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Il provvedimento- nozione

Come questo potere viene esercitato dall’amministrazione?

Amministrazione agisce tramite atti: il provvedimento è una categoria specifica di atti dell’amministrazione
è rappresenta lo strumento principe con i quali l’amministrazione esercita il potere e l’interesse pubblico.

La legge fondamentale che detta le garanzie fondamentali dell’azione amministrativa; è la l. n 241/1990 :

non dà una definizione del provvedimento, esso è atto tipico e nominato che esprime la volontà
dell’amministrazione con il quale essa produce unilateralmente effetti giuridici nei confronti di terzi e essa
costituisce modifica o estingue situazioni giuridiche del destinatari dell’atto stesso:

con il provvedimento si esterna la volontà dell’amministrazione ( la norma giuridica pre esiste è astratta; il
provvedimento è concreto applica la norma in un caso concreto ) la norma attribuisce all’amministrazione il
potere e cosi essa andrà a valutare la situazione potrà rilasciare una concessione. Gli atti che non
esprimono la volontà dell’amministrazione sono fuori dal provvedimento.

Tipicità e nominatività: il principio di legalità esprime l’esigenza che l’amministrazione sia assoggetta alla
legge, esso si distingue in seno di conformità formale : l’azione amm svolge solo i poteri conferiti dalla
legge, amm esercita i poteri che ad essa sono conferiti dalla legge e sostanziale: non è sufficiente che la
legge attribuisca il potere, l’amm deve esercitarlo secondo le modalità che la legge le indica.

Tipicità : sono collegate a questo principio di legalità, sono applicazione pratiche del provvedimento
collegate a quel principio, che i provvedimenti amm sono solo quelli previsti dalla legge, l’esercizio di un
potere deve produrre gli effetti della legge, si distingue il provvedimento dalla negoziazione dei privati
possono stipulare contratti senza attenersi alla legge.

La nominatività fa riferimento che l’amm può avere solo degli schemi provvedimentali che sono dati dalla
legge, le tipologie di provvedimenti non sono definite e plasmabili dall’amministrazione non può inventarsi
lo schema provvedimentale perché deve attenersi alla legge che conferisce il potere.

Ordinanze contingentibili urgenti : categoria di provvedimenti amministrativi, gli stati debbono adottarsi di
strumenti per far fronte a situazione di emergenza che possono mettere a rischio delle esigenze della
società, queste situazioni emergenziali non si prestano a essere disciplinate in via preventiva in un modo
puntuale a livello di fonti del diritto. Esistono delle disposizioni di legge autorizzano all’ministrazione delle
ordinanze contingentibili e urgenti. Per esempio c’è una disposizioni di legge che attribuisce al sindaco di
adottare questi provvedimenti in caso di esigenze sanitarie, pubbliche. Situazioni emergenziali che non
possono essere viste in modo preciso delle leggi, rispetto il principio di legalità in senso formale e lasciano
il contenuto del potere, sono provvedimenti che sono atipici ma la legge che attribuisce il potere non può
essere tipico perché non prevede la situazione in caso specifico. Il principio è costituzionale dell’azione
amm, la corte cost. è stata più volte ad intervenire dice che entro a determinate limiti le ordinanze non
possono essere emanate con i principi fondamentali delle cost e contro il principio di legalità, è un efficacia
limitata nel tempo. Queste situazioni d’emergenza se sono contenute già da leggi ecco qui le ordinanze
non possono essere più utilizzate perché svolgono solo il loro compito quando ci troviamo in una situazione
d’emergenza. Es. l’ordinanza della chiusura della discoteca davanti al giudice amm, l’ordinanza era stata
adottata perché questa situazione sia regolata da fonti normative l’hanno fatto per abbassare il livello di
contagio.
Autoritatività: consiste nella capacità del provvedimento di produrre unilateralmente ( senza che il
destinatario del provvedimento non sia d’accordo) delle modifiche nella sfera giuridica dei terzi. il
provvedimento produce gli effetti in modo unilaterale, l’amministrazione adotta provvedimenti che non
restringe la sfera del destinatario.

Se un certo provvedimento amministrativo è stato adottato per un interesse privato o non per un interesse
pubblico può essere annullato dal giudice amministrativo.

Esecutività: si intende la capacità di produrre autonomamente effetti giuridici, il provvedimento


dell’amministrazione è preordinato senza che ci siano ulteriori atti del destinatario. È prevista dalla legge
241, esecutività del l’atto consegue he il provvedimento è perfetto e efficace, quando è così è riduttivo
d’effetti senza necessità di ulteriore atti del privato. Perfezione e efficacia sono presupposti necessari
perché il provvedimento sia esecutivo e esecutorio. Per perfezione l’atto amministrativo contiene tutti gli
elementi essenziali: sono il soggetto, l’oggetto, finalità e la forma; la perfezione sia ha quando l’atto
ammnistrativo è completo, viene cosi adottato dalla sua forma esecutiva però non è detto che sia efficace.
l’efficacia indica che l’atto amministrativo già perfetto possa esplicare gli effetti giuridici nella sfera del
destinatario. Un atto amministrativo anche se è perfetto non è sempre efficace quando per esempio si
hanno atti amministrativi ricettizi che devono essere portati a conoscenza dei destinatari.

Quindi l’atto deve essere sia efficace e sia perfetto.

Quando il provvedimento ricettizio, il destinatario non deve dire si sono d’accordo oppure no, deve esserne
solo a conoscenza.

Esecutorietà: si riferisce al momento dell’esecuzione concreta del provvedimento, attiene a provvedimenti


particolari i cui effetti si producono soltanto grazie a un comportamento attivo da parte del soggetto
ricevente. Es. l’ordinanza di sgombero, il provvedimento perché si produce l’effetto occorre che il
destinatario del provvedimento demolisca il manufatto oggetto di provvedimento, si prende in
considerazione che il destinatario non collabori ecco qui l’esecutorietà consiste quando la caratteristica sia
espressa dalla legge e nel momento in cui la produzione degli effetti si produce con la cooperazione del
destinatario allora l’amministrazione lo porta coattivamente senza una pronuncia del giudice. Se il
proprietario del manufatto non provvede sarà l’amministrazione provvederà addebitando le spesa al
proprietario.

L’atto amministrativo è produttivo nei confronti di terzi, indipendentemente dalla sua conformità dalla
legge, una volta che il provvedimento è efficace ha degli effetti perché si presume che sia legittimo. Anche
se il provvedimento ha delle non conformità rispetto alla legge è comunque produttivo fino a che non ci sia
una pronuncia che dice che sia illegittimo.

Come fa la norma giuridica attribuisce il potere?

I limiti non sono gli stessi che sceglie la legge per attribuirli all’amministrazione. Ci sono diversi limiti di
potere:

vincolato: le legge che attribuisce il potere vincola l’amministrazione dell’uso di questo potere,
l’amministrazione pre determina l’esercizio di potere da parte dell’amministrazione. Nel caso in cui il capo
di bestiame ha un patologia e deve essere abbattuto, la legge vincola l’amministrazione nel l’uso del potere.
discrezionalità: che si ricollega a un margine di scelta che la norma attributiva del potere lascia
all’amministrazione, nel l’ambito dell’attribuzione del potere lascia dei margini di scelta
all’amministrazione, cioè libertà di scelta dell’amministrazione sempre per il perseguimento dell’interesse
pubblico e nei limiti di scelta. È il margine di scelta che la norma lascia all’amministrazione affinchè essa
possa individuare la soluzione migliore per curare l’interesse pubblico nel caso concreto. La scelta avviene
attraverso una valutazione comparativa con interessi pubblici e con interessi dei privati, perchè l’interesse
pubblico non vive isolato. Es le pale eoliche sono un perseguimento dell’interesse ambientale però sono si
pongono in conflitto con l’estetica del paesaggio.

Es. un caso di cronaca alle scelte sulla TAV troviamo diversi interessi: il perseguimento d’interesse pubblico
per avere uno strumento di comunicazione più veloce, poi c’è i paesaggio, presuppongono il bilanciamento
d’interessi diversi.

La discrezionalità tecnica: qui non c’è un bilanciamento degli interessi, significa che il tipo di valutazione
che va condotta sulla base di conoscenze tecniche scientifiche che dà però risultati non certi e opinabili. È
una valutazione opinabile relativa alla sussistenza dei presupposti di leggi. Qui manca il connotato della
discrezionalità non c’è il bilanciamento degli interessi in gioco, è solo una valutazione dell’amministrazione
utilizzando scienze extra giuridiche la cui applicazione da luogo a risultati opinabili. Questo è un momento a
monte per i presupposti della scelta.

La discrezionalità mista: combinazione tra le due precedenti, es. i capo di bestiame ci sia il rischio di una
epidemia se ci sia un modo per controllarla, qui bisogna valutare se ci sia un rischio quando c’è esso allora
parte la discrezionalità cioè la scelta sullo strumento migliore per la base dell’attribuzione del potere cioè il
contenimento della epidemia stessa.

La modalità dell’esercizio del potere a carico dell’amministrazione , la modalità il cui il potere può venire
esercitato non è sempre la stessa distinguiamo:

- il potere vincolato: l’amministrazione che ha determinati fatti è obbligata a esercitare il potere in


un certo modo,

- potere discrezionale: la legge lasci dei margini di scelta, la legge attributiva del potere non pre
determina il tipo di provvedimento che l’amministrazione deve adottare, le lascia un margine di
scelta, questo spazio non è equivalente al margine di scelta che ha un privato. Non significa che
l’amministrazione dimentichi che esistono altri interessi. Ci sono interessi pubblici che si possono
scontrare, come es, delle pale eoliche. Questa scelta sarà fatta alla fine del provvedimento e
costituire un elemento fondamentale del provvedimento perché consente all’interessati il perché
l’amministrazione ha fatto questa scelta e essi possono contestarla davanti a un giudice.

Il provvedimento- elementi essenziali

Sono elementi che deve avere perché se non li ha il provvedimento è nullo, nella legge 241/1990 art 21 è
nullo il provvedimento che non ha determinati elementi.

L’identificazione di questi elementi viene fatta su base interpretativa, ci sono una serie di elementi
essenziali:

1. soggetto: chi emana l’atto (provvedimento), deve avere l’attribuzione di competenza che deve
essere fatta dalla legge. Gli organi di uffici vuole dire riferisti a figure organizzative negli enti
pubblici, ma hanno bisogno di persone fisiche che agiscono, nel caso dell’organizzazione pubbliche
l’assegnazione di queste ci deve essere un atto formale, instaura un rapporto di immedesimazione
organica, un rapporto interno organizzato , la persona fisica è legata all’ente dal rapporto di
impiego che ha come contenuto il compenso di diritti e gli obblighi che il singolo ha con il datore di
lavoro. Così gli atti vengono attribuiti all’ente, il problema che si pone che il rapporto di servizio
della persone fisica all’ente, per quei atti che sono stati posti in essere della persona fisica con un
rapporto inesistente, da una parte manca un legame formale all’ente pubblico e questa persona ha
compiuto però degli atti, ci saranno dei cittadini che hanno fato affidamento a quella persona fosse
competente. I privati non possono verificare se quella persone fisica ha un atto di investitura è
valido oppure no. Gli atti di questi soggetti possono essere invalidati per evitare questo è stata
elaborata la figura del funzionario di fatto , un soggetto esercita delle funzioni pubbliche, in base al
principio di effettività che venga punito a gli occhi della società, si instaura un rapporto organico di
fatto , che rende legittimi i provvedimenti adottati.

2. contenuto o dichiarazione di volontà: si deve produrre una certa vicenda giuridica, la dichiarazione
è elemento essenziali che l’amministrazione esplicita la sua volontà.

3. Oggetto : è il termine passivo ciò che subisce gli effetti del provvedimento, determinabile e lecito
possibili. Es l’espropriazione l’oggetto è il bene espropriato.

4. finalità o causa: scopo tipico costante che è rivolto alla realizzazione del pubblico interesse stabilito
dalla legge. I motivi sono variabili, la causa è il trasferimento dalla proprietà dal privato
all’ministrazione, l’oggetto è il bene espropriati, i motivi invece possono essere vari.

5. Forma: il provvedimento deve avere una forma che assume la dichiarazione di volontà, la veste
giuridica che assume la veste di volontà, atto ha una forma scritta, però per certi atti amministrativi
possono essere orali o in forma simbolica ( indicazioni stradali).

Motivazione: questa è un’idea forviante, questa è fondamentale del provvedimento, quella parte in cui
l’amministrazione deve dare conto i presupposti di fatto e la ragione di diritto. Tutto vero però parlare di
elemento essenziale , però la mancanza di motivazione non determina la nullità del provvedimento.

elementi accidentali del provvedimento amministrativo:

sono elementi che possono essere apposti al provvedimento dall'amministrazione , essa goda di un potere
discrezionale. I limiti dell'amministrazione per questi elementi sono che questi devono essere coerenti con
il fine pubblico della legge, e leciti quando non lo sono non rendono invalido tutti il provvedimento.

la teoria degli elementi accidentali:

1. Condizione : consiste nella previsione di un fatto che è futuro e incerto, il cui verificarsi dipende la
produzione degli effetti del provvedimento. Questa può essere sospensiva quando sospende gli effetti fino
a quando non si ha il fatto , oppure risolutiva nel verificarsi smettano di verificarsi gli effetti
(l'amministrazione concede un contributo fino a quando non ci sarà un altro provvedimento c he determina
la cessazione del vecchio provvedimento )
2. Termine: evento futuro ma certo, una certa data a partire dalla quale decorrono o cessano gli effetti del
provvedimento. Ci sono dei provvedimenti che hanno una durata limitata, per esempio l'occupazione
d'urgenza hanno una durata nel tempo.

3. Modo: può essere apposto solamente se lo prevede la legge, è una sorta di limite della produzione degli
effetti, per esempio della patente che è un provvedimento amministrativo che provvede un limitazione
della portata degli occhiali del guidatore.

Tipologie di provvedimenti:

AMPLIATIVI: apliano la sfera giuridica al destinatario, gli consentano qualcosa che prima non gli era
consentito.

1. Autorizzazione: è un provvedimento ampliativi che permette di fare qualcosa, con cui l'amministrazione
in funzione prevendita ( deve essere fatta prima di qualsiasi attività) di provvedere alla rimozione di un
limite legale all'esercizio di un diritto che il privato già aveva. Es. il permesso a costruire, il terreno è
deficabile ma questo non significa che uno può costruire quello che vuole, per poter costruire si deve avere
un permesso dall'amministrazione essa chiederà il progetto e valuterà sia compatibile con l'interesse
pubblico e all'assetto del territorio , così se approva toglierà il limite di costruire e questa rimozione
avviane previa valutazione sulla conformità all'interesse pubblico all'attività che si vuole svolgere.

2. Concessione: un provvedimento discrezionale con cui viene attribuito al destinatario del provvedimento
delle situazione giuridiche che era estranee alla sua sfera giuridica. es la concessione della cittadinanza, qui
il provvedimento aplia la sfera giuridica e gli si dà qualcosa di nuovo . può essere costututiva tutto nuovoa.
oppure traslativo qui viene attribuito al destinatario vengono trasferite delle potestà che aspettano
all'amministrazione es. al caso della concessione dell'esercizio dell'attività ricerca archeologica queste sono
riservate alla Stato ma con un provvedimento di concessione può trasferire l'esercizio anche a privati.
Concessioni traslativo costitutivo: i beni demaniali non viene trasferito al privato il diritto di proprietà ma
viene trasferito il godimento di questi. Questa è svincolata da un legame preesiste tra il destinatario e la il
diritto su qualcosa.

3. ammissione: accertamento dell'amministrazione che il singolo fruisca di determinate prestazioni. Questo


permesso viene dato a seguito di un accertamento, es. ammissione dall'università avviene solo dopo
accertamenti.

4. Abilitazione: atto ampliativo, lascio è dato dalla idoneità tecnica a soggetti a svolgere delle attività, per
es. il superamento di un esame per svolgere delle professioni.

5. Nulla - osta: atto edoprocedimentale ( si innesta in un procedimento più ampio) necessario, che viene
emanato da un amministrazione diversa da quella che deve adottare il provvedimento, essa dichiara con un
nulla osta che non ci siano ostacoli per il provvedimento finale.

RESTRITTIVI: agiscono negativamente nella sfera giuridica degli amministrati

1. Ablatori: che privano di certi diritti su destinatari, es, espropriazione

2. Sanzionatori : conseguenze sfavorevoli al compimento di una fatto illecito, es. multa. la confisca e il
sequestro la differenza che entrambi consistono nella sottrazione di qualcosa, la cosa confiscata può essere
distrutta o per altri interessi, il sequestro è una cosa provvisoria.
Procedimento amministrativo

il provvedimento ( è l'atto finale) è la conseguenza di un procedimento amministrativo.

Procedimento amministrativo: è dato da una serie coordinata di atti che si svolgono su una certa
sequenza e che costituiscono il percorso dell'amministrazione per adottare un certo provvedimento per
un interesse pubblico

il testo è l.n 241\1990

Queste tre fasi sono necessarie

1. INIZIATIVA : momento propulsivo del procedimento, succede qualcosa l'amministrazione ha il dovere di


procedere e provvedere, cioè di fare una scelta. Fase di partenza:

- procedimento istanza di parte: l'atto d'impulso che fa partire il procedimento, che parte da un soggetto
privato, che è diverso dall'amministrazione che deve adottare il provvedimento finale; l'esercizio concreto
del potere che si esprime nel provvedimento sarà stimolato dal soggetto che è interessato. La domanda
dell'interessato da avvio al procedimento.

- d'ufficio : non tutti i provvedimenti che ampliano la sfera giuridici dei destinatari ma che la comprimano,
determinati procedimenti possono essere avviato d'ufficio, la stessa amministrazione per il perseguimento
di un interesse pubblico che ha il compito di avviare d'ufficio il procedimento che ritenga che si verifica un
caso che gli è stato attribuito. Es la espropriazione, che ritiene di costruire qualcosa è lei che avvia un
procedimento amministrativo d'ufficio per la circonvalazione da far passare nel paese. Non fanno sorgere
all'ministrazione di avviare il procedimento, spetta sempre all'amministrazione di avviarlo.

La legge singola del settore incomincia d'ufficio o istanza di parte.

Comunicazione avvio del procedimento: atto endoprocedimentale ( si trova in tutti i procedimenti


indipendentemente da come parte), destinato a produrre effetti solo all'interno del procedimento.

è comunicato:

- soggetti confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti, che devono essere
messi a conoscenza di un procedimento sia stato avviato

- a quelli che per legge debbono intervenirvi, sono altre leggi di settori che stabiliscono che ci siano dei
soggetti che devono intervenire nel procedimento, l'amministrazione deve comunicare l'avvio.

- un provvedimento possa derivare un pregiudizio a soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi


dai suoi diretti destinatari l'amministrazione è tenuta a fornire loro, con le stesse modalità, notizia dell'inizio
del procedimento.

la comunicazione d'avvio del procedimento: serve a mettere i destinatari nella condizione di sapere che ci
sia un procedimento che può sfociare in un provvedimento e devono sapere che i destinatari possano
partecipare e intervenire nel procedimento.

Quindi sono presenti questi soggetti nell'avvio del procedimento:


- amministrazione competente

- oggetto del procedimento

- l'ufficio, il domicilio digitale dell'amministrazione la persona responsabile del procedimento, di far


funzionare la macchina del procedimento

- termine di conclusione del procedimento, la data dell'istanza, modalità, l'ufficio fino a dove si può
prendere visione ad atti non accessibili in via telematica.

se non c'è l'avvio del procedimento: non è detto che infici il provvedimento stesso, e produca un invalidità
dello stesso, quando si contesta questo può essere fatta solo dal soggetto

1. ISTRUTTORIA

l.n 241/1990 Art 7 Comunicazione di avvio del procedimento

In cui si ricostruisce la situazione concreta con cui l’amministrazione deve decidere, per applicare la norma
al caso concreto deve ricostruire la situazione reale in cui deve decidere.

Il cuore è dato dalla partecipazione, la possibilità che viene data a una serie di soggetti di intervenire
all’interno del procedimento delle memorie o dei documenti.

Es. espropriazione il terreno è posto in un area di un territorio franoso, sarebbe difficile costruire una
scuola, il soggetto coinvolto nel provvedimento porta a conoscenza l’amministrazione su queste cose.

La comunicazione per avvio del procedimento ci sono tre soggetti:

soggetti che devono intervenite

controinteressati: diversi dai diretti interessati, la comunicazione del procedimento sia individuati e ci sia un
provvedimento del procedimento finale.

Art 9 ( Intervento nel procedimento)

I portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni, cui possa derivare un pregiudizio del provvedimento
hanno facoltà d’intervenire nel procedimento:

Di prendere visione degli atti del procedimento, salvo quanto previsto dall’art 24: prima del 1990 nessuno
poteva andare dall’amministrazione durante un procedimento, dopo questo hanno vengono introdotte
“norme sulla trasparenza dell’amministrazione” ; esercizio del diritto d’accesso, possono chiedere
all’amministrazione gli atti del procedimento, tutto questo ha lo scopo di garantire agli interessati di
conoscere gli atti, formulare le proprie memorie in modo consapevole

Di presentare memorie scritte e documenti che l’amministrazione ha l’obbligo di valutare ove siano
pertinenti ove siano pertinenti all’oggetto del procedimento.

Art 10 l’amministrazione ha l’obbligo di valutar queste memorie che devono essere presentate nelle
motivazioni del provvedimento ( art 3 motivazione del provvedimento) ( elementi essenziali del
provvedimento sul libro) non è qualifica come elemento essenziale non determina nullità del
provvedimento.

Art 16 attività consultiva. Acquisizioni di pareri

Gli organi consultivi che danno dei pareri alla pubblica amministrazioni, i pareri che per le singole legge di
settori che devono essere rischisti in determinati procedimenti, l’organo consultivo è tenuto ha comunica il
parere entro 20 giorni dalla richiesta. Il responsabile del procedimento possa decidere che sia opportuno un
parere facoltativo ( l’amministrazione non è obbligata a chiedere) se lo chiede è tenuto a comunicare
all’amministrazione il termine del parere cioè 20 giorni che deve essere presentato. Se decorre il termine
l’amministrazione che deve adottare il provvedimento procede indipendentemente dal parere.

I pareri che devono essere rilasciati, da amministrazioni preposte a una serie d’interessi critici, tutela
ambientale… qui l’organo consultivo che è preposto a questo interesse non viene applicata quello
precedente quindi il procedimento viene bloccato finche non c’è il parere.

Acquisizioni di valutazioni tecniche art 17

Dove la legge stabilisce si debbano acquisire valutazioni tecniche le cui conoscenze sono specialistiche,
questi organi o enti non provvedono nei termini pre fissati, il responsabile del procedimento deve chiedere
la valutazione tecniche ad altri organi dell’amministrazione pubblica o enti pubblici. Se non rispettano i
termini, il responsabile del procedimento non manda avanti il procedimento ma darà ad altri organi la
valutazione, c’è una sostituzione con gli organi precendenti che non hanno rispettato i termini con quelli
nuovi, il procedimento si blocca aspettando la valutazione dei nuovi organi.

Art 10 bis nel procedimenti in stanza di parte, solo i procedimenti che iniziano a istanza di parte e non
ufficio, prima dell’adozione di un provvedimento negativo deve comunicare ai soggetti che hanno fatto
l’istanza, le ragioni per le quali l’amministrazione non vuole accogliere la domanda, gli istanti si vedono
comunicare questo atto e hanno 10 giorni per presentare per iscritto le loro presentazioni. Questo non è
da confondere con la comunicazione dell’avvio del procedimento!

I soggetti istanti possono partecipare, è una fase post istruttoria.

Non c’è un obbligo di partecipazione i soggetti che non partecipano in questa fase partecipativa e non
intervenire questo non impatta la possibilità di contestare il provvedimento davanti a un giudice.

3. DECISORIA

4. integrativa dell'efficacia: fase eventuale: non è prevista per tutti i tipi di procedimento, è la legge che
per tipologie di procedimenti devono includere fase integrativa dell'efficacia
Responsabile del procedimento:

L.N 241/1990

Art 4 Unità organizzativa responsabile del procedimento. Le amministrazioni sono tenute a determinare
per ciascun tipi di procedimenti devono individuale l’unità organizzativa responsabile dell’istruttoria e del
provvedimento finale.

Poi si insidua all’interno dell’unità organizzativa il funzionario responsabile, come persona fisica sarà
competente come responsabile.

Art 5 scelta del dirigente che decide se tenerla per sé o assegnarla a un altro dipendente la responsabilità
dell’istruttoria. Se il dirigente non lo fa è considerato sarà il funzionario preposto a essere responsabile del
procedimento.

Valuta che l’istruttoria sia completa, è un figura importante.

Il provvedimento finale deve contenere la motivazione e l’amministrazione deve tenere conto di questo. Il
responsabile rappresenta l’interfaccia dell’amministrazione.

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