Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Nel 2011 con il governo Monti non si sono fatti i conti solo con una crisi economica e finanziaria,
ma anche con una crisi di legittimazione dei partiti politici.
Il referendum elettorale del 1993:
aveva evidenziato la critica dell'opinione pubblica nei confronti dei partiti politici, In quegli anni i
maggiori partiti politici avevano un ampio consenso elettorale, nonostante le forti contestazioni di
minoranze attive di estrema destra ed estrema sinistra. Dopo la caduta del muro di Berlino nel
1989 si verifica una vera e propria destrutturazione di quel sistema politico sorto nel dopoguerra.
é vero pensare ad una democrazia senza partiti, è anche vero che: senza partiti politici
democraticamente organizzati la democrazia corre il rischio di giungere alla deriva e di divenire
una forma di plebiscitarismo autoritario,o va verso nuove forme di populismo.
Ambrosini si colloca al di fuori della polemica antipartitica, sosteneva che le riforme della legge
elettorale del 1919 e il nuovo regolamento della Camera dei Deputati tendessero a correggere i
difetti del parlamentarismo.
Criticava il sistema maggioritario per due ragioni:
1. riteneva il sistema inadeguato, perché non assicurava una rappresentanza a tutte le
minoranze
2. aveva generato governi di coalizione che spesso erano espressioni non più di un’intesa tra
partiti sulla base dei rispettivi programmi, piuttosto su accordi tra parlamentari influenzati da
criteri personalistici.
Nell'ottica kelsiana i partiti politici non erano più considerati come agenti del disordine sociale e
come elementi di disgregazione dell'Unità dello Stato, ma erano piuttosto fattori di integrazione e
di crescita democratica della società.
Santi Romano: Si allontana dalla concezione positiva dei partiti di Kelsen e Ambrosini.
Considerava i partiti come formazioni per loro natura produttrici di conflitto, capaci di minare
l'unità ordinamentale dello Stato.
Nella sua visione ideologica, emerge un limite molto forte: L’anticonflittualismo → Santi Romano
era convinto che la conflittualità sociale e istituzionale fosse una caratteristica intrinseca e
ineliminabile dello Stato moderno.
1921 ultimo Ministero Giolitti: Nel tentativo di ottenere una maggioranza parlamentare, si ebbe la
paralisi del governo che favorì l'ascesa del Fascismo. Le Élite liberali avevano rinunciato alle
forme liberali del potere politico, in cambio della conservazione della loro posizione dominante di
potere, e per questa ragione erano perfino disposti a sperimentare l'introduzione della
rappresentanza degli interessi, con il solo fine di conseguire alcuni vantaggi indiretti.
Nel 1912 si verificò l'allargamento dell’elettorato attivo in seguito all’introduzione del sistema
elettorale proporzionale.
1923: I fascisti con l'appoggio della vecchia classe dirigente si erano impegnati per l'approvazione
di una nuova legge elettorale: la legge Acerbo→ prevedeva che→ alla lista che consegue il
maggior numero di voti siano riservati i due terzi dei seggi della camera elettiva, alle liste
minoritarie sono riservati i seggi rimanenti tramite una ripartizione proporzionale dei seggi residui,
in questo modo, grazie a questo premio elettorale sproporzionato, Si ebbe un'ampia maggioranza
fascista alla Camera dei Deputati e si ridusse considerevolmente la presenza parlamentare delle
forze di opposizione.
Solo in questo modo, il movimento fascista si è potuto trasformare da forza minoritaria politica a
partito-regime-stato.
1925-1926: approvazioni leggi fascistissime→ diedero inizio ad una trasformazione dell'apparato
dello Stato, trasformazioni che, fu sostenuta dalla classe dirigente.
1928:Nuova legge elettorale che attribuiva al Gran consiglio del Fascismo la funzione di formare
una lista di 400 candidati designati da sottoporre all'approvazione del corpo elettorale, gli elettori
potevano pronunciarsi con sì o con no, In relazione ad un'unica lista predisposta dal Gran
Consiglio.
Nel regime elettivo la rappresentanza si ridusse ad una rappresentanza istituzionale, in base alla
quale lo Stato-persona, il governo, gli organi dello Stato → agiscono sempre in nome della
nazione→ si assiste ad una sterilizzazione della rappresentanza generale.
La Camera dei deputati fu soppressa e fu istituita la camera dei fasci e delle corporazioni, era
chiamata a collaborare, come pure il Senato del regno, con il governo per la formazione delle
leggi.→ il potere legislativo fu completamente concentrato nelle mani del governo e del suo capo.
È possibile considerare il fascismo come un tentativo non riuscito di dare una risposta alla crisi
dello Stato rappresentativo e alla crisi del Diritto Costituzionale, si afferma quindi con la crisi dello
Stato liberale (di diritto e sociale), lo stesso stato che, aveva temuto l'avvento di un vero governo
parlamentare fondato sul consenso di partiti politici organizzati.
La cancellazione della rappresentanza proporzionale e quella del pluralismo partitico, affondavano
le loro radici nel terreno ideologico che tendeva a ri-mitizzare lo stato e l'unità politica.
il Dittatore integra la moltitudine delle volontà individuali in una comunità unitaria della volontà e
dello Stato. L’ interruzione della rappresentanza democratica aveva determinato una netta
prevalenza dell'attività degli organi di governo rispetto a ogni altro organo e funzione dello Stato,
soprattutto della legislazione. --> Alla base di questa trasformazione vi era il principio dell'Unità del
potere contro il principio di separazione dei poteri (fondamento dello Stato liberale).
Mortati: Si viene a formare un organo complesso, che è la risultante del re, del capo del governo,
sia individualmente, che riuniti in collegio e del Gran Consiglio del Fascismo.
Criticava le cosiddette teorie realistiche o empiriche che in maniera riduttiva identificavano lo stato
con i suoi governanti, per egli il partito politico permetteva di individuare gli elementi strumentali
della costituzione materiale : gruppo sociale dominante e il partito che ne è l’espressione politica
organizzata.
secondo l’autore le forze politiche sono gli elementi strumentali alla realizzazione delle
finalità dello Stato ovvero sono strumentali alla realizzazione del contenuto racchiuso
all'interno della Costituzione fondamentale ( i fini sono ciò che anima l’ordinamento) Il fine che
vincola gli organi dello Stato sia in senso negativo che positivo, impegnando essi ad agire per il
conseguimento dei risultati che lo stato ha l'obiettivo di perseguire. Anche l'indirizzo politico deve
sottostare al limite, intendeva fissare il carattere e il contenuto normativo del fine politico non in
senso soggettivo ma in senso oggettivo→ indipendentemente dalle scelte ideologiche che
indicavano i mezzi di attuazione.
La riflessione giuridica di mortati era animata dalla necessità di risolvere il problema dell'Unità
statale attraverso un principio unificatore di carattere sostanziale, in relazione ai mutamenti
apportati dalla mente dello stato fascista, Mortati Individua l'esigenza di fissare dei limiti assoluti
alla modificabilità della Costituzione; a suo parere sia il partito nazional fascista sia la milizia
volontaria dovevano essere assoggettate al diritto, per ritenersi organi costituzionali. Se essi si
definiscono come tali, devono essere essenziali per l'esistenza dello Stato e necessari per poterne
Configurare la forma.
Dal grado di connessione tra mezzo e scopo politico si può argomentare l'attribuzione della
qualifica di “costituzionale” a un organo.
Alla fine degli anni trenta la dottrina prevalente Vedeva nel partito fascista un ente ausiliario dello
stato dal carattere costituzionale. Dopo il tentativo fallito di Farinacci di affermare la supremazia del
partito sul Governo, Il Partito Unico divenne indipendentemente dalla sua natura giuridica, uno
strumento della dittatura personale di Mussolini.
Negli ultimi anni e negli ultimi mesi del regime, il problema del partito emerge come questione di
fondamentale importanza, in quanto era legato alla prospettiva del dopo Mussolini, era stata
respinta l'idea del riassorbimento del partito nello Stato. L'ordinamento fascista si caratterizzò
come un regime doppio fondo; tra gli organi dello Stato incaricati di mantenere all'esterno
l'apparente legalità, in secondo piano c’erano gli organi del partito → manovratori autorizzati dell'
illegalismo.
Governo Badoglio: dopo aver osteggiato i partiti usciti dalla clandestinità dovete accettarne la
presenza nel suo nel suo terzo governo.
la nascita di governi di unità nazionale con la partecipazione di tutte le forze politiche antifasciste
fu Favorita anche dagli Stati Uniti. la presenza di partiti incise sulla struttura interna del gabinetto.
Dopo il patto di Salerno i processi di mutamento istituzionale subirono una forte accelerazione→
si assistette al tramontare del principio monarchico*,Si fece spazio una nuova forma di governo
dove il comitato di Liberazione Nazionale nella veste di istituzione governativa,imprimere il
proprio indirizzo politico.
Con l’allontanamento di Badoglio e l’inizio della presidenza di Bonomi, i nuovi ministri non
dovevano più giurare fedeltà alla corona*, ma si dovevano impegnare ad esercitare la loro
funzione nell’interesse supremo della Nazione.
Si iniziò a riconoscere l’importanza dei partiti, anche se gli furono riconosciute attribuzioni
costituzionali solo perchè facenti parte del comitato di liberazione nazionale
1946 costituzione repubblicana: l’entrata in funzione della Corte Costituzionale nel 1956 affermò
un concetto di costituzione non più inteso come mera legge politica, non più come qualsiasi legge
ordinaria, ma come norma fondamentale la cui osservanza è garantita da un giudice speciale.
il modello che si fa spazio è pensato contro le pratiche giuridiche del passato che erano state
dominate dalla politicizzazione della giustizia. → cambiamento volto ad affermare il primato del
diritto sulla politica → anche i partiti iniziano ad essere considerati elemento costitutivo dello stato
costituzionale e quindi sottoposti ragionevolmente ad una disciplina giuridica.
ART. 49 si pone l’obiettivo di affermare il pluralismo partitico che l’esperienza passata del
fascismo aveva negato. “tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti per
concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.
→ L’inserimento dei partiti nella costituzione non doveva intendersi solo come superamento del
regime fascista ma anche come superamento del regime liberale oligarchico esistente prima
dell’affermazione del fascismo negli anni 20 del 900.
Basso: riconosce ai partiti una rilevanza costituzionale, per Mortati e Ruggiero i partiti politici si
sarebbero dovuti uniformare al metodo democratico nell'organizzazione interna e nell'azione
diretta alla determinazione della politica nazionale, Mortati propose una forma di controllo da parte
di un organo giurisdizionale → La Corte Costituzionale sui partiti politici,questa proposta fu
bocciata in quanto un esplicito richiamo In costituzione alla democrazia interna dei partiti avrebbe
potuto aprire la strada a ingerenze da parte dei futuri governi sulle finalità e sulle organizzazioni dei
partiti di opposizione. l'aspetto giuridico, la costituzionalizzazione dei partiti politici appariva una
naturale conseguenza dell’affermarsi dello stato democratico.
Con l’espressione “metodo democratico” si riferiva al concetto di “alternativa” al potere delle forze
politiche→ nei primi anni 90 questa alternativa delle forze politiche al potere mise in crisi il
funzionamento corretto della democrazia.
Virga: prendeva in considerazione il partito non unicamente come associazione ma anche come
organo statale, come istituzione ed elemento del sistema di governo. quando l'esercizio del diritto
di associazione politica da parte cittadini avviene In conformità alle norme e ai Principi
dell'ordinamento giuridico è possibile la cooperazione di tutti i partiti. egli sosteneva che non
dovesse mai venir meno il supremo controllo esercitato dal corpo elettorale verso i partiti.
Ranelletti: (concezione opposta a quella di Virga) occupa una posizione ostile rispetto ai partiti,
propone l'elezione diretta del capo dello Stato e il rafforzamento dei poteri, proprio per evitare che
all'interno dello Stato potessero prevalere i partiti→ Forze che, sono fuori del governo e del
governo non hanno la responsabilità.
Maranini: approccio ostile ai partiti, è contro la partitocrazia, secondo l'intellettuale il sistema più
adatto a contrastare il pericolo partitocratico non era quello parlamentare, ma quello presidenziale
statunitense.
I partiti politici esercitano un'influenza più incisiva nei sistemi parlamentari, piuttosto che nei sistemi
presidenziali, ma ciò non significa che essi non abbiano importanza negli ultimi sistemi elencati.
Stati Uniti: Nella costituzione degli ( 1787) i partiti non sono menzionati, è stata concepita in
ostilità ai partiti politici.
Ma presto, questa concezione fu superata e i padri fondatori dell’ordinamento politico
nordamericano riconobbero i partiti come l'elemento essenziale per la vita democratica.
Elaborarono nel 1920 una regolamentazione molto dettagliata.
Alla legislazione degli Stati si sovrappose la legislazione federale molto specifica soprattutto dopo
lo scandalo che avvenne concernente il finanziamento dei partiti e le campagne elettorali, già nel
1939 il congresso era intervenuto per stabilire le incompatibilità tra le attività di partito e la funzione
pubblica federale fondamentale, si stabiliva che un funzionario ha il diritto di appartenere a un
partito politico, ma non può esercitare in seno a esso alcuna funzione di responsabilità ne
partecipare direttamente alle campagne elettorali.
Nel 1940 con l’Alien registration Act si implicava la persecuzione penale contro coloro che
affermavano che bisognasse rovesciare il governo, ciò permise di arrestare i socialisti
rivoluzionari,comunisti e anche alcuni fascisti, si trattò di un provvedimento anticostituzionale
perché in realtà incompatibile con il primo emendamento che garantisce le libertà fondamentali.
Nel 1950 con la legge McCarran woods lo Stato poteva perseguire legalmente non soltanto i
singoli cittadini politicamente indesiderabili,ma anche intere organizzazioni chiaramente specificate
nella legge come quelle comuniste. L'esperienza del maccartismo ha segnato Certamente gli
orientamenti della corte suprema degli Stati Uniti che nel suo ruolo ha voluto in particolare
proteggere la libertà di espressione il pluralismo politico e soprattutto intervenire sui casi
riguardanti le attività esterne dei partiti nel processo politico Democratico.
La corte suprema americana e tribunale tedesco hanno differenti approcci ma si incontrano nel
valutare la condotta dei partiti politici non non giudicare gli obiettivi programmatici o le finalità del
partito.
nelle democrazie costituzionali è necessario sia proteggere il ruolo dei partiti nel processo
Democratico sia protegge la democrazia stessa dalle forze politiche che a volte Forzano con la
loro attività i principi e le norme costituzionali.
Germania: La legge fondamentale tedesca nell’articolo 21 afferma che: l'ordinamento interno dei
partiti debba corrispondere ai principi fondamentali della democrazia, i partiti devono rendere
pubblici i loro patrimoni rendendone nota l'origine finanziaria, sono considerati incostituzionali quei
partiti che per le loro finalità o per il loro comportamento si prefiggono di danneggiare o eliminare
l'ordinamento democratico e liberale dello Stato tedesco.
L'incostituzionalità dei partiti tedeschi, è giudicato dal tribunale costituzionale federale, in
Germania i partiti sono riconosciuti come istituzioni costituzionali.
L’incostituzionalità del partito viene dichiarata con deliberazione votata a maggioranza di due terzi
dei membri della sezione competente, gli elementi di riconoscimento del carattere di
incostituzionalità sono: non solo la presenza di un'ideologia contraria ai principi della democrazia
occidentale, ma anche la sussistenza di un'attività violenta diretta al rovesciamento delle
istituzioni democratiche.
L'incostituzionalità può essere fatta valere soltanto dopo la sentenza di scioglimento e per questa
ragione il partito per il quale è stata attivata una procedura di scioglimento può usufruire del
principio della ‘par condicio’ nella disciplina della propaganda e dei finanziamenti (diverso il caso
Spagnolo che prevede un controllo ex ante). In Germania nonostante la disciplina costituzionale
sui partiti politici e la giurisprudenza del tribunale costituzionale federale la legge sui partiti può
provato soltanto nel 1967.
Spagna: legge organica 2002 sui partiti, art. 6 della costituzione e art.22 che regola il diritto di
associazione.
non sono considerati come istituzioni pubbliche ma come associazioni che devono essere regolte
nell’ambito dell’art. 22 CE.
Anche in Spagna si prevede lo scioglimento dei partiti quando la loro attività vulnerà i principi
democratici
è una legge che ha fatto discutere : nel 2002 il governo Basco ha richiesto una sentenza di
incostituzionalità
Art.49 (sviluppo e discussione in costituente, situazione prima della costituente, opinioni di alcuni
intellettuali citati nel libro, parallelismo con Germania, Spagna e Stati Uniti) Articolo 49 italiano,
articolo 21 LF e articolo 6 LOPP
I partiti
Partito personale e personalizzazione della politica
Rapporto tra democrazia e liste bloccate
Conventio ad excludendum (che cos'è e perchè si sono coalizzati contro PCI, menzione su MSI)
Dibattito sul ruolo dei partiti nel dopoguerra in Italia