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Pastorale per voce solista...

e niente più
E il settimo giorno mi riposai.
Seduto sul mio divano di nuvole,indossai una cuffia stereofonica...
niente di troppo speciale: due conchiglie di mare acquistate su Amazon!
Ad occhi chiusi,con un Dolby System primordiale che mi permetteva di
eliminare ogni rumore di fondo,ogni fruscio,e di godere poi
dei suoni purissimi della natura,cominciai ad ascoltare il
Concerto Celestiale!

La tempesta con tuoni risuonava per l'aere come timpani.


I lampi la squarciavano
Mentre i venti dei lunghi sibili
Tutto avvolgevano.
Intanto chiome ondulanti di alberi secolari
Proprio come maracas
Si scuotevano di qua e di là
Al suono di una danza tribale

Ad un tratto scaraventai per il ciel la cuffia smettendo


l'audizione. La musica,quella musica,non mi piaceva poi tanto.
Sentivo che si poteva dare di più ma i miei scarsi studi musicali
non me lo avrebbero mai permesso.
Per fortuna,in un baleno,pensai di pensare da Dio:
“Trasmetterò via colomba,il talento musicale alla mia creazione più
riuscita:
L'uomo”

P.S. A proposito...per il mio complisecolo mi regalerò un lettore cd e


magari un iPod e delle cuffie serie!
Evidentemente il nostro caro Onnipotente non la pensa cone i grandi
filosofi greci che agli strumenti musicali preferivano il suono astratto
delle “sfere celesti”.
Anzi, Lui, preferiva all'inizio il canto umano, unione perfetta tra anima e
corpo. Dopo un po di secoli però si è dedicato esclusivamente all'ascolto
della musica strumentale,quella delle sinfonie e dei concerti che l'uomo,da
lui stesso eletto a comporla,eseguirà con gli strumenti musicali,sempre in
modo assai …..DIVINO!

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