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LA SIGNORA MORLI 1 E 2

PERSONAGGI:
-Evelina Morli
-Ferrante Morli (marito di Evelina)
-Lello Carpani (avvocato)
-Aldo Morli (figlio di Evelina e Ferrante)
-Titti Carpani (figlia di Evelina e Lello)
-Decio (amico di Aldo)
-L’avvocato Giorgio Armelli (socio di Carpani)
-Lucia Armelli (moglie di Giorgio Armelli, che ha come amante Aldo)
-La signora Tuzzi (amica di Evelina)
- Lisa (vecchia cameriera)
-Ferdinando (cameriere)
-Toto
-una giovane
-una vecchia zia
- la signora vedova
La nipote
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LUOGHI: Il primo e il terzo atto si svolgono a Firenze, in casa di Lello Carpani, il secondo atto si
svolge invece a Roma, a casa di Ferrante Morli
TRAMA GENERALE:
La signora Morli, che si credeva una, è sinceramente innamorata dell'uomo con cui convive da
anni, l'avvocato Lello Carpani: ma si ritrova nell'umanissima condizione di scissa in due, dacché
altrettanto sinceramente ama il marito: i due uomini naturalmente non condividono questo
comportamento della donna che vive la vita di due persone in una, e la vorrebbero ciascuno tutta
per sé, così come la vede ognuno di loro.
Per il marito, Ferrante Morli, la signora Evelina Morli è Eva, la donna con cui ha diviso un «amore
spensierato e felice»; per Lello invece, che la chiama con la seconda parte del suo nome, è Lina, di
attestate rispettabilità e serietà sociale, per nulla scalfite dal suo stato civile imperfetto. Quando il
marito della signora Morli, uomo gaio ma irresponsabile e dilapidatore, è stato costretto a
espatriare per motivi d'interesse, abbandonando moglie e figlio, è stato lui, l'onesto e rispettabile
avvocato Carpani, ad accoglierli entrambi nella sua casa: tuttavia ella è riuscita, col suo
comportamento, peraltro irreprensibile, a rientrare nella 'forma' di madre e 'moglie' - pur non
moglie, non essendosi i due sposati - proba e fedele, facendo dimenticare al contesto sociale
l'origine irregolare del loro legame.
Quand'ecco che a turbare questa prima fase di assestamento, dopo quattordici anni di assenza,
ritorna il marito, che attesta i meriti dell'avvocato e quindi afferma di non pretendere nulla,
riconoscendo pacatamente la situazione di fatto tra il Carpani e la propria moglie. Chi invece entra
in agitazione è proprio Lello, perché con il ritorno del marito apparirà a tutti chiara l'illegittimità
del riprovevole legame che egli ha con la signora Morli.
La soluzione di questa incresciosa situazione sarà quella di lasciare che il marito Ferrante se ne
vada da Firenze a Roma, mentre Evelina, che continua ad amare ambedue gli uomini, rimarrà a
Firenze con Titti, la figlia che nel frattempo ha avuto dall'avvocato.
Assieme a Ferrante volontariamente parte il figlio avuto da Evelina, Aldo, sia per rimanere col
padre, sia per obbedire a Carpani, sia per sfuggire a una torbida relazione con la moglie
dell'avvocato Giorgio Armelli, socio del patrigno.
Ma a sconvolgere quell'ipocrita soluzione sarà proprio Aldo, che richiamerà la madre a Roma con
l'espediente di dirsi gravemente malato. Evelina accorre dal figlio e, scoperta la finzione, non solo
non lo rimprovera, ma anzi accetta di buon grado l'occasione, trattenendosi otto giorni a casa del
marito, dove può tornare a essere Eva, la spensierata e allegra moglie di Ferrante, così diversa da
quella Lina nel frattempo diventata «seria e contegnosa» nella vita perbene che si era dovuta
ricostruire accanto al Carpani, «uomo malinconico, posato e scrupoloso».
I tre sono dunque felici per la famiglia regolare che si è ricomposta, in particolare Aldo:
«Ma sai che per me sei tutta, tutta nuova mammina? Io ti sto conoscendo adesso, non ti
ho mai veduta così.»
Ferrante però ora vorrebbe che la moglie, ancora innamorata di lui, restasse a Roma
definitivamente: tuttavia Evelina deciderà di tornare a Firenze non solo per quanto deve a Lello,
ma soprattutto per non abbandonare la seconda figlia Titti. Rinuncerà quindi alla sua felice,
"frivola" spensieratezza, perché più forte in lei è il suo sentimento di madre.

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