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Archeologia Classica
1 Per una sintesi e una discussione della figura di Mercurio nel mondo africano e della sua princ
zione in relazione al commercio e allo scambio si veda Combet Farnoux 1981 , pp. 457-501 .
2 Si vedano Combet Farnoux 1980, pp. 282-284; Palmer 1997, pp. 80-103; Cadotte 2007, p
Per una completa rassegna degli epiteti riservati al dio vd. Baratta 2001 , pp. 114-118.
3 Combet Farnoux 1980, p. 283.
4 Combet Farnoux 1980, p. 284 (sulla base di D.H. 1 , 33, 1 circa il culto di Cerere).
5 Cadotte 2007, p. 141 .
6 Lipiński 1995, pp. 475-476 e, sul culto africano di Mercurio: ibid., pp. 393-396.
7 Cadotte 2007, p. 142.
8 Leglay 1975, pp. 124-125. In particolare lo Studioso identifica tre diversi tipi di sincretismo: 1)
assimilazione di divinità indigene puniche (il cui nome non è sempre noto) che da luogo a una i
romana ; 2) assimilazione di divinità che porta ad un arricchimento della personalità della divinità st
sto gruppo ascriverebbe il caso di Mercurio); 3) l'assimilazione cumulativa che metterebbe insieme
stiche di diverse divinità generando nuove figure divine.
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19 CIL VIII 19490 = 6977 e C adotte 2007, p. 648 n. 438. A Cirta è attestato anche un collegio di Mercu-
riali: Berthier 1941-1942, pp. 250-256.
20 Per una diversa lettura della parte frammentaria si veda BCTH 1887, p. 86, n. 201, dove al posto di
canestrarius si propone " castus librarius ".
21 Per una discussione sui confini delle province e il processo che portò alla creazione di esse si veda
Berthier 1981 , pp. 125-132. Cirta sarebbe divenuta parte dell'Africa Nova tra il 44 e il 36 a.C.: cfr Bertrandy
1994, p. 1971).
22 I popoli indigeni sottomessi a Cartagine erano variamente chiamati Libici (o libico-fenici) e Numidi.
I Numidi non compaiono nella storia africana prima della Seconda Guerra Punica: Camps 1967, p. 29; Id. 1980,
pp. 90-106; Desanges 1995, pp. 352-358; Ripoll 2003, pp. 95-111. L'estensione dei libico-fenici è ampia e
di difficile definizione (cfr. Plin., N.H. V, 24: « Libyphoenices vocantur qui Byzacium incolunt»' Tolom. 4, 3, 6).
Si veda, per considerazioni di dettaglio, Gsell 1918, p. 99.
23 Sulla centralità dal punto di vista storico si vedano Camps 1960, pp. 168 e 176-178 e Desanges 1980,
pp. 78-79.
24 Sulla definizione si veda Thébert, Coarelli 1988.
25 Si veda Bertrandy 1994, p. 1966 s. Sebbene tradizionalmente solo le città costiere della Numidia siano
state considerate di fondazione punica, gli scavi a Cirta hanno invece portato alla luce una serie di strutture e di
stele puniche (si veda Berthier 1981, pp. 159-177). Non da ultimo va citato il santuario di El Hofra che,
posto sul fianco della collina che domina la valle del fiume Ampsaga, presenta caratteristiche tipiche della
tradizione punica. Il santuario era dedicato a Baal Ammon e alla sua paredra Tanit. La dedica del santuario è in
Anna Leone
* * *
30 Sull'insula come caseggiato d'affitto adibito ad usi diversi e promiscui cfr., ad. es., Pasini 1978,
pp. 24-26; Priester 2002, pp. 25-33. Analisi approfondite dei diversi significati del termine in Castagnoli
1976; Hermansen 1978, part. 129-131, 148-154; Guilhembet 1996; Coarelli 1997, part. 96-107, Storey
2004. Per una panoramica delle insulae di Roma che conservano il nome del costruttore e/o proprietario vedi la
rassegna in LTUR III (1996), pp. 96-98, 101-103.
31 Battara, nell'onomastica latina, è cognome rarissimo (cfr. Solin 1996, p. 619) ma in quanto nome per-
sonale greco di probabile origine ionica (Baxxapõç/Báxxapoç: Masson 1970 con le osservazioni di Robert,
Robert 1970, p. 417; Fraser, Matthews 1987, p. 100; Masson 1997, p. 73) risulterebbe, nel caso in esa-
me, particolarmente appropriato alla condizione di liberto di C. Sulpicio (sull'onomastica libertina basti il
rimando a Salomies 1987, pp. 229-231). Battara parrebbe utilizzato da Cicerone come soprannome per "bal-
buziente" in una lettera a Trebazio dell'ottobre del 54 a.C. forse in riferimento al giurista Vacerra (Cic., Ad fam.
7, 9, 2; Shackleton Bailey 1977, p. 334 con proposta di derivazione dal greco (kixxapiÇû)). Battaro, infine,
è il nome del pastore suonatore di zampogna che accompagna le "maledizioni" del poeta delle Dirae , uno dei
poemetti che costituiscono la controversa Appendix Vergiliana (sull'opera: Della Corte 1985 e Salvatore,
Giomini 1984).
32 Sui nummularii, dall'inizio del II sec. d.C. impegnati al pari degli argentari in operazioni bancarie (ser-
vizio di cassa, deposito, prestito), ma che in precedenza erano dediti a più modeste funzioni di verifica delle
monete (probado) e scambio: Andreau 1987, pp. 177-219, e pp. 210, 308, 387, 391, 399, 683 per il testo in
esame; Nadjo 1989, pp. 216-221. Sulla organizzazione e il funzionamento della mensa nummularia: Petruc-
ci 1991, pp. 253-312.
Considerata la cronologia orientativa dell'epigrafe di Battara non si potrà escludere un qualche legame
del personaggio con la famiglia dei C. Sulpicii puteolani, coactores argentarii particolarmente attivi, tra Poz-
zuoli e Roma, sulla scena finanziaria della prima metà del I sec. a.C.: cfr. Camodeca 1999, pp. 22-26 per lo
status sociale e la banca della famiglia; cfr. Gardner 1999.
33 Andreau 1987, p. 210.
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37 Su L. Aelius Stilo Praeconinus: Suet., Gramm. 3; cfr. Vacher 1993, pp. 48-52; von Albrecht 1997,
ad indicem , part. pp. 584, 594, 600; sull'identificazione del personaggio e le considerazioni qui esposte vedi
già Palmer 1997, pp. 80-82 ss. Sulla tradizione antiquaria tardorepubblicana confluita in Marco Verrio Fiacco
e da qui in Sesto Pompeo Festo e Paolo Diacono vedi, tra la vasta bibliografía e con differenti orientamenti:
Bona 1964; Cerrani 1978; Moscadi 1979; Grandazzi 1992; Id. 1993; infine, i testi raccolti in Glinister,
Woods, North, Crawford 2007. Su Verrio Fiacco fonte prima di Festo su Roma: Scardigli 2001 .
38 Palmer 1997, p. 86 s.
39 Cfr. il dossier africano analizzato, in questa sede, da Anna Leone.
40 L'interpretazione, condivisa da una solida tradizione di studi storico religiosi, è stata ripresa da Com-
bet Farnoux 1980, pp. 282-284. Sul sacrificio "alla greca": Scheid 1995 il quale sottolinea come, nella ter-
minologia liturgica romana, i culti praticati ritu greco pertengono genericamente ai peregrina sacra (quelli gre-
ci compresi), vale a dire ad ogni rituale straniero estraneo alla prassi cultuale romana. Sul ruolo del latte nel
sacrificio romano rimando ai molti riferimenti in Prescendi 2007, ad indicem e, in particolare, p. 87 (per la
"originaria" preminenza del latte sul vino nella storia del sacrifico romano); vedi anche Flemming 2007, part,
p. 95 s. (sulle arcaiche divinità cui si sacrificava solo latte: ad es. Pales, Rumina, Priapo, Silvano) e pp. 97-104
(sui graeca sacra Cereris ex Graecia translata , culti femminili con vincolante interdizione del vino sul model-
lo dei nêphalia greci).
41 Palmer 1997, 84-86; così anche Cadotte 2007, pp. 140-143. Non ravvisa alcun legame originario tra
libagioni di latte e tradizione religiosa semitica Delcor 1990, part. p. 93.
42 Palmer 1997, pp. 95-97; in precedenza, Lipiński 1995, pp. 475-476 e sul culto africano di Mercurio,
pp. 393-396 e ad indicem (l'A., tuttavia, propone di ricondurre l'epiteto Sobrius al semitico §obar , "tassatore", alla
ricerca di un qualche legame con il mondo del commercio e della finanza); infine, Cadotte 2007, pp. 140-143.
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Domenico Palombi
65 Per l'analisi delle opinioni di Varrone su questo aspetto cruciale della topografia di Ro
finisce con il coinvolgere, con un effetto domino, settori delicatissimi del centro cittadino, Via
rimando a Palombi 1997, pp. 14-27.
66 CIL 6.36767; Tomassetti 1899, p. 286: «Nel plinto marmoreo di una statuetta muliebre
gono i piedi e una parte estrema del chitone. Murata nel muro di cinta del giardino Ruffinoni i
in Selci, n. 84 A». Apparentemente perduta.
67 Cordischi 1989-1990.
68 Cordischi 1990, p. 168 e 178 n° 8 (genericamente datata all'età imperiale). Sul cult
ghe 1984.
69 Deve considerarsi certa là localizzazione del Foro Esquilino all'interno delle mura e in corrisponden
dell'omonima porta: Coarelli 1995. La posizione dell'antico mercato (testimoniato già in relazione ad even
della guerra tra Mario e Siila: App., BC 1, 58) diede nome al tratto stradale in uscita verso la Porta Esquil
Di Giacomo 2004-2005.
70 Sulle competenze commerciali di Mercurio basti il rimando a Nadjo 1989, pp. 357-360 e C
Farnoux 1980, part. pp. 480-489.
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SUMMARY
The cult of Mercury is particularly important in North Africa and a number of studies h
focused specifically on this religious tradition. Peculiar within this panorama appears to
presence of the cult of Mercury Sober ( characterised by milk libations as reported by Fe
attested so far only in different parts of North Africa and in the city of Rome. The aim of th
is to reconsider the archaeological, epigraphic and topographical evidence in both North
and the city of Rome in connection with ancient literary sources. The data, in fact, seem to
that the cult may have had Pre-Roman origins in Punic Africa and was brought to Rome
Carthaginian hostages taken to the Urbs from the second Punic war.