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shaken the air in the great hall, had set the glass of the
windows looking on to it vibrating: and this in turn had shaken the
air in Lord Edwards' apartment on the further side. The shaking
air rattled Lord Edwards' membrana typani; the interlocked
malleus, incus, and stirrup bones were set in motion so as to
agitate the membrane of the oval window and raise an infinitesimal
storm in the fluid of the labyrinth. The hairy endings of the
auditory nerve shuddered like weeds in a rough sea; a vast number
of obscure miracles were performed in the brain, and Lord
Edwards ecstatically whispered `Bach!'" -- Aldous Huxley, Point
Counter Point.
SISTEMA UDITIVO
1. Riconoscimento di un segnale sonoro
2. Riconoscimento della sua provenienza
1877. Formula la teoria dei risuonatori (principio dei risuonatori + legge delle
energie specifiche di Müller). Le fibre della membrana basilare della coclea
funzionano come risuonatori e quindi una determinata frequenza fa vibrare un
punto preciso ed eccita quindi una determinata popolazione di neuroni.
L’analisi in frequenza dell’udito è basata sulla
organizzazione tono-topica della coclea Johannes Peter Müller
Hermann von Helmholtz
(1801-1858)
(1821-1894)
Mezzo: aria
P( x, t ) P0 sen (kx t )
E h A 2 2
EkP 2
pressione
PROPAGAZIONE DEL SUONO
La propagazione del suono esprime lo spostamento dell’onda acustica (ENERGIA) in funzione del tempo.
1
v
Ricordiamo:
Velocità di propagazione
Dove:
2.3 ms
rumore
disco di Newton
LA VOCE
Ricordiamo che: E k P2
Per misurare l’intensità di un suono si misura l’ampiezza delle oscillazioni di pressione
bar (dine/cm2)
oppure
watt/cm2
Legge di Weber e Fechner (fondamento della PSICOFISICA)
Generalizza il principio:
intervallo di
percezione
la decodifica sensoriale non opera in maniera lineare
(es. percepiamo bene una candela in una stanza buia ma a malapena in una stanza illuminata)
Per esprimere l’intensità del suono è più comodo utilizzare, anziché il valore assoluto, il
LOGARITMO DECIMALE
(in questo modo, se l’intensità del suono aumenta un milione di volte, il logaritmo aumenta
di sole 6 volte)
L’unità di misura dell’intensità del suono è il bel
W
bel log Dove W è l’energia del suono in esame e W0 l’energia di riferimento
W0
W
Più utile usare il decibel: decibel 10 log
W0
sorgente intensità
[W.m-2]
Aereo a reazione 1
Martello pneumatico 10-2
Strada trafficata 10-4
Parlato normale 10-6
Sussurro 10-8
Respiro 10-10
Soglia udibilità 10-12
Se vogliamo, anziché l’intensità, misurare la pressione del suono,
ricordando che l’intensità o energia:
E k P2
P
bel 2 log
P0
ovvero:
P
decibel 20 log
P0
()
Infrasuoni: oscillazioni di pressione con frequenze inferiori a 20 Hz, quindi non udibili dall'orecchio umano.
Suoni: oscillazioni di pressione con frequenze comprese tra 20 Hz e 20 kHz.
Ultrasuoni: oscillazioni di pressione con frequenze superiori a 20 kHz, quindi non udibili dall'orecchio umano.
P P/P0=106/20 P
() decibel 20 log 2
P0 P0
ANATOMIA DELL’APPARATO UDITIVO
Cavità piena
d’aria,
~ 2 cm3
Tromba di Eustachio
alla faringe
Labirinto osseo
Osso temporale
la trasduzione avviene nella coclea
Orecchio interno situata nel labirinto osseo, una cavità
dell’osso temporale
Spirale di Archimede
r=a*q
r: raggio
a: costante
q:angolo
Spirale logaritmica
r=a*eq
La coclea è formata da 3 canali sovrapposti:
1. SCALA VESTIBOLARE (SV);
comunica con l’orecchio medio attraverso
la finestra ovale
2. SCALA TIMPANICA (ST); comunica
con l’orecchio medio attraverso la
finestra rotonda
3. SCALA MEDIA (SM); sede delle cellule
sensoriali
NERVO COCLEARE
Trasmissione stimolo sonoro
incudine
Membrana basilare
martello
staffa
Liquidi cocleari
Catena degli ossicini
FASE SOLIDA FASE LIQUIDA
TRASDUZIONE
ARIA (bassa impedenza) ACQUA (alta impedenza) Quando un suono che si trasmette
attraverso un mezzo a bassa
impedenza (come l'aria) incontra un
1%
mezzo ad alta impedenza (ad esempio
99% l'acqua), la maggior parte dell'energia
viene riflessa.
le oscillazioni si estinguono al
cessare dello stimolo
stimolo
sonoro
0
RIFLESSO TIMPANICO
irrigidiscono la catena
Stimoli sonori di degli ossicini
si contraggono per via riflessa
elevata intensità
Fondamentale la differenza
di pressione fra le due scale
Genesi del potenziale microfonico cocleare
Cellule cigliate:
scala vestibolare • Base sulla membrana basilare (elastica)
• Ciglia nella membrana tettoria
ST
La membrana basilare è più stretta/rigida alla base e più larga/elastica verso l’elicotrema
fatta vibrare dai suoni acuti fatta vibrare dai suoni gravi
(↑E) (↓E)
MAPPA TONOTOPICA
A causa delle variazioni continue delle sue proprietà meccaniche, la membrana è sintonizzata in ogni suo punto per una
diversa frequenza caratteristica. Le frequenze caratteristiche variano in modo monotonico e continuo in funzione della
posizione lungo la coclea. Tale relazione non è lineare ma LOGARITMICA.
La membrana basilare agisce come una serie di FILTRI PASSABANDA che compiono una analisi di Fourier del segnale sonoro
Modello cocleare di
Lyon (1982) AGC: controllo automatico di guadagno
INIBIZIONE LATERALE
INIBIZIONE LATERALE
Quando una zona della membrana
basilare entra in vibrazione un certo
numero di recettori viene attivato in
maniera massimale mentre altri
vengono attivati in misura minore. La
liberazione di mediatore inibitorio
blocca il passaggio ai centri dei
messaggi provenienti dalle cellule
meno eccitate ottenendo un
miglioramento della discriminazione
tonale.
INIBIZIONE LATERALE
AMPLIFICAZIONE COCLEARE
(disposte in 3 file parallele)
contrazione dei
filamenti di actina
allungamento
della cellula
viene aumentata
l’ampiezza di vibrazione
della membrana basilare
Il 95% delle fibre che innervano le cellule cigliate esterne portano segnali dai centri superiori e realizzano un controllo
automatico dell’amplificazione cocleare.
accelerazioni angolari
labirinto osseo
perilinfa
labirinto membranoso
accelerazioni
XZ lineari
endolinfa
YZ
XY
iperpolarizzazione depolarizzazione
UTRICOLO e SACCULO
XZ avanti/indietro
(accelerazione lineare) alto/basso
YZ
XY
OTOLITI: piccoli cristalli di carbonato di calcio
UTRICOLO
SACCULO