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2015/2016
CELLULE STAMINALI
TOTIPOTENTI
PLURIPOTENTI
Le possiamo dividere in:
MULTIPOTENTI
UNIPOTENTI
STAMINALI TOTIPOTENTI
Cellule capaci di dividersi e produrre tutte le cellule differenziate in un
organismo, compresi i tessuti extraembrionali. Sono cellule staminali
totipotenti lo zigote e l’embrione fino a 2-4 cellule.
STAMINALI PLURIPOTENTI
Cellule capaci di dividersi e di differenziarsi in uno qualsiasi dei tre foglietti
germinali:
• Ectoderma
• Mesoderma
• Endoderma
I principali fattori di trascrizione che regolano e
mantengono la staminalità delle cellule pluripotenti
sono: SOX2, Nanog, OCT4, Sall 4
STAMINALI MULTIPOTENTI
Cellule in grado di differenziarsi in tutte le cellule del tessuto di appartenenza.
STAMINALI UNIPOTENTI
Cellule capaci di differenziarsi in un singolo tipo di cellula; sono anche dette «cellule
precursori». Cellule staminali unipotenti sono gli epatociti.
CELLULE STAMINALI TUMORALI
Questo tipo di cellule staminali rappresentano quella piccola popolazione di cellule
che sta alla base del tumore e lo fanno sopravvivere. Infatti massa tumorale sarebbe
composta da un gran numero di cellule capaci di proliferare solo in maniera limitata
e da cellule staminali tumorali in grado di proliferare a lungo e mantenere il tumore.
LA NICCHIA
La nicchia è il microambiente in cui una determinata cellula staminale vive, è
fondamentale sia per il suo mantenimento che per il suo differenziamento. Un
esempio è rappresentato dalle cellule mesenchimali che possono essere influenzate
dalla nicchia in cui si trovano differenziandosi in cellule muscolari striate o cardiache.
TERAPIE E USO DELLE STAMINALI IN
CAMPO MEDICO
Le cellule staminali che trovano applicazioni differenti in campo medico derivano da:
• Morbo di Parkinson
• Emoglobinopatie
• Anemia falciforme
DISTURBI METABOLICI EREDITARI
• Malattia di Krabbe (GLD)
• Sindrome di Hurler (MPS-IH)
• Adrenoleucodistrofia (ALD)
• Leucodistrofia metacromatica (MLD)
SCLEROSI MULTIPLA
È una malattia autoimmune demielinizzante che colpisce il SNC rendendo
difficoltosa la comunicazione tra cervello e midollo spinale. In stadio
avanzato reca disabilità fisica e cognitiva.
Sono stati fatti dei grandi passi avanti per la cura della sclerosi multipla.
Infatti la cura con cellule staminali ematopoietiche sembra avere degli
effetti migliori rispetto alla tradizionale cura con Mitoxantrone. Coloro che
hanno ricevuto il trapianto hanno presentato l’80% in meno di nuove lesioni
cerebrali.
iPSC
Le iPSC sono cellule staminali pluripotenti indotte che derivano da cellule
somatiche riportate allo stadio di pluripotenza. I pionieri della
riprogrammazione cellulare sono stati Kazutoshi Takahashi e Shinya Yamanaka.
PRODUZIONE DI iPSC
Le iPSC vengono prodotte per trasduzione di
geni associati alle staminali all’interno di cellule
non pluripotenti (es. Fibroblasti adulti). Nella
trasduzione vengono utilizzati retrovirus. I geni
trasdotti includono regolatori come OTC3 e
SOX2. Dopo 4 settimane le cellule assumono
caratteristiche morfologiche e biochimiche
simili alle staminali.
NUOVO METODO PER CREARE iPSC
Obokata e il suo team hanno dimostrato sui
topi che una cellula somatica può essere
riprogrammata in iPSC tramite determinati da
fattori ambientali (pHbasso). In risposta a stress
ambientali ritornano immature e non
differenziate. Questo processo è stato
nominato «Acquisizione di pluripotenza
innescata da stimolo (STAP)»
POSSIBILI TERAPIE CON iPSC
• Lesioni spinali
• Diabete
• Osteopetrosi
CURA DELLE LESIONI SPINALI
Esperimenti condotti su topi
hanno mostrato come sia
possibile ricostruire migliaia di
assoni neuronali partendo da
iPSC umane. Lo studio, che è
stato condotto da ricercatori
dell’Università della California
a San Diego, non è riuscito ad
ottenere un recupero
funzionale degli arti paralizzati
ma ha mostrato la creazione di
sinapsi con i neuroni originali.
CURA DEL DIABETE
Sono state prodotte cellule beta
produttrici insulina in una paziente
affetta da diabete di tipo 1. Queste
cellule sono state create partendo
da un ovocita non fecondato e
sostituendo il suo nucleo con
quello di una cellula epiteliale
della paziente stessa. Gli studi
effettuati da ricercatori del New
York Stem Cell Foundation e della
Columbia University hanno rivelato
che tipo di trattamento è possibile
per altre patologie neurologiche,
cartilaginee ecc..
CURA DELL’ OSTEOPETROSI
• Retina
• Fegato
• Cuore
CORTECCIA DEL CERVELLETTO
La corteccia cerebellare ha in linea generale una struttura costituita da
tre strati sovrapposti di neuroni di tipo differente: cellule a canestro,
cellule di Purkinje e granuli costituiti dalle cellule di Golgi. Il ricercatore
Keiko Muguruma e il suo team hanno scoperto che se si ha
differenziamento in neuroni nelle colture di staminali del fattore di
crescita dei fibroblasti 2 (FGF2), la somministrazione del fattore di
crescita FGF19 determina un ulteriore differenziamento con diversi tipi
di neuroni disposti correttamente lungo gli assi spaziali.
La somministrazione di un terzo
fattore di crescita SDF1 fa
assumere alle cellule la definitiva
struttura multistrato della
corteccia cerebellare.
RETINA
I ricercatori della John’s Hopkins
University hanno ricreato in vitro
partendo la iPSC, una retina umana in
miniatura che è anche capace di
percepire la luce. Hanno generato tutti
i principali tipi di cellule retiniche,
ovvero: gangliari, amacrine, bipolari,
orizzontali ma soprattutto coni e
bastoncelli. Tutte le cellule non solo
occupavano la propria posizione
fisiologica ma erano anche in grado di
trasformare la luce in un impulso
elettrico. Dunque le iPSC sono in grado
di dare origine ai progenitori di tutta la
gamma delle cellule retiniche.
FEGATO
Durante le prime fasi dell’organogenesi del fegato, alcune cellule epatiche si
differenziano dalla porzione anteriore dell’endoderma formando una massa
di tessuto che viene presto vascolarizzata. Un gruppo di ricercatori
capitanato da Takanori Takebe e Hidechi Taniguchi (Yokohama University)
hanno utilizzato iPSC umane differenziandole in cellule dell’endoderma.
Queste, una volta mescolate con cellule endoteliali primarie ottenute da
staminali mesenchimali, hanno ottenuto una struttura primordiale simile
al primo abbozzo di fegato
presente allo stadio embrionale
dell’organismo. Tale fegato è stato
in seguito trapiantato con successo
nel tessuto epatico dei topi in tre
siti: due nell’addome e uno nel
cranio dei roditori.
CUORE
Il tessuto cardiaco è costituito da: cellule
muscolari striate e lisce, cellule
pacemaker che innescano e mantengono
il battito e da fibre del Purkinje che
propagano l’impulso elettrico in tutto ul
cuore.
I ricercatori dell’ Università della
California e Berkley e dell’ Gladstone
Institute of Cardiovascolar Disease a San
Francisco hanno esposto a fattore di
crescita iPSC ricavate da tessuto
epiteliale ottenendo camere cardiache di
circa 600 µm. Queste cellule sono riuscite
a sviluppare un battito simile a quello del
cuore umano dando la possibilità di
testare i possibili effetti negativi dei
farmaci sullo sviluppo del cuore.
BIBLIOGRAFIA
Introduzione:
Biologia e genetica G. De leo- S.Fasano; http://www.sorgente.com/LeCelluleStaminali/Cosasono.aspx
http://www.adoces.it/cosasono.htm
Fattori e input del differenziamento delle staminali mesenchimali
http://www.nature.com/nmat/journal/v13/n6/full/nmat3889.html