Sei sulla pagina 1di 11

acquerello e colore a tempera

a cura di sandro Baroni

IL TUO RIVENDITORE SPECIALIZZATO


Conoscenza e competenza
sono elementi indispensabili
per operare
scelte consapevoli
e per offrire ai propri clienti
un servizio autorevole,
utile, distinguibile.
Gianni Maimeri

IL TUO RIVENDITORE SPECIALIZZATO


Acquerello e tempera nascono dalla tradizione Le prime raffigurazioni di questo genere possono essere a gomma arabica,
antichissima di stemperare i pigmenti in leganti acquosi. considerate la Zolla d’erba di Dürer, ma anche in modo da ottenere
Una volta disposti sulla superficie da dipingere, e soprattutto opere di pittori italiani, come Gherardo stesure all’acqua
evaporata l’acqua, si otterranno dei film pittorici Cybo, Jacopo Ligozzi e altri, che contribuirono di grande
più o meno elastici, trasparenti od opachi, talvolta all’evoluzione di questa tecnica. trasparenza
ancora solubili in acqua oppure permanenti. Sul finire del Cinquecento la trasformazione e brillantezza.
L’acquerello, così come lo conosciamo, nasce dai tradizionali colori per miniatura alle nuove “acque” Il supporto
nell’ambito della pittura cinquecentesca, soprattutto colorate può dirsi compiuta. tradizionale
in relazione alla illustrazione naturalistica. Le caratteristiche di questa tecnica saranno riprese è la carta, che può
Le nuove necessità, dettate dalla coloritura dai paesi del Nord Europa, dove la nascente essere utilizzata
di xilografie poste negli erbari e in varie opere industrializzazione e l’uso di colti viaggiatori di riprendere sia a secco
scientifiche, richiesero una pittura trasparente, vedute e paesaggi dal vero, durante tour e anche vere che bagnata,
che lasciasse intuire e vedere le sottostanti linee e proprie campagne di esplorazione, daranno luogo ottenendo così
portanti del disegno. a ulteriori sviluppi diverse diffusioni
Furono recuperati dell’acquerello. degli impasti.
S. Torello ritratto con “fratello lupo” ai suoi piedi, Jacopo Ligozzi
metodi e pigmenti Il principio portante
disparati che già della tecnica è quello In origine questi erano mantenuti umidi (così come ora
avevano la loro di mescolare pigmenti noi nei tubetti), ma in seguito si provvide a fissarli
comparsa nella trasparenti o comunque su apposite pezzuole intrise di colore, oppure, come
decorazione del libro, poco coprenti, ancora usiamo, in godet, cioè in pastiglie secche da cui
cioè nella miniatura. finissimamente macinati, la tinta viene richiamata con l’apposizione di acqua.
La Zolla d’erba, Dürer La spoglia delle serpi, Gherardo Cybo

la storia della pittura ad acquerello e tempera


Per tempera s’intende solitamente una pittura all’acqua Si dice “all’uovo” se la materia prima è costituita
nella quale è utilizzata come legante un’emulsione principalmente da tuorlo o chiara d’uovo.
costituita da colle di origine organica. Le radici di questa Il legante genererà col rosso omogeneità e pastosità
tecnica si perdono nella notte dei tempi, infatti cariche della serica morbidezza dei lipidi presenti.
le sue qualità erano già note alle più antiche civiltà. “Alla colla”, invece, sono quelle tempere
Nella cultura dell’Occidente è forse proprio nelle meditate in cui il pigmento è mescolato a un insieme
esecuzioni dell’applicazione su tavole a fondo dorato di proteine ottenute da carnicci, pelle di coniglio,
dell’autunno del Medioevo, che la tempera manifesta di pergamena o di pesce.
alcuni dei suoi episodi di maggior fulgore. La trasparenza e i minimi dosaggi di legante creeranno
Partita a poker, tempera grassa su tela, Gianni Maimeri
Secondo il collante utilizzato la tempera può essere superfici vellutate, dove il pigmento può quasi apparire
classificata in vari modi e così produrre effetti cromatici come polvere al naturale, priva di saturazione. che dal bianco del caglio prendono di pastello.
particolari e differenziati. Sono dette “al latte” le tempere nelle quali sono usati Infine, sono tempere vegetali quelle che utilizzano
caseina o caglio. come collante un prodotto di origine vegetale:
Su fondi compatti farina, gomme, amido e resine.
questi impasti appaiono Altro modo di classificare le tempere è quello
di lucentezza quasi cerosa, che considera se siano presenti olii additivi;
pur potendo oscillare si avranno così tempere magre o grasse.
tra stesure acquose
e liquidissime Nel restauro si distinguono spesso tempere solubili
e applicazioni a pieno o insolubili, a prescindere dal legante utilizzato
corpo con colori e dal grado di invecchiamento.
Cartella colore eseguita con tempera all’uovo, Cennini

la storia della pittura ad acquerello e tempera


ziosire con la texture del supporto le proprie esecuzioni. e fatta coincidere con questa superficie ricca di adesivo.
È sufficiente sfogliare un catalogo di distributori di carta Il telaio con la carta appoggiata si lascia asciugare
per Belle Arti e Disegno per osservare le differenti ed eventualmente si provvede a esporlo in ambiente
tipologie che l’industria attuale mette a disposizione ventilato.
degli artisti. Si consiglia comunque sempre di eseguire Fogli di carta stesa

questo genere di pittura su carte di pura cellulosa,


appositamente predisposte, di elevata grammatura
Tele e telai e di colore bianco o comunque chiaro.
PREDISPOSIZIONE DEL SUPPORTO Queste possono essere utilizzate, come già detto,
Mentre la tempera mantiene solitamente la caratteristica sia umide che secche, secondo le modalità seguenti.
di essere utilizzata su supporti di varia natura TENSIONAMENTO DI UNA CARTA SU TELAIO
(tele e scenari, tavole, cartoncini preparati, PER PITTURA AD UMIDO O A SECCO
intonaci lisci), comunque sempre porosi, NELL’ACQUERELLO
l’acquerello si è definito nell’applicazione su pergamena, Il foglio di carta è adagiato su un piano
carta e supporti analoghi. di formica, vetro o altro, e consistentemente inzuppato
in acqua mediante una spugna su entrambi i lati.
SUPPORTI PER L’ACQUERELLO Su un telaio di legno non verniciato, predisposto nella
Quasi tutti i tipi di carta sono adatti alla pittura misura appropriata, si stende nell’area di appoggio
ad acquerello. Tuttavia, i pittori di questa tecnica ricercano della carta una striscia di emulsione vinilica,
solitamente carte di considerevole grammatura impiegando un pennello.
e di finitura diversa (lisce, martellate, ruvide), per impre- La carta bagnata uniformemente è adagiata

predisposizione del supporto


Può essere impiegato anche nella tempera, poiché SUPPORTI PER LA TEMPERA
è estremamente utile nell’evitare le deformazioni Tutti i supporti porosi e di discreta rigidità sono
del supporto in presenza del medium acquoso. adatti alla pittura a tempera.
Per dipingere a umido, una volta realizzato il disegno In antico, ma anche in tempi più recenti,
sul foglio teso e secco, l’acquerellista utilizza si utilizzavano impasti preparatori composti
una spruzzetta da giardinaggio per umettare, da gesso o caolino e un collante (ad esempio,
secondo le necessità, la superficie di posa pittorica. colla di coniglio, amido, metilcellulosa).
Può essere anche utilizzato un grosso pennello Oggi si trovano appositi cartoncini di elevata
Preparazione della carta
di vaio o comunque un pennello morbido. grammatura, che possono essere anche
La carta entrerà in tensione da sola nella asciugatura Un altro modo di dipingere a umido consiste fatti aderire a un supporto rigido su cui sono incollati
(così come per le veline degli aquiloni). nel posareil foglio di carta bagnato sopra una lastra con metilcellulosa (colla da tappezzieri).
Il dipinto potrà essere realizzato così sulla carta tesa, di vetro perfettamente pulita, su cui sia stata Anche tele preparate e cartoni rigidi sono utilizzati
provvedendo a squadrare l’ambito della “finestra” apposta con una pennellessa una debole stesura dall’industria per fornire supporti idonei.
o spazio vuoto del telaio e operando di acqua e metilcellulosa (colla da tappezzieri). Una particolare variante della tempera,
entro quest’area. Si procede così su una superficie piana, determinata dal supporto e dall’uso
Alla fine del lavoro, quando anche le tinte saranno di lenta evaporazione, lavorando dopo aver di consistenti addizioni di acqua agli impasti,
asciutte, si provvederà con un cutter a tagliare predisposto il disegno. è il cosiddetto gouache,
e dare forma definitiva all’esecuzione. Una volta terminata l’esecuzione, che utilizza carta – spesso colorata – o cartone.
Questo metodo è sempre il migliore nel caso si attende la perfetta asciugatura del foglio,
di realizzazioni ad acquerello, sia utilizzando che può essere rimosso sollevando un lembo
la carta secca che umida. e procedendo con cautela al distacco dal vetro.

predisposizione del supporto


Non si può cominciare qualcosa che con un disegno, Si utilizzano perciò matite e inchiostri permanenti,
e anche nella lingua utilizziamo talvolta questo termine in modo da evitare contaminazioni e aloni di diffusione
con significato di intenzione, similmente a “progetto”, del segno grafico.
“piano”, o meglio e in modo più profondo “senso”, Nell’acquerello solitamente si utilizzano matite 2B
“significato”. o anche più dure ed eventualmente le correzioni
La tradizione aristotelica intendeva come colori primari devono essere rimosse con la gommapane.
o principali il bianco e il nero, ogni altro intermedio. Si possono impiegare, per particolari effetti,
Anche bianco e nero sono colori e tuttavia, anche le cosiddette matite acquerellabili,

Disegno preparatorio specialmente nell’acquerello, sono utilizzati ma queste saranno destinate a confondersi
traendoli dal supporto o appunto dal massimo scuro e sciogliersi nelle stesure.
IL DISEGNO della traccia del disegno. Nel caso si utilizzino strumenti come lo stilo di piombo
Nel nostro percorso, il disegno ben si attaglia La conoscenza e l’osservazione cromatica di un disegno (una sottile verghetta di piombo e stagno da saldatori,
alle tecniche esecutive all’acqua. ci possono mostrare quanto dare confini, separare luce
Costituirà l’asse portante della composizione, e ombra, possa essere nelle mani di un artista, come
delimitando le campiture della tempera e trasparendo, nelle nostre, prepararsi al colore e, forse allusivamente,
costituendo una sorta di ossatura nell’acquerello. dirci che facendo questo si può comunque evocare
In questo caso il disegno è iniziare un’opera, anche ciò che è assente.
progettarla, descriverla o svilupparla. Nell’esecuzione a tempera, così come nell’acquerello,
Separare le luci dalle ombre; quasi il primo gesto bisogna porre accorgimento ad evitare che il disegno
della creazione, l’inizio. possa essere cancellato o disperdersi a contatto
Predisporre i contorni in cui fioriranno i colori. con le stesure in base acquosa.
Stilo metallico di piombo e stagno

il disegno preparatorio
opportunamente appuntita su un lato), non è necessario LA STESURA DEI COLORI Questa sarà depositata in tavolozza o in appositi
alcun accorgimento prima della stesura dei colori. Tempere e acquerelli sono disponibili in tubetti scodellini bianchi, prestando tuttavia attenzione
In qualche caso si può utilizzare l’apposizione e per questo genere di impasti è sufficiente prelevare a sciacquare reiteratamente il pennello ad ogni prelievo,
leggerissima di un fissativo, per fermare la stesura una piccola quantità di colore, deporla in una tavolozza in modo che scarichi i residui del prelievo precedente
preparatoria. di plastica o di porcellana bianca e, successivamente, e non vada a sporcare la superficie delle pastiglie.
Ottimi risultati nell’acquerello si ottengono procedere a diluire con acqua e a comporre le tinte. Si utilizzano in tutti i casi pennelli morbidi,
anche su disegni a penna, impiegando appositi preferibilmente in martora o vaio.
pennarelli dal segno più o meno largo di colore nero Questi garantiscono una eccezionale tenuta degli impasti
o seppia, con inchiostro indelebile.  e morbidezza di stesura. I migliori sono considerati quelli
Naturalmente, bisogna avere molta sicurezza utilizzando “legati in penna”, del tipo “bombasino”.
questa tecnica e perciò può essere conveniente
realizzare un doppio disegno: prima a matita,
destinato ad essere cancellato, e poi a penna.
Alcuni artisti non utilizzano disegni preparatori
ed eseguono soltanto a pennello un abbozzo
in chiaroscuro, destinato poi alla sovrapposizione
Tempera fine Maimeri
con i colori.
Gli acquerelli prevedono però anche la pratica
confezione dei godets (pastiglie); per questi è sufficiente
intingere il pennello in acqua e prelevare dalla superficie
solida la quantità desiderata di tinta. Pennello di martora Kolinsky

la stesura dei colori


Ogni artista, tuttavia, può manifestare gusti particolari REALIZZAZIONE DELLE OMBRE Si tratta di una prima esecuzione monocroma,
ed utilizzare pennelli differenti in relazione alla propria Caratteristica dell’acquerello è la trasparenza. che verrà ad acquerellare tutte le parti in ombra
volontà pittorica. Questa consente, nei più avanzanti sviluppi dell’esecuzione, lasciando in bianco i lumi e i massimi
Nella tempera sono ottimi i pennelli misti, della tecnica pittorica, sia la trasparenza del disegno, chiari.
sintetico-naturale, che garantiscono carica della tinta sia la eventuale trasparenza di ombre poste Differenti sono le opinioni circa la realizzazione
e adattabilità a ogni genere di supporto. preventivamente a comporre una prima realizzazione di questa stesura.
Notevolmente utili sono pure i classici italiani monocroma. Alcuni artisti utilizzano una tinta che chiamano “neutra”,
in “pelo di bue”, ma si possono impiegare anche setole In pratica, per dare profondità e bellezza alle ombre componendo i tre colori fondamentali (rosso, giallo, blu)
e pennellessine di cavallino. di un’opera realizzata ad acquerello, il pittore provvede, in modo da ottenere una sorta di grigio, che può essere
secondo la tradizione, immediatamente dopo avere più o meno caldo, destinato a questa esecuzione.
definito il disegno, ad una prima stesura eseguita Nel caso di ritratti o comunque di realizzazioni
utilizzando differenti diluizioni di un’unica tinta destinata in cui si privilegia la resa dell’incarnato
a “porre le ombre”. (come, ad esempio, i nudi), può essere molto utile
una stesura in terra verde, riprendendo
una tradizione che viene dalla miniatura
e dall’affresco classici.
Il grigio di Payne, che prende il nome dall’artista inglese
che per primo lo realizzò, è un grigio appositamente
costruito per questo genere di tecnica e può essere
impiegato a questo scopo. Può essere anche utilizzato
per esecuzioni monocrome, dette anche “lavis”.
Acquerello superiore MaimeriBlu La cupola, Beckett

realizzazione delle ombre


Bibliografia GINO PIVA
Acquerello e tempera, Tecnica pittorica
GIUSEPPE RONCHETTI Hoepli, Milano 1988
Manuale per i dilettanti di pittura a olio, acquerello,
miniatura, guazzo, tempera, encausto, fotopittura, ecc. ETTORE MAIOTTI
Hoepli, Milano 1900 Manuale pratico di acquerello
Fabbri Editore, Milano 1998
RAFFAELE ARMANDO CALIFANO MUNDO
Manuale della pittura a guazzo e a tempera SIMONA RINALDI
M. Fabricatore, Napoli 1910 Storia tecnica dell’arte.
Materiali e metodi della pittura e della scultura
GIUSEPPE RONCHETTI (secc. V-XIX)
La composizione delle tinte nella pittura a olio Carocci, Roma 2011
e ad acquerello
Hoepli, Milano 1913

CORRADO MALTESE
Le tecniche artistiche, a c.
Mursia, Milano 1973, pp. 325-358

bibliografia
© tutti i diritti riservati

IL TUO RIVENDITORE SPECIALIZZATO

Potrebbero piacerti anche