieri neri di prima. Sembrava che
anche il regno Shanui avesse delle fondamenta piuttosto solide. In confronto a Chambord,
l’esercito di Fei pareva povero come non mai.

“Carica!”

Il principe del regno Lunar vide questa opportunità e mosse la spada con entusiasmo, ordinando
ai suoi cento uomini armati di spadone di seguire l’esercito di Shanui. Quella decina di splendide
ragazze sulle sei carrozze di fronte a loro stavano già riempiendo loro di desiderio, volevano
precipitarsi da loro, catturarle e poi violarle.

Vedendo questa scena, anche gli altri re si entusiasmarono.


Nessuno di loro aveva osato essere il primo ad alzare la testa di fronte a quei cinquanta divini
arcieri, ma ora che avevano un’opportunità del genere, nessuno voleva essere da meno, temevano
che tutto il bottino sarebbe stato preso dagli altri regni. Volevano essere tutti i primi ad entrare a
Chambord e saccheggiare ogni cosa, catturando anche quelle splendide ragazze su quelle vetture.

“Caricate! Catturate vivo il re di Chambord!”

“Uccidete! Tutto quello che prenderete sarà vostro!”

“Ahahahah, ragazzi, vedete quelle put***nelle sulle carrozze? Sono a disposizione di tutti!”

Tutti gli uomini dell’esercito dell’alleanza si accesero. La vittoria era vicina e anche quei re
aristocratici di solito eleganti e alteri mostrarono la loro volgarità e la loro brutalità. Fecero delle
dichiarazioni rozze per aumentare il morale dell’esercito, sogghignando e ognuno di loro
sembrava un diavolo avido che era strisciato fuori dall’inferno.

Il re di Chishui che aveva perso più di cento uomini maledì con ferocia: “Catturate quel misero
re! Voglio la sua testa in un piatto d’argento! Che il palazzo reale di Chambord scompaia tra le
fiamme!!”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Sulle mura della città di Chambord.

La principessa Tanasha era rimasta in città dopo la battaglia della montagna orientale, ma non si
sapeva quali fossero le sue intenzioni. Nessuno si era accorto quando era salita sulle mura della
città. La spadaccina Susan e il capitano dei cavalieri Romain erano rispettivamente alla sua
sinistra e alla sua destra, e venti cavalieri ben armati erano dietro di lei.

“Sua altezza, dovrei andare ad ordinare loro di fermare l’attacco?”

Il capitano dei cavalieri Romain si accigliò. Vedendo i soldati contadini di Chambord affrontare
l’inarrestabile esercito dell’alleanza arrivato da lontano lo preoccupava un po’. Non sapeva cosa
stava facendo il re Alexander, ma ritirare cinquanta arcieri divini da una battaglia era
semplicemente un fallimento. In quanto esperto di tattiche, Romain era un’autorità sotto questo
punto di vista. Se avesse avuto quei cinquanta arcieri sotto il suo comando, era sicuro di poter
annientare l’esercito dell’alleanza nel più breve tempo possibile.
“È una battaglia tra un gruppo di stupidi maiali e un leone, non c’è bisogno che interferiamo.” La
principessa scosse la testa. “Romain, oggi potresti notare qualcosa di interessante. Cerca di
ricordare lo stile di combattimento del re Alexander. Forse sarà utile in futuro!”

“Sì sua altezza!” Il capitano dei cavalieri si inchinò, ma rimase accigliato. “Lo svantaggio
numerico è ancora piuttosto importante dato che Chambord sta affrontando l’alleanza di nove
regni!”

“Alleanza? Eheh, Romain, li stai davvero sopravvalutando. Non vedo un’alleanza di nove regno.
Tutto ciò che vedo è un branco di sciocchi che si sono corrotti dopo essere rimasti per troppo
tempo sotto la protezione dell’impero. Un piccolo regno di terzo livello e un po’ di regni ancora
più piccoli di quinto o sesto grado… eheh, i loro cervelli già marcivano dopo essere rimasti in un
ambiente pacifico troppo a lungo. A parte bere e copulare, non sono bravi a fare altro.
La terra di Azeroth è come una giungla piena di pericoli e da tempo si sono ridotti in maiali senza
cervello. Se non fosse per la benedizione dell’impero, sarebbero già diventati carne fresca per le
altre “bestie”, perdendo i requisiti per continuare a sopravvivere. Hanno da tempo perso la gloria
e la responsabilità che un vero regno dovrebbe avere. Anche se scegliessi a caso un piccolo
capogruppo nell’accampamento di ferro del sangue, sarebbe cento volte più intelligente di questo
intero gruppo di cosiddetti re. Se Alexander non potesse gestire nemmeno questo piccolo
problema, allora non è degno di essere l’uomo che ha sconfitto il diavolo dal sangue freddo
Paris!”

Sorprendentemente la principessa parlò a lungo.

In confronto all’attuale situazione di Chambord, era più preoccupata sulle difficoltà dell’impero
Zenit.

Se i regni sottoposti erano caduti così in basso, allora la forza combattiva e le fondamenta
dell’impero stavano già marcendo. Tuttavia questi nobili e principi erano ancora ansiosi di
combattere per il potere e causare lotte interne, non avevano notato minimamente questa crisi
imminente.
Le condizioni di salute del re Yaxin stavano peggiorando di giorno in giorno e gli imperi al
confine dell’impero Spartac, l’impero della Luce di primo livello, l’impero Saint Germain di
secondo e l’impero Lyon di terzo stavano tutti adocchiando con avidità Zenit e si stavano
preparando ad attaccare. Questa pace apparente stava già tremando di fronte al vento, rischiava
di essere distrutta da un momento all’altro.

La situazione dell’impero Zenit era di gran lunga peggiore di quella di Chambord.


Il motivo per cui la principessa era rimasta a Chambord, a parte lo shock e la curiosità che
provava nei confronti del re Alexander e dell’intenzione di volerlo trarre dalla sua parte, voleva
anche vedere come questo magico piccolo re avrebbe organizzato la disordinata Chambord. Forse
poteva apprendere qualcosa di interessante da questo viaggio e usarlo per aiutare suo fratello
Arshavin a conquistare il trono.

In effetti la principessa non era rimasta delusa.

Anche se erano passati meno di quindici giorni, i sistemi amministrativi strani di questo re,
insieme alle dodici statue dei guerrieri di bronzo avevano scioccato Tanasha. Il contenuto delle
tavole delle leggi era perfetto ed era molto difficile per la principessa credere che fossero opera di
un giovane di appena diciotto anni. Non aveva trovato nessun difetto in queste leggi e avrebbe
potuto riportarle a Zenit… Sfortunatamente la principessa era anche abbastanza saggia da sapere
che se avesse provato ad implementare questo sistema nel suo regno, avrebbe incontrato così tante
resistenze che nemmeno il re sarebbe riuscito a sopportarne le conseguenze.

Sotto questo aspetto, la principessa era un po’ invidiosa di Alexander. La piccola Chambord era
sotto il suo completo controllo e poteva fare quello che voleva. Tanasha aveva già capito come Fei
aveva sfruttato l’intervento di Paris per eliminare i nobili che gli erano nemici e questo aveva
anche dimostrato quanto era formidabile. Se qualcuno avesse osato sottovalutarlo, probabilmente
non avrebbe nemmeno capito come sarebbe morto.

Anche se la scena di fronte a lei sembrava mozzafiato, tutto ciò che doveva fare era rivelare la sua
presenza per fare ritirare immediatamente la cosiddetta alleanza dei nove regni. Ma non voleva
farlo. Il re l’aveva già sorpresa troppo prima, così era certa che sarebbe avvenuto un ribaltamento
inaspettato.

Inoltre, data la forza di quel tipo, non avrebbe fatto differenza nemmeno se si fossero aggiunti
duemila guerrieri alle forze nemiche. Cavalcando il suo cane e con le sue due spade, anche da
solo avrebbe potuto uccidere queste duemila persona.

L’immagine invincibile e feroce di Fei nella battaglia della montagna orientale aveva già lasciato
una profonda impressione su di lei.

…..

Vedendo le forze nemiche che caricavano contro di lui, Fei si grattò il mento e rise. Sembrava che
mostrare delle splendide ragazze stimolasse facilmente gli ormoni degli uomini. Ora che tutti i
soldati dell’esercito dell’alleanza avevano perso la testa, all’improvviso non si preoccupavano
nemmeno della loro incolumità.
In cima alla collina, una bandiera rossa iniziò a sventolare.

La formazione di Chambord iniziò a caricare in silenzio e le decine di scudi di ferro torreggianti


si ritirarono velocemente. Poi questi trenta uomini muscolosi che tenevano due enormi asce in
mano iniziarono a fronteggiare i nemici.

Pareva che fosse il solo cambiamento che l’esercito di Chambord avrebbe fatto nella sua
formazione.

30 contro 1500.

Non poteva esserci un divario numero maggiore.

Sembrava un fiumiciattolo ormai secco contro una cascata in piena, o un cagnolino che aveva
appena imparato a camminare che affrontava un leone in calore, sembrava che quei trenta
guerrieri fossero spacciati. Non c’era nemmeno abbastanza tempo per scappare per il re. Se
fossero stati divorati dalla carica dei guerrieri con le armature pesanti, probabilmente i trenta
uomini sarebbero stati ridotti in poltiglia, senza lasciare nemmeno le ossa intatte.

Tuttavia, anche se sembravano in netto vantaggio, dopo aver sperimentato la battaglia di prima,
questi re considerati dei maiali ritardati dalla principessa alla fine mantennero un po’ la calma.

Non frustarono i sederi dei loro cavalli caricando, ma rimasero nelle loro posizioni e osservarono
la situazione, circondati da guardie.

Ogni re aveva risparmiato con cautela una porzione delle sue truppe; anche il folle re di Chishui
si era calmato, aveva fatto un cenno e aveva fermato la carica dell’esercito di ferro del dio del
fuoco, ordinando loro di rimanere fermi.

Naturalmente non era una questione di saggezza, poteva essere una reazione di codardia di fronte
ad un pericolo sconosciuto.

Dopo l’ultimo scontro i capi si erano spaventati.

Nel campo di battaglia, i due eserciti erano a meno di 50 metri di distanza e i soldati che
correvano potevano vedere già le espressioni feroci e assassine dei loro nemici. Potevano vedere
perfino le caccole nelle loro narici. Il guerriero di tipo terra che caricava proprio di fronte
ondeggiava il suo spadone, accelerando gradualmente e incitando i soldati per migliorare il loro
morale, mentre fiamme gialle iniziarono a percorrere il suo corpo.

Erano a meno di 30 metri.


In quel momento…

Roar!!!

Nessuno avrebbe pensato che i primi a colpire sarebbero stati i guerrieri armati di ascia di
Chambord. Ognuno di loro ruggì al cielo, come se trenta fulmini avessero colpito il campo. Prima
che i loro nemici potessero reagire, videro che la formazione degli uomini muscolosi si era
disposta in una linea orizzontale dritta. Poi ognuno di loro impugnò l’ascia in un modo diverso.
Prendendo slancio, iniziarono a girare e poi lanciarono le enormi asce.

Wooooosh!

Le asce squarciarono lo spazio e volarono verso le unità di fanteria.

I soldati del regno di Shanui che all’inizio stavano correndo contenti di fronte urlarono all’istante.

Che ca**o!

Chi avrebbe pensato che questi tipi avrebbero fatto una cosa del genere? Avevano osato lanciare
via la loro unica arma.

Il guerriero di tipo terra arrogante che stava caricando di fronte si abbassò, pieno di sudore
freddo. Il suo elmo era stato spazzato via dal vento tagliente. Poi sentì il rumore di armature e
armi che si rompevano. poi il terreno si riempì di sangue e arti. Si aspettava di essere schiacciato
dalle sue stesse truppe che stavano correndo dietro di lui, ma non accadde. Si girò e vide una
scena indimenticabile…

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Le trenta enormi asce che roteavano a gran velocità sembravano i baci del diavolo, portavano
distruzione ovunque passassero. I soldati con le armature pesanti furono tagliati a metà
facilmente, come se fossero morbido tofu. Erano rimasti tutti scioccati nel vedere le metà dei loro
corpi ancora caricare in avanti mentre la parte superiore era rimasta dietro.
L’enorme impatto penetrò attraverso i loro corpi. Le loro armature, spadoni e arti strappati
volarono insieme alle lame e alle asce. Il sangue che schizzò nell’aria aveva tinto il cielo di rosso.
Nessuno poteva bloccare queste feroci asce mortali. Grida terrorizzate risuonarono nel campo di
battaglia.
Alcuni avevano solo perso degli arti e non erano morti subito, così gridarono e si lamentarono
tenendosi le ferite…
Era come un inferno in terra.

Il guerriero di tipo terra era stato in molte guerre e battaglie, ma era la prima volta che vedeva
una scena così sanguinosa e crudele. Una gamba cadde accanto a lui. il guerriero la riconobbe,
apparteneva ad uno dei suoi compagni. Quel soldato stava ridendo ferocemente tre secondi fa,
battendo la spada sulla sua armatura, e non vedeva l’ora di precipitarsi a Chambord e
saccheggiarla. Tutto ciò che rimaneva di lui ora erano delle ossa spezzate e carne.

Le asce roteanti seminarono una scia di morte lunga circa trenta iarde e ampia cinque. Dopo aver
esaurito il loro slancio, rallentarono e caddero a terra.

Solo un colpo di Chambord aveva ridotto di un quarto l’esercito di duecento soldati di fanteria
pesante del regno Shanui.

I sopravvissuti furono inondati dalla pioggia di sangue e le loro armatura si macchiarono. Le ossa
spezzate e la carne coprirono le superfici dei loro corpi. La morte e la scena cruenta li aveva
spaventati, e li aveva anche intorpiditi. Con le urla dei loro compagni gravemente feriti che
risuonavano nelle loro orecchie, i soldati nell’esercito dell’alleanza a Chambord caddero in uno
stato temporaneo di terrore ed esitazione. Ma presto, si ripresero e si fecero coraggio ruggendo e
continuarono la loro carica perché i trenta guerrieri di fronte a loro erano disarmati adesso.

“Caricate e uccideteli! Vendichiamoci per i nostri fratelli!”

Il guerriero di tipo terra si alzò da terra e ruggì con rabbia, caricando proprio di fronte.

Tuttavia…

I trenta guerrieri reagirono in un modo che diede loro la sensazione di essere stati trattati davvero
ingiustamente. I trenta guerrieri così tirannici e dalla forte presenza protessero le teste con le
mani mentre si separavano in due gruppi da quindici persone ciascuno. Dopodiché iniziarono a
scappare. Senza il peso di quelle asce, erano più veloci dei conigli. In un po’ di secondi uscirono
dal raggio d’attacco dell’esercito dell’alleanza. Si precipitarono tra i cespugli verdi e gialli e
scomparirono in modo quasi miracoloso!

“Me**a!”

“Bast**di!”

“Codardi e insetti!”

“Vergognosi disertori!”
I soldati dell’esercito dell’alleanza e i re si infuriarono quando li videro scappare. Sussultarono e
quasi vomitarono una boccata di sangue. Dopo aver subìto una perdita così enorme, volevano
vendicarsi. Ma prima che potessero fare anche un solo scambio, i loro nemici erano scappati
senza il minimo senso di orgoglio o dignità. Sembrava che avessero concentrato tutte le loro forze
in un pugno e avessero mancato il bersaglio; dava una strana sensazione e riempì di impotenza
l’alleanza.

La buona notizia per loro era che il re di Chambord non era scappato.

Fei diventò velocemente l’obiettivo dove sfogare tutto il loro odio e la loro amarezza.

“Carica! Andiamo e uccidiamo il loro re!”

L’Alleanza era in uno stato folle e disperato. Tutti gli occhi dei soldati divennero rossi mentre il
sangue riempiva i capillari nei loro occhi, facendoli sembrare un branco di conigli. Strinsero i
denti e caricarono verso Chambord con tutte le loro forze. Avevano giurato tutti di infilare
l’impugnatura delle loro asce nel sedere di questo tipo spudorato.

Dall’altra parte.

La bandiera rossa sulla collina si mosse di nuovo.

L’enorme formazioni di scudi di ferro proprio di fronte all’esercito di Chambord iniziò a


muoversi. L’aspetto più sorprendente era che i più di dieci scudi non si erano uniti a marciare per
formare una linea difensiva, invece si erano separati in due gruppi e si muovevano su dei lati
completamente diversi, esponendo il loro re e i più di cento poliziotti alle lame e alla carica
dell’alleanza.

A questo punto, la formazione di Chambord era diventata molto strano, era a “U”. Aveva un’aura
molto speciale e spudorata. Pareva che la gente di Chambord non stesse cercando di difendersi,
ma che stesse accogliendo l’esercito dell’alleanza a braccia aperte.

Fei diede una pacca al grosso cane nero che stava cavalcando e si ritirò lentamente su una collina
un po’ più lontana.

Questa azione fu interpretata come una fuga agli occhi dell’esercito dell’alleanza e lo rese più
aggressivo e folle.

Fei invece voleva solo avvicinarsi ai ragazzini.


Questi bambini erano tutti studenti eccellenti dell’accademia militare e civile di Chambord. La
maggior parte di loro proveniva da famiglie povere, erano più maturi e avevano ricevuto la
“borsa di studio del re”. Per Fei erano le importanti fondamenta per la futura ascesa e successo
di Chambord. Perciò, nonostante i disaccordi che aveva avuto con i suoi ministri e i suoi ufficiali,
Fei li aveva portati con sé in questo pericoloso campo di battaglia per fare vedere loro la crudeltà
delle guerre e le situazioni complesse che potevano cambiare da un momento all’altro.

“Ragazzi di Chambord, non temete. Ora aprite gli occhi, guardate con attenzione tutto ciò che sta
accadendo di fronte a voi. Guardate come i vostri padri stanno combattendo contro quei maledetti
invasori e sentite l’atmosfera del campo di battaglia. Perché un giorno farete come i vostri padri,
proteggerete le vostre case e i vostri cari combattendo contro i nemici con armi affilate. Ricordate,
ogni studente dell’Accademia Militare e Civile di Chambord può essere un soldato coraggioso di
umili origini, ma non dovreste essere un generale timido e spaventato dalla carica prestigiosa!”

Disse Fei mentre gettava un’occhiata verso i ragazzini e mostrava un sorriso incoraggiante, poi
alzò la voce e gridò: “Avete capito?”

“Ricevuto preside!” Dissero all’unisono i ragazzini mentre annuivano. Il loro evidente rispetto e
venerazione nei loro sguardi fece sentire Fei come un vero re.

In quel momento, l’alleanza era a meno di dieci iarde dalla formazione di Chambord mentre
continuava la sua carica. I circa cinquanta poliziotti stavano nel loro posto in modo disordinato.
Si limitarono ad alzare i loro scudi e le loro lance, in allerta, ma non sembravano preoccupati dai
loro nemici che stavano caricando verso di loro con ferocia.

L’esercito dell’Alleanza pensò di aver la vittoria in pugno e il guerriero di tipo terra alzò le mani
e gridò per migliorare il morale dei suoi compagni: “Uccideteli tutti!”

In quel momento però avvenne una stranezza.

Il cielo blu privo di nuvole fu illuminato all’improvviso da molti colori, come se fossero spuntati
molti soli.

Come se avesse percepito qualcosa, il guerriero di tipo terra alzò lo sguardo con fare sorpreso.
Ma prima che potesse mantenere il sorriso troppo a lungo, ciò che vide gli fece mostrare un
terrore senza precedenti. La sua paura si intensificò e le sue pupille si contrassero all’improvviso
mentre gridava: “NO…”

Boom!

Crack!
Woosh!

Un secondo dopo, tutte queste luci colorate caddero a terra e questo fu l’inizio di una catastrofe
terrificante: violente esplosioni, precipitazioni di ghiaccio e grandine, fulmini scioccanti e veleni
malvagi avvolsero l’esercito dell’alleanza. Il fuoco, il ghiaccio, il fulmine e il veleno che caddero
dal cielo causarono danni sconvolgenti e uccisero numerosi guerrieri. Urla e grida tristi
risuonarono nel campo di battaglia…

“Maghi! Avevano dei maghi…”

“Trappole! Siamo stati ingannati… Ritiriamoci presto!”

“Mamma, aiuto, salvatemi per favore…”

“Ah, le mie gambe! Le mie gambe sono sparite…!”

L’esercito dell’alleanza che era stato influenzato e accecato dal suo odio rimase sbalordito. Il
guerriero a due stelle di tipo terra che stava caricando proprio di fronte non ebbe la possibilità di
schivare. Fu colpito da una freccia di ghiaccio, una di fuoco e una del fulmine allo stesso tempo.
In un istante fu ridotto ad una pila di carne puzzolente. La sua energia a due stelle non aveva
potuto salvargli la vita e la sua spessa armatura non aveva potuto proteggerlo dall’assalto
improvviso.

La formazione di fanteria pesante del regno Shanui fu quasi annientato completamente.

Il ferro era uno dei conduttori migliori per l’elettricità, e anche per il calore, sia il freddo che il
caldo potevano diffondersi facilmente su di esso. I soldati di fanteria sopravvissuti ai colpi delle
asce non avevano potuto proteggersi affatto da questo attacco e le loro armature spesse che
avrebbero dovuto proteggerli erano diventati letali per loro. In breve tempo, quasi tutti furono
uccisi a meno di dieci iarde di distanza dalle formazioni di Chambord. I soldati sfortunati che non
erano morti subito furono bruciati o congelati a morte dalle loro stesse armature.

Le sorti della battaglia si erano ribaltate.

I soldati dell’alleanza che erano vicini e i re che erano lontani si resero conto della fonte di questo
attacco magico devastante, un po’ di tempo fa, l’harem sulle sei carrozze dietro la formazione di
Chambord era uscito dalle vetture e si era posizionato nella collina di fronte alle carrozze.
Ognuna di loro teneva un lungo arco ed emanava un’enorme energia magica. Ogni singola
potente freccia era piena di un potere magico devastante. Come le falci del cupo mietitore, le
frecce colorate che sparavano si precipitarono sui nemici come un’enorme inondazione spietata.
“Cielo… un totale di ventisei arcieri magici?”

Tutti i guerrieri dell’alleanza quasi persero la capacità di parlare e di pensare, come se fossero
stati folgorati da un fulmine.

I re dell’esercito dell’alleanza osservarono con sguardo vacuo le loro “prede”. Le prede che loro
pensavano fossero facili da ottenere avevano messo da parte il loro aspetto adorabile e ingenuo
ed erano diventate incarnazioni del cupo mietitore. I loro sguardi letali, i movimenti fluidi
nell’incoccare e tirare le frecce sembravano davvero crudeli in questo momento. I dardi del fuoco,
del fulmine e del veleno erano come baci intimi della morte in persona ed erano sfrecciati verso
gli altri soldati dell’alleanza che stavano ancora caricando!

Troppo veloci!

La velocità di tiro di queste arciere era troppo elevata.

La gente riuscì solo a vedere le immagini residue lasciate dalle loro morbide braccia e dalle loro
dita sottili. Ogni punta delle frecce affilate sembrava toccare le piume di quella precedente.
Insieme, tutti i dardi formavano diverse traiettorie. In meno di dieci secondi, queste ventisei
ragazze pure avevano scagliato più di mille frecce magiche!

Erano un totale di più di mille dardi magici letali e distruttivi.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

I soldati della fanteria pesante del regno Shanui di fronte furono annientati senza che potessero
nemmeno reagire. La formazione di spadaccini del regno Lunar subito dietro non se la cavarono
molto meglio.
Il 70-80% di loro fu ucciso all’istante. Anche i soldati degli altri piccoli regni che volevano
approfittarsi del caos causato dall’esercito dell’alleanza fecero una brutta fine. Il comandante dei
guerrieri di Chambord era stato molto prudente.
Aveva lasciato che i nemici arrivassero a meno di dieci iarde dalla formazione di Chambord.
Questo aveva permesso alle arciere magiche di centrare perfettamente i loro bersagli e tutti i
soldati dell’esercito dell’alleanza sarebbero stati nel loro raggio d’azione.
Anche se i nemici si fossero ritirati subito dopo aver visto i dardi magici, avrebbero subito
comunque gravi perdite!

Questa raffica devastante continuò!


Dopo tre minuti, tutte le arciere furono sul punto di esaurire il loro mana e alla fine si fermarono.
A questo punto, tra tutti i millecinquecento soldati che avevano attaccato Chambord, solo la metà
era ancora viva. La maggior parte dei sopravvissuti si girarono e scapparono via dal raggio
d’azione delle frecce. Altrimenti sarebbero morti anche loro.

Il fumo copriva l’intero campo di battaglia e l’odore della carne bruciata aleggiava nell’aria.

C’erano cadaveri carbonizzati, ancora in piedi e congelati. Si potevano scorgere armature


spaccate e armi, ma erano in condizioni migliori rispetto ai cadaveri.

I soldati dell’esercito dell’alleanza che erano sopravvissuti e i re che erano un po’ lontani
guardarono la scena ancora sconvolti. Avevano la sensazione che fossero in un incubo da cui non
potevano destarsi.
Erano tutti ricoperti di sudore freddo che aveva macchiato i loro abiti. Ora quando guardavano le
ventisei donne pure e adorabili sulla collina lontana, non osarono più a pensare a loro come
mogli trofeo. Quell’ondata di frecce letali aveva spento completamente i desideri lasciavi dei
soldati dell’alleanza.

“Sembra che queste donne abbiano tutte il potere di maghi a due stelle. “Sono come rose, anche
se sono belle hanno delle spine.” Queste spine letali li avrebbero uccisi all’istante una volta che le
avessero toccate.

“Come può un piccolo regno di sesto livello come Chambord ad avere così tanti uomini e donne
potenti?”

Era proprio un mistero.

Tuttavia l’alleanza dei nove regni non poteva più preoccuparsene.

Speravano che fosse solo un incubo, speravano di potersi svegliare un momento dopo e rendersi
conto che non era successo nulla… Tutti i re stavano rimpiangendo le loro decisioni mentre erano
seduti sui loro alti cavalli.
Non avrebbero mai iniziato questa guerra ridicola nella speranza di ottenere tesori, se quella
persona non avesse detto loro che Chambord era così debole che non avrebbe potuto nemmeno
sopportare un attacco.

Ogni re dell’esercito dell’alleanza si stava chiedendo: “Cosa accadrà adesso? Potrò ancora
lasciare vivo questo inferno?”

Al momento erano in una situazione davvero triste, rimanevano solo cinquecento guardie di fronte
a loro. I settecento-ottocento guerrieri che si erano ritirati erano già terrorizzati. I re sapevano
che se quelle donne avessero anche solo accennato ad incoccare le frecce, questi soldati sconfitti
si sarebbero cagati addosso.

A questo punto la guerra non poteva più continuare.

Nonostante tutti potessero intuire che quelle arciere magiche avessero esaurito il loro mana,
nessuno osò rischiare la vita per metterle alla prova. I cadaveri dei cento soldati del regno
Chishui e i corpi che coprivano l’intero campo di battaglia avevano spaventato tutti i membri
dell’esercito dell’alleanza. Anche i cavalli da guerra arretravano un passo alla volta; sentivano
anche loro la presenza della morte.

In quel momento, Chambord lanciò il suo primo contrattacco.

La bandiera rossa si mosse.

Le ranger che stavano cercando di recuperare velocemente il loro mana iniziarono a spostarsi.
Proprio come i soldati di Chambord scomparsi tra i cespugli dopo essersi separati in due gruppi,
anche loro fecero lo stesso e svanirono. L’unica differenza fu la loro velocità ancora superiore.

Questa strana situazione fece sentire un po’ a disagio i re dell’esercito dell’alleanza.

“Woof! Woof! Woof! Woof!”

Tutti gli uomini dell’alleanza sentirono il cane arrogante abbaiare e videro il giovane re
Alexander, a bordo della bestia, muoversi all’improvviso. Il cane nero scese lentamente dalla
collina.
La formazione di poliziotti di fronte si divise e lasciò passare il suo sovrano. Il giovane re
sogghignò mentre guardava le espressioni dei re nemici. Non nascose affatto il suo sdegno e
avanzò con lentezza e noncuranza, come se i circa settecento soldati rimasti fossero aria.

Presto entrò nel campo di battaglia pieno di cadaveri.

I settecento-ottocento soldati sconfitti erano già terrorizzati. Non osarono ostacolarlo. Si


ritirarono velocemente e gli fecero strada, come se Fei fosse un demone assetato di sangue. Erano
spaventati a morte, specialmente quando notarono che il cane nero era più grosso di un cavallo
da guerra. Ma non appena videro gli occhi della bestia, sentirono un brivido per la schiena.
Rimasero sconvolti, le loro gambe iniziarono a tremare e le loro anime sembravano sul punto di
scappare dai loro corpi.

Più di settecento soldati sconfitti non ostacolarono assolutamente il cane e per l’uomo.
Sembravano delle guardie che stavano proteggendo e accogliendo il loro re.

Fei li superò facilmente come se stesse passando per una strada qualunque.

Nonostante fossero solo un uomo e un cane, ai membri dell’esercito dell’alleanza sembrarono


ancora più spaventosi degli uomini forzuti e delle arciere magiche. Nessuno lo aveva visto
attaccare, così non sapevano nulla della sua forza. Ma solo la sua presenza audace e ribelle
dominava tutti gli altri re.

“Il gioco è quasi finito. Vi darò due possibilità: arrendetevi e pagate, o morite!”

Fei fermò Nerino a meno di dieci iarde dai nove sovrani. Per i nove re il suo caloroso sorriso era
diabolico e la sua voce gentile sembrava una melodia che proveniva dall’inferno. Per un
momento, nessuno osò guardarlo direttamente negli occhi. Ma dietro Fei, i soldati sconfitti che si
stavano riprendendo gradualmente si resero conto dell’opportunità e lentamente lo circondarono
stringendo le loro armi.

“Uccidetelo per me!”

Disse il re di Chishui ad una delle sue guardie personali con un’espressione cupa.

Uccidere un re canonizzato dall’impero Zenit violava le leggi dell’impero e avrebbe causato


alcuni problemi. Saccheggiare e uccidere erano cose diverse dopotutto. Le leggi dell’impero
permettevano ai regni affiliati di combattere tra di loro, ma proibivano di uccidere un sovrano.
Tuttavia, il re di Chishui si sentiva un po’ arrogante per via del suo esercito di ferro del dio del
fuoco che due dei principi di Zenit volevano dalla loro parte. Inoltre le leggi erano insignificanti
di fronte a potenti guerrieri e maghi. Le leggi di Zenit non venivano più rispettate come cento anni
fa.
Per un regno affiliato di terzo livello, finché un re fosse stato disposto a sacrificare un po’ di
risorse per influenzare i nobili e i decisori a San Petersburg, uccidere il re di un territorio di sesto
livello non era affatto un problema. In effetti, finché il sovrano di Chishui fosse stato disposto a
spendere, avrebbe potuto uccidere un po’ di re senza causare problemi. Dopo aver perso una
formazione di soldati d’élite armati di lance e scudi, era estremamente arrabbiato.

La sua guardia personale si precipitò fuori dalla formazione di Chishui.

Era uno spadaccino a due stelle di tipo metallo. Poteva essere considerato un maestro in
qualunque regno affiliato di terzo livello.

Tutti nell’esercito dell’alleanza erano sicuri delle capacità della guardia. Visto che queste truppe
si erano radunate grazie all’intervento di una certa persona, avevano riceuvot un po’ di
informazioni, ma non sapevano quanto fosse potente il re di Chambord dato che non l’avevano
visto combattere.
Alcuni sovrani temettero che sarebbero nati dei problemi uccidendolo, ma era troppo tardi per
fermare la guardia personale di Chishui…

Tuttavia…

Tink!

Volarono delle scintille.

Le ombre scattarono proprio dov’erano le scintille.

Prima che la gente dell’esercito dell’alleanza potesse vedere chiaramente i due combattenti,
videro che la guardia personale era stata decapitata. Il suo corpo cadde a terra come un sacco di
patate.
La sua spada fece una fine simile. Fu tagliata in due pezzi e piombò a terra. Ora potevano vedere
chiaramente la situazione. Il re stava brandendo una spada verde affilata, la lama assomigliava a
quella di una sega ed era cosparsa di sangue che stava ancora emanando calore.

Un esperto!

Tutti si raggelarono di nuovo.

Questa era un’altra scoperta scioccante e inaspettata; i soldati e i re dell’esercito dell’alleanza


strabuzzarono gli occhi.

I sovrani si sentirono in grave pericolo. Sapevano cosa significava avere un nemico del genere a
meno di dieci iarde, era come stendere il collo di fronte alla lama assassina nemica. Stavolta il re
di Chishui si innervosì sotto lo sguardo di Fei; era la prima volta che percepiva questo grande
pericolo. Urlò a squarcia gola mentre quasi si cagava addosso; girò immediatamente il cavallo e
scappò via…

Questa reazione fece collassare l’ultimo briciolo di morale e speranza dell’esercito dell’alleanza.

Anche gli altri sovrani furono condizionati dalla sua fuga. Come se il loro posteriore fosse stato
infilzato da una lancia, urlarono frustrando i cavalli e cercando di fuggire il più velocemente
possibile.

Le loro guardie del corpo furono influenzate dalle loro azioni e a loro volta i soldati che prima
stavano esitando, iniziarono a scappare immediatamente.
Fu così che l’esercito dell’alleanza crollò. Cominciarono tutti a scappare dietro i loro re. Era un
enorme sconfitta; avevano pensato di poter conquistare questo piccolo regno e saccheggiare le
sue ricchezze, ma ora sembravano cani abbandonati inseguiti da tigri. Ora desideravano solo che
avessero delle gambe in più per scappare più velocemente. Alcuni soldati dell’esercito
dell’alleanza iniziarono perfino ad uccidere i suoi compagni, così da poter mettere le mani sui
pochi cavalli da guerra disponibili. Era scoppiato il caos…

“Ahah, ora volete scappare? È troppo tardi!”

Fei balzò giù dal dorso di Tornado Nero. Lasciò una serie di immagini residue nell’aria mentre
inseguiva i sovrani. Dimostrò nuovamente la sua forza terrificante. Le spade verdi e viola si
trasformarono in ombre scintillanti come stelle nel cielo notturno. I suoni sibilanti riecheggiarono
nel campo di battaglia mentre le due lame dominavano in questa situazione caotica.
Ovunque passassero queste due armi, soldati, cavalli e guardie del corpo caddero a terra senza
avere la possibilità di difendersi. Fei era molto veloce e agile. Il sovrano balzò come una palla per
decine di volte e tutte le guardie del corpo urlarono mentre venivano uccise in un istante…

“Woof! Woof Woof!”

Tornado Nero seguì Fei abbaiando con forza e tutti i cavalli da guerra nel raggio di cinquanta
iarde ne furono terrorizzati. Schiumarono dalla bocca e crollarono a terra fremendo.

I re a cavallo non se lo aspettavano e così precipitarono a terra, sporcandosi le facce e gli abiti di
fango.

Quando si rialzarono e tornarono a scappare a piedi urlando, videro un’ombra scattare di fronte
a loro. Fei li aveva già raggiunti con un balzo. Dalle spade viola e verdi nelle sue mani colava
liquido rosso, che bagnava l’erba nel terreno e l’odore del sangue riempì le narici dei sovrani.

In quel momento Fei sembrava proprio un demone appena strisciato dall’inferno. Tutti questi re
non avevano mai visto una scena del genere, erano terrorizzati. Si inginocchiarono e implorano
pietà mentre tremavano…

Accanto a loro, tutti i soldati stavano ancora fuggendo, i guerrieri sconfitti erano nel caos e non
avevano il tempo, né l’occasione per salvare i loro re.

Che scena ironica!

“Legateli!” Fei fece un cenno e i poliziotti che stavano inseguendo i soldati sconfitti ubbidirono
all’ordine. Legarono con forza i re delicati, che iniziarono ad urlare ed implorarli per il dolore,
dimenticandosi della loro posizione prestigiosa. Sembravano dei maiali al macello.
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei non perse tempo con i re già catturati. Fissò subito lo sguardo sul re Chishui che stava
scappando lontano.

Grazie alla bestia ruggente del Fuoco veloce come il vento, la cui velocità superava quella di
qualsiasi normale cavallo e le poche guardie leali accanto a lui che lo stavano proteggendo, il re
Chishui era l’unico ad essere riuscito a fuggire.

Il grosso cane nero abbaiò e iniziò a sfrecciare come un fulmine, mentre Fei balzava su di lui e
partiva all’inseguimento.

“Fermatelo…” Il re Chishui notò che Fei si stava avvicinando e che il cane era un po’ più rapido
della sua bestia ruggente del fuoco. Il divario tra di loro si stava accorciando poco a poco e
questo fece quasi pisciare addosso per la paura il re Chishui. Si girò e vide l’esercito di ferro del
dio del fuoco in lontananza fermo. Come se avesse visto il suo salvatore, iniziò a gridare:
“Carica! Carica! Sbrigatevi e proteggetemi!”

In quel momento non gli importava più di preservare i cento soldati dell’esercito di ferro del dio
del fuoco. Finché fosse riuscito a scappare, era disposto a sacrificare tutto quanto.

Il corno risuonò, il reggimento di cavalleria pesante eseguì lealmente l’ordine del re. Spronando
le bestie ruggenti del fuoco con, iniziarono a caricare. Tenevano le lance con fermezza sotto le
loro ascelle e le puntavano di fronte a sé, i cavalieri sembravano delle macchine assassine mobili.
Il rimbombo degli zoccoli delle bestie ruggenti del fuoco fecero tremare la terra, come un torrente
d’acciaio inarrestabile che si stava precipitando verso Fei.

I cavalieri dimostrarono una capacità di coordinazione sorprendente.

Quando furono sul punto di incontrare il re Chishui, la formazione si divise in due dal centro e
lasciò un passaggio ampio due metri, aspettarono che il re e le guardie lo attraversassero e poi lo
richiusero, tornando alla loro forma invincibile. Le lance brillavano di luce fredda mentre le
bestie facevano tremare la terra e caricarono verso Fei.

Sembravano quasi una forza impareggiabile sul campo di battaglia.

Tutte le persone che stavano guardando la scena pensarono che il cane e l’uomo avrebbero subito
schivato l’assalto.
Dopotutto, non importava quanto uno fosse forte, non sarebbe stato abbastanza potente da
affrontare la carica combinata di così tanti cavalieri. Di fronte al loro attacco sarebbero
collassate anche le mura di un castello.

Ma…

“Woof! Woof! Woff!”

Il grosso cane nero emise un ruggito come se fosse impazzito. La sua bocca rossa rivelò le zanne
bianche e i forti muscoli dei suoi arti iniziarono ad ingrandirsi. Le sue dimensioni erano quasi
raddoppiate in un secondo. Poi rilasciò la sua energia esplosiva e accelerò in modo incredibile. Si
infiltrò tra le piccole fessure della formazione nemica da angolazioni sorprendenti.

Due lampi, uno verde e uno viola brillarono come meteore e i cavalieri non ebbero modo di
reagire. Dato che le loro lance erano così pesanti, non riuscirono a brandire le loro spade in
tempo e rimasero completamente vulnerabili di fronte all’assalto dei bagliori verdi e viola.
Iniziarono a cadere dai loro cavalli come dei ravioli al vapore in una pentola!

Le loro ferite erano sorprendentemente simili, tutte sulla gola dove convergeva l’elmo e
l’armatura che copriva il petto. Era anche il punto più vulnerabile per un cavaliere ben armato,
c’era solo una piccola guardia di ferro sul posto e non era sufficiente a fermare l’attacco di un
guerriero d’élite!

I cavalieri che caddero a terra non ebbero nemmeno l’occasione di gridare e furono schiacciati.

Nessuno poteva opporre resistenza alle spade verdi e viola. Le traiettorie del grosso cane nero
erano irregolari, poteva passare facilmente per la fessura più piccola, come un pesce che nuotava
nell’acqua, era davvero scivoloso. I cavalieri avevano già difficoltà a vedere il cane e l’uomo,
figuriamoci contrattaccare.

Entrambe le parti avevano quasi finito lo scambio di colpi.

Il famoso esercito di ferro del dio del fuoco perse un terzo dei suoi uomini durante questo incontro
e le perdite erano state tutte causate da un fendente alla gola e dalle cadute. Fei invece non subì la
minima ferita, sembrava che avesse appena finito un giretto turistico. Attraversò facilmente il
reggimento di cavalleria pesante, non rallentò minimamente mentre accorciava velocemente le
distanze con il re Chishui.

L’esercito di ferro del dio del fuoco caricava troppo velocemente e non poté girarsi in tempo. Si
precipitò verso la formazione di Chambord in lontananza.
“Me**a!” Gridò il capitano dei cavalieri Romain. In quel momento non c’era quasi nessuno a
difendere Chambord.

“Continua a guardare.” Disse con calma la principessa.

Fei raggiunse molto velocemente il re Chishui e le guardie. Tornado Nero non fu rallentato
minimamente dalle guardie, che caddero dai cavalli a causa dei fendenti. Fei sporse la mano e
prese il re Chishui dalla sua cavalcatura e lo lanciò a terra. Poi i poliziotti accorsero velocemente
e legarono il sovrano.

Fei diede una pacca sulla testa di Tornado Nero e il grosso cane ruggì, si girò immediatamente e
fermò i soldati che stavano per fuggire. Come osavano queste persone opporsi di nuovo a Fei. Gli
uomini, vedendo Tornado Nero bloccare il loro cammino, gridarono immediatamente e
cambiarono direzione, fuggendo dai lati sinistro e destro.

Pew pew pew pew!

Decine di frecce atterrarono ai loro piedi. Dai cespugli a lato, gli arcieri divini prima “fuggiti” e
le terrificanti arciere magiche apparirono all’improvviso. I lunghi archi nelle loro mani erano
incoccati e le punte affilate dei loro dardi stavano mirando verso i soldati colti dal panico. I loro
sguardi freddi bloccarono subito i loro movimenti, non osarono nemmeno fare un passo avanti.

Erano circondati.

Quattrocento persone erano circondate da meno di cento uomini.

“Inginocchiatevi, arrendetevi. Altrimenti non vi verrà mostrata nessuna pietà!” Gridò Fei.

Tutti i soldati rimasti si scambiarono delle occhiate. Nel momento in cui la prima persona gettò
via l’arma, gli altri la seguirono subito, inginocchiandosi ubbidientemente visto che avevano
perso da tempo il coraggio di opporsi.

In quel momento l’esercito di ferro del dio del fuoco era stato quasi annientato.

Nessuno avrebbe pensato che, dopo aver visto il segnale di una bandiera rossa, i ventidue uomini
che indossavano le armature pesanti nella formazione di Chambord e che sembravano sul punto di
collassare a causa del peso del loro equipaggiamento all’improvviso avrebbero iniziato a correre
come se fossero stati posseduti. La loro velocità era incredibile, non sembrava affatto che le loro
armature pesassero più di cento libbre.
I ventidue uomini si erano messi in linea orizzontale con fare impavido e avevano affrontato il
resto dell’esercito di ferro del dio del fuoco. Le loro armature erano estremamente resistenti,
dando ai loro corpi la protezione più primitiva, ma l’aspetto più terrificante fu il potere che era
esploso dai loro deboli corpi. Il capitano dei cavalieri Romain era rimasto a bocca aperta. Il
divario di forza aveva scioccato tutti quanti, perfino la principessa mostrava uno sguardo
sorpreso.

Chambord aveva usato lo stesso metodo e aveva scioccato la dea della strategia di Zenit.

L’avanguardia dei ventidue giganti di ferro aveva sconfitto due terzi dell’esercito di ferro del dio
del fuoco.

I circa trenta cavalieri rimanenti non ebbero il tempo di girarsi; si schiantarono nel muro di
torreggiante di ferro di fronte e persero all’istante ogni forza combattiva.

Nessuno si sarebbe aspettato che l’esercito di ferro del dio del fuoco sarebbe stato surclassato in
un assalto e tre scambi. L’aspetto più incredibile era che, dall’inizio alla fine, non avevano ucciso
un solo nemico. L’unico danno subìto dalle formazioni di Chambord erano un po’ di armature
deformate dalla collisione e alcuni uomini rimasti storditi dalla collisione. Ma il loro corpo
resistente potenziato dalla pozione Hulk li aveva già resi completamente immuni da danni del
genere.

In quel momento, l’attacco dell’esercito dell’alleanza era stato sventato completamente.

La principessa si girò e chiese con tono profondo: “Romain, hai capito le strategie di
Chambord?” La battaglia era già finita.

“Selvaggio, rozzo, diretto e… astuto e insidioso!” Romain con il suo viso immaturo sempre
sorridente ora mostrava una serietà senza precedenti. Aveva subito dato il suo parere ma aveva la
sensazione che un po’ di aggettivi non potessero descrivere pienamente Chambord e lo stile di
combattimento del suo re.

“Hai ragione…” La principessa si girò all’improvviso: “Ma non sono sufficienti a descriverlo
accuratamente. Se volessi farlo, userei un’altra parola…”

“Variabile.”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
Variabile?

Romain esitò lievemente e poi ne fu illuminato immediatamente.

Sì, era “variabile”.

A parte questa parola, Romain non poteva trovare altre parole per descrivere tutto quello che
aveva osservato. Fin dall’inizio quando il re di Chambord aveva portato le donne e i bambini nel
campo di battaglia, non credeva che quelle ragazzine sarebbero state arciere magiche,
incarnazioni della morte. Non credeva nemmeno che avrebbero avuto circa cinquanta arcieri
divini, né si immaginava che il grosso cane nero fosse così terrificante.
Non avrebbe mai pensato che quei ventidue guerrieri dalle armature pesanti e la formazione di
asce giganti sarebbero stati così distruttivi. Infine, non si sarebbe aspettato che il famoso esercito
di ferro del dio del fuoco sarebbe stato annientato completamente senza uccidere un solo nemico o
che la forza combattiva del re Alexander avesse raggiunto un nuovo picco…

Non si aspettava nulla di tutto questo.

Queste erano le variabili.

Il re Alexander aveva trasformato in realtà tutto questo.

Variabili del genere erano le più terrificanti, perché anche un comandante saggio, di fronte ad un
nemico del genere, sarebbe stato sconfitto da questa sequenza di variabili impreviste. Era
impossibile sapere cosa sarebbe successo un secondo dopo, né che asso nella manica avrebbe
mostrato il nemico. Una volta rivelato, avrebbe già deciso il risultato!

Troppo terrificante!

“Romain, ricorda bene ciò che hai visto oggi. Un giorno in futuro potresti doverlo affrontare
anche tu…” Le parole della principessa furono un po’ improvvise per Romain, che però rispose
comunque con un cenno d’assenso.

Tra gli innumerevoli generali reali sotto il comando del principe Arshavin, Romain non era il più
potente. Tuttavia aveva una mentalità calma e aveva molta voglia di imparare; era uno dei rari
generali conosciuti per la sua saggezza.
Aveva il talento per diventare un grande generale, così la principessa aveva infranto la sua regola
e lo aveva sempre tenuto accanto a sé, mostrandogli ciò che un normale generale non avrebbe mai
sperimentato.
Era ovvio il suo intento e anche Romain lo sapeva bene, così aveva sempre studiato in silenzio la
situazione. Questa piccola battaglia lo aveva scioccato molto e aveva bisogno di rifletterci
lentamente sopra.

…..

“Sua maestà, cosa dovremmo fare di loro?”

Chiese Paul-Pierce del Capricorno. Aveva già condotto i poliziotti a catturare tutti e nove i re e li
avevano lanciato di fronte a Tornado Nero. Un latrato del cane nero spaventò profondamente i
sovrani prima rispettati e riveriti, e alcuni di loro dalla mentalità più debole si erano già
inginocchiati, implorando disperatamente pietà.

“Ripulite il campo di battaglia, prendete tutte le persone, le armi e le armature e catalogatele


nell’inventario della città. Mandate tutti i prigionieri nella Lista Nera e lasciate che sia Oleg a
sorvegliarli. Uccidete quelli gravemente feriti e spostate tutti i cadaveri nel piccolo spazio nella
montagna posteriore…” Fei era a bordo del cane nero ed esaminò il campo di battaglia pieno di
sangue. “Prendete tutti i cavalli e le bestie ruggenti del fuoco, indipendentemente da quanto sono
feriti, nella stalla reale e mandate delle persone esperte a prendersi cura di loro. Saranno i nostri
piccoli tesori, muahahah!”

“Non puoi farlo, sono proprietà del regno Chishui! Non hai il diritto di reclamarli come tuoi.”
Gridò il re di Chishui mentre vedeva le bestie portate via una dopo l’altra.

Paa!

Pierce rise e diede uno schiaffo in faccia al sovrano di Chishui. L’impatto terrificante gli diede
l’impressione di essere stato colpito da un martello di ferro. I denti del re volarono attorno e sulla
sua faccia spuntarono all’istante dei lividi. Non poteva più parlare con chiarezza. Stringeva gli
occhi per via del viso gonfio e il suo naso era rotto.

“Zitto! I prigionieri dovrebbero accettare il loro fato. Questi oggetti sono il bottino di guerra del
re Alexander, incluso te!” Pierce non diede nessun rispetto a questi prigionieri di alto profilo e
alcuni dei re erano già svenuti dopo aver visto una scena così cruenta. Quelli ancora coscienti non
osarono più combattere e rimasero a guardare in silenzio mentre i poliziotti ripulivano il campo di
battaglia, portando via le loro proprietà.

Il tramonto era rosso come il sangue.

Gli avvoltoi si libravano nel cielo, questi enormi uccelli dai becchi affilati avevano sentito l’odore
della morte e dei cadaveri, così stavano formando degli stormi nelle montagne distanti dietro
Chambord. Il loro rumoroso gracchiare diede un’impressione opprimente.
“Lascia che firmino il documento, raddoppiate il prezzo delle riparazioni di guerra e date loro un
solo mese per consegnare tutto a Chambord. Se non potranno radunare abbastanza denaro in
questo breve periodo di tempo, possono compensarci con minerali o altri materiali. Eheh, le
parole dei principi non sono affidabili, ma ora che i loro re sono qui, probabilmente i loro paesi
dovrebbero mantenere la parola, vero? Passate il mio messaggio parola per parola: chi osa
rifiutare, quando arriverà la scadenza, porterò la testa del loro re a fare loro visita per chiedere
io stesso un compenso!” Dopo una grande vittoria, l’atteggiamento di Fei si era indurito.

In effetti si era già aspettato che tenere i principi in ostaggio avrebbe causato delle conseguenze.
Dopotutto i principi non erano dei re, così non sarebbero stati così importanti. Per questo si era
già aspettato di fare un po’ di fatica per ottenere dei risarcimenti. Tuttavia non credeva che
avrebbero formato un’alleanza e gli avrebbero fatto visita così velocemente; Fei aveva la
sensazione che qualcosa non tornasse.

“Lasciate che sia il guardiano Oleg a prendersi cura di questi re. Falli confessare come hanno
pianificato ed eseguito questo viaggio. Ho bisogno di sapere ogni singolo dettaglio su come si
sono radunati questi nove regni!” Fei poi diede un colpetto al grosso cane nero e iniziarono ad
incamminarsi verso Chambord.

Questa battaglia era stata vinta facilmente.

In effetti, con l’attuale forza di Chambord, non c’era bisogno di usare tutte queste tattiche per
vincere. Bastava la carica dell’esercito di Chambord per occuparsi del problema, ma Fei aveva
usato questa semplice battaglia per allenare i suoi soldati. Voleva aiutarli ad abituarsi ai vari
aspetti della guerra, dalla pianificazione, alla cooperazione, al posizionamento dell’avanguardia,
a seguire ordini e così via. Inoltre desiderava anche che facessero combattimenti ravvicinati ed
entrassero in contatto con la morte e il sangue.
Sapeva che un esercito potente non solo avrebbe avuto bisogno di una forza straordinaria, ma
anche di risoluzione e determinazione. Fei poteva usare le pozioni Hulk e altri oggetti del mondo
di Diablo per potenziare i suoi soldati, ma non poteva farli abituare al lato sanguinoso e spietato
della guerra. Lo si poteva apprendere solo personalmente in un vero campo di battaglia.
Chambord era un piccolo regno sottoposto nel confine rurale, così non aveva mai partecipato ad
una vera guerra per molti anni. Lo scontro con l’esercito dei cavalieri neri era stata una battaglia
del genere, ma erano stati costretti a combattere ed era diverso da questo conflitto in cui invece
avevano preso l’iniziativa.

Questo era il motivo per cui Fei aveva temporeggiato, mettendoci due intere ore in una battaglia
che avrebbe potuto terminare in dieci minuti.

Fei si avvicinò lentamente alle porte e scorse con lo sguardo i volti dei soldati.
I fatti dimostravano che i suoi sforzi di oggi non erano stati invano, perché negli occhi di questi
soldati, oltre ad un po’ di panico, Fei vide degli spiriti più fermi e coraggiosi… Avevano iniziato
ad adattarsi a conflitti del genere.

Il sangue e il fuoco erano i modi più facili per fare crescere una persona.

Questa battaglia era stata una completa vittoria!

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Le persone catturate furono rinchiuse in prigione e le loro armature ed armi furono radunate in
ordine nelle sei carrozze su cui stavano le ranger. Nemmeno i pezzi danneggiati furono tralasciati.
I poliziotti di Chambord furono all’altezza del loro titolo. Le pianure di fronte al castello furono
setacciate più di venti volte; non era rimasta nemmeno la piuma di una freccia.

Chambord aveva ottenuto molte ricompense da questa guerra.

Eccetto le cinquanta armature rare e complete della cavalleria pesante, c’erano circa più di cento
scudi, più di duecento lance e picche, più di trecento spade di ferro e più di ottanta delicate cotte
di maglia. Questi oggetti erano più che sufficienti per equipaggiare pienamente i soldati di
Chambord. Tutto l’equipaggiamento danneggiato potevano essere riciclati. Sarebbero stati
consegnati ai fabbri nelle montagne posteriori e usati per riforgiare o riparare armature, armi e
altri oggetti. Avrebbe alleviato molto la pressione dovuta alla mancanza di materiali appropriati.

I soldati erano ancora occupati, ma Fei stava già tornando nel castello con i ragazzini mentre
cavalcava il grosso cane nero. Mentre chiacchierava e rideva con loro, vide che questi ragazzini
erano estremamente entusiasti.

Quando si avvicinarono alle porte del castello, i cittadini di Chambord non riuscirono ad
aspettare e si precipitarono fuori dal regno per accoglierli. Le giovani avevano fiori tra le mani e
li lanciavano sulla strada su cui Fei e i soldati stavano per camminare e cori di “lunga vita ad
Alexander!” risuonarono nel cielo e riecheggiarono tra le antiche mura difensive. Tutti i ragazzini
accanto a Fei drizzarono la schiena e alzarono i petti. Erano orgogliosi di aver assistito a questa
vittoria notevole.

Anche il grosso cane nero era orgoglioso come questi ragazzini.

Questa bestia era così intelligente che sembrava avere l’intelligenza di un umano. Mentre
strizzava gli occhi e sorrideva, sembrava un uomo grosso, ma scaltro come Drogba. Con la gente
di Chambord era calmo e adorabile; non era affatto feroce come lo era stato di fronte ai nemici.
Ormai gli abitanti di Chambord si erano abituati completamente a questo cane incredibilmente
grosso. Dato che era sempre con Alexander ed era così intelligente, ma feroce, molti avevano
iniziato a chiamarlo il “cane divino”.

Fei vide la sua fidanzata Angela e la bionda Emma tra la folla.

Entrambe stavano seguendo la sacerdotessa Akara nelle montagne posteriori per studiare pozioni
ed erbe. Anche se Elena era ancora alle prese con la sua trasformazione, Fei era arrivato in
tempo, così non avevano dovuto affrettarsi a tornare nel castello.
Avevano trascorso più tempo con le ragazzine dell’accademia civile e militare di Chambod e
Akara per imparare un po’ di più. Dopo che Akara dovette tornare nel mondo di Diablo, scesero
dalla montagna ancora desiderose di imparare.
Quando erano arrivate al castello, avevano sentito che Chambord era di nuovo sotto attacco! Si
erano precipitate velocemente verso le mura difensive e si erano calmate dopo aver sentito che la
battaglia era finita e che Chambord aveva ottenuto una splendida vittoria.

Fei rise mentre saltava giù dal grosso cane nero. Senza badare al fatto che c’erano molte persone
attorno, aiutò la sua splendida fidanzata a salire sul dorso di Nerino. Angela, che arrossì sotto lo
splendido tramonto, sembrava una dea.
Circondato dalle grida esultanti dei cittadini e acclamazioni, Fei tornò lentamente nel palazzo del
re tenendo per mano Angela ed Emma. Il sole proiettava un po’ di lunghe ombre dietro di loro
dando un’atmosfera pacifica e calorosa alla scena.

Quando passarono vicino all’accademia civile e militare, Fei fece congedare i bambini che li
stavano seguendo. Naturalmente, prima di andare, assegnò loro dei “compiti”. Disse loro di
prendere un po’ di piume e pergamena dall’accademia.
Voleva che ognuno di loro consegnasse un tema con i loro pensieri e riflessioni. Fei desiderava
che tutti questi ragazzini potessero crescere e diventare dei generali. Chambord aveva proprio
bisogno di talenti.

Dopo un cammino pieno di risate, tornarono finalmente nel palazzo del re. Fei iniziò a ricordare
ogni momento della battaglia oggi e registrò tutto con attenzione in una pergamena. Questa era
un’abitudine che aveva sviluppato da molto tempo. Annotava tutto ciò che aveva scoperto e le
riflessioni del giorno; era un altro modo per diventare più forte.
Doveva ricorrere ad altri metodi a parte le abilità del mondo di Diablo; non erano sufficienti da
sole.

Era un altro periodo di lavoro.


La cena iniziò solo dopo che il sole tramontò da molto tempo tra le montagne ad ovest.

La cena fu molto sontuosa. Dopo questo periodo di osservazione, Angela, che era intelligente e
prestava molta attenzione ai dettagli, si era resa conto gradualmente che a Fei non piaceva il cibo
del palazzo del re. Aveva intuito perfino i suoi gusti. Inoltre Fei aveva menzionato senza farci caso
ad Angela e ad Emma come preparare un po’ di semplici piatti della terra.
Dopodiché Angela ed Emma avevano iniziato ad occuparsi della cena e Fei aveva apprezzato
molto la loro cucina.

“Alexander, Elena sta bene?” Chiese all’improvviso Angela durante la cena.

Fei si tese dopo aver pensato alle circostanze erotiche che erano successe nella stanza di pietra.
Pensò che il terrificante intuito femminile avesse fatto percepire qualcosa alla sua fidanzata, ma
quando guardò l’espressione preoccupata e pura di Angela, si rese subito conto di aver
rimuginato troppo.
Sentì un po’ di vergogna e disse sorridendo: “Non preoccuparti, ha solo incontrato un piccolo
problema quando stava allenando il suo potere magico, c’è stato un contraccolpo e il potere
magico l’ha ferita.
Fortunatamente l’abbiamo scoperto presto! Dopo che ha sistemato la cosa e un po’ di riposo, non
è più in pericolo.”

Angela si tirò indietro i capelli neri e setosi che le erano caduti di fronte agli occhi e mostrò
un’espressione felice. Si batté piano il petto e disse: “Lode al dio della guerra, ottimo! Mi sono
proprio spaventata quando l’ho vista sanguinare così! Eravamo tutti preoccupati per lei.”

Fei sorrise mentre inghiottiva un boccone.

Le avrebbe detto cos’era successo tra lui ed Elena prima o poi; non aveva intenzione di
nasconderglielo affatto. Sarebbe stato ingiusto sia per lei che per Elena.

Esatto, le piaceva Angela. Le piaceva la sua purezza e la sua gentilezza. Tuttavia con il passare
del tempo aveva iniziato ad affezionarsi anche ad Elena, le piaceva la cooperazione tacita che
avevano mentre combattevano. Fei era un po’ un Otaku quando era sulla terra, le ragazze erano il
suo punto debole. Con il tempo non aveva potuto che innamorarsi di queste due dee. Pensò che,
dato che Angela era la sua fidanzata, avrebbero finito con il trascorrere il resto della vita insieme;
tuttavia non si aspettava che il suo rapporto con Elena sarebbe arrivato a questo punto; sembrava
che la voce misteriosa nel mondo di Diablo avesse cercato intenzionalmente di farlo accadere.

Oggi non era un buon momento; Fei decise di rimandare il momento in cui gliene avrebbe parlato.
Dopo cena, dato che Fei non era molto stanco, ebbe un’idea e portò Angela nella stalla reale.

Tutti i cavalli da guerra e le più di sessante Bestie Ruggenti del Fuoco che erano state catturate,
erano stati mandati qui. Queste stalle di solito molto vuote finalmente si riempirono di rumore.
Non c’erano molti servi e domestiche nel palazzo del re, ce n’erano solo uan decina. Per il
momento non potevano tenere il passo con tutto questo lavoro. Così Fei aveva deciso di portare
Angela qui per calmare i cavalli spaventati e le Bestie Ruggenti del Fuoco; voleva andare a
vedere un po’ di animali per rilassarsi.

“Sta attenta, non sono ancora abituati al nuovo ambiente. Sono aggressivi ora e potrebbero farti
del male.”

Ricordò con attenzione Fei e disse ad alcuni servi di prendersi cura di Angela. Arrivò nella
sezione intermedia della stalla. Era il luogo dov’erano le più di sessante Bestie Ruggenti del
Fuoco.

Iniziò ad osservare con attenzione i discendenti dei cavalli divini e degli Unicorni.

L’aspetto esterno delle Bestie Ruggenti del Fuoco era quello di un cavallo, ma erano più forti e
più grandi. La loro pelle era cosparsa di scaglie, l’armatura diventava più densa vicino ai loro
zoccoli.
Quando queste bestie si arrabbiavano o si innervosivano, i loro occhi sarebbero diventati rossi. I
loro corpi erano eleganti, ma avevano dei denti molto affilati ed erano aggressivi. Potevano
portare un peso tre o quattro volte superiore a quello di un cavallo normale.
Erano classificati come Bestie Demoniache di livello 4 ed erano la cavalcatura perfetta per
cavalleria pesante.

Tuttavia queste bestie erano rare e selvagge; erano difficili da catturare e da addestrare. Erano
così aggressive che si sarebbero lasciate morire di fame dopo essere state catturate. Il regno
Chishui era stato molto fortunato nel trovare alcune Bestie Ruggenti del Fuoco ancora piccole.
Dopo diverse generazioni di addestramento e addomesticazione, avevano allevato queste creature.
Le Bestie Ruggenti del Fuoco avevano mantenuto la forza dei loro genitori, ma erano molto più
docili, per questo potevano essere usate dalla cavalleria.

Ma dato che il loro ambiente era cambiato e i loro proprietari precedenti erano spariti, molte di
loro si erano ferite dopo gli scontri della battaglia. Tutte quelle ancora vive erano state portate
qui e visto che erano affollate in questo piccolo spazio, i loro occhi erano rosso scuro; era ovvio
che fossero estremamente nervose e aggressive. Nessun estraneo si sarebbe potuto avvicinare.

All’inizio Fei cercò di avvicinarsi, ma una delle bestie cercò di dargli un calcio e un morso.
Fei ci rifletté ed ebbe un’idea, passò subito alla modalità druido.

A questo punto il suo personaggio era già al livello 21. Il Saggio di quercia e lo Spirito erano state
sviluppate; aveva una comprensione migliore di questa classe. non appena passò alla modalità
druido, sentì una sensazione di nervosismo, ansia e ferocia provenire da queste Bestie Ruggenti
del Fuoco. Fei percepì chiaramente tutte le loro fluttuazioni d’emozione negative; queste creature
erano come un gruppo di bambini impotenti, stavano tutti singhiozzando silenziosamente.

Fei usò lentamente la sua energia spirituale per avvicinarsi; fece del suo meglio per sembrare
amichevole e inoffensivo per abbassare la guardia delle Bestie Ruggenti del Fuoco. Poi si avvicinò
lentamente passo dopo passo…

“Sua maestà, questi tipi sono davvero aggressivi, non si avvicini troppo…”

Alcuni servi accanto a Fei lo avvertirono velocemente. Ma prima che potessero finire di parlare,
rimasero sbalorditi. Le Bestie Ruggenti del Fuoco che erano ansiose e aggressive non reagirono
affatto. Alcune di loro si avvicinarono al re e strofinarono le teste sulle sue mani, come bambini
che stavano cercando di lamentarsi con i loro genitori. I servi si sfregarono gli occhi, increduli.
“È troppo magico!” Pensarono tutti. Avevano provato molti metodi, ma nessuno di loro era
riuscito ad avvicinarsi a queste creature, uno di loro aveva quasi ricevuto un calcio in faccia.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Le capacità del re maestoso erano divine!

Non era la prima volta che questi servi vedevano le sue abilità magiche, ma rimasero comunque
scioccati.

Queste bestie aggressive e ansioso si stavano comportando come bambini perduti che avevano
ritrovato i genitori quando era apparso il re.

Tuttavia Fei non ebbe il tempo di riconoscere la sorpresa e la venerazione dei servi. Le sue abilità
da druido al livello 21 gli avevano permsso di essere accettato facilmente dalle Bestie Ruggenti
del Fuoco. Queste creature non erano molto intelligenti, avevano la mentalità di un bambino.
Non erano affatto come il grosso cane nero, così era facile ottenere la loro fiducia. Fei tirò fuori
un po’ di Pozioni Curative dal suo inventario e iniziò a guarire le Bestie Ruggenti del Fuoco
gravemente ferite.
Alcune avevano le ossa delle zampe spaccate, mentre altri avevano lesioni alle ossa del collo a
causa delle collisioni durante lo scontro. Queste bestie erano già sull’orlo della morte e fissarono
tutte Fei con espressioni implorati e tristi.

Dopo aver consumato circa cinque bottigliette, tutte le Bestie Ruggenti del Fuoco guarirono.

Era una fortuna che tutti e sette i personaggi avessero completato il primo atto nel mondo di
Diablo, il prezzo di conversione delle pozioni era diminuito drasticamente. Inoltre Fei era
diventato molto ricco vendendo gemme, così poteva permettersi questi costi.

Dopo aver curato tutte le Bestie Ruggenti del Fuoco, Fei si fermò per un secondo e poi aggiunse
una piccola porzione della Pozione Hulk nel loro abbeveratoio. Poi diede alcuni avvertimenti ai
servi e si allontanò.

Quando Fei lasciò l’area intermedia delle stalle, le Bestie Ruggenti del Fuoco si erano tutte
calmate. Dato che le aveva accarezzate e calmate, i servi, seguendo le sue indicazioni, riuscirono
ad avvicinarsi alle creature e a strigliare le loro scaglie simili al ferro. Quando le bestie videro
che Fei se ne stava andando, mostrarono tutte riluttanza a separarsi da lui, come se fossero
bambini lasciati a casa da un genitore occupato.

Questa scena magica scioccò di nuovo i servi.

Fei stava pensando a come usare la Pozione Hulk per addestrare e convertire queste Bestie
Ruggenti del Fuoco in cavalcature come Nerino. Mentre stava sognando ad occhi aperti, alzò lo
sguardo.
La scena che vide lo sbalordì; Angela, che stava indossando un lungo abito blu chiaro, era di
fronte ad un cavallo da guerra e sorrideva. Sembrava una splendida dea. I cavalli da guerra
ansiosi in qualche modo si calmarono e si inginocchiarono attorno ad Angela, come se fossero
delle guardie che stavano proteggendo la loro principessa.
Questa scena assomigliava alle storie descritte dai poeti vaganti di come gli unicorni si
inginocchiavano attorno alla bellissima dea della vita. Fei ebbe la sensazione che non sarebbe
stato fuori luogo in una fiaba; era un’atmosfera estatica e mistica.

Fei si sfregò gli occhi, ma non stava avendo le allucinazioni.

Era proprio strano. Fei era riuscito a calmare le Bestie Ruggenti del Fuoco ansiose grazie al suo
potere da druido, ma Angela? ‘Sarà anche lei un druido? Com’è riuscita a calmare questo gruppo
di cavalli ansiosi in così breve tempo? Ma non c’è una professione simile a quella del druido nel
continente Azeroth…’ Pensò Fei.

Anche i servi che dovevano proteggere Angela erano rimasti sbalorditi.


…..

“Alexander, non so perché, ma sento di poter percepire le loro emozioni. Non ho fatto nulla, ho
solo provato a confortarli e questi cavalli si sono inchinati ubbidientemente… Xixi, sono così
carini e anche docili!”

Angela rispose alla domanda che Fei le aveva fatto mentre tornavano a casa. Tuttavia questo lo
rese solo più curioso. In realtà si era accorto dell’affinità che aveva Angela con gli animali. Il
grosso cane nero che non aveva ancora bevuto la Pozione Hulk era molto feroce e le persone non
potevano avvicinarcisi. Invece Angela poteva domarlo facilmente e dargli ordini. C’erano
numerosi esempio di questa capacità, ma Fei non ci aveva prestato molta attenzione.

Ma ciò che era successo oggi era molto strano. Non poteva essere spiegato con una semplice
“affinità”. Quei cavalli da guerra erano molto testardi, nemmeno un addestratore di professione
sarebbe riuscito ad avvicinarsi a loro non appena si fossero trovati in un nuovo ambiente.
I poliziotti avevano usato molti metodi e anche la forza per farli entrare nelle stalle reali. ‘Com’è
riuscita Angela, che non ha nemmeno esperienza nell’addestrarli, a farlo? È molto interessante…
Che gli animali riescano a distinguere i belli dai brutti e non volevano fare del male ad Angela
perché è così splendida e pura?’

Fei scosse velocemente la testa dopo averlo pensato. Non poteva essere un motivo così ridicolo.

Sembrava che ci sarebbe voluto un po’ di tempo per scoprire questo segreto.

Dopo che tornarono nel palazzo del re, sia Angela che Emma erano molto stanche, così andarono
nelle loro stanze a riposare.

Fei non era ancora stanco. Si recò nel suo ufficio e iniziò a leggere e a fare esperimenti con le
semplici pergamene di allenamento che aveva radunato. Dopodiché, iniziò a creare nuove
pergamene usando le specialità della modalità assassino e le sue ipotesi.

Dopo aver memorizzato con attenzione ogni singolo canale di energia in un corpo umano da una
pergamena a due stelle, Fei passò alla modalità assassino e chiuse gli occhi per percepire il
potere speciale del suo personaggio: il “potere Zen”. Dopo aver sentito come l’energia
dell’assassino scorreva nel suo corpo, prese una piuma e disegnò ogni singola connessione
energetica sulla pergamena di fronte a lui. La combinò con i canali della pergamena a due stelle.

Poi Fei aggiunse un totale di sette nuovi canali. Dopo la revisione, la pergamena a due stelle: il
Colpo Spacca Pietra, aveva ottenuto quattordici canali di energia. Secondo come venivano
classificate le pergamene, adesso questa tecnica era arrivata a tre stelle.
Tuttavia questo valeva solo in teoria.

Fei non poteva garantire che un guerriero sarebbe riuscito ad allenarsi usando questa
pergamena, avrebbe dovuto fare esperimenti e scoprirlo.

Il processo di tracciatura di nuovi canali consumava molta energia. Fei si stancò solo dopo aver
revisionato una pergamena.

Andò nella sua stanza a riposare… All’improvviso un’energia vigorosa apparì nelle montagne
posteriori e Fei la percepì vagamente.

Ne fu scioccato e impallidì perfino. C’era una sola possibilità: qualcuno aveva attivato le trappole
magiche nelle montagne posteriori.

Non potevano essere i soldati che proteggevano la caverna sotterranea.

Si ricordavano la strada corretta per attraversare la montagna.

Questo significava… che c’erano degli intrusi!

Fei usò immediatamente il potere della modalità assassino e scomparì dalla sua camera da letto.
Si trasformò in un’ombra invisibile e scattò verso le montagne posteriori come un fulmine sotto il
cielo cupo; non svegliò nessuno.

Naturalmente Fei vide le fiamme rosse e i fulmini bianchi attorno all’area proibita. Erano molto
appariscenti nella notte oscura. Fei intravide alcune figure muoversi sotto la luce; era ovvio che
stesse avvenendo un combattimento.

“Chi va là? Chi osa introdursi nell’area proibita di Chambord?”

Fei sentì il grido di Peter-Cech da lontano. Le figure si muovevano e cambiavano posizione


continuamente. Le loro spade crearono molte scintille durante le collisioni. Sembrava che ci fosse
un solo intruso e Cech era accompagnato da un po’ di cavalieri sacri e guardie d’élite. Anche con
l’aiuto delle trappole magiche di Fei, potevano solo competere con l’intruso, che sembrava non
stesse nemmeno usando tutta la sua forza.

Fei finalmente arrivò.

“Arretrate. Lasciate che me ne occupi io!” Gridò Fei, che piegò le dita e formò un artiglio che
puntò all’intruso vestito di nero.
“Sua maestà!”

Cech e i guerrieri di Chambord sentirono la sua voce e capirono che era arrivato Fei. Ne furono
contenti e arretrarono. Avevano bloccato ogni possibile via di fuga che l’intruso avrebbe potuto
prendere.

Bam! Bam! Bam! Bam!

Quasi allo stesso tempo, Fei e il misterioso intruso vestito di nero si erano scontrati diverse volte.
Fei, che era nella modalità assassino, era quasi invincibile in questi incontri ravvicinati. Ogni
parte del suo corpo si era trasformata in un’arma e una raffica di attacchi piombavano
sull’intruso. Il suo avversario chiaramente non era pronto ad affrontare un guerriero con uno stile
di combattimento così strano, provò a difendersi e arretrò.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Nel mondo di Diablo, l’assassino era una delle classi più terrificanti. Si muoveva nell’ombra ed
era dotato di una furtività e tecniche letali incredibili.
Qualunque parte dei loro corpi poteva diventare un’arma spaventosa e lanciare un attacco fatale
da un momento all’altro. Inoltre era estremamente esperto nell’uso di varie armi. Anche se i
barbari erano riconosciuti come gli esperti nel combattimento ravvicinato, le loro tecniche e i loro
metodi di combattimento erano tirannici e si concentravano più sulla forza.
Tuttavia gli assassini primeggiavano nel combattimento corpo a corpo tecnico, come un serpente
velenoso celato nell’oscurità. Era difficile difendersi dai loro attacchi.

Nota traduzione: “si muoveva nell’ombra” (■■■■■■) letteralmente “arrivare senza lasciare
un’ombra, andarsene senza lasciare un’impronta”.

Quest’uomo con la maschera nera era un membro d’élite dalle abilità rare, eppure era stato
messo alle strette dalla serie di tecniche da assassino di Fei.

“Colpo della Tigre!”

Con un ruggito, Fei attivò all’improvviso la tecnica.

L’energia dentro il suo corpo iniziò a fluire con uno strano ritmo e velocità, e accadde una scena
sbalorditiva. L’illusione di due tigri cominciò a manifestarsi sui pugni di Fei, emettendo un
ruggito assordante.
I suoi attacchi erano veloci come fulmini, puntavano in continuazione verso l’uomo con la
maschera nera. Ogni pugno diventava più intenso, la forza di ogni colpo era il doppio più potente
di quello precedente. La testa della tigre apparsa dai pugni di Fei divenne ancora più completa,
avvolgendo le sue braccia. La forza della sua tecnica superò il picco del quarto livello,
esplodendo direttamente e lanciando un bombardamento.

L’uomo con la maschera nera non osò affrontare mosse così strane, ma efficaci. poté solo cercare
di schivare maldestramente.

“Artiglio del Drago!”

Con un altro ruggito, usò l’abilità dell’Artiglio del Drago.

Era una tecnica di calci a catena. I piedi di Fei si trasformarono in artigli affilati quando furono
ricoperti da energia. Erano così veloci da essere invisibili ad occhio nudo. Le sue due gambe
sembravano delle asce brillanti e l’uomo con la maschera nera fu completamente colto di sorpresa
a causa dell’improvviso cambio di tecnica. All’istante, Fei colpì l’avambraccio del nemico.
L’uomo grugnì mentre le sue braccia si deformavano. Con il sangue che colava dalla bocca, fu
scaraventato all’indietro.

Fei fece un balzo e lo inseguì, raggiungendolo all’istante.

Con un solo calcio, l’uomo con la maschera nera probabilmente avrebbe vomitato sangue e
sarebbe morto sul posto.

Ma durante questo momento critico, l’uomo con la maschera nera sussurrò qualcosa con tono
profondo e una fiamma viola iniziò a brillare per il suo corpo. Dopo che la fiamma scomparì, le
ferite sulle sue braccia guarirono all’istante. Tracce di viola viola si fermarono nell’aria,
sembravano una viola in fiore ammaliante, bloccando l’attacco feroce e fatale di Fei.

Boom!

La viola ammaliante e l’ascia enorme di Fei si scontrarono, sollevando ondate di vento


terrificante, danneggiando gli alberi attorno e frantumando innumerevoli rocce. La polvere si levò
nel cielo notturno e anche Peter-Cech che era in allerta in lontananza fu respinto dalla raffica.

Fei si girò a mezz’aria e tornò a volare verso l’uomo con la maschera.

L’uomo misterioso con il mantello nero subì un po’ di ferite minori, ma usò il flusso d’aria per
cercare di scappare. I suoi movimenti erano veloci come fulmini. Un cavaliere sacro sollevò la
spada e cercò di fermarlo, ma fu scaraventato via con un colpo di palmo. Dopo un po’ di scatti,
l’uomo con il mantello nero scomparì all’istante nella vasta notte.
“Vuoi scappare? Pugni di fuoco!”

L’energia dentro il corpo di Lin Ming iniziò ad agitarsi con un ritmo allarmante, attivando la
tecnica. Le fiamme cremisi iniziarono a bruciare crepitanti sui pugno di Fei, erano
particolarmente brillanti nella notte oscura mentre emanavano un’energia sbalorditiva. Le sue
mani tremarono quando usò questa tecnica e il fuoco sfrecciò nella notte come una meteora per
poi inoltrarsi nel profondo dell’oscurità.

Dopo pochi secondi, risuonò uno sbuffo profondo. Le fiamme brillarono e scomparirono. Poi
cadde il silenzio, come se non fosse successo nulla.

Fei atterrò su un enorme macigno vicino con un’espressione sorpresa mentre iniziava a riflettere.

‘Non mi aspettavo che sarebbe riuscito a scappare… è riuscito a spegnere i Pugni di Fuoco
dell’assassino. È davvero abile!’ Un po’ sorpreso, Fei non continuò ad inseguirlo. Dopo un
lampo, apparì di fronte al soldato ferito dall’intruso misterioso e passò alla modalità paladino.
Premendo un palmo contro la sua pelle, iniziò ad incanalare l’energia da paladino e apparì una
sfera di fiamme dorate. Fei aveva attivato l’abilità Preghiera e guarì velocemente le sue ferite.

“Sua maestà!”

Cech e gli altri cercarono di contenere lo shock nei loro sguardi e accorsero velocemente a
porgere i loro rispetti. Non si erano uniti allo scontro in cima alla montagna orientale, così era la
prima volta che vedevano le mosse del loro sovrano. Erano stati completamente scioccati dai
movimenti furtivi e dalle divine tecniche di combattimento ravvicinato come il Pugno della Tigre e
l’Artiglio del Drago.

“Um.” Fei annuì. “Peter, dimmi cos’è successo nel dettaglio. Avete scoperto qualcosa?”

“Sì sua maestà. Quell’uomo con la maschera era molto abile. Ha superato silenziosamente
quattro strati di trappole magiche. Se non avesse attivato per sbaglio una trappola del fuoco e non
fosse stato scoperto, avrebbe quasi superato le trappole. Con il vantaggio dei numeri e
conoscendo la posizione delle trappole, abbiamo potuto trattenerlo solo per circa due o tre minuti.
Se sua maestà non fosse arrivata in tempo, temo che sarebbe già entrato nelle terre proibite nella
montagna posteriore.”

Fei annuì e passò immediatamente alla modalità assassino. Fece una serie di strani segni con
entrambe le mani e riposizionò tutte le trappole nella montagna posteriore. Poi si voltò, camminò
verso il labirinto di pietra sotterraneo e chiese: ” Secondo te l’intruso di stasera era la stessa
persona che si è introdotta nella montagna posteriore prima della cerimonia?”
Cech rifletté mentre camminava e poi rispose con sicurezza: “Sua maestà, abbiamo affrontato
entrambi gli attacchi e, a giudicare dalla forza e dal tipo di energia, dovrebbe essere la stessa
persona. È solo che la sua forza sembra essere aumentata rispetto alla scorsa volta in cui è
apparso. Ciò che è strano è che questo intruso non sembra avere intenti ostili. Pare che stia
cercando qualcosa, così non ha cercato di ferire nessuno, altrimenti…”

“Altrimenti probabilmente sareste morti o gravemente feriti ormai.” Fei si grattò il mento, si
accigliò e disse: “L’ho notato anche io. È molto attento. Non ha mai cercato di ferire qualcuno,
per questo l’ho solo attaccato per dargli una lezione e non volevo davvero ucciderlo. Ho già
riposizionato le trappole magiche. Dovete solo stare attenti e non lasciare entrare nessuno nel
labirinto di pietra sotterraneo.”

L’uomo misterioso con la maschera nera non aveva intenti malvagi e questo rassicurò un po’ Fei.

Dallo scambio di prima, anche se era stato breve, Fei aveva scoperto già molte informazioni.
Le origini di questa persona erano sconosciute, ma le fluttuazioni di energia erano simili a quelle
delle tecniche della Sacra Chiesa. Tuttavia c’era anche una chiara differenza che le distingueva.
Non era una differenza deliberata e Fei non aveva dubbi al riguardo, così non sospettò del
sacerdote Zola e degli altri.
Inoltre quei due erano ossessionati all’idea di diventare amici di un Prediletto da Dio, così non
avrebbero osato irritare Fei. Tuttavia, quella viola ammaliante formata dalla spada dell’uomo
misterioso era davvero memorabile. Fei avrebbe potuto usare questa informazione per trovare
altri indizi. Dopotutto, nella terra di Azeroth, membri d’élite che usavano energia del fuoco viola
erano davvero rari… Bisognava indagare lentamente. Dopotutto Peter era sicuro che l’intruso
fosse la stessa persona di prima e questo significava che doveva essere rimasto a Chambord per
molto tempo, doveva aver lasciato degli indizi.

Fei rifletté velocemente e presto arrivò nel labirinto di pietra sotterraneo.

Il labirinto di pietra era l’opera di innumerevoli soldati e artigiani che avevano lavorato giorno e
notte, e la prigione d’acqua terrificante e oscura era già cambiata drasticamente. Passò dalla
piccola piazza con le pile di cadaveri dei soldati dei nove regni e attraversò circa trenta porte di
ferro indistruttibili ben sorvegliate. Poi arrivò nello spazio più profondo della montagna.

L’area aveva un aspetto nuovo.

Le fredde celle di prima che avevano ospitato criminali in attesa di una condanna a morte ora
erano state restaurate completamente. Le barre di ferro gelide e le macchie di ruggine erano state
rimpiazzate da semplici porte di legno e finestre. La disposizione dei bracieri e di altri fonti di luce
erano state progettate con attenzione. Dopo il restauro, le stanze erano diventate più luminose.
L’atmosfera che dava la caverna di pietra non era più simile a quella di una gelida cella, ma di
una casa calorosa e sicura.

Le stanze sparse avevano diverse dimensioni e chiaramente funzioni differenti. Erano annidate
ordinatamente come dei favi sulle mura di pietra alte 400 metri. Le scale di pietra prima strette
erano state ampliate ed erano stati installati dei corrimano vicino per renderle più sicure.

Insieme alle scale, otto enormi catene cadevano giù dalla cupola e ognuna di esse era connessa ad
una gabbia di legno che poteva reggere il peso di dieci persone. Le gabbie di legno potevano
essere sollevate tirando delle catene di ferro connesse a quattro enormi ruote piazzate ai quattro
angoli dello spazio sottoterra. Era un semplice “ascensore” che aveva ideato Fei. Alla fine era
stato realizzato dopo le ottimizzazioni e i miglioramenti fatti dal fabbro Charsi e dai fabbri di
Chambord. Grazie a questi quattro ascensori, la distanza che dovevano percorrere adesso era di
circa 4-5 minuti, facendo risparmiare abbastanza tempo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Insieme agli “ascensori piratati” alcuni muratori avevano contribuito a trasformare questo spazio
in un labirinto di pietra sotterraneo.

Questi muratori erano molto affezionati ai miti e avevano dato sfogo a questa passione incidendo
ogni tipo di divinità e bestia mitica sulle mura di pietra prima rozze e monotone. Ricoprivano ogni
parete. Avevano anche raffigurato scene di antiche battaglia di dei ispirandosi alle leggende
riferite dai cantastorie e dai poeti. Naturalmente avevano posto anche le statue di tutti i re di
Chambord. Nonostante Fei fosse stato un sovrano per meno di tre mesi, le sue sculture erano le
più numerose. C’erano statue di lui alte 30-40 metri situate a nord, sud, ovest, est e al centro della
pancia della montagna, e le loro espressioni erano felici, arrabbiate, compassionevoli e in
posizione da combattimento. Erano maestose.

Erano state improvvisazioni dei muratori, non l’avevano fatto per compiacere il re.

A parte questi cambiamenti, un’altra iniziativa significativa era stata creare zone verdi.

Erano tutte piante di Chambord e, forse grazie alla qualità speciale e la temperatura del
sotterraneo, nonostante nel mondo di fuori le foglie fossero già diventate gialle e cadenti, qui
erano sempre verdi. Questo perché Fei si era lambiccato il cervello e aveva usato la sua misera
conoscenza di biologia per progettare un sistema di circolazione indipendente simile ad una serra.
La presenza delle piante aveva migliorato la qualità dell’aria dentro la caverna e permetteva alle
piante di rimanere sempre verdi indipendentemente dai cambi stagionali… L’intero labirinto
sotterraneo stava diventando lentamente un ecosistema a sé stante.

Naturalmente anche gli “ospiti” del mondo di Diablo avevano dato il loro contributo all’opera di
costruzione e rinnovo del labirinto di pietra sotterraneo.

Il fiume sotterraneo era stato modificato da alcune semplici formazioni magiche di tipo acqua da
Akara e ne deviò il corso in un canale creato apposta dai muratori. Grazie ad esse, il fiume non
era più freddo, era diventato caldo e pieno di vitalità, annaffiando tutte le piante vicine. Akara e le
ranger chiaramente erano state colte dall’ispirazione mentre costruivano ingegnosamente decine
di fontane artificiali grandi e piccole, rendendo la caverna un luogo incantato. Si potevano vedere
piante verdi e acqua ovunque, era una scena magica e bella.

Anche questo sistema aveva formato il suo ciclo. Nebbia bianca fluttuava sopra l’acqua e pesci
dalla coda rossa nuotavano con fare rilassato avanti e indietro.

L’intera caverna sembrava un paradiso, rendendo molto difficile per qualcuno collegarlo al
sotterraneo freddo e spaventoso che c’era prima.

Questo era il paradiso che Fei si era immaginato innumerevoli volte.

“Sua maestà, dia un nome a questo luogo per favore!”

“Sì sua maestà, il rinnovo della caverna è praticamente completo. È il momento di dare un nome a
questo posto!”

I soldati, i muratori e i fabbri che erano occupati a lavorare si erano radunati tutti dopo aver visto
arrivare il re. Molti di loro si erano già innamorati profondamente di questo posto magico.
All’inizio nessuno pensava che avrebbero potuto creare un ambiente così splendido e ora
mostravano tutti dei sorrisi orgogliosi, pieni di soddisfazione.

Fei rise: “Ahah, va bene. D’ora in avanti questo labirinto di pietra sotterraneo diventerà la nostra
base segreta di allenamento. Questo posto è stato creato grazie al contributo di tutti, così
chiamiamola…” Poi Fei aprì le mani ed evocò le spade viola e verde. Sotto gli occhi di tutti,
camminò velocemente verso il macigno di fronte all’entrata della montagna e balzò
all’improvviso. Le lame si trasformarono in due luci brillanti mentre danzavano sulla pietra, le
scintille schizzarono ovunque mentre cadevano detriti. “Chiamiamola la città degli eroi!”

Città degli eroi!

Dopo che Fei atterrò, le pietre caddero e tre grosse parole apparirono di fronte alla folla.
Un’ondata di acclamazioni risuonò all’interno della montagna.

“Città degli eroi, ahah, ha un doppio significato. Primo, questa città di pietra magnifica è stata
creata grazie agli sforzi e al sudore della gente di Chambord. Secondo, spero che tutti gli abitanti
di Chambord che escano da questo regno segreto siano tutti eroi dallo spirito indomabile!”

Fei fece in tempo a finire il discorso che alcuni soldati e muratori avevano già iniziato ad
entusiasmarsi. In questo continente dove la gerarchia era così importante, la gente comune era
molto facile da soddisfare. Poter ricevere il titolo di “eroe” da un re era già un onore di cui si
sarebbero potuti vantare per generazioni.

…..

La folla gradualmente si disperse e iniziò a finire gli ultimi ritocchi per la città degli eroi.

Il capo delle guardie, Peter-Cech, diresse i cavalieri sacri sotto il suo comando per continuare a
supervisionare e a sorvegliare l’opera. Il guardiano Oleg era stato convocato con poco preavviso
e stava appresso a Fei. Arrivarono in una camera di pietra riservata apposta per il re. Fei la
guardò con attenzione e annuì soddisfatto. La maggior parte del mobilio era fatto di pietra e c’era
un piccolo laghetto con una fontana a sirenetta al centro della stanza, nell’acqua nuotava anche
un gruppo di pesci dalla coda dorata. I fiori e l’erba verde, le decorazioni semplici erano lo stile
che preferiva Fei.

Fei raccolse un po’ di cibo per pesci e si mise accanto alla fontana, stuzzicando i pesci mentre
chiedeva: “Dimmi, l’interrogatorio sta procedendo bene?”

“Molto bene, queste persone non meritano il loro titolo da nobile, sono tutti timidi come ratti.
Drogba e Pierce hanno legato un po’ di guardie a delle rocce e li hanno fatti annegare nel fiume
Zuli, e così li hanno terrorizzati subito.
I re dei nove regni non hanno osato resistere minimamente e hanno tutti firmato subito il nuovo
contratto. Secondo gli ordini di sua maestà, abbiamo già liberato le loro guardie personali più
fidate per tornare subito nei loro rispettivi paesi per preparare il compenso…”
Disse con orgoglio Oleg mentre le sue sopracciglia danzavano. “Abbiamo interrogato
separatamente i re e, da ciò che hanno detto, hanno osato attaccarci non solo perché non
volevano pagare il compenso per i loro principi, ma sopratutto perché sono stati convinti da una
persona misteriosa.”

“Oh? Una persona misteriosa?” Fei sbriciolò il resto del cibo per pesci nelle sue mani, lo lanciò
nel laghetto, poi si batté le mani e disse: “Che tipo di persona misteriosa?”
“Quegli stupidi re non sanno quale sia la sua identità e hanno solo qualche informazione.
Dovrebbe essere un potente mago della capitale San Petersburg, è solo che non ha seguito
l’esercito qui stavolta.
Ma aveva un seguace, il mago dell’elemento vento che ha iniziato l’attacco sul ponte di pietra
questo pomeriggio. Ha seguio l’esercito in città ed è stato catturato da noi. Ma è un nobiletto di
una grande famiglia nell’impero ed è arrogante per via della sua identità. Senza un ordine da
parte di sua maestà, non abbiamo osato punirlo, così…” Disse il guardiano Oleg con
un’espressione preoccupata.
Un’identità del genere era molto più sensibile di quella dei nove re, la questione avrebbe coinvolto
anche potenti famiglie della capitale, così Oleg non aveva osato agire imprudentemente e aveva
chiesto a Fei di fare questa decisione.

“Sono davvero un gruppo di idioti, non sanno nemmeno chi era quella persona e dopo essere stati
istigati hanno deciso di attaccare Chambord? Devono avere i vermi nel cervello, come sono
diventati dei sovrani?”
Fei scosse la testa e poi disse con fare serio:” Non preoccuparti da che famiglia di che impero di
me**a provenga, scopri l’identità di quell’uomo misterioso ad ogni costo! Lo sai, nessun nemico
può uscire a testa alta dalla lista nera di Chambord. Dato che hanno osato attaccarci, allora
rimpiangere di essere vivi.
Mi ricordo che venivi chiamato ‘Tocco della Morte’ dalla gente di Chambord un tempo, le loro
espressioni sarebbero cambiate quando sentivano il tuo nome. Ora è il momento che dimostri cosa
significa fare piangere perfino le pietre! Ricorda, i nemici non si meritano mai pietù e c’è la lista
nera ha un solo scopo, trarre le informazioni che voglio!”

La reazione di Fei fece sussultare un po’ Oleg, che poi rispose dopo aver raddrizzato la schiena:
“Sì sua maestà!”

“Tieni, occupati di questi compiti quando riesci.” Disse Fei, poi una pergamena tagliata in un
quadrato perfetto volò verso il guardiano. Oleg ne fu sorpreso e Fei continuò: “È una lista di ciò
che dovrai fare entro il prossimo mese.” Fei non spiegò altro. In effetti, a parte Oleg, anche i capi
principali di Chambord; Bast, Brook e altre figure importanti avevano ricevuto delle pergamene
simili.

Il guardiano esitò per un secondo e poi capì subito cosa intendeva Fei e disse scioccato: “Sua
maestà… partirà da Chambord per un po’ di tempo?”

Fei annuì.

Non disse altro. Rimase di fronte alla fontana, il suo sguardo fissava oltre il guardiano rivolto
verso la regione più profonda della montagna. Laggiù c’era un’enorme porta di ferro nera come
la pece alta oltre venti metri, sembrava che celasse un mostro gigantesco dalle fauci spalancate.
Nessuno sapeva cosa ci fosse dietro quel portale di ferro. Negli ultimi due secoli, molti re di
Chambord avevano provato ad esplorare quella regione ma, a parte gravi perdite, nessuno di loro
era riuscito a scoprire minimamente quali segreti celasse.

“Sua maestà, ora…” Oleg seguì lo sguardo di Fei e capì il suo piano. Era scioccato e disse: “Sua
maestà, quel luogo è troppo pericoloso… troppo pericoloso!”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei scosse la testa e guardò Oleg con meno severità. Dato che il grassone poteva comportarsi in
questo modo, doveva avere una coscienza. Fei si rese conto di aver fatto la scelta giusta
perdonandolo.

“Rilassati, so cosa sto facendo.”

Ciò che il guardiano Oleg aveva detto era giusto. Lo spazio dietro questa porta di ferro nero era
molto pericoloso. Molti avventurieri che erano entrati per ordine dei re precedenti non ne erano
più usciti. Tuttavia Fei aveva dei motivi per esplorare e vedere cosa c’era dietro questo ingresso.
Da molte prospettive, c’erano molti segreti riguardo a Chambord. Anche se poteva sembrare
misterioso, il regno praticamente era seduto su un vulcano che poteva eruttare da un momento
all’altro. Perciò Fei doveva ridurre il raggio d’azione dei danni che avrebbe potuto fare fino ad
un livello accettabile.

Naturalmente Fei non avrebbe rischiato imprudentemente la vita.

Dopo aver superato il Campo delle Ranger, Atto 1 del Mondo di Diablo, le ricompense che aveva
ricevuto lo avevano riempito di sicurezza. Prima di passare oltre questa porta di ferro nera,
doveva organizzare e pianificare alcune questioni. Aveva la sensazione che la sua esplorazione
sarebbe durata a lungo. Perciò doveva assicurarsi che tutto a Chambord funzionasse
regolarmente dopo la sua partenza.

Fei iniziò i suoi preparativi.

Nel frattempo il guardiano Oleg preparò una marea di corde, catene di ferro e tinture. Era stato
anche preparato cibo e acqua in segreto. Eccetto questo grassone, nessun altro sapeva dei piani di
Fei.

Allo stesso tempo, aggiunse degli ultimi dettagli nella pianificazione della Città degli Eroi.
L’università di Chambord, di livello superiore rispetto all’accademia civile e militare di
Chambord era stata fondata silenziosamente nella Città degli Eroi. In confronto all’accademia
dove persone come Brook insegnano semplici tecniche di combattimento e corsi di meditazione
elementari per maghi, i corsi all’università erano molto più specifici e avanzati.
La sacerdotessa Akara insegnava come creare pozioni e pergamene, il capo militare Charsi
istruiva sulle frecce magiche e sul tiro con l’arco, Charsi le tecniche di forgia e l’osceno vecchio
Cain i fondamentali della magia e la meditazione magica. Warriv, il capo delle carovane ignorato
da tutti insegnava alcune marce, informazioni su spedizioni e come sopravvivere nelle aree fuori
dalla città.
Anche il paffuto Gheed, l’NPC che si nascondeva nelle profondità del campo e che amava fare
scommesse e ingannare gli altri era stato evocato nel mondo reale da Fei usando il suo titolo di
capo supremo. Gheed poteva istruire sull’arte dell’inganno, sulla diplomazia e psicologia…

A parte questo, Fei assunse il ruolo di principale e aveva aperto dei corsi specifici: assassinio,
combattimento ravvicinato, addestramento delle bestie, magia del ghiaccio, del fuoco e del veleno,
magia curativa, tiro con l’arco, lancio delle armi e creazione di trappole magiche.

L’università era stata fondata nella Città degli Eroi. Le classi erano state create già quando Fei
aveva deciso di ristrutturare la caverna sotterranea. A parte i maestri, ogni materia e programma
avevano il loro spazio e classi aperte. Tutte le infrastrutture elementari erano state costruite. Fei
aveva progettato tutto seguendo il modello della sua università di livello inferiore della sua vita
precedente.

Naturalmente c’erano anche delle aree di riposo.

Fei era di buon umore, così aveva creato tre piscine, un bar di medie dimensioni, un campo da
calcio e due da pallacanestro.
Poi aveva chiesto alla sua intelligente e ingegnosa fidanzata Angela e ad Emma di progettare la
parte esterna dei campi. L’interno delle palle era fatto dalle tenaci vesciche delle bestie
demoniache.
Dopo aver averle gonfiate, non erano diverse dai palloni di massima qualità prodotti dalle
macchine. In seguito poté apprezzare il motivo per cui questi due sport erano così popolari
durante la sua vita precedente. Dopo che Fei spiegò le regole e ne promosse la diffusione, il calcio
e la pallacanestro si diffusero come una malattia a Chambord. La loro popolarità superò le
aspettative di Fei.
Dopo che furono costruiti altri campi, molti cittadini di Chambord che un tempo facevano solo
passeggiate dopo cena invece iniziarono a dedicarsi a questi sport. Poi la squadra di
pallacanestro composta dai ventidue uomini forzuti, inclusi Drogba e Pierce, divenne invincibile
in città… le attività ricreative avevano coinvolto ogni cittadino.
Naturalmente l’esistenza della caverna sotterranea doveva essere tenuta temporaneamente segreta
ai cittadini.

Secondo il progetto di Fei, la gente che avrebbe frequentato l’università sarebbe stata scelta tra
gli studenti che si erano diplomati all’accademia civile e militare di Chambord e tra i soldati
esperti e leali. Altri criteri come il talento, l’età o le origini, che tradizionalmente erano molto
importanti ad Azeroth, non erano molto importanti per Fei. Dato che Chambord aveva
disperatamente bisogno di capi leali, Fei aveva allargato i requisiti per accedere all’università e
aveva dato occasioni a più persone!

Tuttavia questi studenti avrebbero avuto accesso solo alle aree prima delle ultime dieci porte di
ferro. C’erano un totale di venti ingressi prima dell’area centrale della caverna sotterranea, e la
maggior parte delle classi e delle aree di allenamento erano prima dell’undicesima porta di ferro.
Solo gli studenti che avevano superato molte prove avrebbero ottenuto l’approvazione del re e
avrebbero potuto vedere cosa c’era dietro l’undicesimo ingresso.

A parte lo sviluppo di capi e talenti, Fei prestò molta attenzione alle infrastrutture militari.

Ispirato da ciò che aveva letto nei libri e visto in tv nella sua vita precedenti, fece costruire nei
campi di allenamento militare. Creò anche aree di addestramento davvero pericolose.

In un buco profondo circa dieci iarde, aveva posto un piccolo “ascensore di ferro” fissato ad una
parete. Chiunque non fosse un guerriero o un mago a tre stelle sarebbe potuto salire e scendere da
questo buco solo usando l’ascensore. Qui Fei aveva evocato un po’ di mostri; quindici Guerrieri
Caduti e uno Sciamano Caduto ad essere esatti.

“Ognuna di queste creature ha la forza di un guerriero ad una stella. Il mostro più grande con la
strana bacchetta in mano è forte circa quanto un mago ad una stella. Questi mostri sono tutti
molto crudeli e astuti.
L’unico punto debole che hanno è che sono molto timidi. Dobbiamo assicurarci che sia un
ambiente sicuro dove combattere e fare esperienza per i nostri guerrieri. Finché non verrà ucciso,
lo Sciamano Caduto potrà resuscitare i mostri morti con la sua magia. In quel modo non dovrete
preoccuparvi di trovare dei rimpiazzi per i mostri che sono stati uccisi.”
Fei aveva convocato i capi principali come il guardiano Oleg, il Cavaliere dello Zodiaco del Toro
Drogba, quello del capricorno Pierce e Cech. Dopo aver spiegato la funzione di questo colosseo,
li aveva portati giù e li aveva fatti sperimentare le capacità di combattimento dei Guerrieri
Caduti.
Dato che Fei era capace di uccidere all’istante queste creature, nessuno di loro era davvero in
pericolo. Fei lasciò che Cech, il più forte tra tutti i capi, si occupasse di questo luogo dopo che
tutti capirono le capacità di questi mostri.
Fei aveva usato la miracolosa abilità Evoca per portare qui questi mostri. Quando tutti e sette i
personaggi avevano superato lo stadio del Campo delle Ranger, l’abilità era stata potenziata. Ora
Fei poteva usare un po’ della sua esperienza nel gioco per evocare ogni tipo di mostro o demone
da ogni mappa nel Campo delle Ranger. Tuttavia, visto che non poteva controllare nessuno dei
mostri che evocava, aveva pensato che sarebbe stato un ottimo modo per allenare gli studenti privi
di esperienza.

Dopo aver completato tutto, Chambord iniziò ad operare regolarmente senza ordini diretti del re.

Fei passò un po’ di tempo con la sua fidanzata Angela. Le diede il compito di aggiustare il
dosaggio della pozione Hulk per i cavalli da guerra e le Bestie Ruggenti del Fuoco alla sua
fidanzata, che aveva un’affinità sconvolgente con gli animali. Poi decise di annunciare che per un
mese sarebbe andato in isolamento per allenare una potente tecnica.

In realtà Fei si recò in segreto nella parte più profonda della caverna sotterranea con Oleg e gli
oggetti che il guardiano aveva preparato. Dopo aver aperto il portale rimasto chiuso per quasi
cento anni, Fei disse con serietà ad Oleg un’ultima volta prima di entrare nel corridoio stretto e
oscuro: “Dopo che entrerò, dovrai chiudere immediatamente. Non lasciare che si avvicini
nessuno. Dopo un mese, se busserò a questa porta di ferro dall’altra parte, ordina
immediatamente ai soldati di aprire. Capito?”

“Come desidera sua maestà!” Il grassone sapeva che non poteva fargli cambiare idea, poteva
solo eseguire i suoi ordini.

Fei si girò ed entrò nel corridoio.

Poi il guardiano Oleg usò la sua energia da guerriero e chiuse lentamente la porta di ferro,
cancellando tutte le tracce. Nessuno si sarebbe accorto che qualcuno aveva aperto l’ingresso
chiuso per circa cento anni.

Chambord iniziò a svilupparsi con un ritmo folle dopo che Fei se ne andò.

Naturalmente Fei aveva escogitato un piano B prima di entrare nel corridoio. Il capo militare,
Charsi, Akara e tutte le ranger che avevano la forza di guerrieri a cinque stelle stavano
proteggendo Chambord, e il capo dei ministri Bast e il generale Brook erano al comando. Anche
senza Fei, Chambord non avrebbe lasciato che i nemici si avvicinassero al castello.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
Il corridoio era lungo e buio. Dopo che la porta di ferro dietro di lui si chiuse, non c’erano più
fonti di luce.

Fei emise un lieve grido e avvennero dei cambiamenti mistici. Un elmo testa di luco, un bastone
corto, una cintura rossa, stivali di ferro, uno piccolo scudo d’ossa e un paio di guanti di pelo
gialli… Passò quasi all’istante alla modalità Druido ed evocò tutti gli oggetti e l’equipaggiamento
del suo personaggio di livello 21.
Quando un’enorme ondata di potere elementale apparve nel suo corpo, Fei ondeggiò il suo
bastone corto. Tre nuvole di energia bianca volarono dal bastone e si trasformarono in tre lupi
bianchi alti una iarda e lunghi due. Le creature circondarono Fei e sfregarono le teste contro di
lui con fare affettuoso.

L’abilità d’evocazione del Druido: “Evoca spirito del lupo”.

Al contrario dei mostri che provenivano dalle mappe nel Campo delle Ranger nel mondo di
Diablo, Fei poteva controllare i lupi evocati con questa abilità. Sembravano veri lupi e avevano
una loro intelligenza. Erano per natura estremamente intimi con il loro creatore ed erano degli
aiutanti speciali dei druidi.

C’era un motivo per cui Fei aveva scelto la classe di druido.

Dato che i lupi che aveva evocato potevano allontanarsi da lui, potevano aiutarlo ad esaminare il
corridoio. Anche se ci fossero stati dei pericoli, lo avrebbe saputo prima del tempo e avrebbe
potuto reagire appropriatamente. Così non sarebbe stato colto di sorpresa e non avrebbe perso il
controllo della situazione.

I tre grossi lupi ricevettero i loro ordini. Uno camminava a circa dieci iarde di distanza davanti a
Fei, uno a cinque-sei iarde dietro di lui e l’ultimo lupo era rimasto al suo fianco. Un uomo e tre
lupi si inoltrarono lentamente, ma con costanza nelle profondità del corridoio oscuro che
sembrava interminabile.

Fei era in piena allerta. Poteva vedere attraverso gli occhi dei lupi usando la connessione speciale
tra il druido e i suoi animali. Fei poteva vedere chiaramente l’ambiente attorno nel raggio di dieci
iarde; non sarebbe esagerato dire che potesse vedere e sentire tutto.

Dopo circa dieci minuti di camminata, Fei vide un’oscurità che avrebbe descritto con la parola
“spessa”.

Se non fosse stato per le luci dei suoi oggetti magici e dalle sue armature, insieme alla visione
notturna dei lupi, sarebbe stato proprio cieco. Nonostante questo però camminò comunque molto
lentamente. Dato che non c’erano chiari identificatori, Fei stimò di aver camminato solo per circa
tre chilometri. Il corridoio non era molto dritto; negli ultimi dieci minuti aveva già fatto quattro
svolte e la ripidità del passaggio era cambiata sei volte.

Era molto fortunato che non ci fossero biforcazioni. Quando Fei si fermò ed esaminò le pareti, si
rese conto che non erano troppo diverse dalle mura della città degli Eroi prima della sua
ristrutturazione. Erano semplici e rozze, prive di simboli o disegni. Se Fei non avesse visto i segni
di costruzione lasciati sulle pareti, avrebbe pensato che questo passaggio sotterraneo si fosse
formato naturalmente.

Ma l’aspetto più strano era che non importava quanto si inoltrasse nelle profondità del corridoio,
l’aria era ancora fresca come quando era entrato; non c’era l’atmosfera pesante e avvilente che i
tunnel e gli spazi sotterranei avrebbero avuto normalmente. Fei vide perfino un po’ di polvere
sulle pareti; questo significava che l’aria viaggiava e si muoveva frequentemente in questo
corridoio.

All’improvviso…

“Wooooo!”

Il lupo bianco di fronte ululò e Fei capì subito cosa stava vedendo; era un bastone nero lungo
circa cinquanta centimetri. Interessato, accorse velocemente e sfregò la testa del lupo per lodarlo.
Poi si chinò ed esaminò il bastone.

Capì subito cosa fosse, era solo una torcia fatta di ferro nero. Il suo carburante si era esaurito e
per questo motivo era stata abbandonata dal suo proprietario. Fei intuì che doveva essere
appartenuta ad un guerriero mandato qui dai re precedenti per esplorare questo corridoio. A
giudicare dalle note dettagliate nella libreria reale, gli ultimi sovrani di Chambord avevano
mandato più di cento persone qui ad esplorare, ma erano tutte scomparse nel passaggio. Queste
persone sicuramente avevano usato torce del genere per illuminare la via.

Come aveva previsto, dopo più di mezz’ora di cammino, Fei vide gradualmente più
equipaggiamento e oggetti lasciati dalle squadre di esplorazione.

C’erano torce, corde, uncini di ferro, vestiti e anche dei marchi di bruciature. Questi oggetti erano
davvero vecchi, la maggior parte del ferro era arrugginito e le corde e gli abiti erano tutti marci.
Quando Fei toccò un uncino appeso in una fessura nel muro, si frantumò e si ridusse in una pila di
ruggine.
A giudicare dai ritrovamenti, le squadre di esplorazione precedenti dovevano essere arrivate tutte
sane e salve fino a questo punto, ma per il resto non fornivano altri indizi. Fei a volte si sarebbe
fermato a fare una breve pausa; dopo aver mangiato un po’ di cibo e acqua che aveva estratto dal
suo inventario, avrebbe continuato il suo viaggio.

Gradualmente Fei sentì uno strano cambiamento.

Non era sicuro di quando fosse iniziato, ma del vento cominciò a passare per il corridoio. Era una
lieve brezza, come se qualcuno stesse soffiando contro di lui; era quasi trascurabile, ma Fei lo
sentì chiaramente visto che era un esperto. Mentre si inoltrava sempre più nel corridoio, il vento
iniziò ad aumentare sempre più d’intensità. Dopo un’ora di cammino, era diventato così forte da
spostare l’orlo della sua camicia sotto l’armatura e da scuotere il suo lungo mantello nero.

Fei si ricordò all’improvviso di quello che gli aveva detto il guardiano Oleg.

“Secondo i libri di storia, periodicamente risuona uno strano ruggito e poi appare una terrificante
forza risucchiante che trascina le persone nel corridoio. Per questo i re di allora non hanno
potuto fare altro che ordinare ai fabbri di forgiare queste due enormi Porte di Ferro per bloccare
il passaggio!”

“Vento? Forza risucchiante?”

Dovrebbe essere questo.

Dopo averci pensato, Fei divenne ancora più consapevole dell’ambiente attorno. Quanto doveva
essere potente la forza risucchiante per trascinare le persone dall’ingresso in questo corridoio.
Fei si spaventò un po’ solo a pensarci. Rallentò il passo ed alzò la guardia. Non voleva che il
vento che stava diventando sempre più forte gli facesse perdere l’equilibrio.

Dopo altri trenta minuti, il vento nel corridoio superò i limiti dei tre lupi bianchi che avevano la
forza di un guerriero ad una stella. Dopo una serie di ululati, furono trascinati via e risucchiati
nell’oscurità del corridoio.

Anche Fei stava barcollando, il potere del vento a questo punto poteva spostare mille libbre di
pietra.

“Roaar!!!”

Fei ruggì ed energia elementale marrone del fuoco brillò nel suo corpo.
Il suo corpo iniziò a cambiare. Se qualcuno lo avesse visto, si sarebbe spaventato così tanto che
avrebbe iniziato a gridare. Aghi di ferro simili a peli neri iniziarono a crescere sul volto, sul collo,
su tutta la pelle esposta di Fei. Il suo corpo iniziò a gonfiarsi come un palloncino; presto la sua
altezza e la sua robustezza raddoppiarono rispetto a prima. Zanne affilate spuntarono dalla sua
bocca e degli artigli affilati iniziarono a crescere dalle sue mani e dai suoi piedi.

Questa trasformazione avvenne quasi in un istante.

Quando queste fiamme elementali scomparirono, Fei si era trasformato in un terrificante orso
feroce.

L’abilità naturale del Druido; Orso Mannaro, permetteva a questo personaggio di trasformarsi in
un enorme orso. Fei aveva potenziato questa abilità fino al livello 4. Dopo aver cambiato forma,
la sua forza, la sua vitalità, i suoi punti salute e la sua difesa erano raddoppiati, ma aveva
mantenuto la sua intelligenza e qualche caratteristiche umane minori. Il punto debole dovuto alla
perdita di coscienza e controllo dopo la trasformazione era sparito.

“Roar!”

Fei ruggì con rabbia e l’intero corridoio sembrò tremare. Batté le zampe e il terreno duro come la
roccia fu segnato dai suoi artigli. Mosse le braccia e infilzò la parete con i suoi artigli; il vento
forte non lo influenzava più e continuò ad avanzare lentamente, ma con costanza.

La trasformazione dell’Orso Mannaro di livello 4 poteva durare per circa trenta minuti. Quando
l’abilità fu sul punto di disattivarsi, trovò come rifugio un rientro nel corridoio. La corrente qui
era più debole, così tornare nella sua forma umana e riposarsi un po’.

Era un bene che le abilità del mondo di Diablo potevano essere usate consecutivamente senza
nessun limite. Finché avesse avuto abbastanza mana, avrebbe potuto attivarle. Fei usò l’abilità
molte volte e avanzò lentamente. Dopo circa quattro-cinque ore, i venti finalmente si indebolirono.
E dopo un’altra ora scomparirono misteriosamente.

Il corridoio tornò alla sua calma precedente, come se non fosse accaduto nulla.

Fei tornò nella sua forma umana e rievocò i tre lupi bianchi per esplorare più velocemente il
passaggio.

Il tempo passò lentamente e Fei ebbe la sensazione di aver perso ogni senso dell’orientamento.
Non era sicuro dove lo avrebbe portato questo corridoio. Sentiva di aver già trascorso un giorno
nel corridoio; dopo tutte queste svolte a sinistra e a destra, su e giù, non era apparso nulla;
sembrava solo un enorme labirinto.
Alla fine, quando Fei decise di andare a riposarsi nel mondo di Diablo, il lupo bianco che stava
camminando proprio di fronte emise un ruggito entusiasta e Fei vide immediatamente ciò che
stava guardando. In uno spazio incredibilmente enorme c’era una marea di ossa bianche impilate
come una piramide al centro della stanza.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei si spostò velocemente e presto arrivò alla fine del corridoio, e la sua visuale si ampliò
immediatamente.

Un’enorme dimensione apparì di fronte a Fei e ad una prima occhiata gli sembrò di essere uscito
dal labirinto. Era una dimensione molto più grande rispetto alla città degli Eroi.
Non vide dei confini, solo un regno nero come la pece. C’era solo una debole luce che proveniva
da chissà dove. A mille metri di distanza da lui vide una torre simile ad una piramide bianca che
arrivava a cinquecento-seicento metri. La base della piramide era ampia oltre mille metri e si
assottigliava gradualmente verso la punta, che era appena non più di un metro.
Il suo colore era inquietante e brillava lievemente come una fiamma color orchidea. Questa zona
emanava un’atmosfera inquietante e orribile.

Whew!

Un flusso di fiamme elementali caotiche brillarono e sfrecciarono dal bastone corto nelle mani di
Fei.

Un secondo dopo risuonò un battito d’ali e un enorme corvo nero come la pece dall’apertura
alare di oltre un metro apparì all’improvviso sopra la testa di Fei. Volò in cerchio un paio di volte
attorno a lui, atterrò sulle sue spalle e poi cinguettò un po’ di volte alle sue orecchie, come un
bambino che giocava con i suoi genitori.
Fei sorrise e giocò un po’ con il corvo, poi disse un po’ di parole in una lingua misteriosa. Il
corvo pigolò allegramente e poi iniziò a volare sempre più in alto. Presto scomparì nell’oscurità
di sopra.

Anche i tre grossi lupi bianchi ricevettero degli ordini e balzarono velocemente nella dimensione
distante e iniziarono ad esplorare.

Poi Fei iniziò ad esaminare con attenzione l’ambiente circostante.


Questa dimensione non era completamente buia; la struttura a forma di piramide in lontananza
emanava una debole luce fluorescente e sotto i suoi piedi c’erano delle sottili fenditure. Ognuna
era lunga quanto un pugno, facendo sembrare il terreno una ragnatela. I solchi erano molto
profondi e sotto brillavano delle deboli fiamme rosse che davano un po’ di luce a questa
dimensione ampia e misteriosa.

Grazie a queste deboli fonti di luce, Fei continuò a guardarsi attorno.

Molto presto si rese conto che era un ambiente molto diverso dal corridoio semplice di prima. In
questa dimensione c’erano tracce di costruzioni, enormi pilastri di pietra dal diametro di dieci
metri dritti che partivano dal terreno. Erano solcati da linee semplici, segno che ovviamente erano
artificiali.
C’erano anche molti stili di colonne; le basi di alcune di esse erano a forma di rombo, altre di
cilindro o di quadrato. Ognuno di essi era alto almeno 20-30 metri. Un pilastro completo avrebbe
pesato almeno diverse decine di migliaia di libbre ed erano distribuiti in modo sparso nella
dimensione.
Osservandoli con attenzione, si poteva vedere che erano disposti in modo molto strano,
circondavano la terrificante piramide bianca al centro.

Fei controllò con attenzione questi magnifici pilastri e presto notò una stranezza; tutti i pilastri
caduti erano stati ribaltati da un enorme impatto. Alcune delle loro sezioni si erano rotte per la
caduta. Erano coperti di graffi causati da delle spade e, in molti casi, da ciò che sembravano
artigliate. Fei trovò anche un po’ di segni di pugni su diversi pilastri.

La pietra delle colonne era molto resistente, Fei non aveva mai visto un materiale del genere.
Assunse la forma di un enorme orso, concentrò tutta la sua forza e lanciò un colpo di palmo su
uno dei pilastri.
Il druido di livello 21 era già forte quanto un esperto al picco delle tre stelle e la sua forza
raddoppiò perfino dopo essersi trasformato, raggiungendo l’equivalente di un maestro agli inizi
del quinto livello.
Una potenza del genere era già incredibile, ma ciò che lo sorprese fu che il colpo di palmo non
lasciò nemmeno una lieve ammaccatura sul pilastro di pietra.

“Cosa…”

Fei sussultò. Questa scoperta gli diede un grosso shock. Sembrava che bisognasse essere almeno
un membro d’élite a sei o sette stelle per lasciare un segno sul pilastro. Chi poteva aver lasciato
questi marchi? Ovviamente gli innumerevoli segni di armi e pugni nella colonna non erano stati
lasciati da una sola persona. Questo significava che innumerevoli esperti a sei o sette stelle
avevano combattuto qui… che genere di posto poteva essere?
Pieno di dubbi, Fei continuò ad esaminare l’ambiente attorno e più lo faceva, più si spaventava.

Questo perché nei pilastri più lontani continuò a trovare altre tracce di battaglie e alcune delle
colonne erano state tagliate a metà da qualcuno ed erano cadute a terra… Che tipo di maestro
poteva lasciare dei danni del genere? Membri d’élite lunari? Lord di classe solare?

La complessità di questo ambiente superò le aspettative di Fei.

“Kraa, kraa, kraa…”

In quel momento sentì il corvo gracchiare.

Fei si concentrò sula visuale del corvo.

All’istante vide un campo di montagne di rocce frastagliate che coprivano l’intera area sopra la
sua testa. Fei ordinò al corvo di volare in ogni direzione per un po’ di migliaia di metri, ma
continuò a vedere sconfinate quantità di pietre, sembrava che ci fosse un’enorme cupola di pietra
invertita.
Fei non si era sbagliato; era ancora da qualche parte sottoterra o era lo spazio interno di
un’enorme montagna.

Sorprendentemente le profondità del corridoio contenevano un mondo del genere.

Fei osservò di nuovo l’ambiente circostante sopra di lui e poi fissò la magnifica torre bianca al
centro di questo mondo. Forse avrebbe trovato più indizi lì.

Tuttavia, quando si avvicinò, si rese conto gradualmente che qualcosa non tornava.

La fiamma color orchidea nella piramide bianca non emanava il minimo calore, sembrava…
fuoco fatuo?! Fei ne fu sorpreso avanzò velocemente verso l’enorme piramide, esaminandola
meglio grazie all’illuminazione del fuoco. Rimase subito scioccato; come poteva essere un’enorme
torre bianca?
Era una pila di scheletri. Questa struttura alta settecento-ottocento metri era una montagna di
ossa formata da innumerevoli scheletri.

Fei rabbrividì. Gli si rizzarono i capelli, aveva la sensazione che una mano gelida e invisibile
stesse toccando la sua schiena. Fei ripensò a tutti i film dell’orrore riguardo agli zombie. Di
quanti scheletri aveva avuto bisogno questa enorme montagna? Probabilmente non sarebbero
bastate nemmeno decine di migliaia di persone…

Dopo essersi calmato un po’, Fei continuò a guardarla.


Ma più la osservava, più ne rimaneva terrorizzato. Fei aveva scoperto che questa montagna era
insolitamente dura e non poteva distruggerla, come se fosse acciaio bianco raffinato. Inoltre la
pila di ossa era stata disposta in modo preciso, come se qualcuno avesse impilato con cautela gli
strati di ossa e li avesse inseriti nella montagna. Era una struttura piena di armonia architetturale
e artistica. Sulle ossa non c’era nemmeno un granello di polvere, pareva come nuova; non era
assolutamente una formazione naturale. Sembrava essere stata costruita artificialmente.

“Che questa montagna di ossa sia stata costruita da poco? Non significa che vivono altre creature
qui?” Dopo aver raggiunto questa conclusione, la schiena di Fei iniziò a ricoprirsi di sudore. Si
mosse velocemente attorno alla montagna di ossa, ma non trovò nessuna scala che potesse
portarlo in cima, né trovò fessure o passaggi. Strinse i denti, tornò a concentrarsi sul punto di
vista del corvo e gli ordinò di volare in cerchio attorno alla montagna molte volte. Tuttavia non
scoprì nulla.

“Ci vorrebbero decine di migliaia di anni di lavoro per poter costruire una montagna come
questa, ed è impossibile non lasciare tracce. È davvero strano…” Dopo aver impiegato un’altra
ora, Fei scalò personalmente la montagna per dare un’occhiata, ma non scoprì comunque
l’esistenza di altri organismi viventi.

Ma nel frattempo fece anche un’altra scoperta.

Questa montagna di ossa non era composta interamente da scheletri umani. Mentre la scalava,
notò delle ossa complete larghe più di 30-40 metri. Era ovvio che un tempo fossero appartenute a
qualche enorme creatura. Nonostante non ci fosse un cadavere completo qui, a parte queste ossa
enormi, Fei trovò molti scheletri che chiaramente non erano umani. Alcuni erano estremamente
sottili, altri troppo tozzi. Tuttavia questi resti avevano la stessa caratteristica in comune, erano
molto robusti e Fei non trovò nemmeno un pezzo da poter rompere con la sua attuale forza.

Ci poteva essere una sola spiegazione per questo fenomeno.

I proprietari di questi scheletri dovevano essere membri d’élite oltre il livello stellare, perché solo
esperti così potenti avrebbero potuto coltivare le loro ossa al punto da renderle dure più
dell’acciaio. Inoltre anche dopo che la loro carne era marcita, i loro scheletri erano stati
preservati per migliaia di anni, al contrario di quelli delle persone ordinarie che dopo solo un po’
di decadi sarebbero diventati fragili.

Questa congettura spinse Fei a riconsiderare la sua valutazione.

In altre parole, le ossa bianche impilate in questa montagna appartenevano a grandi esperti molto
più potenti di lui. Ma la domanda era, dove si potevano trovare così tanti potenti membri d’élite?
Poter creare una montagna di queste dimensioni richiedeva almeno decine di migliaia di
cadaveri… che decine di migliaia di maestri fossero morti qui? Com’era possibile? Esperti di
questo livello erano rarissimi nell’impero Zenit.

Questa era semplicemente una tomba per super membri d’élite!

Fei estrasse un osso a forma di machete lungo due metri, lo ondeggiò con noncuranza un paio di
volte, facendolo sibilare nell’aria. Poi Fei fece un salto e menò un fendente contro un pilastro di
pietra in lontananza.
Inaspettatamente creò una scintilla, simile a quando due pezzi di metallo si scontravano. Toccò
l’osso e mormorò: “È incredibile. Questo osso può essere usato per creare delle armi. Se solo tutti
i soldati a Chambord potessero avere delle ossa del genere, sarebbe come brandire delle armi di
livello divino!”

Fei si rese conto del valore astronomico di questi resti!

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

L’avidità della gente non sarebbe diminuita nemmeno in una situazione disperata, figuriamoci Fei
che non era in grande difficoltà.

Quasi nello stesso istante, iniziò il suo assalto.

Nel momento in cui Fei pensò che queste ossa potessero diventare armi di livello divino, il suo
sguardo si accese. Non esitò ad iniziare una ricerca frenetica. Presto centinaia di ossa che
assomigliavano a coltelli, lance o spade furono estratte dalla montagna e furono posate
ordinatamente a terra.
Ora il solo problema era come consegnare questi tesori. Anche se questi resti erano solo una
goccia nell’oceano per la montagna di ossa, sarebbero state sufficienti ad armare tutti i soldati in
città. Se ci fossero stati abbastanza uomini, le ossa di questa montagna sarebbero state sufficienti
ad armare un reggimento di nonmorti di un milione di persone!

Fei ci aveva pensato prima; dato che questo labirinto sotterraneo era il deposito di Reliquie degli
Dei e dei Demoni marcata su quella mappa misteriosa, allora questi scheletri probabilmente
erano i soldati e i generali della razza degli dei e dei demoni uccisi durante quella battaglia.
Tuttavia c’era ancora un aspetto difficile da spiegare, questa era ovviamente una piccola parte
delle reliquie degli dei e dei demoni, eppure aveva scoperto così tanti cadaveri qui. Da ciò che si
ricordava riguardo all’antica guerra descritta dalle pergamene storiche, qualcosa non tornava.
Secondo le note della famiglia reale, in passato la popolazione di entrambe le razze era limitata.
Era assolutamente impossibile per entrambe le fazioni aver investito decine di migliaia di soldati
in un conflitto.
Secondo le narrazioni storiche delle battaglie tra gli dei e i demoni, queste due fazioni in cima alla
piramide probabilmente ricoprivano ruoli di capi, comandando ogni sorta di clan sottoposto e
razza per combattere per loro. Queste razze sottoposte non erano le più potenti e questo
significava che questi scheletri probabilmente dovevano appartenere a loro.
Era troppo scioccante per Fei. Che la forza combattiva media di queste razze “mediocri”
registrate nei libri di storia avessero raggiunto un minimo di sei o sette stelle, o che i loro soldati
più potenti superassero anche i guerrieri stellari e lunari?

Era incredibile.

Truppe del genere avrebbero potuto spazzare via tutti i grandi imperi del continente di Azeroth.

Ma ora erano solo cumuli di ossa.

Fei si stancò dopo aver raccolto le ossa che potevano essere usate come armi. Dal suo ingresso
passando dalla porta di ferro nera fino ad ora erano passate almeno venti ore. Rifletté per un
secondo, cancellando l’evocazione del lupo bianco gigante e del corvo nero, scelse un po’ di pezzi
d’osso più piccoli e li ripose nel suo inventario. Poi aprì un portale di teletrasporto blu ed entrò
nel mondo di Diablo.

Il cielo nel mondo di Diablo stava per illuminarsi.

Fei andò prima a cercare la sacerdotessa Akara nell’angolo sud-est dell’accampamento e la seguì
per apprendere i princìpi magici della farmacia, delle erbe e delle pergamene magiche come al
solito. Dopo che l’abilità “Impara” era salita di livello, Fei poteva apprendere senza sforzo tutte
queste informazioni. La sacerdotessa Akara aveva solo bisogno di fare una breve spiegazione e fei
sarebbe riuscito a comprendere i punti chiave come se l’avesse già studiato prima. Se non fosse
stato per le sue distrazione e la sua sbadataggine, sarebbe già diventato un farmacista o un
creatore di pergamene ufficiale.

“Ho trovato qualcosa di strano, puoi identificare cos’è?”

Durante la fine della sua sessione di studio, Fei tirò fuori un pezzettino d’osso che aveva preso
dalla montagna e lo passò alla sacerdotessa Akara. Con un po’ di fortuna, forse la donna avrebbe
potuto identificare cos’era.
“Questo è…” La sacerdotessa Akara prese il pezzo d’osso con calma, esaminandolo con
attenzione e toccandolo in silenzio. Cambiò espressione all’improvviso ed esclamò: “Sono resti di
demoni? Mio signore, maestro Fei, come puoi possedere una cosa del genere? Dove l’hai trovato?
Ne hai altri?”

“Resti di demoni?” Fei ebbe un brutto presentimento sentendo questo nome. Aveva visto
raramente Akara fare un’espressione così sorpresa e chiese: “Che siano oggetti terrificanti?”

Akara lo guardò con entusiasmo mentre scuoteva la testa: “Il proprietario di questi resti in effetti
è davvero terrificante. È un’esistenza terribile e malvagia che non poteva essere tollerata
assolutamente dalla luce degli dei.
Ma i resti che ha lasciato sono ingredienti magici molto preziosi. Il pezzo d’osso che mi hai dato
dev’essere stato preso dal corpo di un potentissimo demone e la sua forza ha già superato di gran
lunga la tua immaginazione. Perfino Andariel non potrebbe competere con un centesimo del suo
potere.
L’osso lasciato da un demone di livello così elevato è un ingrediente magico estremamente
prezioso e può essere usato per forgiare potenti armi magiche. Dopo averlo ridotto in polvere, può
anche essere usato per creare pergamene e pozioni…” Ma poi la sacerdotessa Akara sospirò con
un po’ di tristezza: “Sfortunatamente è solo un pezzettino, sarebbe bello averne un altro po’!”

Fei sorrise con orgoglio e tirò fuori un resto un po’ più grosso dal suo inventario.

“Ne hai altro?” La sacerdotessa spalancò gli occhi.

Fei poi gliene porse un altro ancora più grande.

“Quanti ne hai in tutto? Tirali fuori, presto!!”

In quanto capo spirituale del Campo delle Ranger per gli ultimi secoli, quando mai Akara aveva
reagito in questo modo? Ma in quel momento sembrava quasi essere impazzita dopo essere stata
sedotta dai pezzetti d’ossa. Iniziò ad afferrare Fei con le sue mani emaciate e a scuoterlo, i resti di
questi demoni erano davvero importanti. Se ne avesse avuti abbastanza, allora la forza del Campo
delle Ranger sarebbe aumentata in breve tempo e non avrebbero dovuto più preoccuparsi dei
mostri demoniaci nelle lande selvagge.

“Li ho finiti, li ho finiti…” L’inventario del suo personaggio conteneva solo 5-6 pezzi dei resti
della montagna delle ossa e ora li aveva tirati fuori tutti sorridendo e sporgendo le mani.

La sacerdotessa Akara mostrò un’espressione triste, era un po’ delusa. Ma non appena vide i resti
dei demoni, tornò ad entusiasmarsi. Pensò di essere stata un po’ troppo avida. Solo pochi pezzi di
questi resti erano già un’enorme ricchezza. Come poteva aspettarsi di più?

Fei sghignazzò e proprio quando fu sul punto di informare Akara dell’esistenza della montagna di
ossa…

“Ah ahahahah, l’ho trovato, ora capisco, ahahah…” La risata particolare e folle del vecchio Cain
risuonò per l’intero Campo delle Ranger. Una figura corse verso la tenda di Akara. Era proprio
l’anziano Cain colto dalla sua follia. Aveva un po’ di libri sottili in mano.
Esitò un po’: “Uh, sei qui anche tu maestro Fei? Ahahah, ottimo, ho scoperto completamente la
differenza tra il continente delle Ranger e il sistema magico del mondo della promessa. Ahahah, se
non sbaglio, i due sistemi magici sono in essenza uguali. Ahahah, guarda, ho sbloccato
l’inventario dell’anello e ho trovato questo.”

Fei si fece passare i libri che teneva Cain e li esaminò. Era scritto tutto nella lingua del continente
Azeroth.

“Fiamma Feroce Distruttrice di Città? Guida del Nonmorto? Esplosione del Pavimento di Lava?
Ali di Fuoco? Strangolamento della Lingua di Fuoco?” Fei diede una breve occhiata ai libri,
erano principalmente pergamene magiche dell’elemento fuoco, insieme ad un po’ di tecniche
magiche di basso livello per i nonmorti. Questo mago di tipo legno a quattro livello di nome Evans
sembra aver conservato molti oggetti di qualità.”

“Ci sono molti oggetti dentro l’anello; dacci una bella occhiata tu stesso!” Il vecchio Cain aprì il
palmo e gli passò senza esitare l’anello pieno di tesori. Poi notò le ossa bianche nelle mani di
Akara ed esitò lievemente. All’improvviso gli venne un intuizione. Sembrava che anche lui avesse
riconosciuti i resti dei demoni. Scioccato, ne afferrò un pezzo e iniziò a sfregarlo con attenzione e
ad osservarlo. Questo vecchio assomigliava ad Albert Einstein era un ricercatore pazzo.

Fei prese l’anello. Dopo che era stato modificato dal vecchio Cain, l’aspetto dell’anello era stato
già trasformato un po’. Ora sembrava un geco che si era avvolto attorno al suo dito e nonostante
l’oggetto non fosse minimamente flessibile, sentì una sensazione confortevole. L’anello aveva
anche la funzione di proteggere il suo dito.

Consumando un po’ di mana, Fei poteva vedere l’enorme dimensione dentro l’anello quando
voleva. Sembrava una camera di pietra ampia almeno cento metri cubici. Era piena di roba, ma
disposta in modo organizzato.
C’erano circa quattro-cinquecento pietre dello stregone di ogni tipo, alcuni equipaggiamenti
magici dall’aspetto strano e alcuni beni di prima necessità come cibo e vestiti. Ciò che attirò di
più l’attenzione di Fei fu l’abbondanza di libri e pergamene magiche e di energia.
Erano tutte impilate in un angolo come una piccola montagna. La quantità di questi tomi e
pergamene superava già di gran lunga la collezione reale a Chambord. I maghi venivano spesso
definiti delle “librerie mobili” nella terra di Azeroth e sembrava che in effetti fossero davvero
degni di questo titolo.
Anche se Evans era solo un mago a quattro stelle, proveniva da un grande impero ed era un
discepolo del famoso mago Ferdinand, così le pergamene che aveva porato con sé naturalmente
erano preziose e rare.

“Ahahah, perfettamente in tempo. Ciò di cui ha bisogno Chambord adesso è proprio ogni tipo di
pergamena di energia e magica…” Fei toccò l’anello a forma di geco e pensò sorpreso: “Lo
spazio di questo anello è cento volte più grande dell’inventario dei personaggi. Così ora posso
scambiare molti più oggetti tra il mondo di Diablo e il mondo reale.”

In quel momento non c’erano molte persone nel Campo delle Ranger. Dopo che le tre abilità
divine di Fei erano aumentate di livello dopo che aveva ricevuto la sua ricompensa, ora poteva
creare dei passaggi capaci di teletrasportare le persone in tempo reale. Doveva solo consumare
un Portale cittadino e creare un semplice marchio magico nella città degli Eroi, e poi avrebbe
potuto trasportare la gente dal mondo di Diablo nella città degli Eroi senza nemmeno dover
essere presente. In quel momento il capo dei mercenari Kashya e il fabbro Charsi, insieme ad un
po’ di altre esploratrici erano state teletrasportate nella città degli Eroi da Fei per partecipare ai
lavori di costruzione e proteggere Chambord.

Pensando alla montagna di ossa dentro il deposito di reliquie degli dei e dei demoni, Fei capì che
il suo valore doveva essere ancora superiore a quanto aveva previsto. Uscì dal mondo di Diablo
ed usò l’abilità divina “Evoca” per teletrasportare direttamente la sacerdotessa Akara e il
perverso vecchio Xain nell’enorme dimensione misteriosa di fronte alla montagna di ossa.

“Questo è…” La sacerdotessa vide la montagna e si ammutolì per lo shock.

“Wahahahah… Com’è possibile? Ahahah…” Anche il folle Cain era rimasto senza parole per lo
stupore. Poi rise come un pazzo.

Entrambi urlarono allo stesso tempo e si scambiarono un’occhiata, sembravano dei mendicanti
affamati che avevano appena visto un maiale arrostito. Entrambi erano molto esperti ed erano
molto più consapevoli del valore di questa montagna. Le mani di Akara tremavano mentre
sfregava avidamente ogni pezzo d’osso bianco, come se stesse toccando la mano di un dio. Il
perverso vecchio cercò direttamente di mordere uno dei pezzi d’osso… I due anziani erano
impazziti completamente.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Coff coff coff, aspetta un secondo, ho anche qualcosina da ricordarvi. Da ciò che so, queste ossa
sono estremamente dure.” Mentre ne parlava, Fei passò alla modalità del barbaro ed evocò le
spade viola e verdi. Menò un fendente contro l’osso per fare una dimostrazione. Questo colpo
avrebbe ucciso facilmente un guerriero a tre stelle, ma non lasciò nemmeno un segno. “Vedete,
come possiamo forgiarle? O come possiamo ridurle in polvere?”

La sacerdotessa Akara mostrò un’espressione spazientita; era proprio esagitata. Disse senza
nemmeno girarsi: “Non puoi forgiarli usando strumenti e metodi normali. Ma hai sconfitto il
paladino corrotto Griswald e hai recuperato il martello magico di Charsi, non te lo ricordi? Il
martello contiene potere divino e può essere usato per forgiare queste ossa!”

Il martello di Charsi?

Fei si entusiasmò. In tal caso sarebbe stato eccezionale! Avrebbe potuto estrarre ed usare tutta
questa montagna di ossa.

Dopodiché non riuscì più ad aspettare. Usò direttamente la sua abilità miracolosa ed evocò
Charsi dalla città degli eroi in questo spazio misterioso.

“Wow, cos’è questo posto?” Charsi aveva i capelli legati a coda di cavallo. Dopo essersi
guardata velocemente attorno, iniziò a fissare la montagna d’ossa non troppo lontana. Il suo
sguardo appassionato si riempì di shock ed intimità: “È strano, perché ho la sensazione di essere
familiare con quelle cose? Cosa sono? Ossa?”

Fei rise e tirò fuori l’osso di una creatura sconosciuta; era lungo circa un metro e ampio venti
centimetri. Lo posò su una pietra piatta e fece un cenno a Charsi: “Avanti, avanti, prova a
martellarlo. Vediamo se può rompere l’osso.”

Bam!

Dopo un colpo, frammenti d’osso volarono in ogni direzione. Fei strabuzzò gli occhi.

Era incredibile! Questa semplice martellata aveva fatto a pezzi l’osso che lui non riusciva
nemmeno ad intaccare… Era magico! Il martello di Charsi sembrava la nemesi di questi resti
demoniaci!

Dopo aver dimostrato l’effetto di questo martello magico, allora il resto sarebbe stato facile.
Fei riferì con attenzione tutto ciò che sapeva delle Rovine Mitiche ad Akara e al vecchio Cain. Ciò
che lo imbarazzo fu che, dopo una breve sorpresa, ignorarono gli aspetti a cui aveva dato
rilevanza Fei e iniziarono ad inondare Charsi di informazioni sul valore e l’effetto di questi “Resti
Demoniaci”. Sembrava quasi che volessero che Charsi forgiasse immediatamente questa
montagna di ossa in numerosi oggetti magici. Naturalmente prima la tormentarono affinché
riducesse in polvere un po’ di queste ossa così che potessero fare più ricerche ed ipotesi.

Durante questo processo, Charsi si abituò lentamente ad usare le ossa come materiale. Forgiare
questi resti era diverso dall’utilizzare ferro e metalli. Se avesse usato troppa forza, l’osso si
sarebbe frantumato tutto e non avrebbe preso la forma che desiderava. Dopo aver visto Charsi
spaccare centinaia di ossa, la sacerdotessa e il vecchio “osceno” ebbero la sensazione che anche i
loro cuori si stessero frantumando. Era una fortuna che rimaneva ancora una montagna di questi
resti, altrimenti avrebbero preso sicuramente a calci la ragazza!

Dopo mezz’ora, forgiò una splendida spada d’osso.

Fei la soppesò in mano; era molto leggera e la lama era molto spessa. Era lunga circa un metro e
ampia circa cinque dita. Sembrava più adatta a tagliare, ma non fare molti danni. Ma dopo che
Fei la usò per colpire una roccia, lasciò un marchio di tre centimetri nella pietra durissima. Ne fu
così sorpreso che rimase a bocca spalancata. Dalla sua impressione iniziale, solo un guerriero a
sette o ad otto stelle avrebbe potuto lasciare un segno su queste rocce… La spada era così
tagliente che aveva superato le sue aspettative.

“Ahah, terrò io questa spada per ora.” Il re non si imbarazzò minimamente nel dirlo. Strinse
l’arma e la appese al suo fianco. Nessuno dei tre obiettò; dopotutto Fei era il supremo capo del
Campo delle Ranger e aveva il diritto di usare gli oggetti migliori.

Dopodiché Charsi tornò a forgiare le ossa, e la sacerdotessa e il vecchio osceno iniziarono a


camminare per la montagna di ossa e ad osservarla con più attenzione; volevano scoprire altre
informazioni. Sarebbe stato ancora meglio capire come si fosse formata.

I tre del mondo di Diablo si stavano occupando di tutto il lavoro e Fei era il solo rimasto
inoccupato.

Ma dato che non c’era più nulla che gli interessasse qui, evocò un po’ di ranger abbastanza forti
per sorvegliare questo spazio. Poi si rivolse alla sacerdotessa ed usò un Portale Cittadino per
incidere una semplice formazione magica sul terreno, così che la gente del Mondo di Diablo
potesse tornare nel loro territorio quando volevano. Poi iniziò ad avanzare e a continuare il
processo di esplorazione.
Quest’area era davvero grande. Dopo aver camminato per più di mezz’ora, quando si girò Fei
scorse solo vaghe luci cupe riflesse dalla montagna di ossa; non vedeva più Akara e Cain.
Sembrava che ogni bagliore fosse stato consumato dall’oscurità, non trovava più il fuoco acceso
da Akara.

Fei evocò i corvi e i lupi bianchi per proteggerlo; a sinistra, destra, di fronte, dietro e sopra.

Dopo un po’ di riflessioni ed esitazione, evocò Elena.

Quando la splendida mercenaria uscì dal portale, lo sguardo di Fei brillò. Sembrava che ciò che
era accaduto nella stanza di pietra l’avesse resa ancora più bella e attraente. Fei sentì un lieve
profumo; era molto familiare e gli fece ricordare cos’era successo prima. Pensieroso, ebbe la
sensazione che lo spazio cupo si fosse acceso.

Elena si avvicinò e disse piano abbassando lo sguardo: “Signor Fei!”

Fei sorrise, in quel momento ogni imbarazzo e nervosismo scomparvero. Strinse con naturalezza
la mano morbida della mercenaria, sentendo una sensazione liscia e fredda. Camminò accanto a
lei e disse: “Chiamami Alexander d’ora in avanti, non chiamarmi più signor Fei.”

Elena si sentì avvampare sentendo il calore che proveniva dalla mano del re. “Alexander…”
Disse piano.

Per un po’ nessuno dei due parlò. L’atmosfera era molto calma, eppure dolce, e non sentivano il
passare del tempo.

Dopo chissà quanto tempo, il lupo bianco di fronte a loro ululò. Fei accelerò il passo tenendo per
mano Elena; il corridoio finalmente stava terminando. Un abisso apparì a cento metri di distanza
da loro. Era ampio un centinaio di metri ed era così profondo che Fei non ne poteva nemmeno
vedere il fondo. Lanciò una roccia nella voragine e sentì il suono della pietra che cadeva solo
dopo più di dieci minuti.

“È… troppo profondo!” Sia Fei che Elena sussultarono.

Dopo aver sentito l’aria fredda e l’aura dell’abisso, esitarono dallo scendere giù per scoprire
cosa celasse. La voragine era gelida e lo sarebbe diventata ancora di più via via che fossero scesi.
Anche se erano forti, sarebbero stati congelati a morte senza avere una possibilità di
sopravvivere.

Dopo aver riflettuto per un po’, Fei guardò il muro di fronte a lui.
Forse erano connessi ad un livello più profondo; Elena capì quasi subito cosa stava pensando.
Estrasse l’arco e incoccò una freccia. Woosh! Un dardo di fuoco sfrecciò per l’abisso. Le fiamme
della freccia illuminarono l’oscurità, rendendo visibile cosa c’era nella voragine.

Il muro di pietra dall’altra parte dell’abisso era molto piatto e liscio come uno specchio, ed era
così grande che Fei non riuscì a vedere dove si univa con il soffitto.

Ciò che sorprese i due fu che la parete non era perfettamente liscia; c’erano numerosi buchi neri
che lo facevano sembrare un alveare. Fei ebbe la sensazione che numerose bestie si stessero
nascondendo nell’oscurità con le fauci aperte, in attesa della loro preda. L’atmosfera era cupa e
gelida.

“Lascia che vada io per prima!” Disse Elena.

Fei la afferrò per il braccio facendola ritrarre mentre scuoteva la testa: “Aspetta un secondo, ho
un metodo migliore… Guardiamo meglio il muro prima!” Dopodiché ordinò al grosso corvo che
stava volando sopra di esaminare il muro dall’altra parte dell’abisso. Allo stesso tempo passò al
campo visivo del corvo. C’erano decine di migliaia di buchi e caverne nel muro. Dopo aver volato
in cerchio attorno al muro, l’uccello scelse uno dei passaggi e iniziò ad esplorarlo.

Ciò che sorprese Fei fu che, dopo essere entrato nella caverna, lui, cioè il corvo, vide un corridoio
simile a quello che avevano percorso; non sembrava un varco che si era formato naturalmente.

Dopo che il corvo volò per la caverna e non trovò nulla di pericoloso, esplorò gli altri passaggi.
Erano quasi uguali, erano tutte grotte artificiali. A questo punto Fei poteva ipotizzare che fossero
state scavate da umani o da altre creature.

“Chi è stato? E perché hanno creato così tante grotte in questo muro?”

Per ottenere una risposta a questa domanda, Fei sarebbe dovuto andare ad esplorare le caverne e
i corridoi dall’altra parte.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Elena non disse nulla. Balzò e atterrò sul dorso del grosso corvo. Come una dea dall’abito
svolazzante, volò per l’abisso verso le caverne dall’altra parte. La mercenaria era molto magra e
leggera senza tutte le sue armature. L’enorme corvo era anche abbastanza robusto, così poteva
reggere facilmente il suo peso.
Fei poteva sapeva che Elena voleva essere la prima ad esplorare le grotte perché temeva che ci
potesse essere qualcosa di pericoloso lì.

Fei scosse la testa pensandoci.

Prese una lunga corda con una punta di lancia attaccata ad una delle estremità. Poi la fece
roteare con tutte le sue forze e la tirò. La corda volò all’istante, dritta verso il muro e lo infilzò.
Dopo un forte ruggito, Fei usò l’abilità Licantropo. Il suo corpo si trasformò e scattò dall’altra
parte dell’abisso correndo sulla corda. Diverso dallo stato di Orso Mannaro che aumentava la
forza e la difesa, il lupo mannaro migliorava la sua percezione e la sua agilità. Perciò Fei riuscì a
scattare molto velocemente e con stabilità sulla corda. Presto superò perfino Elena.
Dopo che arrivò in una caverna vicina a dove la punta della lancia aveva infilzato il muro e ritirò
la corda, Elena atterrò.

Il corridoio era nero come la pece. Fei evocò tutto il suo equipaggiamento e indossò un anello con
la proprietà speciale +15 al Raggio d’Illuminazione. Il loro campo visivo si accese e Fei ed Elena
riuscirono a vedere cosa c’era attorno. Fei rievocò i lupi bianchi e tornò ed esplorare.
Dopo che tutte e sette i suoi personaggi avevano completato lo stadio del Campo delle Ranger,
Elena aveva ricevuto tutta la forza e i poteri magici degli altri mercenari e ora poteva usare
proprietà del fuoco, del fulmine, del ghiaccio e del veleno. Forse perché Fei aveva superato il
primo atto con tutti e sette i personaggi, ma la gente del Campo delle Ranger non era più sorpresa
di vedere il loro capo usare abilità che un barbaro non poteva apprendere.
Elena non era rimasta affatto sorpresa nel vederlo evocare il corvo e i lupi bianchi.

Le mura di pietra nel corridoio erano ancora molto pulite. Dato che non c’erano decorazioni o
iscrizioni sulle pareti, non ottennero nessun indizio riguardo a questo luogo.

Ma dopo che camminarono per un po’ di miglia, dovettero fermarsi.

La strada di fronte a loro si era divisa in due.

E c’era più di una biforcazione.

Dopo tutta questa camminata, si ritrovarono in una stanza di pietra ampia circa cento metri
quadrati. Era molto spaziosa, ma connessa a dieci corridoi misteriosi. Ma ciò che fece sorridere
Fei fu il fatto che c’erano alcune statue, cinque rocce sferiche di forma diversa alte circa un metro
poste su ognuna delle cinque punte di una stella disegnata a terra. Al centro c’era una tavola di
pietra alta circa due metri.

Fei fece alcune scoperte dopo essersi avvicinato.


C’erano numerosi incisioni raffinate e sottili sopra le cinque pietre sferiche. Se Fei non si
sbagliava, era una formazione magica senza precedenti. I motivi e le incisioni erano così delicate
e chiare che dovevano essere state fatte da un mago davvero esperto. Ogni motivo puntava verso il
centro di questa tavola e c’era un incavo a forma di cono ribaltato al centro.
Sembrava che ci fosse stato qualcosa di incastonato al centro di questa formazione, ma ora non
c’era più da tempo.

Più fissava questo incavo, più Fei ebbe la sensazione che fosse familiare. Gli venne un’idea e tirò
fuori un’Ametista Perfetta, una gemma viola brillante che era stata processata dal Cubo
Horadrim. La posò lentamente nel buco e, come previsto, riuscì ad inserirla perfettamente.

Buzzzzz!

Risuonò un lieve rumore. Come se l’ametista fosse stata attivata da qualcosa, iniziò ad emanare
una nuvola di foschia viola. La nebbia presto si trasformò in fiamme, che iniziarono a “scorrere”
per le incisioni delicate come se fossero vive. Tutti i motivi e le incisioni in questa piccola
formazione erano pieni di potere magico viola.

Ma a parte questo, non accadde nient’altro.

Fei guardò le altre quattro pietre sferiche e scoprì che contenevano una formazione magica simile.
Nonostante le formazioni e i motivi fossero diversi, avevano tutti un incavo al centro. Fei non
aveva altre gemme di qualità perfetta e le altre pietre di qualità inferiore non riuscirono ad
attivare le formazioni come aveva fatto prima.

La tavola di pietra circondata dai quattro sassi più piccoli non mostrò nessun cambiamento. Era
una tavola di pietra priva di scritte, la sua superficie era liscia come uno specchio e sicuramente
non conteneva una formazione magica. Dopo che la guardò con attenzione, Fei non trovò nulla di
interessante.

Eccetto le cinque pietre sferiche più piccole e la tavola, non c’era nient’altro nella stanza.

Fei poté solo copiare le formazioni nelle cinque pietre su una pergamena e riniziare
l’esplorazione.

Fei ed Elena si scambiarono un’occhiata dopo aver guardato i corridoi che si connettevano.
“Sembra che dovremo mettere alla prova la nostra fortuna!” Sospirarono.

Dopo aver scelto un passaggio a caso, Fei avanzò per primo ed Elena lo seguì vicina. I due
esplorarono questo corridoio con lentezza e costanza. Per evitare di perdersi, Fei avrebbe lasciato
il marchio di un fiore sulla parete ogni cinque minuti. Il corridoio faceva svolte a sinistra e a
destra, si alzava e si abbassava. Dopo più di dieci minuti, trovarono un’altra stanza di pietra
simile a quella di prima, ed anch’essa era connessa a più di dieci corridoi.

Fei ne fu davvero sorpreso, non si aspettava che sarebbe accaduto qualcosa del genere.

Questa stanza di pietra era delle stesse dimensioni di quella precedente e c’erano diversi corridoi
anche qui. Al centro della stanza c’era la stessa disposizione di pietre con le formazioni che Fei
aveva copiato sulla pergamena. Se questa stanza non fosse stata priva del suo marchio, avrebbe
pensato di essere tornato indietro.

“Sembra che dovremo tentare di nuovo la fortuna!”

Dopo aver lasciato un marchio nel corridoio da cui erano usciti e un altro sulla tavola di pietra,
Fei scelse un altro corridoio. Con i lupi bianchi come avanguardia, Fei strinse Elena per mano e
avanzò.

Ma dopo più di dieci minuti, sudore iniziò a colare per la fronte di Fei.

Avevano trovato un’altra stanza uguale alla fine di questo passaggio! Cinque pietre con
formazioni attorno ad una tavola, collegata a molti altri corridoi! Fei aveva la sensazione di stare
vagando in un buco oscuro senza fine e non sapeva dove avrebbe portato… Era folle! Questo
posto pareva un enorme labirinto dove perfino gli dei avrebbero rischiato di perdersi.
Una stanza dopo l’altra, molti corridoi dopo gli altri. Ogni singolo passaggio rappresentava una
possibilità e ogni possibilità poteva portare a risultati diversi. Anche se Fei non era stato così
portato per la matematica nella sua vita precedente, sapeva che basandosi sulla fortuna per uscire
da un labirinto del genere avrebbero avuto una possibilità su un miliardo di avere successo.

“Non dovremmo continuare così ciecamente!”

Fei giunse velocemente ad una decisione dopo aver riflettuto. Lui ed Elena tornarono indietro
usando lo stesso percorso all’andata e arrivarono velocemente all’entrata del labirinto. Fei usò lo
stesso trucco con la corda e la sua abilità da Licantropo per superare l’abisso gelido ed Elena
balzò di nuovo sull’enorme corvo per volare dall’altra parte.

“Dovresti tornare nella Città degli Eroi prima. Oh, un’altra cosa; tieni questa pergamena
d’energia, per favore dalla allo zio Lampard. Vediamo se potrà allenarsi usandola…” Fei tirò
fuori un libro che si intitolava Pugni Veloci come il Fulmine dall’inventario nella sua cintura e lo
consegnò ad Elena ricordandole con attenzione: “Ma ricorda, devi spiegare con attenzione allo
zio Lampard che sono stato io a creare questa pergamena. Anche se l’ho usata per allenarmi e
non ho trovato nessun difetto o problema, devi dirgli di stare attento. Se scopre qualcosa di
strano, deve interrompere immediatamente l’allenamento!”

Questa era la pergamena a cui Fei aveva aggiunto un po’ più di canali di energia dopo aver
percepito e esaminato come scorreva il potere Zen nel suo corpo. Fei si era allenato da un po’
usando la pergamena di allenamento revisionata. Anche se non poteva immagazzinare energia
stellare e così sarebbe stato inutile per lui, questo gli aveva dato l’opportunità per fare
esperimenti con le pergamene; non avrebbe causato danni al suo corpo nel caso il metodo di
allenamento revisionato fosse imperfetto o completa spazzatura. Durante i suoi esperimenti, aveva
modificato molte volte la tecnica.
Fino ad ora non era riuscito a trovare altri errori. Il motivo per cui aveva intitolato questa tecnica
con Pugni Veloci come il Fulmine era per i suoi effetti, i canali che aveva aggiunto potevano
aumentare drasticamente la rapidità di un attacco; avrebbe permesso a chi lo utilizzava di
sferrare colpi veloci come un fulmine e di aumentare la potenza del proprio attacco di un po’ di
volte.

Elena memorizzò ciò che avrebbe dovuto dire. Entrò nel portale di teletrasporto blu apparso dal
nulla e si diresse verso la Città degli Eroi con un po’ di riluttanza.

Questo era uno dei benefici delle abilità miracolose aumentate di livello; non solo poteva evocare
mostri dal primo atto, poteva anche teletrasportare gli NPC da una posizione all’altra perfino nel
mondo reale. Solo questo risparmiava molti problemi a Fei.

In realtà lui stesso sarebbe potuto tornare a Chambord usando questa abilità miracolosa. Tuttavia
aveva deciso di non farlo e annunciare che sarebbe stato via per un mese perché voleva lasciare
che i capi di Chambord si occupassero degli affari della città da soli per un po’ di tempo. Doveva
dare loro spazio e una possibilità per dimostrare il loro valore.
Se si fosse occupato di tutto, avrebbe esaurito le forze e i suoi sottoposti non avrebbero avuto
l’occasione di mostrare le proprie capacità. Se un regno avesse voluto prosperare, non poteva
dipendere solo da un uomo. Fei aveva costruito le fondamenta per la crescita di Chambord e ora
voleva vedere gli altri capi e talenti della città crescere come canne di bambù in primavera dopo
la pioggia; crescere velocemente e diventare forti!

Dopo aver mandato Elena, Fei tornò dalla montagna fatta di ossa bianche.

Aveva già copiato tutte le formazioni delle rocce sferiche su una pergamena e sperava che la
sacerdotessa e l’osceno vecchio potessero scoprire qualcosa. Pensava di avere abbastanza tempo
per fare altre scoperte riguardo a questo posto prima di esplorarlo ancora. O avrebbe potuto
usare il Cubo Horadrim per creare altre gemme perfette e vedere se avrebbe potuto attivare le
formazioni delle stanze di pietra; forse era il solo modo per uscire da quel labirinto. Naturalmente
dopo che era passato un intero giorno dall’inizio dell’esplorazione, Fei aveva esaurito le energie
nonostante fosse molto forte. Doveva riposare per un po’.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Dopo essere tornato dalla montagna d’ossa, Fei trovò la sacerdotessa e il vecchio “osceno”
strisciare per i resti cercando di scavare qualcosa. Dalle loro espressioni parevano due cani
abbandonati che stavano trovando tesori da una pila di spazzatura. Sotto la montagna era stata
già montata una tenda temporanea. C’era anche una forgia, un incudine e tutti i materiali
necessari per un fabbro.
Con l’aiuto di alcune ranger, Charsi stava già agitando il martello e forgiando qualcosa,
accompagnata da fragorosi tintinnii. Di fronte a lei c’era già una grossa pila di armi fatte di ossa
bianche.

Il martello magico si trasformò in un’ombra scura nelle mani agili di Charsi. Fei non poteva
nemmeno individuarlo. Lo splendido fabbro sicuramente era abituato a forgiare queste ossa; Fei
aveva la sensazione di guardare una splendida danza angelica mentre muoveva il martello. I suoi
capelli rossi balzavano nell’aria come fate adorabili e davano la sensazione di guardare una
bellezza affascinante.

Dopo che Fei aveva completato tutte le missioni nel Campo delle Ranger con i sette personaggi, le
abilità dei membri del Campo delle Ranger erano aumentate di livello, le tecniche di forgia di
Charsi, le capacità di Akara di creare pozioni e pergamene, il livello delle ricerche sulla magia e
dell’identificazione degli oggetti del vecchio Cain e le tecniche di inganno del paffuto Gheed.
Perciò Fei si aspettava già che Charsi si sarebbe abituata a forgiare i resti demoniaci. Le sue
capacità erano aumentate di almeno di un livello e poteva forgiare oggetti magici più potenti.

“Fei sei tornato?” Charsi lo salutò e gli disse con entusiasmo: “La sacerdotessa Akara e il signor
Cain hanno fatto nuove scoperte. Guarda questi pilastri di pietra; è incredibile che siano fatti tutti
di Essenza di Pietra Nera…” Mentre parlava, tirò fuori un pezzo di pietra scura e la mostrò a Fei:
“Guarda, è metallo magico che esiste solo nelle leggende. Anche se non è duro quanto i resti
demoniaci, ha una plasticità migliore adatta ad un’armatura. Nel Campo delle Ranger molte armi
e oggetti leggendari sono fatti di questo raro materiale!”

‘Uh… Non mi aspettavo che questo territorio sarebbe stato pieno di tesori. Non c’è da
meravigliarsi che le Rovine Mitiche possano creare numerosi imperi super potenti!’ Pensò Fei
mentre afferrava la pietra e la sfregava con le dita. Mentre percepiva la fermezza e la freddezza
della pietra, gli venne in mente qualcosa e chiese: “Aspetta, come forgiamo questi minerali? Ci
sono dei requisiti folli?”
“Esatto! Hai capito stavolta!” Il vecchio Cain arrivò dietro Fei con un bastone d’osso nuovo di
zecca che Charsi aveva fatto per lui. Fei si girò e per un secondo gli venne un colpo. Questo
vecchio era completamente bianco; i capelli, la barba, il suo bastone e il suo abito erano bianchi.
Se anche questo vecchio fosse balzato in giro, avrebbe trovato gli Emissari Bianchi delle antiche
leggende cinesi e avrebbe potuto competere con loro. Il vecchio osservò gli enormi pilastri con
uno sguardo che brillava per l’avidità mentre diceva: “Questa Essenza di Pietra Nera è difficile
da forgiare.
Se vuoi estrarre questa essenza, hai bisogno del fuoco dell’inferno più profondo: la Fiamma del
Nucleo della Terra!”

“Fiamma del Nucleo della Terra?”

“Eh, è un fuoco terrificante che usa la forza di un demone come carburante e ha un potere
devastante. Si dice che questa fiamma possa bruciare qualsiasi cosa. Secondo le leggende c’è un
Fiume di Fuoco in un posto che si chiama Fortezza del Pandemonio che si trova nell’estremo
oriente dal Campo delle Ranger, è pieno di Fiamme del Nucleo della Terra che continueranno a
bruciare per sempre. Se vuoi forgiare questi rari minerali, dovrai prendere quel fuoco!”

“Sembra molto complicato!”

Fei si sfregò il mento per via dell’abitudine. Se ricordava tutto correttamente, esisteva un posto
che si chiamava Fortezza del Pandemonio nel mondo di Diablo. Era la quarta mappa e la più
difficile dopo quelle del Campo delle Ranger, Lut Gholein e il Porto Kurast.
La seconda missione nella mappa si chiamava Forgia Infernale e sarebbe dovuto andare nel
Fiume di Fuoco localizzato nel mondo sotterraneo pieno di lava arancione. Probabilmente le
Fiamme del Nucleo della Terra di cui stava parlando il vecchio Cain erano lì. Ma era troppo
difficile per Fei ottenere quel fuoco! Fei era appena entrato nella seconda mappa ed era ancora
ben lontano dal raggiungere la Fortezza del Pandemonio; facendo la stima più ottimistica, ci
avrebbe messo un anno prima di arrivarci.

“È davvero difficile; quasi nessuno del continente delle Ranger è riuscito ad arrivare vivo nella
Fortezza del Pandemonio delle leggende. Tuttavia, eheh, la situazione non è così male dato che
siamo in un posto che definisci Rovine Mitiche. Vieni a dare un’occhiata…” Il vecchio Cain batté
il bastone d’osso bianco contro le fessure nel terreno e disse: “C’è qualcosa di davvero
interessante!”

Fei aveva già notato lo strano terreno; aveva visto che c’erano delle fessure più sottili di due dita
per tutto il suolo, sembrava il letto di un fiume secco pieno di fenditure. Inoltre ogni tanto
brillavano delle luci rosso cupo sotto e sarebbe salito un po’ di calore per le crepe… ‘Che queste
strane fessure abbiano qualche rapporto con le Fiamme del Nucleo della Terra?’ Pensò Fei.
“È proprio uno spazio strano. Sento l’aura delle Fiamme del Nucleo della Terra da queste
fenditure. Secondo le leggende, alcuni rari tesori si formano insieme naturalmente. Dato che c’è
una marea di Essenza di Pietra Nera, allora non è troppo sorprendente vedere anche delle
Fiamme del Nucleo della Terra.
Tuttavia queste fenditure sono troppo profonde e il terreno è troppo duro. Sarebbe difficile tirare
fuori un po’ di Fiamme del Nucleo della Terra da qui!” Il vecchio si accarezzò la lunga barba
bianca mentre scuoteva la testa e diceva: “Proverò a creare una piccola formazione magica per
vedere se possiamo trascinare su un po’ di Fiamme del Nucleo della Terra.”

Dopo aver ricevuto più di una decina di rubini di vario colore, il vecchio iniziò ad usare il bastone
d’osso come penna per tracciare una formazione magica sul suolo. Il bastone forgiato con i resti
demoniaci era molto facile da usare. Cain aveva la sensazione che la sua magia scorresse
facilmente per il bastone e usarlo portava perfino dei benefici aggiuntivi per le formazioni.
La punta del bastone disegnò facilmente una serie di motivi delicati, ma fini sul terreno sulla
pietra dura. Fei doveva ammettere che Cain era estremamente capace nel campo delle formazioni.

Questa era anche una rara opportunità di apprendimento per Fei, così lo osservò con attenzione.

Dopo aver ricevuto gli insegnamenti della sacerdotessa, Fei aveva appreso molto riguardo alla
magia, aveva anche imparato alcuni fondamenti riguardo alle formazioni magiche.
Non era più l’idiota senza cervello che sapeva solo come lanciare ogni tipo di incantesimo, ma
non sapeva nulla delle basi e delle teorie. C’erano sei tipi di formazioni: quelle a cinque punte non
elementali, a sei punte elementali, le formazioni di raduno, di decomposizione, le formazioni del
simbolo e quelle di combinazione. Ognuna di esse avevano effetti e poteri diversi.
Visto che la Fiamma del Nucleo della Terra conteneva il potere dell’elemento fuoco, la formazione
che il vecchio Cain stava tracciando a terra era sia a combinazione che a sei punte. Durante il
processo, Cain mise da parte la sua espressione “oscena” e rivelò un raro atteggiamento serio e
cauto. Era molto concentrato mentre tentava di impedire agli elementi di concentrarsi nelle
posizioni sbagliate e così causare un’esplosione.

Dopo mezz’ora, incise una formazione mistica di circa un metro di diametro.

Lo strato più esterno delle formazioni era quasi sempre composto da cerchi; i cerchi
rappresentavano la circolazione e impedivano al potere magico di disperdersi nell’aria. Dentro
c’erano dei circuiti magici; erano i conduttori che assicuravano che il potere magico scorresse
fluidamente.
Più il circuito era complesso, più la formazione sarebbe stata di alto livello e più potere magico
avrebbe consumato. Normalmente ci voleva la polvere di gemma delle Pietre Magiche per
tracciare le formazioni, ma dato che Cain aveva il bastone bianco fatto di resti demoniaci, poteva
saltare questo passo.
Inoltre il potere della formazione dipendeva dalla qualità della polvere di gemma e dal potere
magico di chi la tracciava… Sia nel continente Azeroth che nel mondo di Diablo erano tutte basi e
conoscenze fondamentali in questo campo.

Il vecchio Cain era così stanco che stava respirando con la lingua di fuori come unc ane morto.
Dopo un po’ di riposo, posò con cautela sei Rubini Spezzati nelle sei punte della formazione e ci
iniettò del debole potere magico.

Poi accadde qualcosa di incredibile…

La formazione si attivò e iniziò a funzionare. I rubini brillarono di luce rossa e l’energia magica
seguì i motivi e il circuito nel terreno. Una serie di sottili linee cremisi iniziò ad apparire e si
fusero tutte al centro della formazione. La formazione emise un bagliore rosso e un’enorme forza
risucchiante creò un vortice. Dopo che il terreno tremò per diversi minuti, una fiamma color
arancione e rosso apparì gradualmente al centro dei motivi.

“È uscita… Ahahah, guarda! È davvero la Fiamma del Nucleo della Terra!”

Il vecchio Cain si entusiasmò così tanto che iniziò a battere i piedi per terra. Ma presto, smise di
esultare di colpo come un gallo strozzato. Durante questo momento critico, per qualche motivo, le
luci della formazione divennero fioche e presto persero la loro forza magica. Di conseguenza la
debole fiamma color arancione rosso apparsa dopo tutto questo lavoro scomparì nel nulla.

“Ah, le gemme non sono di livello abbastanza alto…” Dopo che il vecchio Cain esaminò la
formazione, si rese conto che i Rubini Spezzati avevano esaurito l’energia e si erano trasformati in
pietre grigie.

“Allora non ho soluzioni. Non ho sei rubini di livello superiore. Proviamo domani!” Quando Fei
vide questa scena, si ricordò di aver copiato le formazioni delle stanze di pietra dall’altra parte
dell’abisso, così tirò fuori le pergamene per mostrarle a questo maniaco della magia.

“Uh? Cos’è questo? Strano, mi sembra molto familiare…”

Il vecchio Cain rivelò subito la sua tendenza ossessiva. Aveva questa abitudine; ogni volta che
scopriva qualcosa di interessante, sarebbe entrato in uno stato folle in cui avrebbe ignorato tutti
gli altri. A meno che non avesse scoperto cos’aveva tra le mani, non avrebbe riconosciuto più
nessuno. Perciò, ignorando completamente Fei, si girò e si diresse verso il portale di teletrasporto
per tornare nel Campo delle Ranger a fare ricerche e a studiare le formazioni.
Fei si voltò e vide la sacerdotessa Akara ancora sulla montagna di ossa a selezionare con avidità i
resti di più alta qualità. Scosse la testa e tornò anche lui nel Campo delle Ranger.

Cinque o sei giorni dopo, Fei non fece altre scoperte.

Dopo aver formato abbastanza Gemme Perfette usando il Cubo di Horadrim, tornò nei corridoi
dall’altra parte dell’abisso gelido. Ci furono alcuni cambiamenti dopo che posò cinque Gemme
Perfette nei cinque pilastri di pietra sferici e attivò tutte le formazioni. Un motivo cristallino blu
apparì sulla tavola di pietra priva di scritte.
Non importava quanto Fei cercasse di comprendere questo fenomeno, non fece nessun progresso.
Aveva la sensazione che fosse una formazione magica a prima vista, ma al tempo stesso non
poteva essere più lontano dalla verità. Non c’era uno strato esterno circolare e tutti i circuiti
magici erano diversi.
Probabilmente era una mappa misteriosa e non una formazione. Con tutti questi percorsi sottili e
le linee complicate, pareva una scheda elettronica. Ciò che c’era di speciale di questa mappa era
un puntino rosso appariscente.

A parte questo, non c’era nulla di straordinario.

Fei non riusciva a capire il significato dietro i motivi sulla tavola di pietra e sembrava che la
funzione dei cinque pilastri di pietra sferici fosse di attivare la tavola di pietra. A parte questo,
non importava quanto Fei provasse ad attivare le formazioni, non apparì nulla di nuovo.
Il vecchio Cain stava ancora studiando le cinque formazioni che Fei aveva copiato sulla
pergamena; dalle sue ricerche iniziali, aveva intuito che fossero un qualche tipo di supporto per
una formazione di teletrasporto. A queste formazioni mancava un pezzo centrale molto importante,
così non potevano essere attivate. Nel frattempo, Fei aveva portato la sacerdotessa Akara nella
stanza di pietra per esaminare i motivi misteriosi, ma nemmeno lei era riuscita a fare delle
scoperte.

Fei doveva essere paziente e fare un passo per volta.

Nei prossimi dieci giorni, Fei impiegò metà delle sue giornate ad esplorare decine di migliaia di
corridoi dall’altra parte dell’abisso, cercando di uscire dal labirinto e trovare il grosso segreto
che celava questo posto. Se non altro stava facendo alcuni progressi anche se non più velocemente
come prima. Dalle sue stime, forse avrebbe trovato il percorso giusto dopo più di dieci giorni.
A parte questo, aveva esplorato il grande spazio misterioso e aveva scoperto che era ampio
almeno diverse decine di chilometri quadrati. Era circondato da abissi gelidi su tutti e tre i lati.
Eccetto il muro che lo connetteva alla caverna sotterranea da cui proveniva Fei, tutte gli altri tre
lati erano completamente isolati. Era un territorio a forma di U.
Naturalmente, a parte esplorare lo spazio misterioso, Fei non si dimenticò di uccidere mostri nel
mondo di Diablo per salire di livello.

Dopo quindici giorni, completò le prime due missioni della mappa Lut Gholein con tutti e sette i
suoi personaggi. Il suo barbaro e l’incantatrice erano al livello 27, la sua amazzone al livello 26
insieme al suo paladino e al suo assassino, mentre il druido era al livello 25, all’ultimo posto
c’era il negromante al livello 24. I miglioramenti di Fei erano molto ovvi e le sue capacità di
combattimento generali si avvicinavano a quelle di un guerriero a cinque stelle di grado
intermedio, aveva perfino la certezza di poter sfidare esperti al picco delle cinque stelle.

A parte uccidere mostri e salire di livello ogni giorno, Fei sarebbe passato alla modalità assassino
per percepire come l’energia Zen scorreva nel suo corpo, così da poterla prendere come punto di
riferimento mentre esaminava le pergamene di allenamento del suo inventario e aggiungere nuovi
canali di energia, creando nuove tecniche.

Dopo quindici giorni, Fei migliorò un po’ la tecnica dei Pugni Veloci come il Fulmine e creò
diverse altre pergamene. Dopo averle messe alla prova e averle raffinate, le diede ad Elena così
che le potesse portare nella città degli eroi e darle ai suoi seguaci.

Mentre Fei stava lavorando sodo e stava migliorando la potenza di Chambord, gli altri non furono
da meno.

Nello stesso periodo di tempo, il vecchio Cain usò cinque Rubini Perfetti per operare la
formazione e finalmente estrasse la leggendaria Fiamma del Nucleo della Terra dalle fessure.
La diede al fabbro Charsi così che iniziasse a forgiare l’Essenza di Pietra Nera. Charsi non
deluse Fei e ne ricavò una marea di pura essenza, la forgiò nei Resti Demoniaci e formò
moltissime armature nere ed armi. In questo modo l’armatura color bianco fatta di ossa sarebbe
stata coperta e i soldati e i comandanti di Chambord non avrebbero avuto un aspetto troppo
terrificante. Se fossero sembrati dei nonmorti, la Sacra Chiesa sarebbe intervenuta sicuramente.
Dato che l’Essenza di Pietra Nera non diminuiva la conduttività della magia e dell’energia dei
guerrieri nei Resti Demoniaci, Fei ripose soddisfatto tutti questi oggetti nell’inventario del suo
anello.

Il vecchio Cain e la sacerdotessa Akara trascorsero la maggior parte del tempo nel selezionare i
migliori Resti Demoniaci dato che le ossa avevano qualità diverse. Eccetto quando venivano
chiamati nella città degli eroi per istruire la prima generazione di studenti dell’università,
passavano tutto il loro tempo a scegliere e ad organizzare i Resti Demoniaci, e riportavano queste
ossa nel Campo delle Ranger per immagazzinarle a seconda della loro qualità.
Il tempo passò lentamente. Quando Fei finì di esplorare due terzi dei corridoi ad alveare, lo
spazio misterioso cambiò.

“Cosa succede? Ho la sensazione che la temperatura stia aumentando sempre di più…”

Il fabbro Charsi che stava estraendo l’Essenza di Pietra Nera con l’aiuto della Fiamma del
Nucleo della Terra e di diverse ranger si accigliò e si guardò attorno con curiosità. In quanto
talentuoso fabbro, era molto più sensibile alla temperatura circostante. Non le sarebbe sfuggito
nemmeno il più lieve cambiamento.

Le ranger si fermarono e anche loro si guardarono attorno. Una ragazza dall’aspetto minuto dai
capelli castani indicò le fessure a terra e sussultò: “Sì! Guardate! Sta uscendo vapore dalle
fenditure…”

Tutti le osservarono e scoprirono che il calore stava salendo lentamente dal terreno.

Fei tastò le fenditure; poteva sentire chiaramente che la temperatura stava aumentando
lentamente, ma con costanza. In un batter d’occhio l’aria dell’intero spazio misterioso era
diventata un po’ umida e calda. Fei fece un’altra strana scoperta: “Perché c’è così tanta
nebbia?”

“Nebbia? Come può formarsi nebbia in queste condizioni?”

Dopo che rimase sbalordito, Fei si rese conto di qualcosa e impallidì.

Boom! Il terreno sotto i suoi piedi esplose mentre sfrecciava verso la linea difensiva dell’abisso.
Mentre scattava, la sua voce risuonò chiaramente nelle orecchie di Charsi e delle ranger. “Presto
fate i bagagli. Tornate nel campo entro dieci minuti! Non tardate!”

Nessuno osò obiettare e Charsi e le ranger avevano capito la serietà della questione dal tono di
Fei, così raccolsero le tende e i vari equipaggiamenti finiti e incompleti. Si ritirarono nel Campo
delle Ranger nel mondo di Diablo tramite il portale.

In pochi secondi, Fei era arrivato al confine dello spazio misterioso di fronte all’abisso.

Come aveva previsto, il gelo attorno all’abisso stava aumentando sempre di più mentre un vapore
freddo fece rabbrividire Fei fino all’osso. L’aria fredda dell’abisso e l’aria calda delle fessure si
scontrava e creava questa enorme quantità di nebbia. Le due forze nell’aria iniziarono a lottare
l’una contro l’altra e crearono un po’ di vento…

“Vento?”
Fei capì; in un istante intuì da dove proveniva l’enorme forza risucchiante apparsa dal nulla
mentre aveva esplorato il corridoio. Era molto curioso di come si creassero quelle raffiche visto
che non c’era un grande flusso d’aria in questo posto… Così era questa la fonte di tutti i problemi.

Mentre Fei stava riflettendo per un po’ di secondi, risuonarono degli ululati terrificanti
dall’abisso all’apparenza sconfinato; sembravano numerosi antichi demoni che ruggivano e
lottavano sotto l’abisso. Quando questo suono terrificante entrò in risonanza con lo spazio
misterioso, delle polveri sfrecciarono fuori dall’abisso insieme all’aria gelida.
Fei afferrò un po’ di detriti e si rese conto che erano pezzi di ghiaccio. Ma prima che potesse
capire da dove provenissero, risuonò un forte rimbombo. Alzò lo sguardo e vide enormi pezzi di
ghiaccio sfrecciare fuori dall’abisso e atterrare accanto a lui.

“Oh me**a!”

Fei fu colto di sorpresa e iniziò a schivare.

Con il passare del tempo, i pezzi di ghiaccio fuoriusciti dall’abisso stavano diventando sempre più
grandi; dalle dimensioni di una macchina a quelli di una collina, sembrava che una mano
invisibile li stesse lanciando verso Fei. L’aria terrificante si precipitò fuori dall’abisso insieme ai
pezzi e uno strato di grandine si formò sulle sopracciglia e sui capelli di Fei. Perfino i suoi peli del
naso erano congelati. Passò velocemente alla modalità Incantatrice e indossò il suo
equipaggiamento Trucchi di Arcanna. Dopo che evocò un sottile strato di elementi del fuoco,
finalmente ritrovò un po’ di calore.

Tuttavia la temperatura stava ancora calando precipitosamente e Fei aveva difficoltà a bloccare
quest’aria fredda con la sua Incantatrice di livello 27. Stava rischiando di morire di freddo.

Fei indietreggiò velocemente.

Tuttavia anche il vapore caldo delle fenditure nel suolo stava diventando sempre più intenso. A
questo punto, le fenditure si illuminarono di rosso e apparirono perfino delle fiamme arancioni e
rosse tra i bagliori. Mentre l’aria calda e quella fredda si incontrarono, si formò all’istante una
foschia densa. Presto grandine delle dimensioni di fagioli iniziò a cadere dall’alto e impattò
contro la testa di Fei… C’era una tempesta in questo misterioso spazio sotterraneo.

Boom! Rumble! Rumble!

Mentre i fulmini tuonavano, brillarono dei fulmini tra la foschia.

Poi l’atmosfera nello spazio misterioso iniziò a cambiare all’impazzata. Fei indietreggiò
velocemente verso un enorme pilastro di pietra accanto alla montagna di ossa per ripararsi dalle
raffiche. Quando alzò la testa e guardò verso l’alto, ciò che vide lo scioccò…

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Di fronte ai suoi occhi si era formato un tornado di cento metri di diametro. Come un pilastro
connesso al cielo, si stava spostando lentamente verso la montagna di ossa. La foschia bianca
continuava a precipitarsi con ferocia nel pilastro e il tornado stava aumentando sempre più di
dimensioni. Presto avvolse l’intera montagna di resti.

Il tornado emanava una forza risucchiante irresistibile che sembrava connesse al soffitto di questo
spazio misterioso.

Stavano anche sfrecciando enormi blocchi di ghiaccio da tutti e tre lati dell’abisso. Queste
raffiche gelide erano quasi tangibili; nonostante Fei si fosse già spostato verso il centro di questo
spazio misterioso, poteva sentire ancora l’atmosfera fredda. Aveva la sensazione che numerosi
aghi gli stessero punzecchiando il viso. Era un gelo che andava ben oltre le previsioni di Fei.
Se non avesse usato tutto il suo potere magico, creando uno strato di elementi del fuoco attorno a
lui, sarebbe già diventato un cadavere. Allo stesso tempo, una marea di aria calda veniva iniettata
nello spazio misterioso dalle fenditure a forma di ragnatela. La Fiamma del Nucleo della Terra a
volte appariva ed emanava un calore terrificante; Fei aveva la sensazione che la pietra del terreno
si stesse ammorbidendo al punto da sciogliersi.

Queste due forze completamente opposte iniziarono una battaglia all’ultimo sangue in questa zona
misteriosa.

Quando l’aria calda andò incontro a quella fredda, apparì una serie di magnifiche meraviglie
meteorologiche.

Fei stava per aprire un portale e lasciare questo posto pericoloso, ma sentì una voce dal nulla
chiamarlo: “Rimani, se rimarrai, otterrai un vantaggio che va oltre la tua immaginazione…”

Era una sensazione molto strana; era una voce molto vaga e sembrava possedere un calore che
proveniva da un parente stretto.

Fei non era una persona così incauta da rischiare la vita per qualche beneficio; anzi, era molto
cauto per la maggior parte del tempo. Tuttavia in quel momento per qualche motivo decise di
rimanere. Tirò fuori una corda dal suo inventario e si legò stretto al pilastro di roccia più spesso e
forte non troppo lontano dalla montagna di ossa. Allo stesso tempo, si aggrappò con forza al
pilastro per evitare di venire trascinato dal tornado che stava diventando sempre più grande e
terrificante. Usò anche tutto il potere magico nel suo corpo per proteggersi dal freddo dell’abisso
e dal calore delle fenditure che invadevano a turno il suo corpo.

Era un processo estremamente doloroso.

Anche se aveva il Trucco di Arcanna, una serie di oggetti verdi di livello sette a proteggerlo, il
freddo dell’abisso e il calore delle fenditure non erano semplici energie. Potevano penetrare
attraverso l’equipaggiamento e invadere il suo corpo. Umani ordinari non sarebbero riusciti a
tollerare questa sofferenza; era una sensazione simile al dolore provocato dalla Poione Hulk.
Questa energia lo congelava, poi lo arrostiva per metà. Tuttavia Fei riuscì a percepire
chiaramente che la sua forza stava aumentando lentamente mentre queste due forze stavano
distruggendo ripetutamente il suo corpo a turno.
Diverso dal processo con cui saliva di livello uccidendo mostri nel mondo di Diablo, ogni cellula
del suo corpo stava sperimentando distruzione e rigenerazione; nel frattempo le impurità e le
tossine nascoste nel suo organismo venivano annientate completamente…

Era piuttosto difficile, ma Fei mantenne la lucidità durante il processo. Fissò la montagna di ossa
avvolta dal tornado; la chiamata misteriosa proveniva da lì.

In quel momento, fuoriuscì ancora più energia fredda e blocchi di ghiaccio e il calore, come se
non volesse essere da meno, si intensificò significativamente. Le due forze differenti continuarono
a scontrarsi e formarono altro vapore bianco e flussi d’aria violenti. Tra le montagne misteriose
apparirono fulmini, lampi e altri numerosi fenomeni meteorologici; tutti insieme formavano un
piccolo ciclo di pessimo tempo.

Il diametro del tornado stava diventando così grosso da coprire l’intera montagna di ossa. Mentre
la forza risucchiante stava aumentando, risuonarono dei crepitii dalla vetta; alcune delle ossa più
grosse furono trascinate verso l’alto e iniziarono a vorticare all’impazzata.

Gradualmente, sempre più resti vennero portati via dalle raffiche e rotearono con ferocia nel
tornado.

All’improvviso Fei notò qualcosa di davvero strano. Non sapeva perché, ma da quando il tornado
era iniziato, questi fenomeni avevano sempre avuto come centro la montagna di ossa, ad essere
precisi, proprio la punta, senza mai divergere. Mentre il tornado si rafforzava, tutte le ossa che
formavano la montagna furono risucchiate e volarono via come paglia, bloccate come se fossero
in un qualche tipo di acquario.
Questa era la fonte della forza risucchiante che Fei aveva sentito quando era entrato nel corridoio
dietro le enormi porte di ferro nella caverna sotterranea.

Negli ultimi venti giorni circa, Fei si era chiesto da dove provenisse questa trazione e ora la stava
vedendo direttamente. La reazione dell’aria estremamente fredda e del calore creava un fenomeno
metereologico. Questo tornado era molto più forte di tutti gli uragani di cui Fei aveva sentito
parlare; sembrava che superasse ogni scala ideata dalla gente nella sua vita precedente e non era
una sorpresa vedere una forza risucchiante così intensa.

Quando l’intera montagna di ossa fu trascinata nell’aria; finalmente Fei riuscì a vedere cosa
c’era dietro.

Sembrava una pila di polvere d’ossa. Dato che era estremamente fine, fu trascinata via
immediatamente dopo che i resti furono sollevati.

Le pupille di Fei si contrassero e mostrò un’espressione incredula.

C’era una formazione magica completa sotto la polvere e stava ancora funzionando! Brillando
con ogni sorta di colore, rompeva lo spazio mentre questi bagliori si combinavano insieme e
formavano un portale blu scuro. Era un portale molto simile a quello che si usava nel mondo di
Diablo; era un ovale blu alto circa due metri. Luce blu acqua brillava ad intermittenza dalla
fessura e da lontano pareva ambra condensata.

In quel momento la sensazione di familiarità che provava Fei aumentò.

Era sicuro che questo richiamo provenisse dal portale di teletrasporto blu scuro.

“Cosa c’è dietro questo portale che mi sta attirando così tanto?”

Fei ebbe l’impulso irresistibile di slegare la corda e precipitarsi nel portale a vedere. Ma durante
questo momento critico, l’ultimo briciolo di lucidità che gli rimaneva gli impedì di farlo. Se avesse
slegato la corda, sarebbe stato risucchiato sicuramente dal tornado terrificante e sarebbe stato
ridotto in poltiglia dai resti demoniaci duri e affilati come armi divine che roteavano con una
velocità folle. Non aveva possibilità di raggiungere davvero il centro del turbine ed entrare in quel
portale misterioso.

Doveva inventarsi un’idea migliore.

Fei si costrinse a calmarsi.


Dopo due-tre ore, la velocità dei blocchi di ghiaccio e il flusso d’aria dall’abisso rallentarono, e il
calore generato da sottoterra si indebolì. La pioggia torrenziale così si calmò e i fulmini presto
scomparirono. Anche il tornado di fronte a Fei si stava indebolendo.

Poi, come aveva previsto Fei, tutto tornò alla calma.

Quando il vento rallentò, le enormi ossa che stavano volando tornarono a terra. Quelle più grandi
e pesanti furono le prime ad atterrare. Caddero sulla formazione e sul portale; nonostante fossero
pesanti, la formazione non ne fu minimamente danneggiata. Lentamente, sempre più ossa caddero
e si impilarono l’una sull’altra; presto si formò una nuova montagna. Il tornado sembrava
un’agile mano enorme che posava ogni pezzo nella posizione più adatta. Più si andava in alto,
minore sarebbe stato il diametro. Presto l’ultimo pezzo d’osso venne posato sulla cima della
montagna.

Poi la polvere d’osso cadde lentamente e piovve sui resti.

Nonostante il vento stesse diminuendo, stava ancora tremando e mettendo sotto pressione questa
nuova montagna. Tutta la polvere che pioveva dal cielo “sprofondò” gradualmente in fondo
attraverso le fessure delle ossa… Infine il tornado scomparì e tutte le ossa si erano impilate una
sull’altra riformando una montagna nuova di zecca.

Fei rimase sbalordito dopo aver assistito all’intero processo.

Che maestria!

Era la vera maestria della natura!

“Allora è così che si forma la montagna di ossa bianche. L’abisso gelido e la Fiamma del Nucleo
della Terra eruttano ogni venti giorni. Creano tutti quei fenomeni meteorologici e riformano
anche la montagna di ossa bianche!” Questo spiegava perché, quando era arrivato qui, non aveva
trovato un briciolo di polvere su questa vetta di ossa bianche. Era così nuova che gli aveva perfino
fatto pensare che qualche creatura nascosta avesse formato questa montagna di ossa terrificante.

Fei cercò di “scavarsi” un varco tra le ossa per raggiungere il portale e la misteriosa formazione
magica, ma era quasi impossibile. Questi Resti Demoniaci erano così stretti che riuscì solo ad
estrarre qualche osso dalla superficie. Erano davvero duri e Fei non riuscì ad usare la sua spada
tagliente per farsi strada.

“Sembra che debba formulare un piano migliore in seguito!”


Fei decise di rinunciare alla missione. Forse avrebbe potuto fare un tentativo dopo essere
diventato abbastanza forte o aver trovato qualche modo per resistere ai forti venti. Ma ora non
poteva!

Fei aveva ottenuto molti benefici assistendo a questi fenomeni meteorologici. Il suo corpo era
stato rafforzato grazie alle due energie completamente opposte dell’abisso e delle fenditure, la
forza del suo fisico era raddoppiata almeno una volta. Dato che il suo corpo era già molto
speciale ed era immune alla pozione Hulk, i suoi miglioramenti furono proprio sorprendenti.

Per Fei era molto importante.

Questo significava che avrebbe potuto sfruttare ancora meglio le tecniche e il potere che aveva
ottenuto nel Mondo di Diablo; il suo fisico era troppo debole per usare tutta la sua forza.

Dopo questo incidente, Fei tornò nel Mondo di Diablo. Continuò ad allenarsi intramezzate da
momenti di pace.

In un batter d’occhio passarono altri dieci giorni. In questo periodo di tempo Fei ripeté la stessa
routine: uccidere mostri per salire di livello, usare il potere Zen della sua modalità assassino per
rivedere le pergamene di energia aggiungendo più canali, aiutare Charsi a fare un progetto,
forgiare ogni tipo di oggetto, venire istruito dalla sacerdotessa Akara e apprendere conoscenze
sulla magia dal vecchio Cain… il limite di tempo di un mese era arrivato e doveva tornare a
Chambord!

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Città di Chambord.

Tra i duecentocinquanta regni sotto la giurisdizione dell’Impero Zenit, i paesi a sei stelle erano
deboli e avevano un territorio piccolo. Una persona da sola avrebbe potuto costruire facilmente
regni del genere. Non molte persone avrebbero prestato attenzione a questi paesi.

Da quattro mesi fa però, quando il re Alexander era tornato alla normalità all’improvviso, la
situazione era cambiata in un modo imprevedibile.

Gli altri regni sottoposti non avevano saputo della battaglia contro l’esercito di guerrieri dalle
armature nere, ma l’attacco avvenuto durante l’incoronazione e le notizie dell’annientamento
della coalizione che aveva attaccato Chambord si diffusero velocemente per l’impero Zenit.
Dicerie del re di Chambord Alexander e del valore dei suoi sottoposti si diffusero in lungo e in
largo come le onde d’erba dorata tra le pianure ventose fuori dalle mura di Chambord.
Nonostante il continente Azeroth non fosse al livello della terra con i suoi organi di stampa
moderni, messaggi del genere si espandevano velocemente.

All’inizio alcune persone reagirono sbuffando.

Quanto poteva essere forte un piccolissimo regno a sei stelle? Figuriamoci la coalizione delle
nove nazioni, anche il regno Chishui da solo poteva annientare facilmente Chambord nell’arco di
tempo in cui si poteva pranzare e catturare l’intera famiglia reale. Era impossibile che abbattesse
i nove paesi.

Ma un’informazione successiva smentì brutalmente gli scettici.

Nell’arco dell’ultimo mese, alcuni dei paesi che si diceva fossero stati sconfitti da Chambord
avevano mandato dei diplomatici a Chambord, il loro atteggiamento era timido mentre
consegnavano i compensi di guerra. Il modo in cui le nazioni erano state sconfitte in modo così
umilianti attirò l’attenzione degli altri re. Questa reazione aveva confermato la notizia delle
vittorie precedenti di Chambord.

Ormai i paesi di livello superiore si svegliarono e iniziarono a riesaminare l’ascesa del piccolo
regno.

La situazione aveva iniziato a farsi interessante!

In meno di venti giorni sarebbe iniziata l’esercitazione dei 250 paesi affiliati. L’evento avrebbe
determinato il fato di tutti i regni sottoposti, ma al tempo stesso per chi era ambizioso era
un’occasione per competere. Nessuno voleva, durante un momento così cruciale, dover affrontare
un rivale così misterioso, rompendo così il delicato equilibrio precedente.

Così nella città di Chambord iniziò a riversarsi un’ondata di persone di altri paesi come emissari,
spie, commercianti, bardi, mercenari, avventurieri… Un gran numero di persone con varie
intenzioni si erano presentate a Chambord. La piccola frontiera non era mai stata così vivace.

Naturalmente l’afflusso di stranieri mise alla prova anche l’ordine pubblico di Chambord.

Nel mondo dove vigeva la legge della giungla era fin troppo comune che una provocazione facesse
sguainare le armi ai guerrieri e i mercenari e li spingesse ad iniziare uno scontro per decidere chi
aveva ragione. Inoltre alcuni provocarono deliberatamente dei problemi per mettere alla prova la
forza di Chambord. Ci furono tafferugli continui in città.
Il primo tentativo del ministro della giustizia di restaurare l’ordine fu un po’ disorganizzato e
caotico. Questo fu un grosso problema per il ministro Bast, ma i comandanti di reggimento dei
due cavalieri dello Zodiaco, Drogba e Pierce, insieme a decine di cavalieri sacri, presto risolsero
il problema.

Finalmente le strade tornarono alla calma.

“Guardate, i due bestioni di Chambord!”

“Quei due bestioni? Quelli che sembrano piuttosto stupidi? Sono stati loro a rendere invalidi gli
undici maestri dei mercenari della Foglia d’Acero, per poi mandarli in quella cosiddetta ‘Lista
Nera’?”

“Sì, erano loro. Vedi quel tipo moro? È stato lui a piegare lievemente la schiena e a far girare il
capitano dei mercenari al picco delle due stelle fino a stordirlo, non poteva nemmeno lottare… È
davvero terrificante. Non l’hai visto di persona, sospetto che potrebbe perfino buttare giù le mura
del castello!”

“E quel tipo dai capelli bianchi, le sue mani sono paragonabili ad armi divine. Può distruggere
qualsiasi arma e armatura e si dice che finora nessuno sia riuscito a parare uno dei suoi colpi…”

“Oh cielo, dove hanno trovato questi due selvaggi?”

“Non lo so… Ma non sottovalutare quel gruppo di uomini forzuti dietro quelle due bestie, i
cavalieri dorati di Chambord. Alcuni hanno visto che i loro allenamenti sembrano lotte corpo a
corpo all’ultimo sangue. Quei due uomini forzuti hanno buttato a terra due bestie…”

Quando la squadra di pattuglia di Drogba e Pierce passarono per la via, i giovani mercenari
seduti nel locale chiusero la bocca. Nessuno osava comportarsi in modo spudorato come dieci
giorni fa. I tutori dell’ordine, i cavalieri dello Zodiaco di Chambord e i poliziotti si erano fatti un
nome, scioccando completamente gli estranei che non volevano ubbidire alle regole.
Nella Lista Nera, puntuale ogni giorno, risuonavano grida agghiaccianti che trasformavano
chiunque fosse ostile in una pecora docile. E ora, non appena vedevano i due bestioni di
Chambord chiamati i cavalieri dorati insieme ai Cavalieri dello Zodiaco, sentivano un’enorme
pressione e non osavano nemmeno parlare ad alta voce. Sotto i loro sguardi, avrebbero avuto la
sensazione di essere fissati da un mostro infernale.

I mercenari nel locale iniziarono a rilassarsi solo dopo che la pattuglia scomparì nell’angolo più
lontano della città.

“Uhuhuh, finalmente se ne sono andati… Maledizione. Quando mi guardano non me la sento


nemmeno di bere!”
“Bere? È quasi il momento che appaia la dea. Sbrighiamoci e andiamo a vederla!”

“La dea?”

“Ehi, non dirmi che non lo sai. Ogni pomeriggio a quest’ora una dea a cavallo di un enorme cane
nero appare nelle pianure vicino al fiume fuori città. Molti dicono che sia l’incarnazione di una
dea. Si vocifera che perfino i cigni neri che migrano si fermano a vedere il suo splendido viso.”

Mentre il giovane mercenario parlava, i suoi occhi brillavano. Mentre bevevano whisky di malto, i
loro livelli di testosterone si alzavano. Sentendo che c’era una bellezza, il gruppo di persone si
alzò e si diresse fuori dalla città. Anche altri avventori nel locale seguirono la folla.

Fuori città.

Le pianure autunnali sembravano una distesa dorata. Il vento fresco soffiava maestoso facendo
ondeggiare il mare dorato.

Nuvole bianche fluttuavano nel cielo limpido e la luce del sole riscaldava le sconfinate praterie.
Un gruppo di cavalli galoppavano tra l’erba come draghi che nuotavano con orgoglio
nell’oceano. Sopra una collina c’era un grosso cane nero, era sdraiato nel prato chiudendo gli
occhi con fare assonnato. Sessanta Bestie del Fuoco Ruggenti vigilavano attorno come leali
guardie del corpo.

Era un tranquillo paesaggio d’autunno che riempiva di gioia moltissime persone.

Tuttavia una ragazza vicino al grosso cane nero rubava la scena.

La sua pelle era bianca come la neve, i suoi occhi erano limpidi come l’acqua. Aveva un
temperamento nobile ed elegante, facendo vergognare gli spettatori della loro inferiorità e
spingendoli a non profanare questa scena.

Sembrava che tutta la bellezza del mondo fosse concentrata sul corpo di questa ragazza e nulla
potesse farle perdere la compostezza.

I giovani mercenari erano usciti dalla città e si erano diretti verso il ponte di pietra e il ponte
levatoio d’acciaio solo per vedere la scena.

Erano tutti folgorati sul posto, avevano perso la capacità di pensare.

Poteva esistere una donna così splendida al mondo?


I loro cuori sembravano sul punto di volare via dal loro corpo mentre guardavano la dea, se
avessero potuto accompagnarla per il resto della vita non avrebbero avuto rimpianti.

Un giovane tra la folla perse la testa, come se avesse perso il suo spirito. Iniziò a camminare
stordito verso la ragazza. Vicino a lui, un compagno un po’ più grande reagì con prontezza, lo
afferrò e gridò: “David, sei impazzito? Vuoi morire?”

“Io… volevo solo parlarle!” Il giovane si dimenò dalla stretta.

“Parlare? Sai chi è lei? È la fidanzata del re Alexander, la figlia del primo ministro di destra
Bast, la futura regina di Chambord. Perfino i due bestioni e i Cavalieri dello Zodiaco devono
comportarsi come gattini ubbidienti di fronte a lei… Guarda quel grosso cane accanto a lei, può
sbranare perfino guerrieri a due stelle.
Una leggenda dice che il re di Chambord Alexander sia andato nell’abisso infernale per catturare
Cerbero…” Più il suo amico parlava, più i suoi discorsi diventavano incredibili ed esagerati:
“Vedi quelle bestie scarlatte di quarto livello attorno a lei? Sono tutte feroci. Si dice che poco
meno di quindici giorni fa abbiano schiacciato a morte più di dieci pervertiti… Stranamente
queste bestie feroci si comportano come meri servi con la fidanzata del re di Chambord.”

Alcune persone attorno lo ascoltarono.

A quanto pareva questa ragazza sbalorditiva aveva delle origini così misteriose e non era affatto
semplice come sembrava. Se non altro sembrava molto talentuosa nel domare le bestie astute
attorno a lei.

“Che peccato, una ragazza così bella sposa il re di Chambord che è un idiota leggendario!” Disse
con rabbia e amarezza il giovane mercenario che si era finalmente fermato.

“Il re di Chambord non è più un idiota, basta che guardi il suo codice dei dodici cavalieri di
bronzo…”

Il compagno più vecchio fu sul punto di aggiungere altro che all’improvviso…

Dang dang dang!!<(/em>

L’enorme campana di ferro alle porte di Chambord iniziò a suonare, dopo chissà quanto tempo
era rimasta in silenzio.

La campana interruppe la pace della città e i suoi rintocchi riecheggiarono per le strade,
spaventando uno stormo di uccelli tra le montagne. Un’improvvisa tensione ed entusiasmo
iniziarono a diffondersi per l’intera Chambord.
Nelle praterie dorate distanti, il cane nero che stava strizzando gli occhi e sonnecchiando
all’improvviso spalancò gli occhi e drizzò le orecchie. Accanto a lui, la splendida donna che aveva
mostrato indifferenza nell’ultimo mese mostrò un piacevole sorriso sincero.
Balzò sul dorso del cane nero, fischiò e i cavalli e le più di sessanta Bestie Ruggenti del Fuoco che
stavano giocando nell’ombra si allinearono in una formazione. Poi, iniziarono a galoppare dietro
il cane nero, facendo tremare la terra, e si diressero verso Chambord.

“Che… il re Alexander sia finalmente uscito dall’isolamento?!”

La città piena di estranei dalle intenzioni diverse rivelarono espressioni scioccate, tutti spostarono
gli sguardi verso il palazzo.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Nel momento in cui suonò la campana, quasi tutti a Chambord ebbero l’impulso di sospirare di
sollievo.

Stavolta la campana non era suonata per segnalare un attacco nemico, ma perché il loro sovrano
era tornato.

Tutti videro i due cavalieri dorati sotto il trono di Chambord e tutti gli ufficiali politici e militari di
vario livello che si affrettavano ad accogliere il re. Le strade all’improvviso diventarono silenziose
e tutti i cittadini uscirono di casa diretti verso il palazzo reale situato sulla collina a nord.
Ora tutti erano completamente impressionati da questo giovane re, senza menzionare il fatto che
Chambord aveva sconfitto l’esercito di guerrieri dall’armatura nera e la coalizione dei nove
regni. Anche durante questo breve periodo in cui il sovrano Alexander era andato in isolamento,
era rimasta la sua influenza in città.

Nel frattempo erano stati presi molti provvedimenti importanti a Chambord.

Il primo fu l’esecuzione dell’ordine lasciato dal re Alexander prima che andasse in isolamento. La
grande quantità di spazzatura accumulata nella discarica della città era stata rimossa tutta dal
guardiano Oleg e dai suoi uomini in un mese.
Era stato un metodo di lavorazione che la maggior parte delle persone non capiva. Ma dopo aver
visto come i rifiuti venivano immersi in una pozza fino a diventare pasta densa, per poi venire
trasformati in carta, l’intera città si animò.
Queste pile di spazzatura erano diventate un tumore per la città e, durante ogni estate, avrebbe
attirato moltissimi insetti. Era la fonte di caos e malattie. Un mese prima che l’intera città fosse
riorganizzata, qualcuno aveva suggerito di buttare tutta la spazzatura nel fiume Zuli, ma il re li
aveva fermati. Nessuno si sarebbe immaginato che queste pile di rifiuti evitate perfino dai cani
randagi sarebbero diventate carta un giorno.

Esisteva carta nel continente Azeroth, ma era molto rara in posti poveri e rurali come Chambord.
Perfino il palazzo reale avrebbe usato tessuto morbido o pelle di animale come materiale. Piccoli
aggeggi come la carta potevano essere considerati oggetti di lusso, ma ora tutta la gente povera
poteva permettersi di usarla ora.

Per molti cittadini di classe inferiore, la scomparsa della spazzatura e la comparsa della carta
portava molti benefici, perché chiunque fosse stato disposto ad andare nella cartiera di Chambord
ad aiutare avrebbe potuto guadagnare due monete d’argento al giorno.
Per la maggior parte della gente questa era un’opportunità per guadagnare molto rara. Era quasi
autunno e la stagione del raccolto era passata, così tutti volevano racimolare un po’ di soldi in
modo sicuro per superare l’inverno.

Il secondo provvedimento era stato liberare ogni sistema di scolo che prima era intasato perché
non era stata fatta abbastanza manutenzione o era stato usato in modo sbagliato.
Queste fogne e sistemi di drenaggio esistevano da molto tempo, ma i re in passato non avevano
prestato molto attenzione a restaurarli, facendoli tappare.
Il re Alexander aveva lasciato un altro ordine. Il guardiano Oleg aveva condotto un gruppo di
persone e aveva lavorato duramente per sbloccare questi sistemi intasati da anni.
All’inizio alcune persone non capirono perché ne valesse la pena, ma chi aiutava avrebbe ricevuto
monete d’argento ogni giorno, così erano stati contenti di andare a lavorare. Una volta che il
sistema di drenaggio fosse stato liberato completamente e ad ogni casa era stato aggiunto un
semplice condotto dell’acqua, i cittadini avevano scoperto che la loro vita era diventata molto più
facile.
Cambiò anche il modo in cui la gente guardava il guardiano grasso. Un tempo Oleg era il
rappresentante di una tortura oscura e crudele, ma dopo l’introduzione della cartiera e del
sistema di drenaggio, le persone comuni si erano resi conto dei cambiamenti di questo guardiano.

La terza disposizione era stata l’adattamento della gente al codice dei dodici guerrieri di bronzo.
Non solo si erano abituati loro, anche gli stranieri lo stavano rispettando. Non potevano che
scegliere di rispettare le leggi… All’inizio alcuni ca**oni ciechi non avevano preso sul serio il
codice e avevano infranto deliberatamente le norme. Così i cavalieri sacri e i membri della
gestione urbana li avevano circondati e li avevano picchiati spietatamente. Poi erano stati portati
nella Lista Nera per un po’ di giorni.
Dopo un po’ di giorni, tutti gli stranieri avevano imparato a comportarsi bene e avevano iniziato a
visitare il tempio e a recitare il codice dei dodici guerrieri di bronzo, anche solo per evitare di
infrangere per errore il codice per poi venire picchiati a sangue da quei poliziotti testardi.

Durante questo processo, la coesione della città aumentò rapidamente.

In passato, durante ogni stagione autunnale, sarebbero arrivati alcuni mercenari, carovane,
samurai, piccoli mercanti e ladri. L’autunno era una buona stagione per la caccia e molte bestie
magiche si sarebbero riprodotte durante questo periodo e in primavera.
Era un buon momento per fare soldi per gli avventurieri. Questi stranieri spesso sarebbero entrati
in conflitto con i nativi di Chambord. Data la sua debolezza, il regno in passato non era riuscito a
proteggere la sua gente. Per i nativi, questi stranieri erano un incubo, ma ora era diverso. La
fama del re di Chambord era aumentata e, sotto il suo comando, i due cavalieri dorati, i Cavalieri
dello Zodiaco e i duecento poliziotti sembravano lupi e tigri. Avevano già conquistato quei
maledetti stranieri con i loro pugni. A parte per i primi giorni, nessuno osò causare tumulti in
città. I nativi di Chambord ora potevano camminare per le strade a testa alta e godersi gli sguardi
pieni di rispetto degli stranieri. Prima erano molto aggressivi e arroganti questi forestieri, ma ora
non avevano altra scelta che mostrare un po’ di considerazione, anche con un cane randagio per
strada!

Era meraviglioso essere protetti così e ogni abitante si sentiva fortunato ad essere nato a
Chambord.

Tutti sapevano di chi era il merito.

Ora quell’uomo era tornato.

E tra quindici giorni ci sarebbe stato un evento importante nell’impero Zenit; l’Esercitazione.
Quasi ogni cittadino di Chambord, dall’anziano più vecchio al ragazzo più giovane, erano
fermamente convinti che sarebbe stata un’occasione per brillare per la città nonostante in passato
fosse stato un disastro.

Tutti gli occhi erano puntati sul palazzo.

C’era una figura che era la fonte della loro sicurezza e della loro fede.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Palazzo di Chambord.
Sul trono di pietra bianco con gli enormi leoni magici, lo sguardo di Fei era pieno di elettricità,
guardava tutti i suoi sudditi dall’alto.

L’atmosfera nella sala riempì di soddisfazione Fei.

Nessuno era stato pigro nel mese scorso. Il sovrano capì con una sola occhiata che la forza delle
persone nella sala era cresciuta significativamente.

Drogba e Pierce, i due uomini robusti, erano arrivati al picco delle due stelle e presto sarebbero
avanzati di stadio. Avevano un piede nel terzo livello. Contando l’elmo del Toro ed Excalibur, la
loro forza combattiva sarebbe arrivata perfino al pinnacolo del terzo stadio.

Fei fu scioccato dalla ca crescita del Cavaliere dello Zodiaco Peter-Cech, era diventato un
guerriero a tre stelle. Questo esperto di secondo livello che era stato ridotto ad un inutile samurai
dal capo dei ministri Bazzer, si era ripreso molto velocemente dopo aver ricevuto la Pozione Hulk.
Se avesse affrontato lo spadaccino numero uno dell’esercito di soldati dall’armatura nera,
avrebbe potuto ucciderlo facilmente. Tuttavia Fei non sapeva a che livello fosse la vera capacità
combattiva di Peter-Cech. Si diceva che questo capo dei Cavalieri dello Zodiaco fosse un genio in
termini di difesa.
In passato quando era al picco del secondo livello poteva già difendersi dai colpi di membri
d’élite a tre stelle. Era piuttosto famoso tra i regni affiliati e ora aveva raggiunto gli stadi
intermedi delle tre stelle, con un fisico potenziato che superava di molto i suoi coetanei. Chissà di
cosa sarebbe stato capace in futuro.

Il gigante militare Brook era negli stadi intermedi del secondo livello. Anche se i suoi progressi
erano molto più lenti di Drogba, Pierce, Cech e gli altri, era già un ritmo incredibile in confronto
agli altri guerrieri. Naturalmente Fei sapeva il motivo di questo ritardo. Brook gestiva i poliziotti
e i Cavalieri dello Zodiaco, che erano i due eserciti principali della città. Ovviamente avrebbe
avuto meno tempo per allenarsi, ma la sua lealtà nei confronti di Fei era indiscussa.
Era più cauto dei muscolosi Drogba e Pierce, ed era anche più intelligente. Dimostrava la gloria e
l’onore di un vero cavaliere. Sia prima che dopo l’ascesa di Fei, Brook aveva conquistato i cuori
dei cittadini di Chambord. Anche se la sua forza non fosse stata la più elevata, gli altri lo
ascoltavano e il suo carisma poteva influenzare gli altri. Questo era il motivo per cui Fei lo aveva
nominato capo militare di Chambord.

Anche il guardiano Oleg era migliorato. Si stava avvicinando agli stadi intermedi delle due stelle
e sembrava che gli piacesse combattere a mani nude con Drogba e gli altri. Era difficile credere
che l’uomo grasso che non raggiungeva nemmeno 1,7 metri avesse attraversato un secondo scatto
della crescita grazie alla Pozione Hulk residua, raggiungendo 1,9 metri. Tuttavia il grasso era
rimasto.
Naturalmente chi sorprese di più Fei fu l’ex numero uno di Chambord: Frank Lampard. Portava
ancora il suo spadone nero alle spalle, ma la sua energia d’acqua sembrava essere scomparsa
gradualmente, rimpiazzata da una ricca energia del fulmine pronta a scatenarsi.
Fei poteva sentire chiaramente che era arrivato agli stadi intermedi delle quattro stelle… Era
troppo rapido! Com’era riuscito a ripartire da zero e raggiungere un grado del genere in un
mese? Non sarebbe stato possibile nemmeno con l’aiuto dei Pugni Veloci come il Fulmine. Che
segreto celava il precedente numero uno della città? Fei si incuriosì un po’.

A parte alcuni membri d’élite che stavano migliorando, anche la guardia personale di Fei,
Fernando Torres, aveva fatto un po’ di progressi. Questo giovane dal cuore cavalleresco aveva
finalmente preso lo spirito di un soldato. Era un adolescente davvero talentuoso. Fei gli aveva
dato un libro che si chiamava Frase dell’Aurora, una pergamena d’energia di tipo ghiaccio. Era a
tre stelle con 25 canali di energia e pareva che Torres ci lo stesse allenando bene. Fei poteva
sentire una incredibile forza gelida nel suo corpo e dovrebbe aver raggiunto gli stadi iniziali del
secondo livello.

Erano tutti membri d’élite che Fei stava coltivando ed era soddisfatto dei loro progressi.

Anche la potenza degli uomini forzuti che avevano partecipato alla battaglia del ponte di pietra
erano migliorati. Grazie alla “pozione sacra come ca**o può esistere”, la loro forza fisica aveva
raggiunto le fasi intermedie della prima stella. Tuttavia non tutti tra di loro avevano il talento per
coltivare energia. Anche se i loro canali si erano espansi, i loro progressi erano vari, i migliori si
erano assestati al primo livello e i peggiori non erano riusciti a radunare nemmeno un briciolo di
energia.

Ma a parte questi nativi di Chambord, anche Elena, Charsi, Kane, Akara, Kashya e gli altri
membri d’élite del mondo di Diablo si erano presentati nella sala principale del re. Dato che
erano apparsi già nel labirinto di pietra nella montagna posteriore per fare da istruttori, tutti
erano abituati a vederli.

Per quanto riguardava il gruppo dei civili, nonostante Bast fosse molto occupato, Fei aveva
chiesto ad Angela di aggiungere di nascosto un po’ di pozione curativa nella dieta del suo suocero
e il vecchio aveva mantenuto un buon livello di energia, mostrava perfino lievi segni di
ringiovanimento. Sfortunatamente quest’uomo anziano di bell’aspetto non aveva mostrato nessun
interesse nei confronti della coltivazione.

Ma a parte Bast, era un po’ imbarazzante discutere di talenti nella parte civile di Chambord. La
gente a fianco di Bast erano tutti vecchi di buona reputazione dai capelli e le barbe bianche.
Stavano invecchiando terribilmente. Adesso Bast stava occupando la posizione di ministro di
sinistra e di destra, e il controllo dei sei ministeri erano stati dati tutti temporaneamente a persone
anziane.
Ora Fei poteva solo aspettare che nascessero un po’ più di talenti dall’università di Chambord.
Ma fortunatamente il suo regno non era troppo grande, così non era difficile da gestire. Inoltre,
durante la battaglia nella montagna orientale, Fei aveva già sfruttato un attacco nemico per
sbarazzarsi di tutti i nobili, così i suoi nuovi ordini non avevano incontrato nessuna opposizione.

Fei scorse lentamente con lo sguardo tutte le persone nella sala principale e provò soddisfazione.

Chi avrebbe pensato che Chambord si sarebbe trasformata così in soli quattro mesi?

Se un esercito di guerrieri li avesse invasi di nuovo, Fei era completamente sicuro che non
avrebbe dovuto rifugiarsi nel castello. Non avrebbero dovuto contare sul vantaggio del terreno, né
lui avrebbe dovuto fingere di morire. Sarebbe bastata solo una carica e l’esercito di Chambord
avrebbe potuto eliminare l’intero esercito ai piedi della città. I cavalieri dello Zodiaco di
Chambord avrebbero potuto uccidere i cavalieri neri in pochi secondi.

“Sta per iniziare l’Esercitazione. So che non vedete l’ora di partecipare…” Fei sorrise lievemente
e la sua voce maestosa risuonò nelle orecchie di tutti quanti: “Recupereremo ciò che abbiamo
perso!”

Poi Fei si alzò e disse: “Trasmettete il mio ordine. Tra tre giorni schierate l’intero esercito. La
nostra destinazione è la capitale San Petersburg. Preparatevi a partecipare alle competizioni
dell’Esercitazione!”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Notizie di come il re di Chambord aveva completato il suo allenamento ed era uscito


dall’isolamento si diffusero rapidamente per il regno.

La gente degli altri regni che era venuta qui per fare da spia e radunare informazioni era
diventata ancora più attenta e attiva. Il motivo per cui erano qui era per vedere quanto era forte
questa Chambord in ascesa, così i loro paesi si potessero preparare meglio per l’imminente
Esercitazione Militare di Zenit.
L’impero aveva 250 regni affiliati; anche se la maggior parte dei sovrani e dei loro regni era
debole, c’erano un po’ di cospiratori e di figure ambiziose. Avevano i loro secondi fini e volevano
considerare tutti i loro avversari nei loro piani futuri. Perciò radunare informazioni era molto
importante per loro.
Naturalmente erano presenti anche alcune organizzazioni che raccoglievano e vendevano
informazioni.

Tutte queste persone pensavano che sarebbe stato difficile ottenere ciò che volevano ed erano
pronte a fare qualche sacrificio per riuscirci. Tuttavia nessuno di loro si aspettava che il giovane
re avrebbe organizzato una festa in piazza di fronte al tempio sacro subito dopo aver finito il suo
allenamento.
Tutti videro il bel sovrano di Chambord con la sua splendida fidanzata simile ad una dea e futura
regina ai festeggiamenti. Anche tutte le figure chiave e gli ufficiali del settore civile e militare
erano apparsi. Aspetto più sorprendente, si era presentata anche la principessa Tanasha
dell’impero Zenit. Parlava con familiarità con il re di Chambord, come se fossero vecchi amici
che non si erano visti per un po’.

Questi festeggiamento diedero a quasi tutti i ricognitori e i “detective” la possibilità di incontrare


ogni figura influente di Chambord e valutare la vera forza del regno.

Ciò che li riempì ancora di più di gioia fu il culmine dei festeggiamenti, il re di Chambord fece
una “dimostrazione militare”. Le due truppe strane e misteriose: i Cavalieri Sacri e i Poliziotti
svelarono il loro volto e mostrarono a tutti di che pasta erano fatti.

C’erano solo cinquanta persone tra i Cavalieri Sacri. Ognuno di loro era a bordo di un cavallo
demoniaco di quarto livello, le Bestie Ruggenti del Fuoco. Erano i trofei della battaglia di
Chambord contro altri nove regni. Questo rientrava nelle aspettative dei ricognitori e delle spie,
ma ciò che brandivano li fece sudare freddo; enormi scudi provvisti di uncini che sembravano più
delle porte ed enormi asce da guerra e spade spesse lunghe come una spada… Era un tema
comune tra le loro armi, erano tutte enormi!

I Poliziotti invece ammontavano a duecento persone. Indossavano armatura leggera ed elmi dalla
guardia a T. In una mano tenevano lance, con l’altra scudi, e i loro cavalli da guerra erano di
massima qualità, sembravano davvero potenti e vigorosi. Quando i duecento soldati caricarono
per la piazza, emanarono un’atmosfera un po’ assassina e maestosa.

I cittadini di Chambord erano contentissimi di vederlo.

In confronto ai soldati che sembravano dei contadini al verde quattro mesi fa, queste truppe
rappresentavano un miglioramento drastico e magnifico. Tutti loro avevano visto i cambiamenti
avvenuti in questi quattro mesi e avevano visto in che direzione stava marciando Chambord.
Quando videro i soldati feroci e sicuri e le loro armi spaventose, sentirono un senso di sicurezza
senza precedenti.
Ma le spie e la gente dei vari altri regni sembravano ottimisti. In effetti si aspettavano di vedere
delle truppe numerose dalla stretta gerarchia; dopotutto questo era il regno che aveva distrutto
l’esercito formato da altri nove regni. Tuttavia il settore militare di Chambord principale era
composto da trecento soldati. Inoltre, a giudicare dai sussurri degli abitanti, erano davvero tutti i
soldati che aveva Chambord e non c’erano truppe nascoste.

“Come… Tutto qui? Il re di Chambord ha sconfitto le truppe dei nove regni con questi soldatini?”
Nelle parti più esterne della piazza, molti avevano risposto in segreto a tutte le domande che
avevano.

“Ci sono solo trecento soldati. Anche se sembrano molto forti, quanti danni possono fare?” Alcuni
tirarono un sospiro di sollievo: “Sembra che il signor conte fosse stato troppo cauto, non c’è
bisogno di preoccuparsi.”

“Un settore militare di questo livello è lontano da quello descritto dalle dicerie. Sembra che le
truppe formate dai nove regni fossero delle mammolette. Che peccato che più di sessanta Bestie
Ruggenti del Fuoco siano cadute nelle mani del re di Chambord! Forse posso pensare ad un modo
per ottenerle!” Alcune persone stavano diventando avide; dopotutto erano un enorme tesoro
quelle bestie magiche.

Naturalmente non tutte le spie e la gente degli altri regni erano avidi e miopi.

Alcuni nascosti nell’oscurità avevano visto dettagli e indizi che molti altri si erano persi.

“La forza del re di Chambord è enorme e difficile da stimare. Sembra che sia avanzato ad un
livello ancora superiore nell’ultimo mese… Si diceva che avesse ucciso un guerriero a tre stelle in
passato, così probabilmente è molto vicino ad un guerriero a quattro stelle!”

“Il rapporto tra il re di Chambord e la principessa Tanasha non è normale. Che nascondano un
segreto misterioso e sconosciuto?”

“Ci sono un po’ di guerrieri degni della nostra attenzione. Forse il signor visconte sarà
interessato a loro. Se potrà reclutare queste persone, il regno di Chambord non sarà più una
minaccia…”

I festeggiamenti terminarono solo quasi a mezzanotte. Eccetto un gruppo ristretto di persone,


molti altri che erano calmi pochi giorni fa iniziarono a muoversi in segreto.

Tre giorni dopo l’esercito di Chambord che avrebbe partecipato all’Esercitazione Militare di
Zenit iniziò a spostarsi verso la capitale rumorosamente e con orgoglio.
Il vento autunnale faceva sventolare le bandiere rettangolari di Chambord. Ogni bandiera era
stata ricamata dalla regina. Raffiguravano un cane a due teste con una spada e un’ascia in bocca.
Questo simbolo era stato ideato personalmente da Fei. Naturalmente l’archetipo doveva includere
il grosso cane Nerino. I pali delle bandiere svettavano nel cielo, sembravano draghi che volavano
nel cielo; ululavano mentre cercavano di districarsi dai pali e sfrecciare via.

Tutti i cittadini di Chambord si affacciarono ai lati della strada principale e lanciarono fiori e
rami che rappresentavano vittoria, onori e coraggio. I soldati erano i mariti, i figli e gli amanti
degli abitanti del regno. Tutte queste persone guardarono i loro cari iniziare il loro viaggio a
cavallo. Fecero le loro preghiere con riluttanza, desiderando che tornassero tutti vittoriosi… Fei
era proprio di fronte alle truppe. Indossava un’armatura leggera di colore nero, i suoi lunghi
capelli mori sventolavano al vento mentre cavalcava il grosso cane. Sembrava tutto nero eccetto
la sua pelle. Fletté le braccia con presenza spettacolare mentre abbracciava e teneva la sua
splendida fidanzata Angela tra le braccia.

Oggi anche Angela indossava un’armatura delicata; era raro che portasse un equipaggiamento
del genere. Sotto l’elmo giallo i suoi capelli neri setosi sventolavano nell’aria e il suo lieve
profumo intrigò Fei. Tutti coloro che la guardavano sarebbero rimasti a fissarla incantati mentre
lei sorrideva radiosa. Angela era già bella, ma emanava un’atmosfera diversa quando portava
l’armatura.

Il comandante del reggimento dei Cavalieri dello Zodiaco Peter-Cech, Drogba e Pierce, Lampard
l’ex numero uno di Chambord, Oleg il guardiano, Emma la ragazzina bionda, la guardia
personale del sovrano Fernando Torres e molte altre persone seguivano Fei. Questa truppa
includeva quasi tutti i maestri e i guerrieri del regno. Fei aveva lasciato solo il suo suocero Bast e
Brook al comando di Chambord.

Nel gruppo c’era anche la carrozza magica della principessa Tanasha, insieme alle sue guardie e
ai suoi servi.

Questa “Dea dell’Intelligenza” era rimasta a Chambord per troppo tempo e finalmente aveva
deciso di tornare nella capitale.

Dopo mezz’ora, la truppa partì per un lungo viaggio e scomparì tra le pianure verde dorato. Tutti
i cittadini usciti dal castello per salutare le truppe si girarono e tornarono indietro riluttanti. Sulle
mura difensive, i due grandi ministri di Chambord: Bast e Brook, rimasero sul posto a guardare
finché l’ultima bandiera non scomparì all’orizzonte.

“Quando sua maestà tornerà, forse Chambord sarà diventata un regno affiliato di terzo livello…
Oh, probabilmente di secondo livello, vero?”
“Secondo livello? Brook, probabilmente non hai capito pienamente le ambizioni di sua maestà…”
Il vecchio Bast rise: “Sua maestà probabilmente non considera nemmeno un granché il secondo
livello… Nessuno sa davvero cosa succederà a Chambord dopo questa Esercitazione Militare.
Tuttavia, dato che sua maestà è partita, non possiamo battere la fiacca. Il nostro sovrano pigro ci
ha lasciato molti compiti da completare!”

Brook batté piano il parapetto di fronte a lui e disse con fare eroico: “Ahah, sì. Ogni volta che
penso al piano che ci ha spiegato sua maestà mi inizia a ribollire il sangue. Se possiamo
raggiungere quegli obiettivi, allora chi oserà sottovalutare il nostro regno?”

“Ah, non mi aspettavo che una persona severa come te avesse un lato così emotivo!”

“Eheh…”

…..

Il territorio di Chambord era così piccolo da essere misero. L’esercito non era stato veloce, ma
dopo quattro ore di viaggio erano già uscite dal territorio di Chambord ed erano entrate nel regno
Raice adiacente. Non erano nemmeno usciti dalle pianure dorate al momento.

Il regno Raice era di quinto livello. Anche se anch’esso era debole, era molto più formidabile
della Chambord del passato. Quando il regno di Chambord era stato nel suo momento peggiore, il
regno Raice non era stato amichevole e aveva praticamente infierito. C’erano stati numerosi
scontri tra i due paesi e Chambord aveva perso la maggior parte delle volte.
Di conseguenza i reali di Chambord non avevano potuto fare altro che consegnare con riluttanza i
loro tesori. Il re di Raice un tempo aveva detto agli altri sovrani che se avesse voluto tesori e
splendide donne, sarebbe potuto andare a Chambord e prendere ciò che voleva… Da questo si
poteva capire facilmente che rapporto ci fosse tra i due regni.

Perciò Raice era uno dei loro nemici.

“Fate attenzione e rimanete in allerta!”

Cech fece un cenno e più di venti Cavalieri Sacri furono mandati in ricognizione. La spedizione di
Chambord così ora stava monitorando tutto quello che stava accadendo nel raggio di due-tre
chilometri.

Un enorme uccello dall’apertura alare superiore ad un metro volava nel cielo. La gente nella
truppa lo vide scendere dal cielo e atterrare sulla spalla di Fei, sfregandosi contro di lui.
Sapevano tutti che era un animale del re; nessuno di loro sarebbe stato così stupido da tentare di
abbatterlo con una freccia per ottenere uno spuntino.
Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Dopo circa dieci chilometri nel territorio del regno di Raice, finalmente videro delle torri di
guardia.

Erano torri semplici ed economiche che ogni regno poteva costruire ai confini del suo territorio, e
tipicamente cinque o sei poveri soldati sarebbero stati mandati qui a soffrire. Ad essere sinceri,
queste torri di guardia non sarebbero state molto utili durante delle vere guerre; la loro funzione
era solo di intimidire gli altri. Ma ciò che sorprese di più il gruppo in viaggio fu trovare anche il
re di Raice e la maggior parte della famiglia reale.

“Fermi!!”

Fei fece un cenno e la truppa che stava marciando in avanti si fermò all’istante. Anche i cavalli da
guerra si irrigidirono e si fermarono, come se avessero capito l’ordine.

Tuttavia le armi taglienti continuarono a brillare sotto la luce del sole mentre risuonava una serie
di tintinnii metallici. Tutto questo gelo prese di mira la gente del regno di Raice. Emanavano una
presenza paragonabile ad una valanga. TUtti i soldati di Chambord mostrarono la loro ostilità.
Data l’aura assassina che riempì subito l’atmosfera, la gente del regno di Raice ebbe la
sensazione che se avesse fatto qualche movimento, il sovrano di Chambord avrebbe ordinato ai
suoi soldati di caricare e di farli a pezzi!

Dopo aver percepito l’ostilità e l’intento omicida tagliente di Chambord, l’espressione del re
grasso di Raice cambiò drasticamente. Si fece avanti dal cerchio di guardia con un sorriso
adulante. Nonostante fosse spaventato, aprì i palmi e spalancò le braccia per mostrare i suoi
intenti pacifici. “Onorabile re di Chambord, per favore non fraintenda. Non le siamo affatto
ostili!”

Fei rimase seduto sul grosso cane nero e chiese stringendo gli occhi: “Cosa vuoi?”

“Onorabile re di Chambord, abbiamo sentito che la sua spedizione sarebbe passata da qui, così io
stesso, la maggior parte della famiglia reale e i miei ministri siamo venuti qui per darvi il
benvenuto. Ci sono stati dei conflitti tra Chambord e Raice, ma è tutta acqua passata adesso.
D’ora in avanti, i reali di Raice sono disposti a diventare gli amici più stretti del regno di
Chambord. Qui abbiamo alcuni regali…” Mentre il re di Raice stava ancora parlando, fece un
cenno e un po’ di guardie dietro di lui portarono quattro scrigni di ferro pesanti per poi posarli
vicino a Fei. Bam! Li aprirono, rivelando luci dorate che abbagliarono un po’ Fei. Tutti e quattro
gli scrigni contenevano monete d’oro comunemente usate nell’impero.

Il regno di Raice li aveva aspettati qui per sottomettersi, consegnare dei tributi e implorare
perdono.

Anche se Fei non disse nulla, ogni ufficiale e soldato di Chambord si sentì ribollire il sangue.
Strinsero ancora più forte le loro armi e raddrizzarono bene le schiene. Una sensazione senza
precedenti di orgoglio riempì i loro cuori.

Fei sporse una mano nell’aria e una lancia nera affilata apparì nella sua presa.

Tutti i membri del regno di Raice rimasero scioccati. Temevano che il sovrano di Chambord
potente e brillante come una stella li sarebbe stato spietato e avrebbe ignorato le loro suppliche,
ma erano anche scioccati dal potere di Fei. Afferrare una lancia a mezz’aria senza usare potere
magico o energia da guerriero… era una potenza che superava di gran lunga la loro
immaginazione… “Così è impossibile prevedere a che livello sia arrivata Chambord, come
affermavano le informazioni che abbiamo ottenuto!” Pensarono tutti.

Mentre giocherellava con le monete d’ora usando la punta della lancia, Fei non mostrò nessuna
fretta e scese con un balzo dal grosso cane nero. Solo dopo aver visto il sovrano di Raice pulirsi il
sudore dalla fronte per il disagio e l’imbarazzo che Fei fece un lieve cenno. Un po’ di soldati
scesero dai loro cavalli e portarono i quattro scrigni sulle carrozze nella truppa.

Il re di Raice tirò un sospiro di sollievo dopo aver ricevuto questa risposta.

Dopo aver raddrizzato il suo corpo grasso, fece un cenno mostrando di nuovo un sorriso adulante.
Poi un po’ di soldati di Raice avanzarono insieme a più di una decina di belle donne.
Erano tutte di circa diciotto diciannove anni. Erano truccate in modo da accentuare la loro
bellezza e i loro abiti di seta erano davvero allettanti per degli uomini ordinari. Era ovvio che
queste ragazze fossero state addestrate e vestite con attenzione. Era un tardo autunno e il clima si
stava facendo davvero freddo. Anche se queste ragazze stavano forzando dei sorrisi, i loro corpi
sottili tremavano incontrollabilmente a causa del freddo.

Fei ne fu un po’ sorpreso, ma poi capì all’istante cosa stava succedendo.

QUeste ragazze in realtà erano parte del tributo del regno di Raice.

Dopo un momento di silenzio, Fei fece un lieve cenno e alcuni soldati arrivarono insieme ad una
carrozza trainata da cavalli. Fei non rifiutò questo tributo e sistemò temporaneamente le donne
nella vettura. Queste ragazze erano state addestrate e trattate come regali e schiave. Anche se Fei
non le avesse accettate, il loro fato non sarebbe stato molto migliore, forse anche peggiore.
Magari le avrebbe salvate tenendole, ma naturalmente Fei non aveva intenzione di iniziare un
harem.

Dopo aver visto il re di Chambord accettare entrambi i regali, la gente di Raice si sentì un po’ più
tranquilla.

“In quanto re di Raice, ho preparato una splendida cena al mio castello per intrattenere il
sovrano di Chambord e tutti questi potenti guerrieri. Non sono sicuro se…” Il re di Raice cercò di
avvicinarsi e si prese più confidenza con lui con il suo sorriso lusingante, ma non appena Fei
scosse la testa, ritirò tutto ciò che stava per dire e chiuse la bocca.

Fei disse con un tono prepotente mentre fissava freddamente il tipo grasso: ” In quanto re di
Chambord, avevo intenzione di conquistare il regno di Raice con i miei soldati e vendicarmi per
ciò che avevate fatto a Chambord. Tuttavia, dato che avete un po’ di cervello, accetterò queste
monete d’oro.
Tuttavia non la passerete liscia così facilmente. Farete meglio a continuare ad essere intelligenti,
altrimenti i reali di Raice subiranno le conseguenze dell’ira del regno di Chambord!” Fei
enfatizzò le parole “essere intelligenti” e lo sdegno contenuto nel suo insulto era incredibilmente
ovvio.

Tuttavia…

“Naturalmente, sì sì… saremo i più grandi alleati, amici, amici…”

Il sovrano di Raice non osò controbattere. Sentiva un’enorme pressione provenire dal regno di
Chambord; le sue gambe divennero molli e iniziò a tremare. Se non avesse avuto delle guardie
accanto, si sarebbe inginocchiato e avrebbe perso la faccia.

“Amici? Ricordati di non dire mai questa parola di fronte a me perché… non ne siete degni!”

Fei sputò a terra. Dopodiché fece un cenno e le truppe della spedizione di Chambord tornarono a
marciare come un’inondazione di ferro irresistibile. Anche il terreno cominciò a tremare
violentemente sotto gli zoccoli di ferro. Le armature brillanti e le armi gelide riflettevano la luce
calda del sole sui visi dei reali di Raice e li fece tremare di paura. Nessuno di loro osò
sottovalutare queste truppe; l’aura gelida e assassina del regno di Chambord li terrorizzava.

Il re di Raice rimase rigido ansimando pesantemente mentre vedeva le truppe di Chambord


allontanarsi.

Un giovane nobile dall’espressione cupa si avvicinò e aiutò il sovrano di Raice a camminare.


Fissò i cavalieri di Chambord con ferocia mentre diceva con tono pieno di amarezza: “Eheh, lasci
che faccia l’arrogante per un po’. Crede di essere invincibile dopo essere diventato un po’ più
forte? Eheh. non sa ancora se le truppe di Chambord riusciranno ad arrivare vive alla capitale di
San Petersburg. Sarebbe meglio se morissero tutti. È un peccato che quelle bellezze moriranno
insieme a quel re idiota, ma la fidanzata del sovrano di Chambord è davvero civettuola…”

Woosh!

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Le Bestie Ruggenti del Fuoco sfrecciarono nel vento e la brezza autunnale soffiava per i capelli
biondi del cavaliere e il suo mantello rosso scuro. Sotto il tramonto l’arco lungo e le frecce
riflettevano una gelida luce dorata.

In quel momento tutti i membri del regno di Raice si spaventarono, nessuno osò ribattere e parlare
in difesa del cavaliere che era stato ucciso dalla freccia. Nonostante questo giovane nobile fosse
stato una figura piuttosto influente, ora anche il re stava cercando di asciugarsi il sudore freddo
mentre pregava, sperando che l’ira del cavaliere divino in lontananza si fosse spenta e andasse
via senza indagare ulteriormente su questo incidente.

Di recente, l’improvvisa ascesa di Chambord aveva riempito di paura il regno di Raice. La


coalizione dei nove paesi aveva attraversato Raice durante il suo viaggio d’andata e naturalmente
erano ben consapevoli della potenza di quell’esercito. Se non altro avrebbe potuto ridurre in
polvere all’istante Raice.
Ma quell’esercito potentissimo era stato annientato completamente. Se Chambord li avesse
attaccati, allora non avrebbero avuto nessuna speranza di sopravvivere. Per questo l’intero regno,
dal re stesso fino ai normali cittadini, viveva nella paura. Così, quando aveva sentito che il re di
Chambord sarebbe passato dal loro territorio per partecipare all’Esercitazione, il sovrano di
Raice aveva avuto un’idea.
Finché avesse potuto spegnere la rabbia del re di Chambord, allora sarebbe riuscito a mantenere
la sua posizione, così che importava abbassarsi come una putt***la per una volta.

Chiaramente il cavaliere di Chambord aveva sentito parole irrispettose dette da quel maledetto
nobile, per questo lo aveva ucciso con un solo colpo. Ora però nessuno nel regno di Raice osò
rimproverarlo per aver ammazzato il loro nobile. Speravano solo che sua maestà il cavaliere
potesse sbrigarsi e spegnere le fiamme della rabbia nel suo cuore, possibilmente senza riferire
nulla al re di Chambord… altrimenti Raice sarebbe stata spacciata.
In quel momento il paffuto e bianco sovrano quasi ebbe l’impulso di dare qualche calcio al corpo
del nobile… Perché ca**o dovevi dire delle pu****ate. Puoi morire se vuoi, ma non trascinare un
intero regno con te!

“Frush!”

Le Bestie Ruggenti del Fuoco sibilavano nel vento, il cavaliere di Chambord distolse da loro il suo
sguardo freddo, si girò e scattò via.

Poi l’intero regno di Raice tirò un sospiro di sollievo.

Il sovrano diede un ordine dopo essersi calmato pienamente: “Trasmetti i miei ordini, da oggi in
avanti tutti devono rispettare la gente di Chambord. E dì a quei piccoli nobili che faranno meglio
a comportarsi bene d’ora in avanti! Se uno di loro desterà l’ira del re di Chambord, nessuno potrà
salvarli!”

…..

Fei naturalmente si era accorto di ciò che era accaduto dietro di lui.

Dopo aver ucciso quel nobiluomo insolente, la guardia del corpo Fernando Torres tornò indietro
e la prima cosa che fece fu riferire tutto quello che era successo. Fei si limitò a sorridere
lievemente e non si arrabbiò perché prima o poi avrebbe dovuto sistemare cattivi vicini come il
regno di Raice.
Adesso però era più importante combattere per i loro interessi e il potere durante l’Esercitazione.
Non c’era fretta di tornare indietro ad uccidere quei miseri animaletti, per questo Fei aveva
continuato a fare avanzare il suo esercito.

In quanto regno sussidiario di quinto livello, nonostante le frontiere di Raice fossero un po’ più
ampie di Chambord, al calare della notte le truppe attraversarono completamente questo regno e
arrivarono in un altro territorio, il regno Blackstone.

Se Raice era solo un cattivo vicino, allora Blackstone era il nemico mortale di Chambord.

Durante l’Esercitazione di tre anni fa, era stata Blackstone a complottare con alcuni grandi paesi
che avevano usato sotterfugi malvagi contro Chambord, e così era riuscita a raggiungere il quarto
livello schiacciando Chambord. Per quanto riguarda gli attriti e le battaglie tra Raice e
Chambord, la maggior parte di questi conflitti erano stati provocati segretamente da Blackstone.
A parte il regno di Raice, c’erano ancora quattro regni vicini che avevano una forza simile a
quella di Chambord ed erano stati tutti convinti o costretti da Blackstone a mostrare ostilità nei
confronti di Chambord.
Dopo questi attriti, il regno di Blackstone era riuscito ad ottenere un’enorme ricchezza,
specialmente saccheggiando la popolazione.

L’ostilità tra Chambord e Blackstone era durata per molti anni ed era diventato poco chiaro da
molto tempo chi fosse nel giusto e chi nel torto. Tuttavia, non molto tempo fa, il sovrano di
Blackstone aveva già dichiarato che avrebbe bruciato completamente Chambord durante questa
Esercitazione. Inoltre, durante la cerimonia di incoronazione, Blackstone aveva mandato degli
uomini a provocare direttamente Fei, e si era anche unita alla cospirazione contro la principessa.
Tuttavia sfortunatamente per il regno, non avevano trovato nemmeno i corpi dei loro uomini…

Quella notte, la spedizione di Chambord si accampò vicino ad un lago nei pressi di una foresta nel
territorio di Blackstone.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Le grida e i clangori metallici svegliarono all’istante la ragazza dal suo dolce sogno. Angela si
alzò immediatamente e vide Fei già in piedi che brandiva una spada tagliante.

Si calmò e chiese: “Alexander, cosa sta succedendo?” Si sentiva sempre al sicuro accanto a Fei.

“Vedremo!” Fei prese il suo mantello rosso scuro e lo usò per avvolgere Angela: “Esci fuori
insieme a me, facciamo vedere ai soldati che il loro re e la loro regina sono proprio dietro di
loro.”

In quel momento anche la ragazzina bionda, Emma, si era destata. Era ancora davvero assonnata.

I tre uscirono insieme dalla tenda.

I poliziotti di Chambord reagirono molto velocemente. Si erano già posizionati in una formazione
difensive, I cinquanta enormi scudi a torre neri si legarono insieme grazie a degli uncini ai lati e
formarono un muro difensivo mobile. Questa parete si piegò e circondò la tenda del re per
proteggerlo da ogni possibile proiettile. Anche se alcuni soldati avevano avuto solo il tempo di
mettersi un paio di pantaloni, i loro enormi muscoli sporgenti esposti al freddo li faceva sembrare
più robusti e coraggiosi.

In confronto ai poliziotti, i Cavalieri Sacri reagirono ancora più velocemente. Era proprio ovvio
che questi cinquanta soldati fossero andati a dormire con le loro armature. Indossavano il loro
equipaggiamento ed erano saliti sulle loro Bestie Ruggenti del Fuoco sotto la guida di Drogba,
Pierce e del guardiano Oleg.
Con le loro enormi asce devastanti, inclinarono i loro corpi in avanti e le Bestie Ruggenti del
Fuoco iniziarono a battere il terreno con i loro zoccoli frontali come tori arrabbiati. Non appena
avessero ricevuto un ordine da Fei, sarebbero sfrecciati in avanti a distruggere qualsiasi ostacolo.

I due guerrieri più potenti dei Cavalieri dello Zodiaco, i comandanti Peter-Cech e Frank-Lampard
erano saltati entrambi su due alberi alti accanto all’accampamento. I loro lunghi capelli
svolazzavano al vento e le loro figure alte e robuste davano un senso di sicurezza a tutti. Come
due tigri feroci, osservarono con attenzione cosa stava succedendo mentre i loro mantelli rosso
scuro fluttuavano nell’aria.

Il grosso cane nero rilasciò un ruggito roco mentre una luce terrificante brillò nei suoi occhi.

Non troppo lontano dalla tenda del re, soldati d’élite di Zenit proteggevano la tenda della
principessa Tanasha. Il capitano dei cavalieri Romain e la spadaccina Susan erano in allerta
d’avanti all’accampamento.

Grida e clangori metallici si stavano avvicinando sempre di più.

Le torce numerose sembravano stelle in una notte oscura. Era proprio chiaro che una marea di
persone si stessero caricando verso di loro.

Ma l’aspetto più sorprendente fu che questa truppa si fermò all’improvviso a settecento metri di
distanza dai soldati della spedizione di Chambord. Grazie alle luci fioche, Fei vide che erano
cavalieri del regno di Blackstone. Ce n’erano circa tre o quattrocento, tutti con armature brillanti
e le loro armi assomigliavano ad una foresta mentre puntavano verso l’alto. I cavalli da guerra
ansimavano pesantemente e i cavalieri battevano le loro armi contro le loro corazze. Anche se
stavano gridando e facendo trambusto, non si avvicinarono alle truppe di Chambord.

“Pronti!”

Sotto il comando di Cech, riecheggiò una serie di clangori metallici dall’accampamento di


Chambord. Lunghe spade vennero estratte dalle guaine, asce affilate furono alzate e le lance
furono puntate in avanti. Sia i Poliziotti che i Cavalieri Sacri sembravano frecce incoccate sul
punto di essere tirate. Non appena avessero ricevuto un ordine, avrebbero caricato e fatto a pezzi i
nemici.

La loro presenza fece irrigidire per un secondo i nemici che stavano gridando.

Tuttavia… “Ahahahahah, ritiriamoci!”


Nessuno si aspettava che i cavalieri di Blackstone, che erano così robusti e alti, avrebbero riso. I
tre-quattrocento cavalieri girarono i loro cavalli. Poi i cavalieri frustarono le loro cavalcature e
scomparirono velocemente nell’oscurità della notte. Non avevano intenzione di attaccare in realtà.

“Era solo una finta?”

Fei si accigliò. Quando vide persone come Cech e Lampard osservarlo in attesa di una risposta,
scosse la testa, fece un lieve cenno e lasciò che i suoi soldati tornassero a riposare.

Come previsto, questa provocazione non finì così semplicemente.

Dopo circa un’altra ora quando tutti erano tornati a dormire e avevano riniziato a sognare,
risuonarono di nuovo grida e rumori di zoccoli. Tutti si svegliarono di nuovo e si resero conto che
i cavalieri del regno di Blackstone erano tornati per tormentarli ancora. E come l’ultima volta, si
fermarono a circa sei-settecento metri di distanza dall’accampamento di Chambord e non
superarono il segnale d’avvertimento rappresentato dalla freccia dalla piuma bianca e dalla linea
che avevano fatto sul terreno.

Dopo aver gridato per un po’, ridevano e si ritiravano direttamente.

Questo evento si ripeté più volte. Alla fine della notte, questo tormento si ripeté più di dieci volte.

All’alba i cavalieri del regno di Blackstone finalmente scomparirono e non tornarono. Tuttavia
Fei capì chiaramente dalle loro espressioni che tutti i soldati si erano stancati. Dopotutto non
avevano riposato affatto. Peter-Cech ordinò ai Cavalieri Sacri di fare i bagagli e prepararsi a
partire. Allo stesso tempo, mandarono molti ricognitori per osservare con attenzione ogni attività
anormale che poteva accadere in un raggio di due-tre chilometri.

Le truppe di spedizione iniziarono a spostarsi. Fei era a bordo del grosso cane nero; si sfregò il
mento mentre rifletteva.

Mentre procedevano, non videro più il grande gruppo di cavalieri di Blacksone. Ma c’erano più di
una decina di spie del regno di Blackstone che seguivano le truppe di Chambord e monitoravano i
loro movimenti. Drogba e Pierce, i più forti guerrieri irascibili che odiavano riflettere troppo
stavano diventando impazienti.
Stavano quasi per uccidere questi ricognitori con un colpo d’ascia, ma Cech li fermò. Anche se
questi cavalieri di Blackstone non avevano buone intenzioni, le truppe di Chambord stavano
viaggiando per i loro territori. Non importava dove andassero questi soldati, erano liberi di
vagare dove vogliono. Se Pierce e Drogba avessero caricato contro queste decine di cavalieri e li
avessero annientati, non sarebbe stato giustificabile e questo forse avrebbe causato più problemi
per questo viaggio verso la capitale di Zenit. Inoltre il re Alexander non aveva detto nulla, così
doveva avere fatto altre considerazioni. Cech non voleva che questi due uomini forzuti e
imprudenti rovinassero il piano del sovrano.

Il regno di Blackstone era di quarto livello, così i suoi territori erano molto più vasti di quelli di
Chambord e Raice. Dopo che le truppe di spedizione viaggiarono per un intero giorno, non erano
ancora uscite dai suoi territori.

Ma circa al tramonto, le truppe uscirono finalmente dalle pianure.

Vedere le montagne, le colline, le dense foreste e le giungle da lontano fece esultare i soldati di
Chambord. Alcuni di loro si sfogarono e iniziarono a cantare. Ai molti soldati di Chambord che
non avevano mai viaggiato fin qui prima d’ora facevano un po’ male gli occhi dopo aver
continuato a fissare le pianure dorate infinite. Una catena montuosa continua e delle colline
ripide diedero loro la sensazione familiare e intima di tornare a casa.

La vetta che stavano vedendo si chiamava montagna del Sole Bruciante. Una parte della
montagna erano nei territori di Blackstone e altre regioni appartenevano a numerosi regni
affiliati; dall’altra parte della catena montuosa si trovava la capitale dell’impero Zenit.
Anche se non era paragonabile alle montagne dietro Chambord che erano ripide, magnifiche e
sconfinate, contenevano molti minerali. Era la numero uno in termini di depositi di ferro tra tutte
le vette nei territori di Zenit. Questo era uno dei motivi per cui Blackstone era potente ed era
riuscita a raggiungere il quarto livello. Avevano soldi e risorse. Al confronto Chambord era molto
più povera.
Se Chambord non avesse ottenuto le due splendide vittorie consecutive, avrebbe avuto problemi a
procurare un equipaggiamento di base ai suoi soldati.

Nella montagna del Sole Bruciante c’erano numerose fosse d’estrazione di diverse dimensioni
sparse dappertutto come stelle nel cielo. In qualche modo queste fosse facevano da fortezze
militari. C’erano molte torri di guardia e posti di blocco lungo la via e ogni strada era protetta.
Quando le truppe di spedizione si avvicinarono alle montagne, il numero di cavalieri di
Blackstone erano aumentati drasticamente. Tuttavia sarebbero solo apparsi da lontano e mai
entro un chilometri di distanza dalle truppe di Chambord.

Tuttavia se Chambord voleva arrivare in tempo per l’Esercitazione Militare a San Petersburg,
poteva solo attraversare queste montagne.

Il viaggio era così lungo da poter fare morire perfino dei cavalli. Le truppe di spedizione
finalmente arrivarono ai piedi della montagna.
A questo punto era già buio. Fei ebbe un’idea mentre guardava le fortezze militari di Blacstone
protette dalle guardie. Ordinò a Cech di richiamare tutti i ricognitori fuori e di posizionare
l’accampamento ai piedi della montagna, visibile alle fortezze militari accese dalle luci.

Dopo la mezzanotte, i cavalieri di Blackstone apparirono di nuovo.

Non erano ancora andati oltre ad un raggio di cinquecento chilometri dalle truppe di spedizione
di Chambord. Ridevano come pazzi e li provocarono battendo le armi contro li scudi. Fecero del
loro meglio per fare più rumore possibile e causare più guai ai soldati di Chambord
nell’accampamento non troppo lontano. Quando videro che i soldati si stavano alzando
all’improvviso, risero con orgoglio.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

“Va bene. Torneremo tra quaranta minuti!” Un giovane cavaliere muscoloso che sembrava il
capitano di questa squadra si tolse l’elmo e rise sul suo cavallo. “Mi fanno pietà quei contadini di
Chambord. Non sono riusciti a dormire e probabilmente non avranno l’energia per raccogliere le
loro armi domani…”

“Ahahah, sì. Condi, la strategia di sua maestà è ottima!” Aggiunse un cavaliere accanto.

Il giovane mostrò un’espressione arrogante. Disse con un sorriso sdegnoso: “Naturalmente. Mio
padre è intelligente e lungimirante, Come può quell’idiota del re di Chambord competere con lui?
Lo faremo vivere un po’ più a lungo. Umpf! Quando sarà il momento, conquisteremo Chambord,
cattureremo tutti quegli spregevoli e li manderemo nelle miniere delle montagne del Sole
Bruciante come schiavi! Anche tutti i loro discendenti saranno solo schiavi!”

“Ritiriamoci! Torniamo nel rifugio e riposiamo un po’. Torneremo tra quaranta minuti per
‘confortare’ queste misere canaglie!”

Il giovane cavaliere fece un cenno e tutti i suoi sottoposti girarono i loro cavalli e si prepararono
a tornare nella fortezza militare vicina… In quel momento però… “Dato che siete venuti a cercare
guai, perché ve ne state andando?”

Risuonò un sogghigno, ma i cavalieri non capirono da dove proveniva. Prima che i cavalieri
potessero reagire, una luce verde e viola brillò all’improvviso nella notte nera come la pece.
Come due bagliori infernali, scattarono verso i cavalieri come meteore e fecero risuonare quattro
tonfi. Ci furono quattro schizzi di sangue e quattro teste caddero a terra. Appartenevano ai
cavalieri a destra della formazione che non avevano nemmeno avuto la possibilità di difendersi.
Ma ora erano quattro cadaveri decapitati… “Un attacco nemico!” Risuonò all’istante un grido
acuto.

“State attenti, è a destra…”

“Uccidetelo! Uccidetelo adesso!!”

“Non riesco a vederlo, è troppo veloce. Indietro, indietro indietro! È un esperto! Un guerriero
molto potente!!”

Il gruppo di cavalieri precipitò nel caos. L’assassino era apparso all’improvviso come un demone
che mieteva vittime. La sua velocità era inimmaginabile. Ogni volta che le luci verde e viola
brillavano nell’oscurità, due cavalieri sarebbero stati falciati come grano. Non poterono
nemmeno opporre resistenza. Anche se questi cavalieri stavano facendo del loro meglio per
difendersi, non poterono rallentare questa persona nemmeno per un secondo! La potente presenza
di questo assassino rendeva la situazione sempre più caotica.

“Non fatevi cogliere dal panico! Mettetevi in formazione!!” Gridò il giovane capitano.

Tuttavia l’ordine non fu molto utile.

Mentre tutti i cavalieri stavano guardando verso destra colti dal panico, accadde all’improvviso
qualcosa nella parte sinistra della formazione. Una luce simile ad una stella si accese
all’improvviso, diventando sempre più brillante e calda. Le luci violente fecero perdere per un
secondo ogni sensazione a tutti i cavalieri mentre una serie di fulmini esplodevano attorno a loro
come raggi… “Pugni Veloci come il Fulmine!!”

Risuonò un profondo ruggito e i raggi colpirono ogni cavaliere nel raggio di dieci metri dalla
voce. Il giovane capitano strabuzzò gli occhi, non poteva credere a ciò che stava vedendo. Era
qualcosa di inimmaginabile. Ogni soldato che era stato colpito da un raggio di luce aveva l’elmo
distrutto, lo scudo ammaccato e le armi spezzate come se fossero fatte di legno.
Anche i cavalieri da guerra che stavano cavalcando sanguinavano dal naso. Ebbe la sensazione di
essere stato colpito da una raffica di pugni mentre i tonfi risuonavano attorno a lui. Non poteva
fare altro che guardare i pugni invisibili, ma devastanti. Dopodiché la raffica diminuì un po’.

Alla fine i raggi brillanti scomparirono.

Videro una persona forte e robusta. Sulla schiena portava un’enorme spada nera che sembrava
una maestosa montagna. Nonostante avesse colpito molti cavalieri, non c’era una sola macchia di
sangue sul suo mantello rosso scuro.
Bam! Bam! Bam! Bam!

Dopo che la brezza soffiò nella notte oscura, più di venti cavalieri che portavano i segni
terrificanti dei pugni e le ammaccature sui loro corpi ed erano già morti non riuscirono più a
mantenere l’equilibrio. Crollarono uno dopo l’altro insieme ai loro cavalli da guerra uccisi a cui
erano state distrutte le ossa.

Così veloce!

Era troppo veloce!

Era così rapido che non poteva essere individuato da un occhi umani. In altre parole non erano
riusciti nemmeno a vedere i movimenti di quest’uomo!

Il giovane cavaliere sentì un brivido lungo la schiena che si estese in ogni angolo del suo corpo.
Non era debole, anzi, era un guerriero nelle fasi intermedie delle due stelle ed era uno dei principi
più forti del regno di Blackstone. Tuttavia nemmeno lui poteva intravedere i movimenti, le
angolazioni degli attacchi e le traiettorie dei pugni di quest’uomo… “Quanto sono veloci i colpi di
questo esperto?”

Il fatto che non fosse riuscito ad individuare i movimenti di quest’uomo significava che non
avrebbe potuto competere con questo nemico nemmeno lui stesso.

“Chi siete? Non sapete che siamo la cavalleria del vento di Blackstone? Come osate provocare il
regno di Blackstone? Volete morire tutti? Il giovane capitano era disperato. Gridò con rabbia e
menzionò il suo regno, come se potesse portargli più coraggio e sicurezza.

“Eheh, siamo qui per uccidere tutti voi bastardi del regno di Blackstone!”

“Bleah! Il tuo piccolo regno mer**so è così debole?”

L’uomo che portava l’enorme spada nera non si disturbò a parlare al giovane capitano dei
cavalieri, ma due tuoni fragorosi risuonarono da non troppo lontano e risposero alla domanda del
principe. Le grida dei suoi uomini iniziarono a risuonare dopo un secondo mentre due uomini
forzuti a petto nudo così muscolosi da sembrare montagne caricavano verso di lui con enormi
asce lunghe circa due metri e scudi di ferro quadrati alti quanto un uomo. Sembravano due
dinosauri in forma umana. Erano così potenti che ogni cavaliere che colpivano venivano
scaraventati via come spaventapasseri in un tornado insieme ai loro cavalli da guerra… “Siete
voi…”
Le pupille del giovane capitano si contrassero all’istante quando riconobbe l’identità dei suoi
nemici. Questi due uomini forzuti erano due dei Cavalieri dello Zodiaco, quello del Toro e del
Capricorno.

Secondo le dicerie, questi due uomini erano molto forti e crudeli. Adoravano spaccare le teste o
ridurre in poltiglia i nemici usando le loro asce sproporzionatamente grandi. Si diceva che
usassero entrambi tecniche speciali: il cavaliere dello zodiaco del Toro poteva usare la testa per
abbattere le montagne e il palmo del cavaliere dello zodiaco del capricorno era tagliente come
un’arma divina. Secondo il rapporto delle spie di Blackstone, erano molto pericolosi e il giovane
non si aspettava che stasera li avrebbe visti entrambi.

Quando vide le due bestie avvicinarsi a lui con fare inarrestabile, il giovane capitano dei cavalieri
finalmente si rese conto di aver sottovalutato il rapporto. Quel poco di arroganza e sdegno che
provava scomparì all’istante; chiaramente sapeva di non poter competere con questi due se
avessero davvero voluto ucciderlo. Girò velocemente il suo cavallo e si preparò a scappare… ma
queste due bestie stavano puntando chiaramente verso di lui e lo inseguirono.

“Vuoi prendermi in giro e non farmi dormire? Muori!” Gridò Pierce.

“Il tuo papino è arrabbiato e ci saranno gravi conseguenze!” Drogba rise ferocemente.

I due uomini forzuti sembravano squali feroci che dividevano a metà le onde del mare. Con intento
omicida sanguinoso, spaccarono a metà i cavalieri e arrivarono all’istante di fronte al capitano
del gruppo.
I venti taglienti creati dalle due enormi asce che si abbattevano sul nemico dall’alto calarono
verso il volto del giovane capitano come coltelli e lo ferirono. Il giovane ebbe solo il tempo di
brandire la sua lunga spada e bloccò a stento le asce.
Anche se le potenti energie del fuoco avvolsero il suo corpo e potenziarono la sua arma, la lunga
lama resistette solo un secondo prima di venire ridotta in schegge di ferro. Il pover giovane
capitano fu tagliato a metà da una delle asce per la vita prima ancora di poter gridare o piangere,
e l’altra ascia colpì il suo cavallo da guerra riducendolo in poltiglia!

La parte superiore del corpo del giovane capitano fu scaraventata via per l’enorme impatto. Gli
rimaneva un briciolo di vita, ma non poteva sentire nessun suono nonostante avesse aperto la
bocca e volesse gridare.
Ciò che lo fece crollare mentalmente fu quando vide un uomo robusto e grasso con una cicatrice
sulla fronte che attaccava i suoi cavalieri da un altro lato. Ovunque andasse, i suoi soldati
venivano ridotti in carne e sangue.
Nessuno poteva opporsi a quest’uomo grasso che portava anche lui un’enorme ascia. Ogni volta
che faceva un passo avanti, il suo grasso tremava violentemente, ma i suoi movimenti erano
ancora più agili delle persone ordinarie.

Allo stesso tempo, apparì un uomo alto e magro che indossava un’armatura leggera e un mantello
rosso scuro. La spada tagliente nella sua mano rilasciò dei bagliori così brillanti che facevano
impallidire le stelle nel cielo. Come dei bagliori astrali, si incurvarono verso i cavalieri di
Blackstone. Come un danzatore sulla pista da ballo, la lama era leggera e agile, veloce e feroce.
Ogni volta che si rivelava, avrebbe ucciso.

Ognuno di questi maestri era apparso dal nulla e si avventavano sui cavalieri di Blackstone come
tigri in un gregge di pecore.

Quando il tronco del giovane capitano atterrò, vide l’ultimo dei suoi cavalieri venire ucciso dalla
luce verde e viola che lo tagliò in sei parti insieme al cavallo… tutti e duecento i cavalieri di
Blackstone erano stati sterminati in pochi secondi.

Fino alla morte, il giovane capitano non riuscì ancora a credere ai suoi occhi.

Aveva riconosciuto tutti gli assalitori; erano i guerrieri e i maestri sotto il comando del re di
Chambord. Perfino il sovrano in persona aveva partecipato all’assalto.

“Il re di Chambord… il re stesso osa uccidere tutti i cavalieri nel nostro territorio?”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Gli assassini notturni iniziarono e terminarono velocemente.

In meno di dieci minuti, la cavalleria di Blackstone di duecento uomini fu annientata dopo l’ultimo
grido. I sei maestri di Chambord non si fermarono e svanirono velocemente come fantasmi
nell’oscurità. Eccetto per il sangue che scorreva a terra a fiumi e l’odore di sangue della battaglia
appena avvenuta, non rimasero altre tracce.

Dopo più di un’ora, finalmente riecheggiarono altri suoni.

Una piccola squadra di cavalieri con armature argentate si precipitò fuori dalla fortezza di pietra
lontana con delle torce in mano. I loro cavalieri stavano chiacchierando e ridendo tra di loro, e
l’atmosfera era davvero tranquilla. Presto si avvicinarono al campo di battaglia.
Quando furono sul punto di arrivare, un cavaliere con un occhio solo si accigliò con curiosità
mentre le sue guardie camminavano. Fece un cenno ai cavalieri che stavano caricando verso di
lui a tutta velocità, facendoli rallentare immediatamente. Brandirono le loro spade e strinsero i
loro scudi mentre entravano tutti in allerta.

“C’è un odore di sangue così intenso. Che il principe Eric e i suoi uomini abbiano già combattuto
contro i bastardi di Chambord?”

Con questa domanda in mente, il cavaliere orbo avanzò lentamente. Vide una piccola collina cupa
nell’ombra. Una brezza notturna soffiò all’improvviso e portò un tanfo che fece venire loro
l’impulso di vomitare. I cavalli si spaventarono, nitrirono per la paura e si ritiravano
continuamente. Il cavaliere orbo scese da cavallo, prese una torcia da uno dei suoi compagni e la
lanciò in avanti.

Woosh!

Le fiamme brillarono nella brezza notturna e illuminarono l’oscurità di fronte a loro.

“Cielo… cosa sto vedendo?”

Ogni cavaliere ebbe la sensazione di essere in un abisso gelido; si gelò il sangue nelle loro vene.

Nessuno si aspettava che questa piccola collina fosse composta da cadaveri di soldati del regno di
Blackstone. Sangue, armature strappate, spade infrante, lame spezzate, cavalli morti, ossa bianche
e teste umane… erano stati impilati tutti l’uno sull’altro uniformemente da qualcuno. Sopra questa
collina fatta di corpi era stata infilzata una testa con un elmo. Sangue stava colando per l’asta e la
maggior parte di di esso si era coagulato… “No… è il principe Eric!!!” Gridò il cavaliere orbo
con fare incredulo.

“Chi li ha attaccati?”

“Devono essere stati quei tipi di Chambord… Devono aver fatto loro un agguato e avranno fatto
un attacco a sorpresa al principe Edric. A parte loro, nessuno può competere con il principe Eric
e i suoi uomini…”

“Così crudele, nessuno è sopravvissuto!”

Questi cavalieri erano sconvolti. Mentre il vento notturno soffiava tra gli alberi, numerose foglie
caddero a terra.
Questi cavalieri ebbero la sensazione che numerosi assassini si stessero nascondendo
nell’oscurità, pronti a lanciare un attacco letale. Il paesaggio attorno era spaventoso e spettrale;
dato che i loro nemici potevano uccidere il principe Eric e i suoi duecento cavalieri, il loro gruppo
di venti non sarebbe potuto resistere nemmeno per un secondo se il nemico avesse davvero voluto
ucciderli. Il cavaliere orbo si rese conto velocemente del pericolo che stavano correndo, così
prese la testa del principe Eric dalla lancia sulla “collina” e la avvolse con cautela nel suo
mantello.
Dopodiché si girò velocemente, balzò sul suo cavallo e scappò velocemente da questo luogo con i
suoi cavalieri, come se stesse rischiando la vita rimanendo un secondo di più qui.

Erano arrivati veloci come il vento, ma erano scappati come cani randagi; non si erano nemmeno
presi cura dei corpi dei loro compagni seppellendoli appropriatamente.

…..

Lo splendido sole dorato scalò gradualmente le montagne del lontano est e coprì la terra con un
brillante bagliore.

Era un altro mattino bello, ma silenzioso.

C’era solo uno scintillio rosso nel cielo, come se il sangue l’avesse tinto. Era molto chiaro e
attirava l’attenzione.

Le truppe di Chambord tornarono ad avanzare. Marciarono verso l’entrata delle montagne del
Sole Ardente. La temperatura era ancora un po’ gelida. Angela ed Emma si diressero verso la
vettura magica della principessa Tanasha e le tennero compagnia. Fei salì sul grosso cane nero e
guidò i soldati. Quando vide il bagliore rosso nel cielo, rise e disse: “Oh, vedete? Il sangue ha
macchiato il cielo. Dev’esserci stato qualche scontro sanguinoso questa notte…”

Tutti attorno al re risero.

Due dei suoi seguaci, Pierce e Drogba, stavano cavalcando delle Bestie Ruggenti del Fuoco dietro
di lui. Sfregarono le lame delle loro asce sentendo ancora un po’ di sete di sangue mentre
pensavano a ciò che era accaduto la scorsa notte. Il grasso ed enorme guardiano Oleg ovviamente
era ancora immerso nello splendido ricordo, ma il comandante dei Cavalieri dello Zodiaco Cech
era ancora silenzioso. Esaminava con attenzione i dintorni e vide in lontananza dei cavalieri sacri
su delle Bestie Ruggenti del Fuoco che stavano portando una piccola bandiera verde. Questo
significava che andava tutto bene.

Lampard sorrise, stava cavalcando una Bestia Ruggente del Fuoco dietro Fei. La scorsa notte era
la prima volta che aveva usato i Pugni Veloci come il Fulmine in battaglia e la loro efficacia
aveva superato le sue aspettative. Usando l’energia di tipo fulmine, la sua velocità d’attacco
potenziata da pochi canali di energia segreti fu davvero impressionante.
Lampard non si sarebbe mai sognato che sarebbe riuscito ad allenare nuovamente la sua energia
del fulmine dopo quella distruzione devastante e non si sarebbe mai aspettato di poter ottenere un
nuovo metodo di allenamento inimmaginabile. La sua energia da guerriero si era ripristinata così
velocemente.
Non riusciva ad immaginarsi che tipo di potere e risultato avrebbe potuto ottenere se avesse
potuto allenare i Pugni Veloci come il Fulmine al picco del suo stadio, dato che il re Alexander
aveva detto che questa pergamena di allenamento non era stata ancora perfezionata.

Mentre stringeva i pugni, Lampard sentì il potere che gli era mancato per molto tempo.

Quando le truppe di spedizione si avvicinarono ai piedi della montagna, videro sempre meglio la
fortezza di Blackstone.
Questa costruzione fatta di materiale nero era stata eretta vicino alla montagna, dove le sue mura
difensive coprivano tre direzioni. Le pareti erano alte circa venti metri ed erano molto dure e
ferme. Quando Fei diede loro un’occhiata più attenta, capì che erano fatte da minerali di ferro
non raffinati ammassati insieme. Sulla cima di due montagne dietro la fortezza erano state
costruite statue di guerrieri alte duecento metri. I parapetti sulle mura difensive erano uniformi e
c’era una marea di soldati pesantemente armati di guardia
Era una fortezza strategica facile da proteggere, ma difficile da assediare! Inoltre bloccava
perfettamente l’unica via per le montagne del Sole Bruciante che conduceva alla capitale San
Petersburg, così avrebbe giocato un ruolo importante nell’approfittarsi di Chambord!

Se le truppe di spedizione avessero voluto arrivare a San Petersburg in tempo, avrebbero dovuto
attraversare la fortezza di Blackstone.

Tuttavia Chambord e Blackstone al momento erano in piena ostilità, sarebbe stato difficile per
loro passare. Se le truppe di spedizione non avessero esposto la bandiera che mostrava che si
stavano dirigendo verso l’Esercitazione Militare, sarebbero stati trattati come invasori non
appena fossero entrati nel territorio di Blackstone. Qualcuno aveva raccomandato a Fei di
scegliere un’altra via ed evitare di passare per le montagne del Sole Ardente.
Volevano dirigersi verso San Petersburg camminando sul confine delle montagne dato che le
Bestie Ruggenti del Fuoco e i cavalli da guerra erano veloci. Così sarebbero riusciti ad arrivare
in tempo. Ma Fei aveva rifiutato.

Se l’avessero fatto, non avrebbe mostrato che Chambord aveva paura di Blackstone?

Fei avrebbe attraversato la fortezza di Blackstone con orgoglio.

Prima che si avvicinassero, le porte della fortezza si aprirono all’improvviso. Poi risuonò una
serie di corni. La polvere nel terreno fu sollevata da una carica di cavalieri neri; erano almeno
duemila. Un anziano dai capelli e la barba dorati di circa cinquant’anni guidava la carica.
Indossava un elmo dorato coperto di diamanti. La sua espressione era cupa e il suo sguardo era
pieno di ferocia. Puntò le mani avanti e i cavalieri si divisero in due formazioni e caricarono verso
le truppe di spedizione di Chambord da due lati con manifesta ostilità e intento omicida.

“Formazione: Difesa!”

Cech mantenne la calma. Gridò un ordine e i cinquanta cavalieri sacri balzarono dalle Bestie
Ruggenti del Fuoco e incastrarono i loro scudi scudi torreggianti insieme. Formarono all’istante
un muro difensivo mobile che si dispose a V. Proprio di fronte, il guardiano Oleg rise ferocemente
stringendo la sua enorme ascia.
Dietro Pierce e Drogba erano l’uno accanto all’altro con due martelli… I tre guerrieri assetati di
sangue non mostrarono nessuna paura di fronte al nemico e rivelarono perfino espressioni
entusiaste.

Crack crack crack!

I cento Poliziotti si divisero in due gruppi. Uno rimase seduto sul cavallo e incoccò l’arco. Dardi
dalle piume bianche brillavano al sole e mirarono ai nemici che stavano caricando. Questi soldati
erano tutti arcieri di livello divino e potevano uccidere cinquanta membri d’élite nemici con una
raffica. L’altro gruppo protesse la vettura della principessa per impedire che sua altezza e la
futura regina Angela venissero attaccate.

Per quanto riguardava il re Alexander, rimase solo la sua guardia del corpo Fernando Torres
accanto a lui.

Agli occhi di ogni soldato, il loro sovrano era un esperto invincibile che non aveva bisogno della
protezioni di guerrieri più deboli. Sarebbe stato un insulto per lui se fossero rimasti di fronte al
loro re.

I cavalieri di Blackstone si affrettarono.

Anche se avevano una forte presenza, non caricarono, né iniziarono subito l’attacco. Invece
accerchiarono le truppe di spedizione di Chambord. Cavalcarono attorno al nemico in cerchio
mentre scontravano le loro lance con gli scudi, emettendo forti fragori. Il clangore dei duemila
scudi sembrava un terremoto dovuto a dell’ira divina. Erano suoni così fragorosi da essere
tangibili. Un vento violento soffiò la polvere da terra verso la gente di Chambord circondata in
mezzo.

Era una battaglia tra aure.

Sul campo di battaglia, se la presenza di un esercito fosse stata utilizzata appropriatamente,


avrebbe fatto arrendere il nemico senza nemmeno dover combattere.
In molte situazioni, i soldati novellini che non avevano mai combattuto sarebbero crollati e si
sarebbero cagati addosso sperimentandolo per la prima volta.

Era ovvio che questi duemila cavalieri fossero veterani che avevano superato numerose battaglie.
Erano esperti nel creare un’enorme presenza. Anche se erano poco più di duemila, creavano
un’aura simile a quella di diecimila soldati. I palmi di ogni soldato di Chambord cominciarono a
sudare.
Le loro labbra si seccarono e cominciarono a deglutire per il nervosismo. Dopotutto non avevano
mai partecipato ad una vera battaglia in guerra.

Tuttavia non era importante perché Chambord aveva un super cane nero.

“Woof! Woof! Woof!”

Il grosso cane nero rilasciò un ruggito con rabbia, era così forte che sembrava l’ululato di un
drago.

Accadde l’inimmaginabile. L’ululato del cane coprì all’istante la presenza dei duemila cavalieri.
Inoltre ebbe un effetto scioccante sui cavalli, più di una decina di cavalcature di Blackstone che
stavano galoppando attorno alle truppe di spedizione di Chambord collassarono a terra per la
paura. I loro corpi iniziarono a fremere e schiuma bianca fuoriuscì dalle loro bocche. I cavalieri
non se lo aspettarono e caddero a terra come sacchi di patate a causa dello slancio… Questa
scena fece scomparire immediatamente l’aura intimidatoria dei cavalieri di Blackstone.

Tutti i membri di Chambord non esitarono a ridere per questo.

“Fermi!”

Gridò l’anziano con l’elmo d’oro e i cavalieri di Blackstone ubbidirono. Le decine di poveri
cavalieri caduti erano stati già ridotti in poltiglia dai loro compagni. La ferocia e l’odio nello
sguardo del vecchio erano così grandi che sembravano potersi solidificare. Divise i cavalieri a
metà e cavalcò in avanti verso Fei, fissandolo. Brandiva una spada dorata e le sue vene stavano
sporgendo.
Dopo un po’ una delle sue mani lasciò con riluttanza la presa sulla spada e disse con ferocia:
“Sono Condi, il re di Blackstone. Re Alexander, lascia gli assassini del mio terzo principe Edric e
i miei duecento cavalieri e vi lascerò andare. Altrimenti…!”

Mentre diceva questo, tutti i cavalieri attorno a Chambord mirarono le punte delle loro lance
verso di loro per rinforzare la minaccia del loro re.

La loro aura assassina era tangibile.


“Yawn… Auh. Non so di cosa stai parlando.” Fei si stiracchiò e disse: “Qualcuno è stato ucciso
la scorsa notte? Non c’è da meravigliarsi che l’alba fosse così rosea stamattina. Le grida della
scorsa notte mi hanno impedito di riposare bene stanotte. Re di Blackstone, la sicurezza e l’ordine
nel tuo territorio sono pessimi!”

“Tu…” L’anziano dai capelli e la barba dorati era così arrabbiato che quasi gli venne un infarto.
La sua espressione divenne molto seria mentre gridava: “Alexander, come osi comportarti con
tale arroganza di fronte ai miei soldati d’élite. Eheh, hai ucciso un principe di un regno affiliato di
livello 4, la legge sarebbe dalla mia parte se portassimo questo caso di fronte all’imperatore. Se lo
volessi, potrei dare un ordine e fare perdere il suo erede alla famiglia reale di Chambord!”

Fei guardò i cavalieri assetati di sangue attorno con noncuranza e disse con sdegno: “Fateci
spazio entro dieci secondi e lasciateci passare. Altrimenti… il re di Blackstone non avrà più un
re!”

Dopo aver detto questo, il corpo di Fei tremò lievemente. Tutti ebbero la sensazione che i
lineamenti della sua figura fossero diventati sfocati per un secondo. Il sovrano di Blackstone sentì
un po’ di freddo al collo e se lo toccò con fare sorpreso. Scoprì che la barba bionda che aveva
tagliava con cura ogni mattina era diventata più corta. Poi vide il re di Chambord disperdere la
sua barba bianca nel freddo vento autunnale… Ogni cavaliere di Blackstone sussultò per lo shock.

A parte alcuni guerrieri di alto livello, nessuno vide come il re di Chambord si era mosso e aveva
attaccato.

Capitolo regolare di mercoledì,


0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Il re di Blackstone impallidì vedendo i capelli dorati che si disperdevano al vento. Era


un’umiliazione simile ad uno schiaffo in pubblico. Sentì una rabbia bruciante crescere in lui, ma
la sensazione di gelo al collo gli ricordò di controllarsi.

Era chiaro che la forza del re di Chambord superasse di gran lunga la descrizione nel suo
rapporto. Sarebbe stato assolutamente capace di decapitarlo in un istante… era troppo
terrificante!

Il sovrano di Blackstone si girò con riluttanza e osservò il cavaliere dall’armatura argentata al


suo fianco, vide il suo sguardo emettere uno strano bagliore mentre scuoteva la testa in modo
quasi impercettibile.
Il re di Blackstone sospirò. Aveva capito all’istante cosa voleva comunicare, era chiaro che il
sovrano di Chambord avesse una forza di gran lunga superiore al previsto. Sembrava che il loro
piano non sarebbe mai andato a buon fine… Non importava quanto fosse riluttante, non poteva
fare nulla.
Nel continente di Azeroth dove vigeva la legge della giungla, la forza deterrente di un combattente
d’élite era molto più grande di quella di un esercito. Il sovrano di Blackstone aveva un talento
mediocre e aveva raggiunto le due stelle all’età di cinquant’anni.
Tuttavia il motivo per cui era riuscito a diventare un re concentrato sul punto di vista militare, a
parte la sua stirpe reale, era la sua pazienza e le sue tattiche, così naturalmente sapeva che
strategia era meglio utilizzare in una situazione del genere.

“Uno… due…”

Fei ignorò la reazione del nemico. Rimase seduto su Tornado Nero e contò. Ogni numero risuonò
come un forte martello che batteva sui cuori del re di Blackstone e dei suoi cavalieri. La voce
fredda di Fei fece accelerare i loro battiti cardiaci e le loro mani strinsero istintivamente le armi.

“Quattro… cinque… sei…”

Fei continuò a contare senza fretta.

Il vento freddo del tardo autunno soffiò per l’intero esercito. Non sapevano perché, ma i soldati
sentirono che questo splendido mattino arancione emanasse un gelo senza precedenti.

“…Sette… otto…”

Erano semplici numeri, ma fecero ribollire il sangue di ogni soldato di Chambord. Ebbero la
sensazione di avere fuoco nel petto. Il regno di Blackstone era sempre stato duro nei confronti dei
cittadini di Chambord, usava ogni scusa per maltrattarli. Chi sapeva che un giorno il re avrebbe
potuto intimidire con una spada duemila cavalieri, e costringere l’arrogante ed egoista re di
Blackstone a diventare ossequioso e timoroso di esprimere la sua rabbia.
I soldati di Chambord sprofondarono nella rabbia e contarono insieme a Fei, come se stessero
sfogando tutte le umiliazioni che avevano subìto.

Più di cento uomini muscolosi di Chambord gridarono con rabbia insieme. Questo impulso venne
loro simultaneamente, le loro voci erano piene di intento assassino, scuotevano l’anima di tutti
quanti.

Le sorti della battaglia si erano ribaltate all’istante.


Anche se le truppe di Chambord erano inferiori numericamente, erano in vantaggio in questa
battaglia.

Il ruggito di meno di duecento soldati fu ancora più sconvolgente dei duemila cavalieri di
Blackstone che battevano le lance contro gli scudi per segnalare ai cavalli di caricare.

Le lame erano puntate sul nemico!

E i nemici non osavano guardarli direttamente!

“Nove…”

Simultaneamente Fei sporse una mano. Apparì una luce viola che si trasformò in una lunga spada
viola. Ogni soldato notò il suo gesto e tutti i soldati brandirono immediatamente le loro lame,
facendo risuonare clangori metallici.

Questo suono fu la goccia che fece traboccare il vaso. Il re di Blackstone si spaventò e in quel
momento sembrò ricordarsi della figura spettrale che stava per tornare a prenderlo. Il suo cavallo
indietreggiò e nitrì, e il re alla fine esclamò: “Ritiratevi…”

Rumble!!!

Come una marea nera che si ritirava, i duemila cavalieri tornarono subito indietro e
scomparirono nella fortezza di Blackstone lasciando una nuvola di fumo bianco e polvere.

“Puah!” Il cavaliere dello zodiaco del toro Drogba sputò a terra con sdegno.

“Sono scappati piuttosto velocemente…” Pierce del capricorno sembrò un po’ deluso.

…..

Dieci minuti dopo, l’esercito di Chambord arrivò alle porte della fortezza.

Fei all’inizio pensava che il re avrebbe cercato di metterli in difficoltà. Si era anche preparato a
fare bussare alla porta la principessa Tanasha. Ma sorprendentemente, le porte della fortezza si
spalancarono, i difensori di Blackstone ovviamente avevano ricevuto ordine di non bloccare il
loro esercito. Guidarono le truppe di Fei nella città.

‘Che il re di Blackstone voglia intrappolarci e affrontarci… avvolgendoci come un raviolo dopo


che entriamo in città?’ Pensò con noncuranza Fei, privo di paura. Accarezzò Tornado Nero e fu il
primo ad entrare nella fortezza.
Cech e Lampard che erano dietro a Fei ovviamente la pensavano allo stesso modo. Vennero
trasmessi diversi ordini e la formazione della spedizione cambiò. La vettura di Angela e Natasha
furono assegnati altri Poliziotti e la formazione divenne più dispersa lateralmente, ma più salda
internamente. Tutti erano in piena allerta, ma non ci furono attacchi dall’inizio alla fine.

La fortezza di Blackstone era molto tranquilla e tutto stava procedendo ordinatamente.

Fei osservò con attenzione la fortezza militare della loro nemesi.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

A causa degli aspetti geografici e strategici, la fortezza di Blackstone era completamente


militarizzata. Ogni edificio era stato costruito con enormi pietre nere, non c’era nulla fatto in
legno.
Inoltre la disposizione e i piani erano stati progettati con attenzione. Perfino i due lati della
montagna erano stati ritagliati per creare delle stanze e il presidio era pieno di arcieri armati
nascosti.

Le strade della fortezza erano strette e il terreno assomigliava ad un labirinto. Anche se il nemico
avesse sfondato le porte e fosse entrato, non sarebbe riuscito ad organizzare un attacco su larga
scala e non avrebbe avuto altra scelta se non dividersi in squadre. I soldati dispersi sarebbero
stati poi eliminati dall’esercito di Blackstone che erano familiari con il territorio.

La fortezza incarnava perfettamente il genio militare di quest’era di armi bianche e sembrava una
macchina assassina radicata tra le valli.

Il sovrano di Blackstone dava molta importanza alla fortezza. Prima che Fei e il suo esercito
entrassero, molte strutture militari erano state nascoste e così Fei stava osservando solo un
decimo del loro vero potere.

La strada più ampia che attraversava l’intera fortezza era ampia solo due metri, appena per
permettere ad una carrozza di passare. C’erano poche persone per strada, non c’erano molti
residenti o piccoli commercianti. Tutto ciò che videro furono soldati armati e grandi carovane. La
fortezza di Blackstone occupava la strada più breve per San Petersburg e chiunque volesse
passare veniva tassato pesantemente. Soltanto le carovane più grandi potevano permetterselo.

La maggior parte delle persone qui erano schiavi.

Schiavi minatori!!
La città di Blackstone aveva aperto molte miniere nelle montagne sotto il sole bruciante.
Produceva grandi quantità di minerali per tutto l’anno e questa risorsa era una delle colonne
portanti dal punto di vista economico.
Finché ci fossero state abbastanza persone, avrebbe potuto organizzare un esercito pesantemente
armato dato che la fornitura di ferro non sarebbe stata mai un problema, al contrario di
Chambord.

Per il re di Blackstone, l’unico problema era la mancanza di schiavi e questo spiegava il motivo
per cui a questo paese piaceva fare guerre. Grazie a questi conflitti avrebbero potuto accumulare
una grande quantità di prigionieri e questi prigionieri erano una delle grandi fonti per schiavi di
alta qualità.

Dall’incoronazione dell’ambizioso sovrano di Blackstone trent’anni fa, il paese era entrato in


conflitto con innumerevoli altri regni per trovare abbastanza schiavi e avrebbero anche finanziato
di nascosto alcuni gruppi di ladri e mercenari, massacrando altri territori per ottenere abbastanza
manodopera.
Chambord era stato uno dei regni che aveva sofferto di più. Specialmente negli ultimi tre anni, la
sua forza nazionale si era indebolita e il re era notoriamente ritardato, con l’ambizioso Bazzer che
causava caos nell’ambito politico. Almeno un sesto dei lavoratori giovani e di mezz’età era stato
rapito di nascosto per essere messo a lavorare nella regione del sole bruciante come schiavi.
Le loro innumerevoli ferite e perdite avevano fatto prosperare Blackstone.

Questo odio inconciliabile era nato molto tempo fa.

Per questo Fei aveva iniziato un massacro la scorsa notte e spiegava perché Pierce, Drogba e
anche persone come il guardiano Oleg si divertivano ad uccidere mentre combattevano contro i
soldati di Blackstone. Chambord aveva sofferto molto a causa loro, molte donne avevano perso i
mariti, molti bambini erano diventati orfani e molti anziani non avevano più una casa e nessuno
su cui contare… Tutto questo a causa di Blackstone.

Le truppe di spedizione di Chambord avanzarono lentamente per la strada.

Quando entrarono nel centro della fortezza, Fei si accigliò.

Perché aveva visto ai lati della piazza tre-quattro pilastri di pietra macchiati di sangue di altezza
differente. Le colonne bianche erano appariscenti tra le costruzioni nere. Sembravano davvero
terrificanti visto che erano macchiati da grandi quantità di sangue. Nonostante fosse tardo
autunno, volavano ancora molti insetti vicino ai pilastri. Naturalmente questo non fu il solo motivo
per cui Fei era accigliato. Aveva notato che sulle colonne di pietra erano legati alcuni uomini
nudi e magri.
Erano tutti ricoperti di ferite scioccanti.

Fei notò molto presto che alcuni erano stati già torturati a morte o erano già in coma, mentre altri
erano ancora svegli, ma gemevano di dolore, sembravano bestie ferite dalle espressioni frementi e
sfigurate. A questo punto sarebbe stato meglio morire che rimanere in quelle condizioni.

“Sua maestà, questi minatori che si sono ribellati sono stati trascinati qui e appesi ai pilastri per
scoraggiare gli altri schiavi!” Sussurrò Cech.

Fei annuì, non disse nulla.

Si aspettava già che ci sarebbero state scene così crudeli nella terra di Azeroth, ma non aveva
l’autorità, né l’ambizione di farci qualcosa… Ma solo vedere questa scena avrebbe fatto provare
inquietudine.

Proprio in quel momento risuonò un grido miserabile dall’altra parte della piazza.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Dopo aver sentito questo urlo sorprendente, videro un adolescente magro che si stava dimenando
come un pazzo. Le sue spalle erano state trafitte brutalmente da diversi soldati di Blackstone
usando un enorme uncino di ferro. Il giovane stava impazzendo di dolore e le sue grida erano
strazianti. Tuttavia gli ululati, le preghiere e il suo pianto non ebbero molto effetto, invece erano
considerati fonte di divertimento agli occhi di quei soldati.

Il povero ragazzo era stato trascinato per oltre venti metri, lasciando una lunga scia di sangue.

Dopo essere stato trascinato nella piccola piazza di pietra, il giovane fu legato spietatamente ad
un pilastro di pietra dai soldati truci con degli uncini ricurvi. Gli uncini di ferro scavarono nei
suoi muscoli e, immediatamente dopo, un ufficiale iniziò a frustarlo. Chiaramente a questo povero
giovane non rimaneva molta forza vitale e perse i sensi. Fremette istintivamente solo una o due
volte e perse perfino le energie per gridare…

Fei si accigliò ancora di più.

Proprio in quel momento…

“Puah! Questo maledetto e misero schiavo di Chambord, avrei dovuto darlo in pasto ai cani! Osa
davvero mostrare pigrizia, ora vedrete come lo spellerò vivo!” L’ufficiale gretto frustò
spietatamente il giovane e poi lo rimproverò con rabbia come se non si fosse divertito abbastanza
mentre il ragazzo stava già per morire.

“Capo, anche questa putt****a proviene da Chambord?” Chiese un altro soldato.

“Beh, sei mesi fa il gruppo di mercenari Lama di Sangue l’ha mandato qui e hanno detto che
proveniva da Chambord… Ca**o se sono stato cieco, ho visto il suo culo magro e ho provato
compassione, così l’ho tenuto in città a pulire la caserma, ma chi sapeva che questa putt****a
avrebbe osato rubare le mie cose. Tutti i bastardi di Chambord sono miseri e spregevoli. Dicono
che il loro re idiota sia tornato alla normalità adesso, ma secondo me avrebbero dovuto mandare
da tempo quel ritardato a fare da minatore per noi…” L’ufficiale continuò ad insultare.

In lontananza, Fei si infuriò immediatamente.

Era di Chambord?

Quel giovane proveniva da Chambord?!

Accanto a lui, Peter-Cech, Frank Lampard e altri membri d’élite avevano tutti un buon udito e
naturalmente avevano sentito la conversazione tra quei soldati. Immediatamente si riempirono di
furia e si resero conto che la situazione stava per volgere al peggio.
Da quando sua maestà il re era tornato normale, era stato l’assoluta incarnazione della
compassione, della giustizia, del coraggio e di una potenza impareggiabile, inoltre… di sicuro era
famoso per difendere gli oppressi.
In passato, durante i festeggiamenti per la vittoria contro l’esercito di cavalieri neri, Fei aveva
osato massacrare dieci cavalieri e il loro capo Semak, di fronte al principe dell’impero.
Così, senza dubbio sua maestà il re non si sarebbe preoccupato di essere dentro la fortezza di
Blackstone. L’avrebbero pagata cara per aver destato l’ira del sovrano.

Chew chew chew chew…

Risuonarono gli scatti di archi e quattro frecce affilati colpirono quei soldati quasi allo stesso
tempo. Un dardo penetrò attraverso il braccio dell’ufficiale che stava tenendo la frusta e lo
inchiodò al pilastro di pietra. Gli altri tre furono colpiti alle ginocchia. Ci furono schizzi di sangue
e furono costretti ad inginocchiarsi.

Non era stato Fei ad intervenire, era opera del biondo Fernando Torres, la sua guardia personale.

Questa guardia era molto intelligente e lavorava sodo. Dopo che la pozione Hulk aveva raffinato
il suo corpo, non solo si era allenato duramente per raggiungere lo stadio delle due stelle, aveva
imparato dalle potente mercenaria Elena delle tecniche divine di tiro con l’arco. All’inizio era
stato promosso da Fei a guardia del corpo dopo che era quasi morto per un’azione valorosa, così
naturalmente non era il tipo di persona a cui piaceva vedere oppressi dei deboli.
Parlando di personalità, probabilmente avrebbe protetto la sua gente ancora più di Fei. In quel
momento però aveva pensato anche alla situazione. Aveva capito che in effetti era poco adatto che
sua maestà punisse quelle canaglie, così aveva deciso di intervenire prima di Fei.
Inoltre i suoi attacchi erano andati dritti al punto, aveva controllato bene le frecce e li aveva
soltanto feriti senza ucciderli.

Fei annuì con soddisfazione verso Fernando Torres, poi fece cenno a tutti di rimanere vigili. Si
avvicinò al pilastro insieme a Lampard e altri sei guerrieri d’élite.

Fei evocò la spada viola e, scuotendola, ruppe facilmente le catene uncinate che legavano il
giovane. Non disgustato dal sangue, prese gentilmente il ragazzo tra le braccia e poi passò alla
modalità Paladino. Una lieve aura dorata iniziò ad espandersi attorno al suo corpo mentre
attivava Preghiera. Poi un piccolo anello dorato partì dal suo palmo e scomparì nel corpo del
giovane.

Il Paladino di Fei aveva quasi raggiunto il livello 34, così la sua tecnica Preghiera era stata ben
allenata, permettendogli di controllare liberamente le dimensioni dell’anello.

Nel mondo di Diablo, questo anello dorato poteva guarire 100 punti vita in dieci secondi. Nel
mondo reale, gli effetti di questo anello dorato ovviamente non sarebbero stati convertiti in
numeri, ma il loro potere curativo sarebbe stato ovvio. Dopo che l’anello dorato scomparì nel
giovane, il suo corpo cominciò ad emanare una lieve luce dorata e le sue ferite esterne iniziarono
a guarire rapidamente.
Tutte le lesioni si ripararono da sole e anche i buchi delle dimensioni di un polso sulle sue spalle
smisero lentamente di sanguinare e guarirono.

Sembrò riprendere lentamente i sensi e il giovane gridò di dolore. Poi, come se si fosse svegliato
da un incubo, iniziò a tremare prima ancora di riaprire gli occhi e cominciò ad implorare…

“Ahhhhhh!! Da dove vengono questi cani selvaggi? Volete morire? Come osate fare una cosa del
genere al vostro maestro Robbie, a me! Volete proprio crepare, non è vero?!” L’ufficiale iniziò a
fare il grosso. Estrasse la freccia del suo polso con fare truce e gridò: “Taylor, Eddie… che ca**o
state facendo bast**di? Ca**o, uscite fuori e uccidete quei cani che non sanno con chi hanno a
che fare!”

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude
I 30 o 40 cavalieri di Blackstone iniziarono a caricare da una fortezza di pietra vicina brandendo
lame affilate.

Fei non batté nemmeno ciglio, un altro anello dorato si formò nella sua mano e scomparì nel
corpo del giovane.

Stavolta non era davvero un’abilità da paladino, ma gli stava donando un po’ d’energia sacra. La
coscienza del giovane chiaramente era molto confusa e nel panico, e quest’aura sacra poteva
disperdere la paura e il male, e calmare l’anima.

In effetti il giovane magro smise di tremare.

“Ah… questo… oh no… Andatevene! Scappate! Non preoccupatevi per me!”

L’adolescente aprì gli occhi. Il suo sguardo era molto limpido, il suo colore assomigliava a quello
di una sorgente per Fei. Vide le ferite di frecce dei soldati e capì subito cos’era accaduto. Ciò che
sorprese Fei e i sei membri d’élite era stato che la prima reazione del giovane non era stato di
chiedere aiuto o protezione.
Anche se il suo corpo scheletrico tornò a tremare per la paura, non aveva pensato a sé stesso, ma
a sollecitare Fei e gli altri di partire: “Persone di buon cuore, sbrigatevi e andatevene via di qui,
non preoccupatevi per me, questi demoni vi uccideranno…”

“Andarsene? Ahahah, troppo tardi! Feccia, io, Robbie, vi schiaccerò e vi farò implorare pietà!”
L’ufficiale che aveva ricevuto i rinforzi sembrò ancora più arrogante. Più di 40 soldati
circondarono Fei e gli altri: “Sbrigatevi, inginocchiatevi di fronte all’ufficiale Robbie e implorate
pietà. Così vi faremo a fettine un po’ meno dopo!”

Lo sguardo di Fei divenne tagliente, sembrava che due spade gelide fossero passate lungo il collo
dell’ufficiale. Iniziò ad emanare un’intensa aura assassina e quei soldati di Blackstone non
osarono nemmeno fare un passo avanti.

Fei diede una pacca gentile sulla spalla del giovane, si chinò e chiese con calma: “Non temere
piccoletto. Dimmi, qual è il tuo nome?”

“Luca… il mio nome è Lukamond Richie, figlio di Caruso!”

Il giovane sembrò aver capito qualcosa. Dopo aver osservato con attenzione Fei e i sei uomini
muscolosi accanto a lui, e aver notato che tutte le sue ferite stavano scomparendo velocemente,
percepì l’aura potente, ma premurosa che avevano nei suoi confronti. Si avvicinò con cautela a
Fei.
“Va bene, Luca, dimmi, perché ti hanno picchiato?” Chiese con pazienza il sovrano.

“Le gambe dello zio Zola sono rotte… era troppo ferito per lavorare in miniera… nessuno ha
badato a lui… ed è stato gettato nella fossa degli uomini morti ed era sul punto di morire di
fame… Io… ho preso di nascosto un pezzo di pane nero da dargli, ma sono stato scoperto dal
capitano Robbie…” Il piccoletto riferì tutto a Fei e non poté che tremare nuovamente mentre
parlava con un po’ di incoerenza.

“Solo per un pezzo di pane nero?” Fei ne fu sbalordito.

“Anche perché provengo da Chambord…” Il piccoletto abbassò la testa e strinse i pugni. Fei vide
chiaramente un bagliore di speranza e orgoglio brillare negli occhi del giovane. “I soldati del
regno di Blackstone odiano e temono Chambord, e anche lo zio Zola proviene da Chambord.
Hanno sentito che il nuovo re di Chambord ha inventato un sistema di governo saggio e ha anche
sconfitto la coalizione dei nove regni, e ha detto che prima o poi sua maestà il re condurrà un
esercito invincibile qui per uccidere questi demoni maledetti e salvarci. Per questo i soldati hanno
rotto le gambe allo zio Zola e lo hanno gettato nella fossa degli uomini morti…”
Dopo aver detto queste parole l’espressione del giovane si riempì d’ansia: “Mi chiedo se sua
maestà il re farà come ha detto lo zio Zola, guidando un esercito invincibile per venire qui a
salvarci… Sono morte già troppe persone, zio Tom, Zietta Carla e il piccolo Roddy. Sono stati
picchiati a morte da questi demoni…”

Alla fine il ragazzo aveva parlato di qualcosa che lo aveva scosso nel profondo. Radunò il
coraggio e indicò i soldati di Blackstone mentre le lacrime già cadevano a cascata, singhiozzando.

Capitolo regolare,
0 capitoli in coda, 0/5
-Schadenfreude

Fei sospirò; non sapeva se avrebbe dovuto provare rabbia o vergogna.

Sfregò piano la testa del ragazzo mentre si alzava lentamente.

Fei all’improvviso provò amarezza guardando questo giovane valoroso. Le parole del piccolo
Lucas furono come schiaffi per il re. Prima Fei pensava di essere stato un buon sovrano e si
sentiva soddisfatto… Chi sapeva che così tanti suoi cittadini venivano maltrattati e torturati nei
territori nemici, ma speravano ancora di venire salvati da questo inferno?

Fei iniziò a sudare incontrollabilmente. Si era reso conto di non essere stato un buon re, le parole
del piccolo Lucas avevano toccato il punto più fragile e profondo nel suo cuore.
“Ehi, chi sei? Non intrometterti. Questi bast***i di Chambord meritano tutti di morire… Ridammi
quel piccolo bastardo. Perdonerò voi miserabili e vi lascerò andare…” Il tono dell’ufficiale
militare si addolcì.
Si era reso conto che queste persone non erano deboli o facili da gestire. Un po’ di soldati di
Blackstone gli avevano segnalato la presenza di una grande squadra di uomini che dovevano
essere alleati di questi sette.

“Scappa. Non preoccuparti per me signore. Questi demoni sono davvero spaventosi. Vi
uccideranno davvero…” Lo sguardo limpido di Lucas si riempì d’ansia. Lacrime cristalline
iniziarono a velargli gli occhi mentre cercava di farli fuggire, incluso Fei, ignorando la sua
sicurezza: “Andate, so che il re di Chambord si vendicherà per noi!” Aggiunse frettolosamente.

“Lucas, sei un guerriero, un vero guerriero!!”

Fei si mise di fronte al piccolo Lucas. La sua schiena spessa sembrava un’enorme montagna che
proteggeva il ragazzo. Poi gettò un’occhiata alle persone attorno a lui, Lampard, Drogba, Oleg e
gli altri, che erano così arrabbiati che le loro facce avevano cambiato forma. Annuirono
lievemente e con un’espressione assassina disse gelidamente: “Uccidiamoli!”

Questa parola rappresentava l’arrivo del cupo mietitore.

Come se fosse stato aperto il vaso di Pandora, i demoni iniziarono a seminare morte nella fortezza
di Blackstone.

Il primo a passare all’azione fu Frank-Lampard. Era il guerriero più potente tra i sei.

Dal suo pugno destro apparì una luce bianca accecante che poi si condensò ed esplose. Le
correnti elettriche assomigliavano a brillanti fuochi artificiali e tutte le persone che lo stavano
guardando sentirono bruciore agli occhi. Quando furono costretti a chiuderli, sentirono una serie
di crepitii di ossa e metallo.

Pugni Veloci come il Fulmine!

Rapidi come una saetta, era una velocità che andava oltre la normale velocità di reazione della
gente comune.

Tra tutti qui, Fei era il solo a vedere i movimenti e le traiettorie dei pugni di Lampard, nel
momento in cui la sfera del fulmine esplose, questo ex numero uno di Chambord aveva scagliato
più di cento colpi e ogni pugno equivaleva all’attacco a tutta forza di un guerriero a quattro stelle
di livello inferiore.
Questa era la potenza terrificante dei Pugni Veloci come il Fulmine.

Non erano solo rapidi, erano anche formidabili!

A parte Fei, Peter-Cech era il terzo più forte e aveva visto solo vaghe immagini residue a
mezz’aria. Il guardiano Oleg, il promettente Torres e gli altri due uomini forzuti erano molto più
deboli di Lampard e non riuscirono a vedere affatto i suoi movimenti. Ogni nuovo canale di
energia che Fei aveva aperto con l’aiuto dell’energia Zen della modalità assassino aveva i suoi
poteri misteriosi.
Le connessioni di energia dei Pugni Veloci come il Fulmine si specializzavano in rapidità e
potenza, e creavano anche terrificante scariche elettriche che potevano intorpidire il nemico e
peggiorare i suoi tempi di reazione.

Bam! Bam! Bam! Bam!

Dopo una serie di forti tonfi, i quaranta esplosero a mezz’aria e furono ridotti in una pioggia di
sangue. Erano solo soldati ordinari. Dopo essere stati copiti da Lampard, le loro ossa si
spaccarono e la loro carne fu ridotta in polvere. Quando soffiò il vento, diventarono una pioggia
rossa. Era una scena davvero terrificante!

Pierce, Drogba e il guardiano Oleg avanzarono e si resero conto che tutti i nemici di fronte a loro
erano morti. Si scambiarono delle occhiate esasperate; ormai non dovevano più intervenire ora
che Lampard aveva attaccato.

Lucas-Modric diede una sbirciata in avanti da dietro la schiena di Fei e rimase sbalordito.

“I quaranta demoni sono tutti morti?” Il giovane non poteva credere ai suoi occhi.

“Tutti nella formazione difensiva quadrata, ora!”

Gridò Fei mentre afferrava il ragazzo sbalordito e balzò. Quando tutti lo sentirono, era già
scomparso lasciando solo una serie di immagini residue. I sei maestri che avevano sentito l’ordine
del re tornarono subito tra le truppe e portarono tutti i soldati nella piccola piazza. I cento
poliziotti e i cinquanta Cavalieri Sacri formarono molti cerchi di ferro attorno alle risorse come il
cibo e l’acqua, a cui avevano prestato molta attenzione.

“Portami da quell’anziano Zolasc di cui parlavi.”

Sentì il giovane Lucas. Tuttavia questo ragazzo percepì della rabbia nascosta nel tono calmo di
Fei. Era scioccato dalla velocità con cui stavano avanzando, l’impatto del vento scompariva in
qualche modo a circa un metro di distanza da lui, come se una forza invisibile lo stesse aiutando.
Il ragazzo non avrebbe mai pensato di poter volare; sicuramente era scioccato dalla forza
dimostrata da Fei. Quando sentì la domanda del sovrano, indicò frettolosamente una direzione.

Un po’ di soldati di Blackstone sotto videro i due che stavano saltando sopra le loro teste e
gridarono: “Chi osa attaccarci?”

Fei non si disturbò a rispondere. Scattò come un fulmine nella direzione indicata dal giovane.

“Questa è un’area ad accesso limitato, per favore fermati…”

“Torna indietro! Altrimenti faremo fuoco!”

I soldati di Blackstone furono tutti sorpresi dall’intruso che non rispondeva ai loro avvertimenti.
L’espressione di un ufficiale si incupì mentre dava l’ordine e una marea di frecce piovvero su Fei
e Lucas come una tempesta.

“Fuori dai piedi!”

Lo sguardo di Fei emise una luce arrabbiata. Passò alla modalità Barbaro e scagliò un pugno a
mezz’aria. Boom! Boom! Boom! Risuonarono dei fragori mentre l’aria veniva scossa da centomila
libbre di forza. Sotto questa potenza, si formò una pressione verso il basso. Sembrava un cannone
ad aria che fece collassare le mura di pietra difensive come se fossero carta. I soldati di guardia
urlarono mentre cadevano…

Gli uomini di Blackstone rimasero sbalorditi dalla scena.

Era un potere sconvolgente e le mani con cui stringevano le loro armi iniziarono a tremare.
Nessuno osò più tirare frecce; temevano di provocare il cupo mietitore volante e di venire ridotti
in poltiglia con un po’ di pugni.

WOOOOOOOOOOOH!

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


9 capitoli in coda (9 Federico), 0/5
-Schadenfreude

Il corno da battaglia risuonò nella città e ogni soldato di Blackstone impallidì. Questo suono
poteva significare solo una cosa, il nemico era entrato in città e si dovevano preparare a
combattere. Tutti gli uomini nella fortezza brandirono le loro armi e indossarono le armature
mentre stavano per lottare fino alla morte contro i nemici.
Allo stesso tempo.

In una caverna di pietra salda, ma segreta ad un lato della montagna, il re biondo e barbuto di
Blackstone stava bevendo e negoziando con un uomo misterioso. Quando sentì il corno, la sua
espressione cambiò e uscì velocemente. Quando arrivò all’entrata, vide come Fei stava spazzando
via più di una decina di piccole fortezze e le mura difensive.

Smash!

Il bicchiere di vino nella mano del re di Blackstone si ridusse in pezzi e il sovrano tremò. “Sei
troppo arrogante re di Chambord!!!!”

…..

Dopo circa dieci secondi.

Fei e il ragazzo magro Modric arrivarono in una collina dietro la fortezza.

Ai piedi della collina c’era una fossa di più di cento metri di diametro. Le sue alte tre pareti erano
alte più di cento metri. Dall’interno si poteva sentire un odore disgustoso visto che stati scaricati
decine di migliaia di cadaveri qui.

La maggior parte di queste persone erano morte solo pochi giorni fa. Avevano miriadi di segni
rossi sulla loro pelle ed era cosparsi di sangue. Erano tutti molto magri; la loro pelle copriva
direttamente le ossa. I corpi sul fondo erano morti circa dieci o quindici giorni fa.
Anche se era autunno ed era freddo, questi cadaveri si erano putrefatti così tanto da non essere
nemmeno riconoscibili. Liquido giallo maleodorante colava dai corpi ed erano ricoperti di vermi
bianchi. Da lontano, Fei poteva vedere solo una marea di queste sostanze bianche; era una scena
davvero infernale!

“Lo zio Zolasc è lì! Per favore salvalo!” Il ragazzo indicò una figura magra quasi cadaverica
mentre gridava con ansia.

Fei passò alla modalità Druido ed evocò un grosso uccello con un cenno della mano. L’uccello
gridò e portò via il “cadavere” magro sulla cima della collina. Fei tenne bene Modric e balzò.
Fece un po’ di passi per la collina e ci balzò su.

La ventilazione in cima alla collina era migliore e l’odore disgustoso non era così pesante qui.

Dopo un’ispezione dettagliata, notò che quest’uomo di più di cinquant’anni stava per morire da
un secondo all’altro. Il suo battito cardiaco era così debole che Fei quasi non riusciva a
percepirlo. Le ossa sotto le sue ginocchia erano state distrutte crudelmente da qualcuno. La sua
lingua era tagliata, gli avevano cavato uno degli occhi e così anche una mano. Era nelle
condizioni peggiori possibili. Dato che non aveva mangiato nulla da molto tempo, non gli
rimaneva molta forza vitale.

“Zio! Per favore salvalo! Per favore! Ti prego salvalo.” Modric iniziò a piangere copiosamente
quando vide le condizioni del vecchio e si avvicinò al vecchio.

“Ah… quanto dolore… è il piccolo Lucas? Ragazzo, non piangere… gli uomini di Chambord non
piangono mai!”

Forse perché stava per morire, ma il vecchio aveva ripreso miracolosamente i sensi. Con un lieve
sorriso, guardò il giovane che stava piangendo accanto a lui con il suo occhio. Sfregò la testa di
modric con la sua mano rinsecchita. Nel suo sguardo comparirono rabbia e calma.
Con il resto della sua lingua, disse vagamente: “Bravo ragazzo, ricorda, ricorda cos’è ho detto.
Devi… devi vivere valorosamente. Devi vivere finché il sacro re di Chambord non verrà qui con le
nostre truppe. Riferisci a sua maestà delle torture e del dolore che abbiamo sofferto. Lascia che
sua maestà si vendichi per i nostri cittadini di Chambord morti con amarezza!”

“Zio Zolasc, ho trovato qualcuno che potrà salvarti. Starai bene, starai bene…” Il ragazzo magro
pianse. Si girò e si inginocchiò di fronte a Fei mentre implorava: “Per favore, salva lo zio
Zolasc!”

Fei passò alla modalità Paladino e un’aura dorata coprì all’istante il corpo del vecchio.

Una luce iniziò ad apparire sopra l’anziano e alcune delle ferite esterne cominciarono a guarire.
Tuttavia l’anziano era in pessime condizioni, aveva perso alcune parti del suo corpo, era affamato
e il suo corpo aveva smesso di funzionare. La Preghiera del Paladino non era così efficace.
Così Fei rifletté e tirò fuori una bottiglietta di Pozione della Giovinezza completa dal suo
inventario e ne riversò metà sulle ferite e metà nella sua bocca.

Accadde un miracolo.

Le ferite dell’anziano iniziarono a guarire con un ritmo visibile ad occhio nudo! In un batter di
ciglia cominciarono a crescere ossa dal suo braccio, seguite dalla carne. Anche nella cavità vuota
si rigenerò un occhio. Le gambe distrutte si erano riformate quasi all’istante… La Pozione della
Giovinezza completa aveva funzionato in pochi secondi, aveva guarito facilmente questo vecchio
ordinario.

Dopo che soffiò una brezza fredda, il vecchio si risvegliò completamente.


Guardò le sue mani e si toccò l’occhio. Poi si tastò le gambe incredulo: “Com’è possibile? Stavo
per…” Pensò. Dopotutto era un vecchio dalla grande esperienza. Guardò Lucas che era così
scioccato che aveva perso la capacità di parlare, pensò a cos’aveva provato sull’orlo della morte
quando la sua coscienza era confusa e osservò il giovane accanto a lui.

Quest’uomo non era una persona ordinaria e capì subito cos’era accaduto.

“Questo giovane eccezionale mi ha salvato!”

Era un miracolo!

Era impossibile!”

“Grazie per avermi salvato la vita!” Il vecchio si inginocchiò velocemente mentre ringraziava
Fei: “Potrei sapere il suo nome? I cittadini di Chambord ricorderanno per sempre la sua
gentilezza…” Chiese.

“Anziano, alzati per favore. Io sono… io sono…” Fei mostrò un’espressione piena di vergogna
mentre rifletteva. Per un momento non poté più osservare lo sguardo sincero del vecchio. Si fermò
per un secondo e rispose: “Sono Alexander, il nuovo re di Chambord!”

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


8 capitoli in coda (8 Federico), 0/5
-Schadenfreude

“Sono il re di Chambord.”

Ogni volta che lo diceva, Fei si sentiva davvero molto fico e tirannico. Se avesse esagerato un po’,
si poteva dire che avrebbe mostrato l’aura di un sovrano di un intero mondo.

Tuttavia, quando lo disse stavolta, poté solo guardare i due davanti a lui.

Il vecchio Zolasc ovviamente rimase sbalordito.

La sua espressione passò da shock a gioia selvaggia, ad un entusiasmo indescrivibile e alla fine
umiliazione. Come un bambino che era stato maltrattato e aveva rivisto i suoi genitori, abbracciò
la coscia di Fei e iniziò a piangere.

“Boo-hoo…”

Rilasciò tutte le emozioni che pesavano su di lui.


La voce del vecchio era roca e secca, come se la sua lingua tagliata non fosse ricresciuta. Il suono
che emetteva proveniva dalla sua gola. Sembrava il grido di una bestia morente, come la corrente
di un fiume che trapelava dalla diga con impetuosità, come un muro difensivo lungo cento metri
colpito da un enorme impatto o il ruggito di un germoglio che cresceva sotto una pesante roccia.
A Fei non erano mai piaciuti gli uomini che piangevano, ma per qualche motivo il suo sguardo si
velò un po’ di lacrime sentendo questo singhiozzo sincero.

Il giovane magro come bambù Modric era completamente sbalordito.

“È il re di Chambord?”

“È questo il grande re saggio che ha creato le statue e le leggi?”

“Questo è il re saggio di Chambord che ha spazzato via l’esercito dei nove regni di cui parlava lo
zio Zolasc?”

“Sì.” Più Modric ci pensava, più capì: “Dev’essere lui! Eccetto il nostro re di Chambord, chi
altro poteva arrivare di fronte a me dal cielo insieme ad altri potenti guerrieri e chi avrebbe
potuto uccidere tutti i soldati demoniaci di Blackstone per un ragazzo di Chambord come me? Chi
altri avrebbe potuto guarire come un dio lo zio Zolasc che era sull’orlo di morire?”

“Non può essere nessun altro a parte lui!”

Un enorme senso di soddisfazione ed eccitazione riempì il giovane magro.

“Sua maestà… lei… finalmente è qui…” Questa fu la prima cosa che disse il vecchio. Zolasc era
una persona molto saggia che aveva molta esperienza. Dopo un breve momento, tornò alla calma.
Indicò la montagna fatta di cadaveri mentre le lacrime colavano per il suo viso rugoso. Con uno
sguardo pieno di rabbia e odio, disse: “Sono tutti cittadini della nostra Chambord…”

“Cosa?” Fei ne fu scioccato, pensò di aver sentito male: “Tutti… tutti quanti?”

Nella fossa c’erano più di mille cadaveri. A giudicare dalle loro ferite, erano stati torturati a
morte. Era comune che mancasse una gamba e un braccio, non c’era nessun corpo completo; era
una scena terrificante… Fei pensava che fosse la fossa per tutti gli schiavi morti perché troppo
esausti o picchiati nelle miniere, ma provenivano tutti da Chambord?! Da quando così tante
persone di Chambord erano finite qui a fare da schiavi?

“…È stata tutta colpa del regno di Blackstone. Almeno tre o quattromila persone di Chambord
sono state catturate da mercenari, da schiavisti o altri regni a causa della guerra. Sono stati
portati tutti qui per lavorare in queste miniere.
Tutte le persone venute qui tre-quattro anni fa sono tutte morte; nessuno riesce a sopravvivere alle
miniere, alla mancanza di cibo e alle percosse dei sorveglianti per più di tre anni. Inoltre, dato
che Chambord e Blackstone si odiano profondamente, gli schiavi di Chambord soffrono più di
tutti; delle guardie usano catene di ferro per picchiarli quasi a morte ogni giorno.
Nell’ultimo mese il nome di sua maestà e la storia di come ha sconfitto l’esercito alleato dei nove
regni si sono diffusi e questo ha minacciato il sovrano di Blackstone. A causa della rabbia e
dell’odio, ha sottoposto i cittadini di Chambord ad una tortura ancora peggiore.
Negli ultimi quindici giorni, questi demoni inumani hanno torturato ed ucciso più di mille schiavi
di Chambord!”

La mente del vecchio Zolasc divenne sempre più lucida. Usò le parole più semplici per descrivere
la storia tragica degli schiavi di Chambord in queste miniere. Fei fissò ogni cadavere in silenzio;
poteva vedere che ognuno di loro era morto in modo orribile urlando per le torture. Poteva quasi
vedere le anime amareggiate che fluttuavano di fronte a lui e che gli stavano parlando delle
crudeltà di Blackstone; sentiva che stavano chiedendo dove fosse il re di Chambord quando
avevano sofferto così.

Erano pieni di risentimento e tutti nella fortezza di Blackstone lo sentivano.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


7 capitoli in coda (7 Federico), 0/5
-Schadenfreude

Il cielo era brillante, ma il vento iniziò a soffiare all’improvviso. Poi una marea di nuvole cupe
iniziarono ad apparire da un lato. Presto coprirono tutto il cielo, rendendo tutto buio mentre tutti
sentivano che stava per arrivare una tempesta terrificante.

“Chi altro è ancora vivo?” Chiese Fei. “Dove sono adesso?”

“Quattro giorni fa, tutti i sopravvissuti di Chambord sono stati radunati e rinchiusi nelle segrete
sotterranee. Ho sentito che il re di Blackstone si stava preparando ad ucciderli per sfogare la
rabbia…” Zolasc mostrò un’espressione preoccupata mentre lo diceva.

Fei strinse i pugni.

Guardò con un’espressione determinata la fortezza di Blackstone sotto che sembrava così
organizzata e disciplinata. Fece una decisione: “Re di Blackstone, umpf! Pagherà con il sangue
per le sue azioni. L’intero regno di Blackstone sarà annientato… Lo giuro in quanto re di
Chambord!”
“Andiamo!”

Fei afferrò Modric e Zolasc e balzò giù dalla montagna alta cento metri come un uccello. Quando
arrivarono a circa venti metri da terra, Fei passò alla modalità Druido ed evocò un grosso corvo
di fronte a loro. Salì sul dorso della creatura per fermare la caduta mentre atterrava con
delicatezza.

Modric, che aveva visto il potere di Fei, era già abituato, ma era la prima volta per il vecchio
Zolasc che vedeva qualcuno di così potente. Ne fu scioccato, ma quando ricordò che questo
giovane era il venticinquesimo re di Chambord, tornò ad entusiasmarsi: “Tutte le dicerie sono
vere; il re di Chambord ha un potere incredibile!” Pensò.

In pochi balzi, era già tornato alla piazza.

In quel momento la situazione era cambiata.

I soldati di Blackstone stavano già formando gruppi e stavano caricando contro le truppe di
Chambord per tutte le strade e i vicoli. Presto accerchiarono l’esercito di Chambord.
Risuonarono grida e rumori di scontri, e i cadaveri si erano accumulati sul fronte; tuttavia erano
tutti soldati di Blackstone con la corazza nera.

Dato che non aveva ricevuto ordini da Fei, le truppe di spedizione di Chambord si difendevano
soltanto senza attaccare.

Anche così, i più di cento soldati di Chambord sembravano grosse pietre di fronte una corrente
veloce. Non stavano indietreggiando ed erano praticamente indistruttibili. Ogni volta che le
ondate nere si precipitavano contro la roccia, venivano fatte a pezzi e sanguinavano.

“Muori!”

Fei ruggì mentre alzava la mano. Il potere elementale del druido fuoriuscì e roteò attorno alla sua
mano per trasformarsi in un raggio rosso di fuoco che puntò verso i soldati di Blackstone.

Il raggio rosso era spesso quanto un braccio. Non emanava energia magica e sembrava innocuo.
Perciò i soldati di Blackstone non ci prestarono attenzione e alcuni di loro lo derisero perfino.

In quel momento però la situazione cambiò…

Quando questo raggio rosso arrivò a circa due metri da terra, la fiamma si gonfiò e si trasformò
in una sfera cremisi scura di circa tre metri di diametro. Sulla palla emersero delle fenditure
simili a ragnatele, ogni fessura emetteva delle fiamme arancioni spaventosamente calde. Precipitò
a terra e uccise all’istante cinque soldati che non si erano ritirati in tempo.

Tuttavia l’incubo non era finito.

Quando la palla di fuoco atterrò, iniziò a rotolare verso la folla. Ovunque andasse, creava scie di
lava e mura di fiamme alte due metri. Il fuoco spaventoso ridusse in cenere i soldati; perfino le
loro armi e le loro corazze furono ridotte in liquido metallico…

Era l’abilità del Druido: Masso Fuso.

Il potere elementale caotico evocò un’enorme pietra lavica che ridusse i nemici in cenere. Era una
delle abilità di Fei a parte le evocazioni e le trasformazioni. Era perfetta per uno scontro a terra.

Woosh!

Una serie di raggi rossi sfrecciarono dalle mani di Fei, erano tutti Massi Fusi. Eccetto la
posizione dove si trovavano le truppe di spedizione di Chambord, tutto il resto fu ridotto in un
mare di fuoco. Le urla e le grida dei soldati di Blackstone riecheggiarono!

Boom!

Fei atterrò accanto a Lampard.

“Sua maestà…” I sei maestri di Chambord si avvicinarono. Si rilassarono quando videro che il
sovrano stava bene.

“Guerrieri di Chambord, ascoltate il mio ordine… uccideteli!” Fei affidò Zolasc e Modric ai
soldati attorno a lui mentre passava alla modalità barbaro. Sporse le mani e una spada viola e
una verde apparirono nelle sue mani. Urlò: “Uccideteli! Non risparmiate nessuno! Ripulite questa
fortezza di Blackstone!”

In quel momento i Massi Fusi erano già scomparsi e il potere elementale si era disperso nell’aria.
Il fuoco si spense lentamente, ma questi attacchi magici avevano ucciso tre-quattrocento soldati di
Blackstone. Il potere incredibile aveva spaventato a morte questi soldati. Anche se erano in
vantaggio numerico, non caricarono più contro i soldati di Chambord.

Sotto ordine di Fei, i cinquanta cavalieri sacri si divisero in sei gruppi sotto la guida dei sei
esperti e caricò, una pioggia di sangue iniziò a cadere dal cielo.

Capitolo sponsorizzato, ringraziamo Federico!


6 capitoli in coda (6 Federico), 0/5
-Schadenfreude

Anche se i cavalieri sacri di Chambord non avevano partecipato a molti scontri sanguinosi, il
potenziamento della forza dato dalla pozione Hulk era riuscito a compensare la loro mancanza di
esperienza.
Ogni soldato dimostrò una forza combattiva terrificante contro i soldati d’élite del regno di
Blackstone. Gli scudi che pesavano centinaia di libbre e asce dalle forme esagerato sembravano
leggeri come paglia nelle loro mani. Quando le muovevano, sollevavano forti raffiche e nel
momento in cui un soldato di Blackstone ci entrava a contatto, avrebbe desiderato di non essere
mai nato.

Clang!

Di fronte alle enormi asce, qualsiasi arma o armatura sarebbe caduta come carta, lacerandosi
immediatamente.

Whew!

Un colpo di scudo in avanti e decine di nemici sarebbero volati come aquiloni, dimenandosi
disperatamente mentre vomitavano sangue e venivano scaraventati via.

Questo era lo scontro più diretto!

Una collisione feroce di forza bruta!

In una battaglia del genere, nessun soldato ordinario di Blackstone poteva ricevere un colpo dai
cavalieri sacri di Chambord.

La situazione era squilibrata, sembravano un gruppo di tigri che si avventavano su un gregge di


pecore. Fin dall’inizio era stata una battaglia impari, un massacro unilaterale. Nonostante il
vantaggio numero di Blackstone, le strade strette della fortezza divennero il loro incubo. In
passato avrebbero approfittato del vantaggio territoriale per uccidere lentamente i nemici, ma in
quel momento questo campo di battaglia impediva loro di sfruttare i suoi numeri.
I sei gruppi di cavalieri sacri, sotto la guida di Lampard e degli altri cinque esperti,
assomigliavano a sei tosaerba spietati. Le loro lame avanzarono spietatamente e tutti i soldati di
Blackstone potevano solo cedere uno dopo l’altro come erba impotente e gemere come
putta***le…

“Pugni Veloci come il Fulmine!!!”


Una luce elettrica esplose dalla mano di Lampard, come se fosse apparso un sole accecante tra la
folla, stordendo innumerevoli nemici. Poi un pugno veloce come un lampo colpì più e più volte i
soldati di fronte a quest’uomo con i capelli rossi. Le figure di fronte a lui caddero dal cielo come
sacchi di patate e poi furono ridotti in nebbia di sangue a causa delle esplosioni mentre cadevano.

“Onda d’Urto di Pile di Cadaveri!!”

Dopo la seconda fase di crescita, Oleg, la montagna di carne alta due metri ruggì. Il suo grasso
iniziò a tremare e poi si sporse in avanti, scagliando un pugno violento verso il terreno. Dopo un
forte fragore, due enormi ragnatele di fessure iniziarono ad estendersi dal punto di impatto.

Un momento dopo, un’onda d’urto invisibile ad occhio nudo apparì all’improvviso a terra e,
accompagnati da innumerevoli schiocchi, tutti i soldati di Blackstone nel raggio di venti metri di
fronte ad Oleg si fermarono. Una raffica di vento soffiò e accadde qualcosa di scioccante, una
crepa era apparsa nei corpi dei soldati immobili. Le fenditure si allargarono sempre di più e alla
fine la loro pelle, i loro scheletri, armature, scudi e armi caddero a terra come statue di sabbia
collassate.

Questa era la nuova tecnica finale che Oleg aveva imparato da Fei.

I due pugni avrebbero riversato tutta la forza fisica e l’energia nella terra, e poi avrebbe attivato
una super frequenza invisibile attraverso un canale di energia speciale. Questa era un’onda d’urto
terrificante e letale, capace di distruggere ogni solido. Era mortale ed era difficile da parare!

Dopo una mossa, di fronte ad Oleg si impilarono 46 pezzi di carne e sangue mischiati a scarti di
metallo.

Era una scena sanguinosa e spaventosa.

Fei aveva creato la pergamena Onda d’Urto di Pile di Cadaveri dopo aver raggiunto il livello 28
in modalità assassino prendendo un po’ di riferimenti dalla modalità Negromante.
Dopo essere arrivato al ventottesimo livello, con l’aiuto dei canali di energia ottenuti di recente,
Fei aveva esaminato i canali corrispondenti del mondo reale e aveva studiato la pergamena di
tipo terra che aveva preso dall’anello dimensionale del mago a quattro stelle Evan. Alla fine
aveva creato questa tecnica.

Fei l’aveva chiamata Onda d’Urto di Pile di Cadaveri ispirandosi all’Onda dei Cadaveri
dell’Oltretomba del Cavaliere dello Zodiaco della Maschera della Morte, dimostrando di nuovo
l’ossessione che aveva nei confronti di quel cartone animato. Quello stile era adatto al guardiano
Oleg. Anche lui era stato un malvagio e spesso aveva trattato con i morti, portando così odore di
morte. Questa pergamena era praticamente fatta aposta per lui.
Quindici giorni fa Fei gli aveva dato in regalo questa pergamena come ricompensa per essersi
occupato della fabbrica per la produzione della carta e al sistema di fognatura mentre lui era
stato in pausa. Poche ore fa, questo grassone finalmente aveva padroneggiato un po’ di punti
chiave di questa abilità e l’effeto era già incredibile per una persona che la utilizzava per la prima
volta.

Tuttavia al suo attuale livello, una tecnica del genere poteva essere usata solo una volta per un
breve periodo di tempo e aveva bisogno di riprendersi per un po’ prima di usarla.

In quel momento però fu sufficiente a terrorizzare i soldati di Blackstone e nessuno osò più
rimanere di fronte ad Oleg.

Naturalmente, i due professionisti, Paul Pierce e Drogba non avrebbero lasciato che il grassone
portasse via tutta la gloria. Subito dopo che Oleg usò la sua mossa finale, anche i due Cavalieri
dello Zodiaco usarono le loro tecniche!

“Exxxxxcaaaaaaaalliiiiiiiburrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!”

Gridò il cavaliere del capricorno nel modo più esagerato possibile. Una luce dorata brillò sul suo
braccio destro che all’istante divenne una spada indistruttibile. Ondeggiandola gentilmente,
un’aura invisibile di lama eruttò e fece un taglio trasversale.

Shua!

Potrebbero piacerti anche