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ESERCITAZIONI VARIE

MONETA, ECONOMIE APERTE E DISCOCCUPAZIONE

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Si consideri un’economia dove gli unici beni commerciati sono noci di cocco e
ananas. Lo scorso anno 100 noci di cocco sono state vendute al prezzo di un euro
l’una e 200 ananas al prezzo di 2,5 euro l’una. Se l’offerta di moneta era pari a 100
euro, a quanto ammontava la velocità di circolazione della moneta?

a) 30
b) 15
c) 6
d) 5

MV = PY V = (PY)/M

100*V = (100*1) + (200*2.5)


100*V = 100 + 500
V=6

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46. Secondo la teoria quantitativa, un raddoppio dell’offerta di moneta, a parità del
livello del PIL reale, determina:
a) una riduzione del livello dei prezzi a metà se la velocità di circolazione rimane
invariata
b) un raddoppio del livello dei prezzi se la velocità di circolazione rimane
invariata
c) una riduzione del livello dei prezzi a metà se la velocità di circolazione
aumenta del 50 per cento
d) nessuna delle precedenti

MV = PY
(ΔM/M) + (ΔV/V) = (ΔP/P) + (ΔY/Y)
100% = (ΔP/P)

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Secondo l’equazione di Fisher un aumento dell’1 per cento del tasso di inflazione
determina una crescita dell’1 per cento:

a) del tasso di interesse reale


b) del tasso di interesse nominale
c) dell’offerta di moneta
d) della velocità di circolazione della moneta

Equazione di Fisher:
i=r+π o r=i-π
i–r=π

Secondo l’equazione di Fisher, un aumento dell’1% del tasso di inflazione provoca


un aumento dell’1% del tasso di interesse nominale.
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Quale delle seguenti affermazioni è sicuramente falsa?

a) Se il tasso di inflazione è superiore al tasso di interesse nominale il tasso di


interesse reale è negativo
b) Se il tasso di inflazione è superiore al tasso di interesse reale il tasso di interesse
nominale è negativo
c) Se il tasso di interesse nominale è superiore a quello reale il tasso di inflazione è
positivo
d) Nessuna delle precedenti

Equazione di Fisher:
i=r+π
a) π > i ovvero π > r + π r<0
b) π > r ovvero π > i – π i < 2π (Non sappiamo se i è positivo o
negativo)
c) i > r ovvero r + π > r π>0

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Quando il Governo aumenta le proprie entrate stampando moneta impone una tassa
da inflazione perché:

a) Il valore reale della moneta diminuisce


b) Il tasso di interesse diminuisce
c) La differenza tra tasso di interesse nominale e reale diminuisce
d) Il valore nominale della moneta diminuisce

L’aumento dell’offerta di moneta, in base alle teoria quantitativa della moneta,


genera inflazione che, a sua volta, riduce il potere d’acquisto della moneta già in
circolazione (imposta da inflazione).

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Secondo la dicotomia classica, in base alla quale le variabili nominali non hanno effetto
sulle variabili reali, quali delle seguenti variabili è influenzata dall’offerta di moneta?
a) Il livello dei consumi
b) Il salario reale
c) Il tasso di interesse reale
d) Il tasso di crescita del PIL nominale

Variabili reali:
- livello dei consumi reali
- salario reale
- tasso di interesse reale

Variabili nominali:
- Pil nominale

MV = PY ovvero se aumenta M aumenta P

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Se le esportazioni nette sono positive quale delle seguenti affermazioni è falsa?

a) L’output interno eccede la spesa interna


b) Il risparmio interno eccede l’investimento interno
c) Deflusso netto di capitale è positivo
d) C’è un deficit della bilancia commerciale

a) NX > 0 ovvero Y – (C + I + G) > 0; da cui Y > (C + I + G)


L’output interno eccede la spesa interna

b) NX ovvero S – I > 0; da cui S > I


Il risparmio interno eccede l’investimento interno

c) S – I > 0
Deflusso netto di capitali positivo

d) NX = EX – IM > 0
Avanzo della bilancia commerciale

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In una piccola economia aperta con un livello dato dei fattori di produzione, se il
Governo impedisce le importazioni di auto straniere allora le esportazioni:

a) aumentano perché diminuisce il numero di auto importate


b) restano costanti perché i risparmi e gli investimenti non variano
c) Diminuiscono perché il tasso di cambio reale aumenta
d) aumentano perché il tasso di cambio reale diminuisce

Una politica commerciale protezionista ha tre effetti:


1. la riduzione delle importazioni determina un aumento delle esportazioni nette
2. l’aumento delle esportazioni nette determina un incremento del tasso di cambio
reale
3. l’aumento del tasso di cambio reale determina una riduzione delle esportazioni

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ΔIM = ΔEX ovvero ΔNX = 0

ε’ B

A NX’
ε

NX

Mercato
delle valute
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57. Considerate i seguenti dati relativi ad una piccola economia aperta:

Y = 1000
C = 700
G = 150
I = 250 – 10 r*

Il tasso di interesse mondiale è 5%. A quanto ammontano le esportazioni nette di questa


economia?

a) 50
b) – 50
c) 150
d) – 150

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I = 250 – 10r*
I = 250 – 10*5 = 200
NX = Y – C – I – G = 1000 – 700 – 200 – 150 = – 50
C + I + G = 1050

Y<C+I+G prodotto < spesa interna


S = Y – C- G ; S = 150 ovvero
S<I deflusso netto di capitale negativo

EX < IM (NX < 0)

L’economia prende a presto fondi dall’estero

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In una piccola economia aperta con un livello dato dei fattori di produzione, se uno
Stato parte da una situazione di pareggio della bilancia commerciale (NX = 0) cosa
accade nell’equilibrio di lungo periodo in seguito a una riduzione delle tasse a
parità di spesa pubblica?

a) Il deflusso netto di capitale diventa negativo


b) Il tasso di interesse aumenta
c) Le esportazioni nette aumentano
d) La bilancia commerciale va in surplus

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L’economia aperta
Capitolo 5

59. In una piccola economia aperta con un livello dato dei fattori di produzione, se
uno Stato parte da una situazione di pareggio della bilancia commerciale (NX = 0)
cosa accade nell’equilibrio di lungo periodo in seguito a un incremento del tasso di
interesse mondiale?

a) Deflusso netto di capitale negativo e un avanzo delle partite correnti


b) Deflusso netto di capitale positivo e un avanzo delle partite correnti
c) Deflusso netto di capitale positivo e un disavanzo delle partite correnti
d) Deflusso netto di capitale negativo e un disavanzo delle partite correnti

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60. Se il tasso di cambio nominale è pari a 1$ contro 150 yen giapponesi e un Big Mac
costa 2$ in US e 300 yen in Giappone, allora il tasso di cambio reale tra US Giappone
è pari a:
a) 1
b) 2
c) 150
d) 300

Tasso di cambio nominale: quantità di moneta estera (yen) necessaria per acquistare
una unità di moneta nazionale (dollaro)
1 $ = 150 yen
e = 150 / 1 = 150
Tasso di cambio reale: prezzo relativo dei Big Mac in US contro i Big Mac in
Giappone. Quanti Big Mac americani bisogna cedere per acquistare 1 Big Mac in
Giappone?
ε = (ePUS) / PG
ε = (150*2)/ 300 = 1
La ragione di scambio tra i due beni è pari ad 1: il prezzo dei Big Mac in US è uguale
al prezzo dei Big Mac in Giappone.

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L’economia aperta
Capitolo 5

Tasso di cambio nominale: quantità di moneta estera (yen) necessaria per


acquistare una unità di moneta nazionale (dollaro)
1 $ = 150 yen
e = 150 / 1 = 150

Tasso di cambio reale: prezzo relativo dei Big Mac in US contro i Big Mac in
Giappone. Quanti Big Mac americani bisogna cedere per acquistare 1 Big Mac in
Giappone?
ε = (ePUS) / PG
ε = (150*2)/ 300 = 1

La ragione di scambio tra i due beni è pari ad 1: il prezzo dei Big Mac in US è
uguale al prezzo dei Big Mac in Giappone.

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L’economia aperta
Capitolo 5

67. Si supponga che il tasso di cambio nominale sia di 0,75 euro per dollaro e che
una Fiat 500 costi 10.000 euro in Italia e 12.000 dollari negli Stati Uniti. Qual è il
tasso di cambio reale (suggerimento: non occorre calcolarlo ma è sufficiente
andare per esclusione)?
a) 0,75
b) 0,9
c) 1,2
d) 1,1

e = 1 $ per 0,75 euro


ε = (e*P)/P* = (12000*0,75)/10000 = 9000/10000 = 0,9

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L’economia aperta
Capitolo 5

68. In una piccola economia aperta con un livello dato dei fattori di produzione,
quale dei seguenti eventi determina un deprezzamento del tasso di cambio reale?
a) Un aumento esogeno della domanda estera di beni nazionali
b) Una diminuzione esogena degli investimenti
c) Una crescita della spesa pubblica
d) Una riduzione delle tasse

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La disoccupazione
Capitolo 6

75. La disoccupazione frizionale ha origine perché:


a) il salario minimo è troppo elevato
b) i sindacati condizionano il mercato del lavoro
c) sono presenti rigidità nel meccanismo di formazione dei salari
d) è necessario del tempo perché le imprese e i lavoratori trovino un abbinamento
ottimale

La disoccupazione frizionale è legata al tempo necessario per la ricerca di un


nuovo impiego.

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La disoccupazione
Capitolo 6

78. La necessità di fissare i salari a un livello definito “efficiente” determina:


a) disoccupazione strutturale
b) salari inferiori a quelli di equilibrio
c) minori profitti per le imprese
d) minore produttività dei lavoratori

I salari di efficienza rappresentano una delle cause della rigidità salariale che causa
disoccupazione strutturale.

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La disoccupazione
Capitolo 6

79. Rispetto alla disoccupazione di lungo periodo, quella di breve periodo è più
probabile che sia:
a) frizionale
b) strutturale
c) il risultato della presenza di minimi salariali
d) il risultato della presenza di sindacati assai forti

La disoccupazione di breve periodo è più probabile che sia una disoccupazione


frizionale.

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