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Patto atlantico
Il Presidente degli Stati Uniti acccetando le richieste del Regno Unito in relazione alla
diffesa dell’Europa dalla minaccia totalitarista sovietica, portò alla firma del Patto
atlantico (Alleanza atlantica). L’Alleanza prevedeva una diffesa comune, ossia,
qualsiasi attacco a uno Stato membro portarebbe a una risposta dell’Alleanza.
La NATO ( North Atlantic Treaty Organisation) è stata firmata nel 1949 e i Paesi
coinvolti sin dall’inizio sono Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo,
Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti. Gli altri Paesi che sono
entrati nel Patto negli anni posteriori sono Grecia, Turchia, Germania, Spagna,
Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania,
Slovenia, Slovacchia, Albania e Croazia.
Per contrastare la NATO, l’Unione Sovietica aumentò sua influenza nei Paesi dell’Est
europeo e nel 1955 organizzò suo esercito nel Patto di Varsavia, quindi l’Europa viene
divisa in due blocchi contrapposti.
Nel frattempo il Consiglio d’Europa è stato creato e i membri iniziali erano tutti Stati
dell’Europa Occidentale. L’obiettivo primario del Consiglio è la tutela dei diritti umani.
Progressione dall’ “Europa dei Sei” fino all’ “Europa dei Quindici”
Nel 1973 entrano a far parte della Comunità europea la Danimarca, l’Irlanda e la Gran
Bretagna (Europa dei nove). Con l’Europa dei nove la popolazione della comunità
oltrepassa quella degli Stati Uniti e Unione Sovietica ed è un’epoca di grande crescita
economica. Nello stesso periodo si ebbe la prima elezione a suffragio universale del
parlamento europeo.
Negli anni ottanta nuovi Stati entrano nella Comunità e c’è nuovamente una crescita
economica e politica per l’Europa.I nuovi membri sono la Grecia, la Spagna e il
Portogallo (Europa dei Dodici). In questo periodo entra in vigore l’Atto unico europeo,
dove si aboliva le frontiere interne; e nel 1992 il Trattato di Maastricht venne stipulato.
Nel Trattato di Maastricht la Comunità europea diventa l’Unione europea e rappresenta
un punto cruciale nella riunificazione dell’Europa.
I punti principali del Trattato di Maastricht (entrato in vigore nel 1993) sono: l’Unione
economica e monetaria; l’Unione politica; la cittadinanza dell’Unione; la politica sociale;
e la stipulazione dei simboli dell’Unione.
Nel 1995 con l’entrata dell’Austria, della Finlandia e della Grecia tutti i Paesi
dell’Europa Occidentale facevano parte dell’Unione Europea, con eccezione di
Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein. L’evento più importante realizzato
dall’Europa dei Quindici è stata l’introduzione dell’Euro come moneta unica. Altri eventi
rilevanti sono la firma del Trattato di Amsterdam e la firma del Trattato di Nizza, che
contiene la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
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L’allargamento a Est
Nel 2004 si è iniziato l’allargamento verso Est. Allora si può parlare di un’Europa dei
Venticinque, e i nuovi Stati che entrano a far parte dell’Unione sono: l’Ungheria,
l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la
Slovenia, Cipro e Malta.
Dal 1° gennaio 2007 entrano nell’Unione Europea la Bulgaria e la Romania (Europa dei
Ventisette). I due allargamenti hanno un impatto radicale nell’Unione che passa ad
avere 27 Stati, da 380 a 450 milioni di abitanti, presenta 23 lingue diverse, e diventa la
terza entità del mondo, superata solo da India e Cina.
Dal 1° luglio 2013 la Crozia comincia a fare parte dell’UE (Europa dei Ventotto),
continuando sua politica d’allargamento verso Est.
L’allargamento a Est ha fatto con che i Quindici temessero che con l’entrata dei nuovi
membri si potesse avere una grande ondata migratoria degli orientali verso
l’Occidente, che finirebbe per creare problemi nell’economia nazionale dei Paesi più
visati.
Scenario attuale
Nell’Unione europea attuale il PIL pro capite è diminuito se comparato con quello
delll’Europa dei Quindici e la “mappa della povertà” si è modificata, potendo creare
tensioni sociali per la ripartizione delle sovvenzioni. Perciò l’allargamento verso Est è
stato il più importante nella storia dell’Unione, perchè segnò il crollo della divisione
ideologica fra Europa orientale ed Europa occidentale. Per cui nel parere di molti
esperti il futuro dell’Europa è in una buona via, con visione di nuovi allargamenti, come
quello verso la Turchia.
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