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© 1961 by Neville Goddard

© 2016 Area51 Publihing s.r.l., San Lazzaro di Savena (Bologna)


Prima edizione ebook Area51 Publishing: dicembre 2016
Traduzione e adattamento: Paolo Beltrami
Titolo originale: Faith, Hope and Love by Neville Goddard

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NEVILLE GODDARD

FEDE,
SPERANZA
E AMORE
I TRE DONI
DELLA VITA SPIRITUALE

AREA51 PUBLISHING
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FEDE, SPERANZA E AMORE

L
e Scritture contengono le affermazioni più profonde al
mondo. Puoi crederci o no, ma non conoscerai mai la loro
verità fino a quando non sperimenti le Scritture. Quando
l’avrai fatto, non potrai più negarne la verità, così come non ne-
ghi anche la più semplice delle evidenze dei tuoi sensi.
Faccio l’affermazione: “Dio è amore”. Le Scritture ci dicono
che Dio è la fede; attraverso la fede il mondo fu fatto per mez-
zo della Parola di Dio. E ci viene detto di “mettere pienamente
la nostra speranza in quella grazia che sta arrivando a noi con
la risurrezione di Gesù Cristo in noi”. Ora, posso dirti che il suo
nome è IO SONO e che la prima rivelazione di Dio per l’uomo
è quella del Padre. Posso dirti che tutto questo è vero per te:
tu sei Dio Padre, tu sei amore infinito, fede infinita e speranza
infinita, ma non conosci questa verità finché non la sperimenti.
Dopo aver sperimentato le Scritture, non c’è potere al mon-
do che possa convincerti che avevi le allucinazioni, perché
quando si verifica questa verità sei su un maggiore livello di
consapevolezza rispetto a ogni altra cosa che l’uomo conosca
a livello materiale. Che sia un Einstein, un gigante finanziario o
un famoso medico, l’uomo è consapevole solo di questo livello
e quello di cui parlo qui è su una sfera completamente diversa.
Quello che vivi è separato da questo mondo, io lo chiamo “reli-
gione”. La religione è una devozione alla realtà di un’esperienza

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FEDE, SPERANZA E AMORE

esaltata, la realtà che ragione e sensi possono negare, ma che


tu, che l’hai sperimentata, conosci.

Ora vorrei condividere con te tre lettere che ho ricevuto que-


sta settimana.
Una signora scrive: “La notte del 24 gennaio ero seduta in
silenzio, meditando, quando improvvisamente ho sentito una
voce nella mia testa che diceva: ‘Io sono la fede, la speranza e
l’amore’. Un attimo dopo una voce maschile profonda ha ag-
giunto gloriosamente: ‘Io sono il Padre’. Quelle parole mi hanno
toccato con una tale emozione che sono scoppiata in lacrime e
ho pianto per diversi minuti”.
Per abbracciare una esperienza si deve sperimentare una
visione, perché è solo da una visione che le fornaci dell’affli-
zione possono raffinare l’essenza della fede, della speranza e
dell’amore.
Ecco una dichiarazione dal capitolo 48° di Isaia: “Ora ti faccio
udire cose nuove
e segrete che tu nemmeno sospetti. […] No, tu non le avevi
mai udite né sapute
né il tuo orecchio era già aperto da allora […] Per riguardo a
me, per riguardo a me lo faccio. […] Non cederò ad altri la mia
gloria.”
Potresti pensare che, siccome sei intonato e puoi udire an-
che i suoni più lontani, le tue orecchie siano aperte, ma sono
sigillate alle voci celesti, completamente sigillate al mondo ce-
leste. Ma ora io ti dico: Dio è amore, è fede, è speranza. La sua
speranza iniziale era: “Facciamo l’uomo a nostra immagine”.
Avendo fede che poteva essere fatto, usò l’amore per farlo. E
l’amore trasformò l’uomo in un essere vivente così l’uomo poté
rispondere, perché senza risposta non c’è azione.
Nel silenzio questa signora ha sentito le parole: “Io sono la
fede, la speranza e l’amore”; seguite da una profonda voce ma-

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FEDE, SPERANZA E AMORE

schile che ha detto: “Io sono il Padre”. Ora lei sa che incarna Dio
e che Egli irradia dalla di lei meravigliosa immaginazione. Aven-
do avuto questa esperienza, non vi è nessun prete e nessun
ministro che possa convincerla che non sia mai accaduto. Que-
sta signora è sconosciuta al mondo, eppure ha vissuto ciò che
è sconosciuto ai suoi giganti intellettuali e finanziari.

Vi dico che le Scritture sono vere, e verrà il giorno in cui la


voce la rivelerà come il Padre. Questo è quando l’unigenito Fi-
glio di Dio sta davanti a lei e la chiama Padre. Poi saprà e dirà:
“Ho trovato Davide; mi ha chiamato Padre, Dio e Roccia della
mia salvezza”.
Si potrebbe pensare che una donna non possa avere l’espe-
rienza di essere Padre, ma in questa dimensione di cui parlo
siamo Elohim. Non siamo maschio o femmina, ma Dio, un Dio
formato da tanti. La parola Elohim è un’unità composta, un uno
formato da molti. Siamo tutti un solo Padre del Figlio unigeni-
to, la quintessenza delle esperienze dell’uomo, personificate in

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FEDE, SPERANZA E AMORE

Davide. La voce che le ha parlato ha dichiarato verità eterna, e


quando ti trovi in ​​presenza di Cristo risorto e senti le parole “Dio
è amore”, conoscerai la verità eterna. E quando lui ti incorporerà
nel suo corpo, non sarete più due, ma uno. Saremo tutti riuniti
di nuovo in un solo corpo, un solo Spirito, e noi tutti sappiamo
di essere il Padre. Non ci sono padri innumerevoli. Noi tutti di-
scendiamo da un unico Padre, e siamo tutti riuniti di nuovo nel
Padre, che ha detto alla signora: “Io sono il Padre”.
Non posso dirti la mia emozione quando ho ricevuto quella
lettera!

Per avere una grande esperienza è necessario avere una


predisposizione, perché solo così si può concepire l’essenza
della fede, della speranza e dell’amore. E quando succede, ca-
dono le lacrime. Pietro non fu emotivamente scosso quando
conobbe intellettualmente la verità, ma quando fu egli stesso a
sperimentarla e il tutto avvenne in lui, pianse profondamente.
Un giorno vivrai le Scritture e saprai quanto sono vere. Parlo per
esperienza quando ti dico che mi trovavo in presenza del Cristo
Risorto e parlavo le parole di Paolo: “La fede, la speranza e l’a-
more, questi tre; ma di tutte la più grande è l’amore”. Poi sono
stato abbracciato dall’uomo che è amore infinito, che è Dio. E
quello che ho vissuto io, lo vivrai anche tu.
Ci sono quelli che parlano di Dio come una super-anima, o
una forza impersonale. Sono diventati così astratti nel loro
concetto di questo potere creativo e redentore. Ma Dio non è
una super-anima o una forza immateriale; è un uomo e parla
con una voce come quella con cui ognuno di noi parla. Quando
Dio ti parla, lo senti nella tua madrelingua. Quando ti trovi in​​
presenza dell’Amore infinito esso è uomo, e tuttavia sai che è
puro amore.

Ora vorrei condividere con te un’altra esperienza. Ci viene

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FEDE, SPERANZA E AMORE

detto nel libro della Genesi che quando un sogno viene ripetuto,
Dio ci ha lavorato e presto diventerà realtà. Questa signora so-
gnò tre volte degli elefanti. Nel suo primo sogno ha detto: “Era
la stagione degli amori, e ho visto molti elefanti, tutti nell’at-
to creativo”. Nel secondo sogno si trovava in piedi sulla riva di
un fiume circondato da montagne. Sulla riva del fiume stavano
tre elefanti di pietra, e mentre li guardava, questi si animarono,
entrarono in acqua e nuotarono a valle. Guardandoli, si disse:
“Questa è la seconda volta che ho visto elefanti di pietra. L’ulti-
ma volta è stata quando sono venuti dalle montagne… quan-
do mi sono svegliata, ho capito che quello che avevo detto era
vero”.
C’è un linguaggio del simbolismo che è universale. Indi-
pendentemente dal fatto che tu sia in Africa, in Cina o qui, nel
profondo dell’anima l’elefante è il simbolo del potere creativo
e della saggezza di Dio, che sono definiti nelle Scritture come
Gesù Cristo. Nel suo sogno si ricordò di un altro sogno, quindi
questo sogno è auto-rivelazione, è Dio stesso che rivela in lei.
Il potere creativo di Dio si è fatto conoscere da lei e lei avrà,
nell’immediato presente, la prova tangibile del fatto che la sua
meravigliosa immaginazione è Cristo Gesù. Tutto è possibile per
Dio ed esercitando questo potere lei può dimostrare di essere
il potere creativo dell’universo. Simboleggiato nell’atto creativo,
questo potere è apparso come pietra che non è stata anco-
ra animata. C’era qualcosa di apparentemente morto nel suo
mondo, ma non importa, il potere non è lì. Non è nello spazio,
nelle stelle o nelle foglie di te. Il potere non è in nulla al di fuori
dell’immaginazione umana. Per dimostrare questo a se stessa,
ha visto gli elefanti come morti, fatti di pietra. C’è qualcosa di
più inanimato e più morto della pietra? Eppure, nel momento in
cui li ha guardati, si sono animati e sono entrati nel flusso della
vita. Era in una splendida area montuosa e in tutte le Scritture
le rivelazioni avvengono sulle montagne. Gesù era sulla cima

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FEDE, SPERANZA E AMORE

della montagna, quando si trasfigurò, e ora, qui, in questa zona


montuosa, il potere creativo è rivelato. Ora lei sa - come l’altra
signora - che lei incarna Dio, e Dio si irradia da lei come la sua
meravigliosa immaginazione.

Cosa stai immaginando in questo momento? È qualcosa di


disastroso? O è un pensiero meraviglioso che ha preso fuoco
dentro di te? Non importa quali possano essere i tuoi pensie-
ri, si realizzeranno, perché non esiste nulla in questo mondo
che non sia stato prima immaginato. Nel numero di gennaio di
una rivista chiamata The national observer, c’è una foto: si vede
una grande sezione del treno rotto, con molte auto demolite e
una sospesa sul bordo di un terrapieno. Si tratta di una foto-
grafia di un incidente che è accaduto di recente a Rubin, Idaho.
Questa stessa immagine era apparsa nel numero di dicembre
e quando un lettore della Virginia la vide, pensò che fosse stra-
namente familiare. Poi si ricordò che diciannove anni fa ne ave-
va fatto uno schizzo, quando studiava disegno a scuola. Una
scena uscita dalla sua immaginazione diciannove anni fa, una

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FEDE, SPERANZA E AMORE

scena che è un duplicato dell’incidente che è accaduto lo scorso


anno. Mandando una foto del suo disegno al giornale, ha chie-
sto: “Non è forse il Destino che il mio disegno sia molto simile a
quello che è accaduto nell’incidente vero e proprio?”. Ha pensa-
to che il disastro fosse l’evento vero e proprio, ma era l’effetto.
Egli era la causa. Questo è un mondo di ombre. Egli ha disegna-
to l’incidente, anche gli alberi intorno all’area, e quella che ha
definito l’evento reale era solo l’effetto nel mondo delle ombre.

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FEDE, SPERANZA E AMORE

Allora io dico a questa donna: “Hai toccato il fondo della tua


anima, il potere creativo di Dio, e nessuno te lo porterà via, per-
ché il tuo potere è cresciuto fino al punto della rivelazione. Non
puoi tornare indietro ora e non crederai ad altro che a Dio. Co-
loro che non hanno avuto la visione possono ancora tornare
indietro; anche se hanno raccolto con entusiasmo il seme che
è caduto su di loro, le preoccupazioni del mondo materiale li
hanno portati via. Ma nel tuo caso, mia cara, non puoi tornare
indietro. Non vi è alcuna forza al mondo che possa farti tornare
a vecchie credenze ortodosse, perché hai visto il simbolo del
potere creativo di Dio. Partendo come atto creativo, hai tra-
sformato la pietra in qualcosa di vivo e sei entrata nel flusso
della vita. Ora sai di avere il potere di prendere qualcosa che è
morto e sterile – come la pietra – e di dargli la vita con il potere
spirituale della tua mente”.

L’ultima lettera arriva da un signore. Nel sogno vede una


casa da cui si irradia un bagliore. Qualcuno nei pressi chiese:
“Quando entri nella casa, come fai a sapere che lo stai facen-
do?”. Ed egli rispose: “Faccio solo ciò che è necessario ma, non
importa quello che faccio, dirai ancora che si tratta di un trucco”.
Poi una voce dentro di lui disse: “Io ho un potere che non cono-
sco”. Questo signore ha il potere di creare, ma lui non è entrato
nello stato di coscienza necessario a esercitarlo. Non ci sono
altri, c’è solo Dio in questo mondo. Anche se lui ha risposto alla
domanda, aveva dei dubbi e li portò con sé quando entrò in un
nuovo stato di coscienza, quindi mai abbastanza sicuro che il
suo atto immaginario era la causa dei fenomeni della sua vita.

In questi tre esempi vediamo vari livelli della rivelazione di


Dio nell’uomo.
Il primo è il fantastico “Io sono il Padre” e in un futuro non
lontano lei conoscerà questa verità nel modo più intimo. Non

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FEDE, SPERANZA E AMORE

sarà più una voce proveniente dal profondo della sua anima,
ma lei sarà di essere il Padre quando l’unigenito Figlio di Dio
starà davanti a lei e la chiamerà Padre. Nel frattempo Dio si irra-
dierà dalla sua meravigliosa immaginazione. Lei sa che Io sono
la Fede, Io sono la Speranza e Io sono l’Amore.
Quindi ripeto: noi non conosciamo la verità scritturale fino a
quando non la viviamo, e quando questo avviene non potremo
più negarla, come non neghiamo quello che i nostri sensi ci por-
tano. La prima rivelazione di Dio all’Uomo è Potere, Dio Onni-
potente, El Shaddai. La sua seconda rivelazione è l’IO SONO. “Il
mio nome è in te, ascolta, fate attenzione, il mio nome è in te”.
E la rivelazione finale è quella del Padre.
Nel Salmo 40 si dice: “M’hai aperto gli orecchi.” Questo si ri-
pete nel 10° capitolo di Ebrei con queste parole: “Tu non hai
voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo.”
L’orecchio aperto dei Salmi è ora diventato un corpo, un cor-
po immortale. Qualcosa è avvenuto e si è aperto, e anche se
da tempo la signora non sentiva, ora sente. Il vostro corpo ha
orecchie, ma io parlo di un corpo completamente diverso. Parlo
del corpo che è stato preparato per il regno dei cieli. Quindi non
giudicare dalle apparenze, perché anche se possono essere fa-
mosi e ricchissimi stanno ancora dormendo, e quando lasce-
ranno questo mondo entreranno in un altro mondo di morte.
Ma lei – anche se qui non lo sa – entrerà nel mondo della vita,
perché il suo corpo è stato preparato per l’età che deve venire.

La tua fede non è giustificata da alcun argomento, ma dall’e-


sperienza. Dimmi quello che credi e ascolterò la tua confessio-
ne di fede. Credi alle parole che la signora ha sentito. Afferma
dentro di te: “Io sono il Padre”; e senti la tua confessione di fede.
È qui che sta il vero spirito delle Scritture, all’interno di sé. E il
potere creativo di Dio è in te. Quindi, se vuoi qualcosa, sai che
è contenuta dentro di te e hai il potere di animarla e renderla

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viva. Poi abbi fede, abbi fiducia nel fatto che quando il tempo è
maturo, ciò che avevi immaginato si realizzerà. Non c’è bisogno
di dirlo a nessuno o escogitare mezzi alternativi per la sua rea-
lizzazione. Tutto quello di cui hai bisogno è la fede. Mediante la
fede comprendi che il mondo è stato creato dalla Parola di Dio.
Dio si è dato a noi come se non ci fosse nessun altro, e quando
suo figlio sta davanti a noi e ci chiama “Padre”, sappiamo che la
Fede si è trasformata in visione, che la Speranza è stata com-
pletamente realizzata e che l’Amore sussiste in eterno.

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