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Non possiamo saperlo

Non possiamo saperlo. Nessuno l 'ha detto.


Forse la non c'e alero che una rete sfondata,
Quattro sedie spagliate e una vecchia ciabatta
Rosicchiata dai topi. C'e caso che Dio sia un topo
E che scappi a nascondersi appena arriviamo.
E c'e caso che invece sia la vecchia ciabatta
Rosicchiata e consunta. Non possiamo sapere.

Forse Dio ha pa ura di noi e scappera, e a lungo


Noi dovremo chi amarlo e chiamarlo coi nomi piú dolci
Per indurlo a tornare. Da un punto lan tano
Della stanza lui ci fissera immobile.

Forse Dio e piccolo come un granello di polvere,


E potremo vederlo soltanto col microscopio ,
Minuscola ombra azzurra sul vetrino, minuscola
Ala nera perd ura nella norte del microscopio ,
E noi la in piedi, muti, sospesi a guardare.
Forse Dio e grande come il mare, e spumeggia e tuona.

Forse Dio e freddo come il vento d'inverno,


Forse ulula e romba come un rum ore assordante,
E dovrem o portar e le maní alle orecchie,
Agghiacciati e tremanti, rimpiatt endoci al suolo.
Non possiamo sapere com'e Dio. E di tu tte le cose
Che vorremmo sapere, e la sola veramente essen ziale.

Forse Dio e noioso , noioso come la pioggia ,


E que! suo paradiso e una noia mortale.

Forse Dio ha gli occhiali neri, una sciarpa di seta,


Due volpini al guin zaglio. Forse ha le ghette,
Sta seduto in un angolo e non dice parola.
Forse ha i capelli tinti, ha una radio a transistor,
E si abbronza le gambe sul tetto d'un grattacielo.
Non possiamo sapere. essuno sa niente.
Forse appena arrivati ci m anda allo spaccio
A comprargli del pane e salame ed un fiasco di vino.

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