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INDIRIZZO

Servizi
commerciali

1 Il sistema informativo aziendale


2 Il sistema informatico
3 Esempi di contesti gestionali e aziendali
4 Documenti digitali e sicurezza
5 Presentazione aziendale
6 Oggetti multimediali
7 Rappresentazioni sintetico-grafiche dei dati aziendali
8 Sito di e-commerce con CMS
9 Elaborazione dei risultati di un’indagine
tramite questionario
10 Organizzazione dei dati in un database
11 App per gestire le scadenze delle revisioni
di veicoli aziendali
12 App per il calcolo del compenso netto

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1 Il sistema informativo aziendale
Un’azienda è caratterizzata da:
• persone legate tra loro da una struttura gerarchica che definisce le di-
pendenze;
• attività produttive necessarie per produrre i beni o i servizi che l’azienda
vende sul mercato;
• attività accessorie di supporto e integrazione alle attività produttive.

L’insieme di tutti questi elementi costituisce un sistema organizzato, in cui


essi interagiscono tra loro per raggiungere gli obiettivi fissati per l’azienda.

Il sistema informativo aziendale è l’insieme di tutti i dati e di tutti i


flussi che riguardano la raccolta, la produzione, l’archiviazione, l’elabo-
razione, la distribuzione dei dati, nelle attività operative e di controllo.

IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE

raccolta produzione archiviazione

DATI FLUSSI
Che cos’è il sistema
informativo aziendale? distribuzione
elaborazione

I dati utilizzati dal sistema informativo aziendale possono provenire dall’in-


terno e dall’esterno dell’azienda, da una banca dati, o semplicemente da
un articolo di un quotidiano o da una pagina Web.

LA CATENA
DELLA CONOSCENZA DATI INFORMAZIONI CONOSCENZA

I dati rappresentano una risorsa primaria per l’azienda in continua crescita;


possono essere raccolti in grandi archivi e distribuiti a tutti gli utenti che
lo richiedano.
Le informazioni sono il valore aggiunto che si può ottenere dai dati: i dati
report organizzati in rapporti o presentati attraverso opportune interfacce diventano
il supporto per i processi operativi.

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La conoscenza, messa a disposizione delle persone che devono prendere le
decisioni, è la vera finalità del sistema informativo aziendale: possedere la
conoscenza è l’esigenza fondamentale per l’azienda.

La gerarchia aziendale
Nella visione tradizionale, l’impresa è organizzata in funzioni aziendali,
secondo una struttura gerarchica nella quale le funzioni dipendono dalla
Direzione generale:
• Logistica;
• R&D (Research and Development, Ricerca e Sviluppo), Progettazione,
Produzione;
• Amministrazione, Finanza e Controllo;
• HR (Human resources, Risorse umane);
• Marketing, Vendite, Servizi post-vendita.
Alle diverse funzioni sono assegnate le attività aziendali. Per esempio la
Logistica si occupa dell’acquisto delle merci (ingresso) e della consegna dei
prodotti (uscita); la Produzione determina la schedulazione dei macchinari
per ottimizzarne i tempi di utilizzo; la funzione Risorse umane gestisce
l’assunzione di un nuovo dipendente.

LA STRUTTURA AZIENDALE

DIREZIONE
GENERALE

Logistica R&D Amministrazione HR Marketing


(ingresso/ Progettazione Finanza Risorse Vendite
uscita) Produzione Controllo umane Servizi post-vendita

I processi aziendali
Il sistema informativo aziendale vede l’impresa come un insieme di pro-
cessi.
Che cosa si intende
Per processo si intende lo svolgimento di un’attività aziendale nel tempo, per processo
con un inizio e una fine, e con ingressi e risultati ben definiti. aziendale?

Nei processi si hanno non solo flussi di merci e di risorse finanziarie, ma so-
prattutto flussi di informazioni. Inoltre ciascun processo coinvolge diverse
funzioni aziendali.

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ESEMPIO

Si consideri il processo aziendale riguardante la creazione di un nuovo prodotto.

Input Analisi delle aziende concorrenti, ricerca di mercato

Funzioni

Marketing Analisi dei bisogni dei clienti, ricerche di mercato

R&D Progetto dei componenti, test del prodotto, rilascio

Produzione Sviluppo del processo produttivo, linee di produzione, avvio della produzione

Risultato Nuovo prodotto

Un altro processo è quello di evasione di un ordine del cliente.

Input Ordine del cliente

Funzioni

Vendite Offerta/Preventivo, trattativa, firma dell’ordine

Logistica Configurazione del supporto esterno, distribuzione, consegna

Finanza Verifica situazione contabile del cliente, fatturazione, modalità di pagamento

Risultato Pagamento fattura

2 Il sistema informatico
Il sistema informatico di un’azienda è costituito dall’insieme delle risorse
messe a disposizione dalla tecnologia, dalle persone che le utilizzano e
dalle applicazioni che possono essere fatte con esse, con la finalità di
automatizzare l’archiviazione, la produzione, l’elaborazione e la distri-
buzione dei dati aziendali.

IL SISTEMA
INFORMATICO

persone hardware software

applicazioni procedure tecnologie

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Dai primi computer aziendali alle moderne reti di computer, l’evoluzione del
sistema informatico aziendale ha introdotto procedure standard di espletamen-
to delle attività nella progettazione, nella produzione e nell’amministrazione.
Inoltre, la diminuzione dei costi dell’hardware e la disponibilità di ambienti
di sviluppo del software hanno allargato le aree interessate da processi di
automazione e hanno introdotto un vasto numero di applicazioni informa-
tiche differenti.

I vantaggi delle applicazioni informatiche


L’estensione delle aree coperte dalle applicazioni informatiche deriva dai
vantaggi convincenti offerti alle aziende:
• inserimento dei dati una sola volta e loro condivisione tra tutte le appli-
cazioni che necessitano di quelle informazioni con una riduzione sia dei
costi sia degli errori;
• garanzia del rispetto delle norme fissate dalla legge con relativo adegua-
mento dei programmi a carico del fornitore dell’applicazione;
• crescita della cultura di gestione aziendale tra i dipendenti prodotta
dalla necessaria standardizzazione che l’uso di un programma informatico
comporta;
• adeguamento delle modalità di gestione aziendale agli standard e alle
norme comunitarie dell’Unione Europea;
• sostegno all’organizzazione aziendale nell’impatto con il mercato globale.

Gli aspetti applicativi più rilevanti riguardano:


• il consolidamento degli strumenti hardware e software per l’automazione
dei tradizionali lavori di ufficio (office automation), e in particolare il
trattamento dei testi e l’archiviazione digitale dei documenti (demate-
rializzazione);
• la gestione integrata degli archivi aziendali in basi di dati (database), per
mettere a disposizione, per diversi utenti con diverse applicazioni, le infor- Quali sono i principali
mazioni che servono, garantendo l’aggiornamento e la consistenza dei dati; vantaggi per
• l’uso di strumenti informatici e di software non solo ai livelli operativi un’azienda nell’avere
e amministrativi dell’azienda, ma anche da parte di quadri aziendali e sistemi informatici
manager, per il controllo e il supporto alle decisioni. aggiornati?

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Le applicazioni riguardano i diversi aspetti gestionali di aziende, enti, uffici.
Per esempio:
• automazione degli archivi: anagrafi aziendali, degli enti locali, delle
banche;
• automazione delle operazioni manuali: contabilità, fatturazione, paghe
e stipendi;
• procedure di sportello: operazioni bancarie, giacenza di prodotti a ma-
gazzino, prenotazioni di voli aerei;
• guida all’esecuzione di procedure: modulistica, pratiche di mutuo, polizze
assicurative;
• automazione della programmazione industriale: piani di produzione,
utilizzo delle risorse;
• sistemi di controllo di gestione: rapporti periodici, previsioni, consuntivi.

Le reti e Internet
Il sistema informatico delle aziende moderne si basa sull’integrazione tra le
reti locali aziendali (Intranet) e la rete globale (Internet).
Lo scopo principale di una rete aziendale consiste nella distribuzione delle
risorse e delle informazioni aziendali tra i dipendenti, rendendo possibili
anche il lavoro di equipe e le videoconferenze tra persone appartenenti alle
diverse filiali di un’azienda che si trovano a grandi distanze. Le tecnologie
e i protocolli delle reti Intranet sono gli stessi della rete Internet: questo
significa che gli utenti della rete possono usare le stesse modalità di lavoro,
le stesse applicazioni e gli stessi servizi sia quando elaborano dati aziendali
residenti sulla rete locale, sia quando accedono alle pagine e agli archivi
disponibili nella rete Internet.
L’utilizzo delle reti e di Internet, inoltre, ha cambiato le modalità con le
quali si ricevono, gestiscono e distribuiscono le informazioni:
• uso esteso delle reti per la comunicazione interna all’azienda;
• trattamento delle informazioni prevalentemente in forma digitale con la
progressiva eliminazione dei documenti cartacei all’interno dell’azienda
e nei rapporti con clienti e fornitori;
• uso di Internet come infrastruttura per scambiare informazioni su scala
globale.
Questi aspetti portano a un cambiamento del posto di lavoro nell’ufficio,
all’aumento della produttività e all’utilizzo di sistemi per fronteggiare la
forte crescita dei volumi di dati e di informazioni di formati diversi, non solo
testuali, ma anche multimediali.

L’outsourcing
Un aspetto particolarmente importante da tenere in considerazione riguarda
i costi del sistema informatico, anche in rapporto ai benefici che i servizi
messi a disposizione apportano al lavoro dei singoli reparti e all’organizza-
zione aziendale.

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A questo proposito occorre osservare che, anche per quanto riguarda i servizi
di tipo informatico, la necessità di una maggiore efficienza a fronte di un
contenimento dei costi orienta le aziende verso l’outsourcing (letteralmente,
approvvigionamento all’esterno; in italiano, esternalizzazione). Con questo
termine si intende l’affidamento di alcune parti gestionali del sistema infor-
mativo ad aziende e società di servizi esterne.

Nelle imprese si possono trovare due diverse forme di outsourcing:


• esternalizzazione globale, nel senso che riguarda tutta la gestione am-
ministrativa e organizzativa dell’azienda (come avviene in un numero
limitato di imprese);
• esternalizzazione selettiva di alcune attività, mantenendo le altre all’in-
terno delle aziende.
Per esempio, si può fare l’outsourcing di: consulenza e formazione, manu-
tenzione del software, manutenzione dell’hardware, attività sistemistiche
direttamente presso l’azienda (on-site), sviluppo di nuove applicazioni, inte-
grazione di sistemi, gestione delle reti voce/dati, servizi di informatica mobile Che cosa si intende
per outsourcing?
(smartphone e tablet) per funzionari commerciali o tecnici di manutenzione.

Le soluzioni integrate ERP


Costruire un nuovo sistema informatico in un’azienda o riorganizzare quello
già esistente significa fornire all’azienda una soluzione informatica che
risponda nel modo più funzionale alle esigenze espresse dal management
aziendale. La soluzione deve essere valida per le necessità attuali, ma deve
comunque prevedere le evoluzioni successive.
Poiché il cambiamento tecnologico è molto veloce, l’impostazione di fon-
do delle soluzioni informatiche è basata sui sistemi aperti, cioè sistemi di
elaborazione che sono in grado di integrare tecnologie diverse, rendendo
compatibili sistemi nuovi e sistemi meno recenti, oppure sistemi tra loro
diversi nelle piattaforme hardware o nei sistemi operativi utilizzati.
Per fare questo è necessario l’uso degli standard consolidati nel campo
dell’hardware, del software e delle reti, anche per salvaguardare gli in-
vestimenti dell’azienda, abbassare i costi dovuti alla presenza di prodotti
eterogenei, rendere facili le espansioni future.
Le applicazioni devono inoltre avere due requisiti fondamentali:
• l’interoperabilità, cioè la possibilità di comunicare con altre applicazioni
sia locali sia remote;
• la portabilità, cioè la possibilità di poter operare su piattaforme hardware
diverse.
ERP è l’acronimo di Enterprise Resource Planning, ossia pianificazione delle
risorse aziendali. La sigla indica in generale le soluzioni aziendali integrate,
ossia le soluzioni software che permettono di gestire in modo ottimizzato
e bilanciato il patrimonio costituito dall’insieme delle risorse aziendali,
nell’accezione più ampia del termine: risorse umane, finanziarie e produttive
in particolare.

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Per conseguire questo obiettivo, la soluzione software deve usare meccani-
smi di integrazione tra i processi dell’impresa che permettano alle diverse
funzioni aziendali di essere attivate per tempo, evitando sprechi.
Un esempio di corretta pianificazione consiste nell’attivare le forniture delle
materie prime necessarie per la produzione in modo che non restino troppo
a lungo in magazzino, evitando così immobilizzazioni inutili di capitale, ma
avendo a disposizione tempo sufficiente perché le capacità produttive azien-
dali possano essere sfruttate appieno per soddisfare le richieste dei clienti.
Per raggiungere l’obiettivo della pianificazione, occorre riprodurre, attraver-
so il sistema informativo, i modelli che rappresentano i flussi aziendali, in
modo che le procedure gestionali possano essere attivate quando un nuovo
dato entra nel sistema.
In generale, questo non significa che il sistema informatico debba consistere
di un unico grande programma che riproduca tutte le attività che si svolgono
nell’azienda, ma piuttosto che tutti i programmi impiegati in azienda sono
messi in relazione tra loro condividendo i dati comuni, ove possibile, e col-
loquiando attraverso protocolli standard.
I sistemi ERP sono normalmente modulari e i vari moduli dispongono di
interfacce che permettono di immettere ed estrarre dal sistema dati pro-
venienti da (o destinati a essere usati da) moduli di altri produttori. Questa
Quali sono i requisiti architettura consente di realizzare sistemi complessi, impiegando i moduli
fondamentali di
più adatti alle specifiche esigenze aziendali e completandoli con applicazioni
un’applicazione?
specializzate per far fronte a necessità particolari, come la gestione del
Che cos’è l’ERP?
personale o la gestione della qualità secondo le norme ISO.
I moduli principali riguardano:
• la gestione finanziaria e contabile;
• la produzione;
• la logistica;
• le vendite;
Che cosa significa
• le risorse umane.
che gli ERP sono
modulari? Fai alcuni
I produttori di software ERP offrono poi moduli specifici per comparti in-
esempi.
dustriali particolari, come la chimica, il tessile o il metalmeccanico, ma
anche per il settore sanitario e per la grande distribuzione
commerciale.
Garantiscono inoltre l’integrazione con il software di altre
aziende, con cui stringono accordi di partnership allo sco-
po di proporre soluzioni complete al cliente, senza dover
sviluppare e mantenere appositi programmi.
La realizzazione di un sistema ERP in un’azienda costitui-
sce un progetto di portata molto vasta, che va ben oltre
l’installazione di uno o più programmi e che riguarda il ridi-
segno dei modelli usati dall’azienda per la propria attività,
attraverso un’analisi approfondita delle procedure esistenti
e una loro riformulazione, per gestire in modo corretto la
migrazione dai sistemi non integrati a soluzioni ERP.

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L’office automation
Le applicazioni sicuramente più diffuse nelle aziende,
ma anche nella Pubblica Amministrazione, riguardano
l’automazione delle tradizionali attività dell’ufficio
(office automation).
Si chiamano anche applicazioni office o applicazioni di
informatica individuale, perché forniscono gli strumenti
informatici che gli utenti possono usare al fine di aumen-
tare l’efficienza degli uffici; ciascun utente può di volta
in volta decidere se e con quale strumento operare.
Le principali applicazioni per la produttività del lavoro
di ufficio sono:
• elaborazione di testi per scrivere lettere e rapporti usando il computer; word processing
• editoria elettronica (DTP) per la produzione all’interno dell’azienda di desktop publishing
manuali tecnici, notiziari, listini, non necessariamente in forma cartacea;
• fogli elettronici per usare tabelle di calcolo nelle quali inserire dati e spreadsheet
formule di ricalcolo, con eventuali rappresentazioni attraverso grafici
statistici;
• agenda personale per pianificare il tempo e gli impegni; le diverse agende calendar
personali possono essere integrate nell’agenda di gruppo per trovare le
date possibili per una riunione oppure per fissare la prenotazione di una
risorsa comune;
• gestione del progetto per definire il piano per raggiungere l’obiettivo project
finale del progetto e la definizione di tutte le risorse necessarie per management
completare le singole attività.

Il supporto alle decisioni


Le tecnologie informatiche sono principalmente risorse di back office fina-
lizzate alla raccolta, alla gestione e alla distribuzione delle informazioni nel
livello operativo e in particolare nelle aree contabili e nell’automazione dei
lavori di ufficio. Tuttavia sono anche risorse per il front office, cioè per le
attività fondamentali dell’azienda, come la gestione del cliente, il marketing,
gli approvvigionamenti, le vendite e la logistica. Inoltre, esistono procedu-
re e applicazioni riguardanti l’aspetto decisionale, realizzate con prodotti
software denominati DSS (Decision Support System), cioè programmi che
consentono di classificare e rielaborare dati, anche provenienti da archivi e
applicazioni diverse, che possono servire da supporto nelle decisioni aziendali.
In questo modo il sistema informatico si sviluppa non solo in senso orizzontale
nelle diverse aree, ma anche in senso verticale nei controlli.
Più in generale le tecnologie informatiche e di rete sono strumenti importanti
per organizzare e gestire la conoscenza di un’impresa, di una società di servizi Spiega la differenza
tra front office e back
o di un ente pubblico (KM, Knowledge Management), cioè l’insieme delle
office.
informazioni, delle procedure e delle esperienze, necessarie per mantenere
Che cosa si intende
il livello di competitività delle aziende e una rapida risposta alle richieste
per office automation?
del mercato negli aspetti organizzativi, tecnici e commerciali.

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Le basi di dati aziendali
Le applicazioni informatiche producono una grande quantità di dati in formato
digitale organizzati in basi di dati (database operazionali): la memorizzazione
dei dati è facile e veloce, sono disponibili sistemi di grande potenza elabo-
rativa a basso costo, i costi dei supporti di memoria di massa si abbassano e
aumentano le loro capacità.
Dopo aver concentrato una così grande quantità di dati, il problema è stabilire
quale valore si possa ottenere da queste risorse di informazione. L’informa-
zione è al centro delle operazioni di business e i manager, che nell’impresa
devono prendere le decisioni, potrebbero usare i dati memorizzati per otte-
nere nuovi risultati nel mercato dell’azienda (database decisionali).
Il successo di un prodotto o di una strategia di marketing dipende infatti
dalle informazioni che l’azienda dispone sulla propria clientela.
I sistemi tradizionali di elaborazione delle operazioni contabili e delle tran-
sazioni consentono di immettere i dati nei database in modo veloce e con
sicurezza ed efficienza, ma non sono adatti per produrre analisi significative.
L’analisi dei dati può fornire ulteriori conoscenze, andando al di là dei dati
esplicitamente memorizzati per derivare informazioni riguardo alla situazione
dell’impresa e del mercato esterno: questa analisi si chiama data mining
(letteralmente, lavorare nella miniera dei dati) o scoperta di conoscenza
estratta dalla miniera dei dati aziendali.
Il data mining è l’estrazione non banale di un’informazione dai dati, scono-
sciuta in precedenza e potenzialmente utile; esso si realizza attraverso la
ricerca delle associazioni tra i dati e degli indicatori che sono presenti nei
database, ma che sono nascosti a causa della vastità dei dati. Il risultato di
questo lavoro fornisce informazioni e conoscenze che vengono messe a dispo-
sizione delle differenti aree aziendali per decisioni, previsioni e valutazioni.
Gli aspetti pratici del data mining possono essere il raggruppamento e la
sommarizzazione di dati, l’applicazione di regole di classificazione dei dati,
la ricerca di correlazioni o dipendenze tra i dati, l’analisi di cambiamenti,
l’individuazione di anomalie, l’analisi di comportamenti e abitudini.
In che cosa consiste La creazione di database decisionali e le applicazioni di data mining sono
l’importanza del data potenzialmente importanti in vari campi per ottenere indicatori, controlli
mining?
di andamenti, previsioni e pianificazioni, come si vede dai seguenti esempi.

Il commercio e la grande distribuzione


• indicatori negli acquisti dei clienti;
• associazioni tra le caratteristiche demogra-
fiche dei clienti;
• previsione di risposta a una campagna di
pubblicità postale;
• analisi del contenuto del carrello della spesa.

Le banche
• indicatori di usi fraudolenti delle carte di credito;
• identificazione dei clienti fedeli;

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• previsione su come i clienti cambieranno il tipo di carta di credito;
• modalità di utilizzo della carta di credito per gruppi di clienti;
• correlazioni nascoste tra differenti indicatori finanziari.

Le assicurazioni
• previsione sulle nuove polizze che verranno acquistate dai clienti;
• indicatori di comportamento dei clienti a rischio;
• individuazione di comportamenti fraudolenti.

La logistica
• percorsi ottimali per le consegne;
• caricamento degli automezzi in funzione degli
itinerari.

La medicina
• prescrizione di farmaci;
• comportamento dei pazienti per prevedere le visite ambulatoriali o la ri-
chiesta di visite specialistiche;
• terapie mediche di successo per differenti malattie.

Il supply chain e la filiera produttiva


Il SCM (Supply Chain Management, gestione della catena di fornitura) è un
sistema informatico per la gestione della fornitura dei prodotti: merci e
componenti, informazioni e transazioni finanziarie.
La filiera produttiva è la sequenza dei passaggi, che formano la catena
di fornitura del prodotto, e delle aziende che corrispondono ai diversi
passaggi.

LA FILIERA PRODUTTIVA

impresa
manifatturiera consumatore
grossista
fornitore di materie prime dettagliante

I passaggi fondamentali presenti in ogni filiera, dalla concezione del prodotto


alla sua immissione nel mercato, sono:
• creazione; • distribuzione;
• progettazione; • commercializzazione;
• trasformazione delle materie prime; • spedizione al cliente.

Si ha una filiera controllata quando è possibile descrivere la tracciabilità dei


passaggi con la garanzia sulla qualità dei processi produttivi e la sicurezza
del prodotto.

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L’obiettivo principale dei programmi di supply chain è gestire in modo effi-
ciente la catena, riducendo lo stoccaggio delle merci e rendendo disponibili
i prodotti quando servono (just in time).
Questi sistemi utilizzano in larga misura Internet e le tecnologie di rete,
attraverso software basati sul Web.
I software per i sistemi SCM gestiscono due aspetti fondamentali:
• la parte di pianificazione della fornitura per determinare la strada mi-
gliore per evadere l’ordine;
• la parte esecutiva che riguarda gli ordini dei clienti, lo stato delle merci
richieste, il movimento dei materiali, il controllo aggiornato sulle conse-
gne, le modalità e le scadenze di pagamento, i documenti di trasporto
e i documenti fiscali.
I moderni sistemi SCM si basano sulla collaborazione tra i diversi soggetti
coinvolti nella catena (produttori e fornitori di componenti, spedizionieri,
trasportatori, distributori e dettaglianti), attraverso la condivisione di in-
formazioni contenute in database accessibili in rete.
In quale modo Le partnership possono anche riguardare imprese operanti in settori diversi,
la tecnologia che possono utilizzare in comune alcuni segmenti della supply chain, con
informatica può lo scopo di ridurre il tempo necessario per rendere effettivamente disponi-
essere di supporto
bili i prodotti per la vendita (time to market) e ridurre i costi dei trasporti
al SCM?
(logistica).

Il CRM
ingaggio Il CRM (Customer Relationship Management
Management, gestione della relazione con il
cliente) è un sistema integrato di metodologie di lavoro, programmi
software e applicazioni per il Web, che consentono alle aziende
di gestire in modo efficiente le relazioni con i clienti.
Le aziende hanno l’esigenza di raccogliere e conservare le
informazioni sui clienti, che vengono acquisite dai venditori,
dai centri di assistenza periferici o dai call center, dalla
CRM corrispondenza tradizionale o dalla posta elettronica, dai
servizio questionari per i clienti.
trattativa
L’elaborazione delle informazioni deve fornire all’azienda
nuove conoscenze sui clienti, per fare business, aumentare il
fatturato e diminuire i costi. Gli utilizzatori di queste conoscen-
ze sono il management aziendale, i responsabili del marketing, i
esecuzione venditori, i fornitori di servizi, i progettisti di nuovi prodotti.
I sistemi CRM devono gestire in modo completo le diverse fasi delle relazioni
con i clienti:
• ingaggio: pianificazione del marketing, campagne pubblicitarie, gestione
dei contatti;
• trattativa: acquisizione degli ordini, offerte personalizzate, analisi dei
profitti;
• esecuzione: evasione dell’ordine, contratti e fatturazione, aspetti di
Che cos’è il CRM?
logistica;

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• servizio: assistenza, gestione dei reclami, storico dei rapporti con i
clienti.
Le fasi sono organizzate in modo ciclico, perché la gestione positiva delle
relazioni con i clienti deve innescare nuovi business.
Esempi di applicazioni dei sistemi CRM sono:
• gestione dei dati provenienti dalle vendite e dalla fatturazione;
• utilizzo di sistemi di informatica mobile per la raccolta degli ordini;
• promozione di campagne di marketing;
• supporto informativo a venditori, distributori periferici o aziende partner;
• personalizzazione dei rapporti con i clienti nella rilevazione del loro grado
di soddisfazione e nella proposta di nuovi prodotti;
• identificazione dei clienti migliori per i quali costruire servizi e rapporti
qualificati.

3 E
 sempi di contesti gestionali
e aziendali
Le soluzioni per l’azienda offerte dall’informatica non solo incidono nel
miglioramento e nella modernizzazione degli uffici, ma soprattutto deter-
minano l’aumento della produttività nelle imprese.
La capacità delle aziende di introdurre le nuove tecnologie con l’apporto
consapevole degli operatori, ma anche dei quadri intermedi e dei manager,
è sicuramente un fattore che influisce sulla produttività delle imprese ren-
dendole più competitive. Gli strumenti informatici, infatti, non entrano solo
negli uffici e nelle mansioni impiegatizie, ma anche nella produzione, nel
controllo dei processi aziendali e nelle attività decisionali.
Di seguito sono presentati alcuni esempi reali che descrivono ambiti di atti-
vità produttive o di servizi, evidenziando gli aspetti che sono stati influenzati
dall’applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Lo studio commercialista
Uno studio commercialista offre un’ampia gamma di servizi di consulenza
fiscale, societaria, contabile e amministrativa, nei confronti di piccole so-
cietà, di professionisti o persone fisiche.
Le attività sono svolte in parte dal titolare dello studio (Dottore commer-
cialista) e in parte dai dipendenti dello studio, sempre comunque sotto il
controllo e la responsabilità del titolare.
Solitamente, il titolare si occupa della gestione paghe e stipendi dei dipen-
denti delle aziende clienti, mentre i dipendenti si occupano della gestione
IVA e della contabilità aziendale.
Tutti utilizzano un computer; i computer sono connessi in rete (gestita con
un server) e consentono l’accesso a Internet.
Internet viene utilizzata in particolare per ottenere informazioni riguardanti

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le nuove norme fiscali oppure per accedere ai siti INPS e INAIL e compilare
moduli online.
Non esistono specifiche figure informatiche, anche se tutti i dipendenti
devono essere in grado di usare il computer, i pacchetti Office e i programmi
applicativi.
Le procedure più frequenti dello studio riguardano:
• gestione delle anagrafiche dei dipendenti delle aziende (compilazione dei
moduli di assunzione e licenziamento, dichiarazioni INPS e INAIL, modelli
fiscali 770 e 730);
• gestione delle paghe dei dipendenti delle aziende;
• calcolo IVA periodica, con archiviazione e memorizzazione delle fatture,
con i relativi documenti bancari e assicurativi;
• gestione della contabilità.
Per problemi di carattere informatico (guasti hardware, assistenza tecnica,
acquisto di nuove attrezzature) lo studio si avvale della consulenza e del
supporto di un’azienda esterna.
Anche i programmi applicativi sono forniti come pacchetti da una società
software.

L’agenzia di assicurazioni
L’azienda offre polizze assicurative relative a veicoli di trasporto pubblico
e privato, abitazioni, aziende, trasporto di merci.
Tutti i dipendenti utilizzano un computer con un software specifico fornito
dalla sede centrale della Compagnia di assicurazioni e periodicamente ag-
giornato. I computer sono connessi in rete e consentono l’accesso a Internet.
Il lavoro dell’agenzia è svolto dagli Agenti assicurativi, che hanno compiti
di Direzione, e dagli impiegati. Ci sono poi alcuni subagenti, che non sono
dipendenti dell’Agenzia, ma si occupano di ricercare nuovi clienti o di pre-
sentare nuove offerte di assicurazione ai clienti già esistenti.
Tra i dipendenti alcuni hanno maggiori competenze informatiche derivanti

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prevalentemente dall’esperienza nel risolvere i problemi più frequenti. Perio-
dicamente dipendenti e agenti frequentano corsi di formazione per l’utilizzo
degli aggiornamenti software forniti dalla Compagnia e a loro volta spiegano
ai colleghi le nuove funzionalità e le modalità di utilizzo.

• Il front office dell’agenzia si occupa di:


- stesura di preventivi per i clienti;
- stipulazione e rinnovo di polizze;
- spiegazione delle novità o delle informazioni richieste dai clienti;
- registrazioni contabili delle entrate e delle uscite;
- riscossione di pagamenti in contanti;
- cambio di denaro o assegni;
- conteggio delle ore lavorative;
- giornale di cassa;
- trasferimento di dati alla sede centrale della Compagnia.
• Le attività del back office sono:
- sistemazione degli archivi;
- classificazione della documentazione proveniente dalla Direzione della
Compagnia;
- smistamento della posta giornaliera, cartacea ed elettronica.

La banca
Una filiale di banca non svolge solo le tradizionali attività bancarie, ma offre
ai propri clienti anche servizi previdenziali, assicurativi e di consulenza nelle
scelte di investimento finanziario.
Il responsabile della filiale è il Direttore. Altre figure sono il Vicedirettore,
gli impiegati e i cassieri. Non ci sono vere e proprie figure informatiche:
tutti i dipendenti devono conoscere almeno le basi dell’uso di un personal
computer connesso in rete.
Al momento dell’assunzione in filiale, il dipendente deve frequentare corsi
di formazione sui software specifici utilizzati nella filiale.

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Uno o due dipendenti possono avere competenze informatiche specifiche,
sulla base anche di un apposito addestramento, e sono quindi in grado di
svolgere attività di manutenzione o di risolvere le problematiche software
che si presentano durante l’attività. In caso di guasto o di problemi complessi
di manutenzione, la filiale richiede l’intervento dei tecnici che fanno capo
alla sede centrale, anche perché, per motivi di sicurezza, i dipendenti hanno
un accesso limitato alle operazioni di controllo più avanzate, quali gestione
dell’hardware e delle periferiche, installazione di nuove applicazioni oppure
impostazioni di sistema.
Le procedure tipiche della filiale sono:
• prelevamento e versamento di denaro contante;
• cambio di assegni bancari o circolari;
• emissione di bonifici;
• cambio di valuta estera in euro e viceversa;
• pagamento di ricevute bancarie;
• pagamento di bollette;
• emissione di carte di credito e carte prepagate;
• apertura, modifica delle condizioni, estinzione di conti correnti;
• gestione dei risparmi;
• emissione di prestiti e mutui;
• finanziamenti a imprese;
• polizze assicurative;
• gestione delle cassette di sicurezza.
Le procedure possono essere anche classificate in applicazioni front office, o
di sportello (attività di cassa, conti dei clienti) e back office (titoli, polizze,
concessioni prestiti e fidi).
Alcune operazioni bancarie possono essere svolte direttamente dal computer

mainframe sede centrale


bancomat bancomat

rete geografica

LAN POS POS LAN


fi liale fi liale

server server

16 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


dell’azienda oppure dal personal computer di casa o dal telefono cellulare
attraverso un collegamento diretto con l’Istituto di credito o tramite la rete
Internet (home banking).
Il sistema informatico è costituito, in genere, da uno o più grandi computer
(mainframe), dislocati presso la sede centrale o nelle sedi più importanti
dell’azienda.
Nelle filiali i singoli posti di lavoro sono costituiti da personal computer
collegati in rete locale (LAN, Local Area Network) e in grado di colloquiare
con il mainframe attraverso un server.
A questo server sono collegati anche le stazioni di self service, gli sportelli
Bancomat e i dispositivi per il pagamento elettronico POS (Point Of Sale) nei
negozi e centri commerciali.
Gli sportelli automatici o di self service presentano sul video un menu di
scelte per l’utente, guidando le operazioni in modo controllato e completo;
il video può essere di tipo touchscreen, per rendere più amichevole l’inte-
razione con l’applicazione; una stampante collegata al terminale consente
l’emissione di promemoria delle operazioni effettuate, oppure la stampa
su carta delle informazioni richieste dall’utente su mutui, servizi offerti,
investimenti per il risparmiatore.

La distribuzione commerciale
La gestione degli esercizi commerciali di grandi dimensioni per la distri-
buzione è diventata via via sempre più complessa con l’introduzione di
nuovi servizi: uso della moneta elettronica per il pagamento alle casse (con
la necessità di collegamento con le banche), sistemi di posta elettronica,
collegamento con le grandi aziende fornitrici per il lancio automatico del
riordino dei prodotti, operazioni promozionali basate sui prezzi (per esempio
offerte 3x2). Nell’organizzazione del supermercato vengono considerati gli
uffici che non sono a contatto diretto con la vendita (backstore), e le casse
aperte al pubblico per la vendita (frontstore).

computer
centrale

LAN
POS

server

BACKSTORE
POS

FRONTSTORE

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 3 • ESEMPI DI CONTESTI GESTIONALI E AZIENDALI 17


Le applicazioni che riguardano i primi sono: la contabilità, la movimentazio-
ne delle merci, gli ordini ai fornitori, il controllo degli arrivi, la situazione
di magazzino e il controllo delle scorte, l’elaborazione di dati da fornire
ai responsabili per il controllo (andamento delle vendite, redditività delle
casse, valore medio di spesa), la gestione del personale.
Le applicazioni riguardanti le casse sono: la lettura ottica dei prezzi dei
prodotti, l’emissione dello scontrino, i pagamenti con carta di credito o
carta Bancomat.
Le attrezzature hardware sono costituite da un computer centrale a cui
si collegano, attraverso il server, le reti locali costituite dalle casse e
dai dispositivi per il pagamento elettronico POS (Point of Sale). Le casse
sono essenzialmente personal computer collegate in rete LAN (Local Area
Network).
Esse utilizzano gli scanner come unità di input per la lettura dei codici a
barre dei prodotti.

L’industria manifatturiera
L’esigenza fondamentale dell’industria manifatturiera consiste nel soddi-
sfare in tempo reale la domanda senza immobilizzare capitali in scorte di
magazzino.
Tradizionalmente il sistema informatico nell’industria ha riguardato essen-
zialmente la gestione amministrativo-contabile. Nell’industria moderna
esiste l’automazione dei processi di produzione, la necessità di una forte
integrazione di tutte le attività, con frequenti scambi di informazioni tra i
diversi reparti e l’uso delle risorse del sistema informatico per la gestione
logistica globale.
Il computer centrale deve servire il sottosistema per la gestione aziendale e
il sottosistema per la gestione della fabbrica automatica, con integrazione
tra i due sistemi.

computer
centrale

LAN

SOTTOSISTEMA SOTTOSISTEMA PER L’AUTOMAZIONE


PER LA GESTIONE AZIENDALE DELLA PRODUZIONE

18 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Il primo è costituito da terminali collegati al computer centrale oppure
da reti dipartimentali in grado di svolgere applicazioni locali utilizzando i
pacchetti standard.
Il sistema per l’automazione della produzione è formato da una rete LAN
(Local Area Network) di personal computer. I vari reparti interessati alla pro-
duzione devono essere tra loro collegati e ci deve essere anche un colloquio
continuo con il sistema di gestione aziendale.
Il sistema informativo aziendale deve gestire il flusso delle informazioni nelle
diverse fasi: richiesta, progetto, produzione.
Il programma per la produzione viene gestito in modo integrato, accedendo
allo stesso database, dai due sottosistemi: il sistema di fabbrica automa-
tica fornisce il quadro aggiornato dell’evoluzione del processo produttivo,
inviando i dati necessari per il controllo e ricevendo i compiti per le singole
aree produttive definiti nel programma di produzione.

4 Documenti digitali e sicurezza


La firma digitale
La firma digitale è un metodo elettronico che permette a una persona di
apporre un segno distintivo ai documenti digitali. I requisiti della firma di-
gitale sono:
• autenticità, per garantire l’identità della persona che ha sottoscritto il
documento;
• integrità, per essere sicuri che il documento non sia stato modificato
dopo la sottoscrizione;
• non ripudio, cioè il documento sottoscritto con firma digitale ha piena
validità legale e non può essere ripudiato dal sottoscrittore.
Quindi il documento elettronico è un messaggio che il mittente firma in
modo digitale e spedisce al destinatario. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto
il messaggio, può verificare, controllando la firma digitale, se il messaggio
ha origine dal mittente e se è stato modificato durante la trasmissione. La
firma digitale viene realizzata usando i sistemi di crittografia a chiave asim-
Con quale sistema
metrica, basati sull’uso di due chiavi, la chiave privata e la chiave pubblica.
si realizza una firma
Una persona firma un documento usando la sua chiave privata, mentre le digitale?
altre persone, che vogliono controllare l’autenticità e l’integrità, usano la
chiave pubblica.
La coppia di chiavi pubblica e privata, usate per firmare e verificare i do- Certifi cation
cumenti, deve essere rilasciata da un ente di certificazione che garantisce Authority
l’identità del possessore della chiave.
La persona fisica cui è attribuita la firma elettronica e che ha accesso ai
dispositivi per la creazione della firma elettronica è indicata con il termine
titolare.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 4 • DOCUMENTI DIGITALI E SICUREZZA 19


La smart card
Uno strumento pratico e sicuro per conservare la chiave privata è rappresen-
tato dalle schede smart card, simili per forma e dimensioni a una tradizionale
carta di credito e protette da PIN (Personal Identification Number) di accesso.
La smart card viene collegata al computer attraverso un apposito lettore
ed è gestita con un software che consente di apporre la firma digitale ai
documenti elettronici.
Il certificato digitale
Il destinatario può avere la garanzia sull’identità del mittente e nello stes-
so tempo ottenere la sua chiave pubblica attraverso il certificato digitale
emesso e firmato dall’ente certificatore.
Il certificato è redatto secondo uno standard riconosciuto (formato X.509)
e contiene:
• numero di serie del certificato;
• ragione e denominazione sociale del certificatore;
• nome, cognome e data di nascita del titolare delle chiavi;
• valore della chiave pubblica;
• algoritmi di generazione e di verifica;
• inizio e fine del periodo di validità delle chiavi.
Che cos’è Quindi, in pratica, il destinatario riceve una busta elettronica contenente il
il certificato digitale?
documento, la firma digitale e il certificato con la chiave pubblica.

IN LABORATORIO

1 LA FIRMA DIGITALE

CHE COSA IMPARERAI


• Autenticare un documento con la fi rma digitale
• Verifi care la fi rma di un documento ricevuto

Per mostrare l’uso pratico della firma digitale si utilizzerà una smart card di
tipo Carta Nazionale dei Servizi (CNS), che sostituisce la precedente carta di
tipo CRS (Carta Regionale dei Servizi). La carta è rilasciata ai cittadini dalla
Regione e normalmente serve come Tessera sanitaria (TS) e per l’attesta-
zione del Codice Fiscale. Questa tessera contiene anche una firma digitale
del cittadino con un certificato rilasciato dalla Regione, che svolge il ruolo
di Certification Authority.

Gli strumenti necessari per firmare il documento sono:


• smart card;
• lettore di smart card;
• software di gestione del lettore (CRS Manager) instal-
lato nel computer.

20 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Le fasi della procedura sono:
• preparare il documento da firmare (solitamente in formato Word o Pdf );
• connettere il lettore al computer (porta USB) e inserire in esso la smart
card;
• avviare il programma CRS Manager;
• inserire il PIN richiesto che consente di attivare la chiave privata;
• il documento viene salvato con il nome LetteraAccettazione.pdf.p7m.

clic sulla
scheda Firma
documento
selezionare
sul disco
il documento
da fi rmare

clic sul pulsante


Apri

NOTA BENE
L’estensione p7m indica uno dei formati standard per i documenti firmati digi-
talmente (sistema di crittografia pkcs #7, Public-Key Cryptography Standards).

A questo punto il documento è pronto per essere inviato al destinatario.


Il destinatario deve verificare l’autenticità e l’integrità del documento. Si
devono usare software che sono in grado di aprire e verificare i documenti
firmati: per esempio il software Dike di Infocert (www.firma.infocert.it).

Se il destinatario possiede
il software CRS Manager,
può controllare e visua-
lizzare il documento: clic
selezionare
sulla scheda Verifica Fir- il fi le da
ma nella finestra iniziale verifi care
del programma (vedi figura
precedente).

clic sul
pulsante
Apri

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 4 • DOCUMENTI DIGITALI E SICUREZZA 21


Il software CRS Manager
il software
verifi ca può essere utilizzato
il documento sia per firmare un do-
e visualizza
l’esito
cumento attraverso la
del controllo chiave privata conte-
nuta nella tessera, sia
Codice Fiscale
del fi rmatario
per verificare un docu-
mento ricevuto.

il software
estrae il
documento
originale

Per visualizzare il certificato utilizzato


nella firma digitale con le informazioni
sulla Certification Authority e sul mit-
tente, si può usare un software spe-
cifico come Dike oppure, in modo più
titolare veloce, si possono utilizzare le opzioni
del
certifi cato di sicurezza di un browser. Per esempio
nel browser Chrome, dopo aver col-
legato il lettore di smart card con la
tessera CNS: clic su Impostazioni nel
menu di Chrome (in alto a destra) e poi
scelta Mostra impostazioni avanzate
(in fondo alla pagina di Impostazioni).
Nell’elenco che compare, clic sul pul-
sante Gestisci certificati, nella sezione
HTTPS/SSL.
Si apre la finestra Certificati: nella
scheda Personale è presente il certifi-
cato associato alla tessera CNS.

Dopo aver selezionato il certificato,


clic sul pulsante Visualizza per ot-
identifi cativo tenere le informazioni su validità,
del certifi cato identificativi del titolare e dell’Ente
di certificazione, oltre agli algoritmi
di crittografia utilizzati (nella scheda
Dettagli).

22 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


La fatturazione elettronica
e la dematerializzazione dei documenti
Il termine fatturazione elettronica indica il processo di creazione e gestione
della fattura commerciale in formato digitale, che contiene un riferimento
temporale (detto marca temporale) e la firma digitale dell’azienda emitten-
te. La firma digitale è emessa e garantita da enti di certificazione e consente
di accertare l’autenticità dell’emittente e l’integrità del documento (cioè
che il documento non sia stato modificato in passaggi successivi).
La fattura viene inviata in formato elettronico all’azienda destinataria che
la può conservare, in sostituzione della versione cartacea. Questa modalità
si chiama conservazione sostitutiva, riconosciuta valida a fini legali e fiscali
da specifiche norme legislative: permette di conservare documenti elettronici
mantenendoli integri, autentici e comprensibili nel tempo. La conservazione
riguarda non solo i nuovi documenti già disponibili in formato elettronico,
ma anche i documenti in formato cartaceo che vengono digitalizzati.
Il termine dematerializzazione, in generale, indica la gestione dei documenti
in modo informatizzato e la conseguente sostituzione dei supporti tradizio-
nali cartacei con supporti magnetici oppure ottici. La normativa statale, a
partire dal 1997, riconosce pieno valore giuridico ai documenti elettronici.
Le soluzioni applicative per la fatturazione elettronica possono essere pre-
senti all’interno del sistema informatico dell’azienda, oppure possono essere
attivate in outsourcing, tipicamente presso una banca. Le soluzioni offrono
tutte le funzionalità per gestire la fatturazione attiva e passiva: inserimento
della fattura, invio (o ricezione), scadenziario, generazione delle disposizio-
ni di incasso e di pagamento, gestione della disputa, gestione dei solleciti.
Questo servizio comprende di solito anche la conservazione sostitutiva dei
documenti secondo le norme.
La fattura può essere inviata tramite posta elettronica oppure tramite il
servizio CBI (Corporate Banking Interbancario) disponibile presso gli Istituti
di credito.
Si osservi che dal 2008 la fatturazione elettronica è una procedura obbliga-
toria nei rapporti commerciali tra le aziende e la Pubblica Amministrazione,
e dal 2019 anche per le transazioni tra azienda e azienda.
La fattura elettronica supera gli svantaggi presenti nella fatturazione tradi-
zionale: costi della carta e della stampa, poca condivisione dei dati, tempi
lunghi per la ricerca, possibile deterioramento o perdita dei fogli.
Inoltre offre rilevanti vantaggi per le aziende. La fattura, infatti, è il do-
cumento centrale nei processi di acquisto o di vendita (ordine, consegna,
fatturazione, pagamento) ed è l’oggetto comune dell’area commerciale-
logistica da una parte (ordini, note di carico o scarico, documenti di traspor-
to) e dell’area amministrativa-finanziaria dall’altra (incasso e pagamento,
contabilità bancaria, estratti conto finanziari).
La fatturazione elettronica favorisce l’integrazione delle due aree, supporta
i processi decisionali, riduce i tempi del ciclo di fatturazione, fornisce una Quali sono i vantaggi
tracciabilità puntuale delle diverse operazioni e permette la condivisione della fatturazione
elettronica?
in rete delle informazioni.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 4 • DOCUMENTI DIGITALI E SICUREZZA 23


Il riconoscimento e l’identificazione digitale
SPID, Carta d’Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi costituiscono
strumenti per l’accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministra-
zioni per i quali sia necessaria l’identificazione informatica.
• SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è un sistema di login che per-
mette a cittadini e imprese di accedere ai servizi online dei diversi Enti
della Pubblica amministrazione con un’unica identità digitale. L’identità
SPID è costituita da una coppia di credenziali (nome utente e password),
con la quale si può accedere ai servizi da qualsiasi dispositivo: computer,
tablet e smartphone.
Per SPID sono previsti 3 livelli di identità con grado di sicurezza crescente:
– primo livello: accesso con nome utente e password;
– secondo livello: accesso con nome utente, password e un codice tem-
poraneo di accesso (OTP, One-Time Password);
– terzo livello: accesso con nome utente, password e l’utilizzo di un
dispositivo di accesso (per esempio, una smart card).
A che cosa serve SPID viene fornito agli utenti da un gestore di identità digitale tra quelli
lo SPID?
accreditati da Agenzia per l’Italia Digitale.
• La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è una smart card che sostituisce la
tradizionale Carta d’Identità cartacea. Contiene al suo interno una banda
ottica e un microprocessore. I dati del cittadino, con la fotografia, sono
impressi in modo visibile sia sul supporto fisico sia sulla banda ottica e
memorizzati informaticamente sul microchip e ancora sulla banda ottica.
La banda ottica garantisce la sicurezza dei dati, perché non ne consente la
modifica, mentre il microchip permette l’uso della carta nelle operazioni
di identificazione elettronica anche a fini di polizia. La carta è prodotta
dall’Istituto Poligrafico dello Stato ed è emessa dai Comuni.
• La Carta Nazionale dei Servizi (CNS) ha le caratteristiche tecnologiche
della CIE, con la presenza del microprocessore, ma non possiede le pro-
prietà fisiche di sicurezza, rappresentate dalla banda ottica e presenti
nei documenti di riconoscimento “a vista”. Risulta quindi una forma più
flessibile per l’autenticazione, soprattutto per le transazioni in rete e
per l’accesso ai servizi. Oltre ai dati anagrafici e al Codice Fiscale, essa
contiene, infatti, anche un certificato di firma digitale (vedi IN LABORA-
TORIO a pag. 20). La CNS sostituisce le precedenti carte realizzate da
singole Regioni con la CRS (Carta Regionale dei Servizi) ed è valida anche
come Tessera sanitaria (TS) e attestazione del Codice Fiscale.

La PEC (posta elettronica certificata)


Per garantire la certezza legale dei messaggi e dei documenti trasmessi con
l’email, si usa la Posta Elettronica Certificata (PEC), che ha assunto valore
legale con il DPR n. 68 del 2005: il decreto disciplina le modalità di utilizzo
della PEC, non solo nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, ma anche
tra imprese e tra privati cittadini.
L’inoltro del messaggio e la ricezione da parte del destinatario sono certi-
ficate dai gestori di posta elettronica certificata, sia del mittente sia del

24 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


destinatario, attraverso l’invio al mittente della ricevuta di accettazione,
come prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio, e della ricevuta
di avvenuta (o mancata) consegna con indicazione di giorno e ora. Le ricevute
rilasciate dai gestori di posta sono garantite dalla firma elettronica.
I gestori di posta elettronica certificata sono società pubbliche o private
accreditate e inserite in appositi elenchi nazionali.
I passaggi dell’invio di un messaggio con la posta elettronica certificata sono
i seguenti.
1 Alice invia un messaggio a Bob, attraverso il server di PEC del proprio
gestore.
2 Il server controlla l’identità di Alice e le caratteristiche formali del
messaggio; in caso positivo invia ad Alice una ricevuta di accettazione
(o di non accettazione).
3 Il gestore PEC di Alice costruisce la busta di trasporto contenente il
messaggio e la firma digitale del gestore stesso.
4 La busta viene inviata al gestore PEC di Bob.
5 Il gestore PEC di Bob controlla la validità della firma del gestore PEC di
Alice e la validità del messaggio: in caso positivo invia all’altro gestore
una ricevuta di presa in carico e, contestualmente, il messaggio a Bob.
6 Il messaggio arriva alla casella postale di Bob sul server del gestore
PEC (punto di consegna), che riceve il messaggio e invia una ricevuta
di avvenuta consegna al gestore PEC di Alice.
7 Alice trova nella propria casella postale la ricevuta di avvenuta (o
non avvenuta) consegna.
A partire da novembre 2011, sulla base del Decreto Legge n. 185 del 2008,
le imprese costituite in forma societaria e i professionisti iscritti agli Ordini
devono obbligatoriamente dotarsi di una casella PEC. Tutte le comunicazioni
tra enti pubblici, professionisti e imprese possono avvenire via PEC, senza che
il destinatario debba dichiarare la propria disponibilità ad accettarne l’utilizzo.

busta di 4
trasporto
3 5
gestore PEC gestore PEC
di Alice di Bob

ricevuta di
consegna
7
1 6

messaggio messaggio
ricevuta di
accettazione
2

Alice Bob

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 4 • DOCUMENTI DIGITALI E SICUREZZA 25


IN LABORATORIO

1 LA PEC

CHE COSA IMPARERAI


• Inviare un messaggio con la PEC
• Verifi care l’accettazione del messaggio e l’avvenuta consegna e ricezione

Si suppone di aver acquistato una casella postale presso un gestore PEC. Dopo
aver effettuato il login con nome utente e password, si può aprire la casella
postale per visualizzare i messaggi inviati o ricevuti (opzione Messaggi) o
per inviare nuovi messaggi con eventuali allegati (opzione Nuovo).
La prima figura mostra il form per l’invio di un nuovo messaggio: il destinatario
può essere selezionato dalla rubrica personale dei contatti oppure attraver-
so una ricerca nelle rubriche del Registro delle Imprese o della Pubblica
Amministrazione. Dopo aver selezionato gli eventuali allegati da inviare, si
deve fare clic sul pulsan-
te Invia. Trascorsi alcuni
secondi, l’utente può con-
trollare la posta di arrivo
(figura sotto), dove può
verificare la ricevuta di ac-
cettazione, la ricevuta di
consegna del messaggio e
la conferma di ricezione
da parte del destinatario,
con indicazione della data
e dell’ora.

26 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


ORA PROVA TU

1 Descrivi gli elementi che caratterizzano il sistema informativo di una


clinica sanitaria che offre servizi di esami e visite con medici specialisti
(persone, attività primarie della clinica e attività accessorie).
2 Individua i dati e i flussi di dati prodotti da un’operazione di prelievo di
denaro a uno sportello Bancomat (dati della tessera, dati del cliente e del
suo conto bancario, controllo sui dati forniti, registrazione dell’operazione
effettuata, aggiornamento del saldo sul conto).
3 Individua i dati e le funzioni per la gestione delle iscrizioni al primo anno
della tua scuola superiore con la scelta dell’indirizzo di studi da parte
degli alunni provenienti dalla scuola secondaria di primo grado.
4 Ricerca in Internet, utilizzando un motore di ricerca, esempi di aziende
che svolgono attività di outsourcing per le applicazioni informatiche,
evidenziando le caratteristiche dei servizi offerti.
5 Esamina il sistema informatico per la gestione amministrativa e didattica
del tuo Istituto scolastico: attrezzature hardware, software, prodotti di
office automation, applicazioni specifiche costruite ad hoc per la scuola,
ambiti di utilizzo delle tecnologie informatiche.
6 Descrivi le attività di un’agenzia viaggi evidenziando gli aspetti che sono
influenzati dalle tecnologie e dalle applicazioni informatiche.
7 Descrivi le attività di un magazzino di ricambi e accessori per veicoli,
con gestione di: carichi e scarichi dei prodotti, rubrica dei clienti e dei
fornitori, listino prezzi.
8 Progetta una soluzione informatica per la gestione della biblioteca della
scuola, definendo le risorse necessarie e le applicazioni informatiche per
svolgere i servizi di consultazione e di prestito.
9 Progetta una soluzione informatica per una palestra o un centro sporti-
vo, definendo le risorse necessarie e le applicazioni informatiche per la
gestione degli utenti e dei corsi.
10 Progetta una soluzione informatica per una concessionaria di automobili
multimarca, definendo le risorse necessarie e le applicazioni informatiche
per la gestione dei clienti e dei modelli di auto.
11 Visita il sito di una Certification Authority e verifica quali sono i servizi
che offre.
12 Elenca alcuni esempi di dichiarazioni e documenti che devono essere
inviati allo Stato esclusivamente per via telematica.
13 Cerca i nomi di enti certificatori per la firma digitale.

14 Cerca i nomi e i siti di gestori di posta elettronica certificata.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 4 • Documenti digitali e sicurezza 27


5 Presentazione aziendale
IN LABORATORIO

1 PRESENTARE IL PROFILO AZIENDALE

CHE COSA IMPARERAI


• Progettare la struttura di una presentazione aziendale
• Inserire un logo e un organigramma nella presentazione

Si vuole realizzare una presentazione con il programma PowerPoint per il


profilo di un’azienda (ABT Elettronica).
Prima di iniziare a usare il programma, è opportuno progettare la struttura
della presentazione con l’elenco dei punti da sviluppare: si redige in sostanza
lo storyboard delle diapositive (slide) della presentazione.

Clic sul pulsante 1. Profilo aziendale (Titolo e logo aziendale)


Visualizzazione 2. Storia
Struttura nella
scheda Visualizza 3. Oggi
4. Mission
5. Organigramma aziendale
6. Stabilimento
7. Controllo qualità
Riquadro 8. Servizi
Struttura

Inserire i titoli e le parti testuali delle diapositive:


• per creare una nuova diapositiva, premere
Invio
• per passare dal titolo alla parte testuale e
viceversa, premere Ctrl + Invio

È opportuno utilizzare un titolo diverso per ciascuna diapositiva per distin-


guerla dalle altre nella vista della presentazione in sequenza e durante la
navigazione.
Conviene inoltre da subito raccogliere le immagini (in particolare il logo
dell’azienda) che si intendono utilizzare nella presentazione per renderla più
efficace.
Il secondo passo consiste nella scelta del tema da assegnare alla presen-
tazione: formato di titoli e sottotitoli, combinazione di colori e sfondo
grafico.
Il tema viene
impostato nella scheda
Progettazione con la
scelta all’interno del
gruppo Temi (nell’esempio
tema Terra)

28 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Dopo aver scelto uno dei temi predefiniti del programma, è possibile co-
munque apportare le proprie personalizzazioni ai colori, al layout oppure
ai font dei caratteri passando alla visualizzazione dello schema delle
diapositive.

Scheda Visualizza, pulsante Schema diapositiva

La visualizzazione Schema diapositiva è importante anche per inserire un


oggetto grafico (fotografia, immagine, disegno) in modo che sia presente con
lo stesso formato in tutte le diapositive, per esempio il logo dell’azienda in
alto a destra.

Nella scheda 1 2 Nella scheda Inserisci, clic sul pulsante


Visualizza, Immagine: caricare dal disco del
clic sul computer l’immagine con il logo
pulsante
Schema
diapositiva:
scheda
Schema 4 Clic per
diapositiva chiudere
la scheda
Schema
diapositiva

Rimpicciolire l’immagine con i quadratini 3


di ridimensionamento e trascinarla
con il mouse nell’angolo in alto a destra

Nella visualizzazione normale della presentazione, su tutte le miniature


delle diapositive aventi lo stesso schema, nell’angolo in alto a destra è
disegnata l’immagine inserita nello schema diapositiva. Per inserire il logo
nelle diapositive con schema diverso, occorre ripetere per esse la procedura
descritta sopra.
Il numero di ogni diapositiva, la data e il titolo della presentazione devono
essere inseriti nel piè di pagina delle diapositive.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 5 • PRESENTAZIONE AZIENDALE 29


1 Clic sul pulsante Intestazione e piè di pagina della scheda Inserisci.
Oppure clic sui pulsanti Data e ora e Numero diapositiva per
inserire rispettivamente la data e il numero di diapositiva

Data e ora, aggiornata 2


automaticamente
oppure fi ssa

Testo da visualizzare 4
nella parte inferiore
della diapositiva

3 Numero
diapositiva
Opzione per non 5
mostrare il piè
di pagina nella
diapositiva titolo

Clic per visualizzare 6


le informazioni del piè
di pagina in tutte Nella prima diapositiva, si inserisce il titolo Profilo aziendale, un eventuale
le diapositive
sottotitolo (oppure il nome dell’autore della presentazione), un’immagine
simile a quella utilizzata in precedenza come logo, nello schema diapositiva,
ma in formato grande, e un’immagine come sfondo.
Nella scheda 1
Progettazione,
clic sul pulsante
Formato sfondo.
Oppure tasto destro
sulla diapositiva e
scelta Formato sfondo

Clic su Riempimento a 2
immagine o trama

Clic sul pulsante 3


File per selezionare
l’immagine dal disco
Si entra poi nel dettaglio delle singole diapositive inserendo i testi, i riquadri
del computer
e le immagini.

30 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Nella creazione del contenuto delle diapositive è buona regola utilizzare
frasi brevi e concise, elenchi puntati o elenchi numerati.
In particolare alle immagini e ai riquadri di testo possono essere assegnati
stili di evidenziazione.
Facendo clic su un riquadro di testo, nella barra multifunzione compare la
nuova scheda Strumenti disegno, Formato.

Analogamente, facendo clic su un’immagine, compare la nuova scheda Stru-


menti immagine, Formato: nel gruppo Stili immagini è possibile scegliere
effetti speciali per il formato dell’immagine; passando con il mouse sopra
le opzioni disponibili si ottiene un’anteprima dello stile.

Con il termine organigramma si intende la rappresentazione grafica di una


struttura organizzativa con i nomi e le funzioni svolte dalle persone.
Nella scheda 1
Inserisci, clic sul Nella quinta diapositiva (Organigramma aziendale) si vuole illustrare l’orga-
pulsante SmartArt nigramma dell’azienda con i nomi dei dirigenti e dei responsabili di reparto.

3 Clic su un tipo di gerarchia, per


esempio, su Organigramma
con nome e posizione

Negli elenchi 2
della fi nestra
SmartArt,
clic su
Gerarchie

Clic su OK 4

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 5 • PRESENTAZIONE AZIENDALE 31


Automaticamente viene creato uno schema gerarchico con 1 dirigente, 1
assistente e 3 caselle sotto.

Clic sull’etichetta [Testo], 5 6 Per aggiungere altri assistenti,


per inserire la posizione della clic con il tasto destro del
persona all’interno dell’azienda mouse sulla casella più alta
e poi clic nella casella più della gerarchia e scegliere,
piccola per scrivere il nome dal menu di scelta rapida,
Aggiungi Forma e poi
Aggiungi Assistente

Le altre scelte del menu Aggiungi Forma hanno questo significato:


• Aggiungi forma dopo per inserire una forma allo stesso livello (collabo-
ratore) della forma selezionata, ma alla sua destra;
• Aggiungi forma prima per inserire una forma allo stesso livello (collabo-
ratore) della forma selezionata, ma alla sua sinistra;
• Aggiungi forma sotto per inserire una forma a un livello sotto la forma
selezionata (dipendente o subalterno). La nuova forma viene inserita
dopo le altre forme allo stesso livello.

La forma di uno SmartArt può essere modificata, dopo aver selezionato lo


SmartArt, con le opzioni nella scheda contestuale Progettazione degli Stru-
menti SmartArt, gruppo Stili SmartArt.

32 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Le figure seguenti mostrano le diapositive complete e possono servire come
traccia per la realizzazione della presentazione.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 5 • PRESENTAZIONE AZIENDALE 33


6 Oggetti multimediali
Di seguito vengono illustrate le modalità per arricchire una presentazione
utilizzando strumenti multimediali, come suoni, filmati, commenti vocali.

IN LABORATORIO

1 PRESENTARE UNA NUOVA LINEA DI PRODOTTI

CHE COSA IMPARERAI


• Progettare la struttura di una presentazione per illustrare i prodotti
aziendali
• Inserire immagini, video e suoni nella presentazione

Si vuole realizzare una presentazione per illustrare le caratteristiche es-


senziali di nuovi prodotti evidenziandone gli aspetti innovativi, attraverso
immagini e filmati e poche righe di testo.
La presentazione del progetto si riferisce a una casa automobilistica fittizia,
con immagini, filmati e informazioni ricavate da siti del settore commerciale
di automobili, rielaborate a scopi di esercitazione scolastica.
Si utilizza la scheda Struttura del programma PowerPoint, nel riquadro a
sinistra, per inserire i titoli delle diapositive:
1. Titolo; 4. I nuovi motori;
2. La nuova linea; 5. Auto per ogni esigenza;
3. Sportività e versatilità; 6. Scheda tecnica GammaM3.

Logo in tutte le
diapositive, ad eccezione
della diapositiva del titolo,
secondo le modalità
presentate nell’esempio
del paragrafo precedente
(pulsante Schema
diapositiva nella scheda
Visualizza)

Immmagine di sfondo
con effetto fi ligrana

34 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Nelle diapositive, ad eccezione della diapositiva del titolo, si inserisce il logo
della casa automobilistica in alto a sinistra (vedi pag. 29).
Inoltre si aggiunge alle diapositive un’immagine
Nella scheda 1
di sfondo regolando la luminosità dei colori per
Progettazione, creare un effetto filigrana.
clic sul pulsante
Formato sfondo

2 Opzione di Riempimento
dello sfondo
con un’immagine

3 Scelta del fi le dal


disco oppure dal Web
Impostazione 4
della percentuale
di trasparenza

Uguale sfondo per 5


tutte le diapositive

Si procede ora con l’inserimento di testi e immagini nelle diverse diapositive.


Nella quinta diapositiva si inserisce un filmato.
Nella scheda Inserisci,
gruppo Elementi
multimediali, clic sul
pulsante Video e scegliere
Video in PC personale:
ricercare la cartella che
contiene il fi lmato e
poi doppio clic sul fi le
desiderato

Nella diapositiva viene


creato un segnaposto
con l’anteprima del primo
frame del fi lmato e viene
aggiunta automaticamente
la barra di riproduzione
del video

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 6 • OGGETTI MULTIMEDIALI 35


L’altra possibilità, Video online, consiste nell’inserire direttamente un fil-
mato YouTube oppure il collegamento a un video caricato su un sito Web:
nel secondo caso occorre incollare il codice di incorporamento (embed) del
filmato ricavato dal sito Web.
Prima di inserire o incorporare nella presentazione un video di YouTube,
bisogna verificare che siano installati tutti gli aggiornamenti del programma
PowerPoint. Nel sito YouTube si deve fare clic con il tasto destro del mouse
sul video: nel menu di scelta rapida scegliere l’opzione per copiare il codice;
passare poi alla finestra di PowerPoint e incollare il codice.

Il codice di incorporamento si presenta in una forma sintattica simile alla


seguente: la parola percorso in corsivo deve essere sostituita con l’indirizzo
Web (URL) del filmato.

<object style="height: 390px; width: 640px"><param


name="movie"
value="percorso"><param name="allowfullscreen"
value="true"><param name="allowscriptaccess"
value="always"><embed src="percorso" type="application/
x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"
allowscriptaccess="always" width="640"height="360"></
object>

Un esempio di percorso per filmati YouTube è il seguente:

http://www.youtube.com/v/nomefilmato?version=3

Dopo aver inserito il filmato, facendo clic su di esso, viene visualizzata una
nuova scheda Riproduzione che contiene un insieme di opzioni per impostare
le modalità di avvio e di riproduzione del video.
Opzione Inizio per
decidere se avviare il video
quando l’utente fa clic su
di esso oppure in modo
automatico all’apertura
della diapositiva
Le figure seguenti mostrano le diapositive complete che possono servire
come traccia.

36 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Un effetto che può rendere interessante la pagina di apertura di una presen-
tazione è la riproduzione di un suono o di un brano musicale.

Nella scheda Inserisci, gruppo Elementi


multimediali, clic sul pulsante Audio e
scegliere Audio in PC personale: ricercare la
cartella che contiene il fi le audio e poi doppio
clic sul fi le desiderato

L’inserimento di un suono in una diapositiva


provoca in essa la comparsa di un’icona a
forma di altoparlante. L’icona può essere
spostata trascinandola con il mouse.
Passando con il mouse sopra di essa, viene
visualizzata la barra di riproduzione dell’audio

In visualizzazione Presentazione, facendo clic sulla stessa icona oppure


sul pulsante di avvio (freccia verso destra) della barra di riproduzione,
viene riprodotto il suono o il brano musicale inserito. In alternativa l’audio
può essere scelto dalla raccolta multimediale nelle Clipart dei programmi
Office.
La terza possibilità, Registra audio, consiste nell’inserire nella diapositiva
un suono ottenuto con la registrazione tramite il microfono del computer.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 6 • OGGETTI MULTIMEDIALI 37


7 Rappresentazioni sintetico-grafiche
dei dati aziendali
I dati aziendali si possono descrivere in modo sintetico ed efficace con le
funzionalità del programma PowerPoint. In particolare i dati di tipo nume-
rico sono facilmente organizzati in tabelle, mentre i grafici consentono di
descrivere andamenti, confronti e distribuzioni, fornendo una visualizzazione
maggiormente espressiva di un insieme di dati.
Nelle applicazioni
gestionali e statistiche si
impiegano molti tipi di
grafi ci secondo la natura
dei dati e lo scopo per il
quale si traccia il grafi co:
grafi ci a linee o grafi ci ad
area per gli andamenti
storici (mensili, trimestrali
o annuali), istogrammi
o grafi ci a barre per il
confronto tra valori, grafi ci
a torta per la distribuzione
di una grandezza tra
diverse voci

Occorre anche osservare che i dati da rappresentare spesso provengono da una


fonte esterna, per esempio da una banca dati o da una pagina Web, oppure
possono essere contenuti in un file di Excel o in un file in formato pdf. In
questi casi occorre utilizzare operazioni di importazione dei dati all’interno
della presentazione PowerPoint, anche semplicemente con un copia/incolla.

IN LABORATORIO

1 PRESENTARE IL RAPPORTO FINANZIARIO


DEL TRIMESTRE (IN INGLESE)

CHE COSA IMPARERAI


• Progettare la struttura di una presentazione per un rapporto sui dati
aziendali
• Inserire nella presentazione dati e grafi ci statistici
• Produrre la versione in inglese di una presentazione

38 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Si vuole creare una presentazione sintetica dei dati finanziari di un’azienda
rivolta a operatori stranieri: per questo motivo la presentazione viene rea-
lizzata in lingua inglese.
La presentazione riguarda il rapporto finanziario (Financial Summary) del
primo trimestre.
I dati numerici da utilizzare sono contenuti in un foglio di Excel secondo lo
schema seguente.

Il prospetto è suddiviso in tre voci principali:


• Income Statements (Conto economico), che comprende Sales (Vendite),
Operating Profit (Utile d’esercizio), Net Income (Reddito netto);
• Balance Sheets (Stato patrimoniale), con Assets (Attività), Liabilities
(Passività), Shareholders’ Equity (Capitale netto);
• Cash Flows (Flussi di cassa), derivanti da Operating Activities (Attività
operative), Investing Activities (Investimenti), Financing Activities (At-
tività finanziarie).
Per definire i titoli delle diapositive, al primo passo, si utilizza il riquadro
Struttura del programma PowerPoint, che si apre, a sinistra delle diapositive,
scegliendo Visualizzazione Struttura nella scheda Visualizza.
1. Titolo;
2. First quarter (tabella con i dati);
3. Sales (grafico a linee);
4. Assets and liabilities
(istogramma);
5. Cash Flows (grafico a
torta sui flussi di cassa
nel mese di marzo);
6. Highlights (considera-
zioni sintetiche sui dati).

Nella prima diapositiva


si inseriscono il titolo
(Financial Summary)
e un’immagine

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 7 • RAPPRESENTAZIONI SINTETICO-GRAFICHE DEI DATI AZIENDALI 39


Si passa poi alla scelta del tema da assegnare alla presentazione: il tema
viene impostato nella scheda Progettazione, all’interno del gruppo Temi,
selezionando uno dei temi predefiniti del programma (nell’esempio delle
figure è stato usato il tema NewsPrint).
Nella seconda diapositiva occorre inserire una tabella con i dati ricavati dal
foglio Excel.
3 Per aggiungere testo o valori alle celle della tabella,
clic sulla cella e immettere il testo o il valore
Nella scheda 1
Inserisci, clic
su Tabella
e quindi su 2 Trascinare
Foglio di l’angolo in
calcolo Excel basso a destra
o il bordo
destro della
tabella per
ridimensionarla

4 Dopo aver
immesso i dati,
clic all’esterno
della tabella

Se i dati sono disponibili in un file Excel, selezionare in esso le celle conte-


nenti i dati:
- clic su Copia (oppure Ctrl + C); NOTA BENE
- clic nella tabella di PowerPoint;
Rispetto all’inserimento manuale
- clic su Incolla (oppure Ctrl + V). di dati in una tabella di Power-
Per uscire da Excel, basta fare clic all’e- Point, l’utilizzo di un foglio di
sterno della tabella. calcolo Excel presenta un van-
I grafici statistici possono essere creati di- taggio: facendo doppio clic sulla
tabella PowerPoint viene auto-
rettamente in PowerPoint oppure genera-
maticamente aperto il program-
ti in Excel e poi copiati nella diapositiva.
Clic sul segnaposto 1 ma Excel con la sua interfaccia;
Inserisci grafico Si utilizza qui la prima modalità per in-
si possono quindi modificare dati
al centro della serire nella terza diapositiva (Sales) un
diapositiva. e scrivere formule di calcolo uti-
Oppure clic su Grafico grafico a linee che illustri l’andamento lizzando le potenzialità di Excel.
nella scheda Inserisci delle vendite nel trimestre.

2 Nel sottogruppo
Grafico a linee, clic
sul sottotipo Linee

3 Clic su OK

40 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Ogni modifi ca nel foglio di Excel
provoca il tracciamento di un nuovo
Sostituire 5 grafi co nella diapositiva con i dati
le etichette e le descrizioni aggiornate
dell’asse
orizzontale
nella Colonna
A (per il grafi co
delle vendite
scrivere Jan,
Feb, Mar) e
il nome della
voce di legenda
nella Riga 1
(per il grafi co
delle vendite
scrivere Sales)

Pulsante per aprire


direttamente il foglio
dei dati in Excel

7 Clic sul
pulsante
Chiudi

Clic su una cella nel foglio di lavoro 6 4 Ridimensionare l’intervallo dei


contenente i dati da modifi care. dati di esempio nel foglio Excel,
Digitare i nuovi dati. Ripetere le trascinando l’angolo inferiore
operazioni per tutte le celle il cui destro dell’intervallo (ridurre il
contenuto deve essere modifi cato foglio a 4 righe e 2 colonne)

Il foglio di lavoro risulta incorporato nella presentazione e viene automati-


camente salvato in PowerPoint.
Per apportare modifiche al grafico occorre prima selezionarlo facendo clic su
di esso: viene visualizzata la cornice di selezione con i punti di ridimensiona-
mento e, nella barra multifunzione, compare il gruppo di schede Strumenti
grafico.

Scelta del layout Scelta dello stile Clic sul pulsante Modifica dati per
del grafi co per il grafi co riaprire il foglio di Excel e apportare
cambiamenti ai dati

Le figure alla pagina seguente mostrano le diapositive complete e possono


servire come traccia per la realizzazione della presentazione.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 7 • RAPPRESENTAZIONI SINTETICO-GRAFICHE DEI DATI AZIENDALI 41


Un grafi co Torta 3D Un istogramma Colonne Elenco di punti che
per rappresentare la 3D raggruppate descrivono in modo sintetico
distribuzione dei fl ussi di cassa (confronto tra Assets e gli aspetti più importanti
nell’ultimo mese del trimestre Liabilities nel trimestre) del rapporto fi nanziario

42 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


ORA PROVA TU

1 Crea una presentazione riferita a un’azienda che produce scooter con 4


diapositive:
• titolo;
• progetti in corso;
• organigramma dell’azienda con i nomi di dirigenti e assistenti;
• struttura dell’azienda con i nomi dei reparti.
Scrivi il titolo, la data e la numerazione automatica nel piè di pagina delle
diapositive.
Inserisci anche una clipart a forma di motocicletta che deve diventare il
logo dell’azienda da visualizzare in tutte le diapositive in alto a destra.
2 Crea una presentazione riferita a un’agenzia viaggi con 4 diapositive:
• titolo;
• descrizione dei servizi offerti;
• organigramma dell’agenzia con Direttore, Responsabili viaggi (Italia,
Estero, Viaggi nozze), Responsabile amministrazione e Responsabile
marketing;
• contatti (indirizzo, numero di telefono, email, sito Web).
3 Costruisci una presentazione per illustrare le caratteristiche tecniche di un
nuovo modello di smartphone. Scegli il tema delle diapositive; aggiungi
titoli e descrizioni; inserisci fotografi e e fi lmati del prodotto.
4 Costruisci una presentazione per illustrare le componenti di un perso-
nal computer (CPU, memoria centrale, memorie di massa, periferiche):
utilizza una diapositiva per ogni componente, inserendo un breve testo
descrittivo e una o più fotografi e o fi lmati.
5 Crea una presentazione relativa a un’azienda di trasporti per illustrare:
l’organigramma dell’azienda; i principali servizi offerti; un grafi co sull’an-
damento delle persone trasportate nel primo semestre dell’anno in corso.

8 Sito di e-commerce con CMS


I software CMS
Un software CMS (Content Management System, sistema di gestione dei con-
tenuti) è un’applicazione lato server che permette di gestire e organizzare
contenuti Web senza conoscere HTML o linguaggi di programmazione.
Le pagine Web, le immagini, i video e tutti i contenuti multimediali sono
creati, modificati e gestiti tramite un pannello di controllo accessibile so-
lamente agli utenti autorizzati. Anche le pagine eseguite dal server, come
per esempio la pagina per la prenotazione delle camere di un hotel, che
andrebbero create utilizzando linguaggi di programmazione come PHP o ASP.
Che cos’è un CMS?
NET, possono essere gestite in modo semplice.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 8 • SITO DI E-COMMERCE CON CMS 43


I software CMS integrano le funzioni di base (creazione di pagine, gestione
di immagini, collegamenti ipertestuali, ecc.) con funzionalità avanzate,
tramite l’installazione di plugin.
Un plugin è un componente aggiuntivo al programma principale che permette
di modificare o aggiungere una particolare funzionalità: per esempio, la con-
divisione dei contenuti sui social network, la creazione e gestione di gallerie
Che cos’è un plugin?
fotografiche oppure di forum, la gestione avanzata degli utenti.
La configurazione e l’aggiornamento del CMS, oltre che l’installazione e
l’aggiornamento dei plugin, avvengono tramite un’interfaccia grafica.
Tra i numerosi software CMS, molto spesso disponibili in modo gratuito in
Internet, i più diffusi sono: WordPress e Joomla!. Questi software, inizial-
mente finalizzati alla creazione di blog, sono attualmente strumenti adatti
per creare siti Web aziendali o personali, anche di una certa complessità.
Essendo il CMS un’applicazione lato server, per essere utilizzato, esso richiede
un Web server con il linguaggio PHP e il gestore di database MySQL.

Installare WordPress
Per usare WordPress ci sono tre possibilità:
• utilizzare un Web server locale e installare WordPress;
• utilizzare un Web server vero e proprio avente un’installazione di WordPress;
• effettuare la registrazione su http://www.wordpress.com/free e creare
il sito seguendo la procedura guidata.
Dopo aver scaricato l’ultima versione in italiano dal sito WordPress (https://
it.wordpress.org/), occorre scompattare la cartella wordpress all’interno della
directory impostata per l’inserimento delle pagine del Web server. Supponendo
di utilizzare il Web server Apache, per i sistemi Windows la directory è apache\
htdocs, mentre per i sistemi Linux è /var/www (oppure public_html).
Aprire il browser e scrivere nella
casella dell’indirizzo:
http://localhost/wordpress/
(se si lavora su un server locale).
Viene avviata la procedura di
configurazione del program-
ma.
Sono richiesti i parametri del ge-
store del database del sito (ser-
ver MySQL): nome del database,
nome utente, password, host
del database, eventuale prefisso
per le tabelle del database.
Nella videata di benvenuto,
sono richieste alcune informa-
zioni sul sito (in particolare
il titolo, il nome utente e la
password).

44 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Inserire i dati
richiesti

Avvio
dell’installazione

Terminata la procedura, che può durare qualche minuto, si può


aprire il pannello di controllo del sito (backend), accessibile
solamente all’amministratore o agli utenti autorizzati per la
gestione del sito o per la pubblicazione dei contenuti.
Per entrare nell’area riservata è necessario inserire i dati di
accesso specificati durante l’installazione. Connessione al server

IN LABORATORIO

1 CREARE UN SITO DI E-COMMERCE

CHE COSA IMPARERAI


• Utilizzare un CMS per creare un sito aziendale
• Aggiungere i plugin al programma CMS

Si vuole creare un sito di commercio elettronico per un negozio di informatica,


che illustri le caratteristiche dei prodotti disponibili e gestisca le operazioni di
acquisto online. Dopo aver completato correttamente l’operazione di instal-
lazione, è possibile cominciare a creare un sito. Prima di procedere alla fase
operativa, però, è bene fare mente locale sulla struttura e sulle finalità del
sito che si deve creare. Affinché un sito sia efficace, infatti, la sua struttura
deve essere chiara e facilmente fruibile. È importante quindi chiedersi che
cosa il sito debba contenere e in quale ordine è meglio presentare i conte-
nuti, in relazione allo scopo comunicativo che ci si prefigge.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 8 • SITO DI E-COMMERCE CON CMS 45


Se, come in questo caso, si deve creare un sito di un negozio online, il sito
dovrà contenere le informazioni sui prodotti in vendita, suddivisi in categorie.
Fissati questi elementi preliminari, si può cominciare a lavorare fattivamente
alla creazione del sito.
La prima operazione per la creazione di un sito riguarda l’applicazione di
un tema predefinito, cioè uno stile grafico, detto template, che imposta
colori, font e il layout delle pagine, cioè la disposizione di testi e immagini
nelle pagine.
Sebbene i temi possano essere creati da zero, è molto più comodo impostarne
uno già esistente ed effettuare le personalizzazioni necessarie.
Per cambiare tema fare clic su Aspetto nel menu a sinistra e selezionare
l’opzione Temi: viene mostrato l’elenco dei temi già installati. Per impostare
un tema basta selezionarlo e fare clic su Attiva. Per visualizzare un’anteprima
di un tema, senza necessariamente applicarlo al sito, fare clic su Anteprima
in tempo reale.
Per rendere le modifiche definitive, si deve fare clic sul pulsante Salva &
Pubblica.

I contenuti del sito sono organizzati in pagine.


Nel menu a sinistra fare clic su Pagine e selezionare Aggiungi nuova.
Inserire il titolo della pagina e il testo del contenuto.
Per inserire un’immagine fare clic su Aggiungi media. Se l’immagine è già
stata caricata sul server, selezionarla e premere Inserisci nella pagina, altri-
menti fare clic su Carica file e trascinare il file sulla finestra per effettuare
il caricamento.
Le modifiche diventano effettive facendo clic su Pubblica per pubblicare
la pagina.
Dopo aver creato e pubblicato le pagine, occorre sistemare il menu, in modo
che l’utente le possa raggiungere in modo rapido dalla pagina principale.
Nel menu a sinistra, fare clic su Aspetto e selezionare Menu. Nella zona
centrale selezionare il menu da modificare (Top Menu).
Selezionare le pagine da inserire nel menu e fare clic su Aggiungi al menu.
Nella zona centrale sono elencate le voci del menu. Selezionando una voce,
si può cambiarne l’etichetta (cioè il testo visualizzato dall’utente) o la po-
sizione nel menu. Dopo aver inserito le voci, fare clic su Salva menu.

Per inserire le funzionalità di e-commerce all’interno del sito occorre scarica-


re un plugin dal sito di WordPress, tra quelli forniti, di solito in modalità gra-
tuita e non commerciale, da sviluppatori software e disponibili all’indirizzo:

https://it.wordpress.org/plugins/

Per trovare i plugin è opportuno usare la casella di ricerca, inserendo, per


esempio, come parola chiave ecommerce.
Di solito il plugin è un file compresso che può essere installato attraverso la
scelta Aggiungi nuovo del gruppo Plugin nel pannello dell’amministratore.
I diversi plugin presentano differenti layout e modalità di interazione con
l’utente, ma hanno in comune le funzionalità per la registrazione degli utenti,

46 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


l’inserimento e la modifica dei prodotti in vendita, organizzati in categorie,
la gestione delle operazioni di vendita con il carrello e il controllo delle
transazioni di pagamento.
Le scelte per la gestione del sito di e-commerce sono raggruppate in una
nuova voce creata dal plugin nel pannello dell’amministratore.

La figura seguente mostra la videata per l’utente con la presentazione dei


shopping cart prodotti e il pulsante per aggiungere al carrello il prodotto selezionato.

checkout Con la scelta Cassa, il cliente può controllare il riepilogo degli acquisti e
procedere alle operazioni di pagamento.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 8 • SITO DI E-COMMERCE CON CMS 47


ORA PROVA TU

1 Crea il sito Web per un ente di promozione turistica di una località mon-
tana, contenente le pagine: home page, strutture ricettive, cure termali,
sport e tempo libero, dove siamo.
a. Nella home page inserisci una presentazione della località con una
galleria fotografica;
b. In strutture ricettive inserisci una tabella contenente un elenco di hotel
e campeggi con informazioni e fotografie;
In cure termali inserisci le informazioni, gli orari e il listino prezzi dello
c. 
stabilimento termale;
d. In sport e tempo libero inserisci l’elenco delle attività proposte;
e.  In dove siamo gli indirizzi e le email per i contatti.
2 Crea il sito Web per un’agenzia immobiliare con le seguenti pagine:
a.  home page, con la descrizione della società e le informazioni di con-
tatto;
b. bilocali e trilocali, con una tabella contenente cinque appartamenti
con descrizione, fotografie e costi;
c. quadrilocali e loft, con una tabella contenente cinque appartamenti
con descrizione, fotografie e costi;
d. case indipendenti e ville, contenente la descrizione di due case con
relativi video degli interni e dell’esterno di ciascun immobile.

48 indirizzo • servizi commerciali © Istituto Italiano Edizioni Atlas


9 Elaborazione dei risultati
di un’indagine tramite questionario
L’uso di questionari è frequente nelle aziende grandi, ma anche medie e
piccole, per scopi diversi.
Possono essere indagini di mercato per raccogliere informazioni sui gusti
o sulle tendenze dei consumatori, oppure questionari di soddisfazione dei
clienti su un prodotto acquistato o su un servizio fornito.
L’indagine può essere condotta con questionari stampati e compilati dall’utente/
cliente, con chiamate telefoniche, oppure attraverso questionari online con mo-
duli Web (per esempio, i moduli di Google, https://docs.google.com/forms/).
Nell’Unità di apprendimento 5 di SmarTIC è stato presentato, nel In Labo-
ratorio di pagina 169, un esempio di questionario con le modalità per la sua A che cosa servono
impaginazione. le indagini di mercato
Di seguito viene mostrata l’applicazione del foglio elettronico per l’elabo- e i questionari
di soddisfazione?
razione dei risultati.

IN LABORATORIO

1 I RISULTATI DI UN’INTERVISTA

CHE COSA IMPARERAI


• Utilizzare i fogli collegati per defi nire formule di calcolo
• Applicare la funzione CONTA.SE del foglio di calcolo

L’intervista è basata su un questionario formato da dieci domande, a ciascuna


delle quali si può rispondere scegliendo tra tre possibili risposte (1, 2, 3). Il
valore 0 identifica la non risposta.
La gestione delle risposte si organizza con una cartella di Excel, che si può
salvare con il nome Interviste. Essa contiene due fogli:
• Questionario con le risposte degli intervistati a ciascuna delle dieci do-
mande;
• Risultati con i totali delle risposte per ogni domanda e le relative per-
centuali.

DA SAPERE
I due fogli sono fogli collegati nel senso che contengono formule di
calcolo o funzioni che fanno riferimento alle celle di un altro foglio
della stessa cartella o di altre cartelle di Excel.
La formula contenuta in una cella di un foglio di lavoro che indica la
cella appartenente a un altro foglio è, per esempio:
= Foglio1!A1
cioè il riferimento di cella (o il riferimento a un intervallo delle celle)
è preceduto dal nome del foglio e da un punto esclamativo.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 9 • ELABORAZIONE DEI RISULTATI DI UN’INDAGINE TRAMITE QUESTIONARIO 49
Foglio Questionario

Foglio Risultati
Il foglio dei risultati è formato da due parti: calcolo del numero di risposte
per ogni domanda e percentuali di ciascuna risposta sul totale.

Foglio dati
Risposte possibili Numero
0 (non risposto), 1, 2, 3 della
domanda

Calcolo del numero


di risposte per ciascuna
domanda

Calcolo, per ogni


domanda, delle percentuali
di ciascuna risposta
sul totale dei questionari

Foglio formule
La riga dei totali utilizza la funzione SOMMA per effettuare un controllo su
eventuali errori di battitura nell’inserimento delle risposte nel foglio Que-
stionario: infatti, se ci fosse un valore esterno all’intervallo delle possibili
risposte (da 0 a 3) i totali di questa riga non risulterebbero uguali al numero
di questionari, come si vede nella figura precedente (Foglio dati) per la
quinta domanda, alla cella F11.
Per il conteggio delle risposte si usa la funzione CONTA.SE con riferimento a
ciascun valore di risposta possibile (da 0 a 3) calcolata sull’intervallo delle celle
del foglio Questionario (foglio collegato) contenente le risposte di una domanda.
La notazione Questionario!B$8:B$16 indica il riferimento alle celle B8:B16
del foglio collegato Questionario (il nome del foglio e l’intervallo delle celle

50 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


sono separati dal punto esclamativo). Il secondo argomento della funzione
CONTA.SE è la cella A7 che contiene il valore della risposta: la funzione
calcola quante volte il valore della cella A7 compare nelle celle da B8 a B16
del foglio Questionario.

=CONTA.SE(Questionario!B$8:B$16;$A7)
Calcolo del totale delle
risposte per ogni domanda
e copia a destra per
trascinamento

Calcolo della percentuale


di ciascuna risposta sul Se si utilizza il pulsante Somma della scheda HOME occorre
totale delle risposte alla correggere l’intervallo delle celle in B7:B10 per escludere
domanda: =B7/B$11 la cella B6 che contiene il numero della domanda

Nella formula della funzione CONTA.SE, i riferimenti alle celle B8:B16 sono
riferimenti assoluti parziali sulle righe; il riferimento alla cella A7 è un ri-
ferimento assoluto parziale alla colonna A. In questo modo la prima formula
scritta nella cella B7 può essere copiata per trascinamento verso destra e
verso il basso.
Anche la formula nella cella B17 per il calcolo della percentuale, nella parte
inferiore del foglio, usa il riferimento assoluto parziale alla cella B11 per
poter ricopiare la formula a destra e in basso.

DA SAPERE
La sintassi generale della funzione CONTA.SE è la seguente:
=CONTA.SE (Intervallo di celle; Valore da cercare)
La funzione calcola quante volte il Valore da cercare compare nell’In-
tervallo di celle.
Se il valore da cercare è una stringa di caratteri, esso va racchiuso tra
virgolette.
Il secondo argomento della funzione può anche essere il riferimento a
una cella che contiene il valore da cercare.
Inoltre il secondo argomento può essere un criterio che usa i simboli di
confronto > e < per contare quante volte il contenuto delle celle è mag-
giore o minore di un valore. Per esempio, la formula seguente calcola
quante celle dell’intervallo A1:A20 contengono un valore maggiore di 100:
=CONTA.SE(A1:A20;”>100”)
Anche in questo caso il criterio è racchiuso tra virgolette.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 9 • ELABORAZIONE DEI RISULTATI DI UN’INDAGINE TRAMITE QUESTIONARIO 51
Salvare un foglio di calcolo come pagina Web
Nel menu FILE scegliere Salva con nome: clic sul pulsante Sfoglia.

1 Salva come pagina Web in un


fi le unico, con fi le di supporto
incorporati nella stessa
pagina Web

3 Clic su Pubblica. Si apre la


Salva tutti 2 fi nestra di dialogo Pubblica
i fogli della come pagina Web
cartella

Clic sulla casella di controllo per apportare


successivamente le modifi che alla cartella
di lavoro, ripubblicando automaticamente
gli elementi ogni volta che si salva la
cartella di lavoro

Clic su Pubblica

10 Organizzazione dei dati


in un database
Le tabelle di un database rappresentano le entità della realtà che si vuole
automatizzare. I dati organizzati nelle tabelle possono poi essere elaborati
tramite le query per ottenere le informazioni che servono.
Le maschere facilitano le operazioni di manipolazione sulle tabelle (inseri-
mento, modifica, cancellazione). I report sulle tabelle e sulle query consen-
tono una presentazione efficace di dati e risultati.

IN LABORATORIO

1 DATABASE PER LA GESTIONE


DI RISTRUTTURAZIONI “CHIAVI IN MANO”

CHE COSA IMPARERAI


• Creare le tabelle di un database
• Creare query, maschere e report

52 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Un’azienda si occupa di ristrutturazioni di case e appartamenti con la for-
mula “chiavi in mano”, organizzando in modo coordinato i diversi interventi
di artigiani e imprese per lavori di muratura, idraulica, posa di pavimenti e
piastrelle, serramenti, elettricità e tinteggiatura.
Ciascuna ristrutturazione è identificata con il termine “cantiere”, nel quale
operano i fornitori (muratore, idraulico, elettricista, ecc.) con i loro prodotti.
La gestione è realizzata tramite un database GestioneCantieri che comprende
le tabelle corrispondenti alle entità che caratterizzano la realtà che si vuole
automatizzare.
• Tabella Cantieri per organizzare le informazioni sulle ristrutturazioni:
codice identificativo, descrizione, indirizzo del luogo dove si svolgono
i lavori, data di inizio dei lavori e data di chiusura. La seconda data ha
valore nullo se la ristrutturazione non è terminata.
• Tabella Fornitori per le informazioni sugli artigiani e le imprese che ef-
fettuano gli interventi: codice fonitore, denominazione, città, telefono.
• Tabella Interventi per il dettaglio dei lavori e delle forniture, che pos-
sono essere ore di manodopera di operai o tecnici, oppure la fornitura e
installazione di oggetti, quali sanitari, porte, infissi, ecc: identificativo
numerico progressivo, descrizione, prezzo unitario, quantità.
Tutte le tabelle hanno una chiave primaria: codice per i cantieri, codice
fornitore per i fornitori e ID per i prodotti; le prime due sono alfanumeriche
o ID è un numero autoincrementale. Per stabilire poi i collegamenti tra le
tabelle occorre aggiungere le chiavi esterne.
La tabella degli Interventi deve contenere due campi aggiuntivi che rappre-
sentano i collegamenti al codice del cantiere, dove viene eseguito l’inter-
vento, e al codice del fornitore che esegue il lavoro.
Cantieri

Codice Descrizione Indirizzo DataApertura DataChiusura

C1A234 Appart. 18 Via Roma 20 02/04/2018 16/07/2018

CB5671 Villetta Via Europa 03/05/2019

C2A678 Appart. 23 Via Roma 20 02/05/2018 25/07/2018

Interventi

ID Descrizione PrezUnit Quantità Codice CodForn

1 Infissi legno 340,00 4 C1A234 TO345

2 Vasca 190,00 2 CB5671 MI123

Fornitori

ID Denominazione Città Telefono

MI123 Arredo bagno Milano 333 44455566

TO345 Falegnameria Torino 334 55577788

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 10 • ORGANIZZAZIONE DEI DATI IN UN DATABASE 53


Si può quindi definire il modello logico del database con le seguenti tabelle:
Cantieri (Codice, Descrizione, Indirizzo, DataApertura, DataChiusura)
Fornitori (CodForn, Denominazione, Città, Telefono)
Interventi (ID, Descrizione, PrezzoUnit, Quantità, Codice, CodForn)
(le chiavi primarie sono sottolineate, le chiavi esterne sono in corsivo).

Si apre il programma Access e nella videata di apertura si crea un nuovo


database con il nome GestioneCantieri.accdb.
Si devono creare le tre tabelle scegliendo opportunamente i tipi di dato per
ogni campo e impostando le chiavi primarie. Per esempio per la tabella Can-
tieri: Codice, Descrizione e Indirizzo sono di tipo Testo breve, DataApertura
e DataChiusura sono di tipo Data/Ora.
Il campo ID della tabella Interventi è di tipo Numerazione automatica, perché
è un campo numerico autoincrementale.

Dopo aver salvato la struttura delle tabelle nel database su disco, occorre
procedere all’inserimento dei dati nelle tabelle, nell’ordine: prima la tabella
Cantieri, poi Fornitori, e infine Interventi.

Tra la tabella Cantieri e la tabella Interventi esiste una relazione uno a molti,
perché per ogni cantiere si possono avere più interventi. Anche tra la tabella
Fornitori e la tabella Interventi si può stabilire una relazione uno a molti
perché ogni fornitore normalmente effettua più lavori nei diversi cantieri.
Per definire le relazioni tra le tabelle, nella finestra del database si deve fare
clic sul pulsante Relazioni nella scheda Strumenti database.

La figura seguente mostra la finestra Relazioni con i collegamenti tra le


tabelle, dopo aver applicato l’integrità referenziale.

Per facilitare le operazioni di manipolazione sulle tabelle del database, è


opportuno creare le maschere standard su ciascuna tabella: dopo aver sele-
zionato una tabella, clic sul pulsante Maschera della scheda Crea.

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Esempi di operazioni di manipolazione sono:
a. inserire i dati di un nuovo intervento;
b. modificare la quantità dell’intervento numero 56 con un nuovo valore;
c. eliminare tutti gli interventi effettuati dal fornitore di cui viene fornito
il codice.
La gestione del database deve prevedere anche le interrogazioni (query)
al database per ottenere informazioni sui lavori completati o in corso, sui
fornitori e sui diversi cantieri.
Per esempio, la query presentata in figura produce in output la descrizione
degli interventi con la denominazione del fornitore per gli interventi aventi
un prezzo unitario minore di un valore fornito come parametro.

Altri esempi di interrogazioni sono:


a. descrizione e indirizzo dei cantieri che sono aperti perché i lavori non
sono conclusi (nella riga Criteri della colonna DataChiusura, scrivere Is
Null);
b. elenco dei fornitori con denominazione, città e telefono;
c. descrizione, prezzo unitario e quantità degli interventi in un cantiere di
cui viene fornito il codice come parametro;
d. descrizione, prezzo unitario e quantità degli interventi di un fornitore
in un cantiere: codice fornitore e codice cantiere sono forniti come
parametri.
Per presentare in modo efficace i dati delle tabelle o i risultati delle query,
su carta o in un file PDF, è opportuno creare i report sulle tabelle o sulle
query: dopo aver selezionato la tabella o la query, clic sul pulsante Report
della scheda Crea.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 10 • ORGANIZZAZIONE DEI DATI IN UN DATABASE 55


ORA PROVA TU

1 Distribuzione dei quotidiani nelle edicole


 n’agenzia di distribuzione effettua ogni giorno la consegna e i resi dei
U
quotidiani nelle edicole delle province della Regione. Le tabelle del
database sono:
•  Edicole, per le informazioni sulle edicole delle diverse province;
•  Quotidiani, per le informazioni sui periodici venduti dalle edicole;
•  Movimenti, per il legame tra edicola e quotidiano rappresentato dalle
consegne e dai resi.
I campi di Edicole sono: NumEdic, Indirizzo, Titolare, Telefono, Provincia.
I campi di Quotidiani sono: CodQuot, Testata, Editore, Prezzo.
I campi di Movimenti sono: NumReg, Data, Qtà, Tipo (C/R), NomeAutista.
Crea il database con le tabelle, scegliendo il tipo di dato per i campi e
impostando la chiave primaria. Aggiungi le chiavi esterne nella tabella
dei movimenti. Definisci le relazioni tra le tabelle, fissando l’integrità re-
ferenziale. Inserisci alcune righe di dati in ciascuna tabella. Fornisci alcuni
esempi di manipolazioni e interrogazioni sul database.
2 Centro di arredamento
Il database di un centro di arredamento contiene la tabella con le infor-
mazioni sui mobili e gli accessori in vendita e la tabella delle tipologie che
classificano i prodotti nel catalogo (cucine, camere, camerette, soggiorni,
divani). La gestione del database deve prevedere le operazioni di mani-
polazione sul database e lo svolgimento delle seguenti interrogazioni:
•  elenco dei mobili di una tipologia prefissata con tutte le informazioni;
•  elenco delle tipologie;
•  elenco dei prodotti in vendita con descrizione e tipologia.

3 Stipendi dei dipendenti


Gestisci i dati riguardanti gli stipendi pagati nei diversi mesi ai dipendenti
di un’azienda organizzata per Dipartimenti (Uffici/Reparti).
Le tabelle sono: Dipartimenti, Dipendenti e Stipendi. La tabella Dipen-
denti contiene come chiave esterna il codice del dipartimento; la tabella
Stipendi contiene come chiave esterna la matricola del dipendente.
Crea il database e le tabelle. Inserisci alcuni dati di prova nelle tre tabelle.
Progetta e collauda le query per ottenere i seguenti dati:
•  cognome e nome dei dipendenti dell’ufficio Vendite;
• cognome e nome dei dipendenti dell’ufficio di cui viene fornita la de-
scrizione come parametro;
• data di pagamento e importo lordo degli stipendi pagati a un dipen-
dente fornito come parametro;
•  matricola e stipendi lordi pagati nel mese di maggio.
Crea le maschere sulle tabelle e i report sulle query.

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11 App per gestire le scadenze
delle revisioni dei veicoli aziendali
Il componente TinyDB del gruppo Archiviazione di App Inventor consente
di memorizzare i dati in modo permanente sullo smartphone o sul tablet
con un database.
Le proprietà del componente e le modalità di utilizzo sono spiegate nei
Materiali multimediali del Capitolo 11 del manuale SmarTIC.
Di seguito viene presentato un esempio di gestione dei dati tramite TinyDB,
che utilizza come traccia il progetto contenuto nei Materiali multimediali Che cos’è
il componente
per memorizzare i voti delle verifiche in Informatica di un quadrimestre, con
TinyDB?
la possibilità di calcolarne la media.

IN LABORATORIO

1 SCADENZE DELLE REVISIONI


DEI VEICOLI AZIENDALI

CHE COSA IMPARERAI


• Memorizzare i dati nella memoria del dispositivo con il componente
TinyDB
• Selezionare e visualizzare i dati dell’archivio
• Utilizzare il componente Notifiche

Creare un progetto in App Inventor


per memorizzare i dati sui veicoli
aziendali con la targa e la data di
scadenza della revisione. Il progetto
deve prevedere anche le funziona-
lità per visualizzare tutti i veicoli
archiviati e per ottenere l’elenco
dei veicoli in scadenza nell’anno in
corso.
Occorre predisporre inoltre gli op-
portuni pulsanti per cancellare tutti i
dati memorizzati nel database e per
chiudere l’applicazione.

La figura a lato mostra l’interfaccia


per l’utente con il titolo, la tabella
per inserire fino a 5 coppie di dati,
data di scadenza / targa del veico-
lo, e i pulsanti per le funzionalità
dell’app.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 11 • APP PER GESTIRE LE SCADENZE DELLE REVISIONI DEI VEICOLI AZIENDALI 57
L’app utilizza quattro componenti non-visibili: TinyDB1 per il database, Oro-
logio1 per ottenere data e ora del sistema e due componenti di tipo Notifiche
per gli avvisi e i messaggi all’utente.

Clic sul pulsante Blocchi per passare all’ambiente di programmazione.


Si inseriscono i blocchi per creare le due liste in cui memorizzare le date di
scadenza e le targhe dei veicoli.

Le seguenti funzioni sono del tutto simili a quelle presentate nell’esempio


dei Materiali multimediali per le date e i voti delle verifiche:
• la funzione di archiviazione richiamata dall’evento Cliccato sul pulsante
Archivia;
• la funzione per richiamare e visualizzare i dati archiviati: gestione dell’e-
vento Cliccato sul pulsante Vedi tutti;
• la funzione per cancellare tutto il contenuto del database: gestione dell’e-
vento Cliccato sul pulsante Cancella tutti i dati e richiesta di conferma
all’utente (Notifiche1);
• la funzione per chiudere l’app: gestione dell’evento Cliccato sul pulsante
Chiudi l’app.

Pulsante Archivia

58 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


NOTA BENE Pulsante Vedi Tutti
All’inizio il pulsante
Archivia viene abilitato
nel caso di una prece-
dente disabilitazione
(vedi pag. 61)

Pulsante Cancella tutti i dati e richiesta di conferma all’utente

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 11 • APP PER GESTIRE LE SCADENZE DELLE REVISIONI DEI VEICOLI AZIENDALI 59
Pulsante Chiudi l’app

Si sviluppa ora la parte di gestione dell’evento Cliccato sul pulsante plsInsca-


denza, avente la scritta Veicoli in scadenza nell’anno. Con questa funzione
il database viene interrogato per selezionare i veicoli che hanno la scadenza
nell’anno in corso.

Le variabili di lavoro sono le seguenti.

• La variabile anno rappresenta l’anno in corso, ottenuto dall’orologio di


sistema come spiegato di seguito.
• La variabile riga è un contatore che fornisce l’indice dell’elemento della
lista.
• La variabile scadenze è una stringa che viene costruita con le date e le
targhe dei veicoli in scadenza.
• La variabile numero è un contatore che fornisce il numero di veicoli
selezionati: se, al termine della lettura dei dati del database, il valore
di numero è diverso da zero, la funzione comunica all’utente la lista dei
veicoli in scadenza, altrimenti comunica il messaggio che non ci sono
veicoli in scadenza.
Il blocco illustrato in figura consente di ricavare l’anno in corso dall’orologio
di sistema, attraverso il componente Orologio1 e di assegnare il valore alla
variabile anno.

A partire da destra:
• il metodo OraSistema restituisce l’ora del sistema;
• il metodo DaMillisecondiAIstante restituisce un oggetto di tipo Istante
ottenuto dal valore dell’ora di sistema convertita in millisecondi;
• il metodo DaIstanteAdAnno estrae l’anno dall’istante;
• il valore dell’anno viene assegnato alla variabile anno.

60 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


NOTA BENE Pulsante Veicoli in scadenza nell’anno
La disabilitazione del La prima parte della funzione che gestisce il clic sul pulsante Veicoli in sca-
pulsante Archivia im- denza nell’anno contiene la disabilitazione del pulsante Archivia, l’acqui-
pedisce di memorizzare sizione dell’anno dall’orologio di sistema e la lettura dei dati dal database
i dati in fase di lettura con assegnazione dei valori alle liste con le date e le targhe.

NOTA BENE Nella seconda parte, la funzione controlla, con una struttura di ripetizione
L’anno si ottiene estra- per ogni elemento nella lista … esegui … (componente del gruppo Con-
endo 4 caratteri a par- trollo), le date di scadenza dei veicoli: se il campo della data non è vuoto
tire dalla posizione 7 (lunghezza della stringa diversa da 0) e l’anno di scadenza è uguale all’anno
nella stringa della data attuale, aggiunge data e targa del veicolo nella stringa da visualizzare come
che è nella forma risultato del controllo (scadenze) e incrementa di uno il contatore dei veicoli
gg/mm/aaaa. selezionati (numero).
La variabile riga rappresenta l’indice dell’elemento della lista.
Nella stringa scadenze, data e targa di un veicolo sono separate da un pun-
to e virgola, i dati di un veicolo sono separati da quelli del successivo dal
carattere di ritorno a capo \n.

Alla fine, dopo aver completato il ciclo di lettura dei dati, vengono visualizzati
i risultati, attraverso il componente Notifiche2:
se numero è diverso da 0
allora
visualizza la stringa scadenze

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 11 • APP PER GESTIRE LE SCADENZE DELLE REVISIONI DEI VEICOLI AZIENDALI 61
altrimenti
visualizza il messaggio “Nessun veicolo in scadenza nell’anno”
fine se

12 App per il calcolo


del compenso netto
Si mostra ora l’uso di un’app, realizzata con App Inventor, per il calcolo
del compenso netto, dopo aver acquisito il compenso lordo, la percentuale
da applicare per la trattenuta fiscale e la percentuale da applicare per la
trattenuta previdenziale.
Il compenso netto si ottiene sottraendo dal compenso lordo gli importi delle
trattenute.
La modalità di calcolo è molto semplificata, perché non tiene conto delle
detrazioni per il lavoro dipendente e per i familiari a carico, né delle regole
per il calcolo della trattenuta fiscale per scaglioni di reddito.

Il seguente algoritmo descrive il procedimento di calcolo.


inizio
immetti lordo
immetti fisc_perc
immetti prev_perc
calcola tratt_fisc = lordo / 100 * fisc_perc
calcola tratt_prev = lordo /100 * prev_perc

62 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


calcola netto = lordo – tratt_fisc – tratt_prev
scrivi netto
fine

Per realizzare l’app si può usare come riferimento il progetto presentato a


pagina 550 del Capitolo 11 del volume SmarTIC per il calcolo dell’imponibile
e del totale con IVA nell’acquisto di un prodotto.

IN LABORATORIO

1 COMPENSO NETTO PER IL LAVORO SVOLTO

CHE COSA IMPARERAI


• Costruire blocchi di calcolo
• Convertire il risultato del calcolo in numero decimale

La seguente figura mostra l’interfaccia grafica che permette all’utente


di inserire il compenso lordo, la percentuale per la trattenuta fiscale e la
percentuale per la trattenuta previdenziale, utilizzando le caselle di testo.
Facendo clic sul pulsante di comando Calcolo netto, l’app attiva il calcolo
e visualizza gli importi delle trattenute fiscali e previdenziali e il compenso
netto. I risultati sono visualizzati con etichette.
Con un altro pulsante Nuovo calcolo, si può richiedere lo svuotamento delle
caselle di testo e la cancellazione dei risultati del calcolo precedente.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 12 • APP PER IL CALCOLO DEL COMPENSO NETTO 63
Le variabili utilizzate sono definite e inizializzate con i seguenti blocchi.

La funzione che gestisce l’evento Cliccato sul pulsante del calcolo del com-
penso netto (plsCalcolo) rappresenta la codifica l’algoritmo precedente.
I dati di input sono acquisiti tramite tre caselle di testo: txtLordo, txtFi-
scPerc, txtPrevPerc.
Gli importi calcolati sono convertiti in numeri decimali con due cifre dopo
la virgola.
I risultati sono visualizzati nelle etichette: etcValFisc, etcValPrev, etcVal-
Netto.

Facendo clic sul pulsante Nuovo calcolo, viene attivata l’esecuzione della
funzione che azzera il valore delle variabili e svuota le caselle di testo per
l’input dei dati e le etichette per l’output dei risultati.
Inoltre il cursore si riposiziona sulla casella di testo per l’inserimento del

64 INDIRIZZO • SERVIZI COMMERCIALI © Istituto Italiano Edizioni Atlas


compenso lordo, attraverso il metodo AcquisisciFuoco, per consentire all’u-
tente l’inserimento dei nuovo dati.

La figura seguente mostra una prova di esecuzione con l’emulatore.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 12 • APP PER IL CALCOLO DEL COMPENSO NETTO 65
ORA PROVA TU

Algoritmi
1 Dato il lato di un oggetto a forma di cubo e il suo peso, calcola il peso
specifico della sostanza di cui è fatto l’oggetto.
2 L’autista di un’azienda durante una giornata svolge diverse consegne di
merce. Le lunghezze in chilometri di ciascuna consegna sono lette con
una ripetizione che termina quando si inserisce 0 come segnalazione della
fine dell’input dei dati. Comunica alla fine la lunghezza totale dei viaggi
effettuati.
3 Si conosce il numero di clienti di un negozio per ogni giorno del mese di
maggio; calcola il numero medio giornaliero di visitatori (usare un’itera-
zione enumerativa su 31 giorni).

Programmi in Scratch
4 Data in ingresso una lista di prezzi e un valore di percentuale, determina
la lista dei prezzi aumentati della percentuale.
5 Dato un elenco di dipendenti con le rispettive anzianità di servizio (nu-
mero di anni dall’assunzione in azienda), visualizza l’anzianità massima
tra quelle rilevate.
6 Dato un elenco di prodotti, con nome e reparto (Carni, Frutta, Pane),
calcola il numero dei prodotti per ciascun reparto.

App per dispositivi mobili


7 Calcola con un progetto di App Inventor la media degli importi degli
scontrini emessi in un negozio, acquisiti con una struttura di ripetizione
fino a quando si inserisce la parola “fine” per segnalare la fine dell’input
dei dati.
8 Utilizza una struttura di ripetizione in un progetto di App Inventor, per
determinare il totale di 10 fatture.
9 Simula con un’app il funzionamento di una bilancia: dopo aver inserito il
peso e il prezzo unitario di un prodotto, calcola il prezzo totale.

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