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Una distinzione importante

Attualmente sono considerati Padri de la Chiesa gli scrittori che soddisfano


queste quattro condizioni: dottrina ortodossa; santità di vita; approvazione
ecclesiastica; antichità (cf. Vincentius Lirinensis, Commonitorium 28). Tutti gli
altri scrittori sono conosciuti come "scrittori ecclesiastici" (cf. Hieronymus,
ep. 112,3).

Patrologia, patristica, letteratura cristiana antica, storia del dogma: le


quattro discipline indicano campi di ricerca molto simili. La patrologia è lo
studio storico, biografico, critico ed esegetico delle opere dei Padri della
Chiesa. La patristica è la ricerca strettamente teologica che cerca negli scritti
dei Padri della Chiesa la fonte e il rinnovamento delle dottrine della fede
cristiana. La patristica può occuparsi della dottrina di un singolo autore o di
un singolo tema teologico nelle opere di diversi Padri della Chiesa. La
letteratura cristiana antica studia anche gli aspetti storico-critici ed esegetici
delle opere dei Padri della Chiesa – come la patrologia – ma dà più
importanza a la filologia: per lo studioso di letteratura cristiana antica le
opere dei Padri sono semplicemente letteratura: non è interessato alle
dottrine che esse trasmettono. La storia del dogma è la cronaca dei
momenti trascendentali della storia della teologia – molti dei quali
appartengono al evo antico – di modo che molti degli scritti dei Padri della
Chiesa hanno determinato le formulazioni dogmatiche, specialmente per
quanto riguarda la dottrina trinitaria e quella cristologica.

Il periodo studiato dalla patristica comprende, in Occidente, gli autori


cristiani fino a Gregorio Magno (†604) o Isidoro di Siviglia († 636); Giovanni
Damasceno (†749) è l'ultimo degli autori di Oriente studiato dalla patristica.

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