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Affinchè l’edificio possa realizzare il fine per qui è stato realizzato deve
comunque mantenere le sue caratterstische fisiche e geometriche
indipendentemente dalle azioni a cui è sottoposto, ovvero deve risultare
STABILE
RESISTENTE
NON DEFORMABILE
Morgan Library - New York
2000-2006 . RPBW
Azione e reazione sono uguali e contrarie e che tutte le forze che agiscono su un sistema in
equilibrio si annullano a vicenda.
Un materiale solido può resistere ad una forza esterna solo cambiando la sua forma,
allungandosi se soggetto ad una forza di trazione, contraendosi se soggetto ad una forza di
compressione;
Un materiale solido è elastico quando riacquista forma e dimensione originale quando viene
rimosso un carico che era stato applicato in precedenza
Comportamento
completamente
elastico.
Carico
L’allungamento
dipende linearmente
dell’intensità della
forza applicata
Allungamento
EQUILIBRIO
Forza agente A
Oggetto in equilibrio nello spazio Struttura stabile nello spazio Forza Peso P
Le Leggi di Newton non ci dicono nulla sulla provenienza e sulla natura delle forze che
agiscono sui corpi e sulle strutture.
EQUILIBRIO E DEFORMAZIONE
Negli organismi viventi e nelle strutture in equilibrio dinamico
l’equilibrio si raggiunge attraverso il bilanciamento delle azioni, di forze
meccaniche, simultanee e concorrenti: AZIONI E REAZIONI
EQUILIBRIO E DEFORMAZIONE
Trazione
Un solido deformato a
Trazione si allunga grazie
ad un allontanamento
relativo degli atomi che lo
costituiscono
Compressione
Un solido deformato a
Compressione si accorcia
per l’avvicinamento relativo
degli atomi che lo
costituiscono
EQUILIBRIO E DEFORMAZIONE Prova di trazione provette
di profilati in acciaio
Equilibrio, quiete:
legami atomici non
sollecitati
Trazione
Calcestruzzi - Prova di
rottura a compressione
Compressione
SFORZO E DEFORMAZIONE
FORZE + MATERIALI
Compressione Trazione
Ghisa
Tradizionale 700-1400 70-140
Moderna 1400-2800 140-280
Altri metalli
Alluminio colato puro 700 70
Leghe 1400-5600 140-560
Rame 1400 140
Ottoni 1200-4000 120-400
Leghe di titanio 7100-14300 710-1400
Non Metalli
Legno, abete
direzione della fibra 1000 100
La misura dello sforzo perpendicolare alla fibra 31 3
Vetro 300-1700 30-170
Lo sforzo può essere espresso attraverso qualunque Materiali ceramici 300-3500 30-350
Mattone comune 51 5
unità di forza divisa per qualunque unità di superficie Cemento e Calcestruzzo 41 4
Lino 7100 710
Cotone 3600 360
Seta 3600 360
V = P / A = N / m2 = Kg / cm2 Corda di canapa 820 80
Cuoio 410 40
Ossa 1400 140
EQUILIBRIO E DEFORMAZIONE
PROVA A TRAZIONE DI UN PROVINO PLASTICO
Sforzo/Deformazione - Concetto di Deformazione Assiale
P
H=l/L
l=dL
L
Le provette di trazione di cilindri di acciaio
fotografate a diversi stadi della prova di trazione
nota
il TAGLIO può essere intuitivamente associato ad uno
SCORRIMENTO , ovvero alle tendenza a scorrere tra due sezioni
adiacenti dello stesso materiale quando viene applicata una forza
W
Lo SFORZO DI TAGLIO è la forza di taglio che agisce per unità di
P
superfici della sezione del materiale su cui la forza agisce
W = P/ A
forza di taglio P W J
W= area A
A La deformazione è
rappresentata dall’angolo
J formato tra le due
sezioni
La deformazione di taglio J
COMPORTAMENTO STRUTTURALE E MECCANICO DEI MATERIALI
P
La conoscenza delle PROPRIETÀ MECCANICHE dei materiali è necessaria per
poter valutare la loro capacità di resistere a carichi e sollecitazioni in l=dL
esercizio e quindi di sopportare SFORZI e DEFORMAZIONI, ovvero di
L
deformarsi sotto carico all’interno di limiti verificabili.
V = P/ A H=l/L
P
Hooke avverma che in un corpo elastico (molla) esiste una PROPORZIONALITÀ
DIRETTA tra sforzo e deformazione, ma fuori dal campo elastico e soprattutto in
presenza di strutture complesse e composite la deformaszione effettiva dipende
dalla FORMA, dalle DIMENSIONI GEOMETRICHE della struttura
e dal MATERIALE di cui è fatto.
ELASTICITÀ E RIGIDITÀ
THOMAS YOUNG (1773-1829)
Mette in relazione SFORZI e DEFORMAZIONI in funzione del
materiali in cui si possono osservare, codificando le
osservazioni di Hooke attraverso il rapporto
Sforzo
V
= = E = costante
Deformazione
H
La costante E – Modulo di Young - descrive quanto siano DEFORMABILI elasticamente i materiali allo stato
puro, ne identifica l’attitudine a deformarsi per effetto E 1/E
Materiali
Kg/cm2 Kg/cm2
di una sollecitazione di trazione o di compressione.
Ferro omogeneo 2.000.000 0.00000050
E = = = Kg/cm 2
Ghisa 1.000.000 0.0000010
H n Legno 100.000- 0.000010-
Parallelamente alle 150.00 0.0000067
Il modulo di Young è anche il parametro di valutazione oltre che fibre
dell’elasticità anche della RIGIDITÀ di un materiale, ovvero la sua capacità Pietre naturali 180.000- 0.0000056-
1.000.000 0.0000010
di assorbire i carichi OPPONENDOSI alle deformazioni
Laterizi 50.000- 0,00002-
1 100.000 0,00001
Rigidità = = cm2/Kg Calcestruzzi 200.000- 0,00001-
ELASTICITÀ 350.000 0,00000286
Gomma 70 0,014285
ELASTICITÀ E RIGIDITÀ V acciaio
alluminio
La conoscenza del modulo di Young, di Elasticità e Rigidezza,
legno
dei materiali è importante soprattutto quando si associano
gomma
diversi materiali che possono avere rigidità diverse, che
H
possono quindi portare a deformazioni e quindi spostamenti Limite elastico
Limite di snervamento
differenziati.
Fase plastica
Fase di snervamento
Fase elastica
PLASTICITÀ:
rappresenta la capacità di un materiale di deformarsi sotto carico in modo permanente,
oltre il limite di elasticità, senza arrivare a rottura.
ELASTICITÀ E RIGIDITÀ
Definizioni strumentali alla lettura del diagramma Sforzo/Deformazioni
-Limite di Elasticità
V di snervamento o V max oltre i quale si genera una deformazione permanente, che da inizio alla fase di
snervamento o incrudimento;
-Limite di Snervamento
V max oltre i quale si genera entra nella fase di deformazione plastica;
-Limite di rottura
V max oltre i quale il materiale non è più in grado di sopportare lo sforzo applicato
Limite di snervamento Carico di Rottura
Limite elastico
Fase di snervamento
ELASTICITÀ E RIGIDITÀ
Definizioni strumentali alla lettura del diagramma Sforzo/Deformazioni
- Limite di Elasticità
V di snervamento o V max oltre i quale si genera una deformazione permanente, che da
inizio alla fase di snervamento o incrudimento;
- Limite di Snervamento
V max oltre i quale si genera entra nella fase di deformazione plastica;
- Limite di rottura
V max oltre i quale il materiale non è più in grado di sopportare lo sforzo applicato
ELASTICITÀ E RIGIDITÀ
1564-1642
Asta tesa
Asta tesa
Asta
compressa Asta
compressa
COMPORTAMENTO STRUTTURALE E MECCANICO DEGLI ELEMENTI
I Vincoli
Appoggio semplice
I Vincoli
Incastro
Reazione Vincolare
Movimenti consentiti
Gradi di libertà 0
COMPORTAMENTO STRUTTURALE E MECCANICO DEGLI ELEMENTI
Sistema ISOSTATICO
Un’asta
3 gradi li libertà
3 livelli di vincolo
Sistema LABILE
Un’asta
3 gradi li libertà
X< 3 livelli di vincolo
Sistema IPERSTATICO
Un’asta
3 gradi li libertà
X >3 livelli di vincolo
Asta tesa
Asta tesa
Asta compressa
Asta compressa
COMPORTAMENTO STRUTTURALE E MECCANICO DEGLI ELEMENTI