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Guaina del fascio

Parenchima
midollare

Parenchima
del legno

Nel fascio collaterale chiuso la porzione xilematica mostra


numerose cellule parenchimatiche e, tutto intorno, cellule
meccaniche che vanno a costituire una guaina perivasale
Sezione di un fusto cavo (Culmo) di una Monocotiledone (Triticum ssp.).
Epidermide

Endodermide di
tipo meccanico

Fascio collaterale chiuso


Floema

Midollo
Metaxilema

Guaina del fascio

Il fascio collaterale chiuso di questa Monocotiledone e’ completamente


circondato da una guaina sclerenchimatica
Altro esempio di “Culmo” di Graminacea con struttura Atactostelica efasci collaterali chiusi.
La corteccia è talmente ridotta che risulta praticamente invisibile.
Guaina perivasale

Parenchima
Del legno

Midollo

Anche in questa figura i fasci collaterali chiusi sono circon dati da una guaina
perivasale e presentano un notevole parenchima xilematico.
La struttura Eustelica di questa Dicotiledone (papavero) mostra distintamente
il cilindro centrale separato dalla corteccia primaria da una guaina sclerenchimatica.
Guaina
sclerenchimatic
Corteccia

Fascio collaterale
Midollo
aperto

E’ interessante osservare, in questa sezione, la presenza di peli epidermici e la


caratteristica struttura dei fasci collaterali aperti (con un cappello sclerenchimatico
di protezione).
Floema
Sclerenchima

Xilema

Stoma

Residuo
procambiale
Già a questo piccolo ingrandimento si può facilmente riconoscere la tipica disposizione Eustelica dei fasci collaterali aperti.
La forma quadrilatera della sezione è dovuta alle costolature, ai quattro vertici, costituite da tessuto meccanico collenchimatico.
Midollo
Fascio collaterale
aperto

Cappello
collenchimatico

Costolatura Pelo caulinare

I fasci collaterali aperti, disposti in struttura Eustelica, sono


protetti da un “cappello” colllechimatico.
Xilema

Floema

Residuo procambiale

Pelo pluricellulare
“vivo”

Costolatura

In questo ingrandimento sono ben visibili i peli epidermici e la“costolatura”


interamente costituita da tessuto Collenchimatico. Si notino le cellule più
esterne del cappello collenchimatico che stanno lignificando.
Fusto di Trifoglio (una pianta erbacea) in inizio di crescita secondaria.
Tra i fasci si puo’ notare una parziale lignificazione, segno di
un fase nuova di crescita della struttura.
“Cappello”
Collenchimatico

Cambio
interfasciale Floema primario

Floema
secondario

Legno
secondario

Cambio
intrafasciale
Legno primario

A questo ingrandimento, e’ ben visibile il nuovo legno ( il deute-


roxilema) che ha iniziato a formarsi tra e dentro i fasci. Con atten-
zione si riconosce, anche, il cambio cribro-vascolare.
Inizio della struttura secondaria di un fusto cavo di Pisello
Cappello sclerenchima
Del vecchio fascio

Nuovo legno

Vecchio fascio

Particolare della figura precedente da cui si può evincere che il cambio cribro
vascolare ha iniziato a funzionare mentre sono ancora ben visibili i resti dei
vecchi fasci conduttori. Al centro lo spazio è vuoto indicando un fusto cavo.
Altro esempio di inizio di struttura secondaria (Erba medica).
Cambio cribro-vascolare

Legno secondar

Floema secondar

Protoxilema
endarco

Cappello
collenchimatico

Ingrandimento della figura 21 dove si osserva il legno secondario con una


struttura istologica diversa rispetto al legno primario; notare la posizione
(endarca) del Protoxilema.
Il legno secondario (di tipo Eteroxilo) mostra due cerchie annuali.
Corteccia

Floema
secondario

Fibre del floema Cambio


cribro-vascolar

Legno
eteroxilo

Legno di chiusu

Particolare della fig. 23 dove la sostanziale uniformita’ tra legno


primaverile ed estivo permette di riconoscere il caratteristico aspetto
della porosita’ di tipo “diffusa”.
Corteccia
Midollo

Xilema secondario

Libro secondario

Questa figura mostra una parte della sezione di un fusto di Dicotiledone in struttura
secondaria.
Corteccia

Protoxilema
endarco

Floema secondario

Midollo

Parenchima di
dilatazione

Ingrandimento della Fig. 25.


Cristalli di ossalato
Parenchima di dilatazione di calcio(druse)

Fibre liberiane

Floema (o libro)
secondario

Cambio cribro-vascolare

Legno secondario eteroxilo


a porosità diffusa

Raggi parenchimatici

Particolare della Fig. 25 e 26 dove, nel libro secondario spiccano i coni del parenchima di dilatazione e gli strati di fibre alternate a
tubi cribrosi e cellule compagne. Il legno secondario e solcato da raggi parenchimatici pluriseriati.
Struttura secondaria di fusto di Dicotiledone.
Ritidoma o scorza

Sug

Cambio Cribro-vascolare

Fex

Raggio midollare
pluriseriato

Mx

Trachea
Px

Xs

Particolare della Fig. 28. Il legno mostra chiaramente un protoxilema endarco (Px), un metaxilema(Mx) intermedio ed un legno secondario (Xs), a
porosita’ diffusa, con grossissime trachee e raggi midollari pluriseriati. Il libro secondario presenta bande tangenziali di fibre extraxilari (Fex),
mentra, esternamente, e’ visibile il sughero (Sug) che, a semicerchi continui, isola il ritidoma dal sistema di conduzione. Le cellule scure, all’in-
terno del midollo, non hanno significato istologico (sono, probabilmente, dovute ad errore di procedura di colorazione)
Corteccia
Sughero

Xilema secondario

Libro secondario

Midollo

La figura, meta’ di una intera sezione, mostra più cerchie annuali


e, in posizione esterna, un Periderma con un sughero ben visibile.
Fibre corticali Libro secondario

Sughero

Protoxilema
Le endarco

Lp

Il legno secondario mostra piu’ cerchie annuali, separate da una striscia che appare piu’ scura, fatta di cellule schiacciate con pareti ispessite
e fortemente lignificate (il cosidetto Legno di chiusura). La porosita’ e’di tipo anulare (particolarmente evidente nel cerchio intermedio) e sono
ben distinti il legno primaverile (Lp) ed il legno estivo (Le)
Legno di chiusura

Mx

Px

Il particolare della Fig. 30 e 31, fortemente ingrandito, ci permette di osservare i diversi aspetti istologici delllo Xilema gia’ descritti nelle figure
precedenti. ( si notino il Protoxilema (Px) ed il Metaxilema (Mx) nettamente differenziati rispetto al legno secondario, i raggi midollari, il legno di chiusura,
il legno primaverile ed estivo)
Su

Ff

Xp

Xe

Il fusto secondario di questa dicotiledone mostra un tipico legno eteroxilo a porosita’ anulare (con legno primaverile Xp ed estivoXe), un libro secondario
con diffuse fibre lignificate (Ff) ed un periderma superficiale con un evidente sughero pluristratificato (Su).
Lp

Px
Lch

Particolare del legno secondario della figura precedente in cui e’ possibile riconoscere il Protoxilema8 (Px), il Legno primario (Lp) ed il legno
secondario con il legno di chiusura 8Lch) che separa due cerchie annuali.
Periderma

Fibre liberiane

Ingrandimento della porzione corticale della Figura 33 in cui risultano particolarmente evidenti le fibre liberiane lignificate ed il periderma.
I granuli colorati in marrone scuro sono cristalli di ossalato di calcio.
Legno secondario
omoxilo

Ri

False
cerchie
Periderma

Fusto secondario di Gimnosperma

Il fusto secondario di questa pianta presenta il tipico legno omoxilo (Lo) a porosita’ anulare (anche se poco evidente) con numerosi cerchi annuali
(di cui alcuni sono false cerchie), una zona corticale purtroppo poco risolta, un periderma superficiale ed un Ritidoma (Ri) desquamante
Legno secondario
eteroxilo

Libro secondario

Parenchima di
dilatazione

Protoxilema

In questa struttura e’ facilmente riconoscibile un legno secondario eteroxilo a porosita’ anulare ed un libro secondario caratterizzato da numerose
fibre lignificate ed un parenchima di dilatazione piuttosto evidente. Il sughero non si e’ ancora formato mentre sono numerosi i cristalli di ossalato
di calcio.

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