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29 settembre 2021 - 08:02 > Versione online

Premio nazionale Gentile da Fabriano


XXV edizione, presentati a Palazzo del
Podestà, due volumi in omaggio al Sen.
Carlo Bo

4' di lettura29/09/2021
- Quando, nella primavera del 1997, ventiquattro anni fa, andai in Rettorato a salutare il
Magnifico Rettore dell’Università di Urbino, il Sen. Carlo Bo, e a proporgli di dar vita a
Fabriano, allora città industriale tra le maggiori del Centro Italia, un evento culturale che
avremmo potuto intitolare “Premio nazionale Gentile da Fabriano”, in omaggio al grande
artista fabrianese, la prima risposta che Bo mi diede fu: “Ma sono vecchio”.

Aveva in effetti 86 anni, essendo nato nel gennaio 1911. Bo era già stato a Fabriano
cinque anni prima, nel febbraio 1992, dove aveva tenuto una lectio magistralis, alla Sala
Convegni “San Domenico”, sul tema Preghiera e poesia, che poi avevamo pubblicato in
un bel quaderno del “Centro Studi don Giuseppe Riganelli”, che aveva promosso
l’iniziativa, arricchito da straordinarie immagini fotografiche di Mario Giacomelli.
Il grande letterato, Senatore a vita per volontà del Presidente Sandro Pertini dal 1984,

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accettò di presiedere la Giuria – le prime riunioni le facemmo in Rettorato – e così


nacque il Premio che intitolammo, per l’appunto, al maestro del gotico internazionale. La
prima edizione nel dicembre 1997 all’Hotel Janus, dove non c’erano scalini da affrontare,
dopo la terribile esperienza del terremoto che colpì Fabriano, le Marche e l’Umbria.
Avevamo il sostegno di un autorevole gruppo autorevole di sponsor, ad iniziare dalla
Fondazione Carifac e dalla Faber, presieduti entrambi dal Prof. Abramo Galassi.
Il Premio era mosso da un obiettivo: Rappresentare, attraverso la presenza e gli
interventi dei premiati, il volto positivo della nostra Regione e dell’Italia, a partire dalle più
significative esperienze nei campi della ricerca artistica e culturale, della scienza,
dell’economia e dell’industria, della comunicazione e del volontariato. Bo era stato ed
era Presidente dei più importanti Premi letterari italiani, ma a Fabriano volevamo un
registro più ampio ed anche più connesso con l’identità della città della carta. E dunque
non solo cultura umanistica, arte letteratura poesia. Bo presiedette la Giuria del Premio
fino alla quinta edizione 2001. Morì all’ospedale di Genova nel luglio dello stesso anno,
ma quando erano stati già scelti i premiati della V edizione. Alla cerimonia di consegna
dei Premi intervenne poi Sergio Zavoli, che nell’occasione ci regalò uno straordinario
ricordo dell’amico letterato e storico Rettore.
A presiedere la Giuria abbiamo chiamato poi i Rettori che si sono succeduti a Carlo Bo:
Giovanni Bogliolo, Stefano Pivato, Vilberto Stocchi e, da quest’anno, Giorgio
Calcagnini. L’edizione 25 del Premio è dedicata al grande intellettuale ligure e
marchigiano di elezione. La cerimonia conclusiva, al Teatro Gentile, sabato 9 ottobre,
sarà condotta da Giorgia Cardinaletti e inizierà proprio con un video che ci riporta ad
alcuni aspetti della sua forte personalità.

Per l’edizione 2021, come evento collaterale, sono stati pubblicati, grazie al decisivo
sostegno della Diatech Pharmacogenetics e dell’Azienda Fedrigoni, due bei volumi
curati da Galliano Crinella e Sandro Pazzi: Per un omaggio a Carlo Bo, che contiene una
raccolta di Scritti di Bo, con un’introduzione di Paolo Di Stefano, scrittore e giornalista
del “Corriere della Sera”, e Artisti per Carlo Bo, con le opere di 25 artisti, a cui si
aggiunge il ritratto di Tullio Pericoli e una fotografia di Mario Giacomelli. Artisti per Carlo
Bo contiene un’introduzione di Nunzio Giustozzi, Art director di Electa. Gli artisti presenti
nel volume: Paolo Annibali, Alfredo Bartolomeoli, Pascual Blanco, Lorenzo Bruno,
Renato Bruscaglia, Mauro Cappelletti, Daniela Cataldi, Umberto Franci, Francesco
Garofoli, Andrea Gentili, Roberto Gianinetti, Pino Guzzonato, Raffaele Iommi, Vittorio
Manno, Simone Massi, Sandro Pazzi, Giordano Perelli, Riccardo Piccardoni, Irene
Podgornik Badia, Angelo Rizzelli, Raimondo Rossi, Athos Sanchini, Emanuele Satolli,
Roberto Stelluti, Sandro Trotti.
Il secondo volume è la nuova edizione di Carlo Bo, Don Mazzolari e altri preti, edito da
“La Locusta” nel 1979, con un’ampia introduzione del Card. Gianfranco Ravasi,
Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Il volume è reso più pregevole da undici
incisioni del maestro d’arte Renato Bruscaglia. I due volumi saranno presentati a
Palazzo del Podestà sabato 2 ottobre, con inizio alle ore 17. Interverranno alla
presentazione il Sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, Fabio Biondi, Presidente
dell’Azienda Diatech, Alfredo Luzi e Nunzio Giustozzi.

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