Loro Sedi
Cari Presidenti,
la Commissione Consultiva per il monitoraggio dell’applicazione del D.M. 28/02/2017 n.
58 e delle linee guida ad esso allegate prosegue il proprio lavoro con una intensità ed una
frequenza davvero rilevanti che hanno portato a licenziare il terzo documento contenente
risposte a quesiti espressamente avanzati dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e
dall’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili.
Si tratta di un documento particolarmente importante, e particolarmente atteso dai
professionisti operanti nel settore della sicurezza strutturale delle costruzioni, finalizzato ad
inquadrare le opportunità dell’Art. 119 del DL 34/2020 in tema di Sismabonus, nel più ampio
richiamo che il Decreto fa a Leggi quadro quali il TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi) di cui
al DPR 917/1986, eliminando dubbi ed incertezze applicative ed introducendo importanti e
concrete semplificazioni.
2) Il secondo quesito ha affrontato il tema della “classificazione del rischio sismico della
costruzione”, ex ante ed ex post, in conformità all’Allegato “A” del DM 58/2017, alla luce delle
novità introdotte dal DM 329/2020 attraverso l’opzione “nessun salto di classe”.
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La risposta al quesito afferma con chiarezza l’esistenza di “..casi in cui NON sia necessaria
l’attribuzione di classe di rischio” ed include tra questi quelli legati ad interventi di riduzione del
rischio nella prospettiva di “nessun salto di classe” ed anche quelli conseguenti a processi di
demolizione-ricostruzione al termine dei quali la nuova costruzione dovrà rispettare
obbligatoriamente le prescrizioni del Cap. 7 delle NTC 2018.
3) Il terzo quesito ha consentito di chiarire che per le pratiche che richiedono di accedere ai
bonus fiscali (sismabonus) tutt’ora vigenti, precedenti l’entrata in vigore del DL 34/2020, non
sarà necessario riempire le parti degli Allegati al DM 329/2020 che si riferiscono
all’assicurazione ed agli stati di avanzamento lavori.
4) Con la risposta al quarto quesito, infine, si chiarisce che negli interventi di demolizione e
ricostruzione, il cd “acquisto di case antisismiche”, stante la previsione legislativa di definire il
contributo massimo (nel tetto di 96.000,00 euro per unità immobiliare) in rapporto non
all’importo dei lavori ma al valore dell’appartamento quale risultante dal rogito notarile, non
sarà necessario redigere il computo metrico estimativo.
5) In tema di “interventi locali” e di attribuzione della classe di rischio ex ante/ex post, il dibattito
su riviste specializzate, nella comunicazione social, nei confronti in occasione di eventi
formativi, ha fatto registrare posizioni che, pur riconoscendo la grande importanza degli stessi
nella riduzione del rischio, mettono in guardia contro il pericolo che il ricorso a questo tipo di
interventi, senza una diagnostica finalizzata alla attribuzione della classe ex ante, possa far
perdere la grande occasione, anche di tipo statistico, di classificare il maggior numero di
costruzioni residenziali.
Il Consiglio Nazionale è tutt’ora impegnato a far introdurre modifiche alla legge che rendano,
tra l’altro, obbligatoria la diagnostica (monitoraggio) in tutti gli interventi che prevedono un
“cappotto” esterno avendo ben chiari i rischi di annullare, con l’efficientamento energetico, quel
processo di verifica - anche visivo - dell’insorgere di quadri fessurativi di rilievo.
Oggi, però, la vera frontiera del rischio è quella di continuare a prolungare la marginalità degli
interventi strutturali rispetto a quelli energetici in forza di incertezze interpretative e, soprattutto,
di una loro maggiore invasività.
L’opportunità degli incentivi fiscali non può essere certamente persa ed oggi essa è legata
fortemente alla possibilità di interventi locali e ad una reale semplificazione connessa anche
alle questioni di non attribuzione della classe ex ante.
Ecco perché il Consiglio Nazionale ha portato sul tavolo della Commissione i quesiti di cui
sopra, sostenendoli ed argomentandoli nel confronto con gli altri componenti.
Nella Commissione dove sono presenti, come noto, i Ministeri interessati (MIMS, MITE, MEF),
il Dipartimento della Protezione Civile, l’Agenzia delle Entrate, l’ENEA, l’ANCE, oltre al CNI, al
CNAPCC e a docenti universitari, si è riscontrata – come sempre – una totale convergenza
sulle risposte date che, quindi, costituiscono oggi uno strumento operativo utile a tutti gli attori
del processo edilizio.
Gli argomenti di prossima discussione della Commissione riguardano la conclusione del tema
assicurativo e il ruolo del General Contractor.
Infine, il Consiglio Nazionale sottoporrà al Ministero competente un documento perché possa
essere recepito all’interno di una Circolare che lo stesso MIMS potrà emanare al fine di fornire
Istruzioni sulla compilazione dei moduli contenuti nel DM 329/2020, alla luce delle
risposte date con il documento 3/2021 che è presente nella sezione dedicata al 110% e che
si allega alla circolare, unitamente all’ultima edizione delle modifiche proposte da parte della
RPT agli artt. 119 e 121 sul superbonus.
2
Si ricorda che al link https://www.cni.it/bonus-110-chiarimenti-commissione-csllpp è possibile
consultare i documenti della Commissione.
Uni
Cordiali saluti.
Allegati: C.S.
3
COMMISSIONE CONSULTIVA PER IL MONITORAGGIO DELL'APPLICAZIONE DEL D.M.
28/02/2017 N. 58 E DELLE LINEE GUIDA AD ESSO ALLEGATE
Provenienza: CNI-ANCE
Quesito 1.
“Interventi di riparazione o locali”
Per quanto riguarda gli interventi ammessi al Superbonus di cui al
comma 4 dell’art. 119 del decreto legge n. 34 del 2020, così come
convertito con Legge 77/2020, è fatto espresso riferimento agli
interventi di cui al comma 1-bis dell’art. 16 del decreto legge 4
giugno 2013, n. 63, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto
2013, n. 90. Detti interventi sono quelli di cui all'articolo 16-
bis, comma 1, lettera i), del D.P.R. 917/1986 “(…omissis…) relativi
all'adozione di misure antisismiche con particolare riguardo
all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica, in
particolare sulle parti strutturali, (…omissis)”.
Si chiede conferma che gli interventi di riparazione o locali, come
definiti al p.to 8.4 del DM 17 gennaio 2018 (NTC) rientrino tra
quelli ammessi al Superbonus.
Risposta
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Il ripristino o rinforzo dei collegamenti esistenti tra i singoli
componenti o tra parti di essi o la realizzazione di nuovi
collegamenti (ad esempio tra pareti murarie, tra pareti e travi o
solai, anche attraverso l’introduzione di catene/tiranti,
chiodature tra elementi lignei di una copertura o di un solaio, tra
componenti prefabbricati) ricadono in questa categoria”.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, sono quindi certamente da
ritenersi ammissibili ai benefici fiscali del “Supersisma bonus
110%” lavori del tipo di quelli di seguito richiamati:
Quesito 2.
pag. 3 di 6
“Obbligo della attribuzione della classe di rischio (ex ante, ex
post) e compilazione delle asseverazioni”
Gli allegati al decreto del Ministero delle infrastrutture n. 329
del 6 agosto 2020 hanno introdotto la possibilità, per i
professionisti incaricati, di asseverare interventi che non
producano alcuna riduzione di classe di rischio sismico (opzione
“nessuna classe”) in ragione di quanto previsto dal comma 4 dell’art.
119 del decreto legge n. 34 del 2020, così come convertito con Legge
77/2020.
Gli allegati al citato Decreto sono i soli cui fare riferimento per
tutte le pratiche di sisma bonus, indipendentemente dal livello di
agevolazione fiscale cui si vuole fare riferimento. In quali casi è
necessario eseguire la valutazione della classe di rischio ante
operam e post operam? Come devono comportarsi i professionisti nella
redazione delle asseverazioni?
Risposta
I moduli allegati al Decreto del Ministero delle Infrastrutture n.
329 dell’agosto 2020, riprendendo i contenuti di quelli allegati
all’originario decreto sulla classificazione del rischio sismico,
decreto Ministero infrastrutture n.58/2017, riportano l’obbligo dei
professionisti incaricati di asseverare tanto la classe di rischio
nello stato di fatto (ante operam), quanto nello stato di progetto
dopo gli interventi previsti (post operam), con riferimento alla
generalità dei casi in cui è richiesta la loro compilazione.
L’allegato “A” al DM 329/2020 individua con chiarezza i casi in cui
l’attribuzione della classe di rischio (ex ante ed ex post), che
richiede generalmente una attività diagnostica più o meno estesa in
relazione al livello di conoscenza che si intende raggiungere, possa
essere fatta in modo semplificato, ovvero essere addirittura omessa;
i casi, rispettivamente, sono :
a. edifici di muratura classificabili in una delle sette tipologie
previste dall’allegato A al DM 58/2017
b. edifici con struttura in c.a. e costituita da telai nelle due
direzioni
In questo ultimo caso, la norma consente di non attribuire né la
classe di rischio “ex ante” né quella “ex post”, quando si eseguano
specifici interventi confortativi indicati all’interno dell’allegato
“A”, assicurando comunque, eseguiti detti interventi, la riduzione
di una classe di rischio.
Nella norma vigente esiste, quindi, già un caso (il b. che precede)
che conduce, di fatto, ad una deroga nella compilazione dei moduli
contenuti negli allegati al decreto 329/2020.
La Commissione ritiene che, inoltre, tenuto conto delle modifiche
al DPR 380/2001 che hanno ricondotto le attività di demolizione e
ricostruzione nella categoria della “ristrutturazione edilizia”, e
del decreto legge 34/2020 che, all’art. 119 comma 4, ammette alle
agevolazioni fiscali del “supersismabonus 110%” interventi
strutturali senza obbligo di raggiungere i traguardi prestazionali
previsti dalle previgenti leggi in materia, si presentino alcuni
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casi in cui non sia necessaria l’attribuzione di classe di rischio,
in particolare:
- quando viene scelta l’opzione “nessuna classe” non è necessario
asseverare né la classe di rischio “ex ante”, né quella “ex
post”, e quindi, pur dovendosi compilare l’Allegato B, non è
necessario compilare le sezioni relative agli aspetti suddetti;
- quando si utilizzano le prescrizioni dell’Allegato A al decreto
58/2017 relative ad edifici in calcestruzzo armato con telai in
due direzioni, le sezioni dei moduli relative all’attribuzione
della Classe di rischio “ex ante” ed “ex post” possono non
essere compilate essendo automaticamente assegnata la riduzione
di una classe di rischio.
- quando si utilizzano le prescrizioni dell’Allegato A al decreto
58/2017 relative all’utilizzo del metodo semplificato per
edifici in muratura, le sezioni dei moduli relative
all’attribuzione della Classe di rischio “ex ante” ed “ex post”
vengono compilate solo per le parti relative alla Classe di
Rischio della costruzione nonché per l’indicazione
dell’adozione del metodo semplificato;
- nel caso di demolizione e ricostruzione di interi edifici o
loro porzioni, per il nuovo organismo ricostruito sarà comunque
obbligatorio il rispetto del cap. 7 del DM 17 gennaio 2018 che
quindi condurrà ad una costruzione antisismica, si considera
quindi conseguita la riduzione di due classi di rischio e non
sarà necessario compilare la sezione dei moduli relativa
all’attribuzione della Classe di rischio “ex ante”.
Quesito 3.
Risposta
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Il parere della commissione è che nelle pratiche di sismabonus che
non si riferiscono alle previsioni di cui al comma 4 dell’art. 119
del decreto legge 34/2020, le parti dei moduli allegati al DM
329/2020, relative al possesso della polizza assicurativa, di cui
al comma 14 del suddetto artico 119, da parte dei professionisti
incaricati, e quelle relative ad eventuali SAL non devono essere
compilate.
Quesito 4.
Interventi di demolizione e ricostruzione (bonus acquisti)
Nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione da parte di
impresa (c.d. sisma bonus acquisti) di cui al comma 1-septies
dell’art. 16 del decreto legge n. 63 del 2013, la parte del modulo
di asseverazione in cui è richiesto di dichiarare la congruità della
spesa sulla base del costo complessivo dell’intervento contrasta con
quanto previsto dalla legge che determina il bonus fiscale facendo
riferimento al prezzo della singola unità immobiliare, risultante
nell'atto pubblico di compravendita. E’ corretto ritenere che non
sia necessario compilare questa sezione?
Risposta
La Commissione ritiene corretto quanto affermato nel quesito, e cioè
che non sia necessario redigere il computo metrico estimativo dei
lavori e non debba essere compilata la sezione del modulo che
richiede l’indicazione del costo complessivo dell’intervento.
Infatti il comma 1-septies dell’art. 16 del decreto legge n. 63 del
2013, convertito con legge n. 90 del 3 agosto 2013, con riferimento
ad interventi “(…omissis…) eseguiti da imprese di costruzione o
ristrutturazione immobiliare, che provvedano, entro diciotto mesi
dalla data di conclusione dei lavori, alla successiva alienazione
dell'immobile …omissis…)” determina il bonus fiscale con riferimento
al prezzo della singola unità immobiliare, risultante nell'atto
pubblico di compravendita e, comunque, entro un ammontare massimo
di spesa pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Non ha
quindi relazione col “costo complessivo dell’intervento” richiesto
nel modulo di asseverazione, da indicare negli altri casi di
interventi strutturali eseguiti su edifici esistenti.
pag. 6 di 6
Proposte di modifica
SUPERBONUS
1. INTRODUZIONE..............................................................................................................................................................................4
3. RELAZIONE ILLUSTRATIVA...........................................................................................................................................................8
4. ARTICOLI INTEGRATIVI DELL’ART 119 DEL D.L. N. 34 DEL 19/5/2020 CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI,
IN L. N.77 DEL 17/7/2020, PER L’ISTITUZIONE DEL FASCICOLO DIGITALE DELLE COSTRUZIONI. INSERIMENTO
DEGLI ARTT. 119 TER, QUATER E QUINQUIES............................................................................................................................12
5. RELAZIONE ILLUSTRATIVA........................................................................................................................................................13
6. PROPOSTE DI MODIFICA ALL’ART. 121 DEL DECRETO LEGGE 19 MAGGIO 2020, N. 34...............................................15
7. RELAZIONE ILLUSTRATIVA........................................................................................................................................................15
9. RELAZIONE ILLUSTRATIVA........................................................................................................................................................17
Il presente documento raccoglie le proposte della Rete sulle − possibilità di incentivo anche per tipologie non residenziali;
migliorie da apportare alle norme sul cosiddetto “Superbo- − semplificazioni in tema di asseverazione resa assimilabile
nus”, frutto sia degli studi e ricerche operate nel passato, alle certificazioni di conformità urbanistica, in attuazio-
anche recente, ma soprattutto delle esperienze che stiamo ne di un principio di semplificazione e sussidiarietà dei
raccogliendo in varie situazioni di applicazione delle norme, professionisti;
che ci hanno consentito di verificare, nonostante le correzioni
apportate via via al provvedimento, la persistenza di numero- − possibilità di dichiarare la conformità urbanistica riferendo-
se criticità che impediscono, di fatto, il concreto importante si solo alla normativa attuale;
utilizzo dell’incentivo.
− previsione di una norma tecnica che consenta di eseguire
Le proposte di modifica si concretizzano, per essere il più interventi di prevenzione del rischio sismico in un perio-
operativi possibili, in 3 articoli che affrontano vari aspetti do ampio di tempo su singoli parti dell’edifico, nel rispet-
applicativi delle norme, correggendole o integrandole per to di un progetto generale di miglioramento sismico;
esemplificare ed accelerare le procedure ma anche stimola-
− inserimento di una norma che consenta come già previsto
re soprattutto l’utilizzo del “Sismabonus”, indispensabile per
nel caso di adempimenti fiscali, di utilizzare un “ravvedimen-
la messa in sicurezza del Paese dal punto di vista sismico.
to operoso” per correggere errori o imprecisioni delle asse-
Per ogni articolo è prevista una specifica relazione di motiva- verazioni dei professionisti, per evitare richieste di sanzioni
zione mentre, per rendere immediatamente visibili le modifi- o provvedimenti che inficino la regolarità dell’intervento, per
che, è allegata anche una tabella di confronto con la norma- aspetti puramente formali e non sostanziali; − ampliamento
tiva precedente. dei casi di incentivo per fabbricati residenziali.
Il primo articolo affronta, tra l’altro, i seguenti aspetti: Il secondo articolo proposto riguarda l’istituzione, ormai as-
solutamente indispensabile, del fascicolo digitale delle co-
− prorogare l’efficacia dell’incentivo al 31.12.2025, fonda- struzioni, mentre il terzo riguarda le modifiche necessarie,
mentale per avviare interventi anche di maggiore com- nell’attuale quadro normativo ed organizzativo della P.A., per
plessità; semplificare ed accelerare le dichiarazioni di accertamento
− ampliamento delle possibilità di utilizzo del monitoraggio di conformità urbanistica, problema che sta creando enormi
degli edifici, essendo necessario migliorare, sia pure in- ritardi nell’esecuzione degli interventi previsti dal superbo-
direttamente, la sicurezza degli edifici stessi anche se nus.
oggetto solo di interventi di ecobonus;
«Art. ___.
2. Dopo l’art.119 ter del decreto-legge 19 maggio
1. Dopo l’art.119 bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito, con modificazioni, dalla legge
2020, n. 34 convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 è inserito il seguente: Art. 119
17 luglio 2020, n. 77 è inserito il seguente: quater (Contenuti del fascicolo digitale delle costruzio-
ni).
1 1. La detrazione di cui all’artico- 1. La detrazione di cui all’articolo 14 Per quanto attiene alla proposta di
lo 14 del decreto-legge 4 giugno del decreto-legge 4 giugno 2013, n. modifica del comma 1 (e del comma
2013, n. 63, convertito, con mo- 63, convertito, con modificazioni, dal- 4) in relazione alla durata si osserva
dificazioni, dalla legge 3 agosto la legge 3 agosto 2013, n. 90, si ap- quanto segue. Le detrazioni al 110%
2013, n. 90, si applica nella misu- plica nella misura del 110 per cento per Ecobonus e Sismabonus riguar-
ra del 110 per cento per le spese per le spese documentate e rimaste deranno interventi realizzati tra il 1°
documentate e rimaste a carico a carico del contribuente, sostenute luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021,
del contribuente, sostenute dal dal 1° luglio 2020 fino al 30 dicem- come sancito dalla legge 77/2020. È
1° luglio 2020 fino al 30 giugno bre 2025, da ripartire tra gli aventi evidente che si tratta di un termine
2022, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari troppo breve per consentire la rea-
diritto in cinque quote annuali di importo e in quattro quote annuali di lizzazione di interventi che richiedo-
pari importo e in quattro quote pari importo per la parte di spesa so- no, specie per i condomini di grandi
annuali di pari importo per la par- stenuta nell’anno 2022, nei seguenti dimensioni, un tempo congruo per
te di spesa sostenuta nell’anno casi: comprendere quali lavori effettuare,
2022, nei seguenti casi: scegliere tra opzioni diverse, valutar-
ne la fattibilità, deliberare e affidare
la progettazione e l’esecuzione dei
lavori. Con più realismo il Legislatore
avrebbe dovuto considerare che tali
scelte, spesso con forti implicazioni
di tipo tecnico, non possono essere
prese in un arco temporale di poche
settimane, né è pensabile che negli
edifici di maggiori dimensioni tali de-
cisioni possano essere assunte (an-
corché ciò sia auspicabile) nell’ambi-
to di un’unica seduta dell’Assemblea
condominiale. Va valutato il fatto che
sono occorsi più di 3 mesi per l’elabo-
razione, da parte del Ministero dello
Sviluppo economico, dei decreti sui
“Requisiti tecnici per l’accesso agli
incentivi per il risparmio energetico”
e per il decreto relativo alle
“Asseverazioni per gli incentivi per il
risparmio energetico” e la successiva
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale,
avvenuta ad ottobre 2020. Tali decreti
forniscono le necessarie linee attua-
tive di un processo abbastanza com-
plesso, ma sussistono ancora diversi
dubbi tecnici ed interpretativi che
dovranno essere risolti prima di po-
ter operare in maniera effettivamente
completa. È evidente che i primi lavo-
5 3-ter. L’art. 16 bis, lett. i) del DPR 22 La proposta di inserimento del comma
dicembre 1986, n. 917 è soppresso 3 ter mira a modificare una specifica
e sostituito dal seguente “i) relativi disposizione del Testo unico delle
all’adozione di misure antisismiche, Imposte sui Redditi (DPR 22 dicembre
e/o alla sola esecuzione di opere 1986, n. 917): la lett. i) dell’art. 16,
per la messa in sicurezza statica, comma 1 bis. Tale disposizione è
entrambi attuabili anche attraverso richiamata dal comma 4 dell’art.119,
interventi di riparazione o locali, in che a sua volta fa rimando all’art.
particolare sulle parti strutturali, 16 della Legge n. 90/2013, i cui
degli edifici, di parte di essi, ovvero commi 1 e 1-bis rimandano, a loro
di porzioni di complessi di edifici o volta, all’art. 16bis, comma 1, lettera
di aggregati, posti anche all’interno i) del DPR 917/1986 (T.U.I.R.)). La
di centri storici, inclusa la redazione diversità delle interpretazioni di tale
della documentazione obbligatoria disposizione genera, attualmente,
atta a comprovare la sicurezza statica il rischio di un fortissimo freno alla
del patrimonio edilizio, nonché per diffusione di interventi di riduzione
la realizzazione degli interventi del rischio, specie nei centri storici.
necessari al rilascio della suddetta La disposizione in questione, infatti,
documentazione. prevedendo che “gli interventi relativi
all’adozione di misure antisismiche e
all’esecuzione di opere per la messa
in sicurezza statica devono essere
realizzati sulle parti strutturali degli
edifici o complessi di edifici collegati
strutturalmente e comprendere interi
edifici e, ove riguardino i centri storici,
devono essere eseguiti sulla base
di progetti unitari e non su singole
unità’ immobiliari” pone le condizioni
per una sostanziale non applicabilità
degli interventi strutturali, favorendo
così la sola diffusione di interventi
di tipo energetico a scapito della
possibilità di incidere in modo positivo
sulla riduzione del rischio, che è tra i
traguardi fondamentali che la legge
individua per gli interventi strutturali.
Il richiamo agli “interventi di
riparazione o locali” rende più chiaro
il raccordo con la normativa tecnica di
7 4. Per gli interventi di cui ai commi 4. Per gli interventi di cui ai commi da La modifica del termine finale si
da 1-bis a 1-septies dell’articolo 16 1-bis a 1-septies dell’articolo 16 del impone per le ragioni sopra già
del decretolegge 4 giugno 2013, n. decretolegge 4 giugno 2013, n. 63, espresse: viene incontro alla necessità
63, convertito, con modificazioni, convertito, con modificazioni, dalla di adeguare la durata attuale a quella
dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, legge 3 agosto 2013, n. 90, l’aliquota proposta dal presente emendamento.
l’aliquota delle detrazioni spettanti delle detrazioni spettanti è elevata al
è elevata al 110 per cento per le 110 per cento per le spese sostenute
spese sostenute dal 1° luglio dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre
2020 al 30 giugno 2022. Per la 2025. Per la parte di spesa sostenuta
parte di spesa sostenuta nell’anno nell’anno 2022, la detrazione è
2022, la detrazione è ripartita ripartita in quattro quote annuali
in quattro quote annuali di pari di pari importo)). Per gli interventi
importo)). Per gli interventi di cui al di cui al primo periodo, in caso di
primo periodo, in caso di cessione cessione del corrispondente credito
del corrispondente credito ad ad un’impresa di assicurazione e
un’impresa di assicurazione e di di contestuale stipulazione di una
contestuale stipulazione di una polizza che copre il rischio di eventi
polizza che copre il rischio di calamitosi, la detrazione prevista
eventi calamitosi, la detrazione nell’articolo 15, comma 1, lettera
prevista nell’articolo 15, comma f-bis), del testo unico delle imposte sui
1, lettera f-bis), del testo unico redditi, di cui al decreto del Presidente
delle imposte sui redditi, di cui della Repubblica 22 dicembre 1986,
al decreto del Presidente della n. 917, spetta nella misura del 90
Repubblica 22 dicembre 1986, per cento. Le disposizioni del primo e
n. 917, spetta nella misura del del secondo periodo non si applicano
90 per cento. Le disposizioni del agli edifici ubicati nella zona sismica
primo e del secondo periodo non si 4 di cui all’ordinanza del Presidente
applicano agli edifici ubicati nella del Consiglio dei ministri n. 3274
zona sismica 4 di cui all’ordinanza del 20 marzo 2003, pubblicata nel
del Presidente del Consiglio dei supplemento ordinario alla Gazzetta
8 4-bis. La detrazione spettante ai 4-bis. La detrazione spettante ai sensi Si conferma che gli interventi
sensi del comma 4 del presente del comma 4 del presente articolo è finalizzati ad incrementare le
articolo è riconosciuta anche riconosciuta anche per la realizzazione prestazioni strutturali del patrimonio
per la realizzazione di sistemi di di sistemi di monitoraggio strutturale immobiliare - sia nei casi di passaggio
monitoraggio strutturale continuo continuo a fini antisismici se eseguita ad una o più classi di rischio
a fini antisismici, a condizione che congiuntamente a uno degli interventi sismico inferiore, sia nei casi in cui
sia eseguita congiuntamente a di cui al comma 1 o al comma 4 del si decida di non ridurre la classe di
uno degli interventi di cui ai commi presente articolo. rischio e procedere con interventi di
da 1-bis a 1septies dell’articolo riparazione locali, nell’ambito degli
16 del decreto-legge 4 giugno incentivi previsti dal Superbonus -,
2013, n. 63, convertito, con devono prevedere una procedura di
modificazioni, dalla legge 3 agosto monitoraggio degli interventi al fine
2013, n. 90, nel rispetto dei limiti di assicurare sia la verifica dell’utilità
di spesa previsti dalla legislazione degli interventi sia per incentivare la
vigente per i medesimi interventi. sicurezza garantendo la possibilità
di ricevere “alert” in tempo reale
su eventuali cedimenti strutturali.
Per questo motivo ancora di più è
necessario assicurare il monitoraggio
dei fabbricati oggetto di interventi
di ecobonus, in quanto va garantito
l’idoneo e sicuro utilizzo dell’incentivo
economico, pur se non destinato
direttamente ad interventi finalizzati
alla individuazione del rischio sismico.
Inoltre, il monitoraggio consente, nel
caso di interventi di “ecobonus”, tipo
il cappotto termico, che “coprono”
elementi strutturali, impedendone
la vista, di ovviare al problema,
presente soprattutto nel caso di edifici
in muratura, di non poter verificare
nel tempo l’insorgere di “lesioni”
significative di cedimenti strutturali,
o tenere sotto controllo gli incrementi
delle stesse.
Per tali ragioni si propone di
considerare i sistemi di monitoraggio
sismico come “trainati” sia in caso di
Superbonus che di Ecobonus.
12 8-bis. Per gli interventi effettuati 8-bis. Per gli interventi effettuati dai Laddove si accolga l’impostazione per
dai soggetti di cui al comma 9, soggetti di cui al comma 9, lettera la quale le detrazioni previste dalla
lettera a), per i quali alla data a), per i quali alla data del 30 giugno norma riguardano un lasso temporale
del 30 giugno 2022 siano stati 2022 siano stati effettuati lavori per esteso fino al 2025, tale previsione
effettuati lavori per almeno il almeno il 60 per cento dell’intervento deve essere soppressa.
60 per cento dell’intervento complessivo, la detrazione del 110
complessivo, la detrazione del per cento spetta anche per le spese
110 per cento spetta anche per sostenute entro il 31 dicembre 2022.
le spese sostenute entro il 31 Per gli interventi effettuati dai soggetti
dicembre 2022. Per gli interventi di cui al comma 9, lettera c), per i quali
effettuati dai soggetti di cui al alla data del 31 dicembre 2022 siano
comma 9, lettera c), per i quali alla stati effettuati lavori per almeno il 60
data del 31 dicembre 2022 siano per cento dell’intervento complessivo,
stati effettuati lavori per almeno la detrazione del 110 per cento spetta
il 60 per cento dell’intervento anche per le spese sostenute entro il
complessivo, la detrazione del 30 giugno
110 per cento spetta anche per le 2023
spese sostenute entro il 30 giugno
2023