Periodico trimestrale 3/2021 - € 4 (in Italia) - www.esercito.difesa.it - Data prima immissione 15/09/2021
RESISTERE
RESTARE PER
IL COLONNELLO MONTEZEMOLO
3
FRANCO DI SANTO
2021
IL GENERALE CUCINO E LA
RISTRUTTURAZIONE DEL 1975-77
L’editoriale
Cari lettori,
Con questo numero di Rivista Militare mi congedo da voi poiché in procinto di cedere
la Direzione di questo prestigioso periodico e di lasciare il servizio attivo, dopo più di 38
anni di vita militare che hanno fatto di me quello che sono. Tale occasione mi permette
un’ulteriore riflessione sulla professione militare da me vissuta in questi decenni. Ogni
giorno mi sono chiesto cosa significasse essere militari, una condizione unica e atipica
nel panorama dei servitori dello Stato, e ne ho tratto una personale risposta che ho il
piacere di condividere con voi.
La condizione militare deriva da una disponibilità illimitata al servizio che è necessaria
premessa di affidabilità; origina dalla subordinazione degli interessi personali a quelli
dell’organizzazione militare per contribuire all’ottimale funzionamento di quest’ultima,
dalla lealtà all’Istituzione ed agli scopi da questa perseguiti coerentemente alla
Colonnello Costituzione e alle leggi; è concretizzata dalla coscienza di servire sempre la
Franco Di Santo comunità; è garantita dall’imparzialità dei militari che si fonda sulla loro estraneità alle
lotte politiche e sociali, fedeli solo al giuramento prestato verso lo Stato fondato sui
principi democratici, garantiti dalle libere Istituzioni previste dal nostro ordinamento
costituzionale.
La militarità è, in ultima analisi, una “Regola” spirituale, chiara e vincolante per tutti, che
deve essere intimamente accettata perché ne rappresenta l’atipicità, la peculiarità e
la distinzione. Solo la quotidiana pratica della “Regola” ci rende degni del sacrificio di
chi ci ha preceduto, del patto di fiducia instaurato con i cittadini e delle speranze che il
Paese ripone in noi.
Dirigere la Rivista Militare, ancorché per un tempo limitato che però si assomma al
precedente periodo svolto come Capo Redattore, ha significato molto per me che
della Rivista Militare sono stato giovane lettore in anni ormai lontani: anche a tale
lettura di allora faccio risalire la mia convinta e fortunata scelta della vita militare. Per
questo ho sentito forte la responsabilità ma anche profondo l’orgoglio di diventarne
Direttore, consapevole come nessun altro dell’indispensabile strumento di conoscenza
e riflessione sul mondo militare (e non solo) rappresentato dal nostro autorevole
periodico, oggi come ieri.
Concludo con un grato pensiero alle superiori autorità, ai predecessori nel prestigioso
incarico (tra loro, mi sia consentito di citare i Direttori Marco Centritto e Marco Ciampini
che mi hanno insegnato il “mestiere” e molto altro ancora) e a tutti i miei preziosi
collaboratori senza i quali nulla sarebbe stato possibile, augurando al mio successore
Col. Giuseppe Cacciaguerra, a cui sono legato da profondi sentimenti di amicizia e di
stima, ogni brillante successo professionale e piena soddisfazione personale nel solco
della migliore tradizione della Rivista Militare, invitto (e solitario) caposaldo culturale
dell’Esercito e del Paese.
RESISTERE
RESTARE PER
IL COLONNELLO MONTEZEMOLO
SOMMARIO
1 L’EDITORIALE LO SPECIALE
NOTIZIE E CURIOSITÁ 28 Le sfide del Kosovo
di Sarah Ibrahimi Zijno
4 L’uomo ha bisogno di riti Matteo Bressan
di Simone Tarantino
32 La Kosovo Security Force
7 L’abbonato record di Vincenzo Stella
di Pieluigi Bussi
8 La Scuola di Applicazione PENSIERO
28 e la rinascita di Torino
di Maria La Barbera 34 Giuseppe Cordero Lanza
di Montezemolo
12 Lorenzo Giaconia vince il di Sabrina Sgueglia della Marra
premio Montecuccoli
di Pieluigi Bussi 38 La Grande Illusione di
Norman Angell
14 26 lanci prima del di Giuseppe Cacciaguerra
successo
di Pierfrancesco Sampaolo 42 Conference of European
Armies 2021
di Bruno Pisciotta
16 Un brand in evoluzione
di Francesco Greco 45 L’arte operativa sovietica
di Carlo Conte
19 I più cliccati
48 Italiani in Africa
34 RUBRICHE di Andrea Crescenzi
50 Un polacco nella liberazione
di Sylwia Zawadzka
20 PERCHÈ SI DICE COSÌ
AZIONE
21 FOTO D’AUTORE
ADDESTRAMENTO
25 L’INTERVISTA 54 L’operatore Cyber dell’Esercito
di Luca Iuliano
88 FORTI E RESISTENTI
58 Addestrare le forze locali
45 102 RECENSIONI di Antonio Merenda
OPERAZIONI
Afghanistan
62 di Massimiliano Marchitiello
76 Centauro II Editore
di Paolo De Benedetto Difesa Servizi S.p.A. - C.F. 11345641002
Abbonamento Annuale
90
Iscrizione al Registro della Stampa del Tribunale
IN COPERTINA Civile di Roma n. 944 del 7 giugno 1949
Colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo
ISNN 0035-6980
Periodicità trimestrale
INDIRIZZI WEB
Internet: www.esercito.difesa.it
Intranet: www.intranet.esercito.difesa.it
INDIRIZZI E-MAIL
presentazione proposte editoriali
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invio materiale e comunicazioni:
rivistamilitare@esercito.difesa.it
abbonamenti:
rivistamilitare.abbonamenti@esercito.difesa.it
L’ABBONATO RECORD
tecnologia militare, dai droni ai robot,
argomenti seppur complicati per noi
anziani, ma che hanno implicazioni
di Pierluigi Bussi e risvolti di grande interesse. Inizial-
mente alcuni articoli erano particolar-
mente tecnici, se si considera la mia
Parla Giovanni Cremascoli, fedele “Ho la fortuna di pos- limitata conoscenza della materia;
in seguito la rivista si è arricchita di
abbonato di Rivista Militare dal 1953,
non ha perso un numero del perio-
sederli tutti, ordinati e contenuti che mi sembrano utili e ben
dico dell’Esercito Italiano: “Nel corso protetti come oracoli” inseriti nel nostro contesto sociale.
degli anni ci sono state importanti Nonostante le innovazioni, il periodi-
novità con rubriche interessanti, ma dell’Associazione Nazionale Artiglieri co ha comunque conservato le sue
la rivista ha comunque conservato le d’Italia di Monza e Vice Presidente tradizioni, incentrate sulla difesa dei
sue tradizioni, incentrate sulla difesa provinciale dell’ASSOARMA di Mon- valori e il senso di appartenenza nei
dei valori ed il senso di appartenenza za e della Brianza. confronti delle istituzioni”.
nei confronti delle istituzioni”.
Giovanni Cremascoli, 88 anni, è en- Lei è il più fedele abbonato di Rivi- La nostra Rivista può essere uno
trato a tutti gli effetti nel guinness dei sta Militare. Perché questa scelta? strumento utile per il “soldato del
lettori storici di Rivista Militare, ne C’è un’immagine nella sua memo- futuro”?
conserva la raccolta da ben sessan- ria che ricollega al momento in cui
totto anni. Sin dalla giovane età, ha ha deciso? “Penso proprio di sì, sempre salva-
mostrato interesse verso il mondo guardando le sue origini e la sua
militare. In particolare, ha svolto il “Fin da giovane ho sempre avuto una identità. È un periodico che ha sem-
servizio di leva, frequentando il 23° sorta di venerazione verso il mondo pre approfondito aspetti storici, evite-
corso per Allievi Ufficiali di Comple- militare. In un primo momento sono rei un salto generazionale con con-
mento a Lecce e la Scuola Allievi stato trascinato dalla curiosità, ma in tenuti di stampo giornalistico, non mi
Ufficiali e Sottufficiali di Artiglieria a seguito la passione si è arricchita e scosterei troppo dal passato, seppu-
Foligno. Fu poi assegnato al 9° rgt. c’è stata la voglia di coltivare sem- re ritengo molto avvincente la nuova
artiglieria pesante Trento, dove com- pre di più nozioni su quelli che sono veste moderna, adeguata ai nostri
pletò il servizio di prima nomina. Ma i principi che caratterizzano l’appara- tempi”.
nonostante questo forte legame con to delle Forze Armate. Agli inizi degli
il mondo militare, improntò la sua anni ’50, esistevano poche pubblica- Qual è il suo rapporto con il mon-
carriera nel mondo civile, quale diri- zioni che si occupavano di “cultura do militare?
gente, presso l’Amministrazione Co- militare”. Rivista Militare era l’unico
munale di Monza, dove ricoprì inca- periodico che potesse soddisfare le “Direi ottimo, essendo anche iscrit-
richi quale Comandante della Polizia mie esigenze, sicuramente un cana- to all’U.N.U.C.I. ho la possibilità di
Locale, Vice Segretario Generale e le molto utile per approfondire la ma- continuare a vivere seppur indiret-
poi Segretario Generale reggente. teria. Ho la fortuna di possedere tutti tamente la realtà militare. Inoltre, la
L’attività lavorativa svolta, tuttavia, i numeri, probabilmente la mia è una stessa partecipazione alla vita delle
non intaccò minimamente il suo ap- passione innata”. Associazioni d’Arma mi consente di
passionato interessamento al settore mantenere un positivo scambio di
militare, che proseguì con la naturale Ci racconti il suo rapporto con notizie ed opinioni contribuendo, in
adesione alle Associazioni d’Arma. Rivista Militare e com’è cambiato tal modo, a tenere desta e sempre
Attualmente, è iscritto all’Unione Na- nel tempo? più allargata la cosiddetta “cultura
zionale Ufficiali in Congedo d’Italia, della Difesa” anche nell’ambito della
è Presidente della locale sezione “Sicuramente un rapporto positivo. società civile”.
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72.200 iscritti n. 3/2021 I Rivista Militare 19
NOTIZIE E CURIOSITÀ
LORENZO GIACONIA
VINCE IL PREMIO
MONTECUCCOLI
di Pierluigi Bussi
Adriana Cordero Lanza di Montezemolo è l’ultimogenita del Colonnello Giuseppe Montezemolo, il capo del
Fronte Militare Clandestino di Resistenza, Medaglia d’Oro al Valor Militare, eroe della Resistenza, massacrato
alle Fosse Ardeatine nel pomeriggio del 24 marzo 1944, assieme agli altri 334 prigionieri politici, ebrei, detenuti
comuni che erano stati prelevati dalla prigione nazista di via Tasso e dal carcere di Regina Coeli, a seguito
dell’attentato di Via Rasella a Roma. Nella sua abitazione romana, proprio sulla Via Ardeatina, custodisce le
memorie di suo padre con il compito di divulgarle e non farle affievolire così come, prima di lei, fece la madre
Juccia (Amalia), scomparsa nel 1983.
Perché suo padre intraprende la carriera militare? È Già negli anni Trenta, dopo la guerra di Spagna,
una vocazione personale o intende portare avanti la diceva che il fascismo non era più quello di prima e si
tradizione familiare? preoccupava dell’amicizia di Mussolini con Hitler perché
temeva l’intervento dell’Italia in guerra, dato che si rendeva
perfettamente conto della nostra impreparazione.
Sicuramente intraprendere la carriera militare è
stata una vocazione personale che lo ha fatto partire Quando decide di resistere ai nazifascisti?
volontario a 17 anni nella Grande Guerra, e che poi,
essendo stato congedato alla fine della guerra, lo ha
fatto partecipare e vincere un concorso per rientrare Al momento dell’occupazione dei tedeschi del
nell’Esercito in servizio permanente effettivo, pur Ministero della Guerra dove era il Comando della Città
avendo un ottimo lavoro da ingegnere. Non escludo, Aperta non ha avuto un attimo di dubbio, ha rifiutato
però, che le tradizioni militari della famiglia fossero di accompagnare il Generale Calvi in prigionia ed ha
nel suo dna. iniziato la resistenza.
Quando capisce che il fascismo è un regime Riuscì a far arrivare qualche messaggio alla famiglia
oppressivo che avrebbe portato l’Italia alla rovina? e ai suoi collaboratori durante la prigionia?
Sì. È riuscito a inviarci tre bigliettini in cui dava Il suo più grande insegnamento è stato l’esempio della
informazioni per mettere in guardia alcuni ufficiali sua vita e lo dobbiamo ricordare per la sua assoluta
attivamente ricercati dai tedeschi; dava consigli onestà nei pensieri e nelle azioni, per il suo coraggio, per
su come impostare la sua difesa in un eventuale la fedeltà al dovere e per il suo amore per la Patria che
processo, e infine per dire quanto amava la mamma e anteponeva anche a quello per la famiglia.
che rimpiangeva soltanto noi.
Famiglia Montezemolo a Roma nel 1941, Adriana è la più piccola, vestita di bianco al centro.
53
PENSIERO
“Ho sempre desiderato essere un mi- congedarmi non potendo continuare discio per un’azione di rastrellamento,
litare, un paracadutista come mio pa- quel percorso così come lo avevo eravamo alla ricerca di armi. Mentre
dre. A diciotto anni, essendo il servizio immaginato.” Inizia così il suo raccon- raggiungevamo il centro, vedemmo
di leva obbligatorio partii per Pisa e an- to per “Rivista Militare” Massimiliano delle barricate e la presenza di donne
cora ricordo l’ansia e l’emozione quan- Zaniolo. Attualmente responsabile am- e bambini si intensificava: la situazio-
do mi comunicarono che ero entrato a ministrativo per una ditta lombarda, è ne iniziò a diventare pesante. I mili-
far parte del 183° reggimento “Nembo”. sposato ed ha due figli. ziani cominciarono a colpire i mezzi
Era il primo passo per poi continuare “Quando mi dissero che dovevo parti- ed arrivò l’ordine di tornare indietro. A
quella professione, io volevo essere re per una missione, non pensai ai ri- metà strada ci dissero che la tensione
nei Corpi Speciali. Quel basco ama- schi ma solo che si stava realizzando nei pressi del Checkpoint “Pasta” era
ranto ha un suo significato tanto che, un sogno. I primi mesi furono abba- degenerata, decidemmo di ritornare,
dopo la Battaglia del checkpoint “Pa- stanza tranquilli e quel famoso 2 luglio ci venne a prendere la Compagnia
sta” (Mogadiscio 2 luglio 1993 n.d.r.) io ero a Balad, con altri compagni ci dei Diavoli Neri, io e la mia squadra
avendo riportato varie ferite, decisi di spostammo verso il centro di Moga- entrammo nel mezzo in cui c’era Pa-
passato… che non vuole passare. verli, chi invece si abbandona allo
E finite nel bel mezzo di conflitti in sconforto”.
terre lontane per motivi altrettanto Gli episodi sono arricchiti da det-
differenti: chi per dovere, chi per tagli che omaggiano le passioni
scelta, chi perché costretta. Tutte dell’Autore per la musica, per i
dovranno prendere delle strade viaggi, per la fotografia, per il re-
che segneranno il loro futuro e portage e per la storia militare.
quello delle persone che hanno Qui non si salva nessuno è dedi-
intorno, decisioni influenzate dalla cato (alla memoria) a Sorella Ma-
drammaticità e dall’orrore del con- ria Cristina Luinetti, Sottotenente
testo in cui sono prese. È opinione delle Infermiere volontarie caduta
dell’Autore infatti che “la guerra in Somalia nel 1993 e al Capita-
muta radicalmente la percezione no Pilota Maria Angela Valentini
Marco Petrelli (prefazione di Debora della realtà, delle priorità, nonché dell’Aeronautica Militare, caduta
Corbi), Qui non si salva nessuno. gli equilibri nei rapporti fra le per- in seguito all’incidente aereo di
Cinque storie di donne nell’infer- sone”. L’arco narrativo copre cir- Ascoli del 2014 insieme ad altre
no della guerra, Eclettica Edizioni, ca 60 anni, dalla Seconda Guerra tre colleghi.
2021, pp. 162, € 16,00. Mondiale alla Missione ISAF in
Afghanistan, omaggio di Petrelli
“Finished with my woman ‘cause alle passioni letterarie (We were
she couldn’t help me with my mind/ soldiers, la saga dei “dannati” di
People think I’m insane because I Sven Hassel, The Short-Timers,
am frowning all the time” Quell’ultimo ponte), ai suoi studi e
Vittoria adorava Paranoid, canzo- a pubblicazioni dedicate.
ne che aveva scoperto guardan- Quanto ai personaggi: “Nel 2019
do un canale online dedicato alla avevo moderato un incontro del
musica nella Guerra del Vietnam. Comune di Amelia sui vent’anni
Il ritmo travolgente dei Black Sab- della Legge 380 che permise l’in-
bath accompagnava i voli degli eli- gresso delle donne nelle FFAA
cotteri-icona del conflitto, compre- Italiane. Evento che ha accre-
so l’UH-1/ AB“205” sul quale si era sciuto la curiosità verso la realtà
formata come pilota. Trentadue femminile nel mondo militare. Un
anni, da Castel Viscardo, il Capita- rapporto, quello fra mondo delle Giovanni Iacono – Salvatore Reale:
no dell’Aviazione Esercito Vittoria donne e guerra, chiaramente ben Tre giorni vissuti da Eroi. Le voci
Greco era al suo primo turno in Af- più antico: basti pensare alla figu- dei protagonisti. Gela 10-12 luglio
ghanistan. ra di Artemisia… Il Novecento, tut- 1943, edito dagli autori, 2020, pp.
Era nata laddove un tempo sorge- tavia, ha offerto un ampio spettro 328, € 20,80.
va il più bell’aeroporto mai costru- di figure, aneddoti, esperienze, di
ito, l’Aeroporto di Orvieto - Castel spunti importanti per la stesura Fino a pochi anni fa la Campagna
Viscardo di Pierluigi Nervi, capo- delle storie. Quanto ai singoli per- di Sicilia e la battaglia di Gela
lavoro del razionalismo la cui me- sonaggi, il primo a nascere è stato erano state dimenticate dalla sto-
moria si era tramandata solo gra- il G.I. del Big Red One nel dicem- riografia ufficiale.
zie alle foto prebelliche. La storia bre 2017… su un foglio di carta. La ricerca degli autori, basata su
del Capitano Vittoria Greco (e Poi, il primo lungo lockdown ha materiale dell’Archivio dell’Uffi-
delle altre protagoniste del nuovo fornito l’occasione (e lo stimolo) cio Storico dello Stato Maggiore
libro di Marco Petrelli) prosegue per dare forma a “Qui non si sal- Esercito, nonché su testimonian-
nelle pagine di “Qui non si salva va nessuno”, primo test narrativo ze di reduci e civili del luogo in-
nessuno. Cinque storie di donne e libro decisamente anti-femmini- crociate con le ricerche sul cam-
nell’inferno della guerra”, in libre- sta. Già, perché in disaccordo con po, mira a far conoscere il ruolo
ria dal 1° febbraio con Eclettica quel femminismo urlato, piazza- avuto dai soldati italiani nella
Edizioni. iolo, affetto da misandria, ritengo battaglia.
Una spia francese nell’Italia del che l’uomo e la donna siano meno I fatti. La notte tra il 9 e 10 luglio
’44, una guerrigliera vietcong, una diversi di quanto si possa pensa- del 1943 gli Alleati misero in atto
infermiera volontaria italiana in re. Se proprio si vuole cercare un la più grande operazione anfibia
Somalia, un soldato del “Grande discrimine, infatti, questi è solo la mai tentata fino ad allora, chiu-
Uno Rosso”, un pilota dell’Aviazio- capacità di affrontare i problemi, dendo la Sicilia sud orientale in
ne Esercito: donne di età e di tra- grandi e piccoli, del quotidiano: una morsa di fuoco ed acciaio.
scorsi diversi, accomunate da un c’è chi li affronta tentando di risol- Nel settore di Gela l’urto iniziale
fu sostenuto dalle unità della XVIII Il Bollettino dell’Ufficio Storico ri- Mondiale, per giungere fino ai testi
Brigata costiera. La reazione dei prende una consolidata tradizione spagnoli sulla Civile, passando per
Comandi italiani fu immediata. dell’Ufficio Storico dello Stato Mag- il più importante studio tedesco sulla
Alle 05.00 del 10 luglio il Gruppo giore Esercito. guerra franco – prussiana.
mobile “E”, di stanza a Niscemi, Giunto al quarto volume della Nuova Chiude il volume la sezione dedica-
mosse al contrattacco riuscendo serie, riproposta nel 2017, vuole for- ta agli strumenti di ricerca, utile au-
a penetrare dentro l’abitato di nire a un pubblico di studiosi e ap- silio soprattutto per gli studiosi che
Gela, ma, dopo aver subito ingen- passionati degli elementi innovativi si recano presso l’Archivio Storico
ti perdite a causa del fuoco delle di ricerca e utili strumenti per l’ac- dello Stato Maggiore Esercito. Infat-
artiglierie navali, dovette ripiega- cesso ai fondi dell’Archivio Storico ti riporta uno schematico interventi
re sulle posizioni di partenza. La dello Stato Maggiore Esercito. sulle nuove acquisizioni di fondi utili
mattina dell’11 luglio le Divisioni Le radici storiche del Bollettino ri- ad integrare gli studi di quelli istitu-
Livorno e H. Goering mossero al salgono all’idea del Capo di Stato zionalmente conservati.
contrattacco. Alle 11.00 gli uomi- Maggiore del Regio Esercito, Alber- Il Bollettino si pone in linea con le
ni della Livorno erano alle porte to Pollio, che nel 1909 propose di finalità istituzionali di diffusione e
di Gela, ma ancora una volta l’in- raccogliere in maniera aperiodica i studio della cultura miliare e tale
tervento dell’artiglieria navale fu contributi dei militari storici in ma- scopo è suggellato dal Comitato
decisivo. I Reparti, decimati, do- niera da diffondere la cultura storica tecnico-scientifico che supervisiona
vettero ripiegare sulle posizioni dell’Esercito, ma soprattutto per aiu- ogni singolo intervento.
di partenza. In due giorni di com- tare la pianificazione dei conflitti futu-
battimento la Divisione Livorno ri. Le Memorie Storico Militari furono
aveva perso la propria capacità sospese nel 1915 per essere poi ri-
operativa lamentando la perdita, prese tra il 1926 e il 1934 come Bol-
tra morti feriti e dispersi, del 65% lettino dell’Ufficio Storico, trimestrale
degli effettivi. di informazione storica, ma anche
Dalla lettura dell’opera, che ha ri- finestra sul “mondo culturale delle
cevuto il patrocinio gratuito dello forze armate”, italiane e straniere. Fu
Stato Maggiore Esercito, emerge poi nel 1977 che venne riproposto al
la capacità degli autori di mettere pubblico di studiosi la nuova serie di
in risalto, oltre alla condotta delle Memorie Storico Militari, pubblicato
operazioni dei Reparti italiani, lo fino al 2009, a cui venne aggiunto nel
stato d’animo dei soldati italiani 2001 il Bollettino dell’Archivio dell’Uf-
che compirono numerosi atti di ficio Storico, pubblicato fino al 2012 .
eroismo, spesso sconosciuti ai Il volume 2019-2020, la cui coper-
più. Inoltre, per onorare la memo- tina è stata concessa dall’artista Michele Dell’Agli e Francesco
ria di quei soldati, spesso dimen- Ennio Naso, si compone di quattro Lamberti, Il Peacekeeping: fine
di un (falso) mito, Giuffrè Francis
ticati, gli autori hanno dedicato sezioni. La prima è frutto di ricerche Lefebvre S.p.a. 2021, pp. 350, €
ampio spazio alle numerose ini- presso l’Ufficio Storico dello Sato 36,10.
ziative locali che mirano a creare Maggiore Esercito da parte di Mi-
un vero e proprio “percorso della litari - storici e studiosi che hanno
memoria”. evidenziato aspetti interessanti su
tematiche di interesse per la Forza “Il Peacekeeping: fine di un (falso)
Armata. Tra i saggi si segnala quello mito” di Michele Dell’Agli e France-
del Colonnello Filippo Cappellano, sco Lamberti è un libro che pone
il più importante militare – storico in innumerevoli interrogativi. Cosa
circolazione, su un tema di interesse rappresentano oggi le Nazioni Uni-
corrente come l’occupazione italia- te? Svolgono ancora un ruolo deter-
na nei paesi balcanici, nel caso spe- minante nel preservare e garantire
cifico quello del Montenegro. Per la la pace? Ha ancora senso parlare
seconda sezione si segnala un in- di peacekeeping nella sua originaria
tervento, frutto di ricerca d’archivio accezione?
in loco, relativo all’atteggiamento È un’opera facilmente comprensi-
dell’Amministrazione Militare Britan- bile e ordinata, permette di avere
nica e il cimitero italiano di Cheren un quadro documentato di tutti gli
(Eritrea). Danno lustro al volume le aspetti relativi agli interventi milita-
Fabrizio Giardini, Domenico Spo- recensioni di importanti studi stori- ri e civili, statali e non statali che si
liti, Emilio Tirone, Bollettino dell’Uf- co - militari, sia italiani sia in lingua portano dietro un grande dilemma.
ficio Storico 2019-2020, Ed. Stato straniera, come ad esempio i volu- Le operazioni di peacekeeping sono
Maggiore dell’Esercito, Ufficio Sto- mi in lingua russa sulla situazione state veramente ideate per essere
rico, Roma, 2021, pp 550, € 15,00. del fronte durante la Prima Guerra operazioni di pace e di difesa dei
diritti umani? Seppur affronta tema- sa azione di Premuda di Rizzo, polate da numerose pubblicazioni,
tiche spinose, però, è un testo che è Aonzo e Gori (notte sul 10 giu- l’autore ci fa rivivere i tre durissimi
attento a non sottovalutare gli stru- gno 1918). Dardanelli! parte da giorni di combattimenti dando voce
menti per capire e cercare di trovare più lontano, dall’azione di forza- agli stessi protagonisti di una vicen-
un modello d’intervento umanitario mento dello stretto dei Dardanelli da spesso fraintesa e mal narrata.
che implichi la non belligeranza. del 18-19 luglio 1912 (nell’ambito Roma era sotto assedio e la batta-
Il libro si distingue per la trasparenza della guerra italo-turca) ad opera glia per la sua difesa, 8 - 10 settem-
degli autori nell’ammettere evidenti di una squadriglia di Torpediniere bre, vedrà schierati soldati e molti
distorsioni del diritto internazionale, al comando del Capitano di va- civili che con coraggio ne tentarono
mettendo in risalto le evidenti contrad- scello Luigi Millo, come perno da l’eroica difesa dall’assalto dei re-
dizioni circa gli scopi delle operazioni, cui prende avvio un racconto che parti tedeschi.
i costi e i profitti, le limitazioni e l’effet- vede il protagonista Carlo, orfano Difesa - o meglio mancata difesa -
tiva utilità di risorse materiali e umane di uno dei partecipanti a quell’im- di cui molto si è discusso nel corso
messe a disposizione. Michele Dell’A- presa e, volontario nella guerra di degli anni.
gli e Francesco Lamberti hanno for- Spagna, vivere intensamente la Ma cosa accadde in quei tre giorni?
nito una serie fittissima di motivi per propria epoca, porre in dubbio la Chi furono i protagonisti della vi-
togliere anche ai più disinformati ogni propria adesione al fascismo, per cenda? Cosa provarono in quei tre
dubbio non soltanto sulle operazioni, giungere ad affrontare serena- giorni interminabili?
ma sulle corrette scelte della politica mente la meritata vecchiaia. Non Come la vicenda dimostra, facen-
internazionale degli ultimi trenta anni. mancano, nel racconto, le sorpre- do parlare gli stessi protagonisti
se. Si tratta, in definitiva, di un in maniera viva ed avvincente
libro interessante e godibile che con dialoghi sia immaginari che
lascia al lettore una sensazione di reali, a mancare e a non garan-
freschezza e la consapevolezza tire una difesa furono gli apparati
di aver appreso, con leggerezza, governativi che, sottovalutando la
qualcosa di più della storia della necessità di mantenere una rap-
Marina Militare e, con questa, del- presentanza a Roma per fronteg-
la nostra Italia. giare un momento così tragico e
delicato, si concentrarono sul loro
“trasferimento” generando confu-
sione nell’emanazione di ordini.
Avvincente, emozionante e inci-
sivo nel riportare alla memoria le
vicende di quegli eroi che si im-
molarono per la libertà e la Patria,
per quei valori che si erano ormai
Giuseppe Sfacteria, Dardanel- dati per scontati; eroi che nel cor-
li!, Ed. Libertà, 2020, pp. 144, so di tre giorni di combattimenti,
€ 14,00. narrati con la puntualità della ri-
cerca storica e lo slancio emotivo
del romanzo, ci permettono di po-
Con Dardanelli! l’autore, Ufficiale ter prender parte alla vicenda, al
commissario della Marina Milita- loro fianco.
re, ci riprova, e “fa centro”, con un Pier Luigi Villari, Sotto Asse- Paura, sofferenza, coraggio e ge-
racconto, nella forma del romanzo dio, la battaglia per la difesa di sta riprendono forma tra le pagine
breve, in cui - come nel preceden- Roma 8-10 settembre 1943, Ed. e forniscono un senso più profon-
te Di mare e di guerra - l’occa- IBN, 2021, pp. 370, € 23,00. do ad una pagina di storia spesso
sione del racconto è data da un confusa, quasi - a peccato - di-
episodio della storia militare e tale menticata.
occasione è, in realtà, il pretesto Granatieri, Lancieri, Carristi, Fanti Molte sono state le pagine di po-
per raccontare la storia di perso- e Carabinieri, insieme a moltissimi lemica scritte sulla mancata difesa
naggi di pura fantasia che pure, civili, formarono le Divisioni italia- di Roma e sullo sbando dei militari
calati nel contesto Ligure, terra ne poste a difesa della capitale, dopo l’8 settembre, ma in quest’o-
d’origine dell’autore e da questi e quella che troppo spesso viene pera l’esposizione della battaglia è
efficacemente ricostruito, tanto ricordata come la mancata difesa resa viva e commovente al punto
hanno di concreto e, certamente, Roma fu un’aspra battaglia in cui da farci soffermare ulteriormente
spingono ad una riflessione. caddero 416 militari e 183 civili. At- sulle pagine, nei dialoghi e nella
In Di mare e di guerra il pretesto traverso un lungo lavoro di ricerca, gesta, per assorbirne i valori più
guerresco era offerto dalla glorio- e grazie alle testimonianze estra- profondi e poterli così tramandare.