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CMD
ENTE GESTORE: E&D – Materials Engineering – Metallics
Classe
FINALITÀ DEL CAPITOLATO
A
elettrico e a gas.
Mod.
Supervisore
Gestore
6
Edizione
Il presente Capitolato è composto di n° 13 pagine e n° 1 allegato
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
C.R.F. - Group Materials Labs Metals & Anticorrosion
C.R.F. - Group Materials Labs Metals & Anticorrosion
IN CASO DI STAMPA LA COPIA E' DA RITENERSI NON CONTROLLATA, PERTANTO, E' NECESSARIO VERIFICARE L'AGGIORNAMENTO NELL'APPOSITO SITO WEB
Ente gestore
Nota: Gli strumenti indicati nel suddetto § possono essere sostituiti con altri a condizione che siano
equivalenti o migliori per caratteristiche, precisione e ripetibilità. All’attrezzatura richiamata nel
§ ‘‘A” vanno aggiunti gli eventuali strumenti di controllo prescritti sui singoli documenti
richiamati nel testo (vedere § ‘‘B”).
GENERALITÀ
Quando è richiamata la presente norma senza ulteriori precisazioni, questa è applicata nella sua
RISERVATO
2.1
Giunti d’angolo
2.1.1
Giunto a “T”
LEGENDA:
1. Cordone di saldatura
3 1 2. Zona di fusione
3. Zona termicamente alterata
2.1.2
Giunto “di spigolo”
LEGENDA:
1. Cordone di saldatura
2 1 2. Zona di fusione
3. Zona termicamente alterata
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A
2.1.3
Giunto “a sovrapposizione”
LEGENDA:
3 1
1. Cordone di saldatura
2. Zona di fusione
3. Zona termicamente alterata
RISERVATO
2.2
Giunto di testa
LEGENDA:
1
1. Cordone di saldatura
3
2. Zona di fusione
2 3. Zona termicamente alterata
2.2.1
Giunto di testa “a bordi flangiati”
1 LEGENDA:
1. Cordone di saldatura
2. Zona di fusione
2 3. Zona termicamente alterata
3
3.1
Aspetto visivo
Le superfici devono essere omogenee, esenti da scorie, bavature e la successione delle maglie deve
essere regolare (vedere Norma 50160).
Confrontare i risultati dei rilievi effettuati con quanto prescritto sulla Scheda Tecnica del Prodotto
(Allegato 1).
RISERVATO
3.2
Difetti di inizio/fine saldatura
La saldatura può essere difettosa nel tratto iniziale per mancanza di fusione e nel tratto finale per
crateri; è ammessa la mancanza di fusione ad inizio saldatura purché ≤ 3 mm ed è ammesso il cratere
di fine saldatura purché ≤ 5 mm.
Tali difettosità devono essere diminuite nei cordoni di lunghezza ≤ 30 mm con appropriati sistemi di
accensione dell’arco e di riempimento cratere.
Le prescrizioni riportate nel § 3.3 sono da applicare alla lunghezza effettiva della saldatura, ovvero alla
lunghezza che si ricava sottraendo il tratto iniziale e finale alla lunghezza indicata a disegno.
Lunghezza effettiva
3.3
Aspetto macrografico
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IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A
RISERVATO
3.3.1
Limiti di accettazione
3.3.1.1
Giunti d’angolo
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RISERVATO
L’altezza del cordone (a) deve essere ≥ 60% dello spessore della lamiera più sottile.
I lati fusi del cordone (h) devono essere ≥ allo spessore della lamiera più sottile.
La profondità di fusione (p) deve essere ≥ 15% dello spessore della lamiera più sottile, misurata nel
punto a profondità maggiore.
Quando lo spessore della lamiera più sottile è ≥ 5 mm una profondità di fusione di 0,7 mm è
sufficiente.
I lati fusi del cordone (h) devono essere ≥ allo spessore della lamiera più sottile.
Per la profondità di fusione (p), il gioco tra le lamiere (l ) e la penetrazione al vertice (r) valgono le
prescrizioni del punto 3.3.1.1.
3.3.1.3
Forma del cordone
La forma consigliabile del cordone deve essere mediamente:
• per giunti d’angolo:
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• per giunti di testa:
per spessori ≤ 2 mm
RISERVATO
3.3.1.4
Eccesso di penetrazione
L’eccesso di penetrazione deve risultare ≤ 100% dello spessore della lamiera più sottile, salvo
diversamente indicato a disegno.
3.3.1.5
Incompleta penetrazione
L’incompleta penetrazione (i) è ammessa, e deve risultare:
≤ 10% dello spessore della lamiera più sottile e ≤ 10% della lunghezza totale del cordone per
saldature con caratteristiche Report e Critica;
≤ 20% dello spessore della lamiera più sottile e ≤ 20% della lunghezza totale del cordone per
saldature Importanti;
≤ 30% dello spessore della lamiera più sottile e ≤ 30% della lunghezza totale del cordone per
saldature con Classe di importanza Secondaria.
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3.3.1.6
Incisioni marginali
RISERVATO
Le incisioni marginali nella parte superiore ed al rovescio del cordone sono ammesse, purché lo
spessore della lamiera interessata sia ≥ 80% dello spessore iniziale.
3.4
Esame micrografico
3.4.1.1
Giunzioni in acciaio
3.4.1.1.1
Trattate
Conforme alle prescrizioni della Norma del materiale indicato a disegno per lo stato richiesto.
3.4.1.1.2
Non trattate o trattate prima dell’esecuzione della saldatura.
È ammessa la presenza di martensite, a condizione che la durezza non superi i limiti indicati al § 3.5,
salvo diversa indicazione a disegno.
3.4.1.2
Giunzioni in ghisa
3.4.1.2.1
Trattate
Conforme alle prescrizioni della Norma del materiale indicato a disegno per lo stato richiesto.
3.4.1.2.2
Non trattate o trattate prima dell’esecuzione della saldatura
È ammessa la presenza di cementite a condizione che sia inferiore al 5%. Ammessa la presenza di
martensite a condizione che il valore di durezza sia ≤ a quanto indicato al § 3.5
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RISERVATO
3.5
Prova di durezza
Il campione utilizzato per l’esame macrografico/micrografico può essere utilizzato per il rilievo della
durezza.
3.5.1
Giunzioni d’acciaio
Controllo da eseguire in conformità con le Tabelle 50107 e 50108 nelle zone termicamente alterate
sezionando opportunamente il giunto.
3.5.1.1
Limiti di accettabilità
3.5.1.1.1
Giunti non trattati termicamente
I valori devono essere ≤ a quelli indicati nel diagramma seguente, salvo diversa indicazione a
disegno.
Durezze
HV
HRC 700
55 600
49 500
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40 400
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30 300
10 200
0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8
RISERVATO
(*) La determinazione del carbonio equivalente deve essere effettuata con la seguente formula:
C + Si/11 + Mn/8 + Cu/9 + Ni/17 + Cr/5 + Mo/6 + V/3
3.5.1.1.2
Giunti trattati termicamente dopo saldatura
Salvo diversa indicazione a disegno, i valori devono essere conformi a quanto richiesto nella Norma
del materiale per lo stato richiesto.
3.5.2
Giunzioni in ghisa
Controllo da eseguire in conformità con la Norma 50107 nelle zone termicamente .
3.5.2.1
Limiti di accettabilità
3.5.2.1.1
Giunti non trattati termicamente
I valori di durezza devono essere < 40HRC.
3.5.2.1.2
Giunti trattati termicamente dopo saldatura
Salvo diversa indicazione a disegno, i valori devono essere conformi a quanto richiesto nella Norma
del materiale per lo stato richiesto.
3.6
Controlli non distruttivi
3.6.1
Liquidi penetranti
Il controllo è da eseguire secondo la Norma 0.00025/01.
Confrontare i risultati dei rilievi effettuati con quanto prescritto sulla Scheda Tecnica del Prodotto
(Allegato 1).
3.6.2
Esame magnetico
Il controllo è da eseguire secondo la Norma 0.00024/01
3.6.3
Esame mediante ultrasuoni
Il controllo è da eseguire secondo la Norma 0.00028.
3.7
Composizione chimica del materiale d’apporto
Conforme alle prescrizioni del disegno, o in mancanza, secondo la norma EN 440, verificando che le
caratteristiche meccaniche del materiale d’apporto siano congrue con quelle del materiale base.
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4
Il trattamento termico, quando richiesto, deve essere eseguito in conformità con le prescrizioni
riportate sulle Tabelle relative al materiale o sulle eventuali norme specifiche e deve garantire le
caratteristiche riportate sulle Tabelle stesse, per lo stato richiesto, salvo diversa prescrizione a
disegno o sulle norme specifiche.
RISERVATO
RIPARAZIONI
Le riparazioni devono essere eseguite in accordo alle prescrizioni della Norma 3.00313.
Non sono ammesse riparazioni per saldature con caratteristiche Report e Critica, salvo diversamente
indicato a disegno o su specifica norma.
Per saldature classificate Importanti e Secondarie le riparazioni mediante saldatura sono ammesse
previa asportazione meccanica del tratto difettoso.
Salvo diversa indicazione a disegno o su norma specifica, sono ammesse riparazioni di bruciature
passanti, purché la somma delle difettosità sia ≤ 20% della lunghezza del cordone e comunque
ciascun difetto non sia superiore a 10 mm.
In caso di saldature trattate termicamente, la riparazione dovrà essere effettuata prima del
trattamento; qualora la riparazione venga eseguita dopo il trattamento termico, questo dovrà essere
ripetuto.
In ogni caso le zone riparate dovranno essere conformi ai limiti prescritti nella presente norma.
Il Fornitore deve attenersi alle prescrizioni generali contenute nel Capitolato 9.01102 “QUALITÀ
DELLE FORNITURE”.
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7.1
Forniture per la qualificazione del prodotto
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A
7.2
Forniture per la produzione
RISERVATO
Il prodotto fornito deve essere conforme alle prescrizioni del disegno e del presente Capitolato. Nello
stabilire il tipo di processo produttivo da adottare e la severità dei collaudi, il Fornitore deve tenere
conto delle classi di importanza che la FIAT ha attribuito a ciascuna delle caratteristiche cui si
riferiscono le prescrizioni (vedere § 9).
Nota: Sia durante la qualificazione prodotto che nel controllo delle forniture, possono essere effettuati
controlli su componente che abbia subito prove tipo non menomativo (indicate con NM al § 9);
qualora il componente abbia subito prove menomative (M) non può più essere utilizzato per
altre prove o controlli, se non diversamente e di volta in volta specificato.
TIPO DI
CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE PROVA
Aspetto visivo Importante NM
Difetti di inizio/fine saldatura Importante NM
Esame macrografico Importante M
Esame micrografico Importante M
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Esame mediante ultrasuoni Importante NM
Composizione chimica del materiale d’apporto Importante M
CONDIZIONI
CARATTERISTICHE LIMITI
CMD
DI PROVA
Sono ammessi pori e soffiature affioranti secondo i
limiti indicati di seguito:
Classe
Saldature
Saldature Saldature
report o
Difetti importanti secondarie
critiche
Ogni 40 mm di lunghezza del cordone
–
Pori affioranti
Aspetto visivo § 3.1 Ø ≤ 0,7 mm
5 10 20
Mod.
Soffiature
affioranti 3 5 7
Ø ≤ 2 mm
6
Non sono ammesse rotture e cricche né sul materiale
base né sul materiale di apporto.
Edizione
Non sono ammesse bruciature passanti.
Difetti di inizio/fine saldatura § 3.2
Non sono ammesse cricche o bruciature né sul
cordone né nella zona influenzata dal calore.
Aspetto macrografico § 3.3 Le incisioni marginali, le dimensioni del cordone,
l’eccesso di penetrazione e l’incompleta penetrazione
devono essere conformi ai rispettivi punti del § 3.3.1
Non sono ammesse microcricche e ossidazioni al
bordo dei grani.
Esame micrografico § 3.4 La struttura del materiale base nelle zone
termicamente alterate della saldatura deve essere
conforme ai punti del § 3.4.1.
Prova di durezza § 3.5
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
§ 3.6.1
Non sono ammesse rotture, cricche, mancanze di
Esame con liquidi penetranti e Norma
fusione o difetti passanti.
0.00025/01