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Ho partecipato a una trasmissione radiofonica sulla epocale riforma della Giustizia


progettata da B& C. Per farmi iniziare bene la giornata (erano le 8 di mattina), il
conduttore mi ha informato che Santanchè aveva affermato su non ricordo quale giornale,
che i magistrati di Bergamo dovevano dimettersi perché ³se avessero impiegato per le
ricerche le stesse risorse e tecnologie che hanno speso per indagare sulle ragazze
dell¶Olgettina forse Yara sarebbe ancora viva´. Non sono riuscito a trovare commenti
adeguati. Poco dopo è intervenuto Gasparri che si è lamentato perché io avevo detto,
parlando della rifo rma (dopotutto questo era il tema della trasmissione) ³questa gente
dovrebbe spiegarmi perché istituire un secondo Csm ridurrà i tempi dei processi´. Non gli
è piaciuto il termine ³gente´, ha detto che era ³offensivo e minaccioso´. Anche qui non
sono riuscito a trovare commenti adeguati. Naturalmente, sullo specifico problema che
avevo sollevato, Gasparri nulla ha detto.
Intanto B&C hanno portato la riforma in Consiglio dei ministri: e da qui andrà in
Parlamento. Diciamo che, come nella migliore tradizione, c¶è una notizia buona e una
cattiva.
QUELLA CATTIVA: la riforma epocale l¶hanno studiata Alfano e Ghedini, buoni giuristi al
servizio, ahimè, di cause sbagliate (soprattutto Alfa -no che non è l¶avvocato di B. e che
non ha nel suo mandato di impedire che q uesti finisca in prigione). Sicché, hanno scritto
una riforma ottima per B&C ma pessima per il paese: per i motivi che sto spiegando da 4
anni (prima in un paio di libri e poi con i miei articoli), la riforma darà il colpo di grazia alla
giustizia italiana che non riuscirà più a mettere in prigione un solo delinquente. Il che,
d¶altra parte, è proprio quello che vogliono, visto che tra quelli che ci dovrebbero andare ci
sono B. e molti suoi C. Ma, nonostante questo, sarà approvata dal Parlamento perché sarà
votata da Santanchè, Gasparri e tanti altri noti giuristi che, senza capire un acca di quello
che fanno, metteranno la croce dove gli verrà detto; e, nel frattempo, pronunceranno frasi
immortali come quelle che vi ho raccontato all¶inizio.
Quella buona: siccome abbiamo la fortuna di avere una Costituzione stupenda e furba
assai, il pericolo di iniziative come questa è stato previsto e, nei limiti del possibile, si è
tentato di arginarle: le leggi che prevedono stupidaggini pericolose per la sopravvivenza
dell¶ordine civile e democratico debbono essere approvate 4 volte: Camera, Senato, di
nuovo alla Camera e poi di nuovo al Senato; e, se una delle 2 Camere fa una modifica,
anche questa deve essere approvata 4 volte, quindi si ricomincia con il balletto.
Dovremmo fare a tempo a morire di vecchiaia; ma va anche detto che B&C sono molto
determinati e che B. è molto ricco; e i recenti avvenimenti dimostrano che ³questa gente´
vede facilmente una grande luce: basta fornirle buoni motivi. Sicché, magari in un paio
d¶anni, la riforma epocale sarà approvata dal Parlamento. Ma, ecco la buona notizia,
questo non basta: trattandosi di leggi che modificano la Costituzione, debbono essere
sottoposte a referendum popolare. Veramente questo non è proprio sicuro, perché, se il
Parlamento le approvasse con una maggioranza di due terzi, il referendum non si farebbe.
Ma non credo che l¶opposizione possa votare un obbrobrio del genere. È vero che finora
non è stata molto efficiente (capolavoro di understatement) ma fino a questo punto...
COSÌ, SE IL PARLAMENTO approva la riforma a maggioranza semplice, si va al
referendum; che, trattandosi di leggi costituzionali, non richiede il quorum. In altri termini,
non è necessario che il 51 per cento degli elettori vada a votare; se ci van no anche solo in
1000, il referendum è valido. Il fatto è che questo referendum è molto tecnico e i quesiti
saranno molto complicati ; per dire, a Santanchè, Gasparri e gente come loro toccherà
spiegarli per bene. Anche la stragrande maggioranza dei cittad ini non ci capirà niente, non
si renderà conto che il tutto serve per evitare la prigione a B&C, che dunque è una cosa
importantissima e che si deve proprio andare a votare. Certo, Tv e giornali di B&C
dispiegheranno tutta la loro potenza di fuoco; ma, ecc o la mancanza di un partito vecchio
stile, radicato sul territorio, con le sezioni, gli iscritti, la passione e l¶ideologia, per
intenderci una cosa tipo Pci: il ministero della propaganda potrebbe non essere sufficiente;
e i cittadini andranno comunque al mare. Non tutti però: quelli che capiscono, loro a
votare ci andranno; e la gente (gente, con buona pace di Gasparri, non è parola offensiva
o minacciosa) che capisce assicurerà alla riforma epocale di B&C la fine che merita. Così
come è successo per gli altri referendum sulla Costituzione (2001 e 2006): perché il
ministero della Propaganda lavorerà pure al massimo; ma le cazzate restano cazzate.
Sarà istruttivo constatare come la stessa gente che non ha voluto l¶election day per il
referendum sul legittim o impedimento (costo aggiuntivo: 300 milioni circa) si dannerà per
trovare un qualche accorpamento del referendum sulla riforma epocale con altre elezioni.
Al solo fine, si capisce, di imbarcare tutti quelli che, senza capire, straparlano e votano. 

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