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Oscillazioni armoniche
Un’oscillazione si dice armonica quando la forza di richiamo agente sul punto materiale
è direttamente proporzionale alla distanza x di P dal centro di oscillazione.
Sono armoniche le oscillazioni di un pendolo di piccolo angolo di apertura (α = 3°), le
oscillazioni di una molla elastica (un cui estremo è vincolato) e il moto di un punto P sul
diametro di una circonferenza se P è proiezione di un punto P 1 in moto circolare
uniforme sulla stessa circonferenza.
In tutti questi moti armonici la forza agente sul punto in moto è espressa
matematicamente come:
F = -k x con k = costante
Il segno (-) indica che il verso della forza è sempre opposto a quello dello spostamento
nel punto.
La legge del moto di un’oscillazione armonica dà luogo ad una curva chiamata sinusoide.
Dopo il tempo t la curva ripete il suo andamento ciclicamente (a meno che l’oscillazione
non sia smorzata).
Onde
c = 1/ ε
µ
Sostituendo a ε e µ i loro valori nel S.I., Maxwell ricavò per c una velocità
uguale a quella della luce.
La luce può, quindi, considerarsi un’onda elettromagnetica.
Supponiamo che l’onda sia sinusoidale e consideriamo la variazione nel tempo della
grandezza oscillante A in un punto P dello spazio: si otterrà l’andamento sinusoidale
nel quale sull’asse delle ascisse è riportato il tempo t e su quello delle ordinate la
grandezza oscillante A. Il valore della grandezza A oscilla da un minimo ad un
massimo (il valore Amax corrispondente è l’ampiezza dell’onda).
Inoltre la grandezza A descrive un’oscillazione completa in un tempo dato dal
segmento OD; questo tempo è il periodo T dell’onda. La frequenza f è l’inverso del
periodo (f = 1/T) e rappresenta il numero di oscillazioni complete della grandezza
nell’unità di tempo (1 sec. nel S.I.). Riportando sull’asse delle ascisse il tempo t = 1
sec. e contando il numero di oscillazioni complete compiuto dalla grandezza si può
leggere dal diagramma la frequenza f.
Se consideriamo la variazione della grandezza oscillante lungo una direzione dello
spazio ad un certo istante t0, si ottiene ancora un andamento sinusoidale in cui
sull’asse delle ascisse è stavolta riportata la direzione di propagazione.