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monocotiledoni (1 cotiledone)
dicotiledoni (2 cotiledoni)
petali: sono foglioline modificate vivacemente colorate per attirare animali o insetti
responsabili dell’impollinazione zoofila. Insieme di petali forma la corolla.
Calice + corolla = perianzio -> è una parte sterile che protegge stami e pistilli ai quali è affidata la
riproduzione.
Non tutto il polline riesce a fare la fecondazione: solo se avviene il corretto riconoscimento
(polline-stigma) il tubo pollinico (stilo) permetterà il passaggio.
Caratteri distintivi di questo raggruppamento sono:
petalo (=corolla)
antera
filamento
Antera e filamento formano lo stame, un organo maschile. L’insieme degli stami forma androceto.
peduncolo
sepalo (calice): sta alla base del fiore e serve per sostenerlo durante la sua fase di apertura.
stimma
stilo
ovulo
ovario
Stimma, stilo, ovulo e ovario formano il pistillo, un organo femminile. Insieme dei pistilli forma il
gineceto.
Il pistillo si forma nel seguente modo: sulla foglia ci sono i gametofiti, successivamente si formano
gli ovuli e poi il pistillo.
ricettacolo.
i fiori hanno sporofilli specializzati (stami e carpelli).
frutto: luogo dove vengono prodotti e protetti i semi e poi viene facilitata la diffusione.
legno con trachee
Nelle gimnosperme avviene una doppia fecondazione e c’è la riduzione dei gametofiti:
quelli dei maschi (in granulo pollinico) a maturità sono formati da 3 cellule
quelli femminili (nell’ovulo) a maturità hanno 8 nuclei.
Si formano così due nuclei spermatici. Con doppia fecondazione si intende che un nucleo
spermatico si fonderà con la cellula uovo (quindi con il gamete femminile) mentre l’altro si
fonderà con le due cellule polari, formando un tessuto (3n), che è l’endosperma secondario.
perfetti: quando sono provvisti sia di stami (organi maschili) che di pistilli (organi femminili)
imperfetti: quando sono provvisti o di stami o di
pistilli
Gametogenesi femminile.
È composta da una serie di eventi che portano alla formazione del gametofito femminile (ovulo
maturo o sacco embrionale) entro il quale vi è il gamete femminile (cellula uovo).
Avviene nell’ovulo, nell’ovario, dove il numero di gametofiti è già ridotto. Nell’ovulo c’è la cellula
madre delle megaspore che subisce meiosi e forma 4 megaspore (n): 3 degenerano e una va
incontro a divisioni mitotiche;
Successivamente si forma una struttura (ovulo o sacco embrionale) all’interno della quale sono
individuabili sei cellule aploidi o semplicemente 8 nuclei aploidi che hanno nomi e posizioni
diverse:
una cellula uovo, il vero e proprio gamete femminile, affiancata da due sinergidi, si colloca
vicino al micropilo e al foro micropilare, posto alla base dell’ovulo, dal quale entrano i due
nuclei spermatici portati dal tubetto pollinico;
3 cellule antipodali, situati alla parte opposta dell’ovulo
una cellula polare (2 nuclei polari), destinate a fondersi per formare una cellula 2n, situata
al centro, che rappresenta il ‘nucleo secondario dell’endosperma’.
Ricapitolazione:
Sacco embrionale è l’ultimo stadio del gametofito: una fase in cui il gametofito ha 7 cellule
e 8 nuclei. Ovulo è formato da tegumenti (2n) verdi e dal residuo dello sporofito (2n) rosso
+ gametofito giallo + cellula centrale 2n (nuclei polari).
C’è la massima riduzione della generazione gametofitica.
Nel sacco pollinico si formano microspore quando la cellula subisce meiosi; le microspore
all’inizio sono unite da callosio e l’enzima callosio scinde la parete del callosio. Le cavità
sono protette dal tappetto.
Apoidei sono insetti con l’apparato boccale succhiante e la speciale conformazione dei tarsi
e delle tibie hanno permesso la raccolta del polline. Hanno ghiandole ceripare (che
costituiscono un vantaggio reciproco per diffondersi).
Gametogenesi maschile.
nucleo vegetativo
nucleo che, per mitosi, si divide
nuovamente generando due
nuclei generativi o spermatici.
Uno di questi è il gamete
maschile (che si unirà con la
cellula uovo)
Dopo che il polline si è trasferito su un altro fiore avviene la fecondazione e le parti femminili del
fiore fecondato si sviluppano in frutti e semi che saranno dispersi.
Nella zoofila, dal momento che il polline è trasportato dagli animali su un altro fiore, non è più
necessaria una grande produzione di polline in quanto l’impollinazione è garantita anche in luoghi
come il sottobosco, dove non c’è molto vento.
Impollinazione.
Insetti (entomogamia)
uccelli (ornitogamia
pipistrelli (zoterogamia)
vento (anemogamia,
gimnosperme)
acqua (idrogamia)
uomo (artificiale)
anemofila (vento)
entonofila (insetti)
Insetti pronubi.
Le grandi antere gialle penzolano poiché stanno per spargere del polline nel vento.
Più tardi questi fiori diventeranno pistillati, con lunghi stigmi adatti ad intrappolare il polline
trasportato dal vento.
Un esempio di fiori impollinati dal vento è rappresentato dalle graminacee, che sono dicotomiche.
Piante carnivore.
adesive
a scatto
aspirante
a urna
Le foglie hanno subito modificazioni e diventano organi di cattura. Esse possono essere:
FELCE ACQUATICA AZOLLA+CIANOBATTERIO.
- La felce galleggia ed ha molte foglioline che hanno una superficie dorsale in cui c’è la cavità
delle foglioline, che si forma dal ripiegamento della foglia.
- Nella cavità delle foglioline c’è una camera con dentro il cianobatterio che vive appunto
nella cavità; sono presenti anche dei peli che fungono da scambio tra felce e cianobatterio.
Il cianobatterio aumenta la frequenza degli eterocisti per aumentare la capacità di fare
azotofissazione.
- C’è molto ammonio organico, riversato dal cianobatterio, che poi sarà usato dalla zolla per
concimazione naturale (sopravvivenza).
- Avviene anche la regolazione dell’O2 grazie ad un batterio che ne diminuisce la quantità
affinchè l’enzima nitroginasi funzioni efficacemente (massima attività).
- Nella parte basale della cavità avviene la rottura che rilascia ammonio organico nell’acqua
che fa galleggiare la pianta.