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Come usare il flusso di coscienza

per scoprire se stessi


Flusso di coscienza: come sfruttarlo per avere piena
consapevolezza di se stessi e della propria identità.

Tutti hanno, intrappolata dentro di sé, dell’energia. Il fatto è che


non siamo molto bravi a tirarla fuori.

Bill Bryson

Lo stream of consciousness è una tecnica di scrittura istintiva (per


certi versi assimilabile alla scrittura espressiva) che può avere diversi
utilizzi interessanti anche nella crescita personale.

Questa tecnica di scrittura viene utilizzata sporadicamente dagli


scrittori, ma se modificata con alcuni accorgimenti che vedremo, si
:
rivela molto stimolante anche per il miglioramento personale e per lo
sviluppo di una nuova consapevolezza della nostra personalità.

Ma partiamo dall’inizio: cos’è il flusso di coscienza?

Questa tecnica di scrittura istintiva sembra comparire per la prima


volta verso la fine del 1800 e consiste semplicemente nel scrivere
liberamente tutto quello che ci passa per la testa.

Ti sembra semplice, scontato, banale? Ti garantisco che non lo


è.

Dobbiamo sapere infatti che quando scriviamo normalmente, come


ci è stato insegnato a scuola, abbiamo moltissimi limiti che ci
impediscono di essere spontanei, mentre il nostro pensiero, così
com’è, appare molto veloce e confuso.

La tecnica del stream of consciousness elimina la logica della


scrittura, la grammatica e molti condizionamenti linguistici (non tutti),
per dare l’opportunità ai pensieri di fissarsi sulla carta quanto più
possibile simili alla loro essenza originale.

Eliminando questi filtri e riportando sulla carta i nostri pensieri, per


così dire “in originale”, possiamo scoprire molte cose interessanti
sulla nostra personalità che normalmente non riusciamo a notare.

Per sfruttare bene questa tecnica però, dobbiamo comprendere


intimamente come funziona e andare ancora più in profondità con
l’argomento.

Lo so che sei tentato di saltare le prossime righe per procedere con


l’esercizio, ma non farlo.

Se non capirai bene come usare la scrittura istintiva non riuscirai a


svolgere l’esercizio in modo efficace.
:
Come funziona il flusso di coscienza e a cosa
serve?

Il flusso di coscienza ha svariate funzioni: può aiutarci a superare un


momento di stallo nella scrittura, può essere utile per trovare nuove
idee o per conoscere meglio noi stessi.

In questo articolo vedremo nel dettaglio quest’ultimo aspetto legato


alla consapevolezza di noi stessi.

Per sfruttare questa tecnica occorre solamente un foglio di carta o


un blocco per gli appunti (meglio grande in formato A4) e una penna.

Se stai pensando al tuo smartphone o al tuo notebook, lascia stare:


occorre scrivere a mano.

In realtà si potrebbe usare anche la tastiera o uno schermo, ma


ridurremmo sensibilmente la potenza del nostro flusso.

Prenditi 30 minuti di tempo, mettiti comodo e preparati a scrivere


velocemente tutto quello che ti passa per la testa, ignorando
completamente la grammatica e il senso logico delle frasi.

Prima però, vediamo come sfruttare al meglio il flusso di coscienza


per riscoprire noi stessi.

Come rendere il flusso di scrittura


potentissimo
:
Naturalmente la pratica costante è la base per migliorare questo
esercizio, ma ci sono alcune regole che ho imparato di persona per
potenziare il flusso di coscienza.

1. Non sbrogliare la matassa. Siamo talmente condizionati dalle


nostre credenze che è molto difficile appuntare qualcosa che
apparentemente non ha senso. Prova quindi a non filtrare il
flusso annotando solo quello che ti sembra sensato: scrivi libero
dai condizionamenti. Ogni frase e ogni parola potrebbe
assumere un significato rilevante nei paragrafi successivi o nei
futuri flussi di coscienza.
2. Non sei a scuola. Quando scrivo di abbandonare la grammatica
non mi riferisco soltanto alla punteggiatura, ma proprio al senso
logico delle frasi.
3. Veloce ma leggibile. A volte, a causa della fretta di annotare i
pensieri, mi è capitato di scrivere talmente male da non riuscire
più a leggere intere frasi che avevo scritto, per cui sii rapido a
scrivere ma cerca di rimanere sempre comprensibile.
4. Non rileggere. Non rileggere immediatamente quello che hai
scritto, è molto meglio lasciar passare alcuni giorni: ne
riparleremo tra qualche paragrafo.
5. Riservatezza. Il flusso di coscienza può far emergere desideri,
aspirazioni e aspetti del nostro carattere che nemmeno noi
conosciamo consapevolmente; se non sei assolutamente certo
di volerti esporre, non farlo leggere al primo che capita.
6. Scarabocchi. Raramente è utile inserire qualche schizzo, ma
:
come regola generale è molto meglio limitarsi alle sole parole:
abbozza un disegno solo se è assolutamente necessario.
7. Non avere paura. Il flusso di coscienza a volte può spaventare
un po’. Durante la scrittura non è raro annotare cose che in
condizioni normali non diremmo mai a nessuno. Spesso si tratta
di insulti o di pensieri e giudizi scomodi, sia verso gli altri, sia
verso noi stessi. Il trucco per non farsi fermare da queste
emozioni è lasciarsi andare e continuare a scrivere senza
pensare: non avere paura di scrivere cose scomode.

Adesso abbiamo tutti gli strumenti per sfruttare al massimo il flusso


di coscienza e possiamo procedere con gli esercizi.

Come usare il flusso di coscienza per


conoscere se stessi

#1 Primo esercizio: flusso di coscienza con domande

Per preparare l’esercizio riscrivi sul tuo quaderno le domande che


leggerai di seguito e prova a rispondere in modo selvaggio, di
getto e senza sosta.

Ricorda che non è rilevante il senso logico delle frasi, se ripeti delle
parole o se non ti piace come viene scritto, anzi, talvolta la scrittura
confusionaria è un segno che i pensieri stanno abbandonando
gli schemi che ci sono stati imposti.
:
Ecco le domande.

Cosa penso di me stesso?


Cosa mi dà fastidio della mia personalità?
Sono soddisfatto della mia vita? Cosa mi piace? Cosa non mi
piace?
A quale evento del mio passato ripenso più volte? Perché?
Cosa mi piace e cosa non mi piace del mio corpo?
Cosa provo quando qualcuno mi fa un complimento?
Qual è l’ultimo insulto che ho ricevuto? Perché mi ha dato
fastidio?
Quali comportamenti delle persone a me vicine mi hanno
disturbato? Perché?

Ricordati di lasciare sempre il flusso scorrere senza interruzione in


modo da non farti coinvolgere da credenze e pregiudizi che
normalmente ti bloccano.

Tutto deve fluire liberamente.

Se vuoi altre domande utili per conoscerti meglio e per svolgere


questo primo esercizio, dai uno sguardo alle domande per
conoscersi o alle domande filosofiche esistenziali.

Passiamo ora al secondo esercizio che, se ripetuto con meticolosità


e sistematicità, è molto più potente del primo.

#2 Secondo esercizio: flusso di coscienza libero


(free writing)

Nel secondo esercizio è indispensabile non essere turbati da pensieri


esterni nocivi, quindi torna molto utile la tecnica preliminare che
vedremo dopo per ridurre l’ansia e lo stress.
:
Inoltre prenditi qualche minuto per distaccarti mentalmente dal
mondo che ti circonda in modo da centrare l’attenzione su te
stesso, per farlo segui questi semplici passi:

1. Trova una posizione in cui sei comodo


2. Fai 3 respiri profondi
3. Osserva quello che ti circonda senza fare osservazioni e senza
giudicare
4. Riporta l’attenzione su te stesso concentrandoti sul respiro

Una volta che ti trovi completamente a tuo agio inizia a scrivere


quello che ti passa per la mente: non importa se apparentemente
non c’entra nulla con il tuo carattere o con l’obiettivo del tuo flusso di
scrittura.

Scrivi e basta, senza farti domande e senza pensare a delle


risposte particolari.

Fermati solamente quando hai terminato il tempo a tuo disposizione


o quando il tuo flusso di scrittura inizia a contaminarsi con giudizi e
credenze.

Noterai infatti che per natura è impossibile stoppare il flusso: i


pensieri continueranno a emergere costantemente e la mente non
sarà mai completamente libera.

Tra parentesi, questa condizione di pensiero continuo e persistente è


molto ben conosciuta da chi medita con regolarità.

Cos’altro sapere sul flusso di scrittura


:
Le difficoltà degli esercizi

Quella che molti percepiscono come difficoltà all’inizio è non sapere


cosa scrivere e come dare il giusto incipit al flusso di coscienza.

Se hai problemi a iniziare, semplicemente annota le cose che ti


stanno intorno, il colore della penna, la forma del tavolo o la luce
della finestra.

Dopo di che lascia la mente libera e continua a scrivere senza


fermarti: ricorda che non è importante se le cose che scrivi non
hanno senso o se sono apparentemente disconnesse tra di loro.

Il flusso di coscienza superficialmente è un testo confuso e


disordinato.

Il flusso di coscienza preliminare

Come ho anticipato prima, se sei turbato o hai molti pensieri che ti


ronzano in testa, puoi usare un flusso di scrittura preliminare per
liberartene.

Utilizza la prima parte del tuo quaderno per scrivere tutte le tue
preoccupazioni che ti mettono ansia o che ti assillano.

Ti garantisco che è un ottimo metodo per liberare la mente dalle


emozioni negative e dai pensieri infestanti.
:
Per farlo puoi scrivere il discorso che vorresti fare a una persona in
particolare o quello che vorresti dire a te stesso, ricordando sempre
di farlo senza filtri e senza condizionamenti.

Una potenza devastante

Questa semplice pratica di scrittura è davvero potentissima:


sicuramente è uno degli esercizi di crescita personale che
possono avere un maggiore impatto sulla nostra vita.

Per questa ragione ti consiglio di non scoraggiarti nel caso tu non


riesca a ottenere subito i risultati che speravi.

Prova ad applicarti per qualche giorno, ti garantisco che ne vale


davvero la pena.

Come interpretare il flusso di coscienza

Il mio suggerimento è di non rileggere immediatamente quello che


hai scritto ma di lasciar passare almeno 3 giorni.

Lo so che la tentazione di rileggere tutto è molto forte, ma cerca di


resistere.

Se vuoi fare un’esperienza completa di consapevolezza, prova


l’esercizio una volta al giorno per una settimana e solo dopo rileggi
tutto quello che hai annotato.
:
Interpretare quello che abbiamo scritto spesso non è semplice,
talvolta però saltano fuori dei dettagli della nostra personalità
molto interessanti e soprattutto inediti.

Il flusso di coscienza è una vera e propria esperienza introspettiva


che consiglio a chiunque.

Non è facile, almeno inizialmente, scrivere davvero senza


condizionamenti e senza filtri pregiudiziali, ma con qualche
ripetizione tutto diventerà più semplice e avremmo una
consapevolezza superiore di noi stessi.

Per concludere facciamo un breve riepilogo del sistema.

1. Prepara un quaderno per gli appunti grande e ritagliati 20 o 30


minuti di tempo da solo con te stesso
2. Usa il flusso di coscienza preliminare per scaricare ansia e
preoccupazioni come abbiamo visto
3. Inizia a scrivere tutti i tuoi pensieri sulla carta senza tralasciare
nulla
4. Continua a scrivere in modo selvaggio, senza riflettere
minimamente su quello che stai annotando
5. Ripeti l’esercizio una volta al giorno per almeno 3 giorni
consecutivi
6. Attendi una settimana per rileggere il flusso ed esamina quello
che hai scritto

L’ultima chicca sulla scrittura istintiva


:
L’ultimo consiglio che ti fornisco è di non pensare alle parole, ma di
appuntare tutti i pensieri sfruttando l’automatismo della scrittura.

Nella mia esperienza infatti, riflettere durante il flusso ci impedisce di


far uscire informazioni e dettagli rilevanti che inconsciamente
vogliamo tenere segreti anche a noi stessi.

Durante la stesura del flusso di scrittura entra in gioco anche la


nostra onestà intellettuale, la nostra consapevolezza e la nostra
volontà di lasciare andare veramente i nostri filtri.

Come ti ho anticipato all’inizio dell’articolo, non è affatto semplice ma


è una sfida che alla fine ci darà grandi risultati.

Se vuoi raccontare la tua esperienza con lo stream of consciousness


scrivi nei commenti qui sotto, forse le tue indicazioni potranno essere
utili anche ad altre persone.

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