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Review Ta b a c c o l o g i a 4 / 2 0 0 5

Interazioni tra fumo


di tabacco e farmaci
Interactions between tobacco smoke and drugs
Vincenzo Zagà, Marco Mura, Sonia Tripodi, Alberto Argiolas, Mario De Bernardi di Valserra

Riassunto
Il fumo di tabacco può modificare l’attività e la tossicità dei farmaci, attraverso interazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche
a vari livelli del metabolismo. La presente rassegna prende in esame le interazioni clinicamente significative. Il fumo infatti deter-
mina modificazioni della biodisponibilità sistemica e d’organo di molti farmaci, fra cui teofillina, insulina, propossifene, diazepam,
propranololo e contraccettivi orali. Pertanto, in pazienti fumatori che fanno uso di questi farmaci i dosaggi vanno attentamente
aggiustati e l’astensione dal fumo va particolarmente incoraggiata.

Parole chiave: fumo di tabacco, interazioni farmacologiche, farmacocinetica, farmacodinamica, citocromi.

Abstract
Tobacco smoke can modify the activity and toxicity of drugs through both pharmacokinetic and pharmacodynamic interactions
at different levels of the metabolism. In this review the clinically significative interactions are discussed. Tobacco smoke causes
changes of systemic and organ-specific bioavailability of teophyllines, insulin, propoxyphene, diazepam, propranolol and oral
contraceptives. Consequently, in smoker patients who use these drugs the dose should be carefully adjusted and abstention
from smoke should be particularly encouraged.

Keywords: tobacco smoke, pharmacological interactions, pharmacokinetic, pharmacodynamics, cytochromes.

Introduzione
popolazione di pazienti seguiti ambula- xenobiotico, che può essere rappresen-
L’uso di tabacco, il consumo di bevande torialmente con turbe psichiatriche, il tato da un solvente organico, da un
alcoliche e particolari abitudini alimen- 52% fumava rispetto al 30-33% di una metallo pesante, da un altro farmaco o
tari possono modificare l’attività e la tos- popolazione generale di controllo (28). dal fumo di tabacco (29).
sicità dei farmaci. Nella popolazione Tra questo 52%, i pazienti schizofrenici e Il fumo di sigaretta può alterare la bio-
tabacco-dipendente occorre distinguere con stato maniacale fumavano rispettiva- disponibilità del farmaco o modificare la
le interazioni tra organismo e farmaci da mente nell’88% e nel 70% dei casi; la stes- risposta attesa del paziente al farmaco.
una parte e sostanze contenute nel sa elevatissima prevalenza veniva rileva- Le interazioni che ne derivano possono
fumo e medicamenti dall’altra. ta indipendentemente dall’età, sesso e ridurre l’efficacia della terapia e renderne
Le interazioni tra fumo di tabacco e far- stato socio-economico di questi pazienti. più imprevedibili gli effetti.
maci possono rivestire una particolare Le interazioni farmacologiche posso-
importanza nei pazienti “polimedicati”, Meccanismi di interazione no essere farmacocinetiche o farmacodi-
specialmente nei soggetti con patologie fumo-farmaci namiche; i due tipi non si escludono a
cardiorespiratorie e psichiatriche. In par- Un’interazione farmacologica si verifica vicenda.
ticolare i pazienti psichiatrici, spesso in quando gli effetti farmacologici di un far- La farmacocinetica studia le variazioni
trattamento con più farmaci, sono noto- maco sono modificati, nell’intensità o nel tempo di un farmaco nei vari com-
riamente forti fumatori. Infatti, da uno nella durata, dalla precedente o conco- partimenti dell’organismo: la cinetica di
studio statunitense, è emerso che in una mitante somministrazione di un altro un farmaco è quindi la sorte che esso

Vincenzo Zagà Marco Mura Sonia Tripodi, Mario De Bernardi Alberto Argiolas
Coordinatore Centri Antifumo, Presidio Dipartimento di Medicina Interna, di Valserra Direttore Farmacia - AFM Bologna
di Pneumotisiologia, Azienda USL Città Università di Roma “Tor Vergata” L.U.de.S. - Libera Università degli Studi
di Bologna, SITAB di Scienze Umane e Tecnologiche
Paradiso, Svizzera

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subisce nell’organismo per intervento di come legno, carbone, oli non raffinati, Alla base delle interazioni farmacologi-
diversi processi quali: l’assorbimento, la benzina e tabacco. Essi sono abbondan- che del fumo di tabacco vi è dunque soprat-
diffusione, il metabolismo e l’eliminazio- temente presenti nel fumo di sigaretta, e tutto l’induzione dei citocromi epatici. Esiste
ne. Ciascun processo può apportare sono potenti induttori degli enzimi epa- comunque una variabilità inter-individuale
delle modificazioni che si misurano tici, agendo su alcune glucuronil-transfe- d’origine genetica (esistono dei soggetti
mediante parametri specifici, tra cui: l’e- rasi con modificazioni sia del metaboli- metabolizzatori lenti e rapidi). Alcune indu-
mivita (T1/2) e la concentrazione massi- smo di farmaci, sia con produzione di zioni enzimatiche non sono state riscontra-
male (Cmax). Queste modificazioni hanno sostanze cancerogene. te con le gomme a base di nicotina.
talora delle conseguenze terapeutiche I PAH, fra i quali il benzopirene, l’antra-
importanti. I fattori suscettibili di influen- cene e il fenantrene, sono largamente La Tabella 1 illustra i componenti del
zare la cinetica dei farmaci sono: il pH e la responsabili dell’aumentato metaboli- fumo di tabacco identificati come indut-
velocità di transito per l’assorbimento, le smo dei farmaci, grazie all’induzione di tori dei sistemi enzimatici.
variazioni del volume di distribuzione, la enzimi microsomiali epatici e in modo
concentrazione delle proteine plasmati- particolare di citocromi quali: 1A1, 1A2, COMPONENTI DEL FUMO DI SIGARETTA IN GRADO
che, l’attività dei citocromi P450 sul meta- 2E1 e soprattutto P450. DI STIMOLARE I SISTEMI ENZIMATICI

bolismo e la funzionalità renale. Il fumo di sigaretta, inoltre, determina Rilevante effetto di induzione
Idrocarburi aromatici policiclici
La farmacodinamica studia invece il un aumento della concentrazione dell’i- 3,4-benzopirene
meccanismo d’azione dei farmaci nell’or- soenzima CYP1A2, responsabile dell’atti- 3,4-benzofluorene
antracene
ganismo e gli effetti, desiderabili o inde- vazione di alcuni agenti cancerogeni e del
fluorantrene
siderabili. Le modificazioni farmacodina- metabolismo di molti farmaci, tra cui la benzoantracene
miche sono legate agli effetti propri delle teofillina e la tacrina; di conseguenza nei crisene
molecole. fumatori sono spesso richiesti dosaggi più Minore effetto di induzione
nicotina
alti di questi farmaci, rispetto ai non fuma- cadmio
tori, per ottenere lo stesso effetto.
1/ Effetti dei alcuni pesticidi (soprattutto i polialogenati)

componenti La Nicotina
Gli effetti vasocostrittori della nicotina
del fumo di tabacco sono stati implicati nel ritardato assorbi-
2/Tabacco
sulla farmacocinetica mento di farmaci somministrati per via e interazioni
transcutanea (31). La nicotina è princi-
I componenti del fumo di sigaretta sono palmente metabolizzata in cotinina nel medicamentose
suscettibili d’interagire con l’attività enzi- fegato, per azione del citocromo 2A6.
matica responsabile del metabolismo Questo metabolismo è auto-inducibile. Le interazioni medicamentose farmaco-
dei farmaci. Una parte del fumo di tabac- Negli animali di laboratorio (ratti) è dinamiche provocate dal fumo sono
co è infatti assorbito e si ritrova nel san- stato ugualmente dimostrato un effetto spesso il frutto di osservazioni cliniche
gue e nel fegato, sede di tali attività enzi- induttore della nicotina sui citocromi isolate o di inchieste epidemiologiche.
matiche. 2B1/2B2, e 2A1/2A2, ma in maniera Esse sono essenzialmente legate agli
Il fumo di sigaretta è composto per il meno intensa. effetti della nicotina, in particolare car-
95% da una fase gassosa contenente più diovascolari, in seguito all’attivazione
di 500 composti (CO2, CO, acido cianidri- Ossido di carbonio centrale e periferica del sistema simpati-
co, ossido nitrico, benzene, ammoniaca, L’inibizione dei citocromi da parte del- co, con liberazione di catecolamine. Ciò
radicali liberi, polonio210, etc.) e per il 5% l’ossido di carbonio è stata dimostrata in ha per conseguenza un aumento del
da una fase corpuscolata costituita da studi in vitro. L’effetto è dose-dipenden- ritmo cardiaco e della pressione arterio-
più di 3.500 composti (30, 31). Tra questi te, diretto e selettivo. L’ossido di carbonio sa. Si osserva inoltre una vasocostrizione
ultimi vi sono composti idrosolubili, tra non sembra invece inattivare i citocromi coronarica e cutanea, così come un
cui nicotina e altri alcaloidi, ed una fase 1A2 e 2E1. aumento della vigilanza e delle secrezio-
liposolubile o catrame contenente ni gastriche. A livello bronchiale, la nico-
sostanze cancerogene, idrocarburi aro- Metalli pesanti tina è responsabile della prima fase di
matici policiclici (PAH), N-nitrosamine, Fra i metalli pesanti sono state studiate broncocostrizione. Gli studi effettuati da
amine aromatiche e metalli pesanti (cad- soprattutto le interazioni del cadmio, che Hong, Hartiala, Matsumoto e Bonham,
mio, nichel, piombo210, cromo). inibirebbe il citocromo 2E1 ma sarebbe inizialmente su animali da esperimento
senza effetto sul 3A4. Il cadmio, inoltre, come cani e topi, dimostrano infatti che
Idrocarburi aromatici può svolgere un ruolo importante nella la nicotina presente nella componente
policiclici patogenesi dell’enfisema, inibendo la gassosa è il principale agente responsa-
I PAH sono il prodotto della incompleta produzione di procollageno da parte dei bile dell’innesco della I fase di risposta
combustione di sostanze organiche, fibroblasti (34). broncostruttiva al fumo di sigaretta.

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Questa I fase è una fase rapida, indotta fibre non adrenergiche che non colini- tutt’oggi, clinicamente significative
sia da un riflesso colinergico che da un nergiche (e-NANC) del sistema parasim- (Tabella 2). Alcuni studi, infatti, hanno
rilascio di tachichinine, evocate dall’atti- patico (39). messo in evidenza una effettiva riduzio-
vazione delle fibre C vagali broncopol- ne degli effetti del farmaco o la necessità
monari (35, 36,37,38). Un recente studio Quali interazioni fumo- di aumentare le dosi, legate all’aumento
di Matsumoto e Coll. ha inoltre indivi- farmaci sono clinicamente della clearance determinata dal fumo,
duato nei radicali liberi idrossilici (OH) significative? mentre in altri la clearance risultava solo
una potente agente broncostruttritore Solo una dozzina di queste interazioni lievemente influenzata, o del tutto inva-
per stimolazione colinergica sia delle tra fumo e farmaci si sono dimostrate, a riata.

TABELLA 2. INTERAZIONI FARMACOCINETICHE CLINICAMENTE SIGNIFICATIVE TRA FUMO E FARMACI (1)

Farmaco Meccanismo Effetto nei fumatori


il fumo può condurre a ridotte concentrazioni sieriche di t. e a ridotti effetti clinici; l’eliminazione
Teofillina induzione della CYP1A2 di t. è considerevolmente più rapida nei fumatori che nei non fumatori; siccome la teofillina ha un
range terapeutico ridotto, la sua interazione col fumo è di moderata/elevata rilevanza clinica
i fumatori che assumono p. possono avere un’aumentata pressione arteriosa e frequenza cardiaca
aumentato rilascio di
Propranololo rispetto ai non fumatori; il fumo può interferire nell’efficacia del p. nel trattamento dell’angina pectoris;
catecolamine nei fumatori
il fumo inoltre può ridurre l’efficacia del p. nel prevenire l’ictus nei pazienti ipertesi
il fumo incrementa il ritmo di eliminazione della m.;
Mexiletina induzione della CYP2D6
aggiustamenti del dosaggio sono spesso necessari

aumentato legame i fumatori possono richiedere un dosaggio leggerm. più alto rispetto ai non fumatori; i fumatori hanno
Eparina
all’antitrombina III un’emivita più breve e una eliminazione più rapida dell’e. rispetto ai non fumatori

l’efficacia della t. nei fumatori può essere ridotta;


Tacrina induzione della CYP1A2
le concentrazioni medie della t. nei fumatori sono del 67% inferiori

riduzione dell’assorbimento
i diabetici insulino-dipendenti forti fumatori possono richiedere
Insulina dell’i., che può legato
una dose superiore del 15-30% rispetto ai non fumatori
alla vasocostrizione periferica
il fumo di sigaretta può ridurre secondo una metanalisi le concentrazioni sieriche di f.; pazienti fumatori
con contrazioni ventricolari premature, in uno studio, richiedevano dosaggi più alti rispetto ai non fuma-
Flecainide sconosciuto
tori, sebbene il meccanismo di questa interazione sia sconosciuto, è possibile un aumento
del metabolismo epatico della f.
il fumo può causare riduzione dell’effetto analgesico della p.; i fumatori possono richiedere
Pentazocina sconosciuto
un dosaggio maggiore del 40-50% per avere lo stesso effetto
Propossifene sconosciuto nei forti fumatori può essere necessario un dosaggio maggiore per ottenere lo stesso effetto analgesico

aumento del metabolismo secondo alcuni, ma non tutti gli studi, sono state rilevate nei fumatori
Antidepressivi triciclici
epatico concentrazioni sieriche di a.t. minori

i fumatori possono necessitare di dosaggi maggiori di b.


Benzodiazepine sconosciuto
per avere gli stessi effetti sedativi

aumento del metabolismo


Estradiolo
verso metaboliti meno attivi

Interazioni farmacocinetiche Le interazioni farmacocinetiche Antipirina


Le interazioni farmacocinetiche riguar- comprendono quindi cambiamenti E’ stato studiato l’effetto del fumo di siga-
dano quei farmaci che alterano l’assorbi- nell’assorbimento gastrointestinale, retta sulla farmacocinetica dell’antipirina
mento, la distribuzione, il metabolismo o nel legame alle proteine plasmatiche, in 63 donne sane: si è osservata in effetti
l’eliminazione di altri farmaci, potendo nel metabolismo e nell’escrezione uri- una riduzione significativa dell’emivita e
causare un’alterata risposta. naria (1). un aumento della clearance del farmaco

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nelle fumatrici che non fanno uso di con- Corticosteroidi clearance plasmatica della flecainide,
traccettivi, rispetto ai controlli, mentre L’azione del fumo di tabacco sui cortico- essendo perciò necessari maggiori
l’effetto del fumo viene antagonizzato ed steroidi quali desametasone, prednisone dosaggi del farmaco per raggiungere la
annullato dal contemporaneo uso di e prednisolone è stata fatta oggetto stessa concentrazione plasmatica allo
contraccettivi, che riporta l’emivita e la ancora di pochi studi. Al momento non steady state. Sono pertanto richiesti
clearance ai valori dei controlli (18). sono state rilevate alterazioni significati- dosaggi più elevati per stabilire una sop-
ve della biodisponibilità sistemica e della pressione ottimale delle contrazioni ven-
Benzodiazepine e Clorpromazina clearance dei corticosteroidi nei fumato- tricolari premature. Anche se il meccani-
I forti fumatori mostrano una minore ri rispetto ai non fumatori (43). smo di questa interazione è sconosciuto,
sedazione rispetto ai non fumatori, ma un aumento del metabolismo epatico è
non è stato ancora definito se questo Eparina possibile, mentre secondo Conrad e
effetto sia dovuto ad una alterazione far- Il fumo di sigaretta è causa di una clea- Ober l’assorbimento del farmaco sareb-
macocinetica o ad una alterata risposta rance più rapida dell’eparina, probabil- be normale (10).
d’organo (1). Nei fumatori, infatti, viene mente dovuta ad un’attivazione fumo-
riscontrata un’aumentata clearance del- indotta dei processi trombotici con Fenacetina e Paracetamolo
l’alprazolam, lorazepam, oxazepam, dia- aumentato legame dell’eparina all’anti- In uno studio effettuato su 36 soggetti
zepam e demetil-diazepam, una diminu- trombina III. Tale effetto può determinare fumatori sani, il fumo ha dimostrato di
zione delle concentrazioni plasmatiche la necessità di un modesto incremento aumentare significativamente la clearan-
della clorpromazina e clozapina, mentre del dosaggio di eparina nei pazienti ce della fenacetina somministrata per via
il clordiazepossido non risulta influenza- fumatori (4). orale, agendo sull’isoenzima CYP1A2. I
to dal fumo (2). Il fumo probabilmente soggetti esposti al fumo passivo mostra-
agisce stimolando il sistema nervoso Estrogeni vano poi una clearance intermedia tra
centrale, piuttosto che accelerando il Il fumo di tabacco porta ad un aumen- quella dei controlli non fumatori e dei
metabolismo o riducendo le concentra- to della trasformazione ossidativa soggetti fumatori (17).
zioni di questi farmaci nel cervello. degli estrogeni nell’uomo; l’estradiolo
Ancora una volta il clinico dovrebbe viene così ossidato ad estrone. E’ stato Diuretici
comunque essere consapevole del fatto dimostrato che il fumo di tabacco E’ stato dimostrato che il fumo inibisce la
che possono essere richiesti maggiori accresce la 2-idrossilazione di circa il diuresi, interferendo sull’azione dei far-
dosaggi nei pazienti che fumano per 50% (33). L’effetto antiprogestinico del maci diuretici come la furosemide. Tale
ottenere gli stessi effetti sedativi dei fumo può in parte spiegare la minore effetto è mediato dalla nicotina, che
pazienti non fumatori (1). incidenza di cancro endometriale, l’au- aumenta la secrezione di ormone anti-
mentata osteoporosi e la più precoce diuretico dalla ghiandola pituitaria
Antidepressivi e analettici menopausa osservata nelle fumatrici posteriore (40).
L’induzione degli enzimi epatici determi- (6). In particolare il fumo di tabacco
na un aumento del metabolismo e una sembra annullare i benefici effetti del H2-antagonisti dell’istamina
diminuzione delle concentrazioni pla- trattamento con estrogeni nelle donne Il fumo determina un ritardo di guarigio-
smatiche di imipramina, clomipramina, in postmenopausa (47, 48). In uno stu- ne dell’ulcera duodenale, interferendo
fluvoxamina e trazodone. L’effetto del dio multicentrico condotto su 2.873 con la terapia medica antiulcerosa (41). I
fumo sulle concentrazioni plasmatiche donne (età media 62 anni), l’uso di pazienti fumatori quindi possono così
dell’amitriptilina e della nortriptilina è estrogeni non è stato in grado di pro- non avere tutti i benefici della terapia
variabile. Il bupropione non mostra inve- teggere dalle fratture d’anca le donne con H2-antagonisti ed essere più esposti
ce di essere influenzato dal fumo. Il fumo che fumavano (rapporto di rischio con alle recidive (42).
è associato inoltre ad un’aumentata clea- l’uso di estrogeni: 1,26; limiti confiden-
rance di tiotixene, flufenazina, aloperido- ziali 95% 0,29-5,45), ma ha svolto inve- Insulina
lo e olanzapina (2). ce un effetto protettivo nelle non I pazienti insulino-dipendenti e fumatori,
fumatrici (rapporto di rischio corretto secondo uno studio clinico (11), possono
Clorochina per l’uso attuale o in passato di estro- necessitare di dosi più alte di insulina,
Questo farmaco antimalarico, come geni: 0,37; limiti confidenziali 95% pari al 15-30% in più rispetto ai soggetti
dimostrato da studi sperimentali in vitro 0,19-0,75) (47). non fumatori. Ciò può essere dovuto alla
ed in vivo, è metabolizzato attraverso vasocostrizione periferica indotta dalla
sistemi enzimatici che utilizzano il cito- Flecainide nicotina, che nei soggetti sani può dura-
cromo P450. Il fumo di tabacco, mediante Sulla base di una metanalisi di 7 studi far- re da pochi minuti a oltre un’ora. Tuttavia,
l’azione del benzopirene, cadmio e CO, macocinetici e 5 trial multicentrici è stato benché la vasocostrizione possa rallen-
può interferire col metabolismo della clo- dimostrato che il fumo di sigaretta può tarne l’assorbimento dopo somministra-
rochina attraverso varie vie, riducendo la ridurre le concentrazioni sieriche della zione sottocutanea, essa non dovrebbe
concentrazione di farmaco attivo (6, 46). flecainide (9). Il fumo infatti aumenta la ridurre la quantità totale assorbita, in

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quanto l’insulina ha una biodisponibilità Propossifene normalizza con l’astensione dal fumo per
del 100%. Il meccanismo sottostante In uno studio degli anni ’70 fu dimostra- almeno una settimana (19,20,21).
all’aumentato fabbisogno di insulina nei ta la minore efficacia analgesica del pro- Anche la marcatura dei globuli rossi e
fumatori non è quindi ancora chiaro. possifene nei forti fumatori rispetto ai delle proteine plasmatiche da parte del
In un altro studio effettuato su 96 non fumatori (13). Tc99m può essere ridotta dal fumo di
pazienti diabetici non furono trovate In un altro studio, però, non sono state sigaretta. L’effetto del fumo di tabacco su
differenze significative nella glicemia e osservate differenze significative nelle questo radiofarmaco può essere diretto
nella concentrazione di emoglobina concentrazioni plasmatiche del farmaco o indiretto e può essere dovuto ad ossi-
A1c tra soggetti insulino-dipendenti tra fumatori e non fumatori (14). E’ anche dazione dello ione stagno, a possibili
fumatori e non fumatori (12). Nono- possibile che i fumatori presentino una danni causati nella membrana plasmati-
stante questi equivoci risultati, il clinico diminuita tolleranza al dolore, mentre ca, od ad una possibile azione chelante
dovrebbe comunque tenere in conside- Jusko ha suggerito che il meccanismo sugli ioni stagno e/o pertecnectato (22).
razione il fumo come un fattore di responsabile della minore efficacia del
instabilità metabolica nei pazienti propossifene nei fumatori sia l’aumentata Teofillina
suscettibili, tale da rendere necessari biotrasformazione (15). Può quindi essere Numerosi studi hanno dimostrato che la
aggiustamenti nel dosaggio della insu- appropriato evitarne l’uso nei fumatori. teofillina è eliminata più rapidamente
lina (1). nei fumatori che nei non-fumatori (1). Il
Ropivacaina fumo riduce l’emivita della teofillina e ne
Mexilitina Il fumo di tabacco aumenta l’escrezione aumenta la clearance totale. Inoltre,
La mexilitina è un agente antiaritmico di della 3-OH-ropivocaina nelle urine, pro- come abbiamo già visto, il fumo determi-
classe Ib rapidamente e completamente babilmente a causa dell’induzione del na un aumento della concentrazione del-
assorbito dopo somministrazione orale, citocromo CYP1A2, che ne media il l’isoenzima CYP1A2, responsabile del
con una biodisponibilità del 90% circa. metabolismo, e diminuisce l’escrezione metabolismo della teofillina. Di conse-
Per il 70% è legata alle proteine plasma- del metabolita (S)-2-6-pipecoloxilidide, guenza, le concentrazioni ematiche della
tiche e viene eliminata lentamente nel- la cui formazione dipende dall’isoenzima teofillina sono significativamente ridotte
l’uomo, con una emivita di 10 ore. CYP3A4. Tuttavia non sono state osserva- nei fumatori, a causa dell’aumento della
Il fumo di sigaretta, come la rifampici- te differenze nella clearance plasmatica e clearance corporea.
na e la fenitoina, aumenta significativa- nell’emivita del farmaco tra fumatori e Le teofillina, come noto, ha una fine-
mente il tasso di eliminazione della non fumatori (16). Questi risultati sem- stra terapeutica ridotta (5-20 μg/ml), e
mexilitina, inducendo l’attività del cito- brano però confermare l’ipotesi di un quando si smette di fumare improvvisa-
cromo P450 e CYP2D6 (8). aumento selettivo del metabolismo dei mente, può essere necessaria una ridu-
farmaci da parte del fumo e dell’esisten- zione dei dosaggi della teofillina per evi-
Pentazocina za di una specificità nell’induzione dei tarne gli effetti tossici. Inoltre, dal
In uno studio è stata dimostrata l’esistenza diversi isoenzimi del citocromo P450. momento che possono essere necessari
di una interazione tra pentazocina e fumo, da alcuni giorni a diverse settimane
visto che i pazienti fumatori richiedevano Tacrina prima che gli effetti dell’induzione enzi-
dosaggi più alti del farmaco per ottenere Il fumo di sigaretta può ridurre considere- matica siano scomparsi (a seconda del
lo stesso effetto analgesico. Tuttavia nell’u- volmente le concentrazioni plasmatiche numero di sigarette che venivano fuma-
so clinico del farmaco questa interazione è della tacrina. In uno studio, nei fumatori la te giornalmente), questo effetto può
passata inosservata e sarebbe quindi clini- concentrazione dei metaboliti della tacrina essere osservato diverso tempo dopo la
camente non significativa (2). nelle urine era circa 3 volte maggiore che cessazione del fumo.
nei non fumatori, mentre le concentrazioni In uno studio è stato dimostrato che le
Propranololo plasmatiche del farmaco erano circa un reazioni avverse alla teofillina erano
I livelli allo steady state del farmaco sono terzo di quelle nei non fumatori e l’emivita meno frequenti nei moderati fumatori
inferiori nei fumatori rispetto ai non era del 50% più breve. I fumatori possono (11%) e nei forti fumatori (7%) che nei
fumatori. La clearance del farmaco, infat- quindi necessitare di dosaggi maggiori di non-fumatori (13%), a causa delle ridotte
ti, è significativamente maggiore nei tacrina rispetto ai non fumatori (1). concentrazioni ematiche di teofillina
fumatori; la differenza decresce però osservate nei soggetti fumatori. Questo
all’aumentare dell’età. Tc99m-DTPA fenomeno era più evidente nei soggetti
Il fumo di sigaretta associato al pro- Nei fumatori senza significativa ostruzio- fumatori giovani, probabilmente perché
pranololo è una combinazione azzarda- ne delle vie aeree la clearance del Tc99m- nei soggetti anziani il sistema enzimatico
ta, a causa della diminuzione della fun- DTPA (dietilentriaminopentacetato), uti- epatico ha una efficienza ridotta e una
zionalità cardiaca, dell’aumento della lizzato nelle scintigrafie ventilatorie per completa induzione enzimatica non è
pressione arteriosa e dell’aumento lo studio della permeabilità alveolo- possibile (1). L’incremento delle dosi di
delle resistenze periferiche causati del capillare, risulta aumentata, determinan- teofillina necessarie nei fumatori è varia-
fumo (1). do una diminuzione dell’emivita, che si bile, ma secondo Miller e Hunt i soggetti

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giovani richiedono il doppio della dose, • aumentato rischio di sviluppo e di reci- rischio di infarto miocardico, ictus e
ed una riduzione di 1/3 o 1/4 della dose diva di ulcera peptica, o diminuzione trombosi. In questa popolazione l’abitu-
durante l’astinenza (6-7). Miller ha anche della risposta agli antagonisti dei dine al fumo è spesso particolarmente
osservato che le gomme alla nicotina recettori H2; secondo Lam il sucralfato, ben radicata, e le forti fumatrici sono
non hanno effetto sulla clearance della che non risente degli effetti avversi del almeno il doppio rispetto alle età più
teofillina, suggerendo ancora una volta fumo, andrebbe quindi preferito nei giovani; tuttavia il grado di prevenzione
che i principali induttori enzimatici sono fumatori (27). Questo studio, peraltro, è di malattia ischemica ottenuto con la
i PAH. Anche il fumo passivo di tabacco, stato severamente criticato in quanto cessazione del tabagismo è notevolmen-
come dimostrato da Mayo, determina un non effettuato in doppio cieco, né con- te elevato (1).
aumento della clearance della teofillina trollato l’effetto placebo; altri studi
in bambini asmatici esposti, rispetto al hanno fallito nel dimostrare un effetto
gruppo di controllo di non esposti (32). superiore del sucralfato sugli altri far-
3/ Conclusioni
maci anti-ulcera; Scopo di questa rassegna era rispondere
Interazioni farmacodinamiche • aumentato rischio di eventi cardiova- al quesito se vi siano interazioni farmaco-
Le interazioni farmacodinamiche riguar- scolari avversi nelle donne che fumano logiche clinicamente rilevanti col fumo di
dano quei farmaci che alterano la rispo- e che assumono contemporaneamente tabacco. La risposta è che, nella maggior
sta attesa o l’azione di altri farmaci. Tali contraccettivi orali, soprattutto nella parte delle situazioni cliniche considera-
interazioni possono coinvolgere farmaci popolazione tra i 35 e i 45 anni (44, 45); te, c’è una evidenza, più o meno consi-
direttamente in competizione per recet- • diminuzione della sedazione da parte stente a seconda dei farmaci considerati,
tori specifici o farmaci che causano cam- delle benzodiazepine, diminuzione di un rischio riconducibile all’interazione
biamenti nei meccanismi fisiologici di dell’analgesia da oppioidi, probabil- col fumo, in particolare con gli idrocarbu-
altri farmaci. mente a causa degli effetti stimolanti ri aromatici policilici, che sono potenti
Le interazioni farmacodinamiche signi- della nicotina; induttori enzimatici. Le evidenze più
ficative tra il fumo di sigaretta e i farmaci • diminuzione dell’efficacia della terapia significative riguardano le teofilline, l’in-
includono: antimalarica nel Lupus cutaneo (46) e sulina, il propossifene, il diazepam e il
• un maggior rischio di eventi cardiaci nei verosimilmente nel trattamento della propranololo. Il fumo quindi può aumen-
fumatori con ipertensione controllata; patologia malarica. tare la clearance del farmaco, diminuirne
• una diminuzione degli effetti terapeuti- l’assorbimento, determinare induzione
ci di alcuni farmaci antipertensivi (β- Nell’interpretazione della letteratura della catena enzimatica dei citocromi, o
bloccanti in particolare) e antianginosi riguardante le interazioni tra fumo e far- talvolta una combinazione di tutti questi
(4); in particolare, secondo uno studio il maci è sempre bene tenere in mente che fattori. La ricaduta clinica nei fumatori
propranololo nei fumatori, oltre che i fumatori rappresentano una popolazio- consiste in un maggior rischio per i
potenzialmente pericoloso, è meno ne differente dai non fumatori, in quanto pazienti in trattamento per patologie car-
efficace nel diminuire la pressione arte- essi tendono a consumare maggiori diovascolari, bronchiali ostruttive, gastri-
riosa di un diuretico tiazidico (23); quantità di caffè, alcol, analgesici, lassati- tico-ulcerose e per le donne che assumo-
secondo un altro studio, gli antagonisti vi e ipnotici rispetto ai non fumatori. Il no contraccettivi orali. Molte potenziali
dell’enzima convertitore dell’angioten- catabolismo della caffeina, per esempio, interazioni restano da studiare. La diffi-
sina sono più efficaci dei‚ β-bloccanti è aumentato del 60-70% per induzione coltà di valutazione nella pratica clinica
nel trattamento dei fumatori con iper- del citocromo 1A2 (30, 31). La caffeine- risiede nel fatto che il comportamento
tensione arteriosa (24); mia può raddoppiare, a parità di consu- individuale nei riguardi della sigaretta è
• possibile interferenza del fumo negli mo di caffè, quando si smette di fumare, molto vario. In pratica, in un paziente
effetti terapeutici del propranololo e questo potrebbe in parte spiegare lo fumatore cronico un qualsiasi trattamen-
anche sull’angina pectoris; il meccani- stato di nervosismo presente quando si to farmacologico può essere avviato in
smo di questa interazione è sconosciu- smette di fumare. I soggetti fumatori, prima battuta con le posologie standard.
to, ma è possibile che i fumatori rag- inoltre, pesano mediamente meno L’adattamento posologico può poi ren-
giungano concentrazioni di carbossie- rispetto ai soggetti non fumatori, per cui dersi necessario in quei pazienti con
moglobina del 5-13% (contro l’1-2% dei è necessario assicurarsi che la posologia patologie a rischio (diabete, cardiopatie,
non fumatori), che possono di per sé farmacologica sia stata adattata all’even- broncopneumopatie ostruttive, uso di
aggravare l’angina (25); da ricordare tuale differente peso dell’ex-fumatore, anticoncezionali, patologie psichiatri-
anche l’interferenza riportata del fumo rispetto a quando era fumatore. Da ulti- che), a causa delle interferenze del fumo
sull’efficacia dell’atenololo e soprattut- mo, è ancora una volta particolarmente di tabacco coi farmaci somministrati cro-
to della nifedipina nel trattamento del- importante sottolineare la necessità da nicamente. I professionisti della salute
l’angina (26); parte del clinico di prevenire o far cessa- devono quindi prestare una attenzione
• aumento delle concentrazioni sieriche re l’abitudine al fumo nelle donne tra i 35 particolare ai pazienti che fumano e sono
delle lipoproteine LDL e del colestero- e i 45 anni che fanno uso di contraccetti- portatori di queste malattie, incoraggian-
lo totale; vi orali, le quali sono particolarmente a do la disassuefazione dal tabagismo.

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Review Ta b a c c o l o g i a 4 / 2 0 0 5

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