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art 1321 NOZIONE il contratto è l’accordo tra due o più parti, per costituire, regolare o estinguere
tra loro un rapporto giuridico patrimoniale
C: il contratto è l’accordo di due o più parti che perseguono il fine di realizzare
un’operazione economica giuridicamente rilevante
art 1323 NORME REGOLATRICI DEI CONTRATTI tutti i contratti, ancorché non appartengano ai
tipi che hanno una disciplina particolare, sono sottoposti alle norme generali contenute in questo
titolo
art 1324 NORME APPLICABILI AGLI ATTI UNILATERALI salvo diverse disposizioni di legge, le
norme che regolano i contratti si osservano, in quanto compatibili, per gli atti unilaterali tra vivi
aventi contenuto patrimoniale
C: non si applicano ai negozi unilaterali tra vivi aventi contenuto patrimoniale tutte le
norme sui contratti che presuppongono la struttura bilaterale del negozio
35. 46. 180. le norme di ermeneutica contrattuale di cui agli artt. 1362 ss cc si applicano:
- ai contratti tipici e atipici nonché, in quanto compatibili, agli atti tra vivi aventi contenuto
patrimoniale ART 1324 NORME APPLICABILI AGLI ATTI UNILATERALI
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CAPO II DEI REQUISITI DEL CONTRATTO
ART 1325 REQUISITI DEL CONTRATTO
art 1326 CONCLUSIONE DEL CONTRATTO il contratto è concluso nel momento in cui chi ha
fatto la proposta ha conoscenza dell’accettazione dell’altra parte
L’accettazione deve giungere al proponente nel termine da lui stabilito o in quello ordinariamente
necessario secondo la natura dell’agire o secondo gli usi.
Il proponente può ritenere efficace l’accettazione tardiva, purché ne dia immediatamente avviso
all’altra parte.
Qualora il proponente richieda per l’accettazione una forma determinata, l’accettazione non ha
effetto se è data in forma diversa.
Un’accettazione non conforme alla proposta equivale a nuova proposta
C: costituiscono un’eccezione alla regola del principio consensualistico i contratti reali, per
i quali è richiesto, oltre al consenso, la consegna della cosa, oggetto del contratto, alla
controparte
202. il 10 ottobre 2013 George invia un’email all’amico JJ con la quale offre in vendita la sua
prestigiosa collezione di gadget Star Wars al prezzo di 250 000 euro. Il 12 ottobre 2013 JJ
invia un telegramma a George in cui dichiara di accettare la proposta, ma si dice disposto a
pagare soltanto 230.000 euro. A questo punto George:
- non è tenuto a fare alcunché ART 1326 CONCLUSIONE DEL CONTRATTO perché la
risposta di jj equivale a nuova proposta
284. Paolo manda a Francesca una proposta di acquisto di un dipinto, “la dama rossa”,
dell’artista belga Jerome, per il prezzo di 1.500 euro. Francesca accetta, rispondendo che gli
farà recapitare a casa il dipinto la settimana successiva e mandando i dati per il bonifico
bancario. Il momento in cui Paolo diventa proprietario del dipinto è:
- quando Paolo riceve l’accettazione di Francesca ART 1326 CONCLUSIONE DEL
CONTRATTO
art 1327 ESECUZIONE PRIMA DELLA RISPOSTA DELL’ACCETTANTE qualora su richiesta del
proponente per la natura dell’affare o secondo gli usi, la prestazione debba eseguirsi senza una
preventiva risposta, il contratto è concluso nel tempo e nel luogo in cui ha avuto inizio l’esecuzione
L’accettante deve prontamente dare avviso all’altra parte della iniziata esecuzione e in mancanza è
tenuto al risarcimento.
42. Lo schema di conclusione del contratto previsto dall’art 1327 cc, non è, di regola,
applicabile ai contratti:
- formali (solenni) ART 1327 ESECUZIONE PRIMA DELLA RISPOSTA DELL’ACCETTANTE
art 1331 OPZIONE quando le parti convengono che una di esse rimanga vincolata alla propria
dichiarazione e l’altra abbia facoltà di accettarla o meno, la dichiarazione della prima si considera
quale proposta irrevocabile per gli effetti previsti dall’art 1329
se per l’accettazione non è stato fissato un termine questo può essere stabilito dal giudice
C: opzione —> accordo che interviene tra due parti, in cui una resta vincolata alla
proposta fatta e l’altra ha la possibilità di accettare o meno. Il patto di opzione è valido
quando la proposta è completa (contiene tutti gli elementi essenziali del contratto che si
vuole concludere).
La proposta irrevocabile, oltre che risultare da impegno unilaterale, può derivare da
contratto di opzione (preparatorio rispetto al contratto finale) che vincola una parte a non
ritirare la propria proposta entro un certo termine, rimettendo all’altra parte (opzionario) la
decisione sulla conclusione del contratto ossia il diritto di accettare o meno tale proposta.
Inoltre l’accettazione da parte dell’opzionario dà luogo alla conclusione del contratto;
qualora l’accettazione della proposta pervenga al proponente dopo la scadenza del
termine fissato, quest’ultimo è liberato dal vincolo. Il proponente è liberato dal vincolo
quando entro la scadenza del termine fissato, l’opzionario non si è avvalso della facoltà di
accettare il contratto.
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Contratto di opzione e accettazione dell’opzione devono rivestire la stessa forma prevista
per il contratto finale. Generalmente il contratto di opzione prevede un premio a favore del
proponente, cioè un compenso.
Differenze con patto di prelazione che è un contratto dal quale deriva il solo obbligo a
carico di un soggetto di dare la precedenza ad un soggetto a parità di condizioni,
nell’eventualità che intenda stipulare un contratto.
Differenze con contratto preliminare (che è un contratto dal quale deriva l’obbligo a carico
di una o di entrambe le parti di stipulare un futuro contratto): dal contratto di opzione non
discende nessun obbligo di stipulare un contratto, bensì al diritto potestativo
dell’opzionario di accettare o meno la proposta del concedente fa riscontro la posizione di
mera soggezione di quest’ultimo che attende l’eventuale accettazione dell’opzionario entro
il termine stabilito.
art 1332 ADESIONE DI ALTRE PARTI AL CONTRATTO se ad un contratto possono aderire altre
parti e non sono determinate le modalità dell’adesione, questa deve essere diretta all’organo che
sia costituito per l’attuazione del contratto o, in mancanza di esso, a tutti i contraenti originari.
C: la norma si riferisce a contratti aperti (si aderisce con clausola di adesione). Si tratta di
contratti con comunione di scopo dove le parti del contratto perseguono un interesse
comune.
art 1333 CONTRATTO CON OBBLIGAZIONI DEL SOLO PROPONENTE la proposta diretta a
concludere un contratto da cui derivino obbligazioni solo per il proponente è irrevocabile appena
giunge a conoscenza della parte alla quale è destinata.
Il destinatario può rifiutare la proposta nel termine richiesto dalla natura dell’affare o dagli usi. In
mancanza di tale rifiuto il contratto è concluso.
C: Contratto con obbligazioni a carico di una sola parte che si contrappone alla categoria
dei contratti a prestazioni corrispettive (sinallagma). Non richiesta accettazione espressa,
consentito il rifiuti nel termine
art 1334 EFFICACIA DEGLI ATTI UNILATERIALI gli atti unilaterali producono effetto dal momento
in cui pervengono a conoscenza della persona alla quale sono destinati
C: atto unilaterale - recettizio. La norma va riferita per analogia, agli atti non negoziali che
hanno funzione partecipativa: notificazioni, opposizioni, intimazioni, denunzie.
La recettizietà risponde a un’esigenza di tutela del destinatario.
art 1335 PRESUNZIONE DI CONOSCENZA la proposta, l’accettazione, la loro revoca e ogni altra
dichiarazione diretta a una determinata persona si reputano conosciute nel momento in cui
giungono all’indirizzo del destinatario se questi non prova di essere stato senza sua colpa
nell’impossibilità di averne notizia
C: si tratta di una presunzione legale di conoscenza, presunzione iuris tantum che può
essere superata se il destinatario prova di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità
di averne notizia.
1336 OFFERTA AL PUBBLICO l’offerta al pubblico, quando contiene gli estremi essenziali del
contratto alla cui conclusione è diretta, vale come proposta, salvo che risulti diversamente dalle
circostanze o dagli usi.
La revoca dell’offerta, se è fatta nella stessa forma dell’offerta o in forma equipollente, è efficace
anche in confronto di chi non ne ha avuto notizia.
C: offerta al pubblico è una proposta di contratto che si caratterizza per il fatto di essere
rivolta ad una generalità di destinatari. Il requisito della pubblicità si intende soddisfatto da
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ogni forma che renda l’offerta facilmente conoscibile al pubblico. Trattandosi di proposta,
deve presentarne tutti i requisiti: deve essere completa (contenere gli elementi essenziali
del contratto); deve essere manifestata con l’intenzione di impegnarsi; non è atto
recettizio, ma produce effetti nel momento in cui l‘offerta sia resa conoscibile al pubblico.
Stessa forma di pubblicità per la revoca.
166. una parte sottoscrive un contratto con un’altra parte, violando i doveri di informazione
in sede di trattative. Il contratto è:
- valido, ma fonte di responsabilità ex art 1337 cc ART 1337 TRATTATIVE E
RESPONSABILITA’ PRECONTRATTUALE
la minuta (o puntuazione):
- può essere fonte di responsabilità precontrattuale
art 1338 CONOSCENZA DELLE CAUSE DI INVALIDITA’ la parte che conoscendo o dovendo
conoscere l’esistenza di una causa di invalidità del contratto, non ne ha dato notizia all’altra parte è
tenuta a risarcire il danno da questa risentito per avere confidato, senza sua colpa, nella validità
del contratto.
C: per invalidità si intende sia nullità che annullabilità, ma non inesistenza o inefficacia del
contratto, salvo che la comunicazione della probabilità di avveramento della condizione
risolutiva
Si tratta di una specificazione del principio della responsabilità precontrattuale.
252. Tizio e Caio concludono un contratto invalido. Tizio, al momento in cui il contratto è
stato concluso, era a conoscenza dei motivi di invalidità e non ne ha dato notizia a Caio;
Caio ha confidato senza sua colpa nella validità del contratto. Caio:
- può chiedere il risarcimento del danno subito ART 1338 CONOSCENZA DELLE CAUSE DI
INVALIDITA’ DEL CONTRATTO
83. Al momento della sottoscrizione del contratto con cui la Phisio Farma vende alla
farmacia Botta una partita di medicinali, la Phisio Farma sa che i medicinali venduti sono
stati dichiarati incommerciabili dalle competenti autorità il giorno prima, ma non lo
comunica alla parte acquirente. Il contratto:
- è nullo e farmacia Botta può chiedere il risarcimento del danno subito per aver confidato
nella validità del contratto ART 1338 CONOSCENZA DELLE CAUSE DI INVALIDITA’ DEL
CONTRATTO E ART 1418 CAUSE DI NULLITA’ DEL CONTRATTO
art 1340 CLAUSOLE D’USO le clausole d’uso si intendono inserite nel contratto, se non risulta
che non sono state volute dalle parti
C: clausole d’uso sono usi negoziali da non confondersi con usi normativi —> sono delle
pratiche comunemente e costantemente osservate nelle operazioni contrattuali in un dato
luogo o ramo del commercio. gli usi negoziali non hanno il carattere generale e
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obbligatorio proprio degli usi normativi per cui integrano il contenuto del contratto soltanto
quando siano esplicitamente o implicitamente richiamati dalle parti.
art 1342 CONTRATTO CONCLUSO MEDIANTE MODULI O FORMULARI nei contratti conclusi
mediante la sottoscrizione di moduli o formulari, predisposti per disciplinare in maniera uniforme
determinati rapporti contrattuali, le clausole aggiunte al modulo o al formulario prevalgono su
quelle del modulo o del formulario qualora siano incompatibili con esse anche se queste ultime
non sono state cancellate. Si osserva inoltre la disposizione del secondo comma dell’articolo
precedente.
C: moduli o formulari sono testi prestampati che contengono l’intero regolamento di un tipo
di contratto. Il testo del contratto concluso mediante moduli o formulari può essere
predisposto: dalle parti del contratto (es. contratti normativi con i quali le parti fissano la
disciplina dei futuri contratti che eventualmente stipuleranno tra loro); da una sola parte del
contratto (es polizze di assicurazione); da soggetti diversi dalle parti del contratto (es.
modulo del contratto di locazione venduto nelle tabaccherie).
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La norma disciplina il fenomeno dei contratti per adesione ove il predisponente stabilisce il
regolamento contrattuale per disciplinare in maniera uniforme i propri rapporti contrattuali,
in modo tale da lasciare all’altra controparte (aderente) solo la scelta di aderire a tale
regolamento se vuole stipulare il contratto. In tale ipotesi il regolamento contrattuale è
costituito da vere e proprie condizioni generali di contratto
art 1343 CAUSA ILLECITA la causa è illecita quando è contraria a norme imperative, all’ordine
pubblico o al buon costume
C: Quando la causa è illecita, tutto il contratto è illecito, come tale l’ordinamento lo colpisce
con la sanzione della nullità
art 1344 CONTRATTO IN FRODE ALLA LEGGE si reputa altresì illecita la causa quando il
contratto costituisce il mezzo per eludere l’applicazione di una norma imperativa
C: ipotesi di contratto in frode alla legge è la stipulazione di una vendita con patto di
riscatto che nasconde un mutuo ipotecario o pignoratizio con patto commissorio vietato.
97. è illecito:
- il contratto che tende ad eludere una norma imperativa ART 1344 CONTRATTO IN FRODE
ALLA LEGGE
57. quando il contratto costituisce il mezzo per eludere l’applicazione di una norma
imperativa, si ha:
- illiceità della causa ART 1344 CONTRATTO IN FRODE ALLA LEGGE
128. è illecito:
- il contratto in frode alla legge ART 1344 CONTRATTO IN FRODE ALLA LEGGE
1345 MOTIVO ILLECITO il contratto è illecito quando le parti si sono determinate a concluderlo
esclusivamente per un motivo illecito comune ad entrambe
C: motivo è lo scopo individuale che perseguono le parti del contratto, ossia gli interessi
personali che le parti tendono, di volta in volta, a soddisfare mediante il contratto, ma che
non rientrano nel contenuto di questo. La causa invece è la funzione economico-sociale.
I motivi di regola non sono rilevanti, rilevano solo se illeciti e comuni ad entrambe le parti e
costituiscono la ragione esclusiva per cui le parti hanno deciso di concludere il contratto. In
tal caso il contratto è illecito ed è colpito da nullità. Nel negozio indiretto e nel negozio
fiduciario rilevano i motivi
221 Antongiulio si impegna nei confronti dello studente Piermalvagio, dietro promessa di
un corrispettivo di 1.000 euro, a ottenere dall’avv. Truffaldino le soluzioni del prossimo test
scritto di diritto civile. Tuttavia, l’avv Truffaldino si rifiuta di consegnare le soluzioni ad
Antongiulio. Piermalvagio:
- non può fare nulla CONTRATTO ILLICEITÀ DEL MOTIVO COMUNE
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SEZIONE III DELL’OGGETTO DEL CONTRATTO
ARTT 1346 - 1349 OGGETTO DEL CONTRATTO
art 1346 REQUISITI l’oggetto del contratto deve essere possibile, lecito, determinato o
determinabile
C: oggetto del contratto è il contenuto del contratto, ovvero l’operazione economica che le
parti hanno programmato. La possibilità va intesa sia in un senso materiale che giuridico.
L’oggetto non deve essere contrario a norme imperative, all’ordine pubblico o al buon
costume.
Determinato o determinabile: se l’oggetto non è determinato dall’inizio, può essere
determinabile in base a criteri legali o convenzionali.
79. Vittorio, noto critico d’arte, nel corso di un viaggio d’affari, vende ad Alessandra un
prezioso e antico papiro egizio, ignorando che, il giorno precedente, la domestica l’aveva
inavvertitamente messo in lavatrice, disintegrandolo. Ne consegue che:
- il contratto è nullo per impossibilità dell’oggetto ART 1346 REQUISITI
207. Nel caso in cui un contratto di compravendita sia sottoposto a termine iniziale, se la
prestazione inizialmente impossibile diviene possibile prima della scadenza, il contratto:
- è valido ART 1347 POSSIBILITA’ SOPRAVVENUTA DELL’OGGETTO ART 1354 CONDIZIONI
IMPOSSIBILI O ILLECITE
99. nel caso in cui un contratto sia sottoposto a condizione sospensiva, se la prestazione
inizialmente impossibile divenga possibile prima dell’avveramento della condizione, il
contratto:
- è valido ART 1347 POSSIBILITA’ SOPRAVVENUTA DELL’OGGETTO E ART 1354
CONDIZIONI ILLECITE O IMPOSSIBILI
254. A fronte del ricevimento da Caio di un finanziamento di 400.000 euro, Tizio trasferisce a
Caio la proprietà di un suo bene immobile del valore di 600.000 euro, subordinando il
trasferimento all’omessa restituzione integrale della somma mutuata. Trattasi di:
- un trasferimento sottoposto a una valida condizione sospensiva ART 1347 POSSIBILITA’
SOPRAVVENUTA DELL’OGGETTO 1354 CONDIZIONI ILLECITE O IMPOSSIBILI
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art 1348 COSE FUTURE la prestazione di cose future può essere dedotta in contratto, salvi i
particolari divieti della legge
C: il contratto può avere ad oggetto beni futuri: questi possono formare oggetto soltanto di
rapporti obbligatori, finché la cosa non viene ad esistenza; da questo momento in poi
possono costituire oggetto di diritti di godimento. Così sono vietati gli atti di disposizione di
eredità future, le donazioni di beni futuri e l’ipoteca su beni futuri.
36. Paolo vende a Francesca la sua quota societaria nella Olio Alighieri s.p.a. Nel contratto
le parti prevedono che il prezzo è quello che sarà definito dal commercialista dott. Virgilio. Il
commercialista determina però un prezzo che Paolo ritiene palesemente erroneo, Paolo
può:
- chiedere al giudice di provvedere alla corretta determinazione del prezzo ART 1349
DETERMINAZIONE DELL’OGGETTO
276. La determinazione dell’oggetto del contratto rimessa al mero arbitrio di un terzo: ART
1349 DETERMINAZIONE DELL’OGGETTO (DIFFERENZA TRA ARBITRIO E MERO ARBITRIO,
ARBITRIO —> MANIFESTAMENTE INIQUA O ERRONEA, LA DETERMINAZIONE è FATTA
DAL GIUDICE. MERO ARBITRIO —> SI PUO’ IMPUGNARE PROVANDO LA MALAFEDE)
- non può mai essere sostituita dalla determinazione del giudice
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SEZIONE IV DELLA FORMA DEL CONTRATTO
ARTT 1350 - 1352 FORMA DEL CONTRATTO
art 1350 ATTI CHE DEVONO FARSI PER ISCRITTO devono farsi per atto pubblico o per scrittura
privata, sotto pena di nullità:
1) i contratti che trasferiscono la proprietà di beni immobili
2) i contratti che costituiscono, modificano o trasferiscono il diritto di usufrutto su beni immobili, il
diritto di superficie, il diritto del concedente e dell’enfiteuta
3) i contratti che costituiscono la comunione di diritti indicati dai numeri precedenti
4) i contratti che costituiscono o modificano le servitù prediali, il diritto di uso su beni immobili e il
diritto di abitazione
5) gli atti di rinunzia ai diritti indicati dai numeri precedenti
6) i contratti di affrancazione del fondo enfiteutico
7) i contratti di anticresi
8) i contratti di locazione di beni immobili per una durata superiore a nove anni
9) i contratti di società o di associazione con i quali si conferisce il godimento di beni immobili o di
altri diritti reali immobiliari per un tempo eccedente i nove anni o per un tempo indeterminato
10) gli atti che costituiscono rendite perpetue o vitalizie, salve le disposizioni relative alle rendite
dello stato
11) gli atti di divisione di beni immobili e di altri diritti reali immobiliari
12) le transazioni che hanno per oggetto controversie relative ai rapporti giuridici menzionati nei
numeri precedenti
13) gli altri atti specialmente indicati dalla legge
C: documento informatico per essere scrittura privata deve avere firma digitale o essere
scritto con altro tipo di firma elettronica qualificata.
Forma ad substiantiam —> necessaria per la validità del contratto. In mancanza della
forma suddetta il contratto è nullo
5. Aristide e Armida (lontani cugini) stipulano in forma orale una transazione con riguardo a
vecchie pendenze giudiziarie relative alla proprietà di una collezione di quadri, ereditata da
un prozio. Il contratto è:
- valido ART 1350 ATTI CHE DEVONO FARSI PER ISCRITTO
54. Barack stipula verbalmente con Michelle un contratto preliminare di vendita di una
collezione di francobolli rari, specificando che la pattuizione è stipulata “per sé o per
persona che Barack si riserva di nominare”. Tale contratto
- è valido
136. Cristiano e Lionel (lontani parenti) stipulano in forma orale una transazione con
riguardo a una controversia relativa alla proprietà di una enciclopedia, ereditata da un
prozio. Il contratto è:
- valido
art 1351 CONTRATTO PRELIMINARE il contratto preliminare è nullo se non è fatto nella stessa
forma che la legge prescrive per il contratto definitivo
C: oggetto del contratto preliminare è una prestazione di fare, impegno a prestare futuro
consenso.
Nel caso in cui la parte obbligata a prestare il consenso non adempie l’altra parte può
rivolgersi al giudice per ottenere l’emanazione di una sentenza costitutiva. Si tratta di una
sentenza che sostituisce il consenso e produce gli stessi effetti del contratto definitivo non
concluso. Si può chiedere anche la risoluzione del contratto preliminare per
inadempimento, con la condanna dell’inadempiente al risarcimento del danno. Contratto
preliminare del preliminare è viziato da nullità per mancanza di causa. Deve ritenersi
comunque ammissibile il preliminare del preliminare qualora lo stesso costituisca un
momento necessario per il raggiungimento degli scopi perseguiti (per la cassazione nullo
per difetto di causa). Di frequente utilizzazione nelle contrattazioni immobiliari è il contratto
preliminare ad effetti anticipati: le parti assumono l’obbligo della prestazione del consenso
al contratto definitivo e convengono l’anticipata esecuzione di alcune delle obbligazioni,
quali ad esempio la consegna immediata della cosa al provvisorio acquirente, con o senza
corrispettivo. La disponibilità del bene conseguita ha luogo con la consapevolezza che
l’effetto traslativo non si è ancora verificato, risultando dal titolo l’altruità della cosa, sicché
l’immissione nella disponibilità del bene non costituisce possesso utile ai fini
dell’usucapione.
Contratto preliminare improprio o compromesso è un contratto definitivo immediatamente
efficace, ma che contiene impegno di riprodurre il consenso in una forma determinata.
Con il compromesso si producono già gli effetti traslativi della vendita
102. Tizio e Caio, il giorno 26 maggio, concludono un accordo in forma orale in base a cui si
impegnano a stipulare entro il 19 giugno un contratto con il quale Tizio venderà a Caio la
propria fiat panda al prezzo di 5.000 euro. Il 25 giugno Caio intima a Tizio di prestare il
proprio consenso alla vendita, ma questi rifiuta, affermando di aver cambiato idea. A questo
punto Caio:
- può ottenere dal giudice una sentenza che produca gli effetti del contratto non
concluso esecuzione dell'obbligo di concludere il preliminare (art. 2932 c.c.)
se l'obbligato a stipulare il contratto definitivo non adempie alla sua obbligazione, l'altra parte può
rivolgersi al giudice affinché questo pronunci una sentenza che produca gli effetti del contratto non
concluso;
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138. Tizio stipula con Caio un contratto preliminare di compravendita di un terreno
subordinato all’accertamento che nel terreno non vi siano sostanze inquinanti. L’equipe di
tecnici incaricata dalle parti accerta che il terreno non è inquinato. La proprietà del terreno
passa:
- al momento della stipula del contratto definitivo
123. Tizio stipula verbalmente con Caio un contratto preliminare avente a oggetto la
costituzione di un diritto di usufrutto su un appartamento di proprietà di Tizio.
Successivamente, Caio si rifiuta di concludere il contratto definitivo. Cosa può fare Tizio?
- Non può fare nulla, perché il contratto preliminare non è valido ART 1351 CONTRATTO
PRELIMINARE perché un contratto preliminare che ha ad oggetto la costituzione di un
diritto di usufrutto necessita di forma scritta e questo è stato stipulato verbalmente
art 1352 FORME CONVENZIONALI se le parti hanno convenuto per iscritto di adottare una
determinata forma per la futura conclusione di un contratto, si presume che la forma sia stata
voluta per la validità di questo
64. le parti possono convenire di adottare una determinata forma per la futura conclusione
di:
- qualsiasi tipo di contratto ART 1352 FORME CONVENZIONALI
275. Nel gennaio 2016 Lorenzo si iscrive al concorso per divenire giudice della corte dei
conti europea, che ha sede a Lussemburgo. La prova si tiene a giugno e, in caso di
superamento della prova, è previsto che l’incarico inizi a settembre. Lorenzo a marzo si
mette d’accordo con Monsieur Ghestin affinché costui gli dia in locazione il suo
appartamento in caso di esito positivo del concorso. Di che tipo di contratto si tratta?
- di un contratto di locazione sospensivamente condizionato CONDIZIONE SOSPENSIVA
art 1354 CONDIZIONI ILLECITE O IMPOSSIBILI è nullo il contratto al qual è apposta una
condizione, sospensiva o risolutiva, contraria a norme imperative, all’ordine pubblico o al buon
costume.
La condizione impossibile rende nullo il contratto se è sospensiva; se è risolutiva si ha come non
apposta
Se la condizione illecita o impossibile è apposta a un patto singolo del contratto, si osservano,
riguardo all’efficacia del patto, le disposizioni dei commi precedenti, fermo quanto è disposto
dall’art 1419
C: la norma si riferisce agli atti tra vivi perché differentemente negli atti di ultima volontà la
condizione illecita o impossibile è nulla, ma l’atto rimane valido (vitiantur sed non vitiant),
purché la condizione illecita non sia l’unico motivo che ha indotto il testatore a disporre.
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Nullità parziale co 3 per cui la condizione illecita o la condizione sospensiva impossibile
apposta ad un patto singolo del contratto, rende nullo l’intero contratto, salvo il caso in cui,
dall’interpretazione della volontà contrattuale risulti che le parti avrebbero concluso il
contratto anche senza tale patto.
192. è illecito:
- il contratto sottoposto ad una condizione risolutiva casuale contraria all’ordine pubblico
economico ART 1354 CONDIZIONI ILLECITE E IMPOSSIBILI
117. è illecito:
- il contratto sottoposto a una condizione risolutiva mista contraria all’ordine pubblico
economico ART 1354 CONDIZIONI ILLECITE O IMPOSSIBILI
122. Tizio e Caio, nel concludere un contratto, stabiliscono che un singolo patto in esso
contenuto acquisterà efficacia se Caio ucciderà Sempronio, accanito concorrente di tizio. Il
contratto nel suo complesso è:
- nullo, se risulta che le parti non lo avrebbero concluso senza il patto condizionato ART
1354 CONDIZIONI ILLECITE O IMPOSSIBILI
195. 258. L’alienazione di un diritto subordinata a una condizione risolutiva, il cui verificarsi
dipenda in parte dalla volontà dell’acquirente, è:
- valida ART 1355 CONDIZIONE MERAMENTE POTESTATIVA (qui dice in parte quindi non
dipende meramente dall’acquirente)
art 1356 PENDENZA DELLA CONDIZIONE in pendenza della condizione sospensiva l’acquirente
di un diritto può compiere atti conservativi
l’acquirente di un diritto sotto condizione risolutiva può in pendenza di questa esercitarlo, ma l’altro
contraente può compiere atti conservativi.
C: Durante la fase della pendenza della condizione si verificano effetti preliminari —> le
parti si trovano in una situazione di aspettativa in forza della quale hanno diritto a che la
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situazione non venga modificata durante la pendenza della condizione; chi ha acquistato
un diritto sotto condizione sospensiva può compiere atti conservativi; chi ha acquistato un
diritto sotto condizione risolutiva può esercitare il diritto, ma l’alienante può compiere atti
conservativi, dal momento che ha un diritto sottoposto allo stesso evento che per lui si
presenta come condizione sospensiva; entrambe le parti hanno la disponibilità del diritto
condizionato, ma è chiaro che gli effetti di questi atti di disposizione sono subordinati al
verificarsi della condizione; entrambe le parti devono comportarsi secondo le regole della
buona fede; in caso contrario è prevista la sanzione specifica di finzione di avveramento
della condizione, per cui la condizione deve considerarsi verificata se colui che aveva
interesse contrario al suo avveramento lo ha impedito.
art 1358 COMPORTAMENTO DELLE PARTI NELLO STATO DI PENDENZA colui che si è
obbligato sotto condizione risolutiva, deve, in pendenza della condizione, comportarsi secondo
buona fede per conservare integre le ragioni dell’altra parte.
art 1359 AVVERAMENTO DELLA CONDIZIONE la condizione si considera avverata qualora sia
mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all’avveramento di essa
art 1360 RETROATTIVITA’ DELLA CONDIZIONE gli effetti dell’avveramento della condizione
retroagiscono al tempo in cui è stato concluso il contratto, salvo che, per volontà delle parti o per la
natura del rapporto, gli effetti del contratto o della risoluzione debbano essere riportati a un
momento diverso. Se però la condizione risolutiva è apposta a un contratto ad esecuzione
continuata e periodica, l’avveramento di essa, in mancanza di patto contrario, non ha effetto
riguardo alle prestazioni già eseguite.
art 1361 ATTI DI AMMINISTRAZIONE l’avveramento della condizione non pregiudica la validità
degli atti di amministrazione compiuti dalla parte a cui, in pendenza della condizione stessa,
spettava l’esercizio del diritto.
Salvo diverse disposizioni di legge o diversa pattuizione, i frutti percepiti sono dovuti dal giorno in
cui la condizione si è avverata.
C: La norma si riferisce a tutti gli atti che non pregiudicano l’interesse della controparte
compiuti dalla parte che ha esercitato il diritto sottoposto a condizione risolutiva prima
dell’avveramento di essa. Si precisa poi che i frutti sono dovuti dal giorno in cui la
condizione si è avverata.
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CAPO IV DELL’INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO
ARTT 1362 - 1371 INTERPRETAZIONE
Le norme sull’interpretazione del contratto si applicano anche ai negozi giuridici unilaterali
art 1362 INTENZIONE DEI CONTRAENTI nell’interpretare il contratto si deve indagare quale sia
stata la comune intenzione delle parti e non limitarsi al senso letterale delle parole.
Per determinare la comune intenzione delle parti, si deve valutare il loro comportamento
complessivo anche posteriore alla conclusione del contratto.
art 1364 ESPRESSIONI GENERALI per quanto generali siano le espressioni usate nel contratto,
questo non comprende che gli oggetti sui quali le parti si sono proposte di contrattare
art 1366 INTERPRETAZIONE DI BUONA FEDE il contratto deve essere interpretato secondo
buona fede
C: esigenza di tutelare l’affidamento di ciascuna parte sul significato dell’accordo
art 1367 CONSERVAZIONE DEL CONTRATTO nel dubbio il contratto o le singole clausole
devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto, anziché in quello secondo cui
non ne avrebbero alcuno
C: principio generale di conservazione degli effetti degli atti giuridici, che si applica anche
ai contratti invalidi
art 1369 ESPRESSIONI CON PIU SENSI le espressioni che possono avere più sensi devono nel
dubbio essere intese nel senso più conveniente alla natura e all’oggetto del contratto
C: interpretazione funzionale
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art 1370 INTERPRETAZIONE CONTRO L’AUTORE DELLA CLAUSOLA le clausole inserite nelle
condizioni generali di contratto o in moduli o formulari predisposti da uno dei contraenti si
interpretano, nel dubbio, a favore dell’altro
C: interpretazione contro il predisponente
art 1371 REGOLE FINALI qualora nonostante l’applicazione delle norme contenute in questo
capo, il contratto rimanga oscuro esso deve essere inteso nel senso meno gravoso per l’obbligato,
se è a titolo gratuito, e nel senso che realizzi l’equo contemperamento degli interessi delle parti, se
è a titolo oneroso
C: è l’ultimo criterio interpretativo. Interpretazione equitativa in caso di contratto a titolo
oneroso, cui non si può ricorrere nel caso di transazioni, di contratti aleatori e di contratto
di lavoro.
74. L’interpretazione del contratto nel senso meno gravoso per l’obbligato:
- si applica ai contratti gratuiti in via residuale rispetto agli altri criteri previsti dal codice
ART 1371 REGOLE FINALI
105. 194. 257. il contratto a titolo gratuito deve essere interpretato nel senso meno gravoso
per l’obbligato:
- quando l’applicazione dei criteri ermeneutici legali non consente di chiarirne il significato
ART 1371 REGOLE FINALI
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art 1372 EFFICACIA DEL CONTRATTO il contratto ha forza di legge tra le parti. Non può essere
sciolto che per mutuo consenso (nuovo contratto) o per cause ammesse dalla legge.
Il contratto non produce effetto rispetto ai terzi che nei casi previsti dalla legge.
C: espressione del mutuo consenso richiede la stessa forma del contratto che viene
sciolto. Il mutuo consenso ha efficacia retroattiva, per cui il contratto si considera come se
non fosse mai stato concluso.
il principio di relatività del contratto risponde all’esigenza di rispettare la sfera giuridica
altrui, la quale non può essere modificata né con atti vantaggiosi, né con atti svantaggiosi
se non nei casi espressamente previsti dal legislatore, come nel caso del contratto a
favore di terzi che comunque può produrre solo effetti favorevoli e salva la facoltà di rifiuto
del terzo
100. il sig. Andrea Bianconeri è interessato ad acquistare un prestigioso trofeo, del quale in
Europa esistono solo otto esemplari appartenenti ad altrettanti proprietari. Andrea invia a
ciascuno di essi una proposta di acquisto. In ben sei casi riceve un rifiuto; solo Joe e Louis
inviano la propria accettazione, il primo in data 5 luglio 2014 (giunta all’indirizzo di Andrea il
15 luglio 2014), il secondo in data 7 luglio 2014 (giunta all’indirizzo di Andrea il 10 luglio
2014). Quale trofeo ha acquistato Andrea?
- sia quello di Joe, sia quello di Louis
217. A luglio del 2013, un calciatore sottoscrive un proficuo contratto triennale con la
società FC internazionale Milano. Durante il campionato 2013-2014, però, litiga con
l’allenatore e viene raggiunto da una proposta da parte della società Ac Milan. Per vestire la
nuova maglia durante il campionato successivo, il calciatore può:
- ottenere lo scioglimento del contratto sottoscritto con la società Fc internazionale Milano
per mutuo consenso e stipulare poi il contratto con la società Ac Milan ART 1372
EFFICACIA DEL CONTRATTO
art 1373 RECESSO UNILATERALE se a una delle parti è attribuita la facoltà di recedere dal
contratto, tale facoltà può essere esercitata finché il contratto non abbia avuto un principio di
esecuzione.
Nei contratti a esecuzione continuata o periodica tale facoltà può essere esercitata anche
successivamente, ma il recesso non ha effetto per le prestazioni già eseguite o in corso di
esecuzione.
Qualora sia stata stipulata la prestazione di un corrispettivo per il recesso, questo ha effetto
quando la prestazione è eseguita
E’ salvo in ogni caso il patto contrario
C: contratto ad esecuzione istantanea —> contratto i cui effetti si esauriscono in un
istante, o all’atto della conclusione del contratto (ad esecuzione immediata) o in un
momento successivo (ad esecuzione differita).
contratto a esecuzione continuata o periodica —> contratto i cui effetti si prolungano nel
tempo, senza intervallo di prestazioni, cioè con una prestazione unica ed ininterrotta
Il recesso può essere espresso anche oralmente o per fatti concludenti, semprechè sia
manifestato in modo chiaro e univoco.
65. in caso di lacuna, quali norme si applicano in quanto compatibili all’istituto del recesso
unilaterale dal contratto?
- le norme generali che regolano i contratti
art 1374 INTEGRAZIONE DEL CONTRATTO il contratto obbliga le parti non solo a quanto è nel
medesimo espresso, ma anche a tutte le conseguenze che ne derivano secondo la legge, o, in
mancanza, secondo gli usi e l’equità
C: riferimento alle disposizioni suppletive e alle disposizioni cogenti. Il contratto viene
integrato innanzitutto dalla legge, quindi dagli usi ed infine in base all’equità.
art 1375 ESECUZIONE DI BUONA FEDE il contratto deve essere eseguito secondo buona fede
C: la violazione del principio di buona fede dà luogo a responsabilità contrattuale
art 1376 CONTRATTO CON EFFETTI REALI nei contratti che hanno per oggetto il trasferimento
della proprietà di una cosa determinata, la costituzione o il trasferimento di un diritto reale ovvero il
trasferimento di un altro diritto, la proprietà o il diritto si trasmettono e si acquistano per effetto del
consenso delle parti legittimamente manifestato.
C: i contratti ad effetti reali sono consensuali nel senso che il trasferimento o la
costituzione del diritto avviene per effetto immediato del consenso delle parti, senza la
necessità di consegnare (traditio) il bene oggetto del contratto. Gli effetti si producono dal
momento in cui le parti raggiungono l’accordo
267. Fausto invia un fax a Gino proponendogli di acquistare la sua vecchia bici da corsa.
Gino invia a Fausto una lettera contenente la propria accettazione ma Fausto, il giorno
prima di ricevere la lettera, telefona a Gino comunicandogli di revocare la proposta. Il
contratto:
- non è concluso ART 1376 CONTRATTO CON EFFETTI REALI
art 1377 TRASFERIMENTO DI UNA MASSA DI COSE quando oggetto del trasferimento è una
determinata massa di cose, anche se omogenee, si applica la disposizione dell’articolo
precedente, ancorché, per determinati effetti, le cose debbano essere numerate pesate o misurate.
C: la vendita di massa costituisce una ipotesi di contratto ad effetti reali, pertanto il diritto si
trasferisce immediatamente per effetto del consenso delle parti, indipendentemente dalla
consegna.
80. Coriolano vende a Calpurnia tutta la stoffa color amaranto che si trova nel magazzino. Il
bene si trasmette:
- per effetto della stipulazione del contratto ART 1377 TRASFERIMENTO DI UNA MASSA DI
COSE ART 1376 CONTRATTO CON EFFETTI REALI
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art 1378 TRASFERIMENTO DI COSA DETERMINATA SOLO NEL GENERE nei contratti che
hanno per oggetto il trasferimento di cose determinate solo nel genere, la proprietà si trasmette
con l’individuazione fatta d’accordo tra le parti o nei modi da essi stabiliti. Trattandosi di cose che
devono essere trasportate da un luogo a un altro, l’individuazione avviene anche mediante la
consegna al vettore o allo spedizioniere.
C: contratto traslativo avente ad oggetto cose determinate solo nel genere —> il contratto
produce i suoi effetti non nel momento in cui le parti raggiungono l’accordo ma solo
quando esse concordemente specificano qual è il bene da trasferire. Fino a quando non
avviene l’individuazione il rischio della distruzione delle cose resta addossato al venditore
120. Il perimento, per causa non imputabile all’alienante, di una cosa determinata solo nel
genere, già alienata ma non ancora consegnata all’acquirente, libera quest’ultimo
dall’obbligo di eseguire la controprestazione?
- no, se la cosa è stata individuata ART 1378 TRASFERIMENTO DI COSA DETERMINATA
SOLO NEL GENERE (ART1463 IMP TOT)
art 1379 DIVIETO DI ALIENAZIONE il divieto di alienare stabilito per contratto ha effetto solo tra le
parti e non è valido se non è contenuto entro convenienti limiti di tempo e se non risponde a un
apprezzabile interesse di una delle parti
C: divieto di alienazione è divieto di trasmettere ad altri il diritto su di un bene mediante
contratto. L’accordo intervenuto tra le parti ha efficacia obbligatoria (vincola solo le parti
contraenti) per cui non pregiudica i soggetti estranei al contratto che hanno acquistato il
diritto. Es. se Tizio vende un bene a Caio con la riserva che quest’ultimo non può
successivamente rivendere quel bene a terzi e Caio rivende il bene a Sempronio, tale
acquisto è valido e Tizio avrà solo diritto al risarcimento del danno da parte di Caio.
L’interesse che giustifica il patto di non alienazione può essere anche morale o affettivo.
143. Il divieto di alienare per un tempo indeterminato convenuto dalle parti nel contratto:
- non è valido ART 1379 DIVIETO DI ALIENAZIONE
186. Tizio vende a Caio un immobile con un contratto nel quale si prevede che per un anno
Caio non potrà vendere a terzi l’immobile acquistato. La previsione:
- è valida, se risponde ad un apprezzabile interesse di una delle parti, ma non è opponibile
al terzo acquirente ART 1379 DIVIETO DI ALIENAZIONE
art 1380 CONFLITTO TRA PIU DIRITTI PERSONALI DI GODIMENTO se con successivi contratti,
una persona concede a diversi contraenti un diritto personale di godimento relativo alla stessa
cosa, il godimento spetta al contraente che per primo lo ha conseguito.
se nessuno dei contraenti ha conseguito il godimento, è preferito quello che ha il titolo di data certa
anteriore.
sono salve le norme relative agli effetti della trascrizione
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art 1381 PROMESSA DELL’OBBLIGAZIONE O DEL FATTO DEL TERZO colui che ha promesso
l’obbligazione o il fatto di un terzo è tenuto a indennizzare l’altro contraente, se il terzo rifiuta di
obbligarsi o non compie il fatto promesso
C: il fatto del terzo può consistere nella stipulazione di un contratto, nell’assunzione di
un’obbligazione, o in un comportamento materiale, nell’esecuzione di un’obbligazione già
assunta.
il terzo rimane del tutto estraneo alla stipulazione.
l’indennità consiste nel pagamento di una somma di denaro corrispondente, nel suo
ammontare, al valore dell’utilità non conseguita dal promissario.
264. Quale delle seguenti fattispecie è qualificabile come contratto?
- la promessa del fatto del terzo
1. Tizio promette a Caio che Sempronio gli venderà la sua bicicletta; Caio si rivolge quindi a
Sempronio per concludere il contratto, ma Sempronio non ha nessuna intenzione di
vendergli la sua bicicletta. Che cosa può fare Caio?
- può ottenere un indennizzo da Tizio ART 1381 PROMESSA DEL FATTO DEL TERZO
art 1382 EFFETTI DELLA CLAUSOLA PENALE la clausola con cui si conviene che, in caso di
inadempimento o di ritardo nell’adempimento, uno dei contraenti è tenuto a una determinata
prestazione, ha l’effetto di limitare il risarcimento alla prestazione promessa, se non è stata
convenuta la risarcibilità del danno ulteriore
la penale è dovuta indipendentemente dalla prova del danno
C: può essere equamente ridotta dal giudice
161. Tizio stipula con Caio un contratto dove è previsto: “se Tizio non adempirà la sua
prestazione entro il 15 maggio 2014, dovrà corrispondere a Caio la somma di 100euro per
ogni giorno di ritardo”. Trascorre inutilmente il termine del 15 maggio e il 25 maggio 2014
Caio invia una raccomandata a Tizio. Cosa può chiedere Caio?
- la somma di 1.000 euro, maggiorata di 100euro per ogni ulteriore giorno di ritardo e la
prestazione promessa ART 1382 EFFETTI DELLA CLAUSOLA PENALE E ART 1384
DIVIETO DI CUMULO 1000 euro somma dei giorni di ritardo accumulati, più successivi
eventuali
51. Tizio e Caio convengono, in un contratto, che, in caso di inadempimento della sua
prestazione, Caio sarà tenuto a corrispondere a Tizio, la somma forfettaria di 1.000 euro.
Caio non adempie. Tizio agisce in giudizio contro Caio. In giudizio, Tizio può:
- chiedere i 1.000 euro senza dover provare di aver subito danni dall’inadempimento ART
1382 EFFETTI DELLA CLAUSOLA PENALE
art 1383 DIVIETO DI CUMULO il creditore non può domandare insieme la prestazione principale e
la penale, se questa non è stata stipulata per il semplice ritardo
art 1384 RIDUZIONE DELLA PENALE la penale può essere diminuita equamente dal giudice, se
l’obbligazione principale è stata eseguita in parte ovvero se l’ammontare della penale è
manifestamente eccessivo, avuto sempre riguardo all’interesse che il creditore aveva
all’adempimento
art 1385 CAPARRA CONFIRMATORIA se al momento della conclusione del contratto una parte
dà all’altra, a titolo di caparra, una somma di denaro o una quantità di altre cose fungibili, la
caparra, in caso di adempimento, deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta.
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Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto, ritenendo la
caparra; se inadempiente è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed
esigere il doppio della caparra.
Se però la parte che non è inadempiente preferisce domandare l’esecuzione o la risoluzione del
contratto, il risarcimento del danno è regolato dalle norme generali.
art 1386 CAPARRA PENITENZIALE se nel contratto è stipulato il diritto di recesso per una o per
entrambe le parti, la caparra ha la sola funzione di corrispettivo del recesso.
in questo caso il recedente perde la caparra data o deve restituire il doppio di quella che ha
ricevuta
C: differenze dalla caparra confirmatoria (che è una cautela contro l’inadempimento) e
dalla multa penitenziale (che è il prezzo del diritto di recesso versato però al momento
dell’esercizio dello stesso e non già al momento della conclusione del contratto). Una volta
versata la caparra penitenziale i contraenti si riservano la scelta tra adempimento e
recesso.
31. La somma promessa da una parte all’altra come corrispettivo del recesso viene definita:
- multa penitenziale ART 1386 CAPARRA PENITENZIALE
art 1387 FONTI DELLA RAPPRESENTANZA il potere di rappresentanza è conferito dalla legge
ovvero dall’interessato
C: rappresentanza legale mira a rendere possibile a soggetti legalmente incapaci o
diversamente impediti il compimento di atti che altrimenti sarebbero loro preclusi. La
funzione della rappresentanza volontaria è strettamente legata ai criteri di opportunità del
singolo che ritiene più proficuo agire a mezzo di sostituto. Norme sulla rappresentanza
volontaria si applicano nei limiti della compatibilità anche alla rappresentanza legale
153. 183. tizio conclude con Caio un contratto in nome proprio, per conto di Sempronio.
Trattasi di un caso di:
- interposizione reale di persona ART 1388 CONTRATTO CONCLUSO DAL
RAPPRESENTANTE (INTERPOSIZIONE REALE DI PERSONA è SINONIMO DI
RAPPRESENTANZA)
art 1390 VIZI DELLA VOLONTA’ il contratto è annullabile se è viziata la volontà del
rappresentante. Quando però il vizio riguarda elementi predeterminati dal rappresentato, il
contratto è annullabile solo se era viziata la volontà di questo
art 1391 STATI SOGGETTIVI RILEVANTI nei casi in cui è rilevante lo stato di buona o di mala
fede, di scienza o d’ignoranza di determinate circostanze, si ha riguardo alla persona del
rappresentante, salvo che si tratti di elementi predeterminati dal rappresentato.
In nessun caso il rappresentato che è in mala fede può giovarsi dello stato d’ignoranza o di buona
fede del rappresentante.
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C: per gli elementi dell’atto sono rilevanti solo gli stati soggettivi di buona e mala fede del
rappresentato.
per legge sono rilevanti anche gli stati soggettivi del rappresentante
art 1392 FORMA DELLA PROCURA la procura non ha effetto se non è conferita con le forme
prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere
C: negozio giuridico unilaterale a rilevanza esterna di agire nel norme e per conto di
Non è necessaria l’accettazione del rappresentante, diviene efficace non appena portata a
conoscenza del rappresentante quindi recettizio.
Può essere espressa, tacita, generale, speciale, revocabile, irrevocabile (la procura in rem
suam: conferita anche nell’interesse del rappresentante o di terzi).
La norma è applicabile non solo ai contratti, ma anche ai negozi unilaterali tra vivi a
contenuto patrimoniale, per i quali la legge prescrive l’uso di una determinata forma (ad
substantiam o ad probationem). Forma per relationem. Rapporto di procura, tra
rappresentante e terzi e rapporto di gestione tra rappresentante e rappresentato
art 1393 GIUSTIFICAZIONE DEI POTERI DEL RAPPRESENTANTE il terzo che contragga col
rappresentante può sempre esigere che questi giustifichi i suoi poteri, e se la rappresentanza
risulta da un atto scritto, che gliene dia una copia da lui firmata.
237. Silvio intende conferire ad Adriano l’incarico di acquistare un immobile in suo nome e
per suo conto. Tramite quale strumento Adriano potrà dimostrare al terzo venditore
l’esistenza dell’incarico in questione:
- una procura redatta in forma scritta ART 1393 GIUSTIFICAZIONE DEI POTERI DEL
RAPPRESENTANTE
art 1395 CONTRATTO CON SE’ STESSO è annullabile il contratto che il rappresentante conclude
con sé stesso, in proprio o come rappresentante di un’altra parte a meno che il rappresentato lo
abbia autorizzato specificamente ovvero il contenuto del contratto sia determinato in modo da
escludere la possibilità di conflitto di interessi.
L’impugnazione può essere proposta soltanto dal rappresentato
C: si tratta di una presunzione iuris tantum di conflitto di interessi, che può essere superata
esclusivamente dalla dimostrazione dell’esistenza, in via alternativa, delle due condizioni
tassativamente previste, vale a dire l’autorizzazione specifica oppure la predeterminazione
degli elementi negoziali mentre resta irrilevante la sussistenza di un concreto rapporto di
incompatibilità fra le esigenze del rappresentato e quelle del rappresentante
127. Tizio, falso rappresentante, aliena a Sempronio un bene immobile di Caio. Se Caio non
ratifica il contratto, Tizio è obbligato a risarcire il danno a Sempronio che ha confidato
senza sua colpa nell’efficacia del contratto?
- si, e tale risarcimento ha ad oggetto l’interesse negativo ART 1398 RAPPRESENTANZA
SENZA POTERE
art 1399 RATIFICA nell’ipotesi prevista dall’articolo precedente, il contratto può essere ratificato
dall’interessato, con l’osservanza delle forme prescritte per la conclusione di esso
La ratifica ha effetto retroattivo ma sono salvi i diritti dei terzi
Il terzo e colui che ha contrattato come rappresentante possono d’accordo sciogliere il contratto
prima della ratifica
il terzo contraente può invitare l’interessato a pronunciarsi sulla ratifica assegnandogli un termine,
scaduto il quale, nel silenzio, la ratifica si intende negata
la facoltà di ratifica si trasmette agli eredi
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C: ratifica è l’atto unilaterale con il quale il rappresentato fa propri gli effetti dell’atto
compiuto dal rappresentante senza potere, sanando il difetto o l’eccesso del potere di
rappresentanza
produce effetti nel momento in cui giunge a conoscenza del terzo. la ratifica è diversa dalla
convalida, con la prima si elimina il difetto di legittimazione del soggetto autore dell’atto,
con la convalida si corregge un vizio intrinseco dell’atto che ne determinerebbe
l’annullabilità.
Quando il contratto è stato ratificato produce effetti sin dal momento in cui è stato concluso
(effetto retroattivo), ma non può tuttavia operare in pregiudizio dei terzi, ossia di coloro che
hanno acquistato, prima della ratifica, diritti incompatibili con il contratto. In attesa della
ratifica si è detto il contratto è inefficace; tuttavia essendo il vincolo validamente assunto il
terzo contraente non se ne può liberare unilateralmente, occorrendo al bisogno un
accordo con il falsus procurator. Questa situazione di attesa (di pendenza) non può
protrarsi a tempo indefinito, per cui il terzo può invitare il rappresentato a ratificare il
contratto entro un certo temine, scaduto il quale costui non può più esercitare il potere di
ratifica.
90. La ratifica:
- concerne il contratto concluso dal rappresentante senza potere, ha effetto retroattivo e,
se il contratto ha ad oggetto beni immobili, deve essere effettuata in forma scritta ART
1399 LA RATIFICA
268. La ratifica del contratto concluso dal falsus procurator e la dichiarazione di nomina nel
contratto per persona da nominare hanno una caratteristica in comune. Quale?
- hanno effetto retroattivo ART 1399 RATIFICA ART 1404 EFFETTI DELLA DICHIARAZIONE
DI NOMINA
272. La ratifica:
- concerne il contratto concluso dal rappresentante senza potere, ha effetto retroattivo e,
se il contratto ha ad oggetto beni immobili, deve essere effettuata in forma scritta ART
1399 LA RATIFICA (OSSERVANZA DELLE FORME PRESCRITTE PER LA CONCLUSIONE
DI ESSO)
107. Eric incarica massimo di acquistare, in suo nome e per suo conto, un appartamento nel
centro di Milano per un prezzo non superiore a 1 milione di euro. Massimo, dichiarando di
agire in nome e per conto di Eric, conclude, per scrittura privata, la compravendita di una
villa sita sul lago di Como per il prezzo di 1,5 milioni di euro. Eric è in dubbio e il venditore
gli concede per iscritto un termine di 10 giorni per decidere sull’acquisto. Scaduto il
termine:
- il venditore può vendere il bene a terzi che, se trascrivono la compravendita prima di Eric,
prevalgono su di lui ART 1399 RATIFICA (in questo caso l’interessato viene invitato a
pronunziarsi sulla ratifica entro un termine, scaduto il quale nel silenzio la ratifica si
intende negata)
53. Tizio conclude, in nome e per conto di Sempronio, una compravendita immobiliare con
Caio. Nella fase delle trattative, Caio, chiedendo a Tizio giustificazione dei suoi poteri
rappresentativi, apprende che lo stesso agisce in forza di una procura speciale rilasciata da
Sempronio in forma orale. Dopo la conclusione del contratto:
- Caio può chiedere a Sempronio di ratificare il contratto per iscritto, con effetto retroattivo
e salvezza dei diritti dei terzi ART 1399 RATIFICA
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152. la ratifica:
- concerne il contratto concluso dal rappresentante senza potere, ha effetto retroattivo e,
se il contratto ha ad oggetto beni immobili, deve essere effettuata in forma scritta ART
1399 RATIFICA
173. Fabio, pur non avendone i poteri, stipula un contratto con Sonia in nome e per conto di
Giacomo. Quest’ultimo, venutone a conoscenza, tuttavia non si esprime in merito alla sua
volontà o meno di ratificare il contratto. Cosa può fare Sonia?
- Può invitare Giacomo a pronunziarsi sulla ratifica assegnandogli un termine ART 1399
RATIFICA
art 1401 RISERVA DI NOMINA DEL CONTRAENTE nel momento della conclusione del contratto
una parte, può riservarsi la facoltà di nominare successivamente la persona che deve acquistare
diritti e assumere obblighi nascenti dal contratto stesso
C: per parte del contratto si intende il destinatario degli effetti contrattuali. Il contratto per
persona da nominare, già prima della dichiarazione di nomina, è perfetto ed efficace e lo
stipulante finché non esercita il potere di nomina è vincolato al contratto. Il contratto per
persona da nominare non è applicabile ai contratti intuito personae in cui assumono cioè
rilevanza l’identità e le qualità personali del contraente; ai contratti a contenuto non
patrimoniale; ai contratti che non ammettono l’intervento dei rappresentanti.
58. Nel contratto per persona da nominare, se la dichiarazione di nomina non è fatta
validamente nel termine stabilito dalla legge o dalle parti:
- il contratto produce i suoi effetti tra i contraenti originari ART 1405 EFFETTI DELLA
MANCATA DICHIARAZIONE DI NOMINA
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CAPO VIII DELLA CESSIONE DEL CONTRATTO
ARTT 1406 - 1410 CESSIONE
art 1406 NOZIONE ciascuna parte può sostituire a sé un terzo nei rapporti derivanti da un
contratto con prestazioni corrispettive, se queste non sono state ancora eseguite, purché l’altra
parte vi consenta
C: si tratta di contratto trilaterale, perché per il perfezionamento è richiesto il consenso di
tre soggetti: quello delle parti del contratto originario (cedente e contraente ceduto); quello
del cessionario. non è richiesta determinata forma che può essere necessaria per la causa
della cessione o per la natura de diritti trasferiti.
Non è possibile la cessione del contratto nei contratti con prestazioni a carico di una sola
parte, oppure, di contratti in cui una delle parti abbia già eseguito la propria prestazione
perché, in tal caso, si verificherebbe il trasferimento solo dei diritti e non dell’intera
posizione contrattuale, comprensiva anche degli obblighi.
196. se il cedente non garantisce che il ceduto adempirà le obbligazioni del contratto
oggetto di cessione, il cessionario:
- potrà comunque agire nei confronti del cedente per l’eventuale annullamento del
contratto
art 1407 FORMA se una parte ha consentito preventivamente che l’altra sostituisca a sé un terzo
nei rapporti derivanti dal contratto, la sostituzione è efficace nei suoi confronti dal momento in cui
le è stata notificata o in cui essa l’ha accettata.
se tutti gli elementi del contratto risultano da un documento nel quale è inserita la clausola
all’ordine o altra equivalente, la girata del documento produce la sostituzione del giratario nella
posizione del girante.
C: la clausola all’ordine consente il trasferimento del contratto senza l’osservanza delle
forme proprie della cessione.
La legge richiede sempre il consenso del contraente ceduto
art 1408 RAPPORTI FRA CONTRAENTE CEDUTO E CEDENTE il cedente è liberato dalle sue
obbligazioni verso il contraente ceduto dal momento in cui la sostituzione diviene efficace nei
confronti di questo
tuttavia il contraente ceduto, se ha dichiarato di non liberare il cedente, può agire contro di lui
qualora il cessionario non adempie le obbligazioni assunte.
nel caso previsto dal comma precedente il contraente ceduto deve dare notizia al cedente
dell’inadempimento del cessionario, entro quindici giorni da quello in cui l’inadempimento si è
verificato; in mancanza è tenuto al risarcimento del danno
C: se contraente ceduto dichiara di non liberare il cedente questi assume responsabilità
subordinata (sussidiaria) all’eventuale inadempimento del cessionario. contraente ceduto
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deve dare avviso al cedente, se non lo fa, il cedente non è liberato ma ha comunque diritto
al risarcimento del danno conseguente al ritardo dell’avviso
art 1409 RAPPORTI FRA CONTRAENTE CEDUTO E CESSIONARIO il contraente ceduto può
opporre al cessionario tutte le eccezioni derivanti dal contratto, ma non quelle fondate su altri
rapporti col cedente, salvo che ne abbia fatto espressa riserva al momento in cui ha consentito alla
sostituzione
art 1410 RAPPORTI FRA CEDENTE E CESSIONARIO il cedente è tenuto a garantire la validità
del contratto
se il cedente assume la garanzia dell’inadempimento del contratto, egli risponde come fideiussore
per le obbligazioni del contraente ceduto
C: il cedente è responsabile in tutte le ipotesi in cui il contratto viene a cadere (perché
nullo, annullabile) o è inefficace —> nomen verum
se ha assunto anche la garanzia dell’adempimento delle obbligazioni del cessionario
(nomen bonum) la sua responsabilità è regolata dalle norme sulla fideiussione
Cessione pro solvendo: il creditore cedente garantisce al cessionario l'adempimento del debitore
ceduto. Il riferimento è alla datio in solutum (art. 1198 c.c.)
Cessione pro soluto: il creditore cedente non garantisce al cessionario l'adempimento del debitore
ceduto. Il riferimento è sempre alla datio in solutum, ma il cedente non garantisce anche la
effettiva riscossione del credito (ciò perché l'art. 1198 che fa salva una diversa volontà delle parti)
Nomen verum: il creditore cedente garantisce l'esistenza del credito
Nomen bonum: il creditore cedente garantisce anche la solvibilità del debitore ceduto
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CAPO IX DEL CONTRATTO A FAVORE DI TERZI
ARTT 1411 -1413 CONTRATTO A FAVORE DI TERZI
art 1411 CONTRATTO A FAVORE DI TERZI è valida la stipulazione a favore di un terzo qualora lo
stipulante vi abbia interesse
salvo patto contrario il terzo acquista il diritto contro il promittente per effetto della stipulazione.
Questa però può essere revocata o modificata dallo stipulante, finché il terzo non abbia dichiarato,
anche in confronto del promittente di volerne profittare
In caso di revoca della stipulazione o di rifiuto del terzo di profittarne, la prestazione rimane a
beneficio dello stipulante, salvo che diversamente risulti dalla volontà delle parti o dalla natura del
contratto.
C: nel contratto a favore di terzi lo stipulante deve avere sempre un interesse che
giustifichi l’attribuzione a terzo, interesse può essere di natura patrimoniale o morale. Ove
l’interesse manchi o sia illecito, la disposizione a favore del terzo è nulla.
Le parti del contratto sono solo il promittente e lo stipulante, il terzo che non è parte
acquista il diritto in virtù del solo accordo tra le parti contrattuali; con l’accettazione del
diritto il terzo non diventa parte contrattuale ma rende definitivo l’acquisto del diritto a
seguito di tale dichiarazione, lo stipulante non potrebbe più revocare o ritirare o modificare
il beneficio. In seguito al rifiuto del terzo, oppure, alla revoca del beneficio da parte dello
stipulante, si cancella l’effetto dell’acquisto del diritto sin dal momento della conclusione
del contratto, sicché il promittente è obbligato a eseguire la prestazione nei confronti dello
stipulante, salvo che diversamente risulti dall’accordo delle parti o dalla natura del
contratto.
41. Tizio e Caio stipulano un contratto a favore di Sempronio. Dopo l’accettazione della
stipula in proprio favore, Sempronio scopre di aver accettato per errore. Il contratto che è
stato stipulato:
- non è annullabile da parte di Sempronio, non essendo egli parte del contratto
93. Tizio stipula con Caio un contratto preliminare di compravendita immobiliare a favore
del terzo Mevio. Dopo la sottoscrizione del preliminare, Tizio cambia idea e decide di voler
sottoscrivere il definitivo a titolo personale. Cosa può e deve fare Tizio a tal fine:
- deve revocare la stipulazione a favore di Mevio, ma non lo può più fare se Mevio ha già
manifestato, anche a Caio, la sua intenzione di accettare ART 1411 CONTRATTO A
FAVORE DI TERZI
144. Nel contratto a favore di terzo in cui la prestazione deve essere eseguita dopo la morte
dello stipulante, in caso di premorienza del terzo la prestazione:
- deve essere eseguita a favore degli eredi del terzo purché il beneficio non sia stato
revocato o lo stipulante non abbia disposto diversamente ART 1412 PRESTAZIONE AL
TERZO DOPO LA MORTE DELLO STIPULANTE
art 1413 ECCEZIONI OPPONIBILI DAL PROMITTENTE AL TERZO il promittente può opporre al
terzo le eccezioni fondate sul contratto dal quale il terzo deriva il suo diritto ma non quelle fondate
su altri rapporti tra promittente e stipulante
art 1414 EFFETTI DELLA SIMULAZIONE TRA LE PARTI il contratto simulato non produce effetto
tra le parti
se le parti hanno voluto concludere un contratto diverso da quello apparente, ha effetto fra esse il
contratto dissimulato, purché ne sussistano i requisiti di sostanza e di forma
le precedenti disposizioni si applicano anche agli atti unilaterali destinati a una persona
determinata, che siano simulati per accordo tra il dichiarante e il destinatario
C: per la giurisprudenza prevalente la simulazione costituisce causa di nullità.
Per requisiti di sostanza si intende che il suo contenuto sia lecito, possibile, determinato o
determinabile.
Per i negozi unilaterali non recettizi non è prospettabile un accordo simulatorio
167. Tizio in qualità di parte venditrice, e Caia, in qualità di parte acquirente, sottoscrivono
di fronte a un notaio un atto di compravendita immobiliare. In separata sede pattuiscono tra
loro che la compravendita deve intendersi simulata. Trattasi di un caso di
- simulazione assoluta efficace inter partes e provabile per testimoni da Sempronio ART
1414 EFFETTI DELLA SIMULAZIONE TRA LE PARTI
art 1415 EFFETTI DELLA SIMULAZIONE RISPETTO AI TERZI la simulazione non può essere
opposta né dalle parti contraenti, né dagli aventi causa o dai creditori del simulato alienante, ai
terzi che in buona fede hanno acquistato diritti dal titolare apparente, salvi gli effetti della
trascrizione della domanda di simulazione.
i terzi possono far valere la simulazione in confronti delle parti, quando essa pregiudica i loro diritti
C: se il contratto simulato è soggetto a trascrizione, il terzo acquirente di buona fede può
far valer il suo acquisto solo nel caso in cui questo sia stato trascritto prima della
trascrizione della domanda di simulazione.
I terzi pregiudicati dal contratto simulato sono: coloro che hanno acquistato diritti dal
simulato alienante e la parte sostanziale che risulta danneggiata dall’accordo simulatorio
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intervenuto fra il rappresentante e il terzo; questi soggetti possono agire con l’azione di
accertamento della simulazione per far valere la situazione giuridica reale
159. Il creditore del simulato alienante non può mai opporre la simulazione:
- ai terzi che, in buona fede, hanno acquistato dal titolare apparente un diritto di usufrutto
sul bene ART 1415 EFFETTI DELLA SIMULAZIONE RISPETTO AI TERZI
181. nei confronti dei terzi, la trascrizione della domanda giudiziale è rilevante in tema di:
- simulazione ART 1415 EFFETTI DELLA SIMULAZIONE RISPETTO AI TERZI
art 1416 RAPPORTI CON I CREDITORI la simulazione non può essere opposta dai contraenti ai
creditori del titolare apparente che in buona fede hanno compiuto atti di esecuzione sui beni che
furono oggetto del contratto simulato
i creditori del simulato alienante possono far valere la simulazione che pregiudica i loro diritti e nel
conflitto con i creditori chirografari del simulato acquirente sono preferiti a questi, se il loro credito è
anteriore all’atto simulato.
C: tutela preferenziale accordata ai creditori del simulato alienante
art 1417 PROVA DELLA SIMULAZIONE la prova per testimoni della simulazione è ammissibile
senza limiti, se la domanda è proposta da creditori o da terzi e qualora sia diretta a far valere
l’illiceità del contratto dissimulato, anche se è proposta dalle parti.
C: a creditori e terzi è concesso provare la simulazione per testi, superando il limite dell’art
2721, in considerazione della difficoltà che questi soggetti avrebbero a procurarsi prove
scritte. Alle parti invece è consentita la prova per teti solo ove vogliano dimostrare l’illiceità
del contratto dissimulato; per accertarne l’inefficacia invece esse non possono avvalersi
della prova per testimoni, perché ai sensi dell’art 2722 si tratta di provare un patto
contestuale o anteriore (accordo simulatorio) contrario al contenuto del documento
(contratto simulato)
12. L’interponente che vuole far valere l’intestazione fittizia di un bene immobile nei
confronti dell’interposto:
- può provare la simulazione per testimoni se fa valere l’illiceità del contratto dissimulato
ART 1417 PROVA DELLA SIMULAZIONE
art 1418 CAUSE DI NULLITA’ DEL CONTRATTO il contratto è nullo quando è contrario a norme
imperative, salvo che la legge disponga diversamente.
Producono nullità del contratto la mancanza di uno dei requisiti indicati all’art 1325, l’illiceità della
causa, l’illiceità dei motivi nel caso indicato dall’art 1345 e la mancanza nell’oggetto dei requisiti
stabiliti dall’art 1346
il contratto è altresì nullo, negli altri casi stabiliti dalla legge.
art 1419 NULLITA’ PARZIALE la nullità parziale di un contratto o la nullità di singole clausole
importa la nullità dell’intero contratto, se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza
quella parte del suo contenuto che è colpita dalla nullità
La nullità di singole clausole non importa la nullità del contratto, quando le clausole nulle sono
sostituite di diritto da norme imperative
C: la disciplina della nullità parziale costituisce un’applicazione del principio di
conservazione del contratto (utile per inutile non vitiatur) in base al quale il legislatore
cerca di salvare, quando è possibile gli effetti giuridici del contratto.
art 1420 NULLITA’ DEL CONTRATTO PLURILATERALE nei contratti con più di due parti, in cui
le prestazioni di ciascuna sono dirette al conseguimento di uno scopo comune, la nullità che
colpisce il vincolo di una sola delle parti non importa nullità del contratto, salvo che la
partecipazione di essa debba, secondo le circostanze, considerarsi essenziale.
C: la norma prevede la nullità parziale in senso soggettivo, che si verifica quando nel
contratto plurilaterale con comunione di scopo è nullo l’impegno contrattuale di una delle
parti. In applicazione del principio di conservazione del contratto (utile per inutile vitiatur),
la legge considera valido il contratto quando prescindendo dalla partecipazione di quel
soggetto sia comunque possibile il raggiungimento dello scopo
art 1423 INAMMISSIBILITA’ DELLA CONVALIDA il contratto nullo non può essere convalidato, se
la legge non dispone diversamente
C: solo per il contratto annullabile è ammessa convalida. Due eccezioni alla regola della
inammissibilità della convalida del negozio nullo: la conferma o esecuzione volontaria di
disposizioni testamentarie nulle o di donazioni nulle
art 1424 CONVERSIONE DEL CONTRATTO NULLO il contratto nullo può produrre gli effetti di un
contratto diverso, del quale contenga i requisiti di sostanza e di forma qualora, avuto riguardo allo
scopo perseguito dalle parti debba ritenere che esse lo avrebbero voluto se avessero conosciuto la
nullità
C: per stabilire se ricorra la possibilità della conversione il giudice dovrà valutare: il
rapporto di continenza e che gli interessi delle parti siano soddisfatti dal nuovo contratto.
Valutazione non necessaria se la conversione è espressamente prevista dalla legge
(Conversione legale)
SEZIONE I DELL’INCAPACITA’
art 1425 INCAPACITA’ DELLE PARTI Il contratto è annullabile se una delle parti era legalmente
incapace di contrattare.
e’ parimenti annullabile, quando ricorrono le condizioni stabilite dall’art 428, il contratto stipulato da
persona incapace di intendere o di volere
C: legalmente incapaci di contrattare sono i minori, i soggetti interdetti e i soggetti inabilitati
nel caso di incapacità naturale, si pone l’esigenza di tutelare l’affidamento delle persone
che hanno confidato nella validità dell’atto. Infatti, il contratto stipulato dal soggetto
incapace di intendere e di volere è annullabile quando sussiste la malafede dell’altra parte
contraente, desumibile dal pregiudizio derivante dal contratto o, anche, da altri elementi
art 1426 RAGGIRI USATI DAL MINORE il contratto non è annullabile, se il minore ha con raggiri
occultato la sua minore età; ma la semplice dichiarazione da lui fatta di essere maggiorenne non è
di ostacolo all’impugnazione del contratto
art 1427 ERRORE, VIOLENZA, E DOLO il contraente il cui consenso fu dato per errore, estorto
con violenza o carpito con dolo, può chiedere l’annullamento del contratto secondo le disposizioni
seguenti
art 1428 RILEVANZA DELL’ERRORE l’errore è causa di annullamento del contratto quando è
essenziale ed è riconoscibile dall’altro contraente
C: errore di fatto (falsa percezione di una situazione di fatto), errore di diritto (falsa
percezione di una norma di diritto) che induce il soggetto a stipulare un contratto, il cui
significato oggettivo diverge da ciò che avrebbe voluto la parte caduta in errore.
e’ causa di annullamento del contratto solo l’errore essenziale e riconoscibile da parte
dell’altro contraente
88. affinché un errore che cade sulle qualità della persona dell’altro contraente renda
annullabile il contratto:
- deve essere riconoscibile e determinante del consenso ART 1428 N 3 ERRORE
ESSENZIALE
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158. Carletto si accorda con Josè per cedergli la propria collezione di 10000 dvd
“conservata nella propria abitazione di Kensington, Londra, al prezzo di 5000 euro. Josè
accetta, convinto che nell’appartamento di Kensington Carletto custodisca una collezione
di dvd di partite di calcio; in realtà Carletto è proprietario di una collezione di dvd di
programmi di cucina. Il contratto concluso tra Josè è Carletto:
- è annullabile se Josè dimostra che il proprio errore era riconoscibile da Carletto ART
1428 RILEVANZA DELL’ERRORE
68. Tizio, titolare di una società che offre servizi informatici, assume alle proprie dipendenze
Barack, perché ingegnere informatico laureato al MIT di Boston. In seguito, tizio scopre che
il titolo di studio di Barack non è riconosciuto in Italia. Il contratto:
- è annullabile ART 1429 ERRORE ESSENZIALE
22. Guido invia a Paul una proposta di acquisto in lingua inglese ma soggetta alla legge
italiana. Non conoscendo bene la lingua inglese, Guido indica merci diverse da quelle
volute. Paul accetta la proposta così come formulata e invia la merce. Cosa può fare Guido?
- chiedere l’annullamento del contratto per errore, se l’errore è essenziale e riconoscibile
da Paul ART 1429 ERRORE ESSENZIALE
art 1430 ERRORE DI CALCOLO l’errore di calcolo non dà luogo ad annullamento del contratto,
ma solo a rettifica, tranne che, concretandosi in errore sulla quantità sia stato determinante del
consenso
86. Quale tra le seguenti differenze ha rilevanza per l’applicazione della disciplina
codicistica?
- quella tra errore di calcolo ed errore sulla quantità ART 1430 ERRORE DI CALCOLO
242. quali delle seguenti ipotesi non è causa di annullamento del contratto:
- l’errore sul prezzo ART 1430 ERRORE DI CALCOLO
art 1432 MANTENIMENTO DEL CONTRATTO RETTIFICATO la parte in errore non può
domandare l’annullamento del contratto se, prima che ad essa possa derivarne pregiudizio, l’altra
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offre di eseguirlo in modo conforme al contenuto e alle modalità del contratto che quella intendeva
concludere
C: principio di conservazione del contratto e principio di buona fede
art 1434 VIOLENZA la violenza è causa di annullamento del contratto, anche se esercitata da un
terzo
177. Il legislatore non tutela l’affidamento contrattuale della parte contro cui si agisce in
giudizio, nel caso in cui venga richiesto/a:
- l’annullamento del contratto per violenza del terzo
266. Marco, minacciato da Mimmo, conclude con l’appaltatore Fusco, cognato di Mimmo, un
contratto di fornitura della durata di due anni di cui non ha alcuna necessità. Marco può:
- chiedere l’annullamento del contratto per violenza del terzo ART 1434 VIOLENZA
art 1435 CARATTERI DI VIOLENZA la violenza deve essere di tal natura da fare impressione
sopra una persona sensata e da farle temere di esporre se’ o i suoi beni a un male ingiusto e
notevole. Si ha riguardo, in questa materia, all’età, al sesso e alla condizione delle persone
C: violenza morale: vizio del consenso, costrizione psicologica, esercitata mediante la
minaccia di un male ingiusto e notevole, al fine di indurre un soggetto a stipulare un
contratto. Il male minacciato deve essere ingiusto, notevole
La violenza morale va tenuta distinta dalla violenza fisica che si verifica quando il soggetto
è materialmente costretto a stipulare il contratto senza averne minimamente la volontà; la
violenza fisica è causa di nullità del contratto.
11. non è causa di annullabilità del contratto:
- la violenza fisica (causa di nullità) ART 1435 CARATTERI DELLA VIOLENZA
art 1346 VIOLENZA DIRETTA CONTRO TERZI la violenza è causa di annullamento del contratto
anche quando il male minacciato riguarda la persona o i beni del coniuge del contraente o di un
discendente o ascendente di lui.
Se il male minacciato riguarda altre persone, l’annullamento del contratto è rimesso alla prudente
valutazione delle circostanze da parte del giudice
art 1347 TIMORE RIVERENZIALE il solo timore riverenziale non è causa di annullamento del
contratto
C: il timore reverenziale costituisce violenza morale quando si concreta in un’intimidazione
morale: quest’ultima è esercitata dal superiore che minaccia tacitamente di avvalersi della
propria posizione di supremazia per indurre l’inferiore a stipulare il contratto
112. Tizio propone a Caio l’acquisto di un fondo per il prezzo di 200.000 euro. Caio
spaventato dalle possibili ripercussioni negative di un suo rifiuto (Tizio infatti è un noto
boss malavitoso), accetta. Il contratto è:
- valido TIMORE RIVERENZIALE
121. quale di queste fattispecie è di regola irrilevante ai fini dell’annullamento del contratto?
- il timore riverenziale ART 1437 TIMORE RIVERENZIALE
art 1438 MINACCIA DI FAR VALERE UN DIRITTO la minaccia di far valere un diritto può essere
causa di annullamento del contratto solo quando è diretta a conseguire vantaggi ingiusti
art 1439 DOLO il dolo è causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati da uno dei
contraenti sono stati tali che, senza di essi, l’altra parte non avrebbe contrattato
quando i raggiri sono stati usati da un terzo, il contratto è annullabile se essi erano noti al
contraente che ne ha tratto vantaggio
154. Tommaso induce maliziosamente Stefano a comprare da Donato un bene immobile del
valore di euro 200.000 per il prezzo di euro 350.000. Trattasi di:
- contratto annullabile, se Donato sapeva che Tommaso aveva determinato Stefano a
sottoscrivere il contratto in mala fede ART 1439 DOLO
art 1440 DOLO INCIDENTE se i raggiri non sono stati tali da determinare il consenso, il contratto
è valido, benché senza di essi sarebbe stato concluso a condizioni diverse; ma il contraente in
mala fede risponde dei danni
C: a differenza del dolo determinante, non causa l’annullabilità del contratto. Il contratto è
valido perché la parte raggirata lo avrebbe concluso anche in assenza del dolo, pero il
contraente in mala fede deve risarcire il danno corrispondente alla perdita economica
derivante dalla minore convenienza dell’affare
art 1441 LEGITTIMAZIONE l’annullamento del contratto può essere domandato solo dalla parte
nel cui interesse è stabilito dalla legge
L’incapacità del condannato in stato di interdizione legale può essere fatta valere da chiunque vi
ha interesse
C: annullabilità relativa primo comma e assoluta secondo comma (assoluta può essere
fatta valere da qualsiasi interessato)
243. è imprescrittibile:
- l’eccezione di annullamento del contratto non ancora eseguito ART 1442 PRESCRIZIONE
239. Fabio, interdetto giudiziale, stipula nel 2007 con Donatello un contratto di
compravendita immobiliare. Nel 2011 l’interdizione viene revocata con sentenza del
tribunale. Nel 2014 Fabio agisce in giudizio per l’annullamento del contratto. L’azione di
annullamento:
- potrà essere accolta ART 1442 PRESCRIZIONE
71. Tizio chiede l’annullamento del contratto di anticresi stipulato con Caio, sostenendo di
averlo sottoscritto mentre si trovava in stato di incapacità naturale. Il termine di
prescrizione dell’azione decorre dal giorno in cui:
- è stato stipulato il contratto ART 1442 PRESCRIZIONE (Quando l'annullabilità dipende da
vizio del consenso [1427] o da incapacità legale [1425], il termine decorre dal giorno in
cui è cessata la violenza, è stato scoperto l'errore o il dolo, è cessato lo stato
d'interdizione o d'inabilitazione [429], ovvero il minore ha raggiunto la maggiore età [2]
(1). Negli altri casi il termine decorre dal giorno della conclusione del contratto [1326].
208. in caso di annullamento del contratto a causa dello stato di interdizione giudiziale di
uno dei contraenti, questi:
- è tenuto a restituire all’altro l’intera prestazione, ma nei limiti in cui sia stata rivolta a suo
vantaggio ART 1443 RIPETIZIONE CONTRO IL CONTRAENTE INCAPACE
art 1444 CONVALIDA il contratto annullabile può essere convalidato dal contraente al quale spetta
l’azione di annullamento, mediante un atto che contenga la menzione del contratto e del motivo di
annullabilità, e la dichiarazione che s’intende convalidarlo
il contratto è pure convalidato, se il contraente al quale spettava l’azione di annullamento vi ha
dato volontariamente esecuzione conoscendo il motivo di annullabilità
la convalida non ha effetto, se chi l’esegue non è in condizione di concludere validamente il
contratto
C: la convalida è un negozio unilaterale. è espressa quando la parte manifesta la volontà
di confermare il contratto annullabile mediante un’apposita dichiarazione che contiene
l’espressa indicazione del contratto e del vizio che ne determina la annullabilità
la convalida è tacita quando la parte che è consapevole del motivo di annullabilità
conferma il contratto annullabile mediante la volontaria esecuzione di esso
la convalida non ha effetto se persiste il vizio del consenso o lo stato di incapacità, per cui
il convalidante è in condizione di confermare validamente il contratto quando: abbia
scoperto l’errore o il dolo; sia cessata la violenza; abbia raggiunto la maggiore età; sia
cessato lo stato di interdizione o di inabilitazione.
69. La convalida:
- impedisce l’annullamento del contratto ART 1444 CONVALIDA
art 1445 EFFETTI DELL’ANNULLAMENTO NEI CONFRONTI DEI TERZI l’annullamento che non
dipende da incapacità legale non pregiudica i diritti acquistati a titolo oneroso dai terzi di buona
fede, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di annullamento
142. l’annullamento del contratto non pregiudica l’acquisto del terzo a condizione che:
- l’annullamento non sia dipeso da incapacità legale ART 1445 EFFETTI
DELL’ANNULLAMENTO NEI CONFRONTI DEI TERZI
art 1446 ANNULLABILITA’ NEL CONTRATTO PLURILATERALE nei contratti indicati dall’art
1420 l’annullabilità che riguarda il vincolo di una sola delle parti non importa annullamento del
contratto, salvo che la partecipazione di questa debba, secondo le circostanze, considerarsi
essenziale
55. Se la causa di annullabilità di un contratto plurilaterale riguarda una sola delle parti, il
contratto è:
- annullabile in determinati casi ART 1446 ANNULLABILITA’ NEL CONTRATTO
PLURILATERALE
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CAPO XIII DELLA RESCISSIONE DEL CONTRATTO
ARTT 1447 - 1452 RESCISSIONE
la rescissione si applica ai contratti a prestazioni corrispettive che presentano un’anomalia
dell’atto della loro formazione che consiste in uno squilibrio tra i valori delle prestazioni
contrattuali. Come il contratto annullabile, il contratto rescindibile è provvisoriamente
efficace sino a quando non interviene la pronuncia di rescissione del contratto.
due tipi di rescissione una per lesione e l’altra del contratto concluso in stato di pericolo
119. il 30 gennaio Perugino ordina una scatola di cioccolatini “Speciale San Valentino”,
concordando l’invio della merce presso la sua abitazione. Il 14 febbraio la scatola non è
ancora stata consegnata. Trascorsa tale data, cosa non può fare Perugino?
- chiedere la rescissione del contratto RESCISSIONE SOLO PER STATO DI PERICOLO O
PER LESIONE
art 1447 CONTRATTO CONCLUSO IN STATO DI PERICOLO il contratto con cui una parte ha
assunto obbligazioni a condizioni inique, per la necessità, nota alla controparte, di salvare sé o altri
dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, può essere rescisso sulla domanda della parte
che si è obbligata.
Il giudice nel pronunciare la rescissione può, secondo le circostanze, assegnare un equo
compenso all’altra parte per l’opera prestata
C: presupposti per rescindere il contratto—> stato di pericolo (minaccia di danno grave
alla persona del contraente o di altri); —> iniquità delle condizioni a cui il contraente ha
dovuto soggiacere (ove per iniquità si intende una sproporzione tra il valore delle
prestazioni); —> la conoscenza dello stato di pericolo da parte di colui che ne ha tratto
vantaggio
La rescissione cancella gli effetti del contratto a partire dal giorno in cui questi sono stati
prodotti
223. il giudice può liquidare a favore di una parte un equo compenso per l’opera prestata:
- quando pronuncia la rescissione del contratto concluso in stato di pericolo ART 1447
CONTRATTO CONCLUSO IN ISTATO DI PERICOLO
44. Tizio aliena a Caio il fondo Alfa, che ha valore di mercato pari a 800.000 euro, al prezzo
di 450.000, per la urgente esigenza di ottenere liquidità. Trascorsi undici mesi, tizio agisce
in giudizio, chiedendo la rescissione del contratto. Il giudice:
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- rigetterà la domanda ART 1448 AZIONE GENERALE DI RESCISSIONE PER LESIONE (la
lesione non perdura fino al momento in cui è proposta la domanda di rescissione
art 1449 PRESCRIZIONE l’azione di rescissione si prescrive in un anno dalla conclusione del
contratto; ma se il fatto costituisce reato, si applica l’ultimo comma dell’art 2947
a differenza dell’annullamento non può essere fatto valere in via di eccezione dopo la prescrizione
dell’azione
16. decorsi 15 anni dalla stipulazione di un contratto, un contraente agisce in giudizio per
ottenerne l’adempimento. quale di queste eccezioni non può essere opposta all’altro
contraente?
- la rescindibilità del contratto ART 1449 PRESCRIZIONE DELLA RESCISSIONE DEL
CONTRATTO
277. Tizio, avendo estrema necessità di procurarsi liquidità per pagare i propri creditori,
accetta di vendere a Caio - pienamente consapevole della grave situazione in cui versa Tizio
- la propria villa al mare, del valore di mercato di euro 500.000, al prezzo di euro 100.000. Nei
mesi successivi alla vendita, la crisi del mercato immobiliare fa scendere il valore di
mercato della villa, che nel momento in cui l’azione di rescissione viene proposta da tizio -
cioè due anni dopo la stipulazione della vendita - ammonta a 350.000. Siffatta azione:
- verrà respinta ART 1449 PRESCRIZIONE
art 1451 INAMMISSIBILITA’ DELLA CONVALIDA il contratto rescindibile non può essere
convalidato
art 1452 EFFETTI DELLA RESCISSIONE RISPETTO AI TERZI la rescissione del contratto non
pregiudica i diritti acquistati dai terzi, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di rescissione
C: mentre la rescissione cancella gli effetti del contratto prodotti nei confronti delle parti
contraenti sono salvi i diritti acquistati dai terzi da una delle parti del contratto rescisso,
anche se l’acquisto è avvenuto in malafede
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CAPO XIV DELLA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
SEZIONE I DELLA RISOLUZIONE PER INADEMPIMENTO
ARTT 1453 - 1462 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER INADEMPIMENTO
art 1453 RISOLUBILITA’ DEL CONTRATTO PER INADEMPIMENTO nei contratti con prestazioni
corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l’altro può a sua scelta
chiedere l’adempimento o la risoluzione del contratto, salvo in ogni caso, il risarcimento del danno.
la risoluzione può essere domandata anche quando il giudizio è stato promosso per ottenere
l’adempimento; ma non può più chiedersi l’adempimento quando è stata domandata la risoluzione.
dalla data della domanda di risoluzione l’inadempiente non può più adempiere la propria
obbligazione
C: Secondo la dottrina e la giurisprudenza prevalente l’inadempimento deve essere
colposo in quanto lo scioglimento del contratto costituisce una vera e propria sanzione a
carico della parte inadempiente. La risolubilità del contratto per inadempimento costituisce
un’ipotesi di risoluzione giudiziale, poiché la risoluzione del contratto si verifica in seguito
alla sentenza costitutiva del giudice adito con l’azione di risoluzione. La risoluzione
giudiziale per inadempimento è ammessa solo per un inadempimento grave.
Nel caso in cui si chiede la risoluzione, il danno risarcibile è costituito dalle spese
inutilmente sostenute per preparare l’adempimento, più il vantaggio patrimoniale che
sarebbe derivato dall’esecuzione del contratto; mentre quando si chiede l’adempimento, il
risarcimento del danno è pari al vantaggio economico che sarebbe derivato da una
esecuzione tempestiva.
Una volta chiesta la risoluzione non si può più chiedere l’adempimento e la controparte
non può più eseguire la prestazione.
231. il contraente a cui è stata notificata una domanda di risoluzione del contratto per
inadempimento, non può:
- adempiere ART 1453 RISOLUBILITA’ DEL CONTRATTO PER INADEMPIMENTO
art 1454 DIFFIDA AD ADEMPIERE alla parte inadempiente, l’altra può intimare per iscritto di
adempiere in un congruo termine, con dichiarazione che, decorso inutilmente detto termine, il
contratto si intenderà senz’altro risoluto.
Il termine non può essere inferiore a quindici giorni, salvo diversa pattuizione delle parti o salvo
che, per la natura del contratto o secondo gli usi, risulti congruo un termine minore.
Decorso il termine senza che il contratto sia stato adempiuto, questo è risoluto di diritto.
C: la diffida ad adempiere è un negozio unilaterale e recettizio. Decorso il termine previsto
dalla diffida la risoluzione del contratto si verifica ope legis per cui non è richiesta alcuna
pronuncia del giudice. Anche la diffida ad adempiere presuppone un inadempimento grave
281. Antonio e Rosita concludono un appalto di servizi, nel quale inseriscono una clausola
secondo cui “il contratto si intenderà risolto in caso di inadempimento di una delle
obbligazioni assunte da rosita”. Tale clausola è:
- una clausola di stile (L’obbligazione deve essere indicata in modo preciso e non generico
proprio perchè la volontà delle parti si sostituisce al controllo del giudice in ordine alla gravità
(1455 c.c.) per questo non è una clausola risolutiva espressa).
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219. quale di queste clausole è sempre valida?
- la clausola risolutiva espressa
175. Uno studente universitario decide di usufruire dei servizi messi gratuitamente a
disposizione da un blog, impegnandosi nei confronti del gestore, all’atto dell’iscrizione, a
non utilizzare detti servizi per “scopi illegali, malevoli o discriminatori della reputazione
altrui”.
In seguito tale studente pubblica, su una pagina del blog visibile a tutti gli utenti,
affermazioni gravemente offensive nei confronti di alcuni docenti. Ne consegue che:
- il gestore del servizio può risolvere il contratto ART 1456 CLAUSOLA RISOLUTIVA
ESPRESSA
1457 TERMINE PER UNA DELLE PARTI se il termine fissato per la prestazione di una delle parti
deve considerarsi essenziale nell’interesse dell’altra, questa, salvo patto o uso contrario, se vuole
esigerne l’esecuzione nonostante la scadenza del termine, deve darne notizia all’altra parte entro
tre giorni.
in mancanza il contratto si intende risoluto di diritto anche se non è stata espressamente pattuita la
risoluzione.
C: termine essenziale —> termine entro il quale il debitore deve eseguire la prestazione
affinché il creditore possa trarne un vantaggio economico; di conseguenza, il creditore non
ha più alcun interesse alla prestazione eseguita oltre tale termine.
L’essenzialità del termine può essere espressamente pattuita dalle parti, oppure può
derivare dal tipo di contratto stipulato o dal contenuto di esso. Decorso inutilmente il
termine, il contratto si scioglie automaticamente. Il codice ha però previsto la possibilità
che nonostante la scadenza del termine, il creditore possa paralizzare l’effetto risolutorio
manifestando espressamente, salvo patto o uso contrario, la volontà di esigere entro tre
giorni l’esecuzione della prestazione.
246. Tizio ordina in pasticceria una torta di compleanno, che, diversamente dagli accordi
intercorsi, viene consegnata il giorno successivo a quello del compleanno. Di
conseguenza:
- il contratto si è risolto, automaticamente, il giorno del compleanno ART 1457 TERMINE
ESSENZIALE PER UNA DELLE PARTI
art 1458 EFFETTI DELLA RISOLUZIONE la risoluzione del contratto per inadempimento ha
effetto retroattivo tra le parti, salvo il caso di contratti ad esecuzione continuata o periodica,
riguardo ai quali l’effetto della risoluzione non si estende alle prestazioni già eseguite.
La risoluzione, anche se è stata espressamente pattuita, non pregiudica i diritti acquistati dai terzi,
salvi gli effetti della trascrizione della domanda di risoluzione.
C: la risoluzione del contratto a prestazioni corrispettive e ad esecuzione istantanea
comporta nei confronti delle parti contraenti l’obbligo di ripristinare la situazione giuridica
antecedente al contratto. A carico del debitore inadempiente resta l’obbligo di risarcire il
danno.
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Contratti ad esecuzione continuata o periodica sono quelli in cui la prestazione si protrae
nel tempo o in modo continuo o ad intervalli; per questi contratti la risoluzione non ha
effetto retroattivo bensì opera solo per il futuro, interrompendo il rapporto contrattuale.
La risoluzione non ha effetto retroattivo nei confronti di coloro (terzi) che hanno acquistato
diritti da una delle parti del contratto risolubile
23. Quali effetti ha la risoluzione del contratto sui diritti acquistati dai terzi?
- non pregiudica i loro diritti, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di risoluzione
ART 1458 EFFETTI DELLA RISOLUZIONE
art 1459 RISOLUZIONE NEL CONTRATTO PLURILATERALE nei contratti indicati dall’art 1420
l’inadempimento di una delle parti non importa la risoluzione del contratto rispetto alle altre, salvo
che la prestazione mancata debba, secondo le circostanze considerarsi essenziale
C: nei contratti plurilaterali con comunione di scopo, la mancata (o inesatta) esecuzione
della prestazione da parte di uno dei contraenti, non comporta l’estinzione del contratto,
quando, prescindendo dalla prestazione della parte inadempiente, è comunque possibile il
raggiungimento dello scopo. Questa norma costituisce applicazione del principio di
conservazione del contratto, in base al quale il legislatore tende, laddove sia possibile, a
salvare gli effetti giuridici del contratto
art 1460 ECCEZIONE DI INADEMPIMENTO nei contratti con prestazioni corrispettive, ciascuno
dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione, se l’altro non adempie o non offre di
adempiere contemporaneamente la propria, salvo che termini diversi per l’adempimento siano stati
stabiliti dalle parti o risultino dalla natura del contratto.
Tuttavia non può rifiutarsi la esecuzione se, avuto riguardo alle circostanze, il rifiuto è contrario alla
buona fede.
C: l’eccezione di inadempimento è il rimedio attraverso il quale la parte paralizza la
domanda (giudiziale o stragiudiziale) di adempimento dell’altro contraente adducendo
l’inadempimento di quest’ultimo o la mancata offerta della prestazione. L’eccezione può
essere utilizzata anche per paralizzare la domanda di risoluzione del contratto.
269. A fronte dell’inadempimento della controparte contrattuale, l’altra parte può rifiutarsi di
adempiere?
- solo se non sono previsti termini diversi per l’adempimento e il rifiuto di adempiere non è
contrario a buona fede ART 1460 ECCEZIONE DI INADEMPIMENTO ART 1453
RISOLUBILITA’ DEL CONTRATTO PER INADEMPIMENTO
39. Tizio rinnova con Caio un contratto pluriennale di fornitura di merci, che prevede il
pagamento anticipato della merce che saranno fornite ogni successivo semestre. Dopo
l’esatta esecuzione della prima fornitura, Tizio viene a sapere da altri imprenditori del
settore che Caio è in gravi difficoltà economiche. Nei giorni successivi, Caio contatta Tizio
per ottenere il pagamento anticipato della merce dovuto in forza del contratto. Tizio può
legittimamente rifiutarsi di pagare?
- si, a meno che quest’ultimo presti idonea garanzia ART 1461 MUTAMENTO NELLE
CONDIZIONI PATRIMONIALI DEI CONTRAENTI
art 1462 CLAUSOLA LIMITATIVA DELLA PROPONIBILITA’ DI ECCEZIONI la clausola con cui si
stabilisce che una delle parti non può opporre eccezioni al fine di evitare o ritardare la prestazione
dovuta, non ha effetto per le eccezioni di nullità, di annullabilità e di rescissione del contratto.
Nei casi in cui la clausola è efficace, il giudice, se riconosce che concorrono gravi motivi, può
tuttavia sospendere la condanna, imponendo, se del caso, una cauzione
C: clausola solve et repete —> patto apposto in un contratto a prestazioni corrispettive nel
quale le parti stabiliscono che una di esse, di fronte alla richiesta di adempimento della
controparte, non potrà far valere motivi (opporre eccezioni) per giustificare il ritardo o la
mancata esecuzione della prestazione. La clausola solve et repete non opera quando la
parte giustifica la mancata esecuzione della prestazione facendo valere la nullità,
l’annullabilità, la rescissione del contratto dal momento che non sarebbe giustificata una
prestazione in base ad un contratto invalido. La giurisprudenza limita notevolmente la
portata della clausola ritenendo che essa non è in grado di bloccare l’eccezione di
inadempimento mentre opera solo quando la parte eccepisce l’inesatto adempimento.
Secondo la dottrina dominante i gravi motivi si riducono all’inadempimento della parte che
beneficia della clausola.
10. quali di queste clausole consente di evitare la risoluzione del contratto per
inadempimento?
- la clausola solve et repete ART 1462 CLAUSOLA LIMITATIVA DELLA PROPONIBILITA’ DI
ECCEZIONI
95. la clausola con cui si stabilisce che una delle parti non può opporre eccezioni al fine di
evitare o ritardare la prestazione dovuta:
- non ha effetto per le eccezioni di nullità, annullabilità e rescissione ART 1462 CLAUSOLA
LIMITATIVA DELLA PROPONIBILITA’ DI ECCEZIONI
131. Nel contratto tra Tizio e Caio si prevede che Tizio non potrà evitare o ritardare la
prestazione dovuta opponendo di essere incorso in errore essenziale e riconoscibile. La
clausola:
- è inefficace ART 1462 CLAUSOLA LIMITATIVA DELLA PROPONIBILITA’ DI ECCEZIONI
art 1463 IMPOSSIBILITA’ TOTALE nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per
la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione e
deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell’indebito.
C: l’impossibilità deve essere oggettiva —> deve dipendere da fatti estranei alla volontà o
alla sfera di controllo del debitore, ossia da eventi che non si possono dominare o
prevedere. La prestazione è oggettivamente impossibile anche quando la sua esecuzione,
pur essendo astrattamente realizzabile, richiederebbe in concreto sforzi o mezzi del tutto
irragionevoli o comunque sproporzionati in relazione alla natura e all’oggetto
dell’obbligazione, così come nel caso di sopravvenuti ostacoli talmente gravi da mutare
addirittura la natura della prestazione.
89. la cd regola “res perit domino” secondo la quale il rischio del perimento della cosa fa
capo a chi ne è proprietario è codificata:
- in tema di impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile ART
1463-1466 IMPOSSIBILITA’ SOPRAVVENUTA (ART 1256)
52. Tizio acquista da Caio un immobile a Roma, alla condizione sospensiva di essere (Tizio)
trasferito nella sede romana dell’azienda in cui lavora. Successivamente alla vendita,
l’immobile crolla a seguito di una fuga di gas. Tizio ottiene poi il trasferimento a Roma. A
questo punto, Caio pretende da Tizio il pagamento del prezzo originariamente pattuito per
l’immobile perito. Si tratta di una pretesa legittima?
- no, perché nonostante l’effetto retroattivo dell’avveramento della condizione, non opera il
principio res perit domino ART 1463 IMPOSSIBILITA’ TOTALE
6. la cosiddetta regola “res perit domino” secondo la quale il rischio del perimento della
cosa fa capo a chi ne è proprietario è codificata:
- in tema di impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile ART
1463 IMPOSSIBILITA’ TOTALE
203. L’offerta di modificazione o di rettifica del contratto, formulata da una parte, non può
mai attribuire alla stessa il diritto di evitare:
- la risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta
art 1464 IMPOSSIBILITA’ PARZIALE quando la prestazione di una parte è divenuta solo
parzialmente impossibile, l’altra parte ha diritto a una corrispondente riduzione della prestazione da
essa dovuta, e può anche recedere dal contratto qualora non abbia un interesse apprezzabile
all’adempimento parziale
art 1465 CONTRATTO CON EFFETTI TRASLATIVI O COSTITUTIVI (consensuali) nei contratti
che trasferiscono la proprietà di una cosa determinata ovvero costituiscono o trasferiscono diritti
reali, il perimento della cosa per una causa non imputabile all’alienante non libera l’acquirente
dall’obbligo di eseguire la controprestazione, ancorché la cosa non gli sia stata consegnata.
La stessa disposizione si applica nel caso in cui l’effetto traslativo o costitutivo sia differito fino allo
scadere di un termine.
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Qualora oggetto del trasferimento sia una cosa determinata solo nel genere, l’acquirente non è
liberato dall’obbligo di eseguire la controprestazione, se l’alienante ha fatto la consegna o se la
cosa è stata individuata.
L’acquirente è in ogni caso liberato dalla sua obbligazione, se il trasferimento era sottoposto a
condizione sospensiva e l’impossibilità è sopravvenuta prima che si verifichi la condizione
200. L’enoteca Vinitaliani di Milano ordina alla cantina Banfi di Montalcino 100 casse di
Brunello da consegnare in Firenze al vettore Longo trasporti. Nel trasporto delle bottiglie da
Montalcino a Firenze, le bottiglie si rompono. L’enoteca Vinitaliani:
- può chiedere a cantina Banfi la consegna di altrettante casse dello stesso vino
187. Richard vende a Tom un quadro di Picasso chiamato “Donna con ventaglio”; nel
contratto si prevede il differimento dell’effetto traslativo dell’opera allo scadere di un certo
termine. L’opera però, prima della scadenza del termine, perisce a seguito di un terremoto
che distrugge la casa di Richard dove il quadro era conservato. Il perimento del bene:
- libera Richard ma non libera Tom dall’obbligo di corrispondere il prezzo ART 1465
CONTRATTO CON EFFETTI TRASLATIVI O COSTITUTIVI
art 1466 IMPOSSIBILITA’ NEL CONTRATTO PLURILATERALE nei contratti indicati all’art 1420
l’impossibilità della prestazione di una delle parti non importa scioglimento del contratto rispetto
alle altre, salvo che la prestazione mancata debba, secondo le circostanze, considerarsi
essenziale.
C: principio di conservazione del contratto —> l’impossibilità della prestazione di una delle
parti non comporta lo scioglimento del contratto rispetto alle altre parti quando, nonostante
la mancata esecuzione della prestazione, sia possibile raggiungere lo scopo.
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SEZIONE III DELL’ECCESSIVA ONEROSITA’
ARTT 1467 - 1469 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER ECCESSIVA ONEROSITA’
SOPRAVVENUTA
art 1468 CONTRATTO CON OBBLIGAZIONI DI UNA SOLA PARTE nell’ipotesi prevista
dall’articolo precedente, se si tratta di un contratto nel quale una sola delle parti ha assunto
obbligazioni, questa può chiedere una riduzione della sua prestazione ovvero una modificazione
nelle modalità di esecuzione, sufficienti per ricondurla ad equità.
C: in questo caso non si può chiedere alternativamente riduzione o risoluzione ma solo
riduzione ad equità -> unico rimedio concesso all’iniziativa dell’onerato: il debitore non ha
interesse a liberarsi dall’impiego assunto, bensì solo l’interesse a rimanere obbligato nei
limiti originariamente previsti.
185. il contratto con obbligazioni di una sola parte che non costituisca una liberalità:
- non può essere risolto per eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione ART 1468
CONTRATTO CON OBBLIGAZIONI DI UNA SOLA PARTE
art 1469 CONTRATTO ALEATORIO le norme degli articoli precedenti non si applicano ai contratti
aleatori per loro natura o per volontà delle parti.
C: si ha contratto aleatorio quando l’esistenza o l’entità della prestazione o
controprestazione dipende da un evento causale che può volgere il vantaggio del contratto
verso una parte o piuttosto verso l’altra (es. contratto di assicurazione).
La risoluzione per eccessiva onerosità non è un rimedio applicabile ai contratti aleatori, dal
momento che le parti hanno scientemente assunto il rischio che la prestazione divenga
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eccessivamente onerosa, in seguito al sopraggiungere di eventi che non rientrano nella
normale alea insita in ogni contrattazione.
81. Lucio, nel contratto di vendita del suo appartamento al quinto piano di via Domodossola
1 a Milano si impegna, nei confronti dell’acquirente Livio, a preferire quest’ultimo, per il
caso in cui decidesse di alienare anche a cantina e il posto auto, a parità di prezzo e
condizioni offerte da un terzo. Si tratta di:
- un patto di prelazione (Per mezzo del patto di prelazione un soggetto si obbliga nei confronti di
un altro soggetto a preferirlo, qualora intenda contrattare, rispetto ad altri soggetti nella
conclusione di un contratto. La prelazione può avvenire a parità di condizioni o anche a
condizioni diverse. In ogni caso colui che si è obbligato in forza del patto di prelazione è libero di
determinarsi o meno alla eventuale futura contrattazione: questo è uno dei motivi per i quali il
patto di prelazione non può essere assimilato ad un contratto preliminare unilaterale. In
quest'ultima figura infatti il contraente è obbligato a contrattare. Nel patto di prelazione
l'obbligato non è vincolato a contrattare, bensì a preferire un soggetto nel caso in cui decida di
contrattare)
37. Lucio, nel contratto di vendita del suo appartamento al quinto piano di via Domodossola
1 a Milano si impegna nei confronti dell’acquirente Livio, a preferire quest’ultimo, per il caso
in cui decidesse di alienare anche la cantina e il posto auto, a parità di prezzo e condizioni
offerte ad un terzo. Questa clausola costituisce:
- un patto di prelazione ART 1566 PATTO DI PREFERENZA CC
ATTI DI LIBERALITA’
29. Vincent dipinge un quadro su commissione di Theo che, per spirito di liberalità,
conviene che venga consegnato ad una nota fondazione. Theo cambia però idea e vuole
ricevere il quadro per appenderlo nel suo salotto. Theo:
- revoca il beneficio disposto in favore della fondazione (La donazione, come ogni contratto,
può sciogliersi solo per le cause previste dalla legge. In due casi ne è ammessa la revoca:
ingratitudine del donatario e sopravvenienza di figli. La revoca non è ammessa per le donazioni
obnuziali e quelle remuneratorie. La revoca è frutto di un’iniziativa unilaterale del donante, che
ha infatti il diritto potestativo di togliere efficacia alla donazione nei casi previsti. Diverso è il caso
dell’azione revocatoria, la quale richiede la frode ai creditori, i quali sono i soli legittimati ad
agire. La sentenza che pronuncia la revocazione condanna il donatario alla restituzione dei beni:
non pregiudica i terzi che hanno acquistato diritti sulla cosa donata prima della proposizione
della domanda, fatti salvi gli effetti della trascrizione della domanda stessa).
140. Fabrizio concede in locazione a Debora un immobile ed è a conoscenza del fatto che
Debora intende utilizzarlo per spaccio illegale di stupefacenti, ma nonostante questo chiede
un normale canone di mercato e registra regolarmente il contratto nei registri immobiliari. Il
contratto è:
- valido ed efficace
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I CONTRATTI REALI SONO SOLO TIPICI E SONO COMODATO, PEGNO, MUTUO E
DEPOSITO
214. In data 12 aprile 2013, i coniugi Silvio e Veronica stipulano, per atto notarile, un
contratto di compravendita di un bene immobile. Il giorno seguente, essi redigono una
scrittura privata con cui Veronica si impegna a trasferire, dopo 2 anni, il bene immobile a
marina, figlia del solo Silvio. La fattispecie integra:
- negozio fiduciario
7. Irnerio, docente universitario, sollecitato dalle lamentele di alcuni studenti per l’eccessiva
difficoltà dell’esame, alla presenza dei Rappresentanti degli studenti si impegna oralmente
nei confronti di questi ultimi a rendere l’esame più facile. Si tratta di:
- una dichiarazione priva di effetti giuridici
75. 178. non è un istituto disciplinato dalla parte generale del contratto:
- la ripetizione di indebito (ART 2033)