Sei sulla pagina 1di 44

Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

BUDDISMO E SOCIETÀ
| per la pace, la cultura e l'educazione

speciale
L'ambiente siamo noi

lo studio
Lettera al prete laico Nakaoki

pubblicazione a stampa: ISSN 1591-9919 | pubblicazione online: ISSN 2465-1869


IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE A FIRENZE CMP PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI
Poste italiane spa - spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 conv. L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2, DCB Firenze
APRILE 2021 207
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

La Soka Gakkai
La Soka Gakkai (fondata in Giappone dagli educatori Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda nel 1930) e la Soka
Gakkai Internazionale (Sgi, nata nel 1975 e presente attualmente in 192 paesi del mondo) sono organizzazioni laiche i
cui membri praticano e diffondono il Buddismo di Nichiren Daishonin. In Italia il movimento della Sgi è rappresentato
dall'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ente religioso fondato nel 1998, la cui Intesa con lo Stato italiano è entrata
in vigore nel luglio 2016.
La principale attività della Soka Gakkai in tutto il mondo consiste nel promuovere piccole riunioni informali di quartiere,
aperte a tutti, in cui si dialoga della vita quotidiana e dei problemi della società alla luce dell'insegnamento buddista.
Attuale presidente dell'Sgi è Daisaku Ikeda, che ha dedicato la vita alla diffusione della pace e dell’emancipazione
individuale su scala globale fondando scuole, università e istituzioni per promuovere la cultura e gli scambi tra i
popoli. Nel corso degli anni ha dialogato con rappresentanti autorevoli del mondo della politica, dell’educazione
e dell’arte di livello internazionale alla ricerca di risposte ai problemi globali, ha sostenuto le attività delle Nazioni
Unite, ha scritto una vasta mole di lavori sui temi della pace e della condizione umana.
Secondo Ikeda la chiave per una pace duratura a livello mondiale e per la felicità di tutti gli esseri umani sta nella
trasformazione personale, come scrive all'inizio del suo romanzo La rivoluzione umana: «La rivoluzione umana di un
singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel
destino di tutta l’umanità».

Termini buddisti ricorrenti KOSEN-RUFU: (giapp.) dichiarare e diffondere estesamente.


Questo termine compare nel ventitreesimo capitolo del Sutra
BODHISATTVA: (sans.), una persona che aspira all’Illuminazione del Loto (vedi) e indica la propagazione del Buddismo a livello
e svolge pratiche altruistiche. mondiale. Si riferisce al processo di assicurare una pace duratura
BODHISATTVA DELLA TERRA: un’innumerevole schiera di e la felicità di tutta l’umanità stabilendo nella società gli ideali
bodhisattva che emergono dalla terra, ai quali il Budda (vedi) umanistici del Buddismo.
Shakyamuni affida la propagazione della Legge mistica dopo la NAM-MYOHO-RENGE-KYO: legge o verità suprema dell’univer-
sua morte, nell’Ultimo giorno della Legge. so che permea tutti i fenomeni. Nichiren Daishonin (vedi) stabilì
BUDDA: dal sanscrito Buddha, “risvegliato”. Titolo dato a Gautama la pratica della recitazione di Nam-myoho-renge-kyo come il
Siddharta Shakyamuni (il fondatore storico del Buddismo) dopo mezzo per risvegliare la propria Buddità (vedi) innata. Myoho-
la sua Illuminazione. Il Budda non è una divinità e, specialmente renge-kyo è la lettura giapponese del titolo in cinese del Sutra
nella tradizione mahayana, il Budda è l’essere umano stesso che, del Loto (vedi), che Nichiren considerava l’essenza di questa
superate le illusioni, percepisce il “vero aspetto di tutti i fenomeni” scrittura, al quale aggiunse il prefisso nam, una parola sanscrita
e conduce le persone a raggiungere la sua stessa Illuminazione. che significa “devozione” o “dedizione”. Myoho significa Legge
Questo appellativo definisce dunque una persona che si è risve- mistica; renge si riferisce al fiore di loto che produce simulta-
gliata alla Legge che regola tutti i fenomeni della vita. neamente i fiori e i semi, e indica la simultaneità di causa ed
BUDDITÀ: la condizione vitale del Budda (vedi), potenzialmente effetto; kyo significa sutra.
presente in tutti gli esseri viventi. Nel Buddismo è considerata la NICHIREN DAISHONIN: (1222-1282) fondatore della tradizione
più alta che si possa manifestare, ed è caratterizzata da una felici- che da lui prende il nome, è definito “Budda dell’Ultimo gior-
tà indistruttibile, un’infinita saggezza e un’illimitata compassione. no della Legge”. È considerato il massimo esponente religioso
DAIMOKU: (giapp.) letteralmente significa “titolo”, in particolare si del periodo storico giapponese chiamato “l’epoca della riforma
riferisce al titolo del Sutra del Loto (vedi), Myoho-renge-kyo. Il titolo di Kamakura”. Stabilì la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo
di un sutra ne rappresenta l’essenza. Nel Buddismo di Nichiren Dai- (vedi) come la pratica universale che consente a tutti di mani-
shonin indica l’invocazione di Nam-myoho-renge-kyo (vedi). festare la Buddità (vedi) inerente alla propria vita e di ottenere
GOHONZON: (giapp.) oggetto di culto. La parola go è un prefisso la forza e la saggezza per superare ogni avversità. Materializzò
onorifico e honzon significa oggetto di devozione. Nichiren Dai- questa Legge suprema in un mandala, il Gohonzon (vedi).
shonin (vedi) stabilì come oggetto di culto Nam-myoho-renge- SUTRA DEL LOTO: l’insegnamento che Shakyamuni predicò negli
kyo (vedi), la Legge dell’universo, e materializzò la sua vita illu- ultimi otto anni della sua vita, nel quale dichiara che tutte le per-
minata a questa Legge nella forma di un mandala, il Gohonzon, di sone possono manifestare la condizione vitale del Budda (vedi), la
fronte al quale ogni essere umano, recitando Nam-myoho-renge- Buddità (vedi), ossia conseguire l’Illuminazione. Nichiren Daisho-
kyo, può risvegliare la propria natura illuminata o Buddità (vedi). nin (vedi) considerò questo sutra la base del suo insegnamento.
GOSHO: (giapp.) i singoli scritti di Nichiren e anche la loro raccol- ZADANKAI: (giapp.) il termine è formato da tre ideogrammi, za
ta. Letteralmente significa "scritti degni di massimo rispetto": go sedersi, dan dialogare, kai riunirsi. Viene utilizzato per indicare le
è un prefisso onorifico e sho è tradotto con scritti. riunioni in piccoli gruppi della Soka Gakkai.
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

sommario
In questo numero
BUDDISMO E SOC IET À | 207 A P R I L E 2 02 1

serie

4 Relazione, ascolto, trasformazione, rivoluzione umana.


Parole che esprimono la visione buddista del mondo e
IL BUDDISMO DEL SOLE
che invitano a un comportamento attivo e impegnato
CREIAMO UN SECOLO DI UMANESIMO (4/5)
Lezione di Daisaku Ikeda nella società: «Saggio non è chi pratica il Buddismo
prescindendo dalle questioni mondane ma chi comprende
editoriale perfettamente i princìpi che governano il mondo» scrive il

10 presidente Ikeda citando Nichiren, ne Il Buddismo del sole.


È questo il contributo alla salvaguardia del pianeta
DIFFONDIAMO LA PACE
DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE che intende fornire il presente Speciale, dal titolo
di Valentina Dughera, Claudia Mancinelli, "L'ambiente siamo noi", suggerendo le basi dottrinali che
Stefania Romanelli, Michela Rotella "naturalmente" conducono a sviluppare una relazione
speciale di rispetto, o addirittura di simbiosi, con ogni entità
dei "tre regni dell'esistenza" a cui apparteniamo.
12 Del resto anche una delle due “non dualità” trattate
L'AMBIENTE SIAMO NOI nell’Obiettivo (Le parole del Buddismo), quella tra vita
13 Il coraggio di guardare e ambiente, sottolinea la reciprocità della relazione tra
14 Il Budda Natura queste due entità, solo apparentemente separate, ma in
Il pensiero ambientale e la dottrina buddista
realtà aspetti della stessa realtà essenziale.
18 Interazioni empatiche E infine, ancora intorno al tema delle relazioni si impernia
Makiguchi e la geografia della vita umana
lo Studio mensile (Creare legami umani positivi sempre più
21 Elogio dell'umiltà
21 Per un'ecologia del cuore numerosi è l’essenza di kosen-rufu): la relazione maestro
22 Da quest'unico elemento della mente discepolo per sviluppare una nuova umanità; i legami di
dal Summit europeo 2021 amicizia e fiducia, nel rispetto e nella cura di ogni persona,
24 Il risveglio della scienza alla relazione dipendente come base di kosen-rufu e pratica essenziale del Sutra del
25 Una nuova alleanza delle scienze umane Loto; i legami familiari che grazie all’unione con la Legge
mistica, nella dimensione profonda della vita, divengono
obiettivo
indissolubili per l’eternità.
27
I PRINCÌPI DEL BUDDISMO
27 Non dualità di bene e male
LE PAROLE DEL BUDDISMO
30 Non dualità
31 Soku (Il potere insito nella non dualità)
Legenda
studio RSND: Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin,
ed. Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

32 GZ: Nichiren Daishonin Gosho Zenshu, ed. Soka Gakkai (in giapponese)
SDLPE: Il Sutra del Loto, nuova edizione completa
LO STUDIO MENSILE NEI GRUPPI di prologo ed epilogo, Esperia, 2014
aprile | LETTERA AL PRETE LAICOstudio
NAKAOKI MDG: D. Ikeda, Il mondo del Gosho, Esperia
SSDL: D. Ikeda, La saggezza del Sutra del Loto, Esperia
Lezione di Daisaku Ikeda RU: D. Ikeda, La rivoluzione umana, Esperia
NRU: D. Ikeda, La nuova rivoluzione umana, Esperia
rubriche BS: Buddismo e società
NR: Il Nuovo rinascimento

42
PER I BAMBINI E LE BAMBINE
LE AVVENTURE DI GOMMA E CARBONCINO FOTO VIDEO AUDIO TESTO
Il superpotere studiante
I simboli indicano la presenza di contenuti multimediali nell’edizione digitale
Ispirato alla serie Fari luminosi di speranza, di Daisaku Ikeda
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

IL BUDDISMO DEL SOLE PER ILLUMINARE IL MONDO


serie
Creiamo un secolo di umanesimo. Perché ogni persona manifesti il suo splendore (4/5)

GIOVANI SIATE LA SPERANZA


DELLA SOCIETÀ! DIVENTATE
INDISPENSABILI NEL VOSTRO
POSTO DI LAVORO!
Lezione di Daisaku Ikeda | Pubblicata sul mensile Daibyakurenge di aprile 2020

Quando arriva la stagione dei ciliegi in fiore pen- una nuova partenza; ci sarà chi forse comincerà
so sempre al mio maestro Josei Toda, che li amava a lavorare per la prima volta, chi cambierà la-
tanto. Amava profondamente anche le persone gio- voro, avrà un trasferimento o riceverà una pro-
vani, nelle quali nutriva grandi speranze per il fu- mozione. Tante persone saranno alle prese con
turo. Il suo massimo desiderio era che dedicassero le enormi difficoltà di lavoro dovute agli ine-
il periodo della giovinezza alla creazione di valore. vitabili mutamenti provocati dalla pandemia.
«Dalla passione e dal potere dei giovani nascerà una Ma il Buddismo di Nichiren insegna a cambiare tutto
nuova epoca».1 Leggiamo questo eterno ruggito del in positivo, a trasformare il veleno in medicina. Grazie
leone nei Precetti per la gioventù, in cui esortava le gio- al suo potere incommensurabile possiamo vivere con
vani generazioni a compiere la nobile missione di porre saggezza e nutrire speranza anche quando il futuro
fine alle sofferenze umane attraverso una rivoluzione appare incerto. Possiamo trasformare qualsiasi cosa ci
religiosa che creasse felicità e pace per tutta l’umanità. accada in una fonte di crescita e di vittoria. Questo è
Oggi, con lo stesso spirito, vorrei applaudire voi gio- il beneficio della fede nel Buddismo di Nichiren. Desi-
vani che state portando avanti con dinamismo il no- dero che i cari amici e le care amiche del Gruppo gio-
stro movimento di kosen-rufu nel XXI secolo. Deside- vani procedano, ora più che mai, con fiducia e fierezza.
ro che tutti i vostri sforzi e il vostro duro lavoro siano
la base sulla quale costruire una condizione interiore UNA GIOVENTÙ DI LOTTE
di assoluta libertà, e che possiate vivere in modo da Anche la mia giovinezza fu un tempo di lotte do-
guadagnarvi le lodi del Daishonin. Sto pregando per lorose. Avevo vent’anni o poco più e praticavo
la crescita e la buona salute di ognuno e ognuna di voi, il Buddismo di Nichiren da soli tre anni, quan-
cari amici e care amiche di tutto il mondo. do gli affari di Toda subirono una grave crisi do-
vuta alla turbolenta situazione economica del
LA FEDE PER TRASFORMARE IL VELENO dopoguerra. Da un momento all’altro dovetti
IN MEDICINA passare da redattore di una rivista per ragazzi,
Immagino che l’inizio del nuovo anno, fiscale e lavoro che amavo molto, a occuparmi di aspet-
scolastico, in aprile2 sia per molti e molte di voi ti finanziari, campo che non mi attraeva affatto.
1) Josei Toda, “Seinen-kun” (Precetti per la gioventù), Toda Josei Zenshu (Opere complete di Josei Toda), vol. 1, Seikyo Shimbunsha,
Tokyo, 1981, p. 58.
2) In Giappone il nuovo anno, fiscale e scolastico, inizia in aprile.

4 || buddismo e società | 207 || il buddismo del sole per illuminare il mondo


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

In questa lezione il presidente Ikeda parla diffusamente di Aurelio Peccei,


economista di fama mondiale e cofondatore del Club di Roma, l’associazione
di scienziati di varie discipline che nel 1972 lanciò i primi avvertimenti riguardo
al deterioramento dell’ecosistema con il rapporto I limiti della crescita.
Ikeda e Peccei si sono incontrati in varie occasioni, confrontandosi
su tematiche umane, sociali e ambientali. Insieme hanno scritto
il dialogo Campanello d’allarme per il XXI secolo, pubblicato nel 1984,
ora edito in Italia da Esperia.

Fu un susseguirsi di difficoltà indescrivibili, ma io myoho-renge-kyo pervasa dal voto di kosen-rufu.


perseverai deciso ad assicurarmi che Toda potes- In questa lezione ristabiliremo quale deve essere il
se guidare liberamente il movimento di kosen-rufu.3 nostro atteggiamento nel lavoro e nella pratica buddi-
Lavoravo freneticamente decidendo ogni giorno di sta alla luce di alcuni passi degli scritti del Daishonin.
vincere, qualsiasi cosa succedesse. Appena avevo un
momento libero recitavo sinceramente Nam-myoho-
renge-kyo e continuavo ad andare avanti con forza, «[Il Sutra di Vimalakirti] afferma inoltre che, se la mente
per superare ogni difficoltà. Grazie a quell’esperien- degli esseri viventi è impura, anche la loro terra è impura,
za ho sviluppato la convinzione assoluta che nes- ma se la loro mente è pura, lo è anche la loro terra; non ci
suna preghiera rivolta al Gohonzon rimane senza sono terre pure e terre impure di per sé: la differenza sta
risposta e che niente è più potente del Daimoku. unicamente nella bontà o malvagità della nostra men-
te» (Il conseguimento della Buddità in questa esistenza,
CREIAMO VALORE DA QUALSIASI COSA RSND, 1, 4).4
Sono convinto che fu proprio in quel perio-
do, in cui mi sforzai anima e corpo di sostene-
re quel grande maestro di kosen-rufu, che accu- UNA RELIGIONE PER LA TRASFORMAZIONE
mulai un’immensa e duratura fortuna. E acqui- INTERIORE
sii anche la preziosa capacità di comprendere gli È un passo famoso. Il Buddismo è una religione per la
esseri umani. Niente va perduto nel Buddismo. trasformazione interiore. Il mondo puro in cui risiede il
La Legge mistica è una fonte di rivitalizzazione che Budda e il mondo impuro in cui vivono le persone comu-
permette di rimanere imperturbabili di fronte a qual- ni non sono due ambiti separati. Non c’è una differenza
siasi difficoltà e alla fine vincere. È anche un insegna- permanente fra loro; tutte le apparenti differenze espri-
mento che consente di creare valore da qualsiasi cosa e mono la bontà o la malvagità della mente di coloro che vi
di usare positivamente qualsiasi esperienza. Questo è abitano. Perciò gli esseri umani possono trasformare il
l’incredibile potere benefico della recitazione di Nam- loro ambiente trasformando la loro condizione interiore.

3) Nell’agosto del 1950 Toda decise di dimettersi da direttore generale della Soka Gakkai per impedire che le sue difficoltà finanziarie
1) Campagna
creassero di febbraio:
problemi nel febbraio del 1952 Daisaku Ikeda, allora consigliere del capitolo Kamata di Tokyo, diede inizio insieme ai membri
all’organizzazione.
a una
4) grande campagna
Il conseguimento di propagazione
della Buddità in questa esistenza, composto
che portò nel 1255, di
alla conversione insegna che recitare
201 famiglie in un Nam-myoho-renge-kyo è la viarecord
mese, superando il precedente direttamensile
per otte-
di 100
nere
nuovel’Illuminazione
famiglie. nell’esistenza presente.

5
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

In altre parole, la chiave del cambiamento socia- vi fidate e cercate il suo aiuto e il suo consiglio.
le è una trasformazione radicale della mentalità Vedrete che nella vostra vita appariranno indi-
delle persone. In questo scritto il Daishonin af- vidui che agiranno da forze protettrici, svolgen-
ferma anche: «Lo stesso vale per un Budda e una do le funzioni di Virtù Universale, di Re della
persona comune. Quando una persona è illusa è Medicina, di Percettore dei Suoni del mondo e
chiamata essere comune, quando è illuminata è di altri bodhisattva. Se recitate sinceramente e
chiamata Budda» (Ibidem). La differenza fra un vi sforzate di risolvere i vostri problemi, i Budda
Budda e una persona comune non è altro che la e i bodhisattva di tutto l’universo sicuramente
differenza fra una condizione vitale illusa e una risponderanno. Le persone giovani che abbrac-
illuminata. Come possiamo allora trasformare ciano la Legge mistica otterranno immancabil-
le idee illusorie in Illuminazione? Attraverso la mente protezione.
pratica della recitazione di Nam-myoho-renge-
kyo. Recitando Daimoku possiamo vincere l’o- IL LAVORO È UNA PALESTRA DOVE
scurità o ignoranza fondamentale che è la causa CONQUISTARE FIDUCIA E RISPETTO
generatrice delle visioni illusorie e far emergere In una scorsa lezione ho citato il seguente passo,
lo stato vitale di Buddità che è intrinsecamente che costituì una guida essenziale per le attivi-
presente da sempre dentro di noi. Possiamo su- tà quotidiane dei membri agli albori del nostro
perare ogni sofferenza e difficoltà e indirizzare movimento: «Considera il servizio al tuo signore
la vita verso la felicità. come la pratica del Sutra del Loto. Questo è il
È assolutamente garantito che le preghiere significato di “nessuna cosa che riguardi la vita
basate sulla Legge mistica attiveranno le di- o il lavoro contrasta in alcun modo con la vera
vinità celesti, cioè le funzioni positive dell’u- realtà”5» (Risposta a un credente, RSND, 1, 804).
niverso. Scrive il Daishonin: «Più forte è la Considerando il loro impiego come la palestra in
fede, maggiore è la protezione degli dèi» (La cui temprarsi, i membri si impegnarono a diven-
supremazia della Legge, RSND, 1, 546), a si- tare persone indispensabili nel posto di lavoro
gnificare che dobbiamo perseverare risoluta- e mostrarono prove concrete straordinarie del
mente nella pratica buddista, qualsiasi cosa potere della pratica buddista, guadagnandosi
accada. Così facendo rafforzeremo l’opera la fiducia e il rispetto dei datori di lavoro e dei
delle forze protettrici, che si manifestano sot- colleghi. Questo perché si basavano su ciò che
to forma del sostegno di chi pratica da più insegna il Daishonin: «Il luogo in cui la perso-
tempo di noi, dei membri della Soka Gakkai, na sostiene e onora il Sutra del Loto è il “luogo
della nostra famiglia. Abbiamo la grande for- dell’Illuminazione” (SDLPE, 440) in cui la per-
tuna di avere compagni e compagne di fede sona si reca» (cfr. La raccolta degli insegnamenti
che condividono le nostre lotte e recitano in- orali, BS, 123, 53). In altre parole, affrontarono
sieme a noi per aiutarci a vincere! A volte ri- con coraggio le difficoltà sforzandosi costante-
ceviamo sostegno anche da chi non pratica il mente nel luogo in cui si trovavano, con le sole
Buddismo, e la nostra forte fede incrementa la armi della fede e della pratica buddista.
protezione di queste funzioni positive. Oggi le esperienze e le prove concrete dei mem-
Perciò è importante non chiudersi in sé e restare bri della Soka Gakkai in Giappone e nel mondo
in isolamento alle prese con i propri problemi. sono la testimonianza inconfutabile del potere
Mettetevi in contatto con una persona di cui del Buddismo di Nichiren.

5) Vera realtà: lett. vero aspetto (jisso di shoho jisso, il vero aspetto di tutti i fenomeni). Questa frase si trova in Il significato profondo del Sutra
del Loto di T’ien-t’ai come annotazione al passo del Sutra del Loto: «Le dottrine che essi predicheranno saranno conformi al significato dei
princìpi e mai contrarie alla vera realtà. Se capitasse loro di esporre qualche testo del mondo secolare o di parlare di questioni di governo
o legate al sostentamento della vita, saranno sempre in accordo con la Legge corretta» (SDLPE, 358).

6 || buddismo e società | 207 || il buddismo del sole per illuminare il mondo


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

BELLEZZA, GUADAGNO E BENE biare impiego [cosa che prima in Giappone era
Incoraggiando i giovani uomini e le giovani don- piuttosto rara] adesso rappresenta spesso un’evo-
ne che stavano decidendo quale carriera intra- luzione positiva. Gli insegnamenti del Buddismo
prendere, Toda sottolineò tre criteri importanti di Nichiren rimangono gli stessi, ma il modo in
stabiliti dal primo presidente della Soka Gakkai cui li applichiamo nella società cambia sempre.
Tsunesaburo Makiguchi, i valori di “bellezza, Perciò è importante consultarsi con i membri
guadagno e bene”. Concretamente ciò significa più anziani e con gli altri familiari che praticano
scegliere un lavoro che piaccia (bellezza), che per prendere le decisioni più sagge per la propria
garantisca una sicurezza economica (guadagno) vita. Spero che dimostriate la prova concreta di
e che dia la possibilità di contribuire alla società una vita vittoriosa e realizzata nella maniera più
(bene). In realtà, però, è raro trovare persone consona alla vostra personalità.
davvero soddisfatte del proprio lavoro.6
Poche persone trovano sin dall’inizio il lavoro UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO
ideale. Spesso non si sentono adatte a svolgere il Il Daishonin diede la seguente guida a un im-
compito per il quale sono state assunte o sempli- portante discepolo di Kamakura che stava af-
cemente si tratta di qualcosa che non amano. A frontando gravi difficoltà nel suo lavoro. Shijo
volte lo stipendio può non essere sufficiente per Kingo, samurai al servizio di un signore feudale,
arrivare alla fine del mese oppure non si ha la aveva espresso al Daishonin la sua insoddisfa-
sensazione di contribuire alla società. In prati- zione per le nuove tenute che gli erano state as-
ca dunque non è facile soddisfare i tre criteri di segnate. Dopo essersi assicurato attraverso fonti
bellezza, guadagno e bene nel proprio lavoro. attendibili che le terre ricevute dal discepolo non
avevano niente che non andasse, il Daishonin
DIVENTATE INDISPENSABILI gli consigliò di pensare: «Sono buone terre, otti-
Per questo Toda diede loro questo consiglio: «Non me terre» (Il ricevimento di nuovi feudi, RSND, 1,
dovreste scoraggiarvi. Semplicemente mettete- 839), perché in tal modo la sua fortuna sarebbe
cela tutta nel vostro impiego attuale e diventate sicuramente aumentata. L’atteggiamento che gli
indispensabili lì dove vi trovate. Recitando sin- raccomanda non è affatto di rassegnazione o di
ceramente Daimoku al Gohonzon e continuando compromesso; piuttosto lo sta esortando a osser-
a impegnarvi al massimo alla fine troverete un vare lucidamente la situazione con gli occhi della
lavoro che vi piacerà, vi garantirà una sicurezza fede e a formulare, con profonda determinazione,
economica e vi permetterà di contribuire alla so- la decisione di vincere. Il Daishonin dà al disce-
cietà. Questo è il beneficio della fede». Proseguì polo molte altre preziose lezioni di vita: control-
affermando: «E non è tutto. Quando vi guardere- lare il proprio temperamento, rimanere sempre
te indietro vi renderete conto che nessuno dei vo- in guardia, evitare incidenti, agire con prudenza,
stri sforzi è andato perduto, ma tutti sono diven- astenersi dal bere eccessivamente, farsi degli alle-
tati un patrimonio prezioso. Capirete che ogni ati, trattare le donne con considerazione e tutte le
cosa aveva un significato. Posso assicurarvelo persone con rispetto.
per esperienza personale. La nostra fede si mani-
festa nella vita quotidiana e nella società. Questo LA FIDUCIA È UN TESORO PREZIOSO
è il potere del Buddismo».7 Ovviamente i tempi È essenziale non dimenticare mai lo spirito di
ora sono assai diversi, si sta rivalutando sostan- andare sempre avanti sforzandosi al meglio delle
zialmente il modo in cui si lavora e quindi cam- proprie capacità. Così ci si guadagna la fiducia
6) Da una lezione sul Sutra del Loto tenuta da Josei Toda ad alcuni membri del Gruppo giovani che frequentavano l’Università di Tokyo, il 18
aprile 1953.
7) Ibidem.

7
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Aurelio Peccei affermava che sono le persone giovani a cambiare il mondo, e che lo fanno grazie
alla loro rivoluzione umana. Daisaku Ikeda con Aurelio Peccei. Tokyo, novembre 1979

altrui, un tesoro prezioso per chi è giovane. Un Il Daishonin scrive anche: «Saggio non è chi
diamante è sempre un diamante, ovunque lo si pratica il Buddismo prescindendo dalle que-
collochi. Spero che sentiate l’orgoglio di essere stioni mondane, ma chi comprende perfetta-
Bodhisattva della Terra e brilliate come giovani mente i princìpi che governano il mondo» (Il
Soka, qualunque sia la vostra situazione. «Dove kalpa della diminuzione, RSND, 1, 995).
c’è una virtù invisibile ci sarà una ricompen- Fede e vita quotidiana, Buddismo e società,
sa visibile» (Virtù invisibile e ricompensa visibile, sono inseparabili. Quando il lavoro o altre in-
RSND, 1, 806). Se agirete sempre con sinceri- combenze ci richiedono un grande impegno,
tà, le persone perspicaci di certo lo noteranno. possiamo finire col pensare che ci dedicheremo
alle attività della Soka Gakkai quando avremo
«Poiché il Buddismo è stato gradualmente sov- più tempo. Ma mettere la fede in pratica nella
vertito, anche il mondo secolare è precipitato nel- vita quotidiana significa considerare ogni prova
la corruzione e nel caos. Il Buddismo è come il dell’esistenza come parte della pratica buddista.
corpo e la società come l’ombra. Quando il corpo Perciò anche in tali momenti dovremmo recitare
si piega, si piega anche l’ombra» (Confronto fra il con la determinazione di partecipare alle attivi-
Sutra del Loto e gli altri sutra, RSND, 1, 923).8 tà al meglio delle nostre possibilità.
Se il “corpo” dell’impegno nella fede è ben sal-
do, saremo in grado di indirizzare l’“ombra” del
LE QUESTIONI MONDANE NON SONO nostro lavoro e delle faccende quotidiane in una
CONTRARIE ALLA LEGGE MISTICA direzione migliore. Per esempio se affrontiamo
Questo passo afferma che le cose del mondo le difficoltà lavorative o in altri campi con sin-
non contrastano in alcun modo con la Legge cerità, determinazione e tenacia sulla base della
mistica. Il Buddismo è il corpo, costituisce le fede, riusciremo a far emergere la saggezza e la
fondamenta. La società si dovrebbe basare su forza per superarle ed esse ci permetteranno di
una filosofia che insegni il valore e la dignità realizzare un’enorme crescita personale.
della vita, altrimenti perderà i suoi princìpi
normativi, cadrà nella confusione e le perso- «UNA BELLA SPADA SI OTTIENE BAT-
ne soffriranno. Ciò era evidente ai tempi del TENDO IL FERRO INCANDESCENTE»
Daishonin, che per questo motivo si impegnò La giovinezza, in particolare, è un tempo in
per l’adozione dell’insegnamento corretto per cui costruire le basi di una fortuna che dura
la pace nel paese. Il mondo odierno, con il suo tutta la vita. Toda disse: «L’aureo periodo della
futuro incerto, è nella stessa situazione. gioventù trascorrerà invano se vi limitate a la-

8 || buddismo e società | 207 || il buddismo del sole per illuminare il mondo


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

mentarvi della vostra situazione senza compiere ebbe luogo quarantacinque anni fa, nel 1975.
alcuna azione». Il Daishonin afferma: «Una bel- Peccei aveva con sé una copia dell’edizione in-
la spada si ottiene battendo il ferro incandescen- glese del mio romanzo La rivoluzione umana ed
te» (Lettera da Sado, RSND, 1, 269); una vita espresse vivo interesse per il movimento della
temprata come una bella spada sarà invincibile. rivoluzione umana della Soka Gakkai, mirato
Brandendo la spada della Legge mistica reci- a realizzare una trasformazione radicale nella
diamo le radici della sofferenza ed espandiamo vita delle persone. Disse che aveva accarezza-
una solida rete di pace e speranza nella comu- to a lungo l’idea di una rivoluzione umanistica
nità in cui viviamo e in tutta la società. e che vedeva nel nostro movimento la massima
espressione della sua ricerca.
LAVORIAMO PER IL CAMBIAMENTO Peccei continuò tutta la vita a sottolineare la
Nella mia Proposta di pace in occasione del 45° rilevanza di una simile rivoluzione interio-
Giorno della Sgi (26 gennaio 2020) esortavo tutte re, affermando che sono le persone giovani a
le persone e specialmente le giovani generazioni a cambiare il mondo e che lo fanno grazie alla
rendere i prossimi dieci anni un periodo di azione, loro personale rivoluzione umana. Nel nostro
impegnandosi in una vasta gamma di attività per mondo così difficile, la loro fresca energia è la
realizzare gli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile chiave per creare una forte corrente in direzio-
dell’Onu entro la scadenza fissata per il 2030. ne della pace e aprire la strada a un futuro più
La strada per realizzare questi obiettivi, che ri- luminoso per l’umanità.
guardano problemi come la povertà e l’emergen- Fin dalla sua fondazione la Soka Gakkai ha af-
za climatica, è sicuramente irta di difficoltà, ma frontato numerose grandi sfide ed è sempre anda-
io credo fermamente che per una rete globale di ta avanti con la gioventù all’avanguardia. Il nostro
giovani che decidono di realizzare un cambia- è un movimento per il cambiamento guidato da
mento non esistano barriere insormontabili. Sia giovani con salde radici nella realtà che si dedica-
Toda sia Makiguchi credevano nell’immenso no assiduamente ai loro impegni concreti di studio
potenziale, nel potere sconfinato delle persone o di lavoro. Questa tradizione è immutata anche
giovani. Anch’io ho profuso tutte le mie ener- oggi e continuerà nel futuro. La Soka Gakkai for-
gie nella loro formazione e il flusso costante di merà per sempre individui capaci e di talento che
individui capaci che sono emersi, sono cresciuti contribuiranno alla società e al mondo.
e hanno cominciato a darsi da fare è la ragione Più cresce il movimento per la pace, la cultura e
per cui il nostro movimento Soka si è diffuso l’educazione basato sulla rivoluzione umana, più
in tutto il globo. La rivoluzione umana della ci avviciniamo all’obiettivo della realizzazione di
gioventù cambierà drasticamente la società, le kosen-rufu e dell’ideale del Daishonin di “adotta-
nazioni e il mondo intero. re l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Se i giovani e le giovani Bodhisattva della Terra
IL SOSTEGNO DI PECCEI AL MOVIMENTO della Soka Gakkai di tutto il mondo continue-
DELLA RIVOLUZIONE UMANA ranno a prendere l’iniziativa nel luogo che hanno
Ho avuto diverse occasioni di incontrare Aure- scelto per adempiere il loro voto, facendo emerge-
lio Peccei (1908-1984), cofondatore del Club di re pienamente la loro passione e il loro potere, il
Roma.9 Il nostro primo, indimenticabile incontro nostro pianeta avrà un futuro luminoso.

8) Il Daishonin scrisse questa lettera a Toki Jonin da Minobu, nel maggio 1280. In essa spiega il significato del passo del decimo capitolo del
Sutra del Loto Il maestro della Legge, che descrive il sutra come «il più difficile da credere e il più difficile da comprendere» (SDLPE, 235).
9) Fondato nel 1968 dall’imprenditore italiano Aurelio Peccei e dallo scienziato scozzese Alexander King, il Club di Roma è un’associazione
di esperti che ha come missione l’individuazione delle questioni principali legate alle risorse limitate del nostro pianeta. Nel 1972 pubblicò un
rapporto dal titolo I limiti della crescita (Lu::Ce edizioni, 2020), un monito sui gravi problemi ai quali l’umanità sarebbe andata incontro.

9
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

editoriale

Diffondiamo
la pace, di generazione
in generazione
«Se riusciremo ad accendere nel cuore dei bambini la fiamma della pace, la terra sarà finalmente
un pianeta che risplende della luce della pace» (NRU, 30, 4, 19).

di Valentina Dughera, coordinatrice nazionale delle giovani mamme


e Claudia Mancinelli, Stefania Romanelli, Michela Rotella,
vice coordinatrici nazionali delle giovani mamme

«La prerogativa delle grandi imprese è la continuità. Le autentiche, grandi opere si realizzano gra-
zie alla presenza di successori nelle generazioni future» (NRU, 30, 1, 37): questo insegna il nostro
maestro Daisaku Ikeda ne La nuova rivoluzione umana.
I nostri figli e le nostre figlie, e tutti i giovani, sono i nostri successori e i veri tesori del futuro. Viven-
do ogni nostra esperienza dovremmo ricordarci di manifestare con coraggio la nobile missione che
egli ci esorta a realizzare: «Se riusciremo ad accendere nel cuore dei bambini la fiamma della pace,
la terra sarà finalmente un pianeta che risplende della luce della pace» (NRU, 30, 4, 19).
E ancora: «La compassione di una madre che ha a cuore i propri figli è direttamente collegata alla
“mente del Budda” che ha a cuore tutte le persone. Pertanto ogni essere umano, nel momento in
cui viene a contatto con la compassione di una madre, è in grado di sperimentare direttamente la
“mente del Budda”» (NR, 675, 7).
Come possiamo, noi giovani mamme, adempiere a tale missione mentre portiamo avanti le nostre
giornate così caotiche?
A volte accade che non riusciamo a dedicare alla preghiera il tempo che vorremmo, ma il maestro
Ikeda ci dice che così come siamo, nella situazione che stiamo vivendo, siamo in grado di decidere
della felicità nostra e delle nostre famiglie. Ci invita inoltre a costruire un ichinen più forte, ovvero
una determinazione che non sia condizionata dalle circostanze esterne e uno spirito capace di
affrontare qualunque sfida ci troviamo di fronte.
Non c'è miglior tempo di quello presente per trasformare la nostra vita, da adesso verso il futuro,
pregando con la determinazione di aprire il forziere della felicità assoluta che esiste dentro di noi,
per sentire la gioia che deriva dalla Legge, una felicità indistruttibile che sgorga dalla più intima
essenza della vita dove è impresso il desiderio di diventare felici assieme agli altri.

10 || buddismo e società | 207 || rubriche | editoriale


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

DEDICATO ALLE GIOVANI MAMME


L’11 aprile segna il giorno del Gruppo giovani mamme da quando, nel 1986, il maestro Daisaku Ikeda
e sua moglie Kaneko visitarono il Centro culturale di Kodaira, a Tokyo, infondendo un profondo
incoraggiamento nelle giovani mamme presenti (NR, 670, 19).
In Italia lo scorso anno, in pieno lockdown, oltre duemila giovani mamme hanno partecipato alle
riunioni sul web, creando un’ondata di gioia ed entusiasmo in tutte le regioni, superando la paura
e l’incertezza per il futuro dovute alla pandemia.
Quest’anno ci concentreremo su piccole riunioni locali (a livello di capitolo o di centro) per con-
solidare la rete di legami nella quale ogni giovane mamma può sentirsi a proprio agio, dialogando
con le altre cuore a cuore.
Ognuna di noi si sta preparando all’appuntamento dell’11 aprile sfidandosi su tre punti:
> una preghiera coraggiosa;
> lo studio del volume 30 de La nuova rivoluzione umana;
> portare avanti tre dialoghi sul Buddismo con il desiderio di ampliare la cerchia di amicizia e
trasmettere speranza a ogni singola persona.
Con lo slogan "diffondiamo la pace, di generazione in generazione", creiamo riunioni allegre e
incoraggianti alle quali invitare anche le nostre amiche giovani mamme!

Tra i numerosi impegni, spesso è difficile capire a cosa dare la priorità e a volte la sera non vediamo l’ora
di poterci riposare. Tuttavia, lo studio del Buddismo dovrebbe essere qualcosa che portiamo avanti
quotidianamente. Anche solo pochi minuti al giorno, pian piano le parole che leggiamo si imprimono
nella nostra vita e spontaneamente riemergeranno sostenendoci quando “il gioco si fa duro”.
Come ci incoraggia il maestro Ikeda: «Lo studio è un’attività che portiamo avanti per tutta la vita.
[...] Incidere il Gosho nel profondo del cuore, inoltre, consente di sviluppare una fede davvero salda
che ci permetterà di non vacillare di fronte alle avversità» (NRU, 4, 1, 20).
Nella Soka Gakkai ci sono persone di ogni età che stanno vivendo esperienze molto diverse. Sono
proprio le persone più grandi che spesso ci sostengono con affetto e calore, offrendoci sempre un
sorriso al momento giusto. A volte si potrebbe pensare che in confronto a loro la nostra esperienza
sia limitata, ma è necessario andare oltre questo pensiero concentrandoci unicamente nel rispondere
alle aspettative del nostro maestro, mentre consolidiamo legami profondi con ogni persona.
«Ciò che bisogna trasmettere è un cuore combattivo. Il testamento spirituale di questo “cuore
combattivo” non si trasmette solo a parole. Esso fluisce da un compagno più anziano nella fede
a uno più giovane, da una persona all’altra, solo nell’affinità di spirito e nello stimolo che nascono
nella pratica di impegnarsi insieme nelle attività» (NRU, 30, 2, 37).
Diventiamo noi per prime dei soli di speranza e di vittoria, e condividiamo le nostre esperienze con
tutti gli amici e le amiche della nostra splendida organizzazione! I nostri bambini e le nostre bambi-
ne hanno davvero una grande fortuna: hanno un maestro meraviglioso che li incoraggia a crescere
nel giardino della Soka Gakkai, dove trovano tante persone pronte a sostenerli a ogni passo. Come
un bellissimo prato fiorito in cui ciascuno può esprimere la propria fragranza sbocciando meravi-
gliosamente, la nostra famiglia Soka diffonde la pace di generazione in generazione.

11
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.
speciale

Tutto parte dal nostro cambiamento interiore, e questo vale non solo per la
sfera personale. Perché l’ambiente siamo noi. Il pensiero buddista si fonda su
questo assunto, anzi lo considera la chiave della soluzione di ogni sofferenza,
articoli di:
sia degli esseri umani, sia di tutti gli altri esseri, senzienti e insenzienti.
Stella Bianchi, p. 13; L’insegnamento che abbracciamo si basa su un’azione solo apparente-
Roberto Carvelli e
Giovanna Ferrara, pp. 14-17; mente elementare: guardare per cambiare. Shakyamuni uscì dalle mura del
Rossella Maci e suo palazzo, vide il mondo e le sofferenze umane, e fondò il Buddismo. Il
Manuela Vigorita, pp. 18-20;
Lucrezia Petrucci, p. 21; processo impiegato da Nichiren in Adottare l’insegnamento corretto per
Simona Caleo, p. 21; la pace nel paese è analogo: trasformare, attraverso il dialogo, una preoc-
Matteo Marsili, pp. 24-25;
Silvia Sperandio, pp. 25-26. cupazione comune (i terremoti, le epidemie e le carestie del Giappone del
1200) in un cambiamento di visione e nella promessa di agire. Lo stesso fa
il nostro maestro Daisaku Ikeda, soprattutto nelle Proposte di pace: par-
tendo da un’analisi attenta della realtà del momento, richiama sempre alla
presa di coscienza individuale, fornendo gli elementi per una trasformazio-
ne interiore che consenta a ogni persona di agire con efficacia.
Oltre la sfera etica c'è infatti una consapevolezza esistenziale, profonda, alla
quale il Buddismo (e non solo) ci chiama, che ruota intorno a un principio
cardine: non esiste separazione tra i vari aspetti dell’esistenza, ma esiste una
loro compenetrazione dove il soggetto protagonista non è necessariamente
l’attore umano. Ecco che diviene fondamentale assumere un atteggiamento
di umiltà e di meraviglia nei confronti della Natura e della capacità di ascol-
tarla. Dentro questa presa di coscienza si trova la nostra piena soddisfazione.
Il presente speciale è il secondo di tre. Il primo, “Io e il pianeta, ora”, di gen-
naio 2020, disegnava un quadro della situazione ecologica mondiale ancora
scevro dagli incubi del Covid-19. Il terzo racconterà le azioni per l'ambiente
realizzate da cittadini e cittadine in varie parti del mondo e uscirà a novem-
bre, in concomitanza con la conferenza dell'Onu sui cambiamenti climatici.
Ora, in piena pandemia, proponiamo questo speciale, che riassume i potenti
“arnesi” filosofici del Buddismo per “cambiare interiormente”, la cura miglio-
re per curare il pianeta.

l'ambiente
SIAMO
noi
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Il coraggio di guardare
«Io sono me stesso più il mio ambiente; se io Il potere della speranza è la nostra arma migliore.
non lo salvo, non posso salvare me stesso». Tutto inizia dalla propria trasformazione indi-
Sono parole del filosofo spagnolo José Orte- viduale, dal sentir crescere la consapevolezza
ga y Gasset, richiamate dal presidente Ikeda del proprio potenziale e la possibilità di realiz-
nella sua Proposta di pace del 1997. Parole che zarlo.Da un cambiamento della vita interiore
rimandano al principio buddista di non dualità che si proietta verso l’esterno, la comunità, la
di vita e ambiente e ci richiamano a essere ele- società tutta.
menti attivi, agenti di cambiamento, protagoni- Vinciamo sulle condizioni più difficili vincendo
sti e protagoniste della soluzione perché capaci innanzitutto su di noi. Accettando la sfida della
di coraggio e speranza. creazione di valore. La sfida con la quale ogni
Il primo atto di coraggio necessario è guarda- persona, nel proprio ruolo e con le proprie
re la realtà nella quale stiamo vivendo senza capacità, si impegna a creare quel valore che
distogliere lo sguardo o illuderci che quanto lei sola può realizzare a beneficio delle altre
avviene lontano da noi non ci riguardi diretta- persone e del futuro. Facendolo con gioia e
mente. Il coraggio di renderci conto di quanto insieme agli altri, innescando così un processo
è cresciuta la distruzione ambientale e di come di trasformazione collettivo, globale, che si raf-
la pandemia che stiamo ancora vivendo, legata forza avanzando.
come è alla perdita di biodiversità e ai cambia- Vinciamo quando riusciamo a rendere concre-
menti climatici in atto, non sarà affatto l’ultima. ta la speranza nel tempo più vicino a noi, sul
Il coraggio necessario per capire pienamente piano quotidiano del giorno per giorno, senza
quanto è avanzata e catastrofica la minaccia del farci schiacciare dalla grandezza dei problemi e
riscaldamento globale, con impatti distruttivi non limitandoci solo a visioni di lungo periodo,
destinati a peggiorare in ogni area del mondo, certo nobili e importanti ma che vanno tradotte
e nel Mediterraneo più che altrove, essendo la in azioni specifiche, misurabili, ripetibili, quoti-
nostra un’area altamente vulnerabile ai cambia- diane appunto. Azioni messe a fuoco dalla con-
menti climatici (hotspot). Una minaccia lette- sapevolezza che ci viene dal chiamare anche
ralmente esistenziale per ogni essere vivente, i problemi più gravi con il loro nome e dalla
che possiamo fermare trasformando l’economia capacità quindi di rendere urgente l’importante.
e la società per arrivare a zero emissioni nette Questa è in fondo una delle tante lezioni che
in tempi brevi, non oltre la metà del secolo, ci vengono da Wangari Maathai, prima donna
seguendo le indicazioni degli scienziati. Un africana a ricevere il premio Nobel per la pace
compito entusiasmante a ben vedere. e fondatrice in Kenya del Green Belt Movement,
Nichiren ammoniva a non evadere dalla realtà un movimento di migliaia di persone che hanno
pur dolorosa ma a vivere sfidando direttamente piantato milioni di alberi provando gioia e orgo-
le difficoltà. A non negarla, perché i problemi glio nel ripetere un’azione concreta che dava
rinviati diventano sempre più gravi. A non arren- risultati tangibili nel migliorare la vita della loro
dersi perché le condizioni più difficili, quelle rite- comunità. Facciamo nostre le sue parole. «Sia-
nute immutabili, possono far nascere la forza e la mo chiamati ad assistere la Terra per curarne le
speranza necessarie per affrontarle. ferite»; a guarire la Terra per guarire noi stessi.

13
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Il Budda
Tra il Buddismo e il pensiero ecologista ci sono
corrispondenze profonde. Esse nascono lì dove l’in-
dividuo incontra “il vero aspetto di tutti i fenomeni”,

Natura
per usare le parole di uno degli scritti più toccanti
di Nichiren Daishonin.
Queste corrispondenze sono state molto esplorate.

Il pensiero Daisaku Ikeda dedica al tema dell’ambiente un’atten-


zione costante, facendone argomento sempre pre-

ambientale
sente nei suoi dialoghi con le più importanti perso-
nalità impegnate a portare avanti la luce di un nuovo
umanesimo, nelle Proposte di pace che ogni anno

e la dottrina formula indirizzandole all’Onu, nei tanti interventi che


rivolge ai membri della Soka Gakkai, incoraggiando

buddista
ogni singolo individuo a vivere in armonia con la
Legge mistica. Nel libro La forza della speranza, dia-
logo con il premio Nobel Adolfo Pérez Esquivel, si
legge: «È necessario che noi esseri umani siamo più
umili al cospetto della Natura. Non dovremmo mai
perdere la capacità di ascoltare la sua voce e di dia-
logare con lei per imparare. Altrimenti, perderemo il
senso essenziale della vita umana».1
Un importante scritto dal titolo “Il contributo del
Buddismo al pensiero ambientale”, di Shuichi Yama-
moto,2 pone il problema della crisi ambientale come
un terreno sul quale siamo chiamati a verificare i
princìpi spirituali che sono alla base della nostra vita.
Vi si chiarisce innanzitutto che il problema ambien-
tale si traduce in sofferenze concrete per l’essere
umano. L’epidemia che stiamo attraversando, la cui
diffusione è, in maniera scientificamente provata,
agevolata dall’inquinamento e che ha, tra le sue
indubbie cause, la distruzione della biodiversità con
conseguente alterazione delle catene alimentari, ne
è una prova dolorosa ed evidente. La religione nasce
per rispondere alle sofferenze dell’umanità: non può
quindi eludere la grave crisi ambientale che sta cre-
ando grande dolore al mondo intero.
Il medico accademico di fama mondiale Felix
Unger, in un dialogo con Ikeda, sottolinea come un
grande problema di questi tempi sia rappresentato
da «uno stile di vita altamente secolarizzato, che dà
origine a una visione assolutamente materialistica
della vita».3 Tale condotta induce l’essere umano
a credersi erroneamente misura del mondo e dà
origine a un antropocentrismo in nome del quale

|| speciale | l ' ambiente siamo noi


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

si sono distrutte risorse, inquinati fiumi, altera- mondo tutto è mescolato con tutto, nulla è
ti equilibri ecologici, determinati cambiamenti ontologicamente separato dal resto», scrive il
climatici e alterazioni degli equilibri ambientali. filosofo Emanuele Coccia,6 che continua: «Tale
Che hanno prodotto devastazione, carestie, legame, questa cospirazione universale, è del
malattie, fenomeni di migrazione di massa. resto ciò che chiamiamo mondo». E Shuichi
Il Buddismo, con i suoi princìpi fondamentali, Yamamoto, nel saggio sopra citato, sostiene
pensa al mondo in termini di biocentrismo. che questo concetto «è alla base di ogni altro
Aurelio Peccei, economista di fama mondiale e principio buddista».
fondatore del Club di Roma, che è stato lungi- Questo modo “egualitarista” di concepire
mirante interlocutore di Daisaku Ikeda, descrive gli esseri viventi, senzienti o non senzienti,
la condotta dell’essere umano, che non colloca ha importanti implicazioni dal punto di vista
la sua posizione all’interno del sistema “natura”, dell’ambientalismo: dire che gli esseri umani, gli
come un crescente fattore critico per l’equilibrio altri esseri viventi, e persino il mondo inanima-
della biosfera, «quel sistema vitale strettamente to sono fondamentalmente uguali dal punto di
interconnesso ospitato nella sottile pellicola di vista della “vita” significa smantellare ogni for-
terra, acqua e aria che circonda il globo. Il desti- ma di prepotenza perpetrata dall’essere umano
no delle altre specie – animali o vegetali che sull’ambiente. «Se la vediamo in questi termini,
siano – è totalmente alla nostra mercé».4 distruggere la Natura equivale, in ultima istan-
za, a distruggere la vita degli esseri umani», ci
Un difetto di visione spiega Ikeda.7 Non si tratta di fare appello a salti
L’antropocentrismo rappresenta, dal punto di metafisici, quanto piuttosto di cercare nella real-
vista del Buddismo, un difetto di visione spi- tà fenomenica «la verità essenziale, attraverso
rituale. Il pensiero buddista interpreta, infatti, l’osservazione continua e accurata dell’essere
la realtà fenomenica in base al concetto di umano e di ciò che lo circonda».8
“origine dipendente”, che in giapponese si
traduce con il termine engi. Nelle antiche scrit- Armonia di note differenti
ture buddiste, questo principio viene espresso L’“ecologia profonda” incontra il Buddismo nel
così: «Se questo esiste, quello esiste. Se questo cuore del suo delinearsi, lì dove ritrova un
è nato, quello è nato. Se questo non esiste, «egualitarismo biosferico che riconosce il rap-
quello non esiste. Se questo scompare, anche porto tra esseri umani e le altre forme viventi
quello scompare».5 Ogni cosa, ogni entità, come consequenziale»,9 una sorta di armonia
esiste all’interno di una relazione con tutti gli complessa composta di note differenti, tut-
altri fenomeni dell’universo. Le moderne teorie te contributive nelle loro differenti singolarità.
ecologiche parlano di questo principio come Il problema ambientale non è un problema
di una simbiosi, una specie di concerto in cui astrattamente etico, è un problema concreto
ognuno partecipa con la propria melodia. «Nel di soluzione delle sofferenze umane. E l’attuale

1) Adolfo Pérez Esquivel e Daisaku Ikeda, La forza della speranza, Esperia, 2016, p. 106.
2) Shuichi Yamamoto, DuemilaUno n. 77, novembre-dicembre 1999. Traduzione, a cura della redazione, dell’articolo “Contribution of
Buddhism to Environmental Thoughts”, The Journal of Oriental Studies, 1998, vol. 8, pp. 144-173. Shuichi Yamamoto è professore di Scienze
e Ingegneria per l’innovazione sostenibile presso la facoltà di Ingegneria della Soka University di Tokyo.
3) Daisaku Ikeda, Felix Unger, Siamo umani, l’urgenza dell’empatia e dalla compassione, Piemme, 2019, p. 138.
4) Aurelio Peccei, Daisaku Ikeda, Campanello d’allarme per il XXI secolo, Esperia, 2014, p. 13.
5) Shuichi Yamamoto, op. cit.
6) Emanuele Coccia, La vita delle piante. Metafisica della mescolanza, Il Mulino, 2018, p. 145.
7) Adolfo Pérez Esquivel, Daisaku Ikeda, op. cit., p. 108.
8) Daisaku Ikeda, La vera entità della vita. Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin, Esperia, 2018, p. 8.
9) Shuichi Yamamoto, op. cit.

15
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

crisi pandemica è il contesto più evidente per so: «Se vogliamo mantenere il rispetto per la
tale enunciato. Risolvere il problema ambientale vita in tutte le sue forme, non dobbiamo inter-
è necessario per creare un mondo dove ogni ferire nemmeno minimamente con l’operato
essere possa vivere “felice e a proprio agio”. dell’ordine cosmico e terrestre. Ogni esistenza
nell’universo forma un grande sistema vitale
La teoria di ichinen sanzen edificato».11 L’ambientalismo, per chi è buddista,
e la scelta di un karma appropriato non è perciò una teoria destinata a persone più
Il profondo mescolamento di cui parlava Coccia sensibili o a un’indagine scientifica la cui pre-
è evidente, come ci mostra Nichiren Daishonin occupazione possa essere delegata a esperti,
in Il conseguimento della Buddità in questa in genere ad altri, in un altro tempo. Il qui e ora
esistenza (RSND, 1, 3), nel principio di ichinen buddista – l’ichinen (l’istante attivo del pensiero
sanzen altrimenti detto tremila regni in un sin- che determina le nostre azioni) – non è e non
golo istante di vita, la teoria buddista che spiega può essere relegato a un tempo e a uno spazio
la profonda interrelazione tra le parti di questo vitale contingenti e confinati a noi stessi.
insieme connesso. «La vita in ogni singolo istan- Si tratta di sentire ogni giorno «nell’aria il flusso
te – scrive il Daishonin – abbraccia il corpo e la delle piogge eteree», come scrive Ikeda citando
mente, l’io e l’ambiente di tutti gli esseri sen- Hellen Keller e rimandando al legame «tra cose
zienti dei dieci mondi e anche di tutti gli esseri del cielo e quelle della terra»12 che si riflette per
insenzienti dei tremila regni; le piante, il cielo e il Buddismo nel principio di shoho jisso (“il vero
la terra, fino al più piccolo granello di polvere. aspetto di tutti i fenomeni”).
La vita in ogni singolo istante permea l’intero Il concetto viene ribadito in una conferenza
regno dei fenomeni e si manifesta in ognuno di tenuta all’Accademia Cinese di Scienze Sociali
essi». Una compresenza tra spiritualità ed ecolo- di Pechino il 14 ottobre 1992 (Ikeda, “Un’etica
gia che Henry David Thoreau ha indirizzato con della simbiosi”): «L’ethos della simbiosi non è
parole sublimi in un invito all’avvicendamento legato al solo regno della società umana. Esso
trasformativo: «Benedetto colui che è certo che ha una dimensione cosmica e lavora nella natura
l’animale che sta nel suo cuore sta morendo e nell’universo. Il principio buddista dell’inter-
giorno per giorno, e che l’essere divino è in lui relazione tra umanità e natura è espresso nella
affermato».10 In ogni istante la vita dà la pos- frase: “Montagne e fiumi, piante e alberi tutti
sibilità di scegliere liberamente cosa rivelare: conseguono la Buddità”. Questa convinzione
Animalità o Buddità. La strada del bodhisattva, profonda ricoprirà un ruolo sempre più centrale
quella di chi sceglie il karma appropriato per con l’aumentare dei problemi riguardanti l’inqui-
compiere la propria rivoluzione personale, è namento, la distruzione dell’ambiente e lo sfrut-
quella che squaderna questa scelta passiva in tamento incontrollato delle risorse naturali».13
cui il karma viene vissuto come destino inelutta-
bile. Una circostanza esterna impermeabile (tra Esho funi e i tre regni dell’esistenza
le parole “permea” e “impermeabile” si mani- Alla luce di questi accordi (o disaccordi) è
festa la forza pervasiva dell’insegnamento del prezioso rileggere l’elenco delle connessioni
Budda) che ci solleva da qualsiasi intervento, ci (vedi p. 30 di questo giornale) che il Buddismo
alleggerisce nelle responsabilità. rende concrete quando l’aspetto sincero della
Come scrive Ikeda ne La vita mistero prezio- preghiera, nella sua capacità trasformativa, fa

10) Henry David Thoreau, Walden ovvero vita nei boschi (a cura di Piero Sanavio), Rizzoli BUR, p. 290.
11) Daisaku Ikeda, La vita mistero prezioso, Bompiani, p. 36.
12) Daisaku Ikeda, La saggezza del Sutra del Loto, Mondadori, 2004, vol. 1 p. 19.
13) Daisaku Ikeda, Un nuovo umanesimo, Esperia, 2019, p. 172.

16 || buddismo e società | 207 || speciale | l ' ambiente siamo noi


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

intravedere armonia o disarmonia con cose cettuali fra i diversi fenomeni. Mentre negli
apparentemente distanti da noi. Dal punto di esseri umani sono distinguibili tutti e cinque
vista teorico, sono dieci le non dualità stabilite gli aggregati – materia (forma), percezione,
in Annotazioni sul significato profondo del Sutra concezione, volizione e coscienza – negli esseri
del Loto, il trattato di Miao-lo (711-782) della insenzienti solo la materia è evidente, mentre
scuola T’ien-t’ai che svela l’intima connessione gli altri quattro sono latenti. Nel regno animale,
che opera nel mondo. mentre la materia si manifesta invariabilmente, i
Tra le non dualità il Buddismo insegna con un quattro aggregati che riguardano la dimensione
principio, esho funi, che tra io e ambiente non psichica si manifestano diversamente a secon-
c’è differenza, sono uno l’ombra dell’altro. Come da del tipo di animale. Nelle piante ci possono
scrive Shuichi Yamamoto nel saggio già citato: essere alcune attività che potremmo chiamare
«Un “ambiente” può essere definito solo in base “psichiche” in quanto non si concretizzano chia-
a un soggetto corrispondente». E-sho è una ramente nella sola dimensione materiale.
contrazione dei termini giapponesi e-ho e sho- In particolare, il regno degli esseri insenzienti
ho. La sillaba ho significa qui “effetto manife- supporta l’esistenza stessa della vita facendo
sto”, il risultato del karma. Sho-ho indica la vita in modo che anche l’ambiente possieda i dieci
in se stessa o il mondo soggettivo, e-ho indica mondi corrispondenti agli stati della vita, dall’In-
l’ambiente inanimato, o il mondo oggettivo. Il ferno alla Buddità, propri dell’essere umano.
mondo oggettivo e quello soggettivo sono con- Questa può essere considerata una delle conse-
cetti relativi: l’ambiente assume un significato guenze della dottrina di ichinen sanzen. In altre
diverso in base al soggetto che lo abita. parole, la vita di un individuo si riflette nel mon-
Il principio di esho funi spiega come il cam- do circostante, e il mondo stesso è coerente con
biamento di un solo individuo sia in grado di l’esistenza individuale.
influenzare l’ambiente determinando un miglio- In parole diverse ma molto limpidamente sem-
ramento anche per gli altri individui e, al con- bra suggerirlo anche il fisico teorico Carlo
tempo, un invito alla correzione dei comporta- Rovelli nel suo ultimo libro, Helgoland: «Se il
menti ecologicamente sbagliati. La possiamo mondo fisico è tessuto dalla trama sottile di
chiamare una “ecologia profonda”. «Questa immagini di specchi che si specchiano in altri
terra viva/ che scorre/ è tutto quel che c’è/ Noi specchi, senza il fondamento metafisico di una
siamo lei/ lei canta attraverso noi»14 avrebbe sostanza materiale, forse è più facile riconoscer-
cantato il poeta Gary Snider, teorico del con- si come parti di esso».15
cetto di “riabitare” i luoghi, con la convinzione E tutto si tiene.
che già erano prima di noi e quindi meritano
rispetto, come se uno entrando in una stanza
salutasse chi vi è già presente.
Significativa per il Buddismo è la teoria dei tre
regni dell’esistenza (san-seken) – il regno delle
cinque componenti o aggregati (go-on seken),
quello degli esseri senzienti (shujo seken) e
quello degli esseri insenzienti (kokudo seken)
– che mostra l’illusorietà delle distinzioni con-

14) Gary Snider, L’isola della tartaruga, Stampa alternativa, 2004.


15) Carlo Rovelli, Helgoland, Adelphi, 2020, p. 163.

17
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Interazioni empatiche
Makiguchi e la geografia della vita umana
Guarda. Le chiome degli alberi che si riflettono tà in cui cresciamo, da ciò che più ci è vicino
nei tuoi occhi. Ascolta. Il fruscio del vento che ti e familiare. Sostiene che perfino grandi “geni”
accarezza le orecchie. Senti. Il calore del sole che come Dante, Pietro il Grande e addirittura Albert
ti avvolge. Inspira... Bellezza che non è altra da noi, Einstein devono l’alto livello raggiunto con le loro
ma vive e pulsa in ogni cellula del nostro corpo. visioni semplicemente all’osservazione diretta del-
Tsunesaburo Makiguchi, filosofo, scrittore, peda- le meraviglie della natura. Il mondo naturale è in
gogista, che nel 1930 fondò la Soka Kyoiku grado di ispirarci e stimolare la nostra saggezza.
Gakkai, affermava che in questa “meraviglia” si «Possiamo accorgerci che è possibile osservare
riassume il rapporto tra l’essere umano e l’am- ogni aspetto dell’universo partendo da quella
biente. Egli percepiva con ogni parte di sé che la piccola porzione di spazio che è la nostra ter-
Terra e i suoi abitanti sono in realtà un tutt’uno e ra natale. Ci è possibile farlo dato che essa è il
sentiva il bisogno di risvegliare anche negli altri luogo nel quale viviamo e camminiamo, dove
la stessa consapevolezza. vediamo, ascoltiamo e otteniamo impressioni
Fin da giovane avverte il rapporto con il mondo in modo diretto. Inoltre, ci è possibile dare una
come essenziale, scruta la terra con bramosia, spiegazione alla natura universale di fenomeni
ogni nuova conoscenza stimola in lui grande stu- complessi, ovunque nel mondo, attraverso l’uso
pore. Nella sua prima opera Una geografia della degli esempi che possiamo trovare in abbondan-
vita umana, del 1903, afferma che la nostra stessa za persino nel più remoto villaggio o paesino. […]
identità può essere compresa solo partendo dal Ma è necessario che le innumerevoli ricchezze
piccolo, dal luogo dove viviamo, dalla comuni- che ci circondano siano percepite e dobbiamo

18 || buddismo e società | 207 || speciale | l ' ambiente siamo noi


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

«Considerare le persone, gli animali, gli alberi,


i fiumi, le rocce o le pietre come noi stessi
e comprendere che abbiamo molto in comune.
[...] C’è condivisione di esperienza
con quella persona o con quell’oggetto,
e siamo in grado di metterci al loro posto»

imparare a diventare degli osservatori attenti».1 mente abbiamo bisogno, i vestiti che indossiamo,
Non basta capirlo razionalmente, ognuno e ognu- il cibo che ci consente di vivere, la scrivania e gli
na di noi è più o meno consapevole di essere oggetti tecnologici che usiamo. Persino nella lam-
interconnessa con la Terra, ma lo sentiamo dav- padina che illumina il mio computer c’è materia,
vero? Riusciamo a percepire che non c’è un reale energia che proviene dal pianeta, ed è frutto di
confine, ma che esso è soltanto un’illusione? Che sforzi, ricerca, lavoro, che dal mondo arrivano a
non viviamo in antitesi come “io e ambiente” ma me, ogni giorno nella mia casa, nella mia stanza.
che esistiamo come “noi”, un insieme, un unico Questa consapevolezza, che secondo Magikuchi
sistema complesso che vive, muta, si trasforma? può nascere solo dal piccolo, da ciò che ci circon-
Nel primo capitolo del suo libro Makiguchi raccon- da, è il punto di partenza per conoscere la stretta
ta la storia Katsutoshi Doi, un signore feudale che connessione che abbiamo con il mondo intero, e
possedeva un vasto possedimento in Giappone. così questa conoscenza può tradursi in gratitudi-
Un giorno Doi raccolse un filo di seta di 30 cm ne, in desiderio di vivere in armonia con il nostro
proveniente dalla Cina e ordinò al suo servo di pianeta, con la natura, con le altre persone.
custodirlo per lui. Diverse persone sentendo que- «Fondare delle società è nella natura di noi
sto comando lo derisero, pensando: «A che cosa esseri umani. Nessuno è in grado di vivere com-
serve tenere un filo così corto? Non è questo un pletamente da solo. Attraverso questo sodalizio
comportamento adatto a un signore». Diversi anni sociale possiamo provvedere non solo ai nostri
dopo Katsutoshi Doi chiamò il servo e gli chiese di bisogni primari e alla nostra sicurezza, ma a tutto
riportargli quel filo. Il servo lo prese dalla borsa e ciò che rende le nostre vite gratificanti e degne
glielo porse. Doi a quel punto lo usò per legare la di lode. Questo tipo di realizzazione conduce
spada alla sua cintura e disse: «Quando ordinai di all’universalizzare i sentimenti empatici che in
conservare questo pezzo di filo cinese la gente mi precedenza erano rivolti solo a uno specifico
chiamò miserabile, ma il mio servo l’ha custodita individuo o oggetto. Accrescere la consapevo-
come gli avevo chiesto, dategli 54mila litri di riso lezza di quanto siamo in debito verso la società
ogni anno». Poi spiegò il perché di quel gesto: «Il che ci ospita fa sorgere in noi sentimenti di con-
popolo cinese coltiva piante di gelso, le cui foglie siderazione e di responsabilità civile. Partendo
nutrono i bachi da seta che a loro volta producono dalle nostre relazioni personali più strette […]
la seta con la quale è stata fatta questa corda. È il nostro coinvolgimento empatico e senso di
stata acquistata da un commerciante in Giappone riguardo si espandono fino a includere la società
per poi arrivare qui. Quanti sforzi sono stati fatti in senso ampio e, infine, l’intero pianeta».3
per creare e far arrivare quel filo a me? Il paradiso Una geografia della vita umana venne pubblicato
ci punirà se sprechiamo qualcosa fatto con così nel 1903. Makiguchi aveva circa trent’anni, era un
tanti sforzi solo perché lo vediamo corto. Questo maestro innamorato dei bambini, incessantemen-
filo vale dunque per me 54mila litri di riso».2 te dedito a studiare, a cercare di comprendere
Cambia completamente la nostra prospettiva ren- come aiutarli, sostenerli affinché diventassero
derci conto di quanti sforzi provenienti da tutto persone capaci e soprattutto felici. Incontrò il
il mondo vivano in ogni cosa di cui quotidiana- Buddismo molti anni dopo, all’età di sessant’anni

1) Tsunesaburo Makiguchi, A Geography of Human life, a cura di Dayle M. Bethel, Caddo Gap Press, 2002, San Francisco, CA, pp. 20-21,
traduzione nostra (Simonetta Mazzocchi).
2) cfr. Makiguchi, op. cit., p. 12.
3) Makiguchi, op. cit., pp. 29-30.

19
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

e, proprio negli insegnamenti di Nichiren e nel che mi circondano, in un processo di mutamento


Sutra del Loto, trovò risonanza e comprova della continuo che riviene a me e influenza di ritorno il
sua ricerca durata una vita. Il sistema pedagogico mio umore, il mio stare tra le cose e le persone.
che andava costruendo, la sua convinzione che Quando amo e ascolto, rispetto la mia casa, gli
ogni singola vita umana fosse indissolubilmente amici, il mio quartiere, il mio paese, sto contagian-
radicata e correlata al proprio habitat naturale, do con il mio amore il mondo. Così come quando
parte di un tutto che pulsa, che vive, si evolve mi lamento di mia moglie, del quartiere, del mio
secondo geometrie e interconnessioni determi- paese, provo rabbia o disprezzo e affino la “furbi-
nanti, trovarono casa. E stimoli, e scenari più ampi. zia” di sfruttare gli altri, animali, risorse della terra,
Grande deve essere stata l’emozione, la gioia di senza preoccuparmi del loro benessere, della loro
trovare conferma del proprio pensiero, della pro- sopravvivenza, il mondo lo inquino, lo spoglio,
pria visione del mondo, in un sistema filosofico desolazione e deserto crescono attorno alla mia
e religioso onnicomprensivo, così antico e vasto! vita. Questa interrelazione tra esseri umani e
L’orizzonte che si apre mettendo a fuoco la rela- ambiente portò Magikuchi a porre grande enfasi
zione tra gli uomini, le donne e l’ambiente in cui sulla responsabilità di ogni singola persona. Abbia-
vivono è immenso, svela aspetti della realtà che mo, individualmente, la responsabilità di instaurare
mettono in luce il potere della nostra interiorità, con l’ambiente un rapporto creativo, in grado di
del nostro vivere, delle nostre scelte. avviare un circolo virtuoso che trasformi il nostro e
«L’ambiente è paragonabile all’ombra e la vita l’altrui deserto in una terra di pace, felice.
al corpo – scrive Nichiren nel Gosho Sui presagi Ci vuole un nuovo sapere, un "sapere ecologico",
(RSND, 1, 574). – Senza il corpo non può esserci come riporta Dayle Bethel4 nell'introduzione
l’ombra e senza vita non c’è ambiente. Inoltre, la a Una geografia della vita umana, «una moda-
vita è modellata dall’ambiente. Gli occhi sono pla- lità del conoscere impegnata in senso morale
smati dall’oriente, la lingua dal meridione, il naso ed esperienziale, che comprende il senso della
dall’occidente, gli orecchi dal settentrione, il corpo meraviglia e del rispetto per la vita e porta a
da tutte e quattro le direzioni e la mente dal cen- comprendere che ogni azione umana ha conse-
tro. Perciò quando i cinque organi di senso degli guenze su un ecosistema più vasto. […] Un sape-
uomini si guastano, scuotono le quattro direzioni re ecologico coinvolge l’intero corpo e le emo-
e il centro e, come sintomo della conseguente zioni, non solo l’intelletto; coltiva il senso dello
distruzione della terra, per prima cosa le monta- spazio, non un’intelligenza astratta e senza radici;
gne franano, l’erba e gli alberi appassiscono e i si interessa in larga misura della totalità, delle
fiumi si prosciugano. Quando gli occhi, gli orecchi connessioni e delle relazioni piuttosto che di un
e gli altri organi di senso delle persone sono scossi sapere frammentato in discipline separate».5
e turbati, si verificano strani fenomeni nel cielo; Educare i bambini, le bambine (e gli adulti) a
quando la loro mente è turbata, la terra trema». costruire felicità, saggezza, capacità empatica
La nostra vita spirituale influenza l’ambiente, e il verso i piccoli grandi fenomeni, verso la comu-
nostro ambiente influenza noi, in un ciclo senza nità e le cose che incontrano, era per Makiguchi
interruzione. Quello che provo, che penso, il mio oltremodo necessario. È come se la sopravviven-
modo di agire si esprime nel mondo fenomeni- za stessa del genere umano, delle nostre figlie e
co, trova espressione nelle cose e nelle situazioni figli, dipendesse da questo.

4) Dayle M. Bethel (1923-2013), autore di Makiguchi The Value Creator, Weatherhill inc. New York Tokyo, 1973 (ed. italiana La creazione
di valore, Esperia, 2013); curatore di Education for Creative Living. Ideas and Proposals of Tsunesaburo Makiguchi, Soka Gakkai, 1989 (ed.
italiana L’educazione creativa, La Nuova Italia, 2000) e di A Geography of the Human Life (vedi nota 1).
5) Qui Bethel cita Ron Miller in Great Ideas in Education, Holistic Education Press, Brandon, VT, 1993, p. 5. Miller è formatore di in-
segnanti presso il Goddard College nel Vermont, storico delle alternative educative ed esperto di educazione olistica. Ha fondato le
riviste Holistic Education Review e Paths of Learning.

20 || buddismo e società | 207 || speciale | l ' ambiente siamo noi


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

RIFLESSIONI

ELOGIO DELL'UMILTÀ
Di fronte alle crisi ambientali cui stiamo assistendo negli ultimi decenni, il mio primo pensiero è sempre stato rivolto
a individuare quali siano le azioni che le singole persone possono compiere, nella loro quotidianità, al fine di incidere
positivamente a livello locale e planetario. Negli ultimi tempi la mia riflessione si è concentrata sul termine “umiltà”, che
impropriamente ho sempre legato a una condizione di sottomissione, impotenza. Il termine “umiltà” per definizione è
un «sentimento e conseguente comportamento improntato alla consapevolezza dei propri limiti e al distacco da ogni
forma di orgoglio e sicurezza eccessivi di sé» (Dizionario Treccani). Questa definizione mi ha fatto comprendere come, in
riferimento al dialogo costante dell’individuo con se stesso e con la natura, il primo passo da compiere sia proprio quello
di partire da un atteggiamento di umiltà, consapevoli del fatto che, attraverso la propria trasformazione individuale, si
possa incidere nella realizzazione di un cambiamento positivo per tutti. È proprio da questa condizione di umiltà che
può prendere avvio un dialogo proattivo, ossia un dialogo pronto all’azione, intenzionato all’ascolto; ascolto diretto a
un'interlocutrice, la natura, solo apparentemente muta, dalla quale però possiamo apprendere molto, come i sintomi del
suo malessere che sta manifestando con forza. Questo approccio basato sul dialogo attivo produce nuove comprensioni
e azioni conseguenti che determinano inevitabilmente effetti positivi.
Cosa possiamo fare, allora, per indirizzare la nostra vita e la nostra mente verso la creazione di valore, evitando di cadere
vittime di un processo di distruzione senza fine? Il presidente Ikeda, nel libro Cultura, arte e natura (Esperia, p. 71), afferma:
«Soltanto l’intelligenza, la cultura e la fede religiosa possono allontanarci dallo stato di Animalità che fa un uso dissennato
della natura, lasciandosi dietro terra bruciata. Data la non dualità di vita e ambiente, una mente arida e distruttiva produce
un ambiente naturale arido e devastato. La desertificazione del nostro pianeta è legata alla desertificazione dello spirito
umano, mentre la guerra distrugge sia la natura sia lo spirito umano. Il XX secolo è stato il secolo della guerra, dobbiamo
fare in modo che il XXI sia il secolo della vita. Adoperiamoci affinché la vita abbia la priorità in tutti i campi dell’attività
umana, nel commercio, nel governo e nelle scienze». (L. P.)

PER UN’ECOLOGIA DEL CUORE


La separazione è solo apparente, anche se mai come in questo periodo l’umanità si sente e si pensa sola, come se la
vita si esaurisse nel perimetro personale, reso ancora più angusto dall’emergenza. Non c’è niente di meno chiuso del
Buddismo, che insegna piuttosto ad aprire, anche e soprattutto nei momenti più duri.
È questo l’atto che si compie quando si vincono le resistenze dell’abitudine e delle più radicate convinzioni per intra-
prendere una riforma personale: significa aprirsi a un’altra possibilità di sé, trovare il coraggio di lasciare il guscio di
sempre ed esporsi a una visione più ampia, dove tutto quello che sembrava sedimentato e immutabile si stempera in
una nuova prospettiva e non giganteggia più tra le pareti del cuore.
Da questo varco passa una diversa qualità di attenzione per le altre persone, che trovano più agevolmente posto nel
paesaggio allargato: la cura di sé si estende naturalmente alla cura dell’altro. È un’opera di scardinamento che si irradia
intorno: cambia lo sguardo e comprende tutto, perché chi decide di snodare le maglie del karma sperimenta una libertà
che non si nutre di attriti, di conflitti e di indifferenza. «È il cuore che è importante».
Anche un piccolo ecosistema relazionale come quello che ciascuno può mettere in funzione operando un cambiamen-
to alla radice di sé si propaga nell’ambiente, che a sua volta beneficia dell’energia prodotta da quell’intima determina-
zione che ha acceso il percorso. Un beneficio fatto della stessa consapevolezza e dello stesso rispetto che illuminano le
relazioni umane. Oltre l’oggettività dell’ambiente e la sostanza scientifica delle interrelazioni che trattiene, c’è un senso
di appartenenza che sfugge a qualsiasi principio di utilità o cronologia storica: e che è possibile recuperare, perché non
c’è separazione e il tutto ci include. (S. C.)

21
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Da quest'unico
elemento della mente
In che modo la rivoluzione umana di un singolo individuo può cambiare la società
e trasformare il destino dell’umanità?
Sakae Takahashi, responsabile generale delle don- spirituale dell’umanità nel corso della storia è sta-
ne e giovani donne della Sgi europea, ha risposto ta un’esplorazione di questo “singolo fattore della
a questa domanda nel corso del Summit europeo mente”, e quando esaminiamo attentamente alcu-
2021, collegando il concetto di rivoluzione umana ni problemi fondamentali come la guerra, la fame
sia alla visione buddista del funzionamento della e la distruzione ambientale, constatiamo che tutto
vita, attraverso il principio di ichinen-sanzen (tre- si può riportare a questo unico fattore. Dal punto
mila regni in un singolo istante di vita), sia alla di vista del principio dei “tremila regni in un singo-
dottrina del Daishonin di rissho-ankoku (adottare lo istante di vita”, anche la terra ha uno stato vitale
l’insegnamento corretto per la pace nel paese). o condizione di vita. Poiché il Buddismo considera
La seguente citazione del presidente Ikeda, da cui la vita e il suo ambiente come inseparabili, quando
è partita la sua risposta, evidenzia subito il primo i cuori delle persone che vivono in un determinato
collegamento: «Il punto è che la rivoluzione uma- luogo sono tormentati e infelici, anche la terra –
na, benché avvenga nel cuore di un singolo indivi- cioè il loro ambiente – sarà tormentata e infelice.
duo, non resta confinata a quella persona. Poiché Quando i cuori delle persone brilleranno di pro-
nel Buddismo del Daishonin il conseguimento del- fonda forza e fiducia, fiorirà e prospererà anche la
la Buddità si basa sul principio dei “tremila regni terra. Per far risplendere il nostro prezioso pianeta
in un singolo istante di vita”, un cambiamento che azzurro con la luce della pace, della prosperità e
avviene in un istante della vita individuale produce della felicità, è assolutamente necessario control-
una reazione a catena nei cento mondi, nei mille lare, approfondire e lucidare questo singolo fat-
fattori e in definitiva nei tremila regni dell’esisten- tore del cuore o mente. [...] Nella sua espressione
za. Influenza le nostre relazioni con gli altri e con basilare, il “singolo fattore della mente” che può
l’ambiente: quando noi cambiamo, l’ambiente davvero permettere alle nostre terre di fiorire non
cambia, e quando l’ambiente cambia, il mondo è altro che la fede nella Legge mistica» (Maestro
cambia. La rivoluzione umana di un individuo è il e discepolo, Esperia, p. 2).
punto di partenza di questa enorme trasformazio- Si tratta, ha sottolineato, della magnifica condi-
ne dinamica» (BS, 186, 59). zione vitale in cui il Myoho-renge-kyo insito nella
Per spiegare ulteriormente questo legame, ha nostra vita e quello dell’universo si fondono e
citato il brano in cui il Daishonin scrive: «Da diventano tutt’uno, come spiega il Daishonin: «La
quest’unico elemento della mente scaturiscono nostra vita, corpo e mente, in un singolo istante
tutte le varie terre e condizioni ambientali» (La pervade l’intero regno dei fenomeni» (L’oggetto
dichiarazione unanime dei Budda delle tre esi- di culto per l’osservazione della mente, RSND 1,
stenze, RSND, 2, 793), commentato così da Ikeda: 326). Un brano che insegna come il Daimoku che
«[Questo passo] insegna che il nostro cuore, o recitiamo non solo ci conduce individualmente
mente, racchiude tutti i fenomeni dell’universo. all’Illuminazione, ma ha anche il potere di trasfor-
Un luogo può essere trasformato positivamente o mare la società e l’intero universo. Se aumenta il
negativamente in base al cuore e alla mente delle numero di persone che abbracciano il Gohonzon
persone. Non è un’esagerazione dire che la ricerca e recitano Daimoku, naturalmente cresce anche

22 || buddismo e società | 207 || speciale | l ' ambiente siamo noi


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

DAL SUMMIT EUROPEO 2021

il potere di trasformare la società e l’ambiente. al nostro ichinen, la nostra mente in un singolo


Per quanto poi riguarda l’espressione del Daisho- istante di vita, possiamo stabilire la forte determi-
nin “adottare l’insegnamento corretto” (rissho), nazione di cambiare la nostra realtà e agire di con-
Sakae Takahashi si è riferita a quanto scrive Ikeda seguenza. Quando formuliamo questo voto, “i tre-
a proposito dei suoi due ambiti di applicazione, mila regni dell’esistenza”, ovvero tutti i fenomeni,
individuale e sociale: «A livello individuale “adot- operano in accordo con la nostra determinazione.
tare l’insegnamento corretto” significa costruire E per sottolineare ulteriormente questo punto, ha
una forte fede nel Sutra del Loto. […] Abbracciare concluso il suo intervento con un lungo brano del
sinceramente Nam-myoho-renge-kyo, l’insegna- presidente Ikeda: «[Il Daishonin scrive:] “Il cuore
mento che permette alle persone comuni dell’Ul- e la mente umana sono veramente incredibili e
timo giorno di manifestare il mondo di Buddità, è insondabili. Tutto si può trasformare attraverso “il
la pratica fondamentale per “adottare l’insegna- meraviglioso funzionamento del nostro cuore o
mento corretto”. Inoltre, rendere i princìpi fonda- mente” (cfr. La raccolta degli insegnamenti orali,
mentali del Sutra del Loto, la dignità umana e la BS, 110, 56). […] “Cambiare il cuore” non significa
sacralità della vita, la filosofia su cui basare tutte le tirarsi su di morale o sentirsi meglio momentanea-
attività sociali, significa “adottare l’insegnamento mente senza cambiare la nostra realtà. La vera tra-
corretto” a livello della società. Realizzare la “pace sformazione del cuore è più profonda; un cambia-
nel paese”, che è l’obiettivo fondamentale per mento interiore autentico produce un mutamento
cui “adottare l’insegnamento corretto”, vuol dire concreto nella nostra vita. “Approfondire il cuore”
creare una società pacifica in cui la gente goda di – lo stato vitale – è l’essenza della religione della
felicità e sicurezza e abbia la possibilità di svilup- rivoluzione umana. Quando parliamo di ottenere
pare pienamente la propria umanità» (MDG, 103). benefici attraverso la pratica buddista, ci stiamo
Attualizzando il brano citato, ha evidenziato che riferendo a questa trasformazione interiore.
con la pandemia sono emersi tanti aspetti negativi Per questo è necessario un atteggiamento serio
del cuore umano come ansia, paura, odio, egocen- nella fede. Se ci lasciamo sconfiggere dalle fun-
trismo, disprezzo, discriminazione, divisione, tutte zioni negative e ci abbandoniamo alle lamentele,
manifestazioni dei tre veleni di avidità, collera e il nostro cuore perderà la sua brillantezza. Una
stupidità. D’altro canto, però, numerose persone sottile differenza nel cuore può determinare una
iniziano a sentire profondamente quanto sia pre- differenza enorme nei risultati. Il Daishonin dice
ziosa e insostituibile la vita, quanto sia importante che il funzionamento del nostro cuore, o vita, è
prendersene cura e aiutarsi a vicenda. Questo “rigoroso” e aggiunge che ognuno dei tremila
accade perché tutti possiedono le condizioni vitali regni esiste nella nostra vita (cfr. La raccolta degli
di Bodhisattva e di Buddità. In tale scenario, se insegnamenti orali, BS, 110, 49). È il cuore che
una persona che pratica si adopera attraverso la determina se conseguiremo e meno la Buddità.
preghiera, il dialogo e il comportamento per stabi- Per questo “è il cuore che è importante”.
lire ideali come la dignità umana e la sacralità della Scrive il Daishonin: “Poiché la vita non dura che un
vita, crea un enorme impatto sulla società. Se que- momento, il Budda ha esposto i benefici che deri-
sto modo di vivere si diffonde, potremo elevare la vano da un singolo istante di gioia [per avere udito
condizione vitale dell'intera umanità e realizzare il Sutra del Loto]” (Domande e risposte riguardo
la pace e la sicurezza delle persone, costruendo all’abbracciare il Sutra del Loto, RSND, 1, 56). Una
una società basata sull'empatia, la coesistenza, la fresca determinazione nella fede adesso, in questo
prosperità. preciso momento, può trasformare tutto. Come
Tornando poi al principio di ichinen sanzen, la praticanti del Buddismo di Nichiren, direzionando
responsabile europea ha ribadito che non si tratta il nostro cuore diamo forma al presente e al futu-
soltanto una teoria o di un’analisi oggettiva. Grazie ro» (BS, 192, 40).

23
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

IL RISVEGLIO DELLA SCIENZA


ALLA RELAZIONE DIPENDENTE
Quando perse una fortuna nel collasso delle azioni vazione quotidiana, a entrare a pieno titolo tra
della South Sea Company, sembra che Sir Isaac gli aspetti del reale che la scienza si propone di
Newton abbia affermato che avrebbe potuto cal- studiare. E così tanti ricercatori, come me,4 si sono
colare il moto dei corpi celesti, ma non la follia dei messi al lavoro per trovare gli strumenti adatti a
mercati. Così fino alla metà del secolo scorso gli descrivere fenomeni sempre più complessi, dal-
strumenti della scienza si sono limitati all’indagine le cellule e il cervello agli ecosistemi e i mercati
di fenomeni molto lontani dall'esperienza quoti- finanziari. La rivoluzione digitale ha poi fornito
diana. Oggi invece la scienza è parte del nostro un'incredibile quantità di dati su questi fenomeni.
ecosistema, entra nella nostra vita attraverso L'ecosistema degli scienziati si è così intessuto di
Internet e i cellulari, analizza i mercati finanziari e nuove interazioni, tra fisici, biologi, ecologi, eco-
predice il migliore percorso da casa al lavoro. nomisti, in un mondo sempre più interconnesso
Tutto è iniziato a metà del secolo scorso, quando da nuovi fenomeni globali, dal cambiamento
John von Neumann, Alan Turing e Claude Shan- climatico alla finanza all'ascesa dei social media,
non hanno gettato le basi della teoria dei giochi, che sfuggono al nostro controllo e alla nostra
della teoria dell’informazione e dell'intelligenza comprensione. Così abbiamo iniziato a parlare
artificiale. Poi Benoît Mandelbrot1 osservò che le di "scienza dei sistemi complessi". Alla luce del
forme irregolari che i matematici consideravano Buddismo, potremo considerarlo un “risveglio
curiosità eccezionali erano la regola nel mondo della scienza alla relazione dipendente”.
reale. Da matematico si rese conto che non c'era- Che cosa abbiamo imparato?
no un linguaggio e gli strumenti per descrivere le Primo, che complesso non significa complicato.
coste marine, le ramificazioni delle foglie, la distri- Molti fenomeni complessi derivano da compor-
buzione delle galassie. Pochi anni dopo il fisico tamenti che sono il risultato dell'interazione tra
Per Bak2 notò che i terremoti o l'evoluzione delle tante unità, siano esse particelle, cellule, neuroni,
specie avvengono in modo molto irregolare, come specie ecologiche o agenti di borsa. Una carat-
se la Natura si fosse auto-organizzata a manifesta- teristica tipica di tali fenomeni è di essere indi-
re proprietà che nelle teorie matematiche del suo pendenti dai dettagli. Per esempio, a prescindere
tempo si presentavano solo in condizioni eccezio- dalla loro composizione, tutti i liquidi evaporano
nali. E all’inizio degli anni 2000 A. L. Barabasi3 e quando la temperatura si fa abbastanza elevata,
altri si resero conto che in molti fenomeni reali l'at- e quindi per capire il fenomeno dell'evapora-
tore principale, invece dei costituenti, è la trama zione possiamo studiare il modello matematico
delle interazioni e delle relazioni, tra geni e specie più semplice che esibisce tale comportamento.
chimiche nelle nostre cellule, come tra individui Difatti, più il modello è semplice più possiamo
nella società o computer su Internet. dire di aver compreso quali siano i fattori essen-
Questo ha portato le “irregolarità” della Natura e ziali responsabili del fenomeno.
le “relazioni”, peraltro oggetto della nostra osser- Secondo, che è l'interazione, più che i singoli

1) Benoît B. Mandelbrot, La Geometria della Natura, Theoria, 1990.


2) Per Bak, How Nature Works, Springer, 1996.
3) Albert-László Barabasi, Link: La Scienza delle Reti, Saggi Einaudi, 2004.
4) Matteo Marsili è ricercatore presso l'Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics.
5) Boris Pasternak, Il dottor Živago, Collana I Narratori, Feltrinelli, Milano, 2017.

24 || buddismo e società | 207 || speciale | l ' ambiente siamo noi


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

SCIENZA

costituenti, l’attore principale nei fenomeni com- cooperazione tra le cellule dello stesso organi-
plessi. Non capiremo mai se in certe condizioni smo, all'interazione tra organi e organismi fino
l'acqua è liquida, ghiaccio o vapore, studiando la alla scala degli ecosistemi, a ogni livello la vita si
molecola dell'acqua. È come interagisce con le adatta e si organizza in strutture modulari, per
altre molecole che conta. essere compatibile con il livello sottostante e per
Abbiamo anche scoperto che, quando rivolgia- "servire" il livello superiore.
mo lo sguardo ai sistemi viventi, troviamo una E infine abbiamo capito che, come disse Živago,5
stupefacente gerarchia che lega fenomeni diversi la vita sarà sempre al di là «delle nostre ottuse
a diverse scale, dal micro al macro. Dal Dna, il teorie», e continuerà ad affascinare chi cerca di
codice della vita, ai meccanismi intracellulari, alla capirla.

UNA NUOVA ALLEANZA


DELLE SCIENZE UMANE
«Se persisterà l’attuale peggioramento del clima ne, come la medicina e l’antropologia medica.
globale e dell’ecosistema possiamo aspettarci Anche l’economia, l’ecologia e la politica sono
che emergano nuove malattie infettive». Così strettamente legate alla scienza medica»: così
scrive Daisaku Ikeda nella Proposta di pace ha dichiarato l’esperto in un’intervista della pri-
2021, sottolineando quanto detto dagli esperti, mavera 2020, in pieno lockdown.2
lo scorso settembre, al summit dell’Onu sulla E le sue parole risuonano più che mai significati-
biodiversità. E aggiunge: «Invece di affrontare ve nel tempo sospeso della pandemia, mentre si
ogni situazione di crisi separatamente, se si parla ormai di una più vasta “sindemia”, intreccio
adotta un approccio globale è possibile realiz- di ferite non solo sanitarie ma anche economiche,
zare una piattaforma comune sulla quale svilup- sociali, psicologiche, e di un malessere dilagante
pare nuove possibilità per il futuro».1 nella rete di relazioni del mondo globalizzato.
Una nuova alleanza delle scienze umane è quin- Sono un invito a riflettere sul senso di questo dive-
di necessaria: non solo la medicina e l’antropo- nire, per esplorare orizzonti nuovi e più inclusivi.
logia medica, ma anche la politica, l’economia e A tale proposito è interessante ribadire come il
l’ecologia devono cercare nuove sinergie per la Buddismo ci esorti ad adottare uno sguardo più
salute dell’umanità. ampio e a uscire da una visione antropocentrica
È la lezione da apprendere da questo evento e limitata del mondo, per “vivere in simbiosi e
pandemico, secondo il medico e filosofo Gior- nel rispetto della natura”.3
gio Cosmacini, uno dei maggiori storici della Ecco, il dramma collettivo della pandemia, con il
medicina italiani. «Oggi è quanto mai rilevante, suo bagaglio di morti e di sofferenza, di pover-
proprio per i rapporti che esistono tra patologia tà, disuguaglianze, ansia, paura, solitudine, ha
ed economia, tra patologia ed ecologia, pensare mostrato con evidenza globale quanto ci siamo
che anche queste discipline sono scienze uma- allontanati da quell’ordine simbiotico: è avvenuto

1) www.daisakuikeda.org/sub/resources/works/props/2021-peace-proposal.html. La traduzione italiana sarà pubblicata in allegato al n.


208 di Buddismo e società, maggio 2021.
2) Giorgio Cosmacini, “Serve una nuova alleanza delle scienze umane, solo così sconfiggeremo la pandemia” (intervista di Silvia Sperandio,
Temasalute.it, www.temasalute.it, 3 maggio 2020).
3) Daisaku Ikeda, Felix Unger, Siamo umani, Piemme, 2019, p. 133.

25
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

uno scompaginamento improvviso, ma l’equi- catastrofi e di riduzione del rischio, insieme alla
librio era già reso precario dalla rapace avidità conservazione ecologica, aiuterà a far fronte alle
umana. E ora, che il peggio sembra alle spalle, è sfide poste dal cambiamento climatico».1
più che mai necessario ricercare una visione d’in- È un esempio di resistenza attiva il progetto
sieme che abbracci al contempo la dimensione “Life Memorial”, portato avanti dall’Istituto Soka
individuale, quella sociale e il regno della natura. dell’Amazzonia, che Ikeda ha contribuito a far
Anche perché, secondo gli scienziati, siamo ormai nascere: a partire da settembre 2020, è stato
immersi nel Pandemiocene, l’era delle pandemie, piantato un albero in memoria di ogni vittima di
una sorta di sequel patologico di Antropocene, Covid-19 in Brasile. «Con ogni albero piantato –
del quale ha ereditato le distorsioni. scrive – l’iniziativa mira a onorare e riconoscere
Almeno sei eventi pandemici globali si sono coloro con cui è stata condivisa la vita nella
succeduti dal secolo scorso, dopo la Spagnola grande terra del Brasile, perpetuando la loro
del 1918, e forse Covid-19 non sarà l’ultimo. Molte memoria e contribuendo anche al rimboschi-
infezioni emergenti sono zoonosi, ossia vengono mento e alla protezione dell’integrità ecologica
trasmesse dagli animali, come nel caso del nuo- della regione amazzonica».
vo coronavirus. «Il serbatoio animale è sempre Va in questa direzione anche il rapporto Esca-
pronto a dare patogeni e il “salto di specie”, o ping the Era of Pandemics (Fuga dall’era delle
spillover, accade frequentemente in natura. Tut- pandemie)4 elaborato da autorevoli scienziati
tavia solo alcuni microrganismi sono in grado di di tutto il mondo – medici, epidemiologi, zoo-
contagiare gli umani e solo alcuni sono in grado logi, economisti, farmacologi, esperti di sani-
di trasmettersi da persona a persona. Nel caso tà pubblica – convocati d’urgenza lo scorso
di Sars-CoV-2 è accaduta una tempesta perfet- luglio dall’Ipbes, la piattaforma intergovernativa
ta» spiega Alessio Lorusso, virologo veterinario, dell’Onu per la difesa di biodiversità ed ecosiste-
ricercatore all’Istituto zooprofilattico sperimen- mi. Il rischio pandemico può essere significativa-
tale di Teramo. Ma il rischio di altre zoonosi mente ridotto, affermano, contrastando le attivi-
infettive sta aumentando a causa dell’antropiz- tà umane che causano la perdita di biodiversità
zazione: laddove, per esempio, agricoltura indi- e riducendo così i contatti tra fauna selvatica,
scriminata e allevamenti intensivi, espansione allevamenti zootecnici ed esseri umani. Tra le
delle aree urbane e deforestazioni comportano richieste, quella di un’intesa tra i governi, sulla
una “invasione” dell’habitat di specie selvatiche falsariga dell’Accordo di Parigi sul clima, e di una
che sono un serbatoio naturale di virus. Sorveglianza globale sui virus potenzialmente
Di fronte a uno scenario così complesso, nel pandemici. E in una prospettiva di salute uni-
quale, all’aggravarsi della situazione ambientale, ca del pianeta, o salute circolare, è auspicabile
si è aggiunta la pandemia con la conseguente una maggiore integrazione dei saperi anche tra
crisi economica e sociale, Daisaku Ikeda sceglie medicina umana e medicina veterinaria, soprat-
di abbracciare una prospettiva più inclusiva e tutto rivolta alla diagnostica integrata.
interdipendente, considerando ogni problema Ma al di là delle ricette e contromisure neces-
come una reale opportunità di cambiamento: sarie, questa emergenza che ha fatto irruzione
«Ad esempio, gli sforzi per mitigare il cambia- nelle nostre vite ha costretto l’umanità a fare
mento climatico possono migliorare le misu- i conti con un senso del limite che sembrava
re di prevenzione contro le malattie infettive dimenticato, mettendo in discussione certezze
emergenti, che a loro volta aumenteranno la date per scontate. Ed è un’altra lezione, che deli-
resilienza alle catastrofi. Allo stesso modo, il nea nuovi paradigmi, per una società che vorrà
rafforzamento delle misure di prevenzione delle vivere in armonia con i ritmi della Terra.

4) https://ipbes.net/pandemics.

26 || buddismo e società | 207 || speciale | l ' ambiente siamo noi


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

obiettivo
/ I PRINCÌPI DEL BUDDISMO

«Come son io così sono essi,


come sono essi così son io;
considerandosi uguale a essi
non uccida né faccia uccidere»
(Shakyamuni)

NON
DUALITÀ
DI BENE
E MALE
«Nella frase “coerenza dall’inizio alla fine” (che recitiamo in Gongyo mattina e sera, n.d.r.) “inizio” indica la radice del male
e la radice del bene, mentre “fine” indica l’effetto del male e l’effetto del bene. Una persona che si è completamente risve-
gliata alla natura del bene e del male dalle radici sino ai rami e alle foglie è chiamata un Budda» (Il kalpa della diminuzione,
RSND, 1, 994).

In breve
Non c’è bene di per sé, da trovare chissà dove. Non c’è ter- le persone comuni raggiungere la Buddità sarebbe impossi-
ra pura da cercare fuori di noi. Non sembra ci sia neppure bile. Quando gli insegnamenti precedenti al Sutra del Loto
Illuminazione senza lotta contro l’oscurità. È un principio parlano di persone che diventano Budda, esprimono solo
particolare, forse difficile da comprendere, ma essenziale concetti, non espongono fatti reali. Il Sutra del Loto, invece,
per riuscire a vivere in prima persona gli insegnamenti non è un insegnamento astratto, ha il potere di estinguere le
buddisti. Bene e male coesistono nella vita, entrambi qui e sofferenze e di condurre alla felicità» (SSDL, 2, 21).
ora. Indissolubilmente uniti, facenti parte della stessa realtà. Un Budda è una persona che incessantemente lotta e vin-
«Si è portati a pensare che il Budda sia l’opposto del male, ce sul male, non vive lontano dal mondo su un eremo o
che abbia completamente sradicato il male dalla sua vita. Ma su un’isola felice, ma di ogni luogo fa un luogo felice. Una
poiché un essere umano non può sradicare completamente persona come noi che in ogni istante decide di lottare per il
il male nella propria vita, un Budda completamente libero bene di sé, di ogni altra persona, dell’universo intero, senza
dal male sarebbe dunque un essere astratto, un mito, e per esclusione alcuna.

Bibliografia
> Daisaku Ikeda, La saggezza del Sutra del Loto, vol. 2, capitolo “Il conseguimento della Buddità di Devadatta e della figlia
del re drago”; vol. 3, capitolo “Lottare contro l’arroganza”;
> Daisaku Ikeda, Il mondo del Gosho, capitolo “Il Gohonzon” e capitolo “L’esilio di Sado”;
> Daisaku Ikeda, Proposta di pace 2014, capitolo “Creazione di valore che fa emergere la parte migliore di ognuno”, Bud-
dismo e società n. 164;
> Daisaku Ikeda, “Educazione e spiritualità”, Buddismo e società n. 90;
> Daisaku Ikeda, “Lezione sul Gosho Curare la malattia”, Buddismo e società n. 164;
> Corso estivo europeo di studio 2018, lezione “L’umanesimo buddista e la Soka Gakkai”, Buddismo e società n. 191;
> Roberto Minganti, “Se vuoi la pace prepara la pace”, Buddismo e società n. 89.

27
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Inerenti alla vita so può accadere dentro di noi quando vogliamo


Uno dei princìpi cardine del Buddismo di Nichi- eliminare a tutti i costi un nostro aspetto interiore
ren Daishonin è quello della non dualità di bene e che giudichiamo sbagliato. Così facendo, scivo-
male. Secondo questo principio ognuno e ognuna liamo in una visione binaria della realtà; una visio-
di noi contiene dentro di sé sia la natura di Budda ne schematica, propugnata anche da gran parte
sia la natura del male. Nel Gosho Curare la malattia dei mass media, oltre che da miriadi di saghe ci-
Nichiren scrive: «Il bene e il male sono inerenti alla nematografiche e letterarie.
vita sin dal tempo senza inizio. [..] Sono presenti «Il dualismo tra bene e male – scrive David R. Loy
anche in coloro che si trovano al supremo stadio dell’Università giapponese di Bunkyo, Facoltà
della perfetta Illuminazione. La natura fondamen- di Studi internazionali – è attraente perché è un
tale dell'Illuminazione si manifesta come Brahma modo semplice di guardare il mondo. Se il mon-
e Shakra, mentre l'oscurità fondamentale si ma- do è un campo di battaglia tra le forze del bene
nifesta come Re demone del sesto cielo» (RSND, e quelle del male, allora il male deve essere com-
Persino dopo 1, 988). Come si legge in questo brano, persino battuto con qualsiasi mezzo. Quando si identifica
aver conseguito dopo aver conseguito la Buddità l'oscurità rimane qualcosa con il male non c'è più nulla da spiega-
la Buddità presente nel nostro essere. Bene e male scorrono re, bisogna solo combatterlo» (BS, 89, 18).
l'oscurità rimane dentro di noi in maniera incessante, combinandosi Le conseguenze di questo modo di pensare
presente e manifestandosi nelle forme più disparate. possono essere molto pericolose e nel corso dei
nel nostro essere.
Tuttavia bene e male non sono valori assolu- secoli di storia gli esempi sono innumerevoli.
Bene e male
ti, bensì relativi. Perciò è importante dirigere Così scrive il presidente Ikeda nella Proposta
scorrono dentro
di noi in maniera sempre il nostro cuore e le nostre azioni verso il di pace del 2014: «L'idea che la propria fazione
incessante bene. Attraverso il Daimoku possiamo prendere avesse il monopolio del bene e che gli opposito-
in mano il timone della nostra interiorità e dare ri fossero la vera incarnazione del male fu il ful-
una direzione all'ambiente con cui siamo in rela- cro dello scontro ideologico che divise il mondo
zione: «La Legge mistica ha il potere di rendere durante tutta la guerra fredda, e dopo oltre due
latente l'oscurità fondamentale; ma nel momento decenni dalla fine di quel conflitto continua an-
in cui scompare la luce, l'oscurità appare nuova- cora a persistere sotto varie forme. Lo vediamo
mente. Ridurre in latenza l'oscurità fondamenta- ad esempio nelle dichiarazioni secondo cui co-
le e contemporaneamente far emergere la natura loro che praticano una particolare religione rap-
dell’Illuminazione è un allenamento quotidiano. presentano un pericolo che assume le sembianze
Come scrive il Daishonin: “Rafforzate la vostra della minaccia del terrorismo, o nell'accettazione
fede giorno dopo giorno e mese dopo mese. Se di discorsi e atti criminali dettati dall’odio e diret-
la vostra determinazione cala anche solo un po’, ti verso una particolare etnia o cultura a causa
i demoni prenderanno il sopravvento” (Le per- di timori di instabilità sociale, o nella tendenza a
secuzioni che colpiscono il santo, RSND, 1, 885)» limitare la libertà della popolazione e ad antepor-
(dal Corso europeo di studio 2018, BS, 191, 9). re la sorveglianza ai diritti umani in nome della
sicurezza nazionale.
Una contrapposizione attraente Pur riconoscendo la legittimità delle preoccupa-
Mentre viviamo la nostra giornata attraversiamo zioni riguardanti il terrorismo, l’instabilità sociale
diverse situazioni di potenziale conflitto. A volte, o la sicurezza nazionale, finché il nostro impegno
in balìa delle nostre preoccupazioni, ci può capi- a farvi fronte avrà radice in una visione del mon-
tare di vedere la persona che abbiamo di fronte do che suddivide la popolazione nelle categorie
come un nemico da affrontare e mandare al tap- rigide di bene e male, l'inevitabile risultato sarà
peto, identificandola con un'idea o un'azione con quello di alimentare ulteriormente le fiamme del-
la quale ci sentiamo in contrapposizione. Lo stes- la paura e della diffidenza, con il conseguente

28 || buddismo e società | 207 || obiettivo | non dualità di bene e male


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Un processo di affinamento spirituale


«Nella filosofia buddista esiste il principio della “non dualità tra bene e male”, secondo il quale nella
vita di tutti gli esseri umani esistono allo stato latente aspetti sia positivi sia negativi che, a seconda
delle “relazioni” o condizioni esterne, capaci di attivare le cause interne, danno origine al bene o al
male. Credo che il “dialogo creativo”, nella sua essenza ultima, scaturisca da un processo di “affina-
mento spirituale” della vita, volto a limitare la manifestazione degli aspetti negativi e a espandere
quella degli aspetti positivi, nei confronti di noi stessi e degli altri.
Riflettendo sul vero ruolo del dialogo e della comunicazione nell’epoca attuale, credo che esso deb-
ba essere fondamentalmente ricercato in questo processo di “affinamento spirituale”.
Le seguenti parole di Shakyamuni ci aiutano meglio a cogliere questo concetto nella sua essenza:
“Come son io così sono essi, come sono essi così son io; considerandosi uguale a essi non uccida né
faccia uccidere”» (Daisaku Ikeda, Lectio magistralis, Università di Palermo, BS, 122, allegato).

inasprirsi delle divisioni all'interno della società. la differenza. È qui che risiede uno degli aspetti
Troppo spesso chi è convinto della propria bon- più intimi e profondi della vita. Siamo noi attimo
tà finisce per manifestare quelle stesse caratteri- per attimo a decidere come agire.
stiche – disprezzo per l'umanità e i diritti umani,
ad esempio – che trova così ripugnanti in coloro Quando il male è alleato del bene
che etichetta come malvagi» (BS, 164, 19-20). Nell’impero dell’India visse un personaggio consi-
derato uno dei più illuminati monarchi del mon-
Indifferenza e cinismo do antico: il re Ashoka (304-232 a.C.). Alla fine di
Continua Ikeda in un saggio dal titolo “Educazio- un sanguinoso conflitto con lo Stato confinante
ne e spiritualità”: «Due uomini illustri con i qua- del Kalinga, che provocò oltre centomila morti, il
li ho pubblicato una serie di dialoghi, il famoso sovrano vide con i propri occhi l’immane spargi-
scrittore russo per bambini Albert A. Likhanov e mento di sangue di una guerra da lui dichiarata e
Norman Cousins, hanno sostenuto con fermezza percepì di essere stato egli stesso la causa di tale
che l'indifferenza e il cinismo di fronte al male distruzione. Da quel momento decise di non intra- Dal cambiamento
sono più pericolosi dello stesso male, perché ri- prendere più alcuna ostilità e ebbe inizio un lungo interiore
del re Ashoka
velano una mancanza di coinvolgimento passio- periodo di pace, armonia e prosperità per il paese.
Gandhi trasse
nale verso la vita, un isolamento e un distacco Dalla trasformazione interiore del re Ashoka, Gan-
ispirazione per
dalla realtà. Con un'espressione apparentemen- dhi trasse ispirazione per la sua filosofia basata la sua filosofia
te paradossale Likhanov ci mostra quale danno sulla nonviolenza. «Questo esempio tratto dalla della nonviolenza
può provocare l’apatia nell’animo di una persona storia, unito alla sua lotta incessante contro il male
giovane: “Non aver paura dei tuoi nemici. Il peg- interiore, consentì a Gandhi di dichiarare la propria
gio che possono fare è ucciderti. Non avere pau- “fede eterna nella capacità reattiva della natura
ra degli amici. Al massimo potrebbero tradirti. umana”. Di conseguenza fu in grado non solo di
Temi quelli a cui non importa, loro non uccidono proseguire il proprio cammino, ma di portare con
e non tradiscono, ma il tradimento e l'assassi- sé i suoi oppositori» (D. Ikeda, BS, 164, 21).
nio esistono grazie al loro silenzioso consenso”» Come gli argini per un fiume che scorre, le fun-
(BS, 90, 30-31). zioni del male fungono da solchi per consentire
Secondo le parole del presidente Ikeda sono il alle persone di dirigersi sulla via del bene.
nostro atteggiamento e la nostra risposta a fare Questo è il sentiero della rivoluzione umana.

29
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

obiettivo
/ LE PAROLE DEL BUDDISMO

«Il pensiero dualistico è stato il fondamento dell’evoluzione della civiltà umana, ma è anche la radice di gran parte dei suoi
attuali problemi» (Daisaku Ikeda, I misteri di nascita e morte, Esperia, pp. 120-121)

non dualità
L’espressione “non dualità” indica un principio riferito alla natura intrinseca della vita, secondo il quale tutti i
fenomeni sono manifestazioni della realtà fondamentale e la realtà fondamentale, la Legge mistica che tutto ge-
nera, esiste solo nei fenomeni mutevoli. Il modo usuale di percepire le cose consiste invece nell’attribuire a ogni
fenomeno un’identità separata. Nella visione dualistica l’universo appare diviso in tanti aspetti contrapposti: io
e gli altri, interno ed esterno, umanità e natura... Ma a un livello più profondo non è così. La ricerca scientifica, in
diversi campi, sta toccando con mano l'interconnessione dei fenomeni nella realtà di cui facciamo parte, aprendo
una comprensione più profonda della nostra esistenza e della interrelazione che abbiamo con l’intero universo.
Il termine giapponese per indicare l’aspetto non duale della natura della vita è nini-funi, che significa due nei
fenomeni, ma non due nell’essenza. Il Buddismo del Daishonin evidenzia alcune “non dualità” collegate al conse-
guimento della Buddità in questa esistenza.

non dualità di esseri viventi e Budda non dualità di vita e ambiente


(giapp. shobutsu funi) (giapp. esho funi)
Benché differenti tra loro, tutti gli esseri viventi sono ma- Il nostro io individuale e l’ambiente in cui viviamo posso-
nifestazioni della realtà suprema e possiedono potenzial- no apparire fenomeni separati, ma si tratta di due aspetti
mente la natura di Budda. Conoscere come si manifesta la fondamentali della stessa realtà essenziale. Nichiren scri-
differenza tra il Budda risvegliato alla verità e le persone ve: «L’ambiente è paragonabile all’ombra e la vita al corpo.
comuni, ancora illuse rispetto a essa, permette di intra- Senza il corpo non può esserci l’ombra e senza vita non
prendere attivamente il percorso per l’ottenimento della c’è l’ambiente. Inoltre la vita è modellata dall’ambiente»
Buddità nell’esistenza presente, che l’insegnamento del (Sui presagi, RSND, 1, 574). La relazione tra la nostra vita e
Daishonin ha reso accessibile a tutte le persone. il nostro ambiente è reciproca: abbiamo la potenzialità di
essere influenzati da ciò che ci circonda e di influenzarlo
non dualità di mente e corpo positivamente con il nostro cambiamento interiore.
(giapp. shiki shin funi)
L’aspetto fisico e quello spirituale della vita sono diffe- non dualità di illusione e Illuminazione
renti come fenomeni, ma indivisibili nell’essenza, perché (giapp. meigo funi)
sono due aspetti integrati di un’unica realtà. Ciò che av- L’Illusione e l’Illuminazione, benché differiscano nell’aspet-
viene al livello dell'interiorità si manifesta anche nell’a- to, sono una cosa sola nella loro natura essenziale. Una
spetto fisico, mentre l’aspetto fisico sostiene e manifesta causa o influenza negativa dà origine all’illusione e una
quello spirituale. Il Daishonin, ne La raccolta degli inse- causa o influenza positiva all’Illuminazione: sono entrambe
gnamenti orali, dice: «[Riguardo all’espressione “dedi- potenzialità intrinseche alla nostra stessa vita. «Una men-
care la propria vita”], “dedicare” si riferisce all’elemen- te annebbiata dalle illusioni derivate dall’oscurità innata è
to della forma fisica riferito a noi, mentre “vita” indica come uno specchio appannato che, però, una volta luci-
l’elemento della mente riferita a noi. Ma l’insegnamento dato, sicuramente diverrà limpido e rifletterà la natura es-
fondamentale ci dice che forma e mente non sono due» senziale dei fenomeni e il vero aspetto della realtà» (Il con-
(Il dizionario del Buddismo, p. 410). seguimento della Buddità in questa esistenza, RSND, 1, 4).

Ogni volta che recitiamo Daimoku con profonda convinzione e fede nel Gohonzon torniamo nella
dimensione in cui «la vita in ogni istante permea l’intero regno dei fenomeni e si manifesta in ognu-
no di essi» (Ibidem, RSND, 1, 3). Che gioia!

30 || buddismo e società | 207


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

SOKU (IL POTERE INSITO NELLA NON DUALITÀ)

Che due fenomeni che appaiono distinti siano identici ognuno di noi, possiede quel potenziale che rende pos-
nell’essenza non è un pensiero facile. Rischia di rimane- sibile il miracolo della trasformazione. Questa interpreta-
re una frase, un concetto teorico, qualcosa di bello ma zione di soku consente di riferirci a una visione della vita
astratto. come appare agli occhi del Budda. Vale a dire in continua
La non dualità è un concetto straordinariamente pro- trasformazione.
fondo che, per essere pienamente compreso, vale a dire La vita in sé, nessuna esclusa, dunque anche la nostra,
vissuto nell’esperienza, necessita di una chiave. possiede la capacità di sviluppare una condizione vitale
Come facciamo ad aprire la porta che blinda e separa nel- elevata che supera la contrapposizione che c’è tra desi-
la nostra percezione noi e il Budda, la mente e il corpo, deri e Illuminazione, tra mente e corpo, tra individuo e
l’individuo e l’ambiente, le illusioni e l’Illuminazione? Come ambiente, tra noi e il Budda. Tra male e bene.
facciamo a renderlo una concretissima realtà? Il Buddismo Secondo l’insegnamento di Nichiren Daishonin, la pra-
identifica la chiave nell’elemento dinamico, in quell’appa- tica di Nam-myoho-renge-kyo consente a ciascuno e
rente nulla, misterioso e bellissimo, che distingue una cosa ciascuna di noi di far emergere la forza vitale del Budda,
ferma da una cosa in movimento. La vita, intesa in questo È la fede che rende possibile risolvere l’opposizione tra
modo, è proprio quel guizzo, quella possibilità di “trasfor- ciò che appare contraddittorio ma nell’essenza non lo è.
mare” in ogni istante le cose che ci accadono. Come la paura e la possibilità di farcela, come il ritrarsi o
La chiave è la trasformazione. C’è una parola giappone- l’affrontare, come i desideri, anche i più terreni e concre-
se che la definisce. È soku. ti, e la condizione illuminata che tutto comprende.
Come nell’espressione bonno soku bodai, che in italiano La capacità di trasformare è l’essenza della nostra vita.
viene tradotto “i desideri e le illusioni sono Illuminazio- Questa trasformazione avviene assai più facilmente se
ne”. Ma quel “sono” non rende immediatamente fruibile indirizziamo i desideri non solo per noi, facendo entra-
il significato profondo della parola soku. Soku definisce re nell’orizzonte della rivoluzione umana la visione più
la condizione di qualcosa che è già anche qualcos’altro. ampia e luccicante della trasformazione del mondo che
Come il brutto anatroccolo e il cigno, come il bruco e la abbiamo intorno.
farfalla, o un bocciolo e la rosa aperta tutta. T’ien-t’ai, per Accade in un istante. Che è la materia prima dell’eterni-
aiutarci a comprendere questo principio, elaborò l’analo- tà. L’istante, per il Buddismo di Nichiren Daishonin, è l’e-
gia del kaki acerbo e del kaki maturo. Un kaki acerbo, se ternità. Nel senso che nell’istante è compresa l’eternità.
esposto alla luce del sole, si trasforma in un frutto maturo. Praticare Nam-myoho-renge-kyo può renderci capaci
Il frutto acerbo e quello maturo appaiono diversi, eppure di sorridere mentre tremiamo di paura o resistere alla
è all’interno dello stesso frutto che ha luogo la trasforma- voglia di scappare e non affrontare quello che ci succe-
zione. Nessuno può dire che il kaki acerbo sia uguale a de. Proviamo a sorridere mentre pensiamo alla vita in
quello maturo, ma non è possibile neppure dire che siano quest’istante. Questo istante è l’unico che conta. Quello
diversi tra di loro. Quello che si può dire è che entrambe in cui decido di affidarmi.
le qualità esistono nello stesso frutto, nello stesso corpo. Sapendo che al di là di quello che abbiamo fatto finora
E sono, allo stesso tempo, in contraddizione e unite. conta davvero cosa faremo da qui in poi, da ora in avanti.
Certamente la trasformazione avviene anche in virtù di Aver voglia di recitare per sperimentare quel sole che
influenze esterne, come la luce o la temperatura nel caso matura il kaki. Che fa sbocciare succo e gusto dove pri-
del kaki, ma resta il fatto che il frutto in sé, così come ma c’era solo un turgore amaro.

Bibliografia:
Il dizionario del Buddismo, Esperia.
Daisaku Ikeda, I misteri di nascita e morte, Esperia.
Buddismo e società n. 199, p. 40.

31
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

studio
LO STUDIO MENSILE NEI GRUPPI LEZIONI DI DAISAKU IKEDA
SUGLI SCRITTI DI NICHIREN DAISHONIN
per crescere insieme nella fede

«Vorrei che tutti i credenti sinceri si riunissero e si incoraggiassero leggendo insieme questa lettera»
(Lettera da Sado, RSND, 1, 272)

›› APRILE

LETTERA AL PRETE LAICO NAKAOKI


Ora io non sono un cittadino della capitale al centro del paese né il figlio di un generale in
una regione di frontiera. Sono un figlio del popolo e vengo da una remota provincia. [...]
Tuttavia per ventisette anni, dal ventottesimo giorno del quarto mese del quinto anno di
Kencho (1253) fino a ora, undicesimo mese del secondo anno di Koan (1279), non mi sono
mai arreso e ho continuato a parlare ancora più forte, come la luna che cresce o la marea
che si alza. Dapprima, quando io solo recitavo il Daimoku, coloro che mi vedevano, mi in-
contravano o mi udivano si turavano gli orecchi, mi gettavano occhiate furiose, storcevano
la bocca, stringevano i pugni e digrignavano i denti. Perfino i miei genitori, fratelli, maestri
e amici mi furono ostili. [...]
Tuttavia, forse grazie alla protezione del Sutra del Loto e delle dieci fanciulle demoni o per-
ché il cielo riconobbe la mia innocenza, nell’isola, malgrado molti degli abitanti mi odiasse-
ro, c’era un uomo anziano chiamato il prete laico Nakaoki no Jiro [che mi aiutò]. Costui era
avanti negli anni, era saggio, godeva di buona salute e della stima della popolazione locale.
Forse perché questo venerabile uomo disse di me: «Questo prete non può essere una perso-
na ordinaria», anche i suoi figli non mostrarono ostilità nei miei confronti. Poiché la maggior
parte degli altri era al servizio di membri della famiglia Nakaoki, neanche essi tentarono di
nuocermi di propria iniziativa e si attennero scrupolosamente alle istruzioni superiori.
L’acqua può essere torbida, ma diventerà di nuovo limpida. La luna può essere nascosta
dalle nuvole, ma riapparirà sicuramente. Allo stesso modo col tempo venne riconosciuta la
mia innocenza e le mie predizioni si dimostrarono fondate. E, forse per questo motivo, no-
nostante i membri della famiglia Hojo e personaggi influenti insistessero perché non fossi
perdonato, infine fui prosciolto dalla condanna all’esilio per decisione univoca del signore
della provincia di Sagami e feci ritorno a Kamakura. [...]
Ora voi due siete il figlio e la nuora del defunto prete laico Jiro. Forse poiché siete il figlio
e la nuora di un uomo profondamente saggio, seguite le sue orme e non solo credete nel
Sutra del Loto che persino il sovrano non accetta, ma vi prendete anche cura del devoto
del Sutra del Loto portandomi ogni anno offerte e viaggiando per mille ri allo scopo di ve-
dermi. Inoltre per il tredicesimo anniversario della morte della vostra figlia neonata avete
eretto un sotoba alto sedici piedi, iscrivendovi i sette caratteri di Nam-myoho-renge-kyo.
Si dice che quando soffia il vento del nord, i pesci del mare del sud, toccati da esso, sono
liberati dalle loro sofferenze e che, quando il vento viene da est, gli uccelli e i cervi delle
montagne dell’ovest, toccati da esso, sfuggono al regno degli animali e rinascono nella

32 || buddismo e società | 204


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

corte interna del cielo Tushita. Quanto maggiori saranno i benefici degli esseri umani che si
rallegrano davanti a questo sotoba, toccandolo con le mani e contemplandolo con i loro oc-
chi! Io credo che, per il merito che deriva dall’aver eretto questo sotoba, anche i vostri ge-
nitori defunti stiano illuminando la pura terra come il sole e la luna nel cielo. Inoltre il figlio
devoto, la moglie e i figli vivranno fino a centoventi anni e dopo la morte raggiungeranno i
genitori nella Pura Terra del Picco dell’Aquila. Ciò è sicuro come il fatto che la luna si riflette
nell’acqua limpida e che un tamburo produce un suono quando viene colpito. Se erigerete
dei sotoba nel futuro, assicuratevi che vi sia iscritto il Daimoku del Sutra del Loto.

(brani scelti, testo integrale RSND, 1, 892-896)

LEZIONI DI DAISAKU IKEDA


SUGLI SCRITTI
O R I E NDI
TANICHIREN
R S I N E L L ADAISHONIN

CREARE LEGAMI UMANI


PER LETTURA

1
POSITIVI SEMPRE PIÙ Quando le persone interiorizzano la

NUMEROSI È L’ESSENZA DI
Legge, si comportano basandosi su
di essa e la diffondono, la loro vita e

KOSEN-RUFU
la società vengono arricchite dalle sue
funzioni mistiche (p. 36)

2
Ampio estratto riveduto e aggiornato della lezione pubblicata sul mensile Daibyakurenge
di giugno 2011 e su Buddismo e società n. 150, gennaio-febbraio 2012. Selezione a cura del Grazie alla relazione fra maestro e di-
Comitato di studio scepolo e l’impegno personale per ko-
Attraversiamo un periodo di transizione e di grande cambiamento. Le nor- sen-rufu si può avanzare verso la co-
struzione di una nuova umanità (p. 36)
me e i valori della società moderna sono messi in discussione e occorrono
nuovi approcci e prospettive. Ma quale dovrebbe essere la nostra base? Il 3
Buddismo afferma chiaramente che dovrebbe essere il rispetto della digni- Kosen-rufu significa espandere legami
di amicizia e fiducia. Rispettare, ap-
tà umana e della sacralità della vita. prezzare e curare ogni individuo è la
La missione fondamentale della religione consiste nell’ispirare e incorag- pratica del Sutra del Loto. Lo scopo è
giare le persone a proteggere il benessere dell’umanità, ad apprezzare la far emergere la bontà e l’umanità delle
persone (p. 38)
vita e prendersene cura, a condurre un’esistenza più significativa. Il Bud-
dismo del Daishonin è un insegnamento che ci aiuta a far emergere la for- 4
za di affrontare ogni difficoltà in questo mondo travagliato e pervaso dai I membri di una famiglia legati alla Leg-
ge mistica rimangono insieme per l’e-
conflitti. È un insegnamento che ci permette di accumulare indistruttibili ternità nella dimensione più profonda
“tesori del cuore”. della vita (p. 39)
Ovunque nel mondo le persone stanno rivolgendo la propria attenzione
5
ai valori insegnati dal Buddismo del Daishonin, che trovano il loro fon-
Per elevare la condizione spirituale
damento ultimo nella presenza, dentro la vita umana, del potenziale della dell’umanità occorre creare una rete di
Buddità, uno stato di infinita purezza e forza. persone dedite al bene, impegnate per

Il vasto movimento di base per la rivoluzione umana della Sgi, caratte- la propria e l’altrui felicità (pp. 40-41)

rizzato dagli sforzi incessanti dei membri volti a incoraggiare e sostenere 6


le altre persone e a dimostrare che ogni individuo possiede dentro di sé il La filosofia della rivoluzione umana, che

potere di superare ogni avversità, risplende come una luminosa fonte di insegna la trasformazione interiore indi-
viduale basata sul rispetto di ogni perso-
ispirazione e speranza. na, disperderà l’oscurità e il caos che av-
volgono il mondo. Il potere fondamenta-
le risiede in noi esseri umani (p. 41)

33
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Rinvigorire la vita delle persone


L’eminente storico britannico Arnold J. Toynbee (1899-1975) scrisse nella
sua prefazione all’edizione inglese del mio libro La rivoluzione umana: «La
Soka Gakkai ha realizzato una stupefacente resurrezione post-bellica, un
risultato che, dal punto di vista spirituale, eguaglia le realizzazioni materiali
del popolo giapponese in campo economico».1 E proseguiva esprimendo le
sue grandi aspettative nei confronti della capacità di influenza del nostro
movimento a livello mondiale: «L’ascesa della Soka Gakkai nel dopoguerra
non riguarda soltanto il paese in cui ha avuto inizio; la Soka Gakkai è già
una realtà mondiale».2 Riconobbe inoltre che la Soka Gakkai stava realiz-
zando la missione fondamentale della religione: ispirare le persone a sforzarsi
in direzione dell’impegno spirituale che serve a rinvigorire non solo la loro
vita, ma anche la società nel suo complesso.3 Credeva che questo fosse esat-
tamente il compito della religione nella società contemporanea.
Indipendentemente dai tempi, la strada per trasformare radicalmente il
caos e la confusione della società umana viene tracciata da individui che
«Ora io non sono un cittadino coltivano saggezza e forza per creare una vita felice e vittoriosa. La rivita-
della capitale al centro del paese lizzazione spirituale delle persone è la chiave per realizzare ciò: nel pensie-
né il figlio di un generale in una ro e nella vita del Daishonin si ritrovano una filosofia piena di speranza e
regione di frontiera. Sono un fi- un modo di agire che la rendono possibile.
glio del popolo e vengo da una Il Daishonin, che viveva nell’Ultimo giorno della Legge – un’epoca che aveva
remota provincia. [...] Tuttavia per perso di vista l’enorme potenziale dell’essere umano e in cui la società funzio-
ventisette anni, dal ventottesimo
nava sempre peggio – rischiò la vita nella lotta per sviluppare il potenziale
giorno del quarto mese del quin-
verso il bene (le qualità positive) latente in tutte le persone. Lo scritto Lettera
to anno di Kencho (1253) fino a
ora, undicesimo mese del secon-
al prete laico Nakaoki ci offre una panoramica di questa lotta senza precedenti.
do anno di Koan (1279), non mi
Leggiamo un brano dagli scritti di Nichiren Daishonin
sono mai arreso e ho continuato
a parlare ancora più forte, come
la luna che cresce o la marea che Un “figlio del popolo” dà inizio a una rivoluzione religiosa
si alza. Dapprima, quando io solo Nichiren scrisse questa lettera a 58 anni, il 30 novembre 1279, mentre si
recitavo il Daimoku, coloro che mi trovava a Minobu. È indirizzata a due seguaci dell’isola di Sado, il prete
vedevano, mi incontravano o mi
laico Nakaoki e sua moglie. Il Daishonin nutriva una profonda gratitudine
udivano si turavano gli orecchi, mi
per il padre di Nakaoki, il defunto prete laico Nakaoki no Jiro, che lo ave-
gettavano occhiate furiose, stor-
cevano la bocca, stringevano i pu-
va sostenuto e assistito durante il suo esilio sull’isola (dall’ottobre 1271 fino
gni e digrignavano i denti. Perfino al marzo 1274). Senza dubbio era molto felice che il figlio avesse una forte
i miei genitori, fratelli, maestri e fede e si stesse sforzando in maniera ammirevole nella pratica buddista. In
amici mi furono ostili». questa lettera, oltre a lodare la fede sincera del prete laico Nakaoki e di sua
moglie, il Daishonin spiega l’importanza della sua battaglia. […]

1) Daisaku Ikeda, The Human Revolution, Weatherhill Inc., Tokyo, 1972, vol.1, p. x (prefazione di
Arnold Toynbee).
2) Ibidem, p. xi.
3) Cfr. Ibidem, vol. 2, pp. viii-ix (prefazione di Arnold Toynbee).

34 || buddismo e società | 207 || studio | lo studio di aprile


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Spesso accade che lo spirito aperto, libero e progressista di un singolo in-


dividuo apra la strada a una corrente di pensiero completamente nuova.
All’epoca del Daishonin, sette secoli dopo il suo avvento in Giappone, il
Buddismo si era già diffuso in tutto il paese. A quel tempo l’insegnamento
buddista era diviso in varie scuole tra le quali la scuola della Pura terra
(Nembutsu), predominante fra la popolazione. In pratica il Budda Shakya-
muni e il Sutra del Loto erano stati dimenticati.
Nichiren apparve nel mondo in quel preciso momento storico per restau-
rare lo spirito originale del Buddismo. In questa lettera dichiara di essere
«un figlio del popolo» nato in una remota provincia, lontana dalla capitale.
L’unico modo per realizzare un cambiamento sostanziale della società
nell’epoca malvagia dell’Ultimo giorno è la trasformazione interiore degli
individui che vivono in quella società.
L’espressione “figlio del popolo” può essere considerata una manifestazione
dell’ardente desiderio del Daishonin di restituire autentico vigore alla gente
comune e far rivivere lo spirito essenziale del Buddismo, dando per primo l’e-
sempio in questa battaglia per la trasformazione interiore o rivoluzione umana.
Tuttavia in quanto “figlio del popolo”, e dunque persona priva di potere o in-
fluenza, fu attaccato e calunniato da coloro che avevano legami con il potere
secolare e dai preti di cui aveva smascherato le false pretese di autorevolezza in Persecuzione di Tatsunokuchi
ed esilio di Sado: il 12 settembre
campo religioso. Le persone in genere non capivano il desiderio del Daishonin 1271 le autorità arrestarono il Dai-
di mettere in grado ogni individuo di ottenere l’Illuminazione. Alcune non gli shonin, che fu condotto in una
davano considerazione per ignoranza o indifferenza; altre, spinte dall’invidia località alla periferia di Kamakura
di nome Tatsunokuchi dove, con
o da interessi personali, gli erano apertamente ostili e lo avversavano; altre an-
il favore delle tenebre, cercarono
cora, mosse da malevolenza e arroganza, lo molestavano e lo perseguitavano. di decapitarlo. Quando il tentativo
In questa lettera il Daishonin ripercorre i ventisette anni della sua battaglia fallì, dopo circa un mese fu esiliato
sull’isola di Sado, l’equivalente di
dalla prima volta in cui, il 28 aprile 1253, aveva recitato Nam-myoho-renge-
una condanna a morte. Tuttavia,
kyo. E osserva che, negli anni seguenti, il suo insegnamento aveva cominciato quando le sue predizioni di lotte
a diffondersi ampiamente nel paese, al punto che adesso «un decimo del popolo intestine e invasione straniera si
del Giappone recita soltanto Nam-myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 894). realizzarono, il governo lo per-
donò e nel marzo 1274 il Daishonin
Osserva inoltre, però, che i suoi sforzi avevano suscitato un’opposizione e un’o- fece ritorno a Kamakura.
stilità non comuni. In particolare, i seguaci della scuola Nembutsu di tutto
il paese lo odiavano come se fosse il loro nemico giurato. Inoltre, gli attacchi
contro di lui da parte dei potenti avevano raggiunto il culmine (nel 1271) con la
persecuzione di Tatsunokuchi e il successivo esilio a Sado (cfr. RSND, 1, 894).
Quando il Daishonin afferma che una persona su dieci in Giappone aveva
cominciato a recitare Nam-myoho-renge-kyo, possiamo supporre che fossero
inclusi sia coloro che avevano immediatamente accettato la fede nel Sutra del
Loto sia quelli che inizialmente vi si erano opposti. La sua potente convinzio-
ne, i suoi sforzi incessanti e la sua totale integrità toccarono profondamente la
vita tanto di chi era aperto nei confronti dei suoi insegnamenti quanto di chi
era contrario, conducendoli a formare un legame con la Legge mistica.

35
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Dieci fanciulle demoni: dieci divi- Sono le persone che diffondono la Legge
nità femminili protettrici che appa- Successivamente il Daishonin dice al prete Nakaoki e a sua moglie di aver
iono nel ventiseiesimo capitolo del combattuto instancabilmente per la felicità delle persone senza mai venir
Sutra del Loto, Dharani, dove ven-
gono chiamate “figlie dei demoni meno al suo impegno: «Tuttavia per ventisette anni [...] non mi sono mai
rakshasa” o “dieci rakshasa”. Esse arreso». Il primo presidente della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi
fanno voto al Budda di proteggere riteneva degne di nota queste parole, tanto che le aveva sottolineate nella
e difendere i devoti del sutra.
sua copia degli scritti del Daishonin.
Nelle sue lettere Nichiren descrive frequentemente le sue lotte, e lo fa per
chiarire il proprio ruolo e la propria funzione alla luce del Buddismo. Ri-
tengo che si sforzasse di spiegare il significato delle sue lotte affinché i
discepoli potessero nutrire un’assoluta fiducia nel fatto che il suo era l’inse-
gnamento corretto e si impegnassero con orgoglio al suo fianco, e potessero
anche sviluppare una fede forte e incrollabile necessaria per il progresso di
kosen-rufu. Il suo messaggio principale qui è avere l’orgoglio e il coraggio
di un devoto del Sutra del Loto.
Il Daishonin, il devoto del Sutra del Loto, abbracciò lo spirito autentico del
Buddismo che il sutra illustra e lo praticò in esatto accordo con gli insegna-
menti del Budda. Attraverso questa pratica devota giunse a incarnare nella
propria vita la Legge fondamentale per il conseguimento della Buddità.
La Legge, o insegnamento, è fondamentale nel Buddismo, non è un’astra-
zione separata dalla pratica concreta e dall’impegno personale.
In realtà solo quando noi praticanti interiorizziamo e incarniamo la Leg-
1 ge nel nostro essere il suo potere comincia a manifestarsi concretamente
in maniera vibrante. Solo allora le sue impareggiabili funzioni mistiche
arrivano ad arricchire la nostra vita e la società. Come afferma il Daisho-
nin: «La Legge non si diffonde da sola: poiché le persone la propagano,
sia le persone che la Legge sono degne di rispetto» (GZ, 856).4 Nella
sua lotta per la propagazione il Daishonin non insegnò la Legge mistica
solo con le parole e la teoria, ma ne dimostrò attivamente il potere con
il comportamento e con l’impegno di una persona che crede e pratica la
Legge mistica.
Il Buddismo del Daishonin non esiste separato dagli sforzi per kosen-rufu
nella vita reale. Di conseguenza, è importante che pratichiamo con lo stes-
so spirito del Daishonin, se vogliamo comprendere l’essenza dei suoi inse-
gnamenti. Il maestro incarna e pratica la Legge mistica, i discepoli a loro
volta si sforzano di fare lo stesso. Seguendo l’esempio del maestro e i suoi 2
insegnamenti, continuano ad agire in prima persona per kosen-rufu. Questo
è l’unico modo per avanzare. La vera trasmissione del Buddismo risiede in
questo legame vivo fra maestro e discepolo.

4) Da Hyaku Rokka Sho (Le centosei comparazioni).

36 || buddismo e società | 207 || studio | lo studio di aprile


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

«Tuttavia, forse grazie alla prote-


Leggiamo un brano dagli scritti di Nichiren Daishonin zione del Sutra del Loto e delle
dieci fanciulle demoni (vedi box
a p. 36) o perché il cielo riconob-
Il potere di trasformazione insito nelle relazioni umane be la mia innocenza, nell’isola,
I potenti temevano i grandi cambiamenti che il Daishonin stava avviando e malgrado molti degli abitanti mi
odiassero, c’era un uomo anziano
cercavano di sbarazzarsi di lui. I funzionari del governo militare di Kama-
chiamato il prete laico Nakaoki no
kura consideravano il suo esilio a Sado come una condanna a morte; erano
Jiro [che mi aiutò].
certi che sarebbe stato ucciso dai suoi nemici o che sarebbe morto di fame. Costui era avanti negli anni, era
Come spiega lui stesso, esiliandolo sull’isola di Sado era questo il loro uni- saggio, godeva di buona salute
co intento (cfr. RSND, 1, 894). Ma Nakaoki no Jiro abitava sull’isola di e della stima della popolazione
Sado; l’anziano prete laico protesse tenacemente il Daishonin su quell’isola locale. Forse perché questo ve-
remota, dove la fede nembutsu era ampiamente praticata e molte persone nerabile uomo disse di me: “Que-
nutrivano odio e ostilità nei confronti del Daishonin. sto prete non può essere una
Nakaoki no Jiro era un capo della sua comunità e godeva di grande rispetto persona ordinaria”, anche i suoi
figli non mostrarono ostilità nei
da parte di tutti per la sua posizione economica e sociale e il suo buon ca-
miei confronti. Poiché la maggior
rattere. Anche se molti a Sado detestavano il Daishonin, Nakaoki no Jiro
parte degli altri era al servizio di
disse: «Questo prete non può essere una persona ordinaria» e con quest’uni- membri della famiglia Nakaoki,
ca dichiarazione trasformò completamente tutto il suo ambiente. La famiglia neanche essi tentarono di nuo-
di Nakaoki no Jiro e i servitori seguirono i suoi desideri e non fecero alcun cermi di propria iniziativa e si
tentativo di recare danno al Daishonin. Era l’effetto delle funzioni protettive attennero scrupolosamente alle
dell’universo che si manifestavano nel comportamento di Nakaoki no Jiro. istruzioni superiori.
Qui vorrei far notare l’umanità di Nakaoki no Jiro, il suo spirito umani- L’acqua può essere torbida, ma

stico. Di certo, per l’età e per il rispetto di cui era oggetto in virtù delle sue diventerà di nuovo limpida. La
luna può essere nascosta dal-
qualità personali, l’anziano Nakaoki sembrava essere una persona piutto-
le nuvole, ma riapparirà sicu-
sto influente nella sua comunità; ma ancor più impressionante per me è il
ramente. Allo stesso modo col
fatto che egli provò una immediata e naturale simpatia nei confronti del tempo venne riconosciuta la mia
Daishonin, del quale aveva acutamente colto il carattere e l’integrità. innocenza e le mie predizioni si
Naturalmente Nakaoki no Jiro doveva essere al corrente di ciò che gli altri dimostrarono fondate. E, forse
residenti andavano dicendo sul conto del Daishonin. Possiamo supporre per questo motivo, nonostante
che l’avesse incontrato di persona, si fosse reso conto che era una persona i membri della famiglia Hojo e
esemplare e avesse capito che c’era una ragione più profonda per la qua- personaggi influenti insistessero
perché non fossi perdonato, infi-
le questo individuo eccezionale veniva perseguitato. Sembra che l’anziano
ne fui prosciolto dalla condanna
Nakaoki avesse compreso intuitivamente la profonda dedizione del Dai-
all’esilio per decisione univoca
shonin alla lotta per la felicità e il benessere della gente comune. Essendo del signore della provincia di Sa-
lui stesso una persona rispettata e che godeva della fiducia di tutti, fu in gami5 e feci ritorno a Kamakura».
grado di apprezzare la sincerità e l’incrollabile dedizione del Daishonin
alla propria causa.

Il bene fa emergere il bene


Oltre a Nakaoki no Jiro, molti altri abitanti di Sado divennero seguaci
e sostenitori del Daishonin dopo averlo incontrato: fra questi Abutsu-bo,

5) Signore della provincia di Sagami: Hojo Tokimune (1251-1284), ottavo reggente del governo di
Kamakura.

37
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

sua moglie Sennichi, il prete laico e la monaca laica di Ko. Niente lascia
impressione migliore dell’umanità autentica di una persona.
Anche durante il suo precedente esilio a Izu (1261-63), gli abitanti del luo-
go che Nichiren incontrò personalmente finirono sempre per diventare suoi
amici. In accordo con il principio che “la fragranza interna otterrà pro-
tezione esterna”,6 la bontà interiore del Daishonin si manifestava nel suo
comportamento, attraverso il quale toccava una corda sensibile nel cuore
delle persone che incontrava, facendo scaturire la loro bontà intrinseca. E
pur sforzandosi di guadagnare la fiducia di coloro che incontrava, il Dai-
shonin non abbandonò mai le proprie convinzioni né scese a compromessi
riguardo alla sua integrità.
Armato del potere delle parole, il Daishonin confutò coraggiosamente gli
insegnamenti autoritari che opprimevano gli individui rendendoli infelici.
3 Aspirava a un mondo in cui le persone lavorassero insieme per la pace e per
il bene di coloro che soffrono, un mondo in cui ogni persona si impegnasse
con atteggiamento collaborativo facendo emergere le qualità positive altrui.
Nel Buddismo del Daishonin il vero spirito di confutazione e il vero spirito
di tolleranza sono in realtà due facce della stessa medaglia. La tolleranza
indulgente nei confronti della disumanità e dell’ingiustizia non è altro che
insensibilità o indifferenza. Allo stesso modo, la confutazione che incalza
senza rispettare l’umanità dell’avversario è solo fanatismo. Il Daishonin
Esilio di Izu: una persecuzione in agì esclusivamente per il bene della legge e per la felicità delle persone.
cui il Daishonin fu esiliato a Ito, nel- Di conseguenza, nel suo ambiente apparivano sempre individui saggi e 3
la provincia di Izu, dal maggio 1261 di buon cuore che simpatizzavano con i suoi scopi. Ciò dimostra quanto il
al febbraio 1263. Nell’agosto 1260,
un gruppo di credenti nembutsu carattere e l’umanità di una persona possano toccare e influenzare la vita
attaccò la sua dimora a Matsuba- di molte altre.
gayatsu, presso Kamakura, cer- Kosen-rufu significa diffondere legami di amicizia e fiducia. Espandere que-
cando di assassinarlo. Il Daishonin
riuscì a malapena a fuggire e si
sti legami umani positivi è l’essenza dei nostri sforzi per il progresso di
rifugiò presso il suo seguace Toki kosen-rufu. [...] Nei termini della nostra pratica di membri della Sgi, ciò
Jonin. Quando tornò a Kamakura, significa essere sinceri e rispettosi nei contatti con gli altri e dimostrare il
nella primavera del 1261, e riprese
le attività di propagazione, il go-
massimo rispetto e la massima cura per ogni membro della nostra famiglia,
verno lo fece arrestare e, senza per ciascuno dei nostri amici e dei nostri conoscenti. Rispettare e apprez-
alcuna indagine, lo inviò in esilio a zare davvero ogni individuo è la pratica del Sutra del Loto, che espone il
Ito. Dopo circa due anni fu graziato
e ritornò a Kamakura.
principio dell’Illuminazione universale. È il cuore stesso della pratica inse-
gnata dal Budda Shakyamuni.
Una rete crescente di fiducia e di rispetto è il tratto che caratterizza il no-
stro movimento per kosen-rufu.

6) Una frase del Gran Maestro Miao-lo in Annotazioni su Grande concentrazione e visione profonda.
In I tre tipi di tesori il Daishonin scrive: «Il Buddismo insegna che la fragranza interna otterrà prote-
zione esterna. Questo è uno dei suoi princìpi più importanti» (RSND, 1, 752). La fragranza interna
indica la manifestazione della propria natura di Budda.

38 || buddismo e società | 207 || studio | lo studio di aprile


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

«Ora voi due siete il figlio e la


nuora del defunto prete laico
Leggiamo un brano dagli scritti di Nichiren Daishonin
Jiro. Forse poiché siete il figlio
e la nuora di un uomo profon-
Il potere benefico della Legge mistica che garantisce l’Illuminazione
damente saggio, seguite le sue
di tutte le persone orme e non solo credete nel Su-
In questo brano il Daishonin insegna al prete laico Nakaoki e a sua moglie tra del Loto che persino il sovra-
– i quali, seguendo le orme del defunto prete laico Nakaoki no Jiro, avevano no non accetta, ma vi prendete
abbracciato la fede nella Legge mistica – che il potere di Nam-myoho-renge- anche cura del devoto del Sutra
kyo può recare beneficio sia nell’esistenza presente sia in quelle future. del Loto portandomi ogni anno
Li loda dicendo che sono il figlio e la nuora di un uomo molto saggio e offerte e viaggiando per mille ri7
allo scopo di vedermi. Inoltre per
che a loro volta sono persone esemplari, in particolare per aver continuato
il tredicesimo anniversario della
nella loro pratica del Sutra del Loto che il sovrano del paese continuava a
morte della vostra figlia neonata
respingere. Inoltre, esprime la sua profonda gratitudine per il lungo viag- avete eretto un sotoba8 alto se-
gio che hanno compiuto molte volte, da Sado al Monte Minobu, per fargli dici piedi, iscrivendovi i sette ca-
visita e portargli offerte. […] Parla del potere benefico di vasta portata di ratteri di Nam-myoho-renge-kyo.
Nam-myoho-renge-kyo e assicura i due seguaci che non solo condurrà sul Si dice che quando soffia il vento
cammino della Buddità la persona defunta, ma che anche loro, cioè le per- del nord, i pesci del mare del sud,
sone che hanno offerto il Daimoku, riusciranno a vivere fino a centoventi toccati da esso, sono liberati dal-
anni. Quest’ultimo riferimento alla durata della vita indica semplicemente le loro sofferenze e che, quando
il vento viene da est, gli uccelli
che di certo godranno di una vita lunga, sana e realizzata. Lo scopo essen-
e i cervi delle montagne dell’o-
ziale della pratica buddista è permetterci di vivere pienamente la nostra esi-
vest, toccati da esso, sfuggono al
stenza. Abbracciare la Legge mistica per tutta la vita e condurre la migliore regno degli animali e rinascono
vita possibile; nessuna esistenza può essere più realizzata e soddisfacente di nella corte interna del cielo Tu-
questa. Il Daishonin afferma inoltre che attraverso i benefici della fede nella shita.9 Quanto maggiori saranno
Legge mistica il prete laico Nakaoki e sua moglie si riuniranno ai loro geni- i benefici degli esseri umani che
tori nella Pura Terra del Picco dell’Aquila. si rallegrano davanti a questo so-
Anche in altri scritti egli incoraggia i suoi seguaci assicurando loro che i toba, toccandolo con le mani e
4 membri della famiglia legati alla Legge mistica rimarranno insieme per l’e- contemplandolo con i loro occhi!
Io credo che, per il merito che de-
ternità nella dimensione più profonda della vita. Per esempio scrive: «Senza
riva dall’aver eretto questo soto-
dubbio sia la madre sia il figlio andranno nella Pura Terra del Picco dell’A-
ba, anche i vostri genitori defunti
quila. In quel momento, che grande gioia proveranno nell’incontrarsi! Che stiano illuminando la pura terra
grande gioia!» (Risposta alla santa Konichi, RSND, 2, 907). Oppure: «Se come il sole e la luna nel cielo.
dovesse succederti qualcosa, pensa che i cinque caratteri di Myoho-renge- Inoltre il figlio devoto, la moglie
kyo ti appariranno come la luna che sorge luminosa nella notte scura. In e i figli vivranno fino a centoventi
quella luna saranno visibili il Budda Shakyamuni, i Budda delle dieci di- anni10 e dopo la morte raggiunge-
rezioni e il figlio che ti ha preceduto nella morte» (I figli Puro Forziere e Puro ranno i genitori nella Pura Terra
del Picco dell’Aquila. Ciò è sicuro
Occhio, RSND, 1, 932). E ancora: «Se voi tutti coltivate nel cuore il seme
come il fatto che la luna si riflette
di Myoho-renge-kyo, rinascerete insieme nella terra di Myoho-renge-kyo.
nell’acqua limpida e che un tam-
Che grande gioia proverete quando vi ritroverete tutti e tre [madre, padre buro produce un suono quando
viene colpito. Se erigerete dei so-
7) Mille ri: qui significa una grande distanza.
8) Sotoba, traslitterazione giapponese della parola sanscrita stupa, cappella o tabernacolo ove erano ripo- toba nel futuro, assicuratevi che
ste le reliquie di Shakyamuni o di altri santi. In Giappone il sotoba è una tavoletta tombale con citazioni vi sia iscritto il Daimoku del Sutra
dai sutra e il nome postumo del defunto, tenuta accanto alla tomba durante le funzioni commemorative. del Loto».
9) Cielo Tushita o Cielo di Soddisfazione. Nell’antica cosmologia indiana e buddista, era il quarto
dei sei cieli del mondo del desiderio.
10) Secondo la tradizione buddista, centoventi anni è la durata massima della vita degli esseri umani.

39
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

e figlio] fianco a fianco!» (Risposta alla madre di Ueno, RSND, 1, 953).


Terra della Luce Tranquilla: La ter-
Se abbracciamo la nostra missione di Bodhisattva della Terra e dedichia-
ra del Budda, libera dall’imperma-
nenza e dalle impurità. In molti su- mo la vita a kosen-rufu potremo manifestare la condizione vitale della Bud-
tra, il mondo di saha in cui vivono dità in questa esistenza e affrontare la morte senza paura; dimoreremo poi
gli esseri umani è descritto come
nel mondo di Buddità dell’universo, che nel Buddismo del Daishonin è
una terra impura, piena di illusioni
e sofferenza, mentre la terra del spesso chiamato “la Pura Terra del Picco dell’Aquila”. Essa rappresenta la
Budda è descritta come una terra “casa” eterna della vita, il regno eterno dei compagni e delle compagne di
pura e completamente separata fede della Legge mistica sin dal tempo senza inizio. Qui, nella dimensione
dal mondo di saha. Invece il Sutra
del Loto rivela che il mondo di saha più profonda della vita, ci riuniremo ai nostri familiari, ai nostri cari, agli
è la terra del Budda, o Terra del- amici e ai compagni di fede defunti.
la Luce Eternamente Tranquilla, e L’espressione “andare nella Pura Terra del Picco dell’Aquila” però non signi-
spiega che la natura di una terra è
determinata dalla mente dei suoi fica viaggiare fino a un qualche lontano paradiso ultraterreno, come la Pura
abitanti. Terra di Perfetta Beatitudine situata a ovest di cui parla la scuola Nembutsu;
significa semplicemente che la nostra vita si fonde con la Buddità dell’universo
eterno, senza tempo, ed entra in una condizione di assoluta libertà e assenza di
vincoli. Con questa solida Buddità dentro di noi possiamo scegliere di rinasce-
re nuovamente insieme ai nostri maestri, ai compagni e alle compagne di fede
in un mondo travagliato, per condurre all’Illuminazione gli altri esseri viventi
che soffrono. Naturalmente lo scopo della nostra pratica buddista è diventare
felici in questa esistenza, ma è anche ottenere uno stato di pace interiore e di
tranquillità che rimanga indistruttibile nelle tre esistenze di passato, presente
e futuro. Perciò è importante perseverare nei nostri sforzi pieni di intensità
e gioia, qui e ora, per far progredire il movimento di kosen-rufu basato sulla
Legge mistica, impegnandoci per la felicità nostra e altrui e per la sicurezza e
la pace della società. Dobbiamo stabilire saldamente la condizione di Buddità
dentro la nostra vita. Allora, ovunque ci troveremo, lì sarà la Terra della Luce
Tranquilla che trascende la vita e la morte. […]

Una rete umanistica basata su un autentico rispetto per le altre persone


Questa lettera descrive anche il consolidarsi delle buone relazioni e del lega-
me di maestro e discepolo fra il Daishonin e due generazioni della famiglia
Nakaoki di Sado. Il Daishonin creò buone relazioni con molte persone, segua-
ci e non, in varie zone del Giappone, relazioni basate sul Sutra del Loto.
5 Per riuscire a creare e a espandere sempre di più queste connessioni basate
sulla massima considerazione per la vita occorre credere nella natura di
Budda propria e altrui e rispettare tutte le persone: ciò costituisce l’essenza
fondamentale della nostra pratica buddista.
I legami umani positivi e la relazione maestro-discepolo sono fattori indi-
spensabili per guidare gli esseri umani all’Illuminazione nell’Ultimo gior-
no della Legge. Rispettando ogni individuo abbiamo costruito una rete de-
dicata al bene, una vera alleanza umanistica, la cui crescita ha contribuito
immensamente a far emergere la bontà e l’umanità delle persone.

40 || buddismo e società | 207 || studio | lo studio di aprile


Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

Queste onde concentriche che si allargano, questa reazione a catena in cui una
persona ne ispira un’altra, contribuiranno a elevare la condizione spirituale del-
la gente, a cambiare in meglio la società, a portare pace e sicurezza nel paese e
infine a trasformare il destino di tutta l’umanità. Makiguchi descriveva il pro-
cesso di elevazione della nostra umanità come una trasformazione della nostra
5
esistenza da dipendente a indipendente, fino a diventare una vita contributiva.
Sperava che ogni persona sperimentasse tale evoluzione per giungere infine a
condurre una vita in cui ci si impegna per la propria e l’altrui felicità.
La religione dovrebbe evolvere in modo simile, abbandonando forme che
creano dipendenza per diventare un insegnamento di indipendenza e in-
fine una religione che chiama al contributo attivo al benessere di tutte le
persone. Oggi l’umanità ha un disperato bisogno di una filosofia che pro-
muova legami positivi capaci di alimentare la bontà innata degli individui.
Il mio maestro Josei Toda ripeteva spesso che poiché la civiltà materialisti-
ca era giunta a un punto morto, la religione avrebbe svolto un ruolo sempre
maggiore come base fondamentale della felicità umana. Le teorie astratte,
le superstizioni o il coltivare valori morali non sarebbero più bastati: solo
una religione o una filosofia viva avrebbe funzionato.
Abbiamo bisogno di un insegnamento o di una filosofia che sia parte attiva
e integrante della nostra vita. Toda proclamò che i tempi richiedevano l’inse-
6
gnamento della rivoluzione umana, la trasformazione interiore individuale del
Buddismo di Nichiren. Sempre di più il nodo centrale diventerà quanto una
filosofia abbia la capacità di rafforzarci o indebolirci spiritualmente, quanto
alimenti la nostra bontà o la nostra negatività innata, se promuova la saggezza
o l’ignoranza. Le persone anelano a una filosofia pratica e umanistica che le
metta in grado di condurre una buona vita. Io sostengo che una filosofia basa-
ta sul rispetto fondamentale di tutte le persone, che sviluppi unità e collabora-
zione costruendo una rete di compassione, coraggio e saggezza, potrà creare
un valore autenticamente positivo per l’umanità nel ventunesimo secolo.
Se non realizziamo una solida rete di persone unite nella suprema causa
del bene – la felicità di tutta l’umanità – permarranno egoismo e divisione,
e il mondo rimarrà avvolto nell’oscurità della confusione e del caos.
Il potere fondamentale risiede in noi esseri umani. Abbiamo il potere di
sollevarci e batterci per la felicità dell’umanità, di credere in un domani
luminoso e pieno di speranza e di crearlo.
Sempre più persone nel mondo stanno ricercando la filosofia del Buddismo
di Nichiren, l’essenza del Sutra del Loto, che fa scaturire il potere più nobile
dell’essere umano. Come membri della Sgi, tutto dipende dal nostro compor- Lo studio del prossimo mese
tamento e dalle nostre azioni di individui che abbracciano la Legge mistica. (testo e audio) sarà pubblicato
Importanti personalità stanno guardando piene di aspettative ai nostri sforzi on line sul sito di Buddismo e società
a partire dal 20 aprile.
per condividere un insegnamento umanistico veramente universale con le
persone di tutto il globo. Il nostro movimento è appena iniziato!

41
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

rubriche /PER I BAMBINI E LE BAMBINE Ispirato alla serie Fari luminosi di speranza, di Daisaku Ikeda

ANTE
TUDI
ERE S
POT brava
UPER Gomma!

IL S
shif shif shiischiff!
Carboncino…
Alla scuola
DI SUPERPOTERI
Gomma e Carboncino
Z Carboncino! sveglia!

assistono a una lezione


Alla scuola dei superpoteri Gomma e
Carboncino sono "C" potere cancellante
e "D" potere disegnante

OOOOHHH aiuto,
la maestra
si è arrabbiata
proprio tanto…

Improvvisamente un grosso drago


irrompe dalla finestra...

shif shif
shif

Dice il presidente Ikeda:


brava
«Il potenziale della vostra mente
Gomma!
è infinito quanto l'universo.
BRAVA! Il modo per portare avanti senza limiti
quel potenziale è lo studio.
Più usate e nutrite la vostra mente,
più essa diventa uno scrigno di tesori
traboccante di ricchezze sconfinate.
Coloro che continuano a imparare
per tutta la vita non sono mai sconfitti».

Il testo integrale di Daisaku Ikeda, scritto e letto, è pubblicato online sul sito di Buddismo e società
(Tratto da Boys and Girls Hope News, il mensile della Soka Gakkai dedicato ai bambini e alle bambine delle scuole elementari,
di luglio 2020)
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

BUDDISMO E SOCIETÀ
| per la pace, la cultura e l'educazione

LE NUOVE FORME DI ABBONAMENTO UNICO


Mensile dell’Istituto Buddista
Italiano Soka Gakkai
numero 207 - aprile 2021 IL NUOVO RINASCIMENTO + BUDDISMO E SOCIETÀ
Direttore Alberto Aprea
CARTACEO E DIGITALE
Direttrice editoriale Anna Conti 43,00 euro annuale | 21,50 euro semestrale
Direttrice responsabile Maria Lucia De Luca
In redazione Marina Marrazzi
Con l’abbonamento si potrà usufruire de Il Nuovo rinascimento settimanale digitale,
Progetto grafico editoriale di Buddismo e società mensile cartaceo e digitale e di NR selezione mensile cartacea, una raccolta
Cristina Canestrelli e Sabrina Taddei
di contenuti già pubblicati nelle quattro edizioni settimanali digitali de Il Nuovo rinascimento
Hanno contribuito a questo numero:
Modalità di pagamento:
Speciale > bollettino di C/C postale 1051473393 intestato a
Stella Bianchi, Roberto Carvelli, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai Periodici, Via di Bellagio 2/e 50141 Firenze
Giovanna Ferrara, Rossella Maci,
Manuela Vigorita, Lucrezia Petrucci, > bonifico bancario intestato a Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai Periodici
Simona Caleo, Matteo Marsili, IBAN IT61Y0760102800001051473393
Silvia Sperandio > con carte di credito o PayPal all’indirizzo servizi.sgi-italia.org/abbonamenti
Obiettivo. I princìpi del Buddismo > in tutti i negozi Esperia
A cura di Lorenzo di Nardi
Obiettivo. Le parole del Buddismo
A cura di Marta Bonomo e Gianna Mazzini IL NUOVO RINASCIMENTO + BUDDISMO E SOCIETÀ
Le avventure di Gomma e Carboncino
Ideazione: Debora Petrocelli SOLO DIGITALE
illustrazioni: Francesca Proietti Sorbini 32,00 euro annuale | 16,00 euro semestrale
Traduzioni Con l’abbonamento si potrà usufruire de Il Nuovo rinascimento settimanale digitale,
pp. 4-9, pp. 32-41: Marialuisa Cellerino;
di Buddismo e società mensile digitale e di NR selezione mensile digitale
p. 42: Maria Francesca Villani
Modalità di pagamento:
Progetto grafico e impaginazione
Cristina Canestrelli Per la versione digitale il pagamento sarà possibile solo tramite Carta di credito o PayPal
accedendo al portale abbonamenti all’indirizzo servizi.sgi-italia.org/abbonamenti
Illustrazioni
p. 27: Valeria Gasparrini
REGISTRAZIONE AL PORTALE ABBONAMENTI
Foto
p. 4: Pixabay; Per accedere alle riviste digitali sui siti buddismoesocieta.org e ilnuovorinascimento.org
p. 8: Seikyo Press o sulla app gratuita SGI ITALIA è necessario registrarsi al portale abbonamenti all’indirizzo
Revisione dei testi servizi.sgi-italia.org/abbonamenti
Paolo Napoli

Correzione di bozze
Per i giovani fino a 21 anni è previsto uno sconto del 30% per acquisti con carta di credito
Antonio Andronico, Laura Arduini,
Monica Berardi, Michela Berti, o PayPal su servizi.sgi-italia.org/abbonamenti
Marcella Candido, Carla Celani, Abbonamenti esteri
Alessandra Chirivino, Maya Costantini,
Daniela Emili, Chiara Gonnella, Maggiori informazioni all’indirizzo servizi.sgi-italia.org/abbonamenti
Francesca Maresi, Alessandra Scifo, Contatti per informazioni sugli abbonamenti:
Thalia Skerlj, Federica Tagliani,
Letizia Vitagliani, Simona Vitale
> tramite il form di contatto sul portale abbonamenti servizi.sgi-italia.org/abbonamenti
> chiamando lo 055 4269900 il martedì e il giovedì dalle 11:00 alle 14:00
Redazione: Via Tiburtina 1321 > inviando un fax allo 055 4269865
00131 Roma tel. 06.872861
Finito di stampare
nel mese di marzo 2021 LE OFFERTE PER KOSEN-RUFU
presso la tipografia Conti Tipocolor,
Calenzano, Firenze
Le offerte (erogazioni liberali) per kosen-rufu possono essere effettuate con le seguenti modalità:
Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione
Iscritto al n. 3506 dei registri della stampa > bollettino di conto corrente postale sul c/c 21391503
del tribunale di Firenze l’8-10-1986
intestato a Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai – Firenze
buddismoesocieta.org Causale: Erogazione liberale art. 17 L. 130 del 28/06/2016; codice membro
buddismo-e-societa@sgi-italia.org > bonifico bancario intestato a Istituto Buddista ItalianoSoka Gakkai – Firenze.
www.facebook.com/buddismoesocieta
IBAN IT42S0760102800000021391503
Causale: Erogazione liberale art. 17 L. 130 del 28/06/2016; codice membro
> carta di credito all’indirizzo servizi.sgi-italia.org/aderenti

Nota bene: Le OFFERTE e gli ABBONAMENTI hanno numeri di conto corrente postale
L'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai tratta i dati
personali degli abbonati nel pieno rispetto della normativa
e IBAN DIVERSI.
vigente. Maggiori informazioni sono reperibili sul sito web
https://www.sgi-italia.org.
Rivista in formato PDF riservata a Marianna Rossi. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.

«L’ambiente
è paragonabile
all’ombra
e la vita al corpo.
Senza il corpo
non può esserci l’ombra
e senza vita
non c’è ambiente.
Inoltre, la vita
è modellata
dall’ambiente»
(Nichiren Daishonin)
2 000026 012078

euro 4,50

Potrebbero piacerti anche