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Governance Territoriale e Partecipazione

Prof. Emanuela Casti


Esame scritto:
-conoscenza della materia
-proprietà espositiva
-capacità critica

26/11/2018
La strutturazione: controllo sensivo
La teoria geografica della complessità, considera il mondo un mondo ipercomplesso: società si
pone di fronte a molteplici vincoli. Livello di complessità molto errata.
Governo delle possibilità: senso, attraverso la strutturazione. Crea dei contesti di senso parziali più
piccoli, a cui da il nome di strutture territoriali.
Regole: Grazie ad un funzionamento che viene assicurato alla società, che ha determinati confini,
che si trova in un determinano punto che si trova nella sfera terrestre.
Un struttura territoriale dobbiamo immaginarla come un sistema: insieme di elementi legati tra di
loro, che hanno una particolare funzione.
La presenza di un sistema garantisce la presenza di elementi legati tra loro da connessione, sono
all’interno del sistema perché tutti gli elementi svolgono la stessa funzione.
Strutture territoriali come dei sistemi. Ogni struttura territoriale è un sistema, e gli elementi che
stanno all’interno della struttura sono all’interno di un sistema che è caratterizzato da confini.
Sistema territoriale: è caratterizzato dalla presenza di confini, confini che separano la struttura
dall’ambiente esterno, oppure separano la struttura da altre strutture.
Le strutture territoriali, pur facendo parte dello stesso territorio, hanno strutture che si
connettono, ma ognuna ha i suoi obiettivi specifici.
Quando analizziamo una struttura territoriale:
Parco regionale dei colli di Bergamo: struttura territoriale che ha dei confini e si trova nella
struttura territoriale di Bergamo.
Funzione costitutiva: protezione ambientale.
Per sopravvivere la struttura parco deve dotarsi di istituzioni specifiche: autoreferenza.
Capacità della struttura di fare riferimento a se stessa per sopravvivere, grazie ad un meccanismo:
autopoiesi (organizzare meglio il suo interno).

Autopoiesi: orizzontale: permette alla struttura di modificarsi al suo interno per creare qualcosa al
suo interno delle funzioni specifiche per creare delle funzioni di protezione ambientale.
Genera delle istituzioni specifiche per proteggere l’ambiente.
Si organizza orizzontalmente modificandosi con degli organi che svolgono la funzione costitutiva.
A livello verticale: crea delle funzioni accessorie, che possono nascere oltre alla funzione
costitutiva.
Al cadere della funzione costitutiva, grazie all’autopoiesi, potrebbe succedere che la funzione
accessoria diventi la nuova funzione costitutiva.

Le configurazioni della territorialità:


Le configurazioni sono almeno tre:
-ambiente
-paesaggio
-luogo
Si distinguono dal territorio, perché esprimono il modo di configurare la territorialità.
Ovvero il modo in cui si definisce, si immagina, un territorio.

Ambiente:
L’ambiente è una delle tre configurazioni del territorio, che è stato precedentemente configurato
dalla natura.
Non è uno spazio naturale!
Insieme delle risorse naturali e culturali che caratterizzano un certo territorio.
Tutto ciò che circonda l’essere umano sia in termini naturali che culturali.
Risorse naturali come qualcosa che è diventato territorio, insieme ad altri elementi del territorio:
ambiente.
L’ambiente proviene dal territorio: insieme delle caratteristiche naturali e socioculturali.
All’interno di quel territorio, la società identifica dei beni ambientali, che hanno valore
naturalistico o culturale, che esprimono il discorso identitario di una società.
I beni ambientali, sono caratterizzanti il territorio, e quei beni ambientali sono un valore sociale,
perché la comunità locale li identifica come i suoi beni ambientali.
Non sono tutti gli artefatti, risorse. L’ambiente mette in evidenza dei beni ambientali che hanno
più valore per la comunità locale.
Un bene ambientale può riferirsi ad una cascata ma anche ad una ciminiera di un’industria.
L’ambiente non riguarda solamente gli aspetti naturali.
L’ambiente entra in gioco quando dobbiamo parlare degli elementi legati alla natura, non ne
parliamo molto per valorizzarlo. Sempre sguardo critico.

Paesaggio:
I beni ambientali sono particolarmente importanti e possono diventare dei simboli, degli elementi
importanti nella percezione visiva del territorio.
Quando un individuo guarda il territorio, percepisce delle sensazioni, emozioni, tutto ciò che
emerge dalla percezione sensoriale di un individuo rispetto ad un territorio si chiama Paesaggio.
Esito della percezione, soprattutto visiva, del territorio.
Quando noi guardiamo un paesaggio, questo è fatto di tanti beni ambientali, ci sono elementi che
rispetto a tutto il territorio che ho davanti, emergono.
Esito della percezione sociale del territorio, che a seconda dell’osservatore può cambiare.
Il paesaggio è soggettivo, espressione delle nostre percezioni del territorio.
Non solo alla vista, ma anche all’ascolto, odori, di un certo luogo.
Bene ambientale che diventa un elemento del paesaggio quando c’è un osservatore che
guardando il bene dice che per lui h un significato.
Il sito è il paesaggio, inteso dalla comunità locale.
Come fa una comunità a difendere il suo paesaggio?
Nel 2000 il consiglio europeo ha elaborato “La convezione europea sul paesaggio”: convenzione di
poche pagine che stabilisce l’importanza che ha il paesaggio per le comunità locali.

Iconemi: elementi che hanno più valore di altri. Unità di significazione del paesaggio.
Il paesaggio è la manifestazione della territorialità, perché fa parte del discorso identitario che
assicura la sopravvivenza fisica e lo sviluppo sociale di una società.

Il paesaggio è l’elemento che ci fa sentire parte del nostro territorio.


Ci sono dei contesti in cui abbiamo delle patologie legate al paesaggio. Omologazione: quando il
territorio viene costruito producendo una omologazione, in cui è difficile un elemento distintivo,
poiché tutto è omologato.
Paesaggio omologato. L’unica cosa che salva è la street art, che danno carattere distintivo ad un
oggetto omologato.

Paesaggio degradato: territorio che progressivamente perde le sue funzioni, e compaiono delle
aree abbandonate dalla popolazione locale.
Aree che possono essere oggetto di rigenerazione territoriale, si attivano delle azioni da parte
dell’amministrazione locale. Oppure può succedere che gli abitanti decidono di prendersi cura di
questi spazi, per dare vita a queste aree degradate.
Terzo uso: delle società malavitose possono appropriarsi di questi luoghi di nessuno, che organizza
delle attività illecite all’interno di questo luogo.
Il paesaggio degradato produce dei sentimenti di scoramento e provoca anche un vero e proprio
degrado sociale e culturale di quel territorio.

Ci son delle aree che una riscoperto una nuova funzione, prima erano degradate (es: argini della
Senna a Parigi).
Genera anche insicurezza sociale.

La diversità è positiva, la distintità delle risorse ambientali genera effetti positivi.

Luogo:
Un luogo è una parte di territorio che possiede una determinata funzione rivolta ad alcune
persone, in un determinato lasso di tempo.
Nel luogo il concetto di distanza non è rilevante, perché la distanza metrica tra di noi non è
rilevante rispetto alla funzione di questo luogo.
Spazi pubblici sono dei luoghi, in cui dei soggetti svolgono delle azioni in un determinato tempo.
Augustin Berque e Yi Fu Tuan: geografi, che parlano dal passaggio dal topos alla chora.
Il luogo può essere definito come topos: luogo dove è situato un oggetto, luogo cartografabile.
Luogo che non ha nessuna caratteristica soggettiva, luogo oggettivamente conosciuto con quella
posizione, stiamo guardando quindi la sua posizione.
Chora: i geografi dicono che i luoghi non vanno studiati come Topos, ma approcciarci come Chora:
espressione dell’appartenenza di un soggetto ad un luogo e viceversa = luogo esistenziale.

10/12/2018
Coinvolgimento dei cittadini: il processo partecipativo
- Identificazione attori e lavori preliminari
Servono a identificare i gruppi di cittadini e abitanti che verranno coinvolti, e tener conto dei loro
bisogni nelle stesure delle inchieste.
Fase molto importante, sia di identificazione che conoscenza del territorio, per creare degli
strumenti di comunicazione.
- Informazione e sensibilizzazione
Tutte le varie sedi che si possono sviluppare per la formazione del processo partecipativo.
Per comunicare ai cittadini l’iniziativa e spiegarne il significato, diffondendo l’informazione tramite
giornali, media, social, volantini.
- Consultazione diretta
Mediante focus group, visite, e una postazione fissa per il supporto agli utenti.
Gli abitanti spesso non conoscono le dinamiche e le storie di questi luoghi hanno avuto nel tempo.
Urban centre, struttura creata per i cittadini.
- Consultazione online
BG Public Space: permette agli utenti di cliccare su vari parti di questo sistema, per poter dare
opinioni rispetto alla creazione di questi spazi pubblici.
Coinvolgimento delle zone di Bergamo, azione molto importante.

Partecipazione: è trovare un accordo di attuazione di un progetto.


Piano connotativo: piano profondo.
La partecipazione non può esser volta a numeri alti di popolazione, ma le persone che vengono
coinvolte devono essere consapevoli di questo coinvolgimento.

Risultati qualitativi:
IL processo partecipativo una volta realizzato diventa autoreferenziale.

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