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Normale CMAVD
CMAVD – alterazioni morfologiche e
genetica
• La parete del ventricolo destro può essere ispessita
o assottigliata, in modo focale o diffuso. La cavità
del ventricolo è dilatata
• All’esame microscopico porzioni più o meno estese
di miocardio sono sostituite da tessuto adiposo o
fibroso, quindi la forza di contrazione è ridotta
• L’alterazione genetica riguarda proteine delle
giunzioni intercellulari
• La trasmissione genetica è autosomica dominante o
recessiva.
CMAVD - diagnosi
• I sintomi, quando compaiono, sono rappresentati
da sincope o palpitazioni, in genere sotto sforzo
• L’obiettività cardiaca è in genere negativa
• L’ECG mostra spesso anomalie, che però possono
essere poco specifiche
• L’ecocardiografia mostra la dilatazione del
ventricolo destro, con funzione sistolica ridotta
• La RM permette di definire con maggior precisione
la presenza e la distribuzione del tessuto fibro-
adiposo
• Altre indagini utili: lo studio elettrofisiologico
endocavitario e la biopsia miocardica.
CMAVD e attività sportiva
https://online.epocrates.com/diseases/40071/Wolff-Parkinson-White-syndrome/Image-Library
Sindrome di Wolff-Parkinson-White (WPW)
Fattori esterni
• Squilibri idro-elettrolitici
Alterazioni del sistema di conduzione • Clima
• Vie anomale (WPW) • Farmaci, doping
INSTABILITÀ ELETTRICA
FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE
MORTE IMPROVVISA
da P. Zeppilli, Manuale di Medicina dello Sport, modif.
Prevenzione della MIS
• Controlli medici accurati per tutti i soggetti che praticano
attività sportiva, e soprattutto per chi pratica attività
agonistica, anche a livello amatoriale
• Sensibilizzazione degli atleti e di tutti i professionisti del
mondo dello sport alla necessità di praticare lo sport in
condizioni di sicurezza
• Correzione dei fattori di rischio modificabili, in particolare di
quelli che favoriscono l’aterosclerosi
• Attenzione, da parte degli atleti e di chi li segue, per i
sintomi che possono essere ‘di allarme’: dolore toracico,
palpitazioni, presincope e sincope
• Diffusione delle istruzioni per il primo soccorso in caso di
emergenza cardiorespiratoria.
Commotio cordis - 1
Pressione idrostatica
Pressione oncotica
FORMAZIONE
DELLA LINFA
Fisiopatologia dell’edema
• Meccanismi che portano alla formazione
dell’edema:
• Aumento della pressione idrostatica nei capillari
• Riduzione della pressione oncotica nel plasma
• Ostacolo alla produzione della linfa
• Aumento della permeabilità della parete
capillare.
• L’edema può essere localizzato o generalizzato.
Patogenesi dell’edema da stasi
Pressione idrostatica
EDEMA
Pressione oncotica
FORMAZIONE
DELLA LINFA
Patogenesi dell’edema da ridotta pressione
oncotica
Pressione idrostatica
EDEMA
Pressione oncotica
FORMAZIONE
DELLA LINFA
Patogenesi del linfedema
Pressione idrostatica
LINFEDEMA
Pressione oncotica
FORMAZIONE
DELLA LINFA
Patogenesi dell’edema da aumentata
permeabilità della parete capillare
Pressione idrostatica
EDEMA
Pressione oncotica
FORMAZIONE
DELLA LINFA
L’edema dell’insufficienza cardiaca
• È la forma più comune di edema generalizzato.
• È dovuto ad aumento della pressione idrostatica nei
capillari, secondario alla ridotta funzione di pompa
del cuore
• L’edema è aggravato da meccanismi che, attivati
dalla ridotta portata cardiaca, portano a ritenzione
idrosalina. Quindi l’edema si accompagna a
diminuzione della diuresi (oliguria).
Caratteristiche cliniche dell’edema di
origine cardiaca
• La distribuzione dell’edema è influenzata dalla forza di
gravità: inizia a livello perimalleolare e si estende
progressivamente verso le parti prossimali degli arti
inferiori
• L’edema è meno evidente al mattino e aumenta
progressivamente durante la giornata, quando il
paziente è in piedi o seduto
• Durante la notte il liquido interstiziale viene
parzialmente riassorbito e questo provoca un
aumento della diuresi (nicturia).
Meccanismo della dispnea nello
scompenso cardiaco
• La disfunzione del ventricolo sinistro provoca stasi
nel piccolo circolo, aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari e quindi edema
interstiziale e alveolare
• L’edema riduce la distensibilità polmonare e
aumenta il lavoro richiesto ai muscoli respiratori
• L’accumulo di liquido interstiziale e alveolare
ostacola la diffusione dell’ossigeno dall’aria al
sangue.
Dispnea dello scompenso cardiaco