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Studio sperimentale agopuntura versus nimesulide e placebo, nella

riduzione della reazione cutanea infiammatoria. 

Autori: Edi Galluzzoª, Marco Maiola¨, Carlo Di Stanislaoª©, 

Riassunto: Allo scopo di evidenziare l'effetto antiflogistico dell'agopuntura


cinese, si è sviluppato uno studio contro nimesulide e con gruppo di controllo,
sull'andamento della flogosi cutanea indotta da una soluzione allo 0,3% di
acido arachidonico.

I soggetti trattati con agopuntura su punti ad azione antinfiammatoria, hanno


avuto una risposta più significativa di quelli non trattati, statisticamente
inferiore a quelli medicati con nimesulide, ma con riduzione più rapida della
flogosi.  

Parole chiave: agopuntura, infiammazione cutanea, acido arachidonico, nimesulide,

 " A partire  da una certa età, un po’ per amor proprio, un po' per

furberia, sono le cose che desideriamo di più quelle che fingiamo di non

volere"

M. Proust

Premessa

Fra le molte azioni documentate dell'agopuntura, si inserisce anche quella


antiflogistica (1-2).

La riduzione dei segni di infiammazione (rubor, calor, tumor, dolor) lascia


presumere una regolazione riflessa dei mediatori precoci (istamina) e tardivi
(leucotrieni, prostaglandine), della stessa, responsabili, a vari livelli,  dei
fenomeni vasomotori e dell'edema. (1-2).

Un modello molto impiegato per valutare l'azione antiflogistica di un principio,


è il test dell'inibizione dell'edema indotto da acido arachidonico (3-5).

L'introduzione intradermica di piccole quantità di acido arachidonico produce


una vasodilatazione seguita da essudazione sierosa, con un edema che
raggiunge il suo massimo in 2 ore e regredisce in 4-6 ore (3-5).

Il volume dell'edema e la velocità di regressione sono considerati parametri


validi per misurare l'efficacia  antinfiammatoria di un principio.

Materiali e Metodi
Allo scopo di valutare l'azione antiflogistica dell'agopuntura abbiamo condotto
una ricerca su 9 volontari sani, 5 di sesso maschile e 4 femminile, di età
compresa fra i 23 ed i 32 anni (media 27.5).

Tutti i pazienti erano sottoposti a misurazione dell'edema indotto dalla


somministrazione intradermica di 0,01 ml di una soluzione allo 0,3% di acido
arachidonico in fisiologica (NaCl 0,9%).

L’inoculazione era effettuata sulla cute antecubitale dell'avambraccio.

I soggetti sono stati divisi in 3 gruppi di 3 persone ciascuno:

- un gruppo (definito A)  ha ricevuto, dopo l'intradermoreazione, trattamento


agopunturistico con aghi bimematillici a perdere di tipo Seirin, da 0,30 x 30
mm, manipolati fino al "deqi" e lasciati in situi per 30 minuti;

- un secondo gruppo (contrassegnato come N) ha assunto nimesulide 1,5


mg/Kg;

- un terzo gruppo (detto C) è stato invece lasciato senza trattamento.

Il volume dell'edema è stato valutato ogni ora e fino alla sesta ora.

I punti di agopuntura prescelti sono quelli dotati, secondo i dati tradizionali, di


più spiccata azione antinfiammatoria: LI11, GV14, GB39 (6-8).

Risultati

La Graf. 1 mostra l'andamento dell'edema dalla prima alla sesta ora.

Differenze statisticamente significative sono state riscontrate fra le tre curve.

Sia nel caso del gruppo trattato con nimesulide che in quello con agopuntura i
risultati sono stati migliori del gruppo non trattato.

L'agopuntura è risultata meno efficace della nimesulide nel ridurre la flogosi,


che tuttavia ha iniziato a decrescere più precocemente.

 
Conclusioni 

Poiché la morfologia della curva del gruppo agopuntura è sovrapponibile a


quella nimesulide e dato lo specifico meccanismo d'azione di questo FAN (5), si
può ritenere che l'agopuntura agisca sul metabolismo dell'acido arachidonico e
sulla conversione (lipossigenasica), di questo in leucotrieni flogogeni (9).

Questo meccanismo potrebbe spiegare il ruolo positivo dell'agopuntura nel


corso di varie flogosi neurogene (2). 

Ricerche più dettagliate ed ampie sono comunque necessarie per confermare


questi dati.

Tuttavia una recente segnalazione sui livelli di ciclossigenasi 2  nell'utero di


ratti gravidi trattati con il punto LI 4,  sembrano confermare un'azione di
questo punto nell'iinibire la formazione di tale enzima di conversione (10).

 Bibliografia

 1. National Library of Medicine at NIH: Acupuncture bibliography:

http:\\www.nlm.nih.gov/pubs/cbm/acupuncture.html, 1999.

2. Stux G., Pomerans B.: Basics of Acupuncture, Ed. Verlag, Berlin, 1995, pp
1-250.

3. Church M.K. et al.: Update of cells and cytokines. The human mast cell, J.
Allergy Clin. Immunol., 1997, 99: 155-160.

4. Bologna M.: L’infiammazione, Ed. La Luna, Collano Universitaria, L’Aquila,


1998, pagg. 34-35.

5. Hadman J., Limbird L.E., Malinof M.D., Rudmon R.W., Goodman-Gilman A.:
Goodman Gilman’s the pharmacoogical basis oft herapies (X ed), Ed. Mac Graw
Hill, New York, 1996, pagg. 200-245.

6 Ding L.: Meridian theory and Acupuncture Points, Foregein Linguages Press.,
Beijing, 1991.

7. Montanari R., De Berardinis D.: Il calore, La Mandorla, 1998, 5


(http:\\www.agopuntura.org/Rivista).

8. Ross J. Points combinations, Ed. Churchill Livingstone, London, 1996. 

9. Barnes N.C., Kuitert L.C.: Drugs affecting the leukotriene pathway in


asthma, Br. J Clin Pract., 1995, 49: 262-266.
10. Kim J.S., Shin K.A., Na C.S.: . Effect of acupuncture treatment on uterine motility and
cyclooxygenase-2 expression in pregnant rats, Gynecol Obstet Invest 2000, 50(4):225-230

 Indirizzo per estratti e chiarimenti

Carlo Di Stanislao

Via Comunità Europea, 12

67100 L'Aquila

-         Tel. 0862314666

-         Fax 0862313500

-         E-mail: amsaaq @ tin.it

  http://www.gmt2000.it/rivista/016car/riv16art003.htm

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