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INDICE
1. Finalità
2. Definizioni
3. Riferimenti normativi
3.1. Evoluzione normativa: verso il R. E. 1223/2009
4. Competenze Istituzionali
4.1. Competenze della Regione
4.2. Competenze dell’Azienda ULSS
4.3. Laboratorio competente
5. Attività di vigilanza
5.1. Ispezioni
5.2. Elementi oggetto di accertamento
5.3. Controllo degli atti
5.4. Norme comportamentali del personale
5.5. Organizzazione delle fasi produttive
1. FINALITA’
Il presente documento definisce le linee guida operative e le procedure per la vigilanza
igienico-sanitaria sui prodotti cosmetici allo scopo di determinare criteri e azioni uniformi di
sorveglianza su tutto il territorio regionale al fine di conseguire risultati efficaci ed efficienti
di tutela della salute umana in relazione all'utilizzo dei prodotti cosmetici.
Sono oggetto di vigilanza le officine di produzione e confezionamento dei prodotti
cosmetici, i depositi degli importatori e dei distributori nonché i prodotti cosmetici stessi.
2. DEFINIZIONI
Vengono di seguito riportate alcune definizioni per una corretta applicazione delle
disposizioni contenute nella Legge 713/86.
settore cosmetico” sono state pubblicate sia dal COLIPA (Associazione Europea delle
Industrie di Cosmetici), sia dal Consiglio d’Europa.
Entrambi i documenti rappresentano un utile riferimento per le imprese ai fini della
predisposizione di procedure e direttive interne, ma non hanno al momento carattere di
obbligatorietà.
Buone pratiche di laboratorio per le prove sugli ingredienti (Legge 713/86, art. 10-ter,
comma 4)
Sono previste nel decreto legislativo 27/01/1992 n. 120.
Valutatore della sicurezza dei prodotti cosmetici (Legge 713/86, art. 10-ter., punti d), e)
Persona qualificata che, sulla base del profilo tossicologico generale degli ingredienti, la
struttura chimica e il livello d'esposizione, valuta la sicurezza per la salute umana del
prodotto cosmetico finito.
Il valutatore della sicurezza può, analogamente a quanto avviene per il direttore tecnico,
svolgere la sua attività con un rapporto di lavoro anche di tipo professionale.
La figura del valutatore della sicurezza potrà coincidere con quella del direttore tecnico o
dell'esperto dell’importazione, di cui all'articolo 10, comma 3-bis, purché in possesso dei
requisiti previsti dalla Legge.
In funzione dei diversi prodotti cosmetici, l’impresa si può avvalere di diversi valutatori della
sicurezza.
Valutazione della sicurezza per la salute umana (Legge 713/86, art. 10-ter, comma 4)
La valutazione della sicurezza per la salute umana di cui al comma 1, lettera d), articolo 10-
ter, viene effettuata, prendendo in considerazione il profilo tossicologico generale degli
ingredienti, la struttura chimica e il livello d'esposizione, conformemente ai princìpi di buone
pratiche di laboratorio, così come previsti nel Decreto Legislativo 27/01/1992 n. 120, per le
prove sugli ingredienti dei prodotti.
ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 4/24
Filtri UV
I filtri UV sono sostanze che sono aggiunte ai prodotti cosmetici per la protezione solare
con lo scopo di filtrare alcune radiazioni UV e proteggere la pelle contro gli effetti nocivi di
tali radiazioni.
I filtri UV possono essere presenti nei prodotti cosmetici nei limiti e alle condizioni stabilite
nell’allegato V sezione seconda, parte prima e seconda della Legge 713/86.
3. RIFERIMENTI NORMATIVI
Legge 20/11/1981, n. 689 - Modifiche al sistema penale
Legge 11/10/1986, n. 713 - “Norme per l’attuazione delle direttive della Comunità
europea sulla produzione e la vendita dei cosmetici”, e successive modifiche ed
integrazioni apportati dai Decreti Legislativi 300/91, 126/97, 50/2005 e, al seguito, i
periodici aggiornamenti con decreti del Ministero della salute relativi alle sostanze
vietate o limitate nell'utilizzo.
Decreto Ministeriale 22/12/1986 - Modalità di prelevamento e di trattamento dei
campioni di prodotto cosmetici.
Decreto del Ministero della Sanità 09/07/1987, n. 328 - Criteri di massima in ordine
all’idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici.
Decreto Legislativo 23/01/1992, n. 73 - Attuazione della Direttiva 87/357/CEE relativa
ai prodotti che avendo un aspetto alterato possono compromettere la salute e sicurezza
dei consumatori.
Decreto Legislativo 06/09/2005, n. 206 - Codice del consumo, a norma dell'articolo 7
della legge 29/07/ 2003, n. 229.
Regolamento CE n. 1223/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del
30/11/2009 sui prodotti cosmetici.
Di seguito si riportano i contenuti di cui agli allegati alla Legge 713/86 e successive
integrazioni.
Allegato I:I sostanze che non possono entrare nella composizione dei prodotti
Cosmetici
Allegato III parte I: sostanze il cui uso è vietato nei prodotti cosmetici salvo in
determinati limiti e condizioni
parte II: sostanze provvisoriamente autorizzate
ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 5/24
Allegato IV parte I: coloranti che possono essere contenuti nei prodotti cosmetici
parte II: coloranti provvisoriamente autorizzati (l’'Allegato non contiene al
momento alcuna sostanza)
Allegato V sezione 1 parte I: conservanti che possono essere contenuti nei prodotti
cosmetici
parte II: conservanti provvisoriamente autorizzati (l'Allegato non
contiene al momento alcuna sostanza)
sezione 2 parte I: filtri UV ammessi il cui uso è autorizzato nei prodotti cosmetici
parte II: filtri UV provvisoriamente ammessi (l'Allegato non contiene al
momento alcun filtro
Allegato VI:I modalità di attribuzione del numero di registrazione di cui all'art. 8-bis
comma 3 (introdotto dal D.Lgs 126/1997)
4. COMPETENZE ISTITUZIONALI
4.1 Competenze della Regione
ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 6/24
5. ATTIVITA’ DI VIGILANZA
5.1 Ispezioni
In attesa del Decreto Ministeriale di cui all’art. 7, comma 2, della Legge 713/1986
concernente i criteri di purezza batteriologica verranno seguite le linee guida “Qualità
microbiologica dei prodotti cosmetici” di COLIPA (Associazione Europea delle Industrie
di Cosmetici) secondo quanto riportato nella seguente tabella.
6.3 Campionamento
ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 10/24
Nel caso di prelevamento in unica aliquota ovvero di analisi di campioni per le quali
non è prevista la revisione, a norma dell'art. 223 disp. coord. del C.P.P, viene dato
immediatamente avviso alla ditta che l’apertura del campione e l’inizio delle analisi,
previo accordo con il Servizio Laboratori – ARPAV di Verona (telefono 045 8016603),
operazioni alle quali l’interessato o persona di sua fiducia appositamente designata
potranno presenziare, eventualmente con l’assistenza di un consulente tecnico.
APPENDICE A
Dimensione dell’azienda
totale addetti n. ………………………
di cui soci n. ………………………
operai n. ………………………
impiegati n. ………………………
altro n. ………………………
Comunicazioni:
Ministero della Salute Si in data …………………………………………………. No
Regione del Veneto Si in data …………………………………………………. No
ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 13/24
Responsabili:
Direttore Tecnico (L. 713/86 – arti.colo 10, comma 1: imprese di produzione e confezionamento)
………..…..……….…
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………
nato a ………………………………………………………………………………………………..…………. il …………………………………………….…………..
e residente a ……………………………………………………………….. via …………………………………………….……………………………..………….
Laurea in ……………………………………………………………………………………………………………………………….…………………………..………..
Dipendente Consulente Titolare
Responsabile della valutazione della sicurezza per la salute umana del prodotto finito (L. 713/86 – articolo 10– ter,
comma 1, lettera e) ……………………………………………………………………………………………………………….……………………………………
nato a …………………………………………………………………………..…………………………. il ………………………………………………………………..
e residente a ……………………………………………………….……………….. via ……………………………………………………………………………….
Laurea in ……………………………………………………………………………………………………….……………………………………………………………..
Dipendente Consulente Titolare
Responsabile dell’importazione da paesi extra UE (L. 713/86 articolo 10, comma 3 bis: imprese importatrici)
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…….
nato a ………………………………………………………………………………………..…….………. il ………………………..……………………………………..
e residente a ……………………………………………………………………….. via ………………………………….…………………………………………….
Laurea in ……………………………………………………………………………………………………….……………………………………………………………..
Dipendente Consulente Titolare
PRODOTTI: indicare quali delle seguenti categorie merceologiche vengono prodotte (allegato I L.713/86).
Creme, emulsioni, lozioni, gel e oli per la pelle (mani, piedi, viso, ecc.).
Maschere di bellezza (ad esclusione dei prodotti per il peeling).
Fondotinta (liquidi, paste, ciprie).
Cipria per il trucco, talco per il dopobagno e per l'igiene corporale, ecc.
Saponi da toletta, saponi deodoranti, ecc.
Profumi, acque da toletta ed acqua di Colonia.
Preparazioni per bagni e docce (sali, schiume, oli, gel, ecc.).
Prodotti per la depilazione.
Deodoranti ed antisudoriferi.
Prodotti per il trattamento dei capelli:
tinture per capelli e decoloranti;
prodotti per l'ondulazione, la stiratura e il fissaggio;
prodotti per la messa in piega;
prodotti per pulire i capelli (lozioni, polveri, shampoo);
prodotti per mantenere i capelli in forma (lozioni, creme, oli);
ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 14/24
Locali
1. Le officine di produzione e di confezionamento dei prodotti cosmetici sono provviste dei seguenti locali od aree
distinte:
a) locali od aree destinati al ricevimento delle materie prime e dei materiali di confezionamento:
osservazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
...................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................
b) locali od aree di produzione destinati alla fabbricazione del prodotto cosmetico in massa (e allo stoccaggio delle
materie prime necessitanti alla produzione):
osservazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
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osservazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
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d) locali od aree adibiti al deposito del prodotto finito nei quali siano individuabili i prodotti pronti per la
distribuzione:
osservazioni ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……..….
...................................................................................................................................................................................................................................................
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e) locali od aree dove vengono stoccati prodotti diversi dagli ingredienti impiegati nella produzione dei prodotti
cosmetici, quali quelli utilizzati per la pulizia e la sanitizzazione dei locali ed attrezzature:
osservazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
..................................................................................................................................................................................................................................................
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2. Nel caso di officine di produzione in cui si effettui anche la vendita al dettaglio, gli ambienti destinati alla vendita non
sono in diretta comunicazione con i locali di produzione e confezionamento:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
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ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 16/24
3. Le sostanze comburenti, infiammabili ed esplosive (solide, liquide, gassose) sono stoccate in locali idonei, conformi
alle norme vigenti:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
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4. Vengono detenuti nei locali od aree adibiti allo stoccaggio, alla produzione ed al confezionamento dei prodotti
cosmetici le sostanze vietate di cui all'allegato II della legge 11 ottobre 1986, n. 713:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
...........................................................................................................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................................................
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5. I locali destinati alla produzione e al confezionamento dei prodotti cosmetici devono in particolare essere:
a) costruiti in modo tale da permettere, in funzione delle attività svolte, una facile ed adeguata pulizia. Le pareti ed
i pavimenti devono avere superfici lisce, prive di connessioni, costituite da idonei materiali di facile pulizia e
sanitizzazione:
osservazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
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b) sufficientemente ampi per consentire una corretta installazione delle attrezzature ed una razionale
organizzazione del lavoro:
osservazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
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c) ben illuminati ed aerati e con valori microclimatici tali da assicurare idonee condizioni ambientali:
osservazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
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d) rispondenti alle norme inerenti alla sicurezza e all'igiene del lavoro, secondo quanto previsto dalla normativa
vigente in materia, nonché, in relazione a particolari lavorazioni, dotati dei più specifici ed aggiornati
accorgimenti tecnici, atti a garantire l'idoneità igienico - ambientale:
osservazioni ….……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
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e) provvisti di idonee canalizzazioni di raccolta delle acque reflue e/o di lavaggio, da destinare al successivo
specifico sistema di smaltimento:
osservazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 17/24
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6. Le aree di deposito del prodotto finito sono in possesso delle caratteristiche di costruzione e condizioni ambientali
(temperatura, umidità, ventilazione), tali da assicurare una buona conservazione del prodotto cosmetico:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
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Attrezzature
7. Le officine di produzione dei prodotti cosmetici sono provviste di impianti, macchinari ed attrezzature realizzati in
modo da garantire il prodotto sotto il profilo igienico-sanitario e costruiti in modo tale da consentirne una agevole,
rapida e completa pulizia:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
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8. Gli impianti, i macchinari e le attrezzature utilizzati in lavorazioni che potrebbero dar luogo ad emissioni inquinanti
sono realizzate in modo da garantire la salubrità degli ambienti di lavoro. Gli stessi impianti, macchinari ed
attrezzature sono altresì, realizzati nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti in materia, anche in relazione delle
caratteristiche di pericolosità delle sostanze utilizzate:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
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9. Gli impianti, i macchinari e le attrezzature sono installati in modo da poterne effettuare la corretta manutenzione e
da poter provvedere facilmente alla pulizia degli stessi, nonché delle pareti e dei pavimenti circostanti:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
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10. I serbatoi ed i contenitori di stoccaggio delle materie prime, semilavorati e prodotti in massa sono costruiti con
materiali idonei a non alterare le sostanze contenute, provvisti di opportune aperture per consentire i prelievi, e
realizzati in modo da permettere le operazioni di pulizia e sanitizzazione:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
...........................................................................................................................................................................................................................................................
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11. Tutti i materiali che vengono a diretto contatto con il prodotto cosmetico, nelle varie fasi di produzione e
confezionamento, sono idonei a garantire il prodotto da alterazioni o contaminazioni:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
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ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 18/24
Acqua
12. Le officine di produzione hanno un sufficiente approvvigionamento d'acqua, da utilizzare per il ciclo produttivo del
prodotto cosmetico e per la pulizia di locali, attrezzature ed utensili:
13. L'acqua, prima dell'utilizzo, è opportunamente controllata, al fine di verificarne l'adeguatezza chimica-fisica e
microbiologica agli scopi cui è destinata:
Si No
se SI riportare le ultime analisi effettuate: ………………………………………….……………………..………………….……………………...........
in data ……………………………………… con esito Favorevole …………………………………………..…………………………………...
Sfavorevole ……………………………………………………………………………...
14. Nel caso di trattamenti in impianti di deionizzazione, demineralizzazione, addolcimento e distillazione, sono dotati di
adeguati sistemi di abbattimento della carica microbica:
osservazioni ……………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………...
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15. Allorché coesistano, nell'officina di produzione, reti di distribuzione interna per acque potabili e non potabili, sono
mantenute separate ed indipendenti e rese riconoscibili, in modo da evitare possibilità di miscelazione:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
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Strutture igienico-sanitarie
16. Le officine di produzione dei prodotti cosmetici sono dotate di strutture igienico-sanitarie, servizi igienici, docce e
spogliatoi, proporzionali al numero degli operatori, costruiti in modo tale da essere facilmente lavabili e sanitizzabili
e con adeguata areazione:
17. Tali strutture sono distinte e separate dai locali adibiti a magazzino, produzione, confezionamento e vendita dei
prodotti cosmetici:
osservazioni ……………………………………………………………………….……………………………………………………………………………………….….
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ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 19/24
18. Gli spogliatoi sono forniti di armadietti individuali lavabili e sanitizzabili per il deposito degli indumenti personali e di
quelli usati per il lavoro. I due tipi di indumenti, se necessario, devono essere fra loro separati:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………..….
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19. Nei singoli reparti delle officine di produzione sono predisposti idonei mezzi di allontanamento di rifiuti solidi e liquidi,
per evitare problemi di contaminazione chimica e microbiologica nei prodotti in lavorazione:
osservazioni ……………………………………………………………………….……………………………………………………………………………………..…….
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Personale
20. Tutto il personale addetto alle officine di produzione di prodotti cosmetici sono dotate di abiti da lavoro; tali
indumenti devono essere settimanalmente cambiati, tranne in caso di lavorazioni particolari in cui tale frequenza
deve essere maggiore:
osservazioni ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………….
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21. Viene vietato la detenzione e il consumo di alimenti e bevande nei reparti di produzione e confezionamento:
osservazioni ……………………………………………………………………….……………………………………………………………………………………..…….
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22. Tutto il personale delle officine di produzione è opportunamente sensibilizzato ai problemi igienico-sanitari e di
qualità, relativi alla produzione e al confezionamento del prodotto cosmetico. E’ inoltre istruito sui rischi connessi
con le lavorazioni e sull'eventuale utilizzo dei relativi mezzi personali di protezione, nonché sulle modalità di
impiego, in condizioni di sicurezza, degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature:
osservazioni ……………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………...
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23. Il lavoro nelle officine di produzione è idoneamente organizzato in funzione delle esigenze produttive:
a) per la verifica dello stato di pulizia e di igiene dei reparti delle officine di produzione sono previsti monitoraggi
periodici:
osservazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..….
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ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 20/24
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b) nell’ambito di tale programma di controllo sono indicati i più appropriati metodi di pulizia e sanitizzazione
ordinaria e straordinaria:
osservazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
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CONTROLLI QUALITA’
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……………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………
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ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 21/24
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……………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………
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……………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………
in qualità …………………………………………………………..……….. ha firmato dopo fattagliene lettura e del quale ha trattenuto copia.
La ditta I verbalizzanti
……………………………………………………………………. …………………………………………………………………….
ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 22/24
APPENDICE B
CAMPIONE PRELEVATO:…………………………………………………………………………………………………………………………………………….…...…
Oggi ……………………………….………… alle ore …………………… in Comune di …………………………………..………………………………………………
sottoscritti ……………………………………………………..………………………………..…………...……………….…………… SI sono presentati presso la
ditta …………………………………………………………………………………….… sita in via ………………………………………………………………………………
recapito telefonico per eventuali comunicazioni ………………………………………… indirizzo e-mail .……..………………………………………
Fatta conoscere la propria qualifica ed il motivo della visita, alla presenza di ………………………………….……………….….…….………,
in qualità di…………………………………….………, viene prelevato un campione di ………………………………....……………………….………………
a norma dell’art. 11, comma 3 della Legge 713/86 e del D.M. 22/12/1986.
La partita da cui è stato ricavato il campione si presenta nel seguente modo (luogo/quantità/tipo/conservazione):
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……………………………………
Contenuto nominale: …………………………………………………………………. Numero di lotto: ……………….……….…………..………………..……...
Altri caratteri direttamente osservabili:
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……………………………………
Per l'ottenimento del campione, dalla partita sopra descritta, sono state seguite le seguenti modalità:
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….…………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……………………………….….
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……………………………………
Il campione è stato quindi diviso in n°4 aliquote su ciascuna delle quali è stato riportato il n° del verbale, la natura della
merce prelevata, la data, l'ora ed il luogo di prelevamento nonchè le firme dei sottoscritti e del/la
Signor/a……………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………..………
Ogni parte è stata sigillata con piombo/busta sigillante non manomissibile recante l'impronta d'ufficio. Una aliquota,
unitamente a copia del presente verbale viene lasciata a disposizione dell'interessato mentre le rimanenti, conservate a
temperatura compresa tra 10° e 25°C e al riparo della luce, verranno consegnate al Servizio Laboratori Provinciale
ARPAV per l’inoltro al Servizio Laboratori ARPAV di Verona per l'analisi:
CHIMICA MICROBIOLOGICA
Analisi particolari richieste: ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….…
La partita dalla quale è stato ricavato il campione è stata non è stata sottoposta a sequestro.
Motivo dell’eventuale sequestro: …………………………………………………………..…………………………………………………………………………….….
Il/la Signor/a ………………….……..……………………. ha dichiarato che la merce è stata prodotta/importata/acquistata
il giorno …………………………….. da ……………………………………………………….……………………..…………………………………………………………….….
Il/la Signor/a ……………………..…….………………….……. ha inoltre tenuto a rilasciare le seguenti altre osservazioni o dichiarazioni
…………………………………….…..………………………………………………………………………………………………………………………………….………………….…
…………………………………….…..………………………………………………………………………………………………………………………………….……………………
Nel caso di prelevamento in unica aliquota ovvero di analisi di campioni per le quali non è prevista la revisione, a norma
dell'art. 223 disp. coord. del C.P.P, viene dato immediatamente avviso alla ditta che l’apertura del campione e l’inizio
delle analisi, previo accordo con il laboratorio, avverranno il giorno …………………..……………. alle ore …...……… a Verona
presso ARPAV - Servizio Laboratori - via Dominutti n. 8 (telefono 045 8016603), operazioni alle quali l’interessato o
persona di sua fiducia appositamente designata potranno presenziare, eventualmente con l’assistenza di un consulente
tecnico.
Di quanto sopra abbiamo redatto il presente verbale che il/la Signor/a …..…………………………………………………………………………..
ha firmato dopo lettura dello stesso alla sua presenza.
LA DITTA I VERBALIZZANTI
………………………………………………………… …………………………………………………………
ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 23/24
APPENDICE C
Il pagamento dovrà essere effettuato entro 60 giorni dalla notifica del presente verbale a mezzo:
- Bonifico Bancario: codice IBAN: ……………………………………….……..………intestato al Comune di ……………….…….….............................
- Versamento su C/C postale n……………………….….intestato a : Comune di ………………………. CAP ……… Servizio di Tesoreria
Si prega di informare dell’avvenuto pagamento della sanzione lo scrivente organo accertatore mediante esibizione
dell’attestazione di versamento al Fax …………………………………………………………… o con altro mezzo idoneo
Trascorso detto termine senza che sia avvenuto il pagamento verrà trasmesso rapporto per il seguito di competenza al
Sindaco di ………………………………………………………………………………………...
Il trasgressore, a norma dell'art. 18 della Legge 24/11/81 n°689, entro 30 giorni dalla notifica del presente verbale, potrà
far pervenire al Sindaco di ………………………………………………, Autorità Amministrativa competente, scritti difensivi e chiedere
di essere sentito.
I verbalizzanti
…………………………………………
…………………………………………
ALLEGATOA alla Dgr n. 1413 del 06 settembre 2011 pag. 24/24
NOTIFICA
Il ricevente Il notificante
…………………............................................
…………………............................................
Data ……………………………....………………………
Notificato a mezzo servizio postale (Art. 149 C.C. – Legge 20 novembre 1982 n. 890)