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Studio guidato - Diritto

Arthur Ribeiro IV LSU


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 Contesto “post” Seconda guerra mondiale (conferenza di Yalta e Postdan)


Alla fine della seconda guerra mondiale l’Europa era distrutta nell’ambito economico e
in quello politico, e non era più il centro del mondo.
Nella Conferenza di Yalta (febbraio 1945) e nella Conferenza di Postdan ( luglio-agosto
1945) i vincitori della guerra si riunirono e fecero un acordo che divideva il mondo sotto
l’influenza delle due superpotenze globali, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica.
La divisione del mondo in due fece in modo che una “cortina di ferro” fosse creata,
questa espressione viene utilizzata per indicare l’espansione dei sovietici in Europa
Orientale. Con questo in mente, Churchill invitava gli USA ad ausiliare gli europei nel
tentativo di frenare l’espansione rossa verso l’Europa.

 Patto atlantico
Il Presidente degli Stati Uniti acccetando le richieste del Regno Unito in relazione alla
diffesa dell’Europa dalla minaccia totalitarista sovietica, portò alla firma del Patto
atlantico (Alleanza atlantica). L’Alleanza prevedeva una diffesa comune, ossia,
qualsiasi attacco a uno Stato membro portarebbe a una risposta dell’Alleanza.
La NATO ( North Atlantic Treaty Organisation) è stata firmata nel 1949 e i Paesi
coinvolti sin dall’inizio sono Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo,
Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti. Gli altri Paesi che sono
entrati nel Patto negli anni posteriori sono Grecia, Turchia, Germania, Spagna,
Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania,
Slovenia, Slovacchia, Albania e Croazia.
Per contrastare la NATO, l’Unione Sovietica aumentò sua influenza nei Paesi dell’Est
europeo e nel 1955 organizzò suo esercito nel Patto di Varsavia, quindi l’Europa viene
divisa in due blocchi contrapposti.
Nel frattempo il Consiglio d’Europa è stato creato e i membri iniziali erano tutti Stati
dell’Europa Occidentale. L’obiettivo primario del Consiglio è la tutela dei diritti umani.

 Trattato di Parigi e Trattato di Roma


Nel 1951 nasce la Ceca (Comunità europea del carbone e dell’acciaio), istituita col
Trattato di Parigi. Gli Stati che inizialmente adderirono alla Ceca sono l’Italia, la
Francia, la Germania Federale, il Belgio, l’Olanda e il Lussemburgo (Europa dei Sei).
L’obiettivo della Comunità era quello di regolamentare lo scambio e la produzione del
carbone e dell’acciaio, due settori che si trovavano in crisi dopo la Seconda Guerra
Mondiale.
Col Trattato di Roma nel 1957, vengono create due nuove Comunità: l’Euroatom
(Comunità europea dell’energia atomica) e la Cee (Comunità economica europea).
L’Euroatom propone promuovere la cooperazione fra gli Stati membri, nell’ambito della
ricerca scientifica e dell’utilizzazione dell’energia atomica a scopi pacifici; e fissa
rigorosi criteri per la garantia della sicurezza degli impianti nucleari.
La Cee viene creata con l’intuito di una progressiva unificazione delle politiche
economiche degli Stati membri della Comunità e avendo questo in vista crea il Mec
(Mercato comune europeo), dove le merci possono circolare liberamente.
L’Europa dei Sei ha avuto un importantissimo ruolo verso l’unificazione dell’Europa,
attraverso le seguenti misure: venne istituito il Fondo monetario europeo; si regolarizzò
la libera circolazione dei lavoratori; la Pac (Politica agricola comune) venne creata; e si
realizzò l’unione doganale

 Progressione dall’ “Europa dei Sei” fino all’ “Europa dei Quindici”
Nel 1973 entrano a far parte della Comunità europea la Danimarca, l’Irlanda e la Gran
Bretagna (Europa dei nove). Con l’Europa dei nove la popolazione della comunità
oltrepassa quella degli Stati Uniti e Unione Sovietica ed è un’epoca di grande crescita
economica. Nello stesso periodo si ebbe la prima elezione a suffragio universale del
parlamento europeo.
Negli anni ottanta nuovi Stati entrano nella Comunità e c’è nuovamente una crescita
economica e politica per l’Europa.I nuovi membri sono la Grecia, la Spagna e il
Portogallo (Europa dei Dodici). In questo periodo entra in vigore l’Atto unico europeo,
dove si aboliva le frontiere interne; e nel 1992 il Trattato di Maastricht venne stipulato.
Nel Trattato di Maastricht la Comunità europea diventa l’Unione europea e rappresenta
un punto cruciale nella riunificazione dell’Europa.
I punti principali del Trattato di Maastricht (entrato in vigore nel 1993) sono: l’Unione
economica e monetaria; l’Unione politica; la cittadinanza dell’Unione; la politica sociale;
e la stipulazione dei simboli dell’Unione.
Nel 1995 con l’entrata dell’Austria, della Finlandia e della Grecia tutti i Paesi
dell’Europa Occidentale facevano parte dell’Unione Europea, con eccezione di
Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein. L’evento più importante realizzato
dall’Europa dei Quindici è stata l’introduzione dell’Euro come moneta unica. Altri eventi
rilevanti sono la firma del Trattato di Amsterdam e la firma del Trattato di Nizza, che
contiene la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
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 L’allargamento a Est
Nel 2004 si è iniziato l’allargamento verso Est. Allora si può parlare di un’Europa dei
Venticinque, e i nuovi Stati che entrano a far parte dell’Unione sono: l’Ungheria,
l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la
Slovenia, Cipro e Malta.
Dal 1° gennaio 2007 entrano nell’Unione Europea la Bulgaria e la Romania (Europa dei
Ventisette). I due allargamenti hanno un impatto radicale nell’Unione che passa ad
avere 27 Stati, da 380 a 450 milioni di abitanti, presenta 23 lingue diverse, e diventa la
terza entità del mondo, superata solo da India e Cina.
Dal 1° luglio 2013 la Crozia comincia a fare parte dell’UE (Europa dei Ventotto),
continuando sua politica d’allargamento verso Est.
L’allargamento a Est ha fatto con che i Quindici temessero che con l’entrata dei nuovi
membri si potesse avere una grande ondata migratoria degli orientali verso
l’Occidente, che finirebbe per creare problemi nell’economia nazionale dei Paesi più
visati.

La clausola restrittiva prevedeva che i Quindici, per un massimo di 7 anni, potevano


limitare l’ingresso di lavoratori che venivano dai 10 nuovi Paesi dell’Europa orientale.
L’obiettivo della clausola era quello di evitare massiccie imigrazioni di lavoratori a
basso costo, che entravano in competizione con quelli nazionali; nonostante questa
clausola fecce con che si creassero varie tensioni sociali, che potevano culminare in
episodi di vero e proprio razzismo.

 Scenario attuale
Nell’Unione europea attuale il PIL pro capite è diminuito se comparato con quello
delll’Europa dei Quindici e la “mappa della povertà” si è modificata, potendo creare
tensioni sociali per la ripartizione delle sovvenzioni. Perciò l’allargamento verso Est è
stato il più importante nella storia dell’Unione, perchè segnò il crollo della divisione
ideologica fra Europa orientale ed Europa occidentale. Per cui nel parere di molti
esperti il futuro dell’Europa è in una buona via, con visione di nuovi allargamenti, come
quello verso la Turchia.
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 Unione Europea: natura giuridica


L’articolo 47 del Trattato UE riconosce che l’Unione è persona giuridica nei rapporti
internazionali, ma è un riconoscimento solo formale. La personalità giuridica non fa
dell’Unione uno Stato.

 Ostacoli alla creazione di una Costituzione per l’Europa


Il 29 ottobre 2004, a Roma, i Venticinque hanno firmato la “Costituzione d’Europa”;
però per l’entrata in vigore, la Costituzione doveva essere ratificata da tutti gli Stati
firmatari. Un grande ostacolo per la ratifica è stato il “no” espresso da alcuni Stati,
come quello olandese e francese. Un altro ostacolo per la ratifica della Costituzione per
l’Europa era che sotto l’aspetto giuridico era in verità un trattato internazionale.

 Princìpi che delimitano la competenza dell’Unione


I princìpi che delimitano la competenza dell’Unione sono: il principio di attribuzione, che
dà il potere ai singoli Stati di decidere quali poteri attribuire e quali poteri non attribuire
all’Unione; il principio di sussidarietà, determina che l’Unione Europea può agire solo
se gli Stati membri non sono in grado di raggiungere gli obiettivi comunitari; e il
principio di proporzionalità, ossia, l’UE non può superare gli obiettivi stabiliti dai trattati
comunitari.

 Sovranità Paesi x Sovranità Unione


Si dice che un ordinamento è sovvranazionale quando emmana provvedimenti che
sono immediatamente efficaci nei singoli Stati, quindi l’UE può agire come ordinamento
sovvranazionale solo in pochi casi, ricordando che i trattati comunitari e il voto
all’unanimità devono essere rispettati.
Tutti i membri dell’Unione Europea mantengono la propria sovranità, quindi a causa di
questa affermazione, per esempio la cittadinanza dell’Unione si aggiunge alla
cittadinanza nazionale invece di sostituirla.

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