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Misure in materia di decentramento
e partecipazione
Sintesi preliminare delle esperienze di alcuni comuni Italiani
Ricerca e sintesi a cura di Daniela Righeschi
Segretaria della Circoscrizione 5 Rigutino
Agosto 2009
Comune di Arezzo
Assessorato al Decentramento e alla Partecipazione popolare
Con il contributo della Presidenza del Consiglio Comunale
Il futuro del decentramento e della partecipazione ad Arezzo
Introduzione
La finanziaria del 2008 (Legge 244 del 24 dicembre 2007) introduce mutamenti in materia di
decentramento comunale in particolare per i Comuni che hanno una popolazione compresa tra i
30.000 ed i 100.000 abitanti.
La finanziaria del 2008 ha modificato l' art. 17 comma 3 del Testo Unico degli Enti locali relativo alle
circoscrizioni di decentramento Comunale. Prima di questa modifica, i comuni con popolazione
compresa tra 30.000 e 100.000 abitanti potevano istituire le circoscrizioni di decentramento
mentre quelli con popolazione superiore a 100.000 erano tenuti a farlo. Adesso i Comuni che
necessariamente dovranno articolare le circoscrizioni di decentramento sono quelli con
popolazione superiore a 250.000 abitanti; mentre quelli che potranno farlo, se lo riterranno
opportuno, sono quelli con popolazione compresa tra 100.000 e 250.000 abitanti.
Alla scadenza del mandato amministrativo 2009, molti comuni hanno introdotto nuove misure in
materia di decentramento e partecipazione. In particolar modo queste comprendono:
1 ‐ esperienze di bilancio partecipativo (direttiva promossa e disciplinata dal Dipartimento
Funzione Pubblica con direttiva del 17 febbraio 2006);
2 ‐ implementazione di servizi al cittadino all' interno dei centri civici;
3 ‐ istituzione di organismi di rappresentanza del territorio, quali forum, consigli di quartiere,
consulte.
Obbiettivo di questo lavoro è reperire dati ed esperienze in via di sperimentazione e attivazione
sul territorio nazionale utili a produrre un progetto di partecipazione e decentramento adeguato al
l’identità territoriale del Comune di Arezzo. Sono stati contattati pressoché tutti i comuni e le città
con una popolazione residente al dato Istat 2001 compresa tra i 30.000 ed i 100.000 abitanti. Per
questo si è utilizzato il sistema informatico di cui al sito “Lista Provincie Italiane” e “Principali Città”
per ogni singola Regione. Sono stati presi contatti telefonici con politici, responsabili di settore e
funzionari comunali e sono stati raccolti documenti e informazioni sulle varie esperienze in corso. *
Per semplicità di esposizione si è deciso di comprendere i Comuni nelle Regioni di appartenenza
territoriale. Le Regioni presenti all' interno di questo lavoro sono: Piemonte, Lombardia, Friuli
Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Puglia e Basilicata. Alla fine è
dettagliata la documentazione raccolta presso l’Ufficio Partecipazione e Decentramento.
*
La documentazione raccolta,elencata in appendice a questo documento, è consultabile sui siti internet dei diversi
Comuni o presso l’Ufficio Partecipazione e Decentramento del Comune di Arezzo.
Piemonte
Il Comune di Asti (ab.71276) . Fortemente interessato a mantenere le circoscrizioni (scadenza
mandato 2012) pensano di istituire dei forum e delle consulte con caratteristiche di prestazione
gratuita, di mantenere le 10 circoscrizioni extraurbane chiudendo le 4 del centro città, nominare
uno o due referenti per circoscrizione.
Comune di Biella (ab.45740), abolite le circoscrizioni (2009) ed istituito l' “Ufficio partecipazione e
pace”. L'“Ufficio partecipazione e pace” si occupa di coordinare e promuovere iniziative legate alla
ricerca di un ruolo attivo della cittadinanza nei processi decisionali legati alla città. La presenza sul
territorio di numerose associazioni e gruppi portatori d' interesse trova nell' assessorato alla
partecipazione il punto di raccordo per lo sviluppo e l' attività dell' Ente pubblico. Si stanno
sviluppando percorsi di pratiche di bilancio partecipativo.
Lombardia
Comune di Varese (ab.80511). Il mandato scade nel 2011. Nessuna intenzione di mantenerle. Sul
governo del territorio è attivo il VAS (valutazione ambientale). E' attivo un “Ufficio Partecipazione”
(formato anche da tecnici) che pubblicizzano e presentano temi importanti di discussione rilevanti
per il territorio.
Comune di Cremona (ab. 70887). Le circoscrizioni sono state abolite nel 2009. E' stata apportata
modifica allo statuto. Titolo III “Istituti di Partecipazione” “Capo I” “La partecipazione in generale”
art. 19 Principio della partecipazione, “Capo II” “La partecipazione Popolare” art. 20
Associazionismo e volontariato, art. 21 Consultazione della popolazione, art. 22 Istanze,petizioni e
proposte, art. 23 Referendum.
Comune di Vigevano (ab.57450). Il Comune ha predisposto nel proprio sito uno spazio denominato
“sito progetto di partecipazione digitale”. Un “City Map”, uno spazio on line dedicato all' ascolto dei
cittadini, la discussione e l' elaborazione di proposte per la città. E' possibile partecipare alle
discussioni già avviate o proporne delle nuove localizzandole sulla cartina della città.
Comune di Legnano (ab. 53797). Non hanno un decentramento amministrativo. Hanno un
“Regolamento delle consulte territoriali cittadine” (2003).
Comune di Paderno Dugnano (ab. 45444). Mandato scaduto nel 2009. Degno di attenzione
“Regolamento per la partecipazione popolare”. All' interno del regolamento sono disciplinati i
“Consigli di Quartiere” le associazione e le consulte ed altre forme di partecipazione (istanze,
petizioni, assemblee, referendum). E' stato istituito un “Ufficio di partecipazione”. Effettuano
bilancio partecipativo dal 2006. I consiglieri di Quartiere non percepiscono entrate finanziarie.
Comune di Lodi (ab. 40805). Sono istituiti i consigli di zona. Hanno predisposto un “Regolamento
comunale per la partecipazione all' Amministrazione comunale dei singoli cittadini e delle loro
libere forme associative” (art. 14 dello Statuto comunale). Il regolamento disciplina le forme di
partecipazione d' iniziativa dell' amministrazione, modalità delle forme di partecipazione e l'
istituzione delle consulte.
favorire la partecipazione dei cittadini alla progettazione del futuro della città per una
condivisa partecipazione democratica, facendo sì che le istanze emerse siano incluse all'
interno del processo decisionale degli organi politici e tecnici;
avviare un processo di potenziamento delle Circoscrizioni per rifare di esse, secondo l'
ispirazione originaria, un “Governo di prossimità”, ovvero luoghi e strumenti di decisione
partecipata in grado di rafforzare la dimensione comunitaria della città e valorizzare e
potenziare l' integrazione e la coesione sociale tra tutti i cittadini.
Il sito web, dedicato specificatamente alla partecipazione risponde quindi alle nuove esigenze ed
alla specifica volontà dell' ente. Questo non vuole essere una “vetrina” che dà una panoramica
completa dei processi partecipativi attuati, ma uno “strumento di partecipazione e trasparenza”
volto ad incrementare la partecipazione attiva dei cittadini e a fornire informazioni sui risultati dei
percorsi partecipativi e su quanto realizzato rispetto agli impegni assunti.
Il sito della partecipazione del Comune di Reggio, è gestito dall' Ufficio “ReggioSostenibile”, nato
nel 2001 per gestire il processo di Agenda 21 locale. Nel 2005 l' ufficio è stato assegnato al Servizio
“Decentramento, Partecipazione e Processi Deliberativi”.
L' attività dell' Ufficio è strutturata su tre principali aree tematiche:
La partecipazione
L' accountability
I progetti speciali per lo sviluppo sostenibile
Come già evidenziato, nel 2007 è stato approvato un nuovo “Regolamento delle Circoscrizioni”. Il
2008 è stato l' anno della messa a punto delle nuove deleghe. In questo nuovo “Governo di
prossimità” si vanno predisponendo nuovi strumenti di ascolto e partecipazione, quali le consulte
ed i forum territoriali.
Comune di Piacenza (ab. 95594). L' Ufficio Partecipazione è indipendente dall' Ufficio
Decentramento. L' Ufficio Partecipazione dipende direttamente dal Sindaco. La circoscrizione eroga
soprattutto servizi al cittadino. Dà solo una collaborazione alla partecipazione (uso dei locali).
Piacenza ha un servizio on line per la partecipazione dei cittadini. La partecipazione dei cittadini
alle scelte della città si articolata in: democrazia rappresentativa, partecipazione attiva dei soggetti
organizzati e partecipazione attiva dei singoli cittadini. Hanno un “Regolamento delle Consulte”
Comune di Cesena (ab. 90948). Elezioni nel 2009. Hanno un “Regolamento dei Quartieri”
approvato in data 23.04.2009 senza funzioni delegate. Hanno 12 Quartieri. Il quartiere, quale
organismo di partecipazione a base territoriale, è l' espressione dei cittadini che vi risiedono, di
organizzazioni di volontariato e di realtà sociali, sportive e culturali ivi operanti. Il Quartiere agisce
al fine di rendere partecipe la cittadinanza alle scelte amministrative e sociali e a farsi interprete e
promotore degli interessi dei residenti nel quartiere. Gli organi sono: Consiglio di Quartiere, il
Presidente, il Collegio dei Presidenti. L' elezione è a suffragio diretto con sistema proporzionale.
Rimane in carica quanto il Consiglio C.. Il responsabile del procedimento è il Dirigente del servizio
preposto alla partecipazione con facoltà di delega. E' istituita una commissione tecnica per l'
elezione dei consigli di quartiere così composta: Segretario Generale, Dirigente del settore,
responsabile del servizio elettorale, un Segretario scelto tra il personale preposto alla
partecipazione e 2 rappresentanti nominati dal Consiglio C.. Il personale del seggio è costituito da
volontari di quartiere e personale dell' ufficio partecipazione..I verbali dei consigli sono a cura del
presidente di quartiere. Le attribuzioni al consiglio di Quartiere: il consiglio di quartiere opera con
funzioni propositive e poteri d' iniziativa, sui problemi connessi al territorio, alla popolazione ed ai
servizi comunali sollevati da cittadini, associazioni, imprese, organizzazioni di categoria o da altri
enti pubblici. Il consiglio collabora quale interlocutore privilegiato con l' amministrazione comunale
agli atti connessi ad un' efficace e partecipata amministrazione. A poteri di iniziativa ed
informazione. L' attività dei componenti del consiglio è gratuita. Non sono ammesse forme di
compenso.
La Partecipazione è prevista nello Statuto e nel Regolamento dei Quartieri. Sul sito del Comune è
stato creato uno spazio “Libertà e Partecipazione”. Hanno un ufficio partecipazione. Il servizio
sociale sta lavorando ad un regolamento per la consulta delle associazioni: al momento hanno un
Regolamento del Volontariato “Coordinamento del Volontariato. Statuto”.
Comune di Carpi (ab.61476). Consulte e FAV (Forme Associative di Volontari). A Carpi sono previste
4 Consulte Comunali:
1 ‐ Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, territoriali, naturalistiche, artistiche ed
archeologiche.
2 ‐ Attività culturali, celebrative ed educative.
3 ‐ Attività umanitarie e socio assistenziali, diritti dei cittadini e degli stranieri.
4 ‐ Sport e benessere.
Le Consulte di partecipazione sono previste nello Statuto. Hanno un ruolo importante nella
partecipazione, nelle proposte e nelle iniziative ed interventi e di verifica periodica degli atti dell'
amministrazione. E' in vigore dal 1999 il “Regolamento della partecipazione politica”.
Comune di Imola (ab. 64.348) Sono stati istituiti tramite regolamento 12 Forum Territoriali quali
principali organismi consultivi di partecipazione dei cittadini alle scelte dell’Amministrazione
Comunale. Dei Forum Territoriali fanno parte un’Assemblea Territoriale composta da tutti gli
aventi diritto al voto residenti all’interno dell’ambito territoriale del Forum e un Consiglio, i cui
consiglieri sono eletti dalla popolazione tra candidati provenienti dalla società civile (i candidati
non devono ricoprire cariche pubbliche elettive o far parte di organi esecutivi di enti locali o
territoriali). I forum possono esprimere pareri, proposte o richiedere incontri con
l’amministrazione comunale e organizzar e iniziative ed eventi per coinvolgere la cittadinanza del
territorio.
Comune di Lugo (ab. 31603). Il mandato è scaduto nel 2009. Hanno le “Consulte di
Decentramento”. Contano 16 consulte di cui 5 corrispondenti ai 5 quartieri del capoluogo e 11
corrispondenti a centri o nuclei abitati. Attraverso le Consulte di Decentramento promuove e
sostiene la partecipazione dei cittadini alla, formazione delle scelte, della gestione dei servizi ed al
controllo sulle attività dell' amministrazione pubblica. Organi di ogni consulta sono: il Comitato
della Consulta (organismo di partecipazione, con funzioni consultive, propositive e di gestione) ed il
Presidente della Consulta (organo di Governo della Consulta; rappresenta il comitato nei rapporti
istituzionali con gli organi comunali e con i terzi . Hanno un “Regolamento per la nomina ed il
funzionamento delle Consulte di Decentramento e dei Centri Civici” Sin dal 1960 nominati dei
presidenti su varie zone del territorio. Le valli bonificate nel 700 diventarono frazioni. Le frazioni
distano fino a 20 km dal centro di Lugo. Sono attive forme di partecipazione già dal 1965
(“Cittadinanza Attiva”). Hanno servizi decentrati: Trasferiti poteri, competenze e fondi per la
soluzione di problematiche. Il trasferimento di fondi sulla carta anche se questi sono gestiti poi
centralmente. (“Fare Comunità”). Sono attive sul territorio 246 associazioni. Non hanno un
regolamento sulle associazioni.
Toscana
Comune di Pisa (ab. 89694). Hanno un “Regolamento per l' esercizio del diritto di partecipazione”. I
consigli di circoscrizione sono decaduti nel 2008, ma nel mese di Febbraio del 2009 il consiglio ha
approvato una modifica dello statuto comunale istituendo i Consigli territoriali di partecipazione,
con funzione di consultazione e partecipazione. Il consiglio territoriale di partecipazione è
composto da venti consiglieri nominati dal Consiglio Comunale con propria deliberazione. Ai
Presidenti ed ai Consiglieri dei consigli territoriali di partecipazione non spetta alcuna indennità o
gettone di presenza, nemmeno sotto forma di rimborso spese.
Comune di Pistoia (ab. 84274). Il mandato scade nel 2012. Sono attive 3 circoscrizioni. La
partecipazione è curata direttamente dall' ufficio del Sindaco e dai presidenti delle circoscrizioni. Le
circoscrizioni non vengono coinvolte direttamente. Pensano a fine mandato di nominare un
rappresentante di circoscrizione in C.C. senza diritto di voto. Verranno mantenuti i servizi al
cittadino ed i segretari verranno probabilmente recuperati come responsabili delle unità operative.
I servizi decentrati nelle circoscrizioni sono numerosi: polizia municipale, assistenti sociali,
anagrafe, servizio isee, segnalazioni e richieste d' intervento, diritto allo studio, punto integrato
comune inps, tariffe rifiuti, agevolazioni, permesso raccolta funghi, esenzioni tiket per reddito...
Hanno un “Regolamento dell Consulte di Volontariato”
Comune di Lucca (ab. 81862). La scadenza di mandato è nel 2012. Attualmente hanno istituiti 12
consigli. Hanno un regolamento di decentramento. Si occupa della partecipazione l' “Unità
operativa assistenza agli Organi”. Vista la normativa che vede la chiusura delle circoscrizioni dal
punto di vista istituzionale, è stata istituita un' apposita commissione consiliare (presidente dott.
Luca Lucchesi). Hanno un rapporto strutturato con l' associazionismo “Regolamento rapporti con le
associazioni e forme di sostegno” in cui sono stabilite le finalità, ambiti di applicazione, indirizzi,
criteri e procedimenti per la concessione dei benefici.
Comune di Grosseto (ab. 71263). Sono ad oggi costituite 8 circoscrizioni ed è operativo un ufficio
decentramento. La partecipazione fa capo direttamente all' ufficio del Sindaco. Nel sito ufficiale del
comune è stato creato un canale di comunicazione del cittadino grossetano. Hanno creato un “Filo
diretto” con vari forum di interesse: forum amministrativi, forum di quartiere, forum ad iniziativa
popolare. Il servizio sociale è l' ufficio competente per materia di associazionismo.
Comune di Massa (ab. 66769). Le circoscrizioni sono state abolite nel 2008.
Comune di Carrara (ab. 65034). Il mandato scade nel 2012. Attualmente sono istituite 5
circoscrizioni. Servizi erogati: segnalazioni e rilascio di alcuni tipi di certificati anagrafici (solo per
volontà dei singoli segretari). Organo soprattutto politico. Intenzione di chiudere le circoscrizioni.
Intenzione di curare la partecipazione. Hanno il bilancio partecipativo in atto. Di quest' ultimo se
ne occupa l' URP.
Comune di Viareggio (ab. 61109). I consigli di circoscrizione sono decaduti nel 2008. Ad oggi nelle
sedi delle circoscrizione vengono erogati numerosi servizi al cittadino. Es: circoscrizione 1 Torre del
Lago: servizi demografici e di stato civile, caccia, servizio parcheggi, servizi sociali, occupazione di
suolo pubblico, servizi scolastici, organizzazione di manifestazioni, gestione del mercato, ricezione
di segnalazioni, sez. polizia municipale.
Comune di Siena (ab. 52625). Ad oggi sono istituite 5 circoscrizioni di decentramento. Il mandato
scade nel 2011. Hanno una commissione di C.C. che riguarda il decentramento. Sono attivi dal
punto di vista della partecipazione. Hanno aperto la “Casa della Città” nel cuore del centro storico.
Hanno così voluto rispondere ad una esigenza diffusa tra amministratori, forze economiche e
sociali e cittadini di disporre di uno spazio specializzato di informazione, di dialogo e progettazione
condivisa sulla città ed il territorio senese.. La “Casa della Città” intende favorire il coinvolgimento
attivo della comunità urbana nel governo del territorio, sviluppando una molteplicità di iniziative
che spaziano dalla comunicazione e documentazione dei principali strumenti di pianificazione già
varati dall' amministrazione alla organizzazione di forum tematici, dibattiti e workshop su politiche,
piani, programmi e progetti ancora in formazione, per finire con la “messa in rete” dei
rappresentati delle istituzioni, dei portatori di interessi e, più in generale, dei cittadini, al fine di
pervenire a visioni condivise sul futuro della città e su specifiche soluzioni progettuali.. La “Casa
dell Città” ha una sala riunioni che permette di ospitare esposizioni periodicamente aggiornate di
elaborati cartografici sulle trasformazioni urbane e sui programmi dell' amministrazione comunale
ed una dimensione virtuale che permetterà la consultazione con un' alta tecnologia di risoluzione
d' immagini. La “Casa della città” intende coniugare i processi partecipativi con un sistema di
relazione costituito da operatori economici, studiosi o semplici “curiosi” che potranno correggere e
aggiornare l' immagine di una città medioevale impegnata in mutamenti necessari ed inevitabili.
Comune di Sesto Fiorentino (ab. 46054). L' art. 12 del nuovo regolamento degli Istituti di
Partecipazione (29.09.2007) prevede la possibilità, per la Giunta Comunale, di istituire nuove forme
di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini, singoli o associati, definite Consulte Comunali. Ai
sensi dell' art. 12, la G.C., ha predisposto le “Linee Guida per l' Istituzione delle Consulte Comunali”
che indicano i criteri fondamentali a cui dovranno ispirarsi gli atti istituiti delle singole Consulte,
che dovranno essere a loro volta approvati con delibere della Giunta Comunale
Comune di Campi Bisenzio (ab. 37249). Si occupa della partecipazione e associazionismo
direttamente lo staff del sindaco (Gabinetto del Sindaco). Hanno un “Regolamento sulla
Partecipazione Consultazione Popolare Referendum” del 2002 ed un “Regolamento per il
riconoscimento, la promozione e la valorizzazione delle libere forme associative e delle
organizzazioni di volontariato”.
Comune di Piombino (ab. 33925). Il comune di Piombino ha attualmente 4 circoscrizioni (Statuto
Comunale del 12.09.97 art. 39‐47) . Sono dotati di un ufficio di decentramento e hanno svolto
alcuni processi partecipativi per la riqualificazione di aree della città. Il Servizio Gabinetto del
Sindaco e Comunicazione hanno istituito l' “House Organ” nel sistema di comunicazione locale. Alla
luce delle riforme che hanno profondamente modificato gli assetti istituzionali ed i rapporti tra
pubblica amministrazione e cittadini, questo servizio ha una funzione di trasparenza e visibilità dell'
azione amministrativa, ma soprattutto di comprensione e partecipazione all' attività pubblica.
Queste finalità (Legge 150/2000) vogliono promuovere dibattiti intorno a questioni rilevanti della
vita pubblica, valorizzare il pluralismo e la partecipazione, rendere i propri interlocutori
protagonisti attivi e non passive destinatari dell' informazione locale.
Marche
Comune di Pesaro (ab. 91086). Rinnovato il mandato nel giugno 2009. Hanno un “Regolamento
degli Organismi di Rappresentanza del Territorio” (30.03.2009). Il Comune di Pesaro promuove lo
sviluppo democratico della città attraverso una maggiore e più diretta partecipazione dei cittadini
alle scelte ed alle decisioni. A questo fine ripartisce il proprio territorio e riconosce l' Associazione
Consiglio dei Quartieri costituita in rappresentanza di ogni porzione di esso. Nelle finalità statutarie
i Consigli dei Quartieri sono le associazioni costituite dagli eletti individuati dalla consultazione. Le
finalità, il funzionamento e le norme statutarie sono indicate nel regolamento.
Comune di Jesi (ab. 39224). In attuazione dello Statuto il Comune si è dotato di un “Regolamento
sugli Istituti di Partecipazione e Consultazione dei Cittadini” che al Capo II disciplina i Forum civici..
L' art. 12 dello Statuto individua come titolari del diritto di partecipazione all' attività
amministrativa tutti coloro che sono residenti sul territorio comunale e coloro che con esso
abbiano un rapporto riconosciuto di lavoro, di studio o di utenza dei servizi. L' art. 13 dello Statuto
commi 1° e 2° così recita: “il Comune partecipa alla vita democratica della città unitamente agli
altri soggetti della comunità locale”. Il Comune, quale rappresentante degli interessi generali della
collettività, ha un rapporto diretto con i cittadini singoli o associati. A tal fine si dota di regole,
strutture ed Istituti di partecipazione e democrazia diretta che permettano di compiere
democraticamente le scelte, consentendo, altresì, di decidere e governare.”
Comune di Civitanova Marche (ab.38299). Hanno un assessorato alla Partecipazione e
Decentramento. Hanno 7 Comitati di Quartiere. Sono istituiti in applicazione dello Statuto
Comunale e costituiscono le circoscrizioni di decentramento previste all' art. 2,3,4 del Testo Unico
sull' ordinamento degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000 e successive modifiche ed integrazioni).
Funzione fondamentale dei comitati è promuovere e sostenere la partecipazione di base all'
amministrazione locale. I consiglieri di Quartiere sono eletti dal Consiglio C. e rimangono in carica
per la durata dello stesso; ai sensi dell' art. 38 dello Statuto Comunale, l' Assemblea dei Comitati è
disciplinata da apposito Regolamento.
Umbria
Comune di Foligno (ab. 51130). Le circoscrizioni sono state abolite come organo istituzionale con le
elezioni 2009. Hanno deliberato un “Regolamento per il Funzionamento delle Consulte di
Quartiere” (2009). Le “Consulte di Quartiere” concorrono a rappresentare le esigenze della
popolazione alla partecipazione ed alla consultazione degli organi comunali. Valorizzano le
organizzazioni di volontariato, le associazioni ed altre formazioni sociali.
In ambito di decentramento non sono mai stati erogati servizi ai cittadini.
Comune di Spoleto (ab. 37889). Hanno un “Regolamento delle Funzioni e del Ruolo delle Consulte
Comunali” già dal 1999 ultima revisione 2007. La Consulta Comunale, quale strumento di
consultazione degli organi comunali, è chiamata in materia di programmazione e sviluppo
economico, marketing territoriale, attività culturali, gestione delle risorse finanziarie. L' obbiettivo
della Consulta Comunale è quello di individuare i nodi da sciogliere nel rapporto tra
amministrazione e cittadini, facendo in modo di giungere a scelte il più possibile condivise e
partecipate.
Comune di Città di Castello (ab. 34889). Il Comune favorisce la partecipazione istituzionale delle
Associazioni. Istituisce Consulte di settore ai sensi dello Statuto. Le Consulte assicurano la
partecipazione diretta della comunità locale organizzata alla vita amministrativa, avanzando
proposte ed esprimendo pareri. Le Consulte garantiscono agli organi del Comune l' ausilio delle
competenze e delle conoscenze tecniche presenti nelle varie associazioni che operano nei singoli
settori di attività. Ogni Consulta ha un' assemblea generale, formata dai rappresentanti delle
Associazioni iscritte all' Albo. L' Assemblea generale elegge un Presidente ed un Direttivo. L'
attività svolta ed i pareri espressi dalle Consulte di Settore sono coordinati dal Servizio Rapporti
Istituzionali del Comune di Città di Castello.
Basilicata
Comune di Potenza (ab. 69060). Diritti e Partecipazione‐Comitati di Quartiere. Hanno rinnovato il
mandato nel 2009. Hanno un “Regolamento dei Comitati di Quartiere” approvato 5.08.2008. Dei
21 comitati di quartiere ad oggi ne sono stati rinnovati 12. I comitati si fondano sull' attività resa
volontariamente dai cittadini ed operano nel rispetto della normativa degli enti locali e dello
statuto. Sono organismi territoriali, senza scopo di lucro, di partecipazione democratica di cittadini,
che svolgono un ruolo consultivo e propositivo.
Organi del Comitato di Quartiere:
Assemblea Generale: cittadini residenti nel quartiere e cittadini regolarmente soggiornanti,
cittadini che hanno attività o che rappresentano organizzazioni con sede nel quartiere;
Direttivo: esprime la volontà collettiva dei cittadini, assicura la partecipazione
Presidente: Rappresenta il Quartiere. Cura i rapporti con il Sindaco, la Giunta Comunale, Il Consiglio
Comunale e i direttivi degli altri Comitati La prima seduta è convocata dal Dirigente comunale
competente in materia di decentramento.
Puglia
Comune di Lecce (ab. 89081). Allo scopo di favorire la partecipazione dei cittadini alle attività dell'
Amministrazione locale il Comune di Lecce ha istituito le Consulte Comunali. “Regolamento delle
Consulte” (5.1.2007).
Documentazione
Comune di Campi Bisenzio: “Regolamento sulla Partecipazione Consultazione Popolare Referendum”;
Comune di Carpi: “Regolamento della Partecipazione Politica”;
Comune di Cesena: “Regolamento dei Quartieri” (Servizio Partecipazione), “Coordinamento del
Volontariato. Statuto” (Settore Servizi Sociali); “Regolamento dei Quartieri” delibera n. 113 del C.C. Del
23.4.2009;
Comune di Città di Castello: “Regolamento Istituti e Strumenti della Partecipazione Consultazione”,
“Regolamento Associazionismo e Consulte di Settore”
Comune di Civitanova Marche: “Regolamento dei Comitati di Quartiere”
Comune di Cremona: Statuto Comunale, modificato nel 2009;
Comune di Foligno: “Regolamento Consulte di Quartiere” 2009;
Comune di Forlì (superiore a 100.000 ab) “Regolamento del Decentramento Comunale” delibera C.C. n. 66
del 6.4.2009;
Comune di Imola: “Regolamento comunale dei Forum Territoriali”
Comune di Jesi: “Regolamenti sugli Istituti di Partecipazione e Consultazione dei Cittadini”;
Comune di Lecce: “Regolamento delle Consulte”
Comune di Legnano: “Regolamento delle Consulte Territoriali Cittadine”;
Comune di Lodi: “Regolamento Comunale per la Partecipazione all' Amministrazione Comunale dei Singoli
Cittadini e delle loro Libere Forme Associative”
Comune di Lucca: “Regolamento “Rapporti con le Associazioni e Forme di Sostegno”;
Comune di Lugo: “Regolamento per la Nomina ed il Funzionamento delle Consulte di Decentramento e dei
Centri Civici”
Comune di Paderno Dugnano: “Statuto del Comune”, “Regolamento della Partecipazione Popolare”;
Comune di Pesaro: “Regolamento sugli Organismi di Rappresentanza Territoriale”, “Modalità per lo
svolgimento delle consultazioni per elezioni degli organismi di rappresentanza del territorio”;
Comune di Piacenza: “Regolamento delle Consulte”;
Comune di Pisa: “Regolamento per l' Esercizio del Diritto di Partecipazione”; “Consigli Territoriali di
Partecipazione – Modifiche ed Integrazioni al Vigente Statuto Comunale”, Delibera del Consiglio Comunale
del 26/02/2009
Comune di Pistoia: “Regolamento della Consulta del Volontariato”;
Comune di Piombino: Appunti su “House Organ”
Comune di Potenza: “Regolamento dei Comitati di Quartiere”
Comune di Potenza: “Regolamento Comitati di Quartiere” delibera C.C. n. 88 del 5.8.2008
Comune di Reggio Emilia: “Politiche per il Decentramento e la Partecipazione”;
Comune di Sesto Fiorentino: “Regolamento degli Istituti di Partecipazione”; “Linee Guida Istituzione delle
Consulte Comunali” delibera di G.C. n. 1 del 2008;
Comune di Spoleto: “Regolamento delle Funzioni e del Ruolo delle Consulte Comunali”;
Comune di Udine: Decreto 126 del Sindaco del 6.11.2008 “Consiglieri Delegati di Quartiere”.
Legautonomie, “Organismi di decentramento e legge finanziaria 2008: un primo bilancio della “riforma”
delle circoscrizioni.” Indagine condotta nel 2009 e presentata al Convegno Nazionale su Decentramento e
Partecipazione (Pesaro, 20 Marzo 2009)