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Manuale

illustrato
per l’impianto
l’impianto
elettrico
V edizione

eBook acquistato da maurizio foti


eBook acquistato da maurizio foti
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Indice

PRESENTAZIONE 1 3.3 INFILAGGIO E COLLEGAMENTI


GUIDA ALLA LETTURA 2 3.3.1 Controllo prima della finitura dell’appartamento 58
3.3.2 Preparazione al cablaggio 59
1. INTRODUZIONE
3.3.3 Circuito luce, prese 10A 60/61
1.1 Attrezzi per l’installazione 4/5
3.3.4 Circuito elettrodomestici 16A 62/63
1.2 Regole antinfortunistiche 6/7
3.3.5 Circuito chiamata campanelli 64/65
1.3 Simboli elettrici 8/9
3.3.6 Circuito climatizzazione 66/67
2. NOZIONI DI BASE 3.3.7 Circuito illuminazione di emergenza 68/69
DELL’IMPIANTO DA INCASSO 3.3.8 Collegamento tra cassette
2.1 Muratura e installazione 10/11 di derivazione e centralino 70/71
2.2 Punto luce interrotto 12/13 3.3.9 Tipologie di centralino consigliate 72/73
2.3 Punto luce deviato 14/15 3.4 ESPANSIONE IMPIANTO

2.4 Punto luce invertito 16/17 3.4.1 Apparecchi per comando


2.5 Punto luce a relè 18/19 e controllo a radiofrequenza 74/75
2.6 Chiamata campanelli 20/21 3.4.2 Impianto antifurto a radiofrequenza 76/77
2.7 Illuminazione scale 22/23 4. IMPIANTO PARTI COMUNI
3. IMPIANTO DA INCASSO 4.1 Teorie dei montanti 78/79
PER APP
APPARTAMENTO
ARTAMENTO 4.2 Impianto di terra 80/81
3.1 INTRODUZIONE 5. IMPIANTO ESTERNO
3.1.0 Consigli utili di installazione 24/25
5.1 Installazione in garage/cantine 82/83
3.1.1 Appartamento tipo 26/27
5.2 Installazione nel terziario e industriale 84/85
3.1.2 Impianto elettrico in abitazione tipo 28/29
3.1.3 Zone bagno/docce 30/31 6. DISTRIBUZIONE ENERGIA
3.1.4 Esempi quote installazione 32 6.1 Terziario/Industriale 86/87
3.1.5 Provvedimenti per l’abbattimento 6.2 Cantiere 88/89
barriere architettoniche 33
7. INFORMAZIONI TECNICHE GENERALI
3.2 INCASSO DELLE TUBAZIONI
7.1 Riferimenti normativi 90/91
E DELLE SCATOLE
7.2 Glossario termini tecnici 92/93
3.2.1 Centralino e cassette di derivazione 34/35
7.3 Sicurezza elettrica 94/95
3.2.2 Comandi punti luce 36/37
3.2.3 Prese luce 10A 38/39
3.2.4 Prese per elettrodomestici 16A 40/41
3.2.5 Chiamata campanelli 42/43
3.2.6 Prese TV/SAT 44/45
3.2.7 Prese telefoniche 46/47
3.2.8 Gestione climatizzazione 48/49
3.2.9 Illuminazione di emergenza 50/51
3.2.10 Rilevamento fughe gas 52/53
3.2.11 Diffusione sonora
e predisposizione home theatre 54/55
3.2.12 Collegamenti equipotenziali 56/57

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

3 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO

3.1 Introduzione
3.1.0 Consigli utili di installazione

RIEMPIRE LE PLACCHE PER MIGLIORARE L’ESTETICA E LA FUNZIONALITÀ


DELL’IMPIANTO
Al fine di ottenere il massimo rendimento dalla FLESSIBILITÀ offerta dal SISTEMA CHORUS, che grazie alla molteplicità
di prodotti e alla completezza di gamma rende possibili
possibi li una infinità di soluzioni, ti consigliamo di RIEMPIRE LE PLACCHE
INSTALLATE evitando di lasciare spazi non utilizzati e, allo stesso tempo, dando valore aggiunto all’impianto. Questa
accortezza ti permetterà di offrire al tuo cliente soluzioni ottimali per una gestione funzionale della casa.

L’utilizzo di questo accorgimento porterà ad alcuni vantaggi evidenti nell’utilizzo dell’impianto elettrico da parte
dell’utente finale:
- Miglioramento dell’estetica, perché il riempimento della placca rende il punto elettrico più equilibrato ed allineato;
- Maggiore fruibilità, in quanto non ci sono più i copriforo che rendono incerta la scelta del comando;
- Maggiore razionalizzazione, poiché agevola lo sfruttamento di tutti gli spazi a disposizione.

2 POSTI

Presa doppia Presa bivalente


Con la presa doppia il La presa a doppio standard
cablaggio è semplificato. permette di collegare
Due prese a disposizione qualsiasi spina presente
che si installano come sul mercato italiano. Un
una sola. punto di prelievo comodo
e immediato.

Presa comunicazione Cronotermostato.


In un solo punto di Il controllo del clima
prelievo si raccolgono le con un diplay ampio e
connessioni di segnale luminoso.
più diffuse, come
TV-SAT e telefono. Tutti i
collegamenti in un punto.

24 eBook acquistato da maurizio foti


3 POSTI

2 comandi.
L’abbinamento di un
tasto principale con uno
secondario garantisce la
facile individuazione del
giusto comando.
4 comandi.
1 comando. Grazie al mezzo modulo è
Con l’elegante tasto a 3 possibile controllare più
moduli ogni attivazione è di tre comandi da un solo
immediata. punto.

Presa italiana e presa Presa con interruttore


doppio standard. automatico.
Due prese per tutti i tipi La protezione per i grandi
di spina. elettrodomestici, anche in
versione con differenziale.
Presa tripla a standard
italiano.
Tre prese in un unico frutto,
veloce da collegare.

4 POSTI

Due prese italiane e Due comandi.


presa doppio standard. Due tasti grandi di facile
Tre prese pronte per ogni attivazione.
tipo di spina.

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.1 Introduzione
3.1.1 Appartamento tipo

CALDAIA 
BAGNO
 AUTONOMA 
 AUTONOMA 

CUCINA 
2ª CAMERA 

CORRIDOIO INGRESSO

CAMERA MATRIMONIALE

SOGGIORNO

24
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RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO- NORMATIVI
TIVI 
L’impianto incassato sotto intonaco richiede un’attenta progettazione della Principali norme
consistenza e della ubicazione dei punti luce e dei punti presa perché, a opere e guide di riferimento
murarie terminate, è modificabile solo con oneri di costo e di disservizio molte È disponibile per i problemi di
consistenza e di ubicazione la
volte proibitivi.
Guida CEI 64-53 che riporta
Quando gli investimenti iniziali non consentono di realizzare in prima proposte suddivise in tre
installazione i servizi offerti dalla domotica, è vivamente raccomandabile tipologie: impianto economico,
almeno la predisposizione delle tubazioni e delle scatole. Per questa impianto comfort e impianto
ragione il fascicolo propone allestimenti di tubazioni e scatole esuberanti lusso. Tale consistenza è
per consistenza e dimensionamento se riferite a ordinari impianti di tipo riportata in questo fascicolo
per i casi più importanti,
impor tanti,
economico. L’installazione si divide in due distinte fasi: posa tubi e scatole a
come alternativa alla dotazione
edificio finito al rustico, infilaggio e collegamenti a pavimento e pareti finite. tipica, riferita a impianti
di ottimo livello.
           

IL SISTEMA CHORUS
Nel civile, come nel terziario, il Sistema nella realizzazione degli impianti, a partire predisporre l’impianto domestico
Chorus offre soluzioni globali d’impianto da soluzioni base fino a soluzioni evolute, per futuri ampliamenti. È sufficiente
e risponde ai crescenti bisogni nel campo realizzabili e ampliabili anche in fasi prevedere, all’atto della realizzazione
della sicurezza e del comfort e alle esigenze successive alla prima installazione. L’ampio dell’impianto base, canalizzazioni e scatole
sempre più evolute dell’abitazione moderna. programma di placche consente una perfetta supplementari, nonché placche a più posti
Design, estetica e cura dei dettagli sono sintonia con gli elementi d’arredo sia in che consentiranno di accogliere apparecchi
perfettamente integrati con gli aspetti abitazioni nuove sia nelle ristrutturazioni, elettronici complementari e sistemi evoluti,
funzionali ed ergonomici degli apparecchi. grazie anche a colori e forme giovanili che si che permettano di creare soluzioni integrate
La gamma completa e la componibilità del affiancano alla linea classica. per la “casa intelligente”.
sistema permettono una grande flessibilità Con una minima spesa è possibile

One Lux Art

25
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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.1 Introduzione
3.1.2 Impianto elettrico in abitazione tipo

Abitazione
3

4
   e
   t
   n
   a
   t
   n
   o
   m
   a
   n
   n
   o
   l
5 6    o
   C

Scantinato 8

Locale
contatori

10

11

26
28 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO- NORMATIVI
TIVI 
L’impianto tipico d’appartamento ha origine nel locale contatori (1) e, Principali norme
attraverso la colonna montante, raggiunge l’abitazione dove nel centralino e guide di riferimento
(2) è protetto dagli interruttori automatici (3) e si dirama, nelle cassette di CEI 64-8 Impianti elettrici
derivazione principali (4), nei circuiti luce (5) e nei circuiti per elettrodomestici utilizzatori
CEI 64-50 Guida per
(6); l’impianto di terra, che fa capo con il conduttore PE a tutte le masse,
l’integrazione degli impianti
attraverso il montante (7), è collegato al collettore di terra (8); al collettore elettrici utilizzatori e ausiliari
sono collegate le masse estranee (9), i ferri d’armatura del calcestruzzo (10) nell’edilizia
nell’edilizia residenzial
residenziale.
e. Criteri
e il dispersore (11). generali.
Tutte queste parti verranno considerate in questo manuale nelle due fasi di CEI 64-53 Guida per
posa dei tubi e delle scatole e di infilaggio e collegamento dei conduttori. l’integrazione degli impianti
elettrici utilizzatori e ausiliari
nell’edilizia
nell’edilizia residenzial
residenziale.
e. Criteri
particolari per edifici a uso
residenziale

Id
1) Differenziale generale
con riarmo
2) Luce e prese 10A
1 2 3 4 5 3) Prese 16A
4) Cucina 16A
230V 5) Caldaia 16A

SERIE RESTART
DISPOSITIVI DI RIARMO AUTOMATICO
SERVIZIO E COMFORT 
In caso di intervento intempestivo, cioè non dovuto a guasto ma ad
una perturbazione elettrica esterna e temporanea (come ad esempio i
fulmini), il differenziale è soggetto a scatti intempestivi, disalimentando
carichi importanti come frigoriferi e impianti di allarme. Per risolvere
definitivamente il problema è necessario installare un interruttore
differenziale con riarmo automatico, Restart di GEWISS.

Restart  SICUREZZA SEMPRE


RES TA RT  aumenta
 aumenta la continuità di servizio dell’impianto perchè in caso di
 TART 
scatto intempestivo ripristina l’alimentazione Sicurezza 2 zeta riarmando
l’interruttore associato. Per garantire la massima sicurezza, prima del
Restart con Autotest  riarmo, ReStart esegue un accurato controllo dello stato di salute
dell’impianto e solo se l’esito è positivo avviene il riarmo.
RESTART CON AUTOTEST
Siccome il test mensile necessario per garantire la massima affidabilità
della protezione differenziale per le persone è causa di inconvenienti
dovuti al temporaneo black-out che l’operazione comporta (ad esempio
la perdita della programmazione di sveglie, videoregistratori ecc.) è
consigliata l’installazione di ReStart con Autotest. Il prodotto, oltre alle
funzioni di riarmo automatico con controllo preventivo dell’impianto
proprie di tutta la serie Restart, esegue automaticamente un test
della protezione differenziale periodicamente senza disalimentare
mai l’impianto, garantendo la massima sicurezza delle persone e
eliminando il disagio del temporaneo black-out.

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29 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APP


3 APPART
ARTAMENTO
AMENTO

3.1 Introduzione
3.1.3 Zone bagno/docce
INDIVIDUAZIONE ZONE
INSTALLAZIONI VIETA
VIETATE
TE
ZONA 0




ZONA 1

prese/ conduttore scatole di


interruttori* a vista derivazione

   m *Sono ammessi


   c interruttori
   m    5
   c    2 di circuiti SELV con
   5    2
   2 tensione fino a 12V
   2
in c.a. o 30V in c.c.
con sorgente di
lavatrice e apparecchi di sicurezza fuori
app. utilizzatori illuminazione dalle zone 0, 1 e 2.

ZONA 2

prese/ conduttore scatole di


interruttori* a vista derivazione

   m **Sono
   m    c
   c    5 ammessi
   5    2 apparecchi di
   2    2
   2 illuminazione
di classe I o II,
con interruttore
60 cm lavatrice e apparecchi di differenziale con
60 cm
app. utilizzatori illuminazione** Idn<=30mA

ZONA 3
Tutti gli apparecchi
non protetti
da differenziale
   m
   m
   c
   c
   5
   2
con Idn ≤ 30 mA
   5    2
   2
   2

Vedere
Vedere i riferimenti tecnici

240 cm 240 cm

28
30 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI
TECNICO-NORMATIVI

I bagni e le docce sono considerati Principali norme
INSTALLAZIONI
INSTALLAZIONI PERMESSE
ambienti particolarmente pericolosi; per e guide di riferimento
evitare che le persone immerse in acqua CEI 64-8 /7 Capitolo 701
possano toccare parti pericolose, sono stati CEI 64-50 Guida per
suddivisi nelle zone indicate nella figura a l’integrazione nell’edificio degli
lato, in ognuna delle quali vigono particolari impianti elettrici e ausiliari.
SELV divieti di installazione. Criteri generali.
ZONA 0
12V Nella zona 0, occupata dall’acqua, possono
essere installati solo apparecchi utilizzatori
alimentazione apparecchio fissi, protetti mediante circuiti SELV a 12V
per Zona 0 e destinati specificatamente a tale zona in
accordo alla propria norma di prodotto.
Nella zona 1, sovrastante e sottostante la
vasca, sono consentiti solo componenti
fissi a bassissima tensione di sicurezza,
 con la sola eccezione degli scaldacqua e
dell’apparecchiatura per idromassaggio da



 

   installare con particolari criteri, sintetizzati
  in figura.
Nella zona 2, immediatamente circostante
 la vasca, sono ammessi solo i componenti
 strettamente indispensabili.
Nella zona 3 sono ammessi tutti i
  componenti elettrici purché protetti da
un interruttore differenziale con Idnnon
superiore a 30mA (che è lo stesso
solitamente installato nel centralino).


     

   


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    


  


     
  
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      
 

   

 

     


   


     


   
  
      
   
   

29
31 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.1 Introduzione
3.1.4 Esempi quote installazione

   m
   c    m
   c
   0    0
   6
   1    4
   m    1
   c
   0
   5
   1

   m
   c
   0 10 cm
   9
10 cm

25÷30 cm 25÷30 cm 25÷30 cm


30 cm

1. Esempio di quote di installazione per apparecchi di comando, 2. Esempio di quote di installazione per citofono,
prese di corrente, termostato, centralino e cassette di derivazione prese telefoniche e TV

   m
   c
   5    m
   6    c
   2    m    5
   c
   6
   5    2
   2
   2

60 cm    m
   c
   0
   1
   1

   m
   c
   0
   1
   1 60 cm

   m
   c
   5
 ,
   7
   1

3. Esempio di quote di installazione per pulsante a tirante isolante (vasca 4. Esempio di quote di installazione per prese di corrente, prese per aspiratore
e doccia), presa per aspiratore e presa di corrente e consiglio di quota di installazione di prese sopra il piano di lavoro

10 cm

   m    m
   c    c    m
   0    0    c
   7    7    0
   5
   1
   ÷
   0
   4
   1

25÷30 cm 25÷30 cm

5. Esempio di quote di installazione per prese (25÷30 cm) e comandi luce 6. Esempio di quote di installazione per prese
sopra i comodini (70 cm) e comandi luce (box)

Nota: le prese da incasso a parete non devono essere installate a meno di 17,5 cm dal pavimento

30
32 eBook acquistato da maurizio foti
3.1.5 Provvedimenti per l’abbattimento
delle barriere architettoniche
Esempi di quote di installazione
L’ubicazione degli apparecchi elettrici deve essere tale da renderne agevole

l’azionamento e favorirne il funzionamento e la sicurezza. Solo in pochi casi le Principali norme
norme CEI forniscono indicazioni a tal proposito (altezza delle prese non inferiore e guide di riferimento
a 17,5 cm dal pavimento, altezza dei rivelatori di gas idonea a renderne massima Legge 13 del 9-1-89
l’efficienza). Disposizioni per favorire il
superamento e l’eliminazione
Provvedimenti particolari
delle barriere architettoni
architettoniche
che
Le leggi riguardanti l’abbattimento delle barriere architettoniche prevedono
negli edifici privati
particolari provvedimenti
provvedimenti di ubicazione e di fruizione dei servizi elettrici da parte di
D.M 14-6-89 Prescrizioni
persone su sedie a rotelle. Tali provvedimenti sono obbligatori per gli edifici che, tecniche necessarie a
per legge, devono presentare caratteristiche di accessibilità ai disabili e cioè: garantire l’accessibilità,
• almeno il 5% degli alloggi previsti
previsti negli interventi di edilizia residenziale l’adattabilità
l’adattabil ità e la vivibilità
sovvenzionata con un minimo di 1 alloggio per intervento; degli edifici privati ai
• gli ambienti destinati ad attività sociali quali scuole, strutture sanitarie, fini del superamento e
assistenziali, culturali
culturali e sportive dell’eliminazione
dell’elim inazione delle barriere
• le sedi di aziende o imprese soggette
soggette alla normativa sul collocamento
collocamento architettoniche
obbligatorio. CEI 64-50 Guida per
Gli obblighi fondamentali l’integrazione nell’edificio degli
• nei servizi igienici deve essere previsto un impianto di campanelli per impianti elettrici e ausiliari.
richiesta di soccorso con pulsante ubicato in prossimità della tazza e del bagno Criteri generali
(ovviamente devono essere rispettate le condizioni imposte dalla norma
CEI 64-8 Capitolo 701 (vedere le pagine 28-29);
PRODOTTI CONSIGLIATI
• gli apparecchi di comando, i quadri, i pulsanti, i citofoni devono essere,
per tipo e posizione di installazione, tali da permetterne un agevole uso
da parte di persone su sedia a rotelle; devono inoltre essere facilitate
le manovre mediante tasti di opportuna
oppor tuna forma e dimensione, individuabili
anche in condizioni di scarsa visibilità (in qualche legge regionale, per esempio
la n° 6 del 20-2-89 della Regione Lombardia si parla esplicitamente
di visibilità a illuminazione nulla; ciò comporta l’obbligo di tasti luminosi);
• tutti gli apparecchi elettrici di segnalazione devono essere posizionati in modo
Comandi a tasto largo
tale da consentirne l’immediata percezione visiva e acustica;
• gli apparecchi di comando usuali, compreso le prese di corrente, devono essere
ubicati entro definiti limiti minimi e massimi di altezza, indicati in figura.
La Guida CEI 64-50 fornisce alcune indicazioni riguardanti l’interpretazione
dei limiti di posizionamento degli apparecchi elettrici precisando che devono
comunque essere rispettate le prescrizioni di sicurezza; inoltre i limiti di altezza
delle prese di corrente non sono applicabili a quelle usate come connettore
di apparecchi trasportabili o fissi (per esempio le prese poste dietro la cucina
Relé di chiamata
componibile e in prossimità degli aspiratori fissi).
          

           

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 
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      
   
  


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

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
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 

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 






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33 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.1 Centralino e cassette di derivazione
Centralino e
prima cassetta di
derivazione

Cucina Ingresso
Centralino e
prima cassetta di 160 cm
derivazione

Seconda cassetta
di derivazione 30 cm

1. Ubicazione 2. Posizionamento centralina e prima cassetta di derivazione

Bagno

10 cm 10 cm

30 cm

 Al monta
montante
nte
3. Posizionamento seconda cassetta di derivazione 4. Posa tubi nell’ingresso

PE

 A pavimen
pavimento
to autor
autorinve
invenent
nentee
Ø 20 mm

 A parete
parete medio
medio
Ø 20 mm

Bloccaggio
 tubi pro
provvis
vvisorio
orio

a
b

5. Collegamento dell’appartamento al montante 6. Scelta e posa in opera dei tubi

32
34 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO- NORMATIVI
TIVI 
L’impianto incassato sotto intonaco richiede una lungimirante progettazione Principali norme
della consistenza e dalla ubicazione dei punti luce e dei punti presa perché, a e guide di riferimento
opere murarie terminate, è modificabile solo con oneri di costo e di disservizio il È disponibile per i problemi
più delle volte proibitivi. di consistenza e di
Quando gli investimenti iniziali non consentono di realizzare in prima ubicazione la Guida CEI
installazione i servizi offerti dalla domotica, è vivamente raccomandabile almeno 64-53 che riporta proposte
la predisposizione delle tubazioni e delle scatole. Per questa ragione il fascicolo suddivise in tre tipologie:
propone allestimenti di tubazioni e scatole esuberanti per consistenza e impianto economico,
dimensionamento se riferite a ordinari impianti di tipo economico. L’installazione impianto comfort e impianto
si divide in due distinte fasi: posa tubi e scatole a edificio finito al rustico, lusso. Tale consistenza è
infilaggio e collegamenti a pavimento e pareti finite. riportata in questo fascicolo
        
 
 
  

 per i casi più importanti,
come alternativa alla
dotazione tipica, riferita a
impianti di ottimo livello.

     


  


CENTRALINO E CASSETTE DI DERIVAZIONE

La legge 46/90 ha identificato l’installatore come figura abilitata alla


realizzazione ed alla successiva messa in opera di un impianto elettrico.
Gewiss offre all’installatore una serie di servizi che consentono di eseguire
impianti a regola d’arte:
- prodotti a marchio di qualità
- servizio di assistenza tecnica (SAT)
- documentazione tecnica dettagliata
- corsi di formazione su norme e prodotti
- software gratuiti per il disegno planimetrico
degli impianti, per la preventivazione e certificazione.
Con GWTEST è infatti possibile ottenere la dichiarazione
di conformità del centralino, lo schema elettrico unifilare
e
la verifica tecnica.
Con GWPrice invece si possono realizzare preventivi
e ottenere dichiarazioni di conformità dell’impianto a regola d’arte.

33
35 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.2 Comandi punti luce

Cucina

160 cm

CAMERA 10 cm
MATRIMONIALE

30 cm

90 cm

1. Individuazione percorso tubi, scatole da incasso e punti luce 2. Esempio di muratura delle cassette di derivazione nell’ingresso

10 cm

90 cm

90 cm

3. Es
Esem
empi
pioo di mur
murat
atur
uraa dell
dellee cass
casset
ette
te di
di deri
deriva
vazi
zion
onee nel
nel corr
corrid
idoi
oioo 3. Es
Esem
empi
pioo di mur
murat
atur
uraa dell
dellee cass
casset
ette
te di
di deri
deriva
vazi
zion
onee nel
nel corr
corrid
idoi
oioo

5. Esempio di posa tubi nelle cassette di derivazione e nelle scatole da incasso nel corridoio ingresso

34
36 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
I punti luce si dividono in 3 tipi: Principali norme
Principali
1. a soffitto - predisposti nel punto centrale del soffitto, salvo diverse e guide di riferimento
disposizioni del committente; CEI 64-8 Capitolo 52 Scelta e
2. a parete - necessari nel bagno per illuminare lo specchio, in cucina per installazionee delle condutture
installazion
illuminare il banco di cottura, eventualmente in soggiorno per appliques CEI 23-9 Apparecchi di
destinate a integrare l’illuminazione generale; comando non automatici per
3. per lampade da terra o da tavolo, facenti capo a prese comandate. usi domestici e similari
Eventuali punti luce per faretti o per illuminazione indiretta vanno previsti CEI 20 Norme sui cavi per
energia. Tabelle CEI UNEL
solo su specifica richiesta del cliente.
35024/1
35024 /1 Portate in corrente
Gli interruttori vanno ubicati a fianco porta, dal lato maniglia, generalmente in regime permanente
azionabili dal corridoio. I tubi dei singoli circuiti terminali possono avere la CEI 64-53 Guida per
dimensione minima consentita (diametro interno non inferiore a 10 mm, l’integrazione
l’integrazione nell’edifici
nell’edificioo degli
corrispondente al tubo corrugato da 16 mm). impianti elettrici
Le dimensioni dei tubi in plastica Tracciato dei tubi incassati
1) Tracciati orizzontali o verticali
2 2) Tracciati a soffitto
d D d D
o a pavimento in linea retta

Consistenza consigliata per i centri luce


Diametro nominale (D) 16 20 25 32 40 50 63
1  Tipo di
di    e
   l    r
   e
   a    e
   i
impianto    o    o    n    m    a
   i
Diametro interno del    o    o
   i    i
   l    n    o    r
   r    a    e
10,7 14,1 18,3 24,3 31,2 39,6 5 0 ,6    s    o    g
   i    o    a    r    m    a    d
tubo corrugato (d)    s    d
   i
   t
   s    i    n    i    c
   e   r    o
   n    n
   e    g    i
   r    r
   r    o    g    c    m   t    e
   r    g    a
   g
   n    o    p
   i    o   u    a   a    t
   l    a   v
   a
   i    c    r    s    c    c   m    a    b    l
Diametro interno del
13 16,9 21,4 27,8 3 5 ,4 44,3 55
tubo rigido di tipo M (d) Economico 1 - 1 1 2 1 1 2* -
Diametro interno del Comfor t 1 - 1 2* 3* 1 1 2* -
11,2 15,4 19,5 26,8 33,3 42,7 5 6 ,6
tubo rigido di tipo P (d) Lusso 3 1 1 4* 2* 3* 2* 2* 1
2 * un punto luce principale a soffitto, gli altri a parete
o da terra con presa comandata

SERIE 48PT - SCATOLE DI DERIVAZIONE


INCASSO DEI TUBI E DELLE SCATOLE
La rete di distribuzione energia di un impianto
domestico passa attraverso le scatole di derivazione
e connessione da incasso. Gewiss, grazie ad
un’offerta basata su ben tre famiglie, è in grado
di offrire la soluzione più idonea per ogni contesto
applicativo.
In particolare
par ticolare la serie 48PT, grazie all’estrema facilità
d’uso ed alle undici taglie disponibili è la soluzione
più impiegata. Inoltre, essendo realizzate con materiali
Halogen Free, possono essere impiegate anche in
impianti per i quali è prescritto l’uso di cavi Halogen Free.

 Tra gli acc


 Tra access
essori
ori tro
trovia
viamo
mo i sett
settii sep
separa
arator
tori,i, che con
consen
senton
tonoo
di realizzare all’interno della stessa cassetta, delle partizioni fisiche
in cui tenere i circuiti a diverse tensioni di esercizio. Setto separatore
Nel caso si installasse il prodotto in ambienti del terziario
particolarmente soggetti ad urti (scuole, uffici...) si può
optare per i coperchi antiurto che sono realizzati con un
materiale di elavata resistenza ed elasticità. Coperchio antiurto
Se fosse necessario passare da un impianto sotto traccia ad
uno a vista sono disponibili anche i coperchi alti.
Coperchio alto

35
37 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.3 Prese luce 10A

60 cm
50 cm
110 cm

2. Posizionamento
Posizionamento delle scatole per prese luce nelle cucine

60 cm

110 cm

1. Individuazione percorso tubi, scatole da incasso e prese luce 10A  3. Muratura scatola da incasso per prese luce bagno

200 cm

25÷35 cm

4. Esempio di posizionamento scatole da incasso 1a camera

36
38 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Le prese da 10A costituiscono la dotazione indispensabile di un impianto Principali norme
Principali
utilizzatore d’appartamento. Ogni parete o frazione di parete separata da una e guide di riferimento
porta o da una finestra dovrebbe avere almeno una presa in modo da poter CEI 64-8 Capitolo 52
alimentare gli utilizzatori con l’eventuale ausilio di brevi raccordi (cavi volanti o Scelta e installazione
posa in canaline). delle condutture
I criteri di ubicazione delle prese luce sono i seguenti: CEI 23-50 Prese a spina
• tener conto delle dimensioni dei mobili standard per usi domestici e similari
(per esempio i letti nelle camere) attrezzando tutte le pareti utili; CEI 64-53 Guida per
l’integrazione
l’integrazione nell’edifici
nell’edificioo degli
• prevedere l’uso di elettroutensili mobili sopra il piano cucina;
impianti elettrici
• vincolare il meno possibile le pareti utili per l’ubicazione dei mobili;
mobili; CEI 20 Tabelle CEI UNEL
a tal fine è consigliabile la posa a 10 cm dagli stipiti di battuta delle porte; 35024/1
35024 /1 Portate in corrente
• predisporre prese vicino a televisori, computer e telefono principale. in regime permanente
    Raggi di curvatura e coefficienti di stiramento


   

Consistenza consigliata
consigliata per le prese 10A 
   
 Tipo di
di    e    e
   l
   a    r
   i
impianto    o    o    n
   e    a
   i
   o    o
   i    i
   l    n    o    m    r
   s    o    g    r    a
   r    m    a    e
   i    o    a    d
   s    d    t    i    n    e   r    c
   i    o
   n
    e
   r    i
   r
   r
   s
   o
   g
   g
   i
   c    m   t    e
   r
   n
   g    a
    g
   n    o    p
   i    o   u    a   a    t
   l    a   v
   a
   i    c    r    s    c    c   m    a    b    l

Economico 2 - - 3 3 4 3 2 -
    Comfor t 3 - 1 7 5 5 4 1 -
     Lusso 3 1 1 4 6 4 1 1 4
    

DOMOBOX
Per facilitare al massimo l’installazione ed il cablaggio
dell’impianto elettrico si consiglia l’impiego di scatole rettangolari
ad alta capienza per serie componibili e per domotica.
In particolare le scatole GEWISS della Serie 24SC presentano:
INS
NSTTALL
LLAAZI
ZIO
ONE IN
IN BATT
BATTEERI
RIAA INS
NSTTAL
ALLA
LAZI
ZION
ONEE CONT
CONTRA
RAPP
PPOS
OSTTA 
Elevata robustezza Permette l’affiancam
l’affiancamento
ento
meccanica di più punti luce,
+ 100% di resistenza allo schiacciamento la suddivisione dei
sui lati lunghi. circuiti di impianto e
la predisposizione per
ampliamenti futuri

Inserto
ad alta resistenza
filettato con nervature:
+ 30% di resistenza a trazione
e compressione.

Separazione interna Entrata per tubi


dei circuiti Ø 20 e 25 mm Consente un perfetto allineamento
Possibilità di realizzare la separazione su tutti i lati e sul fondo. dei punti luce in ambienti attigui
mediante l’apposito accessorio
GW 24 321.

37
39 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.4 Prese per elettrodomestici 16A

      O
      I
      L
      G
      I
      T
      S
      O
      P
      I
      R

1. In
Inddiv
ivid
iduuazi
zion
onee tu
tubi, sca
cato
tole
le da in
inca
cass
ssoo per
per pre
resse 16
16A 2. Ubic
icaazi
zion
onee del
dellle pr
pres
esee com
comaandate so
soppra ilil pia
pianno di
di la
lavo
vorro del
della
la cu
cuci
cinna

110 cm

110 cm

Min. 60 cm

17,5 cm

3. Esempio di posizionamento scatole da incasso per prese 16A con 4. Esempio di posizionamento scatole da incasso per presa 16A di
interruttori nel locale cucina alimentazione della lavatrice vicino alla vasca da bagno

90 cm
10 cm

30 cm

Min. 60 cm

5. Nelle zone 0, 1 e 2 dei bagni è vietato installare scatole di derivazione 5. Distanziamento


Distanziamento consigliato delle scatole per prese dagli stipiti delle
ed esistono limitazioni per le scatole portapparecchi (vedere pagina 30) porte (altezza minima dal pavimento 17,5 cm)

38
40 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Le prese da 16A sono indispensabili soprattutto in bagno e in cucina per Principali norme
Principali
alimentare i grandi elettrodomestici. Negli altri locali si devono prevedere alcune e guide di riferimento
prese P30 perché gli elettrodomestici di classe I, anche se di potenza esigua, CEI 64-8 Capitolo 52 Scelta e
sono dotati sovente di spina di standard europeo. installazionee delle condutture
installazion
Nel bagno gli utilizzatori elettrici vanno ridotti al minimo; la presa per la lavatrice CEI 23-50 Prese a spina per
va ubicata vicino al raccordo idraulico, se predisposto, ma comunque fuori usi domestici e similari
dalla zona 2. Lo scaldacqua elettrico, se previsto in zona 1, non deve essere CEI 64-53 Guida per
collegato mediante presa (vietata in tale zona, rivedere la pagina 24). l’integrazione
l’integrazione nell’edifici
nell’edificioo degli
impianti elettrici
L’elettrificazione della cucina componibile, quando non è prevedibile l’ubicazione
CEI 20 Tabelle CEI UNEL
degli elettrodomestici, si attua con una spina multipla che comunque abbisogna 35024/1
35024 /1 Portate in corrente
almeno di una presa a parete (vedere la figura). in regime permanente
È sempre prevedibile l’ubicazione della lavastoviglie solitamente non lontana dal Consistenza consigliata per le
raccordo idraulico predisposto. prese da 16A
Predisposizione di almeno una presa sulla       
parete retrostante la cucina componibile

Consistenza consigliata
consigliata per le prese 16A 
  Tipo di
di    e    e
   l
    a    r
impianto    i    e    a
   o
   i    o    n    m    i
   r
   o    o
   i    l    n
   r    o    a    e
   s    o    g
   i    a    a
   r    m    c
   s    d    t    o
   i    e   i    o    d
   e    i    s    g    n
   i    r    e    n    n
    r    r
   r    o    g    c    m   t    r    g    a
   g
   n    o    p
   i    o   u    a   a    l
   t    a   v
   a
   i    c    r    s    c    c   m    a    b    l

Economico - - - - 1 - - - -
Comfor t 1 - 1 4 1 1 1 -
    Lusso 2 1 1 4 6 2 1 1 2
  

PRESE INTERBLOCCATE
Molte situazioni di pericolo in ambito domestico sono riconducibili
a guasti o perdite d’isolamento negli apparecchi utilizzatori, quelli
portatili in particolare, che si manifestano nel momento in cui
 vengonoo alimentati.
 vengon alimentati.
Gewiss ha realizzato delle prese interbloccate con interruttore
bipolare, sia magnetotermico che magnetotermico differenziale,
GW 10 321 GW 10 311 adatte per essere installate nelle terminazioni d’impianto per la
GW 12 321 GW 12 311 protezione del carico. Tali prese garantiscono che gli alveoli siano in
GW 14 321 GW 14 311
tensione solo a spina inserita per evitare il formarsi di archi elettrici
all’atto dell’inserimento ed all’estrazione della spina. L’estrazione
Riferimenti normativi: della spina comporta l’immediato sgancio dell’interruttore
CEI 23-50 (IEC 60884-1), EN 60898, EN 61009-1 automatico.

Dati Tecnici
Tensione di alimentazione: 230V ac

1- è assicurata l’assenza 2- solo a spina completamente


completamente Corrente nominale: 16A
di tensione sugli alveoli. inserita è possibile chiudere Potere d’interruzione: 3kA
l’interruttore.
Corrente nominale differenziale: 10mA
Caratteristica d’intervento curva C
magnetotermico:
Tipo di differenziali: Classe A

3- l’interruttore si apre 4- è garantita la protezione in caso Numero di poli: 1P + N


automaticamente
automaticam ente nel di cortocircuito/sovraccarico e, Tipo di presa: - 2P + T 16A bivalente
momento in cui si nizia ad laddove previsto un interruttore - 2P + T 16A
estrarre la spina. differenziale, anche in caso di st. italiano/tedesco bivalente
contatto diretto o indiretto.

39
41 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.5 Chiamata campanelli

110 cm

2. Posizionamento
Posizionamento della scatola fuori porta per pulsante ingresso

225 cm

1. Individuazione percorso tubi, scatole da incasso 3. Esempio di posizionamento tubo e scatola da incasso
per impianto chiamata campanelli per impianto chiamata dal bagno

200 cm

4. Esempio di posizionamento delle scatole da incasso nella 1a camera per impianto chiamata

40
42 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
L’impianto di chiamata dalla porta di ingresso può far parte dell’impianto di Principali norme
Principali
energia se alimentato a 230V e, in tal caso, richiede solo un tubo di raccordo e guide di riferimento
tra il pulsante fuori porta e la scatola principale posta sotto il centralino. CEI 64-8 Capitolo 41 per la
Poiché, anche negli appartamenti più economici, è previsto un impianto protezione SELV e Capitolo 52
citofonico SELV conviene utilizzare le stesse tubazioni e lo stesso livello di per la scelta e l’installazion
l’installazionee
protezione anche per l’impianto di campanelli. delle condutture
Per realizzare la protezione SELV i circuiti dei campanelli devono essere Guida CEI 64-53 Guida per
separati da quelli di potenza mediante uno dei seguenti sistemi: l’integrazione
l’integrazione nell’edifici
nell’edificioo
residenziale degli impianti
• conduttori dei due sistemi posti in distinti tubi e in distinte scatole
elettrici
(oppure in separati settori di una scatola);
• circuiti SELV realizzati mediante cavi con guaina;
• circuiti di potenza realizzati mediante cavi
cavi con guaina
o schermo metallico collegati a terra.
La soluzione più praticabile è quella della separazione in tubi distinti.
Separazione dei circuiti di segnalazione SELV 
energia

segnalazione
Consistenza consigliata
per l’impianto campanelli
 Tipo di
di impiant
impianto
o    e    e
   l
   a    r
   i    e
   n    m
   o    a    o    a
   s    a    r    m    c    o
   s    n    i
   e   r
   e    i    n
   r    c    m   t    e
   r    g
energia
   g
   n   u    a   a    l
   t    a
   i    c    c   m    a    b

Economico ■ - - -
Comfort ■ - -
segnalazione
separatore energia Lusso ■ ■

 = Punto di chiamata; ■ = Punto di ricezione

SUONERIA ELETTRONICA DATI


DATI TECNICI
TECNIC I
CON 3 DIVERSE TONALITÀ  Tensione
 Tensione
di alimentazione
GW 10611 - GW12611 - GW14611

GW10612 - GW12612 - GW14612


12V ac/dc
230 ac
Segnalatore acustico a funzioni multiple adatto per
Intensità GW10611 - GW12611 - GW14611 80dB a 1 m
realizzare 3 segnalazioni nettamente distinguibili, ad sonora
GW10612 - GW12612 - GW14612 80 dB a 1m
es. allarme bagno (suono tipo emergenza), suoneria
Potenza Max GW10611 - GW12611 - GW14611 6 VA
ingresso principale (suono bitonale), suoneria assorbita
GW10612 - GW12612 - GW14612 6 VA
ingresso secondario (suono tipo trillo).
Possibilità di regolazione del volume della suoneria
(per mezzo di un piccolo attrezzo) con un selettore
GW 10 612 posto sulla parte frontale del prodotto.

Esempi applicativi

suoneria allarme bagno


morsetto 1 (emergenza)

suoneria ingresso principale


morsetto 2 (bitonale)

suoneria ingresso secondario


morsetto 3 (trillo)

41
43 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.6 Prese TV/SAT

 T 
 V 

     V
     T

      V
      T
4 cm
Zone operative
dell’impianto elettrico

TV

1. Individuazione percorso tubi, scatole da incasso per impianto prese TV 2. Posizionamento cassetta di derivazione per partitore TV 

Corridoio

3. Esempio di muratura scatola da incasso per presa TV in una camera 4. Raccordo del partitore d’appartam
d’appartamento
ento con il montante TV 

Camera 2 Bagno Cucina

Montante

Partitore

Camera 1
 Verso
 Verso il soggio
soggiorno
rno
5. Esempio di posa nel corridoio dei tubi che collegano la cassetta di derivazione alle scatole installate nei singoli ambienti

42
44 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
In funzione del tipo di schema di distribuzione e delle bande di frequenza si Principali norme
Principali
distinguono le seguenti prese: e guide di riferimento
• per antenna terrestre in derivazione; sono prive di dispositivi CEI 100-7 Guida per
di disaccoppiamento, perché tali dispositivi sono incorporati nel derivatore; l’applicazione
l’applicazi one delle norme
• per antenne terrestri passanti e terminali, dotate di ingresso e di uscita riguardanti la distribuzione via
per il collegamento in cascata e di dispositivi di disaccoppiamento; cavo dei segnali televisivi e
• per antenne satellitari, come sopra ma adatte a frequenze dell’ordine servizi interattivi
dei GHz (schermatura accurata). CEI 64-53 Guida per
L’installatore è solitamente incaricato di predisporre le tubazioni sia verticali sia l’integrazione
l’integrazione nell’edifici
nell’edificioo degli
orizzontali secondo lo schema progettato dal radiotecnico (solitamente del tipo impianti elettrici e ausiliari
a stella avente come centro il derivatore).
I tubi che contengono i cavi di energia devono essere separati da quelli dei cavi
coassiali TV.
La TV satellitare, in genere, è distribuita mediante montanti a 4 cavi che
richiedono tubi con diametro non inferiore a 38 mm in modo che ogni utente
possa ricevere tutti i canali disponibili sul satellite.
    
     
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Consistenza consigliata
per le prese TV 
 Tipo di
di    e
   l    r
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   o    n    o    d
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SERIE CHORUS - PRESE TV/SAT


L’evoluzione dei sistemi di trasmissione Le norme EN 50083 (Impianti di componenti dell’impianto, prese
televisivi e dei servizi rivolti all’utente distribuzione via cavo per segnali televisivi terminali incluse.
ha elevato il livello di prestazioni e e sonori) definiscono lo standard Europeo Inoltre per la nuova TV digitale terrestre
di qualità richiesto negli impianti di attuale e futuro prescrivendo i requisiti satellitare è consigliabile installare una
distribuzione del segnale. ai quali devono rispondere i vari presa telefonica con le prese TV-SAT.
Applicazioni TV SAT TV-SAT  
Impianto centralizzato Impianto centralizzato con Impianto
Impiant o SAT Impianto combinato Impianto combinato
combinato TV Impianto combinato
con distrib
distribuzione
uzione distribuzione singoloutente  TV-SATT singolo
 TV-SA singolo utente - SAT centralizzato
centralizzato con centralizzato
izzato con prese passant
passantii
a stella a cascata distribuzione
distribuzione a stella

GW10371
GW 10 381 - GW 12 381 - GW 14 381
GW10372
GW10373
GW10374
GW10375 Presedirett 
GW10376

Presa  TV
diretta
Presa  TV
diretta Presa
diretta Prese
passanti
SAT 

 TV SAT  SAT 


Prese Prese
Presedirette Presedirette passanti passanti

GW10361
GW10362
GW 10 382 - GW 12 382 - GW 14 382
GW10363
GW10364
GW10365
GW10366

43
45 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.7 Prese telefoniche

T      
P      
BAGNO   CUCINA
a
2  CAMERA

Ingresso

TP
CORRIDOIO INGRESSO

4 cm

SOGGIORNO
a
1 CAMERA

     T
     P

1. Individuazione tubi, scatole da incasso per impianto telefonico ad anello 2. Esempio di muratura di cassetta di derivazione per arrivo linee telefono

200 cm

30 cm

3. Esempio di posizionamento delle scatole da incasso nella 1a camera 4. Raccordo tra cassetta di arrivo telefono nell’appartamento e box di piano

Camera 2 Bagno Cucina


Ingresso

montante
telefono

5. Esempio di posa dei tubi dalla cassetta di derivazione ai vari ambienti per linea telefonica (tubazioni chiuse ad anello)

44
46 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Per il cablaggio di soli telefoni basta un doppino telefonico contenibile Principali norme
Principali
abbondantemente in un tubo corrugato diametro 16 mm che si diparte, a stella e guide di riferimento
o ad anello, dalla cassetta di ingresso nell’appartamento della rete telefonica. Decreto 17 aprile1998 n° 179, recante
I sistemi avanzati di telefonia integrata con la distribuzione multimediale disposizioni di attuazione della legge
prevedono invece una rete a stella per la connessione delle postazioni 28 marzo 1991, n° 109 del 17 aprile
comprendenti telefoni, computer e TV digitale interattiva. Tale connessione, 1998, riguardante allacciamenti e
per tener conto dei prossimi sviluppi, prevede 2 cavi a 4 coppie simmetriche collaudi degli impianti telefonici interni
Decreto 23 maggio 1992, 314
più 2 cavi coassiali contenibili in 2 tubi con diametro interno non inferiore a
regolamentro recante disposizioni di
18 mm (diametro nominale di 25 mm). In ogni caso, i tubi devono essere
attuazione della legge 28 marzo 1991
completamente separati da quelli che ospitano i cavi di energia. n. 109, in materia di allacciamenti e
collaudi di impianti telefonici interni
       
CEI 306-2 Guida per il cablaggio per
telecomunicazioni e distribuzione
      multimediale negli edifici residenziali
CEI 64-53 Guida per l’integrazione
nell’edificio degli impianti elettrici e
ausiliari
   
 
Consistenza consigliata
per le prese telefoniche e dati
         
 Tipo di
di    e
   l    e
    impianto    a
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   l   v
   a
   i    s    c    c   m    a    l

Economico 1 1 - 1 - -
Comfor t 1 1+EDP 1 1 1 -
Lusso 1 1+EDP 1+EDP 1+EDP 1+EDP 1

SERIE CHORUS - PRESE TELEFONICHE


Con l’espansione dei servizi internet l’impianto telefonico è divenuto sempre più
fondamentale. Per questo motivo spesso ci si imbatte in richieste di ampliamento degli
impianti esistenti piuttosto che di predisposizione di impianti nuovi.
Riportiamo di seguito due tecniche di collegamento maggiormente diffuse negli impianti
domestici basati sull’impiego
sull’impiego di connettori telefonici a 4 contatti RJ11 adatti per la
connessione di telefoni, telefax, modem.
GW 10 42
421 GW 10 403 GW 10 423

Collegamento in serie con segreto di conversazione Collegamento in parallelo senza segreto di conversazione
Doppino telefonico Doppino telefonico

I morsetti 3 e 4 sono collegati tramite il contatto interno Ogni presa preleva il segnale dalla linea.
al telefono che è chiuso a ricevitore agganciato. Non esiste segreto di conversazione. L’estrazione di una delle spine determina
Lo sgancio del ricevitore determina l’interruzione della linea a valle lo scollegamento delle prese poste a valle. Per eliminare questo problema è
(polo L1) garantendo il segreto di conversazione. sufficiente inserire una spina, con ponticello tra i morsetti 3-4, nella presa dove
è stato rimosso l’apparecchio telefonico.

Per quanto riguarda invece il punto


di consegna del servizio telefonico, si prevede
l’impiego di scatole da incasso specifiche di tipo
tradizionale o prefabbricato.

45
47 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.8 Gestione climatizzazione
Ingresso
Cucina

150 cm

1. Individuazione
Individuazione zone di posizionament
posizionamentoo delle scatole da incasso e tubi 2. Esempio di muratura
muratura e posa del termostato per locale caldaia fuori
per termostato climatizzazione dall’appartamento

150 cm
110 cm

3. Collegamento
Collegamento del termostato ambiente con locale caldaia esterno
4.Collegamento del termostato ambiente con caldaia autonoma posta in cucina
all’appartamento

1 cassetta di derivazione principale


principale
2 scatola per interruttore fuori porta
3-4 scatole per prese di manutenzione
5 centro luce
6 collegament
collegamentoo
del quadro di comando
7 collegamento del bruciatore
8 collegamento delle pompe

5. Predisposizioni per locale caldaia con potenzialità termica superiore a 35 kW non a rischio di esplosione

46
48 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
La maggior parte degli impianti di climatizzazione domestica viene gestita Principali norme
Principali
mediante termostati o cronotermostati ambiente. e guide di riferimento
Il termostato ambiente va installato in un locale termicamente significativo D.M. 12 aprile ’96 Impianti
comunque lontano da finestre o porte soggette a frequenti aperture, da termici a gas
sorgenti di calore (termosifoni, fornelli, caminetti), possibilmente su muri interni. DPR 218 del 1998 Requisiti
L’appartamento, per legge, deve sempre essere un ambiente ordinario sotto essenziali di sicurezza per
l’aspetto del pericolo di esplosione o del rischio di incendio e pertanto per le gli impianti a gas di uso
linee interne non sono necessari particolari accorgimenti. Il collegamento del domestico
Norme UNI CIG 7129
termostato alla caldaia comporta due soli fili (al massimo 4 se è necessario
Progettazione, installazione e
un ritorno per la lampada spia di blocco bruciatore); perciò per l’incasso è manutenzione
manutenzio ne degli impianti a
sufficiente un tubo diametro 16. Le parti di impianto riguardanti il locale caldaia, gas di rete di uso domestico
quando esistente (vedere pagina 65), devono soddisfare condizioni particolari Norma CEI 64-8/7 Capitolo
di protezione contro il rischio di incendio ed eventualmente di esplosione; 751. Luoghi a maggior rischio
quest’ultimo rischio non è considerato in questo manuale. in caso di incendio
Provvedimenti particolari per locali caldaia

          


  
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           
      
       
     
 
  
  

SERIE 46 - QUADRI DI DISTRIBUZIONE E AUTOMAZIONE


La Serie 46 offre
46 offre una gamma di contenitori complessi si potrà ricorrere alle versioni porta
universali in grado di contenere tutte le cieca allestite con piastre di fondo sulle quali
apparecchiature di controllo. andranno fissati i dispositivi di controllo mentre
Si possono impiegare i quadri della Serie 44CEP , i pulsanti e le spie di indicazione sono fissati
sia disponibili sia con portella cieca che trasparente, direttamente sulla porta piena debitamente
che, grazie ai relativi pannelli finestrati, consentono forata per ospitarli. I quadri vengono forniti con
l’installazione di apparecchiature modulari. una cornice che consente di realizzare versioni a
Qualora i dispositivi di controllo fossero più semi-incasso.

47
49 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.9 Illuminazione di emergenza

1. Individuazione
Individuazione zone di posizionament
posizionamentoo delle scatole da incasso e tubi 2. Esempio di muratura di scatola da incasso per apparecchi di
per impianto luci di emergenza emergenza affiancata
affiancata a scatola per circuito luce

25 ÷ 30 cm

4. La lampada di emergenza è essenziale nel centralino per riarmare gli


3. Raccordo tra scatole per lampade di emergenza da incasso
interruttori automatici dopo un intervento

90 ÷ 95 cm 25 ÷ 30 cm

5. Per alimentare le lampade autonome si possono usare gli stessi tubi dorsali dei cicuiti luce

48
50 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Le vigenti normative distinguono l’illuminazione di emergenza in due tipi: Principali norme
Principali
luce di sicurezza e luce di riserva. L’illuminazione di sicurezza, obbligatoria e guide di riferimento
per legge in particolari ambienti, è un provvedimento antinfortunistico Strutture Leggi e norme
da attuare secondo complesse regole atte ad assicurare la necessaria
Vano scale di DM 16-5-87
affidabilità e autonomia. palazzi con altezza
Negli edifici residenziali la luce di sicurezza è prevista solo per i vani scale superiore a 32 m
di palazzi con altezza superiore a 32 m. Locali di pubblico DM 19-8-96
Negli appartamenti l’illuminazione di riserva è utile per orientarsi in caso spettacolo e CM 15-2-91
trattenimento con
di black out e, soprattutto, per richiudere gli interruttori nel centralino in più di 100 posti
caso di intervento serale o notturno. Negli impianti incassati richiede la
Luoghi di lavoro con DPR 547-55
predisposizione di tubi e di scatole nel corridoio e nei locali significativi. più di 500 addetti DM 8-3-85

Musei, biblioteche, DM 569-92


archivi DPR 418-95

Albe
Alberg
rghi
hi e sim
simililar
arii DM 9-
9-4-
4-94
94

Installazione consigliata per le lampade


Installazione Centri commerciali DM 8-3-85
di emergenza estraibili con superficie
 Tipo di
di    e
   l    r
   e >400 m2
   a    e
   i
impianto    o    o    n    m    a
   i
   o    o
   i    i
   l    n    o    a    r
   r    a    e
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   e
   o
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   i    a
   n
   r    m    c
   i
   e   r    o
   n
   d
   n
Ospedali e simili DM 18-9-02
   g    i
   r    r
   r    o    g    c    m   t    e
   r    g    a
   g
   n
   i
   o
   c
   p
   i
   r
   o
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  u
   c
   a   a    l
   t
   c   m    a
   a
   b
  v
   a
   l
con più di 25 posti
Economico - - - - - - - - - letto
Comfort ■ - - - - - - - - Scuole con oltre DM 26-8-92
Lusso ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ 100 persone DM 8-3-85
presenti

LAMPADA ANTI BLACK-OUT ESTRAIBILE


Lampada a LED ad alta efficienza, da inserire
inserire in una qualsiasi DATI
DATI TECNICI
TECNIC I
presa standard italiano, tedesco o francese, adatta all’illuminazione
ausiliaria nel caso di mancanza della tensione di rete, si può  Tensi
 Tensione
one di
di aliment
alimentazion
azione:
e: 230V ac
facilmentee estrarre ed usare come una normale lampada portatile
facilment
ricaricabile.
ricaricabi le. Selezionando la funzione “night” può essere utilizzata Batteria: Ni-Mh 3,6V 80mAh
come luce notturna di cortesia, in questa modalità la lampada si
spegne automaticamente
automaticamente dopo circa 30 minuti. Il tempo impiegato ad  Auutonomia minima:
 A 2 ore
effettuare la ricarica completa è di circa 36 ore.
Led di segnalazione:  Teempo di ricarica:
 T 36 ore
- verde: indica la presenza della rete  Laampada:
 L LED ad alta efficienza
 - rosso: indica l’inibizione della funzione anti black-out
Potenza assorbita 2 VA 
in stand-by 
Riferimenti normativi: EN 60065; EN 61000-6-3; EN 61000-6-1

GW 12 661

La lampada mediante un selettore, posto sul frontale può funzionare in diverse modalità:
- emergenza: si accende automaticamente quando viene a mancare la tensione di rete
- inibizione: lampada sempre spenta
- night: la lampada rimane accesa per circa 30 minuti alimentata
alimentata a batteria dopodiché si spegne e si ricarica automaticamente

49
51 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.10 Rilevamento fughe di gas
Rivelatore gas metano

Rivelatore monossido di carbonio

Rivelatore GPL

Ripetitore
con segnalatori ottici e acustici

Sirene

 Aspirato
 Aspiratore
re

Centralina con relè

Combinatore telefonico

Elettrovalvola gas

1. Individuazione
Individuazione dei tubi e delle scatole da incasso per impianto completo gas metano e monossido di carbonio

15 - 30 cm 15 - 30 cm

Min. 1,5 m - Max 4 m


Max 1,5 m

150 cm 150 cm

30 - 40 cm

2. Predisposizione dei tubi e delle scatole per impianto di rivelazione 3. Predisposizione dei tubi e delle scatole per impianto di rivelazione gas
gas metano e monossido di carbonio in cucina GPL e monossido di carbonio in cucina

15 - 30 cm

Min. 1,5 m

MIn. 1,5 m - Max 4 m

60 cm

150 cm
150 cm
30 - 40 cm

4. Predisposizione dei tubi e delle scatole per impianto di rivelazione 5. Predisposizione


Predisposizione dei tubi e delle scatole per impianto di rivelazione
gas metano e monossido di carbonio in bagno monossido di carbonio in locali con caminetto o stufa

50
52 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
I sensori di fughe di gas garantiscono una buona affidabilità se sono rispettate Principali norme
Principali
le seguenti regole di installazione: e guide di riferimento
• devono essere posizionati come indicato nelle figure a lato; D.M. 26/04/95. Divieto di
• va evitata la posa in spazi chiusi nei quali la diffusione del gas risulterebbe ritardata; vendita di gas detector per usi
• è vietata la posa sopra il lavello, ove esiste pericolo di spruzzi d’acqua,
d’ac qua, domestici non rispondenti alle
e vicino a porte, finestre o aspiratori, ove la ventilazione potrebbe provocare caratteristiche essenziali di
un abbassamento della concentrazione del gas; sicurezza
• non installare vicino a fornelli o bruciatori ove in occasione delle accensioni CEI 216-4 Apparecchi
elettrici per la rivelazione di
si hanno momentanee dispersioni di gas;
gas combustibili in ambienti
• tenere una congrua distanza da zone esposte ai vapori o ai fumi di cottura domestici. Guida alla scelta,
che sporcherebbero il sensore accorciandone la durata e aumentando uso e manutenzione
il rischio di interventi intempestivi. CEI 216-8 Rilevatori da
Si devono sempre seguire scrupolosamente le istruzioni del costruttore indicate incasso di gas conbustibile per
nella documentazione di accompagnamento. ambienti domestici. Metodi
di prova e prescrizioni di
          
prestazioni.
 

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
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    
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

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   

SERIE CHORUS - RIVELATORI DI PRESENZA GAS METANO (CH4) E GPL


Rivelatori di gas con sensore semiconduttore al biossido DATI
DATI TECNICI
TECNIC I
di stagno, logica ed autodiagnosi a microprocessore con  Tensio
 Tensione
ne di
di aliment
alimentazion
azione:
e: 12 V ac/dc
ac/dc
compensazione termica che garantisce un’elevata precisione Potenza assorbita: 2VA  
di intervento.
Soglia di allarme: 12% LIE (limite inferiore
Segnalazione
Segnal azione luminosa di pre-allarme e acustico/lum
acustico/luminosa
inosa di esplosività)
di allarme. Livello so
sonoro di
di allarm
rmee: 85 dB
dB a 1 m
Relé di uscita con contatti di tipo ermetico
er metico per il comando di
 Temperatu
 Temper atura
ra di +5 ÷ +90% senza
elettrovalvola intercettazione gas. funzionamento: condensa
Umid
Umidit
itàà rel
relat
ativ
ivaa amm
ammes
essa
sa:: +30 ÷ +9
+30 +90%
0% se
senz
nzaa
condensa
Contatto di uscita 1NA/NC, 10A AC1
in scambio: 5A (AC15) - 250V ac
Fissaggio: ad incasso su Chorus
Dimensioni: 2 moduli Chorus
Durrata del
Du dell’
l’aapare
reccch
chio
io:: 5 an
anni da quando vi
vien
enee
alimentato
Riferimenti normativi: CEI 216-8

L-N
Griglia di rilevazione Alimentazione
12V ac/dc
1 - Comune
2 - Contatto NC
3 - Contatto NA
Segnalazioni luminose 4 - Contatto NA
L N 1 2 3 4

Pulsante di test

GW 10 711 - GW 12 711 - GW 14 711 GPL


GW 10 712 - GW 12 712 - GW 14 712 GAS METANO

51
53 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.11 Diffusione sonora e predisposizione home theatre

 Alimentato
 Alimentatore
re
Preamplificatore
Modulo locale
Relè
Diffusore
Micr of 
Microfono
Micr 
of ono
ono
cerca persone
Microfono
ssorveglianza
orv
rvee anza  Televisore
 Televisore o Predisposizione
schermo tubi

Lettori DVD,
 VCR, Deco
Decoder 
der 
amplificatori
computer, ecc.

1. Individuazione
Individuazione tubi e scatole da incasso per impianto diffusione sonora 2. Individuazione
Individuazione tubi e scatole da incasso per impianto home theatre

Diffusore

Preamplificatore

Microfono
Diffusore Microfono sorveglianza
cerca persone

70 cm

150 cm

4. Predisposizione dei tubi e delle scatole nella camera dei bambini con
3. Predisposizione dei tubi e delle scatole in cucina
microfono di sorveglianza

L’alimentatore solitamente
è installato nel centralino
al quale si raccordano
i tubi dell’impianto di
diffusione sonora
Per la predisposizione home theatre si deve
presceglieree la posizione dello schermo e
presceglier
l’ubicazione degli spettatori; le casse stereo
devono essere viste dagli spettatori sotto un
angolo più vicino possibile a 180°

5. Sistemazione dell’alimentatore 6. Predisposizione per home theatre

52
54 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Gli impianti di diffusione sonora e di home theatre, con la disponibilità di Principali norme
Principali
componenti da incasso, si stanno diffondendo anche nelle abitazioni. Tali e guide di riferimento
impianti, di pertinenza di tecnici elettronici specializzati, coinvolgono anche CEI 64-53
l’elettricista che deve predisporre tubi e scatole. La rete di tubi si diparte in Guida per l’integrazio
l’integrazione
ne
genere dalla centrale di alimentazione amplificazione, più o meno ingombrante nell’edificioo degli impianti
nell’edifici
(per piccoli impianti è contenibile anche nel centralino), e si sviluppa elettrici e ausiliari
parallelamente alle dorsali di energia fino a raggiungere i punti di ubicazione
dei diffusori. Tale tubazione deve essere costituita in dorsale da non meno di
2 tubi diametro 25 e raggiungere i punti di diffusione con un tubo non inferiore
a 16 mm. Trattandosi di circuiti a bassissima tensione SELV si richiede una
separazione totale. Lo schema dei collegamenti si diparte a stella dalla centrale
e raggiunge i punti di diffusione con cavetti twistati; i punti microfonici in genere
sono preamplificati sicché è raro l’impiego di cavetti schermati.
I componenti fondamentali degli impianti di diffusione sonora

Sorgenti sonore Amplificatore Diffusori


Lettore-registratore e funzioni
complementari
Alimentatore

Filodiffusione
Preamplificatore Consistenza consigliata
per l’impianto di diffusione sonora
Equalizzatore Impianto    e    e
   l
Radio    a    r
   i
tipo Lusso    o
   i    o    n
   e    a
   i
   o    o
   i    l    n    o    m    r
   r    a    e
   s
   s    o    g
   i
   t    o
   i    a    r    m    a
   c    o    d
   e    d
   i    s    g    n
   i    e   i
   r    e    n    n
Unità di potenza    r    r
   r    o    g    c    m   t    r    g    a
   g
   n    o    p
   i    o   u    a   a    t
   l    a   v
   a
Microfono    i    c    r    s    c    c   m    a    b    l

Centrale ■ - ■ - - - - - -
Diffusori 3 - - 4 2 2 4 - 1

DIFFUSIONE SONORA
Il sistema di diffusione sonora centralizzato di GEWISS permette la realizzazione d’impianti con diverso
livello di complessità, permettendo la diffusione di programmi musicali nei vari locali dell’abitazione.
Il sistema comprende un sintonizzatore FM, con 9 canali memorizzabili, un preamplificatore collegabile
a due sorgenti audio locali con funzione di adattamento del segnale prelevato, selettori locali con
possibilità di selezionare uno dei 9 canali FM memorizzati o la sorgente audio interna, diffusori sonori
due o una via.
È possibile utilizzare un modulo interfono che collegato al selettore locale permette di trasmettere
un messaggio vocale attraverso l’impianto con priorità rispetto ai programmi musicali. Si consiglia la
canalizzazione separata dei conduttori del sistema di diff usione sonora rispetto ai cavi di energia.
La realizzazione di impianto home theatre può essere ottenuta utilizzando delle prese speciali per la
trasmissione dei segnali.

GW 10 452 GW 10 454 GW 12 452 GW 12 454


Per circuiti ausiliari Per altoparlante Per circuiti ausiliari Per altoparlante
2P - 6A - 24V Circuiti fonici 2P - 6A - 24V Circuiti fonici
(SELV) polarizzata (SELV) polarizzata

53
55 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.12 Collegamenti equipotenziali

1. Esempio di collegamento equipotenziale


equipotenziale nei locali bagno e cucina

2. Schema di principio dei collegamenti equipotenziali nei bagni 3. Schema di principio dei collegamen
collegamenti
ti equipotenziali nelle cucine
(obbligatori) (non obbligatori)

PE

È sufficiente collegare
al più vicino morsetto di
terra i tubi dell’acqua e
del riscaldamento nel
loro punto di ingresso nel
locale

4. Realizzazione pratica dei collegamenti equipotenziali nei bagni

54
56 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
I collegamenti equipotenziali supplementari, designati con la sigla EQS, collegano tra Principali norme
Principali
loro localmente due o più masse estranee oppure una massa estranea al morsetto e guide di riferimento
del PE locale o anche una massa di un utilizzatore a una massa estranea posta nelle CEI 64-8 Capitolo 54
immediate vicinanze. Si chiamano supplementari perché ripetono un collegamento Messa a terra e conduttori
già effettuato al collettore principale di terra per aumentarne la sicurezza. Tali di protezione
doppioni rispondono all’esigenza di assicurare il collegamento a terra anche in CEI 64-12 Guida per
caso di interruzione del contatto elettrico equipotenziale principale nei luoghi l’esecuzione dell’impianto
particolarmente
partico larmente pericolosi. Per esempio, la tubazione dell’acqua, già collegata al di terra negli edifici per uso
collettore di terra in equipotenzialità principale (EQP), potrebbe presentare difetti di residenziale e terziario
discontinuità elettrica nei punti di giunzione per interposizione di una guarnizione in
materiale isolante (stoppa, teflon o anello di gomma); questo rischio non è tollerato
nei locali particolarmente pericolosi quali bagni, docce, piscine, luoghi conduttori
ristretti e stalle. Fino a qualche decennio fa, la norma raccomandava in questi casi di
effettuare ponticelli fra tutte le giunzioni aleatorie delle masse estranee discontinue;
con i collegamenti equipotenziali supplementari si sostituisce questo laborioso e
sovente inattuabile collegamento con i collegamenti equipotenziali supplementari
molto più semplici e sicuri. I collegamenti EQS si possono realizzare sia con
conduttori isolati (che devono essere di colore giallo verde) sia con corde nude in
rame o in ferro zincato contraddistinte da collari giallo verdi o con il simbolo di terra.
Si possono usare anche masse estranee che presentino sufficiente continuità. La
sezione per i conduttori di rame non deve essere inferiore ai seguenti valori:
• quando collega tra loroloro due masse non deve essere inferiore al minore
dei due PE (caso pertinente a protezioni mediante locali isolanti o mediante
conduttore equipotenziale isolato da terra, non utilizzabili negli edifici di uso
residenziale);
• quando collega una massa a una massa estranea non deve essere inferiore
a metà del PE che collega la massa (caso pertinente ai luoghi conduttori
ristretti che possono, talvolta, essere presenti nelle centrali termiche e idriche
condominiali);
• quando collega due masse estranee non riferibili ad alcun PE deve avere le
dimensioni minime prescritte e cioè 2,5 mm2 se protetto meccanicamente
(per esempio in un tubo a vista o incassato), 4 mm2 se non protetto
meccanicamente (per esempio conduttore a vista).
Nelle abitazioni sono previsti EQS solo nei locali da bagno e doccia; si realizzano
generalmente con conduttori unipolari isolati, aventi sezione di 2,5 mm 2, posati
in tubi sotto intonaco. In deroga alla regola generale secondo la quale tutte le
giunzioni elettriche, sia dei conduttori attivi sia di quelli di protezione, devono essere
accessibili, la norma CEI 64-8, al commento dell’articolo 701.413, ammette
l’inaccessibilità dei collegamenti equipotenziali supplementari alle tubazioni dei bagni
incassate sotto intonaco. La connessione al morsetto locale collegato al PE deve
comunque essere agibile e sezionabile per poter effettuare la verifica dell’efficienza
della connessione murata. I collari di connessione a tubazioni metalliche devono, in
ogni caso, avere adeguata resistenza alla corrosione.


    

 
    

 
 
 


   


  

55
57 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infi
Infilag
laggio
gio e coll
collegam
egament
entii
3.3.1 Controlli prima della finitura dell’appartamento

?
LLaa fase di posa dei tubi
e delle scatole deve
terminare prima che inizino
le opere murarie di finitura
dell’appartamento
dell’appartam ento consistente
nella chiusura delle
scanalature, intonacatura dei
muri, finitura con malta fine
o gesso. Per evitare costose
e gravose riparazioni, prima
di abbandonare il cantiere si
devono compiere le seguenti
operazioni...
1. Verificare
Verificare se tutte le scatole sono state montante, se tutti i tubi sono
stati posati e se tutti i conduttori equipotenziali inseriti nella muratura
sono stati collegati

...scatole e tubi siano saldamente fissati con malta alle pareti


2. In collaborazione con il murator
muratoree controllare che...
e al pavimento e non siano schiacciati o fessurati

é consigliabile proteggere le tubazioni utilizzando tappi


(es. codice DX 52 120) che evitano l’occlusione dei tubi
durante le opere murarie di finitura

3. Muratura delle scanalature 4. Tagliare i tubi a filo delle scatole e delle cassette

56
58 eBook acquistato da maurizio foti
3.3 Infi
Infilag
laggio
gio e coll
collegam
egament
entii
3.3.2 Preparazione al cablaggio

1. Ritorno in cantiere a muri e pavimenti finiti. Controllo generale 2. Approvvigionare il cantiere con cavi, morsetti, apparecchi
dello stato delle scatole e delle cassette e computo del materiale e placche per poter finire il lavoro in unica fase
da approvvigionare

 Tensio
 Tensione
ne nero blu chiaro
2
1, 5 mm  Circuiti luce fino a 10A
2 marrone grigio
2,5 mm  Circuiti prese
per elettrodomestici
elettrodomestici fino a 16A
rosso bianco
2
4 mm Grossi utilizzatori
utilizzatori fino a 20A
arancione  violaa
 viol
 Tensio
 Tensione
ne nomina
nominale
le Uo /U
300/300
giallo rosa
Circuiti a bassissima tensione

300/500 Circuiti monofase 230V


300/500 Circuiti giallo verde turchese
450/750
Circuiti 230/400V  verdee
 verd
(consigliatoo anche per monofase)
(consigliat

3. Scelta della sezione e della tensione nominale dei cavi 4. I colori disponibili per i cavi unipolari senza guaina

Nero
 Volantii a cappuc
 Volant cappuccio
cio
Marrone Consigliati per le fasi
C Uso universale per cassette
di derivazione ordinarie
Grigio

Giallo verde Obbligatorio ed esclusivo


per la terra di protezione
Blu chiaro Obbligatorio per il neutro

Bianco
Consigliati per i ritorni
C Componibili su profilato unificato
 Arancion
 Arancionee Per quadri e cassette di derivazione principali

5. La scelta dei colori 6. La scelta dei morsetti

57
59 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infi
Infilag
laggio
gio e coll
collegam
egament
entii
3.3.3 Circuito luce, prese 10A

1. Circuito elettrico da realizzare per centri luce 2. Circuito elettrico da realizzare per prese luce

Cucina

3. Operazione di infilaggio direttamente dalle matasse scatolate 4. Collegamento prese luce (10A)

5. Esempio di infilaggio cavi e collegamento apparecchi per la realizzazione circuito luci nel corridoio

58
60 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
I circuiti luce e prese luce da 10A devono essere cablati con conduttori aventi Principali norme
Principali
sezione minima di 1,5 mm2 per consentire la corretta e agevole connessione e guide di riferimento
ai morsetti delle prese, degli apparecchi di comando e dei lampadari. I morsetti CEI 64-8 Capitolo 52 Scelta e
sono infatti caratterizzati dalla capacità di connessione espressa dalla sezione installazione delle condutture
massima collegabile. La pratica di tagliare alcuni fili elementari dei conduttori CEI 23-50 Prese a spina
flessibili che, per eccesso di sezione, non entrano nel morsetto per usi domestici e similari
è da evitare perché può provocare il surriscaldamento della giunzione favorendo CEI 23-9 Apparecchi di
l’allentamento. I circuiti prese sono ordinariamente realizzati con la tecnica comando per usi domestici
“entra-esci” (repiquage) che deve avvalersi di morsetti doppi o con foro e similari
ovalizzato; in ogni caso tale tecnica deve essere autorizzata dal costruttore per CEI 20 Norme sui cavi per
evitare contatti precari. Lo stesso criterio va adottato per i ponticelli energia. Tabelle CEI UNEL
o le derivazioni sui morsetti degli apparecchi. 35024/1 Portate in corrente
in regime permanente

          


  
   
     
 
      

    
   

      




                   
             
  

I MORSETTII prodotti della Serie


CHORUS. permettono una estrema
semplicità nei collegamenti, utilizzan-
do morsetti di tipo doppio, piastrina
serracavo, viti imperdibili e collarini di
CAPACITÀ DI SERRAGGIO DEI MORSETTI A VITE
Conduttori fle
flessibili Conduttori ririgidi
Minimo Massimo Minimo Massimo
0,75 mm2 2 x 4 mm2 0,5 mm2 2 x 2,5 mm2

ESEMPI DI ILLUMINAZIONE FUNZIONALE E DI LOCALIZZAZIONE


PER INDICARE LO STATO DI FUNZIONAMENTO PER LOCALIZZARE AL BUIO IL TASTO DI COMANDO
DI UTILIZZATORI NON IN VISTA DAL PUNTO DI COMANDO

La spia è posta in Le due spie e l’utilizzatore La spia risulta accesa Le due spie si accendono Nota:
parallelo all’utilizzatore sono poste in parallelo, quando l’interruttore è OFF.
OFF. quando l’utilizzatore non è schemi non
adatti per
ed è accesa quando perciò si accendono Con l’interruttore in alimentato e si spengono il comando
l’interruttore è ON. e si spengono posizione di ON l’utilizzatore quando questo è in stato di lampade
La spia segue l’andamento insieme all’utilizzatore è alimentato e la spia è di ON. compatte
ON/OFF dell’utilizzatore. spenta. a risparmio
energetico
e/o relè.

59
61 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infi
Infilag
laggio
gio e coll
collegam
egament
entii
3.3.4 Circuito elettrodomestici 16A

1. Circuito elettrico da realizzare 2. Operazione di infilaggio direttamente dalle matasse scatolate

3. Collegamento
Collegamento delle prese 16A  4. Con prese a morsetti doppi è possibile realizzare il cablaggio entra-esci

5. Collegamento
Collegamento degli interruttori bipolari e delle prese per elettrodomestici da cucina

62
60 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
La portata massima del conduttore da 2,5 mm  isolato in PVC con fattore di
2
Principali norme
Principali
riduzione 0,8, pertinente a 2 circuiti raggruppati è pari a 16A. Perciò occorre e guide di riferimento
suddividere il carico prese in tanti circuiti con corrente di impiego non superiore CEI 64-8 Capitolo 52 Scelta e
a 16A. Si tenga presente a tal proposito che per potenze impegnate di 3 kW installazionee delle condutture
installazion
anche una sola dorsale ramificata da 2,5 mm2 risulta correttamente protetta dal CEI 23-50 Prese a spina per
limitatore di potenza posto sulla tavoletta portacontatori. usi domestici e similari
Per poter usufruire degli apparecchi di controllo automatico del carico è CEI 64-53 Guida per
necessario suddividere gli elettrodomestici almeno su due circuiti secondo il l’integrazione
l’integrazione nell’edifici
nell’edificioo degli
impianti elettrici
criterio indicato in figura.
CEI 20 Tabelle CEI UNEL
35024/1
35024 /1 Portate in corrente
Le prese standardizzate dalla Norma CEI 23-50 con corrente nominale da 16A in regime permanente
Tipo P17 16A 250V Tipo P17/11 16A 250V Tipo P30 16A 250V  
Presa bipolare con terra Presa bipolare con terra bipasso Presa bipolare con terra
10-13,5 10-13,5  39 10,5-16,5

26  5,5 26 19  5,5 19 33,5

   

     

SERIE CHORUS - PRESE A SPINA


PRESE A SPINA BIVALENTI
Prevedere comode ed elegant
elegantii
prese bivalenti standard italiano/
tedesco in tutti i locali per usare
gli elettrodomestici senza i soliti
adattatori.

PRESE A SPINA A CABLAGGIO VELOCE


Presa doppia bivalente con 3 soli morsetti per alimentare il
blocco di prese multiple, senza l’impiego di cavallotti.
• Riduzione dei tempi di cablaggio.
• Sicurezza dei collegamenti e della continuità della terra. GW 12 204 - GW 12 203
• Minor ingombro complessivo nella scatola da incasso.

GW 10 208

GW 10 204 - GW 10 463

PROTEZIONE PRESE
Installare prese con un
magnetotermico di protezione per
alimentare gli elettrodomestici fissi
di alto consumo in totale
sicurezza.

63
61 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infi
Infilag
laggio
gio e coll
collegam
egament
entii
3.3.5 Circuito chiamata campanelli

225 cm

Ronzatore

Suoneria

1. Circuito elettrico da realizzare 2. Schema di chiamata

h = 225 cm

4. Infilaggio cavi e collegamento pulsante del bagno per chiamata


3. Operazione di infilaggio direttamente dalle matasse scatolate ampanello interno

Ingresso
Scatola centralino

Cassetta
di derivazione

5. Infilaggio cavi dal centralino alla cassetta di derivazione e alla scatola del pulsante per chiamata campanello
campanello esterno

62
64 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
I circuiti di chiamata in un appartamento possono essere due: quello fuori porta Principali norme
Principali
e quello di soccorso dal bagno e dalle camere da letto che devono distinguersi e guide di riferimento
per la diversa tonalità del suono. Non esiste nessun obbligo normativo CEI 64-8 Capitolo 41 per la
di alimentare questi circuiti a bassissima tensione di sicurezza ma tale protezione SELV e Capitolo 52
provvedimento può rivelarsi opportuno in due situazioni abbastanza ricorrenti: per la scelta e l’installazion
l’installazionee
1. quando il bagno prevede una vasca per idromassaggio con comandi SELV delle condutture
in zona 1 ai quali si vuole abbinare la chiamata di soccorso;
2. quando nella stessa tubazione del campanello di ingresso si vogliono
installare i circuiti del citofono o del videocitofono che solitamente hanno
alimentatori a 8V in corrente continua per i circuiti fonici e a 12V in corrente
alternata per il comando apriporta con alimentazione SELV.
In questo caso conviene prevedere una tubazione protettiva totalmente
separata da quella che ospita i circuiti di potenza (vedere pagina 41)
Il complesso suonerie - ronzatori - trasformatore SELV può trovare una
conveniente ubicazione nel centralino.
Installazione nel centralino del gruppo suoneria - ronzatore alimentato
a bassissima tensione di sicurezza

230V

Id 1) Differenziale
Differenz iale general
generalee con riarmo
24V 2) Lucee pres
Luc presee 10A
10A
3) Pres
Presee 16
16AA
4) Cuci
Cu cina
na 16
16AA
1 2 3 4 5 5) Cald
Ca ldai
aiaa 16A
16A
6) Suoneria, ronzatore con trasformator
trasformatoree
6

SERIE CHORUS - IMPIANTO DI CHIAMATA “ALLARME BAGNO”


In accordo con il D.M. 236/89
236/89 (G.U. 23/giugno/1989,
23/giugno/1989, n°145)
n°145) nei servizi
ser vizi igienici in cui è obbligatorio prevedere provvedimenti per l’abbattimento delle
barriere architettoniche
architettoniche devono essere garantiti spazi adeguati
adeguati per le manovre di una sedia a ruote e di un campanello di emergenza posto in prossimità
della tazza e della vasca. In questi
questi casi è opportuno prevedere l’installazione di un relè di chiamata collegato
collegato con i pulsanti predisposti.
predisposti.

Il relè di chiamata consente di mantenere in allarme la suoneria e la spia fino al reset della chiamata stessa.

RELÈ DI CHIAMAT
CHIAMATA 

Riferimenti normativi
 A l i m e n t a z i o n e EN 60669-1; EN 60669-2-2
12V ac/dc

Pulsante
di reset  Pulsante GW 10 726
0 12 AL
di chiamata GW 12 726
(a tirante) GW 14 726

R NCNO
DATI
DATI TECNICI
TE CNICI
 Tensione
 Tensio ne 12V ac/dc
di alimentazione
Cont
Contat
atto
to di us
usci
cita
ta 1NA/
1NA/NC
NC 12
12VV dc
dc

Schema di collegamento

63
65 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infi
Infilag
laggio
gio e coll
collegam
egament
entii
3.3.6 Circuito climatizzazione
Cucina

1. Circuito elettrico da realizzare 2. Infilaggio cavi dal locale caldaia al termostato

Ingresso

3. Collegamento
Collegamento del termostato ambiente con locale caldaia esterno 4. Collegamento
Collegamento del termostato ambiente posizionato in ingresso
all’appartamento alla caldaia autonoma posta in cucina

1) illuminazione
2,5 mm 2 2) prese
3) pompa di circolazione 1
4) pompa di circolazione 2
5) bruciatore
6) aspiratore
7) centralina di termoregolaz
termoregolazione
ione
 A) contat
contattore
tore pomp
pompaa 1
B) contattore pompa 2
C) contattore bruciatore
D) contattore aspiratore
E) circuiti di comando

2,5 mm2 2,5 mm2 2,5 mm2 2,5 mm2 2,5 mm2 1,5 mm2 1 mm2
230V

5. Esempio di schema per distribuzione elettrica di una piccola centrale


centrale termica per villa

64
66 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Gli impianti di riscaldamento delle abitazioni possono essere di 4 tipi: Principali norme
Principali
1. centralizzati senza alcuna possibilità di regolazione dal singolo appartamento; e guide di riferimento
2. centralizzati con pompe o valvole di appartamento nel locale caldaia; D.M. 12 aprile ’96 Impianti
3. autonomi con caldaia di potenzialità superiore a 35 kW termici a gas
che richiede un locale caldaia; DPR 218 del 1998 Requisiti
4. autonomi con caldaia di potenzialità non superiore a 35 kW. essenziali di sicurezza per
Le caldaie con potenzialità superiore a 35kW, in base al D.M. 12 aprile ’96, gli impianti a gas di uso
devono essere installate in apposito locale compartimentato contro il rischio domestico
di incendio e debitamente aerato contro il rischio di esplosione. L’impianto Norme UNI CIG 7129
elettrico, sia di potenza sia di comando, deve essere realizzato con condutture Progettazione, installazione e
non propaganti l’incendio; soddisfano tale requisito le condutture incassate manutenzione
manutenzio ne degli impianti a
sotto intonaco; i cavi a vista o posati in sistemi non chiusi con grado di gas di rete di uso domestico
protezione inferiore a IP4X devono essere conformi alle prescrizioni del capitolo Norma CEI 64-8/7 Capitolo
751 della norma CEI 64-8. Inoltre i motori delle pompe di circolazione devono 751. Luoghi a maggior rischio
essere singolarmente protetti contro il sovraccarico, ed è vietato l’uso del in caso di incendio
PEN (vedere la figura). Nel caso 4, se l’impianto termotecnico è realizzato
conformemente alle vigenti leggi e norme UNI CIG, non è necessario alcun
provvedimento particolare per la realizzazione dell’impianto elettrico di
alimentazione e termoregolazione.
      

    

                       
                 
             
            

SERIE CHORUS - CRONOTERMOSTATO DA PARETE


Per una gestione intelligente e confortevole del clima è possibile DATI
DATI TECNICI
TECNIC I
installare il cronotermostato della Serie CHORUS che consente  Alimentazi
 Alimentazione
one Autonomia
Autonomia Contatto in uscita Temperatura Range di
di controllare in modo automatico, su base settimanale, la batterie di esercizio  visualizzazione
 visualizzazione
temperatura
temperat ura e le temporizzazioni all’interno dell’ambien
dell’ambiente
te temp. rilevata
d’installazione, in combinazione con gli impianti di riscaldamento
 A batteria
batteria Minimo 5A(AC1)/2A(AC15) 250V 
5A(AC1)/2A(AC15) -5° ÷ 45° C 0 si
sino + 45°C
o di condizionamento. È possibile collegare un combinatore (3X1,5V alcaline tipo 1 anno Con contatto in scambio
telefonico, mediante il quale si effettua il comando remoto del  AAA) privo di potenziale
cronotermostato.
Range di regol
regolazione
azione Dimensioni Grado di pr
protezione Sezione cavi  Accuratezza
 Accuratez za
GW 10 701 - GW 14 701 temperatura combinatore di misura
telefonico
+ 2° ÷ +7° C (antigelo) 130X92X23 IP20 Max. 0,5 mm2 ± 0,5° a 20° C
+ 5° ÷ +40° C (comfort) (mm)

Pulsante “UP”

Pulsante “MODE” per selezionare la


modalità di funzionament
funzionamentoo

Pulsante “DOWN”

Display a cristalli liquidi Sportello di protezione dei pulsanti


LCD positivo di programmazione

65
67 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infi
Infilag
laggio
gio e coll
collegam
egament
entii
3.3.7 Circuito illuminazione di emergenza
a) Circuito comune con b) Circuito separato da
quello luce quello luce

Interruttore
generale

Interruttore Interruttore divisionale


divisionale luce luce di emergenza

1. Circuito elettrico da realizzare 2. Realizzando un circuito separato per la sola illuminazione di emergenza
è più agevole verificarne l’efficienza

Cucina

Ingresso

3 Nel caso di circuito separato bisogna infilare una specifica linea 4. Collegamento della lampada di emergenza tra fase e neutro

5. Collegamento delle lampade di emergenza installate nelle scatole da incasso e di quella installata nel centralino

66
68 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
L’illuminazione di emergenza negli appartamenti è realizzata quasi esclusivamente Principali norme
con piccoli apparecchi autonomi componibili in scatole da incasso. Questi e guide di riferimento
apparecchi sono alimentabili direttamente dal circuito luce e prese da 10A. CEI 64-8 Capitoli 35 e 56
Tuttavia è consigliabile prevedere un’alimentazione separata, avente origine nel Impianti elettrici utilizzatori
centralino e sezionata da uno specifico interruttore in modo che risulti agevole, CEI 64-53 Guida per
interrompendo tale circuito, provare l’efficienza di tutti gli apparecchi installati. l’integrazione
l’integrazione nell’edifici
nell’edificioo degli
Con tale sistema autonomo di alimentazione, al quale si riferiscono le figure della impianti elettrici utilizzatori
pagina accanto, è possibile, inoltre, escludere il funzionamento delle lampade
di emergenza durante i lavori di manutenzione lasciando in tensione il circuito di
emergenza; se si vuole usufruire di quest’ultima funzione si devono prevedere
scatole autonome o, perlomeno, munite di separatore, altrimenti si configurerebbe
la situazione di lavoro in prossimità di parti in tensione (rivedere la pagina 6).



 VITA PRESU
 VITA PRESUNT
NTAA DEGL
DEGLII AC
ACCUM
CUMULA
ULATO
TORI
RI SIG
SIGILL
ILLAT
ATII
USATI NEGLI APPARECCHI
APPARECCHI DI EMERGENZA (ANNI)
 Tipo di  Temp
 Tempera
eratur
tura
a ambie
ambiente
nte
 accumulatore
20°C 30°C 40°C 50°C

 Al niche
nichel-cad
l-cadmio
mio 6-7 5-6 4,5-5
4,5-5 3,3-4,5
3,3-4,5
 Al piomb
piombo
o 4,5-6
4,5-6 2,5-4
2,5-4 1,5-2,5
1,5-2,5 0,6-1,5
0,6-1,5


     



      
        
   

SERIE CHORUS - LAMP


LAMPADA
ADA AUTONOMA DI EMERGENZA
Lampada autonoma di emergenza NP
per scatole da incasso 4 posti. Fornita senza placca frontale e telaio

DATI TECNICI
 Tensio
 Tensione
ne di alim
alimentaz
entazione:
ione: 230V ac
Batteria: Ni-Mh 3,6V 1100mAh
 Autonomia
 Autonomia mini
minima:
ma: 1 ora
ora
 Temp
 Tempo
o di
di rica
ricaric
rica:
a: 36 ore
Lampada: LED ad alta efficienza
Potenza assorbita 2 VA 
in stand-by:

GW 10 666 - GW 12 666 - GW 14 666 IP 40 - -

CARATTERISTICHE INSTALLA
I NSTALLATIVE
TIVE
Può essere utilizzata in ambienti domestici e del terziario per illuminazione
sussidiaria in caso di black-out.

67
69 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infi
Infilag
laggio
gio e coll
collegam
egament
entii
3.3.8 Collegamento tra cassette di derivazione e centralino

Centralino

   1
  x
   4
   +
   5
 ,
   1
  x
   5
   +
   5
 ,
   5
  x
   3
   +
   4
  x
   3

3 x 2,5 + 5 x 1,5
Cassetta 2 Cassetta 1

1. Collegamento fra cassette di derivazione e centralino 2. Schema di cablaggio. Per i cablaggi complessi è necessario contare
i fili e indicarne numero e sezione con uno schema

Nell’esempio di
figura il tecnico
sta realizzando i
collegamentii dei
collegament
cavi di colore blu,
marrone e giallo/
 verdee relati
 verd relativi
vi ai
ai
circuiti prese 16A

3. Operazione di infilaggio dalla scatola al centralino 4. Operazione iniziale per effettuare il collegamento
della cassetta di derivazione

LUCE TERRA CAMPANELLO PRESE 16A  

5. Esempio di cablaggio ultimato all’interno della cassetta di derivazione principale effettuato con morsetti componibili su guida unificata

68
70
66 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Preliminarmente bisogna effettuare il cablaggio interno del centralino consistente Principali norme
nel cavallottare i morsetti di entrata degli interruttori divisionali e collegare e guide di riferimento
alimentatori e altri apparecchi; questi morsetti vanno serrati a fondo verificando CEI 64-8
che nessun cavallotto risulti sovraccaricato (vedere la figura). Capitoli 41, 43, 46, 52
Suddividere le linee dorsali in più tubi per evitare un eccessivo raggruppamento Impianti elettrici utilizzatori
che comporterebbe notevoli riduzioni di portata (vedere la tabella). Le dorsali in CEI 20 Norme sui cavi per
uscita dal centralino devono fare capo a una o più scatole di derivazio
derivazione
ne principali energia
Tabelle CEI UNEL 35024/1
ubicate in modo da ridurre al minimo possibile la lunghezza dei circuiti terminali. Portate in corrente
È obbligatorio separare dai circuiti di potenza quelli a bassissima tensione (SELV, in regime permanente
telefono, TV, eventuali cavi LAN). Tuttavia, per semplificare la ricerca dei guasti è CEI 20-40 Guida per l’uso dei
consigliabile separare il più possibile i circuiti nelle scatole utilizzando i separatori. cavi a bassa tensione

Riduzione di portata dei cavi unipolari isolati Precauzioni nel cablaggio di grandi centralini
in PVC raggruppati in uno stesso tubo

Sezione mm2 6kW


22A 8A

32A 14A 2A
1 ,5 2,5 4 6 10

1 14 18,5 25 32 43
2 11,2 14,8 20 25,6 34,4
Il cavallotto di parallelo
3 9,8 12,9 17,5 22,4 30,1
non può avere la stessa sezione dei cavi
4 9,1 12 16,2 20,8 27,9 in uscita dall’interruttor
dall’interruttore
e divisionale
5 8,4 11,1 15 19,2 25,8
6 8 10,5 14,2 18,2 24,5
7 7,5 10 13,5 17,2 23,2 10A 8A 6A 6A 2A

SERIE 48 - CASSETTE DI DERIVAZIONE


Nelle cassette di derivazione della Serie 48PT, si Nelle cassette Serie 48PTC si possono
può scegliere di impiegare le morsettiere volanti installare, grazie ai relativi supporti in dotazione,
o scomponibili della Serie 44MS. le morsettiere 44ME, ideali per realizzare i
collegamenti equipotenziali della terra (PE).

Le versioni con morsetti


mor setti passanti posti
agli estremi consentono di collegare
il conduttore principale di terra senza
interromperlo.

69
71
67 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infi
Infilag
laggio
gio e coll
collegam
egament
entii
3.3.9 Tipologie di centralino consigliate
Impianto ad incasso per appartamento piccolo

1 2 4

Id

1 2 3 4
3

1) Protezione differenziale generale con funzione di richiusura


2) Luce e prese 10A
Piccolo appartamento 3) Prese 16A
2-3 locali + servizi - Fino a 60-70 m2 4) Suoneria e ronzatore
Impegno di potenza 3 kW  0 0) Protezione del montante nel locale contatori
Riscaldamento autonomo
Impianto di tipo economico

Impianto ad incasso per appartamento medio

Appartamento medio
4-5 locali + servizi - Oltre 70 m 2
Impegno di potenza 3 kW 
Riscaldamento autonomo
Impianto di tipo comfort

Impianto da incasso per appartamento grande

1 2 3 4 5

Id

1 2 3 4 5

6 7 8 9 10 6 7 8 9 10

Villa a 2 piani
Molti locali + doppi-trip
doppi-tripli
li servizi
0 1) Protezione differenziale con funzione 7) Luce primo piano
Oltre 120 m2 di richiusura e test automatico 8) Zona notte
Impegno di potenza 6-10 kW  2) Prese 16A, piano terra 9) Biocomfort
Riscaldamento autonomo con locale caldaia 3) Prese 16A, primo piano 10) Suoneria - ronzatore
4) Cucina 0) Protezione del montante
Impianto di tipo lusso 5) Carichi non prioritari nel locale contatori
6) Luce piano terra

70
72
66 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Il centralino di appartamento contiene in genere gli interruttori destinati al Principali norme
sezionamento e alla protezione dei circuiti nonché altri apparecchi modulari e guide di riferimento
quali alimentatori, temporizzatori, strumenti di controllo del carico, ecc. CEI 23-51 Prescrizioni per
Rispetto alla normativa europea applicabile alla generalità dei quadri sono la realizzazione, le verifiche
ammesse in Italia particolari deroghe purché siano rispettate le condizioni e le prove dei quadri di
sintetizzate in figura. La suddivisione dei circuiti è dettata sia dalle esigenze di distribuzionee per uso
distribuzion
proteggere i circuiti ramificati a sezione costante (1,5 mm2 per luce e prese da domestico e similare
10A e 2,5 mm2 per prese da 16A) sia dalle necessità funzionali (per esempio CEI 17-70 Guida
all’applicazione
all’applicazione delle norme
suddividere i carichi privilegiati da quelli facoltativi). Le dimensioni vanno scelte
dei quadri di bassa tensione.
in funzione della capienza in numero di moduli e della capacità di dissipare la Capitolo 6
potenza generata dagli interruttori magnetotermici e dagli alimentatori contenuti.
I centralini devono riportare una targhetta compilata da chi ha eseguito
l’assiemaggio, il cablaggio e le relative prove.
               




   

     

    



    

GEWISS ACTIVO
MASSIMO CONTROLLO, IN TOTALE SICUREZZA
1 5 3 1 RESTART CON AUTOTEST 
Interruttore differenziale con test settimanale automatico. Dispositivo di riarmo automatico per 
il ripristino della corrente in totale sicurezza previa verifica dell’efficienza dell’impianto.
2 ACTIVO
Il centralino elettronico attivo per il controllo e la gestione dell’impianto, che
che scollega gli
apparecchi non prioritari in caso di sovraccarico. Il display segnala il consumo energetico,
aiutandoti a sapere in ogni momento qual è il consumo del tuo impianto.
3 BIOCOMFORT 
2 Un biointerruttore che evita la creazione di campi elettromagnetici indesiderati.
4 LAMPADA ANTI BLACK-OUT 
Lampada estraibile con batterie incorporate per illuminazione in caso di interruzione
dell’energia elettrica.
5 INTERRUTTORI MAGNETOTERMICI COMPATTI
Gli esclusivi apparecchi modulari compatti con due poli protetti in un solo modulo.
6 SEGNALAZIONE
 Apparecchio combinato suoneria
suoneria e ronzatore con trasformatore integrato
integrato in soli due moduli.
moduli.

6 4

BIOCOMFORT – DISGIUNTORE DI RETE DATI TECNICI


 Tensione
 Tensione nomin
nominale
ale 230 a.c. ± 10%
STOP AI CAMPI ELETTROMAGNETICI Un (V)
Quando tutti i gli apparecchi elettrici sono spenti, BIOCOMFORT
toglie la tensione all’impianto e la ripristina automaticamente Corrente nominale 16
quando necessario. d’impiego Ie (A)
Sonni tranquilli: Biocomfort preserva la zona notte Potenze massime Lampade a incandescenza: 1600
dall’inquinamento elettromagnetico. lampade (W) Lampade fluorescenti: 1000
Lampade con reattore elettronico: 700

71
73
67 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.4 Espansione impianto


3.4.1 Apparecchi per comando e controllo
a radiofrequenza

Ricevitore
Ricevitore

1.Aggiu
iun
nta co
com
mand
ndii lu
luce in lo
local
alii a finit
itu
ura pre
preg
gia
iata
ta 2. Co
Com
mand
ndo
o lu
luce co
con
n se
senso
sore
re di pr
prese
sen
nza a radi
dio
ofre
req
quenza

Cronotermostato

Cronotermostato

3. Comando di tapparelle o tendaggi 4. Controllo di condizionatore con cronotermostato a radiofrequenza

Cronotermostato

Cronotermostato

 Attuatoree
 Attuator
telefonico

5. Controllo della caldaia di riscaldamento con cronotermostato 6. Attivazione via telefono mediante attuatore telefonico
a radiofrequenza

72
74
66 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
I collegamenti radio in ambito abitativo (WPAN) riguardano un’operatività Principali norme
semplice con potenza limitata a qualche centinaio di mW. e guide di riferimento
Comprendono sempre almeno un trasmettitore (comando) e un ricevitore D.P.R. 5/10/2
5 /10/2001
001 n.n . 447
(attuatore). Regolamento in materia di
I trasmettitori possono essere alimentati dalla rete (apparecchi componibili licenze e autorizzazioni per i
da incasso), o da pile (comandi autonomi a parete o portatili). servizi di telecomunicazioni a
Per l’azionamento di utilizzatori di potenza (luce, elettrodomestici, uso privato
apparecchi di climatizzazione o sistemi di allarme) la trasmissione CEI 210-64 e 210-65
Caratteristichee di compatibilità
Caratteristich
dei comandi è del tipo impulsivo e garantisce le funzioni fondamentali
elettromagnetica
elettromagne tica tipiche degli
(interruttore, pulsante, commutatore). I sistemi più completi, mediante i ambienti residenziali
quali si possono realizzare servizi domotici, comprendono anche le funzioni CEI 100-119 Apparati
di marcia-arresto, inversione di marcia, termostato, cronotermostato, multimediali senza fili. Guida
sensore di presenza, ecc. all’installazione
all’installazione e all’utilizzo in
ambito domestico
   

   

COMANDI A RADIOFREQUENZA
Il nuovo sistema comando e controllo C HORUS è composto da dispositivi di comunicazione a
radiofrequenza che, integrati con l’impianto elettrico tradizionale, consentono di ampliare le
funzionalità senza ricorrere a opere murarie con una portata fino a 100 m in campo libero.
La gamma di prodotti, disponibile nelle versioni Bianco, Nero e verniciato Titanio, consente una
totale integrazione funzionale ed estetica con le placche ONE e LUX.
L’aggiunta di un punto di comando, il controllo della temperatura e la regolazione della luce di
una lampada con telecomando, sono tra le più comuni esigenze in impianti sia residenziali sia
del terziario, alle quali risponde l’innovativo sistema GEWISS.
È inoltre possibile progettare soluzioni esclusive di comfort, attraverso la realizzazione di
scenari (configurazione di luci e tapparelle in funzione di ogni momento della giornata) che
contribuiscono a fornire un valore aggiunto all’impianto elettrico.

Pulsantiere per comandi a radiofrequenza da 1 a 4 canali, Cronotermostato elettronico I moduli di uscita a


complete di placca ONE e LUX. estate/inverno a radiofrequenza. radiofrequenza sono alimentati
con tensione di rete 230V~.
Disponibili sia per carichi
generici sia per comando
motori.

73
75
67 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.4 Espansione impianto


3.4.2 Sistema antifurto a radiofrequenza
 Appartame
 Appartamento
nto cond
condomin
ominiale
iale  Villa

Rilevatore
a infrarossi
Sirena
IR IR
autoalimentata
IIR IR

Centralina
C C
ct ct
Inseritore
Contatto
Contatto
porta e finestre

Combinatore
Combi
telefonico
IR IR IR IR

Rivelatore
1. Negli appartamenti la protezione finestre è necessaria fino a 4 m perimetrale
da piani accessibili dall’esterno

2 1

N S

M Contatti magnetici

Contatti inerziali Rivelatore volumetrico

2. Protezione perimetrale di porte e finestre 3. Protezione volumetrica con sensori a raggi infrarossi

Sirena
Sensori perimetrali Sensori perimetrali

Sensori
 volumetrici
 volumetrici

Centralina Chiave elettronica e telecomando


4. La protezione perimetrale della recinzione si attua con varie
tecnologie per esempio a raggi infrarossi attivi 5. Schema dell’impianto antintrusione a radiofrequenza

76
74 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Gli impianti antintrusione conformi alle norme vigenti si classificano in 3 Principali norme
livelli di affidabilità valutati secondo parametri di calcolo basati su punteggi e guide di riferimento
convenzionali di insuperabilità. I tre livelli sono designati rispettivamente con i Norma CEI 79-2 Impianti
numeri 1, 2, 3 per ciascuno dei quali sono richieste prestazioni minime. antintrusione,, antifurto
antintrusione
Per le comuni abitazioni è ritenuto sufficiente il livello 1 che comporta protezioni e antiaggressione.
Norme particolari per le
perimetrali (contatti sulle porte e sulle finestre e sensori antieffrazione con
apparecchiature
coefficienti di insuperabilità 1) e protezioni volumetriche con coefficiente Norma CEI 79-16 Requisiti
di insuperabilità almeno 0,5 realizzate con sensori a raggi infrarossi o a per apparecchiature e sistemi
microonde (valgono i criteri sintetizzati in tabella). I sensori volumetrici devono di allarme antintrusione che
essere opportunamente posizionati sia per non lasciare zone di intrusione utilizzano collegamenti a
radiofrequenza
scoperte sia per evitare interventi intempestivi.
     
   
COEFFICIENTI DI INSUPERABILITÀ PER LE BARRIERE DELLE UNITÀ
 ABITATIVE
 ABITATIVE NON ISO
ISOLA
LATE
TE (APP
(APPART
ARTAME
AMENTI
NTI IN COND
CONDOMI
OMINIO
NIO))
Barriera Situazione Coefficiente di
insuperabilità
1 0,5 0
 Accessi all’un
 Accessi all’unità
ità Garantito il controllo di tutti gli accessi (porte e ■

abitativa finestre fino a 4 m di altezza)

Mancanza anche di un solo controllo ■


Superfici dei Garantito il controllo contro l’effrazione di tutti i ■

 serramenti vetri e serramenti


Mancanza anche di un solo controllo ■

  Volumi intern


 Volumi internii Garantita la copertura totale dei volumi interni ■

 all’unità abitativa Garantita la protezione a trappola ■

Non garantita alcuna delle suddette protezioni ■

CHORUS RF - SISTEMA ANTIFURTO A RADIOFREQUENZA


Il sistema antifurto radio CHORUS RF, con funzioni di security e safety, è la soluzione ottimale
per ogni contesto installativo, grazie al design ricercato di tutti i componenti. La sicurezza
e l’affidabilità di funzionamento, anche in impianti complessi, sono garantite dalla trasmissione
radio a doppia frequenza: una frequenza è riservata alla comunicazione fra i sensori
e la centrale, l’altra alla comunicazione con la sirena. L’installazione dei componenti del sistema
antifurto radio “senza fili” è particolarmente semplice, infatti l’impianto è realizzabile in poche
ore e non è necessario rompere i muri.
Il cuore del sistema è la
centrale, disponibile in due
differenti modelli e in grado di
gestire 16 sensori (GW20470)
o 32 (GW20471). La centralina
a 32 sensori è completa di
combinatore telefonico.
   0    1 Sulla centrale è presente
   7    7
   4    4 un misuratore d’intensità
   0    0
   2    2 del segnale radio (RF), per
   W    W la verifica dell’efficienza di
   G    G
trasmissione
trasmis sione d’ogni singolo
Il telecomando Rilevatore volumetrico dispositivo verso la centrale.
(GW20472) gestisce di presenza (GW20477)
completamente a raggi infrarossi
l’impianto: inserimento, orientabile, 15 m di
disattivazione totale, portata, apertura 81°.
inserimenti parziali
e funzione antipanico.
   2    7
   7    7
   4    4
   0    0
   2    2
   W    W
   G    G

75
77 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO PARTI COMUNI


4

4.1 Teorie dei montanti

76
78 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
I singoli montanti di energia fanno parte dell’impianto utilizzatore Principali norme
d’appartamento anche se sono ubicati in parti condominiali. Ogni montante e guide di riferimento
deve essere costituito da un singolo cavo multipolare con guaina oppure da Norma CEI 64-8 /5 Capitolo
cavi unipolari (fasi e neutro) contenuti in un tubo distinto per ogni utenza. Può 52, commento all’articolo
essere comune il conduttore PE purché le singole derivazioni d’appartamento 520-1
siano realizzate con morsetti di tipo passante che non comportino il taglio del Guida CEI 64-50 Guida per
conduttore montante. Possono essere comuni le scatole rompitratta ma mai l’integrazione
l’integrazione nell’edificio di
quelle che contengono giunzioni o derivazioni attuate su fase e neutro dei singoli impianti utilizzatori e ausiliari.
Criteri generali
appartamenti. La sezione del PE comune deve essere almeno uguale a quella
Guida CEI 64-53 Guida per
del montante di fase più grande. l’integrazione
l’integrazione nell’edificio di
I montanti TV devono avere lo schermo collegato al collettore principale di terra. impianti utilizzatori e ausiliari.
     Dimensionamento dei montanti monofase Criteri particolari. Appendice H.
   secondo l’appendice H della Guida CEI 64-53 (stralcio)
64-53  (stralcio) Esempio di dimensionamen
dimensionamento to
dei montanti
Potenza
Potenza contrattuale (kW) 3 6 10
Esubero tollerato (kW) 3,3 6,6 11
Corrente nominale utenza (A) 16 32 53
2
Sezione cavo montante (mm ) 6 10 16
   
Portata cavo con fattore di riduzione 0,7 28 39 53
Caduta di tensione % sul montante 2 2 2
Lunghezza
Lunghezza massima (m) 34 35 36

  

SERIE 48CM - CASSETTE PER MONT


MONTANTI
ANTI
I montanti sono le parti più elettrificate di uno stabile. Come tali sono percorsi da un’elevata quantità di cavi; per questo Gewiss
ha studiato una gamma di cassette specifiche, le 48CM, caratterizzate
caratterizzate da ampi sfondabili che consentono di impiegare tubi con
diametro 63 mm e grazie a un’elevata profondità della cassa, 121 mm, è possibile alloggiare comodamente i cavi e le relative
morsettiere che distribuiscono energia e segnali alle varie utenze.

Inoltre, grazie alle viti piombabili, le L’elevata specializzazione del prodotto consente
cassette 48CM si possono installare nelle di disporre di forchette di accoppiamento per
parti comuni delle palazzine. realizzare sistemi in batteria.

 Vi è inoltre
inoltre una comple
completa
ta serie
serie di etich
etichette
ette
autoadesive per identificazione circuiti.

77
79 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO PARTI COMUNI


4

4.2 Impianto di terra


EQS
Collegamenti equipotenzial
equipotenzialii
supplementarii (vedere pag 55)
supplementar
EQS
EQP
Collegamenti equipotenzial
equipotenzialii
principali (vedere pag 55)
PE Conduttore di protezione
C Collettore di terra
PE
CT Conduttore di terra
C DA Dispersore intenzionale

EQP DN Dispersore di fatto

CT CT DA
DN

1. Denominazione dei componenti dell’impianto di terra di protezione di un edificio

rame acciaio
1) To
Tondino ma
massiccio di
diametro es
est. 15 mm
mm 20 mm
mm
> 5 L = 7,25 m
2) Tubo diametro est. 30 mm 40 mm
spessore 3 mm 2 mm
3) Profilo a croce larghezza 50 mm 50 mm
spessore 5 mm 5 mm
4) Profilo a T altezza 50 mm 50 mm

1 2 3 4

2. Dimensioni minime dei picchetti 3. Esempio di posizionamento dei dispersori di terra

Pozzetto

Grasso di
 vaselina
 vaselina

4. Esempio di collegamento fra picchetti 5. Tipi di morsetti per giunzioni interrate

78
80 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
L’impianto di terra di protezione deve essere unico per l’intero edificio e far capo Principali norme
a uno o più collettori di terra che rendano possibile il sezionamento delle varie e guide di riferimento
parti per le prove e le misure. CEI 64-8 Capitoli 41 e 54
Tutte le masse devono essere collegate al conduttore di protezione, Protezione contro i contatti
obbligatoriamente di colore giallo verde. Al collettore principale di terra, oltre al indiretti mediante interruzione
PE, devono far capo i conduttori equipotenziali principali (EQP) che collegano: della alimentazione
- i tubi dei servizi comuni di edificio (acqua, gas, riscaldamento centralizzato); CEI 64-12 Guida per
- le eventuali parti strutturali metalliche (canalizzazioni di ventilazione del l’esecuzionee dell’impian
l’esecuzion dell’impianto
to
di terra negli edifici a uso
condizionamento d’aria centralizzato e similari);
residenziale
- ove possibile i ferri d’armatura delle strutture in cemento armato.
Il conduttore di terra (CT) collega il dispersore al collettore principale di terra.
Per il dimensionamento dei collegamenti equipotenziali supplementari si veda la
pagina 55.
Il dispersore può essere realizzato mediante elementi interrati verticalmente
(picchetti) oppure orizzontalmente (corde). Il dispersore a picchetti sfrutta gli
strati profondi del suolo ed è perciò adatto a terreni con elevata resistività
superficiale (terreni di riporto o ghiaiosi); il dispersore a corda sfrutta gli
strati superficiali del suolo ed è perciò adatto a terreni con bassa resistività
superficiale (strati di humus o argilla). La disposizione più conveniente è quella
a corda disposta ad anello perimetrale attorno all’edificio con collegamenti ai
ferri d’armatura delle fondamenta e rinforzo con picchetti. Il dimensionamento
del dispersore si effettua in sede di progetto con calcoli piuttosto complessi
e aleatori. Per i dispersori a picchetti ci si può avvalere del metodo indicato in
tabella, basato su picchetti distanziati almeno 4÷5 L, dove L è la lunghezza
utile (cioè della parte interrata). Prima di porre in esercizio l’impianto occorre
verificare, mediante misura con lo specifico strumento a sonde, che la
resistenza del dispersore non sia inferiore a quella di progetto.
        

        


       
     
    

        


      
    

           


    
         
      

     


      

       


        
       
  
  

    


  
    
   
             
      
            
      
      
            
      

79
81 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO ESTERNO
5

5.1 Installazione in garage/cantine

1. Prima di iniziare consultare il 2. Tracciare sulla parete il percorso del tubo 3. Fissare cassette e clips
Manuale Pratico Gewiss con l’uso del battispago

70cm

4. Piegare il tubo inserendo una molla a spirale 5. Posare i tubi 6. Esempio di calata dei tubi dalla canalina
che consente di ottenere la curvatura a 90° (o passerella) alle cassette di derivazione

7. Esempio di calata dei tubi dalla 8. Esempio di collegamento da


canalina (o passerella) alle canalina (o passerella) agli 9. Esempio di installazione esterna finita
prese interbloccate apparecchi di illuminazione

80
82 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
I box e i garage condominiali con capienza superiore a 9 macchine e corsia Principali norme
di accesso non a cielo aperto sono soggetti al D.M. 1° febbraio ’86 e al e guide di riferimento
certificato di prevenzione incendi. La variante CEI 31-35V1 del 2002 stabilisce CEI 64-8/ 5 Capitolo 52
che, se sono rispettate le condizioni imposte dal suddetto D.M., non sono da con particolare riferimento
considerare, ai fini della scelta del materiale elettrico, luoghi con pericolo di alle tabelle 52A, 52B e 52C
incendio. Occorre che i componenti installati a vista siano sottratti al pericolo CEI 23-39 Sistemi di tubi
d’urto mediante posa a non meno di 1,15 m dal piano di movimentazione e accessori per installazioni
dell’autoveicolo. elettriche
CEI 23-80 Sistemi di tubi
I cavi installati a vista devono rispettare le condizioni di posa indicate in tabella.
e accessori per installazioni
Se le cantine o i seminterrati sono molto umidi (pericolo di stillicidio da elettriche.
condensa) si devono impiegare componenti con grado di protezione non Parte 1: Prescrizioni generali
inferiore a IP22 e cavi con isolamento idoneo ai luoghi umidi. CEI 20-40 Guida per l’uso
Dimensioni di posa dei cavi rigidi dei cavi a bassa tensione

SERIE 44CE
La gamma più completa di cassette di derivazione a parete,
anche con coperchi a vite ad ¼ di giro.
• Marchio IMQ e RINA
• 3 differenti tipologie di materiali
m ateriali autoestinguenti
di cui 2 Halogen Free
• 11 taglie in 2 versioni: pareti lisce o con passacavi
• 6 tipologie di coperchi:
c operchi: a pressione/a vite,
ciechi/trasparenti, alti/bassi
• 3 gradi di protezione: IP44, IP55, IP56

SERIE 44 CE A ¼ DI GIRO
Riduzione dei tempi di
installazione
installazione grazie alle viti
a 1/4 di giro.
Chiusura garantita dal blocco
in posizione “chiuso”.

27 COMBI
Sistema di contenitori modulari da parete per la serie SYSTEM.
• Contenitori protetti IP40 fino a 16 posti e stagni IP55 fino a 12 posti
• Versioni IP40 integrabili con minicanali e canali RAL 9010
• Ampio spazio utile interno per il cablaggio
• Possibilità di suddivisione interna dei vani con appositi separatori funzionali

81
83 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO ESTERNO
5

5.2 Installazione nel terziario e industriale

2. Esempio di impianto a parete “misto” (parte tubazione e parte


1. Esempio di impianto a parete per un magazzino
canalizzazione) per un corridoio

3. Es
Esem
empi
pio
o di
di imp
impia
iant
nto
o sot
sotto
to pa
pavi
vime
ment
nto
o con
con tu
tubi
bi ri
rigi
gidi
di pe
perr uffi
uffici
cio
o 4. Es
Esem
empi
pio
o di
di impi
impian
anto
to in co
cont
ntro
roso
soffi
ffitt
tto
o con
con tu
tubi
bi ri
rigi
gidi
di pe
perr uffi
uffici
cio
o

5. Esempio di impianto a parete per un punto vendita 6. Esempio di impianto industriale utilizzando passerelle a filo

82
84 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Nel settore terziario le condutture a incasso sono sovente sostituite da Principali norme
tipologie meno vincolate alle opere murarie. Non esistono specifiche norme e guide di riferimento
di installazione che trattino distintamente le diverse tipologie; si devono solo CEI 64-8/5 Capitolo 52
ricordare le seguenti particolarità: con particolare riferimento alle
• la posa di cavi, di tubi e di canali in vista richiede adeguati mezzi di fissaggio tabelle 52A, 52B e 52C
per evitare cadute o danneggiamenti; CEI 23-39 Sistemi di tubi
• non sono ammesse condutture in cavi senza guaina posati in cunicoli o in e accessori per installazioni
intercapedini sottopavimento o in controsoffitto; elettriche
CEI 23-80 Sistemi di tubi
• tutte le giunzioni devono essere accessibili;
e accessori per installazioni
• le condutture devono essere scelte e messe in opera in modo che nessun elettriche.
danno possa essere causato dall’ingresso d’acqua; Parte 1: Prescrizioni generali
• si deve tener conto nella determinazione della portata delle condizioni di CEI 23-58 Sistemi di canali
raggruppamento e di raffreddamento dei conduttori, in particolare per la posa e condotti per installazioni
in tubi e canali chiusi. elettriche
      
 

            
       
   

GEWISS PER IL TERZIARIO


E L’INDUSTRIALE
I sistemi di canali
portacavi e
portapparecchi FB e NF
della Serie NP44/50
sono in grado di coprire
tutte le esigenze
installative nei settori
terziario e industriale.
La gamma
dimensionale (4 misure
per i canali FB e 5 per
i canali NF) garantisce
la soluzione ideale
per ogni necessità
d’impianto, dal piccolo
utilizzatore alla dorsale
Gewiss offre tre tipologie di tubi rigidi, per soddisfare ogni tipo di distribuzione.
di esigenza: tubi medi RK15 per installazioni ordinarie, tubi
tubi
pesanti RKB per installazioni gravose, tubi pesanti halogen
free RKHF per installazioni gravose e in ambienti pubblici.
L’ampia gamma di raccordi, nelle versioni IP40 e IP65, rende
i sistemi di tubi rigidi perfettamente integrabili con tubi
flessibili, cassette da parete e centralini.

83
85 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 DISTRIBUZIONE ENERGIA
6

6.1 Terziario/industriale

84
86 eBook acquistato da maurizio foti
L’OFFERT
’OFFERTA
A PER LA DISTRIBUZIONE ENERGIA
Un’offerta ampia ed articolata di prese interbloccate certificate secondo la
normativa internazionale IEC60309-1-2. Principali norme
Laddove sono richieste dimensioni estremamente ridotte e gli spazi di installazione
e guide di riferimento
sono esigui, trovano facile collocazione le prese serie Combibloc 16-32A.

IP56 IP55
per impieghi con fusibili
gravosi
IP66
per impieghi
gravosi
24V con
trasformatore

un sistema a
IP55
per impieghi
gravosi

IP44 con fusibili

360°

IP44 senza fusibili

IP44-66

IP55
Combibloc

16-125A
IP44 Combibloc

 Altre serie consentono


consentono di avere prese interbloccate
interbloccate in orizzontale
orizzontale e
 verticale, per ambienti classici e per applicazioni
applicazioni gravose.
gravose.
Per queste ultime la famiglia 66 IB rappresenta un ottimo esempio
di come è possibile coniugare il design e le massime funzionalità
attualmente disponibili sul mercato.
Ogni presa è alloggiabile in quadretti dedicati per fissaggio a parete,
da incasso e mobile. Da anni Gewiss è leader in questo settore e
puntualmente propone innovazioni
innovazioni atte ad agevolare i propri clienti.
Le prese, inserite in quadretti cablati da Gewiss,offrono un’elevata molteplicità
di combinazioni certificate secondo la normativa EN60439-3 adatta alle
esigenze del terziario e grande distribuzione.
Inoltre viene data la possibilità di cablare e certificare quadri non presenti a
catalogo, tramite il software GwAesse e i Manuali didattici.

85
87 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 DISTRIBUZIONE ENERGIA
6

6.2 Cantiere

1. L’energia elettrica nei cantieri di costruzione


deve essere distribuita esclusivamente con
appositi quadri denominati ASC e certificati
dal costruttore

4. Il nodo di terra è costituito da una barra di


2. Esempio di un allacciamento di cantiere grande. rame a cui fanno capo i conduttori di terra,
Nella figura sono evidenziati il gruppo di misura 3. Esempio di giunzione nel cavo aereo i conduttori di protezione e i conduttori
con limitatore e l’interruttore generale di un cantiere equipotenziali

1 Quadro di distribuzione finale fisso


2 Cavi stesi direttamente sul terreno
3 Protezione per passaggio pedonale
4 Protezione per passaggio veicoli
5 Quadro di distribuzio
distribuzione
ne finale mobile
6 Cavo aereo

5. Consistenza tipica dell’impianto di cantiere

86
88 eBook acquistato da maurizio foti
RIFERIMENTI TECNICO-NORMA
TECNICO-NORMATIVI
TIVI 
Nei cantieri l’allacciamento degli utilizzatori si può realizzare con cavi di tipo Principali norme
flessibile, direttamente stesi sul terreno, con adeguate caratteristiche di tenuta e guide di riferimento
all’acqua e guaina di tipo pesante (vedere gli esempi in tabella). CEI 64-8/7 Capitolo 704
La distribuzione elettrica deve fare capo a specifici quadri di tipo ASC, costruiti CEI 64-17 Guida
conformemente alla norma CEI 60439-4, prodotti da costruttori specializzati che alla esecuzione degli impianti
hanno l’obbligo di sottoporli totalmente a prove di tipo. elettrici nei cantieri
In tali quadri si deve poter attuare il sezionamento, la protezione dei conduttori CEI 17-13/4
contro le sovracorrenti e la protezione contro la scossa mediante interruttori Quadri di cantiere ASC
differenziali da 30 mA.
Le prese a spina sono ammesse solo se:
• inserite sul quadro ASC;
• incorporate in avvolgicavo;
• di tipo mobile conformi alla norma CEI 23-12.
Schema di un quadro di prese a spine

 TIPI DI
DI CAVI
CAVI AMME
AMMESSI
SSI
PER LA DISTRIBUZIONE NEI CANTIERI
Flessibile H07 RN-F; FROR 450/750V;
N1VV-K; FG7OR 0,7/1kV e
similari
Rigido* H07V-R; RG7OR e similari
* Ammesso solo per il primo tratto a monte del primo quadro
(distribuzione principale)

SERIE 68 ASC - SISTEMA QUADRI PER CANTIERE ASC


Quadri con funzione
di alimentazion
alimentazionee
in entrata e
distribuzione
principale serie
46QP fino a 250A

Quadri di entrata
e misura serie 40
CDK fino a 125A
Quadri di
distribuzione
principale 68 Q-box
fino a 100A
Quadri di
distribuzione
secondaria 68 Q-din,
66 Combibloc
e 68 Q-mc 16t fino
a 63A

87
89 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 INFORMAZIONI TECNICHE GENERALI


7

7.1 Riferimenti normativi


Gli impianti elettrici, secondo le leggi vigenti in Italia, devono essere  CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano)
realizzati a regola d’arte, cioè secondo i più aggiornati concetti È stato fondato nel 1907 dall’AEI (Associazione Elettrotecnica Italiana)
di sicurezza e di affidabilità riportati nelle norme tecniche. Ne con lo scopo principale di standardizzare i componenti elettrici.
consegue che, pur non avendo valenza giuridica equivalente alle Riconosciuto dallo Stato italiano come ente normatore del settore
leggi, la normativa tecnica costituisce, in pratica, un riferimento elettrotecnico (tramite un’apposita convenzione con il CNR), con il DPR
irrinunciabile. Si deve precisare che, secondo il diritto costituzionale 11/7/1967 il CEI assume personalità giuridica.
italiano, le norme di qualsiasi tipo, se non quando recepite da Con la legge dell’1/3/68 n. 186, è stata riconosciuta alle norme
specifici Decreti, non possono avere forza di legge e perciò, CEI la presunzione di adeguatezza alla “regola d’arte” dei materiali,
contrariamente a quanto avviene in altri Paesi, le norme CEI non delle apparecchiature, degli impianti, a tutti gli effetti giuridici; tale
possono essere imposte, e non può essere sanzionata la loro riconoscimento è ribadito dalla legge 46-90.
violazione. Tuttavia conviene applicarle altrimenti la dimostrazione È l’unico organismo italiano rappresentante l’Italia in sede
della rispondenza degli impianti e dei componenti alla regola internazionale nei comitati CENELEC.
dell’arte, voluta dalla legge 46-90, rimane a carico dell’installatore: Le norme CEI principali riguardanti gli impianti trattati in questo
essendo il concetto di regola d’arte aleatorio, il rischio di vedersi manuale sono ricordate, caso per caso, nelle specifiche pagine,
accusati di violazione della legge 46-90 sarebbe notevolissimo e, in unitamente alle Guide che rappresentano un validissimo documento
caso di contenzioso, la probabilità di vincere la causa molto bassa. interpretativo, redatto in chiave applicativa.
Attualmente le norme elettriche sono armonizzate a livello Non sono invece oggetto di questo manuale la progettazione, le
internazionale, europeo e nazionale rispettivamente da verifiche iniziali e la manutenzione che costituiscono argomenti
IEC, CENELEC e CEI. importantissimi ai fini della sicurezza elettrica; per queste operazioni si
rimanda alla consultazione delle seguenti Guide CEI:
❆ IEC (International Electrotechnical Commission) CEI 0-2 • Guida per la definizione della documentazione di progetto
Fondato nel 1906, è l’ente che redige e pubblica le norme degli impianti elettrici 
elettrotecniche internazionali che servono come base a oltre 100 CEI 0-3 • Legge 46/90 Guida alla compilazione della
Paesi membri di tutto il mondo. Le pubblicazioni IEC, nella maggior dichiarazione di conformità
parte dei casi, confluiscono nelle norme europee armonizzate senza CEI 0-10 • Guida alla manutenzione degli impianti elettrici 
sostanziali modifiche. È disponibile gratuitamente sul sito Internet www
 www.ceiuni.itt il catalogo
.ceiuni.i
generale delle norme CEI, acquistabili presso i punti vendita indicati
❆ CENELEC nel catalogo stesso.
(Comité Européenne de Normalisation Electrotechnique)
Electrotechnique)
Ha il compito di adattare alle condizioni europee le pubblicazioni Principali leggi riguardanti
internazionali IEC con il fine di unificare le norme elettriche in ambito gli impianti elettrici utilizzatori
comunitario. E’ costituito dai comitati elettrotecnici nazionali di Austria, D.P.R. n. 547 del 27/4/1955
Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”
Inghilterra, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 12/7/1955 n. 158.
Norvegia, Polonia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Questa legge, tuttora non completamente abrogata, ha valore
Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. Sono inoltre membri storico perché è la più
p iù vecchia e conosciuta; alcune prescrizioni,
affiliati i Comitati nazionali di Albania, Bosnia e Herzegovina, Bulgaria, pur superate, sono talmente radicate nella tradizione impiantistica
Croazia, Macedonia, Romania, Turchia, Ucraina in attesa di entrare a italiana che sovente sono scambiate per norme ancora in vigore.
pieno titolo nel Comitato con l’estendersi della UE. Legge n. 186 dell’1/3/1968
Le deliberazioni CENELEC devono essere adottate obbligatoriamente “Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
dalle normative nazionali, con la sola eccezione di qualche norma apparecchiature e impianti elettrici ed elettronici” Gazzetta Ufficiale
sperimentale nazionale, debitamente autorizzata. 23/3/1968 n. 77.
È importantissima perché
stabilisce l’obbligo di esecuzione

degli impianti e costruzione dei
componenti a regola d’arte e
perché riconosce alle norme CEI
la presunzione di espressione di
regola d’arte.
Legge n. 791 del 18/10/1977
“Attuazione della direttiva del
Consiglio delle Comunità Europee
(n. 72/23/CEE) relativa alle

88
90 eBook acquistato da maurizio foti
     

garanzie di sicurezza che deve


d eve possedere il materiale elettrico   
destinato a essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione” Gazzetta
Gazzetta
Ufficiale 2/11/1977 n. 298.
     
Stabilisce il principio della libera circolazione in ambito  
    
comunitario dei componenti elettrici che rispondono ai requisiti di       
      
sicurezza.      
D.M. del 16/11/1983
La marcatura CE
“Elenco delle attività soggette, nel campo dei rischi di incendi
rilevanti,
rilevanti, all’esame degli ispettori regionali o interregionali del Le Direttive Europee (es. 2006/95 - LVD, 2004/108 - EMC) prevedono
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. che, per poter essere messo in commercio, il materiale elettrico deve
29/7/1982 n. 577” Gazzetta Ufficiale 12/12/1983 n. 339. essere munito della marcatura CE. Questa marcatura attesta in ogni caso
In pratica stabilisce in quali luoghi esiste rischio di incendio o di che i requisiti minimi di sicurezza sono soddisfatti e non esclude altri
esplosione per il quale si richiedono particolari
par ticolari precauzioni per gli marchi o altre certificazioni riferite a condizioni più severe o più precise.
impianti elettrici. Essa va apposta dal fabbricante o dal suo mandatario sul materiale
Legge n. 46 del 5/3/1990
oppure sull’imballaggio, sulle avvertenze d’uso o sul certificato di
“Norme per la sicurezza degli impianti” garanzia.
È la legge fondamentale che attribuisce all’installatore la La marcatura CE è basata fondamentalmente sulla sulla dichiarazione di
responsabilità della sicurezza degli impianti elettrici e obbliga al conformità del costruttore che si impegna sia a garantire le condizioni di
rilascio della dichiarazione di conformità. Si completa con il D.P.R. sicurezza del prototipo sia il loro mantenimento nel tempo attraverso una
n. 447 del 6/12/1991 “Regolamento
“Regolamento d’attuazione della legge procedura di controllo della produzione.
46/1990 e il D.M. del 20/2/1992 “Modello di dichiarazione di Non è sottoposta a controlli preventivi da parte di enti verificato
verificatoriri
conformità dell’impianto alla regola d’arte”. ma è apposta direttamente dal fabbricante che se ne assume la
responsabilitàtà mediante un dettagliato rapporto.
La dichiarazione di conformità
Il simbolo CE, la cui grafica è dettagliatamente prestabilita (vedere la
La legge 46/90 impone all’art.
all’art . 9 l’obbligo della dichiarazione di figura), non può essere contraffatto senza violare la Direttiva comunitaria
conformità a firma
fir ma del titolare dell’impresa installatrice. Questo suddetta: sono vietati anche simboli somiglianti che possono trarre in
documento è necessario per ottenere i certificati di abitabilità e di inganno.
agibilità ed eventualmente la certificazione di prevenzione incendi.
Marchi e contrassegni di conformità
La dichiarazione, da compilarsi su modello ministeriale unificato,
non è valida se non è corredata
cor redata degli allegati obbligatori, necessari La conformità di un prodotto a specifiche norme è ordinariamente
per definire in modo univoco gli oggetti cer tificati. attestata dalla apposizione di uno o più marchi gestiti da istituti di diritto
Deve essere consegnata al committente e, in copia, al Comune pubblico o privato che stabiliscono specifiche modalità d’uso.
incaricato di effettuare le verifiche a campione. Alcuni marchi sono sottoposti a un regime simile a quello della
Non basta dichiarare di aver eseguito l’impianto a regola d’art e marcatura CE trattata al titolo precedente, cioè sono esenti da verifiche
ma bisogna aggiungere di aver installato componenti a regola preventive
preven tive sul prototipo affidate a istituti specializzati:
specializzati: è il caso di molti
d’arte. Di ciò l’elettricista può farsi garante se sceglie componenti marchi internazionali. Questi
Questi contrassegni non sono altro che un modo
debitamente marchiati e certificati dal costruttore. sintetico per consentire al costruttore di dichiarare la conformità del
prodotto a una determinata norma.
nor ma.
Molto più comprovanti sono quei marchi il cui uso è condizionato
all’esito positivo
positivo di verifiche effettuate da uno specifico ente sia sul
        prototipo iniziale sia su campionature successive
successive prelevate in fabbrica
o sul mercato. Rientra in questo caso il Marchio Italiano di Qualità che
 O  T O
garantisce nel tempo la rispondenza alle norme CEI dei prodotti per i
 E L L R IA L E  G E T i s  o n e  g i e
 a z i o
 M O D I S T E  P R O p r e
 e v s
 o )
 t o  R e l a  o  e
 ip o l o quali esiste una specifica norma. Per i prodotti innovativi, per i quali non
 S  n  t p
 
 i  ia l i i
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
  d e  i esiste ancora una specifica norma (anche solo su una particolarità), si
 
   
può ottenere un marchio di sorveglian
sor veglianza,
za, dopo una indagine con esito
 im e n a
 t o
 o  i positivo comprovante la rispondenza ai requisiti generali di sicurezza.
 e r i  m
 f e  o n
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 e m a  n t o  e c e n o s c i m
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 S c h  p i a  r i  c  o
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 

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91 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 INFORMAZIONI TECNICHE GENERALI


7

7.2 Glossario dei termini tecnici più ricorrenti


ricor renti
a) Generici riguardanti gli impianti Dispersore Cavo rigido (o semi-rigido)
Conduttore in contatto elettrico con il terreno,
ter reno, o Cavo costituito da conduttore unico o da corda con
 Ambiente
 Ambien te a magg
maggior
ior risc
rischio
hio conduttore annegato
annegato nel calcestruzzo a contatto fili elementari grossi, destinato ai collegamenti fissi.
in caso di incendio con il terreno attraverso un’ampia superficie (per
Ambienti che in caso di incendio presentano esempio le fondamenta di un edificio).
Cavo non propagante la fiamma
situazioni di rischio maggiori di quelle che Cavo rispondente alla prova CEI 20-35, le cui
presentano gli ambienti ordinari per i maggiori Impianto elettrico utilizzatore parti combustibili non bruciano spontaneamente
danni alle persone e/o alle cose. Fanno parte dell’impianto elettrico utilizzatore (autoestinguenza).
(Definizione tratta dai vigenti Decreti riguardanti tutti i compone
componenti
nti elettrici non alimentati tramite
prese a spina e anche gli apparecchi utilizzatori Cavo non propagante l’incendio
la prevenzione incendi) Cavo rispondente alla prova CEI 20-22, le cui parti
fissi alimentati tramite prese a spina destinate
 Arresto
 Arresto di emer
emerge
genza
nza unicamente alla loro alimentazione. combustibili non bruciano spontaneamente anche
Comando inteso ad arrestare i movimenti per raggruppamenti fino ai limiti specificati dalla
pericolosi o altre cause di pericolo conseguenti al Impianto di terra suddetta norma.
funzionamento di un utilizzatore, di un apparecchio Sistema limitato localmente costituito di dispersori
o di parti metalliche in contatto con il terreno
ter reno di Canale
o di una parte di impianto. Involucro chiuso da coperchio che assicura la
efficacia pari ai dispersori (per esempio fondazioni
Circuito elettrico di sostegni, armature, guaine metalliche di cavi), di protezione meccanica
meccanica e che permette la messa in
Parte di un impianto alimentato da uno stesso conduttori di terra e di conduttori equipotenziali. opera e la rimozione dei cavi con mezzi diversi dal
punto e protetto contro le sovracorrenti da uno tiro. Può comprendere accessori per il montaggio
stesso dispositivo di protezione. Interruzione di altri eventuali componenti.
per manutenzione elettrica Passerella
Circuito di distribuzione Interruzione dell’alimentazione
dell’alimentazione al fine di preven
prevenire
ire
Circuito destinato a distribuire l’energia Supporto di cavi con base continua,
pericoli elettrici durante lavori di manutenzione.
nell’ambiente, facente capo a centri di eventualmente perforata o a rete, di tipo aperto
distribuzione (per esempio a quadri di Massa o comunque chiuso in modo tale da non potersi
distribuzione). Parte conduttrice di un componente elettrico classificare come un canale (dal quale differisce
che può essere toccata e che non è in tensione sostanzialmente perché non ammette la posa di
Circuito terminale in condizioni ordinarie, ma che può andare in cavi senza guaina).
Circuito direttamente collegato agli apparecch
apparecchii tensione in seguito a guasto.
utilizzatori o alle prese a spina. Nota - Una parte conduttrice che può andare
 Tubo
 Tubo pro
protet
tettiv
tivo
o
Involucro chiuso, di sezione circolare o non
Collegamento
Collegamento equipotenziale in tensione solo perché è in contatto con una
circolare, destinato alla messa in opera o alla
Collegamento elettrico destinato a mettere
Collegamento massa non è da considerare una massa.
sostituzione di cavi per infilaggio
le masse e le masse estranee al medesimo Massa estranea
potenziale. Parte conduttrice non facente parte dell’impia
dell’impianto
nto c) Definizioni riguardanti
Collettore (o nodo) principale di terra elettrico in grado di introdurre un potenziale
Elemento destinato al collegamento al dispersore (generalmente
(generalm ente il potenziale di terra). gli apparecchi
dei conduttori di protezione, dei i conduttori Messa a terra di protezione  Appare
 App arecchi
cchio
o mecc
meccani
anico
co di
di mano
manovr
vra
a
equipotenziali
equipotenziali e di terra. Messa a terra di una parte conduttrice, non
non Apparecchio di manovra destinato a chiudere o
Conduttore di protezione (PE) destinata a essere attiva, con lo scopo di aprire uno o più circuiti elettrici mediante contatti
Conduttore necessario per alcune misure di proteggere le persone dallo shock elettrico. separabili.
protezione contro contatti indiretti che collega fra Parte attiva  Apparecchi
 Apparecchio
o di man
manovr
ovra
a
loro alcune delle seguenti parti: Parte conduttrice in tensione nel servizio ordinario, a semiconduttore
masse; masse estranee; collettore principale di compreso il conduttore di neutro, escluso, per Apparecchio di manovra atto a stabilire e/o
terra; dispersore. convenzione, il conduttore PEN. interrompere la corrente elettrica in un circuito
Conduttore di terra elettrico mediante la conducibilità controllata di
Sezionamento semiconduttori (diodi, transistor, triac, ecc.).
Conduttore di protezione che collega il collettore Sconnessione di un impianto, di una parte
(o nodo) principale di terra al dispersore o i dell’impianto o di un componente elettrico,  Avviat
 Avviatore
ore
dispersori tra loro. ottenuta mediante apertura di sezionatori o Associazione di tutti i dispositivi di manovra
Conduttore equipotenziale mediante distanziamento, rispetto a tutti i necessari per avviare e fermare un motore, in
Conduttore di protezione destinato a realizzare
Conduttore conduttori non collegati a terra. combinazione con un’adatta protezione contro il
i collegamenti equipotenziali. sovraccarico (per esempio un relè termico).
Conduttore PEN b) Definizioni riguardanti Contattore elettromagnetico
Conduttore che svolge contemporaneamente le condutture Contattore nel quale la forza per la chiusura
le funzioni di conduttore di protezione e di dei contatti principali normalmente aperti o per
conduttore di neutro.
 Anima
 Anima (di
(di un
un cavo)
cavo) l’apertura dei contatti normalmente chiusi è fornita
Parte elementare di un cavo costituito da un da un elettromagnete.
Nota - Il simbolo PEN è la combinazione del
conduttore con relativo isolante funzionale.
simbolo PE (conduttore di protezione) e del
Pulsante
simbolo N (conduttore di neutro). Cavo flessibile Ausiliario di comando destinato a essere azionato
Cavo costituito da conduttori elementari
Contatto diretto intrecciati tra loro in modo che risulti facile
dalla forza esercitata solitamente da un dito o dal
Contatto di persone con parti attive. palmo della mano, e il cui ritorno allo stato iniziale
la piegatura nei collegamenti mobili; è in uso
è assicurato da energia accumulata (molla).
Contatto indiretto anche la classificazione “flessibilissimo” riferita
Contatto di persone con una massa in tensione a cavi destinati a essere piegati continuamente Relè (elettrico)
conseguente a guasto. durante l’esercizio. Dispositivo
Dispositivo destinato a produrre predeterminati

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92 eBook acquistato da maurizio foti
cambiamenti in uno o più circuiti dì uscita elettrici, di esercizio. Sovratensione transitoria in un dato punto di un
quando si verificano certe condizioni nei circuiti
Corrente di terra sistema dovuta a una scarica atmosferica.
elettrici di ingresso che comandano il dispositivo.
Corrente che fluisce verso terra tramite  Tensi
 T ensione
one nomi
nominal nalee
 Temporiz
 Tempo rizzat
zatore
ore l’impedenza di terra.  Tensi
 Tensione
one per cui
cui un
un impian
impianto to o una sua parte è
Apparecchio provvisto di un dispositivo a tempo progettato. Per i sistemi trifase è in generale la
ritardato che serve a mantenerlo
mantenerlo chiuso per un Corrente di breve durata ammissibile
Corrente che un circuito o un apparecchio di tensione fra le fasi. Qualora la tensione nominale
certo tempo (tempo di ritardo)
ritardo) e che è comandato verso terra sia superiore alla tensione nominale
manualmente e/o a distanza
distanza per mezzo di impulsi. manovra in posizione di chiuso può portare
durante uno specificato
specificato breve periodo di tempo in fra le fasi si considera la tensione nominale verso
prescritte condizioni di uso e di comportamento
comportamento.. terra. La tensione effettiva può variare rispetto alla
d) Dispositivi di protezione nominale entro le abituali tolleranze (±10%).
Correnti nominali di impiego o potenze
contro il cortocircuito (DPCC)  Tensi
 T ensione
one di conta
contatto tto
nominali di impiego  Tensi
 Tensione
one che si stabi
stabilisc
liscee fra parti
Interruttore automatico Corrente dichiarata dal costruttore che tiene
limitatore di corrente simultaneamente accessibili, in caso di guasto
conto della tensione nominale di impiego, della dell’isolamento.
Interruttore automatico con un tempo dì frequenza nominale, del servizio nominale,
interruzione sufficientemente breve per impedire della categoria di utilizzazione. Nel caso di  Tensi
 T ensione
one tota
totalele di
di terra
terra
che la corrente di cortocircuito raggiunga il valore apparecchi per la manovra diretta di singoli motori  Tensi
 Tensione
one che si stabi
stabilisc
lisce,
e, a seguit
seguitoo di un
di picco che altrimenti raggiungerebbe. l’indicazione della corrente nominale di impiego cedimento dell’isolamento, fra masse e un punto
Interruttore differenziale può essere sostituita o completata dall’indicazione sufficientemente
sufficientemen te lontano dal terreno.
Dispositivo meccanico progettato per della massima potenza nominale.  T ensione
ensione di tenuta a impulso
stabilire, portare e interrompere le correnti in Corrente pulsante unidirezionale Il più alto valore di picco di una tensione a
condizioni di servizio ordinario e per aprire Corrente a forma d’onda pulsante che assume, impulso, di prescritta forma e polarità, che non
automaticamente il circuito, quando la periodicamente, il valore 0 o un valore non causa scarica-disruptiva in condizioni di prova
corrente che si disperde nel ter reno o in altri superiore a 6mA. specificate.
elementi raggiunge un valore predeterminato in  Tensi
 T ensione
one nomi
nominal nalee di impi
impieg egoo
Corrente differenziale dì intervento di
condizioni specificate.  Tensi
 Tensione
one asse
assegnat
gnataa dal
dal costru
costruttore
ttore per la qual
qualee
un interruttore differenziale
Interruttore Valore di corrente differenziale che provoca il l’apparecchio è progettato e alla quale gli altri
Dispositivo meccanico di manovra, in grado funzionamento
funziona mento dell’interruttore differenziale in valori caratteristici corrispondono. A uno stesso
di stabilire, portare e interrompere correnti in condizioni specificate. apparecchio possono corrispondere più tensioni di
condizioni ordinarie del circuito che possono impiego ciascuna riferita a specifiche condizioni.
includere specificate condizioni dì sovraccarico Corrente d’intervento istantaneo di un
e anche di portare, per un tempo brevissimo interruttore automatico  Tensi
 T ensione
one nomi
nominal nalee di isol
isolamen
amento to
specificato, correnti anormali come quelle che si Minimo valore di corrente che provoca l’apertura La tensione nominale di isolamento di un
verificano nel caso di cortocircuito. automatica dell’interruttore senza ritardo apparecchio è il valore di tensione al quale sono
intenzionale. riferite la tensione delle prove dielettriche e le
Fusibile distanze di isolamento.
Dispositivo che mediante la fusione di uno o più Integrale di Joule (energia specifica) In nessun caso il massimo valore di tensione
dei suoi componenti, specificatamente progettati Integrale del quadrato della corrente esteso a un nominale di impiego può essere superiore al
e tarati per tale scopo, apre il circuito nel quale è dato intervallo di tempo. valore della tensione nominale di isolamento.
inserito interrompendo la corrente. Portata (in regime permanente
Sezionatore di una conduttura)
Dispositivo meccanico di manovra che, in Massimo valore della corrente che può fluire in
posizione di aperto, risponde ai requisiti specificati una conduttura, in regime permanente, senza che
per la funzione di sezionamento. la temperatura dei conduttori superi un valore
specificato.
e) Grandezze elettriche Sovracorrente
Corrente di dispersione verso terra Ogni corrente che supera il valore nominale.
Corrente che, in assenza di guasto, fluisce verso Per le condutture, il valore nominale è la portata
terra o verso le masse. in regime.
Corrente differenziale Resistività del terreno
Somma algebrica dei valori istantanei delle Resistenza elettrica specifica del terreno.
correnti che percorrono tutti i conduttori attivi di Resistenza di terra
un circuito in un punto dell’impianto termicamente Resistenza tra il dispersore e un punto del terreno
equivalente. a potenziale nullo.
Corrente di sovraccarico Potere di interruzione in cortocircuito
(di un circuito) Potere di interruzione per il quale le condizioni
Sovracorrente
Sovraco rrente che si verifica in un circuito prestabilite prevedono un cortocircuito ai terminali
elettricamente sano. del dispositivo di manovra.
Corrente Sovratensione transitoria
di cortocircuito (franco) Le sovratensioni transitorie con durata dell’ordine
Sovracorrente che si verifica in seguito a un dei ms.
guasto di impedenza trascurabile fra due punti Sovratensioni di origine atmosferica
fra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie

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93 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 INFORMAZIONI TECNICHE GENERALI


7

7.3 Sicurezza elettrica


La sicurezza elettrica degli impianti si realizza fondamentalmente proteggendo le persone contro la scossa e
le condutture contro le sovracorrenti. Inoltre si devono scegliere involucri di protezione contro le sollecitazioni
ambientali di adeguato grado.

7.3.1 Protezione contro la scossa


 Tutti i compo
 Tutti component
nentii elettric
elettricii devon
devonoo essere
essere scel
sceltiti e ins
installa
tallatiti in
in modo
modo da
da risult
risultare
are Protezione mediante bassissima tensione
protetti contro la scossa. La scossa può essere generata dal contatto di una di sicurezza (SELV)
parte del corpo umano con una parte attiva in tensione (contatto diretto) Il sistema SELV si realizza alimentando il circuito da proteggere a non più di
oppure con una parte metallica accidentalmente in tensione, chiamata 50V mediante speciali trasformatori di sicurezza che si differenziano da quelli
massa (contatto indiretto). ordinari per i provvedimenti costruttivi che impediscono il contatto con la
tensione di rete anche in caso di guasto.
Protezione contro i contatti diretti L’impianto SELV deve essere totalmente separato dai circuiti a 230/400V e
 Tutte le parti
 Tutte par ti attive di qualsiasi componente elettrico accessibile (esclusa nessuna parte metallica deve essere collegata intenzionalmente a terra.
solo la bassissima tensione di sicurezza fino a 25V) devono essere Quando i circuiti SELV fanno capo a una cassetta di derivazione o a un
protette contro i contatti diretti; tale protezione, negli edifici a destinazione apparecchio che contiene anche circuiti a 230/400V bisogna attuare
residenziale, deve essere totale. provvedimenti di separazione molto accurati
La protezione totale si realizza mediante involucri con grado di protezione tale
da rendere le parti attive inaccessibili alle dita. La protezione totale si può Protezione mediante interruzione
ottenere anche isolando completamente tutte le parti attive; l’isolamento deve
realizzare un rivestimento compatto, impossibile da rimuovere senza provocare del guasto e messa a terra
la distruzione del componente. Questo sistema si basa sulla generazione di correnti in caso di un guasto a
Gli interruttori differenziali con corrente nominale differenziale non superiore massa, di tale intensità da provocare l’intervento di un dispositivo automatico.
a 30mA e con tempi di intervento normalizzati sono in grado di intervenire Perché un guasto a massa si traduca in una corrente è necessario che in un
prima che la corrente di elettrocuzione provochi nel muscolo cardiaco danni punto il circuito attivo sia connesso a terra e che tutte le masse siano connesse
irreparabili; sono perciò idonei a proteggere le persone anche dagli effetti a terra. In questo fascicolo si considerano solo i sistemi TT; nei sistemi TT è
letali dei contatti diretti;
diret ti; tale protezione è detta “addizionale” perché non può necessario realizzare un impianto di terra dell’utente di cui si è già detto a
essere sostitutiva della protezione totale sopra descritta. pagina 78-79. La condizione di protezione contro i contatti indiretti nei sistemi
 TT si può teoricamente
camente realiz
realizzare
zare media
mediante
nte l’impi
l’impiego
ego di dispositivi
spositivi di massim
massimaa
corrente a tempo inverso (interruttori automatici o fusibili) scelti in modo tale
Protezione contro i contatti indiretti da soddisfare la relazione:
I pericoli tipici dei contatti indiretti sono illustrati in figura.
La protezione contro questi pericoli si può realizzare in diversi modi che, negli 50
edifici residenziali, si riducono sostanzialmente a 3:
R A ≤
Ia
1. isolamento doppio o rinforzato, tipico dei componenti di Classe 2; dove: RA  è la resistenza del dispersore, Ia è la corrente di intervento in 5 s
2. bassissima tensione di sicurezza tipica dei sistemi SELV e PELV;
PELV; dell’interruttore magnetotermico o del fusibile (A), 50 è il numero che esprime
3. interr
interruzione
uzione del guasto mediante dispositivi automatici la tensione totale di terra massima ritenuta non pericolosa per 5 s.
coordinati con l’impianto di terra.  Tale
 Tale cond
condizio
izione
ne è diffi
difficile
cile da reali
realizzare
zzare perch
perchéé occorrer
occorrerebbe
ebberoro resiste
resistenze
nze
del dispersore molto basse sicché solitamente si impiegano interruttori
Protezione mediante doppio isolamento differenziali; infatti nella formula Ia diventa la corrente nominal
nominalee differenziale:
Questa protezione consiste nella separazione totale mediante un adeguato per esempio, per Idn = 0,3A, RA = 50/Idn = 50/0,3 = 166,6 Ω, facile da
isolamento delle parti attive da quelle metalliche accessibili in modo da rendere ottenere anche con poco terreno disponib
disponibile
ile per realizzare il dispersore.
estremamente improbabile il contatto. L’interruttore differenziale è il protagonista indiscusso nella protezione contro
I componenti a doppio isolamento si distinguono dal simbolo del doppio la scossa. Presenta, purtroppo, l’inconveniente degli interventi intempestivi,
quadrato riportato sull’involucro esterno in una parte immediatamente visibile. dannosi soprattutto quando la casa è disabitata (fuori uso del frigorifero e del
È vietato collegare al conduttore di protezione (terra) qualsiasi parte conduttrice, congelatore, reset delle memorie degli apparecchi elettronici, ecc.); a questo
sia accessibile sia inaccessibile; se esistono parti conduttrici
conduttr ici suscettibili di inconveniente la domotica sta dando le prime risposte.
entrare in contatto accidentale con parti attive in caso di guasto (masse) devono
essere rese inaccessibili dal doppio isolamento ma mai collegate a terra. Principio funzionamento 1) e 2) Morsetti di ingresso
3) Toroide
dell’interruttore differenziale
4) Avvolgimento del toroide
5) Magnete permanente
1 2 6) Bobina del magnete
  permanente
8 5 6 7) Molla di sgancio
8) Leva di riarmo
9) Pulsante di prova
10) Resistenza del
I1 I2 circuito di prova
7 11) e 12) Morsetti di uscita
3
Quando la corrente di andata I2 è
IS maggiore della corrente di ritorno I1
significa che nel circuito a valle esiste
4 una corrente di dispersione I2–I1.
Questa corrente magnetizza il toroide
3 che induce nell’avvolgimento 4 una
9 corrente IS.
12
10 Questa corrente smagnetizza il magnete
I permanente 5 che rilascia la molla di
11 sgancio 7 precedentemente riarmata
mediante la leva 8.
Per provare il funzionamento il pulsante
9 crea artificiosamente una corrente di
squilibrio attraverso la resistenza 10.

94
92 eBook acquistato da maurizio foti
7.3.2 Protezione contro le sovracorrenti
Le sovracorrenti si dividono in due distinte tipologie caratterizzate da differenti La seconda condizione va applicata quando il dispositivo di protezione ha
modalità di protezione: il sovraccarico e il cortocircuito. corrente convenzionale di funzionamento superiore a 1,45 I z come nel caso
Si definisce “sovraccarico” ogni corrente che supera il valore di portata della dei fusibili.
conduttura e che si verifica in un circuito elettricamente sano: è caratterizzato Si definisce “cortocircuito” una sovracorrente che si verifica in seguito a un
da sovracorrenti non molto superiori ai valori di progetto (in genere fino a 4-5 guasto di impedenza trascurabile tra due punti fra i quali esiste tensione. In
volte la corrente di ordinario impiego IB). questo fascicolo si considerano gli ordinari cortocircuiti che si verificano negli
La condizione di protezione di una conduttura avente corrente di impiego I B e impianti alimentati dalla rete pubblica, caratterizzati da sovracorrenti di valore
portata IZ è indicata dalla norma CEI 64-8/4 dalle seguenti relazioni: molto superiore alle correnti di impiego (almeno 5-10 volte maggiori).
Il cortocircuito comporta un riscaldamento talmente rapido che se i dispositivi
1) IB ≤ IN ≤ IZ di protezione non intervengono in tempi brevissimi (tempi di prearco dell’ordine
2) If  ≤ 1,45 Iz di 1 ms) il conduttore fonde.
La prima relazione esprime la condizione che la corrente nominale I n  del La tabella riporta i valori dell’energ
dell’energia
ia specifica sopportabile dai tipi più comuni
dispositivo di protezione sia compresa tra la corrente di impiego I B  e la di cavi senza danneggiarsi.
portata del conduttore IZ; la seconda relazione fa riferimento alla corrente di
funzionamento If  che rappresenta il sovraccarico capace di far intervenire
il dispositivo entro il tempo convenzionale (1h fino a 63A, 2 ore oltre 63A,  Valori
 Va lori mas
massimi
simi ammi
ammissib
ssibili
ili in k(A
k(A2s) dell’integrale di Joule
ecc.). Sezione Cavi in rame Cavi in rame
Isolamento Isolamento
Cavi in rame
Isolamento in
Per gli interruttori automatici
automatici rispondenti alle vigenti
vigenti norme If non supera mai il in mm2
valore 1,45 In e perciò basta soddisfare la prima relazione per soddisfare anche in PVC in gomma polietilene reticolato
la seconda (vedere la figura). 1 13,2 18,2 20,4
     1,5 29,7 41 46
   2,5 82,6 113 127,8
4 211,6 291 327,1
 

  
 6 476,1 656 735,1
    
10 1322,5 1822 2044,9
16 3385,6 4665 5234,9

 25 8265,6 11390 12780
 
35 16200,6 22325 25050


Le condizioni di idoneità alla protezione contro il cortocircuito di un dispositivo
   a sovracorrente sono 2:
1. il potere di interr
interruzione
uzione dell’apparecchio di protezione (chiamato anche
corrente nominale di cortocircuito) non deve essere inferiore alla corrente
presunta di cortocir
cortocircuito
cuito nel punto di installazione;
2. la sollecitazione termica specifica di cortocircuito, ricavabile da un
diagramma fornito dal costruttore dell’apparecchio di protezione, non deve
     
  essere superiore a quella pertinente al cavo da proteggere (vedere la tabella).
   Negli ambienti per usi domestici e similari attualmente si utilizzano interruttori
  automatici modulari affiancabili su profilato unificato.
  

7.3.3 I gradi IP
Il grado di chiusura di un involucro destinato a contenere elementi elettrici
è definito dalla norma CEI 70-1 in relazione a due fattori che considerano
rispettivamente la protezione contro l’ingresso di corpi solidi e la protezione
contro la penetrazione di acqua. Tale grado è designato da una sigla il cui 1
prefisso IP è seguito da 2 cifre: la prima, da 0 a 6, designa la tenuta ai corpi
solidi mentre la seconda, da 0 a 8, indica l’impermeabilità all’acqua. 2 4 5
3
Per le installazioni all’interno di edifici destinati all’uso residenziale interessano
i gradi di protezione IP 20 (minimo indispensabile pertinente alle prese), IP
30 (ordinario per gli apparecchi di comando) e IP 40 (ottimale e necessario
per apparecchi installati su superfici orizzontali a portata di mano).
Condizione di prova dei gradi IP
6
pertinenti agli impianti in edifici di uso residenziale
8 7
IP20 IP30

10N
3N Durante l’operazione manuale di chiusura si carica la molla 5
e si aggancia la leva 6; in caso di sovraccarico si inflette
9 il bimetallo 8 svincolando la leva e provocando lo sgancio
automatico; in caso di cortocircuito il percussore dello
dito di prova filo
IP40 sganciatore elettromagnetico 7 percuote la leva di aggancio 6
 12mm  2,5mm che si svincola dal dente 4 provocando lo scatto.
Nei tipi limitatori il dente di aggancio è sostituito da 2 leve
a ginocchiera che richiedono una energia di svincolo
sensibilmente minore.
1N

filo

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95 eBook acquistato da maurizio foti
MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

AVVERTENZE IMPORTANTI
Il presente Manuale realizzato esclusivamente
esclusivamente per facilitare l’installazione
di alcuni prodotti GEWISS (in base alla vigente normativa italiana
e comunitaria) è riservato ad usi professionali da parte di tecnici abilitati
(installatori e/o progettisti). Il Manuale, inoltre, contiene semplici indicazioni
di base che non sostituiscono le conoscenze tecniche necessarie
per realizzare l’impianto a regola d’arte.
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parte di soggetti che non abbiano le caratteristiche professionali sopra indicate
né per gli eventuali errori tecnico/installativi nella realizzazione degli impianti.
Oltre a quanto precisato alle pagine 88-89, i prodotti presenti in questo Manuale
salvo ulteriori prescrizioni sono conformi alla legge n. 186 dell’1.03.1968,
legge n. 791 del 18.10.1967 (recepimento direttiva 73/23/CEE), Dlgs 626 del
25.11.1996 (recepimento direttiva 93/68/CEE) e direttiva 2004/108/CE.
Essi sono costruiti a regola d’arte in materia di sicurezza e, se installati
correttamente da personale esperto in conformità alla loro destinazione e
sottoposti, ove necessario, a manutenzione in modo non difettoso, salvaguardano
la sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni.

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GEWISS, nell’ambito della normativa e dei principi sopra richiamati, si riserva
il diritto di apportare (in ogni momento e senza obbligo di preavviso) tutte
le modifiche che, a proprio insindacabile giudizio, ritenesse opportune per
migliorare la funzionalità e le prestazioni dei prodotti, nonché per rispondere a
proprie esigenze tecnologiche e produttive. Le indicazioni di misure e disegni dei
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carattere vincolante essendo possibile la loro modifica senza alcun preavviso.

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Revisione tecnica di Riccardo Bellocchio


Progetto grafico e copertina di Franco Beretta
Illustrazioni di Yoshiko Kubota e Daniele Gianni

Stampa: Rotolito Lombarda, Pioltello (MI)


Finito di stampare nel mese di gennaio 2008
Printed in Italy

96 eBook acquistato da maurizio foti


La nuova edizione del Manuale illustrato per
l’impianto elettrico offr
 offre
e un pratic
pr aticoo ed effi
ef ficace
strumento di lavoro per la realizzazione di un
impianto elettrico in ambito residenzia
residenziale.le.
L’opera si rivolge agli studenti degli istituti
professionali, agli apprendisti e agli aspiranti
progettisti.
Questo fascicolo mostra con illustrazion
illustrazionii e
schemi tutte le fasi di realizzazione di un
impianto elettrico in un’abitazione tipo: dalle
prime operazioni di tracciatura dell’impianto
alla posa di tubi
tu bi e scato
s catole,
le, fino all’in
al l’infi
filagg
laggioio dei
de i
conduttori e relativo cablaggio.
Nelle pagine a sinistra il testo presenta,
attraverso tavole illustrate, tutte le informazioni
pratiche di ralizzazione; nelle pagine di destra
vengono proposti gli aspetti tecnico-normativi
aggioornati e le informazioni aggiuntive inerenti
alla scelta dei prodotti.

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