Giuntina
ISBN 978-88-8057-584-9
Giorgio Mortara,
Presidente dell’Associazione Medica Ebraica
Jaqueline Fellus,
Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
1. Aria
2. Cibo e Bevande
3. Emozioni
5. Sonno e Veglia
Una volta che l’uomo sia uscito dal bagno […] aspetti fino
a riprendersi: faccia riposare il suo corpo, e dopo mangi; se poi
dorme un po’, una volta uscito dal bagno e prima di mangiare,
questo è molto, molto buono.
6. Escrezione e Ritenzione
7. La buona salute
8. Forze interiori
9. L’abitudine
12. Conclusioni
Bibliografia
1
Qoheleth Rabbah 7.
2
Genesi 1, 27.
3
Genesi 1, 15 - 17.
4
Genesi 3, 1 - 6.
5
Genesi 2, 16 - 17.
6
Genesi 6, 5.
7
Genesi 6, 11 - 12.
8
Genesi 20, 10 - 11.
9
Deuteronomio 20, 10 - 20
10
Si veda Rashi in loco.
11
Mishneh Torah, Hilchoth Melachim 6, 8 - 9
12
Shemoth Rabbah 35, 2
13
Salmi 24,1
14
Mishneh Torah, Hilchoth Melachim 6, 10
15
Levitico. 19, 19; Deuteronomio 22, 9
16
Levitico 22, 24
17
vedi S.R. Hirsch
18
Sanhedrin 56b
19
Lachay Roì, pag. 15
5. Shabbat
20
Genesi 1, 1
21
Melachà: azione proibita durante lo Shabbat. È un atto che
manifesta il dominio dell’uomo sulla natura, eseguito mediante l’uso
costruttivo e/o distruttivo della sua intelligenza e abilità.
22
Esodo 20, 8 - 11
6. Altre mitzvot
23
Deuteronomio 22, 10
24
Deuteronomio 22 , 6 - 7
25
Levitico 22, 28
26
Guida dei perplessi 3, 48
27
Mishneh Torah, hilchot rotzeach ushmirat nefesh 13, 13
28
Meiri, Baba Metzia 32b
29
Oggetti che non sono destinati a essere usati di Shabbàth per-
ché la loro natura li rende inadatti a essere maneggiati di Shabbàth
o perché non vengono normalmente usati, o semplicemente perché
non esistevano allorché lo Shabbàth è iniziato. Il significato della
parola muktze è “messo da parte”, “escluso”, vale a dire escluso
dalla nostra mente: ciò che non è nella nostra intenzione usare di
Shabbàth.
30
Talmud Bavlì, Shabbath 128b
31
Talmud Bavlì, Berachoth 40a
32
Shemoth Rabbah 2, 2
33
Sefer Chasidim, 142
34
Tehillim 145, 9
35
Talmud Bavlì , Baba Metzia 85a
36
Numeri 22
37
Moreh Nevuchim 3, 17
38
Maestri che vissero dall’XI al XV secolo circa, nell’era prima
che fosse scritto lo Shulchan Arukh (1563).
39
Maestri successivi allo Shulkhan Arukh (1563) fino ai giorni
nostri.
40
Rashi, in Shabbat 128b; Rabbeinu Peretz, in Baba Metzia
32b; Shittà Mekubetzet, in Baba Metzia 32b, cita un Raavad; Sefer
Charedim 14, 1; Chasam Sofer, in Baba Metzia 32b.
41
Orach Chaim 468:2
42
Genesi 1, 29 - 30
43
Genesi 9, 3
44
Sanhedrin, 59b; Bereshit Rabba e Yalkut Shimoni e molti
altri commentatori: Rashi, Ramban, Rambam, Radak, Abravanel,
Malbim, Hirsch
45
Rashi in Bereshit 1, 29 come Ramban, Or HaChajim, Mal-
bim; Radak in Bereshit 1, 25
46
Em LaMiqra, Bereshit 9, 3
47
Sanhedrin 69b
48
Genesi 9, 3
49
Rashi in Genesi 1, 29
50
Sanhedrin 59b; Rashi in Genesi 9, 3
51
Genesi 9, 3 - 4
52
Levitico 17
53
Deuteronomio 12
54
Chullin 16b; Midrash Vaikrà Rabba 22, 4
55
Joseph Albo, Sefer HaYkarim 3, 15
56
Talmud Bavlì, Chullin 84a
57
Genesi 9, 4
58
Levitico 3, 17
59
Levitico 7, 26
60
Levitico 19, 26
61
Deuteronomio 12, 23
62
Bereshith Rabba 44, 1
Isaia 11, 6 - 9
63
o “impurità”.
65
Levitico 11, 1-8
66
Rambam, Hilchot Machalot Asurot 3, 1.
67
Shach 80, 1; Chochmath Adam 36, 1; Darcheih Tshuvah 80,
3; Chazon Ish, Yoreh Deah 11:4, 5.
68
Levitico 11, 13-19
69
Pentateuco.
70
La Tradizione Orale, tramandata oralmente da Mosè fino
all’epoca del Secondo Tempio di Gerusalemme e trascritta nella
Mishnah e nella Ghemarah (Talmud) tra il II e il VI secolo e.v., e
sviluppata in seguito nella letteratura rabbinica fino ai giorni nostri.
71
Esodo 22, 30
72
Deuteronomio 14, 21
73
Deuteronomio 12, 21-23
74
Macellazione Rituale Ebraica
75
Levitico 17, 15
76
Levitico 11, 20 - 23
77
Levitico 11, 41 - 44
78
Levitico 11, 9-12
79
Levitico 11, 45-47
80
Levitico 3, 17
81
Levitico 7, 26 - 27; 17, 10 - 14
82
Deuteronomio 12, 23 - 25
83
Genesi 32, 33: per questo gli Israeliti, fino ad oggi, non man-
giano il nervo sciatico, che è sopra l’articolazione del femore, perché
quegli aveva colpito l’articolazione del femore di Giacobbe nel ner-
vo sciatico.
84
Levitico 3, 17; Si veda Shulchan Aruch, Yoreh Deah 64, 1.
85
Deuteronomio 32, 36 - 38
86
Esodo 23, 19; 34, 26; Deuteronomio 14, 21
87
Rambam 9, 4
88
Midrash Tanchumà, Chukat
89
Maimonide, Guida dei Perplessi III, 48
90
De Virtutibus 143 - 144
91
Levitico. 19, 19; Deuteronomio 22, 9
92
Aruch HaShulchan 113, 2
93
Rambam 17, 9; Avodah Zarah 35b - Rashi in loco
94
Levitico 19, 18
95
Levitico 19, 16
96
Esodo 21, 18 - 19
97
Talmud Bavli, Baba Kamma 85a
98
Talmud Bavli, Pesachim 64b
99
Sefer Hasidim, 592
100
Mishnah, Kiddushin 4, 14
101
Rabbi Nachman di Bratzlav
Egli replicò: «Non vedi gli attrezzi nella mia mano? Se io non colti-
vassi la vigna, non la curassi, non la potassi, essa non produrrebbe
i suoi frutti!». Gli dissero: «Stolto, non hai imparato allora dal
tuo lavoro? Come è scritto: i giorni dell’uomo sono come l’erba,
egli fiorisce come il fiore dei campi 102; l’uomo è come l’albero del
campo 103. Così come l’albero se non lo curi e non lo poti non può
crescere e dare frutti, così è anche il corpo umano. La medicina è
come il fertilizzante e il medico e come l’agricoltore. È volontà del
Creatore che il medico sia il suo collaboratore nel prendersi cura
delle creature» 104.
102
Salmi 103, 15
103
Deuteronomio 20, 19
104
Midrash Shmuel 4, 7; Zohar 3
105
Avodah Zarah 20b
106
Talmud Bavli, Taanit 21b
107
Talmud Bavli, Bava Kamma 85a
108
Shir HaShirim Rabbah 6, 2
109
Talmud Bavli, Sanhedrin 17b; Talmud Yerushalmi, Kid-
dushin 66b
110
Legge Religiosa Ebraica
111
Precetti della Torah
112
ad eccezione della festa di Purim
115
I Cr. 28, 9
116
Sanhedrin 106a
117
Shemot 19,8
118
Shemot 24, 7
119
Rabbi Menachem Mendel di Kotzk
120
Isaia 6, 3
121
Levitico 11, 43
122
Talmud Bavlì, Yoma 39a
123
Deuteronomio 8, 3
124
Pesikta 165b
125
Gheenna
126
Talmud Bavlì, Sotah 41b
127
Moreh Nevuchim 3, 48
1. Principi introduttivi
1
Avot 2,4
2. Ecologia
5. Vegetarianesimo
Bibliografia
1. Introduzione
1
Vedi http://www.grandin.com/ritual/kosher.slaugh.html
4. Conclusioni
5. Una riflessione
2
Vedi http://www.mirror.co.uk/news/uk-news/pigs-strung-up-
shot-train-3157055 18/02/2014
Bibliografia
1. Introduzione
2. I cibi kasher
La distinzione tra cibi kasher e non kasher risale a mol-
1
Hallberg L., Iron requirements. Comments on methods and
some crucial concepts in iron nutrition, Biol Trace Elem Res. 1992
Oct;35(1):25-45. Review.
2
Rabbi Kalman Packouz, Why Kosher? Keeping kosher offers
a variety of spiritual and practical benefits, http://www.aish.com/
jl/m/48945306.html.
Bibliografia
2. Il mercato kasher
4. Conclusioni
1
Vedi sull’argomento Toaff 2004a, 47-53.
2
Vedi in particolare Toaff 2002b, 185-197, 260-262; Toaff
2002a, 135-148; Toaff 2011, 7-21.
3
Sull’allevamento e i consumi dell’oca da parte degli ebrei del-
le terre tedesche e nell’Italia settentrionale vedi in particolare Toaff
2004b, 236-241ò Toaff 2011, 55-69, 215-232.
4
Sulla cosiddetta «cultura dell’oca» nel mondo ebraico tede-
sco di lingua yiddish nel Medioevo vedi in particolare Cooper 1993,
180-190.
5
Bartolomeo Scappi, Opra dell’arte di cucinare, Venezia 1570,
libro II, cap. 150. Vedi in proposito F. Sabban e S. Serventi, A tavola
nel Rinascimento, Bari 1996, 30, 67-68.
8
Tomaso Garzoni, La piazza universale di tutte le professioni
del mondo, Venezia 1599, p. 497.
9
Vedi sull’argomento P. Camporesi, «La porta chiusa. Bolo-
gna, gli Ebrei, il Ghetto», in S. Vincenzi (a cura di), Il Ghetto. Bolo-
gna. Storia e rinascita di un luogo, Bologna 1993, 106.
10
R. Segre, «Gli ebrei e il mercato delle carni a Casale Monfer-
rato nel tardo Cinquecento», in S. Sierra (a cura di), Miscellanea di
studi in memoria di Dario Disegni, Torino 1969, 219-237.
11
Toaff 2011, 57-70.
12
A.J. Grieco in Zakhor. Rivista di storia degli ebrei d’Italia,
V/2001-2002, 179-181.
13
Artusi, 1891, pp. 354-355.
14
Cooper 1993, 189-190.
16
Roden 1997, passim; Cooper 1993, 190; Toaff 2004c, 794-
797; Toaff 2011, 158-160, 204-205.
17
Vedi sul tema delle uova nell’alimentazione ebraica Roden
2000, 356, che riprende quanto già pubblicato in Roden 1997, pas-
sim..
18
Toaff 2004c, 794-795; Cooper 1993, passim.
129-130, 193-194.
21
Vedi sull’argomento Toaff 2007, 31-50.
22
Roden 1997, passim.
23
Toaff 2007, 39-40; Toaff 2004c, 797-801; Toaff 2011, 192.
24
Sugli huevos haminados vedi Toaff 2007, 45; Toaff 2011, 128-
129, 191.
25
Toaff 2011, 106.
309-310; Toaff 2000, 108-109; Toaff 2002b, 185-197; Toaff 2007, 39-
40, 48-49; Toaff 2011, 106-107, 208-210.
27
D.M. Gitliz e L. Kay Davidson, A Drizzle of Honey. The
Lives and Recipes of Spain’s Secret Jews, New York 1999.
192-193.
32
A. Frugoli, Politica e scalcaria, Roma 1638, 77;V. Tanara, L’e-
conomia del cittadino in villa, Bologna 1644, 244; A. Balletti, Gli
ebrei e gli Estensi, Reggio Emilia 1930, 137; Capatti e Montanari
1999, 48-49.
33
Artusi 1891, 178.
35
Toaff 2011, 78-85, 200-205.
38
Vedi sull’argomento Roden 1997, 115, 131, 405; Cooper
1993, 79-85; Toaff 2011, 87-97.
Bibliografia
4. Alimentazione e salute
5. Kasherut e salute
Carni
6. Pesce
7. Cereali
8. Latte e derivati
9. Ortaggi e frutta
10. Condimenti
11. Dolci
12. Bevande
13. Curiosità
Bibliografia
Il vino e la salute
2. Il vino kasher
bìdvarò «tutto è stato creato con la Sua parola», sul vino di-
ciamo borè peri hagafen «che ha creato il frutto della vite».
Il vino è uno dei componenti essenziali nei servizi sa-
cramentali ebraici, sia in casa sia in sinagoga e assume un
valore specifico legato alla celebrazione delle festività e de-
gli altri eventi del ciclo della vita. Per questo motivo la pu-
rezza e la santità del vino sono strettamente disciplinate da
una normativa puntuale. Si tratta della più antica legge al
mondo sulla vinificazione: gli ebrei, per primi, hanno rego-
lato ogni aspetto legato alla produzione del vino, preceden-
do di secoli ogni altra legge in materia.
L’equivoco più diffuso sui vini kasher è che siano “be-
nedetti” dai rabbini. Semmai è vero il contrario e cioè che
la certificazione kasher permette a chiunque di compiere
benedizioni attraverso il vino. Il controllo rigoroso e pun-
tuale cui è soggetto riguarda l’intera fase che va dalla col-
tivazione alla vinificazione. Per quanto riguarda la coltiva-
zione, anzitutto una premessa: vini kasher non richiedono
vigneti di proprietà ebraica, come tutta la frutta, le uve, so-
no intrinsecamente “idonee”. La normativa ebraica entra in
vigore dal momento della pigiatura delle uve, quando inizia
il processo di vinificazione. Tuttavia, tre regole fondamen-
tali sovrintendono la coltivazione in Terra d’Israele:
1
Esodo 6:6
5. Il vino e la tavola
2
Ariel Toaff, Mangiare alla giudia, Il Mulino, Bologna 2011
Bibliografia
Giuntina